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HOEPU
l'EI DOTTOIU
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S/~'tt :i i'l:\'1
Dirdtnrc: ddl'J:;t.il-nto cl'fg-ictH: tle\la. lt.. UniYel':->it.i\. •li l'atloY:h
1907
PROPHIETÀ LETTEHAHIA
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TECNOGRAF(CA .. - Milano.
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IN""DICE
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PnEFAzroNP.: \'[f
AI LETTOIH XL
CAPITOLO I. - Bacteriologia
§ I. - ~[orfologia e biologia gcnerale
§ 2. - Metocli d'osservazione clei·microl>i 11
§ 3. - :\letodi di cultura dei microl>i 26
§ 4. - Innesti . 59
§'5. - I microbi patogeni 68
§ 6. - Esame bacterioscopico dell'acqua . 135
§ 7. - Esame bacterioscopico dell'aria 1<10
§ 8. - Esame l>acterioscopico de! suolo 142
,1
Pag.
CAPITOLO 111. - Chimica 174
1. - Generalità •. 174
2.'- Acqua . 191
3.- Aria 210
4. - Determinazione dei componenti le soslanze
nlimcntnri. 218
5.- Lalte 222
6. - Deriva li del.lalle 236
7. - Carne 243
8. - Fnrine . 244
9.- Pane 246
§ 10. - Paste ·alimenlari 247
§ 11.- Vino ·249
§ 12. - Aceto 262
§ 13. ·- Alcools, acquaviti, liquori alcoolici 263
§ 14. - Ricerca dclla saccarinu c della dulcina 266
§ 15. - Hicerca· dei piombo nellc stoviglic 267
§ 16. - Hicerca dell'nrsenico ' 267
§ 17. - Formularia . 269
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Fig. 1.
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A seconda dei cnratleri morfo-
logici dell' organo frutlifero, gli
ifomiceti si s.uddividono in:
1. Aspergi/li, se esso ha la for-
ma globosa sulla quale stanno di-
sp.ost~ in senso raggiato n1oltc
catenelle di spore come un asper-
sorio (fJg. 1);
2. Penicilli, se invece lc cate·
nel'le di sporc si dispongonó n
pennello (fJg. 2); Fig. 2.
::"' 3: Mucorinee, se !espore si for-
mn.no nell' interno di una cavità sfcrica (fJg. 3);
4. Oidii, se l'ifo frntti fero termina StHldividendosi nel senso
della lunghezza in segmenti che rappresentano nltrettanli
germi (fig. 4). ·
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.Alcuni ifon1iccli presentano un sol rnodo di sporulazione, e
si dicono porció monomor{i; altri invece possono sporulnrc in
varia guisa, e sono i polimor{i.
Ln molliplicazionc ccllulare degli ifomketi si cffcttua per divi-
sione direita dei nucl~o, e talora per cariocincsi.
Le cellulc dcgli ifomiccti sono coslituitc di un protoplasma
contrattile incoloro, ricl quale sono piccolissimi nuclei c frc-
Fig. 3.
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Fig. 4.
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aggrujlpamenli variati di individui, tutli origináti dalhl prima
cellula.
Ai hlnstomiceti nppnrtcngono g1i agcntl cle\Jc cotnuni fci·-
Jnen~azioni come quclle del vino, della birra, d.el pane ccc.,
d'oncle il nome di fermculi chc acl cssi pure c dato. Le fer-
Jnenlazioni sono efTcllunte dai tnicrorganismi stessi o da spc~
ciali prodolti che essi seccrnono, gJi enzimi: spcsso nclla mede·
sima fcru1entazione agiscono c gli uni c gli altri.
L'affczionc dclla mucosa ·orale dei bambini, conosciula sotlo
il nome di mughclto, e pure cagionala da un hlnstomiccte,
l'oidium albicaus, c da· alcuui autori si attribuiscc una fun-
zionc causale alia presenza di parlicolari blastomiceti nclla
produzione delle neoformazioui maligne.
Scmzo>IICETI. - Gli schizomiceli sono quei microbi che si mol-
tipJicano per divisionc, in cui cioê la ccllula nuulre si nllunga,
si segtnenta nel tnezzo c si divide in due ncl seriso trasvcrsalc.
Acl essi appartengono quasi tutti gli ngenti delle comuni ma-
lattie i nfettive.
Quesli esseri sono piccolissimi e pcrció visibili solamente a!
nlicroscopio con forti ingrandiinenti; essi perà si raggruppnno
in ammassi di varia forma - detti colon·ic - che anche l'oc-
chio nudo puà spcsso pcrcepire .
. Gli schizomiceti prescntano delle forme assai <livcrsc: per
praticità di studio, queste vcngono raccultc solto tre princip~li
tipi morfologici: -
1. Cocchi.
2. Bacilli.
3. Spirilli.
Cocchi. - Sono ccllule rotondc o rotondeggianti che vnri:mo
nellc dimensioni secando lc diversc specie e lc condizioni,
nnturali o artificiali, in cui si sviluppano. I piU piccoli si chin-
Jnano micrococchi c ntacrococcl!i i tnnggiori (fig. 6 a c b).
A scconda dei Ioro Inodo di divisione, essi si prcsen!ano Ya-
riamente aggrup.pati: /Jiplococchi'(c), gruppi di clue cocchi, da ti
dalla dh·isione in una sola direzione; lelracocchio tclragoui (g),
gruppi di quattro cocchi risultanti dalla divisione in una stessa·
direzione di due cocchi abbinati; s/rcptococcbi (e), gruppi di nn
vario numero di cocchi, disposti n coronn di rosnrio, in cui la-
divisione ê successivmncnte a\·vcnutn nella stessn direzionc;
sla{ilococchi (d), gruppi irregolari di vari cocchi, n g1·appolo, per
una divisione av':•enutn in di verse direzioni; sarcine(h), gruppi di
cocchi disposti a cubo, su quattro ocl otto cellule per lato, in
modo da ~ssumere l'apparcnza di una baila di cotone legata
nel tnezzo, _quando due cellule si dividllno secando due piani
perpendicolari ecl i prodotti di questa divisione si dividnno
alia lor volla secondo due piani p.erpendicolari ai due primi.
I coce h i posso no presentm·e di verse \'ariazioni di forma: ai-·
lungarsi alie due estremit:\ n guisa di uo,·a, oppúre ad una
cstremilà sola, a ferro di lancin, o restare schiaccinti in 1111
lato per nssumere In forma di un chicco <li cafTe, ed infine es-
sere irregolnrrncnte glohosi.
Bacilli (fig. 7). -Sono ccllule foggialc a hnsloncino. Posso no es-
sere isolati o riuniti in catcne (e) lunghi e sottili (a) o hrevi e ·
tozú(b), curvi o retti, ad cslrcmilit arrotondatc o appiattitc, di
spessore ugual lungo tutta la
I. lunghezza (c) o ingrossati ad·
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una ovvcro :-~d aznbeduc le C·
..
st<·emitú (d) o inspessili in mo-
• I '· do da presentarc <lelle protuhc-
r.'lnze che _d:lnno Ioro nn aspct-
lo fusiforme o ellittico od an·
ehe qucll:~ speciale forma a
a ó spola che si chiamn clostridio.
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Fig. 7. Fig. 8.
!L ~IICHOSCOPIO
Fig. 12.
Fig. lO.
l'llEI'AlL\TI
/\ONEl PARIS
Fig. 16.
Fig. 17.
TONi'.IG e HuATA. 2
-IH-
dH· amhc•duc :ukrisc..:ano per l~t \':tst·lina ,: clie 1:1 goccia ~i tro\'i
ncl centro (lig-. lí).
J),~\·csi :tn~r cura chc la goeei:t deposta sul copri-oggclli ahbia
i1 IJHtrgi11e regolare, chP il suo di:tnH.:I1·o 11011 s11pcri ~-:~ nJI'l-
c che non s:a tanto ri!cvata 'h! lot:rarc colb sua convcssiU il
fo11do dclln fossvii:L
:'\el prcparato scmplicc torne in qtu•.llo a p;occin pendente i
llli<'rorganisllli, JlO!l cs:;('ndo eolorati. sono vhibili ai nostro
<H'('hio solamcnk JH'r il loro indkc di rcfr;Tzioue SliJ>Criorc a
qncllo dcl Illezzo O\'C si lrO\'õll1c); pcrcil) ncll'osscr\'a-rli, l! uc~
<:(!~>sarlo impit·gare poca lun·: :t talc scopn bi..;ogna tog-liere l'ap-
parcechio di .\1~1~1:.. oppurc Jiinli;ll·nc l'aziouc rcslring-cndo ii
di~ll'ra:n111a nd iriclc: in tal nl)';O si usa lo spt;cchio piano.
f..'o:-.ser\'azioJH' dei prcparalo ~cmplirc ;.,i fa in duc tempi:
pri111:1 1 pvr rcndcrsi conlo dei stwi carnllcri !~cncrnli, <'.Oll unn
IPlll<.' a piccolo jngr:nH1imento, c posci:l con la l<'nlc acl int~
111ersioTw che si :d>!Jass:l cmtla11H~IJit~ 1 per mezzo dclla \'ilc a
<'l'eJJI:I:{"Ii!'rn. sino a loccnrc la go('t'i:t d'olio di leg-no di cedro
d<•posln all'uopo sulla supcrlit'ic dei copri-oggelti, andando poi
a ruoco colla \'itc micro!lldricn..
Per osscn·arc il prcp<.lr:llo in ~occia pendente hisogna nnzi-
ltlilo collocnrc il vc~lri110 in !110do clle In. fos~a corrispond:l nl
roro dt'l l:l\'Oliuo; si OSSCl'\':l (:011 piccoJo ÍIJgrnndinH~TllO di
S0-100 di:nnelri, ccrcnndo che il nwrg-inc dei Ia gnccia altr:t\'Cl'Si
11('1 mczzo iJ campo dcl mieroscopio: si t~ si cu ri di csscn: ~ui
lilaJ·~inc dPiln g-oc.cia quando il carnpn dcl nticroscopio appar·
diviso in duc r.onr~ di cui una sclnilnnarc, rospar!:ia di goc~
dolinc di v~tpor :l('.qllen, e 1':1ltra clissoiclc meno luc(~ntc. Le
d11e zone sono di\'isc da unn lirJCa ctn·,·a piú o meno rcgolart•.
Tro\':tto il nwrgiuc, il l)l·cp:tralo ~i fissa coi f'cnnu~li nJ ln-
\'o!ino e si sn~litnisee 1'ohhicllh·o dchoJe c011 qurllo piú forte
:1 scc..:co o <·oul'obhielli\·o ad illlmersionc; si nl>ha~sn il tuho sino
a /oc.c:tr colla lente il copri-oggctli c si cerca i] funcn adopc~
rando la Yilc micrometricn. I JUicrorganismi allora si \'cdono
I'!H'colli :t prcfercnza lungo il nlarghH• c se nc posson not:n·e
oJirc ch<: i c:trnltcd morfologici aneh<~ il Jllovime.nto. se csistc,
<'d in ecrli ~asi, usaudn il l:t\'Olino risealclalo. cziandio il 1nodo
di riproduziOIH'.
b) Pln:I'.\IL\Tl t:OI.OHATL
Fig. 18.
f:fr.ll di 1\i:IINE;
Jodo gr. 1
Joduro tli polns.<io gr. 2
Ac<JU3 disli!lata . c. c. 300
Fig. 20.
Fig. 21.
ncccssario);
5° Jnclusionc in hnlsnmo cd os~cr\'azionr..
Con qucslo mclodo rcslan colora li jn \·iolclto :Hu..:hc i segucnli
elctncnli dei tcssuli: Ic ccllnlc grnuulose di l~llt\LICII, lo slrnto
l'.ornco dcli't:pidcrmidc: il rivcslimcnlo dclk sicrose~ i nuclci
in L'.nriocincsi. Tulli gli allri dcmcnti dei lessnli non si co-
lor:tno col mclodo di (~nA;\1.
Dei microrgunismi piú imporlanti si eolorano, ossia rcsislfJIW
:'lll:l dccolorazionc eo} lllCLodo di (;nA :'li, i scgucllli:
lNDICE ALFABETICO
(I numeri indicnno la p<1gina).
Fig. 22.
Fig. 24.
HEC!PIE:\Tl
In bnctcriolngia si us:1no dei rcr.ipicnti di vl!lro spccinli per
ntnnlcnen~ i llH'ZZi nulrith·i c per fnre svilttpparc i tnicror-
gauistni.
rrL'·
).·;
;~··~ ...
(',, \\ 1
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Fig. 30.
TEHHENI NUTHITIVI
a) Liljllidi.
TO:'\ZJG e .HUATA. 3
sistc ucllo cspoz-rc un ntczzo qualsinsi conlcncntc forme adultc
dei hntlcri c forn1c n:sislcnli (sporc) alia ·temperatura ncces-.
snria acl uccidcre k rorntc ad ulk (da í0° a 100° per "IG-:!0 mi-
Buli) JH:r Ire volt<', .lasciando inlcrce<lerc dall'una all'alira '"'
intervallo di 2·1 ore, necessnrio, sccondo l'autorc rHiene, a cite le
sporc si sviluppino in fo1·mc rtdultc e pcrciú nggrcdibili d~tlla dett:1
(Cillj)Cr:litll'l\. Qucsla S(CrilÍZZftÚOIH.! l: Jndical:t pr.l' (j\ll:Í 111CZÚ i
Cjll:lli nou possono csscrc cspostiad alla lcmperatur.:1, scnza chc
vc11~ano :tllcr:llc lc loro proprid:·l.
Sicro di lullc. - Si l'a coagulare il lallc con l'aggiunln di
qualclic goccia <l'acido :tcdico c eon un lcggiero riscnldamc11lo.
Si llltz·a pol parccchic volte lino ad ollc!lcrc il sicl'n perfclla-
lllCIJic Jilllpidn. :)i alc.alillizt.a eon ttnn soluzionc satura di em··
h(Ht:tlo sodien e si slcrilizza o eoll'nulodavc a 112°-IJSr, pCl' '1:)
nlinnti o nlln corr(~nle di v:1porc per :20 minuli c per Ire giorni
di scguilo.
fllj"usi ut•ydali. -- Si funno enoecn~ eirc:1 10 grr11nmi di ficno
o di orzu. piselli 1 f;Jgioli, in tlll litro di ncqua, si fillrn Hno a
limpideu.:1, si di!o;lrihuisee nei redpicnli c si stcrilizza per trc
gionti,. ntezz'ora nl giorno a 100°, mcllcndolo ncgli inlcr\'alli
ad una letnpcralura n cui lc spot·c possnno svilupparsi.
Uou11. - Qu:1udo si 11sano coutc ~!1czr.c~ liquido C ucecss:1rin
valcrsi di uo,·a mollo rr.,schc, alie <Jilali si sia ]aY:~lo il g11seio
COlt êll:qua cotTCnlc c t:on ntvida, spazzol:1: se nc disinfdln
flttindl In supcrlicie in11ncrgcndoJe iu uua soluzinne snlit:ilica
:11 :"~ 0/ 00 per ;{ ore, si nsciu~aun con C!lrla dn lillro slcrilizzaln c
se nc spalmn il guscio cou un lcggcro slr:tlo di silicnto di po-
las:-;io. Quando qucslo <': :.\Sc.iull.o, Jc liO\'H si agitn.no COil J'orzn
n n !un~G pc1· ollcnere iJ 1niseuglio dc1l'nlhunie coltuorlo. Per
l'nso, si praliea 1111 l'ot·cllino a un polo dc1l'uo,·o con un ba-
slollcino di ferro nrro\·cntalo. si inocula mediante I' ngo di
pl:tlillo c si ehiudl~ suhilo il fnrcllino cou ccralaeca.
l n~t·ni liqnidi di c<llltll':t ora descrilli sen·ono spcciahncnle
per i 111ierohi chc. dopo isolali, si voglinuo coltivnrc. Ma l'iso-
lamct_tln dei tnicrorganiszui c lo sltttlio di alt:uni loro cnralted
hiolngiei: si puõ S(tlmnrntc pralie:1rt: eollintndoli nci ntczzi
nutrilivi solidi.
I!) So/idi.
Fig. 3L
Fig.'35.
CULTUHE ISOLANTI
Fig. :~s.
Fig. 'Jl.
Jninando r uno nclln. parte piú alta di essa, c ]'nitro poco sopra
H Ji\'ello dcll'olio cli vaselina. i\Jcttcndo in conn1nic:tzionc H
LLtiJo piú Jnngo con l'npparecchio di 1\JPI\ si f:t scnccinrc. mc-
di:ulte J"idrng-cno~ l'ossigcno conlcnttlo nclln cninp:1na. Va usata
grande Clll'<l ncl nHtncggio di qucsto nppnrccchio, ad evitare
deite csposioni perieolose.
:lleto<lo rli GnünEt<. -Si toglie l'ossigcno dali a cnllnt·n faecndo
ncll' intci·no di cssi il Yuoto n1cdia11tc una pompa nspirantc,
sia n c:Hlnla di mercurio. sin a endutn di acqua o pc1· mezzo
di nna mnccllinn pnctllnatien. Dopo inocnlnto ncll:t soliln
mnnicrn il mezzo nuhili,·o contcnuto in .X pro\'clft~, si prn-
tic:l llll:l Sll'nzzntura nlln flnllllll:l ncl tcrzo suprriore di (jllCSIC.
A1 rondo dclln strozzatur:t si spingc il l~tppo di cotonc cui
si c taglinta la p:trte ccecdente dali' orlo de lia pro,·ciJ:t con
forhicc st~:rilii'.znla. AI collo delln pro,·ctta rimnsln JiiH'ro si
npplica infine 1111 tnppo di gomma fornto ai centro in cui pe-
netra un tuho ela tncttcrsi jn cnmunicnzionc eon I' nppnree-
chio :1Spirafo!'c. Qunndo si C sicuri chc entro nlln pro,·ctt:-~ si
(~ oltcnuto il uwssimo Yuolo po ..;;;sibile . con un colpo di fir11nJna
si chindc In 'trozznturn <li css:t, per poi <listendcme snllc
pareti i! eontcnuto sccondo il mctodo di Es>l,\IICII. Dovendo
:tprire lc cnllnre, si praUca nel tubo un'jntncc:1turn con
unn Jima c lo si tronca cil·colanncntc con un cnrboneino di
Jlr,llzELJUS.
Per le piastre di Kocu o lc scatole di PETIU si monta 1'npp:1-
r,:cchio di BoTc:Jo:'IO in cui nll'oJio di vaselina si sostiluisce la
parafina dura, rusa e poi solidificnt:l, cd adopcr:IIHio per J' c-
strnzione dell'aria: un solo dei tuhi che si ponc in conlunicn-
;donc con ]a Jnacchinü nspiratrice.
lnYece che neil'nppnrccchio di BoTKI~, Je cultu!'c si possono
n1ellere sotto ln campann di una mncehin:l pncumnticn, quando
si possono far sviluppare alJn temper:1turn ordinnria.
Metoilo di LIBOIIJUS. -Si impiegano dclle provctle in cui il
nH:zzo nttlrilivo giunga n qunsi fllic tcrzi ele li' altczza. Dopo
n,·crlo falto hollire per circa mezz' ora alio scopo di scacciarc
tutfo l'ossigeno contcnuto 1 lo si fa ar ri \'are rapi(btneutc :1 una
tempernturn Yicina a quclla di solidificazionc. Quindi si jnne·
stano Ire proYcllc come per atire cullurc isolanti c si fanno
solidificare. Le colonic si svitupperano nci tubi a di\'ersa ai.
tezzn c per stu<liarle C neccssat·io slaccarc con un carbondno
-- 1G-
Fig. 1J3.
- •JS-
Fig. •H.
Fig. 45.
eon~c~ni
,\:\1\:1 st>eei:tle eonfnnnazionc tldl<' p:trelí, dal1:t vari:t-donc
tklr:t\lezz:t dtJl:t li:tnlnt:t rise:tldanlc, pYotloll:t da dGlli
/CJ'Jltl>lT!I'''"/ori í qn:tli poss<Hl<l csSt"'C ,·:tri:nw:\1\C eos\ruili e
SOilO \nlli h:lS:tlÍ 11dl' :1[\Crlur:t lll:l::(l(ÍOl'C O ntiiiOl'C di 1\11 raro.
pcl qn:tlc p:tss:t il ~"" risç:\lt\;1nlr., pro<lolt:t dntla dib\M.ionc
di tln corpo jH'l' opera dcl\:1 \clnpcra\ur::t.
Nd tcotllorc;;olalorc <li St>Xt.F.Tfl U corpo chc si ,\i]al:t<• !'clcrr.
i\ qnaie sposl:\ una piewla t.:olonn:t tli nH:rettrio chc serve ad
itnpc<lir.o pill o lltcuo íl pass:tr;;;io <lcl g:ts.
Fig. 46.
~;tltlralmcnlc
si d\lala i\ il nlcrc,l\rio (lig". ·ti).
per l'nso di qt~csli tc•·•norc~olal•Wi c nce.css~tl'ÍO
:\\'CTC a ,\ispns'.zionc """ contlntlurn tli ~as
illtuninanlc, op-
pnrc conte oggidi i: mcsso in pr:lliert, <li !~''" aecti\cnc.
Se qnesli non si hnuno si nsano spccinli apparecc!ti per rc·
p;olarc la 1ian11nn tli nna I:unt""la o pctrnlio, ma <li qncsli, chc
sono n•cuo pr:tlici, c chc si us:1110 piü spcciahncnlc come in-
-51-
cnl>nlori nclla pratica ostcslriea, non i' il cnso qui di or.cu-
parsene.
Oltrc di csserc nninHi di lennorcgolnlori. .i tcrmoslali \':lnno
colloc:Jti in un :llnhicnlc do,·c Jc osciJlnzioni dclln lcmpcrnlttr:l
sicno piecoli~simc, oppnt·c negli nngoli piú ripnrali dei lahn·
rntorio. e ciú per evitare dtC per <pwnto impcdit;.l da appo·
1
CCLTl'I\E I'L'IIE
Fig. 4!l.
..
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"<
b c
Fig. 52.
Fig. 53.
1-
"'zo
~
d.
'"
Fi;;. IH.
AUTOl'SlE
l/~tllopsi~ de,·· csscr rattn ai piit presto possiiJilc clopo la
morte ddl'animalc.
Per css:1 non sono su l'ficicnli !c norn1c sccondo lc CJ na li si f<lllno
gcncr:llnwnte lc onlinnric sczioni cnda,·erichc inquanlochl·
oltrc il t·ilic,·o tlci cnrtlliCl'i tlegli org.'lni inlerni, C intercssnute
'li raccog·Ucre c colliv:Hc iltnatcrialc chc si tro,·a entro di cssi.
impcd(•ndo nc1lo stesso tcn1po chc nllro mnterinlc vcnga nd
cssere introllotto dnll' cstcrno col rnczzo dcgli !'itrumcnti chc
noi adopcdnmo o in nllro tnodo.
Dislcso supino l'nnimnle, si rnrlc c disin!'cttn In snpcrficic
ove pnsscrú l'incisionc )[l\'llllrlo prbna con saponc . poi con su-
l>limato e per allontnn~r qnesto, con alcool c con clere.
Quintli, adopcrando rcrri slerilizzati al calorc, si nprc la ca-
Yilit nclclominalc c se ne :1spira i! liqniclo. che si clislrihniscc
poi sui mezzi nutrilivi, con una pipettn PASTEUn o nltre pipclte
qunlsiasi con,-cnienlcmentc preparalc c sterilizzale. Se il li-
quido C tnlmentc scnrso <In non pcnnctlcrc l'nspirnzio11C, s'im-
plcgn un'a.ns:l di platina piultosto larga., con ln qualc poi si
inquinano i mczzi.
Parimcnti con l'ansn di pbtino si prclcYn il mntcrinlc dngli
altri orgnni. fcgnlo n1ilzn, rcni previa slcrilizznzione dclla su~
1
Fig. GG.
ncl sangue, O\'(~ trova l' ossigcno IH:ccssnrio, c mai nci pnrcn-
chimi, se non i11 scguilo nd enlotT:tgic vnsnli.
1~: patogeno per i conigli Ir..: C:1vic, i topl hinnchi, per i bo-
1
vini, gli ovini gl.i cquini c per l'uon1o ucl c1ualc produce la
1
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.. ' ..-;:.
Fig. 72. l'ig. í3.
gllczzn pei rrcschi di 1)-2 i'· 0. per gli inYolnli di 2:5 ,fi. per O,fi l'·
di 1~1rghezza,
Si colornno con i mczzi solili c rcsistono nl rnctodo clcl
Gt~Ai\I. Comutwnwntc si usano per csso le spe:cj:tli color:1zioni
chc dcscrl"crcmo pit't sol lo nclla pnrlc chc riguardn In dingnosi
c.li tnle iurczionc.
Qucsto lJ[ICilln C nc,·ohio, c1l in al{~Ltni lcrrcni nntrilivi h:1
sdluppo cnratlcrislico. Ncl brudo prodttee un lif'YC intorbida-
Incnto dato dn piceo1i grnnuli spccialmcnlc aden~nti ~lilc pa·
reli chc poco a poco cn<lono ai fondo lasciando il brodo Jim-
pido; unn parte di cs~;i rimanc alia supcrfidc forman<lovi una
pellicnlct sol\ile chc flnisce poi per cnderc anch' essa al fondo.
lo noleYolc chc il hrodo, appcna i\ bacillo comincia a svilup-
JWrsi, divcnta spiccat:uucnie ncido 1 per rilorn:1rc poi alcalino
dopo qnalche lempo, nlc:llinitil clle é donlla :llla formazione
dellct tossinn c nc é l'indizio.
Nclln gelatina per infissionc si fonnano lungo illrallo dcll'ago
dclle colonie a grnnnli slnccnti.
Sulla supcrflcie dcll' ct!]ar gliccrinnlo si nola uno scnrso svi-
ltlppo litnitnlo nlla zona di slriscinn1cnto, composto di piccolc
colouic grnnulnri, i.solatc o con1lucuti, hiaucnstrc c lucenti, In
Clli parte CCntrnJe e piÚ SpCSS:l c:d opaca. Quando il hnciJJO Si
e ndntlalo ~llJn Yita saprofilica lo S\'Huppo Sll :_1g:ll' C piú rigo·
glioso ed ha form:t di patina biancastra.
Snll'Ctl)<lr comnnc si s,·ilnpp:l assai stenlntamcnlc.
Sul siCI'O so/irli{ic<l/0, SWlj>licc o glicerina/o, lo S\'ilnppo e piú
rapidn chc sngli :1liri mczzi; Jc colonie ví app:liono gi:l dopo
15-20 ore, punteggiatc, grigiaslre, colla pnl'lc ccntralc opaca
cd in:;ialliscono col tempo.
Si svilnppa scnrsamentc sn gc/alilla al JG 0 / 0 n 2•1".
Ncl laflc si sdluppa scnzn con~ulnrlo.
Sullc patntc lo sviluppo C moltÕ stcntnlo.
Ln rliaunosi hncteriolooica dclla diftc1·itc si hnsa sui cc:lratlcrj
morfologici e cullurati de] n1icrobio.
La raccolla de! uwtcrialc a scopo dingno~tico si pratica stnc-
eando la falsa memhrann o qunlunquc sccrezionc sospclta co]
mczzo <li nn hcttull'olo di cotonc fissnto a una hacchclta di vc-
tro o di lcgno, slcrilizzala ai \':lporc a 100" per mczz' ora,
tlopo :wcrhl intro<lotla col baitlfl'olo in nnn provctt:l, nl collo
<lcllc. qualc si fissa con dei colonc. Appwa raccolta In mcm-
hr:utu, si inlrotlucc il baluiTolo nclla pro,·ct.la chc si chiu<lc
c.:.ou un cappuccio di gotnma forato ncl 1nczzo pel passaggio
<lcll:l b:lcehcl!a; si lrnsporla quintlí il tntto ín lahoralorio .
.TI VAr.AGtJss.\ consiglia l' uso di balulfoli di cotonc idrofilo
slcri1izzali imhevuli dei terreno di cultura di ScuLOPFEH (agur
1
- ií
e
jdcntiCf\I1lClliC <li fronlc nl mclodo di Colorf\zionc. HCCCSSili'ÍO
J·accoglicrc 1' m·jnfl possihilmcnlc estralta co lia si.ring[l sterilc!
in V[!Si skrili cd inoculare il rondo ottennto colla sedimenln-
zinne in luogo fresco, o colla ccnlrifugazione: sotto b. cutc o
ncl pcrilonco di c a de.
llESSE ha ltllimamcnlc proposto un mdodo <li dingnosi di
[ll"I!SCnza dd h. dclln luhcrcolosi, ncgli spuli dovc cssi sono in
s":1rso numero, chc \'!\ riconbto. Egli prepara nn rnezzo nn-
trilh·o cosi composto:
,\lhnminosi di HEYJJE;o.; (:\'iilrrs/.J/)'J. gr.
Clormo di ,o.lio
Glicerina . 20
Agar. 10
Soluzionc normalc di soda c. c.
Ac<[lla Liislillnln. c. c . lOCO
.Dopo sciolln b soslanzn rli l-JEYJJE" in pochi c. c. di ncqua
si ~1g;giugc 1:-t rc~tante ~\cqun c qnindi si sc.iolgono lc allre :-.r.-
stanze. 11 lntlo si fn cuocere diretlnmcntc sulla fiammn sorve-
glinndo l'ehollizionc c quindi si filtra dcntr·o :t!l'nutoclnYc.
Per l'uso si rn solidifknre tnlc agar slcrilizznto Sll nlltllerose
provcttc a l.>ccco rli clarino o in pi:~strc c si distcnrlc sttll:. su-
perfieic un grnnulo di mnco preso da uno spulo fresco <lcscri-
vcndo coll'ausa UI! giro conccntdco. L' agar si mcltc poi :1 37u
CYitando 1' cvapor:Ji'.ionc co\ colloc:nc Ic pi:lstrc entro nd unn.
cmnera um ida di Tn\D.\.LL, oppure chiudcndo i tuhi come per lc
collurc di h. Lnbcrcolarc. Dopo Gore c di G in Gore in scguito, si
osser,·nno lc coltnrc cd in ca~o posiliYo si Ycdrú chc i haciJii di
1\.ocn si sono s\'ilnppati c si IUOSL!·ano piú lunghi c piú grossi
di quclli sYiluppati ordinariamente ncllc colturc solitc. Pare
che tnli for111e non sicno 1ncno \'irulcnte dcllc oltrc.
Qncslo Inctodo rende supcrfina Ja pro"u sugli :-tnintali cd e
stato approvato da molli autori) cd og-gidi tende a passare nclln
pra:ica.
Ncllr: fosse nasal i dei sani i: sinta dirnoslrala In prcscnza dei
bacilli delln tubercolosi. Per rnc1·nglierli si ndopc •.. un lwtnf-
folo di cotonc idrofilo slcrHizz!llo sn una hncehella di \'Clro
che si sf'rcgn sullc pnrl.!li delle ca\'ilit nasnli.
L' iso/cuJICJIIO .dei bacilli delta tubercolosi é piuttosto dil'ficilc
cd C pratica to dn 1\.ocu ncl scgucntc modo:
.Inocula la solto cu te una envia con mnterialc tnhcrcol:-trc.I:1 ~i
nccidc dopo duc o tre scttimane: se ne rnccoglic un pó· di
polpa splcnica c la si distri!Juiscc sulla supcrficic 0hliqnn di
diversc pro\'cltc di siero, cht: si pongono ncl l<·nnnstnto :l :nu.
Dopo 15 giorni app~iono dcllc colonie finclllcnlc granula ri, chc
:\ discreto ing-randimcnto si prcsenlano con1postc di piceoli
amn1assi lincnri, inlreccinli c sinuosi. Lc colonic in segui to au-
mcnlnno c prendono nn aspctto sccco, irrcgolnrc) a se:-~g-lic. I
~- 8·1 -
trapianli son dapprima scar:-.i 1 IHH dopo Ia i):~ o la G'1 Y01ta lo
~viluppo si fa piú ~thl>ondanlc c rcgolarc, a supcrfidc sccca c
vcrrucosa. Si possono allora rar dei trapianti nnche su allri
mczzi.
~cl brodo !JlliCO.'>Iflo c ylieeri11afo - ehc si inucsta portando
dclic:ltnmcnlc :tll:l ~upcrficic di csso e in n1odo chc non :1Il"ondi
(nppogi:1ndoln magnrí su di 1111 pczzcllino di sughcro prima
mcsso ncl liqnido) un frn.mmc11to di colturn dn. ~tgar o da siero
1
-si s\'iluppa dopo circa <luc sclliluauc una pcllicola che in se·
~nito si ins~lcssisec c si prop:1ga lungo lc parcti per n11 ccnti-
Jnctro: oppure si s\·iluppa a fiocchetU~ in a1nbi i cnsi rima~
ncJulo limpido il hrodo.
Suii'uaar st•.mplice.. il hilcillo dclL1 tuhcrcolosi non si S\'iluppa.
Sull'agur y!icc.rinuto in tuhi ohlifJtli produce dcllc piccole co-
lo:lic g-r:tnulose, <l squamdte rilcvnte, a nmrgini fr!1stagliali con
supcrfleie ondnlat:1, di colore hinuchiccio.
Sull'agar gliccrillulo iu piastrc 1 prcscnta ddlc clcgnnti eo]onic
di filamcnli intrccci:lli :1 S, simili n qttcllc dcsedllc pcl siero.
Sullc pnln/e- tenutc in ghi:lcciaia per 2 giorui in un reci-
piculc, inuncrsc in nnn soluzione ncquosa di glicerirw nl ~5°i 0
c poi messc nei tuhi di Houx c slerilizz;\lc --- le cullurc si svi-
luppano dopo ciren duc sdlilll~lllC, in una pellicola spcssa, \'Cr-
rucosn c pieghcltatn chc s'cstellclc rigogliosa.
Oltrc J'uomo, sono st~nsihili nlln 1uhcrcolosi 1e c:t\'ie, i conigli 1
monta.
:\on rc-;islc al GnA\L
ln hrodo si S\'iluppa in!orbi<.lnndolo C formnndo sul fondo
un piccolo scditncnlo tnttcoso.
In gclntinn lo s\'iluppo ô .\lentnto; pc;· iufissionc lun~o il
1
schio con malerialc in fel lo, qnincli dopo prodolla l' a'rchilc si
nprc la v:1ginalc dei tcslicolo c con lc c~lulelc dovulc si fnnno
te cullurc dai liquido in c~'in contcnutn.
La diu(!nosi crun matcriale sospctto di morva si fa purc per
ntc;r,zo de lia iuoculazionc di csso ncl pcritonco d' una c:1via
tnascllio: se si sviJuppn l'orchitc, e se Ic culture sn pntntc J'attc
dnll'cssudato de11a va).{innlc danno lo S\'iluppo dcscritto . In ·dhl-
gllnSi di n1orva C ru.:ccrtalr~.
llallc cctllllrC di c!lon·a, in brodo glicerina lo, con 11n processo
aualo~o a (jl!ello eon nai si cstrac IG lul>crcolin:l: si eslrne In
IJIIll/f.'illll, Jn qualc llOil !\\'l!lldO lllfiBifestaiO J' t~fficnein eurnlÍV;I
che se ne spcra\":ll oggi sen·c sohunentc per la (lingnosi dei casi
sospetti. A t:tle ~copo l:1 malleina si inocnla ndla proporzione
di 1ft. di e. (:. dilui!o in 2 c. c. d'acqua rcnieatn; se IG succcssivn
clc\':Jzionc tcnnic:l snrpnssn i 2u, si puú dlcncrc chc r nnimnk
sia rcalnwnte lllOJ'VOSO. Se ÍTl\'<:<:C l'CI!.!Vazionc tcrmicn e Ira l.EY)
c 2" si 6 sicnri delln dingnosi solo quando persista per olt.rc
21 ore. Finalmente se l'clcvnzione tcn11ica t: al disollo di l 0 t
l"nnin1alc si puú ritencrc co1nc non jnfctto. F-
i .a JH'ofilassi de lia lllOI'\':t l'Onsiste ndl'acccrtan1en to dei la d in-
g-nosi e nclla dennncia del caso anchc so:::pcllo; neJl' ahhntti-
mcnio dcll'anitnnlc rieonosciuto JllOrYoso c nell' isolnmcnto cd
osscn';lzionc di quelli che vcnncro con csso a cotJla\lo. Ln cnr-
t~nss:J si seppcllisee prol'ondnmcntc c si c.oprc di calce. Lc pa-
rcli dclla st;\lla \'anuo disinfclt:llc con snlnzio!le di suhlimalo
nl !i "/00 con acido <:l•n·idrico nl 5 •/ 00 cd iml,i:cncale co11 !ali"
di ealec; gli oggclti di minar pn•r.zo Y!llllln hruciali, gli allri
~!isinfellali n ,·npnrc o immcrsi in suhlimnto. ·
- sa-
B:\CILLO DELLA FEBBilE TIFOIDE.-1
li Prof. A. TIC:m, dcll'Uni,·ersità di Siena clescriveva f\n da! JSii:l
dei ballcrl riscontrnti nel sangue di qunttro individni morli per
J'cbbre tifo ide~. (Sul/' infusorio dei generc /WIIL'l'illlll lrooalo
ncl Sclll(JllC umano. Nota dei Dott. A. TtfiHI professare cU ana-
tomin umniHt nclla Universitú di Sicna. Eslratto dngli Alli dclla
Accadcmia pontiftcia dei Nu o \"i Lincci Sessione 1" dei G diccin-
hre JSG:>. Tomo XVII). Sebbene non si possa csscr sicnri chc il
Laltcrio visto da! TtGHI sin il bncillo dei tifo, tanto piü chc lo
riscontrô nnehe in un cnso di morte in segui to a lesionc tnlu-
nlntic:t', tnttavia Ja sua afi'crmat:ionc ha slori~amente una gr~IIHle
importanz.n perchC fin <Pnllora afl'ermó ncttamentc csser la causa
tlcl iil'o, 1111 microorganismo ddln spccic lwllerium. ll baciilo
dei tiro f11 in segui to ossct'''ato nel i872 dnli'En1mTH solto ai cu i
nome spcsso ora C indicn.to c precisamente ut:i tcssuti degli
indivi{lui Inorti per talc infezionc. Da quando poi GAFFCKY Jo
isoló c colii,·ó :trlifieialmcnlc ncl 1884, essa ha ncquislnto tuiln
l'iinporl:luzn chc ora ha.
11 ba.cillus lyphosus ncll'organismo si prcscnta solto forma di
un corlo hastoncello pinllosto tozz.o lungo da 1 a :) /'·, qualcilc
volta rinnilo in corli filamenli colllposti di d11c o trc indi·
vi<lui (tig. 77).
Ncllc cullurc ínveec i hnstonccllí sono un po' plú lunghi c
piú sotlili: lnh·oltn rigonfl ncl centro, iso1ati o riunili a fil:J.
menti piullosto lunghi.
l
-::-
,, I
\'
,.,
-.....-/ 1\
\ ~
'
- '
7',..::::\
I ~:,.
Fig. 77.
con1e venne nltrc volte indicato. per qunnto nbhiamo dctlo nci
riguardi delle proporzio1li tra sicro c collura, non C oggidi pil1
r:lccoman<lnhilc.
La profilassi dclla fcb!Jre lifoitlca si riassnmc n"lla rigorosa
disinJ'czione t!cllc fcci c dcllc orinc, nonché di lnlli gli dTclli
vcnuti a contatto col Jllfllalo. Il risunamcnto dell'ambicnlc c la
sorvcgHnuza clell'annona vanno purc noverati frn i mcz:d prc-
vcntivi contra questa. infczionc.
i' 'o
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Fig. SO. Fig. 81.
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o "o o
9~ .,
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\)C)
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Fig. 82.
'" o ~
lodo.
Basta inoculare una piceob :<1unntitú di cullurn ,·irulcnta
solto lu pelle çli un topo per osscr\'a.rc il qundro caratteri-
stico) con forma?.ionc rapida di cdcn1a al punto di inoculazioue
e nel secando giorno prostrar..ionc gencralc dcll"anim:llc, chc
concluce suhito alia morte coi fcnon1cni anatomo-patologici
dcllc sctliccmj.e. Ncl sangue e nci gnngli linfalici ::;i puô osser-
vnrc il bacillo. Le c:t\"ÍC e<l i conigli nnwiono in 3-6 giorni
cogli stessi fcnotncni.
I ga.tli non sono scnsihili c possono 1nnngiare impunetncnte
anche carni infctte, 111:1 lc loro fcci contengono in qucsto cnso
il bacillo nllo stato (li virulcnzn; ció che appnrve suhilo iin-
portanlis~:dmo nei 1·igunr<li della cpiden1iologin. I· suini cd i
bovini pare si lrovino nclln categoria dcgli animn1i imrnuni.
La diag11osi deJln peste bubbonicn quando i sinto1ni clinici
1
-100-
Fig. S·l.
Fig .. 87 .
.,
Fig. SS.
Osr.;t~n·arnno
inoltre c.hc i\ si<·r·o dd sangue di qucsli am-
malali1 diluilo e liltralo allrttVerso a l'[llldcla l~crl.;.cfeld di
terra d'infusori, conserv;l\':1 la ~tta \'Írulcnz:L Ondt: c.ouchiu-
sero chc il \'ero agcnlc d<dia f'chhre gialla fosse un nlicroor-
ganisnto ullr:"l.lllicroseopico.
Gli espcrinwnlatori cite· pat·l~·::o:giano pt~r !:li<! leot·i~ cn~clono
poi di :t\·cr~..: dimoslraln I"!H! l:t ft~hbre gi:llla Ycnga dill'usa per
tnczzo di una z:ntznr:•, la slrgomuu j{tseiula apparlencntc nl ;.!;c-
ncn: cn/C'.t·. (.}ucsl:t, sceondo \'edrcmo per !'ttiiOJJhl'/es twlln ma-
lnria, :t~irt·i>he J>li11/4CIIdo l'ttOtliO inl'clln t~ Stteec'\sh·nnH!nlc il
il sano ncl qua\1~ colla sali\'a in<H:ul:t il get'tllC Sll('l'hi:tlo d:tl
s:tuguc dcl prinw.
lla cit', ne t'~ dc:rh·:lla la 1101'111:1 profilalliea che con grande di-
spc·ndio, in mnlli luo~lli \'il-11 llless:l in pralicil, mcrcl: ];l prole·
ziotH~ dclle parti st·.operlc dei corpo dalle pnnlurc di tnlc insclto.
<' mcn:C !:1 lolla conlro di <:sso c lc sue l:tn·c ehc hnnno un
ltuhilol UlOito Y:lslo. comJll't~so anl'he lc :leque dei rccipicnli
domcstid dintcnlicalc ndle mc.no frcquenlalc purli ddl'ahi-
I:Jzionc.
!•'i no a qn:u1<lo pcn\ sull'ctio!ogin de! la fcl>hrc gialla 11011 snrú
deita l'ullinw paro la, c non sar:'t pnssnlo <JliC!>dO pcriodo di .im-
pori:HIIi rieerehc í'ra !oro contr~ulitlnric, lc normc proril::llticl!r.
di isol:tmcnto. disinfcziollt', rnpi<lo :lllonl:tll:llllCillo dcllc nn\'i
dni luog-hi inl'clli verso zo1H~ :1 lcmJWratura piú hnssn, risnnn-
lllCUio dcJlt~ loc:l}ÍIÚ dO\'C la rcbhl't! dominn C miglioralllClltO
i)!,ienico dclle :thil:lzioni,non dchhono csser1~ poslc in sccnnda
lincn. conw hcn f'nnno nlcuni pacsi chc ;lilo S\'illlppo tldla epi-
tlt~mi:l di fehhrc gialln sono esposti.
~-- ~~,
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-.._ j t-~.P<.·
~ J ---\ r)J )~
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I
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Jlv '\.l
Fig. !11. Fig. :12.
2·! nrc. Si illcllc cosi in li!Jerl:'i l'aeidn nitroso dei nilrjji il qunle
in prcscnz:l dell'indolo p1·odotto:-.i nel hroclo per nzionc de!
vihrionc coierigcno, dú luogo ::11ln eolontzióne snddclla.
Jl \'ihrionc dd colcra ô patog-cno per l'uomo c in condizioui
spccinli :111che per gli animaii da lal>or:lLOrio prepnrnli IJCtl-
1
~liCHOCOCCHl PIOGE:-.:I
Sotto queslo nome si comprcndono quci microrganismi chc
piú conHincmenle danno luogo alia formazionc dc~;li asces:;i
!lCllti c di altrc fonnc suppurntive. Essi non possono r>erciô \'C-
nuncnte clirsi ngenli spccifid ncllo strello senso della p:u·ola,
1
ACTINOMYCES
L'actinomicmosi. proprin dei ho\'ini, osscr\'nla qu[llelic volta
anche nclrnonlo, t\ prodotta da uu microrgnuismo che si trova
in abbondanza ncl tulllorc speeifico, l'acfiii0111!JCcs. Si trattt1 di
uu micropnrassit;t ('.he nci tcssuii ha una J'nrma a clnva lfllvolla
isolalo e tnl'allra riunito nd nmmnssi con l'ingrossamc1do ri-
volto alia periferia in o1odo da prcscnlnre l"aspcllo di una lllar-
ghcritú (fig. IJS).
Fig. f)~J.
PAI\ASSITA i\'L\LAHTCO
/·Cf:ri:J
HuMAN PHASE-
THE:
EXOCiE:NOUS
Tavola T.
-122-
l'critrocita si colorn in rosa 1 l'cmosporirlio in blcu:ln cromatina
in violetto.
\VnJGHT proposc nltimruncnte un lllCiotlo di color:1zione ra-
pido ehc si pralica I)I'Cparnndo una soslanza colornnlc unica
ncl modo scgnenle:
A(l una soluzionc di blcn <li Inctilenc nll'1 n/o in soluzionc di
bicarbonato ~odico ai 0,5 °/0 dopo hnlliturn per l ora a hngno·
tllarin, si aggiunge a poco n poeo una .soluzione di cosinn nl-
1'1 (1/00 fino ad :1\'Crc una colorazione hlunstra con schiun1n
giallaslrn. Si otticnc cosi un prccipitalo ncro fin<.llllcnte grnntt-
Fig. 101.
Ioso ehe s.i es~icn sn lillro c per l'uso si sdoglic nclln propor-
zinnc dei 0,25 "/0 in alcool assolulo, si fi lira c si ad<liziona i125 °/ 0
di alcool.
Per cnlornrc sul snngue (!isteso cd nsciugato nll'aria si :lg-
giungono goccc di soslnnzc color:lnle, c dopo qunlche minuto
dell'acllll:l li no a chc il prepara lo di\·cnta lrasparenle; dopo
2 o;~ nlinuti si h\\·n fino a chc il pn~pnralo assume coloregini-
Jnstro.
GJi critrociti snrunno colornli in rosso, ii protoplasma dei
linfocili in hlcn chiara, i nuclci cd i pnrassili tnalarici in blcu, i
grnnuli dei leucodti in rossiccio, la cronHllill:l. <lei parnssili in
rossiccio scuro, quasi HC!rO. Annloghi ai melado orn dcscrilto,
oggi nllri tnelodi sono cntruti nclla pratica e prcfcriti daÜ'uno
o dull'allro riccrcalorc.
- 12~-
·· ......
Fig. 101.
Fig. IO!i.
Fig. 107.
- 12;)-
Fig. 108.
TRII'ANOSOm
I ll·ipnnosomi osserv:1ti per ln pritnn volta da VALE!'1'IN di
Berna nel l}),Jl nel sungnc di trotn, sono microorgnnismi dclln
clnssc dei protozoi nppnrlencnti all' ordinc dei 11agc11<lli. E!'SÍ
Yivoúo ncl sangue <lei \'ertcbrati nci quali producono malaltic
che sono inllicate in gcncrc col non1e triJ'llHosomiusi.
1.
Fig. !OQ.
(/
...
.
Fig. 110.
r 1
comtiJlCllJCiliC sono us:lli la gelntina c J'ngar.
•
Qucsli si fHilJIO fondCI'C nJJa lcmperatura YOJU(fl C
si lasciano quindi in b:q.~no a :!0° P«~r la ge/aUna ed
n :JOO per J"ngnr. l1 ,.:lnlaggio dcll'uso delJ'ng-ar di pende
dai falto chc i 1nicrorganisnli fondcnli 11011 impe-
discono h1 cnumf'rnziorw dei g"CJ'JilÍ~ ma. n qnesto si
oppone rallrn eonclizioue chc Ju lemper~lltlra piul-
lo~lo altn aiin qu:1lc hisogna operare, puõ f:1dJmentc
JH'(Id!lrrc la n1orlc di nJcuuo dei 111icrn!>i poco rc~i~
!')icnti.
ComtttHpte, in quesli uwlcri:di c.osi fusi si scmin:t
la dula <JUanlilú di :H~qun. <)tlcslu varia a scconda
dei c:1si tna dcn~ esserc esnttnmcntc nli.surilta collc
,. 'lt.
~J~
pipcllc e 11011 superare n1:li l cc.
AJirc scutinag-inni si fauno colla slessa acqu:1 di-
o :- luil:t in acqua sterilizz:ll:l :1 dcknninnto volume (per
<,~~~ cs. ~ 'J/o). Fnllo poi solidificare rnpidalllcnlc il rnczzo
: uull'iliYO su piano orizzonlalc, si espo11gouo lc coJ-
,~~· t11re :lll:t lcmpcralur!l IH~ee.ssnria pct· lo sdluppo,
~ tc11endo quc11c! in :1g:1r a :no c qucl1e in gclnlina n 2ú0 •
f Qunudo vi si:l i! sospelto chc nclJ' acqllü cs:uni-
t:i nata esisl:lno Illicrorg:tnismi patogcni. si de,·e pro-
t
Fig. 112. ~~:.\~:·j~ ~~lJI:·~j\\~ II;:IT~ei~~~G::JI:I~:l 1~\~Cfl;~l~l ~!))C~~~ lt; c:·lt~~~IÍI ~~!
enllura cl1c rilit:nsi pilt utilt~ per il riconoscimcnto
di dnli g-cr11li, co!lle :1bhiamo tlcseritto trall;indo dei singoli mi-
cror~:Jnismi.
Og-ni giorno bisogun pr:llic:nc !:1 osSCI'\·nzioue clcllc piastrc
per rcndersi c.snlto conto cld modo di sdluppo dc1Jc \'aric co-
]oniC', c qll!lllcio si ,.!~d:1no dei g-cnni fondcnli chc \'ill"li10 invn- I
!!!lo
dendo i1 enmpo ddla pi:1slt·a si coul:tno lccolonic c ~i studhtno
subito qudk chc sono in perh:olo di csserc soprnfalle.
P<lssali nlnlCilo 8 giorui, si procede nl coulr(lyio delle co/onic.
A I:1Ie scopo C ulilc ·disporrc di una sttperflcic osc11rn c di una
bianca .str1le cpwli Stlccessh·nmcnle si collncn ];1 piastra alio
scopo di dislingucrc qucllc colonic il cu i coJOn! potrchbc lrnrrc
in in~anno qualora si ,·o1cssc ossen·arle solo per lr:ISpnrf!nz:l.
Se si lratta di pochc eo]onie (10-20) per ogni piaslra, il contcg-
gio si ra senz' a11ro: ma se iuYccc /c colonie sono in numero
maggiorc, si rieorn:. ai eontncolonic di \VoLFFIIÜGEI~ (fig. JJ3).
con Jn guicl:l dcJ <1unlc il coutegglo, pc1· n1c:t.zo dei quadl'ati, J'ic ...
scc piú facilc.
-130-
Se flnnlmcntc il nnnwro cli co!onic é lanto ~rande da rcn-
derne imposs.ibiJ" il coutcggio ad una nd nnn anchc colla g-nidn
dei quadrnli! si ri corre <li n1eto<lo segnente: Si numer:1no Je
colonic chc si lrovano in un quaclralo (c a !ale scopo molti clci
qundrnti dei <'ünla-colonie sono suddi\'isi in nltrcttnnli piccoli
qundraltini): succes.siYmnentc lo stesso si fn per altri G o 7 qua-
drati. Qnindi fnlta ]a u1edia dei numero cli colonic per ogni
qundrato, lo si Jnolliplica per il nun1ero dei qundrati occupati
daiJ' inlicra piaslra, chc sl contn11o ce!·cmHio di compcn~;~trc
1' nno con 1' nHro Jc frnzioni chc resta no in corrispondcnzn ai
n1nrgini.
Cosi si ha approssimath·amcnlc il numero clellc colonic del-
I' intiera piastra. Conosciuto qucsto, si lien conto clel1:1 qnnntilú
finora falte. risulta elle cssi h:tutto ttna :1::;sai dbeulihile im-
porlanza per J'jgicnisla. Per l't:sanH' 1 IJ;Isl:l csporrc nll':tria 11!1:.1
piaslrn su cui sia distcsa un poco di gdatinn o un po' di ag:u·
pcr vedcrc poi su di qucsta s\·ilnpparsi i g;crnti in gra11 nu-
Jncro, npparlencnli alie In~ c:ttegnric dcgli !-:icllizon.J.iccU, degli
il'omiccti c dei blaslollliceiL
llivcrsi :1ulori si sono induslr:lli a costruirc apparccchi adalti
per studiarc (lllt'Sli gel'llli qtwlllilati\·amculc.
Cn ... i il 1\ot.:ll dapprima csponcva una :-;crie di hicdticri :1
diall!l'lro dalo, nd ~.:ui rondo si lr·o\'a\'a una pi:1slr~1 sn cui era
tlisteso il malcriale l!ttlrili\'o,
:\(IQUEL ra passare J'nria :tllr;t\'CJ'SO :Hl llll llliJo t:Oil(C'IlClliC
1.lello zuechero di ea11na !:>Cet.:o e slt·rilizzato a tO-HJIJO gr:.-tdi ~l
-141-
Fig. 115.
!i l. -- Arin.
p, r l'cs~tllH! miel'nscnpic~o dcll':lrin. c.io,·: d1d plllvist~nlo ntmo~
sfer ('O, hnsta espOlTC ad css:t per qu:lleht~ tempo un porln-:l~
gcll s11 (:tli si:t sl:.-1!:1 disles:l 1111:1 picl:oln qtr:llliilil di ~liecrin:1,
0\'C i! Jlllh'ÍSI~o.lo \'kiiC :1 deposil:trsi: C(ljH't'IO quindi i! jll'Cpa-
Fig. 117.
§ ::!. -- Acqua.
/
pjp;, 118. Fig. 110.
Fig. 120.
Fig. 121.
o
00 fig. 122.
Fjg. 12-1.
Fig. 12G.
Fig. 12!1.
L<: l:arni conscrvale possono es~1:rc adt!lll:ralc cou sostanzc
estranc~·, c pilt spccial!ncnlc con :unido. Qucslo ~i rieonoscc
J'nci!mcntc tH~IJn raschi:llnra dcJlc carni pci caratleri piú oHrc
descritli. ud cnpiloln {:li e rig11a~·tla l;1 lllieroscopia dcllc farinc.
ncc.l!lllelliCtl!C da Utl{l di noi {TO:-.:ztli) (! stnto lllCSSO in evi-
dl'lli'.:l cotnc JH:llc e:1rni insaceatc frcsehc possa cssere conte-
nulo il gcr!lle della ltthcrcolosi.
§ 4. - Latte.
Per :1pprezzarc i! \'fl.lorc alimentare dei lntlc c per riccrcnrc
se Yi csislnno clcmcnti morfologici, sostanzc eterogcncc, genni ~
chc 11c allcrino in clualsiasi modo la costiluzlonc normalc, si
ricorrc :dl'csanlc nticroscopico c nll'analisi chimicn. IUscrhan-
doci a dir di qucst:1 nclln lr;.lllazionc spccüde delle indagini
chilllit:hc applicatc nll'igienc, csponiamo or<l i mctodi di ana-
lisi microscopica chc puô per ccrli scopi hastarc da sola, con1e
Fig. 135.
§ G.- Vino.
Il vino si csnmina al microseopio per riccrcnrc gli ngcnli
dellc di\'ersc all<~r;tzioni cu i ptu'> audar sog·gctto.
L'es:tme si pr:tlica agilnudo il redpieuto conlcnen!c ii Yino,
p011endonc una goccia fra d11c vell'iui c posci;t OSS(!l'\'nndo a
nn in~r:utdimculo di f>00-800 dinrnclri. Vi si possono YCdcre dei
cristnlli ncicolnri di bitarlrnto di enleio, dcgli nn1mns!-ii di vnria
forma di soslnnza colorantc e dei tnicrÜbi c.hc pil't spccinl-
nwnlc intcrcssano per lc modificazloni chc, ~ccondo la spccie,
possono indnrre ncl vino.
La fiorella dei vino, cioú qnclla pcllicola biancastr:~, rugosa
chc compare alia supcrlicic dei viu o, C dovuta ttl succlwromyces
- 1sn-
mycotlerma, hlaston1iccic a grandi ccllulc ovnli c cilindriclle
che si prcscntn isolato od :tnltnnssato (flg. 13:3).
L'accscenza dei vino, C purc rivelalil da unn pellico)a snpcr-
ficialc di calor vinoso cd C cansatn dai bacterilllll accti, il qualc
consta di indi\'idui o\·:tlnri disposli a coppie ccl a cntena: ov-
vero ammassnti in zooglcc (fig·. 130).
L'incel'CDlliincnlo consiste ncl mutamcnto cli colore da rosso
a. hlunslro rncntrc il ,·i no diYienc :.:tnche spnmante. Questn nHt-
Fi;;. ns.
Fig. nn. ·
Fig. 1·11.
§ 7. -- Birra.
L:1 hirrn norm:llc non deve mostrare ai 1nieroscopio, in un
pn~parnlo [;tllo cOJIIC! per il vino. ~l: unn poclw ccllulc nYnli
o rotoncll:ggi<ulli, misnranli H-D .'1. c~ cnnleJH~nli due o Ire v~H·.uoli
c.hiari, :tppariCil('llli :1l sucdwroulfJc:t's Ct'l'I'IJisi!u•.
Anehe 1:1 hirr:I 1 spe:cie :-;c povcr:l di akool, pur.) cs~c1·c~ nttne~
cala dnlln riordla simllc a qtJcll:l dcl Yillo c dnlcrmin:1tn da un
analogo hlasi0111íede.
Essn puú :lltr.· .... l :tS$111lJCrc 1111 cnlorc Ycrdaslro, opnlcsccntc
C llil guslo \'ÍilO"ôO per iJ SflCCfttfl'llJJl!fl't;S l'.Tf!j1111S lllÍStll':llllC2.Sl'-
1
s 8. --- Aceto.
Alll'll(~ I':teelo si l"S:lminn Tll'l modo descritto pcl Yino. In
c...;so si p1til nsSCt'\':11'1: il /Jctdcrilt111 uC'di c gli altri g:-rllli eon-
lenuti pttn: ncl vino. L';tcclo puú inoltrc eoniC!l('I'C J'anglfillttla
auli <'-IH": si JltiÚ :tnchc \'CdCJ"t! :td ocC"hio nudo: :-.c vi\':1. essa
d1~110.l:t che }' acido :tcclieo (·~ in proporzionc inferi ore nl '1 Of0 c
cl':tllr:t pnrlc che l'aecto c"n1nin:llo non conlicnc allri ncidi ng-
giuuli per l'rodc, .in eui htnguilluia non pnlrcll!Je vivere.
§ D. - Farine.
Coll'esnmc lllir.roscopico clcllc !'arinc JJOi possi:uno renderei
esallo cnnto dcll;l !oro spc:<:ie JHlll solo~ 111:1 anehc conos~..:crc
:.;e, :1 S('.opo di J'nHic. si:t sl:1l:1 :HI esse mcscnlnl:l f:trin:l di minnr
prczzo. ocl niii'C soslanzc chc v:,lg:1no ncl altcrnr1n. Tnlc gitHii7.io
1! piú ehc tulln hasalo sulln l'oru\a dd grnnuli cli nmido,. In
qunlc \'~ll·in nci divc1·si c.cn:ali. Possiantn jnfinc l'iconosccrc se
la f:1rina sin inqtlinaln da par:Jssili. n dannosa per prcsenzn di
semi noci\'i.
r;esnme si pratica rimcsenlancfo in 1111 morlaio una cerln
qu:1nlilú di farina per polcr :n·cre solto i1 c:1mpo dd micro-
seopio fulli i dh·crsi elcmcnti di eni t\ t'omposta. Si sospcnde
quindi parte di css:\ in acqua COilllliiC cd una g-occi~1 se nc
csaminn :11 Jllicrnscopio nd iugr:tndinwnto di 200-BOO dinmclri,
:\ poe:l lucc. Tnlvolla C d'uopo cornplctarc l'cs:une con J':lppn-
reeeltio di polariz?.:lzionc chc va n~gilllllo ai microscopio c co}
tjU::tle si ollienc una rc[razionr. dei raggi Jnminosi pnssanli n.
trnvcrso dei :.;-rnnuli di amido, in ntodo da dare ad essi vnri
nspclli c:tr:lllcri~lici dov.uli ail' apparizione di linec chiare ed
- H\1 -·
oscurc. sccondo ehc la osscn':lzionc ô fatia in campo ose11ro
ovv{~l'o c h in r O.
NclJe f:nine st:-~cciatc stucliamo i gntnuli di nmido. il retíeo)o
che li includc ncl grasso di ciascun ccrc:dc. e i pcli. Nellc fn-
rinc non slacciate si studi:l anchc Ia rxuscn di cni purkremo :1
parte.
FrttiHelllo. -- 1 g-ranuli di :1mido sono lcnlieolnri, di grnn-
dezz:l Yarinhilc da :;j) a 50 ''·· con ilo e slrialnr:t corH.'.Pnlriea
poco ,·isihilc. rengcnli :llla· .lucc polari:t..z:1tn solo in campo
oscuro (fig-. J-12).
li rctkolo nmilifero t\ forn1:1lo da mnglic ovali o rolondc.
I pcli !J:u1no In lunghczzn di 120-:>00 v.
Seguire - I gr;tnuli di nmidÓ sono di forma gloiHlf:io-lcnlico-
l:u·c, di graJHlezza ela 50-70 v! c.on strinturn conceulricn poro
s~li, dclln grnndc,,z~ di ·10-f.O f'·: non hnnno i lo Yisihilc, '"' rc~
g-iscnno nlln Ince polarizzal:t.
Lc Jnnglic dcl rctit:olo sono policdriche.
I pP.Ii sono lunghi X00-1000 .''··
Niso. ·- I grani d'nmido nssomi~linno a q11cili di mais ma
sono piú pieeoJi: rag-:.dttngendo nppen:l i 5-10 i'· (rig. 1·15. L'ilo
nou c': vi~iiJilc; 11011 rcngiscono alia lucc polarizzala .
o~
•
o
-~ ~
o
Fig. 146.
Fig.1"7.
Fig. 148.
ê .
.
Fig. 140.
Fig. t!iO.
Fig. 151.
Fig. 152.
s 10. - Ca1fe.
Se il call'ê l! in chicchi pnó esserc soJisticato eoll':1ggiudta <li
gr:1ni falti con poi\'Cri miuc1·all c poi colorati in vario modo.
Quesli non gnllcggi<~llO c si sciolgono nell' :H..:qua.
Jl calk in polvere si riconosce per la prescnza di ccllulc a!-
luugatc unite fra di 1oro in Jnodo du fonnn.rc uu tessuto lllCJn-
lu·ano:--o cd, oltrc :1 qucslt:, di ee11ule policdrichc contencnti
Iuinuti granuli lnccnti, oleosi (ng. 152).
Le falt:iificmdoni dei call'ê in pol\'err. sono date dalln ag-giuula
(li vad \'cgcl:lli lorrefatli c quindi polvcrizzolli. ]n qucsto caso
si rü:onoscerú la presenza di grauuli di ~unido, di tra~.;hcc di
- J(j!l-
vasi latlicircri ecc. (fig. 1S3). Per chiarirnc la prr.senza basta ver-
sare un po' di poh·ere di cnff{~ ndl':lcqua cúnll!nuta i11 un hic-
chicrc a calic·e, ave si vcdranno andare rnpidnmcnlc nl fondo
gli clemcnti estrnnei, n1cntrc il cnfrC per qnalche tcn1po gal-
lcggia.
La pol\·crc <li cnfl'C si csan1ina sospcsn in acqua, oppttre In-
Fig. 153.
§ 1:2. -~ Zucchero.
S.i ('samilla il sedimento chc si pu(> fi\'Crc lllcilcndo a scio-
glicre un po' di Zlll~ciiCro in ~tcqua entro una pro\·etta. In esso
si possono riscontrarc i g'l':lllllli di amido :1ggiunto per f'r·ode e
lc soslt111ze ntillt!rali, l'csamc delle cJuali si pralica nwglio con
l'indaginc cllilnicn.
.....'
Fig. 15'1.
§ 13. - Droghe.
Cannelln. - Si risconlrauo normalmente uella polvcrc <li
qucsta alcu11c cclluJc fttsifonni mollo nllungntc, dcllc ccllulc
policdriehc contcnenli eorpuscnli di amido, ctl alcunc c!:llule
grnndi policdrichc con una slriatura rng-giaLl verso la peri-
feria (lig. 155).
J>ew. :_ Sono c:1rat!erislichc dclle grossc cellnle poligon:1ri
con granuli d'amido, cd altrc ovoiclali con slriatura ragginla e
con minulissimc goeciolinc d'olio. Vcrlonsi inollrc ccllule ~"'11-
lungalc fusil'ormi somiglinnti :1. quelle clcl can·ô. li pepc ncro
conl il':llC :tuchc ecllulc poliedriehc e cootenuto g-iallaslro (ri~.15G).
/.uj}Crauo. - Sono in csso cnrnllcristiche dclle ccltulc dliu-
drir.llc o fusifonni contcucnli granuli di un rosso vh·o o rosso
bruno.
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- 172-
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'·11,
I
a b. c. d. e.
Fig. 157.
§ 14. - Tessuti.
Jn quesli si puô slnhilirc nl microscopia la qualil:i dei lo fibrc
chc li con1pongono. Per csanlillarli, :-ii dilacera il tes!:aJlo iu
1110do da uJcttcre in li!Jcrtú alcuuc lihre chc poi !';i osscrvano
in una goccia di glieerina. Se i lessuti sono colornti, per lihe-
nu·li dnl colore si fnnno hollirc iu un:t soluzionc debolc di
ncido clorídrico ;li :> 0 f0 o di cnrhonnto polas~ico, per alcuni
tninuli, c quindi ~j lava no cou -ctcrc J>rima di osscr\·arli.
/..c fibre di líuw si riconoscono per l:.t presenza di minulc
squamclle chc li rh·cstouo e cli uno slralo di fihrillc corticale
(lig. 1:>7) (11).
I.c! fibre di sc:la sono compostc di duc soltilissime fJiaillc riu-
nitc lungo l'asst~, chc cosi prende 1' a~pclto di una linca nera
uugo la libra (a),
- 173-
CAPI'l'OLO lll.
Chimica.
§ 1.. --- G e n e r a I i t à.
Prima <l'cnlrarc nclla ll':llln,.ionc 'J>Cl'.ialc di qncsln parte, l'i
scmhra opportuno di dcsc.rivcn: hrevcnH'nlc gJi slruntcnli di
uso g:encrnlc ehe :fimpicgnno nci lnhoratori di chimií":t appli-
cntn nll'igiene, riscri>:lndoci di pnl"l:nc di qttclli ehc sono clc-
slinnti n dccrchc pnrlicolari \'olla n voll:t, scen11do chc se nc
prcscnlcril l'oecasionc.
1 mnlerlali chc sono oggclto di rkcn::t dcvono csserc lcnuti
in hottiJ.4lie o va~i prevcnliv:uncnle lav:lli ill guisa da esser rcsi
ehimic~uncutc puri: onde si lavnno primn eon solnzioni neidc
o n1ealiuc n diversa conecnlrnzionc. poscia ('.on flGqua comnnc,
finallnente co11 acqu::t dislillatn. Tali rcc.ipienli .-;ono :thilual-
mcnlc~ di vclro ineoloro, o enlornto qunndo queslo serva nd
impedire il passaggio a raggi luminosi eapaei d'rtllcrarc i Jna-
leriali conlcnulivi; tal volta sono di mclallo o di porccllnna a
s111allo. La chiusnra deve csscrc l~rn1clicn 1 eon lappi smcrigliati
o, in mauc:1nz:1 di cssi c pc~r easi spcciali eon tappi di su:-;hcro n
di gomma. I Lappi di sughcro devono t~sscrc cli huona qualitú,
tagliali a 111ano c 110n n mncchinn. c prima dcll'nso eomprcssi
con app:1rccchio npposito, holliti, lav:lli c talnna vo]t:l p:lrafli·
nati. Pci tnppi d.i gomma hasta 1111 ahhnndnntc l:-1va~gio. Nclln
ehiusura cl'alcuni rc!cipicnti in cui sicno eonlcnule sostanzc ca·
pal"i d'inlaecan: H vctro o d':tltcrnrsi. prt:dpilnndo per aziouc
dl'll'nria, f~ ncccssario chc il tnppo non ndcrist·n ai collo dei
vctro: a tal uopo lo si spnltna d'un sollilc st.r:1lo di vas<:Jinu o
lo si l'i\'CSl<l <l'un nncllo di gomma di facilc G frCCJliCillC l'i·
c:.nnhio.
l."esa11w chimil"o dei divcrsi malcriali, pronli per esscrc nnn·
lizzali. si pratica in tuhi di saggio di vetro iJH·oloro in hic-
- 175-
chicri (fig-. 15S), in hotti~lic conichc {f1g. Hll c HJO) -- br.mitc di
ErlcnmC)'Cr - o in capsnlc <li porccllana (fig, lGl c Hi2),
t T:1lvolla pcrú i matcrinli saranno prima frantumati in lllOr-
taio di vetro 1 di porc.cllana o <li porfido, o disciolli mediante
opporluui soluenti. Ptul czinndio occorrere di solto porre il lna-
teriale n riscaldalllento o bollitura, nci I'Ccipicnli anzidclli,
esponendolo alia fiamm'1 <lirettamente o coll'interposir.ione di
una rclicclla mdallica o d'nn cartonc <li amianto o sopra uno
~trato di sabhia finissiJna n1nntcnntn in un recipiente di me-
tnllo (l>ag11o di sulJbia). Per cvilare il pericolo cli scoppi o per
Fi.~. H,n.
- ---~-------.!- -
Fig. lôl. Fig. Hi2.
'~
·:1/ml'll~~
Fjg. 163.
-177-
con un piccnlo recipiente imhutiformc c rilindrico (fig. 16-1) JHd1
Flg. lüli.
Fi~. Hi7.
f-, \f
scrilti
I ";~,,
Fig. HiS. Fig. 171.
Fig. 1G9.
parte piú ristrclla dcl cono. Per ollcocrc una piú rapida fillra-
zione i fi'ltri di carta si picgano piú \'Ollc in ntodo chc la su-
pcrCide liltrnnte vienc :ui :Huncnlarc.
La rlecauta::ionc si usn nel caso in eu i le sostanzc da separare
sieno pii1 pcsanti dei liquido. il <ltwlc allor:t si Jncttc in Ull
\':lso alto, coniGo o ciJindrico, c \'i si lasein in riposo per llll
tcntpo pit'l o mcno lungo, fino a che lult:t la soslanza da sepn-
rarc si sia deposili.lla ai fondo. Ciir ollcnuto, si nllontana il li-
quido limpido sopl'astanlc o vcrsandolo cant:uncntc o nspiran-
dolo con uun pipclta.
Dopo la fillrazioue, quando sin ncccssnrio cii nllontanaJ·c conl-
plct:uncntc l'aequa dai mntcriali rbuas:i nei fillri, qnesti \'Cil-
gono esposti ai calorc llt~i hngno maria o ndlc stufc npposilc
Dopo essicalo il IIJ:IIerialc xc si dchhano sludiarc lc soslnnzc
ntinerali inc.o!llbuslihili ehc csso eonlienc: ú d'uopo soltoporlo
_;;,._
1.7tli>!2
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Fig. 1i5. Fig. líG.
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Fig. 177. Fig-. 178.
Fig. 1/D.
Fig. ISO.
§ 2. - Acqua.
L'csanlC chimico clell'ncqua per seopo Jglcnico e dcstinnto :l
far conoseere qnei cnrnttcri pci quali essa si puc'l rilenerc po-
lahilc o lllCrJO, e pcrciô ya distinto dnll'nnalisi C011lpleta, che
lliCllc in cvidcnzn, per qunlitú e quanlilú, lnlti i componcnli.
d'un'ncqua c \'iene in ispecial modo pratieata per lc acquc I·e-
putalc Incclicinali o per iscopl gcologici.
:1) Racco/Ja tlel catlljlioue.
Come per rcsaJnC hactcriologico, cosi per l'cs::unc ehimico
vanno osscr\'~lle cleterminalc cnnlcle ncll:l rnccolta dell';tc<ptn,
c pri1na di prclevnre il campionc, C d' uopo riconosccrc i
dali riguanlanti l'nhicazionc delln sorgcnlc o dcl pozzo, la na-
tura gcologica dcl LCI'I"!!IIO dn CliÍ racqua dcriv:ll le condizioni
dei terreno circoslnntc (prcsenza di stallc: latrinc, lavatoi, leta-
IIW.i, fognc, (!CC:.), lo stalo dcllc conduttni·e c il tnnlerinlc onde
esse sono costruile, cd in fine iJ modo :.;on il qnalc l'acqun \'ÍI!IIC
altinla nel caso dj pozzi nperti; trallan<losi ill\'CCC di un'acqun
di fiumc, hisogna verificare lc coudir.ioni di e!=:SO: a monte
dei luogo di raccolln, dcllc nbitudini dcgli nhilanti alln ri\·:t,
dcgli aflluenli, clcll'inlmissionc di rifiuli da cittú op.ifici, lavan-1
cfcric, ecc.
~eil:t rnccoltn, hisog-na cscludcrc qttcllc contlizioni chc pos-
sono dctcrmintul: tlll·:lltcrazionc ur.lla composizionc chimicn
d(~lracqu:l c pt:rc.ili clilllinar,~ quella chc 1"11 a 11111go a cnnlallo
con conthtllurc mclallichc o qut~lla cllc trn,·:ulf{nsi in supcrlicic
scopcrLc, puc·, a,·erc assnnlc pol\'l'I"C o soslanzc org:tnicile cadu-
lc,·i. Onde, nd caso di colululltlrt~. si J':u:'t de!lu'1n' pri111n tnnitn
acqua; ncl easo di pozzi o scrhatoi, i Yasi eon <:11i l'ael(lla si
altiuge (cite possouo csscr :tnchc dei com uni scec.hi hcn lantli)
Yanno immcr·si ai di.sollo dclla supcrricie; e ncl caso di fituni,
i1 reeipicnlc di raceolta si inHncr;..{c con l'apcrturn a :~o c111.
di profonditit c quindi se nc rivolgc la hoeca in senso cOIIInu·io.
A11chc per qucslo cs:unc il CtlJHpiouc clc\'C cs~erc r:tccoHo in
modo da imp1~dirc la pcnclrazjouc d'ogni lii:t!criale cstranco 1:
<jll~llsi:-asi inquiuamcnto di esso nci recipiculi. C)ucsti percil'l
d,:,·oJHl csscrc di vctro e dclla c.npac.itú di r.irca 'cinque lilri,
pnssihHment{~ uuod e Javnti in modo da nYcrli chimic:uncutc
puri, pos.sibilmcntc con t:lppo smcriglialo o qunnto lllCIIO cou
un tappo di ~~~~hero nuovo, tnglialo u mauo, Jayafo, bollilo <~
pnrnl'fin:lto. E ~cmprc hCIIC ch'essi sinno nnchc ripcltll:unCntc
Jayati con l'acqua da csaminarc ucl 1nomcnto stcsso dclla presa
dei en111pionc.
(_,..... AllorchC si f:1 un:l rnccolta d'ncqua a scopn d'nnali!-d chirnicn,
, si deve, COIJIC anchc ndJ' nualisi baclcriolog-icn, riconosccrc
l l:1 tcmper:lllu·n de11' 3cqtl~l c dcll' :u·ia ucl monH.:nto dcl1:1
presa c scgnaritt con gli allri dnti della r:tccoltn iu uno spc~
cinlc verhalc. o alnlcno su uu c:lrlcllo dn all:tcc;~rc ai rccipicnll·,
La dcternlinaziOIH· dclla lcmpernlura dell'ncqu:1, no! caso di
condutture si cseguc faccndu dclluin~ l'nl'qua allrnYcrso nna
1
c) :ltutlis.i quulitctlioa.
I:ra:ione. - Si saggi:1 con cttrlr. di tnrnasole ros:-;o r. a::tlt'J'a
scnsihili, immergendolc cinscun:t in un rccipknle di\'crso -
enpsula o mollo mcglio cilindro ti lappo smcrigliato - c rilc-
vnndn lc JlltHlil1e3zioni chc subiscono. Per :ll'CCrlnrci se~ la rea-
zione alcalina dcrivi da anHU.Otlinca 1 c q1H·lla :lt'ida da nciclo
carbonico: si l'isealtla per alcuu lcmpo l'arqtw c quindi si ri·
pele il s!lggio. Se Ja rca:t.io1w (•rn dnvtll:l a t:ilc soslnnzn dopo
il riscald:tlllcntn' non si \'t'rifiea piú.
To~t.IC; c 1:1'.\T.\.
--!DI-
prcscnza dei nilrnti. 1111 fttgncc color rosso. Pnche goccic tlcl!:t
soluziotH~ si ngg"i1111gono :lll'aeqna ill unn cnpsula di pntTcllan:l.
c quintli a goc.eia a g-occia d ~i :1ggiungc anellc dell'acido std-
f'prÍ<:o. -· lle\·c~i pcn\ ncdarc c.lw le rc:lzioni propos!c pei ní-
irali sono \nlk collltllli andw :li nilriti (' cplÍtldi hiso,!~nn, dopn
rieonnscinla I:. prest•tJza di que-;! i, f':n· hnllirc l"ncqn:t JH'I' hca~·
ci:trli: pre,·ia 1'~1:-!;~itll~la di ncido ncctico, il qu:llc salinc:JJHio ... i
c~on !e hnsi dei llilrili in~tahili 1 lnt'lk i11 lil>er\:"1 1':1cido llilt·o~n .
. tcido nilro:m. - Sol!o f'onna di 11ifrifi. Si illlpieg-a I'01lii11Je.
n1C1dc i! mcfodo di (i !I li s, pcl quale si aeidifk:1110 100 t·c. d':11·-
q11a t'Oil uf'/dl) snl{oric:o. dilnito :dln seopo di fare spt·igion:tn•
l'fldd!) nítrico dei uitrati; s':tggitlllg"C poi \Jil cc. di snlu::iunr
(/('tft10su di acido :wlj'11nilieo c qui!!di. dc~po agitazion<' e llll pn·
di J'ipos(1 un cc. di un•t soluzione :tl'(jUOsn di fJ, tut/lifunnllina.
l.a l'!~:'lí".Ínnc si fa in 11!1 eilindrn di \'Clrn :1 l:lj>J>O Sllleriglialn;
andH: lllininte qtl:llllit:'t di nitriti sono rileqtle da unn color:l-
zionc rnsc~a \'fll'i:lllH'Illl! ÍlllCilSH ChC J":t('l(llH \';1 g'l'adal:llllCllle
nssuntcttdu. Tale rcazioue do\'llla nlla f"onll:lzionc cl'nn solf'<1to
di dia:r.ohcnzol-cr. nartil:tmmin!l. ó scnsihilc aneht~ ai eeulinli-
lioJtC.SiltlO.
,\ssai Jllcno scnsi!Jile t': la scguenle n•a.done di TIIO.\ISIHli~FI··:
a 100 ce. d'acqna ncidilic.:ata con Hrirlo so/r1rit·o r'oncrrlfrato~ ~i
uggituig-c un cc. di ,~o;ufdu rl'alllido iotlnro/41. In prt•sen7.a dei ni-
lrili si prodnce una l'Oiorazinnt! azzurrin:1 piú o 1\ICtJo intensa
data cl:11la formazione dj ioduro d'amido con lo iudio lllt'SSO in
Iihcrlú dl'II':teido nit1·oso sprigion;llcsi lh~l' opera dell'~cidn sol-
forir.n.
tlcidu losf'orico. ·- Sollo l'orm" di losfáli c spccialm••nlc fo-
s!'nto lricakico. St~ 11~ fa In rit.~ercn: {!\':lpnrnndo circa ;,no ce. di
ac.qn:1, ln c:1psula di pl:ditJO o cii porccll:J1l<l, sino a ridurli :t
poehi cc. ()ucsli si al"idifll'ano c·on ('t.".~I'S"'o di uritlo nilrico e ~i
nggittng-c ad cssi, pllrc i11 rt·c,·ssn, dclla .•mlu:iollc di mo/ifq/u!n
d"ummonio In prcs•~nz:l dei fo-;fnti. si 1!:1 la f'onn:D'.Íonc di 1111
Jll't~eipilato gi:1llo di l"nsl'olllolihdnto di ai!IJilonio. Oc·cm·n· 1:1
kmpl~ratnra di 40° c spes ... o la rcaziolll'. 11011 s·a\'\"CI":I cllt~ dopo
Hlnltc: ore.
:\ciclo solfidrico. - Se liiJC'ro. si rieonnscf'. comt· allhi:1mo tle!ld
illll:liJZi, coll'odorc (1\'\"t•ro sospcndcndo T1Plla hottigli:1 1:1ppal:1
in c11i t\ t'OlliC!llll:l l'acqnn in es:J111C, una carlilla lllllidct ctlf"lll't'-
ldlo rli piorl1ho. Se in\·cce \'Í si lro\·a eonthin:llo solto f'ornL:l di
soHuro 1 hisogn:l prilll;l spostarlo CO!! l':1gg-iuntn di quakhe go<··
dn di arirlo clurirlrico.
Calct•.- Solto forllla di bicrtrbonato. solj"d{O, fos{rt!o c clnruro.
Si prccipiln in os.s:tl:tlo di l':det~ l'OI1 l'aggiunla di os.wtlulu di
ctiHIIWIIio. :\ 100-150 ccc. di acqua conlcnutn in un~ he\'IJla o
111cglio in un lliechicrc a calin~, si :lggiungc prima qtwlchc
gnceia di urirlo clorirlrin> per spo.slare l'nddo t·arhonico dei cnr-
honnli: <fiiÍIIdi ~j :lit-;liiiJiZZ:l COil llll ('('l'(.'SSO di (/11/1//111/ilfl'l(.
-l!J(j
d) Anu/isi IJlllllliiluliou.
Soslaw:r soSJJese.- !J.ualoralorni utilc di delcrnlinarle in pcsn,
si lillr:1 una quantil:'! noln di nc.quu atlraYerso d'un 1iltro laralo
(dcl qualc ciot': sia sl:do delenuinato, il peso dopo a,·~·rlo Lt-
scialo in 1111 essicalort~ fino a scccllezza eontplt'la•. Fa~.;eutlo
quindi CS"iin::trc di llHO\'O il lillro, lo si pesa c la ditl'erenza Ira
lc dnc pcsale ci durú il valorc ccrc:tlo. Cutl llll:t sc111plicc pro-
porzionc si put'l dare a !ale \'alorL: l't·sprcs...,ione rclali,·:t a 100.000.
(lll1 ccnligr:unmo su 100 cc di :tLtJlW), O\'\'CI'CI :-.i <·sprimc in
lllilligramn1a su uuJitro. {L'or:l deito \'alg:t anehc per l'csprcs-
sione di Lnlli gli alll'i v;llul'i au;lli\il'i). Ln ualu,·a dcllc sostanzc
spcst: si dctcrmin:l poi tncdi:HIIc J'csnmc mit:roscopico.
i{e~ir/110 .'ii'Ct:o. - f·: dato da {llltO <JllflliiO rimallt: da!J:1 eo111~
plcta c,·aporazionc dt~li';J~.;qtt;l. Per dctcrminarnc la qnatllil:·l,
~i misura in apposilo pallonc taralo a lappo smeri.~Iiato, i>cn
1<1\':t(O e rist:iaequnln cou un poco dcll'acqua da tsaminare. tlll
dt!lerminnto \'ohunc di qncsla (per lo piú 100 cc.), riempirndolo
csnlt:~mcntc sino ai ~eg-110 di Iara. r.:ncqua inoltre tiC\'C (!Sst·re
portala :dla temperatura a cu i Ia tara dcl pallonc ,·. staln fall:1,
c che C onliuariamcute di 1;/' se non e su di es-;o di\'Cl'!'WilJC;Jle
iudicato. Si prcp::1ra poscin una capsula di plati11o: o di Ilichelio.
o di porccllana conlplct:uncntc \'Crnicia\<.1, lc qnali si la\·ano
enn addo clóridrico: si nsciugnno, si <lrro,·entauo alia liumllla,
Jnsc.htndolc pni rn!Trcddarc in 1111 cssiccalore ad :tcido solforit·o.
A freddo si pcsano esntlameutc alia hilnneia di prcdsionc.
avendo cul'a di mancg~inrlc .. scmprc con Ult:l pinza a puntc di
plalino o <li nichclio (nel cnso <li enpsulc di plalino). l'rcparala
cosi Ja eapsula 1 si ponc nd lw~no-mnria a li\·cllo coslanlc: :li di-
soprn dei qn:lk uno't-:pc,·iale imhuto :1 honli ric11trauli \'ÍCtiC fi~
s~tlo con l'apict~ dei cono i ti :11\o. per :llllll!'Jdarc l'cYapur:Jí'.iouc
lliCdiautc la corrente d'aria da t·s~o cldenninatn e ncl nlcdc~iJno
lt'JliJ>O e pill SJH~t·i:d1JH'tlie 1 :1d Ílli(H'dÍrC J:ll":I<IIII:J dt'l puJ,·i:-.co}t)
:J!JJIO!"Ít~o I' IH! ptu·, cs-. .. ~1' catiS:l di crrorc. :\lcss<1 :t pu~ln sul ba~no
IJJ:trin J:t l':lpStd;t, .-.i \'tT:-,:1 Íll t':-.S:l f':H'Ijlltl, r:hTIIdt)Yel:t C:tdCrC
pt·r Jlll:Zi':o dt·l lappo :t :-.JJH'l"iglio iu Jltodtl l'il<' !IC ...,SliiJ:I g-occi:l
~e lll: ptTda: di volta in Yolta se nc versa 1111:1 piccol:t quanlit:'t
P<'f r:ll' si clle il resíduo si r:lt'col;..:a possillilnH·Ille uel rondo
d{'ll:t l'apstti:J. qualora _:-.i debha11u stl cs-;o pratienr dclle ri-
cerda!.
Se si lia una capsula di stJI'ticit·nk t·:tp:H'ii:·J, vi si pt11'1
\Crs:ll't! J"~H'I{ll:l lulla Íll Ulla \·oJia i11 :l!II!Jedue j C:ISÍ, dopo
\·uo!alo il p:tllolll'. laralo. hiso,!. pta riscincqnarlo t'OJI acqua di-
:-.lillata chc ptd :-.i ,·crsa uell:l capsul;t. .\ti e\·:1porat.ione (.'OIIJ~
plda. la c:q>-.;111:1, lenuta eon ttna pinz~1. :-.i porl:1 nell;1 slu.J'a a
"l~rco :t IUU'', vi :-;i lasda p<·r dtte urt~ e quindi la :-.i ponc :t ral'-
l"rt·dd:lrc in llll es.o..,icc:alore. Si pesa di JlliO\'o la cnpsula e la
differc111.a fra k dll<' pesale t:i d:'! il \';dure dd rcsiduo seceo
per il YOittllle nulo d':lcqna, ,·;dore c.he poi .o..,i t·.:llcol;t in rnp-
porto Sll Hl0.0!J\) parti, o\'\'Cl'O COIII<! lllilligi'!Hllllli di 1111 lilro.
J>i ~olilo il l't~siduo ro . . . i ollenulo·si port:1 in 1111:1 sl11f:l :1 1XO''
::irc:1 e si pesa di 11110\'0. ,\llor:l si ha il resíduo senz<1 i sali
:lllHIIOiliucali. ~~ le sosl:1nzt~ organichc chc a qtH·lla letnpcralnr:t
\'(d:llilit.z<ttJO. lrl[inc si ~llTO\'t·nla alia fi:lrlllll:t :lZZ!IJTa la c1psula
col rc..,idut) e si nol:1 se qtlt·sto, per pres(.•JJza di llléllcrie orga-
nirht·, di\'{:td;t II<..:ro t•d Clll:JII!l odon~ di eOI'IJO hrllt'.ialo.
C:/IJf'O. - l.a <l ;lcl'min:tziouc dei la quar11i1:·1 di cloro coutc-
llttL:I in un':~t·tp!a si pratica di solito cotJ il tnclodt> volutnc-
lrit'n, nlisurando il YOIIIIIIC tl'una solttziolle titolillil di llilr:tlo
tl'arg-t•nto ncl'cssario :t lrasfortuarc i doruri di 1111 dato Yolume
d'aequa in ('loruro d'arg"<~ulo.
ltllpi{ocr:llHLl il ml'lodo di :\ltllll~: :-;i adopcra llll:l soluzionc cli
. ~. .\'
ltl/l'lf{O tf lll'{]l'lllo J(l·,
S . . (I I .. I
Ji)(j, U\'H!J'O 1111:1 tiiiii:il'l:t a C CIOt: C H:
t'l'. di t'SS:I corrispottda a I llliiligr. di cloro).
1111
L'~ prime duc si prepararto mcllcndo ir1 un p:d/one laralo
da 1111 litro 1f 10 o di 'íwn dt·l peso llltdecol:trt• deJ nitr:tln d':u·.
geuto (170r e :q.~~iliiH~t·lltlo :H:.qu:t distillal:1, :1\'I!IJie la lernpcra-
lura di 1.-, .. , siuo :li JHudo di lar:t. La soluziouc unit:1rh.t si
prepara in sc.•guilo ai c:llc~·lo St'gllt'!lle:
t'na molccol<.t di t!Íiralo d':trgento cP.111 . . : 170) ~i <:o!ltitin:J
co11 tlll :do!IIO di doro (l'. :1.-=::.-,;,l. o111k le soluzioni nul'/1/(f/i
si ('tlt'l'ispolltiCI':tiJIIO \'oltllliC ;I \'OIIIIIH~: iii\TI.T JH'I' la soiiiZÍOIJC
l'lltpirk:l di ctli 1 1'C. ron·ispolld:t :1 I 111illi~r. di I' foro c quindi
I litro ad 1 gratlllllO: :t\"J'CJIIO:
170; :::J.il ;:.-; .l': 1
onde .r:::::. ., _
17
~ == 1 1 ~H~;
ol;l,d
p11ulo di l:1ra l', n :-.i lao..;da riposarc O\'\'Cro :-.i lil!ra :lllr:l\'l'l'SO
~1n lillro privo di doro. Si prende '!lliudi una p:ll'lc aliquol:l
di quc:-)lo liftllído fillralo o lasciato in riposo ·-- per cscmpio
2:-, LT. - e dnpo di a,·,·r acidilicato con :tcido uilrico, yj si ag-~
gillllgOIIO llllO O d11e l'l'. d'111W SOillzÍOilC salllf;l :1 frcddo d'\111
-"HIC ft•JTieO (:dltlillC di ferro). Ji S!lJC di rl"l"I"O si aggillll~C pt~l"
C]l<·. dando la color:Jzionc ross:tslrn, di cu i suhi!o di remo, scn·c
da iudicttlon•; e l'ag-giunla di :1cido nilrico ,·~ nccessaria per 1";11·
scon1padn~ il colore d1e J':H:qua, pt·r 1::111Sa di !ale salc. Vil'nc
ad :tssumcrc. <)1ti11di con una .soluziouc dcciHnnllalc di rodo-
JIItlu d'aJJUJ/OIIiO (SOl foci:luttro d'nilllllOJJÍO), la qualc corrispondl!
vohttllC :t volutll(' nlla solut.iont: :trg:c11lica :ulnpt'ral;\ 1 ~i delcr·
nli11:1 l'ecn~~;;so di nilralo d'nrgPnlo conlcnulo nclla parte ali-
qttoJ:t dcl liquido lillralo. f~H:cndo eadt're da llll:t hurelln In Ho-
luzionc ;..;oceia a goecia linchl: si olle11ga uu eolor ro~so pcr-
lllancnlc di rod:nwlo fen·ico. La quanti!:'t in L"t'. JH.:ecssaria dclla
solu"l.ioJH! di rodnnnlo indica l'cen•sso in <.:c ddlil solt1zionc
:ll"gt•nlie:l conte-nulo tJt:lla pa1·1c ;diqnolit di 1iqtlitlo ;tdopcr~tl:t;
riporl:uHlo qucslo con un:t Jllolliplic~~ :~I \"fdllllH! inlicro di :lJU cc.,
c sottrncndo qucslo ri..,ullalo dalla quanlil:"t lolale di soluziouc
:ll'f.WIIIÍt:a Si h:t qn:tlll:t SC IIC t': COJI!'i([JII:Jia pl'l' J>l't'l"Ípilart•, j)
cloro dtdl"at~qua in csa1111.:. Ciú sapuln si e:lieol:1 la quaulilú d('l
cloro <'omc nbbiamu \'hlo pel mclodo di :\Ioln·. lnfill<'. cntw-
scinlo il cloro conlenuln nclla <fll:l!liilú d'acqn:t i1npieg:tla per
l'csallll'. si cakol:1 faeilnH·nle lfllt'llo contenulo in I lilt·o.
Suslrlll'Z.I~ oruuniclw. lLtln Ia 11:tltll':l compkssa ~~ non bcn
tldPnllilt:lla dcllt~ so:-;l:tiiZC organicllc t:onlcnuk ttcll":lcqu:l, la
dclennim.lúntll~ dclla !oro quanlilú si f:t [lt"l" da indirell:t, c;d-
eol;utdole dnlla lJII:tnlilil di ossigeno ueccss:tri:t :ui ossidarle.
'J';lle quantilú si puc'l conost:crc mcdiault: una soluzinnr. di pt·r-
mangaualo di polao..;sio.
Si pralic:t ordinariamente qucsl:1 dclcrJilitl:tl.ionc con il nu.:-
totlo di 1\lllll·:t.-'J'Jt·.~IA:-.il'\, per if IJII!lfe OCCOJ"J"OIIO:
l 0 l:na soluzioue di JWI'IJlttllf/11/ltl[o di Jlo/ossio a tilolo
noto;
:1'' Una soluzionc d'acido (1.'\.'>u/ko lilolata in tuodo chc
un ce., di essa corrisponda ad una uola quantilú di os~
SiHC!IO'
. n :;o Úna solu;~.ionc d'ueido .'\olj"urico allerzo.
l.c soluzioni di permanganato di polassio c di acido ossalico
sono litolalc in base :11 cakoln scgucnlc:
t:ua molccoh1 di ac.ido ossnlico tP.Ju . . . .:. I:IfiJ si ossida con 1111
:do111o di ossigcno (1'. a. - IGJ c ciot\ l~li p:trli di aeitlo os:-:.a-
licu ~i comhinano eou J(j parti in peso di ossige11o. Per faci-
lii~lzionc di c;tlcolo ~i fa un:l soluziottc di :1ddo oss:dico laJe
che un cc. di essa corrisponda a ntills-r. 0,1 di ossigeno,
quindi:
- ~111-
c pt~I'L'iÚ
12:>xll.l _ .--
--Jij -=ll,JKJ,>:
__ :illiXO.I_ .,. .
. t - · · · ~u-- _o:"·L>
c Jll'l'dú
.f, X
.r,.-,.-- !I :x m~r.O.l~!l.
Fig. JS·L
La :wluzionc qniudi ~i
tilol:t per nH:zzo di una soluziouc di·
g·r. o,~;) di doruro di enleio iit llll lilro d'acqua dislillala, 1~1
quale C cqni\'alc:nle :t una soluzionc di gr. 0:22 di t·.arhonalo di
calcio in IIIJ lill'o, e pct'c.i/) a 22 gradi l'ranccsi. l.a soluzionc
akot>lit-a di sapo11c tk\'c esserc Jll'l:parala in tnodo cl!c üO cc.
di essa dcvono prccipilarc lulla la calee conlt~nutn nclln clcll:t
soln:t.iouc tli cloruro di calcio. Sicco111C pcrú pcl vol!1mc da im-
picgan'.1 sarcbhc 11o11 cotHodo uú ceonotuico lavorarc eon üO cc.
- 20:í-
di solnzionc di snponc~ c 1 litro d'ncq11n~ eosi si riíltH·ono am-
bcduc ai minimi tcrmini mcrt(! il mnssimo COillllllC di\'isore
chc t': 2;). E c:osi si hanno tiO'cc. di soluzione di eloruro cli c:lldo
c cc. 2,4 di solnzionc di snponc.
Quclii si mcltono nclln hoccclln c qucsli ncll' idrolimdro
donde si faranno cad<'.rC goccia a goccia.
Se In soluzionc sapo11osa risulta troppo dcbolc, si fn C\':1-
pornrc lentamente a bngno tnaria c quincli si tilnln di ntlO\'O;
se ú lroppo concelllrnla vi si ng;giunge ncqua dislill:lln ncll!l
proporzione di 1/ 17 dei suo peso, per og11i didsionc in nH~no
segttnla dall'iclrolirnetro.
Siecomc 2,·14 c.e. si eomportnno con i :10 cc. <li soluzionc di
cloruro di enleio come con una solui'.ione eontencnte tanto
carbonato di calcio drt em-ri·
spontlcrc a 22 gradi frnnccsi,
cosi lo spnzio ela cs!-;i oceupalo
ncll'idrolimclro Yicnc diYiso
in ~2 parti. In pri111n dcllc qttnli
si trova nl di solto clcllo zero
d(:]l'idrotimelrn~ c ei:lSt.:IJnn di
qucsle parti indicn 1nt
g-rndo rranccsc. <)ucsln
Suddi\'isionc conlinun-
la )WI riutarn~nle del-
I' id rol inteiro. cosi i111 i-
sec In scnla idrotilliC·
!rica clclln bttrclta di
B<:~ulron-Houdet.
Quando si dcbhn proccdet·e :llln opcrnzione nnalilie:1 de\.
l':lC(jlla in csamr 1 si pt·~tlicn unn prO\':\ prcliminat·c con In qunlr.
si liloln pt·css'a pocn la durczza dC'll':lcqun ela csami11nrc; se
essa risulla nssni forte (c in lal caso si hn suhilo una fonnn-
zionc come <li sqnamellc alia supcrficic) hisngncr:'l diluirc
1':1cqua COJI cgualc quantit:'t di acqna distillata o COJI il triplo.
ossia mellenclo nclla hoccclln idrctimctrka l'ncqua fino n
1net:i o fino ai scgno 10 c portnndoln sino ai tiO con J'ac(pl:l di-
stillata.
Per In titolazionc csnltn~ (lopo di n.vcr riscincqtwla l:1 hoc-
eclln cnn l'aeqna dn csaminnrc, si vcrsn quesla fino ai segno
voluto! aggiungcndo o meno l'ncqua dislillatn.
Ciú fatio, si ricn1pic l'idrolimctro fino allo zero con In solu-
zione saponosu e da c>sso In si lascin caderc nclln hoccclln
goccia n goccia (íig. 18:1), curando che non se nc pcl'(ln (a L:1k
scopo si spnl111a l'eslcrno dei hccco <lell"i(lrotimclro con clclln
vaselina). Di Yolla in ,·oltn si chiucle In hoccetta con i1 tappo e
si scuotc fnrtcnlCnic per un minlllo; eiô si ri pele sino n ctuniHlo
-- cssendo prceipilnti lulti i snE - si l"nrm:l unn schium!l :1
pie(:ole hnllr., persistente lungamcnlc. Si Icgg1: allorn ncll'idro·
~()() ·-
Fi;;. JKG.
Quesla riccrca \':l Cs('guila con moita canleh1 pcrehú puú pre-
senfare il pericolo di seoppio dcl palloncino. Atl ogni lllodo i:
henc l\1111lire gli occhi cli ()(·chi:11i con rclii'Clln.
Acido carhonico.- Pt:r ln dctcrminr~zionc dcll"acido carhonicn
conlennln uciJ':~e.qua si usa il 1nclodo di PETTE:o-;I;:OFEB lllOdi-
ficnto da Tmr.uC:IJ.
Occ.orrono:
1(} Una soluzione di idrnlo di bario lito1ala c chc pu(, cs-
scre qucll:l slcSS:l chc dcserh·i:uno pil1 :1\':lllli a proposito dei
mctodo t:1:1ssieo di PETTE:"\KOFFEII per la ddcrminazionc dd-
l'aeido carhonico ddl'nri:·1:
2" Una soluzione di cloruro di ilario. :li l: !O;
~o Una solnzionc di :lcido clnridrico tilol:lla in modo ehc
ogni cc. corrispond:1 a gr. 0,001 dj nddo cnr!Jonico.
1 soluzionc :tlc:oolicn neutra di rcnolflnlcin~ ed unn di coe-
ciuiglin.
L'acido cnrhonh:o eonlenulo ncll':lcqna JHIÍl csserc riccrcnto
nci v:1rii snoi stati.
Acitlo carbonico cO,'llJ1lc/amci!IC {issalo.- S'n 100 ec. di.ncqun
colnrati con qualche goccia di tintura di cocciniglia, si fn ea-
dcrc n gocc.in a goccia la soluzionc clori<lrien finclH~ H colore as-
sunto da roseo si foi ginllo.
Acido carhonico libero e acido carhouico fis:wtn J>l'l' melá.- ]n
nn cilindro n tappo smeri~liato delln cnpncil:'t di circn 200 ec.
si \'Crsnno JOO ec. di !lcqun nclln qu:llc si ê giú detcnninata la
n1ng·ncsia, 5 cc. delln soluzionc di cloruro di hnrio c ·15 ec.
dclla soluzion(! di harilc. si agitn hen hcnc dopo di !'I ver chiuso
col tnppo, c si lnscia in riposo per 12 ore. 11 c1oruro di hnrio
chc si· nggiungc S1~p~1ra l'nciclo cnrbonico dai hkarhonali c
I' nddo carhonico lihcralosi precipita coJne carbonato cU
hnrio.
Jn pnri letnpo pcrc'l prccipiln In mngncsin come idrnlo ed il
corhoualo di enleio che Yr\ono ~HI numcnt:ue il prccipit:llo.
Allora si versa sn •J;) cc. di hnritc arro~s:-tlr con qualche
gocci:-t <li J\~nortalt:in:-t ln ~olu7.ione cloridriea fincl11.! l'arrossa-
lncnto sen111parc, c si nota il unmcro c\i c. c. ncccssari c.Ite
supponinmo a.
Si prcndono ollorn :;o cc. dei liquido dei cilindro c si lilo.
Iono colla rncdesirno soluzionc cloridricn. Si ripclc I~ proY:t
c.on ali ri 50 ec. 11 numero di cc. elte occorre n seolorarc qucstn
soh1zíonc sia /l.
AI! ora si ri corre nlln fornntln scgucnte:
( a - 3G -1, t x m) 10 ac. c.nrhonico in milligr. per litro d'acqua
in CllÍ lJJ 6 }a <Jll:111til:'t cli lllilgiiCSÍU in rnil/i(]l'. COJllCllt\(O in
101) cc. di ncqun ecl 1.1 il rapporto Ira la magncsi:1 c l'acillo car-
honieo rispclto nll'idrato di hn.rio.
Acido carbonieo lotulc. - Si nrrossano i :10 cc. rimnsli ucJ
biechiere con 1 cc. di tintura di coccinigli:l, c qnincli si fnnno
To~ztG c HU,\TA. 1•1
- :!10-
~ :;. - Aria.
I
:11 ColllJiosi::iollc' chiiiiint.
(.a I'OIIIji(Jsi:iullf' cilill1if'rf dell":ll ia. :til o sf:ll o Tlfll'lll:dc, ~··in \·o~
111111(' l:t sc~ut•nle:
~\/.o I o par I i íS.Ilfi
Chsigcno
.-\ l'g"flll
~I
O,(J;", ',l
In peso i <'OIIIJlOIH'llli dt·ll'arin ~i lro\·:uJo nell0. SC'gllvltli pro~
porzioni:
( >ssi~e11o parti :!::,1::
..\znlo ed ,\rgon Í(),i\7
ehc sia falla ncl 1naggior numero clci cac;i clnll'igienisl:1, lr:lt-
tcrcmo ncllc riccrche di 1isica appliea1a all'igiene.
. "'·
\·,.7:::1+/xO,-ilf;:-ilifj·
E risoh·cndo :
lltYt·cc chc usare dei bolliglione per la racl·olla dei I' a ria. !'-oi
ptH.J f:.Hne gorgogliare ttn ddt·nninato Yolumc (l'ill: si misura
mediante un gazomctro) nllravcr~o l"acqua di ll:1ritc 1 IHI'S:;a i11
un luho picg:1lo (fig. tSí) dov~ le hollc d'ari<1~ pas:-.auclo ttn;t di
scguilo all':dtn1, ~i spnl-{liano dcll'acido cnrbonic.o. Su quc~l'ac.·
{jlla di hnrile si fa poi la snlit:t <lctcrmin:lziouc.
íJtte . . to sccondo metodo di analisi perú 11011 e <tdtlpt~rabilc
<ftltllldO si voglia COIIOSCCI'C In qunntilú di (;0~ presente IICl-
l'aria in un duto monJcnlo, 111a per altri scopi. o quando si ,-o-
hlia conosccrc la quanlitú di co2 clw e stata presente in media
uell'nria durante un dato pcriodo di tempo.
Corr il lllcloclu cli li. 1\'u/pcrtla dctermina"ionc dcll':lcirlo earho-
nico dcll'aria si fa in JlHHlo piú fat.:ile, nw niCIJo cs:tllo. Per
eseguirlo C ncccssario averc i'appnsito apparccchio chc consta
di un cilindro di \'Ciro con,·cnicnlcmentc grnduato, ncl cui
fondo si ,-crsa una sohtzionc titolnta di carhonnlo di .sotl:o
liuta in rosso da una o due got.:cic di f"l'nolftalcin:t. :\el cilin-
dro penetra uno slanlull"o di mclnlJo il cui nt~l!Jic.o l'Onstn di
un tuho di \"Clrd capil1~1rc elliuso all'~·stremitú eou nn L'.:q>puc-
do di gomn1:1. Dopo di :1\'Cr vcrsnti JJel cilindro ~ cc. di solu-
ziouc di c~lrl>OIJalo: si toglic dai tuho cnpillnrl'. dello slantutro
i! cnppuccio di gomma c s'inlromellc lo slanltt(l"t) ncl dlindro
li no :1 ehe la supcr!icic.; infl•riorc di csso lol·ca la supcrfkic de!
liquido. Cosi. ri1ncs"o a posto il c:lppucl"io J'app!l.i't•c.c!Jio ~i
porta ncll'anthit!llk do\'C si trova l':1ria da csa1nilwrc. l)uindi
tollu lltlO\":llllCillt: il t':tppuecio. ~i alza 11i 1111 poco e kntalllcnle
In !')lanlulfo c. quindi si :1gila. Di nuo,·o si al;:a e si :1gila ancora
!:lino a chu la soluziolll! t;i scolori pcrnlUJH.:ntcmculc.
- 1/(i-
::.0
'"-'
Fig. lRS.
§ :\ - Latte.
ct) Composi:ione. - l i lati e<! un liquido hiancnstro tendente
le:.;~ennente ai giallo, op:1co per la prcsenza di qllt'i llll!ncrosi
gloh111i di grnsso ehe dcscrivcnnno nnlla lr:lll:lzionc dclla
,~nict·oscopia, n1cntre. se C sercmnto, il suo colore lc11dc nll'nz-
zurro pcrlaceo. Ha sapore dnlcc c oclorc caratkdstico chc dif-
f'cr.iscc lcgger!llcnlc nci din!rsi nwn1mif<~ri. La sua cotnposi-
zionc chitnica, v:u·innte dn nnimalc <.Hl anilnalc, oscilln entro
ccrti limili c Jc oscillazioni dipcn<lono da svnrinte circoslanzc
come la quaJi1:'1 clcl puscolo, il Iavo,-o dcll'animalc, l'orn dclln
nntng:Hnrn cd i1 pcriotlo della slcss:1. 11 lalte c1P.Jla sera infalti i~
piú rieeo di grasso e cli soslanzc albuminoidi cd H lnltc dellc
prime li!·alc c\ piú povcro in gr:1sso ccl in sal i e.hc non qucJlo
dcllc ultime. La composizione chimic:t dei lallc, inollrc, pu<'>
variare alquanlo da pacsC n. pnesc sia per In rnzzn ele) rispcttivo
nnimalc l:lllifero: sia per la qualitit dcl pascolo, onde prima di
sl:ihilire se un l:tltc~ c': ~oftslil:ato o no, piú chc avv:tlcnd di cifre
- 22~-
---- - - - I----- -
:\c11tta . ~il o S/.f.2 R~(i.5 ~n!1,:\ !110.2
l•::strattn ~ecco. 12!1,11 J~õ.ll 1::ru lliO.I X~ I:/
21.~
j
2~:~ :~:~.~~ I
Cas.cina . ;):~,:~ 20.1
Alhumina•.
<; rasso
I
:m.o
12.!1 i
:1G:5 <13) !i~.D 12.:l
·J~atto:::io 611,0 •18:1 111,0 ·lll.'l :,7)0
Sali. 4,!1 í,J ,-
(j') o:s
CntliC si Yedc dnll:t lnbclla, il Jatte <li donnn ô J>lll ricco cli
zucchcro cd nnehc nlquanto di grasso (li quello di vacca, ncl
Cfll:l.)C in\'CCC si lrovano in mnggior quantilú lc sostnnzc azol:\le.
1 sali si lroYano, in qnello di donna, in propo1·zioni minori c
prc,·algono i clornri di potnssio c <li sodio, mentre in tjuello di
vn~cn preq1Jgono i J'osfati.
E a notare inollt·e c:hc la cnsei11n dei Jatte di donnn c:ongul:l
in :;rnni flnissimi, n difl'crenzn di quella dei lnttc di v:tccn, cite
coagula jn g-rnni grossi c compntli.
b) Bswllc chimico.- :\clfJJ'elevumenlo dei cnm[lione dei lalte
hisogn:1 distinguerc se si dcbba esnminarc il lattc di piazzn OY-
n~ro proecdcrc alia pro,·n di slal1a. i\cl primo caso e ncccssario
mcscolarc henc il latle conteuutn ncl recipiente c, racco11anc
la qunntitú Yoluta in \'ao.;i ht>n puliti, procedere tosto nll'esaJne.
Per la pro,·n di slalla in,·el:C hisogna procedere con ;dlrc
precauzioni c cio<! raccoglicrc illatle di clh·crsc vacchc ncll'islcss:l
stalln c ncllc varie ore d,·lla mungiturn. mcscolarlo ~\ssicmc c
clnl Jlliscuglio toglicre il campioue. T~111tn. ncll'unn che nell'altro
caso, pritna di procedere all'csame, ú IJccessnrin scuolcrc enu-
lnmcnle il recipiente per rend<~re i\ contcnuto omogenco S<~nz:t
dar luogo :llln l'nrmnJ.ionc di schiuma; c siccome il In!tc col
ri poso aumenta nlqu:lnlo di peso specilico, chc divil.!nC eoslanle
dopo 2·1 ore :1lla temperatura dcll"nmbknt<', o 2 o ~ n qu<·.lla
de) ghiaecio, COSi e 0pp01'\lll10 flj fCIIeJ'e prr qtteS\0 período il
l:lllc iu ghiaccinia prh11a di procedere nll'csnmc dei campionc
raccolto nella stall:1.
Ln rcn::ionc dd lulle va s:1ggiatn colJe c.nrtf! S<~nsibili di tor-
nnsolc. Essa <': gcncr:tlmenlc a11jOit~rrt rio(: rcngiscc conlcmpo~
rnucanH!ntc acida cd !llcnJiua.
- 221 --
Q.i:A:>i'l'lT.~ DI GnASSO
r:Oitll.JSI'ONDI,NTic AI (;H.MH DI>L LA'I'TOSCOPlO DEL DMiNi·:
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2il ·12 ;{;) :w •!i 21.:)
24 •11 :Jn 2H -IX 21
2:l •10 :n 2R •1!1 20,:1
21i ;~!) ;}X '2í !Jil 211
2í :!8 ::!l ::w
Fig. 103.
-··-------·=o··:.c....o.:=-==;,c= --
I
-~--.
fJ?cimi
d1 cc.
Gramr~li di
gr;t:-5~0 111 tOrt
I
d1 CC.
D~c.illli
I, Uramru1. l11
'graôSO in
Dc1:imi
di CC.
1:rammi tli
1001
,.!T<l.S~O in l(l{l
Ui ~ra~so cc. di lati c li i g-1·a::;so cc. di Lat-tc di gra::.so c.t;. di lat.tc
---- -~--- ---- - - - - - --~---
1;:n~
1,!·1.\
11 .O
11 .5
~.:l/0
:l.J.\1
: 21.11
21.;,
ri_n:w
G.:!li!)
1
1,:)-J.) .o :·:,;)~:) 2:!l0 (i ..\ IX
I Ji4~J :, :uis.-:-, 2~.:-, (),Íti7
I :7-17
(X.I!l
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II 2:UI
2:t:-,
7.01(i
i:w~)
1.!1,)1 ,o .3;!l!IL
' 2-I.<J i.:il-1
~.03:~ .5 ~.O!l:l n:; 7,in::
:l, t ~);) ,o -1.1!!'• ~:.:o X.!l\2
2 :2~7 .:) .J ~2!17 ~;)_;) x.:m1
::!1:1;)\l :o,:; ,,;:J!J!)
tl,f'l()l
2ii.O
~li.:)
t<sw
:l.·IGI X./5!1
:l;sG:i .o -l.li2~ 27.11 !).1118
2.tiG;) ,;::, <1.7!1~ ~7.:1 ~J.1:li
~.in? .o •I,D~>(i 2X.<J !l,:)O(i
:!,R(l!l '.:) ;): 11!) 28/) !1;7:):"')
:!.D71 l! 1,0 ;,_;JOii 1D,0 111.1101
:~_07:~ 1! 1,5 :i.•lx:; 2!!,:) }0,2:):~
i-L17S ~I l,O ;,:Gim :;o.o 1o,:,o2
~<227 201,5 5,037
I -
Fi~. lflG.
-~
~:w --
dclla sep:~razinnc dei grasso col)';leido hutirronwlro di (~EHllEH
originale OYvero JI11Hiifieato dai TIJiil:~l~g.
l'<'r CSt'~llirc i\ mctodo mndili1~:110 dal Tlli)nNEI: hisognn
un·re a disposiziotH; !:1 potente CCillrif11ga :q>po:-.itn cd i ln),j
spcf'i:lli cilindl'iei con collo rislrt'lln. lttngo circ;l la lllc!Ú de!
lobo. Nd collo sono seg-nalc tj grnd:1zinni divi!';C in dccin~j
e la p:.~rte superiorc di csso linisce cou t1n:1 hnll:l apcrt:1.
l'cr opcrnn~ si f:11111o entrare neiJa p:trlc iul'cl'iorc dei tubo
lO l'c. clcl Llllc in cs:uue, nJ<:dinnlc "'"' pipella a punia so!lilc,
cd 1 c.e. di soluzionc di potassa eauslica (SUO g-r. in 1 litro di
acqti:IJ. Allora si agita cat!l:lllleliiC gir:.llHio iltuho lcuulo <lll:.tsi
orizzontnlmcnlc attorno :11 proprio :1ssc: quindi lo
si IIICIIc a l>ng·no ntaria ucll' aequa hollcntc per ~
o:: mi11tlli finchú il !alie fi.SSttiiH! un colorilo hruno
pit't o mcno 111arcato. :\ qucslo pttnlo cstrntlnlo dai
bag-no si fa pcnetr:u·c goccia :1 goeei:1 1 ce. di nddo
acelko glaeinlc. Si :1gita di IHIOVO ndl'istessn ntodo
c qui11tli scnq>rc a goceia a gncc.i:1 c cnu una sottilc
pipclla si ag·giungc allro :1chlo acclico finchC il li-
\'clJo tld liquido nn·iva quasi :li scgno O della scah1,
ehc si lnn·a uclln parte piú h:1sS:1.
Il tubo ~i porta di uuo,·o nel IJ:1g1to di acqun hol-
lcnlc per 1 Illinulo c qui11di lo si Jncllc a ccntril'n-
~ar-c pt·r :.:-! miuuti colla velocilú di 110 :{iri di ntanu-
JH·io nl tuinulo: c cosi il ~r~lsso si .separa nclla parte
~uperion~.
Per la leitura. si ri111ctlc iJ tnbo ucl hagno hollcnk
per porlarc lo stralo di gras~o :dia lclllpcraltil'U di
100° c si nsserva il 1111111Cro di divisioni occupollo
1:1:;. !!)~'- da csso. Ogni dh'isione dt'.lln sc:1l:t rapprcscnln 1/JII
di grasso per 100 di l:tllc. In :w lllirlllli. av<"ndo una
cculrifuga l:nll :-; ltthi si possor1o csaminarc H caln-
pioni di Jalle con 1110IIa prcdsionc.
t>it'l esallo di ltrlli i p1·cecde11ti (! ii mctodo arColllcfl·ieo di
Sosr.HET 1 il qunlc si eseg-nbcc c.slrat·nclo l:oll'dcrc il ~rasso
dcl I:Jitc :tlcalinjzz:tlo eou poln:-.sa. L'clcrc :-~equislcrú. per jJ
gl':ls"io disciolto, una dcnsit:'l dill'en·nlc:. la qualc :1 pari!:'! di
cundizioni pul.J darei tlll crilcrio clc1la qnantilú di grnsso chc L:
eonli'IIttlo.
Per l'opcr:1ziorw C necessarin dispoiTt! di una soluzione di
pol:~ss:1 dei peso spcci!ico 1.2!i (·1'10 ~··· di pol:JsS:J in 1 litro di
:tequal: c di ctcre soll'oricn nssolulo dc1ln dcnsil:·l 0.722 satnrnto
di acqun: r.iot!, shallnto in lllla hnttiglin con !.!llõl piccob qunn-
titú di acqua c laseiato separare.
lnollre ú nccessario disporrc dcll'npp:lrccchio .o..;cgnato nel1a
lig·ur:l 19li1 il qu:dc consta di cluc parti pri11cipali. Di 1111 tuho .'1
lungo l'n.s~e dd qualc t\ lis:mlo 11n scc.ontlo lnl>o n, assottiglinto
iufcriunuculc. Tr:1 i lul>i si forma c.o:-.i 11110 spazio ucl qaulc !:ii
Latte magro. Latte grasso.
'I , - . 1 • :
'/I Grado! O ~ 0.1 . 0.2 l U,3 i 0.4 i o,:, i O.G 0.1 o.s o.n
I ' ' ' I ' I
10 l'l'. dclla solttz.iouc di polas~a, si cld11dc l'On 1111 htwn tnppo
di ::;ughel'O c :-.i agita IJCII henc. (~uindi si aggillllgOIIO no CC. di
<'krc ;~cquoso (' si rindtittde :q4itantlo a11cora fortcnH~nic. per
Jllczzo utinuto eirc:1. ,\Jior:t ~i tttctlc la botligli:t in un hrtgno
:t lí° C c JH!l' 1111 qu:trln d'ora, ogui tnezzo tuinuto si drtnno
dclk pir.eolc seosse in S(~nso Yertic:dt•. La . . ei~nHio in l'iposo op-
purc t'L'l_llrifugando si ,·cc!ril scpararsi nell:t parte :-,llpcriore
dclla holtigli:t uno slr:llo di clt·rc rol g-r:_tsso di.,.ciolto. ;\ cp.tcsto
plltdo pc1· far cnll':li'C l'clcn~ ucll':qlpnrccchio !-:ii tlllllliscc la l>ot·
tiglia de! lappo 1~ :1 ~ J'ori per 11110 dei qual i JH'JJelra 1111 tubo t!
cite. liniscc snhito ;li dholltl (kl lappo c per J'allro lli\O piú
lungo u ehe si puú :1pprofondirc a ,-olontú. Il primo ú in eo-
tllllllicnzione eon 1111a pi<.:('o]a jlOlllJl!l a JH'I'O, cd il ~l~cnndo eol
tnho j1JICl'IJO clcll'apparct·cldo. Fareudo JlrCs:-.ionc coll:t polllp:t
l'clcrc salir;·, lungo il Juho ll 11<'1 tubo 11 clave f';lr:'t gallq.~gi:li'C
il dCil:-.imclro; :di ora t'Oil 1111:1 pinza :1 pres:-.iont· ~.i cliinde il
tnhn ll 1 si colloc.::\ l'apparcc.l'l!io i11 po:-.izioll(' YCrlit·:tlc e ~i le;..rgc
i! grado dcl dcusilllelro, eorrj:-:pnndcntc :ti pttnlo di af'!ior:l!tH'Illo,
dopo di l!S'\CI'Si n~sicur:lli che b il'rnpcratura detracqu:~ del
lllilJiicollo c.:he t'Íl'('Oild:l j] lt!IJo l·. a .lí" C.
L'<lpp:lrcechio l~ enrrcda!o di dt!C dt•.nSitllPiri dei quali uno
ha la se:tln du; Ya da -1:: a Gü per il I alie ~~·:1sso e J':~ltro da ~~
n -t:: JH'I' il Ialle po,·cro di gr~sso.
J:íportiamo lc taiH'.llc chc :-,ouo unile all'app:n·ecch;o neJle
quali sono scgn:lli nell:1 coiOIIII:l \TI'Iirale a si11islr:1 g:li intieri
cd in quclln ol'izzonlalc i dccitni di gr:Hin. :\e! punto cOITi-
spondenle :1IJ'incoulro di qucste due (·~ S{·gnala Ia Cjuan!H:"!
)H'n:cntualc in peso di grasso conll'nltla nd ]alie.
Se jJ lnltc t': lllOIIo mngrn, Lt scparazionc dd gr:1sso aYvicnc
ror1 tlif'Jieoll:·l c pt'r f:.lcililarla condP.ac :1ggiun;.:.crc :d latlc
dopo la potassa, 1 c.c. di 1111:1 soluz.ionc di sapnuc clu: si pre-
para sl'io~licudo a hag:uo nJaria 1;) gr. di slcnriua con 25 ce. di
ah-ool e i">Ü c:e. dclla soluziouc di pot:1ssn uc·ccssaria pc1· I'ap-
p:necchio c diluendo il ltlllo liuo ad un lilnL
L:t tlc!erminuziollC de! !JI'USS(} ('{)/ IllCiodo jHJIIflt:l'lflC !':>i ra eoi-
J'app:n·ecchio eslrallorc di SoXI.III·.T come per tutlc lc ~litJ·c
sost:tnzc ncJ Jnodo chc abhi:llllo clcscrilto.
Per a\'erc il rc~iduo sccco uccessario 1 si fanno cvapor:trc a
hngno maria, ncll'illlerno di nn:1 capsnl:t di ~lagnola da hol-
ligli:11 JO cc. di latlc che !)i fanno jmbevcrc da akuni pic.:coli
pezzi di spugna prima laYali con elcrc. o d:1 s:1bhia pura la-
vala, o da JWZI.ctti di pon1icc D.npo di :l\'t~rla for:llt1 1 la e:lpslll:l
si llll'i(c HC)l'cstr~tl!Ol'C i! <{Ua)e si J'a f'llllZiOB:ll'C JJP.l 1110do ill-
dic:tlo.
Jl rc~sid1w secto dei latlc si dekrnlina f:tccndo eYnporare :J
hagno maria 111 cc. di lallc iu c~psul:i larala assie111e a piccoli
pezzetli di ponlicc o ad una cer-U;_ quantilú di sabhia, i tp:aU
hnnno l'uflkio di dislribuirc iJ Jati.: ~~~ di una l:ug~1 supcrlicic
una c<~psula una certa qunntitú di )alie fino a sccchczz:1 etl
inccnercndo il resíduo. ~Juindi qucslo si ri prende eon qualchc
goccia di ncido solforico conccnlrato, si agg.iuugc una piccoln
quantit:'L di nlcool c :-;i :1cccndc. In prescnzn di ncido hnrico i
horcli <lella fiamma s:~ranno ,·crcli. ,Oppurc, dopo ripreso il
residttél con acido clorídrico al lcrzo, si imhevc u11a cart~1 di
curcumnla qualc per l'acido horico nssnmcrú col riscald;1nlcnto
un colore rosso sangue, che diventn olh·aslro coll'aggiunla di
:11nmoniacn.
Per la ricercn dclla [orllwldeide, la quale pttrc si nggiungc a
scopo nntiscltico nl latte~ si puô usare ilmetodn scgucntc: '' ec.
di Jaltt: si nddizionano in una provcttn c.on altretl:ulla acqun
c su di cssi si fnnno cadcrc 2 o :~ cc. di acido solrorico <:On-
1
.'f
ceutrnto chc nndrú :11 rondo. Nclla zona cli contallo ai di sotto ·'i
dclla cnscina coagulntn per :1zionc dcll'acido, si formcr:'t rapi-
d~illlCntc un nncllo :1zzurro, Jncntrc la stcssa prOY:t f:tttn ncl H
Jnttc puro dú luogo :1\la formnzionc di nn anel lo ,·cnlastro so- 'I
pra ad uno rosso violctlo. Oppnre si fanno dislillare 100 cc. di ~
la li c sospello e<l il distillato addizionalo con una o d nc gocce '!·
di soluzione allungnlissima di fcnolo si fa cadcrc sull'ncido sol-
1
;
forico conccntrnlo. Neli~ zona di contnllo si formcrú un andlo
rosso cremisi piú o rneno marcato.
li car/Jon(f/o di soda Yicne nggiunlo :-ti lallc per mascllcr:trc
la ncidil:i data dall'acido lallico sviluppnlosi per la fcrmcn-
l:lzionc.
Se l'aggiunta e in llOICVOlc qunntitúl c sufl1cicntc In reazionc
collc cnrlc di toruaso!c. Se invccc lc st~c propnrzioni sono lni-
llori, si ri,·ela ng~iungcn<lo una o <luc goccc di acido rosnlico
chc dh•crrú rossn. Amenochú In prcscnzn dei carhonati non sia
nolc\'oic, non C hcnc ricorrere alia fcnolftalcina Ja qunlc com-
hiunndosi cogli nlbuminoidi induce acl errori.
I...'umido pu() esscre nggiunlo per ridnrc al !attc H colore ca-
rr~ltcristico e la dcnsil:'t dopo la scrcmaturn. OltrechC al mit:ro-
:-;copio, si riconoscc cllimicumcnlc aggiungcndo n poco lallc 1
o 2 goccc di soluzionc ncquos3 di jodio. Per racilft~rc Li rcn-
:dnnc si se:dda il lntlc fino nl prodursi clclla salda di nmido e
quindi si lascia ralfrcddnrc lH~r ng;.;iungcre la soluzione iodica.
Si :1\TÚ, iu prescnza dell'amido, un coloro nzzulTO d:llo d:dla
l'onnazionc dí ioduro di ami<lo chc scolllpnrc col riscalda·
lllCiliO.
La dr.strinn si riconoscc sul siero otknuto c.olln prccipiln-
r.iolle Jnc<Unnlc acido acetieo. scrvendosi drll' jstcss<l rcazionc
dclla tintura di iodio chc in 'tnl caso farú nssnmcrc ai liquido
llll colore rosso.
La adulicrnzionc con cmul:;ioni di semi o!eosi (con1e p. e. nwn~
dorlc) si scoprc <lggiu11gcndo nl Jatte nleuni crislallini di amig-
d:llina, la quaie in pn~sc11za dcii'cmulsin:t si seindc in aldcidc
hcnzoica, glncosio ed :tcido cloriclrico~ rivelandosi la prima
col suo spccialc odorc di mnudorlc nmare.
ccl .impPdirc la fornwzione ddla pcllicola. Dopn cssic:tlo il n~
siduo nclln stufa n sccco c rafrreddnlo in 1111 cssiealorc nd acido
solforko, si ripcsa la c:q>stda c l:t difl'crenza di peso dar:'! la
qu:uJiilo't di soslanza sccea nci 10 ee.
C)11csln si puc·, ~nH:hc detcrtninarc colln forn1ula .seguculc di
fiALI.Ei\"1\E c MüESSLINGEH:
Acqua G-lgOfo
Cascinn O.!><tr> u/o
<Jrasso i!l-~l;i Ufo
f.altosio cd acido l:.tllico. . O,[J-0 G 0 /o
Clo.-u,·o di sndio o-li •r..
Ccnel"i .• traccie .
s G. - Deriva ti de I latte.
:\) /Jllrro.
li burro e i) gr:\SSO de! Iallc misto ;\ piecola quautit:'t dl"gli
allri ~.:omponcnti dei Jntte cioü acqua, s:tli, a)huminoidi e so-
slanze nlitH-rali.
Si prepara faccndo separare la jJCIJIIICt dai laltc o eolla scdi-
mentazionc o colla Ct!ntrifugaziont~ c sh:1ttcndola in npposili
rccipicuti tletli .z.ungoft', allo scopo di rompere la lllCnlhranclla
chc a\"\"olg-t~ i glohuli gr:1ssi c for111arc una mas~a compntta
OlliO_g-t:nt~a. La co1t1posizione 1ncdia de\ hurro chc eosi risulta
ê la sc;;ucutc:
ZEiss~~roi.I.NY (lig. 1D7) chc c.onsla di un luho ondarc r; portrdo
da uno :-;l:llivo c c...:ou~ittntn uldl\:strclllo inl'eriorc ad un dado
Fig 1!!7.
~ 7. -- Carne.
Dal punlo cli vista IJromalolog-ico poco n:sla all'~l!lalisi chi-
mic:J1 per 1:! t':ll'llt'. qu:tndo si~·~ l':tlto di essa l'csn11JC. nliern-
scopien.
- ~~~-
cnrbonaln di calein).
r.c prime si rü·onoscO!lO mcglio colJa osscn·azinnc ndcrnsco-
pica: com1~ abbiamo visto ncl relali\'O capitolo; per \c scconde
hasl:l lllellerc 1 grammn circa di f:trina in tt!la pi'O\'C!l:t t'OlliC-
IICilfe ;J cc. di cloroformio. La rarina g:tllcggcrú mcntrc le so-
slanzc minerali prccipitcranuo ai rondo, r. si rieonosl'<:r:JiliiO
lll1:glio poi a!Juicroscopio ~~ggiungcndo· qualehc goeda di addo
soll'orico, dopo decantazioltC, da cui si ha la forn1~lzionc di
cdstalli aghifornli di solf'ati.
ll solj'alo <li rame chc l:tlvolt~l ,·iene agginnlo aJ g-ra11o per
corrcggn·nc l'aspetto nvariato, c ehc pcrciú si pu,) ln1\':lrt:
anche udle farine, si rh·cla ncilc t:Ctteri coi n:allh·i spcei:-lli di
qucsto Jlldalto chc ahbi:uuo ri1:ordati ncJ c:1pitolo ddJ':1wllisi
chimica dcll'aequa.
Una ]li"O\"H illlJlOl'lal'itc per !e analisi dcllc rarinc é quclla
Jnicro-chimica col mclodo dei VoroL: il qualc s'adopra 1111 li-
<Jttido composto di f"> parti d'acido doridrico .conccntralu con
100 p.arti di akool a 70°.
Con qucslo si spruzr.a uno strnlo sottilc d1 f:11·inn di:-.lcso :-.u
sn di piatto pel· nlczzo d'un carlollcino, qttindi si scalda fino
a che compaiano dei n1porL Cotnparirnnno allol'a snll:1 l'nrina
dei puuli colornli; i p11111i ncri indicano ln prt·~t~n,..a di :l~ro
slcmnw o ,·cccia; quclli ;1zzurri, rossi, ,·crdi o ,·io(clli~ Ir~ pre-
Sf'tna di s~Jggitt:l, lolio~ laliro, tnclampin>: fagiuoli, scgalc eor-
nuta.
. - :>.I!
~ :'. ·- Farinr,.
I.P f:n·i11c cilc pi:'1 l'i ittlt-ressa tli sludi:Jn' .-.onn df'rh·:ulli d:li
cc·n·ali sollnpn~li :dia tn:lt:in:Ii:inne.
l·:sst~ cnulen:.::ono ~o . . l;ul;.-.t· u:oluf,• e jJt'o/l'icll(· (:1\hulnitw '' gltl-
liilt~) snslull:t• idrrH:I(r/lonult• {:llnido ccc.1 sos/un::r urci.'>SI! (olio) c·
S!!S(0/1':(' Jllint'f'ltfi t·tl fl!'fJifft.
·-· ---- ·-
Pt•r detcrmin:1re l:1 quunlitri di ol'rttW! l'iw si pw\ c:dr.olarc
llc·lle Ynrit~ !'a1·inc. d:1 J() :1 1.) 0/1" si us.-1 In stcs ... o tnclodo ehc
:1h!li:llllfl allro\'c dt·sc·.rillo per !e sosl:lut.C :llitnCillnri in gctii'I'C.
~o lo lraii:IIIdosi cli lll<tlcriale molto ig-rosenpico, (·: ncccssario cs-
-2-17-
Acqua :Jõ,õ\1
Soslnnze azolalc í.OG
Soslanzc grassc. O,'Hi
Zucchcro ·1,02
Arnido . . r/2,5G
Cellulosn o):-~2
Ccncri. . 1,0!!
§ !J. Pane.
II pau c(·: Ia farina i;upaslala con ncqua e eo\1:1 per produrre
la rolllll':t tl<-gli ÍllYolucri dei gr:111i di :nnido e la lrasf'onna~ c
~·.io11<: di qucsto iu Lolla c dcslrin:-., cit', <'1lc lo f<1 diYt'lllarc pil1
dir\<'rihill~. Skcolllc perú ne dcriverebhc in t~d modo un:1 nrassa
t'tJlllpatla t~ pcrri{·, anchc di dil'lil'ilc digcstionc. cosi alia pasta
si ng~i1111gc prí111n dcl!a c:ollttl':l 1 il lie,·ifo il qnalt: :llla tcrupe-
ratura di 20''<)0° protlucc una fertllCIII:tziolw c:lte d:'t lungo a
:-.dlt!ppo :wido l':trhonic.o c: ra rignnli:lrc la pasta ellc poi colln,
di\'ic•nc: p()!'Os:l C sptlgiiOS:J, Cit'l c.IJc IH~ f'aeiJila Ja digeslione.
T:llvolta nl lievito :-.i sostiluiscono ~ali mincrali, ehe si scin-
dnrlo n{'\l' interno dclla pa.sla dando cgu:duwnlc luogo a syj.
l11ppo di :1ddn l'H!'honÍL'o. J
Jl pane dcn~ HYcre tlll odor·c caratlcrislko grato, un sapore
-·- 21D
---~~-~-~-~--==~--~-=--=-=--~-=-=-~-~-=-~-~--=-=-=-7--==-~-=--~-~·===-7~------
fii:tllo
:>!ar[.iu;
I Giallo
Vittori:L
Gia.\lo
jJctanile
Aeido
Picrieo
- ----------- ·-------------·-----~--
\.
0
A:.:,·g-iunta. 8i scolora. Bi scolont .r\s~umc co- 1\on ~i mo-
di ac. ~.;loridrico incompleta.- !ore ros:so difica.
alli1Jllit1o fi! trato. mente. ,·inoso.
::y A;;:;iunU~ 1/alcoo! as- Non ~i mo- :\on si 1110- l\on ::;i mo-
di ~occ.c di amo- sumo !I co-~ tlJitca di!ica. difiea.
ni:tca. lote gt.tllu
-l.u Acqua a.~- (',""on a~;"")umc Non a.-.:-.untc ;~j r.olnr:L Hi c-olora
giurt ta all';dcool. colore chc eo]11re c!Je dL:holi:-;;-;ima- rapidameniL'.
dopP luJJg-a. dopo ag-- 111cntc e len-
ag-il:l~ion.c. giunta ll'a.m- tamente.
-molli:tca.
s 1.1. -- Vino.
a; l:om}WSiziot/1'.
I·~ qucslo il liquido chc risulla dai la fenllt'ltlazione dei mosto,
prodo!la per nzionc cli .spcciali blaslomiceli (succornmuccs cliJJ-
soideus c S<H'CrtrolllfJccs liJiiculu/us). 11 mosto conlicne g:luc.osio,
acido tarlarico libero~ ed in massima parte comhiuato colle
hasi soda e polaS'\:1 1 :teido lllalico\ acido lanuico (ci1C provieuc
dalla bucda dcgli neini c d:li graspi) acidi g-rassi, soslanzc azo-
Late, s:lli. Ad una lCill peratur<l ad:~tta, cioú dai 10n ai ;)0°_. nv-
vicnc Ja renn(!nlazione dei moslo 1 Ia qualc produce la trastor-
mazionc dei glucnsio i11 alcoul ecl addo cal'i>onico. J microrg-n-
nismi chc la producono sono :Hicrcnti alia huccia dl·gli adni
ed ni gra-..pi. Quando la qtta1tlitú di :dcnol t~ arri,·ata ad una
'certa quanlit:'l, al 1:) 0 / 0 in peso, la fcrnlCittazione si arrcsl;\ cd
il glucosio chc rimnnc <.·onf"ct"isec ai vino il sapore tlokc. La
fermcutazionc cessa jHtr{; alia lc1nperatura di :~.JI'. 1-:~sa dura
dai .J ai ;, giorni a sccontla ddla <jll:lntil:·l di ;:ucchcro eolltc-
nula nci vino. La tcmpc1·atur:t n eui avvicnc b fcnnenlnzionc
c l:l \':lriclú dei rcrnwllli c.oul'cri.scono nl vino quatitit speciali,
e di L'iú lragg·ouo pro!iltq g·li cnotct..:Jtici. Ultrt; ~lll'alt-nol etilico,
~-IS --
!.:1 <..;upl'rlkie dei \':lri pn·.zi di p:t~l:l de\'(' c:-."1'n~ liscia, quasi
luccnle c 11011 dt~\"t' :1\('t't' solcaltlrt' regolari I'IH· SIIIIO dntc d;li
lctrlo. ~ell'inkrllo ch•l!c p:1slc 11011 si dc\'ono lroYarc nl: pui-
\'CI'l', Hl· ragn:tlelt•, nt'· insdli di sori:L
La supcrlic.ic di J'rallura tle\'e esserc lt~g~t~nlH~Hle gr:lllltlarc e
luccnlt·.
11 ctdore dcllc pa~k t~ ;~e!H'r;illiiCille hi:tJJt'O o hianeiliecio,
ratta Ct"<.'.('ZiOtJC dcllc pa~IL' lllt'~col:tlt~ insie!IIC :d!t: ll0\'a 1 Ie qu:di
:ll'qnislnno piú o llleno il colon~ dei l11orln.
11 rl'gol:tlliCillo :liiiii'Sso alia il' 1'-!.~t: sanil:tria JH't"IIH'IIC la colo-
razionc ddlc paste :tlilnt•nlari l'.lHI snsl:lnze illllol"tlt' din:r.·.<:
dai rnsso tl'uo\·o, pu!Tilt~ 11011 siauo conkmpl:1le d:dl't•lc·nt·o dei
co~ori twdvi anncs:-;o ~dia le~~.;t . . anilaria c plll'l'lii·. la loro qua-
lít:'t sia diclliarala ai con1pralon·.
<)nindi C uc·ress:trio, ttel ca:-.o di p:1slc Cll!or:lic, f':trc l:t t·icerc:t
dl'i enlori adoperali. Tra lc :-.usl:ltlZC ,·egelnli u ... atc: si ha lo
zatr(~r:tllo, clle si rico!to.•H'l' sttbilo pe1· l'o:lorl' :-.pt·L·iak, c la cnr-
t'lltll~l. <J.Hesla si rinHIOSt'C rist·aldando a lllilt' t·:dtl!T 1111 po' di
nkool rhe conleng:t dt·i JlCí';t(•lli di pa..,l:l in L'S:IIIll'. llopo qll:d-
c!Jc 01':1 si 1':1 C\':ljHll':II'C l':Jicoof in tlllêl l':tpSUJa t•d jJ l'l'Siduo
~i lralla colia soluzione di soda o di pol;ts:-.a rl!e c.oll~t l'llr-
t:tltll:l d:l!IIIO 1111 colore I'O~SO QSI'Iil'O.
I colori deri,·ati da! t':tlr:tiiiC tls:tli JH'r cLII·t·. :!I In pa:-,la J':t...,pdto
di pu ...,lcr u/l'nuoo sono i ~~i:dli e Ira que:-.! i so!lo proihili:
u) (;iallo .\larliu-.; (-.;inonillli: dinilro 11, giallo na !'tolo.
gi:dlo :\l:uH.:lacsl<:t·, gi::llo ual'l:tlina, gi:dlo zall'erano, giallo di
01'0):
b) (;i:dlo \'illot·ia :sinoninli: dillilro-eresolo, :-;urrugalo di
;•an·cr:Ino, ol'ange \'i!toria. oranJ!.t: :uJilina, ~i alto inglesc) ·,
f') (li:tllo IIICI:lllilc (sinon.: I'allt'Íalo J/.\', lurpcolitl:l 1;);
rfJ . \eido pil'rico (Sinon.: ll'iuilro l'<:nolo.l.
Per rkonosecrli. si I':IIIJIO hollirc i~tsiL'IlJe per lO lllillllli. in J
1111:1 he\'ttl:t akttni l'ranJilH_'IJii di pa ... ta ccl :llclllli [ili di lana 1
1
Fig. 108.
' i.r
Tc:np IG 17 18 19 20 I 21 22 23 24 25 26 27 28 1 29 30 j.emp.
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22.1 22.9 :!~-~ ~ II 2-1.7 25.G 26
27 13.1 1:·:.0 ! 1-18 15.(i lli.·l 17.:) 18.:! 'I 19.1 :!0 I 20.8 21.7 ~:! G 2:-~.5
I 2n :!j 2 I 27
2B 12.8 t:-;_{j j 1~1.-1 15.2 1G 1ü.9
I 17.9 I UH
1X.8 Jn.(j 20.5 I 21 21.-~ :!:!.2 2:~.1 2:l D 2-1.8 I 28
29
i t:L"i i t:; D ! l-li HD Li i lti.l; 17.:1 i Hl.::: 20.2 21-~ 22.7 2:-i.(i 2-1-1 I 29
I :.!0.7 II 2:2.-i I 2:.~.2
I
30 12.:3 I 1:: I I:J.S IU.i 1ó.t lu.:; 17.2 I \8.\ 1~) I :!0.7 21.5 2-l 30
! I I I I I ! I !
I
I I l
I
I
Gradi alcoolicj.
-----··
Temp. 2 3 4 5 8 lO li 12 13 I~ 15 T c:np.
------------ -----
lO 1.-1 :!.-1 :1..1 -l.:J :),;) 6..; /.(J S.õ ~l ..J lO.Ii 11.1 12.7 1::.s l-!.~l lf>.O !O
li 1. :1 2..f :~.-! 4.-1 5.-1 lU IA ~--1 D.-l 105 11.6 12/i I :).Ü 1-L'i J:;.S li
12 l.:l :l.:J "., -1.3 ;),,') G.:; 1 .. ) s.:l u.:-: IIJ..l !Li L~-~ ] ;{ ,) 1Hi 1.J.Ii 12
"·" ,1..::!
13 1.2 ~-~ 3.2 -I:! ;l,~ 6~ 7.2 ~ l.:l 103 11.-1 1~.-l 1 :~ -t 1-1-l 1'>.·1 13
:u 4.1 :,,j GI 1 11.~ ] :~ 2 1-1.1 I~
14 1.1 2.!
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16 0.9 1.9 ~-D :1 u -l.ü ;)5l G.D I !l SD 9.\l 109 11.!1 1')11
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17 0.8 lS 2.8 i :1.~ -lK 'iS ü.S í.S 8.8 n lU.~ 117 1:!.7 1ô.7 l·l í 17
·~
18 ' 07 1.7 27 3.7 -1.1 ~-' 6./ ~-'
~) 'j 10 i ;J(j 12 ..") 13.5 11.5 18 c•
19 O.G !G 2.G :16 4-5 :1.5 G.5 I.=) tL-> 9~ 10.5 11.1 12.-1 1:~ :.; U.3 19 '"
20 05 L) 24 5..! 4 -! 5.-l liA } .. ) s :: D.3 10.:} 11.2 1:.! 2 1:~.1 1-l 20
21 0.4 1.-1 2.~ "" n ~-2 ll.2 1.1 S. I 0.1 10.1 ]!_I 11.!1 12.-" 1:1.7 21
22 O:J I
" 2.2 :~ :~ -I.! .;,,] li. I 7 !J su ~J.n li>.;; 11.7 12.G 13.::. 22
23 (1.1 I. I
' 2.1 :n <I -1.9 ;J.!l üS 7.8 s7 !)7 10.U J 1.5 1 ::! -~ 1:1.:1 23
24 0.0 1.0 l.!J 2.;'-: :3S <!.S 5.8 li7 7.G g.J u..i 11J..l 11.:1 12.~ 13.1 9~
25 0.0 o.s LI ~:; :u .J.G 5..) G-
,J 7--l ~.:J u.:) IÜ.~ 11.1 1~ 12 8 25
26 0.0 O.í 1.G 2.6 35 .j.j ;).4 ô.:1 7.2 ~-I 9 !J. ~) lOS 1!.7 1~ G 26
27 0.0 i 0.5 l.S 2.-1 ····' .(:! ;~).2 (; I i /.!J s.s ~l./ !O li ll.Õ 12.3 27
28 00 o.:~ 1.3 2.2 :; 1 -!.1 ;) ;:,n o.s SG n.-, Ju.:.; 11.2 1:! 28
29 OIJ 0.1 1.1 2 2 ~) :i o 46 3./ li.G /,.)
- ., S.-I ~}.2 1LI 1 11 11.1 29
30 0.0 u.o I 0.9 1.9 2.8 3./ 4.3 5.5 C.-1 '•O t->.1 u !),;) 10.1 11.5 30
alio temperatura di chollizionc <lcll'acqun c la cui i(rn<luozionc
vn jn senso iuYcrso nlb en\nuna. Qucsla gT:ulunzionc (-. s!;l-
hilita empiricnmcntc <: scgnn nppunlo i gradi di alcool dei vino
in csamc.
La caldaia C a chinsnra cnne-
tica c sul coperchio C tissatn un
serpentina R per COIHlens:lrc i va-
pori dcl líqui<lo hotlcnte e farli
rienrlcrc nclla caldnia alio scopo D
<li non alteraroe il \'Olumc. Per
operare. si versa lH~lla cnldaia la
quanlitú tli ocrJlW <lislillnta cllc
vienc 1nisurata da un cilindro (li
\'Ciro di CllÍ I' nppnrccchio e lllll·
nito. Si ncccndc qnindi il for-
ncllo c qn:>ndo i':lC<JlW ê cntrnln
in chollizionc, si rcgola la scala
n1ohill~ in modo chc lo zero di
essa coinci<la collc estremilú de \la
colonn.1 lcnnomeh·il:a. nel punto
dove essa si ô ferm:1in. Dopo eiô
si spcgne il forncllo, si nllontann
I' acqua conlcnntn nella calda ia
<: si lnvn col vino in csamc il ci~
lindro <li vctro misuralorc c con
questn, fino nl scguo ílulicato, chc
si trova superiormente n quclln
<lcll'acqna, si misuro I~ quantitit
di vino nccessnria chc si versa
nell:l enld~ia llH:IICildO a posto il
n~rrigernnte H. Acccsn in Hllitno
il l'ornello, si melle a posto i! sci··
pentino c si porta il vi no all'ebol-
Jizione.
11 grado !lleoolico dei vi no sarú
quello scgnato dclln st~ala chc cor-
rispondc ali' estremitú delln co-
lonnn termomctrica.
1/ ebulliowetro dd S.\I.LEI~O~ (fi-
~ura 200) dill'criscc di poco da <]ttcl- Fi :o(. 200.
lo Ulllccetlclllcmenlc dcscrilto. la
queslo il tcrlllOilH:Iro T é rctto
a seala centigradn <lidsn in dcci111i c da situnrsi pcrpcndic.olflr-
mcnte. Ancllc in (tnesto co1nc ncll"anlcectlcntt: vi I: il cilindro
111isurntor<~ dcll'aecpw c clcl vino. ·Messa In qunnlil:\ di ncqu:1.
\·oluln la si f:l cnlr:Jrc in cholli:donc c si leggl\ il grnclo scgn!lln
dai lcnnoJ_nctro. Quindi si allontann l'acqua ·c si vet·sa i\ \'i no;
'(tl:lndo nell'chollizione 1n eolonn:1 di merc~urio resta rcnna per
Ehtlllis('llJJiO tlt:l i\l.\l.f.lfi.\0D o f'!Jit!finlllf'f~·o. 1·: qtH·.slo tlll :lp-
p:~rer.chio rond:lln snlln prnJH'il·l:·, d1e ha 1111:1 miseel:l eonlt~
zwnlc :deonl di /)f)llirc :H I una kmpt~r:llur:l l:lnlo lllinorc, fJII!IIliO
rn:1g~inre i~ Ia <JIIanlil:'l di :llt'.Ot)f conlC!lllft) (l'alcool holfc :1
c T
Fig. J~m.
llc<:imi.
=;=:=::==='i'---------------
_:~~sgc0 ~ _1_~--~
__ _ __1 __ l__l ~.lL~l~-
1.000
1
0.0:11
0.2G 0.2~) 0.'>1
0.:)2 0.5,) OõS
o~-' I O.OS 0.10 0.1~
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0.60 O.G~ O Gli
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0<12
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;) 0.79 o.~ I 0.94 O Oi 1.00 1.02
'Í l.Oó l.OS l 1:3 1.16 1.1!1 1.22 1.2i !.27 J.::O
!) 132 Uõ 1 ~7 1.40 1.42 1.4:, 1.47 l.SO 1.S2 J.S:l
G 1 57 l.(jll 1 G3 1.65 l.GS 1 70 1.i3 1.7S 1.78 1 so
7 1.8!) 1.8'> 1.R8 l.!l! 1 D~ J.(JG l.\lX 2 02 2.<H 2,07
8 2.0!1 2.12 2.14 2.17 2.19 2.:22 2.2.) 2 27 2.30 2.:·~2
!l 2.:15 2.~7 2.40 2 4:-) 2Aõ 2.'W 2.~0 2.õ:l :!.;);) 2 !)9
~ 1010 2.lil 2.G-I 2.G7 I 2.G!l 2.72 2 7-1 2.77
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13
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1
I
) =======:::-...==::==--===== - - - - - - · - - - - - - - - - - · - - - - -
~
L'acidilâ dd uino compren<lc la son1mn <lcgli ncidi lis.o.;i e
volnlili in esso conlcnnti. 111:1 si c.alc.ola di snlilo eOlHC fosse
lnlta do\·ula a<l ncido lnr.t:nico. Si (letcl'minn !'acendo ('.adere
da una lnn·tdln su lO ec. di dno n goccia a goccin. llttn solu-
~
ziont~ ~/ 10 di snd:'l o di potas!:i:1. Si sospcude. <Jtl:lndo il vino ú
divcntnto neutro ,o enmincin n divcnirc alenli11o. ()ue.slo si eo-
noscc per il ,·ino binneo~ ag,~iungcndo ai 10 cc. un~ o tlue
~ . goccc di snlttzione ~dcoolic.a di rcnolll~leinn. c per qur.llo rosso
osscrv:1ndo il suo colorito ehc ai hordi clh·cnln h\.uaslro: op-
~ 1:2. -- Aceto.
~~ Jiq!Jido a h:ISC di nddo ~H'Clieo prodnilo g·t'liCrnlmcnkdall:t
fermcnl:tzionc ncdicn. dcl \'ino 1 dovnl:l ai 111iC1Hfcnnu acdico.
~.f\fcdbntc lalc fcrutclllaziouc inf'atli, l' :deooJ YiCIIC ossi1latn
lr:tsl"ormandosi in :1citln acdi1:o: :~~ p:H·Ii di nleool d:\11110 (i/,5
parti di addo acclico. 111 comntercin si lrovauo nccli provc-
nicnli dn vi11o l>hu1cn o rosso, da hirr:t. da sidrn, e finniincnlc
a:eli arlirieiali. <Juindi, :t :-.ccond:l della Jor,1 provcnienza i Y:lr'i
:tedi h~tnno carallcri org:tnolellid vnri clu~ dipendnno dall:\
\'Ut·iclú <lcllc snsl:lnzc c0Jorauti: :Jrorn:ttidH·." cec. chc eon-
lcngolJO.
La h~ggc ~lahiliscl~
ch<: l'nt:clo dclJba ;l\'Cl'C unn ~tcidit:'t di
nlmütlo '' 0
/n
111a non dela l:t vc:ndila di acr.lo urlifirial~·. fntto
do,·~ en11 miscug-lio in drterminnle proporzioni di acqun cd
acido ae{'tico co!or:1lo arlif.Ici:dntf'lll<' 1 pureiu\ lalc qualit:'t sia
dieliiarnla ai entnpralnre.
Per (letcnnin:tre l'llcidiltl ddl'ncclo, lu si rillra inn:tu:d lutlo
JW.r earbooc .:tnirn:ll<: puro nllo st·opo di decolorarlo. <.)nindi si
tlilniset~ \'Crsandone <~~atlamculc 10 cc. in un pallone lm·alo
da 1tHI ee. <: a~giung'<:ndo acqua lino ai segno di Iara. l>l'ii:J. di-
lllziouc.: si mcltono to ce. in una hC\'Itl:l, eoll'nggittnla di tlB:l
~ocda di soluzionc aJcoo]j<~a di feuolf'talcjna c su di cssn si fa
''~~-~
:; m-~ I ~ ã) -~
"O:=· .8'dÊ
_lmpuritiL g fi~ 1 lnql!lri!it ~ ~~! Jmp11ritil lmpnrit:'1
3E ~ 1 °/ ~ § -~
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0.0 I 11.1121i~ (I~ I 0.1 o! I:! O :;S 11,2;,211 o.:,·l 11.::5~ I
o.os o o:.tu 0.22 o 14:-~o o :m o.2.lXIi 0.5:) o.:-mlí
o.Oii o.o::'lx 0.2:: o ~.-,s o.-10 o.2G.-,:J o.:>li o.:m:;
0117 OOJii-1 0.2• ru;,!ll 0,.11 1!.271!1 O:í7 0::780
o.o~ o.o;,:m o.2s 0.1 n;,x o.-1:! o.27Xií o.;lg o.:IS-Hi
o.o!l u.lló!l7 o.2n o 1n1 ,,_.~:; 0.2~.-., o'''' '' :>,nt2
()_J O O.Oiili:: IUí lU 7!10 0.4-1 IJ 2!1 I X il.lill 0.397!1
0.11 0.0729 02X O 1~:>7 0.-1:, il.:!!IS•I O(il 11-10•15
11.12 0.07!1() IJ 2!1 0.1 !12:: O.<I li o.:HJ:L> IW:l 0.·111 '1
11.1:1 0.0XIi2 !UO II.I!IS!I 0.47 !Ul/7 O.G:: 0.4171>
II.J.I O.OD2S O.Bl 0.:20;,:; IIAil IUJX:l ll.li•l 0.42•1,1
11.1:,
n 1n O.O!J%
1110nt 0.::2
o.:n o0.2122
2111~ o0.<1!1
:;o O R24'_.l_ll
1J.:I3lli O.lió --0.<-J,-'JIO
o.t7 o.Jt27 Oo-1 0.2255
------------------------------ ----
s 17. - Formulario.
Hcag·cn1.i 11 C('.Css;u·i i lJCI' cscgn it·c !c au a Ii si dcsc~ri t t c ucl vrer.c-
tlt\lltc capitolo.
Fig. :!lll.
A
I
JJ
Fig. 202.
Solfulo di zim:v.
Bidoruro di JJWJ'CflriO (soluz. ai() 11 / 0 ).
Solj'ufo di 1'11///C (solllr.. ai 10 °/o!·
Nilrufo ll'urgc111o (soluz. al f> r>/ 0 ).
1\'ilrato di pioinbo
1icetulo di [liolllho (sol11z. ai :; 0 / 0 ).
CloT'l/1'0 ferrho (soluz. ai lO nÍ 0 ).
C!oruro di JHtllrulio (soluz. ai 2 per milh:J.
Solll:iolle nctJllOSll di iorlio iotluntlu (~1·. !>di iodio c g-1·. ;, di io-
duro polassico vcngono seiolli in 100 ClliG. di acqua e poi il
l11llo pnrl;>lo ad 1111 lilro).
Tilllllra di iodio '(secundo la Fnrm:1copca U.).
Akool clilieo (assululo o rcllificnlo).
Etere solforico.
Alconl Hillilico.
Cloro{oriJlio.
Jl.icre tli pelrolio.
Fig. 203.
Fig, 204.
11= f~S2.
"
C)unnto nl passn:,!.'gio d;1Jl:1 ~cala F,\IIIU"-::-.rrrErT :1 quclla Cr·:LSJlls
O :11\a nr::A\1.\Itll\, hisOg"lla SOtlrarrC illl1:l11Zi JuliO:~~·· dnJ IJlllllCI"O
d<·i gr-ndi F, e poi sl:thilirc la proporziorH~ t·ispellh·a (".osi:
C:(F-:l2)=:'í:!l
Fig. 20G.
lcrmnulclro ncl eenlrn dclln slanzn a duc nJclri d:d suolo, op-
pllt'e IIS:tlldO 1111 fl'T"/JIÔ/1/r./J'o rt {iolldll flssato <.;iO<': all'cstrcmiiÚ
<ti tlila corclict:!la e falto .~·ir:Jre l.~OIIIC nna fionda per dicci mi-
unli cirea. La temperatura dei li<Illidi si studia immergendo il
tcrmomctro in modo ehc non Yenga n coutat!o colln pnretc
dd l'ecipíenle n\'t~ il liquido si <!Onlicnc; e qnella dei solidi 1
po~~t:ndo a cnntallo di ~:ssi il bulbo lcrmomcfrico~ in modo ehc
,.i rimanga Ja mínima qu:lnlil:'l d'aria possibHc frn 1:1 parclc
de! hulbo e il corpo solido.
Ln lc/ltlrH dd lcrmomclri deYC 0.sscrc falta sollct:itamcutc
per impedire cite li e.:dorico radinlo clai IIOSlri corpi induca in
l'ig :l õ.
J/ =n1 + cll
Si detcrminn in C[llCSIO istrnlllCillO rulllirfi/Ú lfSSOfflf({, dalJa
qunle, conosce11dosi dal lcnnomelro asciutto h temperatura
dell'atnhicnlc! si calcoln l'umiclitá relativa col dc[icil di satura-
::::ionc, come coll'igromctro precedente.
In ttucsta l'ormola, .ll C rtuantit:'t nota, ciol: ô li nwssimo <li
- 2X2-
movi menti di un:l <lelle SllfH!rficic pi:1nc vcngono trnsmcssi me-
diante un congcgno di ingr:1nnggi ed un indicc: ad lln qua-
drante grn<ltwio col controllo di nn hnromctro a mc,·curio.
Símile s.trumcnlo ha il clifclto di non csscre lroppo csatto c di
gua~l:nsi facillncnlc. mn p{'r la snn !'ncilc tr:l.sport:lbi1itú. si usa
spct..:inlmcntc per determinare in rnpporto alla pressione almo-
srcrien. le divcrse allitndini snl livello de! marc.
li baromclro rcgislralore consta di unn scntola melnllicn, com-
posta di R dischi, ncl cui intcrnn, GOillC in ·qucllo nueroiclc, e
prnlicalo il vnolo. Lc dcformnzioni rlel lnbo per cll'cllo della
pressione ntmosfcrica, sono rcgislrntc con un sistctll:l di leve
chc tcrminnno cou una pcnna a scrhatoio scrivcnlc sulln carta
Fig. 207.
Fr=Uax100
111
Fig. 20!l.
lt•o Wll i] httlho illl111CI'SO in C]CI'C. !11 11110 dt:i di1C l'Cc.ipiCI1ii
eoll'aspiraziOilC f:tlla per tlll luho Jakl·nll~, si ra CV<.lpOrC l'c(Cl'C
iu modo da a\'·crsi un progrcssiYo ahlwssamcnto di tempera·
lura. Giunta la tcutpcralura al punl.o di ruginda corríspondcntc
alia quantit:\ di Y:tpore che si tro\'a ncll'arin, lu supcrlkic spe-
cularc th:l dilalc si :tpp:\nucrú. '
- 2sn-
In questo modo nel recipiente cilinddco si rnccoglic tuttn In
pio~gia che cndc stllln superficic rappresentnln dnll' npt:rtnra
dcll'imbuto. (lii<'Stn qu:mtit:'l si misura in mitlimctri di attczza,
chc sulla superfície stcssa a\'l'chhe assunto l'acqua.
Fig. 21:1.
a = o,G5 c b =o,l'io
1' = 0,65 + (O,OS X 20) = li L 2,2é,,
Di altri anclllomclri i•. innlile qui parlnrc pcc·chi: prcsso a
poeo si hasnno sul principio di <JIICili dcscrilti. Per misur:lzioni
- 2~S-
onde
~ '2. - Suolo.
Fig. :!18.
il Nd
2 "'··procedere all'opcrazionc di proscingamento, ocCOITOllO
spcdali precnu;,ioni quando 'ii tratti cii cnmpione di sola nwltn
1
co
b) }Jt~l'lllcnbilitü per l'aria.
Si dctcnninn con csattczr.a tagliando dei pcr.r.i cuhici di tnn-
tcriale di f> cenlilll. di lalo. (Juesli si includono frn duc itnhuli
ntclallici (fig. 220), Ia l'.lli apcrtura di forma quadrnla contlwda
csaltanH!Illc colln supcrlicic dcl malerialc. Qudla parte di essa
ehe resta li hera fra i duc ilnhuli si coprc con pnrarnna o con un
-:107-
calcio ed uno atl ncitlo solforico, oppurc con uno n eloruro tli
enleio cd un nppnrecchio di J\Jpp protluttorc di acido enrbo-
nico lllClllrc il tubo G' si IllCllc in con1unicnzionc con llll ~lspi-
Fjg. 223.
() ~ __!._._ ~ () =_i,_
- ,,, ,.j ct,'
ccl csscnclo i= I
. 1112
11...:::({2
Fig. 22G.
i
Candeia stcarica
-" .s~ -o I
I -
~~ ~~ ~~ ~~
o::;'.)
I
i-:toilt! I
·~~
~i :~---------1
-::::::
un;tú di luce ;:·:; ;.~ J~~ ;"3 : d.1 5 I da ti I
--
;: >
c·~ ~- ::...;:- 8.-!: : <1l pacco al p-lCCO ~--=---
----! ! I
I I
C:.11Hiela decimnlc 0,10-l O,SG 0,78 O.G7G 0)7 O,i9 0.05
Lnmpacla Carccl 9.62 1,00 8:27 7:50 6,50 7}8 7,GO 0.-181
II
C::~ndela Inglcsc. LiG 0.121 ,1,0(1 o,~t 9.70 0.89 0,92 0,058
ttoile daõogni pncco 1.30 0.135 0,12:J 1,03 1,00 LOO 1;035 O,OGõ
,;: 9. - Ventilazione.
..
11 luho !llOI>ilc porta nd una estrcmit:l una enssclla rT nclln
qu:tlc si c.ollocnno una o pilt lastrc di opaeit:'t gradttnlmcnlc
progrcssivc c scgnatc con nnmeri corrispondcnli a quelli di
una tahclln <lovc e indiealo il cotrticicnlc di ciuscuna lustra
dei qualc si <l<:ve lencr eonto ncl calcolo 1 come \'Cdrcino. Al-
l'~ilti·a cslrcmilit si trova un ocnlare.
Ncl tubo tnoiJile in eorrispondc11zn ai punto d'incolllro co!
Fig. 22.4.
:e == 2 :303
1 111. log. ~=-!!.
P2- a
nclia qualc P indica la quatllilú di acitlo carbonico dclln prima
<lctcrminazionc, P 2 qucllo della scconda, a la quantilú di a ciclo
cnrbonico dei!' a ria lihcrn. m la cnbaturn dcll'ambicnlc. ~: la
quantitú rli a ria penetra ta· rlnll'estcrno, Per evitare Je canse di
errare protlotte dnlla pcnetrnzionc dcll"osscrvalore uclla stanza
C: prcfedbile fnre la rnccolta dell' aria dali' cstcrno mediante
1' appa•·ecchio di SEnAFI>"I descri !to a proposito dell' nnalisi
chimica rlcil'aria faccudo penetrare gli nppositi tubi atlravcrso
un foro dei muro o clella porta.
Se durante l'espcrimenio, per la prcsenza dcll'csperimentn-
tore nclla crunera, si hn continua produzioue cii acido carbo-
nico, bisognn ricorrerc acl allre formule clelle rJ<Inli ,; prcfc•·i-
biie lJUCIJa clelJ'HA"GEIJACII, modificata dai 1\ECIIK.\GEL:
('i- c--, I
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I~ l!J:l 28 107 70 f>:~
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17 171 ;w 1011 !lO 511
qunlc sen·,~IHlo a scopo cornmcrcinlc nc incliea ancllc il Ynlorc
alimentare.
Innnnzi tntlo .si dislin~nono lc duc metei e<l i quarli: quelli
nnlcriori e quclli postcriori. A quesl::t prirl1:l divi~·donc grosso·
lana segnc (da noi in 1lalia) uJia sceonda ilr C(ffcgorie o tagli
foncbta snllo spessorc mr~ggiore o 1ninorc <1(~1lo stralo mnseo-
Jarc, .s11lla nwggior o JHinor ricchezz:l di f;.lscic c tendini: c sul
lnvoro compiuto <lLI!"~lnte la vila dai varii gruppi muscolari (fi-
gura 227).
Nd primo taglio (fig. 227, 1°) vanno compresi i n1nscoli ddln
coscia c <(Ue]li dei lombi e de! tratto posteriorc dctln colonna
vertebral c; ncl seco H <lo tnglio (fig. 227, 2°) i muscoli dei! a rndiec
de! colln, delln spalla e dei lianchi, ncl ter=o· taglio (lig. 227, :\ 0 )
il resto chc comprenrle i muscoli dei collo, cle!la testa, <i<'gli
arti, 'Iuelli coslali inferiori, dcllo stcrno e ticlin parctc ncldo-
Jninalc. .
Ollrc a qucstn distinzionc dcllc cnrni <loYnta alia provcuicnz:-t
d"': 1Hnscoll d:.llle varie pnrti dell'organisnio, una sccon<la tiC
c:-.. ... ~ secondn dcll'nnimale da cui la carne pro\'icne.
l . . a carne tli 1n qualilá ú quclla chc deriva da Jntoi gio\'ani
castr[lti ncJla prima ctú, o da vnccile giov:tni chc nou abhi:uw
piú volte partorito o da vitclli della etit da '1 sctlimanc n 2 mcsi.
Vanno pure :JScritlc a qucsta le carni di nllrí animal i macc!lati
giovnni~ non dcfatig:ati cd opportun~unenlc aliillCntali: conte
montoni, maiali c caYalli. Qucsta carne ha un aspctto e colo-
rito spcciale rosso e nclla superficiq di ·'''~lio ha una grau:~
clovula nllo spo•·i;ere dcllc abbonclanli fib nii!Scolari Ira le
poche tnaglie dcl counellivo, dove il grasso C discretamente
a!Jbond:Jnlc. Essa é soda ai latto c di odorc gradc,·olc. Quella
di vitcJio c di montonc ha un colorito rosca c quclla di porco
un aspelto untuoso sp,~cinlc.
La carne tli 2·\ qualitú provicnc da buoi \'Ccchi, sollopo.sli :1
lungo Ja,·oro, o ela vacehe gradde o da tori od in fine dn nton-
toni, tnaiali~ ca\·alli, n1uli i qnali non sieno nellc con<lizjoni di
riposn e di ctú vo\ule. Essn h::t JHli'C un colot·ito rosso, tna H
grnsso C scarso ele fibre connelliYc sono piú numcrose in modo
chc la sttperflcic di taglío ha una grana piú grossolana. AI la! lo
e tneno soda.
La carne di.):\ qualitú in\·ccc pro\'icnc <In nnim:1Ii stanehi c
logorali da lunghi l[!YOI'i o dalla riprodur.ionc dclla spccic\ o
dn vacchc l:itlil"crc vccchic. Essa é molle, ncquosn, nicntc ela-
stica, all'al'i:t si asciuga cd annerisce facillllcntc. L:t grnnn 4':
ínolto grossolann, i\ coundth·o ahhond~llliP..
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~ 1. - Generalita.
Lo scopn dt•lla di-;inrc?.ionc i..· 1:1 distruzionc dei gcrmi dcllc
mabttie inrctliYC. St~ i gcnni si tro\'ano adcrenti a corpi tki
qnnli Jl!'CtllC: la con-;cn·azionc e la i11teg-rilú, la parola disill{f'-
:::ione (! adatla~ lllCilll't' si dO\TCIJbe parlarc di disfrll:iOIIC ((ll:tlldO
per clislntg-gcrc il germe si distruggc nnchc il corpo inrettn.
Quando si hn di mirn la ucci ... ionc di tt_1tli i gcnni contcnuli
in un dato corpo in tnodn da non nvcrsi in csso piú nC orga-
nismi nC germi capaci di produrne sicno cs:ii patogcni o no.
si paria Íll\'CCC di s/('rili:::u:iune.
Coll'ontisrpsi in,·ccc si impcdiscc lo s,·iluppo di gcrmi palo-
gcni in un dato corpo, setu.a fnr perdere ad cssi la caparitú
vilalc.
Yolgarmcntc tnttc ctuestc osscr\':17.ioni vanno comprcsc solto
il nome di disi11{e:ione. cd i 1nczzi adatti per ottcnl'rla si di-
cano disin{etlallfi.
]~ ncc.cs..,ario anzitnlto notnre che In efficncin clci disinfcttanti
non C nssolntn ma a paritú di condizioni.. rclnth·a nl gcnnc
cnntro il qnale Yengono adopcrati, c pcrciõ per potcr stabilirc
un termine gcneralc dcll'cnicaci(l di un disinfcttantc, qncsta
\'iene misuruta in confronto colle fol'lnC patog·cnc piú rcsislcnli
chc oggi si c.onoscnno cioê /e spore di c:arbonchio.
Sulla erlicncin dei disinf'ettnnti. innuisce in pri:no luogo In
quallfilú dclla sostanza, cosi menlrc il sublilnnto nclla propor.
zione di 1:500000 di acqua uccide i hacilli dei cnrhonchio. nella
proporzionc di 1:1000000 non fa chc arre,larne lo sviluppo,
cioC agiscc come antisctlico.
In secando lnogo agisce In fe111peralllra In qualc fa\·oríscc l'a~
zionc dei disinfcttanli. n1cntrc nci limiti nci qunli non puU pc1·
SC stessa l'illSCit'C nod r a ostncola l'aziOIIC tit'gli :tnti ..;ctlici. üp-
-- :l2ü-
, z. - Mezzi di disinfezione.
. lnczzi per otkncrc la disinfcziouc possouo csscrc ou~cCtlllici,
fisid c chimici c lulli dcvouo corrispondcrc ai scgu~.;uli rc-
quisiti:
1° Dc,·ono c.sscre cfficnci c di a...:ione rapidn.
~o l)cvono csscrc uon Ydcnosi.
:.io Non devouo llllOCCl'C alia inlcgrilú dcgli oggdti da disin-
I'ctlnrc.
·1° l)c,·ono csscrc cconon1ici.
a) Mc:zi meccanici.
I mez::i mr.ccctnici c.omprcndono lo sbattimcuto, lo strolina-
Jncnlo, lo spazzolamcnlo . .Essi ~ano incflicací c possouo ·taJ~
Yolta riuscirc danuosi quando i 111icrorganismi liherali con
essi <bi corpi su cni si tro,·a,·ano, rest.nno sospcsi liCll'aria e
posso no poi posarsi su allri eorpi. Qucsli 1nezzi ntr.c<:anici og-
gidl si nsano solo pe1· co:Hlinvarc <.ptdli fisici e chimici. l~csta
in uso tra di cssi lo slrolinamclllo dellc supcrfieie list:ic, iulac-
cahHi dul snblimato, colJa mol/ica di JUIIIC. <Juesla dc\'C csscr1~
vccchi:t di 2'J n :m or_c, e dopo (li a ver passato nccuratamcnte eou
essa su tul1:1 la supcrticic·da disinfellarc,la si dc,·c dislruggcrc
col fuuco o iuuncrgcre uclla soluzionc di suhlimalo.
li:
Fig. 22X.
d) t11e:zi fisid.
I mczzi fisici cli clisinfczionc sono la fuce, l'eh:llridlá. iJ cnlore.
L'elcllric.il:'l non <~ :\11Corn nsatn Stl Jnrg:1 se:lla: c 1:1 s11a :tzione
disinfdtanlc pare ellc oggidl si clehha rHeuerc dovuta tl corpi
dcrh·anli da dissociazioni clcttrolitichc.
La /11cc solare clill"usa o clirclta cscrciln noleyoJc azioue clisiu-
fcl!:tnte sui hallcri c spccialmcnle suii<·. forme :Hiulte. Su alcuni
microorganismi c spccialmentc su c1uclli crornogcni. sul bacte-
rium plwlomr.lricum di EN!iEL:'.JAN;\" e s11 di un eoeco isolaln da
S!:IIEXK nellc f'cci razionc dclla luec solare c piú lilnilatn. L'it-
.z~;-:;;;:;::;-·
stdno chiuso crmetican1ente <la una l:1slrn per le eventual i co-
JlHtn.icazion.i dcl pcrsonalc dall'uno all'ultro repnrlo. Il g<:ncra-
torc dei vapore C trovnsi 11el repnrto degli oggctli dh:infett~lli.
Nelle piccole stazioni i due reparti possono com prendere 1 o
2 locnli cinscuno. Nellc slazioni piú in grande vi <lehbono in-
vccc csserc anncssi ai rispctth·i reparti, Jocali pcl ricevimcntn
c custorlia dcgli og·gctti jnfctti e per la consrgna di quclli disin-
fcttnti, un:t can1cra per la disinfczionc degli oggctti con mczzí
chinlici e colla fonnaldeidc, un camcrino da bagno con do<:cia
pci disinfctlori, un catnerino dovc i disinfettori possauo cam-
üiarsi gli abili, un 1ocalc per n1etlerc ad nsciugnrc gli oggclli
dopo estratti <lalla stufa, la carilonaia cd in ultimo un forno
per la dislr\lziouc <.legli oggctli non disinfcttnbili. Inoltrc sono
ncccssnrie due rÍinessc, clcllc quali nua per i carri da trn . . porlo
dcgli oggetli infetli c l':11trn per i carri degli oggctti clisint'ettnti.
Tulti qucsti ambienti dcvono essere a pareti impcrmcabili
1·ftccordate ad angoli ottusi per la facilc clisinfezione.
I carri sono benc dislinti gli uni ctngli nltri tanto chc dcvono
nvcre tllJ colorilo dill'ercntc. De,·ouo essere pcrfcllamcnle chiu-
clihili a pnrcti beu riunitc frn cli !oro a<l augoli smussi per fa-
cilitare la <lisinfezionc.
Fi;:. ~:10.
Fjg. 232.
b) Ccnsimento.
li censimcnlo hn lo scopo di cleterminnre, me<linntc unn nn-
tnern7.ionc si1nultnncta: per ogni Cotnune e frnzionc di Co·
mune:
"a) In popolnzione di {alto, ossi:l il numero dcllc pcrsone
prescnli per qualsivoglia motivo, c la sun ripartizíonc per scsso
ctú, lnogo di nascitn, na7.ionnlitll. stato civile, istruziorH\ cullo.
possidenzn, con<lizionc o profcssione:
" b) In popol:-tzione resiclettlc o rli rlirillo, ossin il nnmcro
(lei prcscnli con ditnora nbitunlc ncl Com une in cui sono ccn-
sili tcn1porancamcnte dal Cotnune stcsso. ,
L'nltimo censimcnto itnliano, quarto delln scrie, c slnlo en·ct-
tnnto il 10 fehbraio 1901.
Culcolo delln popoln:ionc «llll!Wle. - l'oichô il censimcnlo ri·
corre, o dovrcbbc ricorrcrc nd ogni deccnnio, C ncccssr~rio chc
neli'inlcrvallo da uno all'altro la popolnzionc Ycng:1 annnal-
rne.ntc calcolata in rn0do dh·erso, pcrchê si poss:n1o avcre i
<lnti nnnni su cu i fondnrc lc slntistichc.
Questo cnlcolo si pr:1tica p:lrlendo tlnll'ipotesi chc !'aumento
nnnuo della popolnzione sia uguale n qucllo riscontrnto nc1
l'inlervnllo con1preso fra i cluc ullimi censitncnti.
Il n1etodo si approssimn di piU al vcro chc non Con In scnl-
plice aggiunta dclle nnscile c Ia sollnl.í'.ionc dclle n1orli ptn·-
- 342-
guaslo non rieonoscihik :-tlJ'cstcruo, o per nlt1·c cause! C ncccs-
s~ll·io sen1prc che il tccnico controlll pcrsonalmcntc l'nppa-
rccchio quando lo rice\'e in consPg:na c di lauto in tnnlo, jn
scguito.
ll controllo dcgli apparecchi puõ csscrc fatto con mczzi fisici,
cioi' coll'introclnzionc ncl!'intcrno clclla stnfa c spccialmente
neJJc parli dove si capiscc che il v:1pore penetra con Jnnggior
Ientczza) di termomctri a m:-tssima, o meglio <li lermomctrí a\'-
visatori i qnnli potJ':llliJO :wchc inclicarc il tempo ncccssario
pcrehú nci vari punti 1~1 tcmpcr:ttura arrivi :11 lin1ite voluto.
Oppnrc si introdncono deite piccolc vcr~:hc formate ela lcghc
melallichc chc fondono a lOOo. Una lcw1 metallica in 11so ,; In
scgucnlc:
Bisn1nlo gr. 8; Piotnbo gr. ;, ; Stagno .gr. 3.
Con qucste 1cghe si fauno dei piccoli npparccchi dctti nvvi~
satori o spie chc clliudono ai lllOtncnto <lei la l'usionc clclla Icg.1
un circuito clcttrico il qunlc fn suonarc un can1pancllo.
i\fn per il f:ttto chc qucsU ogg-ctti di prova possono segnarc
invcce che ]:1 temperatura tlcl vaporc, quclla <lcll'arin impri-
giou:lla in qunlchc punto del]a stufn, e scmpl·e piú csallo e pill
sicuro ricorrcrc alia eosidcttaproua l>iolo!fica di PFUHL che con-
siste nct collocarc in mollissirni punti delta stufa in mezzo a
vesti c matcrassi o carln stcrilc, o dcllc provcttc contcncnti
rili di seta imhc,·llti di spore <li earbonchio o di hacillo sottilc
nel modo chc abhiamo acccnnnlo nélln parte hatlcriologicn.
Lc provctlc devono csscrc JHtntcrntc. Si tieuc esntto conto dei
J1ltn!ero di pro\'elte introclotle c dei punto dove ciascunu fu
coltoentn per potcr poi rilirarle tuttc. J>assato il tempo oppor-
tnno si rilirnno lc provelle c si mctlouo i fili a S\'ilupparc in
:tgar c hrodo c qun]eiH~ voltn si luocnlano sotto la culc di ani-
mali scn.sihili, Sl~mprc lcncndo conto dcl silo di collocazionc
uella slufa, per potcr poi rl\·crc eventualmente dei criteri per
Ic ncecssaric riparazioni.
s 5. - Stazioni di disinfezione.
Sono qucsli gli stahiiimcnti dovc vienc praticnla la disinfc-
7.ionn cd cssenzinlmeutc conslnno <li dttc nqwrli, uno <lei qunli
pc~r g-li oggctti jnfclti 11 c l'altro per i disinfcllali B divisi fra
di lo1·o da 1111 Jnllro.
I tine reparti non han110 nHra comunieazionc :1II'infnori del1a
slufa chc lrovnsi lissn a lcuula uJ muro divisorio .in modo chc
tncl:'t di essa coJ·rispondc ad uno c ]'altrn nlcl~t nll'nitro dei
reparti.
Oltrc chc per la stnfa, i dnc reparti eorrispondono fra di ]oro
per 1nezzo di nn piccolo apparccehio tclefonico o di un fine-
- 349-
La JlfJúalil<i, ln nafivitci. la morlalif<i le qnnli sono nppunlo
il nurnero di malritnoni. di nascite c di tnorli in un anno. Se
questo numero si mellc ·in rapporto n 1000 nhitnnti si hnnno i
rispettivi quozicnli di nuzialitá, nativitú e IJlorlulitá..
La morlalilú puô essere di fatio o di diritto a seconda che si
calcolano i morti nel Comune tra la popolnzione <li fntlq o
qnelli Ira In popolnzione di dirilto.
Se i tnorti in un anno si distinguono per sesso c per ctú ~i
costruisc.c ln tauola mortunriu.
Se invcce per ogni ctô. si parngonn il numero clci tnorti col
nutnex·o dei sopravivcnti si costruisce ln tauola di mortalilci.
Se si espone invece il nt11nero dei sopravissuti per ogni ct:l
si costntisce la tavola di sopravivenza. Queste dne tavoh: <leri-
vnno facilmente l'unn <lall'altra e si possono costrnire solo pe•·
Jc generazioni passate. Escmpio: Di 1000 nati in nn d:~lo nnno
nn nnn1cro :1; lllUOI~C da 0-1 nnno, un nntncro u 'la 1 n 2
nnni, ccc., (tn,·ola cli morlalitú). Degli stcssi nati a<l 1 :mno di
clil. ne sono sopravis:,.uti t111 duto ntuncro, a 2 anni un altro. cce. 1
(lnvoln di sopravi\·enzn).
Dn qucstc <lue ta\'ole si puó trnrre la /lila ru·oba/Jilc In qualc
C il tHltn<:ro di anui chc <lcvono passare finc·hC si:1 seotnpm·sa
la 1net:l. <lei nnti in nn dato nnno.
La uiln media.. Íll\'CCe rnpprcscnta i\ nun1ero <lcp;li :lnni \'is-
snli ila tutti gli individni componenti una gene1·nzionc di\'iSn
pel numero dei cnmponcnti In gt:ncl'nzione slcssa.
L'clcl metlict dei viuenti si cnlcoln di\'idcndo la ·somtna clcgli
nnni di ct:\ di cin.scnn individuo con1ponente una popolaz.io;1c
pel numero totnlc <lcgli in<lividui.
Dai <lati slntistici raccolti ntccolti si puó infmc conoseerc la
worbo.c;ilú cioC il numero <1l nmmalnli <li nnn stcssa ct:'t o di
un sol scsso cnlcolati in rapporlo al IHIIUCJ'O {lei \'i\·cnti.
Fig. 234.
!i 1. - Generalità.
Hinsstnnia1no hrcvcmcntc in CJHCsto capilo]o (IIIellc nozioni
di slnlistica chc lwuno la !oro npplicnzionc giornnliera nclla
prnticn dell'ufflcinlc s~1nHario <lo"cndo eg:li contintwtnenlc os.
servnrc c st'udiarc in vnrii n1odi In popolazionc alia cui igicnc
c preposto, c potcr nl ca'o rilcvarc gli e!Tetti del/a azionc dei
morhi o del/a lolla falta conlro di essi colla applicazione del/c
normc sanitarie I'Ointc dal/a leggc o da esso slesso dettalc.
Ln osser1·azione c lo stndio di una popolazione si !Jasn sni
dali slutislici, i quali sono nppnnto J'cspressionc numerica dei
fcnollH'lli della '·itn sociale.
I <lati slatistici sono hns:lli sui rilieui slatislici i qunli possono
csscrc continui, perioclici cd occasi01wli.
I rilieví stntistici continui sono que/li chc si fnnno col n1czzo
dei rcgistri delJo stnlo dvile o rcgislri comunnli di anagrnfe.
l rilievi periodici sono quelli clw si fauno col censiutr.nto. chc
dovrchhc esscr fn.tto n periodi delcrrninati p. c~., di 10 in
1
lO anni.
I rilicvi oecasionali si fnnno invccc per !"Copi detcnninati per
esempio dopo una ~ucrru od una epidemia o dopo la applica~
zionc <li qualchc leggc, ccc.
§ J. - Tavole statistiche.
Dalle ronti ora dcscrittc \"iene dcsunlo il material<: alto a
compilnrc lc slalislichc rig11ardanti la popoJ::tzionc.
Con esse .si possono Inetterc in c\·idcnza Jc eondizioui sc-
gucnt.i:
Oltre qucstc duc calcgoric. i resocouli nnnunli sul Movimento
ddlo sfafo ciuile iu ll::tlin. porlano :JIH:Iic:
a) I nali (livisi per ses-;o ;
b) I n::tti legiltimi e illcgiltimi.
Di tjllt~sti si son rattc Ire clnssi: IH~Iln. primn. son comprcsi i
nati lcgittimi; nclla scconda: gli illegittimi riconoseiuti da uno
o da amho i genitori; nclla tcrz:l 1 gli illcgittimi non ricono-
seiuli c gli esposli.
La IHtliuilú lt!gilli111a si calcola ragguaglinndo il numero dei
nnli !cgiltimi su 1000 donnc coniugalt.: ed nttc nl conccpimcnto
cioC fra 15 c 4;) nnni.
L:l nalioifri illegilliuw inYcc.; si cnlcol:l. in duc modi o fa-
ecndo i! rn.pporlo per 1000 fra tulli i nrtti illcgiltimi~ enl nu-
mero di tulti i 11ali ndlo sksso luogo (c qucslo i! il IIHHlo piú
couuuJc); OV\'Cro faccndo talc rnpportn dei na li illcgittimi co!
numc1·o ddlc Jtllhi!i e vedo,·c nclla suddclla clú.
c) Le lcgillilnnzioni;
d) I nnti divisi per mcsi;
c) I nali·morti:
P.~r llctfi-rnorli si intendo11o i \'Cri nnti morli o i nali vh·i
ma inc:1pnei di viYcrc; pcró l'rn css·t sono lcgalmcnk compresi
nnche quclli chc sic110 mnrti prima della dcn!IIH'.ia: chc dc,·c
a\'er luogn frn & gior11i dnlla nasdtn.
La IICIIi·IIIOI'I<IIil<i (, i! rapporlo (H:r 1000 dei nali·morti con
lttlli i nati cnmpre~i i nnti-ntorti.
f) La fccondilú dclla popolaziOJIC.
Quc~ta ü rnppre.,.entntn dnl rapporto frn il numero dei 11nli
comprcsi i nali-morli: c 1a popolaziotiC 1 rircrilo a 100 nhi-
tanli.
IJ) 1 parti mnllipli.
8
:11 ('.illlit,•nJ
I---~-----
Carro funchre ...... .
RELAZIONE DI MORTg
,\I,L' Ul•'I<'!ClO ~1\JNlf:ll'AL]<; ])'Jiili<:NI·: DI l'AllüVA
• \ Accidcnt.alc ·------
VIolenta .,. Omicidio ......... .
/ Suicidio
IL MIWICO- CHIIWIWO
I
JO
:;o
10
Fig. 2B5.
'" "--··\
"~\
li \;~
:1,, \
1i11' ,, 11 'lJ 1· ·~r ·J6 'H g ;1 ·t"Jct~ ~~1 5c: <lDJ ~~~;'
Fig. 23G.
morli ncllc varie c,,·: scgnato nella prill!a di esse (aS5c del/e or-
dillafe).
b) JJiagrauu11i ct lince spe:z:zate, i qunli si costruiscono COlllc
H prcccdenlc, ma segnando solo Ia cstrcmitit dcllc nscissc c
congiuugcndo tali puutl con lince relle in modo chc nc ri-
~ulta una linc spczzata cou1c sj vede ne11a !lg. 236 nclla t{un!c
-~52-
jo
'
Fig. 238.
~ :,. - I mairimoni.
:-.i c i resoconti nnnuali sul Movimf'IIIO 111'1/o s!tÍio cioi!t• in lia lia
vcngono pubhlie;llC: dguardo ni tll:drimonillc nolizic ~c~uenti:
rr) Ntuncro tnlalc dei ntalrimoni cnntratti ncl ncgnn du-
rante ranno;
11) Media cki mntrimoni per 1000 ahilanli (nu:iulitú);
e) Classifica dei mntrimoni sccn1Hln lc provincic:
d) Classificn dei malrimoni scconclo lo stato civilc dcgli
sposi;
c) i\fcclin dcJla f'ccondit:\ dei malrilllOllÍ: quesln <': dCSlllll:l
dn indagini llirellc~ 0 in maneanzn di css(:. clal quozicnte otte-
1
§ fi. - Le nascite.
Le tahclle <lclle unseitc comprcndono anzilntto il numero
lolalc dei nnti - csclusi i nnti-morti - duralllc l'nnnn.
Ln mctliu (\ellc naseitc viene compulnta r:1ggunglianclo i I nu-
mero, nhitualmcnlt~ a 1000 ahilanli (rwtiuifú !JCllcralc).
.-, ~ 3Gl-
area- níiuore dentro a r·cttnngoH di nrea maggiort.! c dando ncl
cssi evcntualn1entc tinte divcrse. Oppttre sf costruiscc con ret·
:t:mgoli a base ed al!czza vnriabili, corrispondcudo l'altezza ai
vatorc numerico relativo ad un dato stntistico c la base o<l un
ul!ro dato, chc col primo sia da porre in reladone. In questo
caso, c neccssado determinare prima il ,·nlore nun1erico cor-
rispondcnte a ciascun 111111. di lunghczza dclla base (flg. 240).
1 diagranuni areali circolari si costruiscono nel Jnodo pii1
semplicc dando a dnscuno dei 360'' delta circonfcrcnza un ra-
lare relatiro :td una data quantitú, per csempio "" delcrmi-
s;'l>
Fig.241.
Fig. 237.;!
.- :~üO-
Co
Jo
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.J 2 3 .;. .r
H dingrnmmn arcale rcttangolnrc si puô infinc ::Inche costruirc
disegnnndo snll'nssc dellc ascissc o dc!Ic· ordinnlc rcllangoli di
·- 3G7 -
lodo usa lo (lnllo stesso :\lEr.HT! si immer,...:ono i p:._·zzclli di corno
<li AmmotH~ (tagliali a sczioni frontuli) ncl liquido di ZEXKEn (1)
per 3-·1 ore e quindi si soHopong-ono nd uu rapido Jnvng~io.
Tolli i pezzi dnll'aequn, co11 1111 ago n lancettn o con un pie-
colo hislori. se nc rase h ia dclicatatncnte la superlieie di sczione,
ccrcnnrlo di cadere in cnrrispondcnza <ldlo strnto gt·igio cir-
convoluto, {: si vicnc cosi a 1'<\ccoglicrc sullu lama un detrito
chc si dilacera con 1nnggior cura sul porlaoggctti, nclracqun o
llcll'nlcool assai allungato. In qucslo n1odo si ollcngono nunw-
rose ccllnle ncrvosc isolnlc, ncllc qunli é mollo fncilc lro,·nrc
e riconosccrc i! pnr;>ssiln spccifico. Oppurc si procede col me-
todo indicnto dnl VoJ.PI:\0 o cioC fissnndo un piccolissimo pczzo
di soslanzn nclln solnzionc cli acido osmico ai I "f .. , la'·"11do
pct· '/'.!. ont iu ncqun o quindi indurcndo per qn:delw orn i11
alcool. Si pl'alicano quindi dcllc st•z;oni n mnno libera rol r:t-
snio e si osse!'\'fl in glicerina. I! tcssulo nppnrc nerastro t~d i
corpi di NEGro, qu:1ndo esislono~ spiccnno bcn•~ snl protop\;1::;ma
ccllui:H·e per una tinta piú rttpn c per );t loro rifrnllgCilí'.n
Se il t:1glio C lroppo spl!sso. ba..,ta nna pressione sul vt•lritJo
copri-oggetti. la C]ll:IIC 1 dislelldcnclo il tcs~ulo in strato piú sol·
lilc, rcndn immcdialnmc11te \'isihili i corpi prima nascosl1 alio
s.~unrdo.
Si puà inf1ne procedere :dl'csnme dopo indurimenln. inclu-
sionc dei pt·zzi e sczinnc di cssi nl mic.rol01no. ln C]UCslo cn~.;o
si prcfcrisec il tnctodo di ).!Ax~. procedendo ncl scgucntc
modo:
n) Fis'iazionc dei pczzi in soluzionc s:1lura di Sllblimnlo
o ncl liquido di ZE;..;KEH per 3 ore, lavn.ggio in ncqua (1,' 2 oral:
imn1ersione in nlcool n ~)5", rinnovato trc volte, per un paio
- 3fi2 -
STATURA MEDIA
0(1
Fig. 242.
~ .· .
- :JG4 --
La Jnortalitit g(~ncrnlc di uun comunilú puú esscrc nnchc no-
tcvolnlentc inrlucnzata da incliviclui. nppadencnti ad essa solo
tcnlpornri:uucntc, sicno cssi ncllc orliciiiC o stahilinJenti indu-
stduli. ovvcro ricovcrali ncgli ospcdalj, nci uwnicomi, o in nltri
istituti di bC11eHceuzn, O\'Vct·o appartcncnlí :tlla popolnzionc
rnililarc o can:er~ria.
On<l'ê che. negli apprezzantcnti, si dchhono sempre fnre lc
d<'.hitc corrczioni in qucsto senso. ·
i; nccessario ancora che i l"alli stt ctti si i>asano le slalislichc
sicno uhhastanza HtlllJCrosi. Tanto piiL piccolo e il !llllllCrO di
cssi, tnnto piú grande snrú l'crrorc ncllc pcrccutuuli, spcc.ic
se qucstc vengono rif'eritc n <ILWHiilú piultosto eleva te. Se, pcrció,
c.i trovinmo di fronte a un nun1crn limitato cli falti, le con-
clusioni gcnerali vanno fonuulnlc con runpin riscrva.
li confronlo fra il numero <lei nnti c queiJo dei morti deve
csserc suhordinnto alta considernzionc rlell<! condizioni di vita
clc1rn popolazione rispclti\'n, poiclu~, come abbinmo dctto par-
Jando dclla tnortalitú inl'alltilc, il uumcro dellc nasci te C <la esse
granden1cnte inllucnzato.
L'osscrv:~zione <lclla morlalitú per ccrtc malatlie in dali pe-
riodi, di dieci e di un nnno, d'un 1ncsel di una seltimann, c
l'aun1cnto c la diruinuzione di tptesti nutlleri in pcriodi sussc~
gueuti, per uno spazio di le1npo idcntico, puú fornirc la giusta
misura delle condizioni sanitarie d'uua eO!lltonitú.
Pcrô, ncl caso specialc dellc n1alattie infcllive, tali npptczzn-
JilCllli saranno attendibili solo quando ,·engano dedotti dall'a-
nallsi della 1nortalilú per ogni singoln tualnltia, poichC Jc con-
dizioni che inlluiscono su ciascun:t di esse, variano grande-
mente l'nnn clall'altra, c non si polrc!Jbcro trarrc dcllc con-
clnsioni dei tutto esattc dal solo csamc della mortalilit tolnle
per esse.
Un nitro le•·•nine <li confrouto c basnto sull',,nd::uncnto spe-
ciale, proprio di :~lcunc malallie n caratterc cpi<lcmico. I~ no lo
infntli chc parccdtic cpidcruie hanno tcndcux.n :1 se~nirc un
corso determina to, prcscntando gencralmente una g,·n\'ilit lllflg·
giorc nelrinsorgcrc, che poi ditninuisce sul declino. In qucsto
caso non sarcbbc csatto instituirc un confronto a pcriodi.
ln conclusionc, le cifre st:ttistichc non v:HlllO appre7.%:ttc senzn
:tver rigua1·do ui fattori <l'indole gencrnlc e spcciale chc su di
esse possono inlluirC'.
11 gindizio di esse c tanto piú csallo quanlo nwggiorc e il
nun1cro di fnlli chc si nunlizzano, c quanto piú ·sono fr:-~zionatc
in gruppi on1ogenci.
- 3GG-
hn la fot·mn cli un fngiuoJo disposln obliq11:11nnnle scr.ondo ln
<lirczionc de\ t:lglío: o lc;,.:gct·llH~lliC cone:l\·o :dl'inlerno. Si di-
stncea quindi con piecolc forllici il corno stesso isolnnclolo dal
lcssuto ehc lo circonda c lo si soll~\':1..
L'o~scn·nzionc puó ess<~rc J'ntla per dilaecrazionc n fresco o
dopo \cp-gero indurimcnto o infinc colln colorazionc dcllc sc-
zinni :ll Jllicrololllo.
Fig.:__ :l:I:-L
.J