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Introduzione.
Molta popolazione giovanile sembra avallare, in un inquietante scenario post-alfabetico, le apocalittiche
profezie della fine della galassia di Gutenberg e dell'avvento della comunicazione per immagini. All'interno
di una qualsiasi società e, a una qualsiasi età, il libro rivendica un ruolo essenziale nel processo di crescita
intellettivo/cognitiva e nella promozione umana, sociale, civile e culturale delle giovani generazioni,
ergendosi a medium di libertà e a presidio degli stessi principi cardine della convivenza civile, oltre a
segnalarsi come prezioso mezzo di ricreazione e di svago, nonché come strumento per una fruizione critica
e consapevole degli stessi media.
Il presente saggio affronta, in un continuo dialogo con i nuovi strumenti del comunicare e in riferimento alla
condizione dell'infanzia nella civiltà tecnologica, alcuni nodi essenziali della complessa lettura giovanile.
Questo saggio si sofferma su alcuni punti, quali:
ruolo del libro e della letteratura
itinerari di una corretta educazione alla lettura
valutazione pedagogica nel mondo della lettura e nel mondo dei cartoons
problemi ed orientamenti dell'odierna editoria per la gioventù.
Scomparsa dell'infanzia?
Una tv facilmente accessibile a tutti ha portato ad annullare secondo la tesi di Postman(sociologo) a quella
divisione di interessi e conoscenze tra le varie età della vita rendendo incerti i confini tra mondo infantile e
adulto. E' ormai scomparsa nella nostra società quella membrana protettiva che preservava il bambino da
precoci esperienze e conoscenze del mondo adulto. Tutto ciò ha portato Postman a parlare di scomparsa
dell'infanzia con tutte le sue caratteristiche peculiari. Alla scomparsa dell'infanzia si accosta anche un
infantilismo adulto,una sorte di sindrome di Peter Pan.
Nella civiltà attuale il tempo libero dedicato alla lettura è sempre limitato in larga parte assorbito da altre
attività e dal poco tempo a disposizione riducendoci nel mondo adulto ad una frettolosa lettura di una
stampa superficiale o dalle notizie presenti sul web. Inoltre va diffondendosi sempre più il "libro merce"
volto ad incontrare i gusti e a rispondere alle richieste dei vari lettori. Nel mondo infantile invece il tempo
libero viene quasi sempre assorbito da video giochi o computer mente i libri "non scolastici" rimangono
inutilizzati. Da alcune ricerche si è visto che le persone che hanno un intenso rapporto con i libri sono:
bambini dai 2 ai 10 anni,i soggetti femminili,le persone di elevata condizione socio economica e
professionale. L'ingresso dei giovani nella preadolescenza vede poi un netto calo per l'interesse del libro e
della lettura scaturito da un'insorgenza di nuovi interessi di tipo relazionale con l'altro sesso. E' stato ormai
studiato e confermato che è molto importante far venire a contatto i bambini con la lettura già dall'età
prescolare non solo per un successivo sviluppo intellettivo e linguistico ma anche per abituarlo fin da subito
all'attività della lettura. Il primo approccio alla lettura è il racconto orale "Faccia a Faccia" seguito dalla
"Lettura per procura" da parte di una figura per lui significativa,in cui l'adulto funge da intermediario con il
bambino non ancora in grado di leggere. Queste attività ormai quasi completamente assenti e sostituite dai
DVD introducono gradualmente il piccolo nel mondo della lettura. Un racconto qualificato su misura per il
bambino con una trama accessibile e con un linguaggio adeguato, seguito da varie attività pittoriche,di
discussione o di chiarimento porteranno il bambino a nuovi interessi infantili,seguiti da uno sviluppo
intellettivo e con una prima iniziale distinzione comportamentale tra il bene e il male il giusto e lo sbagliato.
Rimangono comunque di estrema importanza anche le lontanissime filastrocche,poesie e ninne nanne
portando il bambino alla scoperta di suoni e linguaggi da piccolissimo e importanti per lo sviluppo
intellettivo e linguistico nelle fasi successive.
Un accostamento critico al libro per ragazzi porterebbe ad eliminare del tutto la parola "PER L'INFANZIA"
che inevitabilmente rimanda ad un destinatario con determinate caratteristiche, ma ci sono libri però che
molto spesso non corrispondono per temi o modalità di linguaggio all'età indicata. Recenti critiche hanno
eliminato la divisione tra letteratura giovanile ed adulta finendo nell'inglobare le due cose ma negando una
specifica lettura per il soggetto giovanile. Così GENOVESI e BELLATELLA hanno sostituito alle denominazioni
correnti quella di "Pedagogia della Narratività" preferendo parlare di letteratura tout court dove le storie
non devono essere per un pubblico ben preciso in quanto è il lettore e non l'autore a filtrare attraverso i
propri canali e la propria esperienza il testo letto ed inoltre sottolineano che le differenze vanno fatte ma
tra "buona e cattiva letteratura e non tra per bambini o per adulti". Su questo concetto si sono mosse altre
critiche:
1. Andruetto - "Letteratura senza aggettivi": la quale risolverebbe il problema della gerarchia tra
letteratura maggiore o minore ma potrebbe muovere altre critiche tra cui un adultismo ignaro delle
caratteristiche dell'infanzia.
2. Stefano Calabrese- "Cross over unidirezionale": l'età del lettore è un dato irrilevante e sarebbe
opportuno realizzare un miscuglio di tecniche e motivi narrativi tra letteratura per l'infanzia e
adulta annullando le distinzioni d'età. Considerando l'accelerazione ormai evidente delle varie fasi
dell'età evolutiva la "Children Literature" è un qualcosa che si rivolge sempre più a bambini tra 5/13
anni mentre i testi per gli adolescenti sarebbero ormai ammessi nella letteratura per adulti.
Considerare un adolescente un adulto però equivale a negare l'attuale scrittura a loro rivolta
contribuendo al fenomeno dell'adultizzazione già in atto nelle scuole dove molto spesso vengono
utilizzati testi non adatti in quanto troppo per adulti portando poi il giovane a disinnamorarsi del
libro.
Nel corso dei secoli il linguaggio privilegiato è sempre stato quello verbale,ma con lo sviluppo della
tecnologia si è oggi introdotto un nuovo linguaggio il "linguaggio dell'immagine" ritenuto fondamentale in
quanto in grado di concretizzare in termini visivi la parola verbale. L'immagine negli anni molto criticata in
quanto si riteneva potesse portare il bambino ad un impoverimento della fantasia oggi sta superando
queste critiche assumendo sempre più dignità tanto da aver portato dei cambiamenti nei programmi
didattici delle scuole in quanto ritenuto uno strumento molto efficace per far comprendere molte cose che
diversamente sarebbero più complesse. Inoltre favorisce la memorizzazione ed il ricordo di passi,episodi e
personaggi delle vicende,affina ed educa alla sensibilità estetica,evoca sentimenti,stimola l'intelligenza e la
fantasia. Quando carica di metafore e allegorie porta il lettore alla ricerca inquieta dei significati nascosti
mettendosi in relazione con il mondo con gli altri e con se stesso. L'illustrazione può assumere un aumento
di interesse per la lettura, riprodotta in copertina esercita un primo richiamo attento da parte del giovane e
posta nelle prime pagine del libro assume una funzione di segnalazione del contenuto. Nei libri per i più
piccoli invece il tutto si capovolge ed è l'immagine che assume il ruolo di guida narrativa e non più la parola.
Qui assume grande importanza il colore non troppo cromaticamente carico,con figure non troppo
stilizzate,pochi particolari che confonderebbero solo il bambino,il soggetto in primo piano senza secondi o
terzi piani,immagini ben definite e contornate con sfondo neutro. E' inoltre importante che l'immagine non
sia contraddittoria al testo e che non abbia ironia o caricatura la quale potrebbe solo portare in un bambino
così piccolo ad ansie e paure. Tendenza quest'ultima che si sta diffondendo nella riscrittura iconografica di
fiabe classiche nelle quali si cerca di creare originalità e novità arrivando però a dei disegni inadatti per un
pubblico infantile(Biancaneve,Hansel e Gretel). Va poi evitato di veicolare attraverso il disegno dei Falsi
storici/scientifici e di utilizzare dei colori non realistici.
Il fumetto.
E' considerato uno dei più remoti generi,nato a fine 800 negli Stati Uniti inizialmente era rivolto ad un
pubblico adulto ed era presente nei quotidiani o nei periodici. In Italia i primi fumetti compaiono sui
periodici "Il Novellino ed il Corriere dei piccoli" in riquadri vignettati e da commenti in rima sostituiti
successivamente dai ballons. Il fumetto è un accostamento di parole ed immagini anche se la seconda è
molto più presente.
La critica pedagogica:
a) ASPETTO FORMALE DEL FUMETTO:Proprio a causa dell'uso preponderante dell'immagine e dello
scarso utilizzo della parola il fumetto è stato per anni criticato in quanto ritenuto diseducativo a
causa di:ritorno di un analfabetismo,pigrizia mentale,lettura passiva e mortificatorio per un
arricchimento linguistico. Un tipo di lettura rapida,disimpegnata e facile doveva essere
assolutamente abbandonata. Oggi invece vengono riconosciuti al fumetto importanti funzioni quali
: un alto grado partecipazione nella lettura con l'utilizzo di varie facoltà psichiche per decodificare il
testo, ampliamento delle conoscenze,stimolazione alla creatività,favorisce l'importanza della parola
scritta dato che senza di essa l'immagine molto spesso è ambigua ed equivoca.
b) PROBLEMA DEI CONTENUTI: alcuni suoi contenuti sono molto spesso impregnati di
violenza,pregiudizi e stereotipi con disegni grossolani e provocatori. Molti si fondono sul culto della
forza,del successo e della divisione tra buoni e cattivi molto spesso con competitività e con
ricompensa denaro o amore di una donna. Il fumetto nelle sue varianti rischia quindi di incidere
negativamente sulla personalità di chi lo legge.
Odierne tendenze del fumetto: Nell'attuale millennio vi sono stati dei cambiamenti. Al centro
dell'azione non vi è più l'eroe invincibile ma un personaggio più reale con doppia
identità,tormentato dai dubbi e colto da momenti di sconforto. Le vicende sono ambientati in
luoghi fantasy o fantascientifici con nemici e creature mostruose. Un fenomeno ormai in crescita è
quello del GRAPHIC NOVEL non più brevi fumetti a puntate ma una narrazione come quella del
romanzo quindi autoconclusive. Un intreccio sviluppato di solito destinato ad un pubblico adulto.
I cartoons.
La tecnica dei cartoni animati ha raggiunto ben presto nella veste di film il carattere di singolare e originale
linguaggio incontrando immediatamente successo nel mondo infantile. Tra i cartoni più conosciuti troviamo
quelli della WALT DISNEY la quale diffuse il cartone animato americano in ogni parte del mondo. Con
l'esplodere del fenomeno televisivo i personaggi cartoons sono sempre più frequenti con un dominio
disneyano fino alla comparsa dei cartoni giapponesi che frutto di una particolare tecnica narrativa
rappresentano una vistosa rottura con le tradizioni grafiche e narrative della scuola disneyana.
Il teatro.
Il teatro nasce per il bisogno di comunicare agli altri. Conosce la sua straordinaria fioritura alla fine degli
anni 70 come teatro per ragazzi(finalità formative e di intrattenimento) in contemporanea alla riscoperta
esaltazione dell'espressività e dell'importanza dei linguaggi non verbali troppo spesso scolasticamente
emarginati. In un clima culturale ricco di innovazione e fermento si finì però con l'utilizzare il teatro come
veicolo di messaggi politici,di critica e di contestazione. Parallelamente iniziano a nascere le prime
compagnie teatrali,cooperative e gruppi di animazione. In contrapposizione al teatro per ragazzi si è
iniziato a pensare anche ad un teatro dei ragazzi fondato sul coinvolgimento attivo del giovane nell'azione
scenica e nel testo volto ad un recupero di potenzialità formative,partecipative,socializzanti e creative con
la funzione di evasione da una società cosi pianificata. Oggi il teatro per ragazzi incoraggiato da premi e
convegni,sostenuto da un ampia saggistica e sorretto dall'impegno di molti enti locali si inserisce nei
processi formativi della personalità del soggetto con attività educative,artistiche e ricreative interessanti.
Spesso rinuncia al suo spazio teatrale svolgendo lo spettacolo in qualsiasi luogo(aula,biblioteca,prato) .
Nelle sue varie forme(teatro di burattini,di figura,d'attore) e nelle sue diverse
espressioni(drammatico,comico,dialettale) assume a livello pedagogico grande importanza in quanto
considerata un efficace strategia di risposta alle esigenze educative del nostro tempo.
Andersen.
Autore danese definito il " principe degli scrittori per l'infanzia" il quale traduce la propria ispirazione in un
linguaggio vivo,rapido ed essenziale. Il linguaggio è uno dei segreti della sua arte:una lingua
semplice,lineare e fantasiosa, anche se nelle sue novelle appaiono molto spesso termini espressioni e
riferimenti che richiamano ad un intervento dell'adulto chiarificatore. Caratterizzano ancora la sua arte una
singolare tecnica narrativa, capacità empatica,partecipazione ai drammi ed alle sofferenze ,simpatie per
tutte le creature e la poetica celebrazione della natura. Tipica della sua narrativa è anche l'animazione degli
oggetti (precursore della Walt Disney e anticipatore della sua animazione totale)ai quali conferisce
movimento e sentimenti umani. LIMITI: Nonostante abbia un gran successo come scrittore per l'infanzia
alcune sue opere non appaiono adatte ad essa a causa di racconti con andamenti troppo dolenti che
quando non tragicamente si risolvono in malinconia e storie con troppa tristezza. Andersen va poi contro al
principio basilare della fiaba classica ovvero: il lieto fine presente solo nel brutto
anatroccolo(autobiografico).Su tutta la sua opera grava la sua vita privata,il dramma di una bruttezza che
associata a timidezza e goffaggine gli hanno precluso la gioia dell'amore e del matrimonio negandoli
l'affetto di una famiglia,cosi come il suo vissuto nel quale non ha avuto a causa di una morte prematura una
figura maschile di riferimento. PREGI EDUCATIVI: In un mondo fermo alle apparenze quello di Andersen è
un invito continuo alla scoperta dei valori e della ricchezza interiore. Esalta i sentimenti puri, gli ideali di
bontà e di sacrificio e altruismo. Ci permette di ricavare preziosi insegnamenti di vita come l'abitudine del
giudicare quel che non si conosce suscitando sentimenti empatici e di solidarietà specialmente nei
confronti di povertà e sofferenza superando chiusure e pregiudizi. Non va dimenticato che lo scrittore
avvicina con massima naturalezza il bambino al mistero della morte. E' importante svolgere tra le opere di
questo famoso scrittore una selezione accurata evitando racconti molto ansiogeni,angoscianti o
deprimenti(Scarpette Rosse)o che racchiudano messaggi o significati troppo complessi per l'infanzia. Non è
giusto invece cercare di modificare ed epurare le sue novelle in quanto si finirebbe con il rovinare l'arte e il
significato che lo scrittore voleva farci arrivare. Le sue opere non vengono definite fiabe ma novelle. Sono
fiabe solo 2 dei suoi scritti: Acciarino Magico e 12 cigni selvatici.
Collodi.
Carlo Lorenzini in arte Collodi è conosciuto per il grande successo che ha avuto con Pinocchio(tradotto in
tutto il mondo) un capolavoro portatore di un messaggio educativo universale per: l'importanza di simboli
e significati che racchiude e per le infinite chiavi di lettura e di interpretazione che
offre(pedagogica,psicologica,allegorica ecc..). I bambini si riconoscono nel burattino,si immedesimano nelle
sue avventure e si ritrovano nei suoi comportamenti in quanto in lui si riflette l'infanzia di ogni tempo e di
ogni paese. La sua narrazione è un esempio di incrocio di più generi tanto da essere ritenuta
"inclassificabile".
Dalla favola riprende gli animali umanizzati in funzione simbolica e didascalica
Dalla fiaba la fantasia
Dal teatro la vivacità del dialogo
Dall'avventura la tensione narrativa e l'imprevedibilità
Dalla narrativa realistica la concretezza dell'ambiente
Avvicinano il libro all'infanzia le sue caratteristiche stilistiche: una linguaggio vivace,con proverbi,modi di
dire e immagini e con un frasario ripreso dalla vera voce di gente comune. La narrazione segue con un
dialogo fitto(tanto da sembrare una rappresentazione teatrale e per questo definita "fiaba scenica") senza
pause ricco di fatti e avvenimenti tra cui le invenzioni(il naso che cresce),colpi di scena e apparizioni, il tutto
garantisce una impossibile distrazione da parte del lettore. Vicino al lettore è anche la morale del "do ut
des" (io do affinché tu dia) fondata sul concetto di reciprocità esplicitata nell'episodio del salvataggio(subito
ricambiato con:quel che è fatto è reso) del cane Alidoro .
Carroll.
Reverendo e appassionato studioso di logica matematica è stato il creatore di un fantastico racconto della
letteratura inglese per ragazzi dal nome: Alice nel paese delle meraviglie. Il libro si ispira alla piccola ALICE
LIDDELL per il quale quest'uomo nutriva un affettuoso sentimento. Dalla combinazione di logica e fantasia e
sospesa tra realtà e sogno è stata considerato "il libro più stravagante della letteratura per l'infanzia di tutti
i tempi". Ricco di situazioni paradossali al limite dell'assurdo Carroll rivela le sue non comuni doti di
narratore infatti tranne una profonda conoscenza del fanciullo il resto è pura invenzione e fantasia con
l'unico scopo di divertire. Privo di un preciso filo conduttore e pure di una morale è caratterizzato da
dialoghi sconclusionati e domande indovinello con un susseguirsi di apparizioni personaggi e situazioni.
Quello che viene raccontato è un sonno infantile pieno di incubi e assurdità realizzando un'opera ritenuta
anticipatrice del surrealismo.
De Amicis.
Conosciuto per il grande successo avuto con il Libro Cuore ha comunque ricevuto dalla critica pesanti
accuse. I limiti pedagogici che li sono stati attribuiti sono: troppa enfasi,falsità,scarsa capacità di
sintesi,deprimente tristezza,linguaggio troppo ansiogeno,pregiudizi negativo ed esclusione da parte del
diverso. Nonostante le critiche si rivelano da questo libro motivi di perenne attualità :
fratellanza,solidarietà,conquista dei più nobili ideali,generosità,eroismo e operosità. Una lettura
esemplaristica importante dal punto di vista formativo in un mondo che ormai invaso dai mass media offre
esempi di egoismo,meschinità e furberia. Alcuni passi se letti in classe possono essere importanti per una
crescita civile e per prevenire e contrastare comportamenti bullistici. Un linguaggio attualissimo per le
giovani generazioni e questo spiega il successo che ha ancora oggi ,oltre al fatto che i libri vengono scelti
dagli adulti e questo è stato un libro molto presente nelle loro generazioni.
Verne.
Il genere avventuroso-scientifico ha come suo maggiore esponente Jules Verne il quale ha saputo unire
scienza,fantasia e fascino dell'avventura imponendosi al suo tempo come il "maestro di sogni avventurosi"
e come il precursore di un nuovo genere letterario:il romanzo di anticipazione scientifica(che diverrà il
romanzo di fantascienza attuale). Caratteristiche delle sue opere: capacità nel far entrare l'avventura nel
quotidiano,il giusto miscuglio tra fiaba,avventura,giallo e mistero. L'azione si snoda rapida e avvincente tra
invenzioni,immaginazione e documentazione scientifica. Generalmente all'inizio è presente un'atmosfera
misteriosa carica di suspance con un andamento lento e minuzioso alla quale seguono avvenimenti
straordinari con colpi di scena con uno stile più rapido e incalzante verso la soluzione finale. Grande varietà
di personaggi(ispirati da fatti di cronaca o aneddoti)ricchi di fascino e mistero,ambienti e situazioni. I suoi
viaggi straordinari in mondi conosciuti e sconosciuti sono un inno alla scienza e alle sue potenzialità la quale
nei suoi romanzi risolve ogni male ma vi è anche la consapevolezza dei rischi comportati se ne si fa un uso
scorretto. La follia è un tratto distintivo dei molti scienziati che popolano i suoi racconti. Sul mondo arrivano
continue catastrofi,naturali e indotte dall'uomo con i suoi desideri e con un folle uso delle scoperte
scientifiche. Il messaggio che Verne vuole far arrivare è che "l'uomo non deve osare l'inosabile e non deve
superare mai i limiti della sua possibilità".
Sciovinismo e pregiudizi nell'opera Verniana.
In molte sue opere della vecchiaia e fortunatamente quindi poco conosciute dai giovani vi è la presenza di
un motivo sciovinistico verso le nazioni accompagnato da sentimenti xenofobi. Nei confronti degli inglesi ha
avuto un atteggiamento ambivalente in alcuni casi ne ha esaltato i suoi pregi in altri l'ha completamente
detestata. Non migliore è stato il trattamento verso altri popoli:il tedesco è rozzo, l'americano diffidente,il
francese superficiale MA inventivo,originale e galante. Vi sono poi anche degli accenni misogini verso le
figure femminili.
Riflessioni pedagogiche
Considerando che l'uomo formato da Verne non potrà essere l'uomo obbediente,passivo e rispettoso e che
nei suoi scritti vi è una sfiducia nella natura umana,nelle istituzioni le quali lo portano ad accentuare
disonestà,avidità e impulsi criminali ci si chiede in che misura sia giusto far leggere Verne ad un'infanzia già
precocemente scettica e diffidente. Molti dei suoi romanzi dovrebbero avere l'intervento di un adulto e al
tempo stesso per i suoi contenuti e per la troppa tragicità di alcune conclusioni richiede un pubblico maturo
già entrato nell'interesse per l'avventuroso , disposto alla riflessione e interessato ad interrogarsi sul futuro
dell'umanità(adolescente). Solo in questo caso il giovane potrà ricavarne esempi e lezioni di coraggio,senso
del dovere e sacrificio assumendo preziose informazioni di ordine scientifico.
FINO ANNI 60: prevale una letteratura di impegno sociale,civile e educativo con una modalità di scrittura
tradizionale composta da un consistente filone narrativo ispirato ad ideali di pace e fratellanza.
DAGLI ANNI 60: si delinea una letteratura volta al rinnovamento linguistico,dei contenuti e iconografico. Il
primo grande cambiamento lo si ha con la trasfigurazione fantastica della realtà attraverso fiabe
moderne(agili,veloci,vagamente surrealistiche ed interessate ai problemi umani e sociali) e racconti di pura
fantasia. Si moltiplicano le edizioni di fiabe classiche, la narrativa avventurosa assume importanza
soprattutto nei romanzi storici adottati nelle scuole medie, viene incentivata dagli insegnati una letteratura
di divulgazione. Esplodono i libri horror e il fantasy che conquisterà il mercato con le saghe del Signore degli
anelli ed Harry Potter. Nei libri per la prima età nascono i libri gioco e nel settore dei libri interattivi nascono
gli activity books. Si incrementa una scrittura al femminile con bambine sempre più trasgressive in conflitto
con il mondo. L'autore più significativo di questo periodo è stato Gianni Rodari il quale è stato in grado di
fondere : fantasia,ideologia,impegno sociale e civile,umorismo e intenzione pedagogica segnando una
svolta narrativa nella letteratura per ragazzi.
ANNI80: iniziano ad esserci temi fino ad ora mai trattati come: diversità sessuale,abuso,incesto,droga,aids e
alcolismo. Temi che negli ANNI 90 tenderanno a monopolizzare la scrittura per preadolescenza e
adolescenza interessando anche età antecedenti con un incentivo processo di precocizzazione già in atto
dai media.
Prospettive e impegni.
La letteratura per l'infanzia dopo un lungo periodo di indifferenza e silenzio anche se ancora assente dai
programmi scolastici è riuscita ad entrare in quella dei futuri insegnanti di scuola primaria riscuotendo oggi
maggior considerazione a livello culturale e sociale. Nonostante però si sia cercato di promuovere
l'importanza del libro e della lettura nei ragazzi oggi si ha ancora questo problema. Inoltre gli strumenti di
aggiornamento, dai saggi alle riviste specializzate presenti nelle biblioteche sono sempre più scarse e
difficilmente reperibili. LEZIONE RODARIANA( si tende a privilegiare un modello di lettura libera che lasci il
compito al minore di trovare la sua personale strada nel mondo della narrativa prospettiva però che
esclude il ruolo di guida dell'educatore). Tra gli impegni volti a risolvere questo problema troviamo: una più
stretta collaborazione biblioteca scuola,una specifica preparazione degli operatori, da parte dell'editoria
proposte di testi originali che rispetti la personalità del minore e infine un integrazione con i mass media.