Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
LIBRI E BAMBINI
Un catalogo di libri "scelti", dunque vagliati, per bambini e per giovani, perché? Dove troviamo una
giustificazione a questa ricerca,dove sta la necessità?
Nella nostra epoca caratterizzata da un notevole pluralismo culturale, questo appare del tutto
giustificato in quanto rispecchia l'evoluzione della pedagogia moderna che si muove tra nuove
proposte didattiche e la psicologia evoluzionista.
Gruppi di esperti, pedagoghi, critici e scrittori si occupano seriamente della letteratura rivolta alla
gioventù e infatti sul mercato appaiono continuamente novità librarie. Ma guardando da vicino la
produzione destinata, per esempio, ai lettori di 5 o 6 anni, ci si rende subito conto che la maggior
parte di questi libri sono in realtà per piccoli adulti. Questo ci conferma ulteriormente che sta
lentamente scomparendo una letteratura p e r l'infanzia, p e r i bambini, p e r i ragazzi.
Ma ciò non deve destare meraviglia poiché la teoria vigente è: il mondo è cambiato e i bambini
vengono precocemente confrontati con questo m o n d o , dunque è un controsenso farli
crescere sotto una campana di vetro. La realtà è quella che è, bisogna dunque portarla incontro ai
bambini, dando loro la possibilità attraverso il gioco di assimilare nozioni, informazioni e stimoli, e
così di seguito.
In effetti tanti bambini, già molto presto, sono "indipendenti", "autonomi", "autosufficienti" e
sopratutto "informati ". Sentono il giornale-radio oppure seguono il telegiornale, quando hanno
voglia di una storia ascoltano la cassetta della fiaba oppure inseriscono una videocassetta e per
molti inoltre è possibile giocare con i videogame sul computer di casa. Non c'è dubbio, si sanno
"gestire", l'importante è che siano occupati e stimolati. Ed è proprio su questi elementi che
lavorano le case editrici cercando di tenere il passo o addirittura precorrendo i tempi offrono al
mercato edizioni all'avanguardia. Le serie letterarie storico-scientifiche, avventuroso-fantasy,
virtual-horror e così via sono certamente coinvolgenti e "a presa diretta", ma non tengono
assolutamente conto di c h i si rivolgono, c h i sono veramente questi giovani lettori, ma
sopratutto d i c o s a hanno bisogno nelle diverse età che attraversano.
Frequentando una biblioteca giovanile mi sono resa conto che è sì difficile scegliere, ma che sul
mercato esistono, nonostante tutto, dei testi proponibili e validi. Le domande che sono sorte
sfogliando e leggendo libri erano più o meno queste: A che età ha senso proporre un libro ad un
bambino? Cosa rappresenta un libro per un bambino di circa 4/5 anni? E per le età successive?
Cosa chiede un bambino di 7 anni rispetto a uno di 10 ? Cosa significa leggere?
L'editoria contemporanea vede nel bambino di circa un anno e mezzo già un possibile fruitore di
libri, per cui vengono offerti libretti plastificati, imbottiti e lavabili, oppure cartonati che offrono
immagini pre-didattiche o di contenuto comportamentale studiate apposta per stimolare "la
fantasia e l'intelligenza", -come se queste facoltà possano venire incentivate da disegni con figure
grossolane, fortemente contornate e riempite di colori stridenti, aggressivi e completamente
estranee alla realtà in cui vive un bambino di quell'età (un esempio estremo è Pimpa di Altan).
Egli preferisce ascoltare dalla viva voce dell'adulto brevi racconti in rima, filastrocche, tiritere,
canzoncine, poesiole oppure storielle semplici con trame unitarie di pochi personaggi in cui c'è un
ritornello frequente che scandisce un ritmo all'interno della storia stessa.
È importante che il piccolo bambino possa respirare nelle immagini che gli si propongono.
Nell'editoria tedesca c'è un'ampia offerta di libri per sole immagini in cui il testo è esiguo proprio
per dare al bambino la possibilità di entrare interamente nei colori e nelle forme e all'adulto di
raccontare una semplice storiella proprio a partire dall'immagine.
Vivendo insieme ai bambini piccoli ci si rende conto di quanto sia importante per loro essere
contornati da cose belle ed artistiche, poiché anche se non ne colgono il significato ne sentono
profondamente il loro influsso benefico.
È verso i 4/5 anni che il bambino è più incline a soffermarsi a lungo su un'immagine e magari
prenderne spunto per iniziare un nuovo gioco ed è anche capace di ascoltare intensamente il
racconto di una fiaba vivendone interiormente e con partecipazione le immagini.
Se osserviamo poi un bambino alle soglie del secondo settennio, cioè di 6/7 anni, lo vediamo
assorto e concentrato mentre ascolta una storia o una fiaba di più pagine, ripetendo poi il
contenuto di diversi brani quasi a memoria; e il bambino di 7/8 anni, lo scolaro, che si sforza di
leggere quei caratteri misteriosi all'inizio, ma che grazie ad un insegnamento fondato su una
profonda conoscenza dell'uomo, gli permettono di stabilire un legame interiore con le lettere e i
suoni dell'alfabeto. E allora si diverte a "riprendere" in mano i libri di quando era piccolo, quelli
che già conosce, che fanno parte della sua storia personale, della sua casa, delle persone amate.
Ma verso gli 8 anni è anche il momento in cui ascolta o legge volentieri un bel racconto sulla vita
degli animali nel bosco, oppure su personaggi che hanno superato prove dure e difficili,
sostenendo lotte con forze sovrumane e oscure, personalità come quelle dei santi del passato.
Poi arriva il momento tra i 9 e i 10 anni in cui il bambino cambia, avverte la separazione dal
mondo circostante, si sente solo in se stesso e deve interiormente attraversare un guado.
Il piano di studi della scuola Waldorf porge al bambino di 9 anni le grandiose immagini dell'inizio
della storia del mondo e il "C'era una volta..." legato all'infanzia si trasforma nel: "In Principio....".
Inizia allora il contatto con la storia, con il cammino dell'umanità attraverso le epoche che
corrispondono poi anche alle sue "epoche" di crescita, alle sue fasi evolutive.
Per il bambino di 10 anni si apre il grande e possente mondo dei miti nordici con i suoi eroi
impavidi e temerari.
A 11 anni nel momento in cui tutto l'essere del bambino è compenetrato di grazia, equilibrio ed
armonia, incontra la cultura dei popoli orientali ed il mondo greco con i miti, le prove, gli dei. I
personaggi acquistano carattere e valore storico e sullo sfondo prende sempre più corpo
l'immagine dell'uomo che lotta e soffre.
Con i 12 anni il ragazzo inizia ad uscire dal mondo dorato ed armonioso proprio dell'infanzia e si
affaccia con occhio attento al mondo. È un momento in cui si risveglia il senso di giustizia, la
voglia di giudicare e distinguere la ragione dal torto, a cui corrisponde come sensibilità interiore
la cultura dell'antica Roma.
A 13 anni con l'insorgere della pubertà la mente dei giovani si apre e vuole esplorare il mondo in
lungo e in largo. Avventura, esplorazioni, viaggi.
Questa fase corrisponde al periodo che va dal Rinascimento al diciassettesimo secolo, quando
ebbero luogo le esplorazioni del globo, le scoperte nei campi dell'arte e della scienza. L'umanità si
volge verso l'era moderna.
L'influenza che un libro può avere su un bambino, un ragazzo o un giovane non può essere
sottovalutata. Scegliere un bel libro ha la stessa importanza che scegliere un bel giocattolo. E qui
andrebbe aperto un capitolo a parte sulla fantasia, poiché ciò che sembra "chiaro e facile" per
quanto riguarda la scelta di un giocattolo, non lo è altrettanto in termini di letteratura.
La fantasia che vive per esempio nelle fiabe attinge i propri contenuti dalle infinite possibilità di
sentimenti che vivono nelle profondità dell'anima di ogni uomo e l'anima di ogni uomo vive nei
contenuti immaginativi spirituali del suo Io e delle rappresentazioni che nascono dalle percezioni
della sua corporeità.
Ciò che si definisce oggi "letteratura-fantasy" è più propriamente pura fantasticheria che
partendo da un contenuto irreale e non esperito continua a svilupparsi in immagini volutamente
escogitate per suscitare emozioni ed immagini mentali. La fantasia invece presenta e fa vivere la
realtà sopratutto a livello dei sentimenti dell'anima.
Vivendo, come voi, in questo momento storico, mi rendo sempre più conto che oggi i bambini e i
ragazzi chiedono a noi adulti forze di autentica moralità, non in senso moralistico, ma intese
come risorse animiche interiori ricche di molteplici sfumature, capaci di affrontare la realtà del
mondo partendo da una conoscenza viva e verace delle leggi che lo permeano e delle forze che lo
sorreggono. Questo richiede a noi adulti una conoscenza degli stadi di sviluppo del bambino
senza fantasticherie, ma con l'ausilio di una fantasia morale propria degli adulti che proponga il
mondo attraverso le qualità del Bello, del Buono e del Vero che costituiscono lo stesso contenuto di
fantasia delle fiabe.
Ed è proprio portando avanti questo lavoro che ad un certo momento è nata la domanda: Cosa
significa leggere? I bambini sono molto speciali, per alcuni leggere è una cosa facilissima, leggono
subito e divorano tutto quello che gli capita sotto il naso con una velocità sorprendente,
praticamente "macinando" parole e concetti apparentemente senza problemi di digestione,
almeno a detta degli adulti. Altri invece vanno un po' più adagino, seguendo una vera e propria
evoluzione nell'acquisizione e nell'uso di questa facoltà. Questi bambini guardano volentieri le
figure, le immagini e non leggono con lo stesso gusto il testo. I genitori allora si preoccupano e
pensano che il loro figlio non sia interessato ai libri, ma solo alle cose pratiche e al gioco. Ma in
tutta sincerità non credo che le cose stiano proprio così, poiché per esperienza diretta ho notato
che fin verso la IV-V classe si ascolta con tanto piacere e trasporto quando legge un adulto,
specialmente se ci mette un po' della sua anima, dando intonazione e risalto alle parole, creando
atmosfere con le pause. Ciò a mio avviso aiuta a far nascere la voglia di leggere, invita ad entrare
nel mondo dei libri che racchiudono tesori di inestimabile bellezza.
C'è un libro che vorrei consigliare a tutti i genitori che vorrebbero vedere i propri figli leggere:
"Come un romanzo" di Pennac, edizioni Feltrinelli. Pennac descrive un po' certe situazioni che tutti
conosciamo e suggerisce in modo simpatico e divertente diverse soluzioni da cui prendere spunto.
Ma guardando più da vicino questa facoltà di cui noi adulti ci serviamo ormai senza sforzo e senza
la quale si è tagliati fuori dal mondo, sono nate altre considerazioni.
Leggere è senza dubbio una questione di cultura - e ciò va inteso non come osservazione
arrogante o espressione di un elitarismo, ma bensì come riflessione suscitata dal confronto col
settore dei media e dell'informazione. Un mondo complesso che esige cultura, altrimenti non si
può scegliere liberamente cosa prendere e cosa lasciare.
Leggere, richiede determinati requisiti che proprio nel nostro tempo sembrano venire meno come
facoltà umane: la c o n c e n t r a z i o n e , dunque un raccoglimento interiore ed esteriore ; la
r i f l e s s i o n e , su quanto si è letto , in altri termini la capacità di svolgere un "dialogo " tra
il contenuto e se stessi, e la f a n t a s i a che è una forza immaginativa sviluppata - senza la
quale ogni contenuto rimane muto e diventa, naturalmente, noioso.
Leggere significa anche pensare, cioè sviluppare una forma di pensiero capace di seguire dei
pensieri altrui non a sprazzi, ma nella durata.
Leggere vuol dire avere un accesso al mondo. Le rappresentazioni e i sentimenti che nascono da
una lettura rappresentano, anche per un bambino, un'ulteriore possibilità di formarsi delle nuove
idee sul mondo e sugli uomini e poi di verificarle. Naturalmente ciò si differenzia per le singole
fasce d'età e man mano che il "lettore" cresce , il suo atteggiamento rispetto al contenuto subisce
una vera e propria metamorfosi che prosegue fino all'età adulta. Proprio in quei momenti difficili,
di crisi, in cui gli adulti più vicini vengono messi in discussione, il contenuto di un libro può aiutare
un bambino o un ragazzo ad accettare una situazione, un cambiamento o un dolore. Ed è proprio
questo spazio "libero", questa distanza oggettiva tra libro e lettore a permettere un'elaborazione
personale, profonda di un concetto, di un'immagine, di un contenuto che altrimenti per esperienza
diretta con famigliari, conoscenti o insegnanti non sarebbe stata possibile.
Nota bene: in certi casi questo vale anche per noi adulti.
Quando parlo di "buoni" libri non intendo certo riferirmi a quei testi per la gioventù che trasudano
moralismo, ma a libri i cui autori sanno immergersi nell'anima del bambino e iniziare con lui un
delicato intreccio di immagini e pensieri. A mio avviso è importante, in questo caso, avere
presente l'evoluzione da bambino a ragazzo, poiché ciò che va a pennello a un bambino di 10 anni
risulta insopportabile a un ragazzetto tra i 12 e i 13 anni. Proprio il cammino verso la pubertà mi
ha suggerito una cesura, una separazione tra i libri il cui esito finale è volto al bene, al positivo e
quelli che propongono delle sconfitte, delle tragedie dovute alle debolezze umane o ai fatti della
vita. Il passaggio tra infanzia e adolescenza fa si che gli occhi si aprono sullo scenario della vita e
lentamente nasce un sentimento di malessere, poiché i ragazzi si rendono conto che gli uomini e il
mondo sono pieni di ferite e che non è tutto bello come dovrebbe essere. Allora i ragazzi cercano i
propri ideali, i propri modelli. A questo punto ci troviamo in pieno nel terzo settennio (14 - 21), il
tempo della conquista della realtà attraverso il pensare e la ricerca della verità.
Riassumendo potremmo dire che nel primo settennio, specialmente nelle fiabe, troviamo il
criterio del "buon esito finale". La fiaba nella sua struttura potrebbe essere paragonata al respiro:
all'inizio viene sviluppata la trama inserita in un determinato ambiente con i suoi personaggi e i
suoi ritmi linguistici - i n s p i r o ; poi gli eventi si fanno avvincenti, avventurosi, minacciosi,
addirittura drammatici - il respiro viene trattenuto (nei bambini piccoli l'ascolto è talmente intenso
che ciò avviene proprio a livello fisico), infine tutto si risolve al meglio e l'equilibrio è ristabilito-
e s p i r o . In fondo questo elemento così tipico per la fiaba dovrebbe essere rintracciato in ogni
buon libro per bambini del primo settennio. Poi man mano che il bambino cresce e supera
l'infanzia per entrare nella fanciullezza (8/9 anni), l'arco teso tra inizio e fine può essere ampliato
e modulato attraverso i singoli capitoli di un racconto più complesso. Solo a quell'età si può
sostenere "l'attesa" degli eventi. Man mano che il lettore cresce cerca libri in cui l'intreccio della
trama parli alla sua età, alle sue esigenze, alle sue domande. Egli desidera contenuti che
rispecchino la realtà di un'epoca, di una civiltà, poiché anch'egli inizia a sentirsi nella storia del
mondo. Come genitori si sa che il mondo entra nella vita famigliare, con tutto il suo bene ma
anche con tutto il suo male. E questo fa parte della vita ed è giusto che sia così, perché in questo
modo siamo sollecitati a crescere e maturare dei pensieri che aiutino noi stessi a trasformare
continuamente la nostra esistenza e la nostra realtà nel presente. Dunque conoscere significa
anche sapere cosa dare da leggere e quando, significa ristabilire l'armonia conoscitiva del
bambino, significa porgere dei contenuti diversi che possono dare all'adolescente la forza di
riconoscere e di distinguere il vero dal falso, l'oro dal rame. Come adulti sappiamo che proteggere
l'infanzia nel presente, significa generare un futuro in cui individui adulti possano operare a
partire dalle proprie capacità e possibilità reali e coscienti. Un libro può trasmettere davvero dei
contenuti e dei valori importanti, per questo, se è possibile, non va dato né troppo presto ... né
troppo tardi... ma al momento giusto.
Philosophisch-Antropologischer Verlag **
-Lucia Grosse, LO STIVALETTO ROSSO
(versione italiana di Mario Betti)
(dai 4 anni)
-BIANCANEVE E ROSAROSSA
fiaba per immagini dei fratelli Grimm
(illustrazioni di Daniel Boillat)
(dai 4/5 anni)
GIANNI FORTUNATO
LA SIGNORA HOLLE
Le fiabe dei fratelli Grimm raccolte in questa collana sono accompagnate da immagini
particolarmente belle e curate sia nei colori che nella scelta dei soggetti.
(illustrazioni di Anastassija Archipova)
(dai 4/5 anni)
Edizioni Piccoli
Collana: Le filastrocche di Mamma Oca
-Elisabeth Wood, LA CASA DI PIERO
Filastrocca che cresce e si snoda attraverso le immagini.
(dai 5 anni)
Edizioni Edicart
-Judith Steinbacher, SU VIENI A GIOCARE CON NOI
Libro per immagini
(dai 5/6 anni)
Edizioni Ravensburger,1994
-Serena Romanelli, RICHI E TONGO DUE GRANDI AMICI
Richi l'orsetto lavatore incontra nella foresta Tongo un giovane leone ....e nasce un'amicizia.
(dai 6/7 anni)
Collana: 4 Stagioni
-Sibylle von Fischer, L'ANATRA SELVATICA
(dai 6/7 anni)
Collana: Le Perle
-Gerda Wagener, IL CONIGLIETTO PICCOLO PICCOLO
(illustrazioni di Maria-José Sacré)
(dai 7 anni)
-Sita Jucker, KIWITAN
(illustrazioni di Kurt Baumann)
(dai 7/8 anni)
-Rita Van Bilsen, IL REGALO PIU' BELLO
(illustrazioni di Cornelis Wilkehuis)
(dai 7/8 anni)
-Linda e Gino Alberti, IL PACCHETTO ROSSO
(dagli 8 anni)
-Max Bolliger, UN BEL GIORNO D'ESTATE
(illustrazioni di Jindra Capek)
(dagli 8 anni)
-Vlasta Barànkovà, IL GATTINO SMARRITO
(dagli 8/9 anni)
-Sita Jucker, LA LUCE D'ARGENTO
-Max Bolliger, JACOPO IL GIULLARE - Una leggenda medievale
(illustrazioni di Stephàn Zavrel)
(dagli 8/9 anni)
-Max Bolliger, IL FLAUTO DEL PASTORE
(illustrazioni di Stephàn Zavrel)
(dagli 8/9 anni)
-Barànkovà Vlasta, IL GRANDE VOLO
(dai 9/10 anni)
-Jindra Capèk, E' NATO UN BAMBINO
(dai 9/10 anni)
-Lobato Arcadio, MANOLO E LA SFERA MAGICA
(dai 9/10 anni)
-Friedrich Recknagel, IL MESSAGGIO
(illustrazioni di Vlasta Barànkovà)
(dai 9/10 anni)
**********
-Casiraghi, SCIOGLILINGUA
Divertenti scioglilingua in italiano e in vari dialetti ed in alcune lingue europee.
(dai 7 anni)
Edizioni Alaula,1992
-Holroyd Angela, L'OMINO DI NEVE
(illustrazioni di Rowan Clifford)
Racconta la storia di un bambino che insieme al suo cagnolino incontra nel bosco una
famiglia di omini di neve.
(dagli 8/9 anni)
Edizioni Alauda,1991
-Marjolein Bastin - Frans Buissink, LA NATURA E' MERAVIGLIOSA
Con immagini delicate e di pregio artistico viene offerto al bambino e all'adulto uno sguardo
sui segreti della natura.
(dagli 8/9 anni)
Edizioni Filadelfia
-Jakob Streit, MARTINO E LE API
(traduzione Mario Tabet)
(dai 9 anni)
*********
Edizioni Giunti - Nardini, Firenze 1987
Collana Fiabe del Sole e della Luna
*********
Edizioni Paoline
-Gerda Marie Scheidl, L'AGNELLINO BIANCO
(illustrazioni di Markus Pfister)
Storia natalizia del pastorello Daniele che cercando l'agnellino smarrito incontra un brigante,
un lupo e un mendicante.
(dai 10/11 anni)
Di questa famosissima autrice elenco soltanto i titoli in quanto diverse case editrici ne hanno
pubblicato le opere.
-Astrid Lindgren, LE CASE DI BULLERBIE (dai 7/8 anni)
PIPPI CALZELUNGHE (dai 9 anni)
Edizioni Jump
-Johanna Troughton,QUANDO NACQUE LA NOTTE
Racconto del mito brasiliano della notte.
(dagli 11 anni)
Edizioni Fabbri
-G Osband e R.Andrew, I CASTELLI - Un libro tridimensionale
(dagli 11 anni)
Edizioni Mursia
Collana: i gialli di Enid Blyton
-Enid Blyton, IL CLUB SEGRETO DEI SETTE
L'AVVENTURA DEL CLUB DEI SETTE
BEN FATTO, CLUB DEI SETTE
AVANTI, CLUB DEI SETTE
BUON LAVORO, CLUB DEI SETTE
UN'ALTRA VITTORIA DEL CLUB DEI SETTE
TRE URRA' PER IL CLUB DEI SETTE
IL MISTERO DEL CLUB DEI SETTE
UN ENIGMA PER IL CLUB DEI SETTE
I FUOCHI ARTIFICIALI DEL CLUB DEI SETTE
QUEL SIMPATICO CLUB DEI SETTE
UN COLPO PER IL CLUB DEI SETTE
ATTENTO, CLUB DEI SETTE
IL CLUB DEI SETTE SI DIVERTE
7 ragazzi in gamba più un cane altrettanto in gamba giocano a fare i detective e lo diventano
quasi per davvero.
-non più in commercio-
(dagli 11/12 anni)
************
Edizioni Mondadori
Collana Gaia Junior
-Erich Kaestner, CARLOTTA E CARLOTTA
Storia di due sorelle gemelle che non si conoscono perché separate dal divorzio dei genitori e
che decidono di riunire a tutti i costi la famiglia. Un libro che affronta con spirito un problema
difficile come quello delle famiglie divise.
(dai 12 anni)
Edizioni Tea
-Michael Ende, MOMO
E' la storia del piccolo Momo e dei signori grigi, esseri freddi e insensibili che rubano il tempo
agli uomini.
(dai 12/13 anni)
Edizioni Vallecchi,Milano
-Piero Pieroni, PELLEROSSA - storie e leggende
-non più in commercio-
(dai 13 anni)
Edizioni Mondadori
-R. Louis Stevenson, LA FRECCIA NERA
(dai 14 anni)
Edizioni Marzocco
-Karl Brueckner, IL GRAN SOLE DI Hiroshima
Parla della storia drammatica di Sadako e delle vicende che si svolsero fra le case ed i ciliegi
di Hiroshima in un lontano mattino dell'agosto 1945. L'autore porge ai giovani, con stile
misurato e di grande sensibilità e con quel rispetto che si deve al loro mondo, una delle
tragedie più grandi della storia moderna.
-non più in commercio
(dai 14-15 anni)
Edizioni Mondadori
-Antoine de Saint-Exupery, VOLO DI NOTTE
A Buenos Aires, centro di smistamento delle grandi reti aeropostali d'America Meridionale,
Africa occidentale ed Europa, si vivono ore di ansia per la sorte del corriere di Patagonia.....
(dai 15 anni)
****
Tra i libri suggeriti alcuni non sono più in commercio ma si possono trovare presso la -
BIBLIOTECA DEI RAGAZZI - Via Besso 13, Lugano-Tel: 967 20 34
**Questi libri possono essere ordinati dalle librerie direttamente al distributore: DAELLI, Via L.
P. Lambertenghi, 34 - 20159 Milano - Tel: 02 - 66 88 542.