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Mt.’5, 37: Ma it vostro parlare Aivelasone « Raligone Attuscon Anno XI- n. 8 i a % pla vien dal Ubi Veritas et lustitia, ibi Caritas Cuindicinal Cattlic « ANTIMODERNISTA » Fondstort: Sac. Francesco Putt Dieettore: Sse. Emmanuel de Taveau cid che ein maligno. Informations - Diesmina - Responeailts 30 Aprile 1985 ‘COLLASORAZIONE APERTA A TUTTE LE = PENNE™ PERO' ~ NON VOLER GAPERE GH CHA DETTO MA PONI MENTE A CIO” ONE” OETTO™ (im Gr) LETTERA APERTA A Sanita, con il cuore affranta, oppresso da una situazione tragica, che mi ivolgo a Voi. Il mio gesto & il compimento di un grave dovere, del quale Dio mi chiedera conto, Sacerdote cattolico © francese, Vi cesporro la situazione religiosa nella quale viviamo e Vi chiederi di intervenire. dink, lem fat Santi ‘che, Vi limostreranno a qual segno Tatmosfera ecclesiastica in Francia & divenuta irre= spirabil La Fede & tradita Nelle nostre scuole ¢ nelle nostre parrocchie, la Fede non & pitt trasmessa: visiinsegna una dottrina insulsae troppo spesso eretica, senza dire delle verita fondamentali taciute 0 messe al bando ferno, purgatorio, angeli ecc.): oppure ‘orsi di religione sono rimpiazzati da terminabili diseussioni sui fatti di at tualita, come la droga la disoccupazion eli emigrati.. Tutto cid & permesto, inco- raggiat e voluto dalf Episcopato. Per essere convinti, basta constatare il com- portamento di Mons, Vilnet, Presidente della Conferenza episcopale. Di ritorno da Roma, dove gli ® stata riftutata Tap- rovazione per Pierres Vivantes e per i arcours catechétiques da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede ¢ della Congregazione per il Clero, egli dichiara con arroganza che Pierres Vi- antes % una «raccoltar ¢ che pertanto non servono antorizzazioni di Roma: an annunzia che la seconda edizione & gi corso. Cit significa che altre generar ontinueranno ad essere avvelenate da cattivi catechismi imposti contro la vor Jonta di Roma, ma con la benedizione SUA SANTITA La Chiesa cattolica in Francia ufficiale del nostro Episcopato. Le nostre scuole cattoliche sono svendute Lrepiscopato, che nulla ha fatto per impealire Fascesa al potere del governo socialista org trama alle spalle dei fedeli con i signori framassoni del governo per consegnare loro le nostre seuole median= te Tintegrazione delf insegnamento cat- tolico nel insegnamento pubblico. Tr: dimento intollerabile ed offesa alla pi elementare giustizia verso il popolo cat- toliea, che, con il proprio denaro e i suoi sacrifici, ha fondato tutte queste scuole. Non ci sono esagerazioni. Lo stesso come portamento dei Vescovi Tha dimostrato: 124 giugno 1984 due milioni di francesi sono radunati a Parigi per protestare ¢ fendere le loro seuole:ebbenes nom un solo Vescovo ha avuto il coraggio di mmettersi alla loro testa o quanto meno di partecipare alla manifestazione. Anzi ak uni hanno cercato di ostacolarla © di dissuadere i cattoliei dal parteciparvi La famiglia @ disprezzata La Commissione per la Pastorale della F. 3. mani dei giovani T opuscolo «Aime comme Amour», in cui tutte le forme di com tracezione sono proventate come mezzo legittimo per la regolazione delle naseite: cui il vizio solitario, le relazioni ses suali precoci e Tomosessualita sono trat- tati come argomenti di attualita non con dannabili Isesto comandamento, dungue, non esiste pit per i nostri Vescovi. Di qui il decadimento vertiginoso del livello mo- rale. La carita dei fedeli ¢devoluta alla sovversione Le questue delle domeniche di Qua resima sono versate al C. C.F. D. (Comi- tato Cattolico contro la fame © per lo trocinato dai nostri Vescovi. Questo denaro & servito a comprare var goni per il trasporto delle truppe vietna- mite comuniste in Cambogia, e serve & mantenere numerosi_ gruppi soversivi che perseguitano la Chiesa eattolica (tra Traltro, sostiene anche il governo comuni- sta nel Vietnam, i govero pro-comani sta del Nicaragua, i movimenti rivolu- zionari marxisti del Terzo Mondo eee), € tutto cid che favorisce la diffusione della teologia della liberazione. Il blasfemo diventa una manifestazione culturale Nessun Vescove ha avuto il coraggio di compiere il proprio dovere denun- ciando pubblicamente T'insulto fatto alla nostra religione dal film blasfemo Je vous salue, Marie, parodia della Sacra Fami ia con tutto eid che vi di pitt esecrar hile, Nessun Vescovo ha compiuto 0 chiesto di compiere cerimonie di ripara- zione. Non basta. I Vescovi sono giunti a disapprovare i cattolici che si sentono toceati in eid che hanno di pit caro e di pitt sacro, che protestano e riparano organizzando preghiere pubbliche. Inve- ce hanno approvato il film tramite il orale La Crots, che ha incoragiato ad andarlo a vedere. Si, Santita, siamo giunti sto punto! Sipotrehbe continuare alungo lalista delle prevaricazioni dei nostri pastor, ma 2 ppreaso i Vostei Dicasteri ® colma, La situa zione & intollerabile, I nostri Vescovi hhamno tradito Dio, la Chiesa le anime e la rissione della Francia, figlia primogenita della Chiesa T nostri fedeli sono indignati. I nostei cconfrateli pir anziani nmuoiono di dolore. i giovani, che cercano di resistere per rvare la Fede e trasmetterla, sono ‘noralmente isola Santita, Voi non potete abb: popolo dei cristiani rimasti fe soffrono, Non lasciateci nelle uesti prevaricatori. P Santit, vol sappiamo che perwmak mente Voi non approvate i fatti_ 4 denuneiati e Tatteggiamento dell Bj scopato. Ma il saperlo serve a poco ¢ non cambia la situazione. Noi attendiamo ora non soltante le tre parole. che gia ci sarebberw grande incor ‘nto, ma soprattutto degli atti di govern: al punto incui siamo e parole non bastano pit. Si, Santiti, bisogna agire e agire rapidamente, perché il popolo cristiano perde la speranza e abbandona la Chiesa Salvate la nostra Fede, le nostre fan nostre seuole. La missione che to sarebbero un'approvazione impli- ima reale, del tradimento della nostra ia cattoliea, Fran Con la deferenza dovuta alla Santiti Vostra Sac. Emmanuel de Taveau La mala... fede di Mons. Etchegaray aE il pit bel libro offerto dai Pescovi di Francia... vi hanno vegliato persor nalmente con tutto il euore. E si com prende: si tratta dell'avvenire della fe- de...». I pit bel libro * Pierres Vivanies. il pessimo e contestatissimo catechismo, ‘oggetto di ripetutie finora yani, interventi correttivi sia della Congregazione per la Dottsina della Fede che della Congrega- zione per il Clera, che, contro la pervi- cacia dell episcopato di Francia. cercano tare eatechesi di quella Nazione nelfalveo delfortodossia cattolica. Aue tore dell entusiastica presentazione, che hha accompagnato Pierres Vivantes fin dal suo apparire, 2 Mons. Etchegaray, allora Presidente della Conferenza episcopale francese, il quale ha cos documentato la sua assenza di fede e la sua malafede. ° si si no no Anno XI n. 8 IN MARGINE AL Cc Le peasime scelte del card. Ballestrero Laugurio ® che non si trati di lymata academia, come precedente ‘tangelizzazione e promozione umand, caleeative docusnento La Chiesa tlie ne le prospettive del paese. di quale rsa di peggto, Le premesse pri ci sone, In primo luogo, la scelta di don Bs Forte a tenere a prima delle te rela ufficiali del Convegno, Tale seeltaha fe soprese 20 del giovane trentar ealogo napoletano. Dottore in teologia nel 1974 ¢ in filosofia nel 1977, Forte — serive Fam lia Cristiana, mmero speciale del 31 marzo, pp. 16s. — trentasei_ any Inveqna levloga dogmatica nella Pon tia Facolta Teologica dell alia Mere per la prima volta la nostra attenzione, quando pub- blici sul Settimanale diocesano di Napoli Nuova Stagione (la novita ¢ la loro inse= ana) del 17 febbraio 1980, p. 5, la sua stestimonianzay sul caso Kiing, allora riconoseiuto da Roma «teologo non catto- lico» ¢ sospeso dalf insegnamento della ‘Teologia. Il Forte elevava'incenso verso il diseusso e condannato professore, ter- ‘minando con degli interrogativi che fini- vano col porre in dubbio la legittimith e la giustizia delfintervento conclusivo (in ‘Verita molto blando) della Sacra Con fasione delfex Sant Offizio nel uol con. fronti, «Reca meraviglia — scrivevamo su sino no, aprile 1980, p. 4 — che il prof. Bruno Forte dia la sua “testimo- nnianza”, e con la conclusione su accen- rata, quando i vescovi tedeschi “ancora sul caso Kiing” hanno fatto leggere in tutte le chiese del Paese una “Notifica- ione” (7 gennaio 1980), che illustra i provvedimenti adottati dalla suddetta S. Congregazione. [Notificazione, integral- mente pubblicata da Palestra del Clero, T febbraio 1980, pp. 134-145]. Ma @ da ‘anni, dalla baraonda conciliare, che & rano ben noti gli errori teologici, oggetti= vamente vere eresie, propugnati dall’al- lora trentaseienne prof. Karl Kings. In seguito (31 dicembre 1982, pp. 1- 4) si si n0 no si ® oecupato ancora del Forte perTarticolo Teologiae storia. Per tuna teologia situata, esposizione e eriti- ca articolo «mess a: punto — come TAutore confessa — durante un periodo dirricerea trascorso presso I'Universita di Tubingen», dopo «scambi di idee avuti con i eollegh delle Fucolta evangelica cattolica di Teologia di quella Universita, e apecialmente con il prof. W. Kasper, «Dopo Veuforia del Vaticano IT — il Forte seriveva — dopo la stagione dei commentari e degli approfondimenti del Concilio, si affaceia una terra ine splorata: quella della realizzazione dek le promesse ¢ delle aperture [? una fisariond che jl Vaticano Hl avera orizzonti nuovie. El Autore sviluppa la sua tesi storicistica, antimetafisica, gid Anno XI n. 8 3 adombrata nel titolo, Parla di una fedelta al Conecilio, che — egli dice — «non pud essere che dinamica» ¢ eos Ancora: su Famiglia Cristiana del 31 luglio 1983, p. 16, don Bruno Forte parla i Dio: «ll Dio trinitario @ un Dio ene soffre |sic!}... Non la nostra sofferenza assiva, subita a causa della nostra mise ria, ma la sofferenza attiva [2], libera- mente scelta..». Nel Febbraio del 1984, nel Convegno onganizzato dalla CEI esul saverdote>, le quotidiane liturgie sono guidate — come informava L‘Ontrvetre Romano dale Je meditazioni tenute dal teologo don Bruno Forte. gli. dunque, ® git un prescelto, caro alla CEL! Poi lascelta per il convegno di Loreto... Ma tutto # chiara se si ricorda che alla preparazione del ‘egno ¢ stato preposto il eard, Martie irdinale slaicos, pitt che progressi- aperto, che non risparmia le sue Todi al giovane teologo Forte (vedi Fam lia Cristiana numero gid eitato del 31 ‘marzo, p. 16). cos come accoglie sotto le sue ali protettriei don Rinaldo Fabris « compagni, covata progressista del Poti- Scio Tato Bibi La vera causa della crisi attuale Nella sintesi offertaci della rel » dal dopo Coneilio ad rosso modo indicherei come quello pro- prio degli anni 60 — si potrebbe indicare come. momento della crisi, La Chiesa si trova sotto una duplice spinta: una che viene dall'interno (ed at proceso di to dal Concilio Vaticano IN), Valtra dall’ ra nel tessuto soc fen ecivile del Pacse., E’ in questa crisi — qualificata anche orn. frees th icant de Paese — che la Chiesa italiana prende coscienza del suo ruolo e della sua mis sione. Si pensi, ad esempio, al documento “Vivere la fede oggi” che, preso atto della secolarizzazione, tentava un’analisi di una nuova presenza della Chiesa nel Paese. Sono gli anni del dissenso, della contestazione, delle lacerazioni dolorose, ma anche del dialogo ecclesiale e della No. non stata a epinta dal esterno» aprosocareildissenso, lacontestazione ¢ lelacerazioni, ma da spinta dll sta la vera causa di tutto le nella Chiesa, con i conse trosiriflessi anche nella vita eivile dalla suddetta espinta dal interno» & stax tuttora davvero enorme. verificato, € con maggiore er deaza quanto previsto dl card, Billot Pio Ni, 123 mageio del 1923 nterrogd i pur nll mature ¢ mothari ni, perché avrebbe comportato moltiri= smentre i beni si potevano ote tugualmente senza Conecilio. Da. notare, tra le risposte riportate, quella del cele- bre teologe, il card, Billo, che esprease sil timore di vedere il Concilio manovrato dai peggiori nemici della Chiesa, i mo- dernisti, che gia si accingono, come segni certi dimostrano, a fare la rivoluzione nella Chiesa, un ‘nuove 1789» (R. , La collégialté épiseopale au dew. e Cone. Vat, Paris 1979. pref ione). 1G il padre Congar ha affermato appunto che la Chiesa compiva la sua rivolur ottobre! Un cenno al rignardo Io tro anche ap. 185 del volu Giovinezza della Chiesa del seppe Siri: Aceadde subito, all’ Concliae generis una profonda deluder: te impressione. Il Cardinale di Lilla e il Cardinale di Colonia... chiesero che il Concilio rigettasse senz'altro lo schema cirea la divina rivelazione [..]. To ebbi Fimpressione che la grande maggioranza det Patri non ssa alloraactort dove andasse a parare quella manovra. Si vide chiaro da tutti poco dope: essa mirave... aad escludlere la tradizione divina, almeno costitutiva, nonché a fare aperture [tipo e stile Martini..] in fatto di studi biblici [co ravissime, prevedibili con- seguenze J... La manovra, che cem tamente ci fre grave, fall [solo in parte] Tuttaria lo spirito ai ione (e il aes o neomodernismo in exe esi biblical rimase come uno degli ele- tment di confusione nel post Cnetia E dura tuttavia con gravi conseguenzeo. Roberto de Mattei nel libro, molto inte ressante, L'talia cattolica e il nuovo Concordato (uno dei tantifrutti di tosco prodotti dal mnosee (p. 34): «Il Concilio Vaticano I provoe® anche in Italia [e specialmente in Htalial una vera ¢ propria “svolta psicologica”. Non c' feato campo reigioso risparmiato dalle innovazioni, suceedutesi a ritmo verti- un‘atmosfera di euforica ottime- distros onion Coneilio Vaticano I con i suoi praticamente in Italia Pau- ontinuata in tutto questo post-Coneilio e tuttora in atto Iniziato da un ingenuo, papa Giovan- ni XXITL ¢, peggigcontinuato da un neo wrlernista, papa Montini, che secondo in tutto ici», incomineid subito esautorare il supremo Dicastero del Offizies cos lo slanci ‘ogni arg gional, dalla rovina dei Seminariin gene- re, fautore il card, Garrone messo a tale scopo a capo della Saera Congregazione i Seminari, alla scelta «ad hoce dei ‘escovi, papa Montini ha fatto di tutto per imporre le sue mutazioni, auspicate e feclamate di modems I disorientr mento nel popolo dei credenti, causato dla disacrasione operata nella targa in particolare contro il culto eucaristico e la celebrazione della Santa Mesa, & andato progressivamente aumentando. Nel Clevo, in particolare, & stata day= vero una rivoluzione: papa Montini, ami- co della massoneria... Ne consegul ¢ ne consegue tuttora il deserto, il vuoto nei Seminari, la secolarizzazione i ta religiosi mancare assolutam Conferenze episeu veroflagelo perla Chiesa: bast ior ft velenosi: vai eatechis Italia, i vari sgorbi pubblicati dalla CEI. Evi sa bene come mancandolaistrior ne religiosa, con la formulazione della sana dottrina,rimane compromesso tutto il fituro in un miglioramento qualsiasi... dow yremmo continuat Allo stato att non hanno avuto aleun perché si vuole ca ‘oncilio Vaticano I. non dannoso, ogni conve; ‘epettativa di migliormente xi vedono richiamare gli erronei prinetpi ammessi, purtroppo, nel Coneilio Vatic eano Il — Conciho soltanto diseiplinare = anche per quellaborto di Concordato che, ru Tally tradace i ler italiano, ne aliena i diritti, a danno dei fedeli cadono addirittura le braceia: # davvero Tora delle tenebre. che si prolunga e soffea ogni barlume di speranza. E la Chios tutta? tormentate Bras le, Francia, Belgio, Olandaeee., perché la voce dei Vescovi non riecheggia pit, la dlecisa © de tenza di Sant Agr stino: «Roma locuta est, causa finita ests: col decentramento, Paolo VI ha posto le premesse peril disgregamento delf unita della Chiesa in Pietro e sotto Pietro, ribellione, pitt o meno sorda, a tutti i livellieeclesiali. Financo nel linguaggio: la chiesa di X. le chiese di i a monolitica unita della C solo Pastore. In realti, Paolo VI ha lavorato di buzzo buono, eon tutti imezzi, a perpe- tare anche dopo di sei suo indicat suo modernismo, curando, per il suo particolare, Felezione dei Vew c la nomina dei Cardinali nei pun nevralgici. In tal modo, tutto ha eo timuato e continua asvolgersi nella stessa linea, con le stesse persone. E il mal incanerenito. Mentre la visuale di Gio vanni Paolo II spazia per Tuniverso. Non & Ia gocieta che con Te sue trasformazioni ha portato il) marasma 0, appunto sulla scia del ora é vano, se nella Chiesa, come afferma don Forte, ma Fautodemoliz e della Chiesa ha la sua fio Vaticano 11. Natanaele 4 isi no no Anno XI n. 8 ANCORA SU JE VOUS SALUE MARIE Vereastlen, Le 6 tevrter 1908 Le. prtespion,dl Papele d x te plan relt~ Teutfbremant set on t malntenant des cris fA gard dun futur Tonaiear Lang 9t preven nt um peu Snsupoertablen’ tardtecion Grand eonane So eerie Stone Apostle (Cardinale CASAROLL jeoten aéjeuner 2 1'Evtehé pour ‘Sexrelario fon tecture dévauimat + Uwmads + tos Tin Etque ae Wersailive amma di «deplorazione del jer un film dissacrante», (ef. POmeriasore Romano 24 wor uw. 8). A destra: il testo ‘della let ia proiesions di Je vous salue, Ma- rie. blicita del medesimo parsa il 23/2/85 in prima pa- ina su La Croix, Vequivalente Fenncoue delfitalians tveenire Anno XI n. 8 Ora che la polemica sul film di Go- dard @ terminata con Fintervento diretto, ufficiale, anni Pao Tl nan esta lalPacca che trarre aleune conclusi duto. ‘odard ha funzionato arta di tornasole per rivelare quanti si riffutano di syendere al mondo, nemico di Cristo, il patrimonio della loro fede cattor fica e quanti quel patrimonio hanno git svenduto da tempo, ¢ tolico solo il nome, flatus vocis. ‘Tra quest ultimi, in prima linea, la generalita dell episcopato e della stampa cattoliea francese. alla quale, in febbraio, si accodava ! OCIC, Organizzazione cat- tolica intemazionale del Cinema, co pressamentor (cfr. 1985) peril film blas Tarmente grave, in q delPOCIC, ol della Pon che un preteen ia Commissione per le Co- ‘cial. In marzo, al festival di Berlino, alf opera di Godard veniva assegnato il pret iv della Commissione «li cattolied e lute- tin regola, ma che Intanto, anche in Italia le prese di posizione si annunziavano pessime, I 14 febbraio enire il portavoee dell episcopato italiano, plaudiva all vatte giamento dellepiscopato francese che non aveva ritenuto di esprimere né con dana né riprovaziones e il 15 febbraio Il Sabato, legato a Comunione e Libera- jieravasostanzialmente in ous salue, Marie, Ne poteva ‘mancare il solito intervento, elogiativo naturalmente, di un gesuit pagnia, dabaluardo a macchinadaguerra ontro la Fede eattolica! 7 Dalf altro lato restavano a contestare sisi nono coloro, che eredono sinceramente misteri fondamentali della r tolica e. particolarmente, amano la Ver ine Santissims lefebvriani e non lefer vriani, ma, ad onor del vero ¢ a loro primi in Francia, doti della Fraternitir San Pio X, fondata da Sua Eee.za Mons. Lefebvre. I cosid detti «tradizionalistis, emarginati ¢ tac- ciati di ribellione dal progressismo impe- ante, hanno ancora una volta dimostrato i essere soltanto cattolici senza com promessi ¢ devisi a rimanere tai 2) I cattolici, pur rallegrandosi dell intervento orale del Papa, hanno ancora una volta avuto vecasione di misurare la condizione d'inferiorita e dimpotenza in cui & stata ridotta la Chiesa, di front Stati un tempo cattolici, dal liberal ia € wattolico», che ha voluto Stato neutrale, in materia religiosa, Ne teal sngiuriosa verso Dine (8 Pio X) rovinosa per lo stesso umano consorzio, perch in forza dian tutto sib che non risponde alla veriti alla norma morales acquista quel ediritto allesistensa, alla propaganda ¢ all azione» che oggettivie mente non gli compete (Pio XI1) e lo acquista necessariamente a detrimento della verita e della moralita, dato che verita ed errore, bene ¢ male si esch donoavicenda, come lalucee le tenebre. Particolarmente amara cade per f Italia questa considerazione all indomani del Nuovo Concurdato, che ha private, attolieae la eitta sacra di Roma di quella la giuridica che yarantiva loro il Concordato dei Patti" Lateranensi. Il Nuovo Concordato, voluto e salutato ¢ ‘me una conquista dagli ecclesiastici pro- grecsstsmibevuti di iberalima, a oto ‘ogni fondamento al capitolo del Codice Penale che ancora #intitola Dei deliti 5 ‘cap. 1), man del quale ragionevolmente & 4 stata chiesta la revisione. Anche il reato di vilipendio della religione, con il Nuovo Concordato, ® destituito di fon- damento giuridico. E, poiché nel pream- holo del Nuovo Concordato sifaesplicito riferimento alle «dickiarasioni del Conci- lio ecumenico Vaticano Il circa la liberia religiosa», ¢ cio alla contestatissima Dignitatis Humanae, ce ancora una volta ditare sugli amari frutti di un v. che ha aperto al liberalismo il Magistero di una lunga serie di Pontefici(efr. sino noa. VIII, n.4 pp. 1 ssa [Xn 10, p. 2). 3) Per ultima ma non ultima, la riflessione che, benché la fede di per s¢ sia sufficiente a suggerire ad ogni ereden- daverowo comportaments rest pur Feil Pastore atten il so eno {altronde, ha il divitto di attendersi ituzione gerarchiea qual ® la Chiesa eattoliea / Nel caso di Je rous salue, Marie vento, sia pure soltanto orale, del Papa ha confermato i eredenti ¢ ha disarmato i nemici intemi della Fede cattolica. Tanto pit grave appare, quindi, dell Auton ella rove che da ormai vent anni travaglia Ja cattoliett, sa che Paolo VI, quando sent seandirsi dal padre Iarino da Milano: Santit, la Chiesa @ in crisi, la Chiesa @ in crisil», chind la testa e pianse. Molto meglio avrebbe fatto ad interno propric responsabilita nelT aggravarsi. di tina erisi a cui finora non si voluto porre ioe tra poco arginarla sar uma hnamente, impresa da disperati. Ore lagareneeceeas) aryl hig ae cele serae (aca oo RICEVIAMO le raion mw Pa. e RISPONDIAMO 12 aprile 1985 Spett. si no no, Pein quest giorn i quotidian ‘TV fanno un gran parlare del convegno a Loreto di oltre duemila eattolici ed ec i per trattare T'argomento della iposizione cattolicas. Tutti quelli che ne parlano ne diseet- tuno a hungo, ma la materia viene trattata nente con fiumi di parole e, a mio in modo poco chiara, per eui non Mi sorge spontanea Fidea che essa sia una torre i Babeles non accessible ai non iniziati ¢ che riflette, in effetti, lo stato di anarchia in cui versa la Chiesa Cattolica dopo il Concilio Vaticano IL A parte i fatto che lariunione ditante qualificate teste d'uove non puis nei irevisimi tempi in cu si svolge Tincon tro, discutere con serieti e arrivare conerete conclusion. Sard vivamente grato se vorrete in un prossimo numero farne oygetto dun Vor stro articolo che. in termini chiar, spie~ thi lo seopo ei risultati a cui potra pervenire il convegno. Vi ringeazio e con gli auguri di o bene mié gradita oceasione perinviar Don Emmanuel de Taveau, nel ricordo delf indimenticabile Don Francesco P Caro amico, del Convegno di Loreto ci occupiamo nel presente numero, ma Tidea che Le ne fatta ci sembra cost esatta che pub- blichiamo anche la Sua lettera Quant alo scopo — quello sero — del Convegno, icongressistisidividevano in due categorie quell che non lo coner scevano, ma, presi dalla mania assem bleare, poco si curavano di conoscerla ¢ i pocki burattinai, che lo conoscevano, ma si guardavano bene dal renderlo nota, risultati, poi, saranno quelli di tutti i Convegni del genere, che, se non lasciano il tempo che trovano, peggiorano la six tuazione. si si_no no Anno XI n. 8 SEMPER INFIDELES © Diocesi di Udine: visi stampada ‘ormai dieei anni, una rivista apertamente in vendita a unista Rina modernista e filomarxis che presse la libreria cor scita, Titolo: lettere friulane: redattori un gruppo di sacerdoti diocesani edilaiei debitamente indottrinati Nelfultimo numero (a. X = f sem. - febbraiv’85) ierluigi Di Piazza, parroco di Zogliano, allievo di don Rie Fabris(efr. i sinono, a VIL, nn.2. rae ctip aatecatkeeeit Sion evategts Sella lagi della liberazione con la farnetieante af ‘el libero-teologo eileno Pablo Richard che la Chiesa non teme filtrazione marxista tramite le Comur di base, ma bens la spresenza inguie= tante del missero di Dis nei poverix Alle pp. L1 ss, una stiflessiones. che la Zarri. — la protetta del Vescovo Ivrea, Mons, Bettazzi — ha impune- to agli sventurati fedeli della ¢. Titolo significative: teologia della conporeita. Eveo aleune peel ete dscipina del riposo fostvo oggi_ormai ® pacificamente decaduta, warlarne anche al pussator: ‘immortalit: dell'anima non > una veriti di fedes: sie! contevil Concilin Lateranense V: edamnamus et reproba- ‘mus onines asserentes animam intellecti- vam mortalem esse» (D. 738). — «Commentando il Genesi, parlan- do di Adamo, {San} Tommaso [Aquino] pparla di lui come di una persona singola intesa letteralmente, perché non era ane cora nata Vesegesi scientifica [legit ra- zivnalistica, demolitrice del dogma] che gai vede Adamo, Eva e tutti i racconti del Genesi come un bellissimo mito, da non prendere lla lettera, ma che ci trasmette delle veritas ¢ la vert: che ci trasmette non ® necessariamente quel Faceontino, Questa esegesi non era ane cora nata ¢ allora Tommaso |regolar- mente decanonizzato anche tl Taceva Pesegesi che fanno of joni di Geova [sic], che prendono la pagina, Ia epiee cal conve pretendona che noi la prendiamo per buona. cost alla letieras. A questo punto non si sa se ridere © piangere. A che richiamare il deereto (1909) della Pontificia Commis- sione Biblica, ! Humani Generis (1950) di Pio XII ¢ tutti gli altri autorevoli pronunciamenti della Chiesa, che ribadi- scono la storictis dei sraccontini> della Genesi, se lasaccente «teol ure sa che cos't ese; Pee Tamora, che condanna rapport prematrimoniali — sentenzia la «teolo- ina tutt'altro che casta, rite Frnpidas terrae dcll Zotac onsen rialmente d'amore non corrisponde un amores. Sennoncht questa morale pi Kgl a pel agen, len aesdel ocean tly mal ciolte dala Zara ventamo alle pp. 16 saute gud gaye Peagganle Piola co parvo df Colugra dtncnta come iuesalasventurata partocebis Til matrimonio in chiesa. In realta se mar sulle altre sudicerie snoc= zits sposati civile premarano di della ecerimonias, lebrare «un matrimonio anticoncordatario’. yer contestare sli compromissione della Chiesa coi potenti @ Francia: Yerelay 22 luglio 1984. Non éun teatro, matina chiesa¢idue spettatori in prima fila a destra: attenr alle evoluzioni della ballerina. degli ecclesiastici, Uno il Vescovo thartres, Mons. Kuehn. La ‘ceri ‘monia» fotografata farebbe parte, stando a quel che si legge nel programma, della {isuoi intrallaszi economici e i suoi priv legi socialis. “Quanto al vin contrarre. esi af promesse di matrimonio” non ei rifee rtamo al concetto tradizionale di indissor lubilita, che, da sempre concepito come norma legal cl appare sens significe vanegare mplice cont sono le Daccont affato originale ormal gore, del progressst: Mail grave qui ® che queste fhovth, che fanno a pag con la ott nat cattle, conn it Udine: predicate nelle parrochie, dal staal parrot oda ¢hi pervs, in wom della Chicane con ilbeneplacit episcopal: sono diffuse da to rivsta che noloriamente gide i favone del Vercovo locale, Moms: Battie it quale sit anche compiaciuto di * collaborarvi (agosto/ settembre 1983) ela cui saperturay Teditorale del numero test esaminato non m auaio # che per tali «apertur la Chiesa opgi fa acqua da E la Sacra Cu scovi? Sembra che esista solv per nomi namie di ancora pegion. zione per i Ver ;preghiera di chiusura» della festa della Maddalena [non ancora penitente?]. La Rivoluzione francese colloci le ballerine sul lari Vescov come Mons: Kuehn, » incomineiato a farle eistrare in Anno XI n. 8 si si_no no NUOVO CODICE DI DIRITTO CANONICO ESPOSIZIONEE RILIEVI N. B. Le seritte in neretto sono nostre os Negli altri casi (nei qualiilricorso non sospende Tesecuzione). se. ent i dive iorni, da quando la domanda di eui al 1734 sia pervenutaallo stesso autore del decreto, questi non abbia deliberato la sospensione del decreto (non 2 obbliga~ 10), il ricorrente pu intanto domandarla al superiore gerarchico, che (anche lui non obbligatd la pub (nora, 0) deli berare olan per grav mot caus) ¢ salvo sempre che non ne provenga danno alla salverza dele anime e- 1736 $2). SoupenaTexecusion del decretoanarma §2, se poi segua la proposta del ricorn chi vede def reorsé a norma del * e. 1737 §3, decide anche della sospen- sione, se sia da confermare o da revocare (c. 1736 §3). Se (poi) non viene propo- sto ricorso entro il termine stabilito (dei trenta giorn), cessa sen ‘altro la sospen- sione del'esecuzione, nel frattempo di- sposta a norma del §1 oppure 2 (e. 1736 §4). Chi si ritiene gravato da un (qualche) decreto, pud ricorrere al superiore del decretante, adducendo un giusto motivo, «lo pu presentare allo stesso autore del decreto (impugnato), che lo deve imme- diatamente rimettere al competente su- periore gerarchico (e: 1737 §1). Il icorso (gerarchico) dev'esser proposto entro il termine perentorio di quindici iorni utili, i quali, nei casi di cui al c. F734 §3, decorrono dal giorno, in cui i decreto ® stato intimato; negli altri casi decorrono a norma del e. 1735 (e. 1737 §2). Osservazione: v't un pasticcio di dieci (c. 1734 §1), qui 1737 §2) e trenta giorni (. molto pit: semplice rempre un termine Bi anche ma abbia il tempo necessario. ‘Anche nei east in eu dl ricorso non sospenda ipso iure Uesecuzione del de- creto, né tale sospensione sia stata dispo- sta in virta del e.1736 §2, pud tuttavia il superiore per grave motivo disporla, con avvertenza, perd, che non ne derivi dan- no alla salvezza delle anime (c. 1737 §4). Iricorrente ha sempre il diritto di scegliersi an avvocato 0 procuratore, ‘omesse inutili more (che cosa si ne @ privo ed il superiore lo ritenga LIBRO SETTIMO reazioni necessario; pud perd il superiore seny diapore che i rcorrente compas (col ‘suo, patrono) per esser interrogato (c. 1738). Il superiore, che esamina il de- (0), pd, secondo i casi, srmarlo o disapplicare (irre tum declarare), ma anche rescindere, revocare, o se meglio ritenga, emendare, surrogare ed abrogare(c. 1739). Osser- vazione: troppi verbi. Importante & riportare I'atto nel diritto: se sviato, correggerlo; se dannoso, revocarlo. Ma se il Vescovo s'impunta, m nulla da fare. La Segreteria di ha expunto dallo Schema P'i ne ed il funzionamento dei futuri tribunali amministrativi, sui qu: canonisti si erano impegnati a fon- do, Resta pertanto unico tribunale amministrativo di legittimita: quel parroci: cc. 1740-1747 finvece di o,leggasi e] Quando il ministero d'un qualche parroco risulti nocivo, o almeno ineffica- ce (a giudizio dei consigli pastorale Presbteil), anche alfinfor di sua colpa, il parroco pud (e deve) essere Fimoevo dalla parrocchia dal Vevcovo diocesano (e. 1740). Le cause, per le «quail parroco pud essere legttimamen- te rimosso dalla parrocchia sono princ- palmente le seguenti (cinque): 1) il suo modo di fare, che causi grave danno 0 turbamerito alla comunione ecelesi a; 2) imperizia o permanente malattia di iment oi corp, che lo rendaimpar alle sue funzioni da avolgersi utilmente; 3) perdita della buona stima da parte dei arroechiani retti e gravi, 0 avversione emo di luk che nor al prevede poss avere presto fine; 4) grave trascuranza e Tiolaslone delle mansions parrocehiah, protratta (anche) dopo il richiamo (moni= tionem); 5) trasandata amministrazione delle cose temporali con grave danno della Chiesa (c. 1741). Osservazione: i yrocessi, purtroppo. ill me- uaa denderaret il bene Chiesa dovrebbe ave- ro Ia prevalenza su quak interesse personale. Se dalfistrutoria fata rsulta che si puntata LXVI verifica cid di cui ale. 1741 (meglio che ele. 1740),ilVescovone tration due parroci, sceltistabilmente a quel compito daleonsglio presbiterale eu propos del Vescovo; se indi conclude che sia da addivenire alla rimozione del parroco, suggerisca paternamente al parroco di rinunziare entro il termine di 15 giorni, precisandogli la causa e gli argomenti, @ validita (e.1742 §1). Dei parroci, che sono membri di Istituto religios © di Societa di vita apostolica, sistia al c. 682 §2 (ciok sia rimosso ad nutum del Vesco- yo o del superiore con previo avviso alfalra prt) (ec 1742 §2). Onnerver zione: questa procedure alla milita- re 2 Tideale quanto al benessere della parrocchia. La rinuneia alla parrocchia pud avve- nire non solo puramente e semplicemen- te, ma anche condizionatamente, purché la proposta condizione posea essere am- mesa reslmente accetata dal Vescovo, (c. 1743). Se il parroco non rispomde entro i quindici giorni assegnatigh, fl Vescovo gli rinnova Finvito, prorogando- iil tempo utile perché risponda (c. 744 §1). Se consti al Vescovo che il parroco ha ricevuto il secondo invito, ma non ha risposto, pur non essendo ostacor lato da alcun impedimento, o, se il co ricusi di rinunciare, senza addurre i (suoi) motiv, il Vescovo emetta decreto «ii rimozione (in sospensivo: salvo il diritto-dovere del Vescovo di desi- gnare altro sacerdote alla cura, il rimosso rimane titolare durante il ricorso). de invece il parroco impugni la causa (di rimozione) ¢ le ragioni addotte, allee gando ragioni, che al Vescovo appaiano Inwfcient questi deve, per procedere validamente: 1) invitarlo a porre in iserit- to la sua impugnativa, dopo che abbia presa visione degli ati, ead esporrele sue controprove, se ne abbia; 2) quindi, com- pletata, ove occorra,Tistruttoria insieme coi due parroci, di cui al c. 1742 §1, valuti lo stato delle cose (rem); 3) final: mente deliberi se il parroco sia da rimuo- vere 0 no, ene emettaimmediato decreto (c. 1745). Rimosso il parroco, il Vesco- vo lo proveda, sia con Tassegnazione altro officio, al quale sia idoneo (me glio che: se idoneo), oppure con la pensione, come comporti il caso e lo permettano le circostanze (e. 1746). 8 Osservazione: ¢ qui ? la tragedia. IL parroco rimosso. deve astenersi dal esercizio del compito parroechiale, lascjare la casa canonica libera (al nuovo incaricato) ¢ dare la consegna al nuovo titolare di quanto riguarda hi (c. 1747 §1). Se sitratta d'un malato, che non si possa trasferire altrove senza incomode, pu il Vescove consentirgli Tuso anche esclusivo della casa parroc= chiale, finché ne abbia necessiti (ec. 1747 §2). Finché penda ricorso avver- s0 il decreto (amministrativo) di rimozior ne, il Veseovo non pud nominare un :uovo parroco, ma pu (e deve) designa- re un amministratore parrocehiale interi- nale (c. 1747 §3). Osservazione: i ‘Vescovi inconsci della loro giurisdi- zione, per la quale basta 'obbedien- za, rinforzata, ove occorre, dalla minaccia di sospensione, ricorrono allo sfratto indecoroso del parroco dalla parrocchia: vergogna! Del modo di procedere alla tra- slazione dei parroci: ce. 1748- 1752 'e il bene delle anime o la necessita 0 Tutilita della Chiesa iede che un facto de tne lls wat pure on che pur reg itilmente, ad altra iaegsta Wtascone gl popangs incritto a traslacione, euggerendogh di aderire per amor di Dio e delle anime (e. 1748) Sei partco non s uniforms scomigliowd dle oreciesosiOe Vorssen ne esponga le ragioni in iseritto (c. 1749} Il Vescoxn. se non ostante Te ragioni sottopostegli, ritenga di non desi- “ore dalla sha deverminastone (propose to), valuti coi due parroci seelti, a norma del c. 1742 §1. le ragioni pro e contro la ees ui decid prlat dao, Sud yas sta pees ee to pitt bello Pordine del giorno riales ove a rete hin ah. Questi prende i suo reca ove & comandato a prestar servizio: lo Stato % molto maging, cn Och on ps pa, Imilitare e quello mi si si_no no mente il Veseovo ritiene che la traslazior ne debba aver huogo, la disponga medi te decretoy dichtrando thes spivato i termine (da stabilire), Ia parroeehia rima- ne vacante (e, 1751 §1). Spirato il dichiari vacante la parrocchia(e. 1752 §2). Nelle cause di traslazione si osservi quanto stabilito nel - 1747 (fare le consegne), salva Fequitt ‘anonica (imprecisata, pereid ingiu- fa) exopratttt a alvcera dele an che nella Chiesa dev'esser legge suprema Conelusione Cosi ile. 1747 (nello Schema era il 1728) pone fine al Codice del troppo discutbile Concilio Vatice: no HL. Nel Codice del 1917 i canoni erano 2414, molto pitt brevi, chiari ¢ ordinati. Il Nuovo Codice dara lo sterminio del diritto canonico, nel campo piove dirottamente: trop- fe, pocki fat. Chel Signore la Sua Chiesa! DIOCESI DI AVELLINO Abbiamo tra le mani Topuscolo «Chiar ati cui Chisa— Cte ie por tin progetto di cammino parrochiale — Partocehia “Maria 88 di Montevergine” in Rione Mastin Aveinos, In real non tratta di un progetto, na delfimposiione tat gh eeteratlparrecchimd del carr om in uso tra neocatecumenal (eh pp S11. Atl fine i paren Vito Ae “Todiec, pin ardente dt xe per quel disew- imento(ct. ais nonoa IN 4 il coca rvechialey revo {escent un conta ty Fea per an in cone in 1 60.000 contribs atioate con Tenvensionc» che Toft {ce ccime dl Vecchi Testa toatuita nel Nuovo dalla toni mai esistta nella Chicas catlien. Quella cui fannocenno gimi(2 42-47 4, S257) a aeriace ala sola Chica di Gene tales nels pale carn dal fal Strvenia alle" nbeersid. de fate, che Convert dalfebral {ovo popoly ape nal yedevano privati se sacerdotielevith & Anno XI n. 8 loro weve Taniglie di al i mezzo di aussistenaa: eft. dd no no a ¥, n.3, p. 6, E non basta Il parroco rende noto che, a partire da questa innovazione, tutti Sacra atrimonio ed eccezion tailor fit (yest primo anno, 1984-85, enignamente concei a tate le persone tell parrocehia marten pace com ta Chiao Senoren a dl pro fedell dt quellintelice parocchia Baer ie motire «in pace com la Cheese Signore sar iro necemaria Tiersen al camino parrocehiale per non essere spol come in tempo ln eran senea Doe giver cai Taetura di poo alii CD Nese parroco ba il dirt di dent glia ueste Norme ei lascia, a dir temitoriale ioe | feel le appartengono in Sins del loo domi o quast-domeiio in tindeterminaterstrioan. 102} con ul iis | dover che ne eonteguono e che Codice di Dirtto Canonicerieomosee lor. C)Nesan parroco ha i dito di ae siangere lie ctndizion‘a quelle gl {al Atovo Codie, per anainistrasione de Sacraments preciamente ai ec. BOB, BB, 387-991, "1004-1007, 1063: ee Tal logieamente easiiee d eee a tna tase fea a sul fede oltre quelle previste dal Codice e dai nuovi accordi tra Stato © Chiesa ‘Gonelusione: il parroco della ches Mar via SS. di Montevergine in Avelling ha sot thito al dinto pubblien della Chiesa tl pro- prio arbitrin Con Ta benedizione del Ver scovo Mone, Pasquale Venezia, che non celats a ovallare te crtcrala ininativa prescarinde alle prime sacisionkc San Girolamo diceva che, senza Roma, non ei sarebbe sata pitt CI strose conseguenze per la Chiesa e, soprat- tutta, per le anime: il non praevalebunt & stato assicurato alla Chiesa, non alle singole ani SOLIDARIETA’ ORANTE Perseveriamo nel dedicare il Rosario del Venerdi a quest’uni- che i ca intenzione : Signore salvi la Chiesa dalle conseguen- ze delle colpe degi del- la Chiesa. Sped. Abb. Post. Gr. I 70% [ALVATTENZIONE DEGLI UFFICI POSTAL! In caso di mancato recapito 0 se ragplto "RINVIARE ALLUFFIEIO. POSTALE vas VELLETRI Tost @ careo ial al no no wane no) Bollatng deg associat al Cente CatliStud Antimoderniat ‘Sen Pio X Via dela, Consulta '1/8 fates fom he ve aetna da dalle 16 alle 18.0" gl af gin, press: Recapito Postale: Via adorn’ cen Angeli rete taule desta ei Via Appt Numa a Frm '37500) 00080 Vellotn = tl 05) aR S668 Diretore: Sse. Emmanuel de. Tavent cs ‘Comte arr posts n_ 60226008 Intetano @ 1's m0 m0 ‘Aut Trib. Roma 18700 / 5124974 ‘Stampate in propio.

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