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1 Separazione Miscugli PDF
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I miscugli sono sistemi costituiti da più di un componente (cfr. § 1.2). Scegliendo op-
portuni metodi di separazione è possibile ottenere le sostanze pure che costituiscono
il miscuglio. La scelta del metodo di separazione è essenziale ai fini della completa
separazione.
Non esiste un metodo di separazione universale utilizzabile per separare i compo-
nenti di tutti i tipi di miscugli. Esistono invece una serie di tecniche che, sfruttando
le diverse proprietà fisiche dei vari componenti, permettono la loro separazione (fi-
gura 1). I metodi e le tecniche di separazione dei miscugli più diffusamente utilizzati
nei laboratori chimici sono:
• decantazione;
• filtrazione;
• centrifugazione;
• distillazione;
• cromatografia.
per esempio
La decantazione è un metodo di separazione utilizzabile per i miscugli eterogenei figura 1 È possibile ottenere le sostanze pure che compongo-
formati da una fase solida e una fase liquida. Lasciando a riposo il miscuglio, se il so- no i miscugli utilizzando opportune tecniche di separazione.
lido ha elevato peso specifico, questo si deposita sul fondo del contenitore per effetto
della forza di gravità ed è separabile dalla fase liquida semplicemente trasferendola
in un altro recipiente (figura 2).
Acqua
La decantazione può essere utilizzata anche per separare miscugli eterogenei li-
quido-liquido. In questo caso il liquido con densità maggiore si disporrà al di sotto di
quello con densità inferiore (figura 3).
B C D
Olio
Acqua
A B C
Nel caso di miscugli omogenei i metodi descritti non sono utilizzabili. I miscugli figura 5 Il miscuglio con le particelle in sospensione viene
omogenei liquido-liquido o solido-liquido (soluzioni) possono essere separati sfrut- versato nelle provette, collocate negli alloggiamenti di un rotore
da centrifuga (A). Il rotore della centrifuga è un blocco metallico,
tando la diversa temperatura di ebollizione dei componenti attraverso un metodo
che è fatto ruotare a grande velocità intorno al proprio asse.
chiamato distillazione (vedi § 7.9). Il miscuglio viene riscaldato e i vari componenti Sottoposte alla forza centrifuga, le particelle sono spinte verso il
passano allo stato aeriforme in tempi successivi. Il vapore che si ottiene è raffred- fondo delle provette (B). Quando la centrifuga si ferma, le parti-
dato in un refrigerante, condensa ritornando allo stato liquido e viene raccolto in celle sospese si vengono a trovare tutte al fondo delle provette,
un recipiente. Nella figura 6 è rappresentato un’apparecchiatura da distillazione. sotto la soluzione limpida (C).
ria a seconda della loro affinità e si muovono con velocità diversa. Le sostanze con
maggiore affinità con la fase stazionaria sono quindi maggiormente trattenute risul-
tando rallentate.
Esistono vari criteri per classificare le tecniche cromatografiche. Il modo più sem-
plice consiste nel dividerle a seconda dello stato fisico della fase mobile. Si parlerà
quindi di cromatografia liquida o di gascromatografia.
metti a fuoco
Nel 1906 il botanico russo Michail Semenovich Tswett
(1872-1919) separò i pigmenti estratti dalle foglie utiliz-
zando una colonna cromatografica. Ottenne una serie di
bande colorate corrispondenti alle clorofille (verdi), ai ca-
rotenoidi (arancioni) e alle xantofille (gialle).
Nella tabella 1 sono schematizzati gli usi delle varie tecniche di separazione dei
miscugli.
Acqua-sabbia Decantazione