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M E N O U N T O! Pulire senza inquinare risparmiando tantissimo possibile Puliamoci veramente e da soli Vogliamo sganciarci sempre pi dalla dipendenza da supermercato?

o? Da prodotti chimici di uso quotidiano di cui non sappiamo neanche la composizione e gli effetti collaterali? Allora riappropriamoci di tecniche di facile realizzazione alla portata di tutti e usciamo dalla schiera di persone che abboccano alle sirene dei pubblicitari. I prodotti per la pulizia domestica sono una voce che incide non poco sul bilancio familiare e sono prevalentemente chimici con tutte le conseguenze del caso. La pubblicit martellante ha permesso alle industrie chimiche di sviluppare un notevole giro d affari nascondendo al consumatore il significato di quelle paroline magiche che si trovano sul retro delle confezioni: tensioattivi non ionici, tensioattivi anionici, cloro, fosfati, silicati, benzalconio cloruro, ecc Gi dagli anni 60 i detersivi sintetici, derivati dai prodotti petrolchimici, hanno soppiantato il sapone ottenuto da materie prime naturali. Il risultato un prodotto sempre pi potente e aggressivo che elimina le macchie ma attacca la pelle causando sempre pi allergie. Oltre ai tensioattivi ci sono le zeoliti, che riducono la durezza dell acqua; gli enzimi, che provocano appunto le allergie; i candeggianti chimici ( di sodio), che liberano ossigeno, il quale aggredisce le macchie, ma fa altrettanto nei confronti dei colori (sbiadimento) e della biancheria ( logoramento pi rapido). Il componenti pi originali sono i riempitivi (solfato di sodio) che servono semplicemente a gonfiare il volume della scatola facendo sembrare economico un gigantesco fustino. Secondo i produttori la loro funzione di rendere scorrevole il prodotto e di evitare i grumi, ma quello che nascondono che rendono ruvida la biancheria. Ecco che servono gli ammorbidenti: molecole capaci di attaccarsi alle fibre dei tessuti, ma che senza i riempitivi sarebbero inutili. Poi ci sono i candeggianti ottici che non puliscono ma forniscono una sorta di effetto ottico di bianco brillante prendendo solo in giro il consumatore. Paradossalmente tutte queste sostanze attaccandosi ai tessuti li rendono pi sporchi. Le ricette alternative sono numerose e offrono un ampia gamma di utilizzi; dall igiene intimo, la pulizia dei vestiti, della casa qui indichiamo una serie di possibilit parziali ma provate dall esperienza, modificabili, da approfondire,integrare a seconda delle risorse di tempo e materiali con altre; ma soprattutto da promuovere e diffondere. Saponata 300 g (un panetto) di sapone di marsiglia1 2 litri e mezzo di acqua piovana o distillata (senza cloro aggiunto) Stop! Spezzettare o grattuggiare il panetto di sapone e farlo bollire nell acqua fino a completo scioglimento (circa mezzora). La saponata cos ottenuta raffreddandosi si presenta come una pasta morbida di comodo impiego ( a cucchiaiate o ditate). Conservare in contenitori di recupero come vasetti di vetro,

barattoli di plastica et cetera Utilizzo della saponata Bucato:in lavatrice colore e delicati due cucchiai direttamente nel cestello della lavatrice anche a basse temp.30-40c Sulle macchie, per i colletti, i polsini e compagnia bella metterne una piccola quantit a freddo e strofinare. A mano colore e delicati Sulle macchie come sopra. 1 o 2 cucchiai,a seconda dello sporco, sciolto in acqua calda Pavimenti porosi (cotto,graniglia, pietra): una cucchiaiata sciolta in un secchio di acqua calda n.b. non indispensabile risciacquare!! Sapone per le mani: aggiungere alla saponata acqua quanto basta per diventare liquido. Fin che ancora liquido aggiungere l essenza preferita (lavanda, limone ecc). Doccia corpo: una ditata sulla spugna. Per facilit conservarne sempre una quantit in un flacone di plastica sciolta precedentemente in acqua calda. Ottima per le pelli delicate dei neonati (figuriamoci per le nostre pellacce!). Capelli: se non si hanno grosse pretese, fare una prova e risciacquare bene usando aceto diluito nell acqua nell ultimo risciacquo) Nota 1: i vari detersivi liquidi di Marsiglia in commercio (oggi tanto di moda) hanno un odore aggressivo e persistente costruito in laboratorio per darci l illusione di tornare ai bei tempi antichi. La biancheria lavata con il nostro detersivo ha un odore di vento, di pulito! Se volete profumarla usate poco della vostra essenza preferita. Sapone fatto in casa Ricette di base Queste ricette sono una facile base da quale per ulteriori sperimentazioni. Possono essere arricchite con oli essenziali, pigmenti o additivi naturali a scelta. Si tratta di ricette a realizzare con il metodo a freddo che la tecnica pi adatta ai principianti. Non fate il sapone se non avete prima imparato le regole di sicurezza! Questi saponi, inoltre, si prestano ad essere facilmente sciolti e rilavorati con l aggiunta di nutrienti, coloranti e profumi. Il sapone pu essere rilavorato dopo pochi giorni ma, in questo caso, bene ricordarsi di maneggiarlo sempre con un paio di guanti perch il suo potenziale caustico (se lo avete realizzato con il metoo a freddo) non ancora del tutto neutralizzato. Per il sapone ottenuto con le tecniche a caldo non ci sono particolari accorgimenti. Castiglia semplice
-1 kg di olio di oliva -120 gr di soda caustica -300 gr di acqua

Miscelate i grassi e la soluzione a 45 gradi. Frullatecon un frullatore elettricofino al nastro. IL sapone di solo olio di oliva va lasciato stagionare per almeno 8 settimane. BASE FACILISSIMA
-600 gr di olio di oliva -400 gr di strutto -120 gr di soda caustica -300 gr di acqua

Miscelate i grassi e la soluzione caustica a 45 gradi. Frullate sino al nastro. Potete arricchire questa ricetta con oli essenziali e pigmenti a scelta. PALMA E COCCO
-700 gr di olio di palma -300 gr di olio di cocco -150 gr soda caustica - 300 gr acqua

Miscelate i grassi e la soluzione caustica quando i primi sono a 48 gradi e la seconda a 45. Questa base ha uno sconto della soda piuttosto basso ed adatta ad essere arricchita con l aggiunta di nutrienti 1 litro di olio d oliva (anche altri oli vegetali gi utilizzati anche fritti) 3 litri di acqua 300 grammi di soda caustica (si trova in mesticheria) Mettere a bollire il tutto in una grande pentola di acciaio o rame per circa 4 ore abbassando la fiamma quando prende bollore e girare spesso con un grande mestolo di legno. Avvertenza: non usare pentole di alluminio perch provocano una pericolosa reazione chimica. Spengere e attendere che diminuisca notevolmente il calore. Metterlo in recipienti adatti a poterlo togliere quando completamente rassodato. Farlo seccare in luogo asciutto per un tempo variabile da pochi giorni a qualche mese (da vedere di volta in volta). Se lo spirito di sperimentazione non vi fa difetto e avete tanta pazienza, quella del sapone un esperienza senz altro da fare. Poter dire:< Questo l ho fatto io!!> magari mentre si fa la doccia esaltante. Va detto che in questo caso il risparmio dato dagli oli che comunque verrebbero gettati e non conviene acquistare l olio per questo scopo anche perch il sapone di Marsiglia in commercio ottimo e molto economico (per i puristi esiste anche quello senza nessun grasso animale allo stesso prezzo degli altri). Gli usi di questo sapone fatto in casa sono gli stessi del sapone di Marsiglia. Lisciva di cenere Per chi ha un camino o in grado di procurarsi della cenere di legna pu ottenere questo detersivo naturale che le nostre nonne usavano nel lavaggio della biancheria. Abbinato alla luce solare dava un bianco candido. Setacciare finemente della cenere di buona qualit (non derivata da carbonella o altro combustibile). Disporla in una grossa pentola espressamente destinata a questo uso ed aggiungervi l acqua in un rapporto cenere/acqua 1:5. Portare ad ebollizione a fuoco lento, mescolando di frequente all inizio e di tanto in tanto quando la cottura si stabilizzata. Far bollire circa 2 ore. Se ha bollito sufficientemente l acqua assaggiata pizzicher un po sulla lingua. Non eccedere nella bollitura in quanto la lisciva diventerebbe troppo forte ed aggressiva per la pelle e per l ambiente. A cottura ultimata, lasciare raffreddare e decantare fino a quando la parte liquida diventa trasparente. Preparare un recipiente e qualche straccio di cotone chiaro pulito. Tendere sul recipiente lo straccio. Versare il contenuto della pentola sullo straccio nel recipiente, con l accortezza di non agitare il liquido, cercando cio di mantenere separata la parte solida da quella liquida. Se necessario ripetere questa operazione per ottenere una lisciva pi limpida. Versare la lisciva in un flacone di plastica o vetro. pronta! La lisciva o liscivia viene oggi

comunemente usata per lavare vetri, pavimenti ed altre superfici dure(purtroppo di produzione industriale invece che proveniente dal riutilizzo intelligente della cenere). Per capi normalmente sporchi: 3 o 4 tappi (cicchetti di Whisky) versati nella vaschetta del detersivo Con la cenere depositata si possono sgrassare e deodorare stoviglie e pentole. Si consiglia di lasciare questa parte solida sotto forma di pasta morbida in una vaschetta e di utilizzarla a ditate sulla spugna. Non fa schiuma e non da un riscontro repentino olfattivo o visivo di pulizia, ma una volta risciacquate le stoviglie saranno linde e inodori. N.B. non utilizzare la cenere per lavare con la lavastoviglie se non volete il filtro della stessa intasato!!! Non mischiare la lisciva con altri detergenti, soprattutto se acidi, perch si annullerebbero gli effetti a vicenda (la lisciva basica). Soda Detersivo in polvere: scaglie di sapone di Marsiglia, soda Per capi resistenti normalmente sporchi: scaglie di sapone di Marsiglia mescolate con met del peso del sapone alla soda. La soda si trova nelle ferramenta-mesticherie (p.e. Solvay). Macinare nel frullatore i pezzetti di Marsiglia con la soda. Al momento dell uso mescolate bene perch la soda tende a precipitare sul fondo. Nota 2: Dal momento che non contiene il cosiddetto riempitivo (solfato di sodio); che servono a gonfiare il detersivo e a farlo sembrare economico, ma che ha il difetto di rendere ruvidi i tessuti; non serve pi l ammorbidente. Se non sapete rinunciarvi usatene met dose. Altri impieghi della soda Un cucchiaio colmo ogni litro e mezzo di acqua calda. Ottimo per sgrassare, lavare, pulire, deodorare tutte le superfici lavabili come mobili laccati, finestre, tapparelle, pavimenti, bottiglie, il lavello della cucina, vetri, specchi, sanitari del bagno. Risciacquare con acqua corrente gli utensili da cucina. Per lavare capi resistenti molto sporchi: strofinare le macchie o le parti pi sporche con la saponata (a freddo), mettere i panni nella lavatrice e aggiungere direttamente nel cestello un pugno di soda. Avviare la lavatrice, farla girare quel tanto che basta a scaldare l acqua e spengerla lasciando i panni in ammollo per alcune ore. Non mettere la soda cos com direttamente nella vaschetta del detersivo perch potrebbe cementarsi. Eventualmente scioglierla prima in acqua calda agitandola in un vasetto e metterla nella lavatrice mentre carica l acqua. Per vetri e specchi1 e pulizie di piastrelle e superfici lavabili: 1 cucchiaio colmo in un litro e mezzo di acqua calda. Risciacquare pi volte e asciugare bene con carta da cucina o con un panno. Aceto e limone Decalcificante: mezzo litro di aceto di mele e 3 cucchiai di succo di limone. Detersivo per Wc: il succo di un limone medio (25 grammi di acido citrico) 210 ml d acqua, un cucchiaio colmo di detersivo liquido per i piatti ; 5 gocce di olio essenziale di limone, bergamotto o timo.

Detersivo per i piatti: 200 grammi di sale grosso, 100 grammi di aceto bianco, 400 grammi di acqua, 3 limoni. Mettere i limoni con buccia spezzettati e senza i semi insieme al sale nel frullatore per il tempo necessario a sminuzzare tutto bene. Mettere sul fuoco ed aggiungere l acqua e l aceto. Fare bollire per circa 15 minuti, passarlo ancora nel frullatore fino ad ottenere una purea omogenea. Dosi: 2 cucchiai nella vaschetta del detersivo e usare l aceto bianco a posto del brillantante, usare il sale grosso da cucina al posto di quello specifico. Questo detersivo ottimo per lavare i piatti a mano, deodora, sgrassa e non lascia residui nocivi. Personalmente lo alterno al dentifricio per l igiene orale (non mi assumo nessuna responsabilit).
I detersivi per i piatti a mano consigliabile diluirli in una tazza o nella bacinella con lacqua ed immergerci le stoviglie per pulirle con meno acqua e meno detersivo.

Per vetri e specchi2: un quarto di litro dacqua, mezzo bicchiere di aceto, mezzo bicchiere di alcool denaturato e 3 gocce di detersivo liquido per i piatti. Mettere questo composto in un flacone con spruzzatore e usarlo come un prodotto convenzionale. Per pavimenti non porosi (piastrelle, parquet verniciato, marmo lucidato): Versare nel secchio da mezzo a un cucchiaio di liquido per stoviglie e mezzo bicchiere di aceto bianco; per disinfettare aggiungere 5 gocce di olio essenziale di timo (facoltativo). Se si rispettano le dosi non sar necessario risciacquare. Per sporco resistente di cappa, fornelli, piatto della doccia e sporco vecchio: preparare una polvere detergente preparando in un barattolo di vetro con coperchio ermetico 2 cucchiai di argilla bianca, un cucchiaio di pomice, un cucchiaio di soda e 10 gocce di olio essenziale di bergamotto o di timo. Si usa come una comune polvere abrasiva; ottima anche come detergente battericida per i sanitari. Aceto bianco come anticalcare e lucidante Colla per carta e cartone
Ingredienti: -1 cucchiaio di farina 10 cucchiai di acqua. Mettere l acqua e la farina

sul fuoco basso, riscaldare mescolando, appena inizia a bollire spengere il fuoco e continuare a mescolare per un po . Una volta raffredata pronta da usare. Simile nella presa alle colle viniliche. Non resiste all acqua abbondante! Dura massimo 10 giorni in frigo prima di fermentare! Per lavare il viso e il corpo Farina integrale d avena a conservare in frigo in barattolo ermetico Farina integrale di grano saraceno. Sulla pelle bagnata strofinare la farina prima impastata con un po dacqua nel cavo della mano o in una ciotola. Per tutte le pelli anche le pi delicate CURADEIDENTI Lo spazzolino serve nella rimozione della placca, il dentifricio solo un valido ausilio. Il dentifricio deve possedere un ph stabile intorno al 7.0, sapore gradevole, non deve irritare le mucose. Usare troppo dentifricio non permette allo spazzolino di

rimuovere meccanicamente la placca. I dentifrici rappresentano a livello mondiale la fonte di floruri maggiormente diffusa. Il dentifricio rappresenta un elemento di piacere. Non tuttavia indispensabile per una buona igiene orale. L uso per denti sani sconsigliato. E quindi utile per cure prescritte da un dottore o da uno specialista. Le abitudini alimentari di quest epoca non giustificano l utilizzo di un farmaco o comunque prodotto chimico schiumogeno inquinante solo per migliorare l alito o per dare maggiore piacere nel pulirsi i denti. Polpa di fragola: passata sui enti aiuta a renderli pi bianchi e ad avere un alito pi fresco. Elimina il tartaro. Bicarbonato di sodio da cucina purissimo:ha propriet sbiancanti ma va utilizzato non pi di 1-2 volte al mese per non rischiare di abradere lo smalto dei denti che potrebbero diventare sensibili e opachi. Salvia: propriet antisettiche e cicatrizzanti contro gengiviti e carie;la salvia non deve essere data agli epilettici,ipertesi e alle donne in gravidanza o allattamento Strofinare la salvia fresa sui denti. Mischiare della salvia in polvere con argilla verde. Dentifricio: Mescolare 6 gr i salvia ridotta in polvere con 10 gr i carbonato di sodio pi 5 gr di bicarbonato di sodio. Amalgamare con cura con argilla verde ventilata. Pasta dentifricia con salvia e menta: 1 cucchiaio di acqua distillata 2 cucchiai di caolino ventilato, 1 cucchiai i foglie di salvia essiccate, 1 cucchiaio di foglie di menta essiccate, 3 cucchiai di glicerina f.u. 3 gocce i olio essenziale di menta. Miscelate l olio di menta con la glicerina e stemperate l argilla con l acqua. Pestatele erbe essiccate nel mortaio fino a ridurle a una polvere fine fine. Amalgamate le due miscele e, se occorre, aggiungete altra acqua distillata fino ad ottenere un impasto sufficientemente morbido. Conservare in frigo. Buccia di limone: utile per sbiancare i denti e ridurre il tartaro. Per pulire e sbiancare i denti: sfregare i denti con succo di limone. Dentifricio agli agrumi:
ingredienti: Le scorze di alcune arance e alcuni limoni non trattati in pari quantit,

una manciata di chiodi di garofano. Pulite bene le bucce degli agrumi dalle loro pellicine bianche allinterno e mettetele ad essiccare in una stanza areata. Dopo circa una settimana trituratele nel mortaio con

i chiodi di garofano fino ad ottenere una polvere omogenea. Filtratela con un setaccio sottile. Conservate la polvere in una scatolina e massaggiatevi i denti con un pizzico di polvere ogni volta che volete, senza sciacquarvi la bocca. Questa polvere ha un ottimo potere detergente e profuma lalito. Dentifricio con semi di finocchio selvatico: i semi pestati e mescolati con argilla verde ventilata. Per profumare lalito e rinforzare le gengive. Dentifricio vegano: 2 cucchiai di argilla bianca, 1 cucchiaio di bicarbonato, 1 cucchiaio di the verde (foglie tritate) 10 gocce di olio essenziale di menta. DENTIFRICIO 3 cucchiai di argilla verde o bianca 1 cucchiaio di bicarbonato 1 pizzico di sale marino 7/8 gocce di olio essenziale di salvia o menta o eucalipto. Mettere tutti gli ingredienti in un contenitore a chiusura ermetica e agitare. Se si preferisce la versione i pasta aggiungere acqua quanto basta PASTA DENTIFRICIA ALLARGILLA Mescola una goccia di olio essenziale di menta con un cucchiaio di glicerina. Stempera intanto due cucchiai di argilla con un cucchiaio di acqua e mescola gli ingredienti. Per ottenere un impasto pi morbido aggiungi pi acqua. DENTIFRICIO Mescolare 6 gr i salvia ridotta in polvere con 10 gr i carbonato di sodio pi 5 gr di bicarbonato di sodio. amalgamare con cura con argilla verde ventilata. Pasta dentifricia con argilla e salvia Acqua distillata 1 cucchiaio Argilla ventilata 2 cucchiai Foglie essiccate di salvia 1 cucchiaio Glicerina F.U. 2 cucchiai Olio essenziale di menta 1 goccia Mescolate lolio essenziale di menta con la glicerina e stemperate l agilla con lacqua. Amalgamate le due miscele e ,se occorre, aggiungete altra acqua distillata o oligominerale fino ad ottenere un impasto abbastanza morbido. Conservare in frigorifero Tintura anticarie con aloe vera: 10 gr di tintura di Aloe vera 10 gr di tintura di Ruta 10 gr di tintura di Salvia Miscelate gli ingredienti. Pulite il dente ed introducete un po di cotone imbevuto di tintura. Rinnovate frequentemente. Per prevenire la carie: utilizzare polvere di Coda Cavallina (Equisetum Arvense) come dentifricio. Se le gengive sono infiammate e arrossate ottimo un decotto di Malva (fiori e foglie). La malva emolliente applicata su infiammazioni e ascessi. I gargarismi con il decotto sono consigliati per gengiviti e ascessi dentari

Se dolgono i denti: gocce 2 volte al d olio essenziale di chiodi di garofano, oppure un chiodo di garofano direttamente sul dente cariato. Pare sia efficace anche un granello di sale grosso da tenere sul dente o a sfregare sulla gengiva. Tutto ci servir solo a calmare o fermare il dolore per un po. Collutorio per l alito cattivo: 1- Vino di liquirizia, ottenuto facendo macerare 100 gr di radice a pezzi piccoli in 1 litro di vino bianco per 10 giorni 2- Decotto di mirto: 20 gr di foglie in 1 litro d acqua; bollire per 5 minuti. 3- Decotto di timo: bollire 30 gr di pianta intera senza radice in 1 l dacqua per 3 minuti. Colare ed usare per fare degli sciacqui Sempre per l'alito: -foglie dalloro sotto la lingua. -Menta bollita nell aceto e lavarsi bene la bocca. -Masticare la mattina le cime delle foglie di Fico DEODORANTE Un cucchiaio di amido di mais, 1 cucchiaio di talco profumato 10 gocce i olio essenziale di limone o bergamotto Si usa come un normale talco DEODORANTE IN STICK Una parte di bicarbonato,due parti di amido di mais,tre parti di talco non profumato,due parti di alcool( ottima la vodka),due parti di acqua distillata,otto parti di cera dapi. Sciogliete la cera a bagnomaria. Unite gli altri ingredienti mescolando e versate in stampi. Se come stampi usate i rotoli di cartone della carta igienica potete usare il vostro stick come quelli in commercio,spingendolo fuori al tubo quando vi serve. Poi in un sacchettino sigillato. Oppure usate come stampo linvolucro di plastica di un deo-stick finito. Aperto ad integrazioni e correzioni. Adesso bisogna iniziare a lavarsi! Poi si producono i detergenti. Si continua con la soddisfazione di usarli. Si finisce con il pulire meno o con meno! Argilla VERDE: il ferro presente che la colora di verde.Pi comunemente usata per scopi terapeutici, ha notevoli propriet assorbenti e antitossiche. Diverse qualit sul mercato A. BIANCA o CAOLINITE: non contiene ferro, usata per la cosmesi. A. ROSSA o GIALLA: il colore ovuto alla presenza di composti di ferro o rame. Poco utilizzata per scopo terapeutico. La scarsa presenza di ferro la rendono particolarmente adatta per il fegato, per la mucosa intestinale e il midollo osseo. Argilla grossa: per uso esterno; impacchi, cataplasmi, bagni e pediluvi. Argilla fine: bendaggi, lavaggi, irrigazioni, maschere e applicazioni cosmetiche. Argilla ventilata: bevande terapeutiche, dentifrici, saponie per rinforzare i capelli. alcune delle ricette qui sopra sono state prese dal sito http://www.ilmiosapone.it che ringraziamo

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