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OBBLIGHI LEGISLATIVI PER MACCHINE, UTENSILI E

MATERIALI DESTINATI AL CONTATTO CON GLI ALIMENTI

ASPETTI TECNICO NORMATIVI

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor


INDICE

Classificazione e caratteristiche dei principali


materiali: vetro, plastiche, carta, metalli

Quadro legislativo per i diversi materiali

Principali problemi e contaminanti

Metodi di indagine analitica

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Classificazione e caratteristiche dei principali
materiali : vetro, plastiche, carta, metalli

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Vetro

Le caratteristiche tradizionali: trasparenza, igienicità, inerzia chimica,


impermeabilità, stabilità nei confronti degli alimenti

A queste il vetro aggiunge oggi una maggiore leggerezza, resistenza


meccanica agli urti e termica

E non trascuriamo la consolidata riciclabilità dello stesso

Le criticità: oltre alle caratteristiche fisico-meccaniche, si rimarca la


criticità del piombo (poco diffusa) e dell’arsenico (episodica)

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La Carta e il Cartone

Il loro utilizzo è vantaggioso sia per i costi energetici necessari alla


produzione, sia per le possibilità di riciclaggio che questi materiali
offrono.

Particolare importanza ha oggi il cartone prodotto con fibra di


recupero, avente caratteristiche di bassa qualità e di costi contenuti,
destinato ad impieghi non critici dal punto di vista igienico

Il cartone kraft, cioè quello di primo utilizzo, di migliore qualità,


mantiene un ruolo molto importante nelle applicazioni più critiche in
termini di igiene del prodotto.

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Materiali metallici

I metalli sono componenti fondamentali delle macchine e degli


impianti destinati al contatto con alimenti.

Le caratteristiche sono note: resistenze meccaniche, termiche,


all’usura, lavorabilità, ecc.

Le criticità risiedono nella loro composizione chimica (metalli pesanti


migrabili) e nella loro resistenza all’aggressione chimica degli
alimenti e dei prodotti di pulizia e delle relative operazioni e
condizioni.

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Alluminio

Vale quanto detto nella slide precedente.

Particolare attenzione va appunto riservata alla resistenza chimica


della lega utilizzata in funzione degli alimenti con cui entra in
contatto.

Il rispetto puntuale delle limitazioni legislative garantisce l’assenza di


qualsiasi problematica e criticità

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Materie plastiche

Tipo di polimeri

PVC
PP
LDPE – HDPE
PET
SAN
ABS
PC
PST Legenda:
PA PVC polivinilcloruro
PP polipropilene
HDPE polietilene ad alta densità
PST polistirene
LDPE polietilene a bassa densità
PET polietilenetereftalato
PA poliammide
PC Policarbonato
SAN Copolimero stirene-acrilonitrile
ABS Copolimero acrilonitrile-butadiene-stirene

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QUADRO NORMATIVO PER I DIVERSI MATERIALI

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Le basi normative di carattere generale

Legislazione degli alimenti : SICUREZZA ALIMENTARE


REG. (CE) N. 178/2002 del 28 gennaio2002

Controlli ufficiali:
REG. (CE) N. 882/2004 del 29 aprile 2004

Norma quadro su Materiali in contatto con alimenti: ANALISI PER


PRODOTTO e ANALISI DEL RISCHIO
REG. (CE) N. 1935/2004 del 27 ottobre 2004

Buone Pratiche di Fabbricazione: SISTEMA QUALITA’ PER LE AZIENDE


REG. (CE) N. 2023/2006 del 22 dicembre 2006

Insudiciamento degli alimenti : STRUMENTO SANZIONATORIO


Legge 283 del 1962 (Legge nazionale utilizzata per sanzionare nel caso ITX)

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Il Regolamento (CE )N. 1935/2004

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REGOLAMENTO (CE) N. 1935/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio
del 27 ottobre 2004
riguardante i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari e
che abroga le direttive 80/590/CEE e 89/109/CEE

è il Regolamento quadro capostipite dell’intero corpo legislativo

riguarda tutti i materiali di qualunque natura

fornisce i principi di base della conformità dei materiali

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… dal REGOLAMENTO (CE) N. 1935/2004

Articolo 3
Requisiti generali
1. I materiali e gli oggetti, compresi i materiali e gli oggetti attivi e intelligenti,
devono essere prodotti conformemente alle buone pratiche di fabbricazione
affinché, in condizioni d’impiego normali o prevedibili, essi non
trasferiscano ai prodotti alimentari componenti in quantità tale da:
a)costituire un pericolo per la salute umana;
b) comportare una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti
alimentari;
o
c) comportare un deterioramento delle loro caratteristiche organolettiche.
2. L’etichettatura, la pubblicità e la presentazione di un materiale o di un
oggetto non deve fuorviare i consumatori.

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Alcuni dei 29 Consideranda : il terzo

… direttamente e indirettamente …

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MATERIALI A CONTATTO DIRETTO
non solo gli imballaggi primari
Sono a diretto contatto anche:
i recipienti per la lavorazione e cottura, gli utensili, ecc.
i nastri trasportatori (PVC, PU, tessuti diversi, gomma)
parte di impianti delle aziende alimentari: tubi, convogliatori,
valvole, i rubinetti, i dosatori, le guarnizioni, serbatoi, nastri
trasportatori (PVC, PU, tessuti diversi, gomma)
parte di appoggio di forni di cottura ed essiccamento
guanti degli operatori, utensili da cucina, ecc.

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MATERIALI IN CONTATTO INDIRETTO

i rivestimenti delle pareti, pavimenti es. luoghi di lavoro, celle


frigorifere con alimenti sospesi o le altre parti non a
contatto, ecc.
gli imballaggi secondari e di trasporto (cartone ondulato,
scotch, film termoretraibili dei pallets, influenza della carta e
plastica da riciclo)
gli accessori di lavorazione (camici, etichette, ecc.)
il manico delle pentole, degli utensili da cucina, e
ecc.

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Alcuni dei 29 Consideranda : il decimo

… invito ad una analisi del rischio

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Alcuni dei 29 Consideranda : il diciottesimo

… una grande attenzione al consumatore

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Alcuni dei 29 Consideranda : il ventiseiesimo

Il D.P.R 777 italiano (legge nazionale) e ora anche regolamenti di alcune regioni
italiane stabiliscono le ammende, che possono inasprirsi se subentrano danni alla
salute umana

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Alcuni dei 28 Articoli : il primo

… invita ad una regolamentazione del mercato per assicurare un elevato


livello di sicurezza al consumatore

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Alcuni dei 28 Articoli : il secondo

.. definizione di rintracciabilità

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Alcuni dei 28 Articoli : il secondo, comma 1. b)

… definizione di immissione sul mercato

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Alcuni dei 28 Articoli : i comma 2. c) e d) del secondo

… definizione di “impresa” e “ operatore economico”

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Alcuni dei 28 Articoli : il quinto da comma 1 a) fino 1 n)

… che delinea l’iter su cui basare l’analisi del rischio e la creazione della
documentazione di supporto a disposizione delle autorità competenti che volessero
ispezionarla
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Il Regolamento (CE) N. 1935/2004

“invita” o meglio obbliga alla

ANALISI DEL RISCHIO PER L’USO NELL’IMPIEGO


PREVEDIBILE DEL MATERIALE ATTRAVERSO VALUTAZIONI
DI DANNO ORGANOLETTICO e DANNO TOSSICOLOGICO

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e a dare evidenza che i materiali
NON CEDANO SOSTANZE PERICOLOSE IN QUANTITA’ DA
PRODURRE UN DANNO ALLA SALUTE

oltre ai controlli analitici previsti dalle Normative per i singoli


materiali (migrazioni globali e specifiche, requisiti di composizione
e purezza) occorre compiere approfondimenti con analisi di
screening atte ad individuare sostanze critiche indesiderate

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Alcuni dei 28 Articoli : il sedicesimo, comma 1)

… obbligo all’emissione per tutti i materiali della “Dichiarazione di conformità”, come esito
della conformità del prodotto

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Alcuni dei 28 Articoli : il sedicesimo, comma 1) e 2)

… obbligo di disporre della documentazione di supporto, altrimenti la dichiarazione di


conformità costituisce un falso

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DOCUMENTAZIONE DI SUPPORTO

La documentazione di supporto deve essere costituita da tutti


quei documenti che provano la conformità degli FCM (Food
Contact Materials).

Ne elenchiamo i principali:

1. La dichiarazione di conformità di ogni singola materia prima


compresi i coadiuvanti di processo e le relative schede
tecniche e di sicurezza;

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DOCUMENTAZIONE DI SUPPORTO

2. L’analisi del rischio legato agli FCM e al processo di


produzione e la pianificazione delle azioni di sorveglianza e
degli interventi successivi;

3. Le prove di laboratorio attestanti la conformità degli FCM,


rilasciate da un laboratorio qualificato interno o esterno
all’azienda;

4. I calcoli teorici.

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Alcuni dei 28 Articoli : il diciassettesimo

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Alcuni dei 28 Articoli : il ventiquattresimo

… chi immette sul mercato FCM è soggetto a ispezioni delle autorità competenti:
ASL, Corpo Forestale dello Stato, Camere di Commercio e dopo denuncia NAS

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altri concetti introdotti dal REG. (CE) Nr. 1935/04

1. LEGITTIMAZIONE DEI MATERIALI ATTIVI E INTELLIGENTI


(iter della petizione presso l’EFSA);

2. RUOLO DELL’AUTORITA’ PER LA SICUREZZA ALIMENTARE


EFSA;

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altri concetti introdotti dal REG. (CE) Nr. 1935/04

1. ETICHETTATURA DEI PRODOTTI (art. 15);

1. uso del simbolo o della destinazione d’uso

2. se del caso, speciali istruzioni da osservare per garantire un


impiego sicuro e adeguato, e

3. il nome o la ragione sociale e, in entrambi i casi, l’indirizzo o


la sede sociale del fabbricante, del trasformatore o del
venditore responsabile dell'immissione sul mercato, stabilito
all’interno della Comunità, e

4. un’adeguata etichettatura o identificazione, che assicuri la


rintracciabilità del materiale od oggetto di cui all'articolo
17, e

5. Etichettatura anche per i materiali attivi con adeguate


avvertenze sulle caratteristiche funzionali.

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Panoramica sui regolamenti e le direttive più importanti e
specifiche che disciplinano i materiali destinati al contatto con
alimenti

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LE BASI NORMATIVE

Legislazione degli alimenti (principi generali + creazione EFSA)

REG. (CE) N. 178/2002 del 28 gennaio2002


Stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'Autorità
Europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza
alimentare

Controlli ufficiali:
REG. (CE) N. 882/2004 del 29 aprile 2004
Relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di
mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali

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LE BASI NORMATIVE

Norma quadro su Materiali in contatto con alimenti


REG. (CE) N. 1935/2004 del 27 ottobre 2004

Buone Pratiche di Fabbricazione:


REG. (CE) N. 2023/2006 del 22 dicembre 2006

Insudiciamento degli alimenti


Legge 283 del 1962 (Legge nazionale utilizzata per sanzionare
nel caso ITX)

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REGOLAMENTO (CE) N. 178/2002 del 28 gennaio2002
che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce
l'Autorità Europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della
sicurezza alimentare

Considerandum 11°

Per affrontare il problema della sicurezza alimentare in maniera sufficientemente


esauriente e organica è opportuno assumere una nozione lata di «legislazione
alimentare», che abbracci un'ampia gamma di disposizioni aventi un'incidenza diretta o
indiretta sulla sicurezza degli alimenti e dei mangimi, tra cui disposizioni sui materiali e
gli oggetti a contatto con gli alimenti, sui mangimi e su altri mezzi di produzione agricola
a livello di produzione primaria.

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REGOLAMENTO (CE) N. 882/2004 del 29 aprile 2004
relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla
normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla
salute e sul benessere degli animali

Considerandum 25°

I controlli dei mangimi e degli alimenti provenienti da paesi terzi di


cui alla direttiva 97/78/CE si limitano agli aspetti veterinari.
Occorre integrare tali controlli con controlli ufficiali su aspetti non
coperti dai controlli veterinari come ad esempio quelli relativi agli
additivi, all’etichettatura, alla tracciabilità, all’irradiazione di
prodotti alimentari e ai materiali a contatto con gli alimenti.

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REGOLAMENTO (CE) N. 882/2004 del 29 aprile 2004
relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla
normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla
salute e sul benessere degli animali

L’ALLEGATO VII indica tra i laboratori comunitari di riferimento

9. Laboratorio comunitario di riferimento per i materiali destinati a


venire in contatto con gli alimenti - Centro comune di ricerca della
Commissione - JRC di ISPRA

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LE LEGGI SPECIFICHE

I documenti di riferimento europei per i materiali regolamentati:

• PLASTICA regolamentata dalle Direttive Europee


82/711/CEE, 85/572/CEE, 93/8/CE, 97/48/CE, Reg. (CE) N.
1895/2005, Reg. (EU) N.10/2011,
Reg. (EU) N. 321/2011 e Regolamento 1282/2011

• CERAMICA regolamentata dalle Direttive Europee


84/500/CEE e 2005/31/CE

continua

.
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LE LEGGI SPECIFICHE

• CELLULOSA RIGENERATA regolamentata dalla Direttiva


Europea 2007/42/CE

• ELASTOMERI E GOMME regolamentati dalla Direttiva


Europea 93/11/CEE (solo Nitrosammine)

• MATERIALI ATTIVI E INTELLIGENTI regolamentati dal Reg.


CE N. 450/09;

• PLASTICHE DA RICICLO (quindi plastiche) regolamentata


dal Reg. (CE) N. 282/08;
continua
.
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EUROPA
ALTRI MATERIALI che saranno regolamentati con misure
specifiche

• ADESIVI;
• CARTA E CARTONI;
• GOMME NATURALI;
• RESINE A SCAMBIO IONICO;
• METALLI E LEGHE;
• SILICONI;
• VERNICI E RIVESTIMENTI
• ecc.

citati dal Reg. (CE) n. 1935/2004 43

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SCHEMA DI RIEPILOGO DEL QUADRO LEGISLATIVO EUROPEO

Regolamento CE 1282/2011

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ITALIA
D.M. 21/03/73 e successivi aggiornamenti, quali i
recepimenti delle Direttive Europee

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ITALIA

MATERIALI CON REGOLAMENTAZIONE SPECIFICA

• PLASTICA regolamentata da decreti italiani e Regolamenti e direttive


EU;
• CERAMICA regolamentata da decreti italiani che recepiscono le
direttive EU;
• CELLULOSA RIGENERATA regolamentata da decreti italiani che
recepiscono le direttive EU;
• VETRO regolamentato da decreti italiani;
• CARTA E CARTONI regolamentati da decreti italiani
• BANDA STAGNATA regolamentata da decreti italiani;
• BANDA CROMATA regolamentata da decreti italiani;
• GOMMA NATURALE regolamentata da decreti italiani;

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ITALIA

MATERIALI CON REGOLAMENTAZIONE SPECIFICA

• ACCIAI INOX regolamentati da decreti italiani, recente il D.M. n. 258 ;


• ALLUMINIO regolamentati da un decreto italiano;
• MATERIALI ATTIVI E INTELLIGENTI regolamenti europei;
• PLASTICHE DA RICICLO regolamenti europei e una circolare del
Ministero Italiano;
• altri quali PARAFFINE E CERE , COLORANTI DEI POLIMERI
(MASTER), NERI DI CARBONE, COADIUVANTI TECNOLOGICI
regolamentati da decreti italiani;

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MATERIALI REGOLAMENTATI SPECIFICATAMENTE

• l’osservanza di liste positive per la composizione di detti materiali (materiali plastici,


gomme, carta, acciai, ecc.);
• i limiti di migrazione globale con relativi liquidi simulanti e condizioni di contatto
(tranne che per la carta);
• i limiti di migrazione specifica per molti elementi e composti (monomeri, additivi,
cariche, coloranti, coadiuvanti di processo, ecc.);
• la non “sfavorevole” alterazione delle caratteristiche organolettiche dell’alimento
(compreso il suo colore);
• controllo dei parametri funzionali, l’igiene e la pulibilità, assenza di sostanze
indesiderabili e non intenzionalmente aggiunte per una totale sicurezza
dell’utilizzatore.

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LE PLASTICHE
(LEGISLAZIONE EUROPEA)

Le sostanze utilizzate per produrre una materia plastica devono essere


presenti nelle liste positive delle sostanze di partenza (monomeri e
additivi)indicati nel Reg. (EU) N. 10/2011.
I controlli si articolano nella verifica del rispetto dei limiti di
migrazione globale e specifica (se quest’ultima è prevista) in base
alle direttive 82/711/CEE, 85/572/CEE, 93/8/CEE, 97/48/CE e al Reg.
(EU) Nr. 10/2011;
Per gli oggetti colorati, occorre verificare l’assenza di migrazione del
colore (requisito della legislazione italiana e ribadito nei requisiti
generali del Reg. CE N. 1935/04, art. 3);
Verifica dell’inerzia sensoriale
Indagine di SCREENING per la valutazione di rischio tossicologico
(contaminanti volatili e non volatili presenti sul lato destinato al
contatto).

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LE CERAMICHE
(LEGISLAZIONE EUROPEA)

• i limiti di migrazione specifica di PIOMBO e CADMIO in


acido acetico al 4% a temperatura ambiente per 24
ore

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CELLULOSA RIGENERATA
(LEGISLAZIONE EUROPEA)

La CELLULOSA RIGENERATA è un materiale scarsamente impiegato


alcune applicazioni sono ancora usate negli incarti di caramelle,
budelli sintetici e dischetti per le svizzere, ecc.
Tutti le sostanze utilizzate devono essere presenti nelle liste positive
delle sostanze di partenza (monomeri e additivi) indicate nella
relativa direttiva.
Evidenza del rispetto dei requisiti di conformità compositiva.
Prove dell’inerzia sensoriale.

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LE GOMME
(LEGISLAZIONE EUROPEA E ITALIANA)
Le gomme a livello europeo devono solamente soddisfare il requisito di
contenuto di nitrosammine come richiesto nella specifica direttiva.
Altri requisiti sono prescritti nelle legislazioni nazionali e tra queste anche
l’Italia con il D.M. 21.03.73.
Le sostanze utilizzate devono essere presenti nelle liste positive delle
sostanze di partenza (elastomeri e additivi) del D.M. 21.03.73 e devono
rispettare le specifiche condizioni, limitazioni e tolleranze di impiego;
E’ richiesto il rispetto dei limiti di migrazione globale e specifica
(quest’ultima se prevista), assenza di residui di coadiuvanti tecnologici
(carbammati, tiourami, santogenati, perossidi, ecc.);
verifica dell’inerzia sensoriale.
Indagine di rischio tossicologico (contaminanti volatili e non volatili).

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GOMME
(COE RESOLUTION ResAP (2004) 4 versione 1 - 10.06.2004)

Anche se non è un documento di legge, il Consiglio d’Europa ha elaborato


una Risoluzione sulle gomme.
Stabilisce:
- articoli in gomma devono essere prodotti in GMP.
- fissa i limiti di migrazione globale a 10 mg/dm2 o 60 mg/Kg per le gomme.
- un contenuto di N-nitrosammine (<0,01 mg/Kg), sostanze nitrosabili (<
0,1 mg/Kg) e assenza di ammine aromatiche.
- cita la direttiva europea 2002/72/CE per le plastiche come documenti di
riferimento per eseguire i test di migrazione globale.
- divide le gomme in 3 categorie I, II, III. Per la III non sono previste prove di
migrazione globale

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SILICONI
(LEGISLAZIONE EUROPEA – REG. CE N. 1935/04)

I siliconi sono prodotti spesso usati in ambito casalingo (tortiere e stampi


per dolci) o in oggetti della puericultura.
Si controllano sulla base della legislazione italiana per le plastiche e la
legislazione francese e tedesca relativa agli elastomeri, verificando i
seguenti requisiti:
migrazione globale nei simulanti alimentari, nelle condizioni d’uso
prevedibili;
migrazione specifiche delle sostanze limitate per le plastiche, nei
simulanti alimentari, nelle condizioni d’uso prevedibili;
migrazione del colore nei simulanti alimentari, nelle condizioni d’uso
prevedibili;

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SILICONI
(LEGISLAZIONE EUROPEA – REG. CE N. 1935/04)

ma anche
calo in peso a 200 °C per 4 ore (legge francese e tedesca);
eventuale numero di perossidi (legge francese);
verifica dell’inerzia sensoriale.

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SILICONI
(COE RESOLUTION ResAP (2004) 5 versione 1 - 10.06.2004)

Anche se non è un documento di legge il Consiglio d’Europa ha elaborato


una Risoluzione sui siliconi.
Stabilisce una lista di sostanze approvate per l’uso di materiali e articoli
destinati al contatto con alimenti (agenti di polimerizzazione, additivi,
ecc.) e una lista di sostanze di partenza non autorizzate.
Fissa i limiti di migrazione globale a 10 mg/dm2 o 60 mg/kg per i siliconi
Cita le direttive europee per le plastiche come documenti di riferimento
per eseguire i test di migrazione globale.
Chiede la non alterazione organolettica degli alimenti: verifica
dell’inerzia sensoriale.

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CARTA, CARTONE E CARTONCINO
(LEGISLAZIONE ITALIANA)

Per le carte non abbiamo una legge Europea.

In Italia questo materiale viene disciplinato dal D.M. 21.03.73, e prevede:

che debbano essere prodotte da sostanze autorizzate e quindi quelle presenti


nelle liste positive del D.M.;

che debbano soddisfare i requisiti di composizione come da D.M.;

che debbano soddisfare i requisiti di purezza (Piombo e PCB);

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CARTA, CARTONE E CARTONCINO
(LEGISLAZIONE ITALIANA)

In Europa sono in uso il controllo di altri requisiti dettati dalle BFR e dalla
Risoluzione del Consiglio d’Europa: oltre al Piombo, Cadmio e Mercurio,
PCP, fenoli e cresoli, Diisopropilnaftalene (DiPN), ftalati (DiBP, ecc.),
oli minerali (MOSH, MOAH, POSH, POAH), tutti composti intesi come
contaminanti, comunque disciplinati dal Reg. CE N. 1935/04;

verifica dell’inerzia sensoriale;

indagine di rischio tossicologico (contaminanti volatili e non volatili presenti


sul lato destinato al contatto).

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GLI ACCIAI INOX
(LEGISLAZIONE ITALIANA)

Per gli acciai inox non abbiamo una legge Europea. In Italia questo
materiale viene disciplinato dal D.M. 21.03.73, che prevede:
che siano impiegati solo quelli indicati dalla lista positiva degli
acciai autorizzati prevista dal D.M.;
che debbano soddisfare i requisiti di migrazioni globali in acido
acetico nelle condizioni d’uso prevedibili;
che debbano soddisfare i requisiti di migrazioni specifiche di
NICHEL, CROMO e MANGANESE nel liquido derivante dal contatto
con acido acetico nelle condizioni d’uso prevedibili.

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GLI ACCIAI INOX
(LEGISLAZIONE ITALIANA)

(*) MANGANESE INTRODOTTO DAL


DECRETO 21 dicembre 2010, n. 258
Regolamento recante aggiornamento del decreto ministeriale 21 marzo
1973, concernente la disciplina igienica degli imballaggi, recipienti,
utensili destinati a venire a contatto con le sostanze alimentari o con
sostanze d’uso personale, limitatamente agli acciai inossidabili
(11G0028) (GU n. 28 del 4-2-2011 )
Entrata in vigore del provvedimento: 19/02/2011

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VETRO
(LEGISLAZIONE ITALIANA)

Per il vetro non abbiamo una legge Europea.


In Italia questo materiale viene disciplinato dalla legge italiana, che prevede
a seconda delle categorie di vetro, quanto segue:
Categoria A: vetri borosilicati e sodico-calcici incolori o colorati che
sopportano la temperatura di sterilizzazione;
Categoria B: vetri sodico-calcici anche opacizzati che sopportano le
temperature di pastorizzazione (T<80°C);
Categoria C: vetri al piombo che non sopporta i processi di riscaldamento e
che è comunemente impiegato per articoli di uso ripetuto (es. bicchieri in
cristallo, ecc.).
Si controlla la migrazione globale in acqua nelle condizioni d’uso
prevedibili prescritte dal D.M. e solo per i vetri di categoria C la migrazione
specifica di Piombo.

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ALLUMINIO
(LEGISLAZIONE ITALIANA)

Per l’alluminio non abbiamo una legge Europea.


In Italia questo materiale viene disciplinato dalla legge italiana, che
prevede:
che si impieghi a contatto con alimenti, alluminio e leghe di alluminio,
con un grado di purezza come da D.M. n. 76 del 18/04/07 (vicino alle
norme tecniche già da tanto in uso UNI EN 601 e 602)
Inoltre questo D.M. prevede che per la produzione di vassoi di
alluminio si usi durante l’imbutitura un lubrificante che sia o un olio
alimentare o un olio conforme alla Farmacopea.
La contaminazione da lubrificante dovrà essere gestita dalle GMP.

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I MATERIALI NON REGOLAMENTATI SPECIFICATAMENTE

Sono gli oggetti in lega metallica non regolamentata, di legno, di sughero, di fibra artificiale
e naturale, di materiali naturali non citati nel DM 21.3.73;
In questi casi occorre procedere così (come da comunicazioni di ISS)
• esame della composizione del materiale;
• contatto con alimento reale (le prove con i simulanti non sono applicabili);
• ricerca analitica degli eventuali migranti nell’alimento, in confronto con lo stesso non
posto in contatto con il materiale in esame;
• confronto delle quantità dei composti migrati dal materiale con i dati tossicologici
presenti nella legislazione per il contatto con alimenti, nel Synoptic Document ed. 2005,
e nella legislazione degli ingredienti alimentari

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LEGNO
(LEGISLAZIONE EUROPEA – REG. CE N. 1935/04)

Per il legno non abbiamo una legge Europea e Italiana specifica.


Con prove di contatto con alimento reale occorre verificare l’assenza di
contaminanti e quindi la contenuta contaminazione di:
Sostanze volatili.
sostanze non volatili
Pentaclorofenolo (limite applicabile 0,02 mg/Kg)
Metalli pesanti quali sicuramente il PIOMBO
L’inerzia sensoriale
biocidi

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GLI ACCIAI NON INOX E LE LEGHE METALLICHE
(LEGISLAZIONE EUROPEA a carattere generale – REG. CE N. 1935/04)

Per gli acciai non inox non abbiamo una legge Europea e Italiana
specifica.

Con prove di contatto con alimento reale occorre verificare l’assenza di


contaminazione dell’alimento e quindi la non cessione di NICHEL,
CROMO e MANGANESE ma anche di altri metalli costituenti la lega.

Verifica dell’assenza di alterazione sensoriale dell’alimento posto


in contatto con il materiale a confronto con l’alimento tal quale.

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor


Le contaminazioni alimentari possibili

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dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
metalli pesanti, composti del rivestimento interno,
Metallo
solventi, lubrificanti, controstampa
cariche, Piombo, additivi, adesivi, composti delle
Carte, Cartoni stampa, sbiancanti ottici, PCB, Formaldeide, Fenolo,
Ftalati, DiPN, oli minerali
Legno pigmenti, antimicrobici (antimuffa), lacche, vernici

monomeri, additivi, coadiuvanti di processo, coloranti,


Plastica
adesivi, inchiostri, pigmenti, ammine aromatiche
Vetro Piombo e Arsenico
Ceramica Cadmio, Piombo
monomeri, additivi, coadiuvanti, cariche, reticolanti,
Gomma
vulcanizzanti, coloranti

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dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
Legenda:

- : nessuna criticità
+ : criticità trascurabile
++ : criticità bassa
+++ : criticità da sorvegliare
++++ : criticità alta

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dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
Le criticità dei materiali polimerici sono riassumibili sia in termini
di frequenza che contaminazione dell’alimento come segue:

polimero monomero/i oligomeri additivi metalli

PVC +++ - ++++ ++


PE -/+ +++ +++ -
PET + - - +
PP - ++ +++ -
PS ++ + - -
PC + - - -
ABS/SAN +++ - - -

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dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
e la criticità dei loro additivi è così riassumibile

gli additivi più abbondanti


antiossidanti e plastificant
polimero scivolanti antistatici
stabilizzanti i
PVC +++ ++++ + -

PE + - ++ +

PP + - ++ ++

70
dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
I casi più significativi

1. Componenti metallici e di alluminio:


contaminazione di lubrificanti e metalli pesanti

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dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
2.1. PVC (manufatti e guarnizioni):
plastificanti quali adipati, ftalati, ESBO, plastificanti polimerici,
composti dello Stagno (alcuni con LMS di 0,006 mg/kg)

72
dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
2.2. PE:
oligomeri (cere paraffiniche), scivolanti (ammidi),
antiossidanti

16/02/2015 73
dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
2.3. PP:
scivolanti (ammidi) e antiossidanti

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dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
2.4. PS:
monomero e oligomeri

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dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
2.5. ABS/SAN:
monomeri (acrilonitrile e butadiene)

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dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
3. Ceramica (di importazione) :
cessione di Cadmio (Cd) e Piombo (Pb) superiore ai limiti
ammessi

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dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
4. Acciai inox (di importazione):
cessione di Nichel, Cromo e Manganese in acido acetico
superiore ai limiti ammessi

16/02/2015 78
dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
5. Le guarnizioni e i tubi di trasferimento:
cessione di plastificanti e di altri costituenti se di PVC
di ammine aromatiche se in PU

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dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
I meccanismi di possibile contaminazione da parte di
oggetti in materia plastica, sia per la loro diffusione che
per la loro complessità formulativa

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dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
I POSSIBILI MECCANISMI DI CONTAMINAZIONE

Via “Aria” = composti volatili quali:


solventi
monomeri
composti leggeri di degradazione quali
Etile acetato, i-butanolo
CVM, Formaldeide, AN
Aldeidi da C1 a C9

81
dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
Via “Contatto” = composti non volatili in superficie:
Plastificanti (tracce)
Scivolanti
Antistatici
Costituenti della stampa (set-off)
Oligomeri
Lubrificanti
Metalli pesanti
Detergenti

82
dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
Via “Estrazione” = composti non volatili:
Plastificanti
Scivolanti
Antistatici
Oligomeri
Antiossidanti
Metalli pesanti
Lubrificanti
Detergenti

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dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
GLI EFFETTI SULL’ALIMENTO

1. Rischio per la salute (escluso nel rispetto delle


disposizioni legislative)

2. Alterazione sensoriale forte


Solventi
Aldeidi
Oligomeri (Stirenici e insaturi)
Detergenti

84
dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
GLI EFFETTI SULL’ALIMENTO

3. Alterazione sensoriale debole


Oligomeri (alifatici saturi)
Scivolanti
Plastificanti

4. Contaminazione dell’alimento con ripercussioni di


immagine e di mercato

85
dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
METODI DI INDAGINE ANALITICA

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dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
La documentazione di riferimento

Lo strumento che
suggeriamo di adottare
per la verifica della
conformità ai
Regolamenti CE dei
materiali, oggetto
(imballaggi,
attrezzature, utensili e
impianti) destinati a
venire in contatto con
gli alimenti

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dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
La documentazione di riferimento

Le norme tecniche per le migrazioni globali dei materiali


plastici

88
dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
La documentazione di riferimento

Le norme tecniche per l’idoneità delle carte e cartoni

89
dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
La documentazione di riferimento

Le norme tecniche per rivestimenti e casi particolari

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dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
La documentazione di riferimento

Le norme tecniche per utensili, stoviglie e pentolame

91
dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
• La documentazione di riferimento
Le norme tecniche per le migrazioni specifiche - 1

92
dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
La documentazione di riferimento

Le norme tecniche per le migrazioni specifiche - 2

93
dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
La documentazione di riferimento

Le norme tecniche per le carte e cartoni

94
dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
La documentazione di riferimento

Le norme tecniche per i contenitori metallici con


rivestimento interno epossidico

95
dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
• La documentazione di riferimento

Le norme tecniche per oggetti in ceramica e silicati

96
dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
La documentazione di riferimento

Le norme tecniche per oggetti in vetro e simili e porcellana

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dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
La pianificazione sui diversi prodotti

con quale frequenza?

dipende ….

dagli esiti precedenti


dalla qualità (qualifica) del fornitore
dai valori di migrazione precedenti (lontani o vicini ai limiti)
nel periodo di omologazione ogni 6 mesi, poi ogni anno, poi
ogni due anni, poi …..

98
dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
La stesura del piano dei controlli e la selezione delle
prove necessarie

Il minimo numero di prove di migrazione globale: es.


• Acido acetico
• Alcool etilico 50%
• Olio d’oliva rettificato
sono da escludere i simulanti alternativi se il laboratorio
(interno o esterno) non ha evidenza (documentata) che questi
simulanti non estraggano meno del simulante di riferimento
(requisito spessissimo disatteso)

99
dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
La stesura del piano dei controlli e la selezione delle
prove necessarie

Quindi i test sensoriali: FONDAMENTALI

da questi test si ricavano informazioni molto importanti e


significative sulla qualità degli imballaggi e sulla qualità dei
fornitori (processo, sub-fornitori, materie prime, ecc.)

Sono test che inizialmente devono essere svolti


frequentemente, all’esterno, ma il prima possibile devono
essere svolti all’interno, dopo la validazione fatta con adeguati
confronti (ring test)

100
dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
La stesura del piano dei controlli e la selezione delle prove
necessarie

Quindi i test sensoriali: FONDAMENTALI

• sono test semplici


• comportano piccoli investimenti
• forniscono informazioni preziose
• accrescono la cultura del Controllo Qualità
• sensibilizzano tutta l’organizzazione aziendale

101
dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
La stesura del piano dei controlli e la selezione delle prove
necessarie

in fase omologativa, per i materiali strategici suggeriamo:

il controllo dei NIAS ma anche dei IAS non noti

ma in sintesi si tratta di verificare o scoprire la “ricetta” del materiale


omologato, che deve rimanere identica e costante a meno di una nuova
omologazione

102
dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
La stesura del piano dei controlli e la selezione delle prove
necessarie

alcune attività gestionali e non tecniche o analitiche


L’esame puntuale delle dichiarazioni di conformità e delle schede
tecniche di accompagnamento e il loro confronto tra i diversi
fornitori qualificati
La registrazione delle sostanze con limitazione presenti nei
materiali

103
dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
segue - La stesura del piano dei controlli e la selezione delle
prove necessarie

Il confronto con i controlli interni o esterni


La programmazione semestrale di visite ispettive presso i fornitori
strategici
Il confronto con consulenti qualificati ed esperti
l’esame della documentazione associativa

104
dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor
La stesura del piano dei controlli e la selezione delle prove
necessarie - SINTESI

controllo dei REQUISITI LEGISLATIVI ESPLICITI


controllo dei REQUISITI LEGISLATIVI IMPLICITI
controllo dei REQUISITI SENSORIALI
controllo delle SPECIFICHE DI CAPITOLATO
controllo dei NIAS E IAS
controllo dei DOCUMENTI IN INGRESSO
controllo degli ESITI ANALITICI interni e esterni
controllo delle CHECK LIST degli AUDIT

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor Thiene, 4 giugno2010


IN PARTICOLARE

QUALI CONTROLLI SULLE MATERIE PRIME?

le valutazioni visive in accettazione: semplici attività per la


verifica della corrispondenza con la documentazione di
accompagnamento e se il materiale e il trasporto sono
conformi a quanto stabilito

nonché

i controlli stabiliti per la fase di accettazione, siano essi svolti


dal laboratorio interno o esterno o da altro personale
incaricato ….

106

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor


QUALI CONTROLLI SULLE MATERIE PRIME?

e inoltre

trattandosi di materiale destinato al contatto con alimenti

una prima valutazione sensoriale per i materiali organici

insieme a tutti i controlli semplici, rapidi, economici che


permettano di segregare la materia prima in ingresso, prima
che venga immessa nel ciclo

107

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor


APPENDICE

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor


RASFF

LA FOOD LAW – Reg. (CE) N. 178/02 HA ISTITUITO IL SISTEMA RAPIDO DI ALLERTA


https://webgate.ec.europa.eu/rasff-window/portal/index.cfm?event=notificationsList

Rapid Alert System for Food and Feed (RASFF) NEI REPORT TROVIAMO ANCHE LE
AZIONI INTRAPRESE DALLE AUTORITA’ SU ALCUNI MCA

01/07/2010 - FINLAND: migration of nickel (11-19 mg/dm²) from plastic nozzle


(BECCUCCIO IN PLASTICA) from the United States, via Sweden -
food contact materials
01/07/2010 – SLOVENIA: migration of formaldehyde (35 mg/kg - ppm) from melamine bowl
(SCODELLA IN MELAMMINA) from Spain - food contact materials

30/06/2010 - ITALIA: migration of nickel (0.2 mg/kg - ppm) from tea pot (TEIERA,
ACCIAIO?) from India - food contact materials

29/06/2010 - ITALIA: too high level of total migration (96 mg/kg - ppm) from metal pan
(PENTOLA IN METALLO) from Spain - food contact materials

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor


RASFF

29/06/2010 - POLONIA: migration of cadmium (0.871; 1.065; 1.371; 0.687 mg) and of lead
(12.16; 15.21; 19.68; 9.13 mg) from rim of decorated glasses
(BORDO BICCHIERE DECORATO) from China food contact
materials

23/06/2010 – GERMANIA: migration of primary aromatic amines (475 µg/dm²) from spoon for
vegetables from China - food contact materials

23/06/2010 - SLOVENIA: migration of formaldehyde (2.9 mg/dm²) from melamine cups (TAZZA
IN MELAMMINA) from China, via the Netherlands - food contact
materials

25/06/2010 - GERMANIA: migration of primary aromatic amines (aniline hydrochloride:


0.0428; 0.022; 0.0275; 0.0164 mg/dm²) from kitchen utensils (IN
GENERE MESTOLI IN NYLON) from China, via Belgium - food
contact materials

25/06/2010 - GERMANIA: colour migration from bakery paper bags (SACCHETTO CARTA
PANETTERIA) from the Czech Republic - food contact materials

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor


RASFF

25/06/2010 – SLOVENIA: unauthorised 2,2,4,4 -tetramethylcyclobutane-1,3-diol (TMCBD)


(SOSTANZA AVENTE CAS Nr. 3010-96-6) in plastic bottle from China -
food contact materials
23/06/2010 - GERMANIA: migration of DINP - di-isononyl phthalate (282 mg/kg - ppm) from lids
of glass jars (CAPSULE METALLICHE PER VASI CONSERVE) containing
hot bean sauce from Taiwan, via the Netherlands - food contact materials
23/06/2010 - BELGIO: migration of primary aromatic amines (4,4-diaminophenylmethane:
0.3616; 0.3788 mg/dm²) from nylon spatula (SPATOLA IN NYLON) from
China, via Spain - food contact materials
23/06/2010 - ESTONIA: too high level of total migration (1550 mg/kg - ppm) from melamine bowl
(SCODELLA IN MELAMMINA) from China, via Lithuania - food contact
materials
22/06/2010 - GERMANIA: migration of cobalt (1.6 mg/l) from porcelain cup (TAZZA IN
PORCELLANA) from China food contact materials

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor


RASFF

21/06/2010 - GERMANIA: migration of epoxidised soybean oil (ESBO) (3.7 mg/kg - ppm) and of
1,2- cyclohexanedicarboxylic acid diisononyl ester - DINCH (9.2 mg/kg
- ppm) from lids of jars containing marinated mixed mushrooms in
herb oil (CAPSULE METALLICHE PER FUNGHI SOTT’OLIO) from
China - food contact materials
21/06/2010 - SLOVACCHIA: migration of cadmium (per glass: 6.19; 10.33; 8.26; 6.27 mg) from
decorated drinking glass (BICCHIERI DI VETRO DECORATI) from
China, via Poland - food contact materials
21/06/2010 - AUSTRIA: migration of primary aromatic amines (anilin: 0.0472; 0.0509 mg/dm²)
from set of kitchen utensils (PROB. SET IN NYLON) from China - food
contact materials
18/06/2010 - GRECIA: colour migration (from the red screw cap) from aluminium bottle (TAPPO
A VITE ROSSO DA BOTTIGLIA IN ALLUMINIO) for liquids from
China, via China (Hong Kong) - food contact materials

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor


RASFF

18/06/2010 - AUSTRIA: high content of DEHP - di(2-ethylhexyl) phthalate (46 %) in baby


bottle & bottle cleaning brush (BIBERON E SPAZZOLA PER LA
PULIZIA) from China (Hong Kong) - food contact materials

18/06/2010 - GERMANIA: migration of primary aromatic amines (aniline: 1.72; 3.75; 0.05
mg/kg - ppm) from nylon kitchen spoons (CUCCHIAIO DA CUCINA
IN NYLON) from China (Hong Kong) - food contact materials

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NOVITA’ LEGISLATIVE

UN REGOLAMENTO PER
le importazioni di MCA extra-UE

REGOLAMENTO (UE) N. 284/2011 DELLA COMMISSIONE


del 22 marzo 2011
che stabilisce condizioni particolari e procedure dettagliate per
l’importazione di utensili per cucina in plastica a base di poliammide e di
melammina originari della Repubblica popolare cinese e della regione
amministrativa speciale di Hong Kong, Cina, o da esse provenienti

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor


NUOVO REGOLAMENTO IMPORT MCA
REGOLAMENTO (UE) N. 284/2011

Riguarda gli utensili da cucina in poliammide e melammina provenienti dalla


Cina e Hong Kong e stabilirà le modalità e l’iter di importazione in termini di
documentazione da presentare all’Autorità di Controllo e controlli sulla
partita.

E’ STATO PUBBLICATO IL 22 MARZO 2011 E SI APPLICA DAL 1°LUGLIO 2011

per gli utensili in POLIAMMIDE (PA) : non rilasciano AMMINE


AROMATICHE PRIMARIE (PAA) in quantità rilevabili (come somma delle PAA
– con un LR = 0.01 mg/kg)
per gli utensili in MELAMMINA (MA) : non rilasciano FORMALDEIDE (FA) in
quantità superiore a LMS 15 mg/kg

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor


NUOVO REGOLAMENTO IMPORT MCA

OBBLIGHI DELL’IMPORTATORE:

PRESENTARE UNA DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’

attestante la conformità ai requisiti previsti per PAA e FA indicati dalla Dir.


2002/72/CE (poi nel PIM) secondo il modello indicato dell’apposito allegato,
indicante Nome e indirizzo completo del dichiarante, del produttore degli
utensili che compongono la partita, dell'operatore economico responsabile
dell'introduzione in Europa della partita, codice di identificazione della
partita, tipo e numero di articoli che la compongono

PRESENTARE IL REPORT DI ANALISI DELLA PARTITA


Esiti dei test delle prove e descrizione del metodo di analisi utilizzato

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor


NUOVO REGOLAMENTO IMPORT MCA

ITER DELL’AUTORITA’ DI CONTROLLO

Effettuerà al primo punto di ingresso:


a) controlli documentali su tutte le partite (entro due giorni)
b) controlli di identità e fisici, tra cui analisi di laboratorio sul 10% delle
partite

Successiva registrazione con sistema web della Comunità Europea dello stato
di conformità della partita

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor


NUOVO REGOLAMENTO IMPORT MCA
LINEE GUIDA

EU guidelines on conditions and procedures for the import of


polyamide and melamine kitchenware originating in or consigned from
People’s Republic of China and Hong Kong Special Administrative
Region, China

VERSION 1

FORNISCE MOLTE DEFINIZIONI PER UNA MIGLIORE COMPRENSIONE


DEL Reg. (EU) N. 284/2011 E SPIEGAZIONI PER COME COMPILARE LA
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor


NUOVO REGOLAMENTO IMPORT MCA
LINEA GUIDA TECNICA DEL JRC

Technical guidelines on testing the migration of primary aromatic amines from


polyamide kitchenware and of formaldehyde from melamine kitchenware
1st edition 2011
[in support of Commission Regulation 284/2011 laying down specific conditions
and detailed procedures for the import of polyamide and melamine plastic
kitchenware originating in or consigned from People's Republic of China and
Hong Kong Special Administrative Region, China]
2 The mission of the JRC-IHCP is to protect the interests and health of the consumer in
the framework of EU legislation on chemicals, food, and consumer products by providing
scientific and technical support including risk-benefit assessment and analysis of
traceability.
European Commission - Joint Research Centre - Institute for Health and Consumer
Protection

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor


LEGGI REGIONALI ITALIANE
REGIONE TOSCANA

Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 22 del 1.6.2011

SEZIONE I

GIUNTA REGIONALE
Dirigenza - Decreti
Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale
Area di Coordinamento Sistema Socio-Sanitario Regionale
Settore Servizi di Prevenzione in Sanità Pubblica e Veterinaria

DECRETO 18 maggio 2011, n. 1878


certificato il 20-05-2011

Reg. CE 1935/2004. Linee Guida per il controllo ufficiale dei materiali e oggetti
destinati al contatto con gli alimenti. Approvazione.

STRUMENTO DI AUTOCONTROLLO PER GLI OPERATORI DELLA REGIONE TOSCANA

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor


REGIONE TOSCANA

2 – Scopo (DELLA LINEA GUIDA)

Lo scopo del presente documento è quello di fornire indirizzi operativi al personale


addetto per l’effettuazione dei controlli ufficiali riguardanti materiali ed oggetti destinati
al contatto con gli alimenti, in coerenza con le indicazioni presenti nella normativa
nazionale e europea, ed affinché il controllo sia eseguito con modalità omogenee ed
appropriate sul territorio regionale, seguendo principi di trasparenza e di
indipendenza.

COSA VI TROVIAMO?
- Il quadro legislativo
- Cosa monitorare nell’azienda visitata in funzione del loro posizionamento
- Il piano sanzionatorio
- Indicazioni circa il campionamento dei materiali da sottoporre a verifica
- Modelli di dichiarazioni di conformità

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor


LEGGI REGIONALI ITALIANE
REGIONE MARCHE

STRUMENTO DI AUTOCONTROLLO PER GLI OPERATORI DELLA REGIONE MARCHE

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor


REGIONE MARCHE

COSA VI TROVIAMO?
- Il quadro legislativo
- Come devono essere redatte le dichiarazioni di conformità e etichette
- Obblighi per gli operatori del settore per i vari materiali
- Organizzazione del piano di autocontrollo con verifiche presso i depositi
all’ingrosso e/o importatori MCA
- Modalità di campionamento
- Il piano sanzionatorio
- Attribuzione di un punteggio di rischiosità dell’azienda visitata
- Check list da utilizzare per le visite alle aziende, ai depositi di importatori e
utilizzatori

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor


LEGGI REGIONALI ITALIANE
REGIONE PIEMONTE

LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO UFFICIALE SUI MATERIALI E OGGETTI


DESTINATI A VENIRE A CONTATTO CON GLI ALIMENTI

REGIONE PIEMONTE - DIREZIONE SANITÀ

SETTORE PROMOZIONE DELLA SALUTE E INTERVENTI DI PREVENZIONE


INDIVIDUALE E COLLETTIVA

STRUMENTO DI AUTOCONTROLLO PER GLI OPERATORI DELLA REGIONE PIEMONTE

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor


REGIONE PIEMONTE

2. SCOPO
Lo scopo del presente documento è quello di fornire indicazioni
operative al personale addetto al controllo ufficiale delle
imprese alimentari e delle imprese che producono, importano,
commercializzano ed utilizzano i MOCA.

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor


REGIONE PIEMONTE

Si vuole quindi unificare la metodologia operativa dell’attività ispettiva, informativa e di


campionamento, nonché uniformare i criteri di valutazione e di gestione delle criticità,
al fine di garantire l’appropriatezza, l’efficienza e l’efficacia dei controlli, in aderenza ai
disposti della normativa cogente (es. Reg. CE 882/04), in armonia con la normativa
volontaria (es. ISO 9001:2008) ed in ottemperanza alle indicazioni e raccomandazioni
del Ministero della Salute, della Comunità Europea e degli Organi ed Enti
istituzionalmente competenti (es. E.F.S.A., I.S.S.).

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor


REGIONE PIEMONTE

COSA VI TROVIAMO?
- Il quadro legislativo
- Obblighi per gli operatori del settore per i vari materiali
- Come controllare aziende, documenti, GMP e i depositi
all’ingrosso e/o importatori MCA
- Piano di campionamento
- Il piano sanzionatorio
- Check list da utilizzare per le visite alle aziende, ai depositi di
importatori e utilizzatori

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor


Web site FOOD CONTACT MATERIALS

https://webgate.ec.europa.eu/sanco_foods/main/?event=display

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor


Grazie dell’attenzione

dott. Stefano Pizzirani Lead Auditor

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