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Fonti ufficiali
•Gazzetta Ufficiale nazionale/europea (GURI-GUCE)
•Bollettini regionali (BURT regione Toscana)
•Pubblicazioni della Regione
•Sito internet istituzionale (Parlamento, Ministero
Ambiente, ISPRA)
Altre fonti
•Riviste specializzate (Ambiente e Sicurezza)
•Siti internet (www.reteambiente.it)
•Consulenti esterni (CTQ)
Emissione diffusa: emissione diversa da quella convogliata (nel caso di COV si intende
anche il solvente contenuto nei prodotti)
L’autorizzazione stabilisce:
- per le emissioni che risultano tecnicamente convogliabili, le modalità di
captazione e convogliamento
- per le emissioni convogliate o di cui è stato disposto il convogliamento, i valori
limite di emissione, le prescrizioni, i metodi di campionamento e di analisi, criteri
per la valutazione della conformità dei valori misurati ai valori limite e la
periodicità dei controlli
- per le emissioni diffuse, apposite prescrizioni finalizzate ad assicurarne il
contenimento
Cadenza
Rapporto di
Potenza termica controlli di
Tipologia controllo di
Alimentazione utile nominale efficienza
impianto efficienza
[kW] energetica
energetica
(anni)
Generatori alimentati a 10 < P < 100 2
Impianti con Rapporto di
combustibile liquido o
generatore di P ≥ 100 1 tipo 1
solido
calore a
Generatori alimentati a gas, 10 < P < 100 4 Rapporto di
fiamma
metano o Gpl P ≥ 100 2 tipo 1
Periodicità controlli di efficienza energetica
degli impianti termici ALLEGATO A - DPR 74/2013
Cadenza
Rapporto di
Potenza termica controlli di
Tipologia controllo di
Alimentazione utile nominale efficienza
impianto efficienza
[kW] energetica
energetica
(anni)
Macchine frigorifere e/o 12 < P < 100 4
pompe di calore a
compressione di vapore ad
Rapporto di
azionamento elettrico e
P ≥ 100 2 tipo 2
macchine frigorifere e/o
Impianti con pompe di calore ad
macchine assorbimento a fiamma diretta
frigorifere / Pompe di calore a
pompe di calore compressione di vapore Rapporto di
P ≥ 12 4
azionate da motore tipo 2
endotermico
Pompe di calore ad
Rapporto di
assorbimento alimentate da P ≥ 12 2
tipo 2
energia termica
Periodicità controlli di efficienza energetica
degli impianti termici ALLEGATO A - DPR 74/2013
Cadenza
Rapporto di
Potenza termica controlli di
controllo di
Tipologia impianto Alimentazione utile nominale efficienza
efficienza
[kW] energetica
energetica
(anni)
Rapporto di
Microgenerazione Pel < 50 4
Impianti tipo 4
cogenerativi Rapporto di
Unità cogenerative Pel ≥ 50 2
tipo 4
Valori minimi consentiti del rendimento di
combustione ALLEGATO B - DPR 74/2013
Valore minimo consentito del
Tipologie di generatori di calore Data di installazione
rendimento di combustione (%)
Generatore di calore (tutti) prima del 29 ottobre 1993 82 + 2 Log Pn
dal 29 ottobre 1993
Generatore di calore (tutti) 84 + 2 Log Pn
al 31 dicembre 1997
dal 1° gennaio 1998
Generatore di calore standard 84 + 2 Log Pn
al 7 ottobre 2005
Generatore di calore a bassa dal 1° gennaio 1998
87 + 1,5 Log Pn
temperatura al 7 ottobre 2005
Generatore di calore a gas a dal 1° gennaio 1998
91 + 1 Log Pn
condensazione al 7 ottobre 2005
Generatore di calore a gas a
dal 8 ottobre 2005 89 + 2 Log Pn
condensazione
Generatore di calore (tutti,
salvo generatore di calore a gas dal 8 ottobre 2005 87 + 2 Log Pn
a condensazione)
log Pn: logaritmo in base 10 della potenza utile nominale espressa in kW.
Per valori di Pn superiori a 400 kW si applica il limite massimo corrispondente a 400 kW.
Valori minimi consentiti del rendimento di
combustione ALLEGATO B - DPR 74/2013
I Limiti di emissione sono riportati nelle tabelle contenute nell’Allegato 5 alla parte terza
del DLgs 152/06.
LA DISCIPLINA NAZIONALE
LA DISCIPLINA NAZIONALE
vii. I trasformatori contenenti più dello 0,05% in peso di PCB devono essere
decontaminati (art. 7 c4 DLgs 209/1999).
Reg. CE 842/2006
Obbliga l’operatore ad adottare tutte le misure fattibili sul piano tecnico per
prevenire perdite di questi gas e riparare le perdite rilevate.
la frequenza dei controlli dipende dai quantitativi di gas:
Annuale, > 3Kg (>6 Kg nel caso di impianti ermetici)
Semestrale, > 30 Kg
Trimestrale, > 300 Kg
Reg. CE 303/2008
Definisce i requisiti minimi delle imprese e del personale che effettua i controlli
delle perdite e il recupero dei gas.
PRESCRIZIONI LEGALI AMBIENTE (69) rev. 15.12.2014
Regolamento (CE) n. 517/2014 gas florurati a effetto serra
Prevede l’abrogazione a partire dal 01/01/2015 del Reg. CE 842/2006
L'avvenuta istituzione del Registro viene pubblicata sul sito web del Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, previo avviso nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. L'iscrizione al Registro deve
essere effettuata entro il 12 giugno 2013 ed è condizione necessaria per
ottenere i certificati e gli attestati.
assenti 1
3 Sfaldamenti, poco frequenti 2
crepe, rotture
numerose 3
L’organizzazione deve:
- identificare tutte le strutture contenenti amianto presenti nel sito.
- nominare un responsabile interno per la gestione dell’amianto.
- valutare (controllo visivo, prova a strappo) lo stato delle infrastrutture.
- effettuare un monitoraggio dello stato di conservazione delle
infrastrutture (in occasione di eventi atmosferici particolari, manutenzioni,
etc.).
- smaltire in modo adeguato i rifiuti contenenti amianto (i lavori di bonifica
possono essere affidati esclusivamente ad imprese iscritte all’albo
Gestori Rifiuti categoria 10).
GESTIONE RIFIUTI E BONIFICA SITI INQUINATI - D.Lgs 152/2006 e smi , Parte IV, artt.
177 - 266
a) esplosivi i) corrosivi
b) comburenti l) irritanti
c) estremamente infiammabili m) sensibilizzanti
d) facilmente infiammabili n) cancerogeni
e) infiammabili o) mutageni
f) molto tossici p) tossici per il ciclo riproduttivo
g) tossici q) pericolosi per l'ambiente
h) nocivi
Es:
attività nr. 74: Impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile solido,
liquido o gassoso con potenzialità superiore a 116 kW
ALLEGATO VII
Informazione e formazione antincendio.
7.4 - ESERCITAZIONI ANTINCENDIO
Nei luoghi di lavoro ove ricorre l'obbligo della redazione del piano di emergenza
connesso con la valutazione dei rischi, i lavoratori devono partecipare ad
esercitazioni antincendio, effettuate almeno una volta l'anno, per mettere in
pratica le procedure di esodo e di primo intervento.
ALLEGATO IX
Contenuti minimi dei corsi di formazione per addetti alla prevenzione incendi,
lotta antincendio e gestione delle emergenze, in relazione al livello di rischio
dell'attività (basso:4 ore; medio:8 ore; elevato:16 ore).
Il gestore degli stabilimenti che rientrano nel campo di applicazione del D.Lgs.
238/2005, è obbligato a trasmettere al Ministero dell‘Ambiente, alla Regione,
alla Provincia, al Comune, al Prefetto, al Comando provinciale dei Vigili del
fuoco competente per territorio una notifica.
1. Per gli stabilimenti in cui sono presenti sostanze pericolose in quantità uguali o superiori a
quelle indicate nell'allegato I, parti 1 e 2, colonna 3, il gestore è tenuto a redigere un rapporto di
sicurezza.
2. Il rapporto di sicurezza deve evidenziare che:
a) è stato adottato il sistema di gestione della sicurezza;
b) i pericoli di incidente rilevante sono stati individuati e sono state adottate le misure
necessarie per prevenirli e per limitarne le conseguente per l'uomo e per l'ambiente;
c) la progettazione, la costruzione, l'esercizio e la manutenzione di qualsiasi impianto,
deposito, attrezzatura e infrastruttura, connessi con il funzionamento dello stabilimento, che
hanno un rapporto con i pericoli di incidente rilevante nello stesso, sono sufficientemente
sicuri e affidabili;
d) sono stati predisposti i piani d'emergenza interni e sono stati forniti all'autorità competente
gli elementi utili per l'elaborazione del piano d'emergenza esterno al fine di prendere le misure
necessarie in caso di incidente rilevante.
http://www.minambiente.it
Inquinamento atmosferico – Stabilimenti industriali a
rischio
CARICO
- Indicazione della designazione ufficiale di trasporto della materia o dell'oggetto, o
della denominazione del gruppo di merci che presentano gli stessi pericoli, della
classe e del numero ONU o, per un gruppo di merci, i numeri ONU delle merci alle
quali queste istruzioni sono destinate o sono applicabili.
- Descrizione limitata per esempio allo stato fisico, con indicazione eventuale di
una colorazione e, se il caso, di un odore, per aiutare l'identificazione di perdite o di
versamenti.
PROTEZIONE INDIVIDUALE
Indicazione della protezione individuale destinata al conducente.
1. Attività energetiche.
4. Industria chimica.
6. Altre attività.
art. 1
art. 2
Fino alla data del rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale, gli impianti esistenti
per i quali sia stata presentata nei termini previsti la relativa domanda, possono
proseguire la propria attività, nel rispetto della normativa vigente e delle prescrizioni
stabilite nelle autorizzazioni ambientali di settore rilasciate per l'esercizio e per le
modifiche non sostanziali degli impianti medesimi; tali autorizzazioni restano valide ed
efficaci fino al 31-03-08.