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La trattazione della trave su suolo elastico un tipico esempio di problema diffusivo, ovvero
il carico concentrato viene distribuito su una zona di terreno pi ampia rispetto alla sua
impronta. La trave in grado di assorbire il carico in funzione del rapporto tra la sua rigidezza
flessionale e quella del terreno: pi la trave risulta rigida e meglio viene distribuito il carico.
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2.2 Suolo elastico alla Winkler
La trattazione del suolo elastico alla Winkler prevede di schematizzare un terreno incoerente
attraverso colonne di terreno indipendenti tra loro che non trasmettono sforzi di taglio al resto
della struttura. Se si considera ad esempio una trave che poggia su unargilla, gli sforzi di
taglio trasmessi al terreno sono trascurabili; pertanto possibile, almeno in prima
approssimazione, considerare tale terreno come incoerente con una risposta di tipo lineare.
La trave ha rigidezza flessionale EJ mentre la costante elastica delle molle del terreno KT
determinata sperimentalmente ed nota come costante del terreno o costante di Winkler.
In ogni punto del suolo lo stato tensionale caratterizzato da T = KT y(x), dove KT la forza
da applicare al terreno per avere un abbassamento unitario, cio KT [FL-3] = T / L.
I valori di KT variano a seconda del tipo di terreno:
- KT = 2 3 kg / cm3 per sabbia
- KT = 8 10 kg / cm3 per argilla
- KT = 10 30 kg / cm3 per ghiaia
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Il problema risulta essere infinitamente iperstatico; per risolverlo si pu applicare lequazione
della linea elastica alle derivate quarte:
p(x ) r (x )
y IV (x ) = con r (x ) = T (x ) b
EJ
p (x ) T b p (x ) K T b y (x )
y IV = =
EJ EJ
Si ottiene cos:
KT b p(x )
y IV ( x ) + y( x ) =
EJ EJ
La soluzione di questa equazione differenziale data dalla somma di un integrale particolare
y P (x ) e di uno generale y 0 (x ) :
Si consideri una trave di lunghezza illimitata. La soluzione di questo caso ancora del tipo:
y(x ) = y 0 (x ) + y P (x )
p (x ) KT b
y IV + 4 4 y = con 4 = [1]
EJ 4EJ
p (x )
Se si sceglie come integrale particolare y P (x ) = , sostituendo in [1] si ottiene:
KT b
4 K T b p (x ) p (x )
0+ = che proprio lintegrale cercato.
4 EJ 4K T b EJ
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FIGURA 2.6.
y IV (x ) + 4 4 y(x ) = 0
risolvendo si ottiene :
y 0 (x ) = e x [A sin (x ) + B cos(x )] + e x [C sin(x ) + D cos(x )]
Rispetto ad un sistema di riferimento definito come in figura 2.7, il problema simmetrico.
2. - y ''' (x ) EJ = V (x ) y ''' (0 ) EJ =
P
(il segno negativo deriva dal fatto
2
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y ' 0 (0 ) = 0 B + A = 0 A = B
P
Si calcolata quindi la soluzione del problema: y(x ) = e x [sin(x ) + cos(x )] .
2K T b
P
considerando che y(0 ) = si osserva come y(x ) = y(0) e x [sin(x ) + cos(x )] cio la
2K T b
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Si tracciano ora i diagrammi del taglio e del momento flettente per un carico concentrato P.
La zona di diffusione del carico, (trascurando le code) di questo tipo (figura 2.9):
KT b
Con 4 =
4EJ
P 4
= e x [sin(x ) cos(x )] =
KT b
P KT b
= e x [sin(x ) cos(x )]
4 EJ K T b
2 4EJ
= = 24
KT b
si ha che e- = 2 0 00 .
Da ci si deduce che per L = non c pi diffusione dei carichi. Di conseguenza non ha
senso fare una trave di lunghezza maggiore di perch il carico non verrebbe comunque
diffuso. Per L 2 valida la teoria per travi illimitate.
indica qual la dimensione dellarea sulla quale vanno a distribuirsi i carichi. Distribuire
gli sforzi su una lunghezza maggiore un vantaggio perch si diminuiscono gli sforzi
massimi, ma si paga tale vantaggio con momenti flettenti pi alti. Quindi inutile aumentare
la lunghezza della trave senza aumentarne contemporaneamente la sua rigidezza.
Esempio:
b h3
Data una trave di sezione rettangolare con altezza h e larghezza b e J = si calcola che il
12
4Ebh 3 4Eh 3
valore della lunghezza donda = 24 = 2 4 .
12K T b 12K T
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Si ottiene un valore di pari a 2225 h.
Ci che molto importante il rapporto tra EJ e KT, infatti proprio tale rapporto che
governa il fenomeno diffusivo. Se consideriamo una putrella di 20 cm posta su una superficie
di sabbia il carico risulta essere ben diffuso, se al contrario la stessa putrella posta su una
superficie di roccia il carico non viene per nulla diffuso.
Un altro parametro significativo la tensione T :
P P
T (0 ) = y(0 ) K T = KT =
2K T b b
Si nota che tanto maggiore , tanto minore T (0) , cio il fenomeno diffusivo limitato.
Finora si sempre parlato di travi di lunghezza illimitata; proviamo a rimuovere tale ipotesi.
FIGURA 2.12
Si deve risolvere ancora una volta lequazione differenziale di quarto grado ricavata in
KT b p (x )
precedenza: y IV + y=
EJ EJ
Per calcolare la soluzione esatta sono necessarie 8 condizioni al contorno:
M(A ) = 0 EJ y1 (0 ) = 0 ;
''
V(A ) = 0 EJ y1 (0 ) = 0 ;
'''
M(B) = V(B) = 0 EJ y 2 (l 2 ) = 0 , EJ y 2 (l 2 ) = 0 ;
'' '''
EJ y1 (l1 ) = EJ y 2 (0 ) ;
'' ''
EJ y1 (l1 ) + EJ y 2 (0 ) = P .
''' '''
Se l1< l2 e l1 si pu approssimare la soluzione rigorosa a quella della trave illimitata.
2
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Si pu quindi risolvere il problema considerando una trave illimitata da una sola parte
(figura 2.13); in questo caso bisogna trovare 4 condizioni al contorno.
FIGURA 2.13
FIGURA 2.15
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B) Oppure i travetti doppiamente appoggiati. In questo caso dobbiamo conoscere la risultante
R che diventer un carico applicato alla trave principale.
FIGURA 2.18
FIGURA 2.19
Si ottiene quindi (si considerano positivi i carichi agenti verso lalto) R = R- R con:
l
R ' = Q : cio si considera una quota del carico con Q = q(x )dx ; 0 1
0
FIGURA 2.20
Pl 3 P 48EJ T 48EJ T
= k= = P = R'' = k y .
48EJ Pl 3
l3
48EJ T
Si ricava quindi che R = Q y .Questa la forza che il travetto scarica sulla trave
l3
principale.
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Oss. 1: Pi rigido il travetto minore R.
Oss. 2: La R non uguale per ogni travetto anche se q(x) la stessa per ogni travetto. Infatti
nei punti pi vicini allincastro la trave pi rigida e quindi prende pi carico.
Se d<<L si pu ipotizzare un appoggio elastico continuo, quindi si pu considerare un carico
distribuito fittizio che nasce dal fatto che si spalmano le reazioni R sulla lunghezza della
trave:
48ETJ T y
Q
q * (x ) = l3 q* un carico distribuito NON uniforme!
d
Lo stesso discorso vale per le molle: anzich vedere le molle come concentrate con costante
elastica k, si spalmano e si considera una molla continua con costante elastica fittizia:
k 48EJ T
K= = 3
d ld
Il vantaggio di questa trattazione che ci si ricondotti ad un caso di cui si conosce gi la
soluzione: la trave su suolo elastico.
q * (x ) Q k y Ky Q
y =
iv
= y iv + = qo con q o =
EJ L dEJ L EJ L d EJ L
48 EJ T K
posto 4 4 = = la cui soluzione :
d l EJ L EJ L
3
q0
y(x ) = c1e x sin(x ) + c 2 e x cos(x ) + c 3 e x sin(x ) + c 4 e x cos(x ) + .
4 4
Imponendo le condizioni al contorno:
L
y = 0
2
da cui si ricavano le 4 costanti di integrazione.
L
y' = 0
2
FIGURA 2.21
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Si consideri ora un secondo caso in cui il carico p(x) applicato sulla trave principale.
FIGURA 3.21
Il problema risulta ancora pi semplice perch non occorre calcolare il carico che agisce sulla
trave principale essendo questultimo gi noto.
Come in precedenza possibile calcolare k :
F EJ
k= = 48 3
l
Si ritorna cos al problema di una trave su suolo elastico di cui nota la soluzione:
p (x ) r (x )
con r (x ) = =
R ky 48
y iv = = EJ T y
EJ L d d d l3
Da cui: y iv + 4 4 y = P0 ( x )
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