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Umberto Giordano

FEDORA
Dramma in tre atti

Libretto di Arturo Colautti


Dal dramma omonimo di Victorien Sardou

PERSONAGGI

La principessa Fedora Romazoff soprano


La Contessa Olga Sukarev soprano leggero
Il Conte Loris Ipanoff tenore
De Siriex, diplomatico baritono
Dimitri groom (ragazzo) contralto (o ragazzo)
Un piccolo savoiardo contralto (o ragazzo)
Desir cameriere tenore
Il Barone Rouvely tenore
Cirillo cocchiere baritono
Boroff medico baritono
Gretch ufciale dipolizia basso
Lorek chirurgo baritono

Signori Signore Servi Staferi Coro interno

I primo atto a Pietroburgo; il secondo a Parigi; il terzo in Svizzera, alla


ne del secolo XIX

Prima rappresentazione
Milano, Teatro alla Scala, 17 novembre 1898

1
Giordano: Fedora - atto primo

ATTO PRIMO
Pietroburgo dinverno, in casa del conte Vladimiro Andrejevich, Capitano della Guardia.
Salotto ottagonale di vecchio stile moscovita, ma pariginamente arredato. Nel mezzo della parete centrale
un uscio chiuso: quello della camera da letto.
Sul lato sinistro del fondo una porticina aperta mette nello spogliatoio, visibile in parte, dentro il quale
si vede un altro uscio comunicante con la camera da letto. Nel lato destro del fondo la comune, aperta e
rischiarata, che conduce nellanticamera.
A sinistra del proscenio un caminetto a mensola, la quale sorregge un pendola e due candelabri: pi
indietro lusciale della galleria.
A destra, sul davanti, ampi nestroni a doppia invetriata, con grevi cortinaggi attraverso i quali si scor-
gono i tetti coperti di neve, scintillanti al chiarore di luna. Pi in su, una credenza russa con sopra il
samovar e un servizio da t.
Sulla scena a destra un tavolino dinanzi a un sof; a sinistra, una scrivania; nel mezzo un seggiolone di
cuoio. Alle pareti quadri, armi, maioliche, ninnoli, ori e fotograe qua e l.
Candelabri e caminetto accesi; sulla credenza sta bollendo il samovar.

Scena I SERGIO
Desir, Nicola, Sergio, alcuni staferi e Dimitri. (indicando la pendola)

(Desir in marsina e Nicola in livrea seduti al tavo- Non tardi?


lino, giocano a domino. Sergio e due altri staferi
seguono in piedi la partita. Dimitri, sprofondato nel DESIR
seggiolone, dorme profondamente) Nessun timore Il Conte rincaser col sole
lultima sua notte di libert
DESIR Domani prende moglie
(giuocando)
Quattro!
GLI ALTRI
(stupiti)
NICOLA Di gi?
Sei!
DESIR
DESIR (con intenzione)
(c.s.)
La Principessa Fedora Romazoff
Doppio zero! quella vedova ha fretta.

NICOLA SERGIO, NICOLA


(gridando) (circondandolo)
Vittoria! Ricca?

DESIR DESIR
(alzandosi seccato) (con sussiego)
Nho abbastanza! Passabilmente quattordici milioni

(a Sergio) TUTTI
Da bere (togliendosi il berretto)
Salute!

1
Giordano: Fedora - atto primo

DESIR TUTTI
(misterioso) (gridando)
Era tempo! Il Conte un capo scarico! A noi!
Le donnine
(Ciascuno tocca il bicchiere dellaltro, tracannando
SERGIO poi dun ato il proprio. Un trillo di campanello
elettrico li interrompe)
(rincarando)
Le carte DESIR
(ascoltando)
NICOLA
Silenzio!
(c.s.)
(Sergio, riposta la bottiglia sulla credenza, corre in
Le bottiglie
fondo a spiare. Tutti si guardano stupiti)
DESIR GLI ALTRI
(c.s.) (dopo aver origliato)
I cavalli il Capitano!

TUTTI DESIR
(c.s.) No
Gli ebrei
SERGIO
DESIR (ricomparendo)
Si stava freschi! La Principessa!

TUTTI (Il campanello squilla ancora una volta pi forte)


(trionfalmente)
DESIR
Ed or siam salvi! (scuotendo Dimitri)
(Sergio va a prendere sulla credenza una corta pan- Su! Svegliati, poltrone!
ciuta bottiglia stemmata; poi ne mesce a tutti un bic-
chiere, anche a Dimitri, il quale per non si scuote) (Dimitri corre verso la comune del fondo; gli altri,
meno Desir, che nasconde i dadi del domino, scap-
DESIR pano a sinistra dallusciale della galleria.)
(alzando il bicchiere)
Scena II
Al padrone!
Desir, Fedora, poi Dimitri.
SERGIO (Fedora, in ricca acconciatura da teatro ed avvi-
(facendo lo stesso) luppata in ampia pelliccia, entra frettolosa. Dimitri
la segue tutto trasognato ancora. Desir sinchina
Alla sposa! profondamente.)
NICOLA FEDORA
(c.s.) (a Desir)
Alta dote! Assente il Capitano?

2
Giordano: Fedora - atto primo

DESIR O schiette labbra! O riso ammaliator!


(ossequioso) Lefuvio qui respiro dei dolci suoi pensieri:
ascolto qui gli appelli del labbro suo fedel
Non torn! E gi unignota ebbrezza mi turba
Ah! sento che qui comincia unaltra vita in me
FEDORA
(turbata) Scena IV
Lungamente lattesi Dimitri e i precedenti; poi Gretch, De Siriex, Ivan e
un altro agente di polizia
DESIR
DIMITRI
(a Dimitri)
(trafelato, ma gaio)
Corri al Circolo!
Signora, qui la slitta del padrone!
DIMITRI
FEDORA
(inchinandosi a Fedora)
(con un grido di gioia)
Corro, Eccellenza
Finalmente!
(esce di corsa dal fondo)
(gli getta un portamonete)
Scena III (Dimitri corre via per lanticamera. Desir fa per
Fedora e Desir seguirlo. Fedora si lascia cadere sul seggiolone
presso il caminetto voltando le spalle nude alla
FEDORA porta. Gretch entra bruscamente dalla comune,
(un po imbarazzata) facendo indietreggiare Desir, De Siriex lo segue
lentamente accompagnando due portatori che tra-
Rigida ` assai la sera
sportano nella camera da letto Vladimir ferito.
(Desir trascina il seggiolone presso il caminetto; Due agenti si fermano sulla soglia. Fedora, sempre
indi attizza il fuoco. Fedora guarda intorno curiosa- seduta accanto al fuoco, non se ne accorge.)
mente. Tra s) GRETCH
Quanti or! Quanti ninnoli deliziosi! (a Desir stupefatto, senza vedere Fedora)
questo il suo salotto..
La camera del Conte!
(A Desir, accennando alla porta chiusa del fondo)
DESIR
E quella?
(additandola senza capire)
DESIR La!
(con intenzione)
(Desir esce frettolosamente insieme ai due poli-
La camera da letto. ziotti. Fedora si volge al rumore, indi si alza di
scatto.)
(Fedora resta a guardare pensosa; poi ridiscende.
Sovra una mensola una fotograa in un astuccio: FEDORA
la prende e la bacia) (Chiamando con terrore)
FEDORA Vladimiro!
(teneramente)
GRETCH
Ed ecco il suo ritratto
(grave)
O grandi occhi lucenti di fede!
O vasta fronte di me pensosa! Ferito!
3
Giordano: Fedora - atto primo

FEDORA (Lassistente prende dalle mani dIvan la busto chi-


(con un urlo) rurgica e unampolla.)

Ah! Vladimiro! LOREK


(a Gretch)
(Fedora corre nella camera da letto, di cui richiude
luscio, lasciando vedere per un momento il basso Dov?
del letto e la lampada dal rosso paralume. Ivan
viene a deporre sulla scrivania una rivoltella e un GRETCH
portafoglio. De Siriex osserva da un angolo.) (Indicando la camera da letto)
GRETCH L
(a Desir, che rientra dal fondo, additando Fedora)
(In questo punto Fedora, sconvolta, smarrita,
Quella donna chi ? riappare fra i battenti)

DESIR FEDORA
(desolato) (affannosamente, agitando il braccio fuori dal-
luscio)
Fedora Romazoff
Un medico, in nome di Dio!
GRETCH
LOREK
(sorpreso)
(prendendo la busta portatagli dallassistente)
La Principessa?
Eccomi!
DESIR (Entrano nella camera Fedora, Lorek e lassistente)
Si
FEDORA
Scena V (gridando)
Il dottor Lorek con un assistente e detti; indi Mller Acqua presto!
GRETCH (Desir e Ivan passano nello spogliatoio, il cui uscio
(a Lorek, che entra frettoloso dal fondo) rimane aperto: si vedono prendere una brocca,
un catino, alcune spugne, dei pannolini, porgerli
Dottore! a Fedora, attraverso la porta di comunicazione.
Gretch si accosta a De Siriex, il quale, appoggiato
LOREK col dorso al caminetto, segue in piedi la scena.)
(togliendosi la pelliccia)
GRETCH
Una disgrazia?
(a mezza voce a De Siriex)
GRETCH Il signore?
(a mezza voce)
(Cava di tasca un taccuino)
Un assassinio
DE SIRIEX
LOREK (anche a mezza voce)
(esterrefatto) Giovanni De Siriex, addetto allambasciata di
Il Conte? Francia

GRETCH
Il Conte!
4
Giordano: Fedora - atto primo

GRETCH FEDORA
(scrivendo, dopo un inchino) (insistendo)
La ringrazio. Sono forte ho coraggio
Non piango pi Vedete
(Lorek rientra, asciugandosi le mani a una tovaglia
offertagli dallassistente, indi corre alla scrivania, e LOREK
si mette a scrivere rapidamente in piedi)
(svincolandosi)
LOREK Vi chiamerem tra breve
(dando il foglio a uno degli agenti)
(Lorek entra nella camera da letto di cui riaccosta
Dal farmacista, e subito un prete subito i battenti. Fedora lo segue con lo sguardo
atterrita, poi si lascia cadere sul seggiolone, e
(Lagente sinchina e parte per il fondo. Lorek sav-
piange silenziosamente, guardando luscio inibito.)
via di nuovo alla camera di Vladimiro, e sincontra
in Fedora che a lui ritorna ansiosa.) Scena VI
FEDORA Desir, i precedenti; indi Dimitri e tutti i servitori e
(febbrilmente) le cameriere

Ebbene? GRETCH
(a Desir, che rientra dal gabinetto, accennando a
LOREK Fedora)
(tentando di sfuggirle)
Permette Sua Eccellenza una domanda sola?
Grave
DESIR
FEDORA (accostandosi a Fedora, timidamente)
(trattenendolo con affanno, a mani giunte)
Eccellenza! il signore, ch della Polizia
lo qui vi prego, come si prega Iddio
salvate lamor mio, salvate la sua vita! FEDORA
(sorgendo dun balzo, a Gretch)
(Entra dal fondo il dottor Mller.)
Lassassino dov?
LOREK
(a Mller, liberandosi da Fedora) GRETCH
Caro dottor, venite Non cadde ancora in nostra mano
Il Conte non proferiva un nome?
(Mller passa nella stanza del ferito)
FEDORA
FEDORA (scuotendo negativamente il capo)
(afferrando la mano di Lorek)
Neppure il nome mio!
Lasciate che vi segua
GRETCH
LOREK Avea qualche nemico?
(dolcemente opponendosi)
Al contrario, eccellenza!
FEDORA
(con stupore doloroso)
Lui! Giusto cielo! E chi?

5
Giordano: Fedora - atto primo

GRETCH (chiamando verso lanticamera)


(additando luscio della galleria, a sinistra) Cirillo!
Vo interrogare i servi nellaltra stanza
DIMITRI
FEDORA (risalendo)
(vivamente) Cirillo!
No! Restate qui
TUTTI I SERVI
(Gretch, inchinandosi, siede alla scrivania a sinistra. (a mezza voce, voltandosi)
Fedora vi depone una crocetta bizantina incrostata
di gemme, togliendosela dal petto: indi risale la Cirillo!
scena e va ad ascoltare presso luscio di fondo)
Scena VII
GRETCH
Cirillo e detti
(A Ivan, sottovoce)
(Cirillo, vestito alta foggia dei cocchieri russi di
Scrivete grandi case, savanza lentamente dal fondo e si
pianta dinanzi la scrivania. Fedora abbandona
(Ivan siede pure alla scrivania di rimpetto a Gretch,
luscio e viene a sedersi presso la tavola di destra,
e vi stende su le carte. Gretch fa segno a Desir e a
sul divano, il fazzoletto alla bocca e locchio sso,
Dimitri di avvicinarsi. Gli altri servi si aggruppano
tutta posseduta dal suo dolore. Dapprima ella
nel fondo sulla soglia dellanticamera.) ascolta distrattamente; indi man mano la sua atten-
(a Desir) zione si ridesta e ingrandisce.)

A qualora il padron lasci la trattoria? GRETCH


(a Cirillo)
DESIR
Ors, il tuo nome? Cirillo
(a Dimitri)
Dimitri, tocca a te CIRILLO
(commosso)
(Dimitri timidamente si avanza, rigirando il berretto
fra le dita: a un cenno di Gretch, mette la mano sulla Nikoljevich
croce di Fedora, indi si segna devotamente)
(Ivan scrive.)
DIMITRI
GRETCH
(tutto pauroso)
Che ti disse il padrone, salendo nella slitta?
Signore alle otto e mezzo
mero recato a prendere gli ordini del DESIR
padrone
(a Cirillo)
Torna a casa, piccino, mi disse egli
salendo in slitta, nulla io vo. Parla!

GRETCH FEDORA
(a Desir) Parla!
Il cocchiere cost?
TUTTI I SERVI
DESIR (a mezza voce)
Si, signore Parla!

6
Giordano: Fedora - atto primo

CIRILLO GRETCH
Egli mi disse: Andiamo al Tiro! Avea questarme in pugno?
Andammo attesi un quarto dora
Subitamente, nel gran silenzio, DE SIRIEX
sodon due spari ascolto nulla! A terra stava
pi nulla! tranne lunghi latrati
O mio stupore! Un forsennato, GRETCH
spinto il cancello, correa si ratto,
(esaminando la rivoltella)
che ravvisarlo non seppi
Un solo colpo esplose
GRETCH
(spazientito) (a Desir)

E poi? Apparteneva al Conte?

CIRILLO DESIR
(con commozione crescente) (osservandola)

Quelluom correndo, avea lasciato Si Inerme ei non usciva, poi chera minac-
sulla neve stille di sangue ciato

(movimento di Fedora) FEDORA


(scattando)
Come in periglio, prego il mio dolce
Santo Patrono e la pietosa Minacciato?
Madre di Dio n prego invano
Ecco una slitta. lo chiamo, chiamo GRETCH
(sorpreso)
(additando De Siriex)
Minacciato?
Era il signore Dica egli il resto
lo pi non posso!
DESIR
(tra i singhiozzi) Qual glio al Generale vostro capo
O padron mio! O nostro padre!
GRETCH
(Cirillo risale verso lanticamera. passando vicino a (scattando)
Fedora, singinocchia e le bacia la mano piangendo,
un nichilista
poi va a nascondersi nel gruppo dei servitori)

GRETCH TUTTI
(a De Siriex) (con terrore)

Cosi, adunque, signore? I nichilisti!

(Paura. Tutti si guardano allibiti: Fedora medita


DE SIRIEX
intensamente)
(avanzando dal caminetto)
GRETCH
Quelle macchie vermiglie guidano
a un padiglione solitario Saliamo (a Ivan)
Lordo di sangue, giace il Conte. Date gli appunti
(Movimento generale. Tutti inorridiscono. Gretch (leggendo un taccuino portatogli da Ivan)
prende una rivoltella gi deposta sulla scrivania da
Ivan) Il padiglione fu preso da una vecchia in
7
Giordano: Fedora - atto primo

aftto FEDORA
(rovista con ansia)
FEDORA
Nulla!
(sobbalzando)
Silenzio! Grida? (rabbiosamente)
Lhanno rubata!
(Fedora corre alluscio della camera di Vladimiro
e sta in ascolto. Tutti si voltano da quella parte ten-
GRETCH
dendo lorecchio. Breve silenzio. Lagente di poli-
zia, uscito con la ricetta, torna con un ampolla dal (ai servi)
fondo. Fedora si slancia verso di lui, gliela strappa e Chi venne ancor?
corre a bussare pianamente alla porta della camera
da letto; ma la porta non sapre. Il Dottor Mller DIMITRI
appare nello spogliatoio che resta illuminato dalla
(titubando)
luce rossastra della stanza di Vladimiro ltrante
attraverso lusciolo lasciato socchiuso dal dottore. Stamane, ero solo Un signore entrava
Questi prende lampolla dalle mani di Fedora,
la quale lo interroga affannosamente; ma laltro (indicando il tavolo a destra)
non risponde e si ritira riunendo i battenti. Fedora
e l sedette Ma dimprovviso, senza pale-
rimane immobile nel gabinetto, origlia un momento;
sarmi
indi ridiscende abbattuta e si lascia ricadere sul
il suo nome, usci di corsa.
canap.
(A Gretch, con voce soffocata) FEDORA
Continuate (con un grido rauco)
lui! lui, lassassino!
GRETCH
(ripigliando pi sommesso la lettura) GRETCH
Il padiglione fu preso da una vecchia (in atto di dubbio)
Perch tanta imprudenza?
DESIR
(battendosi la fronte) FEDORA
Una vecchia (con impeto)
Dite coraggio Son gente risoluta quei tene-
Una vecchia oggi rec una lettera al Conte brosi
Voi pigri, stolti, ciechi!
GRETCH Non vi riscalda lodio, la fede non vi sprona
(colpito) Del vostro Capo il glio, il danzato mio,
voi non vendicherete!
E questa lettera?
(con tenerezza angosciosa)
DESIR
(additando il tavolo presso Fedora) Mio dolce Vladimiro!
Sogno damor, di pace, di poesia!
in quel cassetto Gloria della mia vita! Sorriso del pensier!

(Tutti si voltano curiosamente verso Fedora, che (Dopo un istante, colta da un pensiero improvviso,
apre il cassetto e vi fruga dentro.) afferra la croce bizantina gi deposta sulla scriva-
nia, e la leva in alto, volgendole verso la camera da
letto)

8
Giordano: Fedora - atto primo

Su questa santa croce, ricordo di mia madre, DIMITRI


di vendicarti io giuro! (dolorosamente)
Io voto la giovinezza mia a castit perenne,
a eterno lutto il cuore Se maiutaste!
Massistan la Madonna e i Santi. E cos sia!
FEDORA
(Si fa il segno al modo ortodosso, indi bacia la (alzandosi di scatto e respingendolo sdegnosa)
croce e se la ripone in petto. Tutti i servi si segnano
insieme a lei.) Sciocco!

GRETCH (ai servi)


(a Dimitri) Nessun di voi lo vide?
Altra volta quelluomo vedesti?
DIMITRI
DIMITRI (passandosi un mano nei capelli)
(senza esitare) Il portinaio forse
Si (a Michele, che esce di qualche passo dalla schiera
dei famigli)
GRETCH
Il suo nome? Nel giorno di Natale un uomo sulla soglia
parl col Conte a lungo
DIMITRI
(Michele si sforza a ricordare. Tutti lo guardano
(cercando nella memoria) ansiosi. Lunga pausa)
Non rammento. MICHELE
FEDORA (ricordando subitamente)
(sedendo a un tratto e tirando a s il fanciullo) Ipanoff!
Piccino, prova sforzati cerca! DIMITRI
GRETCH (con un grido di gioia)
(a Dimitri) Ipanoff!
Cerca! TUTTI
DESIR (con forza)
Cerca! Ipanoff!

TUTTI DE SIRIEX, GRETCH


Cerca! Loris?

DIMITRI GRETCH
(piagnucolando) Che abita?
Non trovo. DESIR
FEDORA (indicando le nestre)
(accarezzandolo) Rimpetto
Cerca! Cerca!

9
Giordano: Fedora - atto primo
(Gretch si alza dalla scrivania, e cava di tasca una FEDORA
rivoltella. Movimento generale) (con gioia)
GRETCH Lhan preso!
(ai suoi uomini)
DESIR
Andiamo!
Lhan preso!
(Gretch, Ivan e laltro agente escono dal fondo.
Tutti i servi e le cameriere si ritirano silenziosa- Scena IX
mente uno ad uno nellanticamera.)
Lorek e detti, poi Gretch
Scena VIII (Luscio della camera da letto si spalanca e Lorek
I precedenti, meno Gretch, Ivan, laltro agente e i compare sulla soglia. Fedora, tutta intenta a guar-
servi. dare alla nestra, non se ne accorge. De Siriex
e Desir si voltano vivamente e lo vedono. Lorek
(Fedora corsa a una nestra e ne solleva i avanza di alcuni passi)
cortinaggi, per guardare il palazzo prospiciente.
De Siriex e Desir, dietro le sue spalle, osservano LOREK
anchessi) (con voce sommessa e grave)
DESIR Signora!
(accennando con la mano)
(Fedora si volta bruscamente: vede luscio aperto
Ecco le sue nestre e Lorek che si avanza verso di lei: ella resta un
momento come trasognata, poi si riscuote e corre
FEDORA alla camera da letto)
Tutto buio! FEDORA
(scattando) (gridando)

Dorme lassassino! Vladimiro!

DE SIRIEX (Fedora scompare nella camera, luscio della quale


resta spalancato. Oltre il basso del letto si scorgono
(a Fedora) ora le sacre icone appese alla parete e curruscanti
Guardi quellombre che sinseguono nella luce rossastra. De Siriex, Lorek e Desir si riu-
Dalluna allaltra stanza niscono presso le nestre.)

DESIR DE SIRIEX
(a Lorek, sottovoce)
Lo cercano!
Dunque?
FEDORA
(gridando, fuori di s, come se potessero udirla) LOREK
(con gesto disperato)
Prendetelo!
Morto!
DE SIRIEX
(con lindice teso) DESIR
(giungendo le mani)
Lombre si son riunite!
Morto!

(Gretch entra frettoloso dallanticamera, asciugan-


dosi la fronte. Tutti si volgono ansiosi verso lui.)
10
Giordano: Fedora - atto primo

GRETCH FEDORA
(a De Siriex con rabbia) (singhiozzando)
Fuggito! Vladimiro! Diletto mio, son io
la tua Fedora che tama e che tadora
(De Siriex gli accenna di tacere, indicando la Parla, parla rispondi!
camera di Vladimiro. Gretch, allibito, si leva il ber-
retto. Desir corre nellanticamera a parlare coi (Profondo cordoglio dei famigli: le donne pian-
servi. Questi lentamente e silenziosamente rien- gono. De Siriex e Lorek sono costernati. Desir si
trano, restano pero aggruppati verso il fondo e nasconde il volto tra le mani)
interrogandosi a gesti lun laltro. Dalluscio aperto
(dalla camera di Vladimiro, con un urlo terribile)
della camera del Conte si vede Fedora buttarsi in
ginocchio appi del letto.) Ah!

(Fedora cade priva di sensi al suolo. Tutti, meno


Lorek, Gretch e De Siriex, singinocchiano e si
segnano devotamente.)

11
Giordano: Fedora - atto secondo

ATTO SECONDO
Ricevimento in casa della principessa Fedora Romazoff a Parigi.
Unarcata, sorretta da snelle colonne, divide il Salone propriamente detto dallantisala, che serve da sfo-
gatoio. Nel fondo si scorge lentrata duna serra a cristalli ricca di piante rare. Di l dallarcata, sopra
un rialzo, un pianoforte a coda: intorno molte poltroncine.
Nellantisala, a sinistra, mettono due usci laterali con ricche portiere; a destra, due ampie nestre, un
canap, quasi nascosto da un piccolo paravento, seggiole poltrone, sgabelli; a sinistra, una graziosa scri-
vania Luigi XV. In fondo, lampadari e doppieri accesi; nellantisala una lampada veneziana scendente
dal softto; ori in ogni angolo.
Allalzarsi del sipario, cominciato il ricevimento. Nel fondo circola, aggruppandosi variamente, una
folla multicolore di dame e cavalieri in abito da societ: ufciali francesi e russi, diplomatici e accademici
in uniforme, alcune marsine di colore.
Valletti in livrea portano in giro ricchi vassoi con rinfreschi. Grande animazione.
In fondo, nella gran sala da ballo, Fedora, seguita e aiutata da Loris, porge agli invitati tazze di t e sca-
tole di dolci. Altre signore siedono allingiro, parlando con vari cavalieri. Un gruppo di signori presso il
pianoforte.
Sul davanti dellantisala, in piedi, la contessa Olga Sukarev, circondata da Rouvel, Boroff, Boleslao
Lazinski ed altri signori,

Scena I OLGA
Olga, Rouvel, Boroff e Boleslao (entusiasta, ai due)

OLGA Un esule, sapete


(presentando Boleslao Lazinski agli invitati.) ROUVEL, BOROFF
Signori, vi presento Lazinski. Come voi?
Basta il nome, nevvero?
OLGA
(a Boleslao)
Come me. Vedete, la politica la mia pas-
Il dottor Boroff Il barone Rouvel sione

(Boleslao, fornito di unimmensa zazzera bionda e BOROFF


vestito pretenziosamente in calzoni corti e marsina
Davvero?
costellata di gingilli araldici, sinchina con esa-
gerato sussiego, stendendo a tutti la mano, senza
OLGA
che nessuno gliela stringa. Gli altri lo salutano con
fredda garbatezza.) (con entusiasmo)
Come bello il cospirar!
ROUVEL
(ironico) ROUVEL
Felice! (celiando)
Vi cercano
BOROFF
(c.s.) OLGA
Lusingato! (Infervorandosi)

(Boleslao guarda Olga con occhi esageratamente Vascondete


dolci, sospirando)

12
Giordano: Fedora - atto secondo

BOROFF Scena III


(celiando) Loris e Boroff, Fedora e De Siriex, Olga e Rouvel
Vi arrestano. (Fedora e De Siriex conversando, risalgono lenta-
mente a destra. Loris li segue a distanza, quasi con
OLGA gelosia: Boroff, ridisceso dal fondo, gli si accosta,
Fuggite. indi lo trae a sinistra. Nel mezzo Olga passeggia
civettando, al braccio di Rouvel.)
ROUVEL
DE SIRIEX
E vi ripigliano!
(ancora stupito, a Fedora)
(Tutti ridono, compresa la Contessa che prende il Come faceste?
braccio di Boleslao: indi risalgono)
FEDORA
Scena II
(con spigliatezza affrettata)
Fedora, Loris, e poi De Siriex
Semplicemente. So ch a Parigi; lo cerco, lo
(Fedora, sempre accompagnata da Loris, conti- spio, lo adesco, linebrio
nuando il suo giro, scende nellantisala. Ad un tratto
scorge De Siriex, entrato allora dalla sinistra) DE SIRIEX
FEDORA Ed egli?
(tendendo la mano a De Siriex)
FEDORA
Oh! Il signor de Siriex (ridendo)
(a Loris con un sorriso) E innamorato!
Vecchi amici di Russia.
DE SIRIEX
(presentando Loris a De Siriex) E il suo delitto?
Ed ecco uno recente FEDORA
(calcando sulle sillabe) Ignoto a tutti.

Il conte Loris Ipanoff DE SIRIEX


Il signor de Siriex, segretario degli Esteri.
Ed ora?
(Loris sinchina; ma De Siriex al sentir nominare
Ipanoff, rimane come stordito: inne, riavutosi, si FEDORA
inchina anche lui, lievemente. Fedora, presa dal vas- Aspetto
soio di un valletto una tazza di t, si avvicina a De
Siriex per offrigliela) DE SIRIEX
Che mai?
DE SIRIEX
(a Fedora) FEDORA
La prova.
Egli qui?
DE SIRIEX
FEDORA
Come?
(nervosamente, sottovoce)
Lo tengo! FEDORA
(A De Siriex)

13
Giordano: Fedora - atto secondo

Dalla sua bocca. BOROFF


(afferrandogli la mano)
DE SIRIEX
Mio Loris, del fulgido sguardo difda.
E se innocente?
LORIS
FEDORA
(appassionatamente)
(con un lampo negli occhi, giungendo le mani)
Lamo Lamo Lamo!
Oh! se lo fosse!

(ravvedendosi) BOROFF
(incalzandolo)
Non lodio quanto dovrei
Questa notte io parto Pensa a tua madre!
DE SIRIEX Sei vinto
(con intenzione)
LORIS
Lamate? Forte io son!
FEDORA BOROFF
(con un gesto ambiguo) Ti assista il ciel!
Forse
(Loris risale sdegnoso verso il fondo per raggiun-
DE SIRIEX gere Fedora. Boroff lo segue con gli occhi, dolorosa-
mente, poi sallontana)
Se parla?
ROUVEL
FEDORA (sospiroso, ad Olga)
(selvaggiamente)
Non comprendo
Senza piet! il vostro cuor

(risalgono la scena sempre discorrendo) OLGA


BOROFF (spensieratamente)
(tagliando il passo a Loris) Lo sono il capriccio
leggero, veloce,
Loris
che invidia le rondini,
e ignora il perch
LORIS
Io son lo sbadiglio
(fermandosi) molesto, tenace,
Che vuoi? che dissipa il bacio,
che uccide la gioia,
BOROFF e ignora il perch
(gravemente) ROUVEL
Giurato avevi di non riporre piedi qui dentro. Voi siete un bisticcio!

LORIS (raggiungono Fedora e gli invitati)


(con un gesto di scusa)
La cortesia

14
Giordano: Fedora - atto secondo

Scena IV Scena V
Detti, Olga, Rouvel ed altri invitati Boleslao e detti

(Gli invitati discendono dal salone, conversando OLGA


giocosamente con Olga, la quale ha lasciato il (presentando a Fedora Boleslao, che si inchina pro-
braccio di Rouvel per prendere quello di un ufciale fondamente)
francese di cavalleria.)
Vi presento Lazinski, il maestro polacco,
ROUVEL nipote e successore di Chopin un poeta
(galantemente a Fedora) del pianoforte, un principe del sentimento,
un mago
Principessa, ci fate languir!
(Boleslao si inchina tre volte)
FEDORA
FEDORA
(sorridendo)
(graziosamente)
Ognuno porta la sua croce
Vi applaudirem stasera?
(toccandosi quella bizantina che le pende sol petto)
OLGA
Vedete, anchio
(con entusiasmo)
ROUVEL Naturalmente!
un talismano?
FEDORA
FEDORA Bene!
(facendosi seria subitamente)
(Boleslao si inchina ancora grottescamente. Fedora,
In questantica croce, era una pia reliquia; seguita da Loris, scompare a destra. De Siriex e
io vi riposi un farmaco, che sana ogni malor Boleslao offrono entrambi il braccio ad Olga, la
quale, dopo alquante moine, si decide per quello del
LORIS secondo che sospira come un mantice, facendole gli
(con intenzione) occhi teneri )
Per voi o per gli amici? Scena VI
FEDORA Tutti, meno Fedora e Loris
(Sorridendo) DE SIRIEX
Chi lo sa! (tra loffeso e il galante, ad Olga, che si discosta a
braccio di Boleslao)
LORIS Cosacca!
(con un inchino)
Grazie
OLGA
(agli altri signori, che ridiscendono, con gravit
ROUVEL, DE SIRIEX, BOROFF faceta)
(ridendo) Miei signori, venite Mhanno offesa!
Grazie
ROUVEL
(premurosamente)
Chi mai?

15
Giordano: Fedora - atto secondo

BOROFF Essa la vera donna,


(c.s.) dEva la glia vera,
con le dolcezze e glimpeti,
Chi mai? le audacie e le vilt,
lali e gli artigli, lestasi e le frodi,
TUTTI pronta a immolarsi e facile a tradir.
(c.s.) Tutto il suo sesso in lei,
tutto lesser umano:
Chi mai?
un altare, un abisso,
un mistero!
OLGA Angelo e serpe, zingara e regina,
(solennemente) sol doriente e gelo boreal!
Il signor de Siriex Ecco la donna russa,
con le dolcezze e glimpeti,
ROUVEL le audacie e le vilt,
pronta a immolarsi e facile a tradir!
(con stupore comico) Ecco la donna russa,
Lui? ed ecco lideal!

BOROFF (sinchina ad Olga profondamente

(c.s.) BOROFF
Lui? (a De Siriex)
Il ritratto preciso
TUTTI
(c.s.) ROUVEL
Lui? Bench non troppo gaio

DE SIRIEX OLGA
(piegandosi come un colpevole) (spigliatamente, con eleganza)

lo stesso Evvia!
Eccone un altro pi somigliante ancor.
OLGA Il Parigino come il vino,
il vino della vedova,
(sempre comicamente)
la Vedova Clicquot.
Os chiamarmi cosacca! Ma perch? Fragrante e perdo,
giocondo e gelido,
ROUVEL ci fa girar la testa ed i garretti;
(c.s.) ma il cuor? Il cuore?
Ohib!
Risponda il reo! Acido e zucchero,
vapore e spirito,
TUTTI ribolle, balza, crepita,
(a De Siriex) gorgoglia, freme
e poi? e poi? Pass!
Risponda!
Farmaco biondo,
tossico blando,
DE SIRIEX
fa troppo vano strepito,
(con motteggievole eleganza) fa troppa spuma
La donna russa femmina due volte, perch? perch? Non so!
doppiamente adorabile ed ostil Svanito il fumo,

16
Giordano: Fedora - atto secondo

spenta lebbrezza, FEDORA


resta il tedio, e lemicrania! (ngendosi offesa)
Ah dunque? Dunque? Buon pro!
Il Parigino come il vino E sio vimpedissi?
della Vedova Clicquot!
LORIS
BOROFF Con qual diritto?
Brava, Contessa!
FEDORA
DE SIRIEX (sdegnosa)
(inchinandosi) Amarvi per forza or dunque dovr?
Toccato!
LORIS
ROUVEL (con grande tenerezza)
(a Olga) Amor ti vieta di non amar.
Benissimo! La man tua lieve che mi respinge,
cerca la stretta della mia mano;
OLGA la tua pupilla esprime: Tamo!
se il labbro dice: Non tamer!
(a Boleslao che si avvicinato, investendolo gelosa-
mente)
Scena VIII
Finalmente! vi colgo Con chi eravate?
Boroff, Loris e Fedora
Cosa faceste? Rispondete!
BOROFF
(Boleslao altro non fa che inchinarsi profonda-
mente.) (dopo aver cercato tra la folla del fondo, ridiscende
e vede Fedora con Loris sul davanti; si accosta
Scena VII allora alla principessa)
Fedora e Loris Principessa, se aveste ordini per la Russia
(Loris e Fedora rientrano dalla sinistra nellantisala FEDORA
e restano appartati)
Partite?
FEDORA
(freddamente, istigante) BOROFF
A mezzanotte
Ma, dunque, amore?
FEDORA
LORIS
Ed io domani
(con passione repressa)
Delirio! LORIS
(con un grido soffocato)
FEDORA
Voi?
(ironica)
Che sperate? BOROFF
(a Fedora, inchinandosi)
LORIS
Ci rivedremo allora
(semplicemente)
Tutto.

17
Giordano: Fedora - atto secondo

FEDORA FEDORA
(porgendogli la destra) (incalzando)
A Pietroburgo Dunque, sei reo?

BOROFF LORIS
(dopo aver baciato la mano alla Principessa, a Loris No
tristemente, con un gesto di commiato)
FEDORA
Addio!
(con impeto di gioia)
LORIS Innocente?
Addio!
LORIS
(Boroff se ne va per la sinistra, stringendo la mano
(con forza)
a parecchi signori. Loris, annichilito, si sorregge
alla spalliera del canap) Dun delitto

Scena IX (Fedora, trovandosi presso il canap, con dolce


violenza vi fa sedere Loris, e quindi siede al suo
Loris e Fedora
anco.)
LORIS
Scena X
(dubitando ancora, con voce spenta)
Olga, Loris e Fedora
Domani?
(Olga scende frettolosa nellantisala verso il canap,
FEDORA mentre molte coppie rientrano dal fondo.
(con un sospiro subdolo) OLGA
Lascio Parigi (a Fedora)
Principessa, Boleslao pu cominciar?
LORIS
(portandosi una mano alla fronte) FEDORA
Sciagurato! ed io seguirvi (seccata)
l non posso!
Cominci
FEDORA (Olga risale, saltellando, al fondo)
(come per consolarlo)
Scena XI
Appena giunta, pregher per voi perdono
Loris, Fedora sul davanti, tutti gli altri, meno Boroff
LORIS nel fondo.
Vana impresa! (Due valletti hanno scoperchiato il pianoforte.
Lazinski, condotto da Olga, si mette alla tastiera;
FEDORA la Contessa e le altre signore siedono intorno nella
(ssandolo intensamente) gran sala: i cavalieri stanno in piedi dietro le dame.
Sul davanti Fedora sempre sul canap con Loris:
Perch no? Che faceste? cosa grave? il piccolo paravento li maschera di anco, s che gli
altri nel salone possono malamente vederli. Lazinski
LORIS incomincia a suonare: la Contessa ascoltandolo,
(dolorosamente, come uneco) esprime unammirazione estatica. Durante lesecu-
zione del pezzo, Fedora e Loris parlano sommesso.)
Grave
18
Giordano: Fedora - atto secondo

FEDORA Tu taci? Rispondi rispondi!


(dopo essersi guardata attorno, piegandosi su Loris,
sedutole accanto) LORIS
(esitando ancora)
Dimmi, dunque Di che fu?
Fedora, mamate?
LORIS
(rapidamente) FEDORA
Si, tamo tamo.
Fu laccusa daver teso un tranello
Ma parla parla. . .
a Vladimiro Andrejevich

FEDORA LORIS
(dopo uno sforzo supremo, con voce spenta)
(rabbrividendo)
Ebben, s luccisi
E non corri a scolparti?
(Nel salone tutti applaudiscono Lazinski, che ha
LORIS terminato il primo tempo del suo pezzo: il concerti-
Da suo padre? Contro tutti? sta polacco si alza per ringraziare, goffamente, indi
ricomincia attaccando lallegro)
FEDORA
Se innocente sei davvero, creder
FEDORA
(balzando in piedi, inorridita)
LORIS Eri tu?
(tentennando il capo)
Egli?!
LORIS
(in piedi anche lui, stupefatto)
FEDORA Fedora!
(tutta fremente)
E tu qui propormi ardisci
FEDORA
lamor tuo contaminato Assassino!
dal terribile sospetto
e il tuo nome il turpe nome dun assassino! LORIS
(affannosamente)
LORIS
Tinganni! Tu ignori
(interrompendola con strana freddezza)
Innocente! FEDORA
(sogghignando)
FEDORA
Fu qualche disgrazia?
(con simulata passione)
Prova, dunque, questa tua grande innocenza LORIS
e la gitta in faccia al mondo (con forza)
pel tuo onor, per lamor mio!
Castigo!
(Lunga pausa. Lazinski seguita a suonare nel grande
silenzio. Loris si tiene il capo fra le mani) FEDORA
Un agguato codardo?
(affascinando Loris con la persona piegata e palpi-
tante)

19
Giordano: Fedora - atto secondo

LORIS LORIS
E che ne sai tu? (resistendo)
Parlare, in mezzo a una festa?
FEDORA
(fra s) (avviandosi)
Nulla io so! Vo darti la prova Domani qui stesso

(Loris prende dalla piccola scrivania i guanti e il FEDORA


gibus depostivi prima di sedere. Fedora, accor-
(fermandolo, con impeto)
gendosene fa un passo avanti, egli si avvia verso il
fondo. Il concerto continua.) Stanotte!
(fra s) (sottovoce, con ansia)
Mi sfugge! Rispondi Verrai?
(pi forte)
LORIS
Ma dove ten vai? (decidendosi subitamente)
Vuoi, dunque, lasciarmi nel dubbio?
Si, verr
LORIS
(fermandosi, con grande tristezza)
FEDORA
(quasi amorosamente)
Che giova? Non mami!
Tincuto ribrezzo! Lo vedi! Non provo ribrezzo.

FEDORA LORIS
(sforzandosi di sorridere) (baciandole ardentemente la mano)

Rietti la prima sorpresa Oh, grazie! Fra unora!

LORIS (Fedora rabbrividisce tutta a quel bacio. Loris sal-


lontana rapidamente e scompare a sinistra. Fedora
(con gesto disperato) fa latto di strapparsi rabbiosamente dalla mano
Chiamarmi assassino potesti! limpronta del bacio)

FEDORA FEDORA
(seguendo Loris con lo sguardo, terribilmente)
(accostandosi con mal repressa ripugnanza)
Infame! Pi non mi sfuggi!
Fu il grido del sangue
Ma poi, il cuore risponde: chi sa? (Mentre Loris se ne va, Lazinski ha terminato il suo
pezzo. Tutti battono le mani)
LORIS
(con grande trasporto)
Che sii benedetta!

FEDORA
(procurando di farlo unaltra volta sedere)
Ma dimmi Perch luccidesti?

20
Giordano: Fedora - atto secondo

Scena XII DE SIRIEX


Tutti meno Loris (vivamente a Fedora)

(Le signore si alzano e circondano il concertista Principessa! Un dispaccio ufciale


per complimentarlo. La Contessa, raggiante, va di Vi consiglio di sospendere la festa
gruppo in gruppo per attizzar lentusiasmo. Lazin-
ski, squassando la sua criniera, distribuisce sorrisi FEDORA
e strette di mano. Fedora rimasta immobile e come (stupita)
trasognata presso la piccola scrivania)
Perch?
OLGA
(a una dama) DE SIRIEX
Un attentato!
Portentoso!
FEDORA
ROUVEL
(indovinando)
(a De Siriex, ammiccando)
Contro lo Zar?
Strepitoso!
DE SIRIEX
DE SIRIEX
(porgendole il dispaccio)
(ridendo a Rouvel)
Leggete.
Schiacciante!
(Fedora legge sottovoce rabbrividendo, molti invitati
(Tutti son discesi nellantisala. Lazinski sinchina le si affollano attorno, il dispaccio passa di mano
a Fedora, che gli stringe freddamente la mano. in mano. La costernazione si dipinge su tutti i volti.
Grande animazione. Un lacch ha recato su dun Dopo un momento di stupore doloroso, una grande
vassoio un dispaccio per De Siriex, che lo apre in agitazione subentra.)
disparte e lo legge con crescente emozione.)
FEDORA
OLGA
(come parlando a se stessa)
(giocondamente a Fedora)
Quei maledetti!
Si fanno quattro salti?
DE SIRIEX
FEDORA
(a Fedora con intenzione, baciandole la mano)
(riscuotendosi dal suo stordimento)
I nichilisti!
Veramente, un po tardi
OLGA
OLGA
(prendendo il braccio di Boleslao, spensieratamente
(a mani giunte) a Fedora)
Un altro giro? Che peccato! Il mio giro!
ROUVEL FEDORA
Il ballo il cognac dellamore (alzando un braccio, quasi solennemente)
(I cavalieri invitano le dame. Le coppie slano nel Dio protegga lo Zar!
fondo verso la galleria vetrata. La Contessa prende
il braccio di Lazinski: un generale offre il suo a (Gli invitati si congedano da Fedora. Molta con-
Fedora. De Siriex, che presso la ribalta ha nito di fusione nel fondo. La Principessa stringe a tutti la
leggere, le si accosta vivamente) mano. Le due sale si sfollano rapidamente.)

21
Giordano: Fedora - atto secondo

Scena XIII FEDORA


Fedora poi Gretch (vivamente)

(Partiti gli ultimi invitati, Fedora ridiscende nel- Il fratello? Anche lui!
lantisala, apre la piccola scrivania settecentesca e
afferra una penna. Rimane per alcun tempo pensosa (riapre la lettera e vi aggiunge alcune parole)
e quasi riluttante; poi subitamente si decide. Mentre Valeriano Nullaltro?
scrive, i servi spengono i lumi dei lampadari e dei
doppieri. Un cameriere tira unampia cortina di GRETCH
velluto cupo tra le colonne che dividono lantisala
(con gesto di sconforto)
dal gran salone, chiudendo cos tutta larcata. Lan-
tisala rimane illuminata da una lampada sola. Ad Nulla
un tratto Fedora si alza, e si dirige al primo uscio a
sinistra) FEDORA
FEDORA (alzandosi dopo che avr suggellata la lettera)

(chiamando) Ho la prova suprema la confessione sua!

Gretch! GRETCH
(nervosamente a Gretch, che entra e sinchina pro- (meravigliato)
fondamente.) Confessa il suo delitto?
I vostri uomini?
FEDORA
GRETCH Confessa!
(accennando alluscio donde entrato)
GRETCH
Sono l
Finalmente!
FEDORA FEDORA
Bene!
Egli sta per tornare.
(ritorna alla scrivania, e ricomincia a scrivere)
(indicando le nestre)
GRETCH Voi scendete in giardino.
(rispettosamente) Appena pronti, un segno Io lo congeder
Sempre ho seguito Loris Ipanoff.
GRETCH
FEDORA (ossequioso)
(chiudendo la lettera) E poscia?
Dite
FEDORA
GRETCH (alteramente)
(consultando il proprio taccuino) Fate il vostro mestiere Non un grido,
non un singulto!
Stasera un uom sospetto, giunto appena di
Russia,
GRETCH
gli recava una lettera del fratel Valeriano
Abbiamo un bavaglio

22
Giordano: Fedora - atto secondo

FEDORA Scena XIV


(approvando) Loris e Fedora
Alle foce della Senna vi attende la nave (Loris appare dal fondo, scostando i lembi della
Elisabetta. grande cortina divisoria, senza osare tuttavia dinol-
quello suolo russo. trarsi. Fedora gli muove incontro, ma si ferma in
mezzo al salotto, guardandolo duramente.)
GRETCH
Obbedir, signora FEDORA
O vivo o morto (con solennit, tendendo il braccio)

(sinchina per andarsene) Loris Ipanoff, oggi lo Zar, nostro signore,

FEDORA venia atrocemente colpito, come un giorno


(porgendogli la lettera) Vladimiro Andrejevich, dai nichilisti
Questa per lAmbasciata
(Movimento di Loris)
Sia spedita allistante a Pietroburgo
E voi siete di quelli!
GRETCH
Forse al generale Jariskin? LORIS
(dalla soglia, stupefatto)
FEDORA
lo?
Dogni cosa lo informo.
FEDORA
GRETCH
Voi!
(prendendo la lettera)
Sar fatto, Eccellenza! LORIS
(avanzandosi deponendo la pelliccia e il cappello)
FEDORA
falso!
(ascoltando verso le nestre, a destra)
Silenzio FEDORA
Ma perch luccideste?
(con un gesto di trionfo)
lui! lui! LORIS
(con fredda energia)
(a Gretch)
Per una donna.
Andate.
FEDORA
(Gretch esce per dove entrato.)
(vacillando)
Una donna?

LORIS
(c.s.)
La mia

23
Giordano: Fedora - atto secondo

FEDORA castello paterno, sovvienmi dun dono


(soffocata dallemozione) promesso a mia madre Risalgo in slitta,
E ratto ritorno A mezzo la via,
La tua= discesa dalluscio del nobile amico.
ravviso la fante di Wanda Linseguo
LORIS La donna vacilla, balbetta, confessa
Mia moglie. Di Wanda un biglietto rec a Vladimiro
lo salgo: egli uscito Il servo
FEDORA mi lascia un istante lo corro al tiretto e
(smarrita) trovo

Dimmi tutto FEDORA


(interrompendolo)
LORIS
(siede sul canap. Fedora, guardandolo quasi spa- La lettera infame?
ventata si piega lentamente sulla spalliera.)
LORIS
Mia madre, la mia vecchia madre, solinga vive,
(continuando)
come in sogno di pace, nel suo castel lontan
Lultimo april, vi accolse una giovin lettrice, Che dice: Ti attendo stasera, alle nove!
una sirena bionda,
Wanda era il nome suo fatal (lunga pausa)

FEDORA FEDORA
(ssandolo intensamente)
(soffocata)
lo mi domando ancora se chi mi parla sia
Wanda!
luomo
pi turpe o pi infelice.
LORIS
(seguitando) LORIS
Cedendo alle lusinghe, (stupito)
lamai beato Ma la mia buona
Come?
madre lascosa vampa travide,
e lunge volle lincantatrice
lo la raggiungo, ladduco al tempio,
FEDORA
mia la proclamo davanti a Dio! (torvamente)
Meran padrini due vecchi amici Se tu mentissi?
FEDORA LORIS
(interrompendolo) (alzandosi di scatto)
Vladimiro? Di me dubiti ancora?
LORIS FEDORA
(grave) Chi mi da la certezza?
Vladimiro
Nel segreto nostro asilo LORIS
tanto assiduo egli si mostra Lui stesso.
che il sospetto mentra in core
(con crescente emozione)
Un vespro, a Natale, partendo pel dolce

24
Giordano: Fedora - atto secondo

FEDORA LORIS
(incredula sempre) (dopo breve sosta affannosa)
Vladimiro? La fante mi svela limmondo ritrovo
Allora ssata vi penetro armato
LORIS Deserta la prima stanzetta Vi ascolto.
Ecco la prova Leggi! Unonda di risa Unonda di baci!

(getta sulla tavola un pacco di lettere) FEDORA


Avanti!
FEDORA
(leggendone una rabbiosamente) LORIS
Anima mia! (accendendosi tutto al ricordo)

(fra s, esterrefatta) Il mio nome!

La sua scrittura. Cieco di rabbia un urto alla porta e mi slan-


cio
(correndo con locchio alla rma)
(esitando)
Vladimiro tuo che tadora
FEDORA
(tra s, trovando una fotograa)
(afferrando con le mani lorlo della scrivania e pie-
Il suo ritratto Dunque vero? gandosi felinamente su Loris)
Avanti avanti!
LORIS
(porgendole unaltra lettera) LORIS
Leggi! Ed era danzato! (anelante)
Ella balza lo lafferro, e latterro
FEDORA
Lascia quella donna grida il vile.
(leggendo) Mi rivolgo furibondo:
Pensa alla mia fortuna al vedermi armato ei sarma
Spara, al anco mi ferisce
(fra s, nauseata) lo rispondo ma luccido

Alla fortuna sua! FEDORA


(seguitando a leggere convulsamente) (sobbalzando, con un urlo di gioia selvaggia)

Colei che sposer non sar tua rivale: Ah! anche lei!
la sola donna mia, sei tu, Wanda adorata!
LORIS
(forte) (pi calmo)
Vile! Vile! Ella fugg ma inferma cadde
langu si spense.
(ssando con odio il ritratto)
(breve pausa, poi eramente)
Essere abbietto! Cuore di fango!
Ma chi maccusa? Chi dunque mi spia?
(lo straccia e ne getta i frammenti. Indi risoluta- Conosci tu glinfami?
mente)
Ed or narra il castigo

25
Giordano: Fedora - atto secondo

FEDORA LORIS
(interrompendolo, quasi sbigottita) (dirigendosi alluscio di sinistra)
Nulla io so! Addio! a domani

LORIS FEDORA
(commovendosi no alle lacrime) (sbarrandogli il passo)
Vedi, io piango ma, se piango, Dove ten vai?
no, non per la mia vita.
A mia madre penso, e piango LORIS
per il suo gran dolor Rincaso tardi.
Non sar nella mia casa
a implorare il suo perdono, FEDORA
e quei dolci occhi morenti
(trattenendolo)
socchiuder non potr
Vedi, io piango, ma, se piango, no, No, non partire!
non il piango mio vilt
LORIS
FEDORA Perch?
(con passione)
Lascia che pianga io sola
FEDORA
e pianga di vergogna: (concitata)
pianga linfame accusa, Le spie che ti circondano?
pianga il profondo inganno
Tavea creduto un vile schiavo dellodio altrui LORIS
ed eri un forte, un nobile, un santo punitor.
(con un gesto di disprezzo)
LORIS lo non le temo!
(sconsolatamente)
FEDORA
Vana piet! Vana piet, se parti!
lo patria e tetto e nome e madre pi non ho! Ben io le temo!
Vana, vana piet!
(tra s, rabbrividendo, col capo rivolto a destra
verso le nestre)
FEDORA
(con abbandono) Luccideranno!

Loris, non parto pi LORIS


Unaltra madre tra le mie braccia avrai!
(scostandosi)
LORIS Non vo recarti sventura Addio
(alzandosi, risoluto)
(fa per uscire)
Addio!
FEDORA
(improvvisamente sode allesterno un sibilo forte) (frapponendosi tra lui e luscio)
FEDORA Ah! rimani! ho paura Tu corri a un
(esterrefatta, fra s) agguato
Forsanche alla morte
Il segnale!

26
Giordano: Fedora - atto secondo

LORIS FEDORA
(cercando di allontanarla) (incalzando)
Diranno che sono il tuo amante! N patria, n madre rimpiangi per me?

FEDORA LORIS
(ssandolo amorosamente) (vacillante)
Che importa? Pi nulla!

LORIS (Fedora mette la mano sulla chiave delluscio e lo


chiude a doppio giro.)
(affascinato)
Fedora, ti perdi!
Se tamo

FEDORA FEDORA
(palpitante)
(con forza)
Ti salvo! Ma ripeti ancor che mami
Non mami!

LORIS LORIS
(fuori di s)
(dolorosamente)
Tadoro!
Io tamo!

FEDORA FEDORA
(con gioia profonda)
(scuotendo la testa)
E dunque, rimani!
No, tu non mami non mami!
(si getta nelle sue braccia)
LORIS
(afferrandola) FEDORA, LORIS
Tamo!
Fedora, io tamo, il tuo sguardo minebria!

27
Giordano: Fedora - atto terzo

ATTO TERZO
La villa di Fedora nellOberland in Svizzera
Ampio giardino orito. Terrazza a balaustra che d sopra un vallone, donde si scorge in lontananza la
cittadina di Thun in riva al piccolo lago. Nello sfondo le Alpi bernesi. A sinistra, gradinata di legno con-
ducente ad uno chalet, del quale sporge un lato; appi della gradinata poggia una bicicletta. A destra un
viale ombroso, chiuso nel fondo da un cancello che d sulla strada maestra. Dalla stessa parte, ma sul
davanti, un padiglione di convolvoli e mortelle, con un divanetto rustico, una sedia a sdraio con cuscini,
un tavolino con sopra un telaio e un cestello di ricamo. Pomeriggio di maggio.

Scena I Scena II
Montanine (coro interno), Fedora e Loris (Olga, vestita ostentatamente quasi a lutto, scende
dal villino malinconica: scorgendo i due amanti, si
MONTANINE ferma appi dei gradini. Loris e Fedora le si acco-
(in lontananza con voce sempre pi forte) stano, senza vederla, sempre abbracciati; alne, al
fruscio, si rivolgono senza sciogliersi dallamplesso)
Dice la capinera:
Vien primavera! OLGA
e dice lalta neve:
(con gravit comica, giungendo pietosamente le
Il verno breve!
mani)
e dice la ghironda:
Dstati, o bionda Ancora!
e dice il vecchio monte:
Amami, o fonte! FEDORA, LORIS
Sempre!
(Fedora viene dallo chalet e guarda ammirata din-
torno i cespi oriti; corre poi dalluno allaltro, e si
OLGA
riempie la gonna rimboccata di ori: indi li depone
nel paniere sul tavolino, presso il padiglione) (tentennando il capo)
Avete una gran fede!
LORIS
Quanto sei bella! LORIS
(staccandosi da Fedora)
FEDORA
(cogliendo i ori) E voi?

E tu sei buono tanto! OLGA


Oh, che bel or! Oh quanti!
(annoiata)
(a Loris) Non credo pi Ho rinunciato al mondo!
Non ami, dunque, i ori? Tutto mi viene a noia!

LORIS LORIS
(teneramente le si avvicina) (ridendo)

Te sola io guardo, o umano or, Che! la bella natura?


o or perfetto, o or di giovinezza,
o or di passione, o or dei ori, OLGA
o or damor! (tra due sbadigli)

(la bacia lungamente) Sempre lo stesso verde! sempre lazzurro


istesso!
gli stessi agnelli candidi, gli stessi bimbi sudici!

28
Giordano: Fedora - atto terzo

La sinfonia dei grilli, il regno delle mosche! LORIS


Cugino, grazie! Basta (abbracciandola)

LORIS Subito.
(accennando alla bicicletta addossata alla scala) (ad Olga)
Anche la bicicletta? Arrivederci.

OLGA (Se ne va per la sinistra girando dietro la villa


(ridiventando gaia) mentre un servo corre ad aprire il cancello)

Se amor ti allena, se amor ti guida, Scena III


gioia dei muscoli, dei nervi ebbrezza!
Vola, precipita, scivola, sdrucciola, Basilio, De Siriex, Olga, Fedora, indi Marka
cadi, rialzati, ricadi ancor (Condotto da Basilio entra dal cancello De Siriex, in
Ma quando sola ti lascia amore, costume da ciclista e depone la sua macchina contro
che gioia correre, se niun tinsegue? un albero. Il servo gli addita il gran viale che con-
Se niun ti regge, perch cader? duce al giardino. Fedora, che accompagna Loris con
Meglio, allantica, andar a pi. gli occhi, non pu vederlo; ma Olga, che risalita,
lo scorge e lo riconosce. Basilio se ne va subito.)
LORIS
Cercate, dunque, un tandem. OLGA
(movendo lietamente incontro a De Siriex)
OLGA Chi vedo? De Siriex!
(facendo una smora)
Non mi ci colgon pi! FEDORA
(stendendo la mano a De Siriex)
(Sode un suono di campanello elettrico: i tre si
voltano verso il cancello. Loris prende il berretto Oh, la bella sorpresa!
lasciato sovra un sedile)
DE SIRIEX
FEDORA (baciandogliela)
(stupita)
Son disceso allAlbergo dInghilterra
Una visita? Odo parlar di voi Salgo in biciclo Chieggo,
ricerco trovo ed eccomi
LORIS
Io scappo. FEDORA
Siete molto gentile.
FEDORA
(accompagnandolo) OLGA
(ironica)
Dove vai?
Un or di cortesia!
LORIS
(Marka appare al sommo della gradinata, recando
Alla Posta
un servizio di t. Olga sta utando i ori colti da
Attendo alcune lettere direttemi a Parigi
Fedora. De Siriex le si accosta, mentre Fedora versa
il t deposto da Marka sul tavolino.)
FEDORA
(amorosamente)
Loris, ritorna presto.

29
Giordano: Fedora - atto terzo

DE SIRIEX DE SIRIEX
(insinuante) (fa un inchino)
E voi pi non tubate? Come una volta in Russia.. .

OLGA (Seduto, beve a centellini la tazza, tra Olga e


Fedora, che gli offrono ciascuna dei dolci.)
(facendosi fresco con un mazzetto di ori)
Riposo OLGA
(a De Siriex)
DE SIRIEX
Era carino!
E il grande artista?
DE SIRIEX
OLGA
(sorseggiando)
(scattando)
Chi?
Lazinski?
OLGA
DE SIRIEX
Boleslao
(con enfasi)
Boleslao! DE SIRIEX
(attingendo nel panierino di Olga)
OLGA
Un vero arcangelo
(nauseata)
Ah, non me ne parlate! FEDORA
(ridendo)
DE SIRIEX
Fin troppo biondo
(stranito)
Perch? OLGA
(con rimpianto)
OLGA
E delicato quanto una donna
(lasciando cadere le braccia)
Amico mio, un altro disinganno! DE SIRIEX
(attingendo nel sacchetto di Fedora)
DE SIRIEX
Una mimosa!
(con falsa piet)
Di gi? OLGA
(infervorandosi)
OLGA
Ma un cuor di fuoco
(sospirando)
il mio destino! FEDORA
(ridendo sempre)
FEDORA
LEtna
(offrendo una tazza a De Siriex)
La tazza dellarrivo. DE SIRIEX
(masticando)
Lincendio
30
Giordano: Fedora - atto terzo

FEDORA FEDORA
(masticando) (tragicamente)
di Mosca! Infame!

OLGA DE SIRIEX
E poi geloso! (c.s.)
Mostro!
FEDORA
Otello! OLGA
E la dimane
DE SIRIEX
Jago! DE SIRIEX
Ricominciava?
OLGA
Dovunque volea seguirmi. OLGA
(sconsolatamente)
FEDORA
Un paggio Era partito!

DE SIRIEX DE SIRIEX
Un ussero! Suonava troppe fughe

OLGA FEDORA
Leggeva sempre.. . (rincarando)
di Bach
DE SIRIEX
(perdamente) OLGA
Le vostre lettere Pi tardi seppi chera a Ginevra.

OLGA DE SIRIEX
(stupita) (facendosi serio)

Ve lhanno detto? Ginevra? grave!

DE SIRIEX OLGA
(facendo il sornione) Grave perch?

No, lindovino E allora? (Fedora, presa la tazza di De Siriex, va a deporla sul


tavolino: poi dispone i ori nei vasi e nelle giardi-
FEDORA niere. Frattanto De Siriex si alzato e guarda Olga
E allora? con occhio di compassione.)

OLGA DE SIRIEX
(ad Olga, con intenzione)
(cangiando tono)
Contessa, siete forte?
Un giorno che lo sgridai, mi lasci sola

31
Giordano: Fedora - atto terzo

OLGA DE SIRIEX
(eramente) (dandole il colpo di grazia)
Io? son tutta dacciaio! Per farvi chiacchierar

DE SIRIEX (Olga vacilla, si piega e cade riversa tra le brac-


cia di De Siriex, il quale la depone sulla sedia pi
Non cadrete in deliquio?
vicina. Ad un suo cenno Fedora accorre; e mentre
ella fa respirare ad Olga la sua boccettina di sali,
OLGA
De Siriex le sventola sul viso il fazzoletto.)
Una doccia? Son pronta!
DE SIRIEX
DE SIRIEX (tra il serio e il faceto)
(inchinandosi)
Fatevi cor, Contessa! Quaggi tutto nisce,
Allor, senza riguardi! Il maestro polacco, e tutto ricomincia Non la prima volta,
nipote e successore di Chopin, il poeta n lultima sar. Lamore augel di passo:
del pianoforte, eccetera sen viene per andarsene, sen va per ritornar.

(ngendo di esitare) FEDORA


OLGA (ad Olga)
(impaziente) Passa?
Su, sbrigatevi avanti!
DE SIRIEX
DE SIRIEX Passa?
(facendo latto di sostenerla, dietro la schiena)
OLGA
Non sarebbe un agente? (alzandosi di scatto)

OLGA passata
(colpita) (Tutti scoppiano a ridere. Indi Fedora va a mescere
Eh? unaltra tazza di t per Olga)
(porgendo la sua mano a De Siriex)
DE SIRIEX
Non parliamone pi Il meglio cancellare
(dolcemente)
questo brutto ricordo
segreto
DE SIRIEX
OLGA (cogliendo la palla al balzo)
(rabbrividendo tutta)
Con un altro miglior
Una spia?!
OLGA
DE SIRIEX (ngendo di non capire)
(sempre pi machiavellico)
Per esempio?
Dallimperial governo al vostro anco messa
DE SIRIEX
OLGA Che so? Un rapimento
(smarrita)
Santo cielo! Perch?

32
Giordano: Fedora - atto terzo

OLGA DE SIRIEX
Come? (dolorosamente)
Ebbene, io vengo a risvegliarvi
DE SIRIEX
In bicicletta FEDORA
(guardandolo stupita)
OLGA
(battendo le mani) Conte, mi fate quasi paura

Bravo! Lidea originale! DE SIRIEX


Corro a vestirmi
(dopo una pausa)
(sale di corsa la gradinata ed entra nella villa) Quel truce sgherro
Scena IV FEDORA
Fedora e De Siriex (interrompendolo)
FEDORA Jariskin?
(ridendo ancora, mentre ridepone la tazza sul tavo-
lino) DE SIRIEX
Lui! Cadde per lempia sua crudelt
Testolina sventata!
(pi gravemente)
DE SIRIEX
(subitamente grave) Il vecchio tigre, mortogli il glio,
orrendamente era assetato
Principessa, non son venuto qui per lei dumano pianto, di sangue uman
Ad un suo cenno vien carcerato
FEDORA un baldo giovane qual nichilista,
(colpita dal tono) presunto complice dellassassinio
di Vladimiro.
Per me?
(trasalimento di Fedora)
DE SIRIEX
Egli gettato nella fortezza, l sulla Neva
(esitando) ed una notte per limprovviso crescer del ume,
Lamate molto? lento affog

FEDORA FEDORA
(con un sussulto) (raccapricciando)

Loris? Pi della vita! Orrenda morte! Ed il suo nome?

DE SIRIEX DE SIRIEX
(ssandola in volto) (abbassando la voce)

Siete, dunque, felice? Valeriano Ipanoff

FEDORA FEDORA
(con trasporto) (con un grido)

Come in un sogno Cielo! Egli il fratello di Loris?

33
Giordano: Fedora - atto terzo

DE SIRIEX Scena V
Si! Olga e detti
(Fedora si copre gli occhi inorridita) (Olga in costume di sportswoman, discende spiglia-
tamente dallo chalet, e si avanza verso De Siriex,
(pi sommessamente ancora) che le muove incontro per nascondere lo smarri-
Alla tremenda nuova, la vecchia lor madre mento di Fedora; questa sempre seduta, asciugan-
inferma dosi gli occhi, cerca di ricomporsi)

FEDORA OLGA
(a De Siriex, rigirandosi tutta)
(piegandosi tremante su De Siriex, con un rantolo)
Son pronta Che vi sembro?
Morta?

DE SIRIEX DE SIRIEX
(imbarazzato, esagerando)
(sottovoce)
Deliziosa
Di colpo

FEDORA OLGA
Grazie
(vacillando)
Anche la madre! Sua madre! (va a staccare la sua bicicletta deposta sul anco
della gradinata)
DE SIRIEX Io vi sdo a raggiungermi.
(sconsolatamente)
Si!
DE SIRIEX
(forzando un sorriso)
(Fedora si accascia sulla seggiola vicina, De Siriex
Siete cos leggera!
si alza come per confortarla.

FEDORA OLGA
(smarrita, atterrita, guardando nel vuoto) (vezzeggiando)

Che feci! Volete tre chilometri di vantaggio?

DE SIRIEX DE SIRIEX
(sorpreso) E la posta?

Che dite? OLGA


(c.s.)
FEDORA
Son io che li uccisi! Un bacio.

(torce in atto disperato le mani, mentre De Siriex fa DE SIRIEX


un cenno di protesta) (facendo il difcile)
Avara!

OLGA
(con una smora)
Due?

34
Giordano: Fedora - atto terzo
(De Siriex esita ancora, guardando Fedora) FEDORA
FEDORA Dio di giustizia che col santo ciglio
scruti le angoscie e noveri i rimorsi,
(tristemente, senza sollevare la testa) Dio di piet, che non ricusi ascolto
Andate, andate pure a chi timplora per laltrui salute,
non indulgere a me, che sono indegna,
OLGA ma salva Loris, salva lamor mio
(tra due risate, a Fedora) (Si nasconde il volto tra le mani, immobile, vinta)
Ritornerem pel pranzo.
Scena VII
DE SIRIEX Loris e Fedora, poi Basilio
(avvicinandosi a Fedora, sottovoce)
(Loris entra frettoloso da sinistra: alludirne i passi,
Principessa, coraggio! Fedora balza in piedi)

OLGA FEDORA
(facendo scorrere la macchina) (quasi spaventata)

Fedora, addio! Di gi?

FEDORA LORIS
(con voce spenta) (senza guardarla)

Addio! Muta mia madre, muto il fratello

(Olga risale no al fondo del gran viale: De Siriex (Entra da sinistra Basilio con un fascio di giornali,
la segue e stacca la sua bicicletta dallalbero cui era alcune lettere e un telegramma su carta turchina,
addossata; poi entrambi escono fuori dal cancello, li depone sul tavolino, indi esce. Loris si avvicina e
e scompaiono dietro le piante. Fedora ripiomba nel rompe il fascio, Fedora lo segue ansiosamente con
suo dolore.) gli occhi)

LORIS
Scena VI
(aprendo il telegramma)
Fedora, sola
Ecco un dispaccio di mio fratello al certo
(Fedora rimane per alcun tempo come schiacciata No, di Boroff!
dalla sciagura, il capo riverso sulla spalliera della
seggiola, gli occhi sbarrati, le mani penzoloni. Una (leggendo)
rustica squilla vicina suona la preghiera della sera:
a quella, altre campane, pi discoste rispondono: Hai la grazia
LAngelus si propaga di villaggio in villaggio per
la fonda vallata. Dalla strada sode la voce di un FEDORA
piccolo savoiardo, che canta una Sirventa, accompa- (di soprassalto)
gnandosi con la sarmonica. Lorizzonte saccende
La tua grazia?
a gradi dun riesso vermiglio. il tramonto.)

PICCOLO SAVOIARDO LORIS


(non molto discosto) (con impeto di gioia)

La montanina mia non torna ancor! Si, la mia.

(Alla querula voce delle campane, Fedora si O bianca madre, o buon fratello,
riscuote, rialza il capo doloroso, si passa le mani O dolce casa abbandonata, o patria!
sulla fronte) risalutarvi mi concesso aln!

35
Giordano: Fedora - atto terzo
(a Fedora) (forte, guardando Fedora allibita)
E tu mi seguirai no allaltare. I miei complici! Chi sono?

(Colpito dal suo silenzio doloroso) (rileggendo con ansia e raccapriccio crescenti)
Ma, Fedora mia, tu taci? Valeriano mio fratello!

FEDORA (gridando)
(mestamente) Lui! Oh, quale infamia!
Della sorte ancor difdo. (leggendo pi rapidamente)
LORIS Quella lettera scritta da una russa dimorante
Boroff ieri era a Parigi; oggi stesso qui sar a Parigi Segn col nome di battesimo;
ma la scopriremo
(Fedora ricade pesantemente sulla sedia; ma mentre Ti recher la lettera
Loris le volta le spalle, stende la mano sulle tre let-
tere rimaste nel vassoio: Loris intanto andato a (forte a Fedora)
riprendere il suo berretto e si dirige al cancello) Conoscer la mia nemica aln!
Forse giunto
(Fedora solleva il capo atterrita: Loris, in preda alla
pi cruda emozione, non osa quasi di seguitar la let-
FEDORA
tera. Inne si decide a leggere ancora)
(con voce sorda)
Jariskin larresto comand di tuo fratello
Te ne vai?
(interrompendosi, a Fedora)
LORIS
Valeriano! arrestato!
(battendosi la fronte)
Smemorato! Mi scordavo delle lettere (Fedora sorta in piedi convulsa: Loris continua
con voce rotta a leggere il resto, passandosi la mano
(Fedora ha gi afferrato le tre lettere per nascon- sugli occhi)
derle, ma Loris ritorna, e credendo che labbia La fortezza il fossato nella notte affo-
fatto per porgerle a lui, gliele ritoglie di mano lie- gato!
vemente, indi osservatone il francobollo ne lascia
cadere due nel vassoio, serbando lultima prove- (rantolando)
niente da Pietroburgo.)
Mia madre! Madre mia!
(riconoscendo i caratteri)
(Loris cade tramortito sulla seggiola. Fedora corre
di Boroff Questa lettera precedette il a lui e lo circonda delle sue braccia.)
dispaccio
FEDORA
(scorre con occhio distratto la lettera: poi si turba,
(piangendo anchessa)
ne legge saltuariamente alcuni brani, altri ne bia-
scica sottovoce, indi pi alto, affannosamente.) Loris, mio Loris! Amor mio santo!
Jariskin rec allImperatore (Loris disperatamente piange, Fedora lo bacia e gli
la prova trionfal del tuo delitto asciuga le guance; indi scoraggiata si fascia cadere
in ginocchio al suoi piedi, tergendosi gli occhi in
(Movimento di Fedora, il terrore della quale va
silenzio)
sempre crescendo)
la confession tua stessa insieme al nome
dei complici
36
Giordano: Fedora - atto terzo

LORIS LORIS
(tra le lagrime) (con stupore angoscioso, scostandosi)
Morti per me! Morti innocenti! Tu la difendi!

(con furor sordo) FEDORA


E quella donna! La maledetta spia, (seguendolo)
che mi segue sempre ovunque!
Se quella sciagurata perdutamente avesse
(sorgendo di scatto) amato Vladimiro?
Tu le uccidi il suo diletto. Todia;
Ma lavremo colei, per Dio! e lodio non perdona, e non ragiona amor.

(Alla minaccia, Fedora balza in piedi e indietreggia LORIS


spaventata.)
(con impeto)
(Pi calmo)
Ma che le avevan fatto mia madre e mio fra-
Perch, Fedora, da me ti scosti? tello?
Oh! non lasciarmi Sola mi resti
Dammi la mano piangi con me! FEDORA
(pietosamente)
(Loris ricade seduto, rovesciando il capo sulla spal-
liera; Fedora gli si accosta tremante) Forse con te li piange, forse per essi prega
Nella sua cieca rabbia, nel suo fatale inganno,
Scena VIII alle innocenti vittime la stolta non pens!
Basilio e detti
LORIS
( Basilio scende dal villino con un vassoio e lo pre- (che tende lorecchio)
senta a Loris, il quale rivolge il capo pesantemente
Fedora, pi ratta, ne toglie un biglietto.) Una carrozza! Boroff.

LORIS FEDORA
(solleva la testa) (tremando tutta, fra s)
Boroff? Dio! Lui!

FEDORA LORIS
(con voce spenta) (ritornando)
Lui! No, non ancora

LORIS FEDORA
(di scatto, risolutamente) (supplichevole)
Fedora, quella donna a Parigi Ascoltami! Se fosse pentita,
Partiam per rintracciarla o cuor generoso, piet non avresti?

(rialzandosi con forza) LORIS


O spia, la maschera ti strapper! (eramente, allontanandola con la mano)

FEDORA Piet? No, giammai!

(riscuotendosi, quasi timidamente)


, veramente, quella una spia?

37
Giordano: Fedora - atto terzo
(Loris vorrebbe sfuggirle; ma Fedora lo trattiene e LORIS
lo fa sedere sulla sedia a sdraio; indi lo abbraccia (a Fedora)
abbandonandosi tutta su di lui.)
qui, nalmente!
FEDORA
(Loris si slancia verso il cancello, ma senza muo-
(Con fervore crescente)
versi dal posto Fedora lo ferma con un gesto)
Se quellinfelice qui stesse al tuoi piedi,
di lagrime intrisa, languente, morente, FEDORA
perdono invocando, chiedendo piet, (supplichevole)
gridandoti: Grazia Loris, io ben ti conosco,
Aspetta Non ancora te ne prego!
mio dolce, mio buono, mio grande fanciullo:
clemente saresti Non dire di no
LORIS
(Loris diniega col capo) (voltandosi di anco, stupito)
Dimmi che tu le perdoni. Perch?

LORIS FEDORA
(alzandosi sdegnoso) (dolorosamente)
Perdono? Una parola lultima

(con un gesto feroce) LORIS


dopo averla strozzata cos (spazientito)
Che vuoi?
(Loris, udendo rumor di carrozza, corre alla ter-
razza; Fedora rimane come fulminata)
FEDORA
FEDORA (guardandolo intensamente)
(con un grido rauco, tra s) Perdona quella donna
Son perduta!
LORIS
LORIS (sdegnato, con unombra di sospetto)
(guardando in basso alla balaustra) Ancora lei?
Boroff lui!
FEDORA
FEDORA (cingendogli il collo)
(In atto disperato) Fallo per me ti supplico.
Muccider!
LORIS
(Loris scende di corsa dalla terrazza; Fedora alli- (sciogliendosi a mezzo)
bita, cerca un riparo dietro il tavolino)
Colei molto ti preme?
Ah, non lui!
FEDORA
(Fedora si strappa dal collo la croce bizantina, ne
apre vivamente il castone e ne versa il contenuto (spossata)
nella sua tazza di t) Si.

38
Giordano: Fedora - atto terzo

LORIS (negando col capo)


(afferrandola per le braccia) Ah, non vero!
La conosci dunque?
LORIS
FEDORA (gettandola sulla sedia a sdraio)
(come un sospiro, lasciando per il dolore cader la Serpente, ti schiaccio con lodio tuo
croce convulsamente stretta nella mano) insieme
Si
FEDORA
LORIS (con un grido disperato)
(incalzando) Ah! non uccidermi Guarda la morte!
La conosci ed osi?
(Fedora, divincolandosi con uno sforzo supremo
(Loris la trae a s violentemente, ssandola forte rapidissimamente corre al tavolino, e tracanna
negli occhi, esprimenti terrore e supplica insieme, dun ato la tazza di t. Loris non giunge in tempo
leggendole dimprovviso nellanima, con un urlo) a trattenerla. Fedora, lasciata cadere la tazza nella
sottocoppa, rimane immobile, quasi spettrale. Il
Ah! Linfame eri tu? sole, alloccaso, illumina la campagna di una luce
violetta)
FEDORA
(affranta, gemendo) Scena IX
Piet! Perdono! Boroff, Basilio, poi Marka e detti
(Boroff, introdotto da Basilio, savanza rapidamente
LORIS dal fondo. Marka scende dalla casina, recando un
(scuotendola tutta per le braccia) paniere, ma resta attonita appi della scala. Boroff
stende ambe le braccia a Loris, ma questi, smarrito,
Sei tu che uccidesti mia madre e il fratello? gli mostra Fedora contorcentesi tutta ai primi morsi
del violento veleno)
FEDORA
(scivolando quasi ai suoi piedi) LORIS
(balbettando)
Piet!
Boroff questa donna il veleno
LORIS
(ferocemente, con la testa sopra quella di Fedora) (Boroff, riconoscendo Fedora vorrebbe parlare: ma
Loris lo trattiene con un gesto)
Per vendetta del tuo Vladimiro,
(come pazzo)
del drudo tuo vile?
So tutto Salvala!
FEDORA
(Loris, snito si abbandona su una seggiola; Boroff
(rantolando)
parla sommesso a Basilio, che esce frettoloso;
Piet! Ero pazza Marka corre a sostenere Fedora oscillante.)

LORIS FEDORA
(c.s.) (respingendo Marka e premendosi il seno)

Ed ecco il tuo amore, sirena da forca vano! vano! La morte qui


spiarmi e tradirmi!
(Fedora attraversa faticosamente la scena sorreg-
gendosi ai mobili, e va a cadere ai piedi di Loris)
FEDORA
39
Giordano: Fedora - atto terzo

Loris Ed ora perdonami! Io muoio PICCOLO SAVOIARDO


(In distanza)
LORIS
La montanina mia
(Aiutato da Marka, la sorregge e ladagia sul
canap entro il padiglione delle mortelle. Basilio (A un cenno di Boroff, De Siriex e Loris, aiutati da
ritorna, recando un bicchier dacqua, Boroff vi Basilio, sollevano a braccia Fedora per traspor-
lascia cadere alcune gocce duna ala estratta dalla tarla dentro la villa; ma giunti alla gradinata, ella si
sua borsa di medico) dibatte. I tre uomini la depongono appi dei gradini,
mentre Olga e Marka le dispongono sotto la testa un
Scena ultima cumulo di guanciali.)
Olga, De Siriex e detti
FEDORA
(Olga, seguita da De Siriex, sospinto il cancello, (rabbrividendo tutta)
rientra saltellando dal gran viale)
Ho freddo quanto freddo! Loris, riscaldami
OLGA tu
(giocondamente, dal fondo)
(Loris la stringe al suo petto: Fedora lo trae a s, e
Ho vinto la scommessa! lo ssa nel profondo degli occhi sorridendogli amo-
rosamente.)
(Boroff le fa cenno di tacere additandole Fedora
in deliquio. Olga si ferma, ammutolisce, poi corre Vorrei ancora un po del tuo amor
a Fedora. Boroff, che ha raccolto a terra la croce
di Fedora, ne mostra il castone vuoto a De Siriex, (Loris, inginocchiato, singhiozza, Olga sostiene
mentre Olga asciuga la fronte a Fedora e Loris la sempre la testa a Fedora, Basilio e Marka piangono,
copre di carezze) De Siriex guarda palpitante, Boroff resta impassi-
bile.)
LORIS
(vaneggiando)
(disperatamente a Boroff)
Ecco il sonno la gran notte
Non voglio che muoia Loris, dove sei?
Soccorrila, Boroff in nome del cielo!
LORIS
(Boroff, per tutta risposta, crolla il capo; Fedora,
riaprendo gli occhi, vede e comprende) (disperatamente)

FEDORA Son qui, vicino a te per darti il mio perdono


(con voce spezzata) FEDORA
Troppo tardi! (brancicando nel vuoto)

(a Loris, pietosamente) Le tue labbra adorate

Tutto tramonta tutto dilegua (Loris obbedisce come un fanciullo; Fedora gli
ma non rimpiango, Loris, la vita preme il capo con le mani tremanti e cerca con la
Lamore ingiusto buona la morte! bocca la sua)
Vivente ancora, mhai maledetta
Forse, allestinta, perdonerai Tamo!

(Loris prende il calice dalle mani di Boroff, e lo (Fedora emette un lungo sospiro, la testa le ricade
porge a Fedora, della quale Olga sorregge la testa. sui cuscini, il corpo irrigidito, resta tra le braccia
Fedora ne beve un sorso, ma poi lo riuta; il capo le di Loris genuesso, che scoppia in pianto disperato.
ricade pesantemente sui cuscini. Loris, spaventato, De Siriex e Boroff si avanzano allora per sollevare
singinocchia per rianimarla.) Loris e sottrarlo allo strazio; mentre Olga ricopre
pietosamente la morta di tutti i ori rimasti, Marka e

40
Giordano: Fedora - atto terzo
Basilio singinocchiano, segnandosi piamente. Cade PICCOLO SAVOIARDO
la sera.) (avvicinandosi come uneco)
non torna pi!

FINE DELLOPERA

41

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