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IL RADDOPPIAMENTO DELLA CONSONANTE

1. Il raddoppiamento della consonante si ha allinizio della parola


che segue i prefissi qui sotto elencati:

CONTRA-, per esempio: contrapporre


SOVRA-, per esempio: sovraccaricare
SOPRA-, per esempio: soprattutto
A-, per esempio: arrossire, accadere
E-, per esempio: eppure
I-, per esempio: irreparabile
RA-, per esempio: raggruppare, raccogliere, raddrizzare
SO-, per esempio: soccorrere
SU-, per esempio: supplemento
DA-, per esempio: dapprima
SE-, per esempio: semmai
FRA-, per esempio: frattempo
N-, per esempio: nemmeno

2. La lettera Q raddoppia solo nella parola "soqquadro" (che vuol


dire "confusione"); sempre seguita dai gruppi vocali U, UE, UI,
UO.
3. Non si ha raddoppiamento con il prefisso CONTRO-, per
esempio: controcorrente.
4. La lettera B non raddoppia nella parte terminale di -BILE o -
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BILMENTE, per esempio: agibile, preferibile, amabile.
5. La P e la B non raddoppiano mai quando sono precedute dalla
M.
6. La consonante G non raddoppia mai in parole che finiscono in
-IONE, per esempio: ragione, stagione, azione, emozione.
7. La consonante Z non raddoppia mai in parole che finiscono in -
IONE (per esempio: ragione, stagione, azione, emozione) e davanti ai
dittonghi IA, IE, IO (attenzione, confezione, azienda, servizio ecc.).
Le uniche eccezioni riguardano le parole derivate la cui parola
base ha la Z doppia (per esempio: carrozziere perch deriva da
carrozza).
8. La consonante S non raddoppia mai quando impura,
cio quando seguita da una o pi consonanti (scuola, studio),
mentre quando pura, cio seguita da vocale, pu presentarsi in
forma doppia.
9. Nelle parole composte l'iniziale della seconda parola raddoppia
quando la prima parola tronca (ha laccento sullultima
vocale), per esempio: cos + detto = cosiddetto.

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