Capitolo 1
La norma giuridica
1.
2.
3.
4.
5.
Lanalogia
Capitolo 2
Il rapporto giuridico e le situazioni soggettive
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Il rapporto giuridico
Vicende del rapporto giuridico
Le situazioni soggettive attive
Le situazioni soggettive passive
Classificazione dei diritti
Esercizio ed abuso del diritto soggettivo
Capitolo 3
Persona fisica e capacit giuridica
1.
2.
3.
4.
5.
Capitolo 4
La capacit di agire e la protezione degli incapaci
1.
2.
3.
4.
5.
Capitolo 5
I diritti della personalit
1.
2.
Nozione e caratteri
Principali tipi
Capitolo 6
La sede giuridica della persona
1.
Nozione
Capitolo 7
Le persone giuridiche e gli enti di fatto
1.
2.
3.
4.
5.
lautonomia
Capitolo 8
Il diritto di famiglia; I rapporti di famiglia in generale
1. Il concetto di <<famiglia>>
3
2. La famiglia di fatto
Capitolo 9
Il matrimonio
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Premessa
La promessa di matrimonio
Condizioni per la celebrazione del matrimonio
La celebrazione del matrimonio
Le invalidit del matrimonio
Il matrimonio putativo (art. 128 cc)
Il matrimonio canonico con effetti civili
Il matrimonio <<acattolico>>
Il matrimonio come rapporto giuridico
Capitolo 10
Il regime patrimoniale della famiglia
1.
2.
3.
4.
La comunione legale
Scioglimento della comunione
I regimi patrimoniali convenzionali
Limpresa familiare
Capitolo 11
Scioglimento del matrimonio e separazione dei coniugi
1. Lo scioglimento del matrimonio
2. Le singole cause: la morte
4
3. Segue: il divorzio
4. La separazione personale dei coniugi
5. Convenzione di negoziazione assistita
Capitolo 12
La filiazione
1. Lunicit dello status di figlio
2. Diritti e doveri dei figli, responsabilit genitoriale e rapporti con gli
ascendenti
3. Il riconoscimento del figlio nato fuori dal matrimonio
4. Il riconoscimento dei figli <<incestuosi>>
5. Il disconoscimento della paternit
6. Altre azioni dello stato di figlio
Capitolo 13
Ladozione e laffidamento
1.
2.
3.
4.
5.
Capitolo 14
Gli alimenti
1. Generalit
Capitolo 15
Principi generali in materia di successioni
1. La successione e i principi in generale
2. Caratteri della successione <<mortis
3. Successione a titolo universale e a titolo
differenze
causa>>
particolare.
Le
Capitolo 16
La successione a titolo universale
1. Caratteristiche della successione a titolo universale
2. Apertura della successione, vocazione e delazione
3. La capacit e lindegnit
4. Sostituzione, rappresentazione, accrescimento
5. Acquisto e rinuncia delleredit
6. La successione legittima
7. La successione testamentaria
8. Capacit ed incapacit di disporre per testamento
9. La revocazione del testamento
10. La pubblicazione del testamento
11. La successione dei legittimari
Capitolo 17
La successione a titolo particolare: il legato
1. Nozione:
2. Lacquisto del legato
3. La rinunzia al legato
Capitolo 18
Comunione e divisione delleredit
1.
2.
3.
4.
La
La
La
La
comunione ereditaria
divisione della comunione ereditaria
divisione dei debiti e pesi ereditari
collazione
Capitolo 19
Le donazioni
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Nozione
Il contratto di donazione
Le donazioni indirette
Il negozio misto con donazione
La donazione rimuneratoria
La donazione obnuziale
La revoca della donazione
Capitolo 20
Fatti e Atti giuridici in generale
1. Definizione e classificazione
2. Atti e negozi giuridici
dei
fatti
giuridici
Capitolo 21
La prescrizione e la decadenza dei fatti giuridici
1. Generalit
2. Il decorso del tempo sui rapporti giuridici
7
3. La prescrizione
4. La decadenza
Capitolo 22
La pubblicit e la trascrizione
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Capitolo 23
I beni e i diritti reali
1.
2.
3.
4.
5.
6.
pubblici
Capitolo 24
I diritti reali
1. Caratteri dei diritti reali
2. Distinzioni dei diritti reali
3. Obbligazioni reali ed oneri reali
Capitolo 25
Il diritto di propriet
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Capitolo 26
La comunione, il condominio e la multipropriet
1.
2.
3.
4.
Concetto e distinzioni
Fonti e disciplina giuridica della comunione
Il condominio negli edifici
Aspetti fondamentali della disciplina
condominio
5. La multipropriet
giuridica
del
Capitolo 27
Il diritto di superficie
1. La norma
2. La disciplina giuridica del diritto di superficie
Capitolo 28
Lenfiteusi
1. Lenfiteusi: concetto e disciplina
9
2. Affrancazione
3. Devoluzione
Capitolo 29
Lusufrutto, luso e labitazione
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Nozione:
Oggetto dellusufrutto e il <<quasi usufrutto>>
Durata e modi dacquisto dellusufrutto
Obblighi dellusufruttuario
Obblighi del nudo proprietario
Lestinzione dellusufrutto
Luso e labitazione
Capitolo 30
Le servit prediali
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Capitolo 31
Il possesso
1.
2.
3.
4.
Concetto ed elementi
Oggetto del possesso
Detenzione e possesso
Mutamento della detenzione in possesso
10
5.
6.
7.
8.
Capitolo 32
Lusucapione
1. Nozione
2. Requisiti ed oggetto del possesso ad
3. Usucapione ordinaria e abbreviata
usucapione
Capitolo
33
I diritti su beni immateriali
Capitolo 34
Il negozio giuridico: concetto, elementi e classificazione
1. Il negozio giuridico
2. Lautonomia negoziale
3. Elementi del negozio
Capitolo 35
Gli elementi essenziali del negozio: la volont
1. Generalit
2. Casi di mancanza di volont
3. Casi di divergenza tra volont e dichiarazione
11
4. La simulazione
5. Effetti della simulazione
6. Segue: Lazione di simulazione e prova della simulazione
7. I vizi della volont in generale
8. Lerrore
9. Il dolo
10. La violenza
Capitolo 36
La forma del negozio
1.
2.
3.
4.
volont
Capitolo 37
La causa del negozio giuridico
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Concetto:
Causa e motivi
La causa come criterio di distinzione tra differenti categorie negoziali
Mancanza di causa
La illiceit della causa
Rilevanza dei motivi
Il negozio in frode alla legge
Capitolo 38
La rappresentanza
1.
2.
3.
4.
Capitolo 39
Gli elementi accidentali del negozio giuridico:
Condizione, termine e modo
1. Nozione
2. La condizione
3. Pendenza e mancanza della condizione
4. Il verificarsi della condizione
5. Illiceit ed impossibilit della condizione
6. Ambito di applicazione della condizione
7. Il termine
8. Gli effetti del termine
9. Negozi in cui non pu essere apposto il
10. Il modo (modus) o onere
termine
Capitolo 40
Linefficacia del negozio giuridico: Nullit e annullabilit
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Generalit
Linesistenza del negozio
La nullit del negozio
Lannullabilit del negozio
Il principio di conservazione
Inefficacia in senso stretto
Lirregolarit
Capitolo 41
Il rapporto obbligatorio
1.
2.
3.
Generalit
Gli elementi del rapporto obbligatorio
Il dovere di correttezza e la buona fede
13
4.
Obbligazioni naturali
Capitolo 42
Obbligazioni con pluralit di soggetti
1. I soggetti dellobbligazione
2. Lobbligazione parziaria
3. Lobbligazione solidale
4. Obbligazioni divisibili ed indivisibili
5. Le obbligazioni divisibili
6. Le obbligazioni indivisibili
7. Obbligazione cumulativa (o congiunta)
8. Lobbligazione alternativa
9. Obbligazione facoltativa
10. Obbligazioni positive o affermative
11. Le obbligazioni negative
12. Obbligazioni
<<di
mezzi>>
e
risultato>>
13. Obbligazioni generiche e specifiche
obbligazioni
<<di
Capitolo 43
Le modificazioni dei soggetti dellobbligazione
1. Le modificazioni nel lato attivo: la successione nel credito in generale
2. La cessione del credito
3. Rapporti fra cedente e cessionario
4. La surrogazione del terzo nei diritti del creditore
5. Le modificazioni nel lato passivo del rapporto: la successione nel debito
6. La delegazione in generale
7. La delegazione passiva in particolare
8. Lespromissione
9. Laccollo
10. Le cessione del contratto (art. 1406)
Capitolo 44
14
Ladempimento
1. Modi di estinzione delle obbligazioni
2. Disciplina delladempimento
3. La
prestazione
in
luogo
delladempimento
Capitolo 45
I modi di estinzione diversi dalladempimento
1.
2.
3.
4.
5.
prestazione
Capitolo 46
Linadempimento e la mora
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Linadempimento in generale
Limputabilit
Impossibilit sopravvenuta per causa non imputabile al debitore
Inadempimento imputabile ad debitore
La mora del debitore
La mora del creditore
Gli effetti dellinadempimento imputabile al debitore: A) risarcimento in
forma specifica
8. B) Il risarcimento del danno
9. La clausola penale
10. La caparra
Capitolo 47
15
fideiussione
Capitolo 48
Mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale ed
esecuzione sui beni del creditore
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Generalit
Lazione surrogatoria
Lazione revocatoria
Il sequestro conservativo
Lesecuzione forzata
La cessione dei beni ai creditori
Lanticresi
Capitolo 49
Nozione e classificazione dei contratti
1.
2.
3.
4.
5.
Capitolo 50
Formazione del contratto e contratto preliminare
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Generalit
Nozione di culpa in contrahendo
Fasi delle trattative: la proposta ed ipotesi di sua irrevocabilit
Lofferta al pubblico (art. 1336)
Laccettazione
Conclusione del contratto
Il contratto preliminare
Trascrizione del preliminare ; Il preliminare di preliminare
Capitolo 51
Interpretazione ed integrazione del contratto
1.
2.
3.
4.
5.
Nozione
Interpretazione
Interpretazione
Interpretazione
Interpretazione
soggettiva
di buona fede
oggettiva
del cd. <<contratto oscuro>>
Capitolo 52
Gli effetti del contratto
1.
2.
3.
4.
5.
Capitolo 53
La rescissione e la risoluzione del contratto
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Premessa
La rescissione
La risoluzione
Inadempimento
Impossibilit
sopravvenuta
Eccessiva onerosit
della
prestazione
Capitolo
54
I singoli contratti
Capitolo 55
La Compravendita
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Definizione
Promessa di vendita, opzione, prelazione
Vendita ad effetti reali e vendita obbligatoria
Obbligazioni del venditore
La garanzia per evizione
La garanzia per i vizi
Le obbligazioni del compratore
La vendita con patto di riscatto
Capitolo 56
Gli altri contratti di scambio che
18
realizzano un
do ut des
1.
2.
3.
4.
5.
La permuta
I contratti di borsa
Il riporto
Il contratto estimatorio
La somministrazione
Capitolo 57
I contratti di scambio che
do ut
realizzano un
facias
1. La locazione
2. La locazione di immobili urbani
3. Altri contratti
Capitolo 58
I contratti di cooperazione nellaltrui attivit giuridica
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Il mandato
Gestioni patrimoniali
La commissione
Il contratto di spedizione
Il contratto di agenzia
Franchising
Capitolo 59
I principali contratti reali
1.
2.
3.
4.
5.
Il
Il
Il
Il
Il
deposito regolare
deposito irregolare
deposito nei magazzini generali
comodato
mutuo
19
Capitolo 60
I contratti bancari
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Il deposito bancario
I prestiti alla clientela
Lapertura di credito
Lanticipazione bancaria
Sconto
Il conto corrente
Cassette di sicurezza
Capitolo 61
I contratti diretti a dirimere
controversie
1. La transazione
2. La convenzione di negoziazione assistita
Capitolo 62
Le obbligazioni nascenti da atti
unilaterali
Capitolo
63
Le obbligazioni nascenti dalla legge
20
1.
2.
3.
4.
5.
Capitolo 64
Le obbligazioni nascenti da atto illecito
1.
2.
3.
4.
5.
giuridica
I.
II.
Sono invece leggi sostanziali (o materiali) tutti gli atti a contenuto normativo,
indipendentemente dagli organi che l hanno posti in essere e quale che sia il
procedimento per la loro formazione (anche gli atti aventi forza di legge del
Governo rientrano in questa categoria).
Per legge, dunque, si intende qualsiasi atto normativo posto in essere
dagli organi competenti nei modi e nelle forme previste dalla
Costituzione.
1. Rientrano in tale ampio concetto: la Costituzione e le leggi costituzionali, le
leggi ordinarie in senso stretto, le leggi delegate e i decreti legge.
Sotto la legge e gli atti ad essa equiparati, quali fonti secondarie, vi sono i
regolamenti dellEsecutivo, che sono atti formalmente amministrativi ma
sostanzialmente normativi.
Infine troviamo gli usi o consuetudini, fonti (terziarie) non scritte caratterizzate
dalla necessaria compresenza di due elementi:
- Oggettivo, per cui il comportamento deve essere tenuto dalla generalit
dei soggetti in modo costante ed uniforme nel tempo (cd. diuturnitas);
- Soggettivo, per cui deve sussistere la convinzione della giuridica
doverosit di quel comportamento (cd. opinio iuris ac necessitatis).
Gli usi possono regolare solo materie non disciplinate dalla legge (cd.
consuetudini praeter legem) e quelle gi regolamentate dalla legge nei limiti in
cui siano da questa espressamente richiamati (cd. consuetudine secundum
legem).
Non ammesso, invece, luso contra legem.
Per lo studio del diritto privato, grande importanza, tra le leggi ordinarie, riveste
il Codice Civile, approvato con Regio decreto 16 marzo 1942, n. 262 ed entrato
in vigore il successivo 21 aprile.
Il codice civile , senzaltro, la fonte di gran lunga pi importante del diritto
privato.
Tuttavia, la disciplina di singoli istituti civilistici , talvolta, contenuta in
leggi speciali estranee al corpo codicistico (es.: il diritto dei consumatori).
3. Lefficacia della norma giuridica
Lefficacia di una norma giuridica circoscritta sia da limiti di tempo sia da
limiti spaziali.
A) Lefficacia nel tempo
La norma giuridica entra in vigore, con efficacia erga omnes, dopo:
- La promulgazione da parte del Presidente della Repubblica;
- La pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale;
- Il decorso di un certo periodo di tempo (di regola, 15 giorni) dalla
pubblicazione (cd. vacatio legis).
23
pronunziata
dalla
Corte
24
A) Scomparsa
Si concretizza nellallontanamento della persona dal suo
ultimo domicilio o residenza e nella mancanza di notizie relative alla persona
stessa.
A questo fatto sono collegate due conseguenze giuridiche:
1. Lo scomparso non pu ricevere eredit n pu acquistare altro diritto;
2. Il Tribunale dellultimo domicilio (o residenza) dello scomparso pu
su istanza di qualunque interessato o del P.M. nominare un curatore
che provveda alla conservazione del patrimonio dello scomparso (art. 48).
B) Assenza
Lassenza una situazione di diritto, in quanto, al contrario della scomparsa,
dichiarata con provvedimento giudiziale se:
- la scomparsa di una persona si protragga per due anni dallultima
notizia
Il Tribunale opera solo nel campo dei diritti patrimoniali a differenza della
morte presunta.
Il coniuge dellassente non pu contrarre nuovo matrimonio.
C) Dichiarazione di morte presunta
Il Tribunale, su istanza del Pubblico Ministero o di qualunque interessato,
dichiara, con sentenza (che ha effetti retroattivi), la morte presunta di una
persona, se la sua scomparsa si protratta per almeno dieci anni. Il soggetto
si considera morto nel giorno cui risale lultima notizia.
La dichiarazione di morte presunta prescinde da una precedente dichiarazione di
assenza.
Oltre
brevi
-
Gli effetti della dichiarazione di morte presunta sono analoghi agli effetti
della morte accertata e riguardano tanto il campo patrimoniale, quanto
quello personale.
In caso di ritorno o della prova dellesistenza del presunto morto cessano gli
effetti della dichiarazione ex nunc (dal momento, cio, del ritorno).
Capitolo 4
| La capacit di agire e la
protezione degli incapaci
30
31
34
Pertanto sono nulli tutti quei negozi con i quali si sacrifichino in modo assoluto
queste libert.
D) Diritto al nome
Tale diritto riconosciuto in quanto il nome rappresenta il segno legale
distintivo della persona.
La tutela: posta a protezione di un interesse individuale e sociale, viene attuata
in casi di usurpazione del nome o di contestazioni circa il diritto alluso di esso.
Anche lo pseudonimo o nome darte gode della stessa tutela del diritto al
nome, sempre che, per, tale pseudonimo abbia acquistato limportanza del
nome; occorre, cio, che il soggetto sia noto soprattutto con lo pseudonimo (art.
9 cc).
E) Diritto allidentit sessuale
tutelato linteresse del soggetto al godimento della propria identit sessuale e
cio al riconoscimento del proprio sesso.
Modifica dellidentit sessuale:
A) Riconosciuta dalla legge 14 aprile 1982, n. 164;
B) Deve essere accertata dal Tribunale con sentenza;
C) Rettificata a seguito di autorizzazione del Tribunale, negli atti dello stato
civile.
Capitolo 7 |
Si distinguono in:
- Fondazioni, caratterizzate dalla destinazione di un patrimonio provato ad
un determinato scopo di pubblica utilit (assistenziale, culturale,
scientifico);
- Comitati, generalmente costituiti per la raccolta di fondi vincolati ad una
finalit determinata.
B) Pubbliche Private
- Persone giuridiche pubbliche: che perseguono interessi generali, propri
dello Stato e spesso godono di una posizione di supremazia nei confronti
degli altri soggetti con cui vengono in rapporto (i cd. enti pubblici).
- Persone giuridiche private: che perseguono, invece, fini che, pur se
comuni a molti soggetti, non sono propri dello Stato. Esse, quindi, sono,
dal punto di vista giuridico, parificate ai soggetti privati, con i quali
entrano in rapporto in condizione di parit.
C) Civili Ecclesiastiche
- Ecclesiastiche: sono le persone giuridiche che perseguono fini di culto e
che, come tali, sono disciplinate anche dal diritto canonico;
- Civili: sono tutte le persone giuridiche private.
3. Elementi costitutivi della persona giuridica
a) Per le corporazioni:
- Una pluralit (almeno due) di persone;
- Uno scopo comune (determinabile e lecito);
- Un patrimonio sufficiente.
Il patrimonio, anche se non pu mancare in quanto esplicitamente richiesto
dalla legge, elemento costitutivo di minore importanza e costituisce il mezzo
per il raggiungimento dello scopo.
b) Per le istituzioni:
- La persona o le persone dei fondatori e le persone che ricoprono gli
organi direttivi dellente;
- Un patrimonio sufficiente;
- Uno scopo (determinabile e lecito).
Lelemento personale, che ha minore importanza, si concretizza nei
soggetti che formano la volont dellente.
4. Segue: Il riconoscimento
Il D.P.R. 361/2000 abrogando il previgente art. 12 c.c., ha previsto una
radicale semplificazione del procedimento di riconoscimento delle persone
giuridiche private, prevedendo che si ottenga con liscrizione nel registro
40
Limpresa sociale
1. Il concetto di <<famiglia>>
A) Nozione
Il codice civile non d una definizione della famiglia.
La Costituzione (art. 29) si limita ad affermare che <<la Repubblica riconosce
i diritti della famiglia come societ naturale fondata sul matrimonio>>.
La famiglia una formazione sociale fondata sul matrimonio con i caratteri:
della esclusivit,
della stabilit,
della responsabilit.
B) Coniugio, parentela, affinit
Quanto ai rapporti che legano fra di loro i componenti della famiglia
distinguiamo:
- Il rapporto di coniugio: che lega marito e moglie;
- Il rapporto di parentela: che costituisce, invece, un legame di sangue
tra persona che discendono da un comune capostipite (genitori e figli,
fratelli e sorelle, zii e nipoti etc.) riconosciuto fino al sesto grado.
Il grado di parentela:
si calcola: contando le persone fino allo stipite comune senza calcolare il
capostipite, cos, ad esempio, i fratelli sono parenti di secondo grado i
cugini sono parenti di quarto grado.
Si distingue in:
parentela in linea retta: se le persone discendono le une dalle altre
(padre/ figlio);
parentela in linea collaterale: se le persone, pur avendo uno stipite
comune, non discendono le une dalle altre, come i fratelli;
Capitolo 9 |
Il matrimonio
1. Premessa
Lart. 29 Cost. riconosce il matrimonio come fondamento della famiglia.
Il matrimonio latto che ha per effetto la costituzione dello stato
coniugale e per causa la comunione di vita materiale e spirituale tra i
coniugi.
La parola matrimonio pu essere intesa: come atto costitutivo della famiglia,
cio come atto giuridico o come rapporto giuridico:
d) Il matrimonio come atto giuridico pu essere regolato o dal diritto civile
ovvero dal diritto canonico. Si pu dunque scegliere tra:
Il matrimonio civile, celebrato davanti allUfficiale di stato civile;
- Il matrimonio concordatario, celebrato davanti al Ministro del
culto cattolico, secondo la disciplina del diritto canonico e
regolarmente trascritto nei registri dello stato civile.
Il matrimonio come rapporto, invece, regolato unicamente dal
diritto civile: una volta scelta liberamente la forma di celebrazione,
la societ coniugale (il matrimonio come rapporto) rimane
disciplinata esclusivamente dalle leggi civili.
2. La promessa di matrimonio
La promessa di prendersi reciprocamente come marito e moglie (cd. sponsali)
non giuridicamente vincolante, in quanto non obbliga a contrarre
matrimonio.
Lordinamento tutela cos la libert a contrarre matrimonio.
e) La promessa pu generare, tuttavia, conseguenze di carattere
patrimoniale:
- Se la promessa risulta da atto scritto o dalla richiesta delle pubblicazioni, il
promittente che si rifiuta di eseguire la promessa senza giusto motivo
obbligato a risarcire il danno cagionato allaltra parte per le spese
fatte e le obbligazioni contratte a causa della promessa.
- Il promittente pu chiedere la restituzione dei doni fatti a causa della
promessa di matrimonio, se il matrimonio non stato contratto. In tal
caso la legge prescinde dai motivi della rottura di fidanzamento: pertanto
sono tenuti a restituire entrambi i promittenti.
47
- Annullabilit assoluta:
- La relativa azione si prescrive nel termine ordinario di dieci anni;
- Le legittimazione accordata a chiunque vi abbia interesse;
- La legge prevede la possibilit di una sanatoria per effetto del
decorso del tempo;
- Annullabilit relativa:
- La relativa azione si prescrive nel termine ordinario di dieci anni;
- La legittimazione spetta solo ad alcune persone espressamente
determinate;
- Ai fini della sanatoria valgono le stesse considerazioni esposte in
materia di annullabilit assoluta.
I singoli casi di invalidit rientrano nei due genali gruppi di:
- Casi corrispondenti agli impedimenti matrimoniali;
- Casi consistenti in vizi del consenso.
6. Il matrimonio putativo (art. 128 cc)
Il matrimonio putativo rappresenta la situazione di chi credeva o
supponeva in buona fede di essere regolarmente sposato ma poi il suo
matrimonio stato dichiarato nullo o annullato con sentenza costitutiva.
Lannullamento del matrimonio produce effetti retroattivi e i coniugi
riacquistano ex tunc il loro stato di libert.
Gli effetti del matrimonio putativo sono disciplinati dalla legge, con
riferimento alla buona fede o alla malafede dei coniugi:
- Se i coniugi hanno contratto il matrimonio in buona fede, o il loro
consenso stato estorto con violenza o determinato da timore di
eccezionale gravit derivante da cause esterne agli sposi, il matrimonio si
considera valido fino alla pronuncia della sentenza di annullamento che
quindi non avr efficacia retroattiva per cui sono fatti salvi tutti gli
effetti nel frattempo prodottisi, anche rispetto ai figli;
- Se i coniugi, invece, hanno contratto il matrimonio in malafede, questo ha
gli effetti del
matrimonio valido rispetto ai figli nati o concepiti durante lo stesso,
salvo che la nullit dipenda da incesto.
Se solo un coniuge era in buona fede, gli effetti del matrimonio
putativo si producono solo con riferimento a lui e ai figli.
7. Il matrimonio canonico con effetti civili
Il matrimonio canonico con effetti civili si sostanzia in un collegamento tra
celebrazione canonica ed ordinamento statale, e si attua mediante un
vero e proprio procedimento amministrativo.
Fasi:
50
I creditori possono soddisfarsi sui beni personali dei coniugi, in via sussidiaria,
nella misura della met del credito, se i beni della comunione sono insufficienti
(art. 286 cc).
2. Scioglimento della comunione
La comunione legale si scioglie in presenza di una delle seguenti cause:
a) Morte di uno dei coniugi;
b) Sentenza di divorzio;
c) Dichiarazione di assenza o di morte presunta di uno dei coniugi;
d) Annullamento del matrimonio;
e) Separazione personale, ferma restando la possibilit di ricostituzione della
comunione in caso di riconciliazione dei coniugi.
f) Separazione giudiziale dei beni (art. 193), che pu essere ottenuta:
g) Mutamento convenzionale del regime patrimoniale: quando, mediante
convenzione i coniugi attuano un regime patrimoniale diverso dalla
comunione;
h) Pronuncia di fallimento di uno dei coniugi.
Effetti dello scioglimento:
a) Fa cessare la comunione legale;
b) Conduce alla divisione del patrimonio comune.
- Limiti alla allautonomia dei coniugi:
- Il divieto di derogare ai diritti e ai doveri previsti dalla legge
per effetto del matrimonio (art. 160): dovere di contribuire ai
bisogni della famiglia, dovere di mantenere i figli..etc;
- Il divieto di costituzione di dote (art. 166bis): nulla ogni convenzione
che tenda alla costituzione di beni in dote, ovvero quel complesso di beni
che la moglie attribuiva in godimento al marito, pur restandone
proprietaria, per aiutarlo nelladempimento dei doveri di mantenimento
della famiglia;
- Linderogabilit, in caso di modifica della comunione legale, delle norme
relative allamministrazione dei beni della comunione e alluguaglianza
delle quote (cfr. lart. 210).
3. I regimi patrimoniali convenzionali
A) Le convenzioni matrimoniali
Le parti possono derogare al regime legale di comunione mediante un negozio
giuridico, la convenzione matrimoniale, che deve essere stipulata per atto
pubblico a pena di nullit (art, 162, comma 1).
- Stipula: Le convenzioni possono essere stipulate in ogni tempo,
anteriormente o successivamente alla celebrazione del matrimonio, e sono
54
Il familiare che presta in modo continuativo la sua attivit di lavoro nella famiglia
o nellimpresa familiare acquista i seguenti diritti:
- Il diritto al mantenimento, secondo la condizione patrimoniale della
famiglia;
- Diritto di partecipazione agli utili dellimpresa familiare ed ai beni
acquistati con essi, nonch agli incrementi dellazienda, in proporzione
alla quantit e qualit del lavoro prestato.
La disciplina: ha carattere suppletivo nel senso che trova applicazione
solo quando non sia configurabile, tra i familiari che cooperano
allimpresa, un diverso rapporto giuridico.
Le decisioni concernenti limpiego degli utili e degli incrementi, nonch
quelle inerenti alla gestione straordinaria, agli indirizzi produttivi ed alla
cessazione dellimpresa, devono essere adottate, a maggioranza, dai
familiari che partecipano allimpresa stessa.
Il diritto di partecipazione intrasferibile, salvo che il trasferimento
avvenga a favore di un altro familiare e con il consenso di tutti i
partecipanti.
In caso di cessazione, per qualsiasi causa, della prestazione di lavoro o di
alienazione dellazienda, esso pu essere liquidato in danaro.
56
Capitolo 11
- Lobbligo di fedelt;
- Lobbligo della collaborazione.
Permangono:
- Lobbligo di assistenza morale;
- Lobbligo di mantenimento, nonch lobbligo di corrispondere gli
alimenti verso il coniuge cui non addebitabile la separazione.
B) Tipi di separazione:
1) Separazione di fatto:
linterruzione della convivenza dei coniugi, senza lintervento di alcun
provvedimento del tribunale, ma attuata ugualmente, in via di mero fatto.
2) Separazione consensuale:
quella che avviene per accordo delle parti; laccordo, per avere efficacia,
dovr essere omologato dal Tribunale, e lo sar solo qualora non sia in
contrasto con linteresse della prole.
3) Separazione giudiziale:
quella pronunciata dal Tribunale, ad istanza di uno o di entrambi i
coniugi, a seguito dei fatti, anche indipendenti dalla loro volont, che
rendano intollerabili la prosecuzione della convivenza o rechino grave
pregiudizio alla educazione della prole (art. 151).
Per quanto riguarda i provvedimenti relativi ai figli:
La L. 8-2-2006, n. 54 aveva introdotto il principio dellaffidamento cd. condiviso
con entrambi i genitori (art. 155 cc).
- Lart. 155 stato sostituito dal D.Lgs. 154/2013 (di attuazione della
riforma della filiazione).
Testo attuale: in caso di separazione, riguardo ai figli si applicano le
disposizioni del Titolo IX, Capo II, avente ad oggetto lesercizio della
responsabilit genitoriale a seguito di separazione, scioglimento, cessazione
degli effetti civili, annullamento, nullit del matrimonio ovvero allesito di
procedimenti relativi ai figli nati fuori dal matrimonio.
- Lart. 337ter c.c. (Provvedimenti riguardo ai figli) ripropone il
contenuto dellart. 155 c.c., con le seguenti novit:
- Tra i diritti del minore aggiunto il diritto allassistenza morale
(comma 1);
- Il giudice pu disporre, anche dufficio, laffidamento familiare del
minore quando rilevi la temporanea impossibilit di affidarlo ad
uno dei genitori (comma 2);
- La scelta della residenza abituale del minore una delle decisioni che i
genitori devono assumere di comune accordo (comma 3);
- Se il genitore non si attiene alle condizioni dettate dal giudice in
ordine allesercizio della responsabilit genitoriale, il giudice potr
valutare tale condotta anche al fine della modifica delle modalit di
affidamento (comma 3).
59
Capitolo 12 | La filiazione
1. Lunicit dello status di figlio
La filiazione il rapporto che lega un soggetto a coloro che lhanno
concepito.
60
Il figlio nato fuori del matrimonio pu essere riconosciuto dalla madre e dal
padre, anche se gi uniti in matrimonio con unaltra persona allepoca del
concepimento.
Riconoscimento del figlio che ha compiuto 14 anni non produce effetto
senza il suo assenso.
Per quanto concerne linserimento del figlio nato fuori dal matrimonio
nella famiglia del genitore che ha proceduto al riconoscimento:
occorre il consenso dellaltro coniuge convivente;
In caso di disaccordo tra i genitori la decisione sullinserimento
rimessa al giudice, tenendo contro dellinteresse dei minori.
4. Il riconoscimento dei figli <<incestuosi>>
Laggettivo incestuosi stato rimosso dalla L. 219/12.
Si ammette il riconoscimento dei figli nati da persone tra le quali esiste un
vincolo di parentela in linea retta allinfinito o in linea collaterale nel secondo
grado o un vincolo di affinit in linea retta con i seguenti presupposti:
a) autorizzazione del giudice
b) Interesse del figlio e alla necessit di evitare allo stesso qualsiasi
pregiudizio.
5. Il disconoscimento della paternit
Lazione di disconoscimento della paternit concessa allo scopo di eliminare
le conseguenze della presunzione di paternit:
Al riguardo occorre precisare che: il marito padre del figlio concepito o nato
durante il matrimonio,
oppure
quando non sono trascorsi 300 giorni dalla data dellannullamento, dello
scioglimento o della cessazione degli effetti civili del matrimonio.
Lart. 243bis c.c, prevede la possibilit di esercitare azione di disconoscimento
anche sul figlio nato nel matrimonio;
Non pi richiesta la sussistenza di specifici presupposti (come ladulterio,
limpotenza, la non coabitazione) per lesercizio dellazione.
La titolarit dellazione spetta padre, alla madre e al figlio.
La sola dichiarazione della madre non esclude la paternit.
Alla madre viene concesso il termine di 6 mesi per esercitare lazione, non solo
dalla nascita del figlio, ma anche dal giorno in cui venuta a conoscenza
dellimpotenza di generare del marito al tempo del concepimento.
62
Al padre viene concesso il termine di 1 anno per esercitare lazione non solo
dalla nascita ma anche dal giorno in cui venuto a conoscenza
delladulterio della moglie ovvero della propria impotenza a generare.
In entrambi i casi, tanto per la madre quanto per il padre lazione non pu
essere esercitata se sono trascorsi 5 anni dalla nascita.
Lazione pu essere esercitata anche dal figlio che ha raggiunto la maggiore
et, e in questo caso lazione imprescrittibile.
6. Altre azioni dello stato di figlio
A) Azione di contestazione dello stato di figlio
Con questa azione, che pu essere esperita da chiunque vi abbia interesse.
Fine: si mira a negare lappartenenza del nato alla famiglia, al fine di escluderlo
da ogni diritto (art. 248).
Si tratta di una impugnativa di carattere generale delle indicazioni non vere
contenute nellatto di nascita.
E unazione residuale rispetto alle altre due azioni pi specifiche di
disconoscimento della paternit e di reclamo dello stato di figlio.
B) Azione di reclamo dello stato di figlio
Con questa azione il figlio che non abbia conseguito il corrispondente
status reclama la propria qualit di figlio.
Lazione per reclamare lo stato di figlio spetta soltanto a questultimo ed
imprescrittibile.
66
imprescrittibile
nonch
pu
determinare
automaticamente
il
modo
di
Capitolo 15 |
familiari
si
Effetti dellindegnit:
a) Se lindegnit sia viene accertata al tempo dellapertura della
successione vi impossibilit per lindegno di adire efficacemente
leredit;
b) Se lindegnit viene accertata in seguito giudizialmente lindegno deve
restituire leredit nonch i frutti percepiti dopo lapertura della successione .
La sentenza ha pertanto effetto retroattivo, per cui lindegno si considera come
se non fosse mai stato erede.
E) La riabilitazione (art. 466)
Consiste nelleliminazione dellindegnit da parte della persona offesa la
quale, conoscendo la causa di indegnit, intende tuttavia attribuire mortis causa
il suo patrimonio, i tutto o in parte, alla persona delloffensore.
4. Sostituzione, rappresentazione, accrescimento
A) La sostituzione testamentaria
Si ha sostituzione testamentaria quando il testatore, dopo aver istituito lerede o
il legatario, dispone che a questo debba subentrare unaltra persona al
verificarsi di un determinato evento.
La legge contempla due tipi di sostituzione:
- La sostituzione ordinaria
- La sostituzione fedecommissaria.
B) La sostituzione ordinaria
Si ha quando il testatore, prevedendo il caso che il chiamato non possa o non
voglia accettare leredit o il legato, designi al suo posto unaltra persona.
Verificandosi il presupposto per la sua chiamata, il sostituto subentra nella
posizione che avrebbe avuto listituito se avesse accettato, con tutti gli obblighi
(purch non si carattere personale) ad essa inerenti.
La sostituzione ordinaria pu essere:
- Semplice (un solo sostituto al primo istituito);
- Plurima (pi sostituti al primo istituito);
- Parziale (operante per una parte della chiamata del primo istituito);
- Reciproca (pi chiamati sono sostituiti luno dellaltro).
C) La sostituzione fedecommissaria
Si ha sostituzione fedecommissaria quando, nel testamento, il testatore
impone allerede o al legatario lobbligo di conservare i beni, affinch alla
sua morte tali beni possano automaticamente passare ad altra persona (cd.
sostituito) indicata dal testatore medesimo.
La sostituzione fedecommissaria caratterizzata da una duplice chiamata,
per cui il primo chiamato obbligato a conservare i beni ricevuti per
trasmetterli, alla sua morte, al chiamato successivo.
75
Nel legato, invece, sufficiente che sia stato legato lo stesso oggetto a pi
persone, anche se in base a separate disposizioni.
-
Modalit
Quando la prima vocazione resta in tutto o in parte inefficace, perch un
soggetto chiamato alleredit non possa o non voglia accettare, si applicano in
ordine i seguenti istituti:
- Se il testatore ha previsto la sostituzione, chiamata a succedere la
persona indicata dal testatore;
- Se la sostituzione non stata prevista opera, se ne ricorrono le condizioni,
la rappresentazione;
- In subordine opera laccrescimento, se si tratta di successione
testamentaria e ne ricorrano i presupposti;
- Se, infine, nemmeno laccrescimento pu trovare applicazione, la porzione
dellerede mancante si devolve agli eredi legittimi, mentre la porzione del
legatario mancante resta a profitto dellonerato.
Effetti dellaccrescimento
I coeredi o legatari, a favore dei quali si verifica laccrescimento, subentrano
negli obblighi cui era soggetto lerede o il legatario mancante, ad eccezione di
obblighi a carattere personale.
1. Laccrescimento opera di diritto non occorre, perci, da parte di chi se
ne avvantaggia, un apposito atto di accettazione ed irrinunziabile.
2. Lacquisto per accrescimento retroagisce al momento dellapertura
della successione.
5. Acquisto e rinuncia delleredit
La chiamata a succedere, perfezionata con la delazione, diventa efficace solo
con laccettazione che rappresenta latto unilaterale con cui il chiamato acquista
leredit.
A) Il diritto di accettazione
Nozione e natura giuridica
E il diritto del chiamato ad acquistare leredit: esercitando tale diritto il
semplice chiamato si trasforma in erede.
La natura del diritto potestativo personale con conseguenze patrimoniali.
Prescrizione e decadenza del diritto di accettazione
a) La prescrizione del diritto di accettazione quella ordinaria
decennale e il relativo termine decorre dal giorno dellapertura della
successione (art. 480) e, in caso di accertamento giudiziale della
77
Si precisa che:
- Ciascun ordine esclude il successivo
- Allinterno di ciascun ordine, di regola, il grado prossimo esclude quello pi
lontano.
- Il coniuge concorre con i primi due ordini ed esclude il terzo.
A) Singole ipotesi di successione legittima
Successione dei parenti
Al padre ed alla madre succedono, in primo luogo i figli (anche adottivi) in parti
uguali in qualit di discendenti. Tale categoria esclude tutti gli altri parenti ad
eccezione del coniuge.
Se non vi sono discendenti, succedono i genitori, o gli ascendenti.
Qualora manchino le suddette categorie di successibili, subentrano gli altri
parenti fino al sesto grado (il pi vicino esclude gli altri).
Successione del coniuge superstite
Il coniuge superstite pu rivestire la qualifica di:
- Erede, acquistando lintera eredit, quando il defunto non lasci altri
legittimari;
- Coerede, quando concorre con i figli del de cuius, e le altre categorie di
successibili.
Al coniuge superstite spetta, inoltre, il diritto di abitazione sulla casa coniugale e
di uso dei mobili (C. Cost. 1988/527).
- Il divorzio: fa perdere ai coniugi il reciproco diritto successorio
quando la morte sopraggiunge dopo lannotazione, della sentenza di
divorzio, nei registri di stato civile.
Gli stessi effetti produce la separazione con addebito se la relativa
sentenza sia passata in giudicato.
Nei casi di divorzio e di separazione con addebito, allex coniuge
spetta un assegno vitalizio se al momento dellapertura della successione
godeva degli alimenti a carico del coniuge deceduto.
83
La volont testamentaria
La volont del testatore deve essere spontanea, e deve manifestarsi in modo
espresso, in una delle forme solenni previste dalla legge.
Nel testamento pu aversi:
- Divergenza tra la dichiarazione e la volont del testatore: in tal
caso la reale volont del testatore prevale, in quanto non ricorre, per il
testamento, quellesigenza di protezione dellaffidamento che sussiste
invece per i negozi tra vivi a titolo oneroso.
- Un vizio (errore, violenza o dolo) che infici la volont del testatore: in
tal caso, il testamento annullabile su istanza di chiunque vi abbia
interesse (annullabilit assoluta: art. 624);
La causa nel testamento
sempre tipica e si identifica nellattribuzione di beni (per spirito di
liberalit) per il tempo successivo alla morte del testatore. Non necessario che
a tale attribuzione corrisponda un effettivo arricchimento del chiamato
( differenza con la donazione).
I motivi nel testamento
- Il motivo erroneo (di fatto e/e di diritto), causa di annullamento della
disposizione quando risulta dal testamento che il solo ad aver
determinato il testatore a disporre (art. 624);
- Il motivo illecito, che, invece, rende nulla la disposizione (art. 626)
quando risulti, anche per implicito, dal testamento e sia stato il solo che
ha determinato il testatore a disporre.
B) Gli elementi accidentali nel testamento
La condizione
Le disposizioni testamentarie (a titolo universale ed a titolo particolare)
possono farsi sotto condizione sospensiva o risolutiva.
Lavveramento della condizione produce effetto retroattivo secondo i principi
generali.
La condizione apposta in un testamento per soggetta a determinate regole.
Infatti:
- La disposizione testamentaria contenente una condizione impossibile o
illecita considerata come pura e semplice.
La disposizione diviene nulla se la condizione sia stata il motivo unico e
determinante della disposizione testamentaria;
- nulla la disposizione subordinata alla condizione di reciprocit cio
alla condizione di essere vicendevolmente avvantaggiato nel testamento
dellistituito;
- nulla
la condizione che impedisce le prime o ulteriori nozze
dellistituito. Resta, per, valida la corrispondente disposizione
Il termine
Per quel che riguarda lapponibilit del <<termine>> bisogna distinguere fra:
- Disposizioni testamentarie a titolo universale (istituzioni di erede)
nelle quali eventuali termini non sono validi e si hanno per non
apposti;
85
89
B) Forme di revocazione
- Espressa: cio consistente in un atto formale con cui il soggetto
manifesta la volont di eliminare, in tutto o in parte, le proprie disposizioni
di ultima volont le quali divengono totalmente o parzialmente inefficaci;
- Tacita:
Quando viene redatto un testamento posteriore il quale, pur non
revocando espressamente il precedente, renda inefficaci le vecchie
disposizioni incompatibili con le nuove;
Quando il testatore ritira il testamento segreto dalle mani del
depositario, sempre che la scheda non possa valere come testamento
olografo;
- Presunta, che ricorre nei casi di:
Distruzione, lacerazione o cancellazione del testamento olografo;
Alienazione o trasformazione della cosa legata.
Nelle ipotesi di revocazione presunta si ammette la prova di una diversa volont
del testatore.
Lart. 681 cc stabilisce che la revocazione totale o parziale di un
testamento pu essere a sua volta revocata. La revoca della revoca deve
essere attuata con le forme della revoca espressa. In questo caso si ha la
riviviscenza delle disposizioni revocate che ritornano valide ab origine.
C) La revocazione di diritto delle disposizioni testamentarie
Le disposizioni testamentarie, a titolo universale o particolare, sono revocate di
diritto per:
- Sopravvivenza (dopo la compilazione del testamento) di figli o
discendenti. In questo caso, cade il testamento e subentra la successione
legittima;
- Riconoscimento di un figlio nato fuori del matrimonio successivo alla
compilazione del testamento;
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I compiti dellesecutore:
a) Amministrare la massa ereditaria prendendo possesso dei beni che ne
fanno parte.
b) Pu compiere liberamente gli atti di ordinaria amministrazione,
mentre la vendita dei beni consentita solo in caso di necessit e previa
autorizzazione dellautorit giudiziaria;
c) Ha la rappresentanza processuale, attiva e passiva, nelle azioni
relative alleredit;
d) Ha lobbligo di far apporre i sigilli e di far redigere linventario dei beni
ereditari;
e) Deve rendere conto della sua gestione al termine di essa.
Esonero dellesecutore testamentario:
Lart. 710 cc stabilisce che su istanza di ogni interessato, lautorit giudiziaria
pu esonerare lesecutore testamentario dal suo ufficio per gravi irregolarit
nelladempimento dei suoi obblighi, per inidoneit allufficio o per avere egli
commesso qualche azione che ne menomi la fiducia.
11. La successione dei legittimari
A) Nozione:
La successione dei legittimari quella in favore di alcune categorie di
successibili (legittimari, o riservatari, o successori necessari), ai quali la legge
attribuisce il diritto intangibile ad una quota del patrimonio indipendentemente
dalle disposizioni del testatore.
Le norme sulla successione dei legittimari sono di ordine pubblico quindi cogenti
ed inderogabili.
B) Categorie di legittimari
I legittimari sono:
- Il coniuge superstite;
- I figli ed i loro discendenti in quanto succedono per rappresentazione;
- Gli ascendenti.
C) Il diritto alla quota legittima ed il suo contenuto
Quando vi sono dei legittimari, si distinguono nel patrimonio ereditario
due parti:
- La quota disponibile, della quale il testatore era libero di disporre;
- La quota legittima (o riserva), della quale il testatore non poteva disporre
perch spettante per legge ai legittimari.
Natura giuridica della legittima:
Il diritto del legittimario un diritto assoluto che si esplica sui beni ereditari,
pertanto questi ha il diritto di conseguire in natura tutti i beni che costituiscono
la legittima.
La legittima intangibile, di conseguenza:
93
per
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a) Nei rapporti interni, cio tra coeredi, vige il principio per cui i debiti
ereditari si dividono fra di loro in proporzione della rispettiva quota
ereditaria.
Il testatore, tuttavia, ha la facolt di addossare il pagamento dei debiti ad
un solo coerede o ripartire lonere dei debiti non proporzionalmente;
b) Nei rapporti esterni, cio nei confronti dei creditori, opera il principio
della divisibilit: il creditore pu chiamare in giudizio ogni coerede solo in
proporzione alla sua quota, anche quando il testatore abbia previsto una
responsabilit non proporzionale tra i coeredi.
B) Eccezionali ipotesi di indivisibilit dei debiti ereditari
Si hanno quando:
- Uno dei coeredi possegga il singolo bene oggetto del debito;
- Loggetto del debito indivisibile;
- Il debito sia garantito da ipoteca gravante su un bene ereditario;
La divisibilit dei pesi ereditari
Si definiscono pesi ereditari gli oneri che sorgono come effetto necessario
dellapertura della successione (imposta di successione, spese giudiziali di
inventario e di divisione etc.) essi si dividono tra i coeredi allo stesso
modo.
4. La collazione
A) Nozione: latto con il quale i figli o i discendenti ed il coniuge del de cuius,
che concorrono alla successione, devono conferire alla massa attiva del
patrimonio ereditario tutti i beni che sono stati loro donati in vita dal defunto,
in modo da dividerli con gli altri coeredi in proporzione delle rispettive
quote;
B) Funzione: la collazione svolge la funzione di mantenere tra alcuni coeredi
del de cuius quella proporzionalit di quote che stabilita nel testamento o
nella legge.
C) Oggetto: oggetto della collazione sono le donazioni dirette ed indirette.
Non sono soggette a collazione:
- Le spese di mantenimento, educazione, malattia;
- Le spese ordinarie;
- Le liberalit fatte in occasione di servizi resi o in conformit agli usi;
- Le cose donate e perite per causa non imputabile al donatario;
- Le donazioni di modico valore fatte al coniuge
A) Modalit per operare la collazione
Occorre distinguere:
- La collazione in senso stretto o in natura: si realizza rendendo alla
massa ereditaria il bene avuto in donazione. In tal caso, la collazione
implica effetto risolutivo della donazioni, in quanto il coerede cessa di
essere donatario;
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Capitolo 19 | Le donazioni
1. Nozione
La donazione il contratto col quale, per spirito di liberalit, una parte
arricchisce laltra, disponendo a favore di questa di un suo diritto o assumendo
verso la stessa unobbligazione (art 769 cc)
Caratteri:
- Animus donandi ovvero lo spirito di liberalit del donante: consiste
nella coscienza e volont di compiere un atto che arricchisce
gratuitamente il donatario senza esservi tenuto (cd. spontaneit della
donazione).
Lanimus donandi costituisce la causa della donazione e non va confuso
con i motivi individuali e contingenti che spingono il singolo dalla liberalit;
- Arricchimento del donatario ovvero lincremento del suo patrimonio;
- Negozio a titolo gratuito;
Il donatario:
- Ha sempre lobbligo di fornire gli alimenti dal donante che in seguito
venga ad averne bisogno, purch non si tratti di donazione rimuneratoria o
di donazione obnuziale;
- Non tenuto ad obbligazione oltre il valore della donazione tuttora
esistente nel suo patrimonio.
2. Il contratto di donazione
A) Capacit:
- Capacit di donare:
- Per le persone fisiche si richiede la piena capacit di disporre. La
donazione atto personale che non consente rappresentanza;
- Per le persone giuridiche, vi capacit se ammessa dal loro
statuto o dallatto costitutivo;
- Capacit di ricevere:
99
subordinata
B) Contenuto dellatto:
- donazioni con effetti reali: si trasferisce o si costituisce un diritto su un
bene;
- donazioni liberatorie: si rinuncia ad un diritto;
- donazioni promissorie: si assume unobbligazione verso il donatario.
C) Oggetto e forma della donazione:
- Oggetto: pu essere qualunque bene che si trova nel patrimonio del
donante. Non pu essere un bene altrui, n un bene futuro.
- Forma: La donazione deve essere fatta per atto pubblico, a pena di
nullit, qualunque sia loggetto della liberalit. Se, per, ha per oggetto
cose mobili di modico valore, latto pubblico non necessario, ma occorre
leffettiva consegna della cosa.
D) Linvalidit del contratto di donazione
- Lonere illecito o impossibile rende nulla la donazione se ne ha
costituito il motivo determinante;
- Lerrore sul motivo della donazione causa di annullabilit, se il motivo
risulta dallatto ed il solo che ha determinato il donante a compiere la
liberalit;
- Lilliceit del motivo rende nulla la donazione quando il motivo stato
determinante a compiere la liberalit e risulta dallatto;
La donazione nulla convalidabile mediante conferma espressa o esecuzione
volontaria, dopo la morte del donante.
3. Le donazioni indirette
Nozione: Latto che, pur non essendo configurato formalmente come una
donazione, raggiunge il medesimo risultato di una donazione vera e propria.
Esempio: pagamento di un debito altrui.
La donazione indiretta:
a) Non richiede la forma dellatto pubblico;
b) soggetta ad alcune regole tipiche della donazione (collazione, imputazione
ex se e riduzione a favore dei legittimari, revoca per ingratitudine o
sopravvenienza di figli etc.)
4. Il negozio misto con donazione
Nel negozio misto con donazione le parti stabiliscono un corrispettivo di gran
lunga inferiore a quello che sarebbe dovuto.
100
Elementi caratterizzanti:
- Sproporzione tra le due prestazioni;
- Intenzionalit nello stabilire la sproporzione.
5. La donazione rimuneratoria
una donazione fatta in segno di riconoscenza o in considerazione dei meriti
del donatario, essa si qualifica, quindi, particolarmente per i motivi del donante:
rimunerare il donatario.
Essa:
- non soggetta a revoca per ingratitudine e per sopravvenienza di figli;
- non fa sorgere obbligo di alimenti in capo al donatario ed in favore
del donante.
6. La donazione obnuziale
una donazione fatta in vista di un futuro matrimonio dagli sposi tra loro, o
da altri a favore degli sposi o di figli nascituri.
- Si perfeziona senza bisogno di accettazione;
- non obbliga agli alimenti.
7. La revoca della donazione
La revoca rappresenta lesercizio del diritto potestativo di togliere efficacia alla
donazione e si attua con domanda giudiziale.
La donazione pu revocarsi per:
- Ingratitudine del donatore: pu essere chiesta entro un anno dal fatto
(ingrato) o dalla notizia di esso;
- Sopravvenienza dei figli: pu essere chiesta entro cinque anni dalla
nascita dellultimo figlio o dalla notizia dellesistenza del figlio o
discendente o dellavvenuto riconoscimento del figlio nato fuori dal
matrimonio.
Effetti:
La sentenza che pronuncia la revoca:
- condanna il donatario alla restituzione dei beni;
- non pregiudica i terzi che hanno acquistato diritti anteriormente alla
domanda di revoca, salvi gli effetti della trascrizione.
- Se il donatario ha eliminato i beni, deve restituirne il valore con
riguardo al tempo della domanda.
101
negozi giuridici
102
Casi di sospensione:
- Particolari rapporti tra le parti (ad esempio tra coniugi);
- Una particolare condizione soggettiva del titolare del diritto (ved. art.
2942).
Effetti della sospensione: il periodo in cui sussiste la causa di
sospensione non si calcola ai fini del periodo prescrizionale. La
prescrizione riprende il suo corso cessata la causa di sospensione ed il
nuovo periodo si somma con quello maturato prima del fatto sospensivo;
Linterruzione della prescrizione: si ha quando cessa linerzia del titolare del
diritto:
a) O perch egli compie un atto col quale esercita il suo;
b) Ovvero perch il diritto stesso viene riconosciuto dal soggetto passivo
del rapporto.
- cessata la causa di interruzione, necessario, perch maturi la
prescrizione, che decorra, per intero, un nuovo periodo
prescrizionale.
Gli atti interruttivi si distinguono in:
- Atti interruttivi con effetto istantaneo: dopo tali atti comincia a
decorrere un nuovo periodo di prescrizione (costituzione in mora);
- Atti interruttivi con effetti prolungati: interrompono la prescrizione
per un periodo pi lungo successivo al loro compimento (domanda
giudiziale);
- Cause civili di interruzione: consistono nellesercizio di atti giuridici
formali e tipici, idonei ad interrompere la prescrizione di un diritto di
credito (notifica di atto introduttivo di giudizio);
- Cause naturali di interruzione: sono rappresentate da atti materiali di
godimento non predeterminati dal legislatore.
4. La decadenza
Nozione: la decadenza la perdita della possibilit di esercitare un diritto per il
mancato concepimento di una determinata attivit, o di un dato atto, nel
termine perentorio previsto dalla legge.
Fondamento: esigenza di certezza dei rapporti giuridici.
Il presupposto: fatto oggettivo del mancato esercizio del diritto nel tempo
stabilito
In materia di decadenza non trovano applicazione:
a) La sospensione;
b) L interruzione:
105
3. La trascrizione
Nozione: La trascrizione un mezzo di pubblicit relativo agli immobili ed ai
beni mobili registrati che assicura la conoscibilit delle vicende relative a tali
beni.
Funzione: conoscibilit della circolazione dei beni.
Gli atti soggetti a trascrizione sono:
- I contratti che trasferiscono la propriet di beni immobili o che
costituiscono, trasferiscono o modificano diritti reali di godimento su beni
immobili e quelli che costituiscono la comunione su tali diritti. Gli atti di
rinuncia ai diritti su menzionati;
- I contratti che trasferiscono i diritti edificatori comunque denominati
nelle normative regionali e nei conseguenti strumenti di pianificazione
territoriale, nonch nelle convenzioni urbanistiche ad essi relative (cd.
cessione di cubatura);
- I contratti che conferiscono diritti reali di godimento su beni
immobili, se superano una certa durata (locazione, societ, associazione,
consorzi etc.);
- Gli accordi di mediazione che accertano lusucapione con la
sottoscrizione del processo verbale autenticata da un pubblico ufficiale a
ci autorizzato;
- Le sentenze costitutive, traslative e modificative dei diritti suddetti,
i provvedimenti giudiziari con i quali nellesecuzione forzata si
trasferiscono la propriet o altri diritti reali su beni immobili, gli atti e le
sentenze di affrancamento del fondo enfiteutico.
Lobbligo della trascrizione stato esteso anche ai contratti preliminari
aventi ad oggetto la conclusione di taluno dei contratti previsti dallart. 2643 c.c.
Gli effetti della trascrizione: cessano se entro un anno dalla data
convenuta per la stipula del definitivo, e comunque entro tre anni dalla
trascrizione del preliminare stesso, non sia seguita la trascrizione del
definitivo o di altro atto che costituisca comunque esecuzione del contratto
preliminare o della domanda giudiziale.
4. Gli effetti della trascrizione
Lart. 2644 cc stabilisce che:
107
108
- Sono infungibili: le cose che non possono essere sostituite con altre in
quanto individuate dalle parti.
La differenza tra cose fungibili ha rilevanza in quanto:
- La compensazione legale o giudiziale ammissibile solo per i debiti di
cose fungibili;
- I negozi dai quali deriva lobbligo di restituzione del tanto dello stesso
genere e qualit possono avere ad oggetto solo cose fungibili;
- i negozi dai quali deriva lobbligo di restituire la cosa in natura, hanno ad
oggetto cose infungibili.
E) Cose consumabili e inconsumabili
- Cose consumabili: sono quelle che non possono essere utilizzate senza
essere consumate fisicamente o economicamente. Sono oggetto di
quasi-usufrutto e chi ne gode tenuto a restituire non le cose godute,
bens il loro valore;
- Cose inconsumabili: sono, quelle che si prestano ad una utilizzazione
continuata, senza che restino distrutte o alterate.
Chi tenuto a restituirle, dopo averle legittimamente usate, deve
restituirle nello stato in cui si trovano, non rispondendo del loro
deterioramento.
F) Cose divisibili e indivisibili
- Divisibili: sono le cose che possono essere frazionate in modo omogeneo,
senza che se ne alteri la destinazione economica, ed in modo che ciascuna
delle parti uguali rappresenti una porzione identica del tutto;
- Indivisibili: tutte le altre.
G) Beni produttivi e beni di consumo
- I beni produttivi: sono quelli destinati ad un procedimento diretto alla
trasformazione di altre cose (materie prime);
- I beni di consumo: sono quelli utilizzati per il soddisfacimento immediato
di interessi e bisogni.
- I rapporti di connessione tra le cose
Vi sono inoltre:
- Cose semplici: sono quelle i cui elementi sono talmente compenetrati fra
loro che non possono staccarsi senza alterare la fisionomia del tutto;
- Cose composte: sono quelle, invece, in cui pi cose complementari
formano un nuovo bene, che viene ad avere funzione e valore economico
diverso da quelli delle cose che lo compongono.
111
quel
rapporto
di
112
4. Il patrimonio
Nozione: il patrimonio costituito da un insieme di rapporti giuridici attivi e
passivi facenti capo ad una persona e valutabili economicamente.
In senso giuridico: titolare di un patrimonio anche chi ha solo debiti, in
quanto soggetto passivo di rapporti giuridici.
5. I frutti
Nozione: I frutti sono beni che provengono da un altro bene.
I frutti si distinguono in due categorie:
I frutti naturali: sono quelli che provengono direttamente
da un altro bene. Essi diventano beni autonomi solo con la
separazione. Finch non avviene la separazione, formano parte
dellaltro bene ed il proprietario pu disporne solo come di cosa
mobile futura.
Frutti civili: sono quelli che provengono indirettamente da
altro bene e rappresentano il corrispettivo del godimento che
altri hanno su questo bene. Essi si acquistano giorno per giorno,
in ragione della durata del diritto.
6. I beni appartenenti allo Stato o ad enti pubblici
Lart. 822 individua i beni che fanno parte del demanio pubblico:
demanio necessario: devono appartenere necessariamente
allo Stato.
Essi sono: il lido del mare, la spiaggia, le rade e i porti, i fiumi, i torrenti, i
laghi e le altre acque definite pubbliche dalle leggi in materia,
nonch le opere destinate alla difesa nazionale.
demanio eventuale:
fanno parte del demanio solo se
appartengono allo Stato o ad altri enti pubblici territoriali.
Essi sono: le strade, le autostrade e le strade ferrate, gli acquedotti, gli
immobili riconosciuti di interesse storico, archeologico e artistico, gli altri
beni assoggettati dalla legge al regime del demanio pubblico.
I beni che fanno parte del demanio pubblico sono inalienabili e non
possono formare oggetto di diritti a favore di terzi se non nei modi e nei
limiti stabiliti dalle leggi che li riguardano.
113
114
Capitolo 25
| Il diritto di propriet
Essi sono:
- lespropriazione per pubblica utilit,
- loccupazione
- la requisizione.
- I limiti posti nellinteresse privato: concernono
immobiliare e regolano i rapporti tra propriet vicine.
la
propriet
C) Accessione
Laccessione si verifica quando una propriet preesistente (ad esempio suolo)
attira nella sua orbita altre cose che prima ne erano estranee (ad esempio alberi
o costruzioni), in tal caso lacquisto si verifica sempre a favore del
proprietario della cosa principale.
Tipi di accessione:
a) Accessione di mobile ad immobile:
Il suolo considerato il bene principale che attrae nella sua orbita alberi e
costruzioni, di cui il proprietario del suolo diventa proprietario,
b) Accessione di immobile ad immobile
Ricorre nelle ipotesi di:
A) Alluvione: cio progressivo incremento portato dalle acque ad un
fondo il proprietario del fondo acquista la propriet di tali incrementi
di terreno;
B) Avulsione: cio distacco da un fondo, per opera di fiumi o torrenti,
di una considerevole parte di terreno che si unisce ad un altro fondo
il proprietario del fondo accresciuto ne acquista la propriet ma ha
lobbligo di indennizzare il proprietario che ha subito la diminuzione;
C) Alveo abbandonato: il terreno abbandonato dal fiume che forma un
nuovo letto rimane assoggettato al regime proprio del demanio
pubblico;
D) Isola formata nel fiume: le isole e le unioni di terra che si formano
nel letto di fiumi o torrenti appartengono al demanio pubblico.
c) Accessione di mobile a mobile.
Tale accessione ricorre nelle ipotesi:
- Unione o commissione: si ha quando due o pi cose mobili,
appartenenti a diversi proprietari, vengono ad unirsi in modo tale da
formare un sol tutto e non possibile separarle senza danno,
in tal caso:
a) La propriet della cosa cos ottenuta diventa comune in
proporzione del valore delle cose spettanti a ciascun
proprietario;
b) Quando una delle cose pu considerarsi principale, o vale molto di
pi delle altre, il suo proprietario acquista la propriet del
tutto, con lobbligo di corrispondere agli altri proprietari il valore
delle altre cose;
- Specificazione: che si verifica quando si crea, mediante il lavoro una
nuova cosa con materia appartenente ad altri. In tal caso, il codice
civile d valore allelemento del lavoro;
d) Accessione invertita:
119
Forma del contratto: il contratto deve essere redatto per iscritto, a pena di
nullit o su altro supporto durevole facilmente accessibile al consumatore.
Recesso: lacquirente pu recedere entro quattordici giorni senza specificare i
motivi e senza pagare alcuna penalit.
Gli altri casi di recesso sono disciplinati dallart. 73 del Codice del consumo.
- in perpetuo
- a tempo determinato.
Estinzione:
- Diritto a tempo determinato: con lo scadere del termine il diritto si
estingue e, per il principio di accessione, il proprietario del suolo diventa
proprietario anche della costruzione
- Diritto prescritto: la superficie pu estinguersi anche per prescrizione;
occorre distinguere:
1. Se la costruzione gi stata eseguita, allora non pu esservi
prescrizione;
2. Se, invece, la costruzione non stata ancora eseguita, allora il diritto di
eseguirla si estingue se non esercitato nei venti anni dalla sua costituzione.
- Consolidazione: consiste in una qualsiasi causa che determini il riunirsi
nel diritto di propriet e di quello di superficie nella stessa persona;
- Per le altre cause previste dal titolo.
C) Tutela
Trattandosi, nella specie, di un diritto reale esso tutelabile erga omnes.
Il superficiario pu esercitare le azioni di carattere:
- petitorio,
- a tutela del possesso (qualora abbia il possesso dellimmobile).
Capitolo 28 | Lenfiteusi
1. Lenfiteusi: concetto e disciplina
Nozione: Lenfiteusi quel diritto reale di godimento su un
fondo altrui, in base al quale il titolare usufruisce del dominio utile sul fondo
stesso, obbligandosi per a migliorarlo e pagando al proprietario un canone
periodico.
A) Costituzione del diritto e durata
Costituzione: lenfiteusi pu sorgere:
- per usucapione,
- testamento,
- contratto.
Durata:
- enfiteusi in perpetuo
- enfiteusi a tempo determinato, in tal caso la durata non pu essere
inferiore ad anni venti ( principio inderogabile).
127
- Lenfiteuta pu naturalmente disporre del suo diritto per atto tra vivi e
per testamento.
B) Disciplina giuridica
Bisogna distinguere:
- Diritti ed obblighi del concedente (cd. direttario):
a) Diritto al versamento del canone;
b) Diritto al miglioramento del fondo;
c) Diritto di chiedere la devoluzione del fondo;
d) Obbligo di rimborsare, quando cessa lenfiteusi, i miglioramenti effettuati
dallenfiteuta nella misura dellaumento di valore conseguito dal fondo.
- Diritti ed obblighi dellenfiteuta (cd. utilista):
1) Diritto sui frutti del fondo, sul tesoro, sulle utilizzazioni del sottosuolo e sulle
accessioni;
2) Diritto di affrancazione;
3) Diritto al rimborso nella misura suddetta delle addizioni separabili ritenute;
4) Diritto al rimborso dei miglioramenti e delle addizioni non separabili nella
misura suddetta;
5) Diritto di ritenzione del fondo fino a quando non soddisfatto tale credito;
6) Obbligo di pagare le imposte e gli altri pesi che gravano sul fondo, salve le
disposizioni delle leggi speciali;
7) Obbligo di pagare al concedente un canone periodico: esso pu consistere in
una somma di danaro ovvero in una quantit fissa di prodotti naturali;
8) Obbligo di migliorare il fondo.
9) Diritto di modificare la preesistente destinazione economica del fondo,
10)Obbligo di fare una ricognizione del diritto del concedente.
- Lart. 968 cc prescrive per lenfiteuta il divieto, inderogabile ed espresso,
di costituire, a sua volta, enfiteusi sul fondo (cd. subenfiteusi).
- Affrancazione, devoluzione ed estinzione dellenfiteusi
2. Affrancazione
un diritto potestativo spettante allenfiteuta, il quale, previo pagamento
di una somma di danaro pari a quindici volte il canone annuo, diventa
proprietario del fondo. In caso di rifiuto del proprietario, lenfiteuta pu adire
lAutorit Giudiziaria ed ottenere una sentenza costitutiva che pronunzi
laffrancazione.
3. Devoluzione
, invece, un diritto potestativo del proprietario il quale pu ottenere la
liberazione del fondo quando lenfiteuta:
A) deteriora il fondo
B) non adempie allobbligo di migliorarlo
C) mora nel pagamento di due annualit di canone.
128
sempre
su
quella
di
Lenfiteusi si distingue:
- Per decorso del tempo, se costituita a termine;
- Per perimento del fondo;
- Per confusione: quando cio lenfiteuta diventa anche proprietario o
viceversa;
- Per non uso ventennale del diritto da parte dellenfiteuta;
- Per effetto di affrancazione o devoluzione.
129
sono:
Il diritto di conseguire il possesso della cosa;
Il diritto di far suoi i frutti naturali e civili della cosa;
Lusufruttuario ha diritto ad una indennit per i miglioramenti apportati al
fondo;
- Il diritto di cedere il proprio usufrutto, concedere ipoteca sullusufrutto e
locare il bene.
Disciplina giuridica:
I diritti di uso e di abitazione hanno carattere personalissimo e,
quindi, non possono essere ceduti o locati.
- Derogabilit e compatibilit: la regola dellinalienabilit derogabile
con il consenso del nudo proprietario poich posta nel suo interesse e
non una norma di ordine pubblico.
Trovano applicazione, in quanto compatibili, le norme che disciplinano
lusufrutto.
132
133
della
Capitolo 31 | Il possesso
134
1. Concetto ed elementi
Nozione: il possesso il potere sulla cosa che si manifesta in unattivit
corrispondente allesercizio della propriet o di altro diritto reale.
Il possesso si concreta in una relazione di fatto intercorrente tra un soggetto e
un bene, a prescindere dalla sussistenza nel soggetto stesso della titolarit del
diritto di propriet o di altro diritto reale.
Gli elementi del possesso sono:
- Il corpus possessionis: che si identifica in unattivit del soggetto
possessore corrispondente a quella del proprietario o del titolare di un
diritto reale (elemento oggettivo);
- Lanimus possidendi: che si identifica nella volont del possessore di
esercitare sul bene i poteri del proprietario o del titolare di altro diritto
reale (elemento soggettivo).
2. Oggetto del possesso
Sono suscettibili di possesso:
- i beni materiali
- le energie naturali,
- universalit di cose,
- mobili registrati,
- i titoli di credito.
Non
-
3. Detenzione e possesso
Nozione: La detenzione pu definirsi come un mero potere di fatto sulla cosa
non accompagnato dallintenzione di esercitare unattivit corrispondente ad un
diritto reale.
Differenze col possesso:
lelemento che differenzia detenzione e possesso lanimus: animus
possidendi, in caso di possesso, animus detinendi, in caso di detenzione.
Tipi di detenzione:
- detenzione qualificata: quando nellinteresse proprio (es.: locatario)
135
quando
nellinteresse
altrui
(es.:
lazione
di
136
Protezione possessoria: chi sia stato spogliato del possesso o molestato nel
suo esercizio pu ottenere per via giudiziaria la reintegrazione del possesso
medesimo o la cessazione della molestia.
Se minacciato un danno alla cosa posseduta, pu ottenere dei provvedimenti
cautelari.
Il possessore pu inoltre difendersi da s, quando ricorrano gli estremi della
legittima difesa.
Infine il possesso fa acquistare determinati diritti.
a) Il possesso si consolida infatti nel diritto corrispondente, dopo che sia
trascorso un certo tempo (usucapione).
7. La tutela del possesso
Lo spoglio e la molestia costituiscono atti illeciti, ai quali il possessore pu
reagire con azioni giudiziarie che gli consentono di ottenere la reintegrazione del
possesso o la cessazione della molestia (azioni possessorie).
A) Lazione di reintegrazione
Questazione concessa a chi sia stato violentemente od occultamente
spogliato del possesso, per consentirgli di ottenere una rapida reintegrazione
del possesso medesimo.
La tutela concessa indipendentemente dalla legittimit del possesso, dal modo
in cui esso stato acquistato, dalla buona o malafede del possessore.
Lazione va esercitata entro un termine di un anno dal giorno dello spoglio o,
trattandosi di spoglio clandestino, dal giorno della sua scoperta (art. 1168 c.c.).
B) Lazione di manutenzione
Lazione di manutenzione del possesso data a chi sia stato molestato nel
possesso di un immobile, di un diritto reale sopra un immobile o di
ununiversalit di mobili.
Il possesso deve durare da oltre un anno, continuo e non interrotto, e non
deve essere stato acquistato violentemente o clandestinamente.
C) La denunzia di nuova opera e di danno temuto
Entrambe queste azioni hanno lo scopo di prevenire un danno che minaccia
una cosa.
Entrambe sono concesse al semplice possessore; sono date per anche al
titolare del diritto reale o al proprietario, pur quando non abbia il possesso.
La denunzia di nuova opera (art. 1171 c.c.) spetta a chi abbia ragione di temere
che da una nuova opera, da altrui intrapresa sul proprio come sullaltrui
137
fondo, sia per derivare danno alla cosa che fonda loggetto del suo diritto o del
suo possesso.
Lopera non deve essere ancora terminata e non deve essere trascorso un
anno dal suo inizio.
La denunzia di danno temuto (art. 1172 c.c.) spetta a chi abbia ragione di
temere che da qualsiasi edificio, albero o altra cosa sovrasti pericolo di un
danno grave e prossimo alla cosa che forma loggetto del suo diritto o del suo
possesso.
8. Frutti, miglioramenti, spese, danni
Il possessore soccombente nella causa di rivendicazione deve restituire al
proprietario la cosa.
Quanto ai frutti che abbia percepito o potuto percepire, alle spese fatte, ai
miglioramenti e ai danni apportati alla cosa, si applicano le regole seguenti.
Frutti: il possessore di malafede deve restituire i frutti, naturali e civili, che ha
percepito.
Miglioramenti: il possessore di malafede che abbia apportato miglioramenti,
ha diritto a unindennit pari alla minor somma tra limporto della spesa e
laumento di valore conseguito dalla cosa.
Capitolo 32 | Lusucapione
1. Nozione
Con l'espressione "usucapione" si indica un modo d'acquisto della propriet
e degli altri diritti reali a titolo originario.
In particolare, la norma disciplina l'acquisto della propriet e degli
altri diritti reali sui beni immobili che si perfeziona attraverso il protrarsi del
possesso sul bene per un periodo ultraventennale.
Fondamento dell'usucapione , dunque, una particolare situazione di fatto, e
non un diritto.
Il possesso ad usucapionem deve essere necessariamente connotato da
specifici requisiti, che ne determinino la pienezza e l'esclusivit del potere di
fatto.
138
139
Capitolo
34
Il
1. Il negozio giuridico
Il negozio giuridico quella particolare figura di atto giuridico lecito i cui effetti
non sono prestabiliti dalla legge, ma sono liberamente determinabili dalle
parti, in conformit alla volont manifestamente espressa ed alla causa (cio
alla funzione economico-sociale) che latto stesso obiettivamente capace di
raggiungere.
Il negozio giuridico dunque :
- Un atto giuridico, cio un atto umano consapevole e volontario;
- Lecito, in quanto conforme alle prescrizioni dellordinamento;
- Consistente in una dichiarazione di volont;
140
Tipi di negozi:
1) Negozi unipersonali in cui la manifestazione di volont proviene da una
sola persona fisica;
2) Negozi unilaterali pluripersonali che promanano da pi persone, le
quali costituiscono, per, una parte unica.
3) Negozi recettizi sono quelli che, per produrre effetti, devono essere
portati a conoscenza di una determinata persona
4) Negozi non recettizi sono quelli che producono effetti in virt della sola
manifestazione di volont (ad esempio il testamento).
5) Negozi bilaterali Sono quelli che risultano da dichiarazioni di volont
provenienti da due parti, e producono effetti per entrambe.
6) Negozi plurilaterali Sono quelli che risultano da manifestazioni di
volont provenienti da pi parti e producono effetti per tutte le parti (ad
esempio il contratto di societ).
7) Negozi non patrimoniali essi attengono alla sfera dei rapporti familiari
(ad esempio matrimonio);
8) Negozi patrimoniali riguardano rapporti economicamente valutabili (ad
esempio tutti i contratti).
9) Negozi a titolo oneroso quando allattribuzione in favore di un soggetto
faccia riscontro un corrispettivo a carico dello stesso (ad esempio
compravendita);
10)Negozi a titolo gratuito quando manca il corrispettivo, essendo il
negozio diretto ad accrescere il patrimonio altrui senza controprestazione
(ad esempio donazione)
11)Negozi a causa di morte nel nostro ordinamento previsto un solo
negozio mortis causa, il testamento, e sono vietati tutti i patti successori e
le donazioni mortis causa.
12)Negozi inter vivos: sono tutti gli altri che prescindono da tale presupposto.
pongono
in
essere
Distinguiamo:
A) Simulazione assoluta: si ha quando le parti stipulano un negozio che in
realt non vogliono.
B) Simulazione relativa: ricorre quando le parti pongono in essere un dato
negozio (cd. simulato), ma in realt vogliono un negozio diverso (cd.
dissimulato):
a. Esempio le parti stipulano un contratto di vendita, ma in realt si
tratta di una donazione.
La simulazione relativa pu essere:
A) Soggettiva (cd. interposizione fittizia): si ha interposizione fittizia quando la
parte sostanziale del contratto diversa da quella formale
a. Linterposizione fittizia presuppone laccordo simulatorio tra i tre
soggetti che vi partecipano.
B) Oggettiva che riguarda:
a) La natura del negozio: ad esempio si fa apparire vendita ci che
donazione
5. Effetti della simulazione
A) Effetti della simulazione tra le parti
Ai sensi dellart. 1414 c.c.
[1] Il contratto simulato non produce effetto tra le parti.
[2] Se le parti hanno voluto concludere un contratto diverso da quello
apparente, ha effetto tra esse il contratto dissimulato, purch ne sussistano i
requisiti di sostanza e di forma.
[3] Le precedenti disposizioni si applicano anche agli atti unilaterali destinati a
una persona determinata, che siano simulati per accordo tra il dichiarante e
il destinatario.
Nella simulazione assoluta rimangono immutate le posizioni giuridiche che
appaiono modificate dal negozio simulato.
Nella simulazione relativa si producono gli effetti dell'atto realmente
voluto (Bianca, 665).
Ai sensi dell'art. 1414, 1 co., il negozio ostensibile (che si pu far vedere)
stato variamente qualificato come inesistente, nullo o inefficace.
A) Inesistenza.
Alcuni autori sostengono che il contratto simulato sia inesistente alla stessa
stregua del contratto stipulato per finzione scenica.
Secondo alcune pronunce della giurisprudenza nel caso di simulazione
assoluta, la controdichiarazione rappresenterebbe un atto di riconoscimento
dell'inesistenza giuridica del contratto apparentemente stipulato.
B) Nullit.
144
145
Si ritiene (ai sensi dell'art. 2915, 2 co.), che nel caso in cui l'esecuzione
riguardi beni immobili o mobili registrati, i creditori del titolare apparente
godano della protezione prevista dall'art. 1416, 1 co., solo se il
pignoramento venga eseguito - in buona fede - prima della trascrizione
della domanda giudiziale di simulazione.
Ai sensi dell'art. 1416, 2 co., i creditori del simulato alienante conservano
la garanzia patrimoniale sul bene apparentemente alienato e possono agire per
fare accertare la simulazione dell'atto che pregiudichi i loro diritti.
Il pregiudizio sussiste ogni qualvolta l'atto che si assume simulato
determinerebbe - se efficace - una modificazione, quantitativa o qualitativa,
del patrimonio del debitore tale da rendere la soddisfazione del credito pi
incerta, pi difficile e comunque pi onerosa.
Non occorre un danno certo ed attuale, n l'insolvibilit del debitore:
sufficiente la potenzialit del pregiudizio
6. Segue: Lazione di simulazione e prova della simulazione
Per far accertare la simulazione, il soggetto interessato deve adire lAutorit
Giudiziaria con una speciale azione, la cd. azione di simulazione.
questa unazione di mero accertamento .
La giurisprudenza e parte della dottrina ritengono che, lazione di simulazione:
a) sia imprescrittibile, se tende a far accertare la simulazione assoluta.
b) si prescrive nel termine ordinario di dieci anni, se tende a far accertare la
simulazione relativa.
Sotto il profilo probatorio si distingue a seconda che siano le parti o i terzi a
far valere la simulazione.
La prova principale rappresentata dalla controdichiarazione, cio dallatto in
cui le parti hanno formalizzato la loro reale ed effettiva volont.
Tuttavia sar difficile per i terzi o i creditori procurarsi tale controdichiarazione.
Alla luce di ci:
a) I terzi e i creditori possono dare la prova della simulazione con
qualsiasi mezzo e senza limiti (quindi anche per testimoni o per
presunzioni);
b) Per le parti, la dimostrazione della simulazione incontra gli stessi limiti
della prova testimoniale perch questi hanno la possibilit e l'onere di
munirsi delle controdichiarazioni, salve le eccezioni espressamente
previste dalla legge e salvo che la prova sia diretta a far valere l'illiceit
del contratto dissimulato (FRECCIA C. 10743/2008; C. 23974/2004; C.
6332/2003; C. 16021/2002; C. 2093/2000; C. 125/2000; C. 697/1997).
146
--> in questo caso per il contraente in mala fede risponde dei danni (1440).
N.B. dal dolus malus appena analizzato si distingue il c.d. dolus bonus, che
consiste nella tendenziale esaltazione della qualit della merce o del servizio,
ricorrente nella pratica degli affari
---> esso normalmente tollerato, ma nel caso di contratto con i consumatori a
volte la giurisprudenza lo ritiene possibile causa di annullamento.
10. La violenza
La violenza quale vizio del consenso consiste in una minaccia che determina
unalterazione del processo formativo della volont.
Si tratta di violenza in senso morale o psichico e non in senso
fisico (nel caso di violenza fisica il contratto sarebbe nullo o inesistente).
Si tratta del c.d. metus ab extrinseco, che deve cio provenire dallesterno
rispetto al contraente.
Il codice prevede che essa sia causa di annullamento del contatto se (art.
1435):
1) seria, cio tale da far impressionare una persona sensata (prendendo in
considerazione l'et, il sesso e alla condizione dei contraenti).
2) ha ad oggetto la minaccia di un male ingiusto (cio lesivo di un interesse
protetto
dalla
legge)
e
notevole
(cio
qualitativamente
o
quantitativamente rilevante)
3) riguarda
la persona o i beni del coniuge del contraente o di un
discendente o ascendente di lui
--> se invece il male minacciato riguarda altre persone, l'annullamento del
contratto rimesso alla prudente valutazione del giudice (art. 1436).
o Non rileva che la violenza sia stata esercitata da un terzo (art.
1434).
Il codice precisa inoltre:
- che il timore riverenziale (cio la soggezione psicologica verso persone
autorevoli o influenti in campo professionale, familiare o sociale; c.d. metus
ab intrinseco) da solo non causa di annullamento del contratto (art. 1437).
- che la minaccia di far valere un diritto pu essere causa di annullamento
del contratto solo quando diretta a conseguire vantaggi ingiusti, cio
quando la minaccia non mira a soddisfare il diritto del soggetto che la
esercita, bens rivolta a fini diversi (art. 1438).
149
150
3. Il documento informatico
Nozione: Il documento informatico, cio la rappresentazione informatica di atti,
fatti o dati giuridicamente rilevanti.
Disciplina giuridica: il documento elettronico disciplinato dal D.Lgs.
n.82/2005 e successive modifiche.
Le varie fattispecie di documento informatico sono:
1) documento informatico sottoscritto con firma digitale: ha valore di
piena prova della provenienza delle dichiarazioni in esso contenute fino a
querela di falso;
2) documento informatico sottoscritto con firma elettronica
qualificata: ha la stessa efficacia probatoria della firma digitale;
3) documento informatico sottoscritto con firma elettronica
semplice: liberamente valutabile dal giudice.
4) Documenti informatici privi di qualsiasi firma: hanno lefficacia
probatoria delle riproduzioni meccaniche.
4. Momento della formazione del negozio
La volont si intende manifestata nel momento in cui il soggetto lha
esteriorizzata.
A seconda della struttura del negozio, per determinare il momento della
formazione dello stesso, occorre distinguere tra:
1) Negozi bilaterali o plurilaterali: il negozio si forma (si dice anche si
perfeziona) al momento dellincontro delle due o pi volont;
2) Negozi unilaterali recettizi: il negozio si forma quando la dichiarazione
giunge a conoscenza del destinatario;
3) Negozi unilaterali non recettizi: il negozio si perfeziona ed efficace al
momento della manifestazione, non occorrendo che essa sia portata a
conoscenza di alcuno.
dal concetto di perfezione del negozio va tenuto distinto quello di efficacia
( lattitudine del negozio) a produrre i suoi effetti in quanto non sempre il
negozio perfetto anche efficace.
Esempio: negozio sottoposto a termine iniziale che seppur perfetto in tutti i suoi
elementi, non produce effetti fini alla scadenza del termine.
152
Capitolo 38 | La rappresentanza
1. Nozione e forme di rappresentanza
Nozione: La rappresentanza listituto per cui ad un soggetto (cd.
rappresentante) attribuito (dalla legge o dallinteressato) il potere di
sostituirsi ad un altro soggetto (cd. rappresentato) nel compimento di
attivit giuridica per conto di questultimo e con effetti diretti nella sfera
giuridica del soggetto rappresentato.
Forme di rappresentanza:
A) Rappresentanza diretta;
B) Rappresentanza indiretta;
C) Rappresentanza legale;
D) Rappresentanza volontaria;
E) Rappresentanza organica.
A) Rappresentanza diretta
Si ha rappresentanza diretta quando il rappresentante agisce per conto (e cio
nellinteresse) e nel nome del rappresentato.
In questa forma di rappresentanza vi dunque:
a) La spendita del nome altrui;
b) Il verificarsi degli effetti del negozio direttamente ed unicamente nella
sfera giuridica del rappresentato.
Soggetti della rappresentanza diretta:
rappresentante che stipula in nome del rappresentato: parte in senso formale
del negozio; rappresentato che assume la titolarit del rapporto negoziale:
parte in senso sostanziale.
B) Rappresentanza indiretta
Si ha rappresentanza indiretta quando il rappresentante agisce solo per conto
ma non nel nome del rappresentato. il rappresentato non diviene parte del
contratto ed i relativi effetti si riversano nel patrimonio del rappresentante che
ha agito in nome proprio.
Caratteristiche della rappresentanza indiretta sono:
155
sono:
Il testamento;
La donazione;
Il matrimoni (Nel cd. matrimonio per procura non c un rappresentatne
ma un nuncius);
- I negozi familiari.
Capacit, vizi della volont e stati soggettivi rilevanti nel negozio
concluso dal rappresentante
A) Capacit
La capacit di diventare titolare dei rapporti giuridici negoziali deve essere
valutata con riferimento alla persona del rappresentato in quanto nella sfera
giuridica di costui che si produrranno gli effetti giuridici del negozio compiuto dal
rappresentante.
se ad una persona vietato acquistare un certo diritto lacquisto non potr
essere fatto neppure per mezzo di un rappresentante.
Pertanto:
a) Il rappresentato: deve avere la capacit dagire.
b) Il rappresentante: deve avere la capacit dintendere e di volere, avuto
riguardo alla natura e al contenuto del contratto.
B) Vizi della volont e stati soggettivi rilevanti
157
Per accertare eventuali vizi della volont o stati soggettivi si guarda alla persona
del rappresentante in quanto la dichiarazione di volont alla stipulazione del
negozio di questi.
Il negozio sar annullabile se la volont del rappresentante si formata in modo
viziato: per errore, violenza o dolo.
3. Abuso, eccesso e difetto di potere
Lart. 1388 sancisce che il contratto concluso dal rappresentante in nome e per
conto del rappresentato vincola costui soltanto se il primo ha agito nei limiti
delle facolt concessegli.
Casi in cui tali limiti vengono superati:
A) Abuso di potere
Nozione: Si ha abuso di potere quando il rappresentante abbia fatto
cattivo uso del potere conferitogli agendo per un fine diverso da quello per
cui veniva incaricato al fine di perseguire un interesse proprio o di terzi in
contrasto con gli interessi del rappresentato.
Occorre pertanto:
- che il rappresentante sia portatore di interessi incompatibili con quelli del
rappresentato,
- che il rappresentante persegua linteresse proprio o di un terzo in via
esclusiva.
La legge prevede due ipotesi di abuso di rappresentanza:
a) Contratto concluso dal rappresentante in conflitto di interessi col
rappresentato: il contratto annullabile su domanda del rappresentato;
b) Contratto concluso dal rappresentante con se stesso, nella duplice
veste di contraente in proprio e di rappresentante di un altro
soggetto: il contratto annullabile ad istanza del rappresentato.
B) Eccesso e difetto di potere
1) Eccesso di potere: Si ha eccesso di potere quando il rappresentante abbia
agito superando i limiti fissati dalla procura;
2) Difetto di potere: Si ha difetto di potere, invece, nel caso del falsus
procurator, del soggetto, cio, che si sia finto rappresentante senza averne i
poteri.
In entrambi i casi:
- il contratto concluso non vincola minimamente il rappresentato;
- latto compiuto in tal caso inefficace: tuttavia se ratificato dal
rappresentato diviene efficace a tutti gli effetti di legge;
- colui che ha compiuto il negozio tenuto a risarcire i danni al terzo
contraente a titolo di responsabilit precontrattuale.
158
4. La ratifica
Nozione: La ratifica un negozio unilaterale e recettizio con cui il
rappresentato accetta gli effetti e conferisce efficacia al negozio compiuto in
suo nome dal falsus procurator o dal rappresentante che abbia ecceduto dai
limiti della procura.
Pu essere: espressa o tacita.
La ratifica ha effetto retroattivo (sono per fatti salvi i diritti acquisiti nel
frattempo dai terzi).
160
- Il modo quando impossibile o illecito si ha per non apposto, sia negli atti
di liberalit tra vivi che in quelli mortis causa;
- Limpossibilit sopravvenuta del modo libera lobbligato,
Effetti del modus:
Adempimento dellonere:
pu essere richiesto da tutte le persone
interessate;
Inadempimento dellonere: a seguito di inadempimento, pu essere richiesta
la risoluzione del negozio nei seguenti casi:
1. disposizione testamentarie quando:
- La risoluzione prevista nel testamento;
- La contemplazione del modus ha costituito il solo motivo determinante la
disposizione;
2. nelle donazioni quando:
- La risoluzione prevista nellatto di donazione.
168
171
173
177
Capitolo 43 |
Le modificazioni
dellobbligazione
dei
soggetti
I crediti <<incedibili>>
Lart. 1260 cc esclude la cedibilit dei seguenti crediti:
- I crediti strettamente personali
fra i quali vanno ricordati i crediti
alimentari;
- Alcuni crediti il cui trasferimento vietato per legge;
- I crediti la cui cessione esclusa dalle stesse parti (cd. incedibilit
convenzionale).
Efficacia della cessione
Nei confronti del debitore ceduto
La cessione del credito ha efficacia nei confronti del debitore ceduto
quando questi:
- labbia accettata,
- gli sia stata notificata
- comunque ne abbia avuto conoscenza.
Il debitore ceduto:
- pu opporre al cessionario le stesse eccezioni che poteva opporre al
cedente,
- Non pu opporre al cessionario la compensazione che avrebbe
potuto opporre al cedente se ha accettato puramente e semplicemente
la cessione.
- Se non ha accettato potr opporre la compensazione solo per i
crediti anteriori alla notificazione.
Nei confronti dei terzi
Se uno stesso credito stato ceduto a pi soggetti, lacquisto si verifica solo
a favore di chi per primo lo ha notificato al debitore o per primo ha ricevuto
laccettazione di questi, con atto di data certa.
3. Rapporti fra cedente e cessionario
Se la cessione a titolo oneroso: il cedente tenuto a garantire
lesistenza del credito, ma non la solvibilit del debitore (cessione pro soluto)
a meno che non intervenga apposito patto (cessione pro solvendo, art. 1267).
- Cessione pro soluto: si ha la liberazione del cedente nei confronti del
cessionario al momento del trasferimento.
- Cessione pro solvendo: produce la liberazione solo quando il
cessionario abbia effettivamente riscosso il creditopertanto, se il
debitore ceduto non paga, pagher per lui il cedente.
Se la cessione a titolo gratuito: la garanzia dellesistenza del credito
<< dovuta solo nei casi e nei limiti in cui la legge pone a carico del
donante la garanzia per evizione>> art. 1266 cc.
4. La surrogazione del terzo nei diritti del creditore
179
La surrogazione pu aversi:
1) Per volont del creditore che dichiari espressamente di voler far
subentrare il terzo che ha pagato nei propri diritti verso il debitore;
2) Per volont del debitore che, prendendo a mutuo una somma per pagare
il creditore, pu surrogare il mutuante nella posizione del creditore pagato
(detta anche surroga per imprestito).
3) Per volont della legge (surrogazione legale): ricorre in tutti quei casi in
cui la legge autorizza il terzo a surrogarsi nei diritti del creditore,
indipendentemente dalla volont del creditore e del debitore.
esempio il fideiussore verso il debitore di cui abbia adempiuto
lobbligazione o lassicuratore che ha pagato il danno allassicurato verso
lautore del danno stesso.
5. Le modificazioni nel lato passivo del rapporto: la successione nel
debito
A) Successione nel debito pu aversi:
- mortis causa: il debito si trasmette allerede insieme con tutto il
patrimonio del de cuius ed il creditore costretto a subire il mutamento
come conseguenza necessaria della morte del debitore originario.
- per atto tra vivi: necessario il consenso del creditore;
B) Le altre figure che realizzano il mutamento nel lato passivo sono:
- la delegazione,
- lespromissione
- laccollo.
C) Per ciascuno di tali istituti possono verificarsi due ipotesi:
- Il nuovo debitore si aggiunge al precedente e si ha cos un cumulo
di debitori: in tal caso si parla di delegazione cumulativa o semplice, di
espromissione cumulativa o semplice, di accollo cumulativo.
- Il nuovo debitore si sostituisce al vecchio debitore che viene
quindi liberato (necessario consenso del creditore): in tal caso si
parla di delegazione, espromissione, accollo liberatorio privativo.
6. La delegazione in generale
Nozione: Si definisce delegazione listituto giuridico che realizza laggiunta o la
sostituzione di un altro creditore (alloriginario) o di un altro debitore
(alloriginario), senza che lobbligazione resti alterata nella sua sostanza
oggettiva.
180
In particolare avremo:
- Delegazione attiva: nel caso in cui si delega la posizione di creditore
assegnando al debitore un altro creditore;
- Delegazione passiva: nel caso in cui si delega la posizione del debitore
assegnando al creditore un altro debitore.
7. La delegazione passiva in particolare
A) Nozione: Si ha delegazione passiva quando il debitore (delegante) ordina ad
un terzo (delegatore) di assumere il debito nei confronti del creditore
(delegatario), o di eseguire nei confronti di questultimo la prestazione dal
primo dovuta.
Delegazione titolata e pura
Nella delegazione sono distinguibili due rapporti:
- Il rapporto tra delegante e delegato, in base al quale il secondo
assume il debito o paga cd. rapporto di provvista;
- Il rapporto tra delegante e delegatario, in base al quale il primo deve
adempiere un obbligo cd. rapporto di valuta.
Si specifica che:
- Qualora il delegato, in esecuzione di un ordine del delegante, promette od
adempie la prestazione senza richiamare alcuno dei rapporti su
menzionati si ha delegazione astratta o pura.
- il debitore fa espresso riferimento a questi rapporti sottostantisi ha
delegazione titolata o causale.
B) Forme di delegazione
La delegazione pu assumere due forme:
c) Il delegato, inoltre:
- Nella delegazione titolata pu opporre al delegatario tutte le
eccezioni relative al rapporto interno (di valuta) richiamato;
- Nella delegazione pura non pu opporre al delegatario le eccezioni
relative al rapporto sottostante.
8. Lespromissione
Nozione: il contratto con il quale un soggetto (espromittente) si assume verso
il creditore il debito di un altro soggetto (espromesso), senza lintervento di
questultimo.
Caratteristica del rapporto la spontaneit dellassunzione del debito
altrui.
Nellespromissione si distinguono due casi:
- Espromissione cumulativa: lespromittente obbligato in solido col
debitore originario;
- Espromissione liberatoria o privativa: il creditore espressamente
dichiara di liberare il debitore originario.
Eccezioni:
Lespromittente non pu opporre al creditore le eccezioni che avrebbe
potuto opporre il debitore originario tranne:
- Le eccezioni personali ad esempio incapacit del debitore;
- Le eccezioni derivanti da fatti successivi allespromissione;
- Le eccezioni di compensazione.
Differenza tra delegazione ed espromissione
- Nellespromissione
il
terzo
(espromittente)
assume
il
debito
spontaneamente e senza iniziativa del debitore.
- Nella delegazione, invece, il terzo (delegato) si obbliga su ordine del
delegante.
9. Laccollo
Nozione: un contratto fra debitore (accollato) e terzo (accollante), con il
quale il terzo si assume il debito dellaltro. A tale accordo non partecipa il
creditore (accollatario) ma la sua adesione del creditore ha soltanto la
funzione di rendere irrevocabile la stipulazione a suo favore.
Laccollo qualificato dalla maggior parte della dottrina come contratto
a favore del terzo creditore.
Tipi di accollo:
a) Interno (o semplice): interviene quando laccordo tra il debitore e
laccollante non manifestato al creditore che rimane terzo estraneo al
182
rapporto (qui non si riscontra il favore del terzo) lefficacia del contratto
di accollo rimane circoscritta inter partes;
b) Esterno: si ha quando il creditore aderisce alla convenzioneCon
laccettazione egli rende irrevocabile la stipulazione a suo favore.
Anche laccollo, come la delegazione e lespromissione, si distingue in:
- Cumulativo: il creditore non dichiara di liberare il debitore, il quale,
pertanto, resta obbligato in solido col terzo che si accollato il
debito;
- Liberatorio o privativo: il creditore dichiara espressamente di
liberare il debitore; in tal caso la dichiarazione del creditore
costituisce un negozio unilaterale autonomo con effetti propri.
Il regime delle eccezioni
Il terzo accollante pu opporre al creditore:
- Le eccezioni fondate sul contratto di assunzione;
- Le eccezioni relative al rapporto tra debitore originario e creditore.
10. Le cessione del contratto (art. 1406)
A) Nozione: con la cessione del contratto si ha la sostituzione di una
persona (cedente) con unaltra (cessionario) in tutti i rapporti nascenti da un
contratto.
Il terzo cessionario assume, rispetto allaltro contraente (cd. contraente
ceduto) la stessa posizione giuridica gi occupata dal cedente.
La cessione del contratto pu essere:
- A titolo oneroso,
- A titolo gratuito.
Applicazione pratica: La cessione pu avvenire soltanto in materia di
contratti con prestazioni corrispettive fino a quando le relative prestazioni
non siano state ancora eseguite.
B) Il consenso del contraente ceduto
Affinch la cessione del contratto si perfezioni necessario il consenso del
contraente ceduto.
Il consenso del ceduto pu essere dato anche in via preventiva. In tale ipotesi
il ceduto deve essere posto a conoscenza della cessione (la sostituzione deve
essere notificata o accettata).
C) Effetti della cessione del contratto
Per effetto della cessione:
- Il contraente cedente liberato dalle sue obbligazioni verso il
contraente ceduto, a meno che questo non dichiari di non volerlo liberare,
183
Capitolo 44 | Ladempimento
1. Modi di estinzione delle obbligazioni
I modi di estinzione delle obbligazioni si distinguono in:
- Modi satisfattori: fanno conseguire direttamente o indirettamente al
creditore la prestazione e sono adempimento, dazione in pagamento,
confusione, compensazione;
- Modi non satisfattori: determinano la liberazione del debitore senza che
il creditore riceva la prestazione e sono novazione, remissione del
debito, impossibilit sopravvenuta.
L adempimento: consiste nellesatta esecuzione della prestazione, ossia di
tutto quanto stato dedotto nel rapporto obbligatorio.
Esso estingue sia lobbligo del debitore sia il diritto del creditore.
La diligenza del buon padre di famiglia: Lart. 1176 cc impone al debitore di
usare, nelladempimento dellobbligazione, la diligenza del buon padre di
famiglia per evitare la responsabilit contrattuale.
La diligenza una misura che indica lo sforzo cui il debitore tenuto per non
incorrere nellinadempimento o nellinesattezza delladempimento.
La diligenza tecnica: si parla di diligenza tecnica relativamente
alladempimento delle obbligazioni inerenti unattivit professionale.
In questo caso la diligenza richiesta non quella generica del buon padre di
famiglia, ma quella relativa alla natura dellattivit esercitata che va
valutata in base alle regole tecniche proprie dellesercizio di quella attivit (art.
1176 secondo comma).
2. Disciplina delladempimento
A) Legittimazione a ricevere il pagamento
184
186
Capitolo
45
modi di estinzione
dalladempimento
diversi
un
modo
di
estinzione
dellobbligazione, non satisfattorio, che libera il debitore quando la prestazione
diventata impossibile senza colpa del debitore.
1. Leffetto estintivo si verifica se limpossibilit ha carattere definitivo. Se
essa temporanea, il debitore esonerato dalla responsabilit per il ritardo
nelladempimento.
2. Non costituiscono causa di impossibilit della prestazione fatti che si limitano
a rendere difficile per il debitore ladempimento dellobbligo.
189
sopravvenuta,
ossia
imputabile
al
debitore:
A)
- Dirette:
ovvero
conseguenza
diretta
ed
immediata
dellinadempimentooccorre lesistenza di un nesso causale fra
linadempimento e il danno.
- Prevedibili al momento in cui sorta lobbligazione. Se linadempimento
dovuto al dolo del debitore, questi tenuto a risarcire anche i danni
imprevedibili.
B) Limiti alla risarcibilit del danno
Il risarcimento del danno limitato nei seguenti casi:
Se il creditore ha colposamente concorso nella causazione del danno il
risarcimento che gli dovuto viene diminuito in proporzione della gravit
della colpa e dellentit delle conseguenze che ne sono derivate;
Se il creditore ha aggravato il danno il risarcimento non dovuto per
quella parte di danno che il creditore avrebbe potuto evitare usando
lordinaria diligenza.
Si ricordi che: ai sensi dellart. 1229, comma 1 nullo il patto che esclude o
limita preventivamente la responsabilit del debitore per dolo o colpa
grave cd. clausola di esonero della responsabilit.
9. La clausola penale
Nozione: la clausola penale un patto accessorio con cui la legge consente
alle parti di determinare preventivamente una somma da pagare o altra
prestazione da eseguire nel caso di inadempimento art. 1382cc.
Si precisa che: la stipulazione della penale per linadempimento non d al
debitore il diritto di liberarsi dellobbligazione pagando la penale, in quanto il
creditore potr sempre pretendere lesecuzione della prestazione.
Penale per il ritardo: diversa dalla penale per inadempimento in quanto
questultima ha la funzione di stimolare il debitore alla puntualit
nelladempimento.
10. La caparra
Nozione: la caparra una somma di denaro o una quantit d'altre cose fungibili
versata
a
titolo
di
reciproca
e
mutuale garanzia contro
l'inadempimento nel contratto oppure come corrispettivo per il caso di recesso
dal contratto.
Funzione: prevedere una sorta di risarcimento immediato nel caso di
inadempienza contrattuale e in caso di adempimento deve essere restituita o
imputata alla prestazione dovuta.
La caparra viene distinta in:
194
Il pegno e lipoteca sono cause legittime di prelazione che in quanto diritti reali
presentano altres i seguenti requisiti:
- Limmediatezza: per il loro esercizio non occorre la cooperazione di alcun
soggetto;
- Lassolutezza: sono opponibili erga omnes;
- Il diritto di sequela (di inseguire, cio, il bene) nel senso che il creditore
ha il potere di soddisfarsi sul bene anche se la propriet dello stesso
passata ad altra persona.
B) Caratteristiche comuni a pegno e ipoteca
- Accessoriet: se manca o si estingue lobbligazione garantita, viene
meno o si estingue anche la garanzia;
- Specialit: il pegno e lipoteca si costituiscono soltanto su beni
determinati;
- Determinatezza: la garanzia giova unicamente per determinati crediti;
- Indivisibilit: il diritto di pegno o di ipoteca si estende <<sullintero bene
che ne oggetto e sulle sue parti, a garanzia dellintero credito e di ogni
parte di esso>>;
- Il cd. supplemento di pegno e di ipoteca: se la cosa data in garanzia
perisca o si deteriori, il creditore pu chiedere che gli sia prestata la
garanzia su altri beni e, in mancanza, ha diritto al pagamento immediato
del suo credito;
- Divieto del patto commissorio: vietato il patto con cui si stabilisce
che, ove il debitore sia inadempiente, la propriet della cosa oggetto del
pegno o dellipoteca spetti al creditore.
Divieto patto commissorio
a) Il divieto di patto commissorio ha il fine di:
tutelare gli altri creditori contro un soddisfacimento preferenziale
attuato al di fuori delle cause di prelazione previste dalla legge;
b) proteggere il debitore contro unabusiva pressione del creditore che
approfittando del bisogno di credito del debitore, potrebbe acquisire
ingiustificati vantaggi nei confronti di questultimo.
5. Il pegno
A) Nozione: Il pegno un diritto reale di garanzia concesso dal debitore (o
da un terzo) su cosa mobile a garanzia di un credito.
Esso si perfeziona solo con la consegna materiale della cosa.
Oggetto del pegno: beni mobili (eccetto quelli registrati), le universalit di
mobili, i crediti ed altri diritti aventi per oggetto beni mobili che siano infungibili.
Pegno irregolare: Quando vengono consegnate in pegno cose fungibili (ad
esempio il denaro), si ha il cd. pegno irregolare. In tale ipotesi, una volta
adempiuta lobbligazione garantita, il creditore deve restituire lo stessa quantit
e lo stesso genere di cose.
197
A) Lipoteca legale
Si ha quando la legge che attribuisce ad alcuni creditori il diritto ad ottenere
liscrizione ipotecaria senza il concorso della volont del debitore.
Lart. 2817 elenca tassativamente i casi di ipoteca legale.
Esso spetta, in particolare:
- Allalienante, sullimmobile alienato, a garanzia delladempimento degli
obblighi derivanti dal contratto;
- Al coerede, al socio e ad ogni altro condividente, a garanzia del
pagamento dei conguagli;
- Allo Stato, sui beni del condannato, a garanzia del pagamento delle
spese di giustizia.
B) Lipoteca giudiziale
Chi ha ottenuto una sentenza di condanna (o altri provvedimenti giudiziali ai
quali la legge attribuisce il suddetto effetto) al pagamento di una somma o
alladempimento di unaltra obbligazione o al risarcimento dei danni, ha titolo
per iscrivere ipoteca sui beni del debitore, anche se la sentenza non ha forza
esecutiva o sottoposto a impugnazione.
C) Lipoteca volontaria
Nasce da contratto o da dichiarazione unilaterale di volont da parte del
concedente (con atto pubblico o scrittura privata). Il testamento viene escluso
come fonte di ipoteca volontaria.
per oggetto
immobili
o beni mobili
Il bene resta nel materiale godimento del
proprietario
Pegno
Ipoteca
di natura
E' unicamente consentita la detenzione del bene fino a che il proprietario non
abbia effettuato i rimborsi dovuti.
Presupposti:
a) il possesso della res ;
b) l'esistenza del credito;
c) il collegamento tra il credito e il bene posseduto.
Caratteri del diritto di ritenzione:
- accessoriet: non una garanzia autonoma ed esclusiva, spettando
sempre in connessione con un diritto di credito da tutelare;
- indivisibilit: il soddisfacimento parziale del credito non estingue il diritto
di ritenzione.
2. Lazione surrogatoria
Nozione: lazione <<surrogatoria>> quellistituto giuridico che consente al
creditore di sostituirsi al debitore nellesercizio di singoli diritti o azioni a lui
spettanti.
Presupposto: la negligenza o il dolo del debitore nei confronti del proprio
patrimonio con conseguente pregiudizio per le legittime aspettative dei creditori
sui beni del debitore .
Fondamento dellistituto: dunque linteresse
conservazione della garanzia del patrimonio del debitore.
del
creditore
alla
istituto a carattere
3. La capacit di contrattare
La capacit di contrattare lidoneit a compiere atti produttivi
di effetti giuridici, che deve esistere al momento della dichiarazione.
206
Si parla invece di contratto imposto, per quei casi in cui la conclusione del
contratto imposta autoritariamente dalla legge.
Relativamente al contenuto, vi sono alcuni casi in cui i contraenti non sono
liberi di fissare il prezzo di determinati beni o prodotti soggetti a prezzo
legale (ad esempio beni di prima necessit, come il pane, lo zucchero etc.).
O il contenuto pu risultare imposto unilateralmente dal contraente pi
forte per mezzo di condizioni generali di contratto (cd. contratto per
adesione).
208
Capitolo 50
1. Generalit
La formazione del contratto avviene con lincontro delle volont (cd. accordo
delle parti); questo incontro riguarda:
- Una volont che propone: proposta;
- Una volont che accetta: accettazione.
Sul piano giuridico, lart. 1337 impone alle parti, nello svolgimento delle
trattative e nella formazione del contratto, il dovere di comportarsi secondo
buona fede, cio con correttezza e lealt reciproca (cd. buona fede
oggettiva).
Obblighi tipici di buona fede nella fase precontrattuale sono:
- lobbligo di informazione sugli aspetti di rilievo della contrattazione;
- il divieto di recedere ingiustamente dalle trattative
Si parla, invece, di buona fede soggettiva in riferimento allo stato
psicologico di chi agisce ignorando di ledere il diritto altrui.
2. Nozione di culpa in contrahendo
La violazione del dovere di correttezza comporta una responsabilit con il
conseguente dovere di risarcire il danno.
Il danno risarcibile comprende:
- Le spese e le perdite connesse strettamente con le trattative (ad esempio
spese di viaggio e di corrispondenza): danno emergente;
- Il vantaggio che la parte avrebbe potuto procurarsi con altre contrattazioni:
lucro cessante.
3. Fasi delle trattative: la proposta ed ipotesi di sua irrevocabilit
Le trattative iniziano con la proposta: essa, per essere idonea a costituire il
vincolo contrattuale, deve essere completa, e cio deve contenere tutti gli
elementi essenziali del contratto cui diretta.
La proposta una dichiarazione unilaterale di volont, di regola recettizia, che
diventa impegnativa soltanto nel momento in cui sia accettata dal destinatario.
In ogni caso:
- Il proponente pu revocare la proposta finch il contratto non sia
concluso, cio fino al momento in cui egli viene a conoscenza
209
Si tratta di un effetto prenotativo che tuttavia non ha una durata illimitata nel
tempo: esso cade se il contratto definitivo o la domanda giudiziale volta ad
ottenere la sentenza costitutiva di cui allart. 2932 non siano a loro volta
trascritti entro un anno dalla data in cui era prevista la stipula del
definitivo, e comunque non oltre tre anni dalla trascrizione del
preliminare.
9. Il preliminare di preliminare
Il preliminare di preliminare il contratto con cui determinati soggetti si
obbligano a stipulare un ulteriore e successivo contratto preliminare.
La Suprema Corte di Cassazione (CASSAZIONE CIVILE, sez. un., 6 marzo 2015 ,
n. 4628) ha stabilito che in presenza di contrattazione preliminare relativa a
compravendita immobiliare scandita in due fasi il giudice di merito deve
preliminarmente verificare se tale accordo costituisca gi esso stesso
contratto preliminare valido e suscettibile di conseguire effetti ex artt. 1351
e 2932 c.c., ovvero anche soltanto effetti obbligatori ma con esclusione
dell'esecuzione in forma specifica in caso di inadempimento.
Capitolo 51 |
Interpretazione ed integrazione
del contratto
1. Nozione
L'interpretazione del contratto la determinazione del senso giuridicamente
rilevante della dichiarazione contrattuale, condotta alla stregua della norma
giuridica la quale ha precisamente il compito di fissare l'oggetto della
ricerca.
2. Interpretazione soggettiva
Tra le norme in tema di interpretazione soggettiva (artt. 1362-1365) importanza
fondamentale ha lart. 1362, secondo cui occorre accertare la comune
intenzione delle parti e non limitarsi al senso letterale che emerge dalle parole
usate.
Secondo autorevole dottrina (Bianca), la funzione dell'interpretazione
quella di accertare il significato obiettivo dell'accordo, cio il contenuto
sostanziale del contratto, ed in tal senso l'interpretazione va distinta dalla
212
contrattualmente
con apposita
Lart. 1373 prevede che il diritto di recesso possa essere esercitato finch il
contratto non abbia avuto un principio di esecuzione.
Il recesso pone fine ex nunc al rapporto giuridico creato dal contratto.
Invece, il mutuo consenso e la revoca unilaterale incidono sul contratto
facendone venire meno ex tunc ogni effetto.
La clausola di recesso non prevede oneri formali legali; ma essa prende
forma del contratto al quale accede.
la
216
Il codice prevede poi altre regole per la rescissione (art. 1449 ss.):
1- lazione di rescissione si prescrive in un anno dalla conclusione del
contratto e la rescindibilit del contratto non pu essere opposta in via di
eccezione quando l'azione prescritta.
2- Il contraente contro il quale domandata la rescissione pu evitarla
offrendo una modificazione del contratto sufficiente per ricondurlo ad
equit (c.d. rettifica del contratto).
3- il contratto rescindibile non pu essere convalidato.
La rescissione del contratto ha effetto retroattivo solo tra le parti e non
pregiudica i diritti acquistati dai terzi (anche in mala fede), salvi gli effetti della
trascrizione
della
domanda
di
rescissione.
3. La risoluzione
La risoluzione un modo di estinzione del contratto (perdita di efficacia).
Incide sul rapporto contrattuale (lo scioglie per effetto di un evento
sopravvenuto incompatibile con la sua attuazione).
Si pu ricorrere allo strumento della risoluzione nei casi di alterazione della
causa in concreto o del sinallagma contrattuale nei contratti a prestazioni
corrispettive.
La risoluzione pu essere:
a) negoziale (revoca, recesso, mutuo dissenso)
b) legale (impossibilit sopravvenuta)
c) giudiziale (inadempimento eccessiva onerosit)
Cause di risoluzione
a) inadempimento
b) impossibilit sopravvenuta
c) eccessiva onerosit sopravvenuta
d) mutuo consenso
e) recesso
4. Inadempimento
In un contratto a prestazioni corrispettive la parte adempiente pu chiedere
giudizialmente:
- o ladempimento o
- esercitare il diritto alla risoluzione
Tuttavia se chiede la risoluzione non potr pi chiedere ladempimento.
A) Forme di risoluzione
Di diritto senza ricorso al giudice (basta la dichiarazione della parte di volersi
valere della risoluzione) quando:
1) Nel contratto inserita la clausola risolutiva espressa;
218
6. Eccessiva onerosit
Quando si tratta di rapporti contrattuali che si svolgono nel tempo, pu accadere
che avvenimenti straordinari, successivi alla stipulazione del contratto e
anteriori alla sua esecuzione, modifichino profondamente il rapporto di
valore tra prestazione e controprestazione, in una misura abnorme, non
prevedibile e non compresa nellalea accettata dalle parti.
In questi casi il diritto concede rimedi alla parte per la quale lesecuzione del
contratto divenuta eccessivamente onerosa.
Nessun rimedio concesso se leccessiva onerosit sopravvenuta durante
la mora del debitore: ogni aggravio derivante dal ritardo deve pesare sul
debitore che ne responsabile.
I rimedi di legge
Nei contratti a prestazioni corrispettive:
- La parte danneggiata dalleccessiva onerosit sopravvenuta pu
domandare la risoluzione del contratto;
- la parte contro la quale domandata la risoluzione pu evitarla offrendo di
modificare equamente le condizioni del contratto (art. 1467 c.c.).
Nei contratti con obbligazioni di una sola parte:
la soluzione di ricondurre il contratto ad equit sempre attuabile.
I rimedi contro leccessiva onerosit si applicano solo se questa sopravvenuta
prima che il contratto abbia avuto esecuzione.
I rimedi contro leccessiva onerosit sopravvenuta sono preclusi anche
quando sia stata eseguita una sola delle prestazioni corrispettive.
Le cause delleccessiva onerosit sopravvenuta
Leccessiva onerosit sopravvenuta deve essere dovuta ad avvenimenti
straordinari e imprevedibili.
La causa deve essere sottratta alla possibilit di controllo del debitore.
Inoltre deve avere carattere di generalit.
Capitolo 55 | La Compravendita
1. Definizione
La compravendita il contratto che ha per oggetto il trasferimento della
propriet di una cosa o il trasferimento di un altro diritto verso il
corrispettivo di un prezzo che elemento essenziale della vendita e
consiste in un corrispettivo in danaro.
E un contratto consensuale: per il suo perfezionamento non occorre la
consegna della cosa, che, invece, costituisce una delle obbligazioni del
venditore.
La vendita un contratto ad effetti reali, cio la propriet o il diritto oggetto
dello scambio si trasmettono automaticamente per effetto del consenso delle
parti.
Il prezzo deve essere determinato o determinabile: in difetto il contratto nullo.
2.
Capitolo 56 |
1. La permuta
223
Capitolo 58 |
contratti
di
cooperazione
nellaltrui attivit giuridica
1. Il mandato
Il mandato il contratto col quale una parte si obbliga a compiere uno o pi atti
giuridici per conto dell'altra.
L'attivit del mandatario si estrinseca in un facere.
226
La mediazione
Carattere fondamentale della mediazione lintervento di una persona (o di
unagenzia) estranea alle parti (il mediatore) che, pur non essendo legato a
nessuna di esse da rapporti di collaborazione o di dipendenza, le mette in
relazione tra loro per provocare o agevolare la conclusione di un affare
(art.1754 c.c.).
4. Il comodato
Il comodato il contratto con il quale una parte (comodante) consegna allaltra
(comodatario) una cosa mobile o immobile, affinch questa se ne serva per
un tempo o un uso determinato, con lobbligo di restituire la stessa cosa
ricevuta, ma senza essere tenuta a pagare alcun corrispettivo.
Le cose consumabili non possono formare oggetto del comodato.
Il comodato un contratto gratuito. (altrimenti diventerebbe un contratto di
locazione)
5. Il mutuo
Il mutuo il contratto con il quale una parte (mutuante) consegna allaltra
(mutuatario) una determinata quantit di danaro , o di altre cose fungibili, e
laltra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie e qualit.
Il mutuo si presume oneroso: salva diversa volont delle parti, il mutuatario
deve corrispondere gli interessi al mutuante.
Se le parti non hanno pattuito il tasso di interesse dovuto, si applica il tasso
legale.
3. Lapertura di credito
il contratto con il quale la banca si obbliga a tenere a disposizione
dellaffidato, per un dato periodo di tempo o a tempo indeterminato,
limporto pattuito, con diritto dellaltra parte, di ritirare o no, in tutto o in
parte, le somme poste a sua disposizione e di procedere successivamente con
piena libert a prelievi e versamenti in c/c, sempre nei limiti di quanto la banca
gli ha accordato.
4. Lanticipazione bancaria
Va distinta dallapertura di credito per la circostanza che nellanticipazione
bancaria il prestito sempre accompagnato dallaccensione di un pegno a
favore della banca su titoli o merci.
5. Sconto
Lo sconto il contratto col quale la banca (scontante),previa deduzione
dell'interesse, anticipa al cliente (scontatario) l'importo di un credito verso
terzi non ancora scaduto, mediante la cessione, salvo buon fine, del credito
stesso
6. Il conto corrente
il contratto con il quale le parti convengono di annotare in un conto,
rendendoli indisponibili e inesigibili fino alla chiusura di esso, i crediti derivanti
da reciproche rimesse, salvo che non possano formare oggetto di
compensazione.
A) Il conto corrente bancario
un contratto bancario collegato con un deposito, unapertura di credito o
altre operazioni bancarie.
232
233
236
causa
costituito
Capitolo 64 |
illecito
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240
241
non
stato
da
243
lui