Sei sulla pagina 1di 31

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE

Meccanica delle strutture


16
Caratteristiche di sollecitazione

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

FACOLT DI INGEGNERIA

LEZIONE 16 Caratteristiche di sollecitazione.


Nucleo
tematico

Lez.

Contenuto

16

Definizione delle caratteristiche di sollecitazione per le travi.

In questa lezione sono introdotte le Caratteristiche di Sollecitazione


per le travi. Queste quantit, che sono forze e momenti,
rappresentano sinteticamente le azioni interne che due parti di una
trave si scambiano mutuamente attraverso una sezione. Sono di
fondamentale importanza sotto il profilo tecnico, in quanto sulla base
di queste che viene formulato il giudizio sullidoneit di una struttura a
sopportare i carichi ad essa applicati. Nel seguito, con particolare
riferimento ad i sistemi piani, vengono date le definizioni delle
caratteristiche di sollecitazione e vengono presentate le convenzioni
comunemente adottate.
Impostazione e definizioni
Si consideri una trave non necessariamente piana soggetta ad
un sistema di forze F1 , F 2 , ..., Fn in equilibrio. Anche le forze
F1 , F 2 , ..., Fn non giacciono necessariamente sullo stesso piano.
Alcune di queste forze possono essere reazioni vincolari che sono
state preventivamente determinate (figura 16.1).
F8

F7

F5

G1

F4

F6

S
s=0

F1

F3
s
F2
M21
G

T1
s=0

F1

F8

F5

R12

G0
F4

T2

F7

M12

G1

F6

R21

F3
F2

G0

Figura 16.1.

Si immagini di sezionare la trave con un piano passante per un


punto G del suo asse e ortogonale allasse stesso. Per definizione di
2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 1/31

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

FACOLT DI INGEGNERIA

trave questo piano contiene la sezione trasversale della trave (lezione


1) di cui G il baricentro; si indichi con S tale sezione.
La sezione operata suddivide la trave in due parti, talvolta detti
tronchi o tratti, indicate con T1 e T2, essendo ognuna di queste
delimitata ad un estremo dal piano e quindi dalla sezione S. Si
indichino con S ed S la sezione S pensata appartenente alle due
parti T1 e T2, rispettivamente e con G e G il baricentro G pensato
appartenente alle sezioni S ed S, rispettivamente; S ed S sono
talvolta dette anche facce relativamente ai solidi T1 e T2. Si supponga
inoltre che delle n forze applicate m < n siano applicate al tronco T1 e
le restanti n m siano applicate al tronco T2. Nel caso di figura 16.1 la
trave soggetta a n = 8 forze di cui m = 4 sono applicate a T1 e
n m = 4 sono applicate a T2.
La trave in equilibrio per ipotesi, pertanto le forze applicate (forze
attive e reazioni vincolari) soddisfano le Equazioni Cardinali della
Statica:
(e)

R = 0
(e)

MQ = 0

(e)

(16.1)
(e)

in cui R
la risultante delle forze esterne applicate ed MQ il
momento risultante delle forze esterne applicate rispetto ad un punto
Q arbitrario, detto polo. Per il presente caso, nulla vieta di assumere
come polo per la valutazione dei momenti delle forze applicate il
baricentro G della sezione S; questo senza perdere alcuna generalit,
essendo la scelta del polo arbitraria. La condizione di equilibrio (16.1)
pu quindi riscriversi come

R( e ) = 0
(e)
MG = 0

(16.2)

(e)

in cui MG il momento risultante delle forze esterne rispetto a G.


Equivalentemente:

F1 + F2 + ... + Fn = 0
M + M + ... + M = 0
2
n
1

(16.3)

avendo indicato con Mi (i = 1, 2, . n) il momento della forza Fi


rispetto al polo G.
Ognuna delle due parti T1 e T2 in cui la trave divisa dal piano
non , in generale, in equilibrio, cio le forze ad essa applicate non
soddisfano la (16.3). Questo evidente in quanto la (16.3) pu
riscriversi come

F1 + F2 + ... + Fm = (Fm+1 + Fm+2 + ... + Fn )


M + M + ... + M = (M + M + ... + M )
2
m
m+1
m2
n
1

(16.4)

In altre parole, con riferimento al caso di figura 16.1, le 8 forze


applicate costituiscono un sistema equilibrato mentre n prime 4,
2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 2/31

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

FACOLT DI INGEGNERIA

applicate a T1, n le seconde 4, applicate a T2, considerate da sole,


costituiscono un sistema equilibrato.
Dal fatto che prima della sezione con il piano la trave fosse in
equilibrio si deve dedurre che, prima della sezione, il tronco T2
esercitava sul tronco T1 un sistema di forze in grado di equilibrare le
forze applicate a questultimo, cio le prime m forze del sistema
assegnato; equivalentemente il tronco T1 esercitava sul tronco T2 un
sistema di forze in grado di equilibrare le forze applicate questultimo,
cio le ultime n - m forze del sistema assegnato. Con riferimento al
caso di figura 16.1, prima della sezione con il piano il tronco T2
esercitava sul tronco T1 un sistema di forze in grado di equilibrare le
forze F1 , F2 , F3 ed F 4 , mentre il tronco T1 esercitava sul tronco T2 un
sistema di forze in grado di equilibrare le forze F5 , F6 , F7 ed F8 .
Si indichino ora con R12 ed M12 la risultante ed il momento
risultante delle forze esercitate dal tronco T2 al tronco T1 prima della
sezione con il piano e con R 21 ed M21 la risultante ed il momento
risultante delle forze esercitate dal tronco T1 al tronco T2 prima del
taglio con il piano (figura 16.1). Si considera quindi il tronco T1
soggetta alle forze esterne ed, attraverso la sezione S, ad un sistema
di forze avente risultante R12 e momento risultante M12 . Per
lequilibrio di questo tronco deve risultare
F1 + F2 + ... + Fm + R12 = 0
M + M + ... + M + M = 0
2
m
12
1

(16.5)

cio le forze applicate al tronco T1 devono soddisfare le Equazioni


Cardinali della Statica. La risultante ed il momento risultante delle
forze esercitate dal tronco T2 al tronco T1 sono quindi
R12 = (F1 + F2 + ... + Fm )
M = (M + M + ... + M )
1
2
m
12

(16.6)

Analogamente pu considerarsi il tronco T2 soggetto alle forze esterne


ed, attraverso la sezione S, ad un sistema di forze avente risultante
R 21 e momento risultante M21 . Per lequilibrio di questo tronco deve
risultare
Fm+1 + Fm+2 + ... + Fn + R 21 = 0
M + M + ... + M + M = 0
m+ 2
n
21
m+1

(16.7)

cio le forze applicate al tronco T2 devono soddisfare le Equazioni


Cardinali della Statica. La risultante ed il momento risultante delle
forze esercitate dal tronco T1 al tronco T2 sono quindi

R 21 = (Fm+1 + Fm+2 + ... + Fn )


M = (M + M
m+1
m+ 2 + ... + Mn )
21

(16.8)

2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 3/31

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

FACOLT DI INGEGNERIA

La (16.6) e la (16.8) forniscono la risultante ed il momento risultante


che le due parti T1 e T1 si scambiano attraverso la sezione S. Dalle
(16.6) e (16.8), tenendo conto della (16.4) si ottiene anche:

R12 = Fm+1 + Fm+2 + ... + Fn


M = M + M + ... + M
m+1
m2
n
12

(16.9)

R 21 = F1 + F 2 + ... + Fm
M = M + M + ... + M
1
2
m
21

(16.10)

R12 = R 21
M = M
21
12

(16.11)

Pu quindi affermarsi che:


-

la risultante ed il momento risultante R12 ed M12 del sistema di


forze che il tronco T2 esercita sul tronco T1 costituiscono, insieme
alle forze esterne applicate al tronco T1 un sistema equilibrato
(cio avente risultante e momento risultante nulli); in questo senso
R12 ed M12 possono determinarsi con le condizioni di equilibrio del
tronco T1, come imposto dalla (16.6);

la risultate ed il momento risultante R12 ed M12 del sistema di


forze che il tronco T2 esercita sul tronco T1 costituiscono un
sistema equivalente (cio avente la stessa risultante e lo stesso
momento risultante) al sistema di forze esterne applicate al tronco
T2; in questo senso R12 ed M12 possono determinarsi valutando la
risultante ed il momento risultante rispetto al polo G del sistema di
forze applicate al tronco T2, come evidente dalla (16.9);

la risultante ed il momento risultante R 21 ed M21 del sistema di


forze che il tronco T1 esercita sul tronco T2 costituiscono, insieme
alle forze esterne applicate al tronco T2 un sistema equilibrato
(cio avente risultante e momento risultante nulli); in questo senso
R 21 ed M21 possono determinarsi con le condizioni di equilibrio del
tronco T2, come imposto dalla (16.8);

la risultate ed il momento risultante R 21 ed M21 del sistema di forze


che il tronco T1 esercita sul tronco T2 costituiscono un sistema
equivalente (cio avente la stessa risultante e lo stesso momento
risultante) al sistema di forze esterne applicate al tronco T1; in
questo senso R 21 ed M21 possono determinarsi valutando la
risultante ed il momento risultante rispetto al polo G del sistema di
forze applicate al tronco T1, come evidente dalla (16.10);

la risultate ed il momento risultante R 21 ed M21 del sistema di forze


che il tronco T1 esercita sul tronco T2 e la risultante ed il momento
risultante R12 ed M12 del sistema di forze che il tronco T2 esercita
sul tronco T1 hanno stesso lo modulo, la stessa retta di azione e
2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 4/31

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

FACOLT DI INGEGNERIA

verso opposto come evidente dalla (16.11). Questultima


evenienza avrebbe potuto immediatamente dedursi sulla base del
III Principio della Meccanica (Principio di Azione e Reazione).
Definizione
La risultante R12 ed il momento risultante M12 del sistema di
forze esercitate da una parte di trave T2 su una parte di trave T1
attraverso la sezione S che separa le due parti si dicono azioni
interne, essendo M12 valutato rispetto al baricentro della sezione S.
La stessa definizione vale per la risultante R 21 ed il momento
risultante M21 , essendo queste quantit legate a R12 ed M12 dalla
(16.11).
w
v

S
M21
G

R12

u
R21

w
v

M12
u

G
N21

v
R12

Tu21
Tv21

Tv12
Tu12

Scomposizione di
R12 ed R21

N12

R21

w
v

G
M21

Mu2
Mv21

Mw2

u
v

S
w

Mw1

Scomposizione di
M12 ed M21

G
Mv12

Mu1

M12
u

Figura 16.2.

2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 5/31

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

FACOLT DI INGEGNERIA

Si assuma ora sulla sezione S un sistema di riferimento (Guvw)


centrato nel baricentro G, avente lasse w tangente in G allasse della
trave e di conseguenza il piano uv sulla sezione S. Possono
scomporsi le risultanti ed i momenti risultanti R 21 , R12 , M21 , M12
(figura 16.2) secondo gli assi di questo riferimento. Si ottengono le
componenti:

[Tu12 Tv12 N12 ]


[Mu12 Mv12 Mw12 ]
[Tu21 Tv 21 N21]
[Mu21 Mv 21 Mw 21]

componenti di R12 secondo gli assi u,v,w


componenti di M12 secondo gli assi u,v,w
componenti di R 21 secondo gli assi u,v,w
componenti di M21 secondo gli assi u,v,w
w

S
G
Tu21
v

G
Tu12
u

G
Tv21

Tv12

G
N21

w
N12

Figura 16.3.

In figura 16.3 ed in figura 16.4 sono rappresentate


separatamente le singole componenti di R 21 , R12 , M21 , M12 rispetto al
2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 6/31

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

FACOLT DI INGEGNERIA

riferimento assunto. In figura 16.4 le componenti dei momenti sono


rappresentate sia con la simbologia vettoriale che con la simbologia
che le rappresenta come un arco con una freccia tracciati sul piano su
cui giacciono le forze costituenti le relative coppie.
Si osserva che nel riferimento assunto le componenti di R12 e M12
hanno segno opposto rispetto alle componenti di R 21 ed M21 , cio
Tu12 = Tu21
Tv12 = Tv 21
N12 = N21

Mu12 = Mu21
Mv12 = Mv 21
Mw12 = Mw 21

(16.12)

Per valutare queste componenti stato considerato lo stesso


riferimento (Guvw) sulle facce S ed S; in questo riferimento valgono
le (16.12). La differenza di segno tra le componenti di R12 ed M12 e le
componenti di R 21 ed M21 scompare qualora si assumano invece
sulle due facce S ed S due sistemi di riferimento aventi gli assi
orientati in modo opposto.
w
v

G
v

Mu21

G
Mu12
u

G
Mv21

Mv12

Mw21

u
v

Mw12
G
u

Figura 16.4.
2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 7/31

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

FACOLT DI INGEGNERIA

Si assume quindi (figura 16.5):


-

sulla faccia S un sistema di riferimento (Guvw) centrato nel


baricentro G della sezione, avente lasse w ortogonale al piano
della sezione e verso uscente dal solido T1 e gli assi u ed v sul
piano della sezione;

sulla faccia S un sistema di riferimento (Guvw) centrato nel


baricentro G della sezione, avente lasse w ortogonale al piano
della sezione con verso uscente dal solido T2 e gli assi u ed v sul
piano della sezione orientati in modo opposto rispetto a u ed v.
s

F7
R12 u

u
v

F1

w
R21

F8

F5

G1
x

M12

T1

s=0

w M21

F4

T2

F6

F3
F2

G0

Figura 16.5.

Valutando le componenti delle azioni interne R12 e M12 agenti sul


tronco T1 attraverso la sezione S rispetto al riferimento (Guvw) e le
componenti delle azioni interne R 21 e M21 agenti sul tronco T2
attraverso la sezione S rispetto al riferimento (Guvw) ed
indicando con un apice le componenti delle azioni interne valutate
rispetto a (Guvw) e con due apici le quantit valutate rispetto a
(Guvw) si ha:
T'u12 = T' 'u21
T' v12 = T' ' v 21
N'12 = N' ' 21

M'u12 = M' 'u21


M' v12 = M' ' v 21
M' w12 = M' ' w 21

(16.13)

Con lavvertenza di utilizzare questi sistemi di riferimento le (16.13)


giustificano lutilizzo di un unico simbolo per designare le componenti
omologhe sulle facce S ed S, rimanendo superfluo specificare
mediante i pedici se le relative forze e coppie sono esercitate sul
tronco T1 o sul tronco T2. Si pone quindi:
Tu = T'u12 = T' 'u21
Tv = T' v12 = T' ' v 21
N = N'12 = N' ' 21

Mu = M'u12 = M' 'u21


Mv = M' v12 = M' ' v 21
Mw = M' w12 = M' ' w 21

(16.14)

Frequentemente, per motivi che saranno chiari nel seguito, conviene


assumere gli assi u ed v aventi le direzioni degli assi principali di
inerzia della sezione, che come noto sono tra loro ortogonali.
2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 8/31

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

FACOLT DI INGEGNERIA

Definizione
Le sei componenti Tu, Tv, N, Mu, Mv, Mw delle azioni interne,
valutate nei riferimenti di figura 16.5 si dicono caratteristiche di
sollecitazione.
v
u
G
Tu

w
w

S
v

G
Tu

u
G

u
v
w

Tv

Tv

G
u
G

u
N21
v

S
N12
G
u
v

Figura 16.6.

In particolare:
Tu
Tv
N
Mu
Mv
Mw

si dice taglio in direzione u;


si dice taglio in direzione v;
si dice sforzo normale;
si dice momento flettente in direzione u;
si dice momento flettente in direzione w;
si dice momento torcente.

(figura 16.6)

(figura 16.7)

Ovviamente queste componenti devono essere considerate


positive se di verso concorde agli assi del riferimento di figura 16.5.
2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 9/31

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

FACOLT DI INGEGNERIA

Quindi, ad esempio, nel caso di figura 16.5 il taglio Tu positivo, il


taglio Tv positivo, lo sforzo normale N negativo (figura 16.6), il
momento flettente Mu negativo, il momento flettente Mv negativo, il
momento torcente Mw negativo (figura 16.7).
v
u
G
w

Mu

v
G
u

Mu
u

Mv

Mv

G
u
u

Mw

v
w

Mw
G
u
v

Figura 16.7.

Quanto sopra esposto relativamente ad una sezione S pu


essere generalizzato ad ogni sezione della trave; in figura 16.8 sono
mostrati i versi delle caratteristiche di sollecitazione positive con
riferimento a due sezioni V ed S della trave. Si osservi che gli assi del
sistema di riferimento sono orientati nello stesso modo sulle facce V e
S e sulle facce V e S: assunta unascissa curvilinea s lungo lasse
della trave, lorientamento degli assi lo stesso su tutte le facce che
delimitano un tronco di solido orientato verso le s crescenti e su tutte
le facce che delimitano un tronco di solido orientato verso le s
decrescenti.
2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 10/31

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

FACOLT DI INGEGNERIA
F8

s
s2
s1

F4

F7
F5
v
u

F6

Tv
s=0

F1

F3

Tu

w w N

v
F2

u
Tv

Tu

Tv

Tu

u
v

Tu

Tv
u

Mu

w w

Mu
Mu

Mu

Mv

S
u

u
v
Mv

Mv

u
v

Mv
u

Mw

w
Mw

Mw
w w

Mw
u

Figura 16.8.
2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 11/31

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

FACOLT DI INGEGNERIA

Si osserva infine che i valori delle caratteristiche di


sollecitazione sono, in generale, diversi per le diverse sezioni di una
trave. Ad esempio, nel caso di figura 16.8, sebbene indicate con lo
stesso simbolo, le caratteristiche di sollecitazione calcolate nella
sezione S saranno diverse dalle corrispondenti calcolate nella sezione
V. Assunta unascissa curvilinea s sullasse della trave (figura 16.8),
ad ogni valore di s tra 0 ed L (essendo L la lunghezza della trave)
resta associata una sezione trasversale in corrispondenza della quale
possono essere valutate le caratteristiche della sollecitazione. Ad
esempio, nel caso di figura 16.8 ad s = s1 resta associata la sezione
V, mentre ad s = s2 resta associata la sezione S. Ad ogni valore di s
tra 0 ed L resta dunque associato un valore di ognuna delle sei
caratteristiche di sollecitazione; in altre parole le caratteristiche di
sollecitazione sono funzioni dellascissa curvilinea s; in simboli:
Tu = Tu (s )
Tv = Tv (s )
N = N(s )

Mu = Mu (s )
Mv = Mv (s )
Mw = M(s )

(16.15)

2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 12/31

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

FACOLT DI INGEGNERIA

LEZIONE 16 Sessione di studio 1


Caratteristiche di sollecitazione.
Nella lezione sono state definite per una trave generica le azioni
interne e le caratteristiche di sollecitazione. In questa sessione
vengono puntualizzati i procedimenti per la determinazione delle
caratteristiche di sollecitazione. Vengono inoltre introdotte le
caratteristiche di sollecitazione relativamente ai sistemi piani di travi.
Determinazione delle caratteristiche di sollecitazione
Scelta una sezione S che divide una trave nei due tronchi T1 e
T2, e dette S ed S la sezione S pensata appartenente ai tronchi T1 e
T2 rispettivamente, le caratteristiche di sollecitazione possono
determinarsi:
a) imponendo le condizioni di equilibrio del tronco T1 soggetto alle
forze esterne applicate a T1 ed alle caratteristiche di sollecitazione
pensate applicate alla faccia S (16.6);
b) imponendo lequivalenza tra il sistema di forze esterne applicate a
T1 ed il sistema di forze costituito dalle caratteristiche di
sollecitazione pensate applicate alla faccia S (16.10);
c) imponendo le condizioni di equilibrio del tronco T2 soggetto alle
forze esterne applicate a T2 ed alle caratteristiche di sollecitazione
pensate applicate alla faccia S (16.8);
d) imponendo lequivalenza tra il sistema di forze esterne applicate a
T2 ed il sistema di forze costituito dalle caratteristiche di
sollecitazione pensate applicate alla faccia S (16.9).
Ovviamente le procedure descritte forniscono tutte gli stessi risultati.
Pi in dettaglio, scegliendo ad esempio di operare come descritto al
punto b)
- per determinare lo sforzo normale N nella sezione S necessario
sommare le componenti secondo la direzione degli assi w e w di
tutte le forze che precedono la sezione S; il segno di N sar poi
stabilito confrontando il verso di detta somma di componenti con il
verso dellasse w;
- per determinare il taglio Tv nella sezione S necessario sommare
le componenti secondo la direzione degli assi v e v di tutte le
forze che precedono la sezione S; il segno di Tv sar poi stabilito
confrontando il verso di detta somma di componenti con il verso
dellasse v;
- per determinare il momento flettente Mu nella sezione S
necessario sommare le componenti nella direzione degli assi u e
u dei momenti rispetto al baricentro G di S di tutte le forze che
precedono la sezione S; il segno di Mu sar poi stabilito
confrontando il verso di detta somma di momenti con il verso
dellasse u;
2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 13/31

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

FACOLT DI INGEGNERIA

per determinare il momento torcente Mw nella sezione S


necessario sommare le componenti secondo la direzione degli assi
w e w dei momenti rispetto al baricentro G di S di tutte le forze
che precedono la sezione S; il segno di Mw sar poi stabilito
confrontando il verso di detta somma di momenti con il verso
dellasse w.

Per Tu ed Mv si procede in modo analogo.


Tutto quanto sopra vale anche se in una sezione del tratto T1 (o
del tratto T2) presente un vincolo interno. Se invece in una sezione
del tratto T1 (o del tratto T2) presente un vincolo esterno, per la
valutazione delle caratteristiche di sollecitazione necessario
considerare la relativa reazione vincolare esterna insieme alle altre
forze esterne applicate, come anticipato precedentemente.
Caratteristiche di sollecitazione per sistemi piani
Quanto visto finora vale per una trave generica. Nel caso di una
trave piana parte di un sistema piano di travi tutte le forze hanno retta
dazione giacente sullo stesso piano (figura 16.9).

F4
F3
v
u
F2

w
u
v

F1

u
w
v

F2

F3

F4

w w

F1
v
w

v
w

y
x

piano yz

Figura 16.9.
2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 14/31

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

FACOLT DI INGEGNERIA

In questo caso, assunto un riferimento (Oxyz) si supponga che lasse


della trave e le forze applicate giacciano tutte sul piano yz; sulla
sezione generica possono essere assunti i riferimenti (Guvw) e
(Guvw) in modo che gli assi u ed u siano ortogonali al piano yz e
gli assi v e w (e v e w) giacciano sul piano yz (figura 16.9).

F4
F3
v
T
u
N

F2

M
F1

w
w N
u

v
N

w
u

N
T

M
F1

v
T

w
piano yz

F4

M
N

N
T

F3

F2

y
z

Figura 16.10.

immediato rilevare che in questo caso tutte le forze hanno


componente nulla nella direzione dellasse x (giacciono sul piano yz),
e quindi degli assi u e u; pertanto risulta (figura 16.10)
Tu = 0
Mv = 0
Mw = 0

(16.16)

2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 15/31

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

FACOLT DI INGEGNERIA

e, delle sei caratteristiche di sollecitazione (16.15) sono non nulle solo


le tre
Tv = Tv (s )
Mu = Mu (s )
N = N(s )

(16.17)

Nel caso dei sistemi piani sono quindi non nulli soltanto:
a) il taglio agente nel piano del sistema;
b) il momento flettente avente asse momento in direzione ortogonale
al piano del sistema e quindi equivalente ad una coppia giacente
sul piano del sistema;
c) lo sforzo normale.
Per questo, nel caso di sistemi piani, perde significato la
specificazione mediante il pedice della direzione del taglio e del
momento flettente e le caratteristiche di sollecitazione vengono
semplicemente indicate con

T = T (s )
M = M(s )
N = N(s )

(16.18)

essendo sottinteso che T = T(s) il taglio nella direzione di v e v e


che M = M(s ) il momento avente asse nella direzione u e u (figura
16.10).

2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 16/31

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

FACOLT DI INGEGNERIA

LEZIONE 16 Sessione di studio 2


Caratteristiche di sollecitazione.
Relativamente alle travi piane viene illustrata nel seguito la
convenzione che comunemente si adotta per i sistemi di riferimento
(Guvw) e (Guvw) rispetto ai quali si valutano le caratteristiche di
sollecitazione. Questa scelta convenzionale comporta una
conseguente convenzione sui segni delle caratteristiche di
sollecitazione.
Convenzione sui segni delle caratteristiche di sollecitazione
Il segno delle caratteristiche di sollecitazione si determina in
accordo con i sistemi di riferimento (Guvw) e (Guvw), con la
convenzione di orientare assi con il seguente criterio: scelto un verso
di percorrenza in accordo con le ascisse curvilinee s crescenti, a
questo verso pu associarsi un lembo della trave, comunemente detto
lembo inferiore, che il lembo indicato da una rotazione oraria di /2
di un vettore t giacente sul piano della trave, tangente al suo asse e
orientato nel verso di percorrenza (figura 16.11).

F4
F3
v

V
N

F2

t
/2

w
w N
u

F1

S
N

N
w

w
u

T
v

z
x

Figura 16.11.
2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 17/31

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

FACOLT DI INGEGNERIA

Un osservatore che percorre lasse della trave nel verso di


percorrenza (e quindi procede verso le ascisse s crescenti) tenendo i
piedi dalla parte del lembo inferiore, trovandosi tra due sezioni V e S
corrispondenti alle ascisse s1 e s2 (con s2 > s1), relativamente alla
sezione S posta di fronte osserva:
a) lasse u orientato alla sua destra;
b) lasse v orientato verso il basso (cio con orientamento dalla testa
ai piedi);
c) lasse w orientato nel suo verso di percorrenza.
Di conseguenza, relativamente alla sezione V posta dietro di lui,
osserva (senza girarsi):
a) lasse u orientato alla sua sinistra;
b) lasse v orientato verso lalto (cio con orientamento dai piedi alla
testa);
c) lasse w orientato in modo opposto rispetto al suo verso di
percorrenza.
Sovente la posizione del lembo inferiore si indica con una linea
tratteggiata come mostrato in figura 16.11. Si rimarca che, nel senso
sopra definito, il lembo inferiore non necessariamente situato della
parte della trave posta in basso; in effetti per elementi trave non
orizzontali pu non essere neanche identificabile una parte posta in
basso. Ci non toglie che nella pratica, quando la forma della struttura
lo consente, il lembo inferiore viene effettivamente posto nella parte
bassa della trave.
T
t

N N

/2
T

T
M

lembo inferiore

T
lembo inferiore

N N
M M

/2
t

T
T

N
T

Figura 16.12.
2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 18/31

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

FACOLT DI INGEGNERIA

Considerando un piccolo tratto di trave tra le sezioni V e S,


detto anche concio, coerentemente con le possibili scelte del lembo
inferiore (e quindi del verso di percorrenza), i versi assunti positivi per
le caratteristiche di sollecitazione sono indicati in figura 16.12.

2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 19/31

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

FACOLT DI INGEGNERIA

LEZIONE 16 Sessione di studio 3


Caratteristiche di sollecitazione.
In questa sessione sono discussi alcuni esempi relativi alla
determinazione delle caratteristiche di sollecitazioni per travi rettilinee.
Si anticipano inoltre alcune osservazioni che saranno riprese in
dettaglio nelle lezioni successiveEsempio 16.1
Relativamente alla trave di figura 16.13, si determinino le
caratteristiche di sollecitazione nelle sezioni S1. ed S2.
P=F
C
D

A
F
f

L1

L tanf

S2
S1
B

Figura 16.13.

Si rileva immediatamente che il sistema in equilibrio (si riveda


lesempio 3.1). Assunta unascissa curvilinea s sullasse della trave
avente origine in A e scelto il verso di percorrenza da A verso C
(figura 16.14), la sezione iniziale A identificata dallascissa

s = sA = 0

(e.1.1)

la sezione B identificata dallascissa

s = sB = L

(e.1.2)

la sezione D identificata dallascissa

s = sD = L + L tan f

(e.1.3)

mentre la sezione terminale C identificata dallascissa

s = s C = L + L1

(e.1.4)
P=F

P=F

A
L

s=0
F
f

S2
S1
s1

L1

L tanf

S1

L1

F
f

S2
s

D
L tanf

s=0

B
sB = L

Figura 16.14.
2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 20/31

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

FACOLT DI INGEGNERIA

Siano le sezioni S1 ed S2 identificate dai valori s1 ed s2 dellascissa s


essendo:
0 s1 L
L s 2 L (1+ tan F )

(e.1.5)

Coerentemente con la scelta del verso di percorrenza si identifica il


lembo inferiore, indicato in figura 16.15 dalle linee tratteggiate.
P=F

C
D
S2

S1

A
F
f

L1

/2

L tanf

Figura 16.15.

Operando una separazione della trave in due parti in


corrispondenza della sezione S1 si evidenziano le caratteristiche di
sollecitazione in detta sezione, come mostrato in figura 16.16.
T
F
f

F sin F

M
N

F cos F

D
T

T1

S1

T
M
N

F sin F

L1

s
A

T2
S2

L tanf

F cos F

B
S1

s1

Figura 16.16.

Dopo aver preliminarmente determinato le componenti secondo le


direzioni di N e T delle forze applicate, si determinano le
caratteristiche di sollecitazione nella sezione S1, pensate applicate al
tronco T1 imponendo le condizioni di equilibrio del tronco T1 (16.6)

N + F cos F = 0

T + F sin F = 0
F sin F s1 + M = 0

(e.1.6)

avendo assunto nella terza equazione il baricentro della sezione S1


come polo per la valutazione dei momenti. Si trova quindi

N = F cos F

T = F sin F
M = F sin F s1

(e.1.7)

2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 21/31

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

FACOLT DI INGEGNERIA

In alternativa, applicando la (16.10) le caratteristiche di sollecitazione


nella sezione S1, pensate applicate al tronco T2 possono determinarsi
imponendo lequivalenza tra queste ed il sistema di forze esterne
applicate a T1

F cos F = N

F sin F = T
F sin F s1 = M

(e.1.8)

Equivalentemente avrebbero potuto determinarsi le stesse


caratteristiche di sollecitazione sulla base dellequilibrio del tronco T2 o
dellequivalenza tra il sistema di forze esterne applicate a T2 e le
caratteristiche di sollecitazione pensate applicate al tronco T1.
Operando una separazione della trave in due parti in
corrispondenza della sezione S2 si evidenziano le caratteristiche di
sollecitazione in detta sezione, come mostrato in figura 16.17.
F
C
D

T2
F
f

S2

F sin F

F cos F

F cos F

s
A

S1

S2
T1

N
M

s2

T
M
N

F sin F
L

Figura 16.17.

Si determinano le caratteristiche di sollecitazione nella sezione S2,


pensate applicate al tronco T1 imponendo le condizioni di equilibrio al
tronco T1 (16.6)

N + F sin F = 0

T + F cos F = 0
F sin F L + F cos F (s2 L ) + M = 0

(e.1.9)

avendo assunto nella terza equazione il baricentro della sezione S2


come polo per la valutazione dei momenti. Si trova quindi

N = F sin F

T = F cos F
M = F sin F L F cos F (s2 L )

(e.1.10)

In alternativa, applicando la (16.10) le caratteristiche di sollecitazione


nella sezione S2 pensate applicate al tronco T2 possono determinarsi
2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 22/31

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

FACOLT DI INGEGNERIA

imponendo lequivalenza tra queste ed il sistema di forze esterne


applicate a T1:

F sin F = N

F cos F = T
F sin F L F cos F (s2 L ) = M

(e.1.11)

Equivalentemente avrebbero potuto determinarsi le stesse


caratteristiche di sollecitazione sulla base dellequilibrio del tronco T2 o
dellequivalenza tra il sistema di forze esterne applicate a T2 e le
caratteristiche di sollecitazione pensate applicate al tronco T1.
Si pu rilevare che le caratteristiche di sollecitazione sono
espresse dalle (e.1.7) per tutte le sezioni dellasta AB; in altre parole,
per ogni ascissa s tra 0 ed L si ha

N(s ) = F cos F

T(s ) = F sin F
M(s ) = F sin F s

se 0 s L

(e.1.12)

analogamente le caratteristiche di sollecitazione sono espresse dalle


(e.1.10) per tutte le sezioni dellasta BC; in altre parole, per ogni
ascissa s tra L ed L (1+ tan F ) si ha:

N(s ) = F sin F

se L s L (1+ tan F )
T(s ) = F cos F
(e.1.13)
M(s ) = F [L sin F (s L )cos F ]
Ovviamente tra C e D le caratteristiche di sollecitazione sono nulle:
N(s ) = 0

T(s ) = 0

M(s ) = 0

se L s L1

(e.1.14)

Le espressioni (e.1.12) - (e.1.14) possono riassumersi per lintera


struttura
se 0 s L
F cos F

se L s L (1+ tan F )
N(s ) = F sin F
0
se L s L (1+ tan F )
se 0 s L
F sin F

T(s ) = F cos F
se L s L (1+ tan F ) (e.1.15)
0
se 0 s L
se 0 s L
F sin F s

M(s) = F [L sin F (s L )cos F ] se L s L (1+ tan F )


0
se 0 s L

2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 23/31

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

FACOLT DI INGEGNERIA

Si osserva che le funzioni che associano allascissa s il


corrispondente sforzo normale, N(s), ed il corrispondente taglio, T(s),
presentano una discontinuit in corrispondenza delle ascisse s = L e
s = L (1+ tan F ) , cio in corrispondenza delle sezioni B e D. La
funzione che associa allascissa s il corrispondente momento flettente,
M(s), invece continua per tutte le ascisse s tra 0 ed L + L1.
Le espressioni delle caratteristiche di sollecitazione dipendono
dalla scelta dellascissa curvilinea s lungo lasse della struttura; le
espressioni (e.1.15) sono coerenti con la scelta arbitraria di figura
16.14. immediato verificare che scelto per lascissa curvilinea il
senso di percorrenza opposto a quello di figura 16.14 e considerato
per la trave il lembo inferiore indicato con la linea tratteggiata in figura
16.18 si otterrebbero per le caratteristiche di sollecitazione le
espressioni (e.1.15) con i segni cambiati.
C
D

S2

S1

L1

L tanf

s
/2

Figura 16.18.

Si rileva infine che per la determinazione delle caratteristiche di


sollecitazione non necessario assumere ununica ascissa curvilinea
per tutte le aste costituenti la struttura; nel caso in esame, ad
esempio, potrebbero essere scelte lascissa s relativamente allasta
AB e lascissa u relativamente allasta BC, come rappresentato figura
16.19. In questo caso le sezioni dellasta AB restano identificate dal
parametro s tra 0 ed L mentre le sezioni dellasta BC restano
identificate dal parametro u tra 0 ed L1.
C
D

/2

S2

S1

L1

L tanf

u
/2

Figura 16.19.

Esempio 16.2
Relativamente alla trave di figura 16.20 si determinino le
caratteristiche di sollecitazione nelle sezioni S1, S2, S3 ed S4.
2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 24/31

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

FACOLT DI INGEGNERIA

S1

S2

S3

D S4

E
L

L/2

Figura 16.20.

Per la valutazione delle caratteristiche di sollecitazione


necessario determinare preliminarmente le reazioni dei vincoli esterni.
Siccome la struttura isostatica queste reazioni possono essere
determinate con le Equazioni Cardinali della Statica o con il Principio
dei Lavori Virtuali. La struttura la stessa dellesempio 11.1;
sfruttando i risultati gi trovati, si fa riferimento alle reazioni di figura
11.6, qui riproposta per comodit (figura 16.21).
S1

S2

S3

S4
E

F/2

3F/2

F
L

L/2

Figura 16.21.

Si scelgono lascissa s ed il lembo inferiore indicati in figura


16.22a. Con riferimento alla figura 16.22b le caratteristiche di
sollecitazione N e T nella sezione S1, identificata dallascissa s1, si
determinano sommando le corrispondenti componenti delle forze
applicate che precedono la sezione S1; il momento flettente M si
determina sommando i momenti rispetto al baricentro di S1 delle forze
che precedono la sezione S1.
Le forze che precedono S1 sono quelle applicate tra lestremo A e la
sezione S1 se si immagina di percorrere lasse della struttura da
sinistra verso destra; sono quelle applicate tra lestremo E e la
sezione S1 se si immagina di percorrere lasse della struttura da
destra verso sinistra. Immaginando di percorrere la struttura da
sinistra verso destra lunica forza che precede la sezione S1 la
reazione F/2 applicata nel punto A (figura 16.22b), la cui componente
nella direzione di N nulla, la cui componente nella direzione di T
F/2 ed il cui momento rispetto al baricentro di S1 F/2s1. Pertanto

N(s1 ) = 0

F
T(s1 ) =
2

M(s ) = F s
1
1

(e.2.1)

2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 25/31

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

FACOLT DI INGEGNERIA

s
S1

S2

S3

D S4

(a)
E

T
S1

A
F/2

M
N

N
(b)

T
T
S1 B

S2

S3

F
L
S1

S4

F
E

3F/2

L
A

s1

L/2

L/2

L
T

S2

F/2

s2

(c)

M
N

T
S2 C

S3

S4

E
3F/2
L
S1

L
S2

T
S3

F/2

L/2

s3

(d)
T
S2 D S4

M
N

3F/2
L

L
S1

S3

M
S4

3F/2

F/2

L/2

L
S2

s4

(e)
M

N
L

S4
L/2

F
E

Figura 16.22.

Naturalmente, immaginando di percorrere la struttura da destra verso


sinistra si ottiene lo stesso risultato, essendo in questo caso da
considerare, come forze che precedono la sezione S1 la forza F
applicata in E e le reazioni 3F/2 ed F applicate in D e B:

2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 26/31

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

FACOLT DI INGEGNERIA

N(s ) = 0
1
3
F

T(s1 ) = F F + F =
2
2

M(s ) = F 7 L s + 3 F (3L s ) F (L s ) = F s
1
1
1
1
1
2
2
2

(e.2.2)

Relativamente alla sezione S2 (figura 16.22c), pesando di procedere


da sinistra verso destra necessario considerare la reazione F/2
applicata in A e la reazione F applicata in B:

N(s2 ) = 0
F
F

(e.2.3)
T(s2 ) = F =
2
2

M(s ) = F s F(s L ) = F s + FL
2
2
2
2

2
2
pensando invece di procedere da destra verso sinistra necessario
considerare la forza F applicata in E e la reazione 3F/2 applicata in D:

N(s ) = 0
2
3
F

T(s2 ) = F F =
2
2

M(s ) = F 7 L s + 3 F (3L s ) = F s + FL
2
2
2
2

2
2
2

(e.2.4)

Relativamente alla sezione S3 (figura 16.22d), pesando di procedere


da sinistra verso destra necessario considerare ancora la reazione
F/2 applicata in A e la reazione F applicata in B:

N(s3 ) = 0

F
F
(e.2.5)
T(s3 ) = F =
2
2

M(s ) = F s F(s L ) = F s + F L
3
3
3
3

2
2
Pensando invece di procedere da destra verso sinistra necessario
considerare ancora la forza F applicata in E e la reazione 3F/2
applicata in D:

N(s ) = 0
3
3
F

T(s3 ) = F F =
2
2

M(s ) = F L s + 3 F (3L s ) = F s + FL
3
3
3
3

2
2
2

(e.2.6)

2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 27/31

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

FACOLT DI INGEGNERIA

Si osserva che, come anticipato, la presenza della cerniera interna


non altera la procedura descritta.
Infine, relativamente alla sezione S4, (figura 16.22e) pesando di
procedere da sinistra verso destra necessario considerare ancora la
reazione F/2 applicata in A e le reazioni F e 3F/2 applicate in B e D,
pertanto

N(s 4 ) = 0

F
3
(e.2.7)
T(s 4 ) = F + F = F
2
2

M(s ) = F s F(s L ) + 3 F (s 3L ) = F s 7 FL
4
4
4
4
4

2
2
2
Pensando invece di procedere da destra verso sinistra necessario
considerare solo la forza F applicata in E, pertanto

N(s ) = 0
4
T(s 4 ) = F

7
7

M(s 4 ) = F L s 4 = F s 4 FL
2
2

(e.2.8)

Le precedenti espressioni possono essere riscritte tenendo conto che


la (e.2.1) vale per 0 s < L , le (e.2.3) ed (e.2.5) valgono per L < s < 3 L
e la (e.2.7) vale per 3L < s < 7 L 2 :

N(s) = 0
F
2
F
T(s ) =
2
F

F
2 s
F
M(s ) = s + F L
2
F s 7 FL
2

se 0 s 3L 2

se 0 < s < L
se L < s < 3L
se 3 < s 3L 2
(e.2.9)

se 0 < s < L
se L < s < 3L
se 3 < s 3L 2

Si osserva che:
-

la funzione taglio T(s) non definita nelle sezioni in cui sono


applicate le forze concentrate (forze esterne e reazioni vincolari)
ortogonali allasse della trave; sono tuttavia definiti i valori di T(s)
immediatamente a destra ed immediatamente a sinistra di dette
sezioni;
2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 28/31

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

FACOLT DI INGEGNERIA

lentit della discontinuit che funzione taglio T(s) manifesta in


corrispondenza di una sezione in cui applicata una forza
ortogonale allasse pari allintensit della forza stessa. Ad
esempio il taglio immediatamente a sinistra della sezione B vale
F/2, mentre il taglio immediatamente a destra di detta sezione vale
F/2; la discontinuit quindi pari a F che lentit della forza
applicata in B;

la funzione momento flettente M(s) invece definita per ogni


ascissa s ed inoltre continua per ogni s.

Nella lezione seguente verranno approfondite e generalizzate


queste osservazioni.
Osservazione
Si consideri un concio e si evidenzino le caratteristiche di
sollecitazione agenti sulle facce che lo delimitano (figura 16.23).

T
Caratteristiche di
sollecitazione positive

M
T

T
M

Caratteristiche di
sollecitazione ngative

M
N

N
T

T
M

N
M

Figura 16.23.

Finora
sono
sempre
state
considerate
travi
rigide
e
conseguentemente non sono stati trattati gli argomenti correlati alle
deformazioni degli elementi strutturali, che saranno oggetto di lezioni
successive. In questo contesto tuttavia utile anticipare a livello
2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 29/31

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

FACOLT DI INGEGNERIA

intuitivo una breve descrizione della deformazione di un concio di


trave per effetto delle caratteristiche di sollecitazione. Con riferimento
ad un concio di una trave rettilinea, la figura 16.24 mostra la forma del
concio deformato pensato soggetto separatamente alle caratteristiche
di sollecitazione pensate positive. In particolare
-

la figura 16.24a mostra che per effetto dello sforzo normale


positivo si produce un allungamento del concio ed un
accorciamento delle dimensioni trasversali della sezione; lasse del
concio rimane rettilineo dopo la deformazione;

la figura 16.24b mostra che per effetto del momento flettente


positivo si produce la curvatura dellasse del concio, con
conseguente allungamento delle fibre poste dalla parte del lembo
inferiore (fibre tese) ed accorciamento delle fibre poste dalla parte
del lembo superiore (fibre compresse);

la figura 16.24c mostra che per effetto del taglio positivo si produce
una traslazione relativa delle facce del concio nella direzione del
taglio, con conseguente ingobbamento delle facce stesse (cio
spostamento dei punti delle facce fuori dal piano delle facce
stesse).
(a)

(b)

(c)
T
T

M
Caratteristiche di sollecitazione positive

Figura 16.24.

Per contro, la figura 16.25 mostra le deformazioni del concio pensato


soggetto alle caratteristiche di sollecitazione negative.
(a)

(b)

(c)

M
T

T
N

M
Caratteristiche di sollecitazione negative

Figura 16.25.

Gli schemi della figura 16.24 e della figura 16.25 possono essere utili
per identificare rapidamente il segno delle caratteristiche di
sollecitazione, tenendo presente che:

2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 30/31

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
16
Caratteristiche di sollecitazione

FACOLT DI INGEGNERIA

lo sforzo normale positivo se produce un allungamento del


concio; viceversa negativo se ne produce un accorciamento;

il taglio positivo se produce una rotazione oraria dellasse del


concio; viceversa negativo ne produce una rotazione antioraria;

il momento flettente positivo se le fibre tese sono dalla parte del


lembo inferiore (linea tratteggiata) e le fibre compresse sono dalla
parte del lembo superiore; viceversa negativo se le fibre tese
sono dalla parte del lembo superiore e le fibre compresse sono
dalla parte del lembo inferiore (linea tratteggiata). Con meno
parole, il momento flettente positivo se tende le fibre dalla parte
della linea tratteggiata.

2007 Universit degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

Pagina 31/31

Potrebbero piacerti anche