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Microscopio ottico binoculare

Il microscopio ottico uno strumento utilizzato in laboratorio per ingrandire


cellule e microrganismi che, essendo di piccole dimensioni, non sono visibili a
occhio nudo n con una semplice lente di ingrandimento. Consente di ottenere
un ingrandimento utile massimo di 1000X.
Il microscopio basa il suo funzionamento sui principi della riflessione e della
rifrazione, derivati dallottica geometrica.
La luce proveniente da una lampadina posta alla base dello strumento viene
inviata, tramite il sistema di lenti del condensatore, sul preparato.
I raggi luminosi emessi da questultimo, passando attraverso le lenti
dellobiettivo, finiscono allinterno del tubo ottico formando un primo
ingrandimento delloggetto in esame. Limmagine poi viene ulteriormente
ingrandita dalloculare, composto da due lenti.

Schema di un microscopio ottico: vengono evidenziate le


parti pi importanti

Struttura
Il microscopio ottico composto da:
- un sistema stativo (struttura portante) ;
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- un sistema di illuminazione ;
- un sistema ottico.
Il sistema stativo comprende : la base, il tavolino e il braccio.
La base serve dappoggio al microscopio;
il tavolino piano traslatore sul quale si pone il preparato, pu essere spostato
mediante due viti in senso laterale e antero-posteriore e in alto e in basso
mediante la vite macrometrica (per spostamenti pi grossolani) e micrometrica
(per la messa a fuoco).
Ha un apertura centrale che consente il passaggio dei raggi luminosi.
Il braccio serve per afferrare il microscopio.
Il sistema di illuminazione comprende: la sorgente luminosa e il diaframma
a iride.
La sorgente luminosa costituita da una lampadina montata nella base dello
strumento e serve a illuminare il preparato.
Il diaframma posto sotto il tavolino costituito da un sistema di lamelle che
consente di regolare lampiezza del fascio luminoso che passa attraverso il
condensatore e che incide sul preparato, al fine di ottenere una buona
illuminazione dello stesso. Luso del diaframma permette di variare il contrasto
del preparato (chiudendolo, il contrasto aumenta).
Il sistema ottico comprende : il condensatore, gli oculari e gli obiettivi. Il
condensatore un sistema ottico posto sotto il tavolino, ha la funzione di
concentrare e dirigere i raggi luminosi sul preparato al fine di farli passare
attraverso il preparato con unangolazione ottimale per illuminare il campo
ottico: questi raggi vengono poi raccolti dallobiettivo e concorrono alla
formazione dellimmagine.
Gli oculari costituiti da un sistema ottico, posti sopra il tubo oculare,
ingrandiscono ulteriormente limmagine fornita dallobbiettivo.
Sugli oculari inciso un numero seguito dal segno per, il quale indica il potere
di ingrandimento dello stesso. Le lenti usate per gli oculari sono azzurrate per
ridurre la riflessione della luce.
Gli obiettivi costituiti da un sistema ottico, ingrandiscono limmagine del
preparato; sono fissati al portaobiettivi a revolver che permette il passaggio
rapido da un obiettivo allaltro.
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Sugli obiettivi inciso un numero che ne indica lingrandimento; questo,


moltiplicato per lingrandimento delloculare, permette di ottenere
lingrandimento totale del preparato.
Limmagine finale due volte ingrandita e capovolta: lobiettivo la ingrandisce
una prima volta e la capovolge, loculare la ingrandisce ulteriormente e non la
capovolge pi.
Gli obiettivi possono essere:
- a secco nei quali tra la lente e il preparato rimane uno strato daria
- a immersione nel quale tra obiettivo e preparato si pone una goccia di olio
di cedro (lolio ha un indice di rifrazione maggiore dellaria), che aumenta il
potere di risoluzione dellobiettivo con un ingrandimento maggiore e un
immagine pi nitida.

Particolare degli obiettivi


Gli obiettivi portano delle iscrizioni incise sulla loro superficie esterna. Vediamo
cosa significano. Sull'obiettivo a sinistra nell'ultima foto leggiamo:
40/0.65
160/0.17

N.A.

40 il numero di ingrandimenti permesso dall'obiettivo, cio 40 volte;


0,65 l'apertura numerica (N.A.) di cui abbiamo parlato prima;
160 la distanza, espressa in millimetri, che deve intercorrere tra questo
obiettivo e l'oculare;
0.17 lo spessore massimo, espresso in millimetri, che deve avere il vetrino
coprioggetto.
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Uso del microscopio


1)Porre il microscopio sul tavolo di lavoro afferrandolo, con una mano, per il
braccio dello stativo e mettendo laltra mano sotto la base.
2) Prima di ogni altra operazione, verificare che il tavolino del microscopio sia
completamente abbassato
2) Posizionare il preparato sul tavolino porta-oggetto, controllando che venga
posto correttamente , col campione rivolto verso lalto : se si lavorasse infatti
col preparato capovolto, sarebbe minore la risoluzione ottenibile ed impossibile
la messa a fuoco con gli obiettivi pi potenti. Portare la sezione che deve
essere esaminata sul foro al centro del tavolino portaoggetti.
Regolare gli oculari in base alla propria distanza inter-pupillare in modo da
avere un unico campo visivo e non due separati.
3)Senza guardare nelloculare, accertarsi, muovendo il preparato, che il
campione sia centrato rispetto al fascio luminoso proveniente dal
condensatore.
4) Agendo sul diaframma a iride, regolare lampiezza del fascio di luce che
colpisce il campione.
5)Osservare il preparato spostando il revolver sullobiettivo a basso
ingrandimento che permette un campo visivo pi vasto. Utilizzando la vite
macrometrica, avvicinare il preparato allobiettivo per una prima messa a fuoco
grossolana, anche senza guardare nelloculare. Completare poi la messa a
fuoco con la vite micrometrica.
6) Poich generalmente gli obiettivi in dotazione sono parafocali ( hanno cio lo
stesso fuoco), quando loggetto a fuoco con lobiettivo a ingrandimento
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minore, gli altri obiettivi saranno pressoch a fuoco quindi si passa


allobiettivo medio o grande, mettendo a fuoco solamente con la vite
micrometrica.
7)Ruotando la vite del condensatore si pu aumentare la luminosit o il
contrasto.
8)Al termine dellosservazione, si spegne il microscopio, si abbassa il tavolino,
si toglie il preparato e si puliscono gli obbiettivi e il tavolino mediante un panno
inumidito con alcool.

Precauzioni speciali nelluso del microscopio


Il microscopio uno strumento delicato quindi occorre trattarlo con cura
seguendo alcune norme:
a. Quando si condivide il microscopio con un compagno e si vuol fare osservare
il preparato, bisogna evitare di spostare il microscopio trascinandolo sul tavolo
perch, a causa delle vibrazioni, lo strumento potrebbe essere danneggiato.
b. Nel rimettere a posto il microscopio, evitare movimenti bruschi o colpi.
c. Non forzare mai alcuna manopola del microscopio, dato che tutti i dispositivi
di regolazione dovrebbero funzionale facilmente. Se qualcosa non funziona
rivolgersi immediatamente allassistente tecnico o al docente.
d. Lavorare con il microscopio di fronte, disponendo il notes per gli appunti o
disegni di lato.
e. Fare in modo che la lente dellobiettivo non tocchi il vetrino copri-oggetto o il
preparato.
f. Non scambiare gli obiettivi o gli oculari di microscopi diversi.
g. Non toccare le lenti ; pulire le lenti, quando necessario, con carta speciale
per lenti e acqua distillata. Non usare mai tessuto comune e non strofinare una
lente quando asciutta.
h. Non lasciare un vetrino sul microscopio quando non si usa.
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i. Togliere sempre lolio dallobiettivo ad immersione dopo averlo usato. Se una


quantit anche minima di olio dovesse andare su di un obiettivo a secco,
toglierlo immediatamente con carta speciale per lenti e se lolio dovesse
seccarsi o solidificarsi su una lente, rimuoverlo con carta speciale inumidita con
alcool etilico.
l. Quando il microscopio non viene usato tenerlo coperto nellapposito
scomparto.

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