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Se devo passare dalla tonalit di C a quella di G posso utilizzare come accordo " neutro"o
"accordo ponte" una delle seguenti triadi:
C , quarto grado della tonalit di G e primo grado di quella di C
Em, terzo grado di C e sesto grado di G
G, quinto grado di C e primo grado di G
Am, sesto grado di C e secondo grado di G
C', nella modulazione, un momento in cui l' accordo neutro o ponte svolge due
funzioni differenti: Il C della seconda battuta infatti sia I grado della tonalit di impianto,
sia IV della tonalit di arrivo.
La sequenza dei gradi dell'esempio precedente, in sede di analisi, pu essere cos
classificata
I IV | I=IV V | I
La modulazione pu essere transitoria o stabile.
Nel primo caso si dice, in linguaggio tonale, che non viene " confermata".
La conferma della nuova tonalit comporta che ci sia una cadenza tonale nella nuova
tonalit subito dopo il cambiamento. In altre parole la nuova tonica deve apparire con
chiarezza e l'orecchio deve avvertire un cambiamento reale e duraturo.
E' il caso delle battute da 13 a 20 di All the things you are. Veniamo da una sezione del
brano in Eb maggiore e attraverso l'introduzione repentina del D7 ci spostiamo lontano, a
G maggiore. Nelle battute successive questa scelta viene confermata dalla presenza di
una formula di cadenza II-V-I nella nuova tonalit. Una volta confermata la tonalit di G
l'autore di questa bella canzone crea una nuova sorpresa e modula a E magg. Ma per una
canzone 7 battute sono pi che sufficienti per considerare questa una modulazione non
transitoria.
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Quando la conferma della nuova tonalit non c' si pu parlare di modulazione "di
passaggio". Spesso si tratta di semplici sostituzioni di accordi.
Nella melodia o negli accordi vengono introdotti suoni estranei alla tonalit principale, per
connettere con pi forza o con un senso di sorpresa i gradi della tonalit stessa. Un caso
che riscontriamo piuttosto spesso nell'analisi delle canzoni pop quello delle dominanti
secondarie.
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Per andare al Dmin di battuta 8 si introduce nell'accordo precedente (Amin, I grado della
tonalit) un suono estraneo, il C#, che del D la sensibile. In questo modo il Am diventa A.
Per rinforzare ancora di pi l'effetto nell'accordo e nella melodia si inserisce il G naturale,
creando con il C# il tritono di cui sopra. Il risultato A7 (nella siglatura analitica I7 oppure
V/IV cio quinto grado (dominante) del quarto grado.
Le dominanti secondarie sono quindi degli accordi che contengono un suono estraneo
alla tonalit, che tendono a risolvere una quinta giusta sotto o una quarta giusta
sopra su un altro accordo della tonalit, e sono costruite su una fondamentale che fa
parte della scala diatonica della tonalit d'impianto. L'unico grado che non consente la
trasformazione in dominante secondaria il quarto grado della tonalit maggiore. Infatti
non ha nella stessa tonalit un grado su cui cadere ad una quarta giusta di distanza. Per
esempio se trasformassi il quarto grado di C in F7 non potrei cadere una quarta giusta
sopra nel Bb perch si tratterebbe di un accordo estraneo alla tonalit di C. Potrei ricorrere
a tale accordo solo per modulare ad una nuova tonalit, appunto Bb.
Un'altra caratteristica delle dominanti secondarie che tendenzialmente vengono
collocate su un punto " debole " del ritmo armonico, un po' come nella melodia si fa con le
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note di passaggio.
Ci sono tuttavia delle forme di canzone (Blues, Rhythm changes) in cui l'armonia si
sviluppa, per alcune sezioni, in cicli di dominanti secondarie (turnaround). In alcuni casi
si pu parlare pi che di dominanti secondarie di dominanti estese se si trovano in
punti forti del ritmo armonico e durano una o pi battute.
In Girl dei Beatles la strofa in Am viene seguita dall'Hook-ritornello Ah, girl in cui viene
proposto il classico giro doo-wop I VI II V in C , che di Am la tonalit relativa maggiore.
Provate ora a trascrivere in sigle l'armonia della canzone I giardini di marzo di Lucio
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Battisti ed evidenziate la relazione tra l'armonia della strofa e quella del ritornello. E'
interessante, in questo pezzo, come il senso di maggiore (laddove scoprirete che la
tonalit maggiore) non mai pieno e completo e gli appoggi armonici tendono verso la
direzione del minore.
Ma per scoprirlo, prego, trascrivere
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ascoltare il brano e trascrivere gli accordi) e scoprire quale sorpresa c' dopo l'ultimo C7 di
questo esempio....
Tuttavia l'autore avrebbe potuto usare anche un accordo comune per modulare da C a F:
Dmin7, il Amin7, il C, il Fmaj7 stesso, facendogli cambiare funzione (da sottodominante a
tonica). Non lo ha fatto perch voleva, subito, nella melodia il Bb, e per questo ha preferito
il cambio di modo o di specie.
Il cambiamento di modo o di specie di un accordo pu servire sia per unire tonalit
che hanno accordi in comune (cosiddette tonalit vicine) sia per unire tonalit che
non ne hanno (tonalit lontane). Nell'interscambio modale, che tratteremo pi
avanti, questa tecnica usata proprio per modulare verso tonalit lontane.
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A battuta 6 il Fa del tema, terza dell'accordo di Dbmaj7 viene tenuto fermo e diventa
settima dell'accordo di G7. La stessa cosa avviene 8 battute dopo.
In Blue Bossa di K. Dorham, alla battuta 9 il Eb, terza di Cm diventa la fondamentale del
Ebmin7, facendoci scivolare dolcemente da Cmin a Dbmagg.
Un fenomeno piuttosto frequente sia nell'ambito del pop che nel folk la modulazione tra
tonalit parallele.
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