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SCHEDA 7

LA MISERICORDIA DI DIO IN GES

Testo biblico Mc 2,13-17

Contesto
Prima del nostro brano Marco ci racconta la guarigione di un paralitico. C una domanda che si
pongono gli scribi di fronte allaffermazione di Ges detta al paralitico: ti sono rimessi i tuoi
peccati. E una domanda alla quale, secondo la loro dottrina, danno gi una risposta: solo Dio pu
rimettere i peccati. Costui bestemmia.
Ges conferma la sua parola di perdono, parola che rigenera ad una nuova vita, con il segno della
guarigione fisica dellinfermo: alzati e va a casa tua.
Egli rivela di avere il potere di rimettere i peccati e apre un orizzonte totalmente nuovo di fronte
al quale tutti rimangono meravigliati e pieni di stupore: non abbiamo mai visto nulla di simile.
Luomo, in Ges, pu ora sperimentare che il fossato che lo separa da Dio, fossato creato dalla
propria infedelt e dai propri peccati, colmato dalla forza del perdono di Dio, ricco di
misericordia.
Testo

La chiamata di Levi
Il nostro brano inizia con la chiamata di Levi, esattore delle imposte. Gi questa chiamata un
atto che indica la novit del vangelo: Dio venuto incontro alluomo e ha abbattuto il muro che
separa i giusti dai peccatori. Nella fede in Ges siamo tutti, giusti e peccatori, chiamati alla nuova
libert dei figli.
Si pu notare che il brano inizia con Ges che esce di nuovo e insegna alla folla. Seguire Ges
seguirlo nel suo continuo esodo e nella sua parola avviene la chiamata e la riconciliazione.
Levi descritto seduto al banco delle imposte. E immobile come il paralitico, tutto intento al
suo lavoro e il lavoro stesso lo tiene schiavo. Egli un pubblicano, ritenuto pubblico peccatore,
perch frequenta ed al servizio dei pagani per conto dei quali riscuote le tasse e vive praticando
lingiustizia per trarre dal suo lavoro illeciti guadagni.
Ma ora lo sguardo di Ges si posa su di lui e la parola della sua chiamata lo alza in piedi e lo
travolge per un cammino tutto nuovo. Ges non giudica, non condanna, non esclude dalla sua
amicizia questo uomo messo ai margini della societ religiosa ebraica ed espulso dalla vita della sua
gente.

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scheda 7

Il pasto con i peccatori


Ma non basta! Ges entra in casa sua e, insieme a tanti altri pubblicani e peccatori pubblici, si
siede a mensa. Mangiare insieme un atto di intimit e di comunione: sono gli amici e i familiari
che mangiano insieme! Ges rivela il volto di Dio, la sua bont e il suo perdono, lamore e la
pazienza con la quale egli cerca la pecorella smarrita.
Ges, con il suo comportamento, scandalizza gli scribi e i fedeli osservanti della legge giudaica,
che impediva di contaminarsi con questi tipi di persone. Egli sar chiamato mangione e beone,
amico dei pubblicani e dei peccatori (Mt 11,19 e Lc 7,34).
Di fronte allobiezione scandalizzata Ges risponde portando lattenzione dei suoi accusatori sulla
situazione di estremo bisogno in cui si trovano coloro con cui ha scelto di condividere la mensa e
lospitalit.
Per riflettere
Qual il motivo che spinge Ges ad agire in tal modo cos al di fuori della prassi religiosa dei
giudei suoi contemporanei?
Egli consapevole della missione che il Padre gli ha affidato: rivelare agli uomini il volto di un
Dio Padre, pronto al perdono e alla riconciliazione e condurre ogni uomo a vivere lesperienza di
essere amato, in particolare per gli ultimi e per coloro che sono sempre stati rifiutati da tutti.
Lannuncio del perdono dei peccati centrale nella fede cristiana. Oggi c un grande bisogno di
libert e di liberazione dai vari condizionamenti in cui luomo si trova: psicologici, sociali,
economici. E nello stesso tempo luomo si rende conto che questa sua liberazione non se la pu dare
da se stesso. Schiavo del suo egoismo egli non pu liberarsi da solo. Solo una forza liberatrice, che
venga dal di fuori, pu liberare luomo da se stesso.
Ges, che annuncia il perdono e la misericordia, apre la possibilit di un nuovo inizio e di
ricominciare una nuova vita. Ma per accogliere questa novit necessario riconoscersi bisognosi di
questo perdono: solo i peccatori condividono la letizia del pasto con Ges, non coloro che si
sentono giusti.
Ges rivela che Dio amore. Egli non attratto dalle qualit presenti in una persona, dai suoi
meriti o demeriti. E lui che prende liniziativa e ama per primo e si fa commensale con i peccatori.
Il Dio a cui credo, come me lo immagino? Severo, giudice, pronto a castigare i miei
peccati? Oppure un Padre che, mosso dal suo amore, sempre pronto a donare il
perdono?
Mi sento bisognoso di liberazione e di perdono?
Nella mia esperienza di cristiano, ho avuto modo di conoscere la forza misteriosa del
perdono da parte di Dio?

Riferimenti al CdA
La festa dei peccatori riconciliati 196-198

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scheda 7

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