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3. Breve omelia
Introduzione
Il primo Salmo che recitiamo in questa Veglia di preghiera uno dei pi famosi
"Salmi regali". Un Salmo che Ges stesso ha citato e che gli autori del Nuovo
Testamento hanno ampiamente ripreso e letto in riferimento al Messia, a Cristo. Si
tratta del Salmo 109; un Salmo molto amato dalla Chiesa antica e dai credenti di
ogni tempo. Questa preghiera si recitava durante la cerimonia dintronizzazione di
un re. Oggi con le parole di questo Salmo noi, in comunione con tutta la Chiesa,
vogliamo riconoscere che Cristo Risorto il nostro Re, il vero Messia che ci ha dato
la salvezza.
1.2.
1.3.
Antifona e Salmo
Orazione coletta
P/. Preghiamo
Signore Ges, re e sacerdote eterno, immagine del Dio invisibile, generato prima di
ogni creatura, concedici che, riconciliati al Padre col sangue della tua Croce,
restiamo saldi nella fede, fondati nella speranza delle tue promesse. Tu che vivi e
regni nei secoli dei secoli.
2. Salmo 113 A
2.1.
Introduzione
Il secondo Salmo di questa Veglia di preghiera il 113, nella sua prima parte. Un
gioioso e trionfale canto che evoca lesodo di Israele dalloppressione degli egizi. Il
Salmo 113A era usato soprattutto nella liturgia giudaica della Pasqua. Sicuramente
Ges lo ha recitato durante lUltima Cena. Il cristianesimo ha assunto questo Salmo
con la stessa connotazione pasquale, ma applicandolo alla risurrezione di Cristo.
Lesodo celebrato dal Salmo diviene, perci, figura di unaltra liberazione pi
radicale e universale: quella che Cristo ci ha donato con il suo mistero pasquale.
2.2.
Antifona e Salmo
2.3.
Orazione coletta
P/. Preghiamo
Permettici, Padre Onnipotente, di evocare in questa preghiera vespertina le grandi
gesta che hai realizzato un tempo in favore dei figli del Popolo d'Israele. Tu li hai
liberati dalla schiavit, hai fatto loro attraversare il Mare a piedi asciutti e li hai
condotti attraverso il deserto. Conduci, ora, la tua Chiesa pellegrina, liberandola
dogni forma di schiavit e fa' che questo tempo di Pasqua sia per tutti noi tempo di
grazia e di salvezza. Per Cristo nostro Signore.
3. Cantico dellApocalisse
3.1.
Antifona e Salmo
3.2.
Orazione coletta
P/. Preghiamo
Signore, nostro Dio, dominatore delluniverso, tuo Figlio Ges ha dato la vita per la
Chiesa e lha resa sua sposa immacolata nel suo sangue. Concedile di indossare
sempre labito splendente delle opere giuste di quanti ti appartengono e fa che,
mossa dallo Spirito, invochi ardentemente la venuta del suo Sposo, Cristo tu Figlio,
che vive e regna nei secoli dei secoli.
P/. Fratelli carissimi, al termine del Grande Giubileo del 2000 il Beato Pontefice
Giovanni Paolo II ci ricordava che la santit la misura alta della vita
cristiana, la meta verso cui tendere, lo scopo al quale orientare i nostri pensieri,
le nostre azioni, il desiderio pi profondo del nostro cuore. Egli ha dimostrato
con la sua stessa vita la verit di quelle parole. Ascoltiamo la testimonianza dei
nostri Vescovi che domani la Chiesa riconoscer santi: facciamo nostre le loro
parole, imitiamo il loro esempio, per condividere un giorno con loro la
beatitudine eterna nella gloria di Dio Padre.
Dal Giornale dellanima, diario del beato Giovanni XXIII
Appunti sulla santit. 22 agosto Anno Santo 1900
Io rinnovo il mio proponimento di volermi fare santo davvero, e protesto unaltra
volta innanzi a te, o Cuore dolcissimo del mio maestro Ges, di volerti amare come
tu lo desideri, di volermi investire nel tuo spirito. Intanto, quattro sono le risoluzioni
che propongo di praticare, hic et nunc et semper per fare qualche passo innanzi.
Anzitutto, spirito di unione con Ges, raccoglimento nel suo Cuore dal primo
svegliarsi al mattino al chiudere gli occhi la sera e, se fosse possibile, anche nel
sonno notturno.
Parrocchia Santa Lucia - 2014
Ego dormio sed cor meum vigilat. Tutti i miei sforzi, poi, li devo condensare nella
recita del rosario. Secondariamente non dimenticarsi mai dell age quod agis,
essere sempre in tutte le mie azioni presente.
In terzo luogo, modestia la pi scrupolosa negli sguardi, nelle parole, ecc. siamo gi
intesi. Da ultimo, tranquillit, quiete, giovialit, buone maniere, mai una parola
risentita con nessuno, mai scaldarsi ragionando; ma semplicit, cordialit; ma
franchezza insieme e non codardia, non cose fiacche. Aggiungi: non parlare mai di
persone, di compagni intimi miei, la cui triste riuscita faccia sempre pi ribaltare la
mia condotta, se non con riserbo, dicendone quel pi bene che si pu, coprendone i
difetti quando lo svelarli sia inutile, e non faccia che eccitare il mio amor proprio
che si nasconde sotto e il pi delle volte, cos bel bello, si tradisce. Ecco il frutto di
questo mio ritiro.
O Ges, tu vedi il desiderio vivo che nutro in cuore di amarti, di rendermi tuo vero
ministro; concedimi la grazia di far veramente qualche po di bene. Metter io in
pratica tutti questi piccoli propositi? Tanto io spero dalla tua grazia, o Ges.
(momento di silenzio)
Dallomelia del beato Giovanni Paolo II alla GMG di Toronto (28 luglio
2002)
Signore Ges Cristo,
custodisci tutti i giovani nel tuo amore.
Fa' che odano la tua voce
e credano a ci che tu dici,
poich tu solo hai parole di vita eterna.
Insegna loro come professare la propria fede,
come donare il proprio amore,
come comunicare la propria speranza agli altri.
Rendili testimoni convincenti del tuo Vangelo,
in un mondo che ha tanto bisogno
della tua grazia che salva.
Fa' di loro il nuovo popolo delle Beatitudini,
perch siano sale della terra e luce del mondo
all'inizio del terzo millennio cristiano.
Maria, Madre della Chiesa, proteggi e guida
Parrocchia Santa Lucia - 2014