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A
i medici
quelli che hanno aiutato il CISA
quelli che non vogliono essere confusi con gli specula-
tori dell' aborto clandestino
quelli disposti a rischiare con noi, a mettersi in discus-
sione
perch stiano dalla nostra parte.
A
le sorelle e i compagni
del MLD, del Partito Radicale, del CISA, della Lega 13
maggio, dell'Espresso,
dei comitati raccolta firme
a tutti coloro che hanno fatto e fanno qualcosa per 1'abor-
to libero
ad Adele Faocio, Gianfranco Spadaccia, Giorgio Conciani
a tutti coloro che firmano e fanno firmare il referendum
abrogativo del reato d'aborto,
per ringraziarli.
A
TUTTE LE DONNE
perch prendano in mano il proprio destino e la pro-
pria lotta
perch la sorellanza sia aiuto concreto tra donne per
lottare insieme
per la liberazione nostra e di tutti.
E. R.
PREFAZIONE
di ADELE FACCIO
(Presidente del CISA e del MLD)
DUE PAROLE SUL MLD
Nel Movimento di 'Liberazione della Donna si con-
centrano le motivazioni e le pregiudiziali, le mete e gli
obiettivi prossimi e remoti della nuova lotta contro il
sistema padronale, capitalistico, patriarcale, che da seme
pre ci inchioda in quanto donne a un mito di femminili
t che non va bene a nessuno, n agli uomini n alle
donne.
Nemmeno agli uomini, infatti, va bene una donna
perennemente inferma e minorata e dipendente, che
non ragiona in proprio ed sempre in attesa di ordini,
umile, paziente e rassegnata; oppure una donna prepo-
tente, castratrice e fagocitatrice che, con la protervia
dello schiavo insofferente, prevarica sul padrone di-
stratto, scocciato e frastornato.
E noi donne non ci riconosciamo nell'angelo del
focolare paziente e rassegnato, non nella moglie castra-
trice che annienta il marito, non nella madre che distrug-
ge i figli per eccesso di protezione e di mammismo,
non nella femmina del peccato e non nella vergine san-
ta, martire e perfetta. Senza libert sessuale, senza li-
bert di gestione del proprio corpo non si pu dare nes-
sun tipo di libert. Chi crede - perch glielo hanno
inculcato secoli di malcostume - che il sesso sia colpa
e male, chi pensa - perch non ha avuto mai possibilit
di ripensamenti personali - che la libert sia licenza
colpevole e vergognosa, chi si immagina che dietro le
proposizioni di libera maternit, di libera gestione del
proprio corpo, di libera sessualit ci siano pesi di condi-
zionamenti che creano alternative di controcondiziona-
mento, lo fa perch privo di quel minimo di autono-
mia sufficiente a permettergli di capire che la libert
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sessuale la piattaforma per qualunque autentica li-
bert, perch consente la pi,ena autonomia emotiva e ra-
zionale, l'indipendenza di pensiero, l'autogestione del-
la propria unit e completezza umana, l'armonia tra inti-
ma profondit e manifestazione epidermica emotiva e
razionale. Come un fiume che si sgela, l'altra met del
cielo prende coscienza del suo ruolo di repressa, di
sfruttata e di emarginata e si rifiuta di continuare ad
accettare queste condizioni di vita cos mistificanti e so-
prattutto di continuare ad accettarle per le generazioni
future. Repressione sessuale e sfruttamento sono come
due facce di una stessa medaglia, perch !'incapacit di
raggiungere l'autonomia della propria vita sessuale,
della propria salute e della propria intimit, mette la
donna nella condizione di non poter scegliere una vita
autogestita.
Lo sfruttamento quindi si inasprisce nella condizio-
ne del lavoro che per la donna sempre mistificante
perch non le permette mai di raggiungere una completa
indipendenza materiale, base indispensabile per ogni
indipendenza spirituale. E qui si inserisce il motivo della
lotta di classe, dove il problema si fraziona per forza di
cose, in quanto la donna proletaria subisce uno sfrutta-
mento di gran lunga superiore a quello' che subisce la
donna borghese, che le era stata fin qui pari per tutte
le altre condizioni limitative. Il MLD entra qui dura-
mente nel cuore della lotta di classe e si collega a tutti
quei gruppi che fanno della lotta di classe il centro delle
loro rivendicazioni. Questo il nucleo centrale della
pressione capitalistica, che nella donna operaia, con-
tadina, casalinga, sfrutta una forza-lavoro non remune-
rata che in pi permette al capitalismo di non occupar
si dei problemi sociali, di. non risolvere il problema del-
le strutture assistenziali e di rovesciare sulle spalle
delle donne tutti i problemi dei bambini, dei vecchi, de
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I,)i emarginati, dei disadattati, dei malati, risparmiando-
SI attrezzature igieniche, sanitarie, assistenziali, per mi.
liardi e miliardi.
La condizione della donna in realt non stata anco-
l'a affrontata a fondo dalla analisi marxista, e noi come
tutti quei valori negativi che ogni
,oneta scarIca sulla donna distaccando in due momenti
successivi l'unit umana tra ragione ed emozione come
se la ragione fosse privilegio maschile e ca-
tipicamente femminile, a tal punto che anche
Il culturale di filosofi, artisti e poeti stato mi-
sI l.bcato,. alle massime vette il razionale puro,
;lr1do e msenslbIle, e relegando al mondo umbratile ed
emarginato dell'eterno femminino la duttilit, l'elastici.
,,;\' la sensibilit in una parola. Lotta di classe e lotta
fcr:minista si affiancano in questo senso e vanno pari-
Ictlche verso la liberazione della donna dai ruoli tradi.
zionali. La lotta femminista si congloba essenzialmen,
t nel nucleo dell'emarginazione. La donna socialmente
in quanto costretta dalle carenze di strut-
Imc sociali a vivere nel ghetto della propria casa le.
ai senza possibilit di evasione, oppure
nCI luoghI dI lavoro ricondotti a luoghi di discriminazio-
ne, perch tutta la nostra cultura e la nostra educazione
'i hanno ad essere diversi: i maschi di qu
c le femmme dI l, senza punti di contatto e di rifer-
che siano di collusione e di urto, o genitale
(). mteressI, e senza fusione armonica di affinit e di
Il dferenze costrtittivamente elaborate per creare l'unit
IlIllan.a ma solo sentimentalmente prevari-
l'alone o razIOnalmente repressive.
In nome di questa unit fondamentale della strut-
(lira umana che non deve diventare irreversibilmente
:.l'lloriale, in nome di questa unit della libert e della
:lUlogestione, invitiamo tutte le donne a riconoscersi e
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a ritrovarsi nel Movimento di Liberazione della Donna.
,Ecco perchconsideriamo la nostra battaglia per
l'aborto come un momento di 'lotta inteso a restituire al
la donna le possibilit di autogestione della sessualit,
della sanit. e quindi della maternit; il discorso sullo
aborto indissolubilmente legato a quello pi ampio e
pi importante dell'uso e della conoscenza dei contrac-.
cettivi per l'autogestione di una libera maternit, e di
una consapevole, libera sessualit.
Per raggiungere la prima espressione di autogestio-
ne della propria esistenza bisogna che la donna riesca a
liberarsi della catena dei ruoli. Nel mondo patriarca-
le tradizionale alla donna sono concessi solo tre mocli
di essere donna: o come sposa e madre, avvinta alla
schiavit del focolare domestico, o come vergine desti-
nata ad usi religiosi nella schiavit del convento, o co-
me prostituta destinata ad uso sessuale collettivo e le-
gata alla schiavit dello sfruttamento del suo corpo e del
reddito ricavato da questo.
La riduzione attuale poi della famiglia a struttura
verticale comporta uno sfruttamento ancora maggiore
della resistenza psicofisica della donna che deve svolge-
re continuamente e contemporaneamente mansioni in-
terne ed esterne alla casa e alla famiglia. La riduzione del
limite di sopravvivenza economica causata dalle condizio-
ni critiche dell'economia comporta la realt incontrover-
tibile che diventa sempre pi indispensabile l'apporto di
un secondo salario o stipendio nelle famiglie.
Diventa quindi sempre pi indispensabile aprire un
discorso politico sulla necessit dell'abrogazione delle
leggi che vietano l'aborto e la contraccezione, perch que-
ste leggi sono in grandissimo ritardo rispetto alla realt
della vita dei cittadini, con le gravi conseguenze che ne
derivano proprio soprattutto per la vita delle donne e dei
bambini.
IO
La conquista civile che rappresenta la liberazione del
rapporto sessuale svincolato dalla riproduzione non deve
essere annullato dalla questione della contraccezione e
tanto meno dalle leggi che vietano l'aborto.
La vita sessuale degli esseri umani qualche cosa di
infinitamente importante e Rrezioso, perch la chiave
della libert psichica, corrM-v'libert sociale la chiave
deUa libert politica.
L'umanit sempre stata repressa e oppressa sia
per mezzo del potere politico, militare ed economico del-
l'imperialismo, sia per mezzo della violenza sessuofobica
che castra profondamente gli esseri umani maschi e fem
mine e li priva della gioia di vivere, della felicit e quindi
della forza e della creativit naturali.
L'essere umano profondamente infelice e si ribella
se ha fame, se ha freddo, se ha paura e anche se insod
disfatto sessualmente. E poich si creata tutta una
serie di tab sessuali e si continua a mistificare il proble-
ma anche con le artificiosit di una pseudo-sessualit
coatta e fasulla di moda per continuare e perpetuare lo
scandalo e la repressione, si continuano a creare condi-
zioni per cui uomini e donne vengono costretti a pen-
sare e a credere che il problema sessuale sia complicato e
irresolubile. Tutti portiamo tali profonde cicatrici di
offese, di violenze, di inganni, di fraudolenze sessuali
subte, che ben poche sono le persone che riescono ad at-
Lraversare l'esistenza con un equilibrio sessuale armonico.
Chi s'immagina perch glielo hanno insegnato -
che l'amore sia una favola; chi crede - perch glielo
hnno inculcato - che sia una colpa; chi pensa - perch
lo respira nell'aria - che sia un trucco, tutti sono
profondamente infelici, sia per eccesso che per difetto.
Il sesso l'essenza stessa della vita. Chi lo deforma,
ddorma la vita. Chi lo reprime, reprime l'esistenza. Chi
lo esalta assurdamente facendone un privilegio maschile
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o un mito estetico, non ne conosce e non ne comprende
l'essenza liberatoria e ne fa un deprecabile oggetto di
repressione per s e per gli altri.
Chi si lascia influenzare da errate convinzioni di for-
za o di prevalenza sessuale o dell'uomo o della donna,
non solo non ha capito per s, ma non permette neppure
che capisca chi gli vicino, che sesso libert, ugua-
glianza, autenticit degli esseri umani, comunicazio-
ne, creativit, fantasia, compiutezza, armonia, fe-
licit. Vita.
Non necessariamente questo rapporto cos pieno di
significato vitale per le coppie deve sbocciare nella pro-
creazione e nel matrimonio cos detto riparatore. I rap-
porti debbono essere liberi e la contraccezione deve sal
varli dalla fertilit eccessiva e fuori stagione, indiscri-
minata e irresponsabile.
Prima dello studio e della scoperta dei contraccettivi
efficenti, la donna era costretta ad una abnorme castit
castrante e alla pi rigorosa fedelt coniugale per non
avere figli di padri diversi.
Ma oggi, grazie al controllo delle nascite il problema
della paternit pu essere risolto in modo meno dram-
matico e castrante. La donna deve poter essere una per-
sona autonoma, autogestita e unitaria, che esegue un suo
lavoro rimunerato dalla societ per la societ, e libera-
mente deve poter scegliere di amare un uomo senza esser-
gli asservita economicamente, e pu anche scegliere in-
sieme al suo uomo di avere figli da amare e da educare.
Ma limitando l'uso dei contraccettivi, il legislatore
dimostra i suoi timori e le sue sessuofobie. Evidentemen-
te il tanto decantato meraviglioso istinto materno cos
celebrato dalla cultura ufficiale non appare tanto sicuro
agli occhi del legislatore stesso, il quale rivela suo mal-
grado la certezza inconscia che, se libera, sua madre non
lo avrebbe messo al mondo.
I.a lotta deve essere rivolta ad ottenere la liberaliz-
,I/,illllL: dell'aborto, la libera propaganda e l'intensifica
1Il1IW dell'educazione anticoncezionale, l'aiuto alle madri
" 1;1 parit salariale fra uomini e donne, che sola conferi
'" l' nllionomia e dignit alla donna, e infine l'eliminazione
d"l patriarcato retrogrado, autoritario e incapace di as-
'0111111T5i una paternit responsabile.
La famiglia ridotta al limite: ininimo del bilancio e-
, 1\lIomico non permette n l'espressione di una validit
.Ill'ltiva n l'educazione adeguata dei minori. Questa la
It'nll concreta attuale. La difesa del bambino in Italia
I10Il esiste; i bambini vengono gettati al mondo in ambien-
I i inadeguati, senza un minimo di sicurezza sociale, e
111111 ricevono mai un'educazione adeguata e dignitosa.
()IIl:sto molto pi vastamente diffuso di quanto non
" Teda; da questi problemi non immune neppure la
Illllghesia, che si crede cos al sicuro, ma affliggono la
',IJ';lgrande maggioranza della popolazione.
Bisogna esigere che la contraccezione venga insegna-
1;1 ohbligatoriamente nelle scuole, prima della pubert,
,III: venga rimborsata dalla mutua, come g1i eventuali
. iloJ'li necessari, e che la propaganda sia autorizzata e
IllITementata continuamente.
L'ABORTO DEVE ESSERE CONCORDATO LIBERA-
M1':N'J1E FRA LA DONNA E l'L SUO MEDICO E DEVE
FSSBRELIBERO E GRATUITO.
l3isogna battersi in questo senso.
Solo con queste avvertenze la donna potr ricomin-
, I;m: a crearsi una alternativa costruttiva che le permet-
I, l di raggiungere una autonomia sufficiente e necessaria
.1 l'l'I tare le basi per la sua autogestione e per la libert
.I. ,IL, sua evoluzione personale di individuo libero e co-
',' il'llle,
Adele Faccio
12
)
13
INTRODUZIONE
....le donne sono sempre state guaritrici. Sono state
, l" il//i medici e anatomisti della storia occidentale. Sa-
""1'11//0 procurare gli aborti, fungere da infermi'ere e con-
.I!:/iae. Le donne sono state le prime farmaciste che col-
111'III'iI1W le erbe medicinali e si scambiavano i segreti del
l, '1/1 uso. Erano esse le levatrici che andavano di casa in
'0/\11, di viUaggio in villaggio.
l'er secoli le donne sono state medici senza laurea,
.. ,dllse dai libri e dalla scienza ufficiale: apprendevano le
l, 111/ conoscenze reciprocamente, trasmettendosi le loro
''',pl'rienze da vicina a vicina, da madre a figlia. La gente
./d popolo le chiamava le sagge,' le autori,t streghe o
,/III fatane. La medicina parte della nostra eredit di
,llIlIlIe, nella nostra storia, nostro patrimonio...
(Da 'Le streghe siamo noi - Celuc libri
di Barbara Ehrenreich e Ddrdre English)
Di streghe ne hanno fatto morire a migliaia, a mi
Il' lili. Torturate, fatte a pezzi, costrette a subire ridicoli
1IIIIilianti tragici processi. L'ultimo rogo era stato allesti
l,) lIel gennaio 1975, a Firenze. Chi lo aveva preparato?
'';l'llIpre i soliti: gli ispiratori erano Fanfani e il Cardi-
llllk Florit, con la sua predica domenicale di incitamen-
Ili alla caccia, il sicario il missinoPisan, il braccio
.<'l'Dlare il sostituto procuratore Casini.
La strega: Adele Faccio.
Gli strumenti sono sempre quelli logori, brutali del
1',,1 Te: sembra che niente cambi e he sempre gli possa
r 111:,l'ire di uccidere silenziosamente, di affogare nelle
, .dllnoie e nelle menzogne ogni libert. Ma non cos: le
.lllllliC, di Adele in galera, hanno fatto un momento di
1I11'I'cJibile forza, una lunga pertica per spiccare un grosso
',d lf Il. Non si permesso ai giornali di parlare di fab-
i >1 ila degli angeli; Fanfani ha fatto male i suoi calcoli,
1(111) ~ stata !'indignazione generale che prevedeva -
, 111I1ll' anni di lotta hanno lasciato il segno - e si sco
1"'1 III 'he non pi vergogna dire aborto, ho abortito,
, ilt, ;Iiulato ad abortire. Non pi una cosa da consuma-
" I/lilenzio, l'aborto, peccato voluto da chi lo condanna,
,,'.11,). ln massa, in 2.700 abbiamo rotto il silenzio delle
\ ie ('ndc personali, abbiamo dichiarato di avere abortito
Il .lllllato ad abortire; e le donne in Adele non hanno vi-
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sto la strega, ma la sorella, e la loro bandiera. Sulle carto-
line stampate dal MLD e inviate al giudice lo slogan era:
La libert di na la libert di tutte.
Oggi Adele la presidente del MLD oltrech del
elSA, e certo non casuale questo intreccio di presiden-
ze (accettate nonostante siano quelle istituzioni anti-
che che noi tutte rifiutiamo, ma che servono ancora
in un contesto sociale come il nostro).
Queste due sigle che si accavallano sono anche di-
scorsi che si accavallano e si integrano a vicenda. Faccia-
mo gli aborti. Noi del MLD da sempre abbiamo aiutato
quelle che si rivolgevano a noi per abortire, facendo col-
lette, accompagnandole dal medico compagno che, trat-
tandoci come tutti gli altri, faceva per raschiamenti con
anestesia per cento, centocinquantamila lire. Non cono-
scevamo il metodo Karman, d'altronde in Italia non lo
conosceva nessuno o quasi.
Era per abbastanza confusa la coscienza politica con
cui lo facevamo,. non coinvolgendo la sigla MLD pubbli-
camente ma a hvello personale, e insieme avvertendolo
come un gesto politico, di solidariet politica con le
due anni fa il elSA per farci ca-
pIre In pIeno l Importanza di una sfida clamorosa a un
gli aborti li vuole, purch clandestini, di una
scelta e dichiarata, non sotterranea ed
Imposta, e della solidariet fra donne che si veniva a crea-
re. Rocco l'ha fatta perch fosse rispettata,
perche servIva carne da cannone ...,- otto milioni di ba-
ionette la D.C., col consenso della chiesa, l'ha mante-
nuta perch fosse violata, perch di braccia ve ne sono fin
troppe e di emigranti e disoccupati non ne servono otto
milioni.
E' un vecchio discorso che non ci stancheremo di ri-
petere, perch a difendere il diritto all'aborto dobbiamo
proprio noi femministe, noi donne, che l'aborto
In s per s siamo le ultime a volerlo: ma un primo
passo verso la libera disponibilit e l'autogestione del
nostro corpo, senza la quale non c' libert n felici-
t possibile. Invece proprio su questo e in particolare
n<;>stre sono state messe ipo-
teche: Il patnarcato Cl ha tolto ogni giurisdizione sul no-
stro corpo, sequestrandoci nella famiglia, applicandoci
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Il J)( .110 del cognome maritale e paterno, imponendo al-
l,' dllline una sessualit solo riproduttiva, vietandod l'a-
\"'1 lo, impedendoci qualunque possibilit di controllare
l,I fll,stra fecondabilit. E abbiamo creduto fino a poco
l''IIIPO fa che la nostra sessualit fosse fatalmente ripro-
ti Il I I i se c' una sessualit strettamente legata
,dI.I nproduzlOne quella maschile, in cui orgasmo e mo-
1IIl'IIIo riproduttivo coincidono. Per la donna no: ma ve
Il "Icordate i medici che dalle colonne dei settimanali fem-
1IIIIIili o nelle visite private raccomandavano paternali-
'.lli :III1Cnte: Signora, se non ha l'orgasmo vaginale non
',I preoccupi, dica a suo marito di avere pazienza, un
I. ti lo di immaturit, passa col tempo... .
Oggi ci propongono di regolamentare l'aborto offren-
dOli ipocrite casistiche - non lecito n ammissibHe
i Ill" Il: donne scelgano da s quando essere madri - dietro
I Ili continuer a nascondersi la realt dell'aborto clande-
,.. lillo di massa e di classe, perch le donne proletarie che
I .d"orto .10 fanno col ferro da calza non verranno a giu-
'.1 d IcarSI e a cercare scuse davanti ad una commissione
.II "esperti. E se l'aborto anche una questione di co-
',I j,'lIza non si capisce perch una commissione debba es-
.,ii'e pi responsabile e cosciente della donna che l'abor-
Il) lo vive: o debba so?tituirsi alla sua morale per farsi
dI una moraht pubblica che invece un pre-
. l';() compromesso politico.
Al Parlamento, che si rifiuta di essere e di agire co-
,III' eletto anche e soprattutto dalle donne, e
. Ill" Si muove solo a spintoni, lo diciamo chiaramente: in
I.lllin noi cominciamo a farli gli aborti, onorevole Fan-
1.IIHe ono La Malfa e ono De Martino e ono Berlinguer, li
1.111'lamo. alle donne democristiane, fasciste, socialiste
f" (lII1UOlste, alle donne che vengono a chiedercelo. E se
\I, 'l', Iil))l0 proprio regolamentare qualcosa proponiamo la
l' )"l\amcntazione della eiaculazione, con relativa casi-
.1 I ( : I.
Si spaventeranno. Ci diranno che siamo delle mam-
111.111 " Be?e:. o::a anche di ribaltare il senso di tutti que-
,II Illsultl nvoltl alle donne in quanto tali. Puttana, le-
'.111(;1, ora anche mammana.
'Puttana la donna costretta a fare da contraltare a
'l'wll'altra povera venduta dell'onesta, della moglie che
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si vende a un solo uomo e a cui vengono offerte misere
gratificazioni in cambio.
Lesbica la donna che non accetta di essere mezzo ri-
produttivo (e in quanto tale riprovevole), che vuole
scegliere con chi fare l'amore (e in quanto tale diversa
diabolica se chi sceglie ha il suo sesso);
Mammana la donna che usa il suo sapere antico,
tramandato, purtroppo inagibile perch privo di garan-
zie di sicurezza, in aiuto alle donne; l'unica ad avere
assicurato in questi secoli la libert, rischiosa quanto si
vuole, ma libert, di abortire.
'E non per questo si arricchisce, ci specula o si eleva
socialmente; pu fare gli aborti come assistere ai parti,
o magari curare slogature, infezioni, bruciature, ascessi.
Al mio paese, in Sicilia, una volta - avevo dodici an-
ni - una donnetta vestita di nero mi ferma per strada.
Mi guarda bene in faccia, mi tocca il seno e comincia a
ridacchiare con mia zia. che mi accompagna. Le dice che
di l a poco avr le mie prime mestruazioni: crisc la
carusa!. Due giorni dopo, puntuali le mestruazioni arri-
varono, Non so se questa donna facesse anche gli aborti,
pu darsi. Ma quando si dice aborto clandestino quasi
mai si accusano i medici speculatori che nelle cliniche di
lusso o negli ambulatori eseguono raschiamenti magari
senza anestesia per cifre incredibili: molto pi comodo
ancora una volta prendersela con le donne, con le mam-
mane, testimoni di un'antica solidariet fra donne e non
di speculazione vergognosa.
Comunque il nostro discorso diverso. Vogliamo ov-
viamente fornire alle donne il pi alto grado di sicurez-
za possibile. Possiamo fare nostre le parole del Comit
pour la libert de l'avortement et de la contraception di
Grenoble, legato all'Associazione Choisif, che, in un
librettino in cui fa il bilancio di trecento interventi Kar-
man eseguiti da personale non medico, scrive: 'En pr-
mier lieu nous voulions prouver que l'avortement pou-
vait etre un act comportant peu de danger. Nous voulions
le dmdicaliser, les femmes pouvant alors se rendre
maitres du pouvoir d'avorter. Il est certain que la mtho-
de Karman offre des garanties de securit trs grandes.
Nous manipulions avec des instruments non traumati-
sants, avec des prcautions d'asepsie que nous cher-
I i 1.11', loujours amliorer. , . ,
1),- n; fait les risques que nous faisons counr a la
I, 111111" ,"I aient minimes par rapport aux vieilles mthodes
,I, .1"1 Il'IIchement d'une fausse couche par sonde ou au-
l., III'il'l'.t, et mme par rapport aux curetages qui se pra-
1"1'10 III Jans certaines cliniques. .
1,:1 .-;emplicit del metodo Karman veramente
1,1111111:11 ia e ne consente l'apprendimento da parte di
111111111'11:, come avvenuto non solo in F,rancia
I Il''I',ir) ma in Cina, per esempio, in CUi le statistiche
,1'"IIU lilla percentuale di complicazioni pi bassa tra
Il ,dlllrli praticati da personale paramedico che tra quel-
1'1:11 kati da medici veri e propri; o in America,
, \I III III (che non medico) ha messo s delle Free-Chlllcs
'/I 'II pratiano soprattutto donne che han!,!o gi .ab<;>r-
, Il,,, " che non hanno alcuna esperienza medIco-sanltana.
Ilupo un corso di qualche mese sono in grado di ese-
Il l,' p,r[ettamente un'aspirazione e effettuare. a!?,che
1111,. vi-.ila pelvica prima per accertarSI che YI
, I '"lplil;I'I.ioni, lasciando ai medici solo i. caSI nschiosI:
I Il Illilll stesso afferma che raggiunto un certo grado dI
, "111111'1 'nza tecnica, le qualit personali pi del
I, ""II.lio accademico. Il metodo Karman e;
III l'' 1111 t: di tutti ,gli metodi d,i graVI-
,1'11/,1 l'lJmpreso Il raschlamento: e semphce, rapIdo (tut-
l', l' Illnvento non dura pi di un quarto d'ora), il
" I l,' '" t'. tutto in plastica, con la punta. to?da,
"" IIi;l la mucosa uterina, non si danneggIa l utero, SI dI-
I ",I il IO!lO dell'utero di poco (mai pi di otto millimetri),
Ih'll I 'l' rischio di perforazione, non c' bisogno di
l' ,1.1: l' questo oltre ad eliminare i rischi dell'anestesIa
" 11.IL' ;IIlche inutile il ricovero in ospedale.
1.':lllto-assistenza (self-help) non un fine ma un mez-
,. 11110 strumento di lotta, e non antagonista rispetto
,11'1 ',II Illlure sanitarie pubbliche, n in contraddizione
0111 li- richieste di aborto libero, gratuito, assistito, effet-
l. 01, I i ospedali, che noi facciamo e a
I l', Si tratta di costringere lo stato e la classe medIca
,1.'ll'i quello che chiediamo e come lo chiediamo, cio
'1IIIlIilll;1 e qualit di servizi insieme; ma lo faremo d'ora
l, l'" da posizioni di forza. Non pi affidate, al-
I "1.1. ;11 ginecologo-che-sa-tutto, o a bocca aperta dI fron-
20
)
21
te alle ultime fesserie proclamate magrl da qualche pro-
fessore dell'universit cattolica, e non soltanto cercando
disperatamente di spingere un Parlamento reca1citrante
a fare quello che semplicemente suo dovere: il mo-
mento di cominciare a prendere nelle nostre mani la me-
dicina, almeno le nozioni pi utili ed elementari, e a met-
tere in piedi controstrutture,e centri di medicina per la
donna.
Il peso della medicina come fiancheggiatrice del pote-
re enorme. Per secoli la nostra emarginazione sociale
stata fatta passare per inferiorit biologica, e giustifica-
ta in base a ci che la donna ha di diverso dall'uomo: il
corpo, e in particolare gli organi genitali, la funzione ri-
produttiva, il ciclo mestruale, ecc.
Che ruolo ha avuto la medicina nella storia della no-
stra oppressione? Ha fornito al potere interpretazioni
di comodo, alibi autorevoli, ha avallato ideologie repres-
sive e razziste nei confronti della donna. Ha stabilito qua-
le la norma, cio il sano dal malato, dal pazzo, dal de-
viante, dall'inabile, fornendo basi scientifiche, moti-
vazioni biologiche a quella che era ed solo una violen-
za sociale. E la norma maschio, anche se pu sembrare
assurdo, proprio come ariana, bianca, eterosessuale, ec<:.
In un certo senso la donna non considerata normale
(infatti pazza, lunatica, fragile, impura, misteriosa, ... ) e
quindi - secondo la logica ferrea del potere - essendo
dwersa automaticamente inferiore. Tutte le nostre ca-
ratteristiche specifiche, i momenti di diversit biologica
dall'uomo sono stati interpretati dalla medicina come
malattie, cio zone di competenza del medico, solitamen-
te maschio e comunque anche se non maschio, portatore
e interprete di un ruolo e di un patrimonio scientifico
storicamente maschile..La medicina fin dal suo nascere
come scienza ufficiale ha escluso le donne, legandosi a
doppio filo col potere, che non solo classista ma anche
sessista; di conseguenza la scienza medica ha dovuto
piegarsi alle esigenze del potere diventando strumento di
oppressione nei confronti delle donne, diversificando le
tecniche e le ideologie dell'oppressione a seconda che si
trattasse di donne del proletariato o della borghesia. I
risultati sono che la medicina per le donne, !'informazio-
ne sessuale sulla/alla donna, le ricerche sugli anticonce-
22
i 11111:11 i maschili e femminili, l'assistenza sanitaria negli
""l'C'dali per i parti e comunque tutto quello che riguar-
o I.. le donne, sono qualitativamente e quantitativamente
Ill.lllcguate e scadenti, quando non addirittura inesisten-
Il, c'I1l: la figura del medico estremamente ruolizzata,
.IIH Il]':1 fonte di prestigio, e di potere, e che da ci deriva
l'II';lppellabilit e la sacralit delle sue asserzioni, ancor-
o 1\1' manifestamente prive, agli occhi di una persona di
1IIIIlii senso, di qualunque seria base scientifica: il medico
" di \!L'Il tato il saggio consigliere delle donne per quan-
Il) liguarda la loro vita sessuale, le loro scelte, i guai fami-
IUl'i, l'allevamento e l'educazione dei figli, tutti argomen-
Il ',II cui i medici dissertano con benevolo paternalismo
1"11' Ilon capendone, nella maggioranza dei casi, un acci-
,l''llk, favorendo cos nelle donne un atteggiamento di
I ',II,sivit e di dipendenza. Noi donne col nostro corpo non
."d>i'lmo un minimo di confidenza e di armonia. Men-
ili' l'uomo ha un rapporto di molta pi accettazione e
,ddil'ittura di orgoglio nei confronti dei suoi genitali,
'.11111>010 di potere, e se li controlla facilmente (li pu osser-
\',11\', toccare, pu accorgersi subito dell'insorgere di ma-
1111' 'stazioni patologiche) noi abbiamo chiamato le nostre
1III'struazioni giacomina... il pudore ci impediva di
l'II:Il'darci, controllarci, in certi casi persino di lavarci
("l'a male durante quei giorni!) A mala pena sappiamo
.Ii ;lvere una clitoride ma quasi nessuna conosce la sua
l';lI',illa, il suo collo dell'utero, e ancora poche sanno real-
1I1l'lltC come funziona l'apparato riproduttivo femminile o
o I >lIte agiscono gli anticoncezionali, quali sono i disturbi
io-llIrninili pi frequenti, quando realmente possiamo dir-
I 1 <<Inalate, ecc.
Molte ancora non riescono ad infilarsi da sole un tam
l'olle (donne con magari pi di un figlio) e tantomeno uno
"pl..'culum. Una con tre figli insisteva che non le entrava.
Possiamo andare avanti in queste condizioni, lascian-
do solo al grande stregone laureato ogni nozione d-
',Il:udante l'arcano che ci portiamo dentro e che siamo?
l'olisiamo permettere che una volta raggiunto l'obbiet
(IVO dell'aborto libero e legale - ipotesi gi molto rosea
questo avvenga con inutili e dannosi raschiamenti, col
lll'l'sonale sanitario che tratta le donne come pezze e le
I:llicia nell'ignoranza totale di quello the viene praticato
23
SL loro eorpo; in un'atmosfera di ['provazlone ml aie o
d'indiffel' l za?
. O magari, com: e in Francia dopo l'appro,
vazlOne cl Ila legge, dover subire l'obiezione dei medi-
ci in 0f;rni n;:odo l'applicazione della legge
e SI nhutano dI eseguIre lmtervento? Le donne devono
abituarsi non solo ad esigere l'aborto libero e gratuito,
ma anche una qualit di aborto, di trattamento di assi-
stenza; esigere di essere informate, di decidere' da sole
su se stesse sempre.
L'autoassistenza, dicevamo, non un'alternativa alle
strutture sanitarie pubbliche, e uno dei nostri obiettivi
prioritari resta il coinvolgimento, a vari livelli, di me-
dici e studenti di medicina. Se non vogliono impecrnarsi
direttamente nella pratca clandestina, possono b
colla
_
barare indirettamente; p. es. facendo la visita ginecologica
prima e dopo l'intervento (per evitare i casi rischiosi) e
saranno le donne stesse ad esigere che il medico le infor-
mi di posizione, eventuali malformazioni, affezioni dello
utero e le fornisca di ricetta per le medicine che servono
dopo l'aborto (per es. il Methergin).
Un'altra forma di collaborazione, per i medici che
lavorano negli ospedali, di garantirci, nell'eventualit di
complicazioni o ritenzioni (anche se le percentuali di
complicazioni col Karman sono bassissime, circa il 2%)
il ricovero immediato della donna e il raschiamento sotto
anestesia senza difficolt o _denunce.
In Francia le donne, coll'appoggio del MLAC sono ar-
prima della approvazione della legge - a pre-
sidIare o occupare ospedali e studi privati di medici fa-
vorevoli all'aborto chiedendo loro di eseguire material-
mente l'intervento. In Italia possiamo cominciare a u-
tilizzare i miseri e ambigui spazi offerti dalla recente
sentenza deIJa Corte costituzionale, che crea in merito
a11'aborto per ragioni terapeutiche-eugenetiche un vuoto
legislativo, e imporre, con l'aiuto di certificati medici e
con l'assistenza legale di avvocati, che negli ospedali ven-
gano almeno eseguiti questi tipi di aborto.
Ma l'obiettivo prioritario ovviamente raggiunge-
re le donne, e soprattutto non soltanto le pi politicizzate,
le pi fornite di strumenti, le borghesi sempre ma le ir-
raggiungibil, le donne chiuse in casa, nella prigio-
24
!ltol pll!>sibillt di prendere coscienza; le non ft:'.m-
l I 10\ I,. I, dunne p..l.aclri e mogli...
I I fll/slt.. propo t di cominciare a creare gruppi di
,II I "hll..'lll& nei Quartieri. riu endo a m lbHi.tare <
, l'llldl'.\''' l donne'; facen aIe partecipare direttamente.
- l' 01 -" Il'atta di convincere le donne della necessit
l, 1,1,,\ ;t1izzare l'aborto, non si tratta di fare propagan-
/!. d()lIne, se vera come vera almeno la cifra pi
l. Ii 11I1 va di quelle che conosciamo sul numero degli abor-
Il I.illlkslini ogni anno, cio un milione e mezzo, sanno
1" 11I','di1lU cos' l'aborto e hanno bisogno solo di stru-
,,', \1 farsi sentire, di occasioni per partecipare .e
" - ",' Ihl silenzio e dall'isolamento. Lotteremo da POSI-
I, "'1 d forza nel momento in cui saremo in grado di
/1 ",' Il 'l' le case e per i quartieri con la valigetta con gli
III ,'Ili dc:! Karman, quando faremo le riunioni diretta-
Iii, "I,' Ilelle case delle donne, creando quel tipo di soli-
,III .. -1:1 ,be ogni volta stupisce e che veramente' tra
.1""l1!"" al di fuori di divisioni generazionali e anche di
I, ,-,,', di ideologia, di mentalit. L'aborto pu non essere
,011.1111 () un aborto, cio qualcosa di cui liberarsi in
I,. Il.1 c nel migliore dei modi possibile, ma anche una
" ' II', l )Ile di presa di per mettere in discussio-
'l l ';1 'sse, il proprio modo di vi.vere la sessualit, la
'" \ I, I I I il il, i rapporti, il ruolo nella famiglia, da parte
I I L .1011 Ile soprattutto ma anche degli uomini, _mariti
\ l l,I Iit!;\l1zati che, come diceva una compagna del MLA:C
il. 'II 1/1111110 mai messo molto in discussione della propna
Il I I Il()l1 l'avrebbero forse messo se non ci fosse stato
I ""'II.IIU con il gruppo, l'occasione drammatica dello
l'< l' l . donne, per la nostra lotta, essenziale impe-
'I Il,\ ;\ ronda sul referendum abrogativo del reato di
"I l', pruposto dalla Lega 13 Maggio e dal settimanale
l'' I l' 'sso)}. La raccolta di firme e l'organizzazione per
I '" , IIllparare a fare l'aborto debbono essere strumenti
l'' \ " I I 'l " ti i. Guant.o la depenalizzazione, e in generale il
I, " lidlllll come mezzo di pressione sullParlamento e sul-
I 1",/\' Ill)liliche, sia importante, mi sembra scontato ed
l,I, ,il,' - anche se troppe femministe l'hanno capito
l I I 11.11 do o non l'hanno capito ancora -, e quanto i ta-
I Il di raccolta di firme possano essere occasione di cre-
25
scita, di dialogo con le donne, di dibattito.
Offrire alle donne strumenti e possibilit concrete
di liberazione e di lotta (portando i tavoli per la raccol-
ta delle firme in giro per i quartieri, come cercheremo di
portarci l'autoassistenza) ci sembra l'unico modo non
mistico di essere sorelle. Non crediamo alla sorellanza
ideologica n a quella biologica (unite perch donne e ba-
sta), ma a quella politica, alla sorellanza come convergen-
za di scopi e di interessi, ed importante per noi sentir-
ei cos davvero sorelle a donne qualunque, non femmi-
niste; a Petruzza Lo Prete, immigrata di Genova morta
perch si infilata un ferro nell'utero nel tentativo di evi-
tare una gravidanza non voluta, e che probabilmente era
lontanissima come cultura, mentalit, ideologia, abitu-
dini e magari tendenze politiche da noi, ma avrebbe -
se ne avesse avuta l'occasione - firmato per il referen-
dum sull'aborto, come sarebbe - se ne avesse conosciu-
to l'indirizzo - venuta al CISA o dai nuclei di autoassi-
stenza ad abortire, e non sarebbe morta.
Eugenia Roccella
(della segreteria del M.L.D.)
26
M. L. D. :
LA LOTTA PER L'ABORTO
1.. \ discussione sull'aborto, non plU su un piano di
, 1111 dII',' denunci3, ma come problema sociale che chiede
l' '.\ ,,/d'lzione improrogabile, come diritto della donna
oli, "''',1 iOlll: del proprio corpo, coincide con la nascita
Il I iVh ,vilOento di Liberazione della Donna. Durante il
1I1111.llio che si svolse nei primi mesi del '70, in conelu-
""" ;" quale si decise di fondare il MLD, si individu
''i I IIIIlo imposto della maternit il primo fattore della
.'j'l"'''".ione e dello sfruttamento della donna, uscendo
1./1 III1 obiettivo dirompente ."che avrebbe avuto il
,dl.lll) di spezzare l'omert intorno a questo dramma
I I i Il ,",' che ogni anno vissuto da tre milioni di don-
"
()lIcsto obiettivo, concretizzato poi con un progetto
,I. Il'I'I',L' di iniziativa popolare, era dirompente su due
'!'l' flUiti: quella della abolizione del reato d'aborto, per
l
'''' Il' fine alla vera e propria strage delle innocenti, riaf-
I 1I1.llldo il principio del diritto alla vita che non pu -
III 1111 macabro gioco delle tre carte - essere attribuito
"I" ;" feto e negato alla donna; l'altra, della presa di
, ",\ Il'llZa da parte della donna del diritto al rifiuto di
11 / 1,1 111;llcrnit subta e imposta, di una ideologia della
III I l l l l i l ~ che la condiziona fisicamente e psichica-
I"' 101.' in tutti i campi e ne impedisce fin dall'infanzia
Il Iil Il 'Il) sviluppo della personalit.
<-;llscitare il dibattito aperto nelle piazze e nella stam
l'' III il primo grande successo. Il MLD, dopo aver pre-
, III,tll) al suo primo congresso, nel febbraio 1971, una
1""1,1 dci progetto di legge di iniziativa popolare per la
Iii" I."izzazione dell'aborto, lanciava la campagna na
1"'1."1' per la raccolta delle firme necessarie (50.000
III 1111' autenticate) alla- presentazione del progetto in
I Il 1.llllcnto, con una manifestazione a Piazza Navona,
\, I Iliaggio del '71. La presenza attiva a convegni e di-
I, li j Il i di altre organizzazioni politiche, tra cui il con-
I ,,'.I) nazionale delle donne repubblicane, e una serie di
III '1ldl'slazioni davanti ai tribunali in occasione di pro-
, '1',1 I)(;r aborto, davanti agli ospedali, davanti all'ONIMI,
dii IO la festa della mamma, prepararono !'interesse
.1, IL. stampa e dell'opinione pubblica per la manifesta-
Non ci si aspettava certo una battaglia facile; si te-
29
mevano diffidenze di fronte ai secolari tab che andava-
mo a sollevare e ci si trovava invece di fronte a donne
analfabete, che finivano con l'imporci
ra Il .problema, fornendoci il contributo, non solo di
una fIrm.a, ma di una ribellione che partiva
da espenenze brutalI e mumane e si esprimeva nel su-
peramento dell'antichissima remora a rivelarsi e ad
assumere pubblicamente una posizione di rottura ri
spetto all'ambiente.
E' semmai dai vertici politici e di potere che la ri-
spo.sta alla nostra indicazione di lotta per la liberaliz-
zaZIOne dell'aborto stata per anni violentemente osti-
le o di voluta indifferenza o di tentativi di recupero al
meno fino al '72. '
La prima risposta per ammortizzare ed assorbire
rivendicazione inaudita con il minor danno pos-
SIbIle, fu la sentenza della Corte Costituzionale che
.l'art. 553 rendeva lecito parlare di' anti-
concezIOnalI. Su quella sentenza si fabulizz molto
come .<;>ggi su quella per l'aborto, nella convinzione
con .CIO fosse ormai spianata la strada alla diffusione
deglI anticoncezionali.
Il MD ritenne invece che non fosse il caso che la
Corte Costituzionale dopo 18 anni di lotte condotte dal-
l'AIED, . processi. subiti da Luigi De Marchi
e due. da parte della stessa Corte, si accorgesse
propno m quel momento della incostituziona1it dello
art. 553.
Te.nendo cont? anche della strana e apparentemente
peregnna conclUSIOne che avvertiva che in ogni caso
quella larghezza non avrebbe potuto riferirsi all'aborto
(?), si ebbe la netta impressione che si tentasse cos di
recuperare .sugli e;rori e la miopia di una politica a
sfondo clencale, fmo ad allora fedelmente uniformata
all'"Humanae vitae. Questo giudizio ha trovato con-
ferma a distanza di tempo nella situazione di fatto ri-
ma?ta alla diffusione dell'uso degli
antIconcezIOnali; non CI nsulta che nessuna iniziativa in
questo senso sia stata presa finora dal ministero della
Sa?it, n ne in progetto. I po-
ChI eSIstentI contmuano ad essere il risultato
dell InIZiatIva della AiED e deIl'AIED o di pochi isolati
30
,I I lIlllla volont. E ci risulta che non siano neppure
l"" Il llllll; le diffcolt che essi incontrano nel realizzarli.
III I)!!ni caso, l'interesse suscitato nell'opinione
1.1".1 Ilc,r
etto
all'aborto rendeva difficili i dI
, I ' Il 1"'1 I): qua odo si aspetta troppo per le nforme es-
, "'I.di il momento delle concessioni pu essere pi du-
'" l' )';1 si arrivati alla cosiddetta fase dei progetti.
N"I solo '71 tra Giugno e Ottobre, i socialisti presen-
1 "'llill due progetti, molto simili tra loro, col naturale
, "I 1,'1 Il) di casistica e di commissioni socio-psico-me-
.1" Ill' (l miche ammesse alla decisione) in ogni caso inap-
l'' Il.lhili. Neanche quei due progetti furono mai disc.us-
I ( ti 'caddero alla fine della legislatura, ma BanfI e
1\, I fil 1\ i (i due presentatori) non furono appoggiati
l, 'il l partito e quindi non furono rieletti alle succeSSIve
I, tllmi del '72, quelle stesse elezioni che un
1',11 \lll11ento in cui siedono Pisan, Rauti, PetrucCI.
Il MLD opponeva a quella concezione il proprio pro-
.' III) di legge di iniziativa popolare, perch, <c ..La mag-
I ,"I parte degli aborti avviene per che il
, .. (Ibllfi e 'Brizioli N. D. R.) non conSIdera: problemI
, '"IIlHllici che si pongono anche per il primo e il se-
I "11110 figlio; problemi di psichica che non sono
, 1I11! dalla nostra psich:iatria
Il''11 roai in vera e proprIa paZZIa; problemi
,,,,I;di come quello della ragazza madre ecc.... Del di-
I \ 1111 della donna a decidere di s e del proprio corpo
d .. l1 parla; del diritto ad una maternit libera cio
..1111 a e consapevole, non si parla. .'
i\lla donna concessa solo la facolt di chiedere e
l"'\ ;Ire... In realt tutto ci che questo progetto concede
,II,.! donna di continuare ad abortire nell'illegalit o di
, , l' are disperatamente falsi alibi e falsi attestati per ot-
,. ci che dovrebbe essere comunque un suo esdu-
Ivtl diritto.
L'Osservatore Romano, Civilt Cattolica e tutti gli
,,' di contorno del potere clericale,
, ,,,11m ogni ipotesi di aborto legale e persIno - SI dIce
l 1111 minacce di scomunica contro il 'Parlamento se
osato approvare una legge pi civile in materia,
I 'd".Iv 'rando quel dimenticato diritto alla .vita - che
.. , I\L,i costituisce l'asso nella manica del VatIcano - per
31
opporsi ad ogni tentativo laico di strappargli la gestion
monopolistica della morale della famiglia e della mater
nit, che gli ha permesso di ,mantenere in maniera ca
pillare e subdola il potere politico ed economico del n
stro paese.
- Ai tanti autorevoli avvertimenti sulla catastrofe s
cale che l'aborto, come il divorzio, avrebbe provocato, si
aggiungeva un pesante documento della CEI, in cui, pu
nella comprensione che non ogni trasgressione di un.
norma morale deve necessariamente essere perseguita
penalmente (!!) e nella coscienza della mortalit dell
pratiche clandestine, la facile di sanitari
compiacenti, il rischio dell'eccessivo aumento della po
polazione, o quelli relativi alle difficolt nelle quali la geo
stante o a futura prole vengono a trovarsi in alcuni
casi, ecc., si ribadiva che l'aborto comunque doveva ri
manere un reato, rendendo cos ancora pi chiaro ch\)
tale criminale e irresponsabile insensibilit non dovu
ta ad ignoranza.
Questa posizione non sostanzialmente cambiata
oggi, ma nel giuoco dei mutamenti politici si smus-
sata ed pi articolata e cauta.
Le posizioni del PCI erano andate invece evolven-
dosi da quando alla fine del '70 Pecchioli aveva accu-
sato di neo malthusianesimo i fautori dell'aborto
aveva avvertito che parlare di aborto avrebbe compro
messo il dialogo con le masse cattoliche.
Il grosso successo che il nostro movimento aveva
ottenuto con la raccolta delle firme in quartieri come
Centocelle, zona operaia di Roma, tradizionalmente ros'
sa, ma anche cattolica, aveva probabilmente spinto il
PCI verso una maturazione diversa, per gradi, che an-
cora, secondo noi non completa.
Cos l'UDI cominci ad occuparsi del problema e nel
documento del Convegno sulla maternit che aveva or-
ganizzato nel gennaio del '72, diceva: .. .1 fautori della
liberalizzazione dell'aborto lo presentano come libert
di non avere figli prescindendo spesso dalle cause del
fenomeno (!) e dalle conseguenze che esso determina.
Questa posizione che agli sprovveduti pu sembrare
avanguardista, in realt come mezzo di controllo delle
nascite gi presenta una posizione conservatrice. L'a-
32
l I l., ' 111\ mezzo superato, i ri.tro,;ati son?
, 01' IlllIllo pi avanti nella dIrezIOne dI ImpedIre Il
'\"111<'1110 nc:n .
I l il Il SCOprIva l uovo dI Colombo e contmuava nel-
I I, III/Il': ... L'aborto un mezzo superato estrema-
" d. oI.IJ1110S0 e che al limite pu' rappresentare
li"".' .d LI ricerca e soprattutto alla divulgazione del
" ,."Il l'ol1cezionali a livello di massa.
I r '.1 "lIcerta ancora la sfiducia che l'UDI aveva nelle
l' l i1.1 promozionali degli operatori del sett?re .farma-
"I.>" Il documento continuava: I sostemton
Il .. l ,11l/:l:/ione propugnano l'aborto in nome della "h-
i l l ," .klla donna. Niente di pi falso. Se c'
" . "lill;\sta con il libero estrinsecarsi della
I, '"ll1illilc ci proprio la pratica abo.rtiva.....Teonz-
I 1.dll)JIO come controllo delle nascIte SIGNIFICA
I (I I I 1\ I{,E DEoFINITIVAMENTE ,L'UOMO DA OG1':JI
\ I '.1'1 l Ns/\ BILITA' . Ci che poteva essere depenahz-
,I . 1.1 "l'aborto eseguito negli istituti sanitari pub-
1.1 l' I. 'lIllI . garanzia che la societ a c.ome
, Il 1111 nl:sse pubblico, la tutela h.sIca e pSIchIC':'- della
1""1111 ,In.: intende abortire. Da Tlcordare che Il pro-
Il.' .11 kgge del MlJD prevedeva la .assister:za. gratuita
I 'l''' d i specializzati. La vera era
I l,I ('lIe l'UDI non diceva, ma che Il recente pro-
li" .t,"j PCI chiarisce, ed che in quegli istituti sani-
" 1,,,ld)lici dovrebbero essere possibili sc:lo. certi
. "" Il' carte in regola rispetto alla caSistica prevIsta
,,1\ i holli di una commissione. E ci che taceva e
.111I,'l'a che gli altri, quelli irregolari possono
li Il 1.1 l'l' lra le mani delle buone vecchie mammane,
" '"III i llucranno a non m-ancare.
'.. '.1 'lljKrta, la donna colpevole con una
Il,. tll , ( Ill' va dalle cinque alle cento mIla lIre; ma con-
l,d. 1.1 .1 llon essere quasi mai scoperta, come adesso.
. '1.1 III strada lunga, e pensiamo che le
I Il 11111 111'1 tureranno ancora e forse le avremo vicme
., 1.1\ di J"urante il referendum, come in fondo avve-
.dll IIl'" il divorzio. L'l! febbraio 1973 Loris. F?rtuna
JI" l III.\V;\ il. suo progetto di legge, che
01, \ ,.I,' passo avanti rispetto ai progettl
I ., III ilio n. 1 prevedeva infatti l'aborto esegUIto da
39
66
71
93
96
103
106
108
111
113
120
122
125
121
Finito di stampare presso la
GIACCHETTI S.p.A. - Tarquinia
Via Roma. 18 - Te!. 0766/86098
L. 1.500
(141S1
... L'ABORTO DEVE ESSERE CONCOR-
DATO LIBERAMENTE FRA LA DONNA
E IL SUO MEDICO E DEVE ESSERE LI-
BERO E GRATUITO.
Bisogna battrsi in questo senso.
Solo con queste avvertenze la donna potr
incominciare a crearsi una alternativa
costruttiva che le permetta di raggiunge-
re una autonomia sufficiente e necessaria
a gettare le basi per la sua autogestione e
per la libert della sua evoluzione perso-
nale di individuo libero e cosciente.
Dalla prefazione di Adele Faccio
ADELE FACCIO - DUE PAROLE SUL M.L.D. I
INTRODUZIONE DI EUGENIA ROCCELLA I
M.L.D.: LA LOTTA PER L'ABORTO / GLI AN
TICONCEZIONALI / VOCABOLARIETTO / IL ME
TODO KARMAN I STRUMENTI NECESSARI
PER APPLICARE IL METODO KARMAN / TRE
STORIE DI A. I FOTOGRAFIE DI UN ABORTO
CON IL METODO KARMAN / ABORTIRE IN IN
GHILTERRA E' LEGALE / M.L.D.: LA LOTTA
PER L'ABORTO - FOTO / C.r.S.A. - CENTRO
INFORMAZIONE STERILIZZAZIONE ABORTO I
ELENCO CONSULTORI AIED E AED / MOZIO-
NE POLITICA DEL II CONGRESSO NAZIONA-
LE DEL M.L.D. / PROGETTO DI LEGGE DI INI
ZIATIVA POPOLARE / INDIRIZZARIO SEDJ
M.L.D.