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Lo scopo di questo compito è quello di sviluppare e dimostrare la vostra abilità nella creazione di
uno script, riconoscendo la struttura e lo scopo di un dato testo ipnotico. Dovrai essere in grado di
identificare i principi su cui le suggestioni, il linguaggio e la struttura si basano e di utilizzarli in
modo significativo e appropriato quando userai il nuovo script. Ricorda che, questi modelli, sono
generali e che, possono essere adottati, indica per favore se il tuo script è costruito per uno
specifico paziente.
Le parole di seguito sono solo una guida, ma il numero complessivo dovrebbe essere compreso
tra 1600 e 2000 parole.
Conclusione
Panoramica su ciò che avete fatto su eventuali commenti personali
Introduzione (266)
Una delle indicazioni elettive dell’utilizzo dell’ipnosi in un contesto clinico è sicuramente controllo
del dolore. Secondo la definizione data dalla IASP il dolore è:
“Un'esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a danno tissutale, in atto o
potenziale, o descritta in termini di danno”.
Il dolore è quindi un’esperienza che si differenzia dalla semplice nocicezione in quanto implica il
coinvolgimento di aree del sistema nervoso con funzioni differenti e meccanismi differenti:
A livello periferico le terminazioni nervose producono il segnale nocicettivo.
Dalla periferia il segnale entra mediante le corna anteriori nel midollo e contrae sinapsi con un
interneurone, a questo livello il meccanismo che può produrre analgesia è il gate control.
Dal midollo, mediante il fascio spino talamico, l’impulso nervoso arriva al talamo, fino a questo
livello non possiamo ancora parlare di dolore ma di stimolo nocicettivo.
Dal talamo, lo stimolo divergerà su diverse aree con funzioni differenti tra cui, la corteccia somato
sensitiva S1-S2, che fornisce le caratteristiche discriminative allo stimolo (come e dove), la
corteccia prefrontale (PFC), che decide cosa fare rispetto quella sensazione, il giro anteriore del
cingolo (ACC) che è correlato alla componente affettiva del dolore e ci prepara all’azione e l’insula
che è la centrale di allarme.
Questo sistema complesso è quello che viene chiamato neuromatrice del dolore. Le aree
costituenti la neuromatrice sono inoltre interconnesse l’un l’altra. Ciò spiega la possibilità di avere
dolore anche senza stimolo nocicettivo. Una facilitazione delle sinapsi tra gli elementi che
costituiscono la neuromatrice è definita attivazione globale e può essere un elemento di
amplificazione dei processi già in atto.
Ogni area della neuromatrice può andare incontro a fenomeni di sovrarappresetazione in caso di
esposizione continuata a stimoli. Questo processo prende il nome di neuroplasticità. Lo scopo di
questo lavoro è costruire un’induzione ipnotica che non si limiti a dare suggestioni a livello della
nocicezione ma che lavori su tutte le componenti della neuromatrice.
Esistono diverse modalità per lavorare col dolore mediante l’ipnosi. Tra queste ne annoveriamo 3
che funzionano con meccanismi differenti:
1-Anestesia a guanto
2-Lavoro sulle submodalità
3-Centrale di controllo
2-E’ possibile inoltre indurre analgesia lavorando sulle submodalità (Le submodalità, ovvero le
caratteristiche dei sistemi rappresentazionali, servono a dare intensità al significato di una
determinata esperienza, compreso il dolore). Per farlo è necessario fare un’estrazione di
submodalità di un’area preventivamente analgesizzata. Potrebbe essere un’analgesia indotta da
ghiaccio o da anestetici locali. Ad esempio, se il paziente ha fatto l’esperienza di ricevere un
trattamento con anestetici locali (anestesie dentarie o simili), si potrebbero ripercorrere le tappe dal
punto di vista cinestesico, che hanno prodotto l’anestesia dentaria e successivamente estrarne le
submodalità per applicarle sulla zona dolente. Operativamente si può procedere o estraendo le
submodalita ad analgesia/anestesia ottenute o ripercorrendo le sensazioni che hanno prodotto tale
condizione (drug of choice).
L’analgesia mediante submodalità può essere anche indotta utilizzando le submodalità digitale
Associato/Dissociato. Dissociare il paziente, infatti, produce un immediato effetto analgesico e
questo concetto può essere applicato anche in pazienti che non hanno mai avuto l’esperienza
dell’anestesia locale o con il ghiaccio.
3-Quella della centrale di controllo è una metafora estremamente utile e applicabile su molteplici
tipologie di pazienti. Basta far immaginare al soggetto in stato ipnotico di trovarsi davanti al
pannello di controllo dell’organismo con tutti i bottoni le leve del caso. Si procede con la
localizzazione della leva della sensibilità e la si a fa abbassare fin quando non si raggiunge il livello
voluto di analgesia/anestesia.
A prescindere dalla procedura che si sceglie, è necessario, prima di far uscire il paziente dalla
condizione ipnotica, di dare la suggestione post ipnotica di mantenimento dell’analgesia.
Ad ogni modo tutte le esperienze sopracitate rinforzano nel paziente l’idea che il dolore è qualcosa
che può essere controllato e quindi sono comunque esperienze d’apprendimento.
Tutte le procedure sopracitate lavorano su aspetti specifici e nessuna di queste lavora in maniera
globale sull’esperienza dolore. Per questo lo script che segue conterrà diverse suggestioni per
andare ad influenzare tutte le parti della neuromatrice.
Script (967)
Lo script che segue è la fase di lavoro di una induzione ipnotica volta contenente suggestioni utili
per aumentare le capacità di gestione del dolore in pazienti che soffrono di dolore cronico. A fianco
al testo si troverà inoltre lo scopo e la notazione linguistica. Per quanto riguarda quest’ultima va
considerato che, al fine di rendere meglio comprensibile il lavoro, non sono state annotate tutte le
distinzioni linguistiche ma solo quelle più rilevanti all’obiettivo di migliorare il controllo in pazienti
che soffrono di dolore cronico.
Le suggestioni non saranno orientate alla sola componente percettiva del dolore ma a tutte le
componenti della neuromatrice con le funzioni da esse sottese.
Fase di lavoro
Quella che stai per Suggestione, Quella che stai per
fare è una nuova anche le fare=Presupposizione, lo farai
esperienza di esperienze Metafora= che crea analogia tra
apprendimento… negative possono l’apprendimento in genere e
essere esperienze l’apprendimento sulla gestione del
di apprendimento dolore
e si può
apprendere anche Quella che stai per fare=
senza prestare Presupposizione, (presuppone che
attenzione farai un’esperienza)
-nuova=Presupposizione, ve ne era
una vecchia.
-esperienza=Nominalizzazione
-apprendimento=Nominalizzazione
Concediti un -veramente
momento per meraviglioso=Presupposizione,
osservare questo avverbio, è vero.
posto veramente
meraviglioso…
ORA… localizza la -ORA=Ambiguità di punteggiatura.
leva che gestisce le -localizza la…
sensazioni dolorose. dolorose=Presupposizione (esiste
una leva, è li e puoi localizzarla)
Metti la mano su Metti….opportuno=Presupposizione
quella leva e al mio 3 (Si possa abbassare la leva e che
abbassala e porta le questo comporti una diminuzione
tue sensazioni poco del dolore)
piacevoli ad un livello
che la tua mente Poco piacevoli=Non parliamo di
inconscia reputa sensazioni dolorose per non
opportuno per vivere accedere a stati poco funzionali
una vita in totale
controllo. -totale controllo=Pattern
d’estrazione indiretta
(sottoloneatura per analogia)
1 2 3 abbassa la leva -nota=Presupposizione, predicato
e nota come di consapevolezza
l’analgesia si diffonde -percepivi come non
su tutte le aree che piacevoli=cambio di tempo verbale
percepivi come non per porre il cambiamento al
piacevoli. passato, come che sia già avvenuto
E man mano che la Suggestione a -nota=Presupposizione, predicato
leva scende nota livello dell’insula di consapevolezza.
come si sviluppa -incredibilmente=Presupposizione,
incredibilmente in te avverbio.
una sensazione di -benessere=Pattern di elicitazione
benessere indiretta, sottolineatura per
analogia.
e guardando il -ti rendi conto= Predicato di
monitor contenuto consapevolezza
nel pannello di -il colore e le forme perfettamente
controllo, ti rendi normali=lavoro sulle submodalità
conto che tutte le
spie sono spente, il
colore associato ad
ogni area del tuo
corpo è tornata alla
normalità
Conclusioni
Questo script può essere ulteriormente implementato e adattato conoscendo la storia clinica del
paziente e creando metafore ancor più impattanti. A tal proposito ricordiamo che Milton Erickson
indusse l’analgesia ad un paziente che faceva il fiorista utilizzando la metafora della pianta di
pomodoro