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Corso online per uso personale di Programmazione Neuro-Linguistica (PNL) A cura del Dott.

Aulicino Vincenzo

Indice:

Introduzione 1 Parte: Programmazione Neuro-Linguistica: I nostri sensi 2 Parte: Cosa possiamo fare con i nostri sensi? 3 Parte: Linguaggio e comunicazione non verbale 4Parte: La linea del tempo 5 Parte: Energia e salute

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Introduzione

Nel mio sito internet ho scritto alcune note sullipnosi e sulla programmazione neurolinguistica (PNL), sono delle semplici informazioni per la curiosit di quanti si avvicinano per la prima volta all'argomento ma, per chi gi conosce ed interessato ad approfondire, vi una esauriente bibliografia da consultare. Libri di PNL In questo breve corso di Programmazione Neuro-Linguistica (PNL), che dedico a tutti i visitatori del sito, intendo volontariamente soffermarmi poco sugli aspetti teorici di questa tecnica, per concentrarmi sulla utilizzazione pratica o pragmatica di questa tecnologia psicologica. L'intento : insegnare delle semplici tecniche o strategie psicologiche che possono essere utilizzate da chiunque, anche se non si hanno conoscenze specifiche sullargomento. Esercizi pratici che certamente dovranno essere eseguiti con attenzione, se si vogliono raggiungere obiettivi concreti. Metodologie psicologiche facili e utili per tutti, adatte, (se usate con intelligenza), a superare diversi disagi emotivi, di lieve e media entit. Essere capaci di rafforzare la propria autostima e divenire consapevoli delle nostre potenzialit, combattere la paura

ingiustificata di esprimere il proprio pensiero e risolvere piccoli disturbi fisici. Sono sicuramente delle piccole cose ma, che appartengono a una grande maggioranza della popolazione dogni et e strato sociale. Quindi una essenziale per guidare se stessi. La programmazione neuro-linguistica non nasce da un sistema teorico predeterminato ma, questo non significa che non abbia una sua epistemologia cio, una radice teorica, nulla nasce per caso. Talvolta losservazione dello scienziato, del filosofo ecc.. superano troppo il pensiero corrente da essere tacciati come nemici da combattere si ricorda Galileo riabilitato dalla chiesa di recente. La pnl una psico-tecnologia empirica che ha preso avvio dall'osservazione e lo studio metodici, in tempo reale, delle strategie di comunicazione verbale e non verbale che hanno determinato il successo di personalit distintesi nella loro attivit professionale. Saper comunicare con pazienti o clienti per migliorarne la flessibilit psicologica, l'emotivit, l'autostima e la competenza relazionale, aiutarli ad uscire dallempasse psicologico per ritornare sulla carreggiata della vita come protagonisti. Utilizzare la creativit per la ricerca di soluzioni efficaci nelle varie situazioni della vita e nelle svariate attivit umane, manageriali, di vendita, di cura e tanti altri settori. Dallo studio di questi professionisti sono state estratte le strategie linguistiche, metalinguistiche e comportamentali che utilizzavano in modo naturale e inconscio. Lopera di tradurre, sezionare in piccoli pezzi ed estrarre i fondamenti metodologici pratici per tradurli ed insegnarli ad altri ed apprendere medesime capacit, abilit d'interazione ed ottenere positivi risultati. E' stato un grande salto nella comprensione dell'essere umano e delle sue potenziali capacit psicofisiche, la scatola nera ha una sua struttura. L'idea di base : chiunque in grado di apprendere pu raggiungere gli stessi obbiettivi attraverso una formazione appropriata. Quindi se sai come farlo, lo puoi fare! In questo sito si parla anche d'ipnosi, (che personalmente utilizzo nella mia professione di psicologo per il trattamento e risoluzione dei disagi psicologici),. Ma, per luso dellipnosi e dellauto-ipnosi, pur essendo una funzione naturale del cervello, conoscenza pratica

si richiedono conoscenze pi complesse ed un adeguato addestramento teorico pratico, in quanto una funzione psicofisica non facile da maneggiare, infatti sono molti coloro che intraprendono lo studio di questo sistema terapeutico naturale ma, pochi che lo utilizzano appieno nella loro professione. Questo certamente non significa che sia impossibile l'autoipnosi, ma richiede tempi e apprendimento pi lunghi. Considerando quanto detto, ho pensato di preparare un breve, spero!, utilissimo corso per tutti. L'intenzione quella di presentare alcune tecniche di programmazione neuro-linguistica facili d'apprendere ed utilizzare per uso personale. Tecniche pratiche che se applicate con attenzione, motivazione e costanza, sono utili a chiunque desideri migliorare se stesso, aumentare la propria flessibilit psicologica, ampliare la consapevolezza di s, imparare a sviluppare una comunicazione inter-personale (con gli altri: in famiglia con il/la partner i figli o genitori, nel lavoro, nella societ ecc), e intra-personale cio, pi efficace e positiva, (con s stessi o meglio con le nostre parti interne che compongono il nostro sistema mente-corpo) . Consapevoli che gli obiettivi sono possibili se rispettano la nostra realt personale profonda, la quale coinvolge tutto il nostro essere come un unico sistema mentecorpo. Dialogando o meglio, negoziando con tutte le parti del nostro sistema mentecorpo per cercare quella coesione congruente, necessaria a raggiungere gli obiettivi prefissati. Se vi sono parti di noi incongruenti o che remano contro, si ottiene poco e si pu avere un irrigidimento del sistema, da perdere speranze e desideri di cambiamento positivo. Ecco allora! l'importanza del dialogo con s stessi e della negoziazione con le diverse parti del nostro sistema, una rete interattiva in cui apparati ed organi sono in relazione, oltre la nostra consapevolezza. Imparare ad ascoltare e dialogare con le nostre parti di massima importanza per la coerenza del nostro sistema mente-corpo. Per comprendere concretamente questo concetto facciamo questo semplice esercizio che segue: Es. 1) - Abbiamo un problema fastidioso da qualche giorno, di cui non riusciamo a capirne l'origine, (mi sento pi nervoso del solito; ho un p d'ansia ecc..), Ebbene! troviamo un posto dove possiamo stare con noi stessi per qualche minuto senza 5

essere interrotti: Respiriamo lentamente, rilassiamoci entriamo dentro di noi e facciamoci la seguente domanda: "la parte di me che conosce la ragione di questo mio stato d'animo (o problema) disponibile a farmi conoscere il motivo.....?" A questo punto mettetevi in ascolto, (generalmente il dialogo interno inizia a fluire), dopo aver ottenuto la risposta affermativa ringraziate la parte per la sua disponibilit. Iniziate a dialogare con la parte facendo domande semplici fino a trovare un comune accordo sul perch e sul da farsi per una possibile soluzione. Inizialmente possiamo trovare un po' di difficolt ma, con il tempo impariamo a distinguere meglio il modo di comunicare della nostra mente profonda la quale si pu esprimere con parole, immagini o sensazioni corporee. La Programmazione Neuro-Linguistica una metodologia estratta dallosservazione e lo studio della struttura comunicativa: linguistica e metalinguistica di personalit che hanno avuto successo nella professionale, in particolare di personaggi come: il dottor M. H. Erickson medico psichiatra e ipnologo di fama mondiale, V. Satir iniziatrice della terapia famigliare e C. Rogers della terapia umanistica. Professionisti che hanno lavorato nell'ambito della salute mentale. Lo studio di queste persone di grande sensibilit e talento ha permesso l'identificazione di una struttura base del modello di comunicazione verbale e non verbale utilizzata. Navigando in internet si trovano tante associazioni e siti che parlano di PNL. Tutti propongono corsi di addestramento e di formazione per tutte le tasche ed esigenze ma, allora perch questo corso? Ebbene! Caro navigatore non mia intenzione fare di te uno dei tanti corsisti che ripetono all'infinito lo stesso corso di addestramento, con l'intento di acquisire le affascinanti abilit del conduttore, dimenticandoti di essere te stesso, di avere un tuo specifico modo di apprendere e fare, con tue proprie esigenze, come si dice in PNL con una tua caratteristica mappa del mondo o territorio, che solo ed esclusivamente tua.

Lapprendimento un processo di interiorizzazione e personalizzazione, ci che apprendi deve diventare tuo, far parte del tuo sistema. Teoricamente tutti possono fare tutto! in realt ognuno ha i suoi limiti, oltre i quali non saggio andare! Questo corso non ha pretese, esso il mio mettere a disposizione di tutti le conoscenze ed opportunit che ognuno dovr e potr, a sua volta, armonizzare con il proprio s individuale cio, con la propria personalit e le convinzioni di base che l'hanno strutturata cos come "qui ed ora" da qui si deve partire guardando avanti, scrollandosi dalle spalle un passato mai pi modificabile, qualunque esso sia stato, pu essere solo storicizzato. Sono convinto che se c qualcosa di utile, che non ha controindicazioni per nessuno, che pu aumentare la consapevolezza di se stessi, a discapito di nessuno, allora tutti hanno il diritto di poter conoscere e se lo desiderano di utilizzare per se stessi. Considero questo mio piccolo manuale, un contributo allo sviluppo dell'essere umano il quale, (credo), sia ancora all'alba della sua evoluzione psico-fisica! Come tutte le cose: maestranze, professioni, arti ecc., la conoscenza e l'utilizzazione pratica richiedono: motivazione, voglia di apprendere, determinazione e metodo. Al d l di tutte le possibili difficolt che puoi incontrare nell'applicarti, ricordati che: ogni tentativo non mai vano!. La PNL per imparare a guidare il nostro cervello, per negoziare con le nostre parti interne e raggiungere obbiettivi concreti e possibili, per una migliore salute psicofisica, per una maggiore libert di scelta ed imparare a utilizzare appieno il proprio sistema mente - corpo. Prima d'iniziare il nostro viaggio nella programmazione neuro- linguistica, leggiamo con piacere una poesia di Costantino Kovafis " Itaca" proficuo e fertile viaggio. Itaca Quando ti metterai in viaggio per Itaca 7 una bella metafora della vita e un momento di riflessione, perch anche questo nostro incontro possa diventare un

devi augurarti che la strada sia lunga, fertile in avventure e in esperienze. I Lestrigoni e i Ciclopi o la furia di Nettuno non temere, non sara` questo il genere di incontri se il pensiero resta alto e un sentimento fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo. In Ciclopi e Lestrigoni, no certo, ne' nell'irato Nettuno incapperai se non li porti dentro se l'anima non te li mette contro. Devi augurarti che la strada sia lunga. Che i mattini d'estate siano tanti quando nei porti - finalmente e con che gioia toccherai terra tu per la prima volta: negli empori fenici indugia e acquista madreperle coralli ebano e ambre tutta merce fina, anche profumi penetranti d'ogni sorta; piu' profumi inebrianti che puoi, va in molte citta` egizie impara una quantita` di cose dai dotti. Sempre devi avere in mente Itaca raggiungerla sia il pensiero costante. Soprattutto, non affrettare il viaggio; fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio metta piede sull'isola, tu, ricco dei tesori accumulati per strada senza aspettarti ricchezze da Itaca. Itaca ti ha dato il bel viaggio, senza di lei mai ti saresti messo sulla strada: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avra` deluso. Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.

Costantino Kavafis nasce ad Alessandria d'Egitto il 29 aprile 1863 da genitori greci originari di Istanbul. La sua famiglia, appartenente alla borghesia commerciale, subisce un tracollo economico nel 1876 e si trasferisce all'estero: prima a Liverpool, poi a Istanbul. Nel 1892 Costantino, che pu gi vantare una discreta fama per le sue attivit di pubblicista e poeta, viene assunto al Ministero dei Lavori Pubblici di Alessandria d'Egitto, dove rimane, facendo una veloce e redditizia carriera, fino al 1922. Nel 1897 viaggia a Parigi e nel 1901 ad Atene, dove torner anche nel 1903 e nel 1905. Nei suoi appunti autobiografici si parla di una precoce omosessualit, talora psicologicamente traumatica. Dal 1919 il poeta viene coinvolto in varie polemiche, sia perch personaggio illustre e rappresentativo, sia per la violenta diatriba alessandrina e ateniese che lo vede tra i protagonisti. Muore il 29 aprile 1933 ad Alessandria, dopo un'operazione alla gola subita ad Atene l'anno precedente. Di quest'autore ci rimane un corpus di 154 poesie, pubblicate in fogli volanti, via via raccolti in fascicoli; la prima edizione in volume usc postuma nel 1935. Le sue liriche sono epigrammatiche, brevi, essenziali attraversate da una sottile venatura ironica e caratterizzate da una concezione aristocratica della poesia, intesa come mezzo di nobilitazione e di riscatto dalla miseria umana. La poesia spesso canto della memoria e nasce da un passato biografico e storico (in particolare l'et ellenistico-romana e l'et bizantina, nelle quali egli sceglie fatti e personaggi in cui s'incarnano problemi esistenziali). Di particolare rilievo e interesse la produzione erotica, che non rinnega la tradizione ellenistica ma la trasfigura, in un vortice di grande passionalita'. Una caratteristica che accomuna Omero e Kavafis: il grande amore per l'uomo e la consapevolezza dell'elementare, ma fondamentale, verit del destino comune a tutti: "l'irrevocabile sventura della morte".

1 Parte Programmazione Neuro-Linguistica: I nostri sensi In che modo gli esseri di questo nostro mondo terreno, animali e umani, imparano a conoscere l'ambiente che li circonda? Talvolta simili domande ci sembrano davvero senza senso e inutili perch, ovvie sono le risposte. Eppure, non sempre ci che ovvio viene capito. Quante volte ci accaduto di "arrampicarci sugli specchi" alla ricerca di una soluzione che era a portata di mano? Ebbene, tutti gli esseri del pianeta terra, imparano a conoscere il mondo attraverso le porte della percezione, queste entrate sono i nostri cinque sensi: vista, udito, tatto, olfatto e gusto che in programmazione neuro linguistica prendono il nome di: sistemi rappresentazionali. I cinque sensi sono gli unici canali che il nostro sistema mente-corpo possiede per conoscere il mondo e per dare un senso alla nostra esperienza della vita. Quello che viene assimilato utilizzato per modellare una mappa di riferimento che sar adoperata per processare la realt. Da questa importante funzione neurologica probabilmente, nasce il concetto di Programmazione Neuro-Linguistica che ora analizziamo nei suoi particolari. Cosa significa programmazione neuro- linguistica (PNL)? P- programmazione; La programmazione: il lavoro mentale di elaborazione che avviene nellindividuo dal momento in cui riceve una informazione dai sistemi rappresentazionali cio i nostri cinque sensi. Tutto quello che viene percepito dai nostri sensi, (che pur perfetti, sono imperfetti), elaborato del nostro cervello che adatter, filtrando quanto percepito, in funzione della

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nostra individualit e personalit specifica, nel "qui ed ora". Quindi, il programma comportamentale di ciascuno, (come siamo, pensiamo e agiamo nelle diverse circostanze della vita), il risultato delle nostre percezioni e riadattamenti della realt oggettiva e soggettiva assimilata. Con realt oggettiva e soggettiva si vuol specificare che il cervello non fa differenza tra lesperienza della vita reale e quella immaginaria, un film oppure la lettura di un romanzo coinvolgenti, sono esperienze altre tanto valide che facciamo con tutto il nostro essere. Quindi, la struttura psicologica della persona, la personalit nella sua complessit il risultato dellelaborazione dellesperienza reale e di quella volontaria ed involontaria costruita nel suo cervello, nel suo dialogo interno, nella sua immaginazione. N - neurologico; L esperienza: ci che vediamo, che sentiamo, percepiamo con il tatto, comprese le sensazioni interne, odoriamo e gustiamo, filtrata ed elaborata dal nostro sistema nervoso attraverso i cinque sensi: la vista, ludito, la cenestesi, (il tatto e le sensazioni interne, pi lolfatto e il gusto). Con la percezione della realt oggettiva e soggettiva che acquisiamo attraverso i canali rappresentazionali e l'attivit di filtraggio, (generalizzazione, cancellazione e deformazione), ad opera del sistema neurologico, costruiamo un personale e particolare unico mondo interno cio, una mappa di riferimento che utilizziamo costantemente e sulla quale modelliamo il nostro comportamento, il pensiero, le convinzioni e i valori che ci accompagneranno lungo tutto l'arco della vita. Possiamo tranquillamente affermare che questo processo, nell'essere umano, ha inizio nel grembo materno. L - linguistica; Il linguaggio: lespressione personale della nostra percezione soggettiva. Ciascuno di noi utilizza una modalit verbale caratteristica per esprimere le proprie esperienze, il pensiero e le proprie emozioni.

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Ottenute le informazioni si attua un processo interno, (nel proprio sistema mentecorpo), di riadattamento di tutto quello che si percepito. Il prodotto di questa elaborazione la formazione di rappresentazioni mentali personali che esprimiamo con il nostro particolare linguaggio. Le rappresentazioni mentali, influenzano i nostri valori e le convinzioni dando luogo a una condizione psicologica interna strutturata da emozioni, sentimenti, sensazioni. I sensi sono i canali dentrata di tutte le informazioni che raggiungono e strutturano lessere uomo, la sua struttura psicofisica oggettiva e soggettiva sin dalle prime fasi della vita. Un sistema dinamico di: entrata elaborazione uscita, che costituisce la nostra attuale personalit specifica. Per raccogliere, decodificare le informazioni e costruire la propria mappa ci si serve delle cinque funzioni: osservare , ascoltare, toccare, odorare e gustare. Anche se ognuno utilizza tutte le modalit sensoriali a disposizione, ogni persona ne utilizza in modo preferenziale uno. Abbiamo persone che prediligono il sistema visivo esse si esprimono usando una verbalizzazione con aggettivi e sostantivi per richiamare le immagini, guardare, chiaramente ecc..; Mentre quelle che usano lauditivo si esprimono tramite una verbalizzazione uditiva ascoltare con attenzione quello che..; chi si esprime in modo cinestesico che fa uso di una verbalizzazione come: ( ho la sensazione che...). La PNL ha individuato vari indizi fisiologici utili per comprendere quale il sistema sensoriale principale della persona che ci sta di fronte, ci importante perch permette di sintonizzarci con le persone e formare quel giusto grado di empatia con laltro per una relazione sana. Mentre dialoghiamo i nostri occhi compiono dei movimenti di tipo orizzontale e verticale ad ogni movimento vi associata una modalit di utilizzo dei sensi. La ricerca in neurofisiologia ha verificato che, a seconda del modo sensoriale presente in una persona in un dato istante, il movimento oculare risulta essere corrispondente; ad es. se un soggetto ricorda alcune immagini del proprio vissuto 12

(sistema visivo) gli occhi tendono a muoversi in alto, se invece ricorda alcune parole dette da qualcuno (sistema auditivo) gli occhi si muovono orizzontalmente di lato ed infine, se accede alle proprie emozioni (sistema cenestesico) gli occhi tendono a dirigersi verso il basso. La fisiologia - Visivo costruito = V.C. Occhi rivolti in alto a destra, rappresenta un modo di ricerca collegato esclusivamente alla propria immaginazione. Il soggetto costruisce delle immagini inedite utilizzando la propria creativit. - Visivo ricordato = V. R. Occhi rivolti in alto a sinistra, rappresenta la ricerca di ricordi legati ad immagini viste, legate ad avvenimenti vissuti avvenimenti, luoghi, film ecc. - Auditivo costruito = A. C. Occhi orizzontalmente rivolti di lato a destra, il soggetto costruisce creativamente tutto ci che appartiene allambiente sonoro, compreso il ragionamento, che prevede lanalisi di concetti verbali. - Auditivo ricordato = A. R. Occhi orizzontalmente rivolti di lato a sinistra, rappresenta la ricerca di ricordi legati a parole, suoni sentiti e ad avvenimenti vissuti. - Cenestesico = C e/o K. Occhi rivolti in basso a destra, la mente si rivolge ai canali sensoriali che specificamente riguardano le sensazioni, cercando di portare alla memoria ricordi di questa natura. - Dialogo interiore = D. Occhi rivolti in basso a sinistra (interno, digitale) il soggetto parla a se stesso. Ogni sistema ha una modalit interna ed esterna Visivo Esterno; osservazione della realt. Visivo Interno; visualizzazione e creazione di immagini interiori. Auditivo Esterno; ascolto di suoni e rumori della realt. Auditivo Interno: si creano suoni e discorsi interni

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Cenestesico / kinestesico Esterno; sensazioni tattili: contatto con gli ambienti, oggetti, vestiti ecc. Cenestesico /Kinestesico Interno: sensazioni ricordate, emozioni, rapporto con il proprio corpo, sensazioni neurovegetative. Nel cenestesico vengono accorpati anche il gusto e lolfatto che, come vedremo pi avanti, hanno un grande importanza nel richiamare momenti particolari del proprio vissuto. Lo schema che segue una sintesi degli indizi di accesso per la persona normalmente organizzatache utilizza di preferenza la mano destra. NB. Per le persone mancine, che utilizzano di preferenza la mano sinistra lo schema deve essere invertito

Schema

Legenda 14

Vc= Immagini visive costruite. Vr =Immagini ricordate o eidetiche NB. Laccesso alle immagini visive pu essere indicato anche dallo sguardo immobile e fuori fuoco. Ac = Suoni o parole costruiti auditivamente. Ar = Suoni o parole ricordati auditivamente C = Sensazioni cenestesiche, anche odorato e gusto. A = suoni o parole percepiti auditivamente, il dialogo interno. Prima di passare alla seconda parte del nostro corso, penso sia importante fare un semplice esercizio, questo ci utile per verificare sul campo, se quanto abbiamo detto fin'ora corrisponde al vero. Allora! Quando siamo con amici o parenti, in qualsiasi ambiente e luogo; Possiamo fare attenzione, nel corso di una normale conversazione, ai movimenti degli occhi del nostro interlocutore, fate attenzione anche ai tempi dei verbi se, esprimono immagini, suoni o sensazioni, oppure fate loro delle domande pertinenti, allo scopo di comprendere il suo canale preferenziale ad es: Di quale colore sono gli occhi della persona a te pi cara? .... o qualsiasi altro aspetto che possa richiamare il sistema visivo del vostro interlocutore. Fate lo stesso, per richiamare il sistema auditivo es: quali sono le prime note della tua canzone preferita? ecc... Continuate con la modalit cenestesica es: come ti senti quando sei seduto sulla tua poltrona preferita? ecc... Non dimentichiamo di fare qualche domanda sull' olfatto e il gusto che sono due sensi molto importanti e raffinati.

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Cerchiamo di esercitarci tranquillamente senza paura di sbagliare, ricordatevi che limpegno promuovere d validi frutti.

2 Parte Cosa possiamo fare con i nostri sensi? Avere degli strumenti sofisticati come i nostri sistemi rappresentazionali ha poco significato o importanza, se poi, non sappiamo come possiamo servircene. In questa parte del nostro corso impariamo a conoscere e usare i nostri sensi. Se vogliamo migliorare ed ampliare la nostra consapevolezza ed acquisire una maggiore elasticit psicologica, una maggiore competenza relazionale, bisogna essere in grado di maneggiare con dovizia gli strumenti che abbiamo a disposizione. Strumenti che non dobbiamo acquistare ma, acquisire consapevolmente ed imparare a servircene. Dobbiamo essere noi a guidare la locomotiva del nostro treno, pu sembrare un paradosso o meglio la contraddizione degli umani. Proprio cos! il nostro cervello ha bisogno di essere guidato, deve sapere dove andare, avere un obbiettivo da raggiungere; Se lasciamo che il nostro cervello vaghi liberamente senza un percorso, esso, come unanima in pena; tende immancabilmente ad inciampare su immagini, suoni e sensazioni deprimenti e negative, del nostro passato o presente. Dalla mia esperienza professionale ho notato che, quando la persona si blocca, incapace di prendere decisioni che dovrebbe e procrastina nel tempo il d farsi. Il suo cervello o meglio la sua mente profonda, nel tentativo di superare l'impasse, costruisce immagini, parole e sensazioni da creare disagio psichico, che pu nel tempo esprimersi nella psicopatologia. Questo comportamento, a mio avviso, ha soprattutto lobiettivo di scuoterci dallo stato di torpore o inettitudine mentale. Cosa ci pu destare pi delle nostre immagini, parole e sensazioni deprimenti? Il cervello non si ferma! se sa dove andare produce salute e creativit. Quanto detto richiede una positiva e umile considerazione di s stessi e dei propri limiti, essere disponibili alla costante negoziazione e programmazione con il nostro sistema mente-corpo.

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Entriamo ora nel vivo del nostro corso che, come abbiamo gi detto composto in particolare da esercizi pratici, d'altronde non vi altro modo per apprendere l'arte del cambiamento. Imparare a conoscere e utilizzare i nostri sensi ci fa migliorare ed ampliare la nostra consapevolezza, acquisire una maggiore elasticit psicologica e relazionale. Iniziamo col prendere in considerazione il sistema visivo: Sono molte le persone che affermano di non avere o saper costruire immagini, ora vi insegno come fare! Possiamo stare tranquillamente a casa oppure approfittare di fare questo esercizio allaperto, dopo aver trovato un luogo tranquillo, liberiamoci dalle preoccupazioni e concentriamoci, spendiamo un po di tempo per noi stessi. Gli esercizi di visualizzazione si suddividono in Vr e Vc (occhi rivolti in alto a sinistra r = ricordato o rammemorato, occhi rivolti in altro a destra c = costruito) 1) - visivo ricordato = VR) Iniziamo ad addestrare il sistema visivo con degli esercizi semplici, utilizzando oggetti di uso comune e giornaliero: oggetti che abbiamo in casa, piccoli oggetti personali ecc. Non diamo niente per assodato ma, risvegliamo la nostra curiosit. Facciamo come i bambini quando vedono oggetti nuovi e attraenti. Dopo aver scelto loggetto guardiamolo con attenzione, prima nel suo insieme, poi nei suoi particolari; Poniamo la nostra attenzione visiva sui particolari, (esempio: loggetto di colore.., la sua forma , la grandezza, ecc..), tutto questo per il tempo sufficiente da poter imprimere nella nostra mente limmagine delloggetto prescelto con le sue caratteristiche per inserirlo nella nostra memoria visiva, quando siamo sicuri, verifichiamo.. chiudiamo gli occhi e cerchiamo di ricostruirlo nella nostra mente visiva. Ripetiamo lesercizio fin quando la visualizzazione delloggetto della nostra attenzione, non facile da richiamare ed ben ricostruita nei sui particolari nella nostra mente.

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Quando siamo certi di riuscire a richiamare limmagine senza sforzi, possiamo passare a una visualizzazione pi complessa es. possiamo visualizzare la nostra casa con le sue stanze, larredamento; Una via della nostra citt dove si svolge lo shopping, una piazza con i suoi monumenti, il viso di persone care, degli amici ecc. Ripetiamo questo esercizio varie volte per almeno tre o quattro giorni; ci importante per richiamare la funzione visiva ricordata. Qualcuno nel fare questo esercizio pu scoprire particolari mai notati prima dellambiente o degli oggetti presi in considerazione, nonostante siano sempre stati sotto i propri occhi. Non c da meravigliarsi accade a tutti! Certamente vi sono delle persone che non hanno difficolt a fare l'esercizio in quanto utilizzano gi spontaneamente il sistema visivo come primario, comunque consiglio anche a loro di provare. Quando siamo certi di essere diventati padroni della prima parte dellesercizio procediamo con la seconda parte. 2) visivo costruito = VC ) Addestriamoci ora alla costruzione di immagini visive mai viste, entriamo qui nella vera immaginazione, nella fase della creativit umana. Quando si parla di creativit tutti pensiamo agli artisti come gli unici privilegiati di questa funzione. In realt tutti siamo creativi. Nel nostro corso, per facilitarci nell'esercizio per il nostro compito utilizziamo ci che, gi conosciamo che abbiamo appena imparato, questo ci facilit la buona riuscita. Le immagini reali che nella prima parte abbiamo attentamente analizzato, (scoprendo nuovi particolari), e richiamato alla memoria pi volte. Ora le possiamo riutilizzare in modo nuovo e creativo trasformandole con la nostra immaginazione. Sempre, iniziando dagli oggetti pi piccoli e semplici per passare a quelli pi grandi e complessi. Facciamo un esempio: se nella prima parte dellesercizio abbiamo guardato una fresca rosa rossa con tutti i suoi particolari, abbiamo visto la forma dei suoi petali con le sfumature del colore e tante altre variazioni.

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Richiamiamo nella nostra memoria la stessa immagine della rosa rossa.... e quando limmagine soddisfacente ben visibile nella nostra mente iniziamo a giocare con la nostra creativit cambiandone: il colore...., la dimensione...., la posizione spaziale...., ecc.. es: la rosa di colore rosso, nella nostra immagine pu, a nostro piacere, diventare marrone chiaro, pu cambiare forma, con uno stelo blu e foglie gialle, possiamo renderla opaca, trasparente, ingrandirla, farla ruotare nello spazio, capovolgerla. Cosa non si pu fare con l'immaginazione? Siamo entrati nel mondo della creativit. Cos possiamo e dobbiamo fare con tutte le immagini che abbiamo utilizzato nella prima parte dellesercizio. Sbizzarritevi come desiderate, divertitevi e ripetete questo esercizio pi volte, per due o tre giorni. La persona che utilizza in modo prevalente il sistema visivo sar sicuramente agevolata nelleseguire questo esercizio perch per lei naturale. Comunque gli altri non si scoraggino, limpegno paga sempre. E chi la dura la vince! Ogni cosa deve avere un senso logico, un obbiettivo concreto, al contrario si perde la motivazione, non si ha alcuna voglia di apprendere. Motivazione e apprendimento sono interconnessi, mantengono la memoria attiva e sollecitano la nostra curiosit. E importante fare gli stessi esercizi insieme ad altre persone: una, due, un piccolo gruppo di amici. Se si soli si perdono la voglia e la motivazione, si tende a rimandare a domani, ci si annoia. Stare e fare con altre persone, ci mette in condizione di relazionare, confrontarci, correggerci vicendevolmente, di verificare e capire come laltro processa il mondo, ci aiuta a capire che ciascuno ha una sua caratteristica mappa di riferimento ed per questo! che molte volte non comprendiamo o non siamo compresi. Affermare che tutti noi siamo diversi un conto, verificarlo un altro. Certamente pi entusiasmante fare lesperienza diretta, insieme agli altri si imparano molte pi cose. Ora possiamo passare al sistema auditivo o uditivo Gli esercizi auditivi si suddividono anchessi in Ar e Ac 19

(occhi allineati a sinistra r = ricordato o rammemorato, occhi allineati a destra c = costruito) 1) auditivo ricordato = AR) Integriamo ora, alle immagini reali che abbiamo utilizzato con il sistema visivo, il suono reale. Se nellesercizio sulla visualizzazione abbiamo percorso una piazza, un centro commerciale, il corso del paese, possiamo tornare, con la nostra mente sullo stesso luogo facendo attenzione questa volta, ai suoni e rumori che ci hanno tratto l'attenzione. Esempio: il mercato settimanale o quello rionale vediamo immagini e sentiamo voci, toni e accenti vari. Possiamo iniziare anche con suoni e rumori semplici, es. ascoltando un brano musicale nel suo insieme apprezzandone tutta larmonia, poi volgiamo la nostra attenzione ai vari suoni nei particolari, cercando di distinguere i diversi strumenti musicali. La nostra musica classica, romantica, pop, jazz, il suono ritmico, lento, allegro. Prendiamo limmagine e la voce di persone care, amici ecc Qualsiasi cosa si abbia deciso, facciamo tutto questo nella nostra mente per un tempo sufficiente da imprimerlo nella memoria. Chiudiamo ora gli occhi e cerchiamo di ricostruirlo nella nostra mente auditiva. L'abbinamento di questi due sistemi ad esempio, estremamente importante per ricordare i nomi delle persone in cui all'immagine di quella persona viene associato il suo stesso nome, nelle persone che non fanno questo abbinamento molto spesso accade che ricordano l'immagine della persona ma, non il nome oppure il contrario. Altro aspetto importante di questo abbinamento visivo auditivo, lo ritroviamo negli studenti che hanno un ottimo profitto scolastico che presentano una grande facilit di apprendimento. E tutto questo non perch siano meglio degli altri ma, perch utilizzano una strategia migliore per l'apprendimento. Ripetiamo lesercizio fin quando siamo certi di poterlo fare con poco sforzo e lo possiamo fare in diversi luoghi e in qualsiasi ambiente.

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Facciamo tutto questo varie volte per almeno tre o quattro giorni; ci importante per richiamare la funzione visivo-auditiva - ricordata. Ebbene! abbiamo imparato ad unire immagini e suoni della realt. 2 parte - auditivo costruito = AC) Ora le immagini e il suoni reali della prima parte di questo esercizio ci sono utilissime per esercitarci nella funzione visivo-auditiva - costruita. Come nellesercizio sulla visualizzazione anche qui utilizziamo la realt ricordata visivo-auditiva, trasformandola lentamente con la nostra capacit creativa, divertendoci quanto desideriamo. Iniziamo sempre dalle cose pi semplici! utilizzate tutte le vostre capacit creative partendo dagli esempi che abbiamo fatto. Come abbiamo ricordato sopra la creativit non ha limiti quindi, non preoccupatevi se le immagini e i suoni non appartengono alla realt, basta che vi ricordiate uno dei tanti film di Walt Disney in cui possiamo vedere scope che ballano, fiori che cantano e tante altre immagini che incantano i bambini e gli adulti di ogni et. Abbiamo imparato ad unire limmagine e il suono in modo creativo Ripetiamo questo esercizio varie volte per almeno tre o quattro giorni; ci importante per richiamare la funzione visivo-auditiva - costruita. Anche qui importante fare esercizi con altre persone: una, due, o un piccolo gruppo di amici. Passiamo al sistema cenestesico / Kinestesico occhi rivolti in basso a destra Gli esercizi si suddividono in esterni ed interni Il sistema cenestesico si suddivide in due parti: la prima appartiene al tatto quindi il contatto del nostro corpo con gli oggetti, gli altri corpi, le variazioni termiche dell'ambiente; La seconda parte relativa alle emozioni e alle sensazioni interne. Vi sono migliaia di cellule sensoriali che fanno per noi un lavoro immenso, esse ci informano costantemente, attirando la nostra attenzione, sulle diverse variazioni.

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Tutta la superficie del nostro corpo estremamente sensibile ma, non tutta allo stesso modo e con differenze tra una persona e laltra Molto spesso siamo consapevoli del tatto solo quando utilizziamo le mani, mentre maneggiano un oggetto ma, se poniamo ed es. ora la nostra attenzione sui nostri piedi dentro le scarpe, non possiamo fare a meno di pensare a quanto sono comode.. Oppure sugli indumenti che indossiamo, alla sedia su cui siamo seduti. Spostando la nostra consapevolezza, ci accorgiamo subito che le cose sono molto diverse. 1) Esercizi cenestesici esterni Riprendiamo, ancora una volta, la prima parte dellesercizio che abbiamo fatto sul sistema visivo, torniamo alloggetto di uso comune che abbiamo utilizzato, ora lo impariamo a conoscere con il tatto. Prendiamolo tra le mani, tastiamolo con attenzione e: liscio, ruvido, di metallo, di plastica, di carta, leggero, caldo, ecc.. Possiamo fare lesercizio della cenestesi con tutto il nostro corpo es.. camminare a piedi scalzi in casa o nel giardino, rotolare sul pavimento, percepire le sensazioni nel contatto con un altro corpo, facciamo attenzione alle variazioni di calore, alla pelle: liscia, ruvida ecc Provate a sbizzarrirvi per qualche giorno. 2) Esercizi cenestesici ricordati Anche il corpo ha la capacit di ricordare e di creare stati cenestesici del passato. Immaginiamo ora di entrare in un locale affollato, dopo essere stati fuori alladdiaccio in una giornata dinverno molto fredda, cosa vi succede! State diventando rossi in volto, il cappotto vi sembra una corazza da antichi romani. In passato, una caduta dalla bici ci siamo scorticati un ginocchio... una spalla... Andiamo insieme indietro nel tempo.. il dolore di quella caduta.. ritornato.. Ma, possiamo rivivere anche stati di benessere e richiamare alla mente corporea lesperienza di uno stato di rilassamento, di un massaggio ecc 22

Continuate per qualche giorno ad esercitarvi. 3) Esercizi cenestesici interni Entriamo qui nel campo delle sensazioni emotive. Tutti facciamo esperienza degli effetti positivi e negativi degli stati emotivi e della loro influenza sul nostro sistema somatico. Affrontare un esame, un colloquio di lavoro, parlare in pubblico, la prima volta nella relazione sentimentale ecc..ecc.. Sono molte le situazioni. Riportiamo alla nostra memoria una situazione simile a quelle descritte, cercate unemozione positiva non troppo forte e.. mentre la ri-vivete fate attenzioni alle parti interne del vostro corpo.. alle tensioni.. es.. il respiro le varie sensazioni. Questo breve esercizio ci aiuta a capire quali sono le nostre parti pi sensibili alle emozioni. Ora consideriamo, anche se sono accorpati al sistema cinestesico, lolfatto e il gusto che a mio avviso sono due potenti sistemi molto utili per richiamare esperienze del passato e stimoli del presente. Facciamo subito qualche esempio concreto, per quanto riguarda il passato, possiamo ricordare il profumo di qualche cibo particolare che ci preparava la mamma, oppure la nonna quando andavamo a trovarla e possiamo associare al profumo il gusto dell'assaggio di quel particolare cibo. Ma sicuramente sono molte le esperienze che ognuno di noi pu richiamare alla memoria che, appartengono alla propria infanzia e alla propria adolescenza. L' olfatto e il gusto sono due sistemi rappresentazionali che si attivano spesso ad esempio: se passiamo davanti una panetteria veniamo subito inebriati dal profumo del pane fresco, se, entriamo in una pasticceria, in un bar. Proviamo ora a fare qualche esercizio insieme per richiamare i sistemi dell'olfatto e del gusto possiamo restare nel presente oppure risvegliare ricordi del passato. Esercizio N2 Pensiamo uno per volta alle seguenti situazioni: Assaggiare una fetta di limone, al suo sapore acro, dallodore pungente. Al nostro piatto preferito. Al nostro profumo preferito.

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Agli odori dei nostri abituali ambienti.

Sbizzarritevi tranquillamente su questi due sistemi, sicuramente scoprirete che sono associati a molte delle vostre esperienze del passato ma, anche della vita quotidiana, basta qui ricordare il cibo che mangiamo ogni giorno con i suoi sapori e i suoi errori quello che per qualsiasi ragione al mondo non riusciamo a mangiare desideriamo nemmeno sentirne l'odore. Occhi rivolti in basso a sinistra modalit auditiva interna digitale, dialogo interno A = i,d. La persona parla a se stessa. Il sistema Auditivo attribuisce rilevanza ai suoni e rumori, registra come suonano le informazioni, e spinge a costruire dialoghi per organizzare le percezioni. Se, volgiamo una sincera attenzione dentro di noi, prendiamo subito coscienza delle nostre incertezze e certezze, ci accorgiamo che siamo abili nella negazione delle nostre incertezze; Pur di non ammetterle per non affrontarle ci auto-emarginiamo limitando la nostra libert, spesso anche quella delle persone che ci stanno vicino o che amiamo di pi. Proviamo a uscire da questa gabbia, sono sicuro che c la facciamo. Ora facciamo un esercizio utilissimo per passare dallo stato di disagio attuale ad uno desiderato. Cos prendiamo subito coscienza cambiamento. Esercizio N3 ristrutturazione in quattro fasi Troviamoci un posto tranquillo senza essere disturbati, rilassiamoci e creiamo una rappresentazione realistica di noi stessi, il pi completa possibile includendo anche le nostre attuali difficolt. Senza timori facciamoci le domande che seguono, mettiamoci in ascolto e attendiamo. Fate attenzioni alle immagini, sensazioni e parole. Le domande: Come sarei se avessi gi superato i miei problemi? Come mi vedrei? 24 dell'importanza della Pnl per il e non

Come camminerei? come respirerei? come risponderei alle persone?

Creiamo una vivida immagine completa di come saremo... e di come agiremo diversamente... Dopo aver risposto alle domande: 1) mettiamo le immagini disagio attuale e quelle come diventeremo sul palmo della mano sinistra. 2) Creiamo delle immagini intermedie che mostrino come abbiamo raggiunto il risultato desiderato. Facciamo in modo che vi siano tutti i piccoli passaggi logici e sequenziali che ci hanno condotto allobbiettivo. 3) Quando abbiamo le immagini dei vari i passaggi, iniziamo ad avvicinare le mani, fondendo insieme tutte le immagini in un unico processo. E possiamo sentire la sensazione di "unit" fra le tue mani... 4) Ora, portiamo le mani giunte vicino al petto, immaginando di far entrare dentro di noi questa rappresentazione. E sentire davvero entrare in noi qualcosa di nuovo... che invade tutto il nostro corpo apportando un grande beneficio e una maggiore consapevolezza. Facciamo attenzione alle sensazione che proviamo, amplifichiamole facendole girare dentro di noi velocemente . E mentre lo facciamo, decidiamo quale il primo passo da compiere...

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3 Parte Linguaggio e comunicazione non verbale C' un legame tra le modalit di raccolta e progettazione dei sensi ed il modo in cui pensiamo e codifichiamo il mondo. Quello che percepiamo lo traduciamo in rappresentazioni interne che influenzano il nostro comportamento, ogni volta che un essere umano interagisce con il mondo circostante, lo fa tramite le rappresentazioni sensoriali: vista, udito, tatto, gusto, olfatto. Il linguaggio aderisce ed esprime questa nostra esperienza del mondo. Quando parliamo scegliamo inconsciamente delle parole che indicano quali sono le parti del mondo dellesperienza disponibile, sia interna che esterna, alla quale abbiamo accesso, in quello specifico momento. I predicati, linsieme di sostantivi, verbi, aggettivi ed avverbi, il modo attraverso il quale, rispecchiamo allesterno il nostro sistema rappresentazionale preferenziale. I Quindi, individuare e gestire i sistemi rappresentazionali ci permette di sintonizzarci con linterlocutore rendendo pi efficace la comunicazione, la comprensione del linguaggio e del pensiero utilizzati. Ma gli esseri umani si esprimono ed accentuano il loro pensiero, oppure lo negano, anche attraverso la postura del corpo, il tono della voce e la gestualit. Ma, guardiamo in modo pi dettagliato: per chi utilizza il sistema visivo La persona che utilizza il sistema visivo presenta un portamento eretto con spalle alzate, gesticola in alto pu toccarsi gli occhi con frasi: ho notato la tua delusione oppure strofinarsi gli occhi e il dorso del naso pronunciando frasi come fammi un po vedere. Ha una voce con tono alto, nasale con timbro acuto e ritmo veloce del discorso con respirazione toracica.

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Utilizza una verbalizzazione come: vedere, immaginare, sembrare, illuminare, colorare, arrossire, sbiancare, intravedere, scorgere, adocchiare, nascondere, visualizzare, focalizzare, ammirare, scrutare, guardare, chiarire. Utlizza sostantivi: vista, visione, visuale, panorama, occhio, occhiata, sguardo, luce, luminosit, oscurit, buio, colore, focalizzazione, tinta, tono, apparizione, immagine, figura, aspetto, immaginazione, impressione, apparenza, splendore, prospettiva, immaginazione Ed aggettivi : luminoso, scuro, chiaro, brillante, lucente, opaco, colorato, ombreggiato, ombroso, intravisto, visto, scomparso, ammirato, ammirabile, osservato, pallido, candido, rigato, abbellito, configurato, trasparente, limpido, dorato, fosco, splendente, roseo, inimmaginabile Avverbi e locuzioni avverbiali: chiaramente, apparentemente, oscuramente, brillantemente, limpidamente, evidentemente, visibilmente, candidamente, ad occhio, a prima vista Espressioni: Vedere tutto rosa, avere un punto di vista, senza ombra di dubbio, un approccio miope, un progetto nebuloso, vedere allo stesso modo, mettere a fuoco, essere di umor nero, dare unocchiata, mettere nero su bianco, condurre una vita grigia, combinarne di tutti i colori

Il soggetto che preferisce il sistema auditivo Nella postura ha la tendenza a portare il corpo a lato, spalle indietro. Tensione muscolare leggera e uniforme, con movimenti ritmici del capo in orizzontale. Posizione al telefono (testa inclinata su un lato) A volte pu esserci un movimento circolare del dito allinterno dellorecchio, mordicchiarsi le dita o schioccare la lingua. Caratteristiche della voce -Tono medio, n alto n basso. Modo di parlare uniforme, a volte ritmico. Parole ben enunciate. Timbro chiaro, squillante. Musicalit, armonia. Tipo di respirazione uniforme a livello addominale o con tutto il torace. Lespirazione un po prolungata indica dialogo interno.

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Verbi

di

riferimento:

sentire,

ascoltare,

udire,

bisbigliare,

parlare,

urlare,

chiacchierare, ronzare, sussurrare, scricchiolare, spettegolare, chiedere, domandare, rispondere, replicare, interrogare, raccontare, narrare, suonare, amplificare, origliare, divulgare, confidare, riferire Sostantivi: udito, dialogo, ascolto, orecchio, suono, rumore, parola, discorso, musica, melodia, canto, domanda, risposta, chiacchiericcio, brusio, urlo, relatore, rombo, rimprovero, grido, botto, sussurro, sviolinata, silenzio, canzone, ritmo, tonalit, nota, eco Aggettivi: ripetuto, detto, affermato, chiesto, ritmato, scandito, parlante, melodioso, armonico, disarmonico, stonato, silenzioso, rumoroso, armonioso, dissonante, amplificato Avverbi e locuzioni avverbiali: musicalmente, verbalmente, a parole, a orecchio, silenziosamente, rumorosamente Espressioni: mettere la pulce nellorecchio, fare orecchi da mercante, avere voce in capitolo, correre voce, fare appello a, parola chiave, prestare orecchio, essere sulla stessa linea donda Per chi usa il sistema cenestesico Respirazione addominale, tono di voce basso con lunghe pause, presenta una postura incurvata, quando ricercano le informazioni guardano sui loro piedi, gesticolano in basso.

Verbi: toccare, tastare, grattare, afferrare, accarezzare, manipolare, fare, forgiare, plasmare, usare, impastare, pungere, premere, lisciare, modellare, solleticare, premere, urtare, muovere, stringere, scaldare Sostantivi: concretezza, presa, tocco, manipolazione, spigolosit, ruvidit,

morbidezza, mollezza, pesantezza, brivido, calore, freddo, gelo, pelle, mano, spessore, materia, peso

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Aggettivi: concreto, morbido, spesso, ruvido, caldo, freddo, pesante, leggero, liscio, vellutato, duro, avvolgente, rimescolato, impastato, baciato, appiccicoso, fresco, levigato, increspato, indurito, raffreddato, scaldato, palpabile Avverbi e locuzioni avverbiali: concretamente, duramente, caldamente, gelidamente, ruvidamente,

freddamente,

impercettibilmente,

sofficemente,

teneramente, pesantemente, leggermente, Espressioni: toccare con mano, mettersi in contatto, la pelle doca, avere un peso sullo stomaco, avere i piedi per terra, avere tatto, avere modi ruvidi, fare il duro, afferrare il concetto

CANALE GUSTATIVO Verbi: amareggiare, addolcire, gustare, assaporare, condire, degustare, mangiare, inasprire, digiunare, dissetare, saziare, pregustare, inacidire, salivare, stuzzicare... Sostantivi: asprezza, dolcezza, gusto, bont, delicatezza, acidit, zuccherino, sapore, amarezza, lingua, palato, saliva, acquolina, appetito, saziet Aggettivi: dolce, amaro, aspro, salato, amarognolo, acido, stucchevole,

stomachevole, dolciastro, appetibile, disgustoso, nauseante, cremoso, piccante, gustoso, appetitoso, prelibato, frizzante, insipido, rancido, succoso, appetibile, zuccherato Avverbi: dolcemente, amaramente, saporitamente, aspramente, gustosamente.. Espressioni: scherzi di cattivo gusto, rimanere a bocca asciutta, avere il dente avvelenato, essere di bocca buona, non avere peli sulla lingua, un conto salato CANALE OLFATTIVO Verbi: odorare, annusare, profumare, puzzare, fiutare, subodorare, aromatizzare Sostantivi: naso, fiuto, odore, profumo, fragranza, sentore, esalazioni

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Aggettivi: profumato, acre, inebriante, fragrante, odoroso, speziato, puzzolente, aromatico, soave, vanigliato, balsamico Avverbi e locuzioni avverbiali: profumatamente, a naso, soavemente, a fiuto, fragrantemente .. Espressioni: avere la puzza sotto il naso, avere buon naso, giudicare a naso, avere fiuto, fiutare linganno

Il linguaggio non verbale (CNV) La comunicazione non verbale linsieme dei gesti, espressioni facciali, degli atteggiamenti e comportamenti, del tono e ritmo della voce che, accompagna leloquio che, spesso va al di l delle parole negandole o accentuandole. Possiamo asserire che il corpo ha un suo linguaggio non verbale, con il quale esprimiamo le nostre e mozioni. Studi hanno dimostrato che in una comunicazione interpersonale il messaggio viene trasmesso solo per il 10% dalle parole; il restante 90% viene trasmesso attraverso il linguaggio del corpo e il tono della voce. Talvolta con le parole nascondiamo i nostri intenti o le emozioni ma, immancabilmente sono percepite dagli altri attraverso il non verbale. Esempio: Se qualcuno ci dice di essere una persona molto calma, controllata e sicura di s ma, nello stesso tempo, gesticola nervosamente, sfugge il nostro sguardo, intuiamo che c una incongruenza nel suo modo di esprimersi. Il linguaggio non verbale il canale attraverso il quale esprimiamo i nostri stati danimo le emozioni: gioia, dolore, paura, eccitazione, stupore, fastidio, ansia ecc. sono comunicate allambiente circostante, a chi ci sta intorno. Qualche segnale non verbale Lattenzione che una persona mostra rispetto ad una situazione di ascolto si pu capire dalla postura del corpo. Tipo portare il busto in avanti indice di attenzione. Il gradimento legato alle labbra e ai cosiddetti baci analogici. Oppure mordicchiarsi le labbra che sta a significare: vorrei ma non posso. queste

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Il linguino pu essere gradimento verso la persona, largomento trattato o la situazione. Giocherellare con un anello, un braccialetto ecc. pu indicare interesse. Passarsi una mano fra i capelli pu essere desiderio di coinvolgimento. Attenzione pu essere legata invece al movimento di portare il busto in avanti. Riflessione un dialogo interiore e si manifesta con micromovimenti del tipo circolari come toccarsi lorecchio. Il cervello costituito da due emisferi: quello destro preposto maggiormente alle funzioni emotive, intuitive e creative mentre, nella parte sinistra vi sono quelle adibite al razionale logica, matematica, valutazione, capacit sequenziale, parola. Conoscere la comunicazione non verbale un ottimo sistema per decodificare la comunicazione del nostro interlocutore in tempo reale, sapere se chi abbiamo di fronte gradisce o rifiuta i nostri argomenti. un sistema per capire da cosa stimolato il nostro interlocutore, qual largomento che ama e utilizzarlo per creare un rapporto empatico.

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4 Parte La linea del tempo La time line il modo in cui consideriamo o viviamo il tempo sia che si tratti del nostro passato, del presente o futuro. Precisamente vi sono delle persone dette "in time", (nel tempo), che vivono il momento presente, per loro il tempo amplificato, fermo, sono spontanei, hanno difficolt ad essere puntuali o a rispettare le scadenze. Mentre per le persone "through time" (attraverso il tempo), hanno davanti a s passato, presente e futuro, sono soggetti pianificatori, puntuali capaci di gestire il tempo. Quando parliamo del tempo utilizziamo varie espressioni, nelle quali nascondiamo la nostra esperienza soggettiva. Utilizziamo frasi come: "andare indietro nel tempo", "in un passato remoto", "in un lontano futuro". Sembriamo pensare al tempo come una linea. Se pensiamo ad un episodio del passato come si fa a sapere quando accaduto? come si fa a sapere se qualcosa avvenuto due settimane, e non due anni fa? Cerchiamo nel nostro spazio personale, facendoci le seguenti domande: - Dove collochiamo (nel nostro spazio personale) il nostro passato? Pensate a un evento accaduto es: l'ultimo compleanno, un viaggio di piacere, una vacanza ecc.. facciamo attenzione a dove lo vediamo, sentiamo o percepiamo nel nostro spazio personale. Attenzione! ognuno ha un suo caratteristico modo di collocare il tempo, es: il suo passato .. a destra, sinistra, dietro, davanti; le posizioni sono molte. - Allo stesso modo ora, guardiamo, ascoltiamo e percepiamo dove collochiamo il nostro futuro? Pensiamo a qualcosa che speriamo di realizzare: una promozione, un progetto, un viaggio. Certamente il futuro non pu presentarsi in modo limpido esso in costruzione.

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Dopo aver identificato il nostro passato ed il futuro. Se uniamo con una linea immaginaria i due punti, abbiamo scoperto la nostra linea del tempo. La linea del tempo una tecnica estremamente potente ed utile per la ricerca e la ristrutturazione di eventi traumatici avvenuti nel passato. Ricordi e disagi ancora molto attivi nella vita attuale da limitarne il normale flusso. Ma, il passato di una persona non costellato solo da esperienze negative e traumatiche, se entriamo dentro di noi alla ricerca di periodi, momenti e situazioni, in cui ci siamo visti e percepiti pieni di coraggio, di creativit e capacit di adattamento. Sono tutte risorse che ancora ci appartengono, che possiamo andare a prendere nel passato nella nostra del tempo per portarle nel presente e proiettarle nel futuro. Questo il modo migliore per utilizzare questa importante tecnica psicologica. La linea del tempo utilizzata, (con un operatore qualificato nella psicologia ipnotica), per aiutare il paziente ad entrare in una trans ipnotica e in regressione d'et a scopo terapeutico. Dopo che abbiamo identificato le due estremit della nostra linea del tempo cio: il passato ed il futuro, posizioniamole davanti ai nostri occhi in un'unica linea. Ora possiamo scorrere con la mente lungo la nostra linea del tempo; dal centro, (= il presente), andiamo verso il nostro passato, (normalmente a sinistra, l'inverso per i mancini), per cambiare quella situazione disturbante e ritrovare quelle risorse: sicurezza, coraggio e autostima; che non riusciamo pi a avere e che immaginiamo, senza convinzioni, di poter ri-possedere. La linea del tempo utilissima per proiettarci nel futuro per costruire possibili obbiettivi da raggiungere, tappa dopo tappa, innescando un processo creativo e motivazionale auto rinforzante. Ora facciamo un' esercizio di time line (linea del tempo) veloce per ristrutturare una incresciosa situazione di disagio che ancora ci pesa. Chiudi gli occhi e respira tranquillamente!

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Ricorda quel blocco psicologico che hai avuto quella volta... che ancora ti crea disagio, guardalo, ascoltalo e percepiscilo con attenzione. Quando sei sicuro di averlo identificato Chiudilo nel pugno della tua mano sx. E.. mentre mantieni il pugno stretto pensa a che cosa avresti avuto bisogno in quel momento per superarlo . guarda, ascolta, senti con attenzione. Ora chiudilo nel pugno della tua mano dx. Ora apri e stringi pi volte contemporaneamente entrambi i pugni. E puoi percepire una sensazione di forza che ti pervade tutto il corpo. Provare pi volte ci aiuta a familiarizzare con l'esercizio.

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5 Parte Energia e salute Dopo aver preso confidenza con i sistemi "rappresentazionali" con la coerenza della verbalizzazione e della CNV = Comunicazione Non Verbale. In questa parte affrontiamo come utilizzare la PNL per migliorare la nostra salute psicofisica. La concezione meccanicistica della biologia, ancora in voga nelle scienze mediche, oscura il concetto di energia come forza trainante e vitale di tutte le creature viventi. Psiche e soma, si scambiano continuamente energia durante larco di vita dellindividuo e mantengono quellequilibrio dinamico, necessario al suo processo evolutivo. Un meccanismo psico-biologico interattivo complesso che per solo in parte innato, predeterminato biologicamente e geneticamente. Esso influenzato dallesperienza dellindividuo, in rapporto al suo ambiente di vita, alle sue convinzioni e valori di base, che sono il prodotto del suo ambiente culturale, dello stile di vita, dei modelli educativi. Se la vita e un processo attivo, noi siamo i responsabili della nostra vita e della nostra salute psicofisica, le quali si preservano solo con lequilibrio ecologico dellutilizzazione della propria energia vitale. Possiamo imparare a sviluppare e dirigere le nostre energie verso obbiettivi positivi per la nostra salute fisica e mentale. Ora deve essere chiaro a tutti che "il fai da te" ha un limite quindi, da soli possiamo fare molto per noi stessi ma, dobbiamo usare l'intelligenza ed essere umili per chiedere l'aiuto di persone esperte quando necessario. Nessuno di noi un'isola totalmente autonoma ci valido per ogni forma di vita. Presento di seguito alcuni esercizi che possono aiutarci a raggiungere degli obiettivi possibili, se non altro, impareremo a dirigere la nostra attenzione verso mete positive e a sviluppare il pensiero positivo verso s stessi, il che certamente un primo passo importante.

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1) Esercizio della scozzata (swish) V.A.K., integrazione e proiezione nel futuro desiderato Ci sono situazioni ed esperienze che abbiamo vissuto che ancora ci fanno sentire a disagio? Nota ci che sta avvenendo dentro di te mentre cerchi una risposta a questa semplice domanda, fai attenzione: alle immagini che affollano la tua mente, alle sensazioni che invadono il tuo corpo, al tuo dialogo interno, spesso si ripresentano immagini, sensazioni, parole che ci riportano al nostro disagio. E' ovvio perch utilizziamo le nostre energie e il tempo per scacciare il disagio, con il risultato ultimo, di averlo sempre pi presente. Senza una strategia impossibile lottare. Allora, ora vi insegno un modo efficace che se fatto con attenzione comporta dei sicuri cambiamenti. Quindi iniziamo, troviamo un posto tranquillo in cui possiamo stare per 20" minuti senza essere disturbati: Ora ... Chiudiamo gli occhi (ci agevola) e iniziamo a respirare, lentamente e rilassiamoci.... rilassiamo ogni parte del nostro corpo iniziando dai piedi, lentamente sempre pi su fino ai muscoli del viso e della testa. Ora.. in questo piacevole stato di tranquillit, costruiamo una immagine davanti (circa 30 cm) ai nostri occhi,.. una immagine che rappresenta (nel modo pi realistico possibile) quello stato .. del quale ci si vuole liberare... Metti in quell'immagine.. tutte le sensazioni di disagio .... le parole l'accompagnano... il disgusto e gli odori deprimenti che le si associano... che

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Blocchiamo l'immagine davanti ai nostri occhi come se fosse una fotografia.... o un quadretto 15 x30 cm controlliamo che sia veramente l'immagine che rappresenta la realt del nostro disagio.. del quale ci vogliamo liberare. Ora.. costruiamo sulla stessa immagine in basso, a destra o a sinistra, una piccola immagine o fotografia che rappresenta l'esatto opposto di quella grande... nelle sensazioni, nelle parole e colori, (non preoccuparti se l'immagine piccola non chiara e limpida, essa appartiene al futuro che stai programmando)..... Quando siamo sicuri che l'immagine giusta.... con le sensazioni e le parole che desideriamo veramente. Allora! Per 10 volte consecutive..... ed il pi velocemente possibile... ingrandisci l'immagine piccola.... Poi verifichiamo se l'immagine piccola e diventata grande, controlliamo se l'immagine grande c' ancora.... se non c' pi..... allora controlliamo la nuova immagine.. quella che abbiamo costruito noi? se si,..... guardiamola con attenzione.. inseriamo nel suo interno i nostri desideri e tutte le risorse che pensiamo di possedere o che una volta, (non importa quando), ci sono stati utili nella vita.... ci hanno fatto sentire sicuri e positivi...pieni di autostima. Dopo aver inserito tutto..... inseriamo ora... degli obiettivi che vorremmo raggiungere nel futuro, quando abbiamo terminato.. verifichiamo ancora che veramente ci che desideriamo..... poi... prendiamo quella immagine con tutto ci che rappresenta per noi... ed inseriamola dentro il nostro corpo... mentre fai un profondo respiro.... ora... che completamente dentro di te... lascia che questa immagine penetri in ogni tua cellula del tuo corpo.... Ora immaginala come una luce che entra in ogni parte del tuo corpo e della tua mente... Fai un respiro profondo, d a te stesso che te lo meriti.

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Questo un esercizio molto utile per iniziare a cambiare se stessi, stiamo iniziando ad educare e guidare il nostro cervello ad utilizzare l'energia psichica verso obbiettivi creativi positivi. Per qualcuno all' inizio pu sembrare difficile da fare ma, non preoccuparti! Riprova fin quando sei sicuro di avercela fatta. Non ti stancare mai di esercitarti, non ascoltare quella parte di te che rema contro, sii paziente con te stesso ma, non strafare! potresti perdere la motivazione. 2) Un esercizio di respirazione Impariamo ora ad utilizzare la respirazione Ha per prendere contatto con noi stessi, recuperare e armonizzare le nostre energie psicofisiche: Liberiamo la nostra mente da pensieri e preoccupazione Inspiriamo laria profondamente con il naso ed espiriamo laria con la bocca emettendo il suono del monosillabo Ha - ah per tutta la sua lunghezza. Senza affaticarci facciamo questo esercizio per cinque minuti, ci inizialmente ci permette di familiarizzare con le nostre sensazioni corporee. In seguito possiamo aumentare il tempo e aggiungere una visualizzazione dellenergia che fluisce lungo il nostro corpo oppure sulla parte o organo che ha bisogno di essere rivitalizzato. Lesercizio vantaggioso se fatto per almeno venti minuti.

3) Esercizio della meditazione dinamica Troviamo un posto in cui possiamo stare da soli senza essere disturbati, mettiamoci nella posizione pi comoda per noi e incominciammo a respirare lentamente, rilassando ogni parte del nostro corpo, sentiamo il battito del nostro cuore regolare e tranquillo quando siamo pronti: Scegliamo il problema che vogliamo trattare, pu essere: fisico, emotivo o mentale. Dopo averlo individuato con chiarezza nella nostra mente. facciamo la seguente dichiarazione, mentalmente o ad alta voce: 38

"Io ho un problema, (specificare il problema...), e questo pu cambiare; io voglio che questo problema se ne vada". Con due/tre dita massaggiate delicatamente i seguenti punti: il centro del petto; il dorso di entrambe le mani nel punto di congiunzione tra il pollice e l'indice; la vertebra sporgente alla base del collo. Inspirate portando l'attenzione sopra la vostra testa; espirate portando l'attenzione sotto ai piedi. I sintomi possono cambiare di intensit, dislocazione, o tipologia. Ripetete questi passaggi per ottenere benefici duraturi nel tempo. Fate lesercizio tre volte al giorno fin quando non si notano cambiamenti importanti. E' importante che durante questi esercizi si faccia attenzione al nostro dialogo interno, spesso, come abbiamo gi accennato durante questo corso, vi sono parti di noi incongruenti. E' necessario quindi bloccare quell'atteggiamento di dubbio, scetticismo e negativit in grado di bloccare ogni nostro tentativo di cambiare. Un atteggiamento positivo e di lotta e fiducia fattore importante per convogliare tutte le energie necessarie verso un unico obiettivo.

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