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staminali del sangue

la terapia in contatto con il domani

Ringraziamenti Ringrazio tutti quelli che ci hanno aiutato a sviluppare unidea che ha per obbiettivo ,la salute di tutti. Grazie a Marina, Galeazzo, Giovanni, Margot, Daniela , al professor Emanuele Emanuele ,alla dottoressa Taccone, alla FONDAZIONE ROMA , alle ASSICURAZIONI GENERALI e a chiunque altro voglia appoggiare la "Associazione Culturale Medico Scientifica Per Lo Studio Dell'Uso Di Cellule Staminali Da Sangue In Medicina Veterinaria Ed Umana" , associazione senza scopo di lucro , sulla quale possono essere fatte donazioni . Conto Corrente : 14582 91 IBAN : IT55C 05040 64170 00000 14582 91 BIC : ANT BIT 2P2 1B Versamenti possono essere anche fatti sul conto corrente intestato allUNIVERSITA` DI TOR VERGATA , CAST PROF GAMBACURTA docente di biologia allUniversita di TOR VERGATA PROGETTO CELLULE STAMINALI Codice IBAN IT75S0300203255000400696424

Prefazione di Marina Ravinetti Marco Polettini ed Alessandra Gambacurta hanno presentato in diversi congressi internazionali dei lavori che trovano la loro caratteristica fondamentale in una innovazione radicale della terapia. Il libro e`un cocktail di intuizioni, concetti, teorie ,sperimentazioni in vitro e conferme in vivo nella pratica clinica che scuotono alla base tutto il mondo medico e trova la chiave per far partire una sperimentazione sulle cellule staminali in vivo in umana attraverso la loro tipizzazione e usufruendo di un protocollo

terapeutico sicuro collaudato in anni. Inoltre si pongono le basi per una medicina nuova: LA MEDICINA QUANTISTICA. Lautore afferma piu`volte gli stessi concetti nei vari tasselli di un unico puzzle, permettendo anche al lettore meno preparato di comprendere una nuova strada verso la salute. E`un libro che non ha la prerogativa di essere di esclusiva comprensione dei medici, ma rende chiunque partecipe del messaggio. Lo straordinario insieme delle innovazioni cambia i principi che hanno governato finora la medicina, rivalutando pero`allo stesso tempo la figura del medico e non contestando luso dei farmaci,ma facendoli parte del protocollo terapeutico; inoltre viene concepita la possibilita`di produrre un nuovofarmaco naturale indispensabile in ogni clinica ed ospedale. Nel libro viene consegnata su un cuscino di velluto la chiave per poter usare in modo semplice e sicuro le staminali senza ricorrere agli embrioni ed ai virus, partendo da concetti che si basano sulla fisica moderna, trasformando la medicina meccanicistica in una medicina quantistica. Il tutto nasce dagli intenti comuni di un medico veterinario ed un docente biologo : come un fisico ha bisogno della formula matematica per dare concretezza scientifica alle sue teorie, cosi`lautore, Marco Polettini, medico veterinario, ha trovato nella professoressa Alessandra Gambacurta, docente presso lIstituto di Medicina Sperimentale dellUniversita`di Tor Vergata, chi ha reso scientificamente inoppugnabili le sue idee. Marina Ravinetti

Prefazione di Mario Toti Le cellule staminali sono ormai da alcuni anni al centro di innumerevoli discussioni di natura sia etica che scientifica che hanno creato due fazioni di favorevoli e contrari come non si vedevano dai tempi dellaborto e , andando ancora pi indietro, del divorzio. Marco Polettini ha acquisito, nel suo lavoro di veterinario pratico come lui ama definirsi, una notevole esperienza riguardo alla terapia con le cellule staminali (oltre 10.000 inoculazioni in cavalli e cani ) dopo la folgorazione sulla via di Damasco avuta nel 2003 ad unimportante congresso scientifico. In quaranta anni di attivit come medico ospedaliero in malattie infettive ed in trenta di saltuari interventi come specialista in medicina dello sport, non ho mai avuto modo di usare le cellule staminali ma da un punto di vista scientifico questa terapia mi affascina moltissimo. In tutti questi anni passati in ospedale, ho capito come la medicina tradizionale, pur con i suoi enormi progressi, lasci inevitabilmente dei grossi buchi neri su pi di una malattia. In questo libro lautore espone tutte le sue esperienze, le intuizioni e le speranze in un nuovo modo di concepire la medicina ma senza ripudiare assolutamente i farmaci e la medicina tradizionali, come spesso vediamo fare con un pericoloso fanatismo da sedicenti guaritori che nulla hanno da invidiare agli stregoni. Conosco il dr. Polettini da circa 30 anni, da quando ha iniziato a venire a Siena per il Palio, chiamato dalla mia contrada, il DRAGO, per accudire il cavallo che la sorte ci assegna di volta in volta e in questi anni si sviluppata una sincera amicizia basata anche sulla stima che ho del professionista e della persona e solo il fatto che , in un mondo come quello del palio di Siena in cui conta esclusivamente vincere, lui sia ancora ben saldo al suo posto, la dice lunga . In effetti , con Marco nella stalla abbiamo vinto ben 5 volte e anche se non esiste un elenco ufficiale, penso che questo sia un record ma quello che meglio rende lidea del suo lavoro ci che invariabilmente ci dicono i proprietari quando il cavallo, dopo i 4 giorni del palio e dopo una corsa estremamente impegnativa e stressante in una pista difficile : vi ringraziamo per averci reso un

animale in condizioni migliori di come ve lo avevamo dato! . Questo significa che se anche a lui interessa vincere, ancora di pi gli interessa la salute del cavallo e il non tradire il suo mandato di medico e la passione per la salute dei suoi pazienti traspira da ogni passaggio di questo libro che difficile da catalogare, essendo un insieme di: affettuose testimonianze, disquisizioni di alto livello scientifico, illustrazione di progetti e soprattutto di considerazioni quasi filosofiche. Lautore ha il pregio di spiegare, a chi non addentro allargomento, cose molto difficili anche per gli addetti ai lavori come linfluenza dellambiente sui nostri geni o la differenza funzionale fra le cellule staminali embrionali eterologhe e quelle del sangue autologhe adulte e deprogrammate; questo lo fa con esempi semplici e cos calzanti da rendere il testo facilmente comprensibile. Ho fatto accenno alla filosofia perch il fatto fondamentale che traspare dalle pagine del libro la sua passione per la MEDICINA QUANTISTICA , diretta conseguenza della fisica quantistica, che impone una profonda e non facile revisione di quello che da sempre noi medici abbiamo considerato il credo. Marco Polettini, coadiuvato da validissimi ricercatori dellistituto di medicina sperimentale delluniversit di Tor Vergata, talmente convinto delle sue idee da ipotizzare un salto di qualit ( ammesso che gli uomini siano meglio degli animali!) e sperimentare questa terapia anche nelluomo. Questa idea gli viene dagli incontrovertibili risultati ottenuti negli animali e soprattutto dalla mancanza di effetti collaterali registrata nelle numerose terapie finora praticate; del resto questo abbastanza intuibile dal momento che, come lui stesso pi volte afferma, si tratta in pratica di una autotrasfusione. Giustamente nel libro, quando si prende in considerazione la sperimentazione umana, si fa accenno a pazienti senza speranza o comunque a malattie come la SLA, dove accertato che la medicina convenzionale non offre valide alternative e questo conferma come non vi sia la volont di rinnegare questo tipo di medicina , ma di integrarla con un farmaco naturale le cui potenzialit sono ancora inesplorate. Del resto la terapia con cellule staminali, pur se diverse da queste qui descritte, non sicuramente una novit in medicina umana e proprio nel campo delle malattie degenerative anche nella medicina convenzionale cominciano ad esserci dei riscontri. In tutta sincerit questo volume di Marco Polettini mi ha incuriosito moltissimo proprio da un punto di vista medico-scientifico e credo che lo stesso succeder ai lettori non medici che probabilmente , privi dei pregiudizi che inevitabilmente noi del mestiere ci portiamo dietro, sapranno apprezzarlo ancora di pi. Spero che la passione di Marco e dei suoi illustri collaboratori, anche per merito di questo libro, riesca a convincere chi di dovere ad iniziare una sperimentazione umana, una volta accertata senza ombra di dubbio la sua sicurezza ( primum non nocere! ) e possa aprire importanti spiragli in malattie attualmente intrattabili. Mario Toti
Il Dr. Mario Toti nato a Siena il 13.02.1944. Laureato in Medicina e Chirurgia presso lUniversit degli Studi di Siena nel Luglio 1970; Specializzato in Malattie Cardiovascolari e Reumatiche nel 1973; in Malattie Infettive nel 1974; in Medicina dello Sport nel 1979; ha conseguito il Diploma di Idoneit di Aiuto di Malattie Infettive nel 1975 e il Diploma di Idoneit a Primario di Malattie Infettive nel 1983.

CAPITOLO 1 DALLINTUIZIONE ALLA REALTA`


NeL 2003 il congresso americano per i veterinari pratici di cavalli (AAEP) si svolgeva ad Orlando in Florida, mia zia Nerina mi aveva regalato qualche soldo cosidecisi di portare Gaia, ma soprattutto mia figlia Antonia nella citta` del piu`grande Disneyland del mondo. Antonia aveva undici anni ed era affascinata da questi enormi alberghi americani che contenevano di tutto:ristoranti, castelli in miniatura circondati da ruscelli, negozi per turisti immersi in boschi e allesterno piscine di tutti i tipi. Mancava ancora un giorno allinizio del congresso, cosi` decisi di accompagnarle a visitare il primo Studio. Dopo la fila dei controlli, molto accurati dopo il disastro dell11 settembre, ci ritrovammo immersi in una moltitudine di persone con qualche topolino a grandezza umana; quel che sconcerto` Antonia era che molti, invece di mangiare un gelato, come avveniva in Italia passeggiavano con una coscia di tacchino tra le mani che avrebbe sfamato me, Antonia e Gaia x una settimana. Ignaro di cosa mi aspettava ero salito sulla navetta di una delle tante montagne russe con Antonia: lentamente, ma inesorabilmente il carrello comincio`a salire fino ad un altezza tale per cui gli esseri umani sembravano formiche, percepivo il sudore freddo dietro la nuca e la salivazione azzerata, ma il terrore allo stato puro venne quando mi trovai di fronte al baratro; provai a dissimulare queste sensazioni di fronte agli occhi di Antonia che sembrava non essere toccata affatto dalla situazione,ma il sorriso che le rivolgevo sembrava piuuna smorfia ,le mani erano come due tenaglie fuse alle maniglie che mi stavano davanti e le nocche delle dita erano bianche, nella discesa non riuscii a trattenere lurlo di chi vede scorrere davanti a se`la propria vita. Provavo una profonda invidia per lincoscienza di Antonia. Finita quellesperienza che mi aveva sconquassato corpo ed anima vedevo gli occhi di mia figlia, da cui traspariva lincoscienza adolescenziale, puntati su di me: verde , sudato e ansimante; riuscii pero` a trattenermi dal baciare la terra ringraziando di essere ancora vivo. Fui pero` molto fermo nel diniegare linvito a fare un altro giro. Tocco`alla povera Gaia accollarsi le altre esperienze del pomeriggio e dei giorni successivi. Tornammo poi in albergo,ero salvo! Il giorno seguente cominciava il congresso e mi sarei immerso nel rassicurante mondo accademico. Fu proprio dagli spunti di alcuni lavori presentati in quel congresso che la mia vita privata e professionale prese unaltra direzione.Cerano le prime applicazioni pratiche di inoculazione nei tendini della pappa cellulare ottenuta dal midollo, erano gli albori della medicina rigenerativa in veterinaria: poche cose abbastanza semplici con risultati ancora confusi. Ma in quei giorni ebbi la certezza che quella era la strada che la medicina avrebbe preso e maturai lidea che le staminali adulte sarebbero state la fortuna dellumanita`, ero anche convinto che le cellule staminali adatte a influire positivamente su ogni tessuto potevano essere solo nel sangue perche`era in contatto con tutti i nostri organi. Era qui che andavano cercate le cellule staminali adulte pluripotenti! Tornato in Italia chiesi a Carlo Kechler, ora presidente della Thankstem, di vedere se vi fossero brevetti che riguardavano le cellule staminali del sangue,ma ero straordinariamente in anticipo sui tempi. Passai un periodo ad approfondire le mie speculazioni mentali con quel poco che cera in letteratura e allo

stesso tempo seguivo i risultati ottenuti nella pratica veterinaria; a Roma gia`il dottor Antonio Romano e il dott. Marco Astrologo lavoravano con il midollo estratto dallo sterno e con Marco trattai la mia prima cavalla; nello stesso periodo negli Stati Uniti avevano cominciato ad usare le staminali ottenute dal grasso avvalendosi di un prelievo meno invasivo del precedente. Con i suoi alti e bassi la ricerca nel mondo procedeva , ma nessuno parlava ancora di staminali ottenute da sangue ed io non feci nulla per cercare uno sviluppo alla mia idea; in fondo era solo lintuizione di un veterinario pratico e se ricercatori e scienziati non ci pensavano doveva essere unidea stravagante . Ma il destino che mi aveva regalato questa intuizione, aveva deciso che lidea si doveva realizzare anche se non ero un ricercatore e vivevo solo al limite del mondo accademico; quando una cosa deve succedere.. deve succedere! Ero andato a visitare i cavalli di Elisabetta Amore, una mia cliente storica che, nonostante non sia mai intervenuta in prima persona nello sviluppo del progetto, ebbe il compito di accendere la miccia di un processo inarrestabile. Aveva un cavallo a cui avevo fatto una diagnosi non semplice che aveva portato alla risoluzione del soggetto: era intossicata dalla lana di vetro che cadeva dal tetto del suo box. Elisabetta era venuta accompagnata da una sua cara amica, la Professoressa Alessandra Gambacurta che lavorava come docente nellIstituto di Medicina Sperimentale dellUniversita`di Tor Vergata a Roma.Chiacchierando con lei venne fuori che si occupava di cellule staminali e le avrebbe fatto piacere una mia collaborazione. Era successo! Il destino aveva creato una coincidenza obbligata , non solo perche`Alessandra lavorava con le staminali, ma soprattutto perche`aveva unapertura mentale capace di condividere con me un modo diverso di considerare la medicina. Ero riuscito a trovare chi poteva portare avanti la ricerca in laboratorio con una mentalita` lungimirante; una persona come Alessandra era come una mosca bianca, infatti aveva accettato di sviluppare il progetto sulle cellule staminali del sangue basandosi solo su una mia teoria. Attualmente molti personaggi del mondo scientifico, nonostante vi siano riconoscimenti internazionali sul nostro lavoro di laboratorio e di applicazione clinica pratica, fanno fatica ad entrare in sintonia con un sistema di fare terapia cosi` sorprendentemente semplice e radicalmente innovativo. Confortati dalla legislazione che ce ne consentiva luso, cominciammo a trattare i casi disperati ; il primo fu la cavalla di mia figlia che era destinata alla soppressione per una ferita complicata da clostridi che continuava a peggiorare da piu` di un anno. Applicazione dopo applicazione con le staminali del sangue miglioro` fino a raggiungere in 4 mesi la guarigione. Le ferite che arrecano danni catastrofici sono gli esempi piu`eclatanti delleffetto delle staminali.

La patologia del cavallo che segue riguarda una ferita che espone losso della tibia, il cavallo aveva 26 anni e il suo stato generale faceva presagire una prognosi infausta. Il trattamento con le staminali localmente e per via endovenosa non solo hanno portato a guarigione la ferita ,ma hanno permesso al cavallo di vivere una nuova vita sportiva agendo positivamente sullinvecchiamento.

La storia di un grande campione


20 anni fa mi trovavo in Belgio a lavorare in una scuderia di grandi campioni del salto ostacoli,mi capit di montare un cavallo giovane di

cinque anni di nome Eppo.Con lui feci vari concorsi riportando dei bellissimi risultati,dopo sei mesi Eppo stava per essere venduto in Svizzera, il mio cuore gi dava segni di tristezza,riusci piano piano a convincere i miei genitori a non perdere il cavallo cos che riuscii a comprarlo. Dopo un anno di permanenza in Belgio ritornai in Italia , cominciai una lunga stagione di concorsi insieme ad Eppo facendo di meglio in meglio al punto che vennero tanti cavalieri interessati allacquisto del cavallo. Ovviamente nessuno riusci mai ad aquistarlo non avevo minimamente intenzione di darlo via. Decisi per sei mesi di darlo a montare ad un cavaliere colombiano un mio grande amico con il quale vinse innumerevoli gran premi in tutta Italia. Trascorsi i mesi ripresi il cavallo e ricominciai a farci gare su gare riportando numerose vittorie sempre su categorie di un metro e quaranta. Un giorno ero in scuderia per portare Eppo a mangiare un po d erba quando per mia distrazione il cavallo mi scapp dal box andando a finire in mezzo ad un bosco,riusc a riprenderlo dopo quaranta minuti!!! Tornando verso i box il cavallo si blocc alz la gamba anteriore e non riusc pi a posarla. In lacrime chiamai decine di veterinari per risolvere la situazione ma nessuno trov realmente la diagnosi esatta di cosa potesse essergli successo. Per anni il cavallo rimase al prato appoggiando leggermente lanteriore, cap che ormai la sua cariera era finita, ma le sue disgrazie no!!! Tornai un giorno in scuderia e vidi Eppo al prato con un arto posteriore gonfio e pieno di sangue. Non volevo crederci ho pensato che questa volta non si sarebbe pi ripreso anche perch la sua et era ormai di ben 26 anni!! Chiamai il veterinario che mi conferm che la ferita non era una sciocchezza bens aveva un diametro enorme con la visione del losso e di tutti i tendini visibili a occhio nudo,bisognava agire con dosi potenti di antibiotici forti per via endovenosa . Povero Eppo, non potevo proprio vederlo in quello stato, con il passare dei giorni la ferita non migliorava e il cavallo fisicamente peggiorava. Un giorno,per mia grande fortuna, incontrai un veterinario di cui avevo sentito parlare per anni interi ma non avevo mai avuto occasione di averlo come mio veterinario,gli spiegai il problema di Eppo,venne a vederlo e mi disse che il danno era grosso.Mi propose di provare le cellule staminali ,io accetai senza esitare con la speranza di consentire al mio vecchio campione una vecchiaia senza sofferenze. Non potevo credere ai miei occhi, giorno dopo giorno il cavallo miglior. Dopo un mese e dieci giorni la ferita guar totalmente e anche la sua vecchia zoppia dellanteriore spari. Non ci crederete mai ma il cavallo oggi tornato in gara e con mia figlia di undici anni dopo aver ripreso a lavorare e saltare. Vedere la felicit di entrambi lo devo solo a questa nuova terapia.

Antonella Ottaviani

Allineandoci poi sullapplicazione che si faceva con le cellule progenitrici ottenute da midollo o da grasso sperimentammo la loro capacita`su tendini e legamenti con risultati estremamente soddisfacenti.

Questo e`la storia di uno dei tanti casi di recupero di tendini con le cellule staminali del sangue in cavalli impegnati in attivita` sportive con alto rischio di recidive; nel completo e nelle corse al galoppo raramente i soggetti interessati tornano a gareggiare agli stessi livelli che precedevano la lesione.

MANACERACE
Il mio cavallo da corsa psi da quasi tre anni gareggiava con successo in corse in ostacoli,prima in siepi poi in steeple. Purtroppo nell'aprile del 2008,a sei anni, si infortunava in una competizione a Milano. L ecografia era molto chiara: lesione al tendine flessore superficiale delle falangi di notevole estensione, diciamo da met stinco fino al nodello. In occasione di questo infortunio si ritenne di procedere alla inoculazione di staminali ricavate dal sangue del soggetto stesso. Oltre al trattamento per via generale stato associato quello locale ecoguidato nei punti lesionati del tendine. E' stata inoltre eseguita le desmotomia del legamento anulare per facilitare lo scorrimento dei due flessori tra loro e aumentare le possibilit di riuscita. Dopo due mesi il tendine era ecograficamente a posto. La terapia che poi seguita si chiama RIPOSO. E' infatti molto importante associare a qualsiasi cura ( staminali comprese ) un lungo periodo di inattivit. Il cavallo era in pratica alimentato quasi solo a fieno o erba ( a seconda della stagione ). Di giorno era lasciato all'aperto,inizialmente in un piccolo paddock di 6x6 metri. Mentre passava il tempo aumentavano le dimensione delle recinzioni fino ad arrivare ad un paddock di 55x110 metri. Solo nell'aprile del 2009,ad un anno esatto dall'infortunio,si riprendeva l'allenamento. Veniva inoltre deciso di cambiare il tipo di competizione e passare dallo steeple ai cross o steeple cross dove l'andatura meno severa e l'incidenza di infortuni forse pi bassa. Con grande trepitazione perci il cavallo debuttava in cross nell'ottobre del 2009 a Treviso a 18 mesi dalla corsa precedente. Tengo precisare che il cammino in questa nuova specialit stato pieno di difficolt specie dovute al temperamento caldo del cavallo che,abituato a partire a ritmo pi sollecito,era solito tirare molto nei primi 2000 metri e a volte a sbagliare i salti perch poco abituato a saltare sotto andatura. In alternativa capitato di farlo correre in testa dove si dimostrato pi sereno. A novembre 2009 arrivata la prima grande

soddisfazione:vittoria in Listed in steeple cross di 4500 metri a Grosseto. E' seguito un periodo invernale non brillante che si concluso con caduta del fantino in Gruppo 3 a Roma quando si era in lizza per un piazzamento,sicuramente non per la vittoria. Dopo una pausa di un paio di mesi si incominciato a maggio 2010 la lunga stagione primaverile-estiva di Merano. In quattro mesi il cavallo ha vinto tre corse di buon livello e si piazzato in altre due. Una di queste era una Listed. In 11 mesi ha corso 14 volte in ostacoli e in distanze dai 3500 ai 6000 metri ! Ora in paddock per due mesi di meritata vacanza in attesa di preparare la stagione 2011. Che dire in conclusione? La terapia con cellule staminali si rivelata una volta di pi ottimale. Voglio per sottolineare l'importanza di tutti gli accorgimenti accessori che sono gi stati elencati che sono parte integrante del buon esito terapeutico. Insisto su questo punto perch troppe volte ho visto tendini "guariti" dopo due mesi e cavalli messi a correre a tre o quattro mesi da un trauma e destinati fatalmente a recidivare in tendiniti ancora pi gravi. E a questo punto mi capitato di sentire troppe stupide critiche da parte dei detrattori delle staminali che non avevano funzionato. Le terapie con cellule staminali ricavate dal sangue sono "solo" la migliore cura esistente per un elevato numero di patologie del cavallo. Non sono l'acqua miracolosa che rende immuni da malattie e neppure immortali. E' molto importante fare notare sempre questo ai clienti se si vuole dare una possibilit vera all'uso terpeutico di questa pratica veramente stimolante ed eccitante. Emanuele Allegri novembre 2010 (medico veterinario). Sempre per quel che riguarda le patologie ortopediche anche le fratture, le periostiti, il mal di stinchi, le formelle, il cattivo accrescimento e i postumi di catastrofiche fratture multiple vengono aiutate dal trattamento con le staminali del sangue:
SILVIO Silvio nato in una simpatica casetta del litorale romano, insieme a una nidiata di cuccioli di pastore tedesco, da pap Beethoven e mamma Lupa. Il padrone dei suoi genitori un signore arabo che lo adora, perch da intenditore dice che e` il pi bel cucciolo di pastore tedesco che gli sia mai capitato da quando alleva questa razza di cani. Per questo, a meno di due mesi dalla nascita, lo d in adozione ad una coppia di amici, che gli garantiscono la massima dedizione e si impegnano a diventare dei bravi padroni, nonostante sinora si siano dedicati soltanto a crescere dei gatti. E il loro primo cane e per qualche strano motivo (politico o no, chi pu dirlo?), lo chiamano Silvio. Una cosa certa: che il nome significhi o no qualcosa, lo adorano con tutte le forze. Cos Silvio entra in una nuova famiglia, in una grande casa di campagna, dove lo aspettano due padroni grandi, una padroncina di 8 anni e 2 superbi e scontrosi gattoni, che per prima cosa gli fanno capire con un paio di zampate ben assestate chi comanda sul loro territorio. E cos Silvio, mugolando con un orecchio ferito, fa il suo ingresso in societ,

scodinzolando tutto il giorno dietro il suo padrone preferito, da cui non si stacca neanche di un metro. Il padrone ha capito bene una cosa: il piccolo irrefrenabile, incontenibile, simpatico e irruento, ma va controllato attentamente, perch ha labitudine di ficcarsi fra le ruote del fuoristrada ogni volta che lui esce dal cancello di casa. Quel giorno il padrone fa come tutti i giorni: dopo aver caricato lauto con pi di una tonnellata di cemento e masserizie, chiude il cucciolo in garage per essere sicuro che non si getti fra le ruote del fuoristrada al momento di mettere in moto. Silvio non conosce i cancelli elettrici, ma oggi ha capito bene una cosa, che quando il cancello arrivato fino in fondo e sembra gi perfettamente chiuso, basta mettere il muso davanti ad una piccola cellula per farlo riaprire e correre felice tra i piedi del suo padrone preferito, che nel frattempo si gi messo alla guida. Ma non importa: lui si accuccia contento fra le ruote posteriori del poderoso fuoristrada e aspetta buono buono. Quello che succede dopo proprio non se lo poteva immaginare: come poteva pensare che il suo adorato padrone lo avrebbe schiacciato senza accorgersi di lui e che poi insieme avrebbero passato un lungo pomeriggio stesi sul prato a piangere tutti e due, aspettando il veterinario e che per molti giorni, anzi molte settimane, avrebbero fatto la spola tra la sua casa e gli ambulatori veterinari di mezza Roma, per salvargli la vita, prima, per tentare poi di salvargli il femore fuoriuscito, il bacino plurifratturato, la spina dorsale lesionata, la zampa destra quasi inerte? Due giorni tra la vita e la morte ha passato il piccolo Silvio, quando la parte inferiore del suo corpo non rispondeva pi agli stimoli e il suo emocromo sconsigliava qualsiasi intervento: soffriva cos tanto che la sua padrona anche per un solo secondo di orologio ha pensato che non si poteva far soffrire una creatura cos piccola e che sarebbe stato meglio addormentarlo per sempre. Ma lodissea di Silvio non poteva finire cos qualcuno lo ha operato, ha rimesso insieme del suo piccolo corpo come un puzzle complicato e gli ha restituito la sua vita di cucciolo, ma certo non una vita normale. Le sue zampe cedono sotto il peso di un corpo che cresce a vista docchio, la sua schiena arcuata innaturalmente, le cose non vanno certamente per il meglio. Il futuro che si prospetta quello di un cane claudicante, costretto spesso nella cuccia, con un mobilit ridotta quasi della met. Dietro langolo, quando si porta amore, c sempre una buona nuova: questa volta si tratta del dott. Polettini e della sua miracolosa terapia con cellule staminali. Ci vorranno tre mesi, ma vedrai che la terapia far effetto. Cos stato, ora Silvio di nuovo in piedi: non solo vivo e felice, come prima e pi di prima, ma anche veloce e scattante, quando galoppa come un pony sul prato di casa o salta dai muretti del giardino e comunque per i suoi padroni ritornato il pi bel pastore tedesco del mondo. Meneghello Massimo

Gia` dalle prime applicazioni avevo capito che le cellule staminali del sangue avrebbero completato il tipo di terapia che praticavo tutti i giorni . Il mio sistema di cura olistico pone le basi nella medicina tradizionale, infatti continuo regolarmente ad aggiornarmi in diversi congressi internazionali ogni anno, ma do` decisamente importanza alle relazioni del paziente con lambiente, rendendo ogni caso clinico unico. Se poi trovo che vi sia uno squilibrio dellenergia ricorro a tecniche di medicina energetica come omeopatia e agopuntura , ma se lenergia da riorganizzare e` molto bassa o inesistente la mia medicinaperde ogni speranza di riuscita. Dovevo allora trovare un qualcosa che rialzasse il livello energetico del paziente in modo uniforme e, visto che le staminali hanno la capacita` di costruire o sistemare un organismo perche`lo conoscono nella sua interezza, mi venne la convinzione che le staminali del sangue autologhe potevano essere valide in questo senso se applicate per via endovenosa . Il primo caso che presi in considerazione fu il pony di mia figlia che aveva i sintomi del morbo di Cushing , una malattia molto simile al morbo di Parkinson umano, che aveva poche speranze di guarire. Decisi cosi`di provarle su un animale che, oltre a non poter svolgere una vita sportiva soddisfacente, prendeva ogni sorta di malattia per laumento di cortisone nel sangue dovuto al suo problema metabolico. Naturalmente non mi aspettavo niente di eclatante ed infatti nei primi giorni non ci furono cambiamenti ,ma dopo 2 mesi il pony subi`unimpensabile trasformazione e comincio` a partecipare a gare di un metro e 15 centimetri con buoni risultati (prima era eliminato in gare di 80 centimetr di altezza). Cominciammo cosi`ad applicare luso sistemico delle staminali in patologie incurabili ottenendo risultati tangibili. Fu allora che Alessandra ebbe contatti con un suo collega americano che, quando capi` che stavamo ottenedo risultati su patologie metaboliche con le staminali, disse ad Alessandra di smettere di parlare al telefono e di non mandargli email finche`non avessimo brevettato. Cosi quest`avventura, oltre ad assorbire energie per lo sviluppo della sperimentazione in laboratorio e in vivo, ci impegno` nella stesura dei brevetti. Fu proprio portando avanti il brevetto che la sperimentazione prese una nuova piega. Ci eravamo recati da Barzano`e Zanardo per il primo brevetto , ma prima di renderlo effettivo in tutto il mondo decidemmo di appoggiarci alla GLP che era un societa` specializzata nella difesa dei brevetti, il responsabile, il dott. Gilberto Petraz ci era stato indicato da quel Carlo Kechler che ci avrebbe fornito appoggio economico e commerciale per far partire l`operazione. Per Petraz la prima stesura del brevetto non dava la sicurezza di poterlo difendere perche`mancavano alcune prerogative essenziali , che pero`, sempre apparentemente in modo casuale, arrivarono tramite il padre di Saverio, un mio amico e cliente , il Professor Gioacchino Robustelli, che, dopo aver assorbito linnovativita`della scoperta, disse che lunico modo per fare una ricerca valida era sapere cosa si stava sperimentando ed in che quantita`. Dovevamo quindi arrivare a conoscere di quali cellule disponevamo ed in che numero. Era la stessa cosa che pretendeva Petraz per dare sicurezza al brevetto! Partiva quindi la sfida per raggiungere quellobbiettivo che ci avrebbe permesso di fare sperimentazione accreditata e di brevettare . Da allora entrarono in gioco persone che credevano nel progetto con la volonta` di far giungere agli esseri umani quei benefici che erano cosi` evidenti ed indiscutibili negli animali e tramite loro cominciammo la nostra ricerca in vitro e in vivo. Ma torniamo al nostro brevetto: in un tempo da record la mitica Alessandra riusci`ad avere in mano cio`che serviva per la ricerca e per il brevetto e intanto la mia sperimentazione prendeva sempre piu` piede per il passa parola di persone soddisfatte dei risultati che zittivano i denigratori. Se da una parte alcuni ci attribuivano lappellativo di venditori di fumo e si accanivano sulla mancanza di un protocollo di ricerca classica, altre persone piu`illuminate del mondo accademico rimanevano possibiliste per non negare a priori una speranza per se stessi e per lumanita` ed altre ancora ne percepivano immediatamente la bonta` e lappoggiavano incondizionatamente.

Questo percorso ci ha portato ad avere riconoscimenti scientifici : nel novembre 2010 la mia presentazione al congresso americano della FAEP improntato sulla medicina rigenerativa, che si svolgeva proprio ad Orlando dove era nata la mia idea qualche anno prima, esprime la sintesi del lavoro fatto finora e ve lo propongo attraverso immagini nella sua drastica innovativita` ritornando poi a darne spiegazioni piu`approfondite nei capitoli successivi.

Capitolo 2 Pubblicazioni, presentazione ad Orlando ed altre immagini significative


PUBBLICAZIONI: Peripheral Blood stem cell: Phenotypic Characterization by Cytofluorimetric analysis M. Ranalli1, G. Marf1, G. Rotta2, V. Martini1, M. Polettini3, C. Di Stefano1, P. Sinibaldi Salimei1 and A. GambacurtA THERAPEUTIC APPLICATIONS OF STEM CELLS OBTAINED FROM PERIPHERAL BLOOD IN TENDONS, LIGAMENTS AND SKIN INJURIES
Carlotta Gabbiani, Valentina Martini#, Patrizia Palomba#, Marco Ranalli#, Graziella Zohar, Marco Polettini and Alessandra Gambacurta# # Dept. of Sperimental Medicine and Sciences, Faculty of Medicine and Surgery, University of Roma Tor Vergata. D.V.M. APPLICAZIONI TERAPEUTICHE DI CELLULE STAMINALI OTTENUTE DAL SANGUE NELLA TRATTAMENTO DI LESIONI TENDINEE, LEGAMENTOSE E CUTANEE Graziella Zohar, Carlotta Gabbiani, Marco Polettini ,Valentina Martini2 e Alessandra Gambacurta

EXPANSION AND PURIFICATION OF PERIPHERAL BLOOD STEM CELLS: PHENOTYPIC CHARACTERIZATION Valentina Martini, PhD 1, Gianluca Rotta, Doctor 2, Paola Sinibaldi Salimei, Professor 1, Flavio Acri, Student 1, Patrizia Palomba, Student 1, Marco Polettini, Doctor 3, Marco Ranalli, Doctor 1, Alessandra Gambacurta, Professor 1

Blood derived stem cells like: therapeutic applications in the ophthalmology field Di Stefano C.**, Marfe G. **, Martini V. **, Polettini M. , Gabbiani C. , Sinibaldi Salimei P. **, Ranalli M. ** and Gambacurta A. **, *
How to use Stem Cells Obtained from Peripheral Blood in Dermatology and Ophthalmology Marco Polettini, DVM; Carlotta Gabbiani, DVM; Jan Spaas,DVM; Graziella Zohar, DVM;
Valentina Martini, BS, PhD; and Alessandra Gambacurta, BS, PhD.

Expansion and purification of equine peripheral blood stem cells with clinical applications Expansie en purificatie van equine perifere bloedstamcellen met klinische toepassingen

J.H. Spaas1 , A. Gambacurta2, M. Polettini3, C. De Schauwer4, G.R. Van De Walle5, A. Van Soom6presentazione USA con foto..

CAPITOLO 3 IL NOSTRO PROGETTO.


Fin dallinizio di questavventura l obbiettivo e` stato quello di sviluppare il nostro progetto in umana il prima possibile per il fatto che la gente a cui possiamo alleviare sofferenze non puo`aspettare . Per arrivare a questo il primo passo era la tipizzazione delle cellule, un lavoro enorme fatto dalla professoressa Alessandra Gambacurta, che ha impegnato tutte le nostre risorse e ci siamo riusciti! Altro passaggio obbligato per raggiungere il nostro goal era dare una credibilit` tale da far accettare i lavori alla comunita`scientifica e siamo riusciti a fare presentazioni allestero e in Italia! Non siamo poi mai caduti nella tentazione delle scorciatoie, come quella di creare una clinica umana in uno Stato permissivo per sviluppare la nostra procedura che avrebbe screditato il fatto che siamo gli unici che possono fare una sperimentazione legale e non ci siamo appoggiati a Stati al di fuori del mondo occidentale perche`non avrebbe portato riconoscimenti scientifici impoverendoci di fondi ed energie. Siamo anche arrivati alla conclusione che, per ora, sviluppare un progetto profit nellambito della veterinaria sarebbe un impegno economico enorme e con una proiezione di redditivita` molto scarsa, con rischio di errori terapeutici che potrebbero compromettere lo sviluppo della terapia nelluomo. In veterinaria non ce` lopposizione legislativa ad alcun tipo di staminale, sia pure essa embrionale, e le cellule possono essere preparate da qualsiasi laboratorio, allinterno della clinica veterinaria o addirittura a casa del veterinario stesso senza bisogno di approvazione legislativa, per non parlare di lisato piastrinico e similari che vengono proposti con il nome di staminali. Porre le nostre cellule su questo stesso piano, nel medesimo mercato, ne danneggerebbe enormemente limmagine. Guardiamo invece alla veterinaria come il mezzo per interessare la medicina umana attraverso i risultati scientifici e finche` non realizzeremo un centro di ricerca veterinario deccellenza, collaboreremo con specialisti per sfruttare la loro competenza specifica e cliniche veterinarie, tra le piu`attrezzate in Europa, dove sviluppare lavori di sempre miglior qualita`.

Schematicamente il percorso dellevoluzione del progetto compresi i risultati ottenuti finora: 1- Tipizzare le cellule per far partire una sperimentazione valida . 2- Procedere con altri lavori in laboratorio che permettano di completare la sperimentazione in vitro in modo definitivo per pubblicare un lavoro a dir poco sorprendente nelle riviste di alta credibilit` scientifica. 3- Fare sperimentazione con un nucleo di veterinari formati in questa pratica terapeutica, che ci permetta di presentare lavori alla comunita` scientifica internazionale. 4- Partecipare a numerosi meeting internazionali dove sensibilizzare i veterinari pratici della bonta`della nuova terapia attraverso presentazioni, colloqui e documentazioni scritte, ottenendo una nostra consacrazione scientifica. 5- Sensibilizzare le persone comuni alla nostra scoperta con un libro divulgativo.

6- Un secondo libro, questo, molto piu`ricco di nozioni scientifiche, avra` il compito di acquisire una nuova fascia di lettori: medici , ricercatori, fondazioni ed holding sensibilizzandoli alla partecipazione del progetto. Attraverso la divulgazione fatta ai congressi internazionali trovare la collaborazione di alcune cliniche veterinarie estere ed italiane che dispongano di una strumentazione diagnostica davanguardia con cui fare lavori scientifici di maggior peso. Naturalmente la sperimentazione in queste cliniche va seguita strettamente dai veterinari del nostro staff perche`la terapia e`talmente delicata che rischierebbe di naufragare insieme alla nostra credibilit`. Il futuro: Quel che vado ora a descrivere non e`certo un business plan , ma solo una delle strade possibili per raggiungere i nostri obbiettivi. Descrizione sommaria del progetto d'investimento ed illustrazione del tipo di impresa che lo ha gestito finora e quella che lo svilupper in futuro. Il progetto di investimento riguarda lo sviluppo dei brevetti inerenti alle cellule staminali da sangue ottenute per deprogrammazione da pochi millilitri di sangue e la loro applicazione clinica in medicina umana. La Thankstem, usufruendo della possibilita` della medicina veterinaria di usare cellule staminali adulte in patologie non provocate, ha portato avanti una sperimentazione con lintento di avere le conferme per poter giungere al suo obbiettivo: partire con un progetto in umana! Le esperienze su 10000 inoculazioni in animali (cani e cavalli) vicini nella scala zoologica alluomo, e su patologie non provocate, hanno sviluppato un protocollo terapeutico oggi estremamente sicuro adatto ad agire su patologie finora considerate incurabili. Tale trattamento puo`essere usato allinterno di qualsiasi protocollo terapeutico farmacologico,e puo`dare effetti positivi sullinvecchiamento, per cui il procedimento puo` anche essere applicato in via preventiva su ogni individuo non affetto da una vera e propria patologia. Inoltre si e` costatata la mancanza di effetti collaterali inoculando piu`volte cavalli e cani in tempi ravvicinati per un terzo della loro vita. La nuova metodologia ha lobbiettivo e il potere di apportare cambiamenti al sistema terapeutico usato finora con risultati che prevedono un notevole salto di qualita` della salute pubblica, un taglio alle spese sulla sanita`, maggior integrazione nella vita attiva di persone della terza eta`, mancanza di controindicazioni, successi su malattie finora incurabili e prevenzione. ll tipo di impresa che lo puo` realizzare in medicina umana deve avere le caratteristiche di una casa farmaceutica predisposta a sviluppare biotecnologia, o una holding che possieda unimpresa che si occupa di biotecnologia, o una grande fondazione a cui stia a cuore la salute dellumanita` o infine ad uno Stato . Tale impresa deve provvedere ad una produzione cellulare,ad una sperimentazione in vitro, ad una sperimentazione in vivo in veterinaria ed umana e deve sfruttare le particolari caratteristiche dellinvenzione per entrare rapidamente nella fase produttiva. Indicazioni sul mercato, sulle caratteristiche della concorrenza e su fattori critici (punti di forza e punti di debolezza rispetto al mercato).

La terapia con cellule staminali del sangue in campo umano avra unutenza di milioni di persone e andra` sviluppata nel mondo occidentale perche` da`maggior fiducia ai pazienti . Inizialmente andranno trattate solo patologie senza speranza,ma appena verra`presa piena coscienza dei risultati e della mancanza di controindicazioni, la terapia sara`estesa gradatamente a patologie sempre meno gravi fino alla prevenzione ed alluso di cellule staminali eterologhe prodotte da donatore di sangue universale per patologie acute come lictus e linfarto; ogni ospedale o clinica ne dovra`essere fornita e dovra`sostituire le cellule usate in urgenza ogni 10 giorni circa. Le cellule staminali che vengono prodotte con il nostro sistema hanno diverse caratteristiche positive se paragonate alle altre cellule staminali prodotte finora. 1-Basta un prelievo di sangue di 3-5 ml. introdotto poi in una provetta con anticoagulante; mentre le cellule staminali prodotte da midollo prevedono lasporto di midollo osseo che e`molto invasivo e quelle ottenute da grasso richiedono un intervento chirurgico. 2-il tempo di preparazione e`intorno alle 72 ore rispetto alle 2-4 settimane delle cellule ottenute da coltura cellulare sia del grasso che del midollo. 3- le cellule staminali adulte ottenute senza coltura dal grasso e dal midollo, ma solo da raccolta e concentrazione, non sono mai cellule in purezza, cioe`contengono altre cellule e soprattutto detriti, mentre le cellule ottenute con il nostro procedimento sono prive di altre componenti . 4- le cellule staminali embrionali, anche se ne viene concesso luso sperimentale in alcuni Stati occidentali, provocano costantemente teratomi (tumori), mentre tutte le cellule staminali adulte non hanno questa azione negativa . 5-il quantitativo di cellule staminali che possiamo ottenere con il nostro sistema e`praticamente illimitato 6-le cellule ottenute in coltura cellulare sia del grasso che del midollo manifestano sulla membrana, oltre ai recettori di staminalita`, numerosi recettori diversi che indicano gia` degli indirizzi specifici delle cellule. Le cellule staminali ottenute da de programmazione di cellule del sangue hanno solo i recettori di staminalita`senza mostrarne altri se non quelli del movimento cellulare. 7- il fatto di avere esclusivamente dei recettori specifici ci ha permesso di tipizzare( caratterizzare ) le nostre cellule e numerarle( attraverso facsaria); questo ci ha permesso di brevettare il procedimento partendo da qualcosa di qualificabile e quantificabile. E ci permettera` di far partire per la prima volta una sperimentazione umana perche`sappiamo cosa facciamo e quanto ne facciamo , finora le cellule staminali adulte ottenute da grasso e midollo erano troppo eterogenee per i numerosi recettori di membrana diversi e per questo senza le prerogative per far partire una sperimentazione. Non esiste attualmente alcuna sperimentazione in vivo approvata in medicina umana perche`non si puo`sperimentare qualcosa se non lo si qualifica e quantifica. 8-le cellule staminali che otteniamo dalla de programmazione sono di tre tipi, ciascuna esclusivamente con i propri recettori: staminali emopoietiche , staminali mesenchimali e staminali con i fattori di pluripotenza caratteristici finora solo delle cellule staminali embrionali. La ricerca internazionale finora ha ottenuto cellule staminali adulte pluripotenti solo ricorrendo a colture di cellule embrionali da cui ha estratto i fattori di pluripotenza inserendoli in retrovirus che sono stati poi immessi in colture di staminali adulte con costi e rischi molto alti e pochi risultati terapeutici . I tre tipi di staminali che otteniamo li possiamo dividere ed usare in cocktail con percentuali ottenute tramite facsaria nel rispetto del nostro protocollo terapeutico ormai consolidato, sicuro e prezioso.

9- le cellule staminali ottenute da de programmazione del sangue hanno la caratteristica di essere degli emoderivati , per cui sottostanno alla legislazione inerente agli emoderivati dove e`specificato ( comprese le cellule staminali del sangue) per cui potrebbero essere immesse sul mercato immediatamente(anche la sperimentazione facilitata perch stiamo parlando di una autotrasfusione di alcune componenti del sangue) . Gia`altre cellule staminali del sangue sia autologhe che eterologhe, ottenute con l aferesi, sono usate nella cura delle leucemie. In questo caso devono pero`essere somministrati fattori di accrescimento al paziente per liberare staminali dal midollo al sangue. Queste cellule vengono usate per curare alcuni tipi di leucemia e hanno la caratteristica di produrre esclusivamente cellule del sangue perche`, a differenza delle nostre, sono gia`indirizzate (cioe`hanno gia`molti recettori diversi da quelli di staminalita`). Nel nostro caso la procedura diversa e non dovrebbe essere considerata una manipolazione del sangue. E`comunque molto meno invasiva della tecnica con aferesi gia`approvata legislativamente. Sicuramente lapprovazione o meno della terapia potra`dipendere anche da chi la sottoporra` al giudizio e in quale Stato verra` presentata. Non escludo che vi possano essere rallentamenti legali, ma la prima tipologia di trattamento con le staminali ad essere accettata sara`inevitabilmente la nostra sia per la tipizzazione che per la provenienza da sangue e non da altri tessuti.

Obiettivi di vendita ed organizzazione commerciale. Descrizione della fattibilit tecnica del progetto relativamente al processo produttivo, alla necessit di investimenti in impianti, alla disponibilit di manodopera e di servizi quali trasporti, energie, telecomunicazioni, ecc I nostri obbiettivi profit non sono nel campo veterinario perche`il mercato e`estremamente meno redditizio di quello umano e i veterinari, gli acquirenti delle nostre cellule, metterebbero sul piatto della bilancia i costi spesso molto bassi dei trattamenti di medicina rigenerativa che vengono usati attualmente , con i costi piu`alti delle nostre cellule. Mettere sul mercato veterinario il nostro prodotto lo porrebbe sullo stesso piano di tecnologie obsolete, poco risolutive e non accettate dalla medicina umana, declassandone lefficacia e loriginalita`. Inoltre saremmo sempre nel costante pericolo di un errore compiuto dai veterinari pratici con leventuale screditazione del prodotto e la perdita del know how terapeutico che e`una nostra ricchezza economica e garanzia di sicurezza per un rapido e sicuro sviluppo in umana. (Unimpresa interessata nello sviluppo della nostra invenzione avra`piu`interesse a collaborare con noi che a cercare di aggirare i brevetti, soprattutto se deve perdere almeno 5 anni per arrivare ad un sistema terapeutico sicuro che noi abbiamo ottenuto da un tipo di sperimentazione difficilmente riproducibile da qualsiasi istituto di ricerca) . Il nostro obbiettivo e`di raggiungere il mercato umano seguendo uno sviluppo che parte da unulteriore e piu`approfondita ricerca scientifica veterinaria ed una parallela ricerca in umana in vitro e poi in vivo. Lo sviluppo deve lasciare la parte veterinaria allUniversita`di Tor Vergata di Roma, potenziando la funzionalita` del suo laboratorio con attrezzatura per sviluppare la produzione cellulare ed i lavori in vitro. Lidea di fare un grande centro clinico diagnostico veterinario solleticherebbe notevolmente lego dei veterinari che lo dovrebbero sviluppare, ma non e`economicamente e scientificamente la scelta migliore perche` costringerebbe a fare enormi investimenti per la tecnologia diagnostica e lingaggio di diversi professionisti specializzati, inoltre ci farebbe perdere del tempo che non abbiamo per la sua realizzazione . E`invece molto piu`fattibile appoggiarci ad alcune cliniche veterinarie private o universitarie scelte per la qualita`della tecnologia diagnostica e degli specialisti, offrendo loro come contropartita esclusive per tempi prestabiliti in determinati perimetri territoriali alle cliniche private e la possibilita`di apporre il nome sui lavori scientifici prodotti alle cliniche universitarie. La nostra ricerca e sperimentazione e`gia` stata sviluppata in questo senso, ma per evitare la perdita del nostro prezioso know how, abbiamo deciso che

saranno i veterinari formati in questi anni ad occuparsi dei trattamenti con le staminali nelle varie strutture di collaborazione scelte. Da queste collaborazioni otterremo lavori basati su diagnostica davanguardia che ci faranno acquisire maggior credibilit`e moltiplicheranno il numero delle nostre pubblicazioni. Lo sviluppo umano andra` portato avanti assolutamente in un paese occidentale , preferibilmente la Svizzera o gli Stati Uniti perche`hanno una mentalita` improntata verso il valore sostanziale di una scoperta e verso il rispetto del suo valore economico che risultera`vantaggioso per limpresa che lo sviluppera` e per lo Stato che lo permettera` . Per lo sviluppo in umana andranno allestiti due laboratori separati: il primo laboratorio per sviluppare la parte di sperimentazione su animali di laboratorio che per costi e ragioni morali non abbiamo potuto e voluto portare avanti a Tor Vergata (se la mancanza di questa sperimentazione sembra ora una pecca e`stata nellevoluzione della scoperta la carta vincente perche`ci ha obbligati a seguire una ricerca sperimentale diversa portandoci diversi anni avanti al resto del mondo sulla terapia staminale). La sperimentazione su animali di laboratorio e`una tappa obbligata per avere credibilit` nel mondo medico attuale anche se nel caso specifico di una auto emotrasfusionepotrebbe essere superflua. Il secondo laboratorio servira`alla produzione di cellule per una sperimentazione in umana in vivo. Lo staff di laboratorio andra`preparato dal nucleo tecnico di Tor Vergata sotto la guida della prof. Gambacurta che fara`condividere il suo know how che ha molto piu`spessore di cio`che e`stato riportato nei brevetti. Limpresa che vuole garantire il primo sperimental trial dovra`studiare le possibilita`legislative di ogni stato del mondo occidentale valutando le migliori occasioni di sviluppo; partendo dal fatto che le staminali del sangue sono emoderivati, che gia`esiste linoculazione endovenosa di cellule staminali del sangue per la leucemia dove i fattori di accrescimento vengono somministrati in vivo e che per la prima volta sappiamo qualita`e numero di cellule staminali somministrate. Dovra`poi essere allestita una clinica o trovata una collaborazione con una struttura sanitaria esterna dove inoculare le cellule a pazienti senza piu`alcuna speranza di guarigione che, sotto la loro responsabilit`, provino il trattamento. La terapia staminale sara`indirizzata a malattie che andranno valutate in virtu`dei risultati ottenuti in patologie veterinarie non provocate, attraverso medici dipendenti dellimpresa informati dal dott. Polettini riguardo al protocollo terapeutico sicuro. Questa parte di sperimentazione, dopo i primi successi in vivo, dara` in breve tempo una maggior permissivita` legale del trattamento che attirera`una fascia di clienti con alta disponibilit`finanziaria per farsi curare patologie meno gravi. Questa sperimentazione delite, se ben organizzata, potrebbe limitare parte dei costi sostenuti dallimpresa. Successivamente alla terapia subentrera`la prevenzione che avra`bisogno solo di un day hospital dove i pazienti verranno tenuti sotto osservazione per due ore, poi dimessi e ricontrollati con analisi di routine il giorno successivo. Non servira`quindi una struttura medica con molti posti letto , ma adiacente ad un albergo. La terapia avra`poi uno sviluppo su larga scala in laboratori di proprieta`dellimpresa o sara`data in gestione a terzi attraverso cessione di royalty in tutto il mondo. Dopo aver raggiunto la credibilit`sul prodotto omologo attraverso lemotrasfusione sara`il momento di sfruttare una ulteriore scoperta da noi fatta che riguarda una peculiarit`delle cellule staminali ottenute: la mancanza quasi completa di mostrare il complesso di istocompatibilit`( 0,3% -0,8%) delle nostre staminali, questo e` il fattore che da` la reazione di rigetto. Gia`abbiamo sperimentato in 500 casi linoculazione

endovenosa di cellule eterologhe in animali della stessa specie senza aver avuto alcun tipo di reazione anche se le cellule erano state inoculate piu`volte. Si potra`allora produrre cellule staminali da sangue da donatore universale (da mezzo litro di sangue si possono ottenere fino a 5.000 dosi di cellule staminali per uso esclusivamente endovenoso) e recapitarle in ogni ospedale del mondo per curare problemi acuti su base cardio vascolare come linfarto ed lictus creando un farmaco rigenerativo salvavita. Sara`poi da valutare se limpresa decidera`di accentrare la produzione in laboratori di sua proprieta` nel mondo o di vendere royalty e know how. Un'altra possibilit di sviluppo sar data dalla produzione di colliri a base di staminali autologhe del sangue per la cura delle ulcere corneali e soluzioni topiche autologhe per le rughe e la ricrescita dei capelli. I costi per limpresa interessata saranno dati dallacquisizione del brevetto o di parte di esso; dal finanziamento della ricerca veternaria presso lniversita`di Tor Vergata a Roma che comprendera`2 biologi, due citofluorimetristi, 4 veterinari, laffitto di locali alluniversita`,laffitto di locali per un ufficio dove lavorera`una segretaria, un autista destinato alla rapida consegna delle cellule in Italia o negli aereoporti da dove partono i veterinari addetti alle inoculazioni. Servira`un altro facsaria, tutti i fabbisogni di laboratorio per la normale produzione cellulare e per le ulteriori ricerche in vitro, servira`unautomobile da affidare allautista , tutta lattrezzatura medica e laffitto di locali per le inoculazioni di cellule in animali a Roma dove potranno arrivare animali da tutto il mondo, inoltre tutta lattrezzatura veterinaria che consenta l uso delle staminali ed una diagnostica di routine. Inoltre si dovr dare ogni possibilit di aggiornamento allo staff scientifico e rimborsi per tutti i viaggi fatti in Europa per la consegna delle cellule. Questo settore continuera`a portare avanti altre sperimentazioni e pubblicazioni facendo aumentare la credibilit` della terapia, senza perdere il nostro know how terapeutico e dando nuove vitali informazioni alla sperimentazione parallela in umana.. I due laboratori di umana ubicati probabilmente allestero saranno dotati inizialmente di almeno tre facsaria , un manager, 4 biologi, 3 citofluorimetristi, i locali e tutta lattrezzatura di laboratorio adeguata. Inoltre bisognera`vedere se sviluppare una nuova struttura medica o affittare una struttura gia`esistente con la presenza di uno staff medico di almeno 3 elementi stipendiati dallimpresa a cui verra`fatto firmare un patto di riservatezza. Levoluzione di questa struttura dipendera`dalliter legislativo e burocratico che dovrebbe permettere di passare da una terapia su casi disperati, ad una terapia per patologie meno gravi fino alla terapia preventiva dove bastera` un day hospital. Si dovra`essere affiancati costantemente da uno studio legale specializzato che segua la procedura di immissione sul mercato delle cellule e ne difenda il brevetto in tutti gli Stati a cui e`stato presentato. La campagna pubblicitaria potra`essere sviluppata attraverso varie strategie che saranno poi integrate da una agenzia specializzata. Potrebbe essere lattuale presidente della Thankstem, Carlo Kechler, assistito da Antonia Pinardi, il nostro ambasciatore che divulghera` la scoperta al mondo non scientifico come le associazioni che si occupano di malattie specifiche o delle fondazioni interessate alla salute, indicendo meeting, conferenze stampa ed eventi in tutto il mondo. Un effetto divulgativo e`gia`stato ottenuto informando il fior fiore dei veterinari internazionali durante meetings e congressi, personalmente, con presentazioni e con materiale esplicativo. Da cui si e`arrivati alle prime compartecipazioni con cliniche veterinarie di alto livello.

Per portare alla luce i nostri primi successi terapeutici era stato deciso di pubblicare un libro divulgativo che ha permesso di sensibilizzare la gente e i nostri primi e lungimiranti investitori. Un ulteriore passo avverra`quando uscira`un secondo libro, questo che state leggendo, che coinvolgera`persone del mondo scientifico rimanendo pero`comprensibile a tutti. Piano di fattibilit economico - finanziaria quinquennale Il piano iniziale va sviluppato in 5 anni e avra`unevoluzione produttiva piu`o meno rapida a seconda delle difficolt`legali e burocratiche, ricordiamo sempre che cellule staminali del sangue vengono usate tutti i giorni in molti stati occidentali per curare alcune forme di leucemia e possono essere considerate unemotrasfusione, per cui ce` una buona probabilita`che si possa essere attivi per la prima fase di sperimentazione umana in vivo nel giro di pochi mesi. Una grossa impresa ci arrivera` prima per la possibilita` di appoggiarsi ai migliori studi legali e avra`politicamente piu`possibilita`di farsi ascoltare. Il piano economico spalmato nei primi 5 anni sara`cosi suddiviso: 1-costi per la struttura veterinaria a Roma che fa capo alla prof. Gambacurta e al dott. Polettini con 4 veterinari , 3 biologi, 3 citofluorimetristi, una segretaria , un autista. Affitto di locali per i laboratori nelluniversita e allesterno per un ufficio. Attrezzature di laboratorio , compreso un altro facsaria, una vettura aziendale, spese per i lavori in vivo ed in vitro da pubblicare, per linformazione, per laggiornamento, per congressi , per portare le cellule che andranno somministrate dai veterinari specializzati e laffitto di locali per trattare gli animali a Roma. Altri costi arriveranno dalla consulenza di specialisti accreditati e dalla pubblicita` fatta attraverso altre due persone adibite allorganizzazione di congressi,conferenze stampa, presenza con i nostri stands in manifestazioni divulgative e nei piu`grossi congressi medici del mondo( in questo caso affiancati da qualcuno del team medico) , contatti con le associazioni che si occupano di malattie gravi e con la stampa. 2- lo sviluppo in un altro paese occidentale (ipoteticamente potrebbe essere anche lItalia, ma ci vorrebbe una volonta`politica mirata a sfrondare interferenze parassitarie e baronali) dovra`inizialmente avere 3 biologi, 3 citofluorimetristi, due segretarie, un manager, ed uno staff di almeno tre medici che lavorino solo per limpresa. Ci sono poi i costi per i locali dove preparare le cellule, che devono essere 2 , uno per la sperimentazione su animali di laboratorio ed uno per la preparazione delle cellule da somministrare in vivo. Nel primo anno i facsaria potranno essere anche solo tre , ma dovranno crescere in maniera esponenziale nel caso la produzione lo pretenda. In piu` i costi di una struttura sanitaria o laffitto di locali presso di essa. 3- costi per lacquisto dei brevetti che riguardano lo sviluppo in umana che andra`spalmato in 10 anni. 4-costi per lassistenza legale Le prime spese saranno per i laboratori di sperimentazione in vitro , su animali da laboratorio e sulla ricerca veterinaria in vivo; solo dopo aver superato lostacolo burocratico- legislativo si potra`partire con linoculazione umana che, dopo i primi casi sperimentali ed i loro risultati positivi (per questo dovremo scegliere patologie gravi che possano dare risoluzioni rapide ed eclatanti),si passera` ad una sperimentazione che permetta di continuare lattivita`ammortizzando quasi tutte le spese. Pazienti abbienti , fondazioni e associazioni per malattie gravi, con le loro donazioni, porteranno avanti una terapia che in futuro potra`essere offerta a molti. La produzione cellulare in umana attraverso i facsaria di ultima generazione provvedera`a circa 30 pazienti nellarco di 24 ore. Il tempo di circa 40 minuti per ottenere ogni campione dipende soprattutto dal tempo di pulizia di tutti i circuiti della macchina tra un campione e laltro. Dobbiamo pensare che i facsaria in dotazione finora sono macchine che servono solo alla ricerca e non sono progettate per la terapia, in futuro produrranno sicuramente piu`campioni cellulari e sarebbe lungimirante assicurarsi lappoggio esclusivo della BeD che costruisce questo tipo di macchine in previsione di un probabile boom. (abbiamo gia`come Thankstem dei rapporti privilegiati con la BeD). Se attraverso il nostro know how verranno curati casi capaci di dare risultati rapidi ed eclatanti il numero dei pazienti da trattare, passando anche alla fase di terapia preventiva, crescera` in maniera esponenziale.

Attualmente ogni tipo di trattamento con cellule staminali, che non siano del sangue, e` considerato illegale per cui il prezzo di questa terapia puo`non avere limite di tetto, ma a noi starebbe a cuore che arrivi a piu`gente possibile e non solo ad una elite. Mettendo a punto un sistema di trattamento su un gran numero di pazienti si acquisirebbe una fascia di mercato molto piu`numerosa che porterebbe a guadagni ancora maggiori. Un'altra parte di mercato da non sottovalutare nei periodi iniziali potr essere la preparazione di colliri e soluzioni topiche per ferite, rughe e perdita di capelli. E`solo dopo almeno tre anni che si potra`cominciare a vendere licenze o a costruire filiali in tutto il mondo per la vendita autologa. Lulteriore step sara`produrre e vendere cellule staminali eterologhe ottenute da donatore di sangue universale a tutti gli ospedali del mondo come salvavita per infarti, ictus ,etc con la stessa tipologia di un farmaco emoderivato eterologo compatibile. Informazioni sulla redditivit attesa dell'investimento e sui fattori di rischio che possono influenzarla negativamente, partendo da ipotesi realistiche e prudenziali Parliamo dei fattori di rischio: il primo e` il tentativo di aggiramento dei brevetti che pero`hanno notevole solidita`e sono stati strutturati in modo che si completino e proteggano in maniera consequenziale. Il secondo rischio sono gli impedimenti burocratici e legali,ma anche qui disponiamo di caratteristiche che ci dovrebbero spianare la strada applicativa in tempi rapidi soprattutto se il Paese interessato ne risulti coinvolto. Un altro rischio e` inerente alla frustrazione di chi si senta escluso dal progetto. La redditivita`del progetto ( i brevetti inerenti alla medicina rigenerativa dovrebbero essere sfruttati per 25 anni e non 20) non ha limiti di entrate perche`non ce`niente di lontanamente simile nel mercato che possa proporsi come alternativa valida al nostro uso delle staminali. Costatata la solidita`del brevetto e la legalita`di applicazione, il numero delle inoculazioni e il prezzo di vendita variera`dalla strategia di mercato, ma e` sicuramente di diversi miliardi di euro allanno per quel che riguarda le cellule omologhe, ma puo`decuplicare quando verra`applicata la produzione di cellule eterologhe da donatore universale.

Tipologia delle imprese interessate


Le imprese interessate ad uno sviluppo del progetto possono essere: 1- Una holding che decida di acquistare o gia`possieda una casa farmaceutica o unimpresa di biotecnologia a cui demandare il progetto 2- Uno Stato lungimirante con lidea di ridimensionare la spesa della sanita`pubblica e rendere possibile la cura solo nella nazione proprietaria dei brevetti. ( il reddito del progetto potrebbe riassestare in pochi anni la situazione economica di Stati come Irlanda, Grecia ,Portogallo e anche Italia). 3- Una grande casa farmaceutica pronta a modificare il suo sistema dazione per un business che neanche tutti i brevetti ottenuti da DNA ricombinante potrebbero avvicinare. 4- Una Fondazione con la F maiuscola motivata dal bene comune che avrebbe dalla Thankstem maggiori facilitazioni .

Sintetica valutazione dell'impatto ambientale del progetto.


Limpatto ambientale sarebbe enorme, diminuirebbe la sofferenza non solo dei pazienti , ma anche di chi gli sta`vicino,diminuirebbe la spesa per la sanita`, migliorerebbe la situazione degli anziani che vivrebbero una vita partecipativa anche nella terza eta`, non ci sarebbe una maggior durata della vita , ma una miglior qualita`della vita vissuta. Un altro aspetto fondamentale sarebbe dato dalla miglior conoscenza di chi si sottopone alla terapia provocando una visione molto piu` illuminata delle interrelazioni tra idividui e tra popoli con il risultato di spegnere in parte gli odi e indirizzarelumanita` a pensare in maniera altruistica.

Capitolo 4 Le cellule staminali del sangue ed il loro significato etico nella terapia.
Quali sono le differenze tra le staminali del sangue e le altre tecniche di medicina rigenerativa e perche` sposano perfettamente i principi morali di chi non ammette luso di embrioni? Per dare una risposta cominciamo a mettere a confronto tutte le metodiche di medicina rigenerativa usate fino adesso e seguiamo i 4 passaggi della rigenerazione tissutale dopo un trauma nel tessuto tendineo; il raffronto riguarda solo lapplicazione locale delle staminali perche nelle tecniche differenti alla nostra luso sistemico ancora allo stato embrionale.

LA PATOLOGIA TENDINEA In questa breve descrizione spiego i vantaggi e i limiti delle terapie rigenerative nella patologia tendinea mettendo in risalto le maggiori potenzialita' che si hanno con l'uso delle cellule staminali ottenute dal sangue. Cio che vale per il tendine puo` facilmente essere riportato a molti altri processi patologici! Per capire nella sua interezza la patologia tendinea dobbiamo capire perche` in natura si ha difficolta' ad avere una restitutio ad integrum del tendine. Le lesioni tendinee si hanno in atleti spinti a prestazioni esasperate come i cavalli da corsa e i completisti dove lo sforzo massimale e' molto superiore a quello che serve per sfuggire al predatore. Anche in cavalli dove lo sforzo non e' cosi' intenso: la sella, il peso del cavaliere, il lavoro e le ferrature li allontanano dal loro movimento naturale producendo su tendini e legamenti una sollecitazione maggiore di quella provocata in natura. Questo iperlavoro del tendine porta alla rottura di fibre con afflusso di sangue nella lesione. Finche' le lesioni sono piccole le citochine rilasciate al momento della lesione richiamano le cellule staminali unipotenti del tessuto tendineo che riescono a rigenerare il tessuto. Se le lesioni sono piu' grandi non vi sono cellule sufficienti alla riparazione e si produce una cicatrice che porta a recidive. In definitiva la mancata guarigione non dovuta ad un errore della natura,ma siamo noi che spingiamo il cavallo oltre il suo progetto genetico. Cosa succede quando il tendine si rompe? Si crea un buco nella matrice tendinea che si riempe di sangue; il sangue produce sostanze diverse da quelle prodotte dalle cellule staminali e si ottiene una cicatrizzazione e non una restitutio ad integrum del tessuto. Per cui dobbiamo trovare una cura per la compensazione che l'organismo si e' inventato per una patologia non programmata in natura.

In ogni tipo di lesione si susseguono questi 4 passaggi: 1-INFIAMMAZIONE 2- INIBIZIONE DELLINFIAMMAZIONE 3- RICOSTITUZIONE TISSUTALE 4-INIBIZIONE DEL PROCESSO DI CRESCITA TISSUTALE Fino a poco tempo fa la medicina tradizionale per curare il tendine aveva pensato di agire rinforzando la prima fase di questo processo incrementando linfiammazione con focature,vescicanti,tinture rubefacenti,etc.. Ma si e visto che aumentavano il tessuto cicatriziale e la formazione di aderenze, non si ottenevano quindi risultati soddisfacenti per le frequentissime ricadute. Nella seconda fase del processo linibizione dellinfiammazione,la medicina si e avvalsa di cortisonici, antiinfiammatori non steroidei,lacido ialuronico etc,mentre nella medicina rigenerativa e stata usata la terapia genica e lIRAP. La terapia genica e stata applicata soprattutto in patologie intraarticolari ricombinando il RECETTORE ANTAGONISTA DELLINTERLEUCHINA 1 ad adenovirus non patologici con ottimi risultati antiinfiammatori, ma si e anche visto che ,per la risposta immunitaria dell ospite ,la terapia non si poteva applicare ripetutamente. LINTERLEUKIN-1 RECEPTOR ANTAGONIST[IL-1RA o IRAP] LIRAP nacque in Germania e fu commercializzato dalla Orthogen AG; in Europa il prodotto fu conosciuto con il nome di ORTHOKINE e fu descritto come regolatore delle citochine ,attivando quelle buone e inibendo quelle cattive. LIRAP ha il vantaggio e la qualita` di essere composto da siero autologo a cui vengono aggiunte diverse citochine: soprattutto il recettore antagonista dell interleuchina 1, poi il fibroblastic growth factor -1, lhepatocyte growth factor e il trasforming growth factor beta -1, non sono invece aumentate nel siero le citochine pro- infiammatorie come linterleuchina 1-beta e il tumor necrosis factor. Esiste ora lIRAP2 di seconda generazione con caratteristiche migliori per il cocktail di citochine e fattori di accrescimento ottenuti, ma lazione rimane sempre limitata ad inibire linfiammazione. Come la terapia genica anche lIRAP ha ottenuto piu risultati nelle articolazioni, mentre la sperimentazione su tendini e legamenti non ha portato ancora a certezze. Questa tecnica terapeutica agisce solo sul secondo punto del processo rigenerativo[linibizione dell infiammazione ]e in parte sul terzo [la rigenerazione tissutale] con la sua componente di fattori di accrescimento. Proprio per la rigenerazione tissutale viene usato in medicina rigenerativa il PRP [PLATELET RICH PLASMA] o LISATO PIASTRINICO con discreto successo, anche perche`e`semplice da preparare e proviene da sangue autologo. E` un cocktail composto soprattutto da fattori di accrescimento: platelet derived growth factor[PDGF],bone morphogenetic protein-2 [BMP-2],insuline-like growth factor 1[IGF-1],trasforming growth factor-B[TGF-B],vascular endothelial growth factor[VEGF], growth differentiation factor[GDF],basic fibroblast growth factor[bFGF],etc ,ma vi sono contenuti anche fattori che stimolano l infiammazione. Al momento si preferisce il lisato piastrinico del sangue allestratto midollare perche in questultimo le componenti preinfiammatorie e infiammatorie sono piu scarse. Si deve tener conto che se il lisato piastrinico viene inoculato troppo presto, entro 10 giorni dalla lesione, a causa della sua componente di citochine infiammatorie stimola enormemente uninfiammazione gia presente influenzando negativamente la guarigione. Se invece viene applicato

dai 14 giorni in poi da un buon risultato rispetto a cio che avviene in natura. Una maggior produzione di fattori di accrescimento da parte di centrifughe piu tecnologiche non significa un miglior risultato terapeutico. I fattori di accrescimento liberati si legano a recettori della superfice cellulare e attivano un processo produttivo intracellulare a cascata. Una volta che i fattori di accrescimento occupano i recettori sono portati allinterno della cellula in modo che il segnale non sia perpetuato e porti quindi a una incontrollata crescita e proliferazione cellulare come nel cancro. Per cui una volta che i recettori sono saturati, un maggior apporto di fattori di crescita non da ulteriori benefici, ma ipoteticamente delle controindicazioni. Uno dei limiti di questi cocktail di citochine[IRAP e PRP] sta proprio nella mancanza del numero idoneo, del tipo e della consequenzialita dei fattori di accrescimento contenuti, se sono troppi o se alcuni di loro non servono in quel determinato momento del processo rigenerativo dove vanno a finire? Possono sollecitare altre cellule al di fuori dellarea lesionata? Per quanto tempo rimangono attive? Un altro limite e che entrambe le tecniche agiscono su un solo punto del processo rigenerativo. LIRAP nellinibizione del processo infiammatorio,il PRP nella rigenerazione tissutale. In definitiva questi approcci affrontano un processo estremamente complicato come la rigenerazione con un cocktail di sostanze non definito che viene usato solo su uno stadio del processo rigenerativo, mentre in natura la produzione di citochine concertata per consequenzialit, per numero e per tipologia. D'altronde agire solo su un settore del processo patologico e` caratteristica di ogni farmaco,ma qui il lato positivo del trattamento proviene dalle caratteristiche di essere un prodotto naturale autologo. Manca lintima conoscenza del processo nella sua totalita e, anche avendola, non si avrebbe la possibilita di usare diverse citochine attimo per attimo al fine di ottimizzare la rigenerazione. Queste prerogative sono invece di competenza delle cellule staminali! Per comprendere piusemplicemente questo concetto immaginiamo di recarci con il mal di testa in farmacia: se al banco ce il lisato piastrinico ci fornira ogni tipo di farmaco che ha a disposizione dando benefici ,ma anche controindicazioni, se invece il farmacista e` una cellula staminale ci dara immediatamente laspirina perche` le cellule staminali producono momento per momento le citochine richieste nel processo rigenerativo senza pericolo di una iperproduzione. Le CELLULE STAMINALI ADULTE finora usate correntemente in veterinaria sono state quelle del grasso e del midollo, che hanno gia un indirizzo evolutivo specifico verso la produzione di cellule adipose e verso la produzione di cellule del sangue. Le prime sono spesso usate frammiste alle cellule del grasso,gli adipociti, con la conseguente produzione di altre sostanze rispetto a quelle prodotte dalle staminali, infatti le cellule del grasso producono 100 tipi diversi di citochine: le adipochine tra le quali troviamo molti fattori infiammatori come il Tumor Necrosis Factor e lInterleuchina-1. Anche le staminali da midollo, se estratte e concentrate, sono frammiste ad altri tipi di cellule e molti detriti. Le staminali adulte da grasso e midollo possono essere anche ottenute in purezza mediante coltura, ma sono talmente eterogenee che e difficile stabilire quale marcatore mostrano costantemente. Sono entrambi tipi di cellule staminali giaindirizzate alla produzione di linee cellulari specifiche, ma riescono a trasformarsi anche in altri tipi di cellule per cui riescono a dare decisi impulsi positivi a diversi processi di guarigione Le cellule ottenute da sangue hanno invece la caratteristica di mostrare solo recettori di staminalita`, tra cui anche i fattori proteici di pluripotenza, e in vivo ci hanno confermato di avere la capacita`di agire sulle patologie piu`disparate. Cerchiamo ora di rendere piu`comprensibile anche al lettore meno

preparato la differenza tra le cellule staminali embrionali, le cellule staminali ottenute da grasso e da midollo e quelle che otteniamo dal sangue. Immaginiamo che le cellule staminali embrionali si identifichino nell ingegnere progettista e nella fabbrica che costruisce unautomobile. Mentre alle staminali del sangue e` dato il compito di svolgere il ruolo di meccanici specializzati su unautomobile di cui hanno profondamente assimilato il progetto, per cui riescono a ripararne anche il piu piccolo difetto; non saprebbero per costruirla con la stessa efficienza delle embrionali ,cio dellingegnere e della fabbrica. ( questo il limite nelle clonazioni). Anche le embrionali hanno pero difficolta ad aggiustare la macchina perch il loro compito e costruirla, non ripararla. Quindi non e solo perche sono eterologhe ad avere poca possibilita terapeutica applicativa, ma perchesono adibite a un compito diverso, dando fenomeni di rigetto e produzione di teratomi (tumori che si creano proprio in funzione della loro caratteristica di tendere a costruire un individuo per intero). Le staminali embrionali e le staminali adulte del sangue hanno caratteristiche diverse: una GENERATRICE, laltra RIGENERATRICE. La fabbrica costruira lautomobile, mentre il meccanico specializzato su quel tipo di macchina fara le riparazioni. Nella cellula staminale embrionale abbiamo il concetto di progettazione e realizzazione, mentre nella staminale adulta ce la conoscenza del progetto che permette la riparazione. Una cellula totipotente (embrionale) GENERATRICE e una pluripotente( staminale da sangue ottenuta da de programmazione) RIGENERATRICE. probabile che per questo concetto staminali pluripotenti adulte dette iPS (induced Pluripotent Stem Cells), ottenute per inserimento dei geni responsabili della pluripotenza dalle cellule staminali embrionali utilizzando come vettori sequenze retro virali provochino lo stesso teratomi. Cellule staminali del grasso o del midollo, nonostante abbiano potere rigenerativo incontestabile, sono gia` parzialmente indirizzate con i limiti che ne derivano; possono essere paragonate ad unelettrauto o ad un carburatorista a cui si puo anche chiedere qualcosa che esuli dal loro campo, ottenendo pero indicazioni e risultati inferiori rispetto a chi si e specializzato nella conoscenza dellintera macchina. Se il motore gira male posso chiedere allelettrauto (staminale del grasso o del midollo) di vedere cosa e`successo e se il problema e`di facile risoluzione ha la capacita`di risolverlo, ma se e piu grave bisogna ricorrere ad unofficina specializzata (cellule staminali ottenute da sangue con caratteristiche di pluripotenza.). Riassumiamo allora i punti che rendono preferibili le cellule staminali del sangue a tutte le altre tecniche di medicina rigenerativa: 1-Producono i fattori di accrescimento adeguati e citochine utili, momento per momento, nellevoluzione del processo rigenerativo 2-Agiscono su tutti gli stadi della rigenerazione. 3-Hanno una capacita rigenerativa superiore rispetto alle altre staminali usate finora perche hanno caratteristiche di pluripotenza. 4-Sono una popolazione omogenea grazie al passaggio di sorting, cioe senza la presenza di cellule non staminali o altre componenti 5-Il sorting ci permette anche di usare cellule con un numero e una percentuale tra i tipi di staminali ottenute da sangue ben precisa a seconda della patologia trattata.

Questo riguarda lapplicazione locale delle cellule staminali , ma l innovazione rivoluzionaria sta` nel loro uso sistemico. E non dobbiamo aver paura di avere staminali in circolo per lunghi periodi con possibili controindicazioni perche` dopo poco tempo le cellule vanno in apoptosi , cioe`muoiono, o piu`probabilmente si trasformano in altre cellule; questo e`provato anche da un esperimento quasi completato dalla professoressa Gambacurta che ha visto che in vitro, su qualsiasi tipo di terreno, le nostre staminalismettono di riprodursi dopo un tempo molto breve confermando la loro caratteristica di non provocare tumori. Nel breve periodo in cui sono in circolo hanno la possibilita`di informare altre cellule del sangue a trasformarsi piu`facilmente in staminali nei momenti di bisogno e questo fenomeno dura per molto tempo. La conferma di cio che asserisco e`data dal fatto che il processo di produzione di staminali dal sangue, che normalmente in laboratorio dura 72 ore, e` molto piu`breve in animali che sono stati gi trattati con staminali del sangue. Questo significa che non ci sono cellule staminali in eccesso che girano nella corrente sanguigna,ma solo cellule del sangue con una maggior predisposizione a trasformarsi in staminali. Queste cellule hanno motivi etici e caratteristiche terapeutiche per essere il polo alternativo alla pluripotenza delle cellule staminali embrionali. Le cellule staminali del sangue sono in accordo con la morale e con la Chiesa Nel 2009 gli Stati Uniti hanno ridato la possibilita`di usare le cellule staminali embrionali per la ricerca e su questa decisione sia il mondo scientifico che l'opinione pubblica si sono divise. Da una parte si parla di Un segnale di speranza per la comunita` scientifica internazionale e per tutti i cittadini e ancora: .tantissimi ricercatori americani dotati di grandi capacita` potranno impegnarsi a portare a termine risultati definitivi per molte malattie oggi inguaribili. Per altri la ricerca sulle staminali embrionali e` immorale e rappresenta una regressione culturale. L'Osservatore Romano definisce questa decisione PROFONDAMENTE IMMORALE E SUPERFLUA. Voglio proprio soffermarmi ed analizzare questa asserzione non tanto sulla questione morale che per altro condivido , ma soprattutto sul termine SUPERFLUO, perche` e` una ricerca che non potra` avere un futuro applicativo. Alcuni scienziati sono abbagliati dalla capacita`delle cellule staminali embrionali di trasformarsi in qualsiasi cellula, cioe`dalla loro pluripotenza e considerano solo leterogeneita` di queste cellule il loro limite fondamentale. Purtroppo questo e` vero solo in parte perche` il limite delle embrionali e` quello di essere deputate ad un lavoro generativo e non rigenerativo. Possono costruire un individuo, ma non aggiustarlo, per fare questo ce` bisogno di un potere rigenerativo che e` piu` logicamente attribuibile a cellule staminali adulte. Non prendendo in considerazione questo concetto alcuni scienziati, usando cellule adulte, hanno clonato individui come la pecora Dolly che e` stata soppressa per le sofferenze dovute al suo invecchiamento genetico precoce . In definitiva da cellule embrionali si puo` ottenere un essere vivente, da cellule staminali adulte si ottengono surrogati con molti difetti. Cosi` dalle cellule embrionali possiamo pretendere la rigenerazione dei tessuti, ma non i segnali di fine crescita una volta raggiunto lo scopo (otteniamo infatti spesso teratomi), mentre la capacita` rigenerativa e i segnali di fine differenziamento e` appannaggio delle staminali adulte. Le staminali embrionali possono essere rappresentate dalla fabbrica di automobili che costruisce la macchina, le staminali adulte sono invece il meccanico che si e` specializzato a riparare i deficit dovuti allusura della vettura. Piu` il meccanico e` specializzato minore sara` la sua possibilita` di mettere a posto lautomobile in tutte le sue parti. Per questo e importante ottenere delle cellule staminali adulte pluripotenti. Lavorando invece con staminali adulte gia` indirizzate a produrre cellule specifiche come avviene adesso con le staminali midollari e/o adipose i risultati saranno inferiori ; sarebbe come pretendere la messa a punto della macchina da unelettrauto o da un carburatorista.

Proprio dalla consapevolezza di questi concetti si e` articolata la nostra ricerca! Il nostro goal era quello di ottenere staminali adulte pluripotenti e queste potevano essere trovate solo dal sangue che e` lunico tessuto che raggiunge tutti gli organi. Nel sangue ci sono gi alcune cellule staminali che vengono liberate dal midollo osseo e sono adibite alla produzione di cellule sanguigne. Ma se il sangue deve avere la possibilita` di fornire staminali a tutti gli organi non puo`disporre solo di staminali gia` indirizzate a svolgere un unico compito, deve essere in grado di produrre cellule staminali pluripotenti. Essere riusciti ad ottenere questo tipo di staminali conferma lasserzione di SUPERFLUO attribuita alle staminali embrionali da parte dellOsservatore Romano; perche` infatti dovremmo usare queste cellule quando possiamo avere staminali dallindividuo adulto con migliori caratteristiche? Questo significa che sviluppando un polo di ricerca alternativo e allo stesso tempo piu` valido terapeuticamente si puo`arginare luso di embrioni umani.

CAPITOLO 5 DIFFICOLTA`DI SVILUPPO PER UNINNOVAZIONE RADICALE


I GRANDI SPIRITI HANNO SEMPRE INCONTRATO UNA VIOLENTA OPPOSIZIONE DA PARTE DELLE MENTI MEDIOCRI.(ALBERT EINSTEIN) La comprensione della portata rivoluzionaria della nostra scoperta e`arrivata immediatamente a persone al di sopra degli schemi comuni che ci hanno aiutato e che contrappongono la loro brillantezza e altruismo all`indifferenza di molti altri che osteggiano la nostra ricerca in tutti i modi, non rendendosi conto di rinunciare loro stessi ad una speranza privandone egoisticamente chi ne ha veramente bisogno. C stata gente che in libreria si e`lamentata del mio libro divulgativo perche`poteva dare false speranze! Non riuscivano ad uscire dai paletti imposti dalla sicurezza del conosciuto non comprendendo che il mondo puo`progredire solo allargando gli orizzonti della conoscenza senza mai rinunciare alla speranza. A proposito di questo voglio farvi partecipi di quel che ci e`successo presentando un lavoro ad unassociazione veterinaria italiana, gia`peraltro proposto ed accettato allestero.

Un esempio lampante per cui i cervelli italiani piu`brillanti sono costretti ad emigrare allestero.
Sarebbe interessante che i ministri dellistruzione e della salute dedicassero del tempo per leggere queste pagine per capire come molti ricercatori in Italia non hanno la possibilita`di andare avanti con il proprio lavoro. Purtroppo non sono solo i fondi che mancano in Italia, ma la ricerca VERA non trova possibilita` di crescere perche` viene ostacolata . Una scoperta tale da cambiare la storia della medicina, nata da due ricercatori italiani e portata avanti da due tra le piu`prestigiose universit`europee, dovrebbe essere aiutata in Italia, mentre e`solo allestero che trova le giuste opportunita` . Questa constatazione non avrebbe la possibilita`di dare alcuna scossa ad un modo di fare cos radicato se per le mani non avessimo una scoperta rivoluzionaria per la salute dellumanita` con capacita`applicativa immediata; ma vi prego di leggere cosa e`successo. Abbiamo presentato per il secondo anno consecutivo un lavoro alla Societa`Italiana Veterinari Equini(SIVE), un lavoro di medicina rigenerativa che porta molto avanti la ricerca sulle cellule staminali rispetto al resto del mondo. Un lavoro di tale importanza e`stato proposto a questa associazione perche` la teoria che ha portato a questa scoperta appartiene a me, un veterinario pratico di cavalli, italiano, che ha trovato una

conferma scientifica alle sue idee nella collaborazione di un docente dellUniversita`di Tor Vergata, la professoressa Alessandra Gambacurta. Sarei stato proprio contento di poter esporre i nostri risultati in Italia nell associazione che pi mi dovrebbe rappresentare, ma per due anni consecutivi il lavoro e`stato rifiutato, mentre lo stessa presentazione e`stato accettata in Svezia ed USA . Ecco labstract del lavoro presentato al revisore della SIVE che per disposizione dellassociazione doveva essere lungo solo poche righe.

How to handle and use stem cells obtained from peripheral blood. Possible ways of administration in different diseases and results Come trattare ed usare le cellule staminali ottenute da sangue periferico. Possibili modalit di somministrazione in diverse patologie e risultati.

Marco Polettini, Carlotta Gabbiani, Jan Spaas, GraziellaZohar e Alessandra Gambacurta DipartimentodiMedicinaSperimentale e diScienze, FacoltdiMedicina e diChirurgia, Universitdi Roma Tor Vergata. D.V.M

Obbiettivi del Lavoro In veterinaria la medicina rigenerativa viene utilizzata per trattare soprattutto patologie ortopediche. Vi illustreremo altre possibilit di utilizzo delle cellule staminali ottenute da sangue periferico (PBSCs) in diverse patologie, utilizzando diverse modalit di somministrazione sicure. Metteremo in risalto la mancanza di effetti collaterali anche dopo molti anni di trattamenti con PBSCs ( questi sono I risultati che in questo contesto vogliamo dimostrare, cio la mancanza di effetti collaterali negli anni). Introduzione Il nostro protocollo per ottenere e utilizzare cellule staminali caratterizzato da diversi elementi innovativi rispetto ai metodi utilizzati in passato nella medicina rigenerativa: 1. Una fonte non invasiva: molto facile ottenere materiale biologico, un campione di sanguedi circa 5 ml; 2. Processo veloce per ottenere le cellule, circa 72 ore. 3. Quantit potenzialmente illimitata; 4. Uso per via locale e sistemico; 5. Queste cellule sottostanno alla normative sugli emoderivati, e per questa ragione risulta pi facile introdurre un progetto di sperimentazione in vivo in medicina umana; 6. Il valore scientifico di questa scoperta risiede nel fatto che possible utilizzare e ottenere tramite Faxaria una popolazione di cellule staminali pure, tipizzate e quantificate: cellule staminali tipo mesenchimale, emopoietiche e pluripotenti nella percentuale desiderata. E molto importante perch sappiamo quali e quante cellule utilizziamo. Ecco perch possiamo somministrare queste cellule in modi diversi senza reazioni ed effetti collaterali. Questa rappresenta anche la base per il primo trial sperimentale in vivo in umana . Il nostro lavoro sugli animali non rivendica un valore scientifico assoluto, soltanto un buon punto da dove avviare un protocollo terapeutico per una sperimentazione umana sicura.( non e`questo il contesto dove vogliamo dimostrare I risultati terapeutici del nostro lavoro, anche perche`nelle poche righe a disposizione sarebbe stato impossibile; nellabstract ci

proponiamo di far vedere COSA USIAMO,LA DIFFERENZA CON QUELLO CHE SI STA`GIA`FACENDO, LA MODALITA`CON CUI INOCULIAMO LE CELLULE E LA MANCANZA DI EFFETTI COLLATERALI NEL TEMPO; PER CUI LE CRITICHE DI UNA MANCANZA DI STATISTICHE SUI RISULTATI NON E`COERENTE). La nostra ricerca diversa in quanto si basa su malattie non provocate in animali vicini alluomo nella classifica zoologica. Materiali e Metodi Utilizziamo cellule staminali ottenute direttamente dalle cellule periferiche del sangue di mammiferi. Le PBSC mostrano solo recettori di staminalit confront alle cellule staminali mesenchimali ottenute da midollo osseo o da tessuto adiposo che contengono un numero imbarazzante di recettori; inoltre la popolazione di cellule staminali di tipo pluripotente delle PBSC esprimono I fattori di trascrizione intracellulare Sox2, Oct3/4 e Nanog. Questi fattori sono risultati essere fortemente coinvolti nel mantenimento dello stato indifferenziato delle cellule saminali pluripotenti. La forma delle PBSCs molto simile a quella delle cellule staminali embrionali, se paragonate ad altre cellule staminali adulte. Ogni campione di sangue, di circa 5ml, stato prelevato e immediatamente messo in provette contenenti eparina qualeanticoagulante per prevenire la coagulazione. Immediatamente dopo il prelievo, I campioni sono stati conservati a circa 10C. Invece le PBSCs devono essere conservate ad una temperature di 4C e in specifiche provette per prevenire laggregazione delle cellule. La possibilit di usare le PBSC in modo sicuro ci ha consentito di trattare numerose patologie. Abbiamo effettuato 10,000 inoculazioni in vena e localmente nei tendini, legamenti, articolazioni, subcutanee, intramuscolo, endotracheali e perfusioni locali nel corso di 7 anni, per molte patologie, 80% nei cavalli, 20% nei cani e in alcuni gatti. Amministrazioni sistemiche endovena in tutte le patologie (fig.1) Infusioni endovenose locali per aiutare le PBSC a raggiungere le zone malate (fig.2) somministrazione locale. Nei tendini: per lesioni Nei legamenti: per. Nellearticolazioni: per . Subcutanee: per. Intramuscolo: per le lesioni muscolari o quando impossibile effettuarlo endovena Endotracheale : nelle malattie polmonari ostruttive croniche (MPOC); emorragia polmonare indotta da esercizio Subcongiuntivale: nelle ulcerecorneali, uveiti ricorrente degli equini

Ecco la risposta del referee:


Gent.mo Dott. Polettini,

La SIVE spiacente di comunicarle che il Suo lavoro "STEM CELLS OBTAINED FROM PERIPHERAL BLOOD POSSIBLE WAYS OF ADMINISTRATION IN DIFFERENT DISEASES AND RESULTS " NON stato accettato per la presentazione al congresso in oggetto. Alleghiamo alla presente il commento del Referee: Gli autori riportano una metodica di isolamento per le cellule staminali e soprattutto una rassegna di vari trattamenti su patologie diverse con le cellule staminali isolate da sangue periferico.( nellabstract non si parla di trattamenti di patologie, ma di tecnica di inoculazione )Un lavoro simile era gi stato presentato lo scorso anno. I motivi di non accettazione di quello studio possono essere estesi anche a questo in oggetto.( i motivi di contestazione lanno precedente erano ben diversi e li riporter pi avanti). Per avvalorare uno studio scientifico, lelaborazione dei dati costituisce un elemento di estrema importanza, cosi come una adeguata analisi delle diverse variabili che possono interferire con il risultato finale. Per verificare le ipotesi o i risultati che ci si propone, sia per studi prospettici che retrospettivi, necessario utilizzare uno schema che cerchi di creare un gruppo o dei gruppi/classi di animali/patologie/lesione il pi omogeneo/i possibile tramite lindividuazione di criteri di inclusione stabiliti a priori.( NON VOLEVAMO ASSOLUTAMENTE DIMOSTRARE CIO`CHE CI SI CONTESTA IN QUESTO ABSTRACT E QUESTI VALORI CONDANNEREBBERO ALTRI LAVORI PROMOSSI NELLO STESSO CONGRESSO RIFERITI AD UN UNICO CASO TRATTATO CON TECNICHE DI MEDICINA RIGENERATIVA. ) . inoltre importante cercare di supportare la verifica delle proprie ipotesi iniziali tramite lespletamento dei test statistici, adeguati allo studio stesso sia in termini quantitativi che qualitativi. Inoltre in questo lavoro lo stesso titolo non rappresentativo della descrizione del lavoro. I risultati non sono riportati nellabstract ma si fa riferimento ad alcuni riferimenti bibliografici .Cosi come presentato non accettabile per una comunicazione breve. ( abbiamo scritto cio`che lo spazio ci concedeva, ricordiamo che quel che leggeva era un ABSTRACT e la nostra purtroppo era solo una comunicazione breve.)

Lo stesso referee aveva dato un giudizio negativo al nostro lavoro nel 2009 affermando di non avere nessuna conoscenza di lavori che ottengono cellule staminali da sangue per deprogrammazione: questo e`perfettamente logico ! Avrebbe potuto trovare questo tipo di metodica solo nei nostri brevetti internazionali approvati dai referees internazionali ; proprio il fatto di possedere questi brevetti esclude la possibilita`di altri lavori che non siano da noi acconsentiti; e`probabile che il referee si sia trovato per la prima volta a giudicare un lavoro veramente innovativo e non si rende conto che non e`mai stata approvata un sperimentazione con le staminali in vivo in umana per il semplice fatto che staminali messe in coltura produrranno sempre eterogeneit`di recettori e quindi di cellule; se non si sa di cosa si dispone non si puo`sperimentare. Noi per la prima volta abbiamo cellule con i soli recettori di staminalita`, per la prima volta sappiamo cosa sperimentare e questo gia`basta per inserirci molto avanti nella ricerca sulle staminali. Le motivazioni che ci portavano a presentare il lavoro non avevano motivazioni profit perche`non abbiamo intenzione di vendere cellule, ma erano indirizzate a migliorare la conoscenza generale intorno a queste staminali ed accellerare i tempi di unapplicazione umana. Anche se fossimo in errore, e sono convinto che non lo siamo, la Sive non avrebbe corso rischi nel permettere una presentazione che era gia`stata fatta in diversi altri congressi. Nel mondo cercano disperatamente le cellule staminali adulte pluripotenti e per farlo giocano pericolosamente con embrioni e virus; noi le otteniamo in purezza, autologhe da pochi ml. di sangue in 72 ore e sarebbe stato giusto trasmetterlo ai veterinari pratici italiani. Nonostante il governo cerchi di far rientrare i cervelli in Italia le motivazioni di insoddisfazione dei ricercatori validi sono sempre le stesse:

CHI SI DISTINGUE ELEVANDOSI DALLA MEDIA PER IDEE NUOVE VIENE ACCETTATO A BRACCIA APERTE DAGLI STRANIERI E RESPINTO DALLA NOSTRA MENTALITA`DI ATTENERCI PIU`AL FORMALE CHE AL SOSTANZIALE . Se questa scoperta si dimostrera` veramente allaltezza delle aspettative dovrebbe servire anche a far capire cosa ce`di sbagliato nel sistema che regola il nostro mondo scientifico, altrimenti tutti i cervelliitaliani non avranno altra possibilita`che rivolgersi allestero.

Il commento del revisore nel 2009:


ll lavoro si basa sulla teoria di una possibile riprogrammazione di cellule nucleate dal sangue, per la produzione di cellule staminali. Non citato alcun lavoro n in bibliografia o nellabstract per dimostrare la veridicit di tale asserzione. A me non risulta, inoltre, nessuna accreditata pubblicazione, sia in medicina umana sia in veterinaria che citi la pi remota possibilit di produrre da pochi ml di sangue numerose cellule staminali.( Il commento che posso fare e`che non si trovano altri lavori simili perche` ci si trova di fronte ad una vera innovazione brevettata e, in quanto brevettata da noi, siamo gli unici che la possono esporre,infatti, consci di questo, i revisori dei congressi esteri hanno accettato i nostri lavori). Trattandosi di comunicazioni ad un pubblico specializzato ritengo opportuno che si debba dare una concreta base scientifica ad una nuova terapia. Sar ben lieto di accettare un lavoro di questo tipo, se confortato da seri studi sulla riprogrammazione di cellule nucleate del sangue. Quello che si richiede e`stato pubblicato,
(EXPANSION AND PURIFICATION OF PERIPHERAL BLOOD STEM CELLS: PHENOTYPIC CHARACTERIZATION 2 Valentina Martini, PhD 1, Gianluca Rotta, Doctor , Paola Sinibaldi Salimei, Professor 1, Flavio Acri, Student 1, Patrizia 1 3 1 Palomba, Student , Marco Polettini, Doctor , Marco Ranalli, Doctor , Alessandra Gambacurta, Professor 1 ),ma il lavoro

del 2010 e`stato ancora rifiutato. A questa mie precisazioni il consiglio direttivo SIVE ha risposto cosi`: Egr. Dr. Polettini, La ringraziamo innanzi tutto per aver sottoposto un Suo Lavoro per la presentazione al congresso annuale, che purtroppo non ha riscontrato i criteri di accettazione. Tali criteri rispondono alle regole universalmente riconosciute dal mondo scientifico e che comportano la valutazione oggettiva dei risultati attraverso i principi enunciati nella motivazione del referee. Questo rigoroso criterio scientifico ha reso merito alla SIVE, che riceve ogni anno un numero crescente di comunicazioni libere proposte per il congresso annuale; cio inevitabilmente comporta una maggiore selettivit nell'accettazione per dare il giusto riconoscimento al ristretto numero di coloro che hanno la possibilit della presentazione. Avendo sempre esortato i colleghi a sottoporre i loro lavori, ci far piacere rivalutare il suo lavoro per un'ulteriore occasione qualora risponda ai requisiti enunciati di conformit del campione e di valutazione statistica delle ipotesi o risultati. Se non convinto di ci La esortiamo a presentare lo stesso lavoro a societ o riviste indicizzate per una presentazione o pubblicazione e Le saremo in quel caso grati se potessimo venire a conoscenza dell'esito della revisione. Un cordiale saluto Il Consiglio Direttivo SIVE

Ringrazio il Consiglio Direttivo SIVE della risposta perche` apprezza il lavoro estremamente faticoso del veterinario pratico quando assume anche il compito di ricercatore; non sono pero` daccordo con la valutazione su un lavoro cosi`innovativo e complesso che e`stato articolato nelle poche righe concesse; una coperta troppo corta che lascia sempre un punto attaccabile. In questo specifico lavoro volevamo avere come risultato la mancanza di effetti collaterali nei casi trattati seguendo il nostro protocollo di inoculazione. Abbiamo approfondito la mancanza di controindicazioni perche`e`quello che primariamente interessa la medicina umana e anche per rispettare il breve spazio a noi consentito per labstract. Sono altresi`convinto che vi possano essere stati errori di forma nella presentazione probabilmente dovuti al mio ruolo di veterinario pratico e non accademico , ma pensavo che, come allestero, sarebbe stato posto sulla bilancia il valore sostanziale della presentazione. Diciamo che il nostro tema aveva un ottimo contenuto e mancava di errori ortografici, ma era scritto in pessima calligrafia. Ma la cattiva calligrafia puo` prevaricare un contenuto cosi`importante? Sono 12 i punti di innovativita` che nelle valutazioni estere hanno spostato lago della bilancia in nostro favore ed hanno fatto approvare le nostre presentazioni sulle cellule staminali del sangue: 1-facile prelievo, 2- tempo di preparazione cellulare breve, 3- numero praticamente infinito di staminali prodotte, 4-cellule staminali con i soli recettori di stamina lita` che permettera`una sperimentazione in umana perche`per la prima volta sappiamo COSA facciamo e in che NUMERO; quando abbiamo cellule eterogenee non possiamo fare una sperimentazione perche`non sappiamo cosa sperimentiamo! 5- la sperimentazione in umana e`anche facilitata dal fatto che le cellule staminali del sangue sottostanno alla legislazione degli emoderivati autologhi 6- per la prima volta si ottengono cellule staminali adulte pluripotenti senza ricorrere alluso di virus ed embrioni per trasportare i fattori di pluripotenza dalle staminali embrionali a quelle adulte 7- possibilita`di inoculare le staminali in vena e localmente, cioe`usarle come direttori dorchestra e come mattoni 8- inoltre queste cellule mostrano basso presenza di complesso di istocompatibilit`, ci permette di inoculare cellule eterologhe senza reazione: quanto sarebbe utile avere sempre cellule pronte per persone affette da ictus ed infarti? Questa possibilita`dovrebbe interessare anche le case farmaceutiche attrezzate con laboratori di biotecnologia. 9-il know how terapeutico e`stato acquisito da un tipo

di ricerca nuova fatta su animali vicini a

noi nella scala zoologica e soprattutto su patologie non provocate, poiche`e`contro la nostra etica produrre sofferenze ad animali, siano anche essi di laboratorio. 10- la terapia con le cellule staminali del sangue puo`essere usata come ausilio nel protocollo terapeuticofarmacologico di ogni malattia 11- e`stata finalmente trovata la

chiave per usare le cellule staminali in modo

efficace, semplice e sicuro basandosi su un protocollo terapeutico sviluppato in anni

12- e`la prima applicazione terapeutica della nuova

MEDICINA QUANTISTICA e sarebbe

stato di grande soddisfazione presentarla per la prima volta in Italia. Sono convinto che sia proprio questo sterile formalismo italiano contrapposto alla valutazione straniera del sostanziale a spingere tanti cervelli italiani a recarsi all estero; e`possibile che un congresso come questo, che ha bisogno di trasmettere novita`ai veterinari pratici non approfitti di questi dodici punti ? Ognuno di questi punti potrebbe essere una presentazione inedita e ricca di applicabilit`immediata; quello che il veterinario pratico vuole! Visto che lo avete richiesto allego le lettere di accettazione dei nostri abstracts praticamente sovrapponibili a quello che vi abbiamo inviato, di alcuni congressi stranieri ed aggiungo anche gli apprezzamenti del presidente della Florida Association Equine Practioners: Your work has been accepted for presentation at CESMAS 2010. Attached you will find the actual version of the program of the conference. Thank you for your submission for the FAEP Promoting Excellence in the Southeast Symposium. Your submission was accepted. Please let us know what you would like included in our electronic proceedings. We can include all or just the abstract portion of your submission. Your registration to the meeting is complimentary. The How Tos will be 15 minutes each, with about 3 minutes for questions. They will take

place on Saturday November 6 from 4:30-6:05 pm. Thank you again for yoursubmission! Sincerely,

Capitolo 6 i concetti e la teoria:


Luso endovenoso delle cellule staminali porta ad una rivoluzione teorica e pratica della medicina. Abbiamo visto che la nostra sperimentazione sugli animali ha dato risultati su patologie finora reputate incurabili. Inoltre, nel 2010, e`stato pubblicato un esperimento fatto in USA con cellule staminali del

grasso usate per via endovenosa per la cura della sclerosi multipla. Neil H Riordan e coll. nel loro lavoro: Non-expanded adipose stromal vascular fraction cell therapy for multiple sclerosis, hanno inoculato in tre pazienti affetti da sclerosi multipla cellule staminali del grasso per endovena: si ottenevano miglioramenti se le cellule provenivano direttamente dalla centrifugazione del grasso , mentre le staminali prodotte in coltura non davano gli effetti desiderati. Questo straordinario esperimento, che probabilmente aveva preso spunto anche dal mio libro divulgativo uscito in Usa anni fa in cui parlavo dei risultati ottenuti con staminali usate per via endovenosa, lasciava gli autori perplessi nellinterpretazione della differenza tra le due metodologie. Mancavano i concetti teorici da cui trae origine questa terapia per dare una spiegazione logica agli effetti ottenuti. Le cellule staminali del sangue espletano la loro azione perche`sono ricche di energia informativa e,una volta inoculate in vena, hanno la capacita`di riorganizzare altre cellule dellorganismo; questo tipo di staminali ottenute attraverso un processo di deprogrammazione manifestano solo i recettori di staminalita` portando il loro valore energetico a livelli altissimi. Al contrario le staminali del grasso e del midollo messe in coltura tendono a differenziarsi, ad aumentare il numero di recettori e a perdere energia. Questa nuova teoria potrebbe essere giudicata solo unillazione perche`non poggia sui principi della fisica meccanicistica su cui si basa la medicina. Ma la fisica meccanicistica ha perso la sua credibilit` da quando Albert Einstein nel 1905 rese pubblica la sua teoria della relativita`ponendo le basi della fisica quantistica dalla cui teoria si sono sviluppate applicazioni pratiche che hanno cambiato la nostra vita. ( il laser, lenergia nucleare etc..) La teoria che stiamo proponendo trae la sua concretezza scientifica proprio da un esperimento di fisica quantistica: ` LESPERIMENTO DEL DNA FANTASMA. Negli Stati Uniti nel 1995 Vladimir Poponin, biologo quantista, prese un cilindro e lo svuoto`di tutto, compresa laria. A questo punto nel suo interno rimanevano solo le particelle che costituiscono la luce, i FOTONI ; attraverso specifiche apparecchiature si riusciva a valutare la posizione dei fotoni allinterno del cilindro e questi apparivano disposti ovunque in uno stato di completa disorganizzazione. Se nel cilindro si immetteva un numero esiguo di cellule umane immediatamente i fotoni prendevano una forma organizzata, quando poi le cellule venivano tolte dal cilindro i FOTONI rimanevano organizzati. Da cui il nome di effetto

fantasma del DNA.

La terapia con le staminali ricalca perfettamente questo esperimento, cellule con


unenergia informativa altissima, usate per via endovenosa, riequilibrano le altre cellule dellorganismo. Nel momento in cui le cellule staminali vanno in apoptosi o piu`probabilmente cominciano a differenziarsi perdendo la loro carica energetica, leffetto della riorganizzazione perdura, mostrando nellorganismo progressivi miglioramenti. Le cellule sono invece scomparse dopo poche ore e con loro le ipotetiche controindicazioni. Possiamo allora dire che per la prima volta, dopo 105 anni, la medicina si muove adeguandosi alla fisica moderna e questa nuova terapia ha portato alla nascita di una medicina nuova: la

medicina quantistica.
Esempi di animali che sono ringiovaniti ed hanno mostrato miglioramenti protratti nel tempo.
Il primo caso e`un pony che ci fa vedere come le cellule possano agire sullinvecchiamento e sulla sindrome ostruttiva cronica bronco-polmonare. Le cellule non hanno agito direttamente sul problema respiratorio , ma hanno modulato il sistema immunitario permettendo a questo individuo di guarire. Proprio per la loro capacita` di interreagire positivamente con il sistema psico- neuro-endocrino immunitario hanno influito sul carattere e sulleta`.

SHANTY TOWN Shanty Town un pony baio, olandese, che oggi ha 18 anni. Arriv in Italia, al circolo ippico Valvasone l 8 settembre 2007, dopo che andai a provarlo in Olanda un mese prima. Shanty era gi un pony bello e forte ma, rispetto ad oggi, non c' paragone. Aveva tanta tosse e non era in perfetta forma fisica. Il mio istruttore, Beniamino Capurso, me lo fece comprare perch era andato oltre l'apparenza e aveva capito che quel pony poteva dare molto di pi. Aveva ragione. In Olanda ci avevano detto che faceva le C120. Appena arrivato, aveva uno sguardo molto serio, quasi malinconico. Capivo che non era un pony felice per diversi motivi. Infatti tutti i giorni lo trovavo girato nel box con la testa volta al muro, le orecchie indietro e non si voltava mai a vedere il sole, la luce. Quando lo montavo sentivo che non era al massimo delle sue forze e che non gradiva il lavoro. Inizialmente pensavamo che la tosse fosse dovuta al cambio di clima e credevamo che con il tempo sarebbe passata. Ma dopo diversi giorni che persisteva, il mio istruttore decise di chiamare il veterinario Marco Polettini per fare una visita a Shanty. La tosse non guariva in quanto il pony ce l'aveva gi da puledro ed era una cosa che si portava avanti ormai da diversi anni. Marco propose cos di provare con le cellule staminali che, oltre a migliorare la tosse, avevano anche lo scopo di far migliorare la forma fisica del pony che aveva gi 16 anni. Decidemmo quindi di trattarlo con le staminali circa dopo un anno dal momento in cui Shanty arriv. Il cambiamento non fu immediato ma, garantisco, aspettare qualche giorno in pi, ne valsa davvero la pena!!! Innanzitutto la tosse diminu e il pony cambi molto fisicamente. Era pi tondo e il suo pelo era pi lucido. Anche il suo sguardo cambi. Era molto pi vivo e interessato, tanto che lo trovavo spesso affacciato dalla finestra del box. Inevitabilmente Shanty rese molto di pi anche nel lavoro. Infatti, grazie alle cellule staminali, riacquist forza, sfogandola spesso e volentieri in allegre sgroppate! Il pony sembrava aver perso 10 anni invece di averne acquistati 2! Ero molto felice di vedere finalmente che Shanty stava bene. Siccome le cellule avevano avuto un esito cos positivo, e sapendo che comunque un pony a 18 anni ha bisogno di pi attenzioni decidemmo di procedere con un secondo ciclo. I risultati non furono meno sorprendenti della prima volta, infatti il pony ebbe un ulteriore e straordinario miglioramento! Acquis ancora pi forza tanto che durante l'inverno avevo difficolt a montarlo in quanto era veramente esplosivo e carico di energie. Miglior il suo andamento anche in campo agonistico, tanto che riuscivo a stancarlo solamente dopo 2 ore di intenso lavoro!! Ora fisicamente il pony davvero meraviglioso: robusto, pieno, coperto di pomelli (indicanti buona salute) e con un pelo lucido, morbido e lucente. Sta perennemente affacciato fuori dal box con un espressione soddisfatta e con occhi brillanti. Le sue orecchie sono rivolte in avanti, come se volesse dimostrare la sua gratitudine. All'inizio con Shanty facevo le B110, e non sempre riuscivo a concludere un percorso con 0 penalit. Sono poi passata alle 115, dopo circa un' anno che ce l'avevo, e anche qui ho incontrato diverse difficolt. Dopo avere fatto il primo ciclo di cellule staminali sono passata dalle 115 alle 120, fino alle mie prime 125 riuscendo bene o male ad avere buoni risultati. Ci significa anche che il pony aveva piacere a saltare e gli risultava meno faticoso. Tuttavia stato dopo la seconda somministrazione che Shanty ha fatto il vero salto di qualit. Infatti nel marzo 2010 sono partita nella mia prima C130, riuscendo a concludere con il 4 posto. Questa la storia del mio meraviglioso pony che ancora oggi, a 18 anni, grazie alle cellule staminali, al mio istruttore e ai miei genitori pratica attivit agonistica presso il circolo

ippico Valvasone. Shanty esce tutti i giorni, fa ancora gare, e pu essere tranquillamente scambiato per un pony nel fiore dei suoi anni. Matilde Faverio Il secondo caso ha sempre come oggetto lo stato fisico di un cavallo anziano e ve lo voglio far precedere dalle poche righe che Laura mi ha mandato in privato: Ciao Marco, ti invio quello che ho scritto su Cassandro e i campionati. Non so se quello che volevi, ma senz'altro scritto con il cuore!!!! Non ci sono ringraziamenti a te come mi hai chiesto, ma permettimi di farteli ancora in via privata. So che sei un personaggio scomodo nel tuo ambiente, ma la stima tra i tuoi clienti certamente ti ripagher. Grazie ancora per questo mio successo e grazie per aver donato nuova carica ad un cavallo che come leggerai per me molto speciale.

CASSANDRO
Cassandro arrivato nella mia scuderia nella primavera del 2008. Flaminia, la sua proprietaria, aveva smesso di montare per affrontare laurea e master allestero. Aveva deciso di vendere tutto, dai cavalli alle selle ai cassoni, maCassandro no! Erano state troppe le soddisfazioni che le aveva regalato, compreso un Gran Premio vinto, per pensare di separarsi dallormai gi vecchio compagno di gare. Insieme abbiamo deciso di lasciarlo al paddok per lestate, periodo che Cassandro soffriva particolarmente. I mesi passavano ed io me lo guardavo al prato e in box, sempre bellissimo ed in forma, ma forse un po triste. Ricordo ancora che quando vedeva i van caricare per qualche concorso nitriva come a voler dire aspettatemi, manco io !!!! Cos finalmente ho pensato, perch no, il cavallo sta bene, ha 16 anni si, ma dopo aver saltato una vita e fatto gare importanti forse qualche 115 sar ancora in grado di saltarla. E cos che cominciata la nostra avventura insieme. Di 115 ne ha saltata solo una, naturalmente con zero, poi seguito un anno di 120 e 125 in giro per lItalia. Cassandro era rinato, e a me che non avevo mai montato cavalli con questa qualit, non sembrava vero poter affrontare tutte le gare, anche quelle pi impegnative, con la certezza che lui sarebbe andato comunque di l!!!! Non sempre si ha la fortuna di trovare insieme in un cavallo grandi mezzi ma soprattutto un grande cuore. Dopo le tante soddisfazioni, mancavano solo i campionati italiani, che io non avevo mai affrontato. Un po arrangiati e allultimo momento lo scorso anno ho deciso lo stesso di andare. Quarto, a meno di una barriera dalla medaglia, n on potevo crederci! Poi sono seguite le prime 130, ancora zeri, ancora piazzamenti Fino ad arrivare a settembre e agli ultimi campionati italiani. Questa volta i pensieri erano diversi: il cavallo aveva un anno in pi e veniva da unestate torrida che non lo aveva lasciato troppo in

forma e ad onor del vero da un ultimo concorso andato decisamente male. Proprio questultima considerazione mi frenava moltissimo, in quanto avevo letto questo primo stop di Cassandro come il segnale di una carriera che si stava esaurendo. Ma forse io non ero ancora pronta ad accettarlo, se solo avessi potuto togliergli qualche anno..!. Parlando con amici, cavalieri importanti, il nome era uno solo: il dottor Polettini. E stato cos che ho deciso di contattare Marco per fargli visitare Cassandro. Vedendolo lavorare ha subito capito i limiti meccanici e di et del cavallo, lo ha sottoposto ad ago puntura con particolare cura per la regione sacro iliaca e le prime vertebre cervicali dove le sue rigidit erano pi evidenti, ed infine mi ha proposto di trattarlo con le cellule staminali. Io sono biologa e qualche anno di ricerca al C.N.R. mi aveva gi fatto intravedere le enormi potenzialit che queste cellule multipotenti potevano avere. Cos gli stato prelevato il sangue e dopo una settimana, necessaria per isolare le sue staminali, gli sono state riiniettate nellarea sacro-iliaca ed in circolo. Cassandro subito dopo ha cominciato la sua normale preparazione, con il mio istruttore. Unica variante il riscaldamento era (ed tuttora) quello indicatomi da Marco. Durante questo periodo non abbiamo saltato moltissimo ma il cavallo mi sembrava gi migliorato, tuttavia pensavo che magari poteva esserci una buona dose di suggestione. Infine la partenza per Pontedera. Il primo giorno di campo prova per la gara di caccia ho capito che non si trattava di suggestione. Cassandro picchiava i pedi in battuta e girava la schiena come non aveva mai fatto. Zero e abbastanza veloce, anche se le gare di caccia non sono proprio la sua specialit!!!!! Il secondo giorno, la gara a due percorsi, era quello che temevo di pi. Invece dopo lo zero nel primo percorso, ha retto benissimo anche il secondo giro dove abbiamo commesso un solo errore. Giorno di riposo (finalmente) e ..la domenica finale, purtroppo ancora a due manches. Nella prima un mio errore, di valutazione di una spezzata, ci aveva fatto scendere al settimo posto. Io per non sapevo nulla, volevo rimanere concentrata fino alla fine e fare la mia gara. Sapevo, come mi aveva detto unamica lanno prima, che i campionati finiscono allultimo salto dellultimo percorso dellultimo giorno! Dovevo fare zero ed aspettare di vedere cosa facevano gli altri dopo di me. Forse il momento pi bello di quei campionati stata proprio la pausa tra le due manches. I miei nervi non erano proprio sotto controllo e mi ricordo di essermi abbracciata Cassandro piangendo, di averlo supplicato di stringere i denti ed aiutarmi ancora una volta. Ah gli ho anche promesso che questi sarebbero stati i suoi ultimi campionati!!!!! Ogni promessa un debito, ma.chiss. Sono quindi risalita in sella, stranamente lucida come non sono mai stata, abbiamo fatto un campo prova perfetto (e qui vorrei ringraziare il mio istruttore Riccardo Ciani) e dentro per lultimo sforzo. Zero, ma soprattutto credo che abbia saltato meglio di tutti gli altri giorni nonostante la stanchezza e.let.

A quel punto io avevo gi vinto, poi per la notizia, gli altri continuavano a sbagliare, Cassandro era di BRONZO. Ancora lacrime, questa volta di felicit, ancora abbracci per il miglior compagno che potessi avere, uno sguardo dintesa ad un groom speciale (che contava anche le linee in gara!!!!), complice di questo successo e un pensiero a quel dottore che un mese prima aveva toccato con una bacchetta magica il mio cavallo. E quelle staminali sono state davvero magia per Cassandro. Ci tengo a sottolineare che parliamo comunque di scienza e che come qualsiasi trattamento, come dice Marco, tutto lambiente intorno deve davvero tutto. Non amo i ringraziamenti, ma a lui, il solo che avrei voluto al mio fianco in quella che stata lemozione e la soddisfazione pi bella, DEVO dire funzionare e deve essere quanto pi possibile al top; in questi campionati come dico sempre, ha funzionato

GRAZIE CASSANDRO! P.S. i campionati forse sono stati gli ultimi, ma Cassandro continua a lavorare e a saltare, lo aspetta un anno di 130 e chiss. Per ora in una forma fisica forse anche migliore di quella di Pontedera, una forma che..farebbe invidia a un puledro!!!!!!

La patologia di questo cavallo anziano probabilmente dovuta ad uno stiramento legamentoso-muscolare nellarea pelvica, probabilmente il tutto avvenuto nello sforzo di rialzarsi nel box. Il trattamento di supporto con le staminali stato fatto sia per via endovenosa, sia nelle articolazione sacro-iliaca e lombo-sacrale, che sono le articolazioni pi sofferenti negli anziani; inoltre sono state inoculate nelle zone di algia muscolare.

Williams e Daniele Questa mia lettera vuole essere una testimonianza per tutte quelle persone che come me amano i loro animali e considerano i cavalli amici e compagni di vita come lo sono cani e gatti. Una storia che inizia esattamente un anno fa, domenica pomeriggio e decido di fare una bella passeggiata assieme al mio Willy, al mio arrivo come sempre mi chiama dal suo box ma stranamente non manifesta la solita gioia, mi avvicino e noto che il suo posteriore destro in una posizione innaturale completamente divaricato verso lesterno. Io l per l non riesco a capire cosa possa avere, mi accordo con i gestori del maneggio perch da l a pochi giorni doveva passare il veterinario e gli avrebbero fatto visitare Willy. Non faccio nomi o commenti sul responso di questo primo veterinario, in quanto mi viene riportato che secondo lui si tratta di un normale mal di schiena e che tutto sarebbe

passato con larrivo della bella stagione, io non faccio di mestiere il veterinario, ma conosco molto bene il mio cavallo visto che ha 24 anni di cui la maggior parte trascorsi con me e mi chiedo cosa centra tutto questo con la strana posizione della sua zampa? Ne parlo con Luigi (proprietario del maneggio) e decido di sentire un altro parere, un giro di telefonate ed ecco preso un nuovo appuntamento, arriva il Dott. XXX fa unecografia al posteriore destro, ci che segue peggio di una martellata sulla testa, il dottore mi comunica che c una lesione del legamento sul femore e che lui non conosce cure efficaci per risolvere il problema, quindi demanda a me ogni decisione in merito. Ricordo che le parole del dottore mi arrivavano come coltelli (nonostante lui avesse usato tutta la delicatezza del caso) e io rifiutavo categoricamente lidea di separarmi da Willy. Ho iniziato cosi a fare ricerche tramite internet ed cosi che ho trovato il Dott. XXX, leggo alcuni articoli che parlano di lui e mi convinco che debbo fare ancora un tentativo, lo contatto ed organizziamo una visita. E una persona gentile che ama veramente gli animali e mi propone una cura a base di prodotti naturali, io decido di fidarmi ed iniziamo il trattamento, dopo un primo evidente miglioramento succede qualcosa di non ben chiaro e Willy inizia di nuovo a peggiorare. Io non so pi che Santo pregare ed proprio a questo punto che col morale sotto le scarpe e soprattutto Willy in condizioni disperate (erano passati 6 mesi dallincidente e stava in piedi su 3 zampe appoggiato al muro del box) mi viene consigliato il Dott. Polettini. Marco arriva in maneggio visita il mio cavallo gli fa un po di agopuntura e mi dice Vediamo come reagisce a questo primo trattamento, se migliora gli facciamo le staminali, io lo guardavo come si guarda un marziano e gli chiedo di cosa si tratta, lui molto pazientemente mi spiega tutto il procedimento e mi invita a leggere il suo libro divulgativo dove sono riportati una notevole serie di casi. Ho letto il libro in due giorni e tutto speranzoso ho atteso che passasse il tempo stabilito, sembrava un miracolo ma decisamente Willy stava meglio, abbiamo cosi fatto il primo ciclo. Il risultato ottenuto ha del miracoloso (anche se qui si tratta solo di scienza) oggi a distanza di 7 mesi dal trattamento con le cellule staminali il mio Willy ha il temperamento di quando ci siamo conosciuti parecchi anni fa, il suo posteriore perfettamente allineato e tutte le abrasioni che si era procurato rimanendo appoggiato al muro, sono completamente scomparse. Marco passato pochi giorni fa ed ha detto che tra un paio di mesi posso rimettergli la sella e muoverlo al passo, non male per un vecchietto che tutti davano per spacciato, ma non avevano fatto i conti con il Dott. Polettini e con Willy che non si mai arreso. Grazie Marco spero che molti possano leggere questa mia testimonianza e si convincano come ho fatto io che la scienza fa passi da gigante, non si deve mai perdere la speranza perch pu sempre esserci una soluzione Daniele.

CAPITOLO 7 La medicina quantistica


Dalla medicina rigenerativa alla rigenerazione della medicina.

Gli ottimi risultati ottenuti dalla terapia medica negli ultimi anni sono arrivati ad un punto di stallo in certe patologie considerate incurabili perche`la filosofia della medicina e`sempre rimasta legata al farmaco considerato come un proiettile magico che risolve la malattia e anche la nuova generazione dei farmaci da DNA ricombinante provengono da questo modo di pensare. Nella realt purtroppo ogni farmaco ha uno spettro dazione limitato e ogni volta che viene introdotto nel corpo per correggere una funzione, ne compromette inevitabilmente altre. Acquisire la coscienza dei suoi limiti ne fa comprendere per anche la sua forza e la sua importanza che fanno del farmaco il partner ideale per la nuova medicina rigenerativa. L uso delle cellule staminali del sangue introduce una visione scientifico-filosofico diversa della terapia perch proviene da una cognizione medica allineata alla fisica moderna,la fisica quantistica, che vede nel mondo microscopico la riproduzione di cio`che succede nel mondo macroscopico , vede unidentita`di comportamento identico tra delle particelle subatomiche e il macrouniverso. Sfrutta il concetto di ologramma dove la natura manifesta la sua interezza in ogni suo frammento: uomo, cellula o elettrone, rispecchiano lintero universo, ma su scala ridotta. Secondo questo principio, studiando la cellula, possiamo sfruttare i suoi meccanismi per la comprensione dellorganismo umano e studiando le comunita`cellulari arriviamo a comprendere lumanita` . La cellula e gli organismi pluricellulari. Milioni di anni fa sulla terra esistevano solo esseri monocellulari, poi, nel corso dellevoluzione, la membrana si e`espansa fino al punto in cui non era piu` sufficiente a contenere il citoplasma, la cellula aveva cosi`raggiunto il suo limite. Fu allora che le cellule cominciarono ad aggregarsi in comunita`per aumentare la loro intelligenza e quindi le loro capacita`. Formando gli organismi le cellule hanno cominciato a specializzarsi in compiti diversi, ma alcune di loro, le cellule staminali, dovevano mantenere la forma indifferenziata per potersi successivamente trasformare in ogni tipo di tessuto cellulare e soprattutto per mantenere inalterata la loro capacita`organizzativa di cui erano depositarie da quando le cellule avevano mostrato la volonta` di aggregarsi e formare un organismo. E` proprio per svolgere le loro funzioni di trasformazione e organizzazione che le staminali del sangue possono assumere forme diverse: mesenchimali, emopoietiche e pluripotenti. Le funzioni necessarie alla sopravvivenza di una cellula individuale sono le stesse richieste dalla comunita`pluricellulare, per questo, approfondendo la conoscenza della cellula, possiamo capire gli esseri superiori. Ad esempio nella cellula individuale il movimento e`creato dallinterazione delle proteine del citoplasma actina e miosina, in un organismo il movimento e`deputato alle cellule muscolari che hanno alta quantita`di actina e miosina. La volonta` della cellula di dover camminare avviene attraverso i recettori della membrana che elaborano gli stimoli dellambiente, nelle cellule staminali ottenute da sangue i recettori di movimento sono gli unici che appaiono oltre a quelli specifici di staminalita`; nellorganismo animale gli stimoli provenienti da cio`che lo circonda vengono catturati ed elaborati dal sistema nervoso e trasmessi alle cellule ricche di actina e miosina, quelle muscolari. Mentre nella cellula individuale e`compito della membrana essere consapevole dellambiente e mettere in moto la risposta appropriata, nel nostro corpo le funzioni della membrana cellulare sono state assunte da un gruppo specializzato di cellule che chiamiamo sistema nervoso. I geni Uno dei concetti fondamentali della biologia attuale e`che i geni controllano la vita sia della cellula che dellindividuo. Ma i geni non entrano in funzione da se`, chi influisce nella loro attivazione e`lambiente ed infatti e` nata una nuova branca della biologia , lepigenetica, che studia i meccanismi molecolari per mezzo dei quali lambiente controlla lattivita`dei geni. Sottovalutare lambiente ha portato a considerare i geni come i padroni indiscussi della nostra vita, condizionando le persone ad aspettare la malattia che ha colpito padre, madre, sorella, etc.. Niente di piu`sbagliato! Le patologie non sono solo dovute a inefficienza di squilibri biochimici, ma a una combinazioni di cause mentali, fisiche, emotive, spirituali. Alcune malattie come la fibrosi cistica,

la talassemia beta ed altre sono da attribuire ad un gene difettoso, ma i disturbi dovuti ad un singolo gene colpiscono solo il 2% della popolazione; la maggior parte delle malattie sono dovute invece ad uninterazione di fattori genetici ed ambientali, si puo`parlare quindi di una predisposizione genetica perche` e`diverso avere una relazione con una malattia che esserne la causa, infatti la medicina ha scoperto delle correlazioni tra molti geni e altrettante malattie, ma raramente ha scoperto che un singolo gene e`causa di un carattere o una malattia. Mi e`capitato di osservare che la mielopatia stenotica cervicale, una malattia che nei puledri da` vari gradi di atassia( semiparesi), si manifesti in figli di uno stesso stallone in percentuali completamente diverse se i puledri vengono cresciuti in ambienti diversamente idonei allallevamento, confermando che anche in questo caso si debba parlare di predisposizione e non di malattia genetica. La richiesta di attivita`di un gene proviene da un segnale dellambiente e non e` una proprieta`derivante dal gene stesso che attiva lespressione di quel gene; la natura in cui siamo immersi va allora rivalutata perche` influisce su tutti gli organismi, anzi, secondo la fisica moderna, ne fa parte. Se il nucleo con i suoi geni fosse davvero lorgano deputato al coordinamento della fisiologia della cellula, la semplice procedura chiamata enucleazione dovrebbe causare la morte immediata della cellula; invece la cellula sopravvive ancora per 2-3 mesi, continuando ad espletare le sue funzioni normalmente e rispondendo in modo adeguato agli stimoli provenienti dallambiente. Senza DNA le cellule non hanno la possibilita`di riprodurre i propri componenti, ne`possono riprodursi, ma se la cellula dopo lenucleazione si mantiene attiva significa che la sua mente e`ancora intatta. Nello stesso periodo in cui il Progetto Genoma Umano influenzava attraverso i mass media lopinione pubblica, nasceva lepigenetica che studia il controllo sul patrimonio genetico dimostrando che i geni non sono il nostro destino, ma le influenze dellambiente, il nutrimento, lo stress e le emozioni possono modificare la funzionalita`dei geni senza modificarne il progetto base. Il nucleo e`costituito dai cromosomi che sono fatti in parte da DNA e in parte da proteine regolatrici, i ricercatori finora hanno sottovalutato le proteine cromosomiche che avvolgono il DNA come una manica. Quando i geni sono coperti da queste proteine le loro informazioni non possono essere lette e allora come si fa ad attivare i geni, cioe`come si fa a a tirare su e`giu` questa manica? Occorre un segnale ambientale che spinga la proteina manica a staccarsi dalla doppia elica permettendo la lettura del gene. Risulta che lattivita`del gene e`controllata dalla presenza o assenza delle proteine che a loro volta sono controllate dalle ricetrasmittenti della membrana cellulare attivate dai fattori ambientali. La funzione della membrana cellulare . Se i procarioti, batteri unicellulari privi di nucleo e corpuscoli citoplasmatici, riconoscono tossine e predatori facendo volutamente manovre di fuga dimostrano intelligenza, lunica struttura che possiamo candidare alla funzione di mente superiore della cellula e`la membrana cellulare. Nella membrana ci sono le IMP( integrals membran proteins) divise in due categorie funzionali: proteine recettori e proteine effettori. I recettori sono piccole antenne, gli organi di senso della cellula, sintonizzate su specifici segnali ambientali. Alcuni recettori si estendono dalla superfice verso linterno della membrana cellulare per monitorare lambiente intracellulare, altri verso esterno per monitorare i segnali esterni. Le cellule possiedono un recettore specificamente sintonizzato per ogni segnale ambientale. Alcuni reagiscono a segnali fisici come insulina e istamina che si attaccano come calamite al recettore che prende forma attiva, ma altri tipi di antenne possono decodificare campi energetici come la luce, il suono e altre frequenze, per cui non sono solo le molecole ad avere un impatto sulla fisiologia della cellula. Il comportamento biologico puo` allora essere controllato da forze invisibili come il pensiero, i sentimenti,etc. fatto che avvalora luso della medicina energetica che non ha bisogno di farmaci. I recettori della membrana cellulare sono paragonabili ai nervi sensori delluomo e le proteine effettori sono lequivalente dei nervi motori che generano lazione. Insieme il complesso recettore-effettore agisce come una rice-trasmittente che capta i segnali dellambiente portandoli ad

influire nel comportamento cellulare. Lo studio della trasduzione dei segnali ha portato la membrana al centro dellattenzione, esattamente come lepigenetica sta`mettendo sempre piu`in luce il ruolo delle proteine dei cromosomi. Ma dare il ruolo di mente superiore della cellula alla membrana e`estremamente limitante e non e`sufficiente neanche attribuire la capacita`cognitiva della cellula allinsieme di membrana ,nucleo e citoplasma. Lambiente In altre parole la cellula, come del resto ogni essere vivente, potrebbe esistere senza lambiente? Sopravviverebbe nel nulla ? No! E allora il cervello, lanima, la capacita`cognitiva e volitiva della cellula risiede allo stesso tempo nel nucleo , nel citoplasma, nella membrana e nellambiente . Cosi`lanima dellessere umano e`nei geni , nel suo sistema nervoso e nellambiente. La cellula e luomo fanno parte dellambiente e lambiente fa parte della cellula e delluomo. Lidea che osservatore ed osservato siano la stessa cosa, pensiero su cui e`imperniata la fisica quantistica, sembra un concetto filosofico difficile da capire ed invece appartiene alla realta` della vita di tutti i giorni. Immaginiamo due alberghi identici progettati dallo stesso architetto e realizzati con gli stessi materiali. Il primo costruito nella periferia di una grossa citta`industriale con ospiti che lo frequentano soprattutto per motivi di lavoro, laltro costruito a Porto Cervo in Sardegna, nel contesto di una natura meravigliosa a 20 metri dalla spiaggia; qui i clienti sono animati da uno spirito diverso da quello lavorativo e la loro voglia di divagarsi e`un ulteriore differenza tra i due alberghi. In questo caso siamo di fronte a due alberghi profondamente diversi per la natura che li circonda e per la tipologia dei loro ospiti; chiunque li frequenti ne otterra`unimmagine talmente diversa che fara`fatica a ravvisarne delle somiglianze strutturali .Sono come due gemelli monovulari che, nonostante abbiano lo stesso DNA, saranno tanto diversi quanto prima verranno costretti a vivere in ambienti diversi. Per cui il nostro albergo otterra` un identita` diversa dallambiente esterno a prescindere dalla sua struttura (il DNA). Anche automobili identiche avranno riuscita e durata diversa a seconda dellambiente. Le strade gelate e piene di sale del Nord Europa, le autostrade italiane o le strade piene di buche del Nord Africa influiranno sul giudizio espresso nei confronti della stessa vettura. Stessa macchina, stesso DNA, diversa valutazione provocata dall ambiente. I recettori Abbiamo detto che la cellula si relaziona attraverso la membrana con la natura e con la conoscenza universale, per cui e`indubbio che maggiore sara`la capacita`dei suoi recettori di attingervi, piu`agiranno in maniera intelligente sugli effettori , quindi sul nucleo, sui cromosomi e infine sui geni. Il fatto che le cellule staminali per essere tali devono avere solo i pochi recettori di staminalita`, significa che la maggior parte della loro membrana risulta vuota e puo`essere impegnata da recettori addetti alle informazioni energetiche che consentono un grado piu`elevato di intelligenza cellulare. Anche gli esseri umani hanno unintelligenza che non dipende esclusivamente dal numero e dalla qualita` dei propri neuroni perche` hanno, come le cellule staminali, dei recettori energetici che li mettono in comunicazione con la conoscenza universale da cui scaturiranno le intuizioni, processi che non provengono da alcuna elaborazione logica. Sono quindi piu`intelligenti gli intuitivi dei pragmatici e chi riesce ad affinare la parte intuitiva avra` folgorazioni che gli entreranno talmente dentro da considerarle radicate nel subconscio di tutto il genere umano, ma invece potrebbe averne solo lui lesclusiva competenza di lettura. La capacita` intuitiva di un uomo e`superiore al valore dei suoi neuroni perche` permette di attingere alla conoscenza universale , questa prerogativa appartiene a ciascuno di noi e dobbiamo solo imparare a svilupparla attraverso tecniche come la meditazione. Luomo e`come un compiuter ed piu` intelligente un compiuter meno costoso e con meno funzioni arricchito da tanti programmi

esterni(intuizioni) che viceversa. La capacita`energetico-cognitiva di una cellula e`differente se svolge un compito specifico o un compito organizzativo,per cui la differenza che ce`tra una cellula specializzata e una staminale e`la stessa che ce`tra e` il giardiniere e il direttore dellalbergo. Una staminale non deve solo digerire o respirare come una cellula dello stomaco o del polmone relazionandosi con le sue consorelle, ma deve organizzare il funzionamento dei vari distretti dellorganismo facendo vibrare e procedere le cellule verso il fine comune della salute . I suoi recettori effettori oltre a rispondere a stimoli molecolari devono anche essere in grado di ricevere, accumulare e trasmettere energia svolgendo un ruolo innovativo nella medicina attuale. Sappiamo che gli organismi viventi devono ricevere e decodificare i segnali ambientali per sopravvivere e la capacita`di sopravvivenza e` direttamente proporzionale alla velocita`e allefficienza della loro trasmissione. I segnali energetici, che viaggiano a 300.000 chilometri al secondo, sono piu`rapidi ed efficenti dei segnali fisico-chimici che procedono ad un centimetro al secondo e generano un gran dispendio di energia dovuto al calore generato nella costruzione e distruzione dei legami chimici. Quale sara` allora il tipo di segnalazione preferita da una comunita`cellulare per trasmettere le informazioni ? Ovviamente quella energetica! La fisica quantistica ha addirittura dimostrato che i messaggi tra cellule possono anche essere immediati e non hanno bisogno di essere trasportati. Lesperimento del DNA fantasma Con lesperimento del DNA fantasma la fisica moderna ha dimostrato scientificamente che la cellula umana puo`modificare i campi energetici in cui e`immersa, comprovando i risultati terapeutici ottenuti con le staminali inoculate per via endovenosa. La fisica quantistica e`fondamentale per la biologia e i biologi commettono un errore madornale se ne ignorano le sue leggi. La formazione medica legata alla concezione materialistica e`superata da circa un secolo, cioe`da quando la fisica accetto`ufficialmente la meccanica quantistica e riconobbe che in realta`luniverso e`fatto di energia; gia`da millenni, prima che la scienza occidentale scoprisse le leggi della fisica quantistica, gli orientali hanno considerato lenergia come il fattore fondamentale della salute e del benessere. Lesperimento del DNA fantasma del biologo quantistico Vladimir Poponin da` maggior comprensione dei fenomeni provocati dallenergia sottile tra esseri viventi e ambiente, dando spiegazioni logiche alle guarigioni ottenute con le cellule staminali del sangue somministrate per via sistemica. Lesperimento effettuato negli Stati Uniti consiste in questo: con tecniche appropriate si rende vuoto un cilindro appositamente progettato aspirandovi tutta laria, ma gli scienziati sapevano che vi sarebbero rimaste delle particelle: i fotoni e disponevano di unattrezzatura creata per rintracciarli. Appurarono che nel cilindro vuotoerano sparsi ovunque e senza alcun ordine; ma se nel cilindro veniva immessa anche una sola cellula umana i fotoni prendevano una disposizione ordinata; la cellula aveva uneffetto sulla materia quantistica di cui e`fatto luniverso. Accadde ancora una cosa: i fotoni rimasero ordinati anche dopo che la cellula fu estratta dal cilindro, non rientravano nel caos, questo era un effetto proveniente direttamente dalla materia vivente e fu chiamato effetto fantasma del DNA . Abbiamo visto che se lambiente modifica la cellula e luomo perche` viene a farne parte, anche la cellula e luomo hanno la capacita`di influenzare lambiente e lo fanno in modo proporzionale alla loro carica energetica, non e`solo losservato a far parte e quindi modificare losservatore, ma anche il contrario, losservatore ha la capacita`di far parte e modificare losservato con unazione che perdura anche dopo la scomparsa dellosservatore. Come la cellula ha la capacita`di modificare lorganismo, cosi` luomo puo` modificare luniverso ed e`quindi libero dalla schiavitu`di vivere una vita predestinata gia`scritta nel suo DNA. La costruzione del primo albergo a sei stelle in Costa Smeralda modifichera` lambiente circostante in bene o in male a secondo se la sua architettura sara`piu`o meno in sintonia con cio`che lo circonda e la sua alta categoria attirera`ospiti di classi sociali elevate che, con le loro

abitudini, produrranno ulteriori modificazioni nellambiente, costruiranno ville, alberghi, ristoranti e la natura continuera` a modificarsi sospinta dallimput portato dal primo albergo, quindi lalbergo ha trasformato un posto incontaminato e poco frequentato in uno dei maggiori centri di aggregazione delite, ha modificato la natura circostante; non e`difficile neanche ipotizzare che se il primo albergo fosse demolito i cambiamenti ambientali rimarrebbero inalterati e i Vip di tutto il mondo continuerebbero ad incontrarsi destate a Porto Cervo. Quindi anche dopo la demolizione del primo albergo le modificazioni avvenute nellambiente persisterebbero.
Cosi`anche un essere umano puo`modificare profondamente la natura in cui e`immerso; quanto ha cambiato il modo di pensare universale il Dalai Lama con il suo profondo amore compassionevole per gli altri? E quanto ha influito negativamente nella storia un dittatore come Hitler? Profeti come Budda , Gesu`, Maometto hanno cambiato il comportamento di intere popolazioni per secoli dopo la loro scomparsa, reindirizzando lumanita` secondo principi piu`illuminati; le Apparizioni e i Santi, a differenza dei Profeti, hanno capacita`di influire su un numero piu`limitato di individui compiendo il miracolo di infondere serenita` o ridonare la salute. Profeti , Apparizioni e Santi, entit ricche di energia superiore,possono modificare lumanita`, come le staminali, cellule con unenergia superiore , possono riorganizzare positivamente le cellule specializzate dellorganismo meno ricche di energia. Come sarebbe il nostro mondo se fosse piu`ricco di Entita` illuminate? Come sarebbe il nostro organismo con un numero maggiore di cellule energeticamente superiori?

La medicina quantistica e lologramma Le medicine energetiche come lomeopatia, lagopuntura, la kinesiologia, etc non sono accettate scientificamente perche`ottengono risultati terapeutici in vivo sfruttando energie che non possono essere qualificate e quantificate; senza sapere cosa e quanto non si puo` far partire una sperimentazione da cui ottenere credibilit`e le tecniche di guarigione basate sullenergia saranno sempre bollate come non scientifiche. Viceversa la nostra terapia ha le credenziali per essere accettata dalla medicina perche` si avvale di cellule ricche di energia, materia ed energia allo stesso tempo, che dimostrano la loro azione energetica riorganizzativa appoggiandosi su esperimenti della fisica quantistica. Le cellule staminali e gli effetti del loro uso sistemico in terapia aprono gli orizzonti ad una nuova concezione medica dove non si parla di piu` medicina allopatica o di medicina energetica, ma di medicina quantistica. Per prendere confidenza con questo nuovo modo di curare e` importante avere chiaro il concetto di ologramma che cerchero` di spiegare nella maniera piu`semplice possibile. In un ologramma qualsiasi frammento di unimmagine contiene la stessa immagine, ma su scala ridotta; unimmagine divisa in un numero qualunque di immagini permette a ciascuna di esse una visione completa dellimmagine originale: questo e`un ologramma dove ciascuna parte rispecchia lintero. E`il principio che viene usato dalla fisica quantistica per spiegare luniverso studiando la cellula. Vi e`unaltra verita`nel concetto di ologramma che permette di comprendere ancora meglio la terapia con le cellule staminali usate per via sistemica. Lesperimento che dimostra questaltra prerogativa dellologramma e`stato fatto dallesercito americano e pubblicato sul periodico Advances nel 1993 per stabilire con precisione il collegamento tra emozioni e DNA dopo una separazione. I ricercatori hanno preso un tampone contenente cellule e DNA dalla bocca di un volontario, lo hanno messo in un ambiente predisposto e hanno fatto delle misurazioni elettriche sul DNA ottenuto per vedere se rispondeva alle emozioni della persona da cui proveniva, con il donatore che si trovava in unaltra stanza. Al soggetto venivano mostrati video che provocavano emozioni forti, mentre le provava venivano misurate le risposte del suo DNA nellaltra stanza. Quando le emozioni del soggetto toccavano picchi emotivi le cellule e il suo DNA lontano producevano nello stesso momento una forte

risposta elettrica. Gli esperimenti portarono agli stessi risultati anche quando le cellule e il soggetto furono separati da 560 chilometri; inoltre i tempi intercorrenti tra la risposta emotiva del soggetto e le sue cellule fu analizzata per mezzo di un orologio atomico situato in Colorado (con possibilita`di errore di un secondo nellarco di un milione di anni) e lintervallo risulto`pari a zero. Leffetto era simultaneo! Il DNA reagiva come se fosse ancora unito al corpo del donatore. Questo esperimento dimostra che in un ologramma qualsiasi cambiamento fatto in ciascuno dei suoi frammenti si riflette ovunque attraverso lintero schema; questo significa che l inoculazione di cellule staminali del sangue deprogrammate, ricche di una carica energetica rigenerata, possono modificare il quantitativo di energia immediatamente in tutte le altre cellule dellorganismo in maniera non lineare. Lazione deve riflettersi immediatamente su tutto linsieme, perche`sarebbe impossibile aggiornare il DNA una cellula alla volta visto che ogni individuo ha circa 100 trilioni di cellule. Dai due esperimenti della fisica quantistica riportati ricaviamo i concetti fondamentali che confermano gli effetti ottenuti con le staminali usate per via sistemica: le cellule hanno la capacita`di riequilibrare attraverso la loro energia vibrazioni errate in ogni parte dellorganismo con un azione immediata, su larga scala, che perdura anche dopo la loro scomparsa dal sangue. Per cui le cellule staminali del sangue curano modificando alcune cellule malate deputate ad un compito specifico e producendo al tempo stesso effetti benefici su tutte le altre cellule.(il cavallo anziano a cui abbiamo curato un ulcera corneale resistente guarira`dalla sua patologia, ma allo stesso tempo dopo alcuni mesi sembrara` piu`giovane perche` lazione delle staminali viene trasmessa alle cellule dellintero organismo. Nel cane cardiopatico le cellule staminali del sangue agiranno sul sistema neuro muscolare del cuore, ma anche su tutto il complesso network che regola l organismo.) Le guarigioni ottenute con le staminali del sangue riprogrammate convalidano che questo processo avviene effettivamente e ha il merito di far condividere i concetti della fisica moderna alla medicina. Ricordiamo comunque che la terapia con le staminali in vena ha leffetto di un vero e proprio piccolo Big Ben per cui deve essere usata secondo un preciso protocollo terapeutico che la renda sicura, inoltre la terapia non e`indirizzata alla malattia, ma al paziente portatore di quella malattia ed il protocollo terapeutico assume un enorme numero di varianti in funzione della soggettivita`di interconnessione tra individuo, patologia e ambiente.

Capitolo 8 Le caratteristiche delle cellule staminali ottenute da deprogrammazione


In malattia puo`succedere che le staminali presenti nel sangue non siano sufficienti a riequilibrare lorganismo o che siano anche loro alterate dalla patologia e non piu`in grado di compiere le loro funzioni. Con il nostro sistema di deprogrammazione otteniamo cellule staminali del sangue che manifestano solo i recettori di staminalita`, non ancora indirizzate a trasformarsi in alcuna tipologia cellulare e probabilmente esenti dalle alterazioni patologiche che in malattie gravi colpiscono tutte le cellule dellorganismo; questo processo rende alle cellule la capacita` di compiere il lavoro di riorganizzazione ed e`in grado di produrre il numero cellulare specifico di cui il nostro protocollo terapeutico ha bisogno. Il concetto sara`piu`comprensibile se paragoniamo le staminali a delle pile elettriche che tendono a scaricarsi piu`si indirizzano ad una differenziazione; deprogrammarle e`come averle di nuovo appena uscite dalla fabbrica, piene di tutta la loro carica. Non possiamo aspettarci lo stesso beneficio generalizzato da cellule staminali del grasso o del midollo perche`sono gia`indirizzate ad una specializzazione e il loro compito e`diretto a ricostruire un muro che si sta` frantumando; neanche la somministrazione di fattori di accrescimento che hanno la prerogativa di

liberare nel sangue staminali dal midollo hanno un effetto benefico perche`le cellule staminali ottenute in questo modo non hanno solo recettori di staminalita`, ma ne mostrano altri che le hanno gia`indirizzate alla neoformazione di componenti cellulari ematiche. E`vero che le staminali del sangue deprogrammate, nello specifico la loro componente pluripotente, possono essere usate come mattoni per ricostruire un muro e nella devastazione di un tessuto organico questa loro prerogativa puo`fornire lunica possibilita`di giungere alla guarigione, ma deve essere sempre unita alla loro applicazione sistemica che e`la chiave della neonata medicina quantistica. Un albergo che ha un ristorante con la possibilita`massima di 100 coperti se viene costretto a farne 300 puo`sfruttare una maggior capacita`organizzativa di un capocameriere( cellule staminali usate per via endovenosa) che organizza meglio la cucina e i suoi 5 camerieri, ma avra`piu`possibilita`di riuscita se vi si affiancheranno altri 5 camerieri (cellule staminali usate localmente). E`solo la deprogrammazioneche ci consentira`di avere cellule staminali adatte sia a un compito riorganizzativo che ad un compito ricostruttivo, infatti ci permette di ottenere staminali mesenchimali, emopoietiche e pluripotenti con i recettori specifici. Ed anche logico che possa essere solo il sangue, che raggiunge tutti i tessuti, ad avere la potenzialit di trasformarsi in ogni tipo di staminale quando lorganismo lo richieda. Una delle cause predisponenti ad ogni tipo di malattia potrebbe essere dovuto alla perdita di questa capacit del sangue di produrre staminali nella quantit e nella proporzione giusta. In malati molto gravi le staminali ottenute da deprogrammazione potrebbero possedere unenergia troppo bassa per ottenere la guarigione; bisogna allora ricorrere a cellule staminali eterologhe preferibilmente di un soggetto sano e giovane, piene di energia e\o ripetere le staminali autologhe ad intervalli frequenti , rispettando un protocollo sviluppato in anni, con il fine di ottenere un resettamento definitivo di tutte le altre cellule dellorganismo. Le cellule staminali eterologhe ottenute da deprogrammazione, cioe`quelle appartenenti ad un individuo diverso da quello da trattare,possono essere usate in patologie gravi, dove lo squilibrio tocca anche le staminali dellindividuo malato e possono essere usate in sicurezza per via sistemica per modificare laspetto energetico dellorganismo . Queste cellule anche se somministrate piu`volte non hanno dato reazione perche` mostrano una percentuale molto bassa di complesso di istocompatibilita`. Lazione istantanea su tutte le cellule produce effetti terapeutici che sono comprensibili alla luce della medicina quantistica. In un caso di cardiomiopatia dilatativa che lascia ad un cane di grossa taglia poche possibilita`di sopravvivere a lungo con la terapia adeguata; attraverso lazione delle staminali, coadiuvata dai farmaci, la lunghezza della vita diventa di gran lunga superiore, ma non ci si deve aspettare che le misurazioni del cuore rientrino nella norma, sara`invece la partecipazione organizzata di tutte le componenti cellulari dellorganismo a produrre i benefici terapeutici compensativi. Lorganismo trovera`alternative intelligenti nellinteresse generale, come quella di aumentare il numero dei globuli rossi migliorando lossigenazione o migliorando la contrattilit cardiaca e la funzionalit neurologica del miocardio. Non dobbiamo quindi aspettarci che un nefropatico terminale, nonostante riprenda un buono stato di salute quasi immediatamente dopo linoculazione endovenosa di cellule staminali, ripresenti valori ematici normali; la medicina quantistica ci impone di cambiare la nostra impostazione di medici e non cercare solo un miglioramento circoscritto allorgano interessato , ma dellorganismo nella sua totalita`. Naturalmente le cellule staminali usate localmente per ricostruire un tessuto degenerato apportano un aiuto fondamentale in patologie come le lesioni tendineo- legamentose del cavallo dove le cellule usate solo per via endovenosa non compenserebbero lenorme stress da carico su determinate strutture,ma anche in malattie cardiache, neurologiche ed altre non va dimenticata la possibilita` di usarle direttamente nel tessuto interessato. Le cellule staminali del sangue sono la mente e la mano,la forza organizzatrice e ricostruttiva dei tessuti dellorganismo, rivendicando un ruolo fondamentale nella nuova medicina quantistica.

ALLA PROFESSORESSA ALESSANDRA GAMBACURTA


Come i concetti teorici di un fisico hanno bisogno di una formula matematica per poter essere accettati dalla comunita` scientifica le mie idee avevano bisogno della professoressa Alessandra Gambacurta che e`riuscita ad ottenere e tipizzare le cellule staminali dal sangue. Devo dire che i successi che abbiamo ottenuto insieme dipendono anche dalla sua grande apertura mentale, oltre alla sua conoscenza specifica del campo, che le ha permesso di rimettere in discussione tutto il suo background e guardare con me la realta`da un altro punto di osservazione. Grazie Alessandra! Ai veterinari pratici La natura ci ha fornito della curiosita`di comprendere profondamente la realta`, ma non ci ha dato i mezzi per poter arrivare a capirla fino in fondo. Nella vita, come nella nostra professione, nel tentativo di comprendere cosa ci sia dietro alle cose ci troviamo a rimuovere uno dopo laltro strati concentrici come quelli di una cipolla senza mai arrivare alla fine. Ma la parte appassionante del gioco sta`proprio nel continuare ad approfondire, questo rendera`la professione divertente, gratificando la nostra vita e quella di chi ci sta` accanto. Come veterinari pratici avete lobbligo di consultare specialisti ed usare la miglior tecnologia diagnostica possibile, ma ricordate che siete voi a tenere le fila della diagnosi e della terapia, siete voi che avete di fronte tutto il quadro delle interconnessioni tra malattia e paziente, e tra paziente ed ambiente. La rivalutazione della relazione malattia- paziente- ambiente e`un altro concetto fondamentale della medicina quantistica dove tutto e`strettamente interconnesso e vi restituisce il ruolo di primaria importanza che vi compete nella cura del malato. Vi siete mai chiesti perche`i telespettatori sono pazzi del dottor House? Perche`i suoi pazienti non sono piu` considerati numeri allinterno di un protocollo terapeutico standardizzato, ma divengono UNICI perche`la loro malattia viene affrontata da punti di vista diversi e valutata considerando le soggetive interrelazioni con lambiente. Ogni telespettatore vuole identificarsi in quel paziente e vorrebbe essere curato cosi`. Anche voi dovete considerare ogni malattia come unentita`soggettiva perche`affligge un individuo che e` unico, in questo modo renderete piu`affascinante e stimolante la vostra professione. Non sottovalutate mai la vostra intelligenza e i vostri processi mentali perche` unidea semplice da comprendere e allo stesso tempo allapparenza folle puo`cambiare il corso della storia.

Riassumiamo ancora le caratteristiche e le innovazioni portate da questa nuova terapia:


1-facile prelievo, 2- tempo di preparazione cellulare breve, 3- numero di staminali prodotte adeguato al fabbisogno specifico di ogni malattia, 4-cellule staminali con i soli recettori di stamina lita` che permettera`una sperimentazione in umana perche`per la prima volta sappiamo COSA facciamo e in che NUMERO; quando abbiamo cellule eterogenee non possiamo fare una sperimentazione perche`non sappiamo cosa sperimentiamo! 5- la sperimentazione in vivo in umana sar anche facilitata dal fatto che le cellule staminali del sangue sottostanno alla legislazione degli emoderivati autologhi e la terapia pu essere considerata una semplice trasfusione di sangue autologa.

6- per la prima volta si ottengono cellule staminali adulte pluripotenti senza ricorrere alluso di virus ed embrioni per trasportare i fattori di pluripotenza dalle staminali embrionali a quelle adulte 7- possibilita`di inoculare le staminali in vena e localmente, cioe`usarle come direttori dorchestra e come mattoni. 8- inoltre queste cellule mostrano un bassissimo quantitativo di complesso di istocompatibilit`che permette di inoculare cellule eterologhe senza reazione: quanto sarebbe utile avere sempre in ogni ospedale cellule pronte per ictus ed infarti? Questa possibilita`dovrebbe interessare anche le case farmaceutiche attrezzate con laboratori di biotecnologia. 9-il know how terapeutico e`stato acquisito da una ricerca fatta su animali vicini a noi nella scala zoologica e soprattutto su patologie non provocate. 10- la terapia con le cellule staminali del sangue puo`essere usata come ausilio nel protocollo terapeuticofarmacologico di ogni malattia. 11- e`stata finalmente trovata la

chiave per usare le cellule staminali in modo MEDICINA QUANTISTICA e sarebbe

efficace e sicuro basandosi su un protocollo terapeutico sviluppato in anni 12- e`la prima applicazione terapeutica della nuova stato di grande soddisfazione presentarla per la prima volta in Italia.

Perche`puo`partire la sperimentazione in umana immediatamente


Lenergia delle cellule staminali del sangue , una volta iniettate in vena, si trasmette alle altre cellule dellorganismo ottimizzando il funzionamento del sistema psico-neuro-endocrino-immunitario. I casi clinici confermano questa teoria e ad Alessandra spetta il merito di aver tipizzato e quantificato le cellule. E anche se da una parte alcuni revisori in Italia ancora bocciano i nostri lavori, molte organizzazioni straniere ci contattano per ottenere le nostre presentazioni. Proprio mettendo a fuoco questo punto si comprende il valore scientifico incontestabile della nostra ricerca. Chi guarda alla nostra metodologia superficialmente contesta il fatto che non ce` la sperimentazione classica a suffragare il risultato dei miglioramenti clinici . Ma i successi terapeutici ottenuti in varie malattie sono solo il secondo step della nostra scoperta scientifica,mentre il dato innovativo indiscutibile e` quello di avere a disposizione per la prima volta CELLULE STAMINALI CON I SOlI RECETTORI DI STAMINALITA` E CELLULE STAMINALI ADULTE PLURIPOTENTI che vengono ottenute con un prelievo non invasivo ed in breve tempo. E` cio` che la ricerca vuole ottenere da anni, e`provato nero su bianco (EXPANSION AND PURIFICATION OF PERIPHERAL BLOOD STEM CELLS: PHENOTYPIC CHARACTERIZATION. Martini,Rotta, Sinibaldi Salimei,Ranalli, Polettini, Gambacutra) e ne possediamo il brevetto internazionale. La scoperta puo` essere usata nel tipo di ricerca che ogni istituto clinico interessato si prefigge con lopportunita` di una sperimentazione finalmente attuabile in vivo. Quindi i nostri risultati sugli animali in patologie non provocate indicano solo le possibilita`terapeutiche e rivendicano di essere solo una prima testimonianza clinica agli occhi della medicina ufficiale; e` un comodo e sicuro trampolino di lancio per chi si imbarchera`nella sperimentazione ufficiale! Domandiamoci ora perche`la sperimentazione ufficiale sulle staminali, richiesta a gran voce dallopinione pubblica, non e`ancora stata fatta. Per il semplice motivo che le cellule staminali like di cui si disponeva finora avevano molti tipi di recettori sulle loro membrane, cioe`erano cellule diverse tra di loro; in poche parole non si sapeva cosa e quanto si inoculava. Se non sai cosa fai e quanto ne fai non puoi sperimentare.

Solo oggi, grazie alla nostra scoperta,conosciamo sia il tipo che il numero delle cellule staminali e siamo quindi gli unici al mondo che possono far partire una vera sperimentazione, facilitata dai risultati avuti su animali vicini alluomo nella scala zoologica, su patologie non provocate. Per cui siamo di fronte ad una vera e propria concretezza scientifica e ad un passo dallapplicazione in umana visto che parliamo di cellule del sangue che sottostanno alla legislazione sugli emoderivati e linoculazione puo`essere considerata una auto emotrasfusione. La sperimentazione si giovera`inoltre di un sicuro protocollo terapeutico sperimentato in anni di ricerca in vivo in veterinaria. La nostra cronica carenza di fondi ci ha rallentato, ma ci ha anche fatto acquisire la capacita`di friggere con lacqua, infatti con un laboratorio che rispetto a quello delle industrie farmaceutiche sembra la cucina di nonna papera, abbiamo anticipato di anni la ricerca nel campo della medicina rigenerativa nel mondo e la nostra preoccupazione di non avere un riconoscimento immediato e`di far aspettare persone che soffrono e hanno bisogno della nostra terapia.. Ci rendiamo conto di avere in mano la piu`grossa scoperta della medicina degli ultimi 50 anni, basata su concetti nitidi, di semplice applicabilit e comprensione, con risultati molto promettenti su patologie incurabili , speriamo quindi di ottenere l appoggio di tutte le persone che hanno apprezzato questo libro. Per ora le imprese che dovrebbero interessarsene non vedono il risvolto economico che gli sara`piu`chiaro dopo aver metabolizzato ci che ho scritto; quale sara`la primaimpresa che invece di chiedersi SE sviluppare questa tecnologia pensera` COME svilupparla, conscia degli enormi profitti che potrebbe ottenerne? VISTO CHE QUESTE CELLULE MOSTRANO UN COMPLESSO DI ISTOCOMPATIBILITA`BASSISSIMO ED HANNO EFFETTO SU PATOLOGIE VASCOLARI COME ICTUS ED INFARTO,QUANTO POTREBBERO RENDERE AD UNA CASA FARMACEUTICA CHE PREPARI LE STAMINALI DA UN DONATORE UNIVERSALE SANO PER OGNI REPARTO DI MEDICINA DURGENZA NEL MONDO, RINNOVANDO IL CAMPIONE CELLULARE OGNI 10 GIORNI? QUANTO POTREBBE ESSERE ECONOMICAMENTE VALIDO SVILUPPARE QUESTO PROGETTO SPRATTUTTO SE IN FUTURO NON SI POTRA`FARE A MENO DI AFFIANCARE OGNI TIPO DI TERAPIA CON LUSO ENDOVENOSO DELLE STAMNALI DEL SANGUE. Meglio ancora sarebbe suscitare linteresse di una fondazione di levatura internazionale che abbia lintento di aiutare tante persone che soffrono regalandogli una concreta speranza tramite la nostra scoperta. Ma in attesa che ci considerino faccio una richiesta di aiuto alle persone che percepiscono limportanza del nostro lavoro per la salute di tutti !
A vendo fatto un accenno sulle patologie cardiovascolari come infarto ed ictus , ricordando che causano nelluomo maggior tasso di mortalit del cancro , e`interessante vedere cosa e`successo al cane Miro`e alla sua proprietaria. Diagnosi : miocardiopatia dilatativa. La miocardiopatia dilatativa nei cani di grossa taglia ha unevoluzione che porta spesso alla morte in tempi molto brevi nonostante la terapia. Il caso specifico e`un alano di 8 anni che e`vissuto finora per 14 mesi con una buona qualita`di vita. Come in molti altri casi di patologie cardio-circolatorie, il cane ha risposto bene al supporto terapeutico offerto dalle staminali, migliorando sia i sintomi che le sue condizioni generali. I risultati ottenuti sono stati regolarmente monitorizzati mediante ecocardiografia ed elettrocardiofia. Il sospetto di una patologia del genere si avuto quando il cane stato sottoposto ad un ecocardiografia preventiva dove si intravedevano segni di scompenso. In meno di due mesi Mir per ha manifestato ascite, affaticamento e dimagramento in maniera repentina, l ecocardiografia dava una situazione quasi terminale con poche speranze di sopravvivenza, ma la somministrazione delle staminali insieme al supporto farmacologico ha ridato contrattilit al muscolo cardiaco che andata via via

migliorando e incredibilmente Mir ha ripreso peso e ha vissuto una vita normale in questi 16 mesi intercorsi dalla diagnosi. I commenti specialistici e la valutazione delle ecocardiografie verranno fatte dal dottor Giorgio Cagni ,specializzato in cardiologia, alla fine del racconto della proprietaria. Basterebbe solo questo caso dove lampante il ripristino dell attivit MIRO miocardica , per dare valore significativo alla nostra scoperta !

Mir il mio alano e compir otto anni il 5 aprile 2010. E il secondo alano con cui condivido la mia esistenza e forse sar anche lultimo, perch questa razza canina (sarebbe pi sensato definirla umana) tale da riempire la nostra esistenza di amore e di gioia che poi il distacco risulta sempre estremamente doloroso, troppo doloroso. Mir sempre stato un cane vivace e robusto, tanto da vedere il veterinario solo in occasione delle rituali vaccinazioni, ma a settembre scorso ho deciso che in prossimit dei suoi otto anni lo avrei sottoposto ad un generico check-up per tranquillizzarmi sul suo stato di salute . Quando suo nonno mor, a 8 anni per una torsione allo stomaco mal gestita, io decisi che se avessi avuto un altro alano avrei fatto di tutto, anche limpossibile, per portarlo fino ad almeno 10 anni. Ed ecco che cos, a fine settembre, Mir stato sottoposto ad accertamenti ematologici (perfetti) ed ecodoppler cardiaco. Gli venne diagnosticata una lievissima incipiente miocardiopatia dilatativa, cos lieve da non giustificare una terapia farmacologica e cos lieve da non poter essere osservata con ecocardiografi meno sofisticati. Il veterinario (cardiologo) mi consigli un controllo a distanza di tre mesi per verificare landamento evolutivo. Ma il 28 novembre, dopo 2-3 giorni di apatia e inappetenza, Mir si sent male e, correndo dietro al gatto di famiglia, si accasci a terra. Lo portai immediatamente dal veterinario che verific uno stato di cardiopatia dilatativa grave, fibrillazione atriale ed edema sia polmonare che addominale. La prognosi era infausta, gli rimanevano 2-3 mesi di vita, cos disse il cardiologo. Era il giorno del mio compleanno, forse il pi brutto che io ricordi nella mia vita, e lidea di non poter fare nulla per lui, al di fuori di somministrargli una dose massiccia di farmaci svariati (che sapevo gi non avrebbero risolto la situazione, ma solo temporaneamente alleggerita), mi faceva uscire di testa. Inoltre uno di questi farmaci, usato di solito negli umani, aveva delle controindicazioni spaventose e io gliene dovevo dare una quantit esagerata ero convinta che se il cuore non lavesse abbandonato, sicuramente questi farmaci lavrebbero ucciso. Ormai il mio cane non mangiava quasi pi niente da giorni e dovevo forzarlo a inghiottire omogeneizzati e pezzi di carne, stava tutto il giorno acciambellato sul suo divano e cos, perplessa e disperata, telefonai alla carissima Marina Ravinetti (esperta allevatrice di alani) per chiederle consiglio sul da farsi. E in questo modo che Marina mi parl delle cellule staminali, di questa sperimentazione che il Dr.Polettini st conducendo e dei risultati che lei stessa aveva verificato sui suoi alani. Era la mia unica chance, e decisi immediatamente senza starci su a pensare che avrei percorso questa via, in fondo non presentava alcun rischio o controindicazione e , se anche non avesse funzionato, sicuramente non avrebbe peggiorato la situazione. Marina prontamente mi mise in contatto con il Dr.Polettini che, gentilissimo, una domenica mattina si prest a somministrare cellule staminali al mio Mir. Le cellule staminali hanno stranamente un effetto quasi soporifero nel cane, Mir ha dormito per tre giorni consecutivi. Io lo svegliavo per farlo uscire a far pip, di

mangiare non se ne parlava proprio, poi al mattino della quarta giornata si alzato con un notevole appetito e con voracit ha vuotato la sua ciotola. E cos iniziato il periodo di miglioramento, in pochi giorni tornato a saltare, ad avere voglia di giocare, a chiederci di uscire a passeggio, e a mangiare come un lupo. Non sembrava neanche il cane che pochi giorni prima giaceva esausto sul divano. Dopo un mese dallinizio della terapia, lho portato a fare il controllo eco cardiologico e, pur persistendo la fibrillazione, si cominciava a notare un riassestamento della frequenza cardiaca e un lieve miglioramento della contrazione del miocardio. Il cardiologo disse che questo miglioramento era indice di una buona risposta alla terapia farmacologica, che lui non avrebbe saputo dire se fosse stato leffetto delle cellule staminali e che, per la sua esperienza, la terapia farmacologica avrebbe funzionato pi o meno per un altro mese, poi la struttura muscolare del miocardio avrebbe nuovamente collassato, sarebbe tornata lascite e non ci sarebbe pi stato niente da fare. Praticamente mi sarei dovuta aspettare un peggioramento della sua condizione pi o meno entro la fine di febbraio. Non ci potevo credere, come ci si pu aspettare la morte da un cane che salta e gioca e mangia e sembra addirittura ringiovanito? Non riuscivo a pensare che la situazione fosse rimasta inalterata guardando Mir che scodinzolava, che mi faceva le feste, che si comportava come se niente fosse mai accaduto.Ero veramente perplessa e perch non si poteva dare credibilit a un metodo nuovo, anche se ancora poco conosciuto dai pi? Ho letto il libro del Dr.Polettini , con le sue tante storie di cani e cavalli malati terminali che sembravano miracolosamente risorti a nuova vitae mi chiedevo: perch no? Perch non sarebbe potuto accadere anche al mio cane? Io sono una biologa ed nel corso della mia professione di laboratorista ho visto fallire la medicina tradizionale in molti casi, ho visto i successi sempre inspiegabili dellomeopatia o dello shiatsu laddove il medico non sapeva pi che pesci pigliare, e allora perch non dare credibilit alle cellule staminali e al lavoro di chi con impegno le sta studiando? Se il caso del mio cane potesse essere di aiuto allo studio e se lui stesso ne traesse giovamento anche solo nella qualit della sua vita, ben venga Ed cos che arriviamo ai primi di febbraio, e sono ritornata a Roma insieme a Mir per una seconda somministrazione di cellule staminali. Il nostro spirito ben diverso dalla prima volta, ora siamo pi speranzosi ed ottimisti, Mir sta bene, ha recuperato tutto il suo peso, fa la vita da vero pash. Gli ho cambiato completamente lalimentazione, via i mangimi, adesso si mangia pasta carne e verdure vere, utilizziamo lomeopatia per aiutarlo a disintossicarsi dai farmaci (che purtroppo continua ad assumere) e a stimolare il suo sistema immunitario. Anche questa seconda volta il periodo di torpore, dopo la somministrazione della staminali, si ripresentato, anche pi lungo(in questo il dr. Polettini mi ha rassicurato), ma mentre lui passava i giorni a dormire, sognava e sognava di correre (lo vedevo perch nel sonno sgambettava e scalciava), e dormiva sereno a pancia allaria (posizione di massimo relax) ed io stavo tranquilla, sapevo che al risveglio sarebbe stato di nuovo arzillo!! e cos stato. A met febbraio siamo tornati a fare il nostro controllo ecocardiografico. La fibrillazione atriale persiste (ma questo me lo aspettavo, succede anche negli umani) ma la contrazione cardiaca migliorata, non ci sono pi onde casuali ma onde con una regolare frequenza e onde di contrazione con una intensit quasi normale. Questo lo vedo dalle immagini dellecografia, ormai il mio occhio abbastanza allenato, e anche il veterinario soddisfatto e mi dice che la situazione stabilizzata (non corriamo grossi rischi) e che addirittura si ridotta la dilatazione (e mi accenna alle misurazioni) e che lascite non c pi e che non c bisogno di fare esami ematologiciperch lui il cane lo vede bene Ma quando si tratta di stilare il referto mi trovo su scritto: non si rilevano modificazioni

in senso negativo E il cardiologo dice che sempre una buona risposta al farmaco e che dovremmo stare a vedere nei prossimi tre mesi E ci rimango male, perch le mie orecchie ascoltano una cosa e i miei occhi ne leggono unaltra.. e poi non doveva il cane morire in 2-3 mesi? Ma adesso non mi preoccupo pi, continuo a vedere il mio cane vivere la sua vita felice, so che lo riporter a fare ancora una nuova inoculazione delle sue cellule, sono sicura che, forse questo non servir ad allungargli notevolmente la vita, ma la qualit della sua esistenza sar sicuramente buona e mi auguro accettabile fino alla fine. Il mio obbiettivo lho raggiunto, attorno a me ho un cane felice e in un ottimo stato di salute, ed ora posso sperare di poterlo far vivere senza tanti farmaci Oggi il legame tra me ed il mio cane si rafforzato e anche per questo pian pianino, di mia libera iniziativa, ho cominciato a ridurgli la terapia farmacologica aspettando che il resto lo facciano le sue cellule staminali e lamore che gli posso dare. . Questo mi rende felice per lui ed anche per coloro che, dedicando il loro tempo a questa ricerca, trarranno da questa esperienza nuove forze per andare avanti. E chiss che tutto il genere umano non possa trarre giovamento! Questa per ora la storia dei miei ultimi tre mesi, non so come andr a finire, ma spero che sia daiuto per quelle persone che,come me, amano il proprio animale e che serva a migliorare la vita dei nostri amici di pelo e un giorno anche la nostra.

Il problema dell'umanit che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi. (Bertrand Russel).

..il continuo di Mir!


trascorso quasi un anno dalla prima crisi cardiaca di Mir ed ancora siamo qui, a poter raccontare questa storia che per alcuni veterinari ha dellincredibile e dellinaccettabile. Mir, con le sue cellule staminali somministrate una volta ogni mese e mezzo, ancora con noi e, nonostante il caldo dellestate lo abbia veramente provato, ancora ha voglia di uscire a giocare e fare passeggiate con noi. E vero sono piccole passeggiate ormai, non sono pi i lunghi percorsi di campagna, sono brevi uscite durante le quali poter fare le annusatine dei cespugli e dei tronchi dalbero, dove poter leggere i messaggi lasciati dai suoi simili. Ma sono passeggiatine gratificanti che gli mettono allegria e la voglia di riportarsi a casa piccoli trofei. Vederlo cos per noi di casa rasserenante e gratificante e ci ripaga di tutti i sacrifici che abbiamo fatto per lui. Soprattutto ci rafforza la convinzione di aver fatto tutto il possibile per lui, di avergli dato un anno di vita gradevole,di aver seguito la via giusta. Portato a settembre a fare uno dei tanti controlli, il cardiologo che laveva esaminato la prima volta era allibito. Per lui Mir doveva gi essere morto da tempo ma soprattutto con il suo cuore, allo stato attuale, non dovrebbe vivere. Chiss con quali meccanismi queste cellule staminali funzionano, chiss su cosa agiscono per poter permettere questo miracolo! Queste sono le domande che il cardiologo si poneva ormai due mesi fa con aria assai perplessa ed io mi chiedo se , in questo lasso di tempo, abbia veramente interpellato il suo vate di riferimento come si era riproposto. Chiss se tutto sia invece caduto riassopito nella routine della quotidianit fatta di arroganti certezze e convinzioni pi

comode da mantenere. Tranquillamente Mir si avvia verso i suoi 9 anni, non poco per un alano, e noi ci auguriamo che possa trascorre il tempo rimastogli felicemente nella serenit della sua casa. FIRMA Marilena

E`a questo punto, come succede sempre nella nostra avvenura con le staminali, si verificata lennesima coincidenza, apparsa la persona giusta al momento giusto; un medico veterinario cardiologo di grande esperienza e apertura mentale, Giorgio Cagni, che ha deciso di salire sul treno delle staminali del sangue che gli stava passando davanti. Sar lui che nelle prossime righe dar un significato scientifico concreto al caso Mir e permetter un altro passo avanti alla nostra ricerca.
Mi chiamo Giorgio Cagni, sono un Medico Veterinario e mi occupo di cardiologia; marted 18/01/2011 sono stato chiamato dal collega Marco Polettini ad esprimere un secondo parere sulla situazione cardiologia di un paziente cane, di nome Mir, un Alano arlecchino maschio, di 9 anni, del peso di 70 Kg. Clinicamente il paziente evidenziava una pi discreta condizione generale, clinicocardiologicamente evidenziava scompenso cardiaco destro (ascite e turgore giugulare), elettrocardiograficamente palesava F.A. a bassa penetranza ventricolare (85 b.p.m.), ecocardiograficamente manifestava cardiomiopatia dilatativa tetracamerale con significativa depressione della cinetica ventricolare e della funzione sistolica (F.E. 34% ed F.S. 16% sia con misurazione lineare di Teicholz che con misurazione volumetrica Area/Lunghezza), rigurgito mitro-tricuspidale di grado lieve-moderato, falda di versamento pleurico, ascite rilevante. Terminata la visita specialistica ho osservato il paziente nel suo comportamento e non ho potuto non notare come lo stato generale e la vitalit del paziente e quindi la classe funzionale di insufficienza cardiaca differisse dallesito obbiettivo dellesame; Mir infatti oltre ad essersi mosso per tutta la durata dellesame era molto attento e vigile, per nulla dispnoico a riposo, e in ambiente esterno voglioso di esplorare il nuovo territorio tirando e trotterellando. Ho quindi fatto il punto delle terapie che ha assunto e che attualmente assume il paziente e visionato il materiale informatico relativo alle precedenti indagini ecocardiografiche non eseguite da me, individuando tre momenti a mio parere salienti nella storia patogenetica della cardiopatia di Mir: lecocardio del 18/09/09 (la prima) che evidenziava una cardiomiopatia dilatativa moderato rilevante gi con significativa depressione della funz. sistolica (F.E. 32% e F.S. 16%); il successivo controllo del 04/12/09 dove la situazione era precipitata in due mesi e mezzo evidenziando severa dilatazione tetracamerale, depressione della funzione sistolica (F.E. 17% e F.S. 8%), cinetica settoparietale sx valutata in parast. dx asse corto m-mode praticamente assente, comparsa di fibrillazione atriale ad elevate penetranza ventricolare; inizio della terapia farmacologica con digossina, diltiazen pimobendan, ace-inibitori e furosemide e trattamento con cellule staminali ed infine il controllo del 07/09/10 dove la situazione era decisamente migliorata dal punto di vista della cinetica setto-parietale che nellesame di dieci mesi prima era praticamente assente, anche se le misurazioni della funzione sistolica rilevate con metodo Teicholz risultavano invariate rispetto al precedente controllo (probabilmente a causa della concomitante asincronia dellattivit settoparietale che ha reso la misurazione poco veritiera); lo stato generale del paziente veniva

riferito dal proprietario enormemente migliorato (recupero del peso e della capacit fisica). Valutata tutta questa mole di dati clinici posso cos sintetizzare la storia cardiologica di Mir: comparsa di miocardiopatia dilatativa in rapidissima ingravescenza tra settembre 2009 e dicembre 2009, inizio della terapia cardiologica e citostaminale la patologia non solo si arresta ma migliora significativamente sotto il profilo clinico e cardiologico per circa un anno e ad oggi, dopo circa un anno dalla diagnosi pi severa Mir nella condizione clinica e cardiologica che ho precedentemente descritto, cio affetto da miocardiopatia dilatativa rilevante e classe funzionale di insuff. cardiaca II-III. Obbiettivamente non posso e non so stabilire se e come il trattamento con cellule staminali sia intervenuto nel processo di miglioramento dei segni obbiettivi e della sintomatologia clinica, ma certamente questo paziente ha avuto una risposta pi che eccellente e direi, visti i presupposti iniziali, quasi inaspettata ai trattamenti terapeutici tradizionali prescrittigli.

Siamo a febbraio a 17 mesi dalla prima visita fatta a Mir che ha avuto una ricaduta dopo le feste di natale; era stato lasciato passare pi di due mesi dallultima inoculazione di staminali e Marilena decise di diminuire il quantitativo di farmaci perch Mir mangiava poco e niente.. Abbiamo fatto allora due trattamenti con le staminali ravvicinati, la terapia stata ripristinata e questo il risultato..
Buongiorno dottore,

a parte ringraziarla ancora per il regalo che ci ha fatto con il nostro amato vecchione ci faceva piacere anche comunicarle che l'anzianotto straordinariamente pimpante. Oramai da giorni ha ripreso a mangiare con appetito (anzi per essere pi esatti ha ripreso a mendicare con insistenza!!!!), esercita il dominio del suo territorio con grande "seriet professionale", rompe le balle a me durante il fine settimana per le sue uscite quotidiane tormentandomi finch non adempio al dovere della "passeggiata" ed ha ripreso a dormire (anche se non a pancia all'aria come ai "bei tempi") in posizione pi distesa. Che dire? Non so se grazie riesca anche lontanamente ad esprimere l'idea.

E`un vero peccato che le nostre idee siano piu`apprezzate allestero che in Italia ed e`per questo che i cervelli italiani, tanto richiesti nel mondo, non possono trovar modo di mettere radici qui. Questo mio libro deve essere una testimonianza comprensibile anche alla gente al di fuori del mondo scientifico che con il loro passa parola permetta che questa scoperta si sviluppi rapidamente e trasmetta lentusiasmo di chi vuole cambiare a persone sensibili delle alte sfere. Sono comunque fermamente convinto che nel giro di poco tempo queste innovazioni saranno usate allinterno di ogni protocollo terapeutico in tutto il mondo, perche` si puo`soffocare la scoperta del surrogato della benzina, ma non si puo` fermare una madre che veda in questa terapia lunico modo di salvare il proprio figlio.
La terapia con le staminali del sangue una trasfusione autologa di alcune componenti del sangue per cui e`semplice e non invasiva, ma allo stesso tempo e`destabilizzante nei confronti dei concetti della terapia

attuale perche`usa lenergia delle cellule che non hanno la caratteristica di un farmaco , ma di una piccola casa farmaceutica che produce farmaci giusti al momento giusto (citochine). Un farmaco puo` agire su uno o due interruttori all`interno di un processo patologico, mentre le staminali del sangue sono in grado di produrre i farmaci che toccano in successione il pulsante giusto della complessa rete del sistema psiconeuro-endocrino-immunitari. E la nuova terapia nascera`dal connubio tra il farmacoe la staminale.

Capitolo 9 LA TERAPIA DEL PERCHE` FA PARTE INTEGRANTE DELLA MEDICINA QUANTISTICA


Il modo di curare gli animali che ho usato e modificato negli anni, ha dato forma ad un tipo di terapia che pone le sue basi nella causalita`e nelle correlazioni: la terapia del perche`. Questo sistema non si ferma a considerare solo la patologia che appare a prima vista , ma cerca di scoprirne le cause e modificarle in senso positivo. A differenza del sistema di cura usato correntemente, la terapia del perche` considera la malattia parte dellorganismo che la ospita, e lorganismo stesso parte della natura che gli sta ` intorno e lo influenza. Prima ancora che introducessi nel protocollo terapeutico le cellule staminali del sangue, avvalendomi del mio sistema, ho cercato di allungare la qualita` della vita dei miei pazienti con risultati piu` che soddisfacenti. Lorganismo e` composto da una parte fisica-materiale ed una parte spirituale-energetica altrimenti non saremo altro che degli ammassi di minerali inerti. Per cui sviluppare una terapia su una patologia circoscritta alla parte fisica, che venga considerata come qualcosa che sta` la` fuori e non abbia interconnessioni con cio` che la circonda (la natura) e la pervade (energia), e` limitante perche` nelle malattie gravi non porta ad una guarigione definitiva. Ho sempre considerato la malattia qualcosa che va indagata profondamente al di la` della semplice apparenza chiedendomi continuamente quali possano essere le cause scatenanti. Quali possano essere i PERCHE` dei sintomi che osserviamo nel paziente. La malattia e` regolata dalla legge dellinterrelazione e dalla causalita` che constatiamo nella vita di tutti i giorni. Se in un albergo si fulmina la luce dellinsegna con esasperante regolarita` e` ovvio che , a differenza di quel che succede in medicina, ci si chiede il perche` visto che costa economicamente cambiare le luci dellinsegna frequentemente. La ricerca delle causalita`del danno rileva che la ripetitivit`del guasto dipende da un corto circuito dei fili elettrici situati nello scantinato dell albergo, che a sua volta deriva dalleccessiva umidita` dovuta alla perdita di vapore da un tubo di conduttura per lalta temperatura dellacqua prodotta dalla caldaia a biomassa dellalbergo; questo succede perche` e` cambiato il combustibile usato per riscaldare lalbergo, cioe` il passaggio dalle nocciole ai pinoli, questo puo` ulteriormente dipendere dalladdetto allapprovvigionamento o addirittura dallorganizzazione che aveva il fine di scaldare di piu` le camere per maggior confort dei clienti. Vedete a quanti perche` bisogna rispondere se non si vuole intervenire giornalmente sullinsegna rischiando di compromettere definitivamente il suo funzionamento; non ci si ferma solo a cause materiali come alterazioni dei fili elettrici o del tubo di conduttura, ma anche a chi svolge compiti organizzativi come fare lordine ai fornitori di pinoli e nocciole o addirittura allamministrazione centrale che ha focalizzato come obbiettivo il benessere dei clienti con laumento della temperatura nelle stanze nel periodo invernale. Se la vita di tutti i giorni ci impone la legge dellinterrelazione e della causalita` perche` la medicina la esclude interessandosi esclusivamente alla lampadina fulminata? Rispetto al medico umano, il medico veterinario ha maggior facilita`nellaffrontare lintero quadro clinico poiche`non e` fuorviato dai discorsi del malato e non ha lopportunita` di ricorrere

comodamente allo specialista per togliersi dagli impicci quando la patologia appare appena un po` complicata. Il mio ruolo e` prevalentemente quello del medico veterinario sportivo di cavalli atleti, ma la mia figura riveste il clinico, lortopedico, il pneumologo, il podologo,il radiologo-ecografista, lalimentarista, il preparatore atletico, il comportamentalista, etc..Solo ampliando la conoscenza delle implicazioni fisiche ed energetiche che influenzano il sistema psico neuro endocrino immunitario dellorganismo malato avremo piu` possibilita` di aiutarlo a giungere ad una guarigione vera; avvalendoci della diagnosi specifica, ma valutandone le interconnessioni. E` calzante lesempio di un cardiopatico umano che si cura con la terapia piu` appropriata farmacologicamente, ma continua a bere 10 caffe` al giorno, fa uso di stupefacenti, beve superalcolici, ha una dieta ricca di grassi animali e per di piu` svolge il lavoro di controfigura in scene di films pericolosi. Che speranza ha di sopravvivere a lungo se non modifichiamo le causalita` che predispongono alla sua malattia? Da una terapia cosi` impostata riemerge la rassicurante immagine del medico generico che considera lindividuo e la sua malattia nel contesto di cio` che lo circonda e che evita di affidare il malato esclusivamente a specialisti che considerano un solo aspetto della patologia, rendendo essere vivente e malattia solo un numero dove la terapia e` standardizzata in un protocollo immodificabile. Ecco perche` la serie televisiva dedicata al Dott. House ha cosi` successo; questo medico coinvolge il suo staff stimolandolo a produrre nuovi punti di vista diagnostici ampliando gli angoli di visione sulla patologia di un malato, fa uno studio delle sue abitudini alimentari e comportamentali, mandando i suoi collaboratori a controllare cosa mangia, chi frequenta, dove vive,le sue origine etniche, le malattie dei suoi parenti, etc cioe` considera il paziente al centro di interrelazioni con lambiente che rendono lui e la sua patologia unici. Succede allora che nel subconscio il telespettatore vorrebbe essere un paziente del dott. House che non e piu` solo un numero trattato seguendo un protocollo standard ,ma unindividualita` curata con una terapia particolare.

Luso terapeutico delle cellule staminali del sangue e` nato dal bisogno di integrare quelli che consideravo i limiti della terapia del perch, apponendo un nuovo tassello nel mio puzzle terapeutico; non e` stata quindi solo unintuizione casuale.

Prima di integrare la mia terapia con luso delle cellule staminali del sangue, svolgevo il mio lavoro di medico veterinario facendo un quadro chiaro delle manifestazioni cliniche e metaboliche di una malattia, intervenendo con lalimentazione, integratori, farmaci, disintossicanti, vitamine, etc. per quel che invece riguardava la sfera energetica-informativa agivo sul comportamento del cavallo regolando lo stress, consigliando una vita piu` consona alla sua natura: paddocks, vita sociale con il ripristino dell istinto del branco, quasi una sorta di psicoterapia. Inoltre mi avvalevo dellagopuntura, dellomeopatia, della kinesiolgia etc con lidea di riequilibrare lenergia e in molti casi avevo risultati soddisfacenti, ma gia` da tempo mi ero reso conto che mancava ancora qualcosa. Nelle patologie gravi, in cui lenergia dellorganismo era scarsa, non bastava riequilibrarla, ma bisognava aumentarne il quantitativo e, in alcuni casi, modificarne anche la qualita`. Dovevo trovare qualcosa che potessi qualificare e quantificare che contenesse energia e informazione. Le cellule piu` ricche di queste caratteristiche erano lovocita e lo spermatozoo dalla cui unione si formavano cellule staminali embrionali capaci di contenere lenergia e linformazione per costruire un intero individuo. A me serviva qualcosa di simile che pero` servisse a mantenere lorganismo in salute,regolarlo e guarirlo; non costruirlo. Dovevo trovare cellule staminali adulte con le migliori credenziali possibili e la mia convinzione era che queste cellule potevano essere solo nel sangue (infatti vi abbiamo trovato le emopoietiche, le mesenchimali e le pluripotenti) perche` era lunico tessuto a contatto con tutte le parti del corpo, infatti gia` nel 2003 feci fare le prime ricerche inerenti allesistenza di brevetti sulle cellule staminali del sangue. La mia idea era di usare queste cellule per

aumentare lenergia nellorganismo con la facolta` di veri e propri direttori dorchestra . Cosa avrebbero prodotto questi recipienti energetici-informativi se reinoculati in vena non lo sapevo, ma ero conscio di non avere controindicazioni perche` erano componenti di sangue autologo. Sarebbero riusciti nellintento di aumentare lenergia dellindividuo? Se venivano usate cellule prodotte da sangue eterologo potevano migliorare anche la qualita` dellenergia?Avevano anche la possibilita` di curare patologie gravi finora incurabili? Erano in grado di prevenirle? Mi si prospettava una sfida entusiasmante! Proviamo ora a dare una spiegazione comprensibile ai non medici di quel che sara` il nuovo modo di concepire la terapia paragonando il nostro organismo allalbergo a cui si fulminava linsegna. Il DNA che contiene tutti i nostri geni ha la possibilita` di esprimerli x farci vivere, chi pero` lo comanda e` qualcosa di energetico-spirituale che ne organizza il funzionamento. Nelleconomia di un albergo i geni contenuti nel DNA possono essere rappresentati dai FORNITORI dei vari utensili: lavatrici, lavastoviglie, fornelli, aspirapolveri, piatti , sedie, tavoli, stanze, bar , piscine, ristoranti,etc..che sono le proteine, gli enzimi, cellule, i tessuti, gli organi , gli apparati etc... Ma chi organizza tutto e` lamministrazione dellalbergo che stabilisce cosa va ordinato ai fornitori e poi cosa va lavato, come va preparata la tavola , lora della colazione, quella della cena, la temperatura della piscina, il menu`,etc Se non ci fosse una mente che ha come finalita` lefficienza, il confort e il profitto dellalbergo, gli utensili non sarebbero acquistati, non funzionerebbero e lalbergo andrebbe in rovina. Se la lavatrice che si occupa di lavare i copriletti di lana delle camere li infeltrisce perche` la temperatura dellacqua e` troppo calda per una disfunzione della macchina possiamo continuamente aggiungere acqua fredda durante il lavaggio (e` come usare un farmaco che aiuta nellemergenza,) mentre si aspetta una risoluzione definitiva che partira` dallamministrazione: trovare un tecnico che aggiusti o sostituisca la macchina. Ma come fa lorganizzazione a far si che tutto nellalbergo proceda verso il fine di essere confortevole per gli ospiti? Deve disporre di manodopera qualificata e questa e` composta da camerieri, cuochi, barman, portieri etc tutte queste persone che portano energia informativa nellalbergo possono essere paragonate alle cellule staminali del sangue. Una cellula staminale del sangue puo` essere il tecnico della lavatrice che , nel tempo del suo reperimento e della sua attivazione riparativa, puo` essere adiuvato dallaggiunta di acqua fredda ,cioe` dal farmaco. Entriamo cosi` in unaltra concezione di medicina e terapia ,molto piu` moderna perche` non considera la malattia qualcosa di oggettivo che sta` li` fuori, dove il farmaco funziona o non funziona accendendo o spegnendo uninterruttore, ma concepisce la malattia come qualcosa che fa parte dellorganismo e della natura nella sua totalita` ed usa lenergia che pervade luniverso e quindi anche quellorganismo malato per riorganizzare la sua malattia. Non possiamo pensare che un agente chimico riesca a curare profondamente una malattia perche` riesce a toccare solo alcuni degli interruttori del vasto network che costituisce il sistema psico neuro endocrino immunitario, ma siamo certi che svolga il ruolo importantissimo di aiutare lenergia vitale a riorganizzare lo stato patologico. Se un batterio sta` prendendo il sopravvento sullorganismo e sulla sua forza vitale, lantibiotico funzionera` da salvavita. E` come se nel nostro albergo un piromane da` fuoco ad una stanza: luso immediato degli estintori(il farmaco) portera` a salvare tutto lalbergo, ma le riparazioni dellapparato elettrico, idraulico , strutturale (pareti da ridipingere, mobili bruciati) spettera` allorganizzazione dellalbergo. Di solito nei primi anni di attivita` un albergo riuscira` a svolgere il suo compito in maniera soddisfacente con soli piccoli ritocchi di manutenzione e con laiuto di una riorganizzazione energetica(agopuntura, omeopatia,etc), cioe` una riorganizzazione degli stessi dipendenti che lavorano nellalbergo; si introdurra` ad esempio la figura del capo cameriere sveltendo il servizio, la cucina comincera` a lavorare con qualche ora danticipo sui pasti per aver gia` pronte le basi dei sughi, le verdure tagliate,i dolci cotti in forno e posti a raffreddare, etc.. si usera`cioe` la stessa energia informativa presente organizzandola meglio. Ma quando cominceranno a passare gli anni, tutte le strutture dellalbergo diverranno vecchie e inadeguate , la manodopera:cuochi, camerieri,

giardinieri saranno ormai anziani e quella parte di lavoratori che aveva costruito lalbergo non ci sara` piu`; eccoci di fronte alla raffigurazione della malattia piu` difficile da curare: LINVECCHIAMENTO, dove luso del farmaco che tocca qualche interruttore qua e la` e la riorganizzazione di unenergia carente puo` solo ritardare un peggioramento a cascata che coinvolge tutto lorganismo. A questo punto quanto sarebbe utile avvalersi di una piccola impresa con i suoi muratori per ristrutturare organi tessuti e cellule? Anche camerieri, giardinieri e cuochi piu` giovani e in numero maggiore o addirittura appena usciti da una scuola alberghiera con cognizioni migliori e piu` adeguate (cellule staminali eterologhe), quanto darebbero una ventata di ringiovanimento al vecchio albergo anni 50? Farmaci e cellule staminali del sangue potranno andare a braccetto allungando la qualita` della vita e cambiando una medicina legata alla fisica materialistica in una medicina piu` in linea con la fisica moderna, dove lazione terapeutica e`anche energetico-informativa. Importante e`considerare che unindividuo e` composto di materia ed energia intimamente interconnesse e una terapia che prenda in considerazione solo la cura farmacologica della materia raggiungera` minori successi perche` il farmaco ha sempre bisogno di essere coadiuvato dalla forza vitale dellorganismo,se allora riuscissimo a potenziare lenergia vitale avremmo aumentato le possibilita` di guarigione. E`come quando un buon medico in aggiunta alla ricetta farmacologica consiglia il paziente di prendersi una bella vacanza! La malattia e` un passaggio verso la salute: chi ha preso il morbillo ne diviene immune e la sua prole avra` maggior resistenza; lindividuo esce quindi fortificato da questa perturbazione. E` come se il nostro albergo decidesse di migliorarsi e fortificarsi nei confronti della concorrenza costruendo con un centro fitness. Una chiusura temporanea, i disagi alla clientela per il via vai dei muratori, per la polvere , per i calcinacci, per i rumori (la malattia), danno vita ad una ristrutturazione che e` una evoluzione positiva dellorganismo-albergo che ne uscira` piu` forte, aggiungendo una stella alla sua valutazione nella guida Michelin. Ce` pero` anche la possibilita`,seppur rara, che una chiusura troppo lunga dellalbergo o una diminuzione dei clienti per i disagi apportati durante i lavori, porti al fallimento dellalbergo e quindi la morte dellindividuo nonostante le buone intenzioni. Daltro canto senza migliorie continue lalbergo non reggerebbe il confronto con la concorrenza e fallirebbe, in egual modo se lindividuo non migliorasse le sue capacita` di reazione immunitaria attraverso la malattia, rischierebbe lestinzione. Dal nostro concetto di terapia estremamente comprensibile ed accettabile dalla maggior parte dei pazienti per la sua semplice logicita`e` partito anche un tipo di ricerca- sperimentazione che esce fuori dai canoni della medicina attuale e vorrei a questo punto evitare le motivazioni filosofiche e rispondere sinteticamente a chi considera la mia sperimentazione non scientifica. Questa ricerca viene volutamente non fatta su animali da laboratorio, ma su animali vicini nella scala zoologica alluomo e su numerose patologie non provocate molto diverse tra loro che hanno pero` il denominatore comune di essere molto difficili da guarire; per cui un punto di partenza della ricerca estremamente eterogeneo, ma anche i topi usati dalla ricerca classica vivono in cattivita` ed hanno il loro stress che produce reazioni immunitarie diverse da individuo ad individuo, dando un valore soggettivo anche alle ricerche su animali di laboratorio. Per cui il punto di partenza della mia sperimentazione non differisce molto da quella fatta tra le mura di un istituto di ricerca, ma e` cosciente di partire dalla mancanza di omogeneit provocata dalla soggettivita` delle interrelazioni tra ambiente, individuo e malattia. Oltre tutto, questo tipo di ricerca ci permette di non uccidere animali per salvarne altri e di sperimentare su patologie che si incontrano nella realta`, non su malattie provocate che screditano ulteriormente i risultati ottenuti dalla ricerca attuale. Questo tipo di sperimentazione si adatta bene al nostro tipo di terapia rigenerativa perche` siamo poco preoccupati di effetti collaterali o tossici visto che lavoriamo con cellule del sangue dello stesso individuo a cui le reinoculiamo. I risultati ottenuti applicando questa terapia, che si e` sviluppata e modificata nellarco di diversi anni su migliaia di casi, sono piu` che soddisfacenti e la crescita esponenziale dei casi trattati e` dovuta solo al passa parola tra i proprietari di cani e cavalli. Non abbiamo volutamente reso commerciale questo sistema di cura per due motivi : il primo per

evitare errori da parte dei veterinari che comprometterebbero lapplicazione in umana, il secondo per mantenere un know how terapeutico che salvaguardi gli investitori che ci hanno permesso di allestire il laboratorio, di sperimentare e di brevettare a livello internazionale. Questo tipo di terapia deve al piu` presto essere applicata in umana perche` i risultati sono sorprendenti e vale la pena di verificarli anche secondo i canoni di una sperimentazione classica; sono sicuro che anche in medicina umana si verifichera`un boom inarrestabile dopo i primi pazienti trattati. La strada che ci si prospetta e` semplice in virtu` del fatto che le nostre cellule sono emoderivati autologhi e la terapia puo` essere considerata una auto emotrasfusione. Visto che a questo punto in medicina veterinaria le testimonianze sono migliaia e si sono riscontrate risoluzioni di malattie finora incurabili, negare o boicottare questa cura a priori servirebbe solo a negare la speranza di una vita migliore. Se poi potesse essere applicata nella medicina di prevenzione quanti sarebbero gli interessati a sottoporsi a questa cura? Centinaia di milioni! Molti biologi molecolari pensano che lessenza della vita non e` altro che chimica complicata, uno tra i piu` accreditati e intelligenti, Craig Venter, pensa che la prima cellula artificiale sara` pronta da qui a poco, ma questo concetto si discosta da cio` che ha dimostrato la fisica quantistica dove energia e materia convivono strettamente e si interscambiano. La macchina puo` essere costruita, e la cellula sara`assemblata, ma non il pilota! Per cui alla cellula creata in laboratorio manchera` unenergia che finalizza la vita ad uno scopo;senza il pilota la vettura rimarra` ai nastri di partenza. Ogni momento il nostro corpo ci da` coscienza di questa verita`: ora i vostri occhi riportano la scrittura al cervello che la codifica e lenergia che e` in voi la elabora e formula il pensiero cognitivo. Comunque gli scienziati negli ultimi anni hanno fatto passi da giganti nello studio del DNA aprendo allumanita` nuove prospettive in diversi campi. La trascrizione del genoma umano, ottenuta attraverso gli sforzi di istituti di tutto il mondo, ha dimostrato che i geni delluomo appaiono come citta` in mezzo ad un deserto di DNA spazzatura che racchiude molte incognite e differiscono molto poco da quelli del genoma dello scimpanze`; anche gli invertebrati hanno un numero di geni vicino a quelli contenuti nel genoma umano. Quindi la lettura del genoma umano non ci ha portato alla conoscenza dellessenza della vita, ma, nel contesto della sua elaborazione, sono state messe a punto tecnologie estremamente utili allumanita`, infatti gli scienziati sono riusciti tagliare il DNA in paragrafi, a incollarli affinche` si potessero manipolare e ad amplificarne (fotocopiarne) i pezzi. Un programma per lelaborazione di testi: tagliare, incollare e copiare mettendo nelle nostre mani la tecnologia del DNA ricombinante. Questa biotecnologia trovo` subito la sua applicazione commerciale nella produzione di insulina umana, fino ad allora si usava quella di suino o di bovino; poi si passo` alla sintesi dellHGH lormone della crescita umano che fino ad allora si otteneva dai cadaveri , ma in alcuni casi aveva provocato il morbo di Creutzfeldt- Jacob, una patologia degenerativa del cervello, mentre lHGH ricombinante prodotto dalla Genentech non comportava alcun rischio di infezione. Oltre allo sviluppo di farmaci costituiti da proteine umane, si riuscirono a produrre degli anticorpi monoclonali (MAB) ,anticorpi capaci di legarsi ad un unico bersaglio per poter essere usati come proiettili contro pericolosi invasori come ad esempio le cellule tumorali. La terapia contro il cancro e` diventata la prima forza motrice delle industrie farmaceutichebiotecnologiche. Lapproccio della distruzione cellulare con cui si cerca di attaccare il cancro (chemioterapia e radioterapia) uccide immancabilmente le cellule sane con gravi effetti collaterali. Per questo le case farmaceutiche attraverso il DNA ricombinante stanno avvicinandosi alla messa a punto di farmaci in grado di agire selettivamente sulle proteine che promuovono la crescita delle cellule tumorali; una sfida per tutti gli Istituti di biotecnologia farmaceutica. Gia` la casa farmaceutica svizzera Novartis ha prodotto il Gleevec contro la leucemia mieloide cronica, che se somministrato ai primi sintomi della malattia,porta a lunghe remissioni, ma in individui sfortunati la malattia ricompare per nuove mutazioni insorte nel gene codificante i recettori di membrana che rendono inefficace il Gleevec. Molti altri farmaci selettivi sono quasi pronti per essere immessi sul mercato mettendo nelle nostre mani altre armi contro il cancro, tuttavia e` probabile che dopo la remissione della malattia in molti pazienti vi saranno ricadute

quando nelle cellule tumorali evolveranno forme di resistenza ai nuovi farmaci. Percio` si sta` pensando di prendere di mira non le cellule cancerose, ma i loro rifornimenti bloccando lo sviluppo dei vasi sanguigni che penetrano nei tumori. Se la crescita tumorale potesse essere inibita in questo modo la malattia potrebbe non essere guarita, ma controllata come si fa con il diabete. Queste terapie seppure siano molto migliori delle precedenti evidenziano un limite; non considerano che gli organismi hanno un fine, per questo sono stati creati e se le cellule arrivano alla decisione di metastatizzare lo fanno a prescindere dalla nostra volonta`. Non possiamo costringere la natura con la chimica a percorrere unaltra via, ma la natura andra` alla fine sempre per la sua strada con strategie ricorrenti nella scelta di alternative per mantenere la capacita` vitale; lorganismo trova nelliperproliferazione cellulare lultima chance di salvezza! In questa terapia si vede lintenzione di distruggere le cellule tumorali in maniera selettiva, ma il concetto e` identico a quello della chemioterapia: distruggere cellule impazzite, invece una terapia come quella delluso delle cellule del sangue ha la capacita`di dare una nuova chiave di lettura ad una patologia multifattoriale come il cancro perche` introduce il nuovo concetto della riorganizzazione di queste cellule agendo sullo squilibrio del network psico neuro endocrino immunitario che ha provocato il tumore. Questa teoria comincia a dare i suoi frutti nella terapia oncologica degli animali e puo` essere abbinata alluso della chemioterapia, ma la sua futura applicazione insieme agli anticorpi monoclonali da DNA ricombinante potrebbe essere unarma fortissima, ricalcando il sinergismo che si e`sviluppato tra staminali del sangue e farmaco in altre patologie. Nulla vieta poi di applicare questa nuova terapia in patologie autoimmuni, a predisposizione genetica o altre considerate incurabili. Adoperiamo ora il nostro albergo per dare una spiegazione piu` comprensibile allevoluzione di una patologia come il cancro e al ruolo che giocano le terapie tradizionali e le cellule staminali del sangue. Il nostro albergo a 5 stelle sta` diventando vecchio e non ha piu` fondi per le ristrutturazioni; cosi`decide di evitare il fallimento e cambia strategia sostituendo la sua clientela pretenziosa e insoddisfatta con comitive di giapponesi che gli permettono a malapena di sopravvivere, ma quando le sue strutture sono considerate inadeguate anche da questi, lorganizzazione decide di affittare le stanze a comitive scolastiche che pagano molto poco e vandalizzano cio` che ancora rimane di buono nellalbergo. E` lultima possibilita`di salvezza,ma portera` inevitabilmente al fallimento. In questo caso eliminare le scolaresche(eliminare le cellule cancerogene) non avra`gli effetti benefici dellestintore (il farmaco) sul fuoco appiccato nell`albergo dal piromane (lagente esterno, ovvero l infezione), perche` qui non abbiamo una causa esterna, ma e` la stessa organizzazione dellalbergo che vuole le comitive scolastiche. E` per questo che bisogna cambiare la strategia terapeutica: si devono reperire nuovi capitali e manodopera fresca che agiscano sul riassestamento generale dellalbergo e gli permettano di riottenere la ricca clientela di altri tempi. Cioe` una ristrutturazione attraverso le cellule staminali che resettino lorganismo, coadiuvate da tecniche terapeutiche classiche, soprattutto quelle che salvaguardano la distruzione di cio` che puo` ancora essere utile per la struttura futura dellalbergo (farmaci da Dna ricombinante). Se e` una decisione dellalbergo di sopravvivere avvalendosi delle scolaresche, anche se si impedisce lerogazione dellacqua calda mandando in blocco la caldaia e si costringe i ragazzi a tornare a casa (blocco della nutrizione del tumore ), oppure si provochi unepidemia di varicella(azione diretta sulle cellule malate) non si risolve il problema perche` lorganizzazione dellalbergo contattera` nuove scuole vedendo in questa opzione lunica speranza di salvezza dal fallimento. Per cui la terapia puo` essere indirizzata a diminuire linvasione delle scolaresche piu` devastanti, eliminando i bambini delle elementari e lavorando solo con liceali (eliminando in parte il problema con la chirurgia, con la chemio o con farmaci ottenuti con DNA ricombinante),ma allo stesso tempo e` giusto far partire la ristrutturazione dellalbergo con le staminali del sangue ,apportando nuova energia che vada a resettare e rinnovare il sistema psico neuro endocrino immunitario. E` una strada che va intrapresa e puo` completare la terapia tradizionale sfruttando pero` un percorso

parallelo; non e` la risoluzione del cancro, ma una via concettualmente diversa che puo` essere applicata insieme alle terapie attuali e future. Perche` escludere a priori che lorganismo, non trovandosi piu` in una situazione critica, possa decidere di rientrare dal progetto suicida? Se questa teoria fosse giusta potrebbe essere il piu`valido supporto per la PREVENZIONE e la cura di tutte le malattie. Nella mia esperienza ho visto che i tumori sono piu` rari e anche piu` curabili nei cavalli che non nei cani, questo traspare anche dalle testimonianze che seguono.

Nella patologia oncologica di questo boxer la terapia staminale non ha guarito il cancro ma ha migliorato la qualita` di vita del cane; unendo questo sistema terapeutico a quelli che si usano attualmente per la cura del tumore e` probabile che si ottengano migliori risultati. Siamo ora a meta` aprile ed il cane sta` ancora discretamente bene. Purtroppo non abbiamo nella storia del cane delle risonanze magnetiche che ci aiuterebbero a monitorizzare meglio gli stadi della malattia ,ma solo esami radiografici del veterinario curante. Ritorna sempre la mancanza di fondi che non riusciamo ad ottenere per poter orchestrare una sperimentazione confortata anche da diagnostica davanguardia e da una casistica piu`vasta. Comunque da poco , attraverso la credibilit`acquisita dai lavori presentati allestero, abbiamo stretto collaborazioni con cliniche specialistiche attrezzate che si sono offerte di affiancarci in varie patologie.

La storia del mio boxer Rassell Rassell e` il mio boxer di 7 anni sempre vispo e allegro e con tanta voglia di giocare. E l11 gennaio 2010 e mi accorgo che un po dimagrito e respira male, si stanca subito quando gioca e nellosservarlo attentamente mi sembra che la spalla sinistra si spostata in avanti, decido di portarlo dal mio veterinario di fiducia che conosco da 20 anni. Fa una lastra alla spalla, poi una al torace, dopo un po il veterinario trova il coraggio di dirmi la diagnosi: Cancro ai polmoni in fase terminale non c pi niente da fare. Disperazione totale mia e di mio figlio che mi aveva accompagnato. Gli chiedo quanto gli resta da vivere e lui mi dice 20 giorni. Dopo qualche giorno, parlando con un amico, mi illustra il metodo con le staminali usato dal Dr. Polettini e decidiamo di contattarlo. Cominciamo il protocollo con le cellule staminali del sangue periferico. Marco Polettini non ci promette niente altro che i giorni che gli rimangono da vivere saranno pi sereni, non sa quanto gli rimarr da vivere. Oggi, 15 marzo 2010 mentre scrivo questa lettera guardo il mio Rassell che dorme con un respiro regolare, tranquillo senza quellaffanno che aveva prima. Il suo pelo diventato lucido sembra quello di un cucciolo! Ha ritrovato la voglia di correre e giocare, gli occhi non sono pi opachi ma hanno ripreso luce. Rassell dovr fare un altro ciclo di staminali, non so quanto vivr ma so come sta vivendo quindi non importa, lui adesso sta bene ed gi un miracolo. Grazie alle cellule staminali del sangue periferico, gli stiamo permettendo di vivere i giorni che gli restano con dignit.

Mi auguro per il bene di tutti noi, di trovare qualcun altro (di quelli che contano!!) altrettanto onesto e coraggioso da ascoltarlo e appoggiarlo nel suo lavoro per poi cominciare ad effettuare questi trattamenti sullessere umano (Giuliana Lazzari) P.S. Rassel e`morto dopo sette mesi , ma fino al giorno prima giocava felice con il suo pallone. NAIMA Io e mio marito siamo dei malati di animali. Abbiamo 4 cani. Tre di loro sono stati presi da situazioni di maltrattamento. L'unica con una vita normale dall'inizio Naima. Naima un Old English Mastiff di 7 anni. E' entrata in famiglia all'et di 3 mesi circa. Il regalo di natale di mio marito. Un cane meraviglioso con un carattere molto particolare. E' umana. Ha sempre avuto i suoi umori, i suoi modi di protestare facendo l'offesa. E' una bambina viziata e non ha mai avuto una gran passione per il cibo. Spesso, quando riteneva di aver subito un torto, faceva anche sciopero della fame!!!! Marzo 2010. Naima inizia ad avanzare cibo nella ciotola sia mattina che sera. Subito penso ad una delle sue "vendette trasversali" in seguito a qualcosa che lei ha ritenuto possa averla offesa. In effetti Alessandro era via per lavoro e ho pensato fosse per quello. Poi inizia ad avere anche una strana dissenteria abbiamo pensato a qualcosa di virale. La nostra veterinaria - che omeopata ci ha dato dei prodotti per ripristinare la situazione intestinale e altri per far ritornare appetito al cane. Dopo due settimane la situazione non migliora, anzi Naima praticamente rifiuta il cibo e le feci oramai sono liquide e marrone scuro (tipo cioccolata calda). Facciamo le analisi del sangue che per risultano assolutamente perfette. Cambiamo anche i fermenti lattici per vedere se c' una migliore risposta intestinale. Niente. Proviamo con un prodotto uso umano che serve per solidificare le feci. Ancora niente. A questo punto il 9 aprile facciamo un'ecografia all'addome. Subito sembra tutto nella norma ma purtroppo il fegato rivela una diagnosi terrificante. La parte destra ha un nodulo e la sinistra dei piccoli focolai. Tumore. E' inspiegabile a parole lo stato di terrore e impotenza che sopraggiunge davanti a queste cose. La nostra veterinaria ci suggerisce di fare in modo di renderle la qualit della vita al meglio possibile. In effetti lei non aveva mai dimostrato segni di sofferenza e anche durante l'ecografia, pur essendo sollecitata alla pressione del manipolo, non evidenziava dolore. I primi due giorni per noi sono devastanti. Naima inizia ad essere apatica. Probabilmente risente anche del nostro stato d'animo. E' totalmente disinteressata al mondo che la circonda. Proviamo a ripetere gli esami in una clinica presso la quale avevamo in cura un'altro dei nostri cani per problemi ortopedici. Rifacciamo l'eco. I mostri sono sempre l. Non solo. Fanno un prelievo dei tessuti tramite ago e, a conferma che non c' mai fine al peggio, diagnosi ancora peggiore. Tra tutti i tumori questo il peggiore. Il cane potrebbe avere si no 20 giorni di vita. Ci propongono di abbatterla subito, preventivando disastri del tipo dopo mangiato potrebbe, essendo la fase di digestione pesante per il fegato, avere le convulsioni, andare in coma e morire; oppure potrebbe morire nel sonno; oppure per inedia, visto che non ha interesse al cibo: insomma una catastrofe. Il dubbio in quel momento sul da farsi sinceramente mi assale. Mio marito non tanto, ma io ero in totale stato

confusionale, pi che altro non volevo condannarla ad una morte disumana, ma abbatterla cos alla fine era quasi un modo per levarsi una grana. No, lei al nostro posto non lo avrebbe mai fatto. Insomma decidiamo di riportarla a casa e a quel punto parte il delirio del cosa possiamo fare. Mi viene in mente che gironzolando in internet avevo visto che Marco Polettini - che conosciamo da tanti anni per i cavalli (abbiamo anche questa passione) aveva fatto qualcosa con le staminali. Vado a ricercare in internet ed ecco che la mente non mi ha ingannato. Leggo tutto, le testimonianze di altri casi, e anche quella di un altro cane oncologico. Chiamo Marco un gioved pomeriggio. Oramai sono disperata. Mi dice che dalle nostre parti la settimana successiva - Mercoled. Io in preda ad un delirio panicale gli propongo di raggiungerlo anche a Roma. Lui mi riporta alla ragione, mi spiega il protocollo con le staminali, mi spiega che comunque ha bisogno di qualche giorno e ci diamo appuntamento alla settimana successiva. Naima continua ad avere uno stato di apatia costante. Finalmente arriva il giorno. Marco fa la prima trasfusione, ci spiega che non ha la presunzione di guarire il tumore, ma certamente Naima avr una qualit migliore di vita. Ok. Andiamo avanti. Marco le fa anche agopuntura per riequilibrare la sua situazione energetica. Torniamo a casa. Subito sembra ancora pi sfinita ( normale, Marco lo aveva detto). Sia io che mio marito pratichiamo da anni Reiki (abbiamo entrambi il 2^ livello). Iniziamo i trattamenti di Reiki tutti i giorni almeno mezz'ora al giorno. Come se avessero tirato su un'interruttore dal salvavita, Naima cambia sguardo, torna nel mondo dei vivi, ricomincia ad avere interesse per il cibo. Carne cruda a chili. Caspita che bello! Mangia di nuovo. Ovviamente Marco ci ha dato una serie di medicine e omeopatiche e "tradizionali" per aiutarla nelle funzionalit epatiche e pancreatiche. Noi abbiamo aggiunto anche altre cose naturali e tanto tanto Reiki. Oggi il 21 luglio. Naima ancora con noi. Mangia due volte al giorno con un'appetito che non le riconosco. Non le piace pi la carne cruda ma abbiamo trovato cibo che le fa bene e che le stimola l'appetito. Gioca e abbaia se qualcuno si avvicina al cancello. Non so cosa sia successo dentro la sua pancia e sinceramente non so nemmeno se ho voglia di guardarci. Lei ancora con noi. Certo magra, ma Marco dice che una forma di difesa dell'organismo che assimila solo quello che gli serve e il resto lo butta via. Le feci sono tornate di una consistenza quasi normale. La cosa importante che non soffre. Speriamo che questa situazione duri il pi a lungo possibile. GRAZIE DI CUORE. Patrizia e Alessandro. Genova, 21luglio 2010

I casi oncologici del cavallo, estremamente rari, hanno pero`aperto nuove speranze. Diagnosi : adenoma della tiroide, lesame citologico non ha potuto escludere un adenocarcinoma, anche se nel cavallo raro. Levoluzione stata rapida ed invalidante

per il cavallo che era giunto allimpossibilit di nutrirsi. La riorganizzazione fino alla scomparsa della massa stata ancor pi veloce e sorprendente. Questo tipo di evoluzione si registrato anche in altre patologie oncologiche equine. Penso per che questi risultati siano anche collegati al fatto che nei cavalli i tumori aggressivi sono rari. Basta vedere levoluzione dei melanomi nei cavalli grigi che raramente diventano mortali. Stiamo comunque cercando di capire le cause della minor aggressivit e del minor numero di tumori nei cavalli che negli altri animali e pensiamo, rifacendoci a molti studi fatti in umana, che lalimentazione giochi un ruolo importante. La storia del mio cavallo Alfonso Alfonso, bel sauro, PSI di 15 anni, selezionato per il completo, giaceva da 6 anni, per cause legali, segregato in un box. Risolta la controversia giudiziaria, qualche temerario, ogni tanto, lo provava e ad ogni nuova caduta la sua fama, da cattiva, era ormai diventata pessima. Io lo guardavo e lo immaginavo tagliato su misura per me. Mi fu proposto ad un prezzo possibile, lo portai a casa ed assieme allaltro mio cavallo, in poco tempo, divenne il cane da guardia del giardino. Pian piano torn a sentirsi cavallo e quando lo montai lunica cosa che chiese furono mani esperte ma sensibili. Notavo che impegnando il treno posteriore il cavallo andava in difesa, immaginai potesse essere conseguenza del periodo di reclusione ed inattivit, infatti il Dr. Polettini not subito grossi problemi alle anche che risolse con una serie di infiltrazioni. In breve fu il mio cavallo, divenimmo un binomio, in campagna lo provai per la prima volta in caccia e da quel giorno ci divertimmo assieme. Un difetto era comunque rimasto al buon Alfonso, non perdeva occasione per farsi male. Un giorno, scendendo dal bosco, giunse a casa con un posteriore molto gonfio, dalla radiografia emerse una grave lesione al sospensore del nodello sinistro: ne riemerse ma con i nodelli notevolmente gonfi. Amavo molto il mio cavallo e, per tenerlo in buone condizioni, ero costretto a farlo infiltrare anche due volte lanno. Assieme al Dr. Polettini decidemmo, per ovviare a queste troppe infiltrazioni, di fare le cellule staminali (10.02.2009). Ne avevo sentito favoleggiare, non avrei per immaginato di vedere rifiorire il mio cavallo. Certo non si trattava della bacchetta magica, ma cerano giorni in cui Alfonso appariva pi vivace, pi giovane. Il giorno 20.06.2009, tuttavia, improvvisamente notai un rigonfiamento sotto la gola, pensai alla puntura di un insetto, alla radice di un dente infiammato. Chiamai il Dr. XXX che il 26.06.2009 fece una ecografia, referto: - massa carnosa attaccata alla tiroide - non diceva se di origine tumorale o meno. Decidemmo di portare Alfonso alla Clinica XXX per effettuare una seconda ecografia ed ago aspirato (11.07.2009 ). Il tessuto prelevato fu poi inviato in Germania per essere analizzato. Referto: - adenoma tiroideo aggressivo -; mi cadde il mondo addosso. Telefonai subito, informandolo di tutto, al Dr. Polettini ( 25.07.2009 ), che mi propose un tentativo con un protocollo per il cancro, usando di nuovo le cellule staminali. Si fece il possibile con la massima urgenza. Allinizio di settembre 2009 il Dr. Polettini inocul per la seconda volta le cellule staminali. Nellarco di qualche mese il cavallo cambi sostanzialmente: il pelo addirittura cambi colore, da sauro dorato divenne sauro bruciato, divenne vivace, col mantello baioccato; a detta del Maniscalco gli zoccoli erano diventati pi duri, i pastorali si erano raddrizzati, i nodelli erano diventati asciutti come quelli di un puledro. Non avrei mai immaginato di vedere il mio Alfonso ringiovanire in modo cos evidente,

in un simile frangente. Fino a tutto Dicembre 2009 notai tutti i miglioramenti suddetti, mentre la massa tumorale restava di dimensioni stabili. A met Gennaio 2010 improvvisamente il tumore cominci ad ingrossarsi, prendendo in poco tempo le dimensioni di un anguria. Addolorato vedevo Alfonso bellissimo, giovane, con questa gran massa sul lato destro del collo. Il cavallo aveva volont, ma ormai non riusciva neppure pi a piegare il collo e smise di mangiare. Perdevo sempre pi le speranze. Il Dr. XXX conferm che ormai non cerano pi speranze, volendo si poteva pensare di abbatterlo, per non vederlo pi soffrire. Era troppo bello, gli volevo troppo bene, non volevo fosse giunto il momento di salutarci, decisi di attendere ancora qualche giorno. Non so cosa sia stato, i miei voti, le cellule staminali, forse non era ancora la sua ora, insomma dopo due o tre giorni mi accorsi che la mangiatoia era vuota, ci feci attenzione: Alfonso mangiava. Non mi sembrava vero. Il 10.02.2010 la massa era sparita... SPARITA! Alfonso mangiava, era bello, forte, pieno di vita. Sembrava impossibile sia a me che al Dr. XXX, tanto vero che subito (02.03.2010) fece una nuova ecografia: tutto sparito, sulla tiroide non compariva, come tuttora, alcun segno di lesioni. Che dire? Grazie al Cielo ed alle Cellule Staminali. Marino Costa Bertinoro, 11 marzo 2010

Per quel che riguarda altre malattie considerate incurabili si e`costatato che alcuni cani hanno risolto le loro paresi e hanno ricominciato a camminare,che le atassie di alcuni cavalli sono migliorate e alcune regredite completamente, altri animali, completamente ciechi, hanno ricominciato a vedere,ulcere corneali resistenti ai farmaci si sono risolte, cardiopatici che non rispondevano piu`alla terapia farmacologica hanno ricominciato a convivere con la loro malattia per anni, (in Italia la piu`alta incidenza di mortalita`si ha per malattie cardio-circolatorie), malattie mataboliche come il morbo di Cushing nel cavallo(molto simile al morbo di Parkinson umano) sono migliorate come anche lhead sheaking che e`una patologia neurologica considerata incurabile. Le cellule staminali del sangue possono essere usate localmente nelle articolazioni, nei tendini e nei legamenti, per via endotracheale,per aereosol, sottocongiuntivale, intramuscolare, sottocutanea e perfusione locale oltre allinoculazione endovenosa sistemica ed e`importante sottolineare che animali trattati diverse volte allanno per diversi anni non hanno evidenziato controindicazioni, ma hanno migliorato lo stato fisico e il rendimento atletico confermandone luso per patologie da invecchiamento. Lidea e`semplice, logica e al di fuori delle righe; e`una filosofia e per questo non proviene da uno scienziato, ma ha tutte le prerogative per funzionare. Quanto vogliamo far aspettare ancora lumanita`? Quanto guadagnerebbe la prima impresa farmaceutico- biotecnologica nello sfruttare il brevetto concedendo le roialty anche a bassso prezzo visto che tutti ne vorrebbero usufruire? Ricordate il vecchio proverbio No foot, no horse!? Usero`proprio limportanza che ha il piede nel cavallo per farvi entrare nellintimita`della terapia del perche`descrivendovi la sindrome navicolare (un cocktail di lesioni del piede) sviscerandone cause e conseguenze. LE CAUSE DELLA SINDROME NAVICOLARE Il piede del cavallo e` costituito dalla scatola cornea che protegge la componente osseolegamentosa, come il pneumatico protegge il cerchione. Se qui si sviluppa una patologia, il primo approccio saranno dei test sulla parete cornea x valutarne la dolorabilita` ,poi andranno fatte

anestesie diagnostiche, radiografie, ecografie, scintigrafia e, se non basta, la risonanza magnetica in modo da fare la miglior diagnosi possibile, sviscerando con le varie tecniche sempre piu` profondamente quel tipo di problema con lintento di isolarlo da tutto cio` che lo circonda. Piu` miglioreranno le tecniche diagnostiche, piu` capiremo nella sua intimita` il problema, ma se ci limiteremo a studiare solo il fenomeno della lampadina fulminata del nostro albergo,che e` utilissimo nel contesto terapeutico,apprezzeremo solo una sfaccettatura della realta` della patologia e ci allontaneremo da una risoluzione terapeutica definitiva. Secondo il sistema medico veterinario classico, fatta unaccurata diagnosi della patologia del piede, andranno somministrate le terapie medico-chirurgiche del caso piu` un periodo di riposo che, se la lesione riguarda la parte tendineo-legamentosa del piede, e` molto lungo. Ma se le cause predisponenti non vengono riconosciute e corrette sara` frequente, se non inevitabile, incorrere in una recidiva. Se non ci si chiede perche` e` evoluta quel tipo di patologia e` molto probabile che il cavallo rimesso in lavoro incappi in una nuova lesione. Quali sono le domande inerenti alle causalita`che ci dobbiamo fare in questo caso specifico? La consistenza dellunghia che rappresenta il pneumatico e` gonfia abbastanza? Cioe` la dieta e` ricca di quelle vitamine e quei minerali che permettano una buona qualita` dellunghia? Siamo in presenza di fattori tossici nella dieta che inibiscano la funzionalita` epatica impedendo lelaborazione di sostanze utili alla consistenza cornea? Lafflusso sanguigno ricco di ossigeno e di nutrimenti raggiunge la parte distale dellarto in maniera adeguata e se non ce` la perfusione adeguata da che dipende? Ricordiamo che se lunghia si sgretola, la gomma si sgonfia predisponendo ad ammaccature del cerchione cioe` alle lesioni interne del piede: tendini, legamenti, ossa, che se non arriva ossigeno e nutrimento divengono meno resistenti. Le cause che vanno considerate e corrette sono molteplici: una carenza dietetica va integrata con minerali e vitamine adeguati, la qualita` del fieno va controllata; anche una cattiva sella che limita il movimento di tutto larto anteriore, comporta un appoggio del piede meno deciso per cui una difficolt` di ritorno sanguigno ed una stasi che da` meno nutrimento allunghia; una sella che distribuisce male il peso sul garrese va cambiata (tra le migliori selle in commercio, con un costo molto pi basso della media la GIANETTI fatta a mano nellomonima selleria di Saronno), come va corretto un modo errato di posizionarla sul cavallo, bisogna quindi eliminare pettorali e sottosella che modifichino le pressioni adeguate. Pure lacqua da bere gioca un ruolo fondamentale perche`, se di cattiva qualita`, comporta intossicazione e disidratazione dellorganismo; un cavallo disidratato, per mantenere lapporto sanguigno adeguato negli organi vitali, diminuisce la perfusione periferica del sangue, soprattutto degli arti, con conseguente sofferenza del piede. Anche lappiombo e quindi la ferratura giocano un ruolo importantissimo che va valutato ed eventualmente corretto. Se poi la patologia interessa un solo piede va risposto ad unulteriore perche`: perche`proprio in quellarto? E qui entriamo nel campo della biomeccanica: chiunque di noi avendo per la prima volta tra le mani una racchetta da tennis ha usato solo un braccio per usarla, i destri il braccio destro e i mancini il sinistro. Anche i cavalli preferiscono usarsi da una parte e di solito galoppano con il sinistro avanti, da questa caratteristica proviene il nome destriero, cioe` quel cavallo a cui veniva insegnato a galoppare con il destro avanti, che era di vitale importanza per i cavalli che partecipavano ai tornei medioevali. Dobbiamo allora far sviluppare al cavaliere un sistema di allenamento che permetta al cavallo di divenire ambidestro, diminuendo cosi` lo sforzo nelle strutture anatomiche di un solo arto; entriamo cosi` nel campo della biomeccanica applicata. Una patologia del piede e` poi sempre correlata ad altre lesioni muscolo-scheletriche in zone anatomiche diverse , come le articolazioni e i legamenti del treno posteriore, che devono essere considerate e trattate anche se danno zoppie meno evidenti rispetto a quella del piede dove e` focalizzata lattenzione primaria. Anche la gestione del cavallo deve entrare nella valutazione: un cavallo lavorato pochi minuti al giorno, pochi giorni a settimana e costretto nel suo box piu` di 23 ore al di` avra` un flusso circolatorio del piede inferiore rispetto ad un cavallo che vive nel paddock e cammina tutto il

giorno come fa in natura. Un cavallo a cui viene inibito listinto del branco, recluso in 3 metri per 3 quasi tutto il giorno, senza libri e senza televisione di cui possono disporre anche i detenuti, si stressa e dallo stress viene prodotto un alto quantitativo di cortisolo e quindi inibito il suo sistema immunitario che predispone a patologie infettive e parassitarie che colpiscono il metabolismo e la funzionalita` epatica da cui dipende la buona consistenza dellunghia. Vedete quante causalita`? E in questo caso specifico ho valutato solo una parte di tutte le possibili implicazioni che a loro volta andranno valutate e sottoposte al questionario imposto dalla terapia del perche`. Per risolvere questa malattia dobbiamo correggere le cause scatenanti e possiamo usufruire della terapia staminale locale e sistemica con ottimi risultati. Il miglior cavallo di mia figlia affetto da questa sindrome e considerato incurabile salta ora regolarmente i gran premi .
La sindrome navicolare e`una patologia che puo`interessare diverse strutture all`interno del piede e per questo gli effetti benefici delle staminali sono variabili e hanno tempi di risoluzione differenti. Ormai sono decine i cavalli trattati e molti di loro sono tornati alle vecchie performance, ma e`importante fare una diagnosi precisa e valutare attentamente le cause che possono predisporre a questa malattia, solo cosi`le cellule possono mostrare la loro efficacia. Estremamente controindicata e`una costante infiltrazione intraarticolare con farmaci antiinfiammatori dellarticolazione tra la seconda e la terza falange, ma questo vi sara`piu`chiaro nel capitolo dedicato allartrite degenerativa.

BAY WIND Bay Wind un ottimo cavallo da Gran Premio. Tuttavia, come spesso capita ai cavalli che sono sottoposti ad unintensa attivit sportiva, and incontro allusura del navicolare. I suoi proprietari cercarono una soluzione provando diverse ferrature, infiltrando la parte interessata, ma non ottennero alcun risultato significativo. Lo davano come caso perso. Decisi di prendere questo bel baio. Dopo essere stato visitato dal Dr. Polettini, abbiamo deciso di provare con le cellule staminali iniettate localmente, nella speranza di recuperare un buon cavallo che ancora aveva molti mezzi da sfruttare. Gi poco dopo il cavallo era cambiato sensibilmente a livello fisico: in particolare gli occhi erano vivi e attenti, e il pelo incredibilmente lucido. In seguito ad alcuni mesi di convalescenza passati tra box e paddok in pieno relax, abbiamo ripreso gradualmente il lavoro. Tuttavia il cavallo non ancora in forma. Procediamo quindi con le infiltrazioni alla schiena e il Dr. Polettini conclude che ha ancora bisogno di tempo. A fine estate 2009 riprende nuovamente a lavorare e questa volta nel giro di pochi mesi non solo torna in una perfetta forma fisica, ma passa da una C120 fuori classifica ai Gran Premi, riportando ottimi risultati. Tanto che al suo terzo concorso gli ex proprietari mi chiedono dove sia il trucco. Io rispondo con un sorriso: pazienza e fiducia. Ringrazio le cellule staminali per aver permesso tutto questo. Beniamino Capurso

Capitolo 11

La nostra ricerca e`moderna


La filosofia della Medicina Quantistica influenza profondamente il tipo di terapia che pratichiamo e inevitabilmente il sistema di fare ricerca; il nostro modo di sperimentare non e`,come affermano molti, sbagliato,ma solo diverso! Non ce`speranza per lidea che a prima vista non sembra pazzesca. (fisico Freeman Dyson) E` mia intenzione dare unimmagine di una medicina piu` moderna arricchita di concezioni nuove che comincino a mettere in dubbio verita` strettamente legate al senso comune, cercando di usare una terminologia e dei concetti facilmente comprensibili per le persone che non hanno una preparazione specifica in campo medico, perche` sono state loro a portare avanti lapplicazione della terapia con le cellule staminali del sangue, divulgando con entusiasmo i risultati ottenuti nei loro animali. Per questi individui, non condizionati dalla medicina e dalla ricerca classica,e` piu` facile percepire e comprendere linnovativita` delle mie idee. I concetti che vado ad esporre non rinnegano cio`che di buono ha fatto finora la medicina, ma hanno lintento di apportare graduali innovazioni per il bene della salute collettiva, rifacendosi alle idee proposte dalla fisica moderna . Non possiamo pretendere di cambiare tutto drasticamente perche` il superamento dei luoghi comuni necessita dei suoi tempi e le asserzioni fatte dalla medicina attuale hanno un loro valore che non deve essere cancellato, ma ridiscusso considerando angoli di visuale diversi. Non si deve rinnegare ogni affermazione passata, ma va impostata una discussione costruttiva tra persone che gravitano intorno al mondo medico con convinzioni diverse, che godano di reciproca stima in modo da portare allattenzione punti di vista diversi con lunico intento di migliorare la salute pubblica. Nei miei studi ho sempre anteposto la ricerca di terapie valide al fine di alleviare sofferenze agli animali e ho usato i sistemi diagnostici come mezzo per giungere a una diagnosi e non fini a se`stessi o per aumentare la remunerazione professionale; il traguardo di ogni medico deve essere promuovere la salute e la ricerca e` il mezzo per raggiungere questo obbiettivo. Ogni volta che parlavo con rappresentanti del mondo scientifico riguardo al mio protocollo terapeutico con le staminali del sangue avevo la sensazione di trovarmi di fronte ad un muro finche` il discorso rimaneva esclusivamente nellambito medico classico, ma quando si insinuava nelle loro teste lidea che lefficacia della terapia sistemica con le staminali poteva significare qualcosa per la loro salute o per quella dei loro cari latteggiamento in molti di loro cambiava: a quel punto mi trovavo di fronte dei dottori pronti a modificare decenni di convinzioni della medicina e della ricerca per provare a verificare una speranza. Da sempre partecipo a congressi di medicina veterinaria dove noto che la diagnosi e il trattamento di una stessa malattia vengono screditate e sostituite piu` volte in spazi di tempo relativamente brevi; mi chiedo allora se lattuale sistema di sperimentazione non abbia delle grosse lacune rispetto al nostro che,se non fosse innovativo, diverso e particolarmente intelligente non ci avrebbe portato avanti nella conoscenza delle cellule staminali rispetto agli istituti di ricerca e alle case farmaceutiche. Le teorie passeggere e la rapida modificazione delle verita` medico-scientifiche ci fanno capire che la medicina e` costruita su fondamenta poco solide e i ricercatori con il loro modo di sperimentare su campioni presumibilmente omogenei pensano di indagare una realta` oggettiva, ma, se cos fosse, i risultati sarebbero definitivi e non continuerebbero inesorabilmente a cambiare e contraddirsi. La fisica moderna afferma che la natura osservata e chi la osserva sono un tuttuno, non esiste un osservatore che si ponga al di fuori delle cose e non esiste una natura oggettiva da catalogare e studiare. Cosi` anche lorganismo di un qualsiasi animale non ha un valore oggettivo, non e` qualcosa che sta` la` fuori , per questo anche le piu` rigorose delle sperimentazioni mediche attuali risultano confutabili o errate dopo pochi anni; se la medicina parte da verita` distorte, produrra`inevitabilmente risposte distorte!

Da quel che ho scritto finora avete gia` subodorato che il nocciolo della questione sono le nuove

scoperte della fisica, ma non spaventatevi, cerchero` di proporvele in maniera comprensibile e senza fare un trattato di fisica, che peraltro no sarei in grado di fare. La medicina moderna cerca di trovare lesattezza rifacendosi alla fisica classica meccanicistica e rifiutando di prendere in considerazione la fisica degli ultimi 100 anni che asserisce che lesattezza non e` mai esistita; ma il fatto che le verita` mediche continuano a modificarsi con il tempo indica che sono sprovviste di esattezza e sono quindi gia` allineate alla fisica contemporanea. La teoria della relativita` espressa da Einstein nel 1905 pone le sue obbiezioni nei confronti dei concetti newtoniani su certe proprieta`non osservabili del tempo,dello spazio assoluto e del moto assoluto. Lidea essenziale di questo principio si trova gia` in alcune asserzioni di Galileo, che invita a porci idealmente dentro la stiva di una nave ( oggi potremmo pensare di stare in un aereo con gli oblo`chiusi e senza vuoti daria ) ad osservare in questo spazio chiuso lo svolgersi di fenomeni come il volo di mosche o il modo come una bottiglia si vuota goccia a goccia in un vaso. Quando la nave o laereo sono fermi le mosche volano ovunque senza privilegiare una direzione e le gocce cadono in verticale; Galileo allora domanda di fare le stesse osservazioni quando la nave si muova ad una qualsivoglia velocita`, a patto che il moto sia uniforme, cioe`senza discontinuit`o cambiamenti di rotta. Secondo il fisico italiano i fenomeni osservati nella stiva si svolgeranno esattamente come se la nave fosse ferma, le mosche voleranno senza privilegiare una direzione e le gocce cadranno perpendicolarmente. Quindi il moto rigido e uniforme della nave non e`individuabile dallosservatore che partecipi al moto stesso e che osservi cio`che succede nella stiva della nave. La fisica moderna, evolvendo dalle prime intuizioni di Galileo e approdando alla teoria della relativita` di Einstein ha dimostrato in modo completo ed esauriente concetti nuovi di spazio e di tempo che non si sovrappongono alla visione quotidiana della realta`. La relativita` di Einstein ci dice che non conosciamo le cose come stanno,ma sono le nostre sensazioni che ci danno le impressioni della nostra costruzione della realta`; facciamo cosi` intimamente parte della natura da non poterla considerare un mondo esterno da catalogare e studiare. Dobbiamo quindi prendere coscienza che un organismo indagato scientificamente non ha un valore oggettivo assoluto, ma avra`una variabilita` apportata da diversi fattori come linterrelazione con lambiente che lo circonda, la sua sfera psichica ed energetica individuale e i punti di vista diversi e le focalizzazioni soggettive di ogni ricercatore che lo studia. Un altro concetto promulgato dalla nuova fisica da assimilare e` che la nostra cognizione del tempo e` inesatta. E` stato provato che lidea di un tempo lineare non esiste, ma e` solo nella nostra percezione. In maniera semplice ve la spiego con le parole di Einstein: se sedete in compagnia di una bella ragazza 2 ore vi sembreranno 2 minuti. Se sedete su una stufa rovente 2 minuti vi sembreranno 2 ore. Provate a ricordare i vostri sogni: sono spesso al di fuori del tempo, nel sogno saltiamo dal passato al presente al futuro, come se tutto cio` fosse estremamente naturale, il nostro subconscio ci porta al di fuori del senso comune, in una realta`dove siamo piu` vicini allessenza della vita, dove osservatore e osservato sono la stessa cosa e dove il tempo e`. non diviene. Sono concetti difficilmente accettabili nel mondo attuale dove il tempo viene scandito inesorabilmente dalla lancetta dei secondi e anche gli stessi fisici vivono la loro vita adeguandosi ai concetti di luogo comune. Ma nella storia c'e`sempre voluto un po per adeguare il senso comune a cambiamenti profondi: l'idea che la terra fosse rotonda, l'evoluzione della specie etc..sono state verita`che lumanita` ha fatto fatica a digerire. Nel mondo corrente luomo moderno e` schiavo del tempo, si sente incastrato tra la nascita e la morte ed angosciato dal tempo che va verso lesaurimento. Labolizione del tempo puo` avvenire senza che ce ne accorgiamo nei momenti in cui siamo piu` creativi, durante la meditazione, nel dormiveglia e le forme,le immagini e le idee che emergono in questo stato non possono essere nuove perche` la novita` implica un tempo lineare. Sono intuizioni, idee e concetti gia` esistenti di cui noi diveniamo coscienti. Il tempo e` semplicemente.non avviene! Mentre elaboravo le nuove idee espresse dalla fisica moderna avvertivo a poco a poco un

cambiamento del il mio modo di pensare; volevo allora provare ad esprimerlo ad altri x capire se riuscivo a trasmettere le mie sensazioni. Parlando del nuovo concetto di tempo con il presidente della Thankstem, Carlo Kechler, ho avuto la conferma che altre persone, in momenti particolari, possono entrare in questa dimensione diversa. Carlo,dopo aver metabolizzato un po` il mio modo di vedere le cose, mi ha raccontato un recente episodio molto significativo: stava guidando nel centro di Codroipo quando un bambino e` uscito di corsa improvvisamente da dietro una macchina parcheggiata proiettandosi verso il centro della strada ed era inevitabile investirlo. Mi ha poi dettagliatamente descritto tutto cio` che ha pensato in poche frazioni di secondo: Il primo pensiero e` stato il ricordo di quando mio padre nel 1948 aveva investito un bambino : la mia volonta` era decisa a non ricompiere quellerrore di cui tutta la famiglia aveva sofferto per lungo tempo . Il secondo pensiero stato che la frenata non avrebbe impedito limpatto . Il terzo pensiero era dedicato a come evitare la collisione: a quel punto, dopo aver avuto anche il tempo di accertarmi che nessuno veniva in senso opposto e che non cerano pedoni sul marciapiede sinistro, in estrema coscienza e non per istinto, ho accelerato e violentemente sterzato a sinistra nella stessa direzione in cui correva il bambino , anticipandolo di un soffio . Il bambino andato a sbattere contro il fianco anteriore destro dellauto ed stato buttato a terra dallo specchietto, mentre io accartocciavo la macchina una decina di metri pi avanti contro il muro . Ho sentito il bambino che urlava : era salvo !. Carlo aveva avuto bisogno di espandere il tempo, per decidere il modo migliore di agire, dando una chiara sensazione che il tempo e` legato ai nostri sensi, non e` la` fuori. Carlo non solo aveva capito di cosa gli stavo parlando, ma me lo confermava con una sua esperienza personale. Queste nuove concezioni della teoria della relativita` e della fisica quantistica danno anche un nuovo valore al significato della morte infatti questa non puo` essere definitiva perche`,non esistendo nelluniverso un processo lineare del tempo, non esiste ne` una fine, ne` un inizio. Si comincia a morire quando cambia la visione della vita da adolescente ad adulto. Lindividuo giovane si sente fisicamente bene, ha un concetto dinamico della vita che viene indagata con estrema curiosita`; non ha paura della morte, anzi si sente immortale perche` ha unidea differente del tempo, non si fa concetti definitivi sul mondo che lo circonda e cerca continuamente di apprenderne meglio lessenza; invece latteggiamento statico della vecchiaia ci priva degli interessi propulsivi e ci fa preda delle malattie. In campo veterinario provo stima e ammirazione x quei fortunati veterinari come me, over 50, che incontro ai congressi perche`sentono il bisogno di aggiornarsi: vivranno meglio e piu` a lungo! Quante volte abbiamo visto persone che vanno in pensione o smettono di lavorare, ammalarsi irrimediabilmente e invece abbiamo notato che gli individui piu` sani, anche in tarda eta`, sono quelli che continuano ad essere curiosi delle cose, mantenendo un atteggiamento simile a quello dei giovani. Il rimpianto della giovinezza non e` dovuto alla bellezza, alla prestanza fisica, ma alla capacita` di abolire il tempo . Dopo aver affrontato il nuovo modo di concepire il tempo che dovra` incunearsi nella coscienza sovvertendo il senso comune, cerchero` di dare una chiave di comprensione a unaltra verita` espressa dalla fisica moderna: luniverso e` unentita` unica di cui noi facciamo intimamente parte, tutto il nostro io( coscienza e corpo) fa parte integrante della natura. Chi ci da` una prova tangibile di queste asserzioni e` il rinnovarsi continuo del nostro corpo mediante elementi del mondo esterno. Anche questa, oltre al concetto moderno del tempo, ridimensiona lidea meccanicistica della morte secondo la quale noi ritorniamo alla terra e ci trasformiamo in polvere alla fine della vita. Ma non e`unica prerogativa della morte ritornare alla terra perche` noi vi ritorniamo continuamente mentre siamo vivi. In ogni momento parte degli atomi del nostro corpo ritorna al mondo esterno e allo stesso tempo ve ne sono altri che acquisiamo da fuori. Il fatto che molti elementi chimici dei nostri corpi hanno origine in parti lontane delluniverso e che la terra e` ricca di elementi che si formarono in parti lontane dello spazio deve spingerci ad assimilare lidea di essere parte del tutto e che il tutto fa parte di noi. Il corpo secondo la medicina classica meccanicistica era considerato come un insieme di molecole confinato allinterno della pelle, ma solo laria contenuta in ogni respiro che facciamo contiene miliardi e miliardi di atomi che vengono continuamente interscambiati con tutta lumanita`, quindi

tutti abbiamo un contatto chimico con tutti gli esseri viventi del presente ed anche del passato. La medicina attuale considera corpo e mente due cose separate, il corpo era visto come semplice materia, mentre la mente era la parte pensante veramente umana delluomo. Per la fisica moderna corpo e mente sono due facce della stessa medaglia. La materia diviene energia e viceversa, cosi` come le particelle sono condensazioni locali di energia, in energia si possono ritrasformare. Prima della teoria della relativita`, si riteneva che luniverso presentasse due caratteristiche: la materia e lo spazio vuoto che invece ora sono considerate come complementari luna dellaltra, il contrasto concepito dalla fisica meccanicistica tra particelle solide e lo spazio che le circonda non esiste piu`. Letere (lo spazio vuoto) nel 1903 era descritto cosi`: Si chiama etere un elemento, invisibile, impalpabile e imponderabile diffuso ovunque, allinterno e allesterno dei corpi e la cui esistenza, per molto tempo ipotetica, sembra aver acquisito tutti i caratteri della certezza scientifica (dizionario Noveau Larousse illustre`). Nel 1905 un giovane perito di terza classe dellufficio brevetti di Berna, Albert Einstein, fondo` la fisica moderna sostenendo,tra laltro, che letere non esisteva rovesciando con grande audacia i dogmi piu`saldi della scienza del suo tempo. Prendere le distanze da un mondo concepito solo in maniera meccanicistica implica un grande riavvicinamento al mondo spirituale e i concetti della nuova fisica hanno quindi permesso una nuova connessione tra scienza e misticismo. Alla fisica odierna appartiene anche la teoria di Ilya Prigogine ,un chimico belga che ricevette il premio Nobel nel1977. Questi ribadiva il concetto che noi siamo parte della natura e la natura e` parte di noi, ma soprattutto asseriva che se lo scienziato non percepisce le interconnessioni tra scienza e misticismo non puo` comprendere neppure la propria scienza. Il meccanicismo vede luniverso destinato inevitabilmente a finire scaricandosi della sua energia, dove ogni azione determina la perdita di energia sotto forma di calore. Una morte termica che i vecchi fisici chiamavano equilibrio. Mentre per Prigogine qualsiasi azione consuma energia, ma i sottoprodotti dellenergia vengono riutilizzati nellambiente. Ce` quindi una riorganizzazione dellenergia che produce allinterno di una struttura perturbazioni dando origine a una evoluzione della struttura stessa. Ma non sempre tutto fila dritto e delle volte la struttura puo` distruggersi a causa di una perturbazione troppo forte o x il grado della fragilita` intrinseca della struttura stessa . Un buon equilibrio tra fragilita` e perturbazione sara` la chiave di unevoluzione verso una maggiore complessita`. Potrebbe sembrare un controsenso ottenere lordine dal caos provocato dalla perturbazione, ma del resto a volte le condizioni di stress portano a soluzioni geniali che la routine della vita non prenderebbe mai in considerazione. Come lo stress anche la malattia ha leffetto di una perturbazione allinterno dellorganismo e puo creare uno sconquasso che sfocia nella guarigione arricchendo lindividuo di informazioni che lo rendono immune a un nuovo contagio e gli permettono di garantire maggior resistenza alla sua discendenza come succede nella perturbazione morbillo che ci immunizza e informa positivamente la nostra discendenza, preservandola dallalta mortalita` che colpisce popolazioni non informate. Pero`non sempre le perturbazioni riescono a riorganizzare positivamente un sistema a un livello superiore, cosi` negli esseri umani la malattia puo` portare a gravi patologie croniche o alla morte. Morire o aumentare la propria energia vitale dipende dalla patogenicita` della malattia cioe`dalla gravita` della perturbazione e dalla fragilita` dellindividuo, senza pero la fragilita` dellindividuo non ci potrebbe essere rimaneggiamento. La terapia con staminali del sangue agisce positivamente sulla fragilita`individuale innalzandola, distinguendosi dalle terapie classiche che tendono a bloccare la perturbazione inibendo il rimaneggiamento. Lorganismo si nutre della malattia x creare la propria salute, le medicine muovono contro la perturbazione annullandola ed evitando la sua riorganizzazione interna, mentre le cellule staminali del sangue inoculate per via endovenosa non inibiscono la perturbazione, ma ne modulano gli effetti portando la fragilita` a un maggior grado di sopportazione e ottenendo una riorganizzazione dellorganismo che puo`usufruire di limiti superiori per apportare variazioni positive. Se una patologia ha tanti rischi di portare alla morte, avra` altrettanti effetti positivi nel caso in cui un individuo riesca a superarla e chi e`stato sottoposto a trattamento di cellule staminali del sangue

per via sistemica avra`piu`possibilita`di farlo. Naturalmente la terapia trarra` benefici dal sinergismo dei farmaci, degli interventi chirurgici e delle cellule staminali del sangue, queste ultime avranno un effetto di riorganizzazione senza soppiantare o contrapporsi alle tecniche della medicina attuale e la loro utilizzazione si diffondera via via che impareremo meglio a conoscerle. In assenza di malattia le staminali del sangue usate per via sistemica hanno la funzione di migliorare il grado di fragilita` ottimizzando il sistema psico neuro endocrino immunitario e possono quindi essere un buon presidio terapeutico per la prevenzione delle epidemie. Queste cellule hanno caratteristiche che le rendono estremamente coerenti alla fisica moderna. Come luomo fa parte della natura e la natura lo pervade, cosi` le cellule staminali del sangue fanno parte del corpo umano circolando liberamente nel sangue, ma allo stesso tempo lorganismo le pervade dandogli la possibilit di trasformarsi in una qualsiasi delle sue cellule se ne ha bisogno. Mentre le cellule di tutti i tessuti delle persone anziane manifestano caratteristiche di vecchiaia, le staminali del sangue sono pressoche` identiche nei giovani e negli anziani, sono quindi al di fuori di una cognizione di tempo lineare. Sono ricche di unenergia sottile che rimaneggia le perturbazioni o addirittura le provoca, riportando,per quanto sia possibile, le cellule malate alla normalita` e aiutando lindividuo ad evolversi in una complessita` superiore. Unesempio e`la sistematica reazione, anche imponente, dopo linoculazione intraarticolare di cellule staminali del sangue in artriti degenerative, in questo caso viene creata una perturbazione che cerca di riportare il tutto alla guarigione mentre se le cellule vengono iniettate in unarticolazione sana non provocano alcuna reazione. La loro energia ha anche la caratteristica di essere informativa e da questa traggono la capacita` di produrre cambiamenti simultanei in sistemi separati (teorema di Bell); questa potrebbe essere una delle spiegazione della loro azione su cellule malate dellipotalamo che si trovano al di la` della barriera ematoencefalica che non permette il passaggio cellulare. Insomma la sperimentazione che non si allinei a quella classica meccanicistica, ma rispetti i principi della fisica moderna, sembra fatta apposta per confermare lazione terapeutica delle cellule staminali del sangue ed evidenzia il nostro coraggio di inventare un quadro scientifico teorico nuovo per spiegare i fatti, cioe` lidea di inoculare per via sistemica le staminali del sangue per curare le malattie con la loro energia informativa.
Sinora si e`ammesso che ogni nostra conoscenza dovesse regolarsi sugli oggetti. Si faccia dunque, finalmente, la prova di vedere se saremo piu`fortunati nei problemi della metafisica, facendo lipotesi che gli oggetti debbano regolarsi sulla nostra conoscenza (Immanuel Kant).

Anche per Einstein solo la teoria decide di cio`che puo`essere osservato ed e`molto chiaro nella sua lettera a Schrodinger: La vera difficolt`dipende dal fatto che la fisica e`una sorta di
metafisica: la fisica descrive la realta`. Ora noi non sappiamo cosa sia la realta`, ma la conosciamo soltanto attraverso la descrizione che ne da`la fisica!.( e la fisica una nostra teoria) .Cio siamo noi a plasmare la realt in base a nostre teorie, non adeguando le teorie

alla realt.

Il tallone dachille si trasforma nel cavallo vincente.


Il sistema di ricerca che ho usato per arrivare alluso terapeutico delle staminali del sangue e` sensibilmente diverso da quello in uso finora ed e` sempre stato considerato dalla medicina classica il tallone dachille di questa incredibile scoperta. Le critiche sono state poste per mancanza di randomizzazione e di omogeneit`dei casi e per il numero troppo esiguo dei soggetti trattati per patologia; insomma lapproccio era troppo caotico e disordinato se si volevano ottenere risultati validi e solo luso delle staminali da sangue sperimentate su animali di laboratorio avrebbe dato risultati inequivocabili e accettabili dalla comunita` scientifica.

Qualsiasi ipotesi di collaborazione con il mondo medico poneva come condizione imprescindibile la sostituzione della mia sperimentazione quantistica con quella classica. Ma proviamo a mettere a confronto i due sistemi di ricerca. La sperimentazione classica ha finora considerato il corpo come unentita` oggettiva a se` stante, un complesso di molecole tenuto insieme da un involucro di pelle e la sua fisiologia e le sue malattie devono essere indagate dallo scienziato con procedure ordinate e precise che non lasciano possibilita` ad errori. Se questa metodica di indagine fosse giusta le scoperte mediche sarebbero inconfutabili e ci sarebbe una linearita` positiva nella risoluzione delle malattie; ma questo non succede! Ogni protocollo terapeutico viene rimesso in discussione dopo periodi relativamente brevi e molte certezze finiscono sostituite, piu` volte, da altre certezze. Si indaga su animali da laboratorio che sono interconnessi alla natura che li circonda anche se sono isolati in gabbie; gia` il fatto di essere tenuti in cattivita` crea stress, da cui una maggiore produzione di cortisolo e conseguente squilibrio immunitario variabile da individuo a individuo. Quindi non studiamo qualcosa di omogeneo e di oggettivo, ma soggetti con un sistema psico neuro endocrino immunitario diverso e risposte diverse. Inoltre le patologie studiate in laboratorio sono provocate artificialmente e si allontanano da quelle naturali apportate dalle mille interconnessioni di un organismo che entra in malattia, e sono testate su animali da laboratorio che hanno una fisiologia molto diversa dalluomo. Quindi i risultati inconfutabili presupposti sono utopie! La mia sperimentazione, indirizzata a patologie naturalidi animali molto piu` simili alluomo e che vivono nel loro ambiente, analizza tanti casi isolati, senza bisogno della comparazione con soggetti non trattati e lasciati alla loro sofferenza. E` importante il fatto che solo alcuni soggetti abbiano ripreso a vedere o siano migliorati dallatassia e dalla paresi, o abbiano risolto patologie incurabili tra le piu`disparate. Ogni animale ha manifestato gradi diversi di miglioramento a secondo delle sue interrelazioni con lambiente e della sua fragilita soggettiva. Ce`,in questo modo di sperimentare, la consapevolezza di una variabilita`di partenza che presuppone eterogeneit` di risposta che porta a conclusioni a volte apparentemente conflittuali, ma allo stesso tempo valide e raffrontabili. Il compito del ricercatore sara` dare un certo ordine al disordine della sperimentazione, ricavando dalla variabilita` delle situazioni indagate tanti tasselli che troveranno il loro posto nel puzzle della conoscenza. Sono i primi passi di un nuovo tipo di ricerca conforme alla fisica moderna che, consapevole di partire dal disordine, riesca ad armonizzare e chiarificare verita` rese difficilmente apprezzabili dalla molteplicit delle interconnessioni. Ce` allora bisogno di una nuova immagine di scienziato: il RICERCATORE CREATIVO. Barron descrive lindividuo creativo in questo modo: Lindividuo creativo si trova a suo agio
con la complessita` e lapparente disordine piu` degli altri. E` probabile che abbia un rispetto superiore alla media per le forze dellirrazionale in se stesso e negli altri. Corteggia lirrazionale come la piu` promettente fonte di novita` nel proprio pensiero. Quando un individuo pensa in modi che sono abitualmente tabu`, i suoi simili possono considerarlo mentalmente squilibrato. Secondo me questo tipo di squilibrio e` piu` sano che insano. E` pronto ad abbandonare le vecchie classificazioni e a riconoscere che la vita, in particolare la sua vita,e` ricca di nuove possibilita`. Per lui il disordine offre la possibilita` dellordine.

E`indiscutibile che quando parliamo di farmaci, la ricerca medica in vivo debba sempre cominciare in animali da laboratorio perche` comporta meno rischi, ma e` anche importante capire che si parte sempre dalla disomogeneit dei soggetti e dalla mancanza di oggettivita` di quello che si indaga. Con la coscienza di questo, la valutazione dei risultati sara` piu` reale. Nel nostro caso la sperimentazione sulle staminali era gia` stata fatta in migliaia di lavori su animali da laboratorio,e cellule staminali del sangue sono gia` inoculate in vena nelluomo tutti i giorni nella terapia per la cura di alcune leucemie. Sono poi cellule autologhe del sangue per cui la

sperimentazione riguada solo unauto emotrasfusione. Non sarebbe possibile partire con la nostra sperimentazione su un farmaco appena scoperto, ma, nello stadio successivo agli esperimenti in vitro e su animali da laboratorio, sarebbe utile studiare patologie non provocate in animali piu` vicini nella scala evolutiva alluomo. Perche` allora tutte queste critiche alla nostra ricerca che e` solo un secondo step dopo la parte gia` sperimentata migliaia di volte da altri ricercatori in animali da laboratorio e ha conferma della sua innocquita` dalluso che gia`se ne fa in terapia umana? Nello studio delle staminali nel mondo sono stati investiti miliardi di euro, in confronto i fondi a nostra disposizione sono stati veramente esigui, con risultati che hanno per letteralmente surclassato tutto quel che e` stato fatto finora per quel che riguarda lapplicazione terapeutica delle cellule staminali. Se ne deduce che il sistema di ricerca concepito fino ad oggi non e` adatto a ottenere risultati del genere e la sostituzione con un altro tipo di procedimento sperimentale e stata larma vincente che ha fatto fare alla terapia con cellule staminali un balzo in avanti di anni. A questo punto mi chiedo se sia stata piu` importante la scoperta delluso terapeutico delle staminali del sangue che in tempi brevi sconvolgera` la terapia attuale per la sua efficacia e la trasparente semplicita`, oppure luso del sistema rivoluzionario di sperimentazione con cui labbiamo ottenuta. La nostra scoperta parte semplicemente da due idee. La prima era la supposizione che le uniche cellule staminali cellule adulte effettivamente utili in terapia dovevano essere nel sangue perche` e` lunico tessuto che irrora tutti gli organi; da cui la domanda che porta alla nostra ricerca: se aumentiamo la quantita`di queste cellule o ne modifichiamo la qualita`cosa succede? La seconda e` che la sperimentazione si basa su una oggettivita` presupposta, ma non reale, di cio` che si osserva. Sono solo due idee, comprensibili per la loro semplicita`, che rivoluzioneranno la medicina e la ricerca.Chi apporta fondi alla ricerca ha il diritto di capire e condividere gli intenti della sperimentazione. Una ricerca moderna come la nostra, con i suoi promettenti risultati e priva di controindicazioni, coinvolge immediatamente chiunque perche` non si parla di tempi lunghi e di un bisogno infinito di denaro per raggiungere un risultato. Nel nostro caso la ricerca ha la fortuna di occuparsi di una terapia rivoluzioria fatta su animali vicini agli esseri umani nella scala zoologica, su patologie non provocate, con risultati su patologie senza speranza e priva di controindicazioni nel tempo. E` giusto non permettere luso di queste staminali a persone che sono affette da malattie incurabili e che non hanno piu` speranze quando le stesse cellule staminali da sangue ottenute con sistemi diversi come laferesi (dove non vengono ne` contate ne` tipizzate se non approssimativamente) vengono gia`usate nella terapia umana? Quale e` stata la sperimentazione che ne ha permesso luso? Si e` passati dagli animali da laboratorio ,dove venivano trattate patologie provocate, direttamente su gli esseri umani? Quali sono le difficolt` delluso immediato delle cellule staminali provenienti dal sangue dello stesso individuo a cui le reinoculiamo? A quali restrizioni devono sottostare se provengono dal sangue e rispondono alle legislazione che regola gli emoderivati autologhi? Sicuramente la sperimentazione classica, dove si passa direttamente dal topo alluomo e`piu` a rischio di quella fatta da noi e le nostre staminali non vengono neppure messe in coltura, infatti gia` alcuni comitati bioetici di ospedali e cliniche si sono espressi positivamente riguardo alla possibilita`di un loro uso in un futuro immediato. Visto che il progetto e` nato in Italia da menti italiane e da finanziatori italiani, sarebbe importante che persone di un certo spessore lo prendessero sotto la loro ala protettrice nel nostro paese, evitandoci di cominciare lapplicazione della terapia con le staminali del sangue allestero, ma purtroppo questo succedera` solo se avvenisse un miracolo.

Capitolo 10

Neurologia
In Italia i nostri lavori non solo non vengono considerati in veterinaria, ma anche la medicina umana ci ha riservato la sorpresa di aver accantonato il nostro progetto di ricerca sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica. Rimango comunque fiducioso per i giudizi positivi espressi dai revisori e sono sicuro che il nostro lavoro sulla SLA avr{ maggior successo allestero come le mie presentazioni veterinarie. Piu`avanti riportero`la sintesi del nostro progetto di ricerca rifiutato da Concorso per Progetti di Ricerca sulla SLA indetto da AriSLA nel 2010 e la sintesi dei giudizi dei tre revisori, peraltro molto positivi.

Una nuova terapia per la sclerosi laterale amiotrofica(SLA)


Se succedesse che nel 2010 ci trovassimo di fronte ad una scoperta medica rivoluzionaria come quella dei vaccini o degli antibiotici, applicabile anche in patologie finora incurabili e senza controindicazioni, dal valore medico inestimabile, penseremmo di accantonarla a priori o faremmo qualche sforzo per valutarne la veridicit`? Abbiamo proposto un progetto di ricerca sulla SLA con il nostro protocollo terapeutico al Concorso per Progetti di Ricerca sulla SLA indetto da AriSLA nel 2010, ma , cosa davvero incredibile per il mio modo di pensare, non siamo stati presi in considerazione. La neurologia indaga le malattie del sistema nervoso, giungendo a conoscenze sempre piu` approfondite di anatomia e fisiologia delle cellule neuronali e del loro coinvolgimento in processi patologici, ma la terapia per le malattie neurologiche fa pochi passi avanti e manca quasi completamente di efficacia in patologie come la SLA, dove la patogenesi e`multifattoriale e la diagnosi e`fatta tardivamente basandosi solo sui sintomi clinici. Da poco la medicina si avvale dell'uso di citochine e di anticorpi monoclonali prodotti dal DNA ricombinante che hanno portato e porteranno altre importanti scelte terapeutiche, ma anche in questa elettrizzante novita` non e` cambiata la mentalita` di trovare il proiettile magico che risolva il problema. In alternativa a questo proponiamo una nuova filosofia terapeutica con cui vogliamo cercare di diminuire le sofferenze dei pazienti e ritardare levoluzione fatale della SLA, senza precluderci la speranza di riuscire a guarirla. Per portare avanti una sperimentazione efficace di questa terapia abbiamo cambiato i concetti di ricerca classici basati su malattie provocate in animali da laboratorio e considerato invece patologie che abbiano caratteristiche simili alla SLA in animali vicini alluomo nella scala zoologica. Le patologie che devono essere soprattutto prese in considerazione sono la Degenerative Myelopathy
(DM) nel cane e la Equine Motor Neuron Disease (EMND) nel cavallo perche` hanno sintomatologia e

danni anatomo patologici molto simili alla SLA. Se riuscissimo a trovare delle cause comuni tra questo tipo di patologie comprenderemmo piu`profondamente la SLA e ne aiuteremmo la prevenzione. In alcuni casi di SLA e di Canine degenerative myelopathy (DM) nel cane, ce`la mutazione nel gene che produce la superossido dismutasi Cu/Zn (nota anche come enzima SOD1) pero`solo il 20% dei malati di SLA e il 10-15% dei cani con questo gene alterato mostrano segni di patologia per cui non possiamo parlare di causa genetica , ma di predisposizione genetica, infatti alcune razze sono molto piu`colpite di altre da questo genere di malattie( i quarter horses nel cavallo, e pi di cento razze canine con maggior incidenza nei pastori tedeschi , corgi e boxer ). Nei cani la predisposizione genetica e`un fattore indiscutibile, ma la malattia non correlata solo al gene SOD1; giocano un ruolo importante anche le carenze/eccessi di

sostanze come vitamine, aminoacidi e minerali. Nella EMND del cavallo e`evidente la carenza di vitamina E, questa e`constatata sia nel sangue che nel liquido cerebro spinale, ma abbiamo visto che anche cavalli che sono stati sottoposti per anni ad un alto supplemento di vit E sintetica possono ammalarsi. Sembra allora tutto complicato, ma proprio valutando certe apparenti contraddizioni possiamo intravedere un denominatore comune di tutte le malattie degenerative dei moto neuroni. Un cavallo finlandese che riceveva da 10 anni ogni giorno 300 mg. di alfa tocoferolo si ammalo` lo stesso di EMND , pero` veniva integrato giornalmente anche con ferro e rame; e`quindi lo SQUILIBRIO e non solo la CARENZA a provocare la malattia. Cavalli alimentati in mancanza di pastura, dove la vitamina E e`contenuta nella sua forma naturale, con un foraggio di cattiva qualita` e con un concentrato carente di vitamina E, ma ricco di Fe e Cu hanno sviluppato la malattia dopo una media di 18 mesi ,avevano inoltre tartaro dentario nero ricco di Fe, Cu e fosforo. laumento di questi minerali, anche in presenza di vitamina E nella dieta,che ne inibisce lapporto adeguato nel liquido cerebro spinale. In natura sono piu` colpiti i cavalli dopo i 15 anni e i cani dopo gli 8; circa la stessa anzianita`considerando la longevita`delle due specie. Proviamo allora ad estrapolare fattori causali comuni nei soggetti piu` predisposti alla malattia degenerativa dei moto neuroni (SLA, EMND, DM) e ad altre patologie neurologiche.

I calciatori hanno unincidenza di SLA superiore del 24% al resto della popolazione e sono stati sottoposti per anni ad unintegrazione di vitamine ed oligoelementi notevole; i cani, i piu`colpiti da questo genere di malattie, sono spesso alimentati da mangimi ricchi di ogni tipo di integrazione e anche nei cavalli degenerazioni neurologiche come il morbo di Cushing si manifestano piu` frequentemente ed in soggetti piu`giovani da quando sono aumentate le somministrazioni di integratori e mangimi. Unintegrazione va bene solo per periodi brevi, altrimenti in soggetti predisposti si puo`creare uno squilibrio di questi elementi nel sangue e poi nel liquido cerebro spinale, infatti si puo`ipotizzare un passaggio privilegiato attraverso la Barriera Emato Encefalica(BEE) di alcune sostanze a discapito di altre, con il risultato di avere nelluomo troppo glutammato, nel cavallo mancanza di vitamina E, etc Queste idee ci permettono di dare un senso alla maggior incidenza di SLA in sportivi come i calciatori rispetto ad altri che sono piu`accusati di doping come i ciclisti. In questultimo tipo di sportivi si richiede uno sforzo massimale che prosciuga le energie per il periodo relativamente limitato della stagione agonistica. I calciatori invece devono rimanere in forma quasi 365 giorni allanno per diversi anni e devono essere preparati a questo sforzo non spingendo con farmaci per ottenere prestazioni superiori per un breve periodo, ma cercando di reintegrare continuamente vitamine ed oligoelementi. Questo potrebbe risultare in alcuni individui piu`pericoloso dei farmaci dopanti! Anche nel cavallo abbiamo visto che lo squilibrio in eccesso o difetto di alcune vitamine o minerali porta ad una predisposizione alla EMND. Per cui in natura i cavalli piu`colpiti saranno quelli che prendono regolarmente integrazioni di vitamine e minerali e che non hanno accesso ai prati. Un integratore dato per un periodo relativamente breve non crea problemi, anzi puo`dare beneficio, ma cavalli alimentati per anni con mangimi e integratori che contengono sempre un certo tipo di vitamine e minerali saranno piu` predisposti a squilibri. I cavalli, rispetto ai cani, hanno una minor incidenza di degenerazione dei moto neuroni perche` sono erbivori e una buona qualita`di pastura li aiuta indiscutibilmente; hanno pero` anche unenorme fabbisogno di acqua, 30-50 litri al di`, che se contenesse minerali in eccesso come Fe e Cu, li porterebbe piu`a rischio. Perche`i cani sono ancora piu`predisposti alla degenerazione dei moto neuroni dei cavalli e degli uomini? Perche`,purtroppo per loro, per nostra comodita`, li nutriamo spesso esclusivamente con mangimi e crocchette ricche di vitamine e di minerali che porteranno inevitabilmente a squilibri anche al di la` della BEE soprattutto nelle razze predisposte
Se nella EMND si da`grande importanza alla vit E, nella SLA alcuni studi si focalizzano sul ruolo del glutammato nella degenerazione del motoneurone. Sembra che, rispetto alla popolazione sana, i pazienti

con la SLA abbiano livelli pi alti di glutammato nel plasma sanguigno e nel fluido cerebro-spinale. Studi di laboratorio hanno dimostrato che i neuroni cominciano a morire progressivamente quando vengono esposti per lunghi periodi a quantit eccessive di glutammato. Il glutammato si puo` trovare anche nei cibi ed e`stato usato come esaltatore degli aromi. Gli scienziati sono allo studio dei meccanismi che portano alla eccessiva produzione di glutammato nel fluido cerebro-spinale e di come questo squilibro possa contribuire allo sviluppo della SLA. Una causa possibile potrebbe essere identificata in un difetto della ricaptazione del glutammato da parte degli astrociti che sono cellule nervose il cui ruolo non di trasmettere l'impulso nervoso ma bensi' di "assistere" a livello metabolico i neuroni. Gli Astrociti hanno funzione non completamente compresa e giocano un grosso ruolo nel sistema immunitario del Sistema Nervoso Centrale (SNC). Se non funzionano gli astrociti e`probabile che non funzioni bene tutto il sistema immunitario del SNC, per cui si ipotizzano anche reazioni autoimmuni dove anticorpi del paziente attaccano i motoneuroni interferendo e poi bloccando la trasmissione dell'impulso nervoso fra cervello e muscoli. Gli squilibri legati a vitamine e minerali si manifestano subdolamente nel tempo portando gradatamente modificazioni del sistema immunitario del SNC che porta a degenerazione irreversibile dei moto neuroni.

Ogni malattia del SNC e` legata ad un malfunzionamento di una parte diversa suo sistema immunitario.
Vediamo quindi che la malattia neurologica conclamata va affrontata curando lo squilibrio patologico del sistema immunitario del SNC, mentre la prevenzione dipendera` dalla comprensione dei motivi causali dove lo squilibrio da integratori e la predisposizione genetica non sono le sole cause, infatti anche fattori tossici (esogeni ed endogeni) e infettivi( spirochete, bordetella, virus, micoplasmi, shigelle, lyme disease, parassiti, etc..), possono entrare in gioco nella manifestazione delle malattie neurologiche degenerative. Si ipotizza che cause infettive destabilizzino il sistema immunitario privilegiato del sistema nervoso centrale e di altri distretti anatomici protetti come locchio, che e`difeso dalla barriera emato oculare.
CARATTERISTICHE PATOLOGICHE SIMILI TRA LA SCLEROSI MULTIPLA E IL MAL DELLA LUNA ( EQUINE RECURRENT UVEITIS). Il sistema immunitario nel SNC e nellocchio sono privilegiati e in entrambi lattivita` immunosoppressiva gioca un ruolo di primaria importanza per mantenere integri questi tessuti. Nel mal della luna del cavallo sembra che un fattore infettivo, la leptospira, attivi il sistema immunitario al di la` della barriera ematooculare. Anche dopo la scomparsa di spirochete nellocchio, il processo patologico, dovuto alla mancata inibizione del sistema immunitario, si mantiene attivo e produce manifestazioni patologiche a periodi regolari. Anche per la sclerosi multipla si ipotizza una causa infettiva come fattore scatenante: la bordetella bronchiseptica, che potrebbe essere la causa scatenante dellinfiammazione e della permeabilit` della barriera ematoencefalica. Entrambe le patologie hanno in comune la terapia immunosoppressiva. Il fine della terapia, con i suoi effetti positivi e le immancabili complicazioni, e` quello di posticipare un processo patologico che difficilmente regredira` completamente.Conferma positiva della nostra tecnica terapeutica avviene direttamente dallinoculazione locale, endovenosa e sotto forma di colliri di cellule staminali pluripotenti nel Mal della Luna e indirettamente dai risultati avuti in umana nella sclerosi multipla con linoculazione di cellule progenitrici del grasso per via endovenosa (lavoro pubblicato il 29 aprile 2009 da Riordan e coll.).

Tutte le malattie che provocano degenerazione del SNC hanno la caratteristica di essere difficilmente curabili, progressive, estremamente invalidanti e le cause vanno ricercate piu`che in agenti esterni specifici, nella reazione del tessuto nervoso stesso; cosa ha di diverso il SNC dal

resto dellorganismo? Il suo sistema immunitario! Se tutte le malattie neurologiche che si sviluppano oltre la barriera ematoencefalica hanno come denominatore comune lalterazione del sistema immunitario, unazione terapeutica significativa su una qualsiasi di queste patologie puo`dare indicazioni per la cura della SLA e la sperimentazione va allargata ad altre neuropatie che non siano solo la DM e la EMND.

Il sistema immunitario del sistema nervoso centrale e le cellule staminali pluripotenti


Il modo di agire del sistema immunitario e` difficile da comprendere in assoluto e lo e` ancora di piu` allinterno del sistema nervoso centrale dove si comporta in maniera atipica. Il sistema nervoso centrale(SNC) ha un sistema immunitario privilegiato: usufruisce di un meccanismo attivo di immunosoppressione con il quale tende a limitare linfiammazione che interferisce nel normale funzionamento delle cellule neurologiche; recenti conoscenze indicano che ce` un significativo contatto tra antigeni del SNC e sistema immunitario periferico, ma una risposta immunologica normale sarebbe piu` dannosa dellinsulto provocato dagli antigeni. Il parenchima del SNC e` largamente composto da 2 tipi di cellule: i neuroni e le cellule gliali. I neuroni hanno la funzione di conduzione delle informazioni elettriche, mentre le gliali hanno funzione di supporto. Queste, a differenza dei neuroni, non hanno contatti sinaptici e mantengono la capacita` mitotica durante la vita. Le cellule gliali sono divise in Macroglia e Microglia. Le Microglia mantengono la motilita` che e` essenziale per la risposta allinfiammazione, migrano nelle zone dellinfiammazione e sono coinvolte nella fagocitosi, nella presentazione dellantigene e nella produzione e regolazione dei mediatori dellinfiammazione. Le Microglia fanno parte del sistema reticolo endoteliale e sono simili per funzione e morfologia ai monociti ed e` probabile che queste cellule non siano una popolazione isolata di cellule immunitarie , ma che siano continuamente rimpiazzate attraverso cellule staminali che avrebbero quindi libero accesso attraverso la barriera ematoencefalica . Lidea che le uniche cellule a superare la BEE in situazioni non patologiche siano le staminali del sangue e` affascinante( soprattutto se fossero anche coinvolte nella rigenerazione dei neuroni) ed estremamente plausibile in virtu`dei nostri risultati evidenziati clinicamente in veterinaria. Le Macroglia sono composte da Astrociti e Oligodendrociti. Gli Oligodendrociti sono responsabili della produzione di mielina nel SNC, esprimono poco il MCI(maggior complesso di istocompatibilit`), ma producono lINTERLEUCHINA 1. Gli Astrociti hanno funzione immunitaria non completamente compresa, inibiscono il passaggio nel SNC dei macrofagi ed altre cellule attivate nella risposta immunitaria, ma in alcune occasioni permettono il passaggio di linfociti. Rispondono alla presenza di IL-1 con la produzione di Interferone gamma e lespressione di molecole di MHC2 . Il Tumor Necrosis Factor le spinge a produrre lICAM-1 che e` necessario per il passaggio attraverso la barriera emato encefalica. Per cui giocano un grosso ruolo nel sistema immunitario del SNC. Nel SNC normale i linfociti T sono presenti in numero molto basso, ma aumentano con quelli B nelle infezioni, infatti in questi casi aumenta la permeabilit` della barriera ematoencefalica(BEE). Ma anche con una BEE normale ce`la presenza di alcuni linfociti che sembrano far parte del normale pool di cellule circolanti. (E se non fossero linfociti T, ma cellule staminali del sangue?) I linfociti quando passano la BEE vengono intercettati dai macrofagi del SNC( microglia) a cui si attaccano attraverso recettori specifici per poi essere attivati e dare origine al processo infiammatorio. Se fossero le staminali del sangue e non i linfociti a passare inosservate alle cellule sentinella del SNC e circolassero indisturbate nel liquido cerebro spinale?Le cellule staminali sono morfologicamente identiche ai linfociti, ma piu`piccole per cui possono passare piu`facilmente attraverso la BEE anche in assenza di un processo patologico attivo allinterno del SNC. Il SNC ha la capacita` di rispondere agli antigeni, ma ha una regolazione del sistema immunitario privilegiata che avviene attraverso delle sostanze secrete dalle cellule chiamate citochine che spiegano fenomeni come la bassa concentrazione di Maggior Complesso di Istocompatibilita`

(MHC) classe 2 espresso sulle cellule del SNC. Il sistema immunitario allinterno del SNC con unintatta BEE differisce dalle altre zone del corpo perche` crea un microambiente immunosoppresso ed e` prodotto da citochine immunosoppressive che funzionano sia in vivo che in vitro: alfa-melanocite stimulating hormon(alpha-MSH), vasoactive intestinal peptide(VIP), calcitoningene-related peptide(CGrP), somatostatine, growth factor-beta (TGF-Beta), IL4, IL10. Tra questi il TGF-beta e` stato investigato nei cavalli dove si e` visto che regola la risposta immunitaria inibendola agendo su IL 1, IL2, IL3, InFgamma, MHC classe 2 etc.. Tutte le funzioni di inibizione immunitaria sono bloccate dallintroduzione di anticorpi anti- TGF. Quindi il privilegio immunitario del SNC e` dovuto alla presenza di sostanze immunosoppressive prodotte da microglia, macroglia e neuroni in situazioni patologiche, combinate alla presenza di un BEE che media la filtrazione cellulare, tutto questo in modo da permettere il controllo dellinfezione con uninfiammazione minima. Quando si parla di permeabilit` cellulare della BEE in situazioni patologiche iniziali ci riferiamo solo ai linfociti. Solitamente i linfociti si lasciano trasportare dal flusso sanguigno, aderendo di tanto in tanto alle pareti vascolari, sulle quali mostrano una sorta di breve 'rotolamento' nel senso del flusso in cui tornano rapidamente . Nei soggetti con patologie come la sclerosi multipla, quando raggiungono i vasi che irrorano il sistema nervoso, il loro comportamento cambia per completamente. Il movimento, spiegano i ricercatori, attivo e generalmente in direzione opposta a quello del flusso ematico. Questa pericolosa "passeggiata" pu durare da diversi minuti a parecchie ore e alla fine il linfocita termina questo strano comportamento di ricerca o abbandonandosi nuovamente al flusso o iniziando a infiltrarsi nella parete vascolare. Una volta superata la barriera ematoencefalica, il linfocita continua il suo percorso a ridosso del vaso e se incontra una delle molte cellule fagocitarie che si trovano in quella zona vi aderisce per diversi minuti. Solo a questo punto la cellula T viene attivata e rilascia sostanze pro-infiammatorie che inducono un ulteriore, sempre pi massiccio passaggio di altre cellule immunitarie attraverso la BEE. Si e`constatato che un numero molto basso di linfociti supera la barriera ematoencefalica in uno stato non patologico e poiche` le cellule staminali del sangue sono simili ai linfociti, ma molto piu` piccole e con una potenzialita` energetica maggiore, e` probabile che siano loro e non i linfociti a penetrare nel SNC dove provvedono tra laltro alla produzione di microglia (le cellule del sistema immunitario del SNC). E`mia opinione che siano cellule staminali del sangue e non linfociti a superare la BEE integra ed il loro numero potrebbe essere nella stessa percentuale in cui le cellule staminali emopoietiche si trovano nel sangue, 1 su 250.000. Aumentando il numero delle staminali nel sangue aumentera` il loro passaggio nel SNC e la comprova della mia teoria sono gli straordinari effetti terapeutici ottenuti in animali con patologie neurologiche situate oltre la barriera ematoencefalica. Naturalmente una sperimentazione che disponga dei fondi necessari potra`comprovare inequivocabilmente i risultati e rinunciare a questa sperimentazione sarebbe negare una speranza a tutta lumanita`. Ma se la causa primaria di patologie come la SLA e` in una parte cosi` complessa dellorganismo come il sistema immunitario del SNC, e`difficile con un semplice farmaco invertire un processo patologico in un network cosi` ben organizzato che e`andato in tilt. Molte patologie del sistema nervoso centrale nel cane e nel cavallo, considerate incurabili, sono migliorate con il protocollo terapeutico che si avvale delle cellule staminali del sangue che apre una nuova strada al sistema di curare, potenziando la capacita` dell'organismo di regolare il suo sistema psico-neuro-endocrino-immunitario, attivando con sincronia gli interruttori che portano al riequilibrio fisico e indirizzando lorganismo verso la guarigione. Le staminali ottenute da sangue usate per via locale e sistemica, sono uninnovazione medico- scientifico-filosofica che rischia di far scricchiolare le basi di una terapia strettamente legata a vecchi dogmi radicati. Linoculazione di queste cellule non e`paragonabile allintroduzione di un farmaco , ma a una piccola casa farmaceutica che produce il farmaco giusto al momento giusto. Al contrario di quel che la scienza ha creduto fino a pochi anni fa, il cervello continua a rigenerarsi anche negli individui adulti ricevendo ogni giorno nuove cellule nervose appena formate. La

scoperta, annunciata su "Science" da due neurobiologi di Princeton, Elizabeth Gould e Charles Gross, costituisce una vera e propria rivoluzione delle teorie sul cervello e smentisce, tanto per cominciare, l'idea che lo sviluppo cerebrale avvenga solo dalla nascita ai tre anni di et, dopo i quali i giochi sarebbero fatti. Apre quindi la strada alla terapia con le cellule staminali impegnate nella rigenerazione del tessuto nervoso. Il fatto di rivedere camminare i cani paralizzati, il miglioramento dellatassia, delle patologie metaboliche a base neurologica come il morbo di Cushing del cavallo (simile al morbo di Parkinson umano) e della cecita` dovuta a distacchi retinici e lesioni del nervo ottico , danno la speranza che le patologie neurologiche possano guarire e questo grazie alla miracolosa azione terapeutica delle cellule staminali usate localmente e per via endovenosa. Niente poi vieta di ipotizzare che nelle persone sane ci sia un miglioramento di tutte le capacita` mentali fino a tarda eta`. I punti a favore della nostra tecnica terapeutica sono dovuti alluso di cellule staminali pluripotenti; al loro effetto homing, cioe` la capacia` di raggiungere la zona malata se inoculate in zone limitrofe a quelle colpite senza dover ricorrere ad un intervento chirurgico invasivo del SNC che deve essere praticato allinterno di unita`di rianimazione; inoltre agiscono per via sistemica anche sui nervi periferici , sui muscoli in connessione con le zone lesionate e su problemi generali come la cattiva funzionalta`epatica, renale, circolatoria etc. che possono essere cause predisponenti in una patologia multifattoriale come la SLA. Anche in patologie come la SLA e`ipotizzabile che le staminali possano portare ad un processo rigenerativo dei motoneuroni affetti o almeno ad un rallentamento dellevoluzione patologica, infatti nei topi le cellule staminali immesse nel SNC si spostano nella zona in cui si trovano i neuroni danneggiati. In terapia sperimentale si usano con un certo successo alcuni fattori di accrescimento come lIGF-1 fattore di crescita insulino simile e il VEGF fattore di crescita dellendotelio vascolare, ma il problema e` il trasferimento di queste molecole e delle staminali allinterno del SNC . Con il nostro sistema, dai dati clinici che provengono dalla nostra sperimentazione in vivo su patologie neurologiche non provocate, sospettiamo fortemente un passaggio fisiologico delle staminali da noi prodotte nel SNC al di la`della barriera emato encefalica dopo l inoculazione endovenosa e perilesionale.. Una sperimentazione veterinaria significativa per la SLA deve riguardare ogni tipo di patologia degenerativa neurologica del SNC, dando la priorita`alla DM e alla EMND che sono sovrapponibili alla SLA. Molte patologie del SNC del cane e del cavallo inducono una degenerazione progressiva . Nei casi cronici di infezioni virali con compromissione neurologica come lherpes virus del cavallo e la West Nile disease e`evidente la degenerazione di tessuto nervoso che e`stata migliorata con la nostra terapia. Inoltre anche patologie vertebrali che producono progressiva compressione, infiammazione e degenerazione, da cui atassia migliorano e a volte guariscono. Patologie endocraniche come il Morbo di Cushing e lHeadshaking, cecita`di origine neurologica, sordita`, paresi delle corde vocali hanno manifestato indubbi segni di miglioramento e cosi`alcune paresi dei cani sono state trattate con con risultati significativi. Il tipo di cellule da noi ottenuto esprime tutti i tipi di marcatori che caratterizzano le cellule staminali pluripotenti come mostrano le analisi citofluorimetriche e ci permette per la prime volta di fare sperimentazione in vivo in questo campo in quanto sappiamo quali cellule inoculiamo perche`le abbiamo tipizzate e quante ne inoculiamo. Lazione delle staminali che arrivano nel sistema nervoso centrale esula dalla semplice ricostruzione tissutale, ma agisce modulando il sistema immunitario, anzi psico-neuro-endocrino-immunitario, agendo su un network che noi siamo ben lungi da comprendere nella sua intimita`. Questo avviene anche con la produzione dei fattori di accrescimento e citochine nel quantitativo giusto al momento giusto, comprese la IGF-1 e la VEGF a cui viene dato un significato rilevante nella SLA. E`doveroso fare una ricerca su patologie neurologiche degenerative in veterinaria con lo scopo di aprire una nuova e promettente strada terapeutica per la SLA. Gia` un lavoro clinico in umana con cellule staminalidel grasso inoculate per via endovenosa ha dato miglioramenti in tre persone affette da sclerosi multipla e i nostri lavori di sperimentazione

clinica su migliaia di casi, di cui almeno il 15% neurologici diretti o indiretti, hanno dimostrato una enorme percentuale di miglioramenti clinici senza mostrare effetti collaterali negli anni; ma ora abbiamo bisogno di una diagnostica di alta qualita`che otterremo dalla collaborazione di universita`, cliniche veterinarie private e da aiuti economici da fondazioni, enti benefici e privati. La sperimentazione sara`fatta su patologie neurodegenerative, con la priorita` per lEMND e la DM, a Roma nei nostri centri, appoggiandoci a collaborazioni esterne che varieranno da caso a caso ed inoltre parteciper l Universita`di Ghent che reclutera`i casi di EMND in tutta Europa. Prima e dopo il trattamento saranno fatte analisi diagnostiche specifche. Analisi di importanza fondamentale nella EMND e nella DM saranno la valutazione ematologica di minerali e vitamine,ma andra`valutato anche lo squilibrio degli oligoelementi nel pelo e nel crine per stabilire alterazioni o intossicazioni di vecchia data a conferma dei nostri sospetti causali. Le cellule saranno preparate dalla Thankstem presso lUniversita`di Tor Vergata in Roma. Le inoculazioni saranno praticate seguendo il nostro protocollo terapeutico che abbiamo perfezionato durante gli anni nei diversi tipi di patologia del sistema nervoso centrale. Ci auguriamo di ottenere i fondi per confermare le nostre teorie e che in tempi brevi questa terapia venga usata nelluomo per patologie come la SLA, il Parkinson, lAlzheimer, la sclerosi multipla, alcuni tipi di paresi, alcuni tipi di epilessia, i distacchi retinici ,etc L innovativita` indiscutibile della nostra scoperta e` quella di avere a disposizione per la prima volta CELLULE STAMINALI ADULTE PLURIPOTENTI, ottenute con un prelievo non invasivo ed in breve tempo, che possono essere usate terapeuticamente nel modo deciso da ogni istituto clinico interessato a sperimentarle. I ripetitivi successi terapeutici ottenuti in varie malattie nella veterinaria sono solo un secondo step della nostra scoperta scientifica e non rivendicano di essere prova inconfutabile agli occhi della medicina ufficiale: sono solo un comodo trampolino di lancio per la sperimentazione! Domandiamoci ora perche`la sperimentazione ufficiale sulle staminali, richiesta a gran voce dallopinione pubblica, non e`ancora stata fatta. Per il semplice motivo che le staminali adulte ottenute finora hanno recettori eterogenei e spesso sono frammiste ad altre cellule; in poche parole non si sapeva cosa e quanto si inoculava. Se non sai cosa fai e quanto ne fai non puoi

sperimentare!
Solo oggi, grazie alla nostra scoperta,conosciamo sia il tipo che il numero delle cellule staminali che inoculiamo e siamo quindi gli unici al mondo che possono far partire una vera sperimentazione con le staminali in vivo in medicina umana anche perche` usiamo cellule del sangue che sottostanno alla legislazione degli emoderivati e linoculazione puo`essere considerata una autoemotrasfusione, inoltre ci possiamo avvalere di un protocollo terapeutico sicuro proveniente dalla ricerca pratica veterinaria su patologie non provocate che ha gia`alcune importanti pubblicazioni. Poiche`poi le staminali ottenute da sangue per de programmazione mostrano un complesso di istocompatibilit` molto basso, un donatore universale puo` essere usato per preparare cellule staminali eterologhe che ogni ospedale al mondo dovrebbe aver pronte per patologie acute come linfarto e lictus e poiche`le cellule dopo 10 giorni non muoiono, ma invecchiano, perdendo energia terapeutica, vanno sostituite; questo dovrebbe interessare enormemente le case farmaceutiche al nostro brevetto. Le patologie neurologiche sono in assoluto considerate inguaribili, ma la terapia con le staminali in genere d risultati promettenti e la nostra molto di piu`. E`disarmante che non ci sia stata data la possibilita` di provare a dimostrare le nostre teorie terapeutiche che potrebbero aprire una nuova strada per la cura della SLA. UnAssociazione che si occupa di Sclerosi Laterale Amiotrofica che veramente vuole fare qualcosa di positivo per la gente che sta`soffrendo, dovrebbe usare la seguente strategia per avere la sicurezza assoluta che il nostro progetto sia veramente da ignorare: mandare a tre medici occidentali che si interessano alla SLA la mia lettera di presentazione alle Associazioni, il lavoro presentato ad AriSLA dallUniversita`di Tor Vergata e di Gent e i commenti dei referees, per poi chiedergli se sarebbe stato giusto darci la possibilita`di portare avanti il nostro progetto terapeutico

con cellule staminali del sangue. La commissione, nonostante il giudizio positivo dei referees, probabilmente ha rifiutato la nostra idea perche`non parte da una sperimentazione classica, ma da una sperimentazione che viene considerata sbagliata, noi invece la consideriamo diversa e migliore perche` parte da concetti moderni e in questo caso improntata su una patologia del cane con la stessa mutazione genetica della SLA che si verifica su piu di 100 razze canine. Il nostro progetto pero` continua lo stesso anche se a regime ridotto per mancanza di fondi e sono sicuro che il prossimo progetto straniero sulla SLA non si lascer sfuggire la nostra collaborazione. SINTESI DEL NOSTRO PROGETTO PRESENTATO AD AriSLA 2010:

Abstract The Motor Neuron Diseases in humans are characterized by selective neuronal degeneration of the spinal and bulbar motor neurons and of the neocortical pyramidal neurons, leading to the amyotrophic paralysis and to the pyramidal tract degeneration. For their incidence, the relentless progressive course and the invariably fatal prognosis, these diseases are high priority diseases for public health. At the molecular level, the pathogenic mechanisms leading to the selective neuronal death typical of motor neuron diseases are still unknown. Different clinical trials so far attempted have proven to be largely ineffective. One of such diseases is the amyotrophic lateral sclerosis (ALS) that can be sporadic or genetically determined. At the present no effective therapy for these disorders is available. Today, stem-cell-based therapies represent a new possible strategy for ALSs clinical research This project aims to: 1222) assess the feasibility and the eventual iatrogenic ability of stem cell obtained from mammal peripheral blood (Patent n07 820 134.0-

test their effect of an in vivo cell therapy in two neurodegenerative disease very similar to ALS: the Equine Motor Neuron Disease (EMND) and the Degenerative Myelopathy (DM) in dogs Autologous stem cells (SCs) from horses and dogs will be isolated from peripheral blood, expanded in vitro and characterized. SCs will be either directly injected into the spinal cord and/or inoculated intravenously in peripheral blood. The animals will regularly be monitored before and after injection by clinical, neuroradiological and neurophysiological assessments in order to test the pathology progression or regression and any eventual immediate or delayed iatrogenic effect related to the transplant. To estimate the disease progression or regression rate the animals will be assessed every 3 months. The clinical progression of the disease will be assessed using biochemical and electromyography tests. Electro-myographic assessment will be performed at the time of recruitment and every 2 months by statistical MUNE. Two units, located in the dept. of Exp. Medicine and Bioch. Sciences, University of Tor Vergata, Rome (Italy) and in the depts. of Comp. Physiology and Biometrics and of Large Animal Int. Medicine, University of Ghent (Belgium) will collaborate. Both units have already developed specific expertise in their respective different fields Specific objectives Stem cell replacement therapy for central and peripheral nervous system disorders aims at repopulating the affected neuronal tissue with new neurons. The clinical translation of stem cell application is based on stem cells biological properties of self-renewal and their capability to give rise to differentiated cell progenies that maintain tissue homeostasis in physiological condition. The aims of this project are: To understand the mechanisms regulating survival, proliferation, migration and neuronal differentiation of stem cells, either in vitro or after injection by their expansion, Immuno-phenotypic, functional and molecular characterization To test the efficacy of PB stem cell therapy in small (dogs) and large animal (horses) affected by neurological diseases (EMND and DM). The extent of stem cells inoculation will be assessed such as peak of circulating stem cells in PB and as increased amount of stem cells in the cerebrospinal fluid of horses and dogs with EMND and CNM diseases. Clinical regression or progression of the disease will be evaluated using diagnostic biochemical tests including complete blood count, serum biochemical analysis, urinalysis, analysis of cerebrospinal fluid (CSF) collected from the lumbosacral space and electromyography tests. Electromyographic assessment will be performed at the time of recruitment and every 2 months and analyzed by statistical MUNE, providing a numeric estimate of the number of axons innervating a muscle or group of muscles. Workplan Hematopoiesis is composed by pluripotent hematopoietic stem cells (HSC), short-lived hematopoietic progenitor and precursor cells, and stromal accessory cells (fibroblasts, macrophages, adipocytes, and lymphoid cells) that mature in the bone marrow cavity. Within this microenvironment hematopoietic stem cells proliferate and differentiate. Upon maturation, cells must traverse specialized venous sinus walls to enter the circulation. The complexity of hematopoiesis arises from the requirement for highly regulated progression through successive stages. This process involves commitment of pluripotent hematopoietic stem cells towards specific cell lineages by growth arrest and their maturation in functional differentiated cells that must be constantly replenished. It should be underlined that, in spite of the recent discoveries on the plasticity of stem cells, the transition from self-renewal to commitment involves profound modifications in gene expression. These modifications are due to complex in vivo interactions of HSC with cells and soluble cytokines released at the level of the bone marrow microenvironment.

However, the molecular mechanisms controlling the self-renewal/proliferation of HSC or the commitment along hematopoietic lineages are still incompletely understood. Although to date the cell fate conversions in adults are rare occurrences, it is conceivable that the improvement of the methods and experimental approaches devoted to the isolation and ex-vivo expansion of stem cells before reinfusion will improve these phenomena. For instance, compared to neuronal stem cells from the central nervous system, HCS are a safe and accessible source of stem cells, easily harvested for clinical use. In addition, HSC avoid the immunological problems associated with allograft, as the donor is the recipient. Therefore, studies intended to optimize the ex-vivo expansion of HSC and to explore the differentiative potential have clear therapeutic applications able to greatly increase the flexibility and applicability of the strategies of tissue regeneration. In fact, regeneration of tissues with endogenous stem cells clearly holds promise a novel class of therapies with the ability to treat a multitude of serious diseases and injuries. Several recent in vitro studies suggest that adult multipotent Stem Cells from peripheral blood are capable of differentiation into a variety of adult cell types including neurons. Furthermore, a number of experimental observations have shown that these cells can spontaneously repopulate different organs such as muscle, bone, liver or heart and generate differentiated cells in response to acute or chronic organ damage. All these observations, suggesting these stem cells are capable of contributing to tissue regeneration, have ignited significant interest in the possibility that cell therapy could be employed therapeutically for the repair of damaged non-hematopoietic tissues. It is likely that the circulation in the peripheral blood of large quantities injected of these cells might favour their lodging in severely damaged organs. Indeed, injection of stem cells into peripheral blood represents a non-invasive and potentially effective approach to easily obtain large quantities of stem cells capable of lodging into damaged tissues. The discovery of the therapeutic potential of stem cells offers new opportunities for the treatment of incurable neurological diseases. Based on their biological properties, stem cells act as manufacturers, maintaining the cellular tissue/organ homeostasis in physiological conditions. Thus, stem cell replacement therapy for central and peripheral nervous system disorders aims at repopulating the affected neural tissue with new neurons, as well as with other neural cells. The use of injected stem cells into peripheral blood for regenerative purposes is a stimulating therapeutic option for degenerative diseases of central nervous system, such the Amyotrophic lateral sclerosis (ALS). ALS is a severe progressive neurological disorder characterized by a selective degeneration of spinal, bulbar, and cortical motor neurons. The mean annual ALS incidence rate is 1-2/100.000 population. The disorder includes a sporadic form (90% of cases) and a familiar variant (10%of cases). The progressive degeneration of motor neurons has been explained by various mechanisms, including oxidative stress, neurofilaments alterations, a mitochondrial damage, excitotoxicity induced by glutamate and an impairment of hypoxia response. The goals of ALS therapy are to find treatments that can reduce or block neuronal loss and/or to reconstruct damaged neuronal circuits. In particular, it has been demonstrated that in presence of particular stimuli and specific environmental conditions, stem cells can transdifferentiate in neural cells or glial cells. In vivo, there are indications of a functional improvement in animal models of stroke and Parkinsons disease (PD) with the use of stem cells. The study of Kopen et al. has demonstrated in neonate animal model of PD how the injected intracerebro-ventricular stem cells migrate to the proencephalus and cerebrum. Li et al and Zhao et al studies on animal models of ischemic stroke have shown that it was possible to find the cells in all the area of the damaged tissue and in the area surrounding the infarct, 2-6 weeks after the intra-arterial inoculation or the implant in the nervous system of labelled stem cells. On histological analysis the labelled cells expressed markers for astrocytes, oligodendroglia and neurons. Moreover, the animals had also an improvement of function. Furthermore, it has always been evidenced in animals that stem cells can migrate from the peripheral blood to central nervous system where Bone Marrow Stem Cells (BMSCs) can give origin both to microglia and to neuro-ectodermal cells. This possibility has been also shown in vivo in human beings. These findings justify the interest for the use of stem cells for the treatment of ALS. However, it should clearly stated that it is still very difficult at time to define whether it is really possible to obtain a rebuilding of the neuronal network with the use of stem cells, in particular in a disorder with a rapid and progressive course as ALS. Thus, our treatment protocol will verify the safety, the feasibility and the life quality improvement after stem cells injection in animals affected by two neuro-degenerative diseases: the equine motor neuron disease and the degenerative myelopathy. The aim of this project will be to study the potential clinical benefits after inoculation of autologous stem cell to face a human stem cells therapy. On these bases, the BROAD AIM of our project is to present a new method to expand stem cells like directly from peripheral blood and then inject them into the damaged tissue of the donor. This general aim will be achieved taking into account of new knowledge in the fields of: i) cell cultures (expansion of blood derived stem cells) ii) cell biology iii) clinical tests iv) electromyography tests In order to allow the transfer of our results into the human clinical practice, we will adopt highly standardized techniques for the expansion and quality of stem cells from peripheral blood samples. In order to achieve the broad aim of the project, the research activity of the different research units will be devoted to pursue the following SPECIFIC AIMS: I. expansion, immuno-phenotypic, functional and molecular stem cells characterization, with particular attention to the variable expression of early stem cell markers: Peripheral Blood Stem Cells will be generated as follow: blood samples will be diluted in NH4Cl, centrifuged and washed several times with PBS to remove the majority of erythrocytes. Cells will be then resuspended in PBS and incubated for 72 hours at 37C in the presence of

Macrophage Colony-Stimulating Factor (M-CSF). Cell phenotype will be analyzed by flow cytometry, performed by using BD FACSAria II. A second approach for the identification of SCs will be based on the differential efflux of the DNA fluorescent dye, Hoechst 33342. This procedure allows the identification of small populations, defined side populations (SPs), which are identified on the basis of characteristic pattern of fluorescence after staining with Hoechst 33342. II.To evaluate selective molecular aspects underlying differentiation properties of the SC towards non-hematopoietic lineages. In particular, the in vitro functional characteristics of these stem cells to test their capacity to differentiate towards neuronal differentiation III. the extent of stem cells inoculation will be assessed such as peak of circulating CD34+, CD90+/CD117 cells in PB and as increased amount of stem cells in the cerebrospinal fluid of horses and dogs with EMND and CNM diseases. IV. a treatment strategy to replace degenerating motor neurons and to preserve remaining endogenous motor neurons. This protocol will include different inoculation procedures:(i) intraspinal implantation of undifferentiated stem cells,(ii) intramuscular injection of stem cells to preserve endogenous motor neuron terminals,(iii) intravenous injection of stem cells for systemic replacement of host reactive cells. V.The clinical progression of the disease using diagnostic tests such as complete blood count, serum biochemical analysis, urinalysis, analysis of cerebrospinal fluid collected from the lumbosacral space and electromyography tests. Electromyographic assessment will be performed at the time of recruitment and every 3 months and the obtained results will be analyzed by statistical MUNE. Currently, we have the therapeutical know-how that we have developed in six years of in vivo practice on animals. Application of this stem cell therapy in animals with neurodegenerative diseases will illustrate reliability of the approach, increase the likelihood of positive outcomes when applied to human beings.

GIUDIZI DEI TRE REVISORI Primo revisore The application of stem cell and regenerative medicine is excellent, innovative, and timely and it is excellent that this will be applied to a real animal motor neuron disease is also excellent. While these are animal studies, they apply cutting edge biology (stem cell and regenerative medicine) to a real animal disease and therefore efficacy will have important impact on the field and give added impetus to proceed with human studies. Lapplicazione di cellule staminali e medicina rigenerativa eccellente, innovativa e opportuna ed eccellente che questa sar applicata a reali malattie dei motoneuroni in animali. Ritagliano una parte della biologia (cellule staminali e medicina rigenerativa) su patologie animali reali a differenza di altri studi su animali e perci lefficacia avr{ unimportante impatto nel campo medico e aggiunger impeto a procedere con studi in umana. Secondo revisore 1. The stem cell therapy proposed here could be used for therapeutic applications in the patients. 2. Using a dog or horse model with neurodegenerative diseases is original and possibly applicable in the veterinary medical field. 3. The applicants have enough backgrounds and environment to pursue the current project. The general idea injecting peripheral blood stem cells is not new in the field. Similar approaches have been reported. The work flow proposed in the plan is generally acceptable. 1. La terapia con cellule staminali proposta qui poteva essere usata per applicazioni terapeutiche in pazienti. 2. Usare il modello di un cane o un cavallo con una malattia neuro generativa originale ed applicabile in campo medico veterinario. 3. gli applicatori hanno abbastanza esperienza e situazione logistica per approfondire il progetto proposto. L idea di inoculare cellule staminali del sangue non nuova in campo medico. Approcci simili sono gi stati riportati. La fluidit del lavoro proposto nel progetto generalmente accettabile. Terzo revisore The study is relevant to the call for studies directed at translation to humans. If the proposed research were successfully completed, it would be an important lead into human studies.

The proposed studies are based on a significant literature of animal model studies of treatment attempts with non-neurological pluripotential stem cells. The innovation of this proposal is to study two animal models of motor neuron disease, the equine motor neuron disease and the canine myelopathy disease. These offer the potential for bringing such SC studies to models other than the mhSOD1 mouse or rat, though they will be much more expensive and potentially much more difficult to perform. The PI should be encouraged to submit a pilot grant to demonstrate the feasibility of the many studies proposed The work plan appears adequate. Lo studio rilevante come invito per futuri studi in umana. Se la proposta di ricerca sar completata con successo, dovrebbe essere unindicazione importante per gli studi umani. Gli studi proposti sono basati su materiale scientifico significativo inerenti a modelli animali su cui tentare il trattamento con cellule staminali pluripotenti non-neurologiche. Linnovazione di questa proposta studiare due modelli animali con degenerazione dei motoneuroni, l Equine Motor Neuron Disease nel cavallo e la Myelopathy Disease nel cane. Questi studi offrono la potenzialit di studiare altri modelli oltre ai topi e ratti con mhSOD1, sebbene sia una sperimentazione pi costosa e pi difficile da fare. Il progetto dovrebbe essere incoraggiato come progetto pilota per dimostrare la fattibilit dei molti studi proposti. Il piano di lavoro appare adeguato.

Se i giudizi dei revisori sono questi, perch il nostro lavoro non stato accettato?
Riporto due casi di mieloencefalite degenerativa del pastore tedesco, il primo caso mostra la malattia nei primi stadi dove viene scambiata per artrosi, ma latassia progressiva dimostra anche la presenza di una componente di natura neurologica. Il secondo e` invece un altro pastore tedesco con la malattia che lo ha paralizzato nel treno posteriore da 8 mesi. cico Cico e un pastore tedesco di 11 anni. E un cane a cui e sempre piaciuto moltissimo giocare con i sassi e le palle da prendere e per fare questo gioco ha sempre corso tantissimo per inseguire i lanci di questi oggetti del desiderio che gli facevamo. Poi, come succede a molti animali di questa razza, un anno fa, improvvisamente, ha smesso di correre e non solo: ha cominciato ad avere anche seri problemi di normale deambulazione sulle salite poco ripide , a faticare parecchio ogniqualvolta doveva alzarsi dalla cuccia e a camminare in modo poco coordinato . Abbiamo provato a somministrargli i soliti rimedi farmacologici che si usano in questi casi ma senza risultato alcuno. Cico, ogni giorno che passava, era sempre piu dolorante , affaticato e scoordinato. E stato allora che ho deciso di contattare il Dott. Marco Polettini - che avevo gia conosciuto qualche anno prima tramite la Signora Ravinetti dellAllevamento dei Dogi avendo parlato in quel momento con sua moglie Gaia dei recenti e avanzati studi sulle possbilita di cura tramite le cellule staminali. E cosi ho portato Cico da lui che mi ha proposto un ciclo di trasfusioni con le cellule staminali ricavate dallo stesso sangue del cane. Ne abbiamo fatte tre in un mese e una quarta a distanza di un paio di mesi. A Cico veniva estratto il sangue e la settimana successiva , gli veniva eseguita la trasfusione

delle staminali che ne erano state ricavate; in parte il Dr. Polettini le ha iniettate anche direttamente sulla parte posteriore piu interessata al problema della deambulazione. Devo dire che gia dopo la prima seduta Cico ha cominciato ad avere un lievissimo miglioramento dovuto probabilmente alla diminuzione dei dolori che percepiva ogniqualvolta doveva mettersi dritto sulle zampe . Dopo la seconda, ha ricominciato (cosa che non faceva ormai piu da parecchio)a parlare con noi per chiedere di uscire a spasso Dopo la terza a ricominciato a d avere voglia di giocare con le sue palle e ad affrontare le strade in salita quasi normalmente. E passato un anno dallinizio di questa cura e oggi Cico, a 11 anni corre quasi come prima dietro i sui sassi, sale e scende dalle salite e ha sempre voglia di uscire di casa. Ogniqualvolta o io o mio marito torniamo a casa lui inizia la sua conversazione incessante fino che non apriamo il cancello di casa per farlo uscire fuori a giocare magari anche solo per 5 minuti. Insomma sembra essere tornato quello di qualche anno fa anche se la sua barbetta bianca ci ricorda che non e piu cosi giovincello. Devo dire che e impressionante il miglioramento avvenuto. La problematica dei pastori tedeschi non e certo una cosa che passa cosi come e successo nel caso di Cico. E non solo. Lui e anche sempre stato soggetto a problemi di digestione che gli provocavano spesso diarree. E praticamente scomparsa anche questa sintomatologia e il suo pelo e fantastico, lucidissimo e compatto. Cosa dire di piu? Finche sara possibile continuero a sottoporre il mio meraviglioso pastore tedesco a questa cura. Laura Passacantilli

Al secondo cane, Nico stato fatto il test genetico:


DNA Test Report Animal Molecular Genetics Laboratory University of Missouri College of Veterinary Medicine Owner Information Owner: Jelic c/o Clinica Veterinaria Roma Sud Address: Via Pilade Mazza 24 City-St-Zip: Roma, Dog Information Call Name: Nico Breed: German Shepherd Dog Registered Name: Reg Number: Sex Male Birthdate:2000 AMGL Case #: 67142 DNA Source: whole blood Testing Date: 8/7/2009 Test Run: DM-Degenerative Myelopathy Result: Affected/At Risk cio Nico risulta affetto ed a rischio Explanation of results: NORMAL: This dog has tested normal (or clear) for the mutation known to cause Degenerative Myelopathy. It can only transmit a normal gene to offspring, and can be bred to a dog with any test result without producing affected offspring. CARRIER: This dog has tested as a carrier for the mutation known to cause Degenerative Myelopathy. It will not develop clinical symptoms of DM, but it may transmit either a normal gene or an affected gene to offspring. AFFECTED: This dog has tested as affected for the mutation known to cause Degenerative Myelopathy. It is at risk for developing clinical symptoms of DM at some point in its lifetime, usually after 8 years of age. We do not presently have a way to predict when symptoms may appear. Additional details available online at www.CanineGeneticDiseases.net, in DM section.

Animal Molecular Genetics Laboratory 321 Connaway Hall University of Missouri College of Veterinary Medicine Columbia, MO 65211 573-884-3712 HansenL@ Missouri.edu Nico mi stato fatto visitare 2 mesi fa e negli 8 mesi precedenti aveva completamente perso luso delle gambe posteriori. stato trattato serratamente con staminali del sangue localmente lungo la colonna e per via endovenosa. Finora ha riacquisito la motilit della coda, toccando i polpastrelli degli arti posteriori il riflesso tornato ad essere ben evidente, non deve portare pi il pannolone durante la notte perch ha smesso di perdere le urine e riesce a prendere la posizione di seduto da solo. Sono i primi sintomi di riemilinizzazione? Significa che almeno abbiamo fermato il processo? Continuer migliorare? Il nostro compito sar di seguirlo costantemente impegnandoci logisticamente ed economicamente sperando di migliorare ancora la situazione, comunque i risultati ottenuti finora sono estremamente promettenti nei confronti di una delle malattie pi terribili che un paziente umano possa affrontare: la SLA. p.s. negli ultimi giorni i miglioramenti sono ancora pi significativi.

CAPITOLO 12 RIGUARDO AL COLLOQUIO CON MEDICI UMANI CHE GIA`PRATICANO LA TERAPIA CON CELLULE STAMINALI IN PATOLOGIE NEUROLOGICHE IN PAESI CHE LO CONSENTONO, AVVENUTO A LUGANO NEL MARZO 2009.
Anche se luso degli embrioni umani stato consentito in alcuni Stati occidentali, nel 2010 la medicina ha abbandonato quasi definitivamente lidea di usare le cellule staminali embrionali in terapia perche`e`assodato che provocano tumori e sta`orientando la ricerca verso le cellule staminali adulte. In veterinaria e`stato presentato un lavoro al congresso AAEP di Baltimora nel dicembre 2010 dove si sperimentava linoculazione di cellule staminali embrionali in tendini lesionati con buoni risultati rigenerativi a distanza di 8 settimane. La cellule sono state prima indirizzate e poi inoculate; nel lavoro si mette in evidenza la possibilita` di rischio tumorale, ma nel caso specifico non si era manifestato, probabilmente perche`i cavalli erano stati soppressi dopo 60 giorni. Nei cavalli i problemi oncologici sono rari e la loro refrattariet genetica ai tumori puo` inibire la formazione immediata di teratomi, infatti in una rivista medica veterinaria di alcuni anni fa stato riportato che si erano verificate reazioni allinoculazione di cellule staminali embrionali anche in tempi lunghi.. E`pero`interessante lasserzione che si fa in questo lavoro a conferma dei nostri dati e quelli di altri autori che le cellule staminali adulte, non manipolate con tecniche geniche, non producono tumori, danno cio i segnali di fine crescita . Valutate le controindicazioni apportate dalle embrionali, la medicina umana si e` orientata a cercare cellule staminali adulte con caratteristiche di pluripotenza. Per ottenere cellule staminali di questo tipo sono stati isolati i geni responsabili della pluripotenza dalle cellule staminali embrionali (i cos detti marcatori embrionali) e sono stati inseriti nelle cellule staminali adulte utilizzando come vettori sequenze retro virali. Il risultato e`ottenere cellule staminali dette iPS (induced Pluripotent Stem Cells), che presentano le caratteristiche di pluripotenza delle embrionali. Questo e` un processo difficile, costoso e pieno di incertezze legate principalmente alla presenza di sequenze virali allinterno del genoma e alla possibilita`di provocare teratomi. In alternativa vengono usate cellule staminali adulte ottenute da grasso e da midollo che hanno minor potenzialita` perche` gia`

indirizzate, una sorta dicorteccia del salice per curare il mal di testa. Noi proponiamo invece cellule staminali ottenute dalla deprogrammazione di alcune componenti del sangue che hanno caratteristica di pluripotenza, cioe`la vera aspirina per curare il mal di testa. La ricerca internazionale si e`resa conto che la corteccia del salice non basta, ma ha bisogno dell' aspirina cio cellule staminali adulte pluripotenti e per ottenerla usa una metodologia indotta, costosa, indaginosa e con molte controindicazioni ottenendo iPS (induced Pluripotent Stem Cells), mentre noi da pochi ml di sangue otteniamo in 72 ore ci che il mondo scientifico cerca. I medici che usano gia` le staminali in umana per problemi neurologici( nei Paesi che lo permettono) introducono chirurgicamente nel tessuto nervoso centrale cellule staminali adulte autologhe ottenute da midollo o da sangue, con molti recettori di membrana e senza caratteristiche di pluripotenza. Lavorano quindi con un prodotto non qualificabile e non quantificabile: la corteccia del salice; e cosa ne fanno? La introducono nel canale midollare. Cio usano cellule che in vivo hanno caratteristiche rigeneratrici, non tipizzano (non caratterizzano) le cellule e di conseguenza non sanno cosa usano per curare (il sangue da solo pu contenere fattori che facilitano langiogenesi) e possono avere risultati solo su quella parte del sistema nervoso centrale che hanno trattato localmente. Infatti affermano che, se pur ottengano effetti rigenerativi nella lesione centrale, non possono agire sulle conseguenze indotte nei nervi periferici e nei muscoli che dipendono dalla lesione neurologica primaria; oltretutto per praticare l'immissione chirurgica della corteccia del salice nella cavita`midollare necessitano di un'unita` di medicina intensiva, perch il tutto e` molto invasivo. Differentemente con la nostra tecnica inoculiamo cellule staminali ottenute da deprogrammazione di cellule del sangue, laspirina, per via endovenosa, cosi`le cellule possono raggiungere tutti i distretti di cui l'organismo ha bisogno e possono trattare la lesione centrale e le conseguenze; inoltre le introduciamo anche per via perilesionale sfruttando la loro capacit homing, cioe`la caratteristica di raggiungere il danno, per ottenere un effetto locale senza dover ricorrere a interventi chirurgici invasivi. Questo incontro e` stato comunque molto produttivo perche siamo venuti al corrente di applicazioni e risultati su patologie neurologiche con cellule staminali adulte e perche`si evince anche dai loro studi che le staminali adulte non provocano o accelerano la crescita tumorale, ma anzi producono regressione, confermando la nostra tesi e di altri.

Alcuni casi neurologici


La problematica del cavallo di Riccardo Patrese, pilota di formula uno, e`tutta riconducibile allatassia dovuta a mielopatia stenotica cervicale che, nonostante non fosse grave, impediva fluidita`nel movimento con pericolo per il cavallo e per il cavaliere. Ora il movimento e` visivamente normale e la sensazione di sicurezza di movimento riportata dal cavaliere ne da` conferma. Tutti gli altri casi con questa sindrome ,di gravita`simile , si sono risolti perfettamente.

Largo Ok, di cavalli dietro la schiena ne ho sempre avuti tanti, ma salire su uno vivente e divertirmi con lui e` una novita`degli ultimi anni. In piu,dopo tanti gran premi fatti, mai e poi mai avrei potuto pensare di entrare nel tempio dellequitazione italiana, Piazza di Siena a Roma. Tutto cio`e` potuto accadere grazie a Largo D, un cavallo sauro olandese, figlio di Burgraaf.

Accadeva nello CSIO 2006, dove veniva organizzata una gara friends per trenta binomi di amatori. Partecipare era gia`un sogno, ma vincere poi era impensabile: eppure tutto cio` e`successo grazie al mio amico Largo. Lui e`arrivato per caso in uno scambio di cavalli con Juan Carlos Garcia: e`stato subito amore a prima vista, anche se il suo carattere a volte e`un poscontroso. Purtroppo pero` la sua salute era veramente un problema! Due mesi ok, poi un infortunio, recupero, di nuovo stop e cosi`via..Veramente fragile come il vetro; probabilmente tutto era dovuto alla sua irruenza e allandatura dinoccolata, che in seguito, dopo aver conosciuto Marco, e`stata diagnosticata come atassia. Fu cosi`che, ormai un anno fa, decidemmo di sottoporlo a cura di cellule staminali. Dopo poco tempo,un paio di mesi, il cavallo acquisiva un forma fisica molto bella, anche visivamente, e progressivamente migliorava la sua andatura quasi a diventare normale. Anche lumore e`diventato piu`sereno e da allora le cose stanno andando molto meglio: non da sottovalutare e` che questi miglioramenti stanno avvenendo su un cavallo di 17 anni che sembra perfino ringiovanito. A guardare Largo adesso, cresce il desiderio e linvidia di ottenere gli stessi risultati anche su di me. Riccardo Patrese La dottoressa Graziella Zohar, che collabora con me da diversi anni, ha potuto constatare come a volte sia rapida la sparizione dellatassia in cavalli con la syndrome di mielopatia stenotica cervicale (Wobbler) e ve ne dar testimonianza la lettera seguente. Anche una collega tedesca ha potuto constatare con i propri occhi la regressione sintomatologica della sindrome di wobbler in un cavallo a cui era stata diagnosticata attraverso mielografia. Ecco cosa mi scrive del cavallo che ho trattato presso la sua clinica (Gelding with ataxia: after 2 days the muscle were much better, after 2 weeks he did not show

any ataxia problems , the owner sent him to another guy, to ride and educate the horse, Gather Cordula).( il castrone con latassia: dopo 2 giorni i muscoli stavano molto meglio, dopo 2 settimane non mostrava alcun problema di atassia,)

La mia amicizia con Marco nasce pi di ventanni fa quando, ancora studentessa, mi facevo spazio tra aghi, siringhe e libri e partivo con lui per mezza Italia. Vedere cavalli dalla mattina alla sera, osservare lapproccio diagnostico cos diverso dagli schemi studiati per gli esami, il tutto condito da un certo grado di originalit e genialit, stato per me un tirocinio fondamentale non solo per la professione in senso stretto, ma anche per quellapertura mentale nel porsi di fronte ai problemi che li rende pi facili da affrontare e probabilmente risolvere. Con queste premesse quando agli inizi del 2006 Marco mi ha parlato dei suoi studi sulle cellule staminali del sangue e mi ha raccontato le storie di alcuni suoi pazienti non ho potuto far altro che offrirgli la mia piena collaborazione e da allora, con frequenza quasi settimanale ci sentiamo per discutere i nostri casi clinici trattati con le cellule staminali, condividere osservazioni e impressioni

sui risultati ottenuti, perfezionare i protocolli e, per quanto mi riguarda, rinnovare ogni volta la consapevolezza di avere tra le mani uno straordinario strumento terapeutico da gestire con professionalit e intelligenza. E cos ho dovuto imparare a non dimenticare la macchina fotografica e la videocamera ed a tenere una documentazione dettagliata dei casi clinici candidati alla terapia staminale. Ricordo ancora il primo cavallo che ho trattato con le cellule staminali per una forma lieve di atassia locomotoria: il giorno del trattamento avevo scordato di filmarlo e cos mi ero riproposta di tornare la settimana successiva con i due studenti che facevano tirocinio con me per documentare tutta la visita neurologica. Il tragitto in macchina stato utile per un ripasso approfondito di tutti i sintomi della sindrome di Wobbler che finalmente avrebbero visto. Non stato cos, a riguardare il filmato si ha limpressione di vedere un video didattico di una visita neurologica su cavallo sano. Per i miei studenti stata una delusione, anche per me che non avevo documenti utili, il proprietario del cavallo invece era soddisfattissimo. Memore dellimprevedibilit dei tempi di recupero Sonny stato filmato prima della somministrazione anche se il suo grado di atassia locomotoria era talmente importante da non poter pensare ad un recupero totale. Sonny ha 10 anni, uno stallone nato dallincrocio tra un quarter e la cavalla di casa che di l a breve sarebbe morta per enfisema cronico ormai scompensato. Nonostante la difficolt motoria evidente gi nei primi anni di vita il cavallo stato domato ed ha decorosamente svolto il suo lavoro di maneggio; il peggioramento del quadro clinico riscontrato negli ultimi mesi per il sopraggiungere di dolori artrosici, episodi frequenti in cui il cavallo si incastrava nel box per rialzarsi e la evidente sofferenza che manifestava hanno indotto il suo proprietario Giovanni a rivolgersi a me per vedere se cera qualcosa di nuovo da fare. E qualcosa di nuovo c, gli ho risposto. Sonny stato trattato il 15 settembre e a distanza di 4 mesi ha cambiato assetto : i posteriori che venivano portati molto sotto di se e la groppa svuotata del muscolo hanno preso una stazione normale, c muscolo e forza, il movimento ha acquisito una certa ritmicit e solidit; Umberto che lo ferra mi dice che non fa pi la fatica di prima perch le gambe le tiene su da solo. Il risultato ottenuto con la prima somministrazione ha dato fiducia e speranza a Giovanni che ha visto rinascere il suo Sonny ed pronto per continuare su questa strada cos mi fa vedere Debra, la cavalla di punta per la prossima stagione agonistica fermata da una fastidiosa formella e anche lei a breve sar trattata con le cellule staminali e chiss che non possa aggiungere il suo nome alla lista dei miei campioni tra i quali spiccano i due titoli europei di Ice Cycle di Mauro Fenio in Cow Horse e Call Dandy Lena di Gabriele Barban in Barrel Racing.

Questi sono solo alcuni dei cavalli da me trattati in questi ultimi anni in cui ho avuto la possibilit, riservata veramente a pochi, di utilizzare nella mia professione le cellule staminali , quelle vere, e scusate la precisazione ma necessario farla perch troppo spesso ho sentito abusare di questo nome vuoi per superficialit che per ignoranza e mi sento in dovere di tutelare da un lato i nostri pazienti e quindi i loro proprietari che devono avere le giuste informazioni in merito al trattamento fatto, e dallaltro di rendere merito e rispetto a chi ha dedicato gran parte del suo lavoro alla ricerca. Penso che la vita del ricercatore sia unalternanza di aspettative, entusiasmo, delusioni, brindisi o

frustrazioni e quando il risultato tale da regalare salute, benessere, migliore qualit di vita e perch no buonumore, va trattato con il massimo rispetto e a chi proprio non riesce a vederla in altro modo che come profit, chiedo quanto sarebbe disposto a pagare per salvare il proprio figlio. Personalmente sono onorata di far parte di questo progetto e spero che gli strumenti di divulgazione a nostra disposizione, primo fra tutti il passaparola, prendano la forza sufficiente per autorizzare lapplicazione del brevetto Thankstem in terapia umana, nel frattempo buona salute a tutti!

La paresi del cane Tiberio quella di un cane anziano che non riesce ad alzarsi e a camminare da circa 80 giorni. E` arrivato a questo stadio nel giro di qualche mese con un peggioramento progressivo. La patologia riscontrata ha una componente infiammatoria, ossea e neurologica. Il miglioramento immediato osservato dai proprietari dovuto alla regolazione della flogosi, che agisce con fenomeni di compressione sulle strutture nervose, e del dolore articolare. Il secondo step di miglioramento si avr in tempi pi lunghi quando le cellule agiranno sul rimaneggiamento osseo e sulla matrice nervosa. In questo caso per l'et avanzata del cane lavora contro di noi. Il ripetuto trattamento per via endovenosa pu migliorare lo stato generale di questo cane anziano consentendo alle cellule staminali di lavorare nel tempo sull'apparato osseo e nervoso.

TIBERIO

Questa la storia di Tiberio, ma potrebbe essere la storia di qualsiasi vicenda umana o "animale" fatta di malattia, problematiche e disagi, fatta anche di diffidenza verso il nuovo, il non conosciuto, ed anche della paura di sperare che qualcosa veramente potrebbe cambiare. Tiberio un dalmata, il Nostro dalmata di 13 anni e mezzo.Ad ottobre del 2009, appena compiuti i tredici anni, incomincia ad avere problemi di in coordinazione delle zampe posteriori, spesso le incrocia e raramente cedono facendolo cadere.A dicembre comincia a peggiorare molto rapidamente. Tiberio vive con i miei genitori, che come lui non sono pi giovanissimi anche se pieni di attenzioni ed ancora forti, autosufficienti e pieni di amore per Lui.I miei genitori constatando il peggioramento, decidono di farlo vedere da un veterinario, che all'inizio gli prescrive delle vitamine.Il peggioramento tanto costante quanto veloce.Dal 15 Gennaio Tiberio praticamente paralizzato sulle zampe posteriori, non ha pi voglia di giocare non ha pi voglia di scendere, forse non ha pi gran voglia di vivere.Riportato da me e mia madre dallo stesso veterinario, la diagnosi impietosa, il problema neurologico da cui afflitto dovuto all'et, ed assolutamente impensabile andare avanti o provare terapie. Ci viene consigliato visto le condizioni del cane e l'et dei miei genitori di porre fine a questa sofferenza.Io addolorato valuto l'ipotesi e prendo

tempo, riporto il cane a casa incomincio la ricerca su internet mentre Tiberio sempre pi depresso sembra essere perfettamente allineato con la volont del veterinario.Mi convinco ad andare da un secondo veterinario che ci d una speranza fatta di cortisone ed antinfiammatori.Dopo la prima applicazione un primo risultato...Tiberio sembra quasi sul punto di camminare.. per qualche giorno malgrado i problemi di diarrea ed un senso di spossatezza sembra avere progressi; solo una mera illusione, appena riduciamo il cortisone di nuovo le sue zampe vanno gi insieme alle nostre speranze di vedere il compagno di una parte di vita stare meglio.Un sabato di inizio Febbraio mi metto alla ricerca di nuovo su internet di un sostegno per aiutare mia madre (visto che mio padre era caduto per portarlo fuori) a trasportare Tiberio.E qui scopro e contatto l'allevamento dei dogi, e parlando con loro e spiegando il problema del cane mi convinco a chiamare il dott. Polettini che dalla Svizzera mi dedica tempo e soprattutto mi spiega in che cosa consiste la cura delle cellule staminali, di cui conoscevo pochissimo, a parte ci che avevo letto sul web.Tra lo scetticismo-sfinimento dei miei genitori decido per questa ultima possibilit.Dopo una visita in cui la gentilezza e la competente premurosit del dott.Polettini si scontrava con la stanchezza e la diffidenza verso nuovi metodi di mia madre oltre che con la mia paura di sperare ed illudermi, decidiamo malgrado l'et del cane di provare.Iniziamo con una seduta di agopuntura e dei medicinali omeopatici per Tiberio, dopo delle prove con tecniche che agli occhi di me profano sembravano tanto bizzarre.Nella stessa visita viene tolto a Tiberio del sangue dal quale vengono ottenute le cellule staminali che la settimana successiva (22 Febbraio 2010) vengono somministrate sia localmente che per endovena a Tiberio.Il cane dopo qualche giorno di grande stanchezza sembrava avere grandi miglioramenti, a cui noi non diamo moltissimo peso, scottati dall'esperienza precedente.La settimana successiva(1 marzo 2010) seconda inoculazione di cellule staminali solo endovena..altri due giorni di spossatezza...e poi....il miracolo..Tiberio un pomeriggio, mentre mia madre e mio padre riposavano, si avvicina al loro letto eretto sulle zampe posteriori cammina a fatica perch la muscolatura praticamente nulla ma in piedi!!!!!!! Di fatto dopo 14 giorni (il giorno di S. Valentino) Tiberio toglie definitivamente il sostegno tra l'incredulit anche dei suoi "compagni di prato" e dei loro padroni.Ha recuperato vitalit e voglia di vivere, la condizione fisica generale di qualche anno fa...ed insieme a lui mio padre e mia madre di colpo ringiovaniti e rinvigoriti nel vedere il loro, il nostro Tiberio tornato all'autosufficienza.Questa testimonianza oltre spero fornisca un supporto agli animali (ed ai loro padroni ) e spero quanto prima a tutti gli essere umani che soffrono condizioni di handicap dettati dalle malattie. L'auspicio che la storia di Tiberio sia di sostegno nei momenti bui dell'esistenza dove un uomo perde il bene pi prezioso La Speranza . Massimiliano Ciocioni

Questo altro caso ha una componente artrosica, ma parte da un problema neurologico sottoposto ad un doppio trattamento chirurgico. QUESTA E`LA STIORIA DEL MIO CANE: SHARA! Una magnifica rottwailler di otto anni che soffriva di unernia del disco con spostamento della sesta e settima vertebra toracica. Visto laggravarsi della situazione con conseguente

rischio di una possibile paralisi, il chirurgo mi consiglio`di operarla con un rischio molto elevato, circa il 70% di esito negativo legato ad uninfezione del midollo che poteva essere causata dalle sei viti di fissaggio delle vertebre. Con grande apprensione ho acconsentito alloperazione. Il 13-04-2010 viene operata , ma con mio stupore il chirurgo ritenne opportuno togliere solo lernia. Dopo 48 ore Shara rimase quasi paralizzata per cui si rese necessario unsecondo intervento per il fissaggio delle vertebre con le sei viti. Dopo una settimana di degenza venne dimessa. In un primo momento sembrava stesse meglio, ma ad ogni visita di controllo la situazione peggiorava per via di uninfezione molto seria. Per curare questa infezione Shara prendeva dosi massicce di antibiotici, antidolorifici e antiinfiammatori . Dopo tre mesi queste cure non hanno sortito nessun effetto e il 30 -062010 mi accorgo che Shara non riesce piu`ad alzarsi. Il primo luglio viene di nuovo visitata e con mia grande angoscia i dottori mi diconoche la soluzione migliore( dal momento che avrebbe una sola possibilita`su 100 di sopravvivere) e`di abbatterla. Non ne ho avuto la forza eho deciso di riportarla a casa. Da quel momento la mia vita e`diventata un incubo in quanto Shara doveva essere rigirata e alzata per i bisogni giorno e notte ogni ora circa. Non avevo piu`speranza. Forse il mio comportamento non era dettato dalla ragione, ma dal mio amore verso di lei che a volte con lo sguardo mi dava coraggio per andare avanti. La sua sofferenza aumento`ancora perche`nel frattempo era pervenuta una ustione della cute dovuta probabilmente a fotosensibilizzazione per la somministrazione dellultimo tipo di antibiotico. A questo punto visto la sua grande sofferenza decisi di farla abbattere. Mi recai verso la clinica, ma non trovando il parcheggio mi rivolsi a Shara e le dissi che lappuntamento era rimandato. Nello stesso giorno vengo a sapere della terapia delle staminali fatta dal dott. Marco Polettini. Fissai un appuntamento e decidemmo di effettuare il primo ciclo di staminali, la mia ultima speranza. Dopo la prima settimana notai un netto miglioramento delle condizioni generali. Dopo altri tre cicli, i primi di novembre Shara riesce ad alzarsi da sola. Lustione della cute e`completamente guarita, ma la cosa piu`importante e`che e`tornata a vivere, e`tornata autosufficiente e pertanto anche la mia vita e`tornata alla normalita`. Tutto questo per frvi capire che la perseveranza e lamore per il mio cane mi hanno ripagato facendomi incontrare la terapia con le staminali del sangue alla quale devo la salvezza di Shara. Ringrazio infinitamente anche a nome del mio amico Stefano nella speranza che la terapia con le staminali del sangue un domani molto vicino sia praticabile anche agli esseri umani.

P.S. Ora Shara prova a correre anche dietro le galline!

Il trattamento con le cellule staminali del sangue usate per via sistemica nel morbo di Cushing del cavallo che e` una patologia molto simile al morbo di Parkinson umano.

Il morbo di Cushing nel cavallo diverso dal morbo di Cushing umano che di solito causato da un tumore del lobo anteriore dell'ipofisi e da quello del cane dove spesso provocato da un tumore della ghiandola

surrenale . Si tratta invece di una malattia molto comune in cavalli e pony dai 12 anni in su ed dovuta a una patologia progressiva caratterizzata da ipertrofia, iperplasia e adenoma della parte intermedia dell'ipofisi. Mentre inizialmente si pensava a un problema ipofisario primario, adesso risulta dipendente dalla diminuzione di produzione di dopamina da parte dell ipotalamo che e`una ghiandola importantissima anche se pesa solo 4 grammi; la dopamina ha un effetto regolatore-inibitore sull ipofisi intermedia e la sua mancanza provoca una malattia neurodegenerativa dopaminergica con meccanismi patologici simili al morbo di Parkinson umano, sebbene qui i nervi interessati, che producono dopamina, siano in altre zone del cervello. La terapia delezione basata sul pergolide mesilato un isoduedopaminergico recettore agonista che sostituisce la dopamina ai recettori della parte ipofisaria intermedia. molto importante stabilire la dose minima di pergolide perch un farmaco che andr dato per la vita al cavallo e, come nel morbo di Parkinson, pu manifestarsi resistenza nel tempo, per questo raccomandato sempre il dosaggio minimo che dia effetto terapeutico. usata anche la ciproeptadina perch sono stati riportati miglioramenti clinici per la sua attivit antiserotonina, ma i risultati sono discordanti. I sintomi sono molto importanti nella diagnosi perch i test clinici attuali come quello del desametasone sono pericolosi per i cavalli gravi che hanno gia` molto cortisolo in circolo e spesso danno falsi positivi o falsi negativi. Il test dellACTH e dell'insulina sono poco credibili. Molto pi accurato, ma non ancora in commercio l.msh test e si sta anche provando un test con il domperidone. Questa malattia nel cavallo e` pero`riconosciuta facilmente attraverso i suoi sintomi clinici anche se non sono sempre tutti presenti. Troviamo lirsutismo e va valutata anche la consistenza del pelo e il colore, questo sintomo il pi caratteristico e d avvisaglie anni prima della malattia conclamata, infatti in alcune zone non cade in primavera, sotto il mento e lungo le giugulari. Altri sintomi che possono essere presenti o meno sono la perdita di peso, la depressione e letargia, la laminite, la poliuria e polidipsia, il grasso sopra orbitale, depositi di grasso superficiale persistenti, aumento della suscettibilit alle infezioni, debilitazione, cecit per effetti del diabete, infertilit, lattazione spontanea, facilit a lesioni di tendini e legamenti. Le maggiori complicazioni sono il diabete insipido che colpisce il 38% dei cavalli, la laminite e le infezioni della pelle e di organi interni per l'azione immunosoppressiva del cortisolo. Il morbo di Cushing nel cavallo e` una malattia neurologica della vecchiaia e ha il suo focolaio dorigine nellipotalamo, allinterno della scatola cranica. Si visto che dopo una certa et c' una diminuzione del flushing ematico cerebrale ed infatti in umana a 60 anni diminuito del 20%. La diminuzione di apporto ematico e quindi di ossigeno pu colpire i nervi pi sensibili come quelli che secernono dopamina. Molte patologie della senescenza nelle patologie neurodegenerative possono avere come denominatore comune la componente vascolare. La degenerazione neurologica da minor apporto sanguigno e l'infiammazione come causa-conseguenza della degenerazione sono, alla luce dei risultati clinici, reversibili e regolabili con le cellule staminali del sangue. Nel cavallo molti casi di morbo di Cushing sono stati trattati con cellule staminali per via endovenosa con un protocollo sempre in continua evoluzione. Uno dei sintomi piu`gravi e frequenti in cavalli affetti da questa malattia e`la laminite, in questo caso di origine ormonale; sono due le laminiti endocrinopatiche, quella da morbo di Cushing e quella da sindrome metabolica e hanno in comune la regolazione del glucosio e dellinsulina, soprattutto resistenza insulinica ed iperinsulinemia; nel caso del Cushing e`evidente la relazione tra sistema nervoso e sistema endocrino, cio`la disfunzione di nervi ipotalamici come causa di disfunzioni ormonali; ma la laminite stessa , quale che sia la sua origine, e`data da una complessa rete di eventi patologici correlati tra loro che agiscono sul sistema nervoso centrale e periferico rendendola spesso resistente ai classici farmaci antiinfiammatori. Non e`qui che va approfondita questa patologia, ma va messo in risalto che molti cavalli colpiti da questa forma migliorano e spesso guariscono per la capacita`delle staminali del sangue di agire su tutto il complesso network che

scatena la malattia, compresa unimmediata azione calmante del dolore agendo a livello del sistema nervoso centrale e periferico. Per questo ogni tipo di laminite non potr in futuro rinunciare agli effetti terapeutici delle staminali del sangue usate per via sistemica e perfusione locale. Il primo caso trattato che stato sottoposto a questa terapia era un pony di 15 anni che avevo nella mia scuderia da quattro anni e i suoi sintomi erano un leggero irsutismo, depressione, letargia , facilit a prendersi malattie sistemiche debilitanti come la broncopolmonite e fenomeni di laminite fortunatamente passeggeri nel periodo primaverile quando lerba e`piu`abbondante. Non stava mai bene e non riusciva a finire dei percorsi di salto ostacoli alti 80 cm. Era il primo cavallo che trattavo e non mi aspettavo alcun cambiamento, ma dopo due mesi e mezzo dal primo ciclo il cavallo era divenuto iperattivo e gareggiava a livelli molto pi alti e con un ottimo rendimento. Non avrei la certezza che fosse effetto delle staminali se il pony non fosse stato nella mia scuderia da anni e non avessi saputo che nessun altro fattore poteva aver influito sull'esito della malattia. Il secondo caso di morbo di Cushing che ho trattato era un cavallo aveglinese di 23 anni che da due anni manifestava sintomi caratteristici. Irsutismo, cambi del colore del pelo, letargia, laminite. Somministrai il primo ciclo e i miglioramenti fisici furono immediati: sembrava pi vivo e questo lo port gradualmente di nuovo a trottare e galoppare nel paddock; i sintomi di laminite, infiammazione dei piedi, erano regrediti. Entusiasti del risultato i propietari vollero fare un altro ciclo dopo poco tempo. Il cavallo aveva gi cominciato a perdere la maggior parte del pelo dovuto all'irsutismo e a tornare del colore originario. Ha mantenuto questo stato generale per 18 mesi dalla prima inoculazione poi ha ricominciato a manifestare sintomi che divenivano giorno per giorno piu`gravi, il pelo era ricominciato a crescere in modo abnorme, si era presentata una lesione del legamento sospensore del posteriore destro e pochi giorni prima una lesione gravissima del tendine flessore superficiale dellaltro posteriore, inoltre era diventato praticamente cieco per un diabete secondario. Un sintomo frequente nei casi gravi di morbo di Cushing e della sindrome metabolica sono le lesioni dellapparato tendineo-legamentoso senza cause apparenti con danni a volte catastrofici, in questi casi anche l'inoculazione locale in tendini e legamenti di cellule staminali porta a un miglioramento. Con il cavallo in questo stato i proprietari decisero di fare cicli piu`frequenti e lui riacquisto` la vitalita`, la vista e i tendini ed i legamenti manifestarono un tale grado di rigenerazione che gli permisero di trottare nuovamente nel paddock. A seconda della gravit della malattia sistemica il recupero tendineo legamentoso pi o meno lungo. Dalle ecografie ho constatato che tendini con lesioni catastrofiche in cavalli giovani hanno un recupero notevole dopo un mese, mentre i cavalli con il morbo di Cushing hanno un recupero molto pi graduale anche in lesioni molto pi blande: pi grave la sindrome pi tardivo il recupero della lesione tendinea! Un altro cavallo affetto dal morbo di Cushing stato un cavallo da dressage di 18 anni che da tre anni era stato messo al paddock per una zoppia ricorrente al legamento sospensore del posteriore destro e inoltre manifestava sintomi di letargia,di bronchite cronica per uno squilibrio immunitario, irsutismo, poliuria e polidipsia. Dopo un ciclo di cellule staminali il cavallo ha ripreso l'attivit agonistica con ottimi risultati circa dopo cinque mesi dal trattamento, non ha pi avuto recidive di zoppia inerenti al legamento sospensore del posteriore, la sua meccanica migliorata, diventato pi attento e pi vigile, lirsutismo, la poliuria e la polidipsia sono migliorate notevolmente e la bronchite ostruttiva cronica quasi sparita. Un altro cavallo di 26 anni con sintomatologia conclamata di morbo di Cushing che era da due anni sotto terapia di pergolide aveva avuto un rilassamento del legamento sospensore bilaterale degli anteriori e una laminite. Avrei dovuto inoculare localmente anche i due legamenti sospensori, ma per lapprensione della proprietaria, che aveva paura di una reazione, ho preferito soprassedere e cominciare con il ciclo sistemico.

Gi dal terzo giorno il cavallo secondo la proprietaria era pi attivo nel suo paddock dove si muoveva con maggior disinvoltura. Nel giro di un mese era migliorato l'apparato sospensore del nodello che comprende i legamenti sospensori. Dopo alcuni mesi i legamenti hanno cominciato a peggiorare provocando un abbassamento del nodello . E` stato deciso allora dalla proprietaria di fare un altro ciclo compresa linoculazione locale: dopo 10 gg. mi ha chiamato dicendomi che labbassamento del nodello era pressoche` scomparso e il cavallo che prima si muoveva con sofferenza aveva ritrovato una fluidita` di movimento. In casi cosi`gravi il trattamento dovrebbe essere fatto con piu`frequenza, ma proprio attraverso lesperienza fatta su numerosi cavalli affetti da morbo di Cushing abbiamo potuto modificare gradatamente il nostro protocollo non perdendo mai di vista la sicurezza. Un altro caso di morbo di Cushing riguarda un cavallo non trattato con pergolide che aveva rischiato l'eutanasia. I sintomi erano irsutismo, dimagramento, laminite, depressione. Dopo tre mesi dal solito ciclo il cavallo tornato al suo lavoro normale e anche a saltare. Riporto anche il caso di uno stallone di 20 anni, Uggioso, con una laminite estremamente grave da costringerlo a non camminare, depresso e defedato. Nel giro di 15 giorni dopo la somministrazione del ciclo ha manifestato un miglioramento generale e della laminite. Dopo un anno di vita normale ha avuto lesione bilaterale grave dellapparato sospensore del nodello del posteriore, i proprietari pensavano alla soppressione per motivi umanitari, ma hanno fatto ancora un tentativo con le staminali locali e sistemiche e da allora sono passati quasi altri due anni ed e` ancora vivo , va in paddock tutti i giorni, galoppa e durante lestate si concede un tuffo giornaliero nel laghetto adiacente dove nuota. Il terzo anno, dopo una ricaduta leggera stato di nuovo sottoposto a terapia ed ha saltato un metro e trenta di recinzione per brucare lerba incontaminata vicino alla strada. Un altro cavallo con la sintomatologia del Cushing di 20 anni sottoposto da due anni a terapia con pergolide era arrivato al punto che il farmaco non aveva pi effetti e il cavallo manifestava dimagramento, depressione, irsutismo, poliuria, polidipsia , zoppia generalizzata per colpa della laminite e dei legamenti, edema del prepuzio, diarrea cronica che non rispondeva ai vari tipi di terapie e dermatite resistente agli antibiotici. Dopo un ciclo ,senza sospendere il pergolide, il cavallo diventato allegro, ingrassato e ha rimesso il pelo normale, migliorata la sua zoppia,l edema del prepuzio, la diarrea e la dermatite che e` scomparsa, continua a prendere il pergolide, ma e`rimasto in buona salute ed ora sono passati tre anni. Un altro caso di Cushing riguarda un cavallo di 30 anni, Macho, che oltre i sintomi caratteristici del Cushing era affetto da bronchite ostruttiva cronica, era da due anni sotto cura omeopatica per la bronchite e gli veniva somministrata la tintura madre di ippocastano per il morbo di Cushing. La sua sintomatologia per persisteva anche se alleviata: depressione, dimagramento, irsutismo e tosse cronica. Dopo un ciclo con le cellule staminali del sangue gradatamente migliorato e ha smesso di tossire per l'80%. Il cavallo Norce di 20 anni con il morbo di Cushing ed una lesione del tendine flessore superficiale dell'anteriore sinistro dove il 95% del tessuto tendineo era distrutto, ha ricevuto un ciclo per via endovenosa e locale di cellule. La lesione regredita in 40 giorni e dopo cinque mesi ha ripreso un lavoro leggero . I sintomi del Cushing sono regrediti e con questi la sintomatologia di bronchite ostruttiva cronica che lo affliggeva da anni. Dopo 12 mesi stato sottoposto a un altro ciclo di cellule staminali e ora svolge un lavoro normale. Ha ora 22 anni e` ripartito in gara e l istruttore giura che in questo stato di grazia non era mai stato. Un cavallo di 25 anni con un morbo di Cushing conclamato e la tendenza a continue lesioni legamentose e tendinee, ha distrutto letteralmente un tendine anteriore ed stata proposta l'eutanasia. Il cavallo faceva fatica ad appoggiare il peso su quell'anteriore; dopo un ciclo sistemico e locale dopo un mese ha

manifestato una diminuzione dei sintomi clinici del Cushing e ha ricominciato ad appoggiare il peso sulla gamba lesionata. Toccandolo la dolorabilit era sparita del 90% mentre l'ecografia dopo 30 giorni non dava cambiamenti eclatanti, ma in breve tempo ha cominciato a dare importanti modificazioni ecografiche positive. Il Cushing del cavallo una patologia diagnosticabile soprattutto dai sintomi perch gli esami attuali sono poco attendibili e pericolosi per cavalli con ipercortisolemia; una patologia degenerativa con componenti vascolari-infiammatorie-neurologiche con sede al di l della barriera ematoencefalica. Le cellule staminali ottenute da sangue e le citochine da loro prodotte giocano un ruolo fondamentale nel ripristino della vascolarizzazione, nella modulazione dellinfiammazione e nella rigenerazione delle cellule nervose. I risultati molto promettenti devono accellerare luso di questa terapia in umana per alleviare patologie come il morbo di Parkinson e indirettamente anche la SLA.
I cavalli trattati finora per il morbo di Cushing con le staminali del sangue sono moltissimi come il caso di Fugoso raccontato dalla sua proprietaria, un medico cardiologo affermato, che ha sottoposto il suo cavallo affetto da laminite cronica recidivante alla terapia di staminali del sangue per mancanza di altre alternative. Era inevitabilmente molto scettica sui possibili risultati ,ma aveva saputo dalla sua istruttrice che un cavallo con laminite cronica recidivante grave da sindrome metabolica aveva ripreso a gareggire con successo in dressage dopo il trattamento. Ora e` convinta della validita` della terapia!

Fugoso e Cristina

Fugoso, il mio bellissimo stallone lusitano ALTER REAL non riusciva nemmeno ad appoggiare lanteriore sx ,il suo piede era ridotto ad un moncherino e non potevo guardarlo senza versare lacrime di disperazione totale. La diagnosi era delle peggiori: grave laminite. Il sogno realizzato della mia vita, il mio amico pi caro da ben 15 anni, acquistato quando aveva 8 anni, unanima piena di gioia di vivere che niente poteva piegare, era distrutto. La mia istruttrice Annette Pangerl vedendomi cos disperata mi ha detto : prova a telefonare alla mia allieva Sara di Torino che ha avuto un problema analogo. Subito ho chiamato Sara che con grande gentilezza e disponibilit mi ha raccontato che anche il suo cavallo avelignese aveva avuto una brutta laminite per mesi, che nessuno era riuscito a curare. Dopo la consulenza di numerosi veterinari ha conosciuto il Dr Polettini che ha trattato il cavallo con le cellule staminali. Il mio stupore stato grandissimo perch nonostante sia un medico umano (che studia tutto quello che pu anche di veterinaria) non avevo mai sentito parlare di una simile cura in ambito veterinario. Ero molto dubbiosa sullaffidabilit di tale terapia, ma il racconto di Sara era stato cos suggestivo e preciso che ho messo da parte tutto il mio scetticismo e ho immediatamente telefonato al Dr Polettini per fissare un appuntamento.

Appena il dottore ha visto Fugoso ha rapidamente inquadrato il problema ed ha confermato i miei sospetti e cio che alla base della laminite vi era una sindrome di Cushing, squilibrio ormonale che pu verificarsi nei cavalli anziani. Tante cose mi sono piaciute di Marco: la capacit di analizzare il cavallo nel suo complesso e non solo nel problema laminite, limmediato feeling con Fugoso che un cavallo molto sensibile e diffidente e soprattutto. che dopo 48 ore dal trattamento il cavallo ha iniziato a migliorare in modo decisivo e con il passare del tempo come se Fugoso fosse ringiovanito in modo incredibile. Adesso dopo qualche mese e dopo una progressiva ripresa del lavoro Fugoso trotta perfettamente dritto e con il suo tipico entusiasmo e brio perch non si sa mai potrebbe sempre esserci qualche puledra da conquistare! E quando entro in scuderia e lo chiamo mi risponde con il suo nitrito unico e speciale che mi fa scoppiare il cuore di gioia. Cristina nome cardiologo

Lheadshaking
E dalla valutazione dei risultati ottenuti sul sistema nervoso centrale al di l della barriera ematoencefalica nel morbo di Cushing che ho considerato la possibilit di trattare un'altra malattia finora reputata incurabile: lheadshacking; a proposito di questo e`entusiasmante leggere nel mio libro divulgativo Thankstem la lettera del dottor Buffoli, neurologo umano, proprietario del cavallo affetto da una gravissima forma di headshaking . La guarigione del cavallo del dottor Buffoli ha trovato conferma oggettiva nella risoluzione di altri casi. Lheadshacking una patologia neurologica dolorosa che coinvolge il nervo trigemino. Provoca un movimento della testa involontario durante il lavoro e a volte anche a riposo senza una ragione apparente; spesso questi episodi sono violenti e fuori controllo e si susseguono con frequenza allarmante. Alcuni fattori stimolanti come la luce, il lavoro, il cibo, gli odori eccsollecitano le fibre motorie e sensorie di un nervo trigemino alterato con sensazioni di bruciore, formicolio, prurito e scossa elettrica nel naso e nella faccia. La patologia del nervo trigemino del cavallo molto simile alla stessa nevralgia dell'uomo e anche qui non se ne conosce la causa. Si sospetta anche un coinvolgimento di cellule in alcune zone cerebrali oltre al trigemino stesso. La teoria post -erpetica ,cio causata da herpes virus, sta prendendo sempre pi piede. LHerpes virus tipo 1 si pu trovare in stato dormiente nei gangli del trigemino del cavallo, questo stimola una reazione immunitaria che blocca la disattivazione fisiologica dello stimolo nervoso. Questo comporta che anche un piccolo segnale nella zona di attivazione dello stimolo nervoso pu portare a una risposta massiva e continuata. Il sintomo caratteristico una rapida, involontaria e veloce flessione della testa. Il movimento di solito alto-basso e pi raramente laterale. A volte i cavalli sono talmente sconvolti da divenire pericolosi per loro stessi e per i loro cavalieri. Questi sintomi possono apparire stagionalmente, 60% dei casi, il tipo peggiore quello non stagionale, come il cavallo Unique del prof. Guido Buffoli. La sindrome stagionale tende a peggiorare anno dopo anno. Non mi addentro di pi nella patogenesi perch questo non il contesto, ma accenno qualcosa sulla diagnosi: non ci sono test di laboratorio specifici per cui ci si basa sulla sintomatologia. Molti cavalli peggiorano con il tempo, per cui la prognosi sfavorevole, alcuni hanno bisogno di vivere con luce attenuata e rimanere sotto terapia per tutta la vita; per quelli che sono refrattari, sfortunatamente, hanno come unica alternativa l'eutanasia per motivi umanitari per il forte dolore persistente.

I casi trattati per lHeadshaking cominciano ad essere tanti, i risultati sono molto promettenti ed il protocollo viene naturalmente sempre aggiornato. Tale e` ormai la fiducia del sistema terapeutico che un mio cliente ha comprato per sua moglie un cavallo con questa patologia pensando che le cellule potevano risolverlo; fortunatamente per lui e` andato tutto bene ed il cavallo gareggia con successo da tre anni. I sintomi neurologici di questa malattia hanno dei punti in comune con il dolore della laminite che ha origine sia nel sistema nervoso periferico che in quello centrale. A mano a mano che vengono piu`approfondite le interrelazioni che provocano le malattie a base neurologica si evidenziano sempre piu`sfaccettature patologiche che richiedono farmaci specifici in momenti precisi per poi passare ad altri, ma la consequenzialit`e il tempismo sono spesso traguardi solo teorici ed allora ritorna il concetto moderno della terapia con le staminali che produce la sostanza giusta al momento giusto.

CAPITOLO 13 Lartrite degenerativa


Una delle patologie piu` gravi che riguarda lortopedia e` lartrite degenerativa, frequente negli anziani o in chi svolge attivita` sportiva; e`irreversibile quando il collagene che costituisce la cartilagine articolare perde la struttura fisiologica, mentre e`curabile quando il danno interessa le cellule della cartilagine, i condrociti e le proteine che permettono la lubrificazione della superfice di scorrimento della cartilagine, i proteoglicani. Per quel che riguarda un approfondimento scientifico sullartrite degenerativa e le cellule staminali, potete leggere quel che ho scritto sul sito della Thankstem, www.thankstem.it. Qui invece provero` a spiegare in maniera semplice come effettivamente evolve lartrite degenerativa allinterno dellarticolazione in modo che le persone colpite o in possesso di animali affetti da questa malattia comprendano un po meglio le terapie che gli vengono proposte e che speranza possano significare le cellule staminali ottenute dal sangue. La terapia farmacologica corrente e` attuata per bocca e/o per iniezione endovenosa o intramuscolare, oppure per via intraarticolare; mentre il trattamento chirurgico e` improntato ad eliminare tessuti alterati allinterno dellarticolazione. Linsulto traumatico o la degenerazione dovuta alleta` portano alla perdita di sostanza cartilaginea allinterno dellarticolazione, con formazione di detriti nel liquido sinoviale che, se vengono lasciati li`,continuano a provocare abrasioni sulla cartilagine innescando altra produzione di detriti che finiscono per aggregarsi e calcificare. Quando si sono formate le calcificazioni losso che si trova sotto la cartilagine articolare pensa di trovarsi di fronte ad una frattura e comincia a produrre sostanze atte a formare il callo osseo e lo fa modificando la sua struttura e riempiendo larticolazione di un trionfo di detriti che aumentano la degenerazione della cartilagine. Il cambio della struttura dellosso sotto larticolazione produce la distruzione della superfice di ancoraggio tra osso e cartilagine che e` chiamata cartilagine calcificata, e, mentre losso puo` essere rimpiazzato, e`quasi impossibile rigenerare la cartilagine calcificata. Quando manca la cartilagine calcificata si forma un surrogato della cartilagine articolare, la fibrocartilagine, che fa perdere la funzionalita`dellarticolazione e questo processo e` irreversibile nelladulto. (Potrebbe essere che nei soggetti giovani si verifichi la reversibilit` del processo degenerativo per maggior attivita` delle cellule staminali.) Naturalmente la natura ha i suoi sistemi per evitare di arrivare a questo punto, infatti si avvale

dellinfiammazione con produzione di fibrina normalmente non presente nel liquido sinoviale, che si attacca ai villi sinoviali formando una vegetazione di alghe carnivore con il compito di catturare i detriti fisici che nuotano come pesci nel liquido sinoviale prevenendo labrasione della cartilagine. I detriti catturati vengono conglomerati in piccole formazioni solide ai lati dellarticolazione per essere rimosse in seguito da neutrofili, macrofagi ed enzimi distruttivi. Un altro beneficio immediato si ha dalla riduzione del movimento per il dolore provocato dalle sostanze prodotte nel processo infiammatorio acuto. In un primo momento il dolore cronico presente nel paziente per insulti di vecchia data era attribuito alla presenza di un frammento (sensazione del sassolino nella scarpa) o allinfiammazione della cartilagine; ma alla luce del fatto che la cartilagine articolare non e` innervata, la sensazione di dolore nei casi cronici andava riportata unicamente al rimaneggiamento osseo diretto alla formazione dei detriti. Come ci si deve allora comportare? Un frammento visibile radiograficamente va asportato chirurgicamente, se pero` lartrite degenerativa e`in stato avanzato ha poche possibilita`di essere efficace. La somministrazione di farmaci per via sistemica e medicazioni intraarticolari di un certo tipo agiscono favorevolmente stimolando la funzione di lubrificazione dei proteoglicani che protegge il collagene dellarticolazione. Quel che assolutamente non si deve fare e` mantenere costantemente unarticolazione in uno stato di situazione non infiammata perche`inibiremmo il primo step della guarigione; per cui infiltrare unarticolazione con regolarita` con farmaci antiinfiammatori porta il cavallo atleta a finire precocemente la carriera agonistica. Purtroppo il mondo delle corse, che prevede lo sfruttamento dei cavalli solo per un anno e mezzo, porta ad un frenetico uso di infiltrazioni palliative che permettono al cavallo di essere usato per questo periodo. Quando pero`questa metodica viene riportata nel mondo dellequitazione o in altre discipline dove i cavalli devono durare molti anni, si corre il rischio di porre fine precocemente alla loro attivita`agonistica. Quante volte mi si chiede di infiltrare con continuita` nodelli, garretti e grasselle, e, poiche` ho smesso di farlo da 20 anni e mi sono stancato di ripeterne le ragioni,voglio metterlo per iscritto. Solo quando linfiammazione e`molto prolungata nel tempo possono essere usate le medicazioni con effetto antiinfiammatorio,e non si devono mai ripetere costantemente. Altri tipi di medicazioni sono efficaci nei primi stadi della malattia, ma inutili nelle situazioni croniche. Quando i miei clienti mi fanno obbiezione, gli faccio constatare la bassa percentuale di zoppia e la straordinaria longevita`agonistica nei cavalli trattati con il mio sistema che agisce sulle cause rispetto ad altre scuderie che non seguono questa filosofia. Se da 20 anni ho smesso di fare infiltrazioni a go go e`dovuto ad una mia continua voglia di evolvere in meglio nella difesa della salute e della longevita`dei miei pazienti. Di me dicono che uso una terapia con staminali per via endovenosa mai sentita e curo solo la schiena.., ma e`normale che animaletti come i cavalli, nati per mangiare lerba nei prati, se li costringiamo a portarci a cavacecio , risentiranno primariamente alla schiena, ed e` dalla mancanza di elasticit` che proviene la maggior parte dei danni alle articolazioni. Trattare la schiena e introdurre i concetti di biomeccanica semplice nella preparazione atletica per curare lartrite degenerativa rientra nella filosofia delle interconnessioni e delle causalita` da cui trae base la nuova medicina quantistica. Ma mettiamoci nei panni di un proprietario di un cavallo a cui si riscontra unartrite degenerativa: si sentira` molto sfortunato perche`il suo cavallo, che prima evidenziava solo una zoppia dopo il test della flessione, e`inesorabilmente peggiorato nonostante le frequenti infiltrazioni; senza capire che invece la situazione potrebbe dipendere proprio dalleffetto antiinfiammatorio continuativo prodotto da queste (succede soprattutto in articolazioni piccole che hanno un carico di peso molto alto per centimetro quadrato come il nodello e ancora di piu`larticolazione del piede tra la seconda e la terza falange, la coffin joint). Proprio a causa degli insuccessi dellattuale terapia nellartrite degenerativa, lortopedia veterinaria

sta`portando alla ribalta la terapia intraarticolare con le cellule staminali mesenchimali e gli ultimi lavori indicano che queste producono una parziale rigenerazione della cartilagine calcificata; infatti cellule staminali ottenute da midollo, sebbene in alcune occasioni abbiano dato reazioni esagerate, si sono dimostrate molto promettenti in articolazioni che non rispondevano alla chirurgia e alla terapia classica. Per la loro pluripotenza le staminali ottenute da sangue periferico sono il farmaco d`elezione per trattare lartrite degenerativa. Queste cellule hanno lefficacia di produrre le sostanze giuste al momento giusto e non agiscono solo su una parte del processo di guarigione come fa il farmaco che ha la possibilita`di agire solo su uno o due interruttori, ma si comportano come una vera e propria piccola casa farmaceutica che produce il farmaco adatto, nel quantitativo adeguato, al momento giusto. Inizialmente notavo diverse reazioni da cavallo a cavallo e le imputavo a caratteristiche particolari del cocktail cellulare usato, era invece soprattutto la produzione da parte delle cellule di sostanze diverse richiesta dai diversi stati patologici dellarticolazione, cio dalla sua situazione soggettiva. Le cellule staminali del sangue hanno permesso di rimettere rapidamente a posto, senza alcuna controindicazione, articolazioni con problemi di lieve e media gravita`con unazione prolungata nel tempo e i risultati sono ancora migliori se le staminali vengono usate nel contesto di quella filosofia terapeutica che io chiamo terapia del perche`. Nei casi piu`gravi, quelli dove la zoppia e`di quarto, quinto grado con un rimaneggiamento osseo sopra e sotto larticolazione e il trattamento chirurgico e farmacologico non e` stato efficace, la diagnosi di artrite degenerativa per un cavallo atleta suona come una condanna a morte. Ancora non so se queste cellule riescano a migliorare la situazione salvando il salvabileoppure se riescano a rigenerare buona parte della cartilagine calcificata che permette di riformare la cartilagine articolare idonea allattivita`sportiva; in un lavoro presentato allAAEP del dicembre 2010 viene riportato che cellule mesenchimali usate per via intraarticolare rigenerano la cartilagine calcificata per il 5% e mi auguro che le nostre cellule per le loro caratteristiche abbiano ancora maggiori possibilita`. Ricordiamo che il trattamento dellartrite degenerativa si avvale sia delle caratteristiche qualitative migliori delle cellule staminali ottenute da sangue, sia della possibilit di inocularle per via intraarticolare,sottocutanea, intralegamentosa, per perfusione arteriosa locale e per via sistemica. I risultati che abbiamo comunque ottenuto in artriti degenerative che non rispondevano alla terapia sono stati del 60% di recupero totale, 20% di recupero parziale e 20% di fallimento; dipende anche molto dallarticolazione trattata e quella con piu`alto rischio di fallimento e`quella tra la seconda e la terza falange perche`ha una superfice articolare molto piccola rispetto al carico di peso che deve supportare, stiamo pero` modificando costantemente il protocollo terapeutico e le percentuali di successo aumentano di pari passo. Infatti ho notato che trattando i cavalli considerati incurabili nella nostra azienda agricola con regolarita` i risultati arrivano ad un recupero totale del 90%. Naturalmente nella gestione quotidiana dei cavalli atleti le infiltrazioni con farmaci idonei sono necessarie, ma devono essere usate con moderazione. Le cellule staminali mesenchimali hanno gia`trovato posto nella terapia per i loro promettenti risultati ed ora, con le cellule staminali ottenute da sangue per deprogrammazione, si fara` un ulteriore salto di qualita`perche`,oltre alle loro migliori caratteristiche intrinseche, possono essere inoculate per via intraarticolare, perfusione locale, nelle strutture anatomiche adiacenti e per via sistemica. Sono sicuro che presto sara`possibile allungare la carriera sportiva a molti atleti! Uno dei casi trattati, forse il piu`grave che avessi mai visto, era un povero pony che nella sua carriera sportiva aveva dato molto. Mi avevano chiamato perche`non riusciva a camminare quasi neanche al passo, le ossa intorno le articolazioni del nodello sinistro erano visivamente deformate e le cartilagini inesistenti, non so quali terapie nel tempo gli fossero state somministrate, ma al pony si poteva tentare solo di salvargli la vita. La mamma della ragazzina che lo montava era stata anni prima mia cliente e decise di provare con le staminali anche se non le potevo dare molte speranze. Dopo un mese di paddock dallinoculazione il pony poteva camminare al passo senza mostrare segni di zoppia, ma al trotto era un disastro, decisero allora di mandarlo in campagna in un posto vicino Caserta per pagare una

pensione piu`bassa, ma dopo 2 mesi il pony torno`con una brochite terribile ed era notevolmente dimagrito: un ammasso di ossa che tossiva e decisamente zoppo. Un poperche`mi faceva pena, un poperche`volevo vedere se altre inoculazioni di staminali potevano migliorare questa situazione senza speranza, convinsi la proprietaria a mandarmelo a casa. I patti erano che lei non avrebbe pagato ne`cure ne`mantenimento e, se il pony si fosse ripreso, lo avremmo venduto in modo che avrei recuperato almeno una parte delle spese. Lidea fu accettata con grande entusiasmo visto che cera la prospettiva di non pagare il mantenimento e le cure per un cavallo che non serviva piu` ed era diventato solo un peso economico. Al pony fu messa a disposizione la nostra struttura, paddock con erba in mezzo ai boschi, quiete, aria pura,tutte le nostre cure di supporto e soprattutto le staminali. Per un anno venne sottoposto a tutto questo con un miglioramento lento ma graduale; quanto avrei desiderato possedere una risonanza magnetica per poter monitonizzare constantemente i progressi anatomici e non solo quelli atletici! Comunque si arrivo`al punto in cui era possibile montarlo e decidemmo di affidarlo alla figlia dellistruttrice di Antonia in modo che lo lavorasse una bambina e non lo sottoponesse al peso eccessivo di un cavaliere adulto. Con un lavoro leggero, ma costante, il cavallo migliorava giorno dopo giorno ed ogni 2 settimane veniva ricontrollato. Al pony non veniva somministrato nulla al di fuori delle staminali. Avevo avvertito la comproprietaria che,se il pony continuava cosi`, avremmo provato a fare i campionati ed eventualmente dopo lavremmo messo in vendita; immagino che non si aspettava che il pony potesse gareggiare dato che non lo vedeva da piu`di un anno e non poteva immaginare che era diventato cosi`bello. Decidemmo dopo qualche tempo di portarlo in gara e lui, che non aveva piu`molto dolore, si comportava benissimo, infatti era difficile che non facesse percorso netto per la gioia della piccola Violante che lo montava. Ma fu quando partecipo`al concorso della fiera di Roma arrivando tutti i giorni nei primi tre e vinse su 50 partenti la gara a barrage dellOlgiata che le due sorelle comproprietarie con me del pony si attribuirono il ruolo di uniche proprietarie. Una delle due mi telefono`dandomi quasi del ladro di pony e si presentarono alle 9 di sera nel maneggio della mamma di Violante. Vedendo che il pony a freddo ancora non era perfetto decisero che lo avrebbero riportato a Napoli adducendo la scusa che il cavallo non poteva lavorare con il dolore; dimenticando che chi aveva veramente fatto soffrire il pony erano state loro con la loro gestione che lo aveva fatto arrivare nella mia azienda agricola come un relitto pieno di enorme sofferenza. Naturalmente prima di portarlo via, tale era lamore per il loro pony, che lo offrirono ad alto prezzo ai genitori di Violante. Purtroppo non ho piu`saputo niente del cavallo perche`non voglio aver niente a che fare con personaggi come le proprietarie; ma mi dispiace per il pony perche`, alla luce delle ultime innovazioni che ho introdotto nel protocollo terapeutico, sono sicuro che avrebbe migliorato anche dellultimo 20% portandolo al recupero completo. Il primo cavallo che ho trattato con una certa regolarit stata Corofina ,unaltra cavalla di mia figlia, che aveva unartrite degenerativa del nodello dallet di 6 anni. Quando le terapie conservative non funzionarono pi decisi di metterla in razza e trattarla con le staminali. Non mi sarei mai aspettato che in un anno recuperasse cos. Ora dritta, rimasta sotto trattamento staminale sistemico e a 16 anni salta regolarmente gare di un metro e quarantacinque da protagonista. Larticolazione piu`difficile da curare e`comunque larticolazione tra la seconda e la terza falange, la coffin joint. Mi succedeva che i cavalli trattati con le staminali per questo problema, dopo un miglioramento iniziale, tornavano al precedente stato di zoppia. A farmi capire che si poteva fare di piu`fu un cavallo che saltava gare importanti arrivato a casa dalla Francia dove era stato dato per spacciato per lartrite degenerativa di questa articolazione. Fu solo dopo ripetuti trattamenti fatti senza una vera programmazione nellarco di due anni che il cavallo e`tornato a saltare i Gran Premi. Allora ho deciso di impegnarmi con un nuovo e piu`dettagliato protocollo in un caso simile, ma molto piu`grave di un cavallo Holstainer. Confetti arrivo` a sette anni e mezzo nella nostra azienda stronco, con alle spalle

unattivita`sportiva svolta a Roma; mi era stato segnalato per solo dopo essere approdato nel Nord Italia, infatti Giorgione, a cui le staminali avevano rigenerato cavalli irrecuperabili, mi aveva chiamato da Tortona dicendo che cera un cavallo che avrei potuto metter a posto solo io con le staminali. Dopo averci pensato qualche giorno decisi che dovevo provarci. Non sapevo che cure aveva fatto prima il cavallo, poteva essere stato infiltrato ripetutamente nella coffin joint, ma poteva essere arrivato in quello stadio di artrite degenerativa anche senza infiltrazioni curative o preventive. Attraverso anestesie esplorative mirate avevo individuato con sicurezza il problema ed allora parti`il nuovo trattamento con inoculazioni nellarticolazione, nei legamenti collaterali, nella superfice di scorrimento tra osso navicolare e tendine flessore profondo, nei tessuti adiacenti allosso sub condrale, inoltre inoculai le cellule nellarteria digitale e naturalmente per via sistemica endovenosa. Il cavallo inizialmente miglioro` notevolmente, ma leffetto, come gia`sapevo, non era duraturo, per cui ogni mese con estrema regolarita`procedevo al trattamento con le staminali e le reazioni nel suo caso erano imponenti con il cavallo che per mezza giornata non appoggiava la gamba, ma allo stesso tempo non manifestava segni di grave sofferenza perche`continuava a mangiare e si spostava nel paddock anche se con difficolt. Gaia, che si era affezionata a Confetti, mi chiedeva mese dopo mese se sarei riuscito nellimpresa, ma fu il cavallo che dopo 6 mesi le diede una risposta, anche se non definitiva. Il primo gennaio 2010 lo vedemmo trottare alla corda e per la prima volta il cavallo era fluido nei movimenti e la zoppia era enormemente diminuita. Il 10 gennaio lo sottoposi ad un altro ciclo e per la prima volta non ci furono i soliti segni di grave infiammazione, anzi si comport come un articolazione sana. Continuero` con regolarita`mensile a trattarlo per almeno altri tre mesi e poi vedremo Comunque a febbraio ha fatto i suoi primi salti con Antonia.
Le due storie che seguono si riferiscono a cavalli affetti da artrite degenerativa del nodello che curati con la terapia attuale non miglioravano. A loro e`stato fatto un trattamento ciclico locale ed endovenoso con le cellule staminali ottenute da sangue ed i cavalli sono tornati in lavoro; in quest`articolazione, la metacarpo falangea, i casi recuperati sono stati molti, con un 80% di recupero completo. I risultati sono migliori rispetto alle artriti degenerative trattate con altri tipi di cellule staminali e soprattutto le reazioni allinoculazione sono molto piu`blande e di breve durata. In virtu`di questi risultati stiamo appoggiandoci ad unimportante clinica tedesca e attraverso la risonanza magnetica in piedi possiamo monitorare perfettamente i rimaneggiamenti dellosso sub condrale e il ripristino della cartilagine. interessante leggere i commenti a proposito dei primi 5 casi trattati in questa clinica dalla cui collaborazione arriveranno conferme tangibili della nostra terapia.

here a few results: 1. Stallion with the bad fetlock joint: he is much better, the first time after 5 month he can trot with only a mild lameness, the owner appreciate your recommendation to inject him after 2 month. 2. Gelding with suspensory right front lateral: he is working fine 3. Gelding with ataxia: after 2 days the muscle were much better, after 2 weeks he did not show any ataxia problems , the owner sent him to another guy, to ride and educate the horse 4. Gelding with collateral ligament in the right hind fetlock lateral: he was fine and he stays fine 5. Gelding with head shaking: his behavior has changed, he is no more in a bad mood and he is moving much more in his stable, he has not ridden him, because the whole family was really sick, but he wants to ride him next week Ecco un po di risultati: 1. Lo stallone con la brutta articolazione del nodello: molto meglio,per la prima volta dopo 5 mesi pu trottare con solo una leggera zoppia, il proprietario daccordo sulla tua raccomandazione di trattarlo tra 2 mesi.

2. Il castrone con il sospensore dellanteriore destro laterale: st lavorando bene. 3. Il castrone con latassia: dopo due giorni I muscoli erano migliorati, dopo 2 settimane non mostrava pi alcun problema di atassia, il proprietario lo ha affidato ad un altro ragazzo per essere montato ed addestrato. 4. Il castrone con il legamento collaterale laterale del nodello posteriore destro: stave bene e continua a muoversi bene. 5. Il castrone con lheadshaking: il suo comportamento cambiato, non pi di cattivo umore e si st muovendo molto meglio in scuderia, non ancora stato montato perch tutta la famiglia era gravemente influenzata, ma sar montato la prossima settimana.
La cartilagine articolare poggia sullosso subcondrale e larchitettura di questultimo e`molto importante per la struttura della cartilagine stessa e per supportare il collagene che vi e` contenuto. Quindi per avere un buon collagene bisogna avere una buona struttura dellosso al di sotto della cartilagine articolare. Nellartrite il collagene viene logorato dai detriti liberi nel liquido sinoviale, prima nello strato superficiale manifestandosi con fibrillazione della cartilagine, poi anche nello strato medio e profondo per mancanza del meccanismo di lubrificazione e protezione per la perdita dei proteoglicani. La cartilagine ialina, che costituisce la cartilagine articolare, ha difficolt` a ripararsi perche` non e` vascolarizzata e viene rimpiazzata da fibrocartilagine che e` simile ad una cicatrice e non partecipa alla funzionalita` articolare. Lartrosi e` quindi una patologia che si riesce a gestire con molta difficolta` sia farmacologicamente che chirurgicamente perche` ha due componenti: una nellosso al di sotto della cartilagine ed una negli strati della cartilagine stessa dove linfiammazione ha un ruolo terapeutico fondamentale. Lartrite degenerativa primaria e` rara nel cavallo, perche` vive meno delluomo, ma spesso e` secondaria ad un insulto traumatico. Per capire levoluzione patologica dellartrosi e` importante innanzi tutto comprendere come lorganismo reagisce ad una frattura. Losso e` una struttura rigida che ha una bassa tolleranza alle sollecitazioni che lo portano alla rottura; ha nella sua parte corticale, che e` piu` densa, ma piu` rigida, una capacita` di resistenza del 4%, mentre l osso membranoso resiste fino al 5%,la cartilagine fino al 15%,mentre il tessuto di granulazione o fibroso immaturo ha una tolleranza del 100% ed e` questo che si forma in stato di instabilita`, il callo osseo. E` normale quindi che quando esista distanza tra due parti ossee che si devono ricomporre si venga a formare callo osseo mentre per due parti di osso vicine e stabili e` sufficente produrre immediatamente matrice ossea perche`, in una situazione di stabilita`, la sollecitazione e` inferiore al 4 %. Naturalmente in ogni caso e` importante stabilizzare le strutture fratturate e diminuire la possibilita` di movimento del paziente; sia il riposo che limmobilizzazione riducono il bisogno di callo. Il processo che altera la funzionalita` di unarticolazione, instaurandone la degenerazione, puo` partire da un insulto traumatico che si manifesta nelladulto come un piccolo frammento articolare, ma, se viene precocemente asportato chirurgicamente, non porta a degenerazione progressiva. Anche i processi degenerativi di lunga data che sono frequenti negli uomini e nei cani possono avere come fattore scatenante un vecchio trauma e i frammenti prodotti da questo .Quando lorganismo si trova di fronte a questi frammenti allinterno dellarticolazione, come si comporta? Losso al di sotto della cartilagine articolare riconosce il piccolo frammento intraarticolare come osso fratturato. Per cui comincia a rimodellare il suo aspetto di osso subcondrale (cioe` losso al di sotto della cartilagine articolare) nellidea di produrre le sostanze che gli possano permettere di ricongiungersi al frammento e ridurre quello che lorganismo ha riconosciuto come frattura. Lossomadre si assottiglia e disorganizza, nel tentativo di formare un callo osseo, perdendo matrice e minerali nellarticolazione che sono la causa primaria della degenerazione. Il fatto che i frammenti non siano provocati da un singolo

evento,ma sono il risultato di traumi ripetuti amplifica il processo e tutto cio` non e` influenzato dalla grandezza del frammento. Ci troviamo cosi` di fronte ad una iperproduzione di detriti che sono particelle sia fisiche che biologiche che promuovono la distruzione della cartilagine allinterno dellarticolazione. Quindi il processo degenerativo e` strettamente legato allinterrelazione che ce` tra osso e cartilagine, e per poter venire a capo della patologia nella sua totalita` dobbiamo agire su tutti i suoi aspetti. Se la terapia agisce esclusivamente su una delle sue sfaccettature avra` la possibilita` solo di ritardare gli effetti della malattia. Lorganismo in natura cerca di opporsi a questo stress degenerativo usando diverse modalita`. La parte chimica dei detriti e` prodotta dalle cellule che formano la cartilagine e la capsula sinoviale, ed e` composta anche da molti fattori che promuovono linfiammazione,tra cui linterleuchina 1 beta e il tumor necrosis factor. Questi fattori (citochine) stimolano una maggior produzione di fibrina cambiando completamente la composizione del liquido sinoviale che normalmente e` bassa di proteine, contiene pochissima fibrina ed e` viscosa x lalto contenuto di ialuronato. Ma perche` lorganismo instaura questo alto grado di infiammazione intraarticolare? Per tentare di attivare i processi di prevenzione della degenerazione cartilaginea, visto che la cartilagine ialina non ha la capacita` di riformarsi. Quando frammenti di cartilagine e di osso sono liberi nel liquido sinoviale, provocando i primi traumi negli strati piu` esterni della cartilagine articolare, larticolazione risponde con la formazione di fibrina che cattura e provvede alla distruzione dei detriti. Se il danno e` lieve il processo si conclude rapidamente, se invece perdura nel tempo la mancanza di lubrificazione promuove la distruzione della superfice articolare. Quindi se linfiammazione dura a lungo ed e`intensa crea alterazioni permanenti, cosi` anche un basso grado di infiammazione x lungo tempo e` controindicato perche` non permette il riassorbimento dei detriti, processo che ha bisogno di uninfiammazione piu` decisa. Quindi terapie intraarticolari antiinfiammatorie praticate con regolarita` sono contraindicate ed hanno solo un effetto palliativo. Come possono intervenire le staminali? Abbiamo visto che sia la chirurgia che la terapia clinica sono indirizzate verso il trattamento della cartilagine cercando diconservare quel che e` rimasto di sano nellarticolazione, ma se si vuole eliminare il processo degenerativo ed i suoi effetti bisogna intervenire terapeuticamente anche sul rimaneggiamento dellosso sotto la cartilagine. Possono allora le staminali adulte pluripotenti ottenute dal sangue raggiungere e rimodellare losso? Probabilmente si perche gia si e` visto il riassorbimento di cisti ossee, la riduzione di fratture che non riuscivano a saldarsi e soprattutto il ritorno allattivita` sportiva di cavalli affetti da artrosi considerata ormai irreversibile. I risultati finora ottenuti con le cellule staminali del sangue sono promettenti e ci fanno essere non solo speranzosi, ma ottimisti.

CYRANO DU BEAMONT Il cavallo Cyrano nasce dallomonimo allevamento in Belgio nel 2002. La madre ha avuto puledri che non hanno evidenziato mai particolari patologie, mentre il padre ha avuto parecchi figli che presentavano problemi di frammenti ossei sia agli anteriori che ai posteriori. Alleta`di un anno il cavallo aveva un fisico molto magro e le gambe troppo lunghe rispetto al corpo. Il cavallo venne acquistato dalla nostra scuderia alleta`di tre anni, fu aspettato fino alleta`di 4 anni e mezzo prima di essere messo in lavoro, ma era sempre troppo magro.

Durante i 5 anni partecipo` a diversi concorsi dove si distingueva per la sua qualita`di salto e la sua leggerezza, senza manifestare problemi di salute. A 6 anni partecipo`a diversi CSI vincendo e piazzandosi spesso, proprio in quel periodo cominciarono i problemi allanteriore destro; dopo visite veterinarie con iniezioni esplorative e radiografie si evidenzio`unartrite degenerativa del nodello con rimaneggiamento dellosso e quindi il cavallo veniva tolto dalle gare; visto che la zoppia persisteva nonostante le terapie ,si procedette alla pulizia chirurgica dellarticolazione. In seguito alla pulizia non si evidenzio`nel cavallo alcun miglioramento, anzi tutto andava sempre peggio. Quindi il cavallo fu messo in un paddock. Nel mese di marzo, quando il cavallo aveva ormai 8 anni consultai il dott. Polettini che , dopo aver visitato il cavallo e pur mantenendo un notevole pessimismo, mi propose il trattamento con cellule staminali . In aprile procedemmo alla prima inoculazione e gia`dopo 2 giorni il cavallo sembrava trasformato, piu`vivace e con gran voglia di vivere. Nel mese di maggio il cavallo aveva acquistato almeno 100 chilogrammi di peso e la zoppia era migliorata del 50% dopo altre tre inoculazioni fatte nei tempi prestabiliti siamo arrivati ad oggi, il 20 dicembre ,e sto`montando il mio cavallo regolarmente. E`mentalmente e fisicamente rinato e si puo`dire dritto perfetto, forse parte ancora un polegato ma dopo due giri me lo sento come non e`mai stato perche`e`molto piu`elastico. Non so come spiegarmelo , ma questa cura ha fatto miracoli e mi ha restituito un campione. Micheele Facchin Corinne Bijoux Sono Gaia, ho 11 anni e Corinne Bijoux la mia cavalla di anni 10. Ho iniziato a partecipare con lei ai concorsi di salto ostacoli e tutto andato bene finch, tra dicembre 2009 e gennaio2010, Corinne ha manifestato non meglio identificati problemi agli arti anteriori e posteriori. Le cure veterinarie effettuate sono state: infiltrazioni ed antinfiammatori. Ci nonostante, ad un concorso, dopo il primo giorno di gara Corinne ha iniziato a zoppicare vistosamente sullanteriore destro. Nei giorni successivi, visite veterinarie pi accurate ed accertamenti radiografici hanno evidenziato che gli arti anteriori di Corinne soffrivano di una marcata forma di artrosi. Venne anche scoperta la presenza di un corpo estraneo nel nodello destro (forse una scheggia ossea), probabilmente gi presente da tempo. Le due patologie erano da considerarsi entrambe le possibili cause delle difficolt della cavalla. Le cure a disposizione, che prevedevano anche la possibilit di intervenire chirurgicamente per lasportazione della scheggia ossea, potevano non essere risolutive e in definitiva, Corinne molto probabilmente non sarebbe pi riuscita a saltare. Visto il quadro clinico, ci fu consigliato di dimenticare la cavalla in un paddock per sempre! Dopo lo sconforto iniziale, io, la mia istruttrice ed i miei genitori abbiamo pensato che Corinne meritava comunque un ulteriore tentativo per offrirle unaltra possibilit. Per questo ci siamo rivolti al Dr. Marco Polettini, il quale ci ha proposto limpiego del suo

protocollo che prevede di ricorrere al potere rigenerativo delle cellule staminali ottenute direttamente dal sangue, in questo caso dal sangue della cavalla. Cos avvenuto. Corinne stata sottoposta alle cure staminali in 2 fasi. Risultato: 3 mesi di lavoro leggero e tornata a saltare con mia grande felicit. Prossimamente, se tutto continuer a procedere per il meglio, torneremo in gara. Sono grata al Dr. Polettini per averci aiutati, per essere stato sempre disponibile e paziente, trasmettendoci fiducia. Daltronde, come egli stesso riporta in un suo articolo, Non c speranza per lidea che a prima vista non sembra pazzesca (Freeman Dyson). A fine agosto quindi ho partecipato alla prima gara dopo i problemi di Corinne. Eravamo tutti molto emozionati, tranne Corinne che sembrava una scheggia, desiderosa di tornare a fare ci che le piace, cio saltare. E andato tutto bene, tanto da passare anche alla categoria di salto superiore. A distanza di un anno sembra un sogno poter andare ogni giorno in maneggio e vedere la mia cavalle stare bene.

conclusioni
Ci siamo affacciati ad una nuova era terapeutica e la gente che soffre di una malattia grave non pu pi aspettare che questa terapia venga resa applicativa. Ogni proprietario di animale su cui stata usata vorrebbe offrirsi come volontario solo per gli effetti benefici che ha osservato e che potrebbe ottenerne. Abbiamo bisogno di aiuto concreto per la ricerca e per la divulgazione da tutte le persone che hanno la sensibilit di comprendere il significato e la portata dellaiuto che possiamo dare all umanit! MARCO POLETTINI

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