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END Milano

Giornalino dell'Équipes Notre Dame - Settore di Milano


Anno 18° n° 2 - Giugno 1999

Verso l'estate
Primavera, tempo di bilanci... In fretta, giorno dopo
giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese questo
primo anno da responsabili di Settore se ne è andato.
Abbiamo avuto in consegna dai Casalone, oltre ad un
paio di quintali di carte, un Settore fortemente cresciuto di
numero, con la necessità di ampliare notevolmente l'équipe
di Settore, costituita attualmente da 9 coppie.
Abbiamo iniziato, in settembre, l'anno di lavoro con il
ritiro spirituale predicato da padre Giuseppe Oltolina, sui
doni dello Spirito.
E' seguito poi l'incontro col Card. Carlo Maria Martini ad
Eupilio, incontro che ha segnato fortemente il prosieguo del
nostro anno: l'importante riconoscimento dei carismi del
nostro movimento si è legato profondamente al "grido di
dolore" della Chiesa tutta di fronte ai guasti tremendi che il
secolarismo dilagante sta producendo nell'istituzione fami-
glia. Il messaggio ci è parso chiarissimo: chi ha ricevuto i Padre, tema che riprenderemo nel ritiro di settembre.
doni e poi, soprattutto, ha saputo metterli a frutto si deve Al settore abbiamo dedicato tutto l'entusiasmo dei neofiti,
far carico del problema. applicando le tecniche di organizzazione e di comunicazio-
In che modo? Sarà lo Spirito a dircelo, a farci capire, a ne messe a disposizione dal computer: siamo consapevoli
renderci "medici pietosi" nella cura e nella prevenzione. che questo, anche se è quello che appare, è il meno. La parte
Desideriamo quindi far nostro l'invito che don Silvano più importante è fatta di attenzione, ascolto, preghiera: e qui
Caccia ha fatto pochi giorni fa all'équipe regione: attiviamo- ci è difficile garantire di aver fatto del nostro meglio.
ci nella preghiera per le famiglie in difficoltà. Nel fare il bilancio del vostro anno, ritagliate un piccolo
Nel mini ritiro di Settore della quaresima don Maurilio ci spazio anche per noi due e diteci, in clima di carità fraterna,
ha proposto la meditazione sul nostro incontro di coppia col dove abbiamo mancato: sarà per noi il modo per evitare di
inorgoglirci e per cercare di migliorare per il futuro.
Ringraziamo tutti per l'impegno e per la generosità profusi
per il movimento, nei momenti "forti" e nella quotidianità.

Ritiro Spirituale Ci prepariamo alle vacanze, a quel periodo che per tanti
di noi, presi dal turbine della vita quotidiana, e di quella
milanese in modo del tutto particolare, è di ricupero della
per le coppie del nostro Settore vera vita di famiglia: più tempo per il dialogo, la condivisio-
ne, più tempo anche per la preghiera.
11 - 12 settembre 1999 Chiediamo insieme al Signore che l'estate che arriva ci
faccia crescere: le occasioni, fra le quali mettiamo anche le
Tema: proposte del movimento (sessione nazionale, ritiro spiritua-

Dio Padre le), non mancano di certo.


L'augurio, di cuore, a tutti è di saperle cogliere. Non

ci chiama sempre
isoliamoci!
Buone (e sante) vacanze a tutti.
Paolo e Lidia Avesani
2 - Giugno 1999 END milano

Quanti fallimenti!...
L'eredità di padre Henri Caffarel riscoperta nei suoi scritti
Una constatazione improvvisamente, da molto tempo era in stato di minore
dolorosa, veramente resistenza.
sconfortante, si im- I bisogni dell’organismo spirituale sono numerosi. Ma mi
pone a chi ha alle sue pare urgente ricordarne tre. Gli ammaestramenti degli autori
spalle ormai molti spirituali e piú ancora l’esperienza di un venticinquennio di
anni di vita sacerdo- vita sacerdotale, mi hanno convinto della loro imperiosa
tale: quante necessità. La nostra generazione, teoricamente, non merita
defezioni! Partenze il rimprovero di sottovalutare l’Eucaristia. Essa è nata alla
gioiose e piene di vita cristiana all’indomani dei decreti di Pio X sulla comu-
promesse... E dopo nione precoce e frequente. Giovani e giovinette hanno
venti anni? Quanti preso l’abitudine di comunicarsi la domenica e anche nei
fallimenti segreti o giorni feriali. Ma questi abbandonano la comunione proprio
pubblici: un militan- quando sarebbe loro piú necessaria! Quando occorre
te era ammirevole per sormontare le difficoltà della vita coniugale, affrontare i
la sua generosità per pericoli di un impegno nella vita politica, trionfare sul
anni interi, eccolo ora materialismo dell’ambiente, essere preservati da una caduta
annoiato, scettico, in mezzo alla strada “che finisce per fare volontariamente
impantanato nel compromesso; in una coppia esempio di per noia... perché la strada è lunga e la meta è lontana, perché
spiritualità coniugale, si introduce l’adulterio; un’altra, si è soli e senza consolazione alcuna”.
pilastro della sua parrocchia, vide i suoi figli maggiori Non a caso Cristo per darsi a noi ha scelto il pane e non
impazienti di liberarsi dalla tutela e dalla religione della un cibo raro: il pane è nutrimento quotidiano. Tutti i giorni
famiglia. E tanti e tanti altri nei quali il fervore dell’amore e i cristiani domandano al Padre il pane indispensabile e
della fede ha lasciato il posto all’abitudine malinconica, a soltanto per inconseguenza trascurano di andarlo a cerca-
una tiepida mediocrità. re. Forse credono di poter vivere senza mangiare!
Tiepida, la parola mi è proprio venuta spontaneamente. Ma vi è un altro nutrimento non meno necessario all’or-
Mi ricorda un passaggio dell’apocalisse. Mi ha colpito il ganismo spirituale dell’Eucaristia e piú trascurato ancora:
fatto che soltanto mezzo secolo dopo la morte di Gesú Cristo la Parola di Dio (antico e Nuovo Testamento). abbiamo
i fedeli si lasciavano andare, di già!... “Conosco le tue opere, esortato i cattolici ad acquistare la Bibbia ed essi l’hanno
dice Cristo, e so che tu non sei né freddo né caldo. Tu non fatto. E’ là sul loro comodino, che fa da piedistallo alla
sei né freddo né caldo! Sei tiepido ed io ti vomiterò dalla mia lampada da notte. Ma la aprono mai? Eppure l’amore esige
bocca” (apoc. 3, 15-16). Dinanzi a queste defezioni che si espressione, scambio, comunicazione. Tra due che si
moltiplicano, il moralista scivolerebbe nello scetticismo, amano e sono lontani, credete che l’amore resista per molto
amaro o bonario secondo il suo temperamento. Vedrebbe in tempo se trascurano di scriversi? Il nostro amore di Dio per
questo fatto una prova dell’ineluttabilità della legge di restare vivo esige una fede, una conoscenza vivente: “
gravità che trae alla terra tutte le cose e anche gli slanci piú questa è la vita eterna: che essi conoscano Te che sei il solo
promettenti. Ma il sacerdote di Cristo non può trarre queste vero Dio “ (Giov. 17, 3). Ora il mezzo privilegiato per
conclusioni. Sa che la traiettoria della vita umana deve possedere una fede viva è di lasciare penetrare in se stessi
tendere alla santità e non ricadere nella mediocrità. “ Siate la Parola di Dio, vivente, creatrice, ricreatrice. (..........)
perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli “. Egli La preghiera non è meno necessaria. Salva dalla asfissia
allora ricerca an- siosamente la causa di tante cadute. la nostra anima, questa “reclusa” come dice Claudel. Con la
La spiegazione mi pare chiara. Come l’organismo fisico si preghiera, la prigioniera ritorna all’aria libera e incomincia a
altera quando i suoi bisogni essenziali non sono soddisfatti respirare. La sua vitalità, nutrita dal pane della Parola e dal
(privato d’acqua, si disidrata rapidamente; di nutrimento, si pane eucaristico, può infine espandersi: risponde a Dio che
anemizza; se fa difetto il sonno, lo attende la depressione le ha parlato, si abbandona a Dio che si è dato. Tra Dio e
nervosa, se manca l’os- sigeno sopravviene l’asfissia), cosí l’anima si stabilisce uno scambio vivente, una comunione
l’organismo spirituale non alimentato nei suoi bisogni alla quale ogni amore aspira. E a poco a poco tutta la vita di
vitali, deperisce: anemia spirituale, abbassamento di vitali- colui che prega, perché prega, diverrà una lode.
tà, perdita del gusto della vita (interiore). a dire il vero So bene quali saranno le vostre obiezioni. Innanzi tutto,
l’interessato spesso non ha coscienza della alterazione come avventurarsi nella Scrittura e cimentarsi nell’orazione
della sua salute morale. Ma appena sopraggiunge una senza una guida? Ma sopratutto, come volete che nelle
epidemia - intendo una tentazione - allora è la catastrofe. a nostre giornate divorate dagli impegni di lavoro o di casa
questa brusca caduta tutti si stupiscono. In realtà solo possiamo trovare il tempo anche per andare a Messa, per
apparentemente è improvvisa poiché si preparava da lungo leggere la S. Scrittura, per pregare? Eppure trovate il tempo
tempo. Quante volte ho sentito dire: “ Da ven- t’anni questa per mangiare e per dormire! E’ necessario. Certamente, ma
famiglia era citata ad esempio ed ora d’un tratto... “. No, non tutta la questione è di sapere se voi, che rifiutate di lasciare
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deperire il vostro fisico, avete deciso di lasciar morire di affermare che per questi capi d’azienda, questi medici,
inedia la vostra anima. E se trovate normale che Dio sia questi operai, queste madri di famiglia numerose - che non
praticamente escluso dalle vostre giornate. sono meno indaffarate di voi - la vita si è trasformata da
Conosco degli uomini e delle donne che un bel giorno quando l’Eucaristia, la Parola di Dio, l’orazione hanno
hanno deciso di reagire. Hanno considerato la propria trovato posto nella loro vita quotidiana. Per costoro non
esistenza in funzione della loro vita cristiana e non vicever- temo né il fallimento della fede né quello della famiglia. Essi
sa. Ed alcuni hanno dovuto modificare profondamente il sono vivi.
loro sistema di vita; non pretendo certo che vi siano giunti Padre Henry Caffarel
da un giorno all’altro o che il loro programma non sia mai (da pensieri sull’amore e sulla grazia)
stato sconvolto per ragioni di forza maggiore. Ma posso

Esercizi spirituali in coppia


“Fare ogni anno un ritiro spirituale chiuso, di almeno 48 i mari e superare i monti, ma entra nella profondità del tuo
ore, marito e moglie insieme per quanto possibile’’. cuore, perché là troverai la mia voce che ti parlerà”.
(Carta delle Équipes Notre-Dame)
Il ritiro spirituale non dovrebbe essere considerato come L’aiuto reciproco per andare agli esercizi
un fatto o un episodio che si verifica una volta tanto ma Affinché un ritiro possa essere un “regalo meraviglio-
come stile ed atteggiamento di vita. E’ un momento nel so” bisogna... consacrargli ogni anno il tempo necessario,
quale uno deve mettersi in ascolto di Dio. (....) 48 ore intere come minimo, e possibilmente di più¨. Come
Nel ritiro spirituale prendendo contatto con la nostra riuscire a farlo?
interiorità più profonda pos- Si tratta anzitutto di aver-
siamo scoprire le meraviglie Il nostro Settore, da tre anni a questa parte, organiz- ne la volontà. Non supereremo
del Dio vivente anche nella za un ritiro spirituale per coppie di due giorni, per le difficoltà che certo si accu-
nostra apparente miseria uma- dar modo a tutti di ottemperare facilmente all'invito muleranno sulla nostra strada
na. Una volta che abbiamo della Carta. se non nella misura in cui fare-
preso coscienza di questa ma- Fare il ritiro insieme con coppie amiche ci ha mo lavorare tutta la nostra
nifestazione di Dio in noi, le permesso, nei due anni passati, di cementare ancor ingegnosità per non mancare
persone che ci circondano e più i nostri rapporti, consolidandoli nella preghiera a quell’appuntamento d’amo-
gli avvenimenti che accadono comune.
re con il Signore.
Quest'anno poi il relatore è veramente eccezionale:
intorno a noi prendono un loro Ricordiamoci del periodo
don Gianni Colzani, da lunghi anni consigliere di
significato nuovo e ci è così del nostro fidanzamento: quan-
équipe e fino all'anno scorso consigliere di équipe
possibile comprenderli cristia- Italia. Don Gianni è un biblista di chiara fama. Ed ha, do mai permettevamo che un
namente. E’ allora che possia- oltre ad un'innata e contagiosa simpatia, un grande qualsiasi ostacolo mandasse
mo sentire e capire qual’è il dono: la semplicità espositiva, che garantisce estre- a monte i nostri incontri?
nostro compito personale, ma chiarezza ed immediata trasmissione dei conte- In secondo luogo, è una
quello della nostra coppia e nuti. questione di disponibilità.
quello politico e sociale. Un'occasione unica da non perdere assolutamente. Dovremo farci totalmente li-
La verifica dell’autenticità Il tema sarà: Dio Padre ci chiama sempre. La storia beri, saper rinviare eventuali
delle mie convinzioni avviene della coppia nella Bibbia e la nostra chiamata alle impegni, farci sostituire nel
attraverso il confronto con la soglie del 2000. nostro lavoro, utilizzare alcu-
Parola di Dio e con l’esperien- Iscrizioni entro il 15 luglio c/o Avesani - Tel. 039- ni giorni di ferie... Esiteremmo
za dei miei fratelli. Il confronto 389729 a farlo per un avvenimento
con l’esperienza degli altri ret- La quota prevista è di L. 200.000 a coppia. familiare, nascita, matrimonio,
tifica e completa la mia Nei limiti di capienza della casa l'invito è allargabile morte?... Il Signore non ha di-
esperienza. Nella scoperta che a coppie amiche "non END". ritto alla stessa priorità?
negli altri c’è qualcosa di simi- Per molti è anche un pro-
le al mio, posso trovare una conferma della validità della mia blema di figli: è impossibile lasciarli soli in casa, e nessuno
esperienza. Il silenzio che realizzo nel ritiro spirituale non può venire a sostituirci per 48 ore! si tratta di una difficoltà:
mi isola dagli altri ma mi mette in contatto con i miei fratelli; ma l’aiuto reciproco dell’équipe non può, non deve inter-
così che possono essere superati i conflitti e le incompren- venire su questo punto? Certo, l’ideale sarebbe che tutti i
sioni; è così che possiamo scoprire la nostra profonda membri dell’équipe facessero gli esercizi insieme: ma non
unità come figli di Dio e fratelli in Cristo. (.......) è affatto un obbligo. L’essenziale è che tutti possano
Il ritiro spirituale non dobbiamo però farlo diventare un trovare per una volta all’anno il tempo necessario... e
episodio isolato ma tendere a farne un atteggiamento questa è una cosa che riguarda tutta l’équipe.
costante della nostra vita. Riusciamo a fare durante la Gli esercizi dunque coinvolgono tutto il movimento: essi
nostra giornata un po’ di silenzio interiore che serva per costituiranno un test dello spirito di aiuto reciproco che vi
noi, per i nostri fratelli e per Dio? regna: aiuto materiale e aiuto spirituale.
Applichiamo quanto Jahvè dice al popolo eletto nel- (dai libretti verdi)
l’Esodo: “Quando vuoi incontrarmi non cercare di solcare
4 - Giugno 1999 END milano

Incontro delle Équipes Miste


Serata del 17 Aprile
Sintesi delle relazioni delle varie équipes miste sul tema: Ripartendo da Eupilio
Incontrare coppie di altre équipe è ogni volta un’occasio- Amicizia
ne importante perché i momenti di condivisione, ascolto, Accoglienza
preghiera e amicizia vissuti insieme alla presenza del Signo- Aiuto reciproco
re sono sempre stimolanti ed arricchenti per tutti. Dovere di sedersi
Da quando il Cardinale, in occasione dell’incontro con Regola di vita
i rappresentati delle équipe di tutta la regione Nord-Est, ci Tema di studio
ha confessato di quanto sia preoccupato per la situazione Partecipazione al ritiro annuale
dei matrimoni e di quanto gli stia a cuore la pastorale delle Alla luce di queste specificità, e pensando alla fortuna
coppie in crisi, ci siamo sentiti tutti interpellati e abbiamo che abbiamo di poter utilizzare queste “piste preferenziali”
incominciato a riflettere insieme, come singole coppie e per il nostro cammino di coppia, sono emersi alcuni sugge-
come Movimento, per capire cosa, con l’aiuto di Dio, rimenti:
possiamo testimoniare. - cercare di capire alla luce della parola di Dio quale e’
La partecipazione alla serata delle équipe miste è stata l’atteggiamento giusto. A questo proposito la relazione dei
particolarmente alta e questo significa che il tema era Gonano durante la giornata di settore ci ha dato
davvero sentito da tutti. numerosissimi spunti.
Leggendo le relazioni degli incontri, ci sembra di poter - testimoniare con la nostra vita di coppia quanto può
così sintetizzare i punti salienti: essere ricca e rinnovabile la vita matrimoniale.
- Le riflessioni sull’ Esame di coscienza sui doni dello - metterci come coppia in una posizione di ascolto dei
Spirito Santo” (Lettera pastorale di Carlo Maria Martini bisogni delle coppie che incontriamo, per offrire loro even-
1997-1998) che le varie équipe hanno fatto l’anno scorso tualmente qualcuno degli strumenti che per noi sono stati
sono state molto più ricche di quanto ci si aspettava. E’ così utili.
importante riconoscere in questo la presenza dello Spirito - scoprire di avere un carisma non solo a livello personale,
Santo perché ci ha aiutati a renderci ancora più consapevoli ma anche a livello di coppia: qualche coppia scoprirà di
del grande dono di essere sposi cristiani e della responsa- avere il dono della comunicazione con i più giovani, e potrà
bilità che abbiamo di mettere a frutto la grazia del nostro eventualmente affiancare le coppie durante i primi anni del
sacramento; matrimonio, qualcuno sarà chiamato ad aiutare una coppia
- Abbiamo tutti espresso profonda gratitudine al Movi- che sta vivendo un momento di crisi, qualcuno...
mento che ci aiuta nel cammino di coppia, facendoci La chiesa prepara le giovani coppie al matrimonio, ma non
sperimentare quanto sia utile l’aiuto dei fratelli per non alla vita matrimoniale come costruzione da edificare pazien-
sentirsi soli quando si edificano le fondamenta del matrimo- temente insieme.
nio. Entrare a far parte di una équipe è un po’ come E’ importante che la chiesa (noi, parrocchie, istituzioni
risposarsi, riscegliersi, diventare più consapevoli che biso- ecc.) segua le coppie fin dai primi anni di matrimonio. E’
gna decidere di amarsi ogni giorno. risultato infatti che:
- Il Cardinale, uomo dello Spirito, ci interpella: dobbiamo - Vi è una grande sete di qualcosa per le coppie (esperien-
allora innanzitutto metterci in una posizione di ascolto. Ci za di S. Fedele). Quando i gesuiti hanno proposto a coppie
ha detto che il Movimento delle Équipe Notre-Dame è un sposate da pochi anni di incontrarsi per parlare e scoprire
dono per la Chiesa di oggi e che l’intuizione di Padre il significato profondo del matrimonio cristiano, c’è stata
Caffarel, già nel 1947, che la Chiesa dovesse dare una nuova una risposta numerosa che è sfociata in un ciclo di seminari
consapevolezza a questo sacramento, è stata davvero ed ha portato alla necessità di formare coppie in grado di
profetica. gestire nuovi gruppi familiari.
- Viene allora spontaneo chiedersi: “Il metodo END che - E’ importante far crescere momenti come questi nelle
utilizziamo per la nostra vita di coppia è soltanto per noi o parrocchie e nella chiesa. Tali momenti non devono neces-
possiamo “esportarlo”? L’esperienza che noi stiamo facen- sariamente sfociare in gruppi END.
do nel Movimento possiamo metterla a disposizione di altri? - E’ stata sottolineata l’importanza di distinguere tra END
Siamo coscienti del talento che ci è stato affidato e della (proposta formativa di ascesi cristiana esigente) ed incon-
responsabilità nei confronti dei fratelli che il Signore ci mette tri/gruppi di dialogo familiare, sia per non perdere lo spirito
vicini? che anima le END, sia perché non tutti sono interessati a una
C’è il pericolo di non sentirsi preparati, di pensare di non proposta così specifica.
avere le giuste competenze, ma il Cardinale ci previene: - L’impegno con altre famiglie della parrocchia (diverso
pensateci considerando le vostre specificità. dall’impegno individuale), potrebbe permettere la crescita
E allora riprendiamo in mano la Carta e leggiamo: di una parrocchia veramente presente sul territorio. Tale
Ascolto della Parola di Dio impegno può portare alla riscoperta di rapporti/legami tra le
Preghiera personale, di coppia e familiare famiglie e può ridurre quel rapporto di estraneità che spesso
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esiste anche tra vicini di casa. ascolto, dialogo, confronto per quelle coppie che , pur non
Per avere una “parrocchia allargata” è importante che: essendo interessate ad un cammino nelle END, cercano un
- Vi sia una proposta per le famiglie e le coppie alla luce aiuto per continuare a mantenere vivo il loro rapporto
del vangelo. - Tali gruppi dovrebbero anche accogliere persone che
- Sia ben chiaro che questo momento non è un’occasione vivono in situazioni difficili (i separati, divorziati ecc.), e
per cooptare nuove risorse per le attività parrocchiali. dovrebbero essere in grado di dare risposte ai bisogni
- La comunità sia veramente accogliente anche verso spirituali delle coppie in difficoltà
situazioni difficili. Infine è emersa una proposta importante: tutte le coppie
- Come in passato alcune coppie del Movimento hanno del nostro settore potrebbero prendersi un impegno par-
dato vita ai CPM (Centri di Preparazione al Matrimonio) per ticolare di preghiera per le coppie in crisi.
aiutare i fidanzati ad essere più consapevoli del passo che Ne parleremo durante la prossima riunione di équipe di
stavano per compiere decidendo di sposarsi, così forse Settore cercando ispirazione nel solco della tradizione del
oggi sarebbe utile aiutare i giovani sposi a mantenere viva nostro Movimento e del particolare carisma di Padre Caffarel,
questa consapevolezza anche dopo i primi anni di matrimo- nostro fondatore.
nio. Biagio e Marina Savarè
- E’ auspicabile un maggior impegno di tutti i componenti
delle END nella chiesa per far sorgere gruppi familiari di

UNA PREGHIERA INSIEME

Da Tertulliano
Che bella coppia formano due credenti che condividono la stessa speranza,
lo stesso ideale, lo stesso modo di vivere, lo stesso atteggiamento di servizio !
Ambedue fratelli e servi dello stesso Signore,
senza la minima divisione nella carne e nello spirito.
Insieme pregano, insieme s’inginocchiano, e insieme fanno digiuno.
S’istruiscono l’un l’altro, si esortano l’un l’altro, si sostengono a vicenda.
Stanno insieme nella santa assemblea, insieme alla mensa del Signore,
insieme nella prova, nella persecuzione, nella gioia.
Non c’è pericolo che si nascondano qualcosa l’uno all’altro,
che si evitino l’un l’altro, che l’uno all’altro siano di peso.
Volentieri essi fanno visita ai malati ed assistono i bisognosi.
Fanno elemosina senza mala voglia, partecipano al sacrificio senza fretta,
assolvono ogni giorno ai loro impegni, senza sosta.
Ignorano i segni di croce furtivi, rendono grazie senza alcuna reticenza,
si benedicono senza vergogna nella voce.
Salmi ed inni essi recitano a voci alternate
e fanno a gara a chi meglio canta le lodi al suo Dio.
Vedendo e sentendo questo, Cristo gioisce e ai due sposi manda la Sua pace.
Là dove sono i due, ivi è anche Cristo.
6 - Giugno 1999 END milano

Giornata di Settore - Pavia 16 Maggio l999


Cosa facciamo, cosa possiamo fare, davanti a tante coppie in crisi?
Beppino e Angiolamaria Gonano

Sono passati poco più di due anni, quando il Papa “Dalla storia della Torre di Pisa: la torre si elevava
arrivava in Francia per incontrare le giovani coppie a St. sotto gli occhi dell’architetto, dritta, fiera, audace, quan-
Anne D’Altray. Lo stesso giorno, il 18 settembre 1996, do improvvisamente arrivata a metà della sua altezza il
l’Abbé Caffarel veniva umilmente sepolto nel cimitero di terreno cedette, e tutti pensarono che sarebbe crollata.
Troussures nell’attesa della resurrezione. Ma l’artista, confidando in Dio e nella propria volontà,
Questo grande teologo si definiva nella sua profonda non perse coraggio... Modificò le sue misure, cambiò le
umiltà, non tanto un esegeta, quanto un uomo in contem- linee, terminò il suo campanile in un piano inclinato, che
plazione dell’Evangelo, una oggi è lo stupore di tutti e fa
contemplazione ingenua e sem- sembrare l’opera ben più bel-
plice come quella dei pastori, o la...”.
meglio ancora, ripeteva, quella La vita di coppia è come la
dell’asino davanti a Gesù nel torre di Pisa. La iniziamo con
presepio. Alla sua presenza oltre audacia e determinazione, la
a una elevata conoscenza teolo- vogliamo dritta e alta, ma im-
gica e a una fede immensa, si provvisamente a volte il terreno
avvertiva l’uomo di Dio, profeta su cui costruiamo cede. Credia-
in mezzo agli uomini. mo che tutto sia perduto.
Riconoscenti al fondatore del Ricordando sempre Bonanno
nostro Movimento cerchiamo, Pisano, puntelliamo il nostro
per quanto possibile, di essere ideale con i mezzi delle END,
fedeli nel solco di quello che ci ha facciamo tesoro anche degli er-
detto durante il nostro incontro rori e continuiamo la costruzione
con lui nel 1991. Nell’ultima tap- della vita di coppia, magari pen-
pa del ministero sacerdotale, dente, ma non meno bella. Non
nella casa di preghiera di tutti, nel momento della prova o
Troussures, l’Abbé Caffarel ha delle difficoltà, cercano, o trova-
consacrato il suo tempo a guidare le coppie verso la santità no, i mezzi per raddrizzare la vita di coppia, abbandonano il
con l’aiuto della Parola meditata. progetto e la “torre” crolla.
Ma quale parola? Persone che conosciamo, sposati in chiesa, si separano
Lo scrittore Peguy ha scritto: “Una parola non è la stessa e combinano altre unioni. Non soltanto, dunque, dove si
in uno scrittore o in un altro. Uno se la strappa dalle viscere, respira il clima di indifferenza religiosa o di consumismo o
l’altro la estrae dalle tasche del soprabito”. di materialismo, ma anche in ambiente cattolico alcune
L’Abbé Caffarel ci ha suggerito che il vero testimone di famiglie sono divise.
un’epoca trae le sue parole dalle viscere, dal suo intimo più Se scendiamo senza paura e senza sotterfugi fin dove
profondo, convinto che la parola debba comunicare, creare, sono radicate le cause più profonde che portano molte
consolare o inquietare. L’uomo superficiale estrae la parola coppie a disfarsi e molte famiglie a cessare di essere,
dalle tasche del soprabito, indumento che cambia secondo troviamo normalmente un cuore che, poco a poco, si è
le stagioni o la moda. trasformato in un cuore di pietra. Un cuore generatore di
Prima di condividere con voi la nostra riflessione, permet- silenzi sterili e collezionista di risentimenti repressi. Un
teteci un ricordo personale. Riandiamo alla nostra storia di cuore che ha cominciato ad essere in guerra con se stesso
vita insieme quando eravamo giovani appena sposati pen- e che ha seminato la disgregazione e la morte dovunque si
savamo di poter salvare il mondo e che fosse compito facile estende la sua influenza.
la costruzione della nostra coppia. Insomma ogni relazione contiene in sé la possibilità
Alle cose riuscite davamo grande importanza o ci si dolorosa della separazione e del distacco come atto di
abbatteva per i fallimenti. Con il passare degli anni, aiutati fedeltà a se stessi, di un concetto errato di felicità; cioè come
dalle END, abbiamo compreso che tutto è nelle mani di Dio atto di libertà. E’ un’affermazione indiscutibile della morale
e dipende dalla Sua Grazia. Oggi se pensiamo con gioia agli e filosofia laica che il divorzio sia un atto di libertà, che non
inizi, non li rimpiangiamo, perché siamo consapevoli e tollera vincoli formali. La parola libertà è carica evocativa e
abbandonati all’agire lento del lievito evangelico, sicuri suggestiva di un pensiero filosofico oggi molto diffuso.
della pazienza di Dio verso per noi. Desideriamo ricordare quanto ci diceva il cardinale C. M.
Vi citiamo la metafora di una “esperta” di vita di coppia. Martini nella predicazione degli esercizi a Gazzada, pubbli-
Marie d’Algoult: sposata con figli, lascia tutto per un amore cati in “Cammini laicali”. Meditando alcune pagine bibliche
romantico, vive in Toscana con nuove maternità, e dopo ci ha fatto conoscere la realtà di alcune coppie e famiglie non
essere stata abbandonata torna sola a Parigi. certamente esemplari. La stessa genealogia di Gesù, secon-
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do Luca, risalendo fino ad Adamo, ci richiama un gran testimoniano e sono resi capaci di medicare le situazioni
numero di coppie in difficoltà. difficili. Movimento prima di tutto di spiritualità, con una
Il cardinale elencava varie tipologie nelle quali il rapporto dimensione essenzialmente missionaria ed evangelizzatri-
di coppia è minato; la più importante, che leggiamo all’inizio ce.
della Scrittura, si ha, dove il rapporto di coppia entra in crisi, Innanzi tutto ricordiamoci che la vera preghiera:
perché in crisi è anzitutto il rapporto con Dio. Conduce all’azione.
Cosa possiamo fare davanti a tante coppie in crisi? Feconda l’azione.
Alla luce di due testi del Vangelo pensiamo la nostra L’azione ci riporta alla preghiera.
missione di laici sposati. Chi prega conosce Dio, lo scopre sempre di più e nasce
Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna in lui il desiderio di collaborare al Suo Regno.
sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, gli dicono: Nello stesso tempo è nella preghiera che ci si pone la
Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adul- domanda: che cosa devo fare?
terio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare L’autentica preghiera, il dialogo intimo con Dio non porta
donne come questa. Tu che ne dici? Questo dicevano per all’evasione, ma ci invita verso l’azione. L’impegno ci fa
metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, tuttavia scoprire la nostra incapacità e ci riporta alla preghie-
chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. E siccome ra, perché è necessario il Suo aiuto per portare frutto.
insistevano nell’interrogarlo, alzò il capo e disse loro: Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui,
Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra fa molto frutto, perché, senza di me non potete far nulla.
contro di lei. E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Ma (Gv. 15, 5).
quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, comincian- Convinti che ... chiedete quel che volete e vi sarà dato
do dai più anziani fino agli ultimi. Rimase solo Gesù con (Gv. 15, 7) ritorniamo a Dio per portargli il mondo nel quale
la donna là in mezzo. Alzatosi allora Gesù le disse: Donna, viviamo. Non solo il bello, ma anche le cose misere, i drammi
dove sono? Nessuno ti ha condannata? Ed essa rispose: e le incomprensioni delle coppie.
Nessuno, Signore. E Gesù le disse: neanch’io ti condanno; La Parola di Dio ci aiuta a capire l’ambiguità delle nostre
va’ e d’ora in poi non peccare più. (Gv. 8, 3-11) azioni e invochiamo la capacità di scegliere tra i mezzi utili
La folla vuole fissare la donna per sempre nella disgrazia. e quelli che non lo sono.
Gesù la salva e la invia testimone vivente di questo atto Nella preghiera si fa il bilancio della missione che Lui ci
divino di misericordia. ha affidata: facciamo troppo, facciamo poco, dobbiamo
Gesù racconta anche una parabola, che è veramente cambiare strada?
rivoluzionaria: Due uomini vanno al tempio, vanno tutti e Vorremmo soffermarci un momento su alcuni passi biblici,
due per pregare. Uno, il fariseo, dritto in piedi, pregava che ci sono sembrati particolarmente significativi.
così: “0 Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io
uomini, ladri, ingiusti, adulteri..”. vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate
Ebbene, uno esce con un peccato in più. Perché? Perché da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro
pregava senza misericordia, con il cuore pieno di orgoglio. per le vostre anime. Il mio giogo, infatti, è dolce e il mio
Nasce spontanea una domanda: perché Gesù parla così? carico leggero. (Mt. 11, 2-8).
Quale Dio ci manifesta? Quale Dio ci svela nel Vangelo? Un Nessuno potrà resistere a te per tutti i giorni della tua
Dio Pastore, misericordioso, disarmante, imprevedibile. Al vita; come sono stato con Mosè, così sarà con te; non ti
Dio che svela Gesù, i presunti giusti reagiscono e comincia- lascerò, non ti abbandonerò.
no a difendere la zona “presunta” del loro privilegio e Sii coraggioso e forte, poiché, tu dovrai mettere questo
mormorano “Costui riceve i peccatori e mangia con loro”. popolo in possesso della terra che ho giurato ai loro padri
Gesù vuoi correggere coloro che restano scandalizzati di dare loro. Solo sii forte e molto coraggioso, cercando
dalla rivelazione della bontà infinita dei Padre e nelle sue di agire secondo tutta la legge che ti ha prescritta Mosè,
parole l’orizzonte si allarga: Dio non è soltanto il Pastore che mio servo. Non deviare da essa né a destra né a sinistra,
guida e protegge il popolo dei “vicini”, ma è anche il Pastore perché, tu abbia successo in qualunque tua impresa. Non
che cerca appassionatamente il popolo dei “lontani”, cerca si allontani dalla tua bocca il libro di questa legge, ma
la pecora perduta. Chiama gli amici e i vicini dicendo: meditalo giorno e notte, perché, tu cerchi di agire secondo
“rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora quanto vi è scritto; poiché, allora tu porterai a buon fine
che era perduta.” (Lc. 15, 1-6). le tue imprese e avrai successo. Non ti ho io comandato:
Vengono in mente le parole inaudite che Isaia mette sulla Sii forte e coraggioso? Non temere dunque e non spaven-
bocca di Dio: tarti, perché è con te il Signore tuo Dio, dovunque tu vada.
Io, il Signore sono il primo e io stesso sono con gli ultimi. (Gs. 1, 5-9).
(Is. 41,4) Sì, è proprio così: meravigliosamente così. Mi fu rivolta la parola del Signore:
Può ciascuno di noi diventare l’uomo di misericordia, il “Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo,
samaritano verso l’altro? Capace di un amore concreto e prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato; ti ho
vivo dei prossimo sia esso il coniuge o altro, sia coppia stabilito profeta delle nazioni.
amica o coppia in difficoltà ed in sofferenza? Risposi: Ahimè, Signore Dio, ecco io non so parlare,
Noi facciamo parte di fin Movimento di spiritualità, non perché sono giovane.
un movimento di azione, ma un movimento di attivi. Agenti Ma il Signore mi disse: Non dire: Sono giovane, ma va’
polivalenti di evangelizzazione, diceva Pére Tandonnet. da coloro cui ti manderò e annunzia ciò che io ti ordinerò.
Persone che non solo coltivano una spiritualità, ma la Non temerli, perché io sono con te per proteggerti.
8 - Giugno 1999 END milano
Oracolo del Signore. Il Signore stese la mano, mi toccò figlio fedele descritto nella parabola dei figliol prodigo. O
la bocca e il Signore mi disse: Ecco, ti metto le mie parole l’uomo, che pregava senza misericordia e pieno di orgoglio,
sulla bocca. Ecco, oggi ti costituisco sopra i popoli e nella parabola del pubblicano e fariseo.
sopra i regni per sradicare e demolire, per distruggere e Si rende necessario quindi un nuovo modo di pensare la
abbattere, per edificare e piantare”. (Ger. 1,4-9) preghiera, la contemplazione, l’esperienza religiosa: un
Fratelli sia che mangiate, sia che beviate, sia che modo significativo per la condizione dei laici. Possibile
facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio. dentro il rumore della vita quotidiana, compatibile e compo-
Non date motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né nibile con le ordinarie condizioni di esistenza; tipico di chi
alla Chiesa di Dio; così come io mi sforzo a tutti in tutto, ha il “monte” come riferimento, ma è chiamato dalla sua
senza cercare l’utile mio, ma quello di molti, perché vocazione ad appartenere al mondo e a scoprire negli uomini
giungano alla salvezza. Fatevi miei imitatori come io lo i segni della presenza di Dio. E’ nata la necessità di una
sono di Cristo. (1 Co. 10, 31 -11, 1) nostra formazione ad uno stile di confronto - fra noi e con
Perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità tutti - che sia all’altezza della fede che professiamo e della
dei fratelli, premurosi nell’ospitalità (Rm. 12, 13) perfezione della carità alla quale tutti i discepoli di Cristo
Prendiamo da un testo del 1965 alcune riflessioni di sono chiamati.
giovani coppie, che hanno meditato con l’Abbé Caffarel la Una comunità profetica che esce da una pastorale ansio-
teologia del matrimonio di Maria e Giuseppe. “L’esempio sa di conservazione, verso una pastorale che faccia scaturire
della famiglia di Nazaret è proposto a tutte le famiglie nuove coraggiose strategie di annuncio e di testimonianza.
fondate da Cristo e che hanno Cristo come fondamento. Un progettare insieme aperto e profetico in ciascuna delle
Questo esempio è al tempo stesso un messaggio di nostre Chiese locali; espressione dell’amore del Padre per
speranza. Se le coppie cristiane non cercano di evitare la tutti e per ciascuno.
pedagogia divina, che opera nella loro vita, come in quella Una spiritualità cristiana, “anche e specialmente laicale”,
di Maria e Giuseppe, Dio li guiderà - con mano forte e a non più caratterizzata dalla fuga e dal disprezzo del mondo,
braccia tese - fino alla terra promessa, dove Lui le aspetta. ma dall’impegno nel mondo e dalla simpatia per il mondo
In questo caso il matrimonio sarà per loro un cammino di come via di santificazione. Un passo forse non vistoso
santità. Ma scrivendo queste pagine, il pensiero è rivolto a sotto il profilo umano, ma che avrà un grande valore agli
tante coppie nelle quali l’amore è malato, l’unione a brandel- occhi di Dio, se ci avrà aiutati ad amarci di più e se avrà
li, i cuori feriti. rinvigorita la nostra convinzione che la carità di Cristo non
Sono così lontane, come immaginano, dagli sposi di è la pietosa infermiera della storia, ma l’anima di una storia
Nazaret? No, essi sono dei figli malati, che temono di essere rinnovata.
meno amati da Dio o meno fortunati. Forse più peccatori di La riscoperta dei carisma delle END, Movimento di spi-
altri con la fatica di riconoscere la loro povertà. Non è ritualità coniugale per coppie unite dal Sacramento del
impossibile immaginare Maria che rivolta verso il Figlio, gli Matrimonio, ci deve tenere saldi e vivere l’Evangelo non
fa notare come a Cana: “Non hanno più vino, hanno già nell’ambiguità. Lo stato di vita di tutti noi è quello di coppie
esaurito le loro scorte di amore”. unite dal Sacramento del Matrimonio. In funzione di questa
Com’è che la spiritualità coniugale non interroga gli sposi condizione abbiamo ricevuto il dono della chiamata a far
di Nazaret per avere maggiori chiarimenti e direttive? La parte delle Équipes Notre-Dame. Rifiutiamo la tentazione,
spiritualità ricorre alle scienze umane, alla psicologia, all’an- come quella dei discepoli al monte Tabor. Installati spiritual-
tropologia. Questo non deve essere biasimato. E’ necessario mente facciamo tenda fra di noi. La nostra testimonianza
saper riconoscere il problema, quello che richiede per essere sarebbe oscurata. Non dimentichiamo mai le amare parole
risolto. La Grazia deve trovare un buon terreno per mettere di Gesù a Cafarnao “non ho forse scelto io voi, i Dodici?
radici. Tuttavia le coppie rimangono impoverite con le loro Eppure uno di voi è un diavolo.” (Gv. 6,70). E’ umiliante la
sole conoscenze o risorse umane. 0 anche con le sole figura di Giuda, sta con Gesù, ma tradisce.
nozioni teologiche. Mettiamo invece a disposizione delle varie chiese locali,
La realizzazione della coppia di Nazaret ha la fondamen- delle persone formate umanamente e teologicamente, con-
tale novità che Cristo ha portato, a questa sono chiamati chi vinte che occorre seminare. La crescita non ci appartiene.
vive il matrimonio”. E’ opera di un Altro.
Teniamo presente che le riflessioni che vi abbiamo appe- Sappiamo bene che, anche se le apparenze sembrano
na lette sono state pubblicate dall’Abbé Caffarel già nel scoraggianti, lo Spirito continua a lavorare la ‘pasta umana’
1965, e leggiamo le statistiche di un rapporto del febbraio recalcitrante. Non abbandoniamo lungo la strada alcuni
1999 sulla realtà dei matrimoni a Milano. Sono il 39,6% i fratelli desiderosi di costruire una vita umanamente felice e
matrimoni celebrati con rito civile, e il 17,5% sono al secondo cristianamente autentica.
matrimonio. E’ una città in crisi coniugale? Perché alle Potremmo proporre di:
coppie non importa più di tanto di essere sposate per fare - Accoglierli fraternamente e ascoltare la loro storia,
la scelta di mettere al mondo un figlio? Alcuni oggi senza perdere di vista che questa storia è sempre unica.
considerano “famiglia” quando questa si è formata davanti - Favorire la loro fede in Dio. L’importante per queste
all’altare, o al sindaco, o anche solo davanti alla culla. A coppie è stabilire una relazione autentica con il Signore,
questa città in crisi dobbiamo reagire con voglia di rinascita sostenuti dalla comunità con i suoi sacerdoti.
e di positività. - Ridire che Dio è amore, non vuole la sconfitta di
Il pericolo più grave per questi fratelli è di incontrare sulla nessuno, anzi invita a riprendere la strada.
loro strada il fratello maggiore, l’indefesso lavoratore, il - Spiegare che la preoccupazione della Chiesa è difendere
END milano Giugno 1999 - 9
i valori evangelici del matrimonio cristiano.
- Comunicare la Speranza.
La sessione:
che passione!
Ogni cristiano sa che il Signore si manifesta per mezzo e
nella comunità. Entreremo nella terra promessa dove Dio ci
guida, con mano forte e braccia tese, se al rendiconto
potremo affermare come il samaritano che senza pregiudi-
zio, abbiamo accolto i fratelli lungo la strada. Il Signore non Solo una coppia a Montesilvano:
ci ha fatto cristiani soltanto per proteggere la nostra fede,
per difendere quanto possediamo, ma soprattutto per ren-
speriamo di rifarci a Ciampino
dere testimonianza della speranza che è in noi. Il ritorno dalla sessione di Pescara è con l'animo pieno di
Beppino e Angiolamaria Gonano gioia e di entusiasmo.
Come in tutte le sessioni l'atmosfera che regna in quelle
Bibliografia giornate è sempre stupenda, l'amicizia che subito ci lega a
1) Prends chez toi Marie, ton épouse-Abbé Caffarel 1988 persone fino ad allora mai incontrate è una cosa eccezio-
2) Diocesi di Montréal - Famiglie divise un ruolo nella Chiesa -Il nale, e dimostra quanto il movimento si fondi su una
Regno - documenti 11/95 comunione di intenti, di sentire, di linguaggio, ed anche di
3) La pastorale dei divorziati-risposati e di quanti vivono in situazioni abitudine all'ascolto e al saper mettere in comune le proprie
matrimoniali irregolari o difficili. CEI 1979 esperienze, le proprie riflessioni.
4) Familiaris consortio, Giovanni Paolo II, 1981 Eravamo in 140 coppie, con una sessantina di bambini:
5) Reconciliatio et poenitentia, Giovanni Paolo II, 1984 purtroppo per mancanza di spazio altre 25 coppie non
6) Direttorio di pastorale familiare per la Chiesa in Italia, 1993 avevano potuto essere accettate.
7) Lettera ai Vescovi della Congregazione per la Fede, 1994 L'argomento era interessante, e molto ampio: Vivere il
tempo, abitare la storia.
Quattro relazioni generale: don Matteo Lepori, Alberto*
ed Anna Monticone (* ex presidente dell'Azione Cattoli-
ca), Adria Gallo e Rodolfo Venditti, padre Angelo Epis. E
quattro riunioni delle équipes di formazione (ben 16!), che
hanno costituito, come al solito, i momenti forti di cono-

EUPILIO 1998 scenza e di scambio, e di arricchimento attraverso le espe-


rienze e le testimonianze comunicate con lo spirito di
apertura che si instaura fra le coppie, in clima di preghiera.
Occasione di conoscenze fruttuose di coppie ammirevoli,
La segreteria del Card.
Martini ci ha trasmesso e di ri-incontro di altre, in immediata sintonia come se
la versione ufficiale del fossero passati pochi giorni anziché anni.
discorso tenuto ai nostri Quasi tutti i Settori italiani erano rappresentati, alcuni
responsabili lo scorso con un buon numero di coppie; è stato notato che del
novembre ad Eupilio. Settore di Milano era presente una sola coppia.
Lo consideriamo una Giorgio e Carla Beghi
"pietra miliare" per il Milano 10
nostro movimento: ci
vengono riconosciuti dei P.S. - Per un articolo più completo avremmo dovuto
carismi tutti particolari riportare alcuni spunti delle relazioni, ma fuori del
riguardo alle tematiche contesto forse non direbbero molto.
della famiglia, ma a ciascuno di noi, personalmen-
te, viene chiesto di mettersi a disposizione della
chiesa.
E' la parabola dei talenti che si incarna.
E' la chiamata dei laici alla missionarietà.
Sessione Nazionale
Abbiamo raccolto in un opuscolo, dal titolo 21 - 25 agosto 1999
"Eupilio 1998", il discorso del Cardinale e l'Esa-
me di coscienza della Regione Nord-Est: lo mettia- Ciampino (Roma)
mo a disposizione di tutti per trasmetterlo ai par-
roci, ai consigli pastorali, a quanti si occupano dei
problemi della famiglia e della preparazione alla Tema:

‘‘Vivere il tempo,
vita matrimoniale.
Diffondiamolo, ne vale la pena.
Chiedeteci le copie che vi servono: le metteremo
a vostra disposizione nel modo più rapido possibi-
le. abitare la storia’’
10 - Giugno 1999 END milano

IN COPPIA VERSO IL PADRE


Ritiro di Settore 21 marzo 1999
RICONOSCERE IL PADRE si tratta di una parola qualsiasi. Ogni espressione nasce da
una coscienza che si rivolge al Dio vicino, alleato, che
“DI TUTTI” appunto, sa, conosce a fondo il cuore dell’uomo. Non si
deve improvvisare, ci si deve presentare con l’umiltà del
Dio è Padre. “Crediamo di conoscere il Padre ma di fatto
figlio che guarda al Padre che non ascolta le parole, ma la
non lo conosciamo se non molto alla lontana: C’è dunque
supplica accorata di chi lo riconosce in pienezza nella sua
una scoperta da fare.” (p. 14). Effettivamente conoscere il
Padre significa disporsi ad accogliere un dono. Si tratta di paternità.
una rivelazione inedita a cui duemila anni di cristianesimo ASSIMILIAMO LA PAROLA
non ci possono aver abituato. Molte volte preghiamo una La scomodità della proposta di Gesù è evidente. Non si
“parola” e non la “Parola fatta carne” che ci annuncia Dio tratta di imbonire nessuno. Occorre invece imparare a
Padre. La paternità di Dio non è una caratteristica, ma una leggere dentro la nostra persona con quale animo ci dispo-
determinazione. niamo al dialogo con Dio Padre. Ci farebbe più comodo un
ASCOLTIAMO LA PAROLA Dio con cui trattare “alla pari” ed invece non è così. Fare
“Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre nostra questa parola significa, alla fine, metterci sul serio in
vostro. Non giudicate e non sarete giudicati; non condan- discussione.
nate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdo-
nato; date e vi sarà dato.” (Lc. 7, 36-38). Una parola siffatta
ITINERARIO PROPOSTO
apre prospettive inedite. Si tratta di un invito forte, non Comincia a pregare con il cuore. Non biascicare nulla con
rinviabile nel tempo. E’ un appello ad una decisione che ci le labbra. Scrivi la tua preghiera e riconoscila nel segreto.
rende dimora della misericordia, del rifiuto del giudizio Non inventare parole, ma lascia che il tuo spirito gioisca
gratuito, del perdono insperato e del dono di tutto se stessi. interiormente nel mettersi alla presenza di Dio. La sua
presenza ti interpella e ti spinge a cambiare le parole che non
ASSIMILIAMO LA PAROLA corrispondono al cammino che stai facendo personalmente
Quale capacità di dialogo abbiamo sviluppato in coppia? o in coppia.
Siamo davvero decisi nell’ascolto che edifica e crea le
condizioni per non sottovalutare questa visione di Dio. Fare
nostra questa Parola significa tradurre la conoscenza di Dio UN PADRE CHE PERDONA
Padre nella concretezza dell’agire quotidiano. “Nella luce della rivelazione del Padre espressa dalla
preghiera del Padre nostro, la vita del discepolo è dunque,
ITINERARIO PROPOSTO come qualunque altra esistenza umana, un pellegrinaggio,
Esercitarci ad accogliere l’altro nell’ascolto silenzioso, ma si caratterizza come pellegrinaggio del ritorno a casa,
nella comprensione. Riscoprire insieme il dono della pater- della conversione all’amore che perdona e sana le ferite
nità di Dio come occasione preziosa per un cammino di dell’anima e le lacerazioni della storia. Il discepolo vive un
preghiera in coppia. Scegliamo un momento settimanale di costante conversione, rapito verso una sempre più profon-
preghiera prolungata. da esperienza dell’essere amato da Dio Padre nel Figlio
Gesù”. (p. 39). Si tratta di uno sconvolgimento inatteso
DIRE INSIEME: “PADRE perché il perdono esige un alto prezzo: la conversione.
Occorre volgersi a Dio, acquisire la capacità di “mettere in
NOSTRO” ordine la propria vita”.
“Nessuno può essere davvero “figlio” se non in lui. Ogni ASCOLTIAMO LA PAROLA
“rifiuto del Padre” non sarà superato pienamente che en-
“Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche
trando in lui. Gesù infatti ci fa partecipi della stessa
voi fatelo a loro: questa infatti è la legge e i profeti” (Mt. 7,
condizione filiale: perciò ci mette sulla bocca il Padre nostro,
12). Il perdono è la luce da portare al fratello, è la buona
la preghiera dei figli, e ci dà il suo Spirito che in noi grida la
notizia di un amore gratuito e disinteressato in un mondo
parola che più di ogni altra esprime l’amore filiale: “Abbà,
che basa anche i rapporti umani sulla logica del guadagno,
Padre!”.” (p. 33). Gesù non ci mette ai margini, ci coinvolge
del prestigio, dell’immagine, del potere. Chi ha fatto l’espe-
in pienezza. La preghiera è il grido del figlio che sa di avere
rienza di essere perdonato sa che ne deriva una gioia
un interlocutore attento e vicino. indicibile. Il perdono rivela un aspetto essenziale del Padre.
ASCOLTIAMO LA PAROLA Se il discepolo non giunge a perdonare rischia di mutilare
“Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali la “buona notizia”.
credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate ASSIMILIAMO LA PAROLA
dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose
Il primo dono da chiedere è quello di una fede che impari
avete bisogno prima che gliele chiediate” (Mt. 6, 7-8). Non
a scrutare il proprio cuore. Si tratta della fonte di ogni remota
END milano Giugno 1999 - 11
azione verso l’altro. Lasciare saggiare il cuore da una Il Regno è già qui ed ora, è instaurato nel cuore del
disposizione di attesa fiduciosa della volontà di Dio signi- discepolo. Perché non avere il coraggio di una dedizione ad
fica sapere attendere, disporsi ad un’attesa operosa. E’ allargare i confini del Regno a tutto ciò che noi siamo
tempo di rompere ogni indugio: la Parola chiede di nutrire personalmente o in coppia. Impariamo a mettere al servizio
la nostra intimità. del Regno ciò che noi siamo: il nostro tempo, la nostra
operosità, i nostri doni, la nostra disponibilità all’annuncio
ITINERARIO PROPOSTO del vangelo nella città secolare, nell’ambiente di lavoro, nel
Il “dovere di sedersi” è per la coppia la riscoperta del parentado.
perdono quotidiano. Porsi uno accanto all’altro nella cer-
tezza che il perdono edifica continuamente una comunione
d’intenti e di affetti indispensabile. La coppia che resiste a
questa proposta si affidi a un padre spirituale che si ponga
al suo fianco. La preghiera ed il colloquio spirituale che si
instaura in questa occasione rimuove parecchi ostacoli del
passato o del presente che diventano pietra d’inciampo nel
cammino di coppia.

IL PADRE CI ADDITA IL
REGNO
“Sullo sfondo del linguaggio semitico (“passivo divi-
no”), le prime tre invocazioni del Padre nostro chiedono che
sia Dio stesso ad agire. I discepoli sono quindi tali non per
loro merito e loro forza, bensì perché raggiunti da questo
dono gratuito, per il quale in essi viene santificato il Nome
di Dio, si compie l’avvento del Suo Regno, è realizzata la Sua
volontà sulla terra.” (p. 36-37). C’è un dinamismo in questa
paternità. Il discepolo non può “dormire sugli allori”, ma
deve essere vigilante perché orientato verso il Regno. Non
è un regno da conquistare, ma da accogliere, a cui fare
spazio.
ASCOLTIAMO LA PAROLA IL PADRE ANNUNCIATO
“Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel
Regno dei Cieli. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, IN PIENEZZA DA CRISTO
Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato “La scoperta pratica di Dio come padre avviene quindi per
demoni nel tuo nome e compiuto prodigi nel tuo nome e noi in Gesù Cristo: solo lui lo rivela in pienezza.” (p. 35). E’
compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò interessante cogliere il momento della rivelazione ultima di
loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi Cristo: “Nella sua dolorosissima agonia Gesù ci insegna ad
operatori d’iniquità.” (Mt. 7, 21-23). essere figli: lo fa anzitutto assumendo su di sé l’angoscia
Il Regno dei cieli ha delle esigenze serie che non ammet- che il cuore umano prova davanti alla morte. Gesù non
tono patteggiamenti all’ultimo minuto. La chiarezza del ritorce questa angoscia contro il Padre, quasi facendogli
dettato evangelico è apparentemente sconcertante. Niente colpa di avergli dato quella vita che ora precipita verso il
prove d’appello per il discepolo che si è fermato ad una fede baratro. Il Padre non è la controparte verso cui lanciare il
di facciata o di superficie. La condanna di Gesù rende più rancore del rifiuto; è, invece, il confidente a cui rivolgere
evidente la meta finale del Regno: è un dono che non si l’invocazione estrema, fidandosi senza riserve del Suo
vende, si accoglie e basta. disegno, per quanto oscuro e misterioso.” (p. 34). Siamo di
fronte ad una rivelazione impegnativa, che ci mette a dura
ASSIMILIAMO LA PAROLA prova. Si tratta di una rivelazione che nel suo carattere unico
Ogni discepolo deve avere il coraggio di riscoprire la ci introduce ad una grazia senza precedenti. E’ il momento
propria “nudità” spirituale. Senza coscienza dei propri limiti della nostra scoperta del volto del Padre: incominciamo ad
e della propria fragilità nativa l’uomo non coglie l’esigenza
individuarne i tratti qualificanti.
della conversione radicale alle esigenze del Regno. Se tali
esigenze ci spaventano è perché non abbiamo colto la ASCOLTIAMO LA PAROLA
signoria di Dio sulla nostra umanità. Siamo ancora in balia “Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e
di noi stessi, non ci siamo fidati completamente di lui. La odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e
debolezza dell’uomo non è di ostacolo al Regno. E’ la pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre
mancata assunzione della libertà del servizio per il Regno vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e
che ci potrà negare l’ingresso tanto sperato. sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.
In fatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete?
ITINERARIO PROPOSTO Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto
12 - Giugno 1999 END milano
Continua da pagi-
na 11 ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non
soltanto
fanno così anche i pagani? Siate voi dunque perfetti come
Ritiri per coppie di sposi
è perfetto il Padre vostro celeste. (Mt. 5, 43-48). Questa
24-27giugno-FossatodiVicoPG-CasaS.Benedetto - Don Luigi
parola attende una fede forte che la ascolti. Ogni silenzio di
Cozzarin
fronte a questa parola per noi diventa una rinuncia, una
mancata adesione che deve farci riflettere. 5-8 agosto - Casaglia MI - Villa Annunciata - Don
Luigi Cozzarin
ASSIMILIAMO LA PAROLA
E’ il momento delicato che il Vangelo sempre ci propone: 18-21 agosto - Certosa di Pesio CN - Missionari della
la strada del discepolo. Stare dietro a Cristo significa andare Consolata - Tel. 0171 738123 - Con bambini
nuovamente in croce. Il discepolo va in croce da figlio. Si
26-29 agosto - Pianezza TO - Villa Lascaris - Tel. 011
tratta di una scelta impegnativa, ma necessaria. Il Vangelo
9676145 - Con bambini
esige il prezzo della croce. Noi chiediamo a lui la forza di non
farci mai rinnegare la croce: la fonte della salvezza. La croce 30 agosto -3 settembre - Sestri Levante GE - Opera
mette in difficoltà chi deve abbracciarla, chi deve fidarsi. Madonna del Grappa - Mons. Dante Lanfranconi
Eppure la croce è eloquente da sé, non ha bisogno di alcuna
aggiunta ascetica: la sua nudità ci deve bastare. Prendere Tutti i fine settimana - Eremo di Caresto PS - Comu-
nità di Caresto - Tel. 0722 8497 - Con bambini
la croce ogni giorno significa “farla nostra” nella fede.
ITINERARIO PROPOSTO
Imparare ad accogliere la croce quotidiana nella sua
nudità. Non cercare spiegazioni ad ogni costo per ogni
avvenimento. Saper guardare alle difficoltà nell’ottica della
parola di Dio, dello “sperare contro ogni speranza”. Il
vangelo attende uomini, donne, coppie rinnovate da un
amore di Dio Padre che ispira cammini meravigliosi, ma nello
stesso tempo umili e nascosti. L’eventuale sofferenza sarà
posta davanti a colui che è padre anche nel momento del
dolore.

DOVERE DI SEDERSI
- Siamo capaci di porci in ascolto della paternità di Dio
quale momento “riposante” del nostro essere coppia e nello
stesso tempo riusciamo a vivere questa dimensione come
scambio fraterno che ci rimotiva profondamente nella vita
di coppia?
- La paternità di Dio ci invita a pregare in un modo nuovo,
a giudicare il mondo in un modo inedito, a proporci
quotidianamente la meta del regno di Dio. Come si incarna-
no queste prospettive nella nostra coppia? Redazione: Biagio e Marina Savarè
- Il dovere di sedersi è grazia da donare reciprocamente: Équipe Milano 10
di fronte al Padre ed alla sua parola, di fronte al perdono Via Ippolito Nievo 28/1 - 20145 MILANO
quale prospettiva centrale dell’incontro reciproco, di fronte Tel. 02-48007432 Fax. 02-43980432
al vangelo che chiede il riferimento a Gesù crocifisso e Segretario telefonista: Pietro Savarè
risorto per noi. Quale fatica dobbiamo vincere per poter
arricchire questo “dovere” che per la nostra coppia è
momento di grazia e di crescita?
Don Maurilio Frigerio
Sommario
Argomento Pag.

Ricordiamo a tutti gli Équipiers che il nostro Verso l'estate - P. e L. Avesani 1


giornalino nasce da contributi spontanei, che gli Quanti fallimenti!... - Padre Henri Caffarel 2-3
articoli vengono impaginati in modo artigianale e Esercizi spirituali in coppia - Dai libretti verdi 3
che l’ordine in cui essi compaiono è solo casuale. Equipes miste - Biagio e Marina Savarè 4-5
Solo gli articoli firmati “Équipe di Settore” espri- Una preghiera insieme 5
mono la posizione del Settore: tutti gli altri sono Giornata di Settore a Pavia - G. e A.M. Gonano 6-9
proposte che possono essere oggetto di riflessione e
La Sessione: che passione - G. e C. Beghi 9
confronto, nel rispetto di un fraterno pluralismo
Paolo e Lidia Avesani In coppia versi il Padre - Don Maurilio Frigerio 10-12

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