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GIORNALINO DI SETTORE
N° 6 – Marzo 2010
Il 13 febbraio partecipando al convegno organizzato A tutti voi, un augurio di lungo e fecondo cammino
dalla diocesi per la XXIX Giornata della Solidarietà nelle Equipe Notre Dame e nella Chiesa.
dal tema “Il lavoro tra precarietà, qualità della vita e
spiritualità”, siamo stati sollecitati infine sulle attuali Vi salutiamo con questa preghiera a noi molto cara:
problematiche socio-economiche (vi rimandiamo “Venga, o Signore, la tua Chiesa ! Sia più bella di
all’approfondimento che segue). Su questi aspetti si sta tutti i sogni, più bella di tutte le lacrime di chi visse e
interrogando il nostro decanato, dove il Consiglio morì nella notte per costruirla. Sia il tuo corpo, e tu la
Pastorale Decanale ha promosso un gruppo di lavoro: sua vita”(Anonimo).
la “Commisione decanale per la responsabilità sociale”.
Tra le iniziative recentemente promosse da questa Un abbraccio
commissione c’è stata una serata di riflessione Antonella e Giovanni Grasso - CRS
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END – Settore Milano A Marzo 2010
E' già da qualche settimana che cerco le parole giuste per questo articolo. Ho anche provato a
cedere a qualcun altro l’arduo compito. Nello stesso tempo è anche vero che, dopo un iniziale
lavoro di squadra, mi sono occupato prevalentemente in prima persona di tenere "freschi" i
contenuti del sito web del settore di Milano, convinto da sempre che "internet possiede
caratteristiche eccezionali. È infatti caratterizzato da istantaneità e immediatezza, è presente in
tutto il mondo, decentrato, interattivo, indefinitamente espandibile per quanto riguarda i contenuti,
flessibile, molto adattabile. È egualitario, nel senso che chiunque, con gli strumenti necessari e una
modesta abilità tecnica, può essere attivamente presente nel ciberspazio, trasmettere al mondo il
proprio messaggio e richiedere ascolto." (cfr. Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali – Etica in
internet)
L'entusiasmo si è rafforzato quando, dopo il ritiro di settore dello scorso settembre, Marcello
Torriani si è fatto vivo con la bella sorpresa di un sistema molto amichevole per condividere nel
web notizie, opinioni, appuntamenti. Tutto questo è da allora disponibile digitando
www.endmilano.it. Essendo il sistema strutturato come un “social network” per accedere e
contribuire è richiesta una semplice registrazione.
Ora sono trascorsi alcuni mesi e ci ritroviamo ancora con Marcello a condividere quasi in solitaria
la gestione, la manutenzione ma soprattutto la frequentazione di questo luogo di incontro virtuale.
Siamo ben consapevoli che la rete, nonostante la popolarità di fenomeni come Facebook, non può
sostituire la concretezza delle relazioni "faccia a faccia" che con continuità sperimentiamo nelle
nostre equipe e negli incontri del settore.
Quanta ricchezza di pensiero e di esperienze si portano a casa in questi bei momenti di condivisione
all'interno delle END! Perché allora non continuare a condividere il frutto dello studio insieme
anche in questo spazio virtuale, a disposizione in modo particolare per chi non sempre riesce a
uscire dal ristretto ambito della propria equipe ?
Anche il mondo virtuale per vivere deve essere frequentato. E' per questo che vi aspettiamo online.
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END – Settore Milano A Marzo 2010
svolgere la propria azione di Chiesa. Tirarsi indietro timidamente per paura della tecnologia o per
qualche altro motivo non è accettabile, sopratutto in considerazione delle numerose possibilità
positive che Internet offre. Metodi per agevolare la comunicazione e il dialogo fra i suoi stessi
membri possono rafforzare i legami di unità tra di loro."
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END – Settore Milano A Marzo 2010
Compartecipazione allora è riscoprire il progetto Sempre ne vale la pena, per quanto grande ci
che Dio ha su di noi, riscoprire il nostro essere appaia la fatica o lo sforzo che dobbiamo fare;
coppia, è far vedere il volto di Dio. come diceva un sacerdote “ Il Signore non si
Il volto di un Dio che dice: ‘quante notti ho lascia mai vincere in generosità”.
vegliato su di voi’… come fa una madre per i Quante volte lo abbiamo sperimentato nella
propri figli. nostra vita concreta! Infatti anche questa volta è
Quali sono le difficoltà e fatiche nel vivere la stato così. Il Signore ci ha regalato una giornata
compartecipazione? positiva, piena, si è rivelato a noi già dal primo
1) Perdita di identità. mattino nell’incontro con gli altri equipiers, nei
Un primo ostacolo a vivere la loro saluti e nei loro sorrisi pieni di calore e di
compartecipazione insieme in casa è la perdita accoglienza fraterna, prima ancora di cominciare
del senso della vita cristiana, il dimenticare la l’incontro vero e proprio.
via della Croce. Dimenticare che la croce è il Poi abbiamo ascoltato con attenzione e con un
‘Metodo’ per l’esistenza di Dio e nostra, po’ di emozione ciò che raccontava Padre
essenziale per la via della Salvezza. Angelo sugli incontri dell’equipe internazionale:
Cristo crocifisso non è una cosa da portare ci ha fatto respirare un po’ dell’universalità della
‘appesa’ (vedi polemica sul crocefisso nelle Chiesa; ci sembrava di vederli questi fratelli
aule), ma ha un significato profondo, come la equipiers dell’altro capo del mondo, così diversi
fatica di costruire la nostra vita. per alcune caratteristiche ma così simili a noi per
2) Durezza del cuore. umanità e debolezze.
Per la Bibbia questo è il peccato più grave, si È stato importante entrare in quest’ottica
tratta dell’ incapacità di cogliere le azioni di ‘mondiale’ perché spesso pensiamo al nostro
Dio nella nostra vita. Del rimanere fermi nelle orticello e non guardiamo un poco più in là.
proprie abitudini, in schemi fissi, in etichette.. Padre Angelo, facendoci riflettere sulla
Occorre invece essere aperti a cogliere le compartecipazione, ha rimesso a fuoco
urgenze che interpellano la nostra vita, perché: cognizioni che, in parte, già possedevamo, ma
‘Dio parla nella storia’. che riprendevano vita sotto la lente di
Come realizzare la Compartecipazione? ingrandimento della sua analisi.
Attraverso il metterci in ascolto di Dio e della È stato bello anche il breve, ma intenso scambio
Sua Parola! Ma c’è spazio per questo nella tra l’assemblea e il relatore: a noi è piaciuto il
nostra vita? Ricordiamoci che fare questo spazio momento in cui, in risposta ad un intervento, ci
è propedeutico alla Compartecipazione! ha ricordato che dobbiamo essere il “ceppo
Quali altre componenti costitutive della santo” che non può avere troppi polloni cioè,
Compartecipazione, senza le quali non c’è fuor di metafora, ci ha fatto comprendere che
‘equipe’, ma al massimo un gruppo di amici? non dobbiamo illuderci di essere più fecondi
I punti concreti di impegno End, cuore della quando facciamo molte attività, anzi, è vero il
nostra vita… contrario: dobbiamo essere capaci di sfrondare,
Nota: crescere nella santità non è solo un fatto andare all’essenziale, facendo poche cose ma
personale, ma di coppia, di equipe, è capacità di bene.
guardare al futuro insieme, di pregare insieme, Dopo il pranzo al sacco, consumato in
di alimentare l’amore! semplicità, la nostra domenica ci ha regalato un
altro momento di grande intensità spirituale:
Marinella e Idilio Baitieri (Milano 9) l’adorazione eucaristica, che abbiamo percepito
come la benevolenza del Signore che ci invita a
IMPRESSIONI sulla Giornata
riposarci un po’ in Lui.
Il ritiro si è concluso con la celebrazione della
Domenica mattina: ancora un’altra levataccia, S. Messa, un altro momento di grazia, donatoci
per andare all’incontro di settore. Mentre ci dal Signore per riprendere con più forza il
alziamo a fatica, palesemente assonnati, un cammino: vi hanno partecipato anche i bambini
pensiero un po’ scomodo: ne varrà la pena? con la loro presenza a volte un po’ chiassosa, ma
Poi la voce interiore positiva, quella che pur sempre gioiosa e perfino i responsabili
dovremmo sempre ascoltare, ci dà la risposta: regionali, i Martinelli, che, sfidando il blocco del
certo che ne varrà la pena! traffico, sono arrivati da Varese per conoscerci,
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dandoci la sensazione di appartenere tutti alla dalla sorgente è stata portata ai villaggi non ha
grande Chiesa di Cristo. più mal di pancia…la responsabile che tutte le
Come Pietro e Giovanni anche noi abbiamo un settimane va a controllare alla sorgente che tutto
po’ desiderato di fermare il tempo e non vada bene e le strade là sono ancora sterrate e c’è
scendere dalla vetta della contemplazione molto dislivello…
perché, come ben commentava il celebrante, E poi i bambini che sbucano da ogni parte…le
dopo aver contemplato DIO diventiamo loro manine che ci toccano, ci annusano, ci
“luminosi” anche per gli altri. vogliono tenere per mano, vogliono giocare e
parlare e tanta voglia di vivere nonostante le
Luisa e Ludovico La Cognata (Pavia 1) difficoltà, di conoscere, di cogliere le differenze
e di accoglierle..
Vita degli Equipier
A Njandiwa eravamo noi i diversi, gli stranieri,
quelli che avevano la pelle di un colore diverso,
2010 anno del contatto….con l’africa dei capelli diversi e forse non avevamo mai
provato così tante emozioni insieme… abbiamo
Ciao, siamo una coppia sposata da 23 anni, due ammirato il loro vivere in simbiosi con la natura,
figli e dopo tante esperienze vissute in Italia nel con il loro territorio e quello che gli offre,
sociale, nel volontariato scout, nelle Parrocchie, ascoltato le chiacchiere all’ombra del grande
nell’END…….. albero e pur non capendo una parola abbiamo
siamo andati …in Africa! Per toccare con mano sentito la cordialità e l’allegria del ritrovarsi.
quanto avevamo tanto sentito parlare e per L’incontro con le classi di bambini e i loro
quello che ci eravamo impegnati con attività maestri, sotto gli alberi, con la lavagna
varie in Italia. appoggiata ad un tronco, sull’isola di Kiwa, ci ha
Siamo andati in Kenya, a Njandiwa sul lago fatto riflettere sulla centralità dell’uomo e non
Vittoria a vivere un’esperienza che conosciamo delle cose…Poi calava il sole, il buio avvolgeva
da anni ma che non avevamo ancora potuto tutto e non restava che qualche allegro vociare
vedere di persona: l’Italian Kenyan Scout degli studenti in lontananza..e le luci delle
Development Project. barche dei pescatori sul lago.
Si tratta di un progetto di auto sviluppo iniziato In pochi giorni ci siamo ripresi quel contatto con
nel lontano 1976 da alcuni capi scout italiani che la vita e la natura che a Milano si sta perdendo
ne hanno gettato le basi e che ha permesso di per il troppo cemento, la troppa fretta, le troppe
migliorare le condizioni di vita di una vasta cose che ci circondano e ci allontanano dagli
popolazione che bevendo l’acqua del lago altri, da un rapporto vero umano che invece è
soffriva di molte malattie. così arricchente!
Grazie alla graduale sensibilizzazione degli Il progetto ha buone idee e prosegue il suo
abitanti dei villaggi e all’aiuto volontario di tanti cammino anche ora che siamo tornati a casa.
italiani si è giunti alla graduale costruzione di E’ base di formazione ed esempio di auto
una canalizzazione dell’acqua di una sorgente in sviluppo, educazione all’autogestione che si sta
un acquedotto, poi scuole, un dispensario, una replicando in altre comunità vicine e in altri
sartoria, un centro per la formazione dei Stati.
maestri..Si sono costruite strutture di Abbiamo nei ricordi anche altri luoghi magnifici
accoglienza per gli operatori del luogo che ora del Kenya: le giraffe, le zebre, i rinoceronti, i
lavorano per il progetto che si autofinanzia quasi facoceri, i bufali, le antilopi e i tantissimi
completamente, che lavora seriamente fenicotteri del lago Nakuru ci hanno affascinato,
promuovendo iniziative che migliorino le i mercati colorati e poveri ci hanno attirato, ma
condizioni di vita dei villaggi circostanti che poi credo che non potremo mai dimenticare gli occhi
essi siano in grado di portare avanti… dei bambini e la loro semplicità
Difficile raccontare in breve quanto abbiamo nell’accoglierci…
percepito da questo contatto…l’accoglienza, la CHE SIA QUESTO IL MAL D’AFRICA ????
serietà nella semplicità del luogo: due maestre
per 100 bambini di varie età… un medico da Annabella e Massimo Cilluffo (Milano 9)
solo in un dispensario in cima ad una montagna, Per chi vuole approfondire il progetto Harambee
un vecchio che racconta che da quando l’acqua http://www.brownsea.it
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questi temi, riflessione che deve coinvolgere
anche noi.
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Fate avere i vostri contributi, segnalazioni, idee
alla CRS (coppia responsabile di settore Milano
A) Antonella e Giovanni Grasso
agegrasso@inwind.it o alla CRC (coppia
responsabile cultura) Marinella e Idilio Baitieri
idilio.baitieri@unimi.it . Li aspettiamo.
http://www.chiesadimilano.it/famiglia
Per le famiglie che vivono o hanno vissuto
un’esperienza di affido e di adozione e per tutte
quelle interessate ai temi dell’accoglienza.