Equipe Notre Dame – Settori Milano A e B

Anno 22° numero 3 - Ottobre 2004

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In questo numero
Il nostro “Eccoci!” al Signore e ai fratelli......................................................................2
Invito inaspettato.......................................................................................................4
L'eredità di Padre Caffarel...........................................................................................5
Il dovere di sedersi......................................................................................................5
Speciale ALBINO........................................................................................................7
Siamo già perdonati! Approfittiamone!!.......................................................................7
Vita dei nostri settori..................................................................................................9
Sui passi di Gesù: come famiglie, da pellegrini in Terra Santa.....................................9
La nuova equipe di Paderno si presenta....................................................................11
Un fine settimana a Caresto......................................................................................12
La preghiera.............................................................................................................13
Preghiere del Quotidiano...........................................................................................13
Calendario dei settori................................................................................................14
Angolo dei Libri........................................................................................................15
Ai Crocevia dell'amore - Tracce di spiritualità coniugale............................................15
Avvisi.......................................................................................................................16
Annunci...................................................................................................................17
Don Silvano..............................................................................................................17

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Il nostro “Eccoci!” al
Signore e ai fratelli
Dina e Michele Dicorato
responsabili del settore Milano A
Sapevamo che il settore di Milano si
sarebbe diviso e che, quindi, sarebbe
rimasto vacante il servizio di coppia
responsabile.
Avevamo avuto in precedenza un
segnale, anche se debole, da Tullio e
Maria Luce, di chiamata al servizio,
peraltro di un settore nuovo. Avevamo
risposto di no. Un no deciso, anche se
espresso in modo discreto. Era un no
permeato di preoccupazioni e di timori,
di chi si sente inadeguato al compito, di
chi pensa di non farcela per motivi di
salute.
Poi il segnale alla chiamata, anche se
fatto con discrezione, è diventato sempre
più forte. Il nostro no è diventato
titubante. Siamo andati in crisi, di
silenzio. Un silenzio positivo, però, di
riflessione. Ognuno di noi (l’abbiamo
scoperto dopo, rompendo il silenzio nel
quale ci eravamo rifugiati) rifletteva non
più sul sentirsi impreparato, ma sul
senso di responsabilità nell’accettare o
rifiutare il servizio.
Ci sentivamo responsabili nel rispondere
sì perché, mettendoci al servizio dei
fratelli, avremmo avuto tanti compiti e
scadenze in più. Allora abbiamo
ripensato a Giuseppe e Dolores Parolini,
a Paolo e Laura Casalone, a Paolo e Lidia
Avesani, a Tullio e Maria Luce Galleno,
coppie responsabili di settore in tutto il
periodo che ci ha visti equipiers. Ognuno
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di loro ci ha arricchiti, testimoniando
l’Amore di Dio, con il servizio. Come loro,
avremmo potuto portare noi stessi per
come siamo, sicuri che il Signore non ci
chiede cose grandi.
Ma anche responsabili nel rispondere no
perché, credendo nel Movimento e in
tutto ciò che esso propone, saremmo
venuti meno a uno stile, a una regola:
l’alternanza, la rotazione nel servizio agli
altri.
Eravamo combattuti.
Ci è stato suggerito dal nostro Parroco di
fare un triduo di preghiera, per poi
decidere e soprattutto per conoscere la
volontà di Dio su di noi.
Il terzo giorno del triduo, festa di S.
Mattia, Dina è stata invitata a leggere
durante la S. Messa le letture. La
sorpresa è stata grande quando ci siamo
accorti che era una risposta per noi: S.
Mattia scelto per ricostituire il numero,
che Gesù aveva indicato, dei testimoni
della Sua resurrezione (At 1, 15-17.20-
26). Inoltre il Vangelo era ancora più
chiaro come messaggio: “Non voi avete
scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho
costituiti perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga; perché tutto
quello che chiederete al Padre nel mio
nome, ve lo conceda. Questo vi
comando: amatevi gli uni gli altri (Gv 15,
16-17)”.
Abbiamo risposto: “Eccoci, Signore, ci
fidiamo di Te, puoi contare su di noi”.
I timori e le preoccupazioni li abbiamo
lasciati nelle mani di Gesù, perché operi
secondo la Sua volontà, servendosi di
noi. E così abbiamo iniziato serenamente
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il nostro servizio, preparando a metà responsabile di settore, con la gioia di

settembre il ritiro di Albino con Mary e testimoniare le grandi opere che il
Gigi Besana, responsabili del settore Signore ha fatto per noi, facendoci
Milano B. conoscere, grazie a Luisa e Ludovico La
Cognata – Pavia 1, le Equipes Notre
Andando a fine settembre al raduno
Dame.
nazionale di Ciampino per le coppie
responsabili di settore, e confrontandoci Chiamati a dare il nostro contributo nel
con esse, abbiamo avuto la conferma sostenere e animare il cammino
che, nel servizio agli altri, non occorre spirituale e umano di ogni coppia delle
essere efficientisti ma efficaci nel equipes, nel clima di condivisione e
messaggio di portare se stessi per quello accoglienza, siamo fiduciosi della
che si è. collaborazione delle coppie di
collegamento, delle coppie responsabili
Siamo una coppia che è sul cammino
di equipe, del consigliere spirituale della
dell’intesa coniugale, familiare e della
equipe di settore (che speriamo di
crescita spirituale, che ha capito
trovare al più presto) e di tutte le coppie
l’importanza della Grazia del
del settore.
Sacramento del matrimonio, che si sente
affiancata, nelle difficoltà di percorso Consapevoli che ogni servizio è un dono
della vita, dal Signore, Padre che il Signore ci fa, dandoci
misericordioso di tutti, fratelli tra noi. l’opportunità di crescere spiritualmente
e umanamente, chiediamo a tutti di
Allora eccoci, dopo dieci anni di equipe e
pregare lo Spirito Santo perchè operi con
due servizi come coppia responsabile di
noi, per la vitalità e la fecondità del
equipe, a dire: “Ci fidiamo di voi, potete
nostro nuovo settore.
contare su di noi”, perché crediamo che
la barriera della chiusura possa essere Vi salutiamo con affetto e amicizia, con
abbattuta dalla comunicazione, perché la preghiera:
ogni coppia possa svelarsi e proporsi agli
altri per come è, in atteggiamento di
ascolto e di accoglienza. Viviamo un infinitesimo intervallo del
Tuo tempo infinito.
Allora eccoci, dopo un servizio di coppia
di collegamento, a dire: “Il dono d’amore Fa’, Signore, che noi possiamo
non dobbiamo tenercelo dentro ma incontrare tutti, nostri fratelli.
manifestarlo” in ogni occasione e
iniziativa che il Movimento propone,
perché ognuno di noi, nel momento dello
scoraggiamento, si senta, come i Dina e Michele Dicorato
discepoli sulla strada di Emmaus,
affiancato dal Signore che è sempre
presente, e ci sostiene con la Sua Parola,
e con la parola espressa dalle coppie ,
che fanno lo stesso nostro cammino.
Allora eccoci, in questo servizio di coppia

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Invito inaspettato
di Mary e Gigi Besana
responsabili del settore Milano B
Quando è arrivato, inaspettato, l’invito
ad assumerci l’impegno di Coppia
Responsabile d’Equipe si sono affacciati
alla mente molti interrogativi e dubbi,
legati alla nostra inadeguatezza e ai
nostri limiti, ma contemporaneamente ci
sono risuonate le parole del Vangelo:
“Gratuitamente avete ricevuto,
gratuitamente date.” (Mt. 10,8)
Abbondantemente abbiamo ricevuto dal
Signore nei trenta anni di matrimonio, di
cui diciannove nelle END.
L’ Equipe ci ha aiutato a prenderci cura
della nostra coppia ed a coltivarne la
spiritualità.
Presa coscienza dei piccoli passi fatti,
possiamo sicuramente dire che saremmo
stati diversi senza la condivisione in
equipe e senza i suggerimenti del
“metodo” che ci ha fatto crescere,
richiamandoci continuamente il dovere
di sedersi, la preghiera personale e di
coppia, l’ascolto della Parola,....
Senza gli altri il nostro cammino sarebbe
stato senz’altro diverso, più faticoso,
probabilmente più incerto, in cerca “di
un metodo”.
La partecipazione a momenti comunitari
e gli altri servizi da noi svolti nel
movimento come responsabili di equipe
e come coppia pilota (tre volte), sono
stati esperienze arricchenti che hanno
dato origine a relazioni profonde e
gioiose che perdurano e si
approfondiscono nel tempo.
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L’immagine di una rete di famiglie ci è
sempre stata cara: ci piace immaginare
il settore come un pezzo di questa rete in
cui i nodi sono le coppie e le maglie i
molteplici collegamenti, le relazioni; ogni
nodo è a sua volta collegamento con
maglie diverse.
Nodi e maglie si ispessiscono e si
rafforzano per volere comune e per
scelta di ciascuna coppia; pensiamo però
che il movimento fornisca strumenti
anche per questo.
Vorremo che, attraverso questa rete di
relazioni e di accoglienza reciproca
passasse anzitutto la Buona Novella e
l’attaccamento al Movimento che aiuta le
coppie ad essere, a loro volta buona
notizia ed a vivere il ministero di Sposi
nella Chiesa e nella società.
Ci auguriamo che gli incontri proposti
dal Movimento vengano visti e vissuti
come momenti nei quali passa la Grazia
ed occasioni di crescita nel cammino
della coppia.
Ringraziamo fin d’ora le coppie di
collegamento, le coppie responsabili di
equipe, le coppie dell’equipe cultura,
dell’equipe DIP con le quali
collaboreremo più strettamente e tutte le
coppie del settore per l’aiuto che
potranno darci.
Un grazie di cuore a Maria Luce e Tullio
per quanto hanno fatto nel triennio
passato e per i consigli che ci hanno
dato e continueranno a darci.
Per finire auguri a Dina e Michele ,
Coppia Responsabile Settore Milano A
con cui stiamo condividendo
splendidamente il servizio.
Con amicizia, Mary e Gigi Besana
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L'eredità di Padre Caffarel
Il dovere di sedersi
Tratto da “Ai crocevia dell’amore” di
Henri Caffarel ed. Ancora (pp 89-92)
a cura di Lucia e Cesare Reverdito
Il Cristo, nel Vangelo di Luca (Lc 14),
preconizza il «dovere di sedersi»:
«Chi di voi, volendo costruire una torre,
non siede prima a calcolarne la spesa, se
ha i mezzi per portarla a compimento?
Per evitare che, se getta le fondamenta e
non può finire il lavoro, coloro che
vedono comincino a deriderlo, dicendo:
“costui ha iniziato a costruire, ma non è
stato capace di finire il lavoro!”».
Oggi, nel secolo delle velocità vertiginose,
è più opportuno che mai raccomandare
questo dovere misconosciuto.
Non penso di dare un giudizio temerario
sostenendo che i migliori sposi cristiani,
quelli che non mancano mai al dovere di
inginocchiarsi, si dispensano spesso dal
dovere di sedersi.
Prima di cominciare la costruzione della
vostra coppia, avete confrontato i vostri
punti di vista, pesato le vostre risorse
materiali e spirituali, elaborato un
piano. Ma dopo esservi messi al lavoro,
non avete trascurato di sedervi per
esaminare insieme l’impegno compiuto,
ritrovare l’ideale intravisto, consultare il
Capo cantiere?
Conosco le obiezioni e le difficoltà, ma so
anche che, quando la struttura non è
sorvegliata, la casa finisce per crollare.
Nella coppia dove non si prende tempo
per fermarsi e riflettere, spesso il
disordine materiale e spirituale si infiltra
insidiosamente; l’abitudine appiattisce la
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preghiera in comune, i pasti e tutti i
momenti della vita familiare;
l’educazione si riduce a riflessi di
genitori più o meno nervosi, l’unione
della coppia si incrina. Questa
trascuratezza si osserva non soltanto
nelle coppie senza formazione, ignoranti
dei principi elementari di educazione e
delle basi della spiritualità coniugale, ma
pure in coloro che hanno la reputazione
di essere competenti, diplomati in
scienze familiari e lo sono, in effetti…
teoricamente.
Per non aver preso le distanze
necessarie, gli sposi non vedono più ciò
che il visitatore però constata appena
varca la soglia di quella casa, quelle
negligenze su cui gli amici rattristati
discutono, non osando parlarne agli
interessati di cui temono
l’incomprensione e la suscettibilità.
Alcune coppie hanno visto il pericolo e
hanno pensato e adottato diversi metodi
per farvi fronte. Uno di loro mi diceva
ultimamente, dopo averne fatto
l’esperienza, quanto profittevole fosse
stato per gli sposi lasciare ogni anno i
figlie e andare insieme a riposare o a fare
un viaggio di una settimana. Ma forse
penserete, leggendomi, che non è dato a
tutti di essere aiutati da amici o parenti
ai quali poter affidare i propri figli. Ci
sono però altre soluzioni. Così tre
famiglie si sono unite per passare le
vacanze nella stessa zona, e ogni coppia
ha potuto assentarsi una settimana,
lasciando agli altri la cura dei figli.
Per evitare la routine della coppia vi è un
altro mezzo su cui vorrei intrattenermi
un po’ più a lungo. Prendete l’agenda e,
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come vi segnereste una serata al cinema
o una visita a degli amici, annotate un
appuntamento con voi stessi. Beninteso:
che queste due o tre ore siano «tabù»,
(sarebbe più cristiano dire sacre), e,
ammettete, come scusa per cancellare
questo appuntamento preso con voi
stessi, solo una scusa che vi farebbe
cancellare un appuntamento con gli
amici.
Come utilizzare queste ore? Per prima
cosa decidete di non avere fretta.
Abbandonate la riva e, per una volta,
prendete il largo. Leggete insieme una
pagina o un capitolo ben scelto di un
libro ben custodito per quest’ora
privilegiata. Potrebbe essere la Bibbia.
Poi, pregate a lungo, a meno che non
abbiate già cominciato da lì. Che ognuno
faccia, possibilmente ad alta voce, una
preghiera personale spontanea: questa
forma di preghiera, senza voler sparlare
delle altre, avvicina miracolosamente i
cuori. Entrati così nella pace del Signore
ditevi l’un l’altro quei pensieri, quelle
confidenze, quelle lamentele, tutto ciò
che non è facile e spesso poco
desiderabile dirsi durante i giorni attivi e
rumorosi e che però sarebbe pericoloso
rinchiudere nel segreto del cuore,
poiché, lo sapete bene, esistono silenzi
nemici dell’amore. Ma non vi attardate
su voi stessi, né sulle vostre
preoccupazioni attuali, fate un
pellegrinaggio alle sorgenti del vostro
amore, riconsiderate l’ideale
intravisto,allorché avete iniziato
allegramente la strada assieme.
Rinnovate il vostro fervore: «Bisogna
credere a ciò che stiamo facendo e farlo
con entusiasmo».
Poi tornate al presente, confrontate
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ideale e realtà, fate l’esame di coscienza
della coppia – non dico il vostro esame di
coscienza personale - , prendete delle
risoluzioni pratiche e opportune per
guarire, ringiovanire, arieggiare, aprire
la vostra coppia. Mettete in questo
esame lucidità e sincerità; risalite alle
cause del male diagnosticato.
Perché non consacrare poi alcuni istanti
a «meditare» su ognuno dei vostri figli
chiedendo al Signore di «mettere il suo
occhio nel vostro cuore» - l’espressione è
nella Bibbia – per vederli e amarli come
Lui li vede e li ama? Saprete allora
aiutarli come farebbe Lui secondo le sue
vedute.
Infine e soprattutto, guardate se, a casa
vostra, il Signore è proprio il primo a
essere servito.
Se vi avanza tempo, fate ciò che vi piace,
ma vi prego, non tornate ai lavori
domestici o alla televisione.
Non avete più nulla da dirvi? Tacete
insieme, sarà forse il momento più
profittevole. Ricordate la frase di
Maeterlinck: «Non ci conosciamo ancora,
non abbiamo ancora osato tacere
insieme».
Sarà molto importante fare il resoconto
scritto di ciò che si è scoperto, studiato ,
deciso durante questo appuntamento,
ma questo può essere fatto dopo, da uno
dei due, e lo rileggerete insieme la volta
successiva.
Questo dovere di sedersi che vi ho
presentato non è che un modo per
custodire giovane e vivo il vostro amore e
la vostra famiglia. Ce ne sono
sicuramente altri, ma questo, adottato
da numerose coppie, ha già superato
molte prove.
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Speciale ALBINO
Vorremmo ringraziare Padre Moretti per
avere comunque tenuto l’incontro
nonostante la perdita della mamma
sopraggiunta proprio alla vigilia del
ritiro.
Questi due giorni ci hanno dato la
possibilità di riflettere in modo
approfondito sulla Parola di Dio,
cogliendo significati per noi nuovi.
Il Vecchio Testamento così come il
Nuovo sono un canto alla Misericordia di
Dio; un Padre che ci ama e ci è fedele
sempre, senza condizioni. Purtroppo,
non sempre, anzi quasi mai, ce ne
rendiamo conto e ancor meno
ricambiamo il minima parte questo
amore.
Dio non ci fa mancare di nulla, è
premuroso , ma nonostante tutto non
siamo ”felici”.
E’ solo tramite Dio, l’ascolto della Sua
Parola, che possiamo ritornare a gustare
il sapore vero della vita.
Tanti sono stati gli stimoli per riflettere
in questi giorni:
- il capire veramente cosa è il peccato,
avvero l’allontanarsi dall’Amore di Dio;
- la riconciliazione (sacramento della
confessione) non come mezzo per
ottenere il perdono.
L’Amore di Dio, infatti , è così
immenso che ci perdona sempre e
subito.
La riconciliazione dovrebbe essere
vissuta come un cammino personale che
ci riavvicina a Dio.
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Certo il peccato non si cancella come
neppure i danni da esso prodotti, ma è
bello sapere che Dio ci lascia sempre le
porta aperta, anzi ci aiuta a ritrovare la
strada di casa.
Vorremmo lasciarvi questa breve, ma
specialissima frase che ci ha
accompagnati in questo ritiro:
“ La perla è un tempio costruito dal
dolore di un granello di sabbia “ .
Loris e Anna Rizzo
Siamo già perdonati!
Approfittiamone!!
Dolores e Giuseppe Parolini
Abbiamo partecipato al Ritiro dei Settori
MILANO A e MILANO B, il 18 e 19
settembre, presso i padri dehoniani di
Albino (con possibilità di inizio al venerdì
sera). Animato da padre Giuseppe
Moretti è stato caratterizzato da un tema
affascinante: “L’abbraccio che fa vivere -
Peccato e perdono nella fede e nella vita
della coppia”.
Sintetizziamo qui alcuni dei concetti che
hanno colpito e orientato la nostra
riflessione.
• Un Dio che ci ama di un amore
gratuito e fedele come sfondo da tener
sempre fermo
• Gesù si incarna per annunciarci la
buona novella (evangelo): Dio si è
schierato definitivamente dalla parte
dell’uomo nella lotta al peccato e Gesù
è la garanzia di questa solidarietà
• Il peccato non è un errore, una
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violazione di norme divine punita con • Un messaggio positivo, ristoratore,

castighi da parte di Dio, ma liberante (basterebbe questo a farci
un’interruzione del dialogo con Dio, dire che ne è valsa la pena)
del rapporto amoroso con lui, lo • La strutturazione del ritiro che ha
“sbagliare bersaglio” ricercando permesso di armonizzare i tempi della
altrove la felicità riflessione personale e di coppia,
• Il peccato è lo sperperare la nostra lavoro in gruppo e assembleare,
condizione di figli, la dignità e il ascolto delle relazioni e scambio con le
rispetto di noi stessi altre coppie
• Il perdono è l’iniziativa libera e • Un ambiente accogliente, reso ancor
gratuita di Dio più “godibile” da due belle giornate
settembrine
• La preghiera, il pentimento, il
proponimento, il cambiamento della • La possibilità di portare i figli piccoli
vita non ci ottengono il perdono (già che ha favorito le coppie giovani (la
concesso “preventivamente”), ma ci presenza dei ragazzi non ha ostacolato
mettono nella condizione di accoglierlo la possibilità di preghiera e riflessione
coscientemente godendone i frutti e ha vivacizzato alcuni momenti).
• La storia della Chiesa, Abbiamo così sperimentato come il ritiro
amministratrice del perdono di Dio a di due giorni (un “dovere” per gli
favore dei peccatori, con il pericolo, équipiers) possa trasformarsi in un “utile
sempre presente, di deviare piacere” che aiuti a riprendere,
dall’insegnamento di Gesù. rasserenati, confortati e fiduciosi la vita
di ogni giorno.
Ci sembra che per ognuno,
personalmente e in coppia, ne derivi una A tutti noi il compito di stimolare e
doppia responsabilità: favorirne la partecipazione.
1. conoscere e presentare in modo
veritiero il binomio peccato - Dolores e Giuseppe Parolini
riconciliazione
2. non fare come gli “uditori”, gli scribi
dell’episodio della guarigione del
paralitico (Lc 5, 17-26) che LE RIFLESSIONI DI P.MORETTI
impediscono agli altri di entrare, di
Per chi volesse leggere le tracce di
accostarsi a Gesù (ciò dovrebbe aprire
riflessione utilizzate da Padre Moretti
una riflessione coraggiosa sul nostro
durante il ritiro, può accedere al sito dei
essere Chiesa, comunità cristiana).
settori di milano. Il sito è in
Quali sono state per noi le costruzione, ma appena possibile, si
caratteristiche importanti di questi potranno scaricare i file stampabili.
giorni?

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Vita dei nostri settori
Sui passi di Gesù: come
famiglie, da pellegrini in
Terra Santa
Di Mary e Gigi Besana
L’ultima settimana di agosto abbiamo
vissuto in Terra Santa un’esperienza
così intensa e profonda di cui vorremmo
far partecipi i nostri amici equipier.
Il nostro è stato un pellegrinaggio per
coppie di cui alcune facenti parte di
equipe di varie zone. Hanno partecipato
anche otto figli.
Con noi c’erano don Silvano Caccia
(nostro consigliere spirituale dell'equipe
Monza 1 e responsabile diocesano della
pastorale familiare ) e, come guide,
Daniele Rocchetti (equipier del settore di
Bergamo ) e Don Elie Kurzum (prete
palestinese) ,
Il pellegrinaggio ha voluto significare per
noi un gesto di fede e un nostro
contributo semplice ma concreto e,
secondo alcuni coraggioso, alla pace in
quella terra in cui la vita è fortemente
condizionata dalla divisione fra popoli e
fra religioni.
I due aspetti di ricerca delle radici della
nostra fede e di comprensione della
realtà odierna si sono continuamente
intrecciati e ci hanno profondamente
coinvolti.
Terra Santa luogo di Gesù e della
Scritture
La prima sera abbiamo avuto ospite a
cena sua Eminenza card. Martini;
durante l’incontro che ne è seguito ci ha
indicato come vivere il pellegrinaggio in
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questa terra del tutto particolare e
unica.
Tra l’altro così si esprimeva:
“... Gerusalemme è un luogo unico al
mondo....Siamo in un luogo santo per
eccellenza, che ci apre alla fede. Una
fede però, che deve essere accompagnata
dalla Scrittura, perché la Scrittura è
nata qui: qui sono nati i Salmi, quindi
Isaia, qui è nato il Pentateuco, qui
hanno avuto origine i Vangeli, - anche se
sono stati scritti altrove - .....”.
Durante il pellegrinaggio siamo stati
continuamente stimolati a pensare ai
grandi misteri della salvezza ed ora, a
pellegrinaggio concluso, possiamo
veramente dire che abbiamo imparato a
leggere le Scritture in modo nuovo, con
più gusto; ogni parola riporta agli occhi
quei luoghi che sono fissati nella
memoria in modo straordinario.
Nazareth, Betlemme, il Monte Tabor i
luoghi della gloria e della gioia.
Il Monte degli Ulivi, il Gallicanto, il
Calvario, il Santo Sepolcro i luoghi del
compimento della risoluzione di Gesù di
morire per noi.
Cana, Cafarnao, il lago di Tiberiade, il
Monte delle Beatitudini i luoghi
dell’amicizia, della predicazione, del
coraggio dell’annuncio della Nuova
Alleanza secondo il disegno di Dio Padre.
Ovunque momenti di preghiera, di
meditazione, di amicizia; tra tutti
vorremmo semplicemente ricordare:
Cana, dove le coppie presenti hanno
rinnovato le promesse
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matrimoniali e dove si sono
espressamente ricordate tutte le coppie
amiche, tra cui quelle delle equipes dei
nostri settori.
Il Calvario dove la nostra preghiera si è
fatta silenzio e contemplazione.
Il Santo Sepolcro dove ci sono tornate
alla mente le parole di Giovanni, riferite
alle donne ed ai discepoli che si erano
recati al sepolcro:
“Videro e credettero. Non avevano infatti
ancora compreso la Scrittura, che Egli
doveva risuscitare dai morti”
Terra Santa luogo di “pietre vive”
La realtà di guerra e ostilità in Terra
Santa e il male del mondo ci hanno
portato a pensare che ancora oggi qui
Dio piange.
Gerusalemme è un po’ la sintesi di tutto
questo, ma è anche la città salda e
compatta davanti alle cui porte i nostri
piedi si sono fermati, per la quale
abbiamo domandato la pace..
“Quale gioia quando mi dissero:
andremo alla casa del Signore” (salmo
122).
Questa gioia ha accompagnato il nostro
desiderio di andare in Terra Santa e il
nostro starci.
Gerusalemme è stato il luogo dove
abbiamo vissuto relazioni molteplici con
chi vi abita, tutte pietre vive di questa
città.
Abbiamo ricevuto ospitalità a piccoli
gruppi, presso famiglie arabe-cristiane di
Gerusalemme.
E’ stato un incontro fra famiglie;
durante la cena abbiamo parlato come
fra amici della loro vita e dei figli,
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sentendo di appartenere alla stessa
famiglia umana ed ecclesiale.
Abbiamo capito che per gli arabi-
cristiani è difficile vivere, trovare lavoro,
muoversi, avere prospettive e speranza
di un cambiamento nel futuro, almeno
per i propri figli.
E’ vitale quindi per loro che i fratelli
nella fede non li abbandonino.
A Gerusalemme abbiamo incontrato il
Patriarca latino Mons. Sabbah, fratel
Edoardo della comunità di Bose, Fr.
Pizzaballa, Custode di Terra Santa.
Tra le tante riportiamo solo alcune
espressioni, proprio di Fr. Pizzaballa,
che ci sembrano particolarmente
significative:
“.. occorre avere il coraggio di
condannare il male, ma non le persone,
bisogna avere fiducia nell’uomo”
“.. c’è una rete di solidarietà tra le chiese
cristiane nel mondo e questa chiesa
locale, che dà speranza; occorre dare
coraggio e sostegno ai cristiani che
vivono in Terra Santa”
“.. non basta visitare i luoghi sacri ma
occorre incontrare le pietre vive che li
abitano; questi potrebbero essere quei
giusti per i quali Abramo implorava Dio
perché tutti fossero salvati
dall’annientamento.”
Sempre nell’ottica dell’ascolto e del
tentativo di comprendere la realtà di
questa terra ci siamo recati al kibbutz
Lavì e alla comunità Nevè Shalom,
un’esperienza di convivenza di ebrei ed
arabi; entrambe queste comunità
significative meriterebbero una
riflessione più approfondita.
Ora siamo qui per lasciarci ispirare da
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Gesù sul come vivere il pellegrinaggio
della vita e il nostro ministero di sposi.
E’ tempo di chiedere con forza a Dio il
dono della speranza e della pace ed è
tempo di imparare ad essere operatori di
pace riconoscendo in ogni persona
l’immagine di Dio, convinti che, come ci
ha ricordato il card. Martini, “a noi
spetta di non giudicare per non essere
giudicati ma di inter-cedere cioè
camminare nel mezzo cercando di unire;
le sofferenze sono dappertutto e non si
superano le contrapposizioni se non si
comincia a pensare un po’ alle sofferenze
dell’altro”.
Mary e Gigi Besana (Monza 1)
La nuova equipe di Paderno
si presenta
Ciao a tutti, siamo la nuova équipe di
Paderno, ma ancora non abbiamo capito
perché ci chiamiamo così visto che
nessuno di noi abita lì. In realtà ci
sarebbe piaciuto chiamarci Equipe dei
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Simoni, dato che nel nostro gruppo
questo è il nome… più gettonato!
Non vi sarà difficile capire il perché,
leggendo i nostri nomi: Maria Grazia e
Andrea con Anna Benedetta Battaia di
Monza, Silvia e Simone con Matteo Di
Sora di Milano, Sara e Fabio Casiraghi
di Cormano, Maria e Stefano con Marta
Serenthà di Villasanta (ma prossimi al
trasferimento a Sovico), Simona e
Simone Sioli e Monica e Marco Sironi di
Incirano.
Il nostro consigliere spirituale è don
Pietro Raimondi, coadiutore del Duomo
di Monza.
Durante l’anno di pilotaggio siamo stati
accompagnati da Mary e Gigi Besana: è
stato per noi un cammino ricco di
bellissime sorprese e doni inaspettati.
Abbiamo trovato nel metodo uno
strumento che abbiamo sentito nostro e
molto vicino alla nostra sensibilità e ai
desideri che da tempo custodivamo nel
cuore; inoltre ci siamo scoperti come un
gruppo che sta molto bene insieme, che
ha molto da condividere. Del resto ci
accomunano l’età, il tipo di sensibilità,
un cammino spirituale da sempre
arricchito da esperienze maturate
all’interno delle parrocchie o
dell’associazionismo cattolico.
Con l’estate abbiamo concluso il
pilotaggio e (nostro malgrado) abbiamo
dovuto prendere commiato da Mary e
Gigi; siamo ripartiti subito a settembre
con Simona e Simone responsabili di
Equipe e i nostri incontri fissati per la
seconda domenica del mese. Come tema
di studio abbiamo scelto delle riflessioni
di Battista Borsato sulla spiritualità
della coppia. L’entusiasmo proprio non
ci manca, ma soprattutto grande è la
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gioia per aver trovato una dimensione in
cui crescere pienamente non solo
individualmente, ma anche come coppia
e come gruppo.
Equipe Paderno
Un fine settimana a Caresto
Finalmente l’estate!
Cosa c’è di più bello di una vacanza
ristoratrice e rigenerante? “magari al
mare, sotto il sole caldo con la brezza del
vento alla frescura dei monti con
qualche passeggiata, qualche visita
culturale”. O perché no! Un fine
settimana a Caresto, immerso nelle
colline marchigiane l’eremo diventa un
posto ideale per un ritiro familiare, con
tanto di baby sitter per chi ha figli.
Così quest’anno insieme ad altre due
coppie del gruppo familiare di Cornate
siamo partiti per questa avventura; “Il
perdono nella vita di coppia” questo il
titolo del ritiro del nostro fine settimana
tenuto da una coppia di Rimini; il ritiro
ci ha permesso di rimettere sul piatto
della bilancia noi stessi con i nostri
sentimenti, le nostre emozioni, i nostri
sbagli, le nostre vittorie.
Niente di più difficile e faticoso ma al
contempo stimolati ed aiutati dal gruppo
e dalla coppia guida che ha saputo
toccarci nel profondo. Come coppia ci
siamo portati a casa una regola di vita e
l’idea di una “manutenzione” continua.
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Si , perché come una automobile ha
bisogno di una manutenzione continua
per funzionare bene, così anche la
relazione di coppia.
Per manutenzione si intende trovare un
tempo giornaliero, settimanale, mensile,
annuale per il dialogo, le coccole, la
preghiera insieme.
Fatta ogni giorno la manutenzione evita
che si creino muri di incomprensione o
fossati di errata interpretazione dei gesti
dell’altro, fatta mensilmente o
annualmente serve a riposarsi insieme e
rigenerare l’affetto reciproco.
Se tale manutenzione non viene fatta,
come Zaccheo bisognerebbe restituire al
coniuge il triplo di quanto sottratto,
venti minuti non fatti dovrebbero essere
recuperati con un’ora.
Un’altra cosa importante che abbiamo
portato con noi da Caresto è “fare
sempre il tifo per l’altro” (coniuge, figli,
parenti) anche quando fanno scelte
diverse dalle nostre o che noi non
condividiamo, al di là della scelta ciò che
interessa è l’altro come persona.
Ringraziamo di cuore la comunità di
Caresto per averci offerto queste perle
preziose che oggi condividiamo con tutti
voi, invitando fin d’ora chiunque a fare
questa esperienza così ricca e profonda.
Anna e Alberto Tiziani
MONZA 4
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La preghiera
Preghiere del Quotidiano
di Madre Teresa di Calcutta

Signore insegnami a non parlare

come un bronzo risonante
o un cembalo squillante, ma con amore.
Rendimi capace di comprendere
e dammi la fede che muove le montagne,
ma con l’amore.
Insegnami quell’amore che è sempre
paziente
e sempre gentile;
O Signore, fa’ che diventiamo
mai geloso, presuntuoso, egoista o
permaloso; un vero e fedele tralcio della vite.

l’amore che prova gioia nella verità, Fa’ che ti accettiamo nella nostra vita

sempre pronto a perdonare, come a te piace venire:

a credere, a sperare, a sopportare. come Verità, da rivelare;

Infine, quando tutte le cose finite come Vita, da vivere;

si dissolveranno come Luce, da accendere;

e tutto sarà chiaro, come Amore, da amare;

che io possa essere stato come Via, da percorrere;

il debole ma costante riflesso come Gioia, da donare;

del tuo amore perfetto. come Pace, da diffondere;

come Sacrificio,da offrire nelle nostre
famiglie
e con il nostro prossimo più vicino,
come con quelli che sono lontani.

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Calendario dei settori

Impegno Luogo Invitati Data Ora
Incontro CRE B Monza – Ramondino CRS B – CC B – ?
CRE B equipe
Monza – Caloni
collegate
Cornate - Rizzo ?
Equipe di Settore B Cornate d'Adda - EDS
Rizzo 05/11/05 19:30
Sessione naz. SCS Ciampino SCS 8-9/11/2004
Equipe regione Busto CRS EDS DIP 20-
21/11/2004
Incontro CRE A Milano EDS A CRE A 27/11/2004 16:30
Equipe di settore B Monza – Caloni EDS B 14/1/2005 19:30
Veglia di preghiera ? Tutti ? ?
Equipe regione Cassano CRS EDS DIP 22-23/1/2005
Minisessione CRE A Leggiuno CRE A 5-6/2/2005
Minisessione CRE B Triuggio CRE B 06/02/05
Mini ritiro di settore Pavia (Dosso Verde) Tutti 20/2/2005
A/B 08:45
Equipes miste A Varie Tutti ? ?
Equipes miste B Varie Tutti 05/03/05 20:30
Sessione naz. Ciampino Tutti 21-25/4/2005
Primaverile
Giornata di settore ? Tutti ?/5/2005
A/B 08:45
Incontro SCS A Casa Dicorato SCS A CRS A 02/06/05 10:00
Equipe di settore B Valsecca (BG) – EDS B
Besana 11/06/05 14:30
Sessione naz. Estiva Nocera umbra Tutti 23-25-/8/2005
Ritiro ? Tutti ?/9/2005
LEGENDA: CRS - Coppia responsabile di Settore
CRE - Coppia responsabile di Equipe
EDS - Equipe di Settore
CCO - Coppie di Collegamento
SCS - Sacerdoti Consiglieri Spirituali

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Angolo dei Libri
Padre Henry Caffarel
Ai Crocevia dell'amore -
Tracce di spiritualità
coniugale
ANCORA Edizioni
Presentazione a cura di don Silvano
Caccia, Eq. Monza 1, responsabile
Servizio per la Famiglia della Diocesi di
Milano
La pubblicazione di questo testo di padre
Caffarel può rappresentare un’occasione
propizia per le coppie di sposi, per i
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sacerdoti e per le persone interessate
alla spiritualità familiare.
A mano a mano che ci si inoltra nella
lettura, non solamente ci si trova avvinti
dalle situazioni e dai temi che vengono
presentati relativamente alla vita
coniugale e familiare, ma ci si ritrova a
gustare una parola e una riflessione
nelle quali traspare la sapienza
spirituale che costituisce il dono di
padre Caffarel per le coppie di sposi e
per la Chiesa.
Oggi che il tema della spiritualità
coniugale e familiare ha trovato una sua
dignità e una sua giusta collocazione
all’interno della pastorale familiare, tutto
questo può apparire semplicemente
scontato.
Se invece collochiamo i testi nell’arco di
tempo in cui hanno visto la
pubblicazione, possiamo riconoscere il
sapore di profezia e di novità che queste
stesse pagine hanno rappresentato non
solo per il movimento delle END, ma per
tutte le coppie cristiane.
Eppure sono pagine che non hanno
perso la loro efficacia con il trascorrere
degli anni e molto opportunamente
possono essere affidate anche oggi alla
lettura e alla meditazione degli sposi.
Se tante situazioni presentate possono
costituire ancor oggi i crocevia ai quali
spesso giunge il cammino degli sposi, le
parole di padre Caffarel rappresentano
un tentativo riuscito di linguaggio
spirituale.
Si avverte che la “vita secondo lo Spirito”
(che è il dono del sacramento del
matrimonio) non scorre a lato o sopra la
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vita coniugale - matrimoniale, ma ne è vita degli sposi.

strettamente intrecciata senza
confondersi o vanificarsi di fronte della
complessità delle situazioni esistenziali.
Certo la voce dello Spirito va ascoltata e
padre Caffarel non solamente ne segnala
i cenni flebili eppure percettibili presenti
nella vita coniugale, ma suggerisce
anche le scelte di stile e di
comportamento – come appunto sarà
precisato più puntualmente nel metodo
dei gruppi END – che possono costituire
le condizioni favorevoli perché la voce
dello Spirito risuoni e coinvolga
pienamente l’esistenza.
Il messaggio di questo testo può essere
una modalità con cui ripresentare –
come dice papa Giovanni Paolo II nella
Novo Millennio Ineunte (n. 31) – la
“misura alta della vita cristiana
ordinaria”, direzione nella quale deve
orientarsi tutta la vita della comunità
ecclesiale e delle famiglie cristiane. Le
pagine del sacerdote francese ci
dimostrano che questo è possibile non
prescindendo, ma proprio assumendo
tutto quanto costituisce la condizione di
L’augurio è che il testo effettivamente
rappresenti, per il pubblico italiano,
l’occasione propizia per scoprire una
delle figure profetiche più significative
per la spiritualità familiare che nel
secolo scorso sono fiorite nella Chiesa
cattolica e nello stesso tempo per
ascoltare il suo insegnamento che
continua anche oggi ad essere luce e
consolazione per le coppie di sposi.
Non ci nascondiamo però la speranza
che a questo primo testo altre traduzioni
– ben impostate e curate come la
presente - possano seguire,
consentendo agli sposi di attingere, dal
tesoro di questo discepolo del regno, le
“cose nuove e antiche” (Mt 13,52) del
Vangelo del matrimonio e della famiglia.
La casa editrice ha messo a disposizione
degli équipiers mille copie a condizioni
favorevoli.
Tutti coloro che fossero interessati
all’acquisto a quelle condizioni possono
rivolgersi a Andrea e Giovannella
Luquer, Settore Milano A, tel e fax
02.9232267, e-mail luquer@libero.it

Avvisi
Sarebbe bello ed importante che in previsione ed in preparazione delle prossime due
giornate di settore (mesi di marzo e maggio) giungessero alle coppie responsabili di
settore suggerimenti, riflessioni, desideri, relativamente al tema ed ai contenuti da
trattare; questo soprattutto per incontrare la sensibilità e le esigenze di tutte le coppie
e dar vita ad un confronto partecipato.

Ricordiamo a tutti che entro dicembre va versata la quota annua per il sostentamento
del settore

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Annunci

BEN ARRIVATO Benvenuta Elena!!!

DANIELE!!!
Auguroni dalle famiglie Congratulazioni a
Auguri di cuore a Cinzia e dell’END alla ALESSIA USARDI
Luigi Brambilla ed al loro superfamiglia Mandelli:
piccolo Marco, per la figlia di Paolo e
nascita di Daniele mamma Rosy, papà Margherita (PAVIA1) e
Luigi, LUCA, che hanno
Anita,Pietro, Giovanni, celebrato il loro
Cecilia e…Elena! matrimonio il 22.05.04

Don Silvano

Preparato, amoroso, puntuale

aiuta noi, coppiette un po’ scassate,
a viver meglio, insieme, più impegnate
e il sacramento a riscoprir, sponsale.

Da un po’ d’annetti aiuto al Cardinale,

lavora perché sian santificate
le famiglie ambrosiane ch’ha affidate
con l’ufficio di guida pastorale.

Caresto, Rho, Triuggio oppur Casaglia,

per ogni dove corre trafelato:
gli appuntamenti lui però mai sbaglia.

Cinquant’anni con noi ha festeggiato:

or non è più un bel pretin di vaglia,
ma di Curia influente gran prelato!

Post scriptum
Con aperto a tutti il cuore,
lui lavora con fervore
sempre schivo d’ogni onore:
lo faranno Monsignore?
Paolo Avesani - 8 ottobre 2004

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