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MILANO
Giornalino di Settore
Anno 19 n° 1 - Marzo 2000
MISERERE MEI...
L’eredità di padre Henri Caffarel riscoperta nei suoi scritti
La penitenza ritorna come un contemplazione della perfezione del Signore, la Sua bontà,
tema dominante ad ogni pagina la Sua sovranità, la Sua generosità, la Sua gloria che, lo
dell’Antico Testamento. Ora è un vedremo, sveglia in un cuore cristiano le componenti mul-
Profeta che predica la penitenza, tiple della virtù di penitenza.
ora un credente che esprime il suo Perché amano il Signore e desiderano con tutte le loro
pentimento in una delle impres- forze essere uniti a Lui, essere una sola cosa con Lui, vivere
sionanti preghiere di dolore di cui eternamente nel suo amore, per questo i cristiani sono
il Miserere (Salmo 50) è giusta- turbati dall’ansia. Ansia di essere separati da lui:
mente la più celebre. E se il motivo "Non respingermi lontano dal tuo volto e non allon-
non ricorre dovunque spiegato, tanare da me il tuo santo spirito”. (Salmo 50)
esso resta, almeno in sordina, Apprensione tanto più dolorosa quanto più ardente è il
sempre presente. loro desiderio di possedere il Signore.
La penitenza è anche l’argo- Contemplando la sovranità di Dio, essi comprendono la
mento preferito della predicazione di Cristo e dei suoi ripugnanza e al tempo stesso il ridicolo della loro disubbi-
Apostoli. "Se Voi non fate penitenza, dice Gesù, perirete dienza, non possono non sentire la nota falsa che hanno
tutti". (Lc 13, 5) introdotto nell’armonia universale. Mentre la creazione
"Vi sarà più gioia in Cielo per un peccatore che fa intera ubbidisce a Dio con esattezza e prontezza:
penitenza che per novantanove giusti che non hanno "Brillano le stelle ai loro posti, sono nella gioia;
bisogno di penitenza". (Mc 6, 12) Dio le chiama ed esse dicono "eccoci!",
La Liturgia medesima le fa gran posto: sono numerose nel e scintillano gioiosamente
corso della messa le preghiere di penitenza, numerosi nel- a Colui che le ha create” (Baruch, 3, 34-35)
l’anno liturgico i giorni ed i tempi di penitenza. Ecco che l’uomo libero, libero d’una libertà che è dono
Nella vita spirituale dei cristiani del XX secolo - che prodigioso di Dio, si rifiuta! Contemplando la generosità del
contrasto! - la penitenza non compare che in maniera Padre, di cui così sovente beneficiano, essi sono sconvolti
episodica: se si è commesso un peccato grave, allora si è al pensiero della loro ingratitudine. E la constatazione
infelici, si domanda perdono a Dio, si prova (valga quel che dell’ingratitudine verso l’essere amato è uno dei più stra-
valga) a riparare il proprio errore. Per molti del resto la zianti dolori del cuore umano.
penitenza significa soltanto mortificazione corporale.., Ma bisogna penetrare ancora più profondamente il senso
mentre essa è - deve essere - più di tutto un atteggiamento della penitenza, e perciò partire da quel sentimento che in
dell’anima: "Lacerate i vostri cuori e non i vostri abiti" noi predomina su tutti gli altri quando amiamo: " Lo voglio
(Gioele 2, 13). Mi guarderei bene dal darvi una definizione felice, lo voglio felice a qualunque costo. Non risparmierò
teorica, i termini astratti non riescono a farne acquistare una nulla, non mi risparmierò". Così i cristiani provano il desi-
completa intelligenza. Per chi vuol penetrarla non c’è che un derio ardente della felicità, della gloria di Dio. La Santissima
consiglio efficace: frequentare i grandi amici di Dio. Ascol- Trinità, è vero, possiede una felicità, una gloria intima, a cui
tateli gemere sulle loro miserie spirituali, confessare in essi non possono né aggiungere, né togliere nulla. Ma
termini veementi i loro peccati. dipende da loro che questa gloria rifulga nella creazione, e
Abbi pietà di me, o Dio, secondo la tua bontà. prima di tutto nella loro vita, tutta intera; dipende in parte
Secondo la tua grande misericordia cancella i miei da loro che essa sia manifestata nei loro fratelli.
peccati.... L’amico di Dio é precisamente un appassionato alla gloria
Perché io riconosco le mie colpe di Dio. Se tuttavia gli capita di mancare, di compromettere
E il mio peccato è costantemente davanti a me. (Sal 50) in qualche modo con il suo peccato la "reputazione" del
Osservate come si mortificano duramente. Allora forse, Signore - come in un certo senso l’opera non riuscita
se il vostro cuore è umile, se il vostro spirito non si ribella, comprometterebbe la gloria dell’artista - che strazio! Egli ha
arriverete a intravedere la loro anima e di che cosa è fatta la preferito i suoi interessi agli interessi di Dio! Con un cuore
penitenza che dimora in essi. Come un bambino che veden- mortificato, con un amore rinnovato, con una volontà
do passare una nuvola di tristezza sul volto di sua madre, ostinata, egli si accinge di nuovo a lavorare per la gloria del
capisce di averle fatto dispiacere, i veri cristiani giungono Signore.
alla penitenza contemplando non i propri peccati, ma il volto In lui sorge il bisogno di riparare il suo errore, di ricuperare
del loro Dio. in umiltà e penitenza ciò che è stato perduto in fedeltà; lo
"Il mio orecchio aveva udito parlare di Te. invade un desiderio imperioso, irresistibile, come un torren-
Ma ora il mio occhio ti ha veduto. te che straripa, di prendersi la rivincita, di affermare con
Per questo mi condanno e mi pento". (Gb 42, 5-6) tanta più forza e non una sola volta, ma tutti i giorni, tutta
Per questo la loro penitenza è ben altra cosa che l’acre la vita, che veramente Dio è al primo posto.
dispetto, surrogato di penitenza, che vive nei nostri cuori " Non a me, Signore, non a me,
troppo meschini. Non la visione di se stessi, ma la visione ma al tuo nome dà gloria!" (Salmo 113)
di Dio suscita la vera penitenza; più precisamente è la
Équipes Notre Dame - MILANO Marzo 2000 - 3
IL GIUBILEO NELL’ANTICO TESTAMEN- Estinguere i debiti, liberare gli schiavi, restituire i campi e le
TO case erano gesti con-
Lettura: Levitico 25, creti per esprimere la
8-17 dimensione della gra-
Dichiarerete santo il tuità: perché Dio è
cinquantesimo anno: "grazia".
dopo sette settimane Questo modo di
di anni. E’ evidente il impostare la vita per-
collegamento con il si- mette di camminare
gnificato del sabato. Il con Dio e di vivere
tempo è del Signore: con dignità, secondo
occorre riservare un quanto conclude il
tempo per approfon- Levitico: "Cammine-
dire la nostra relazione rò in mezzo a voi, sarò
con Lui. il vostro Dio e voi
Come per una cop- sarete il mio popolo.
pia di sposi è impor- Io sono il Signore
tante ogni tanto ripro- vostro Dio che vi ho
durre l’esperienza del fatto uscire dal paese
fidanzamento e conce- d'Egitto; ho spezzato
dersi qualche tempo il vostro giogo e vi ho
per stare soli, insieme, fatto camminare a te-
così se Dio è impor- sta alta " (Lv. 26, 12).
tante per me devo de-
dicargli uno spazio per IL GIUBILEO
ascoltare la Sua Parola CRISTIANO
e orientare la mia vita Fu indetto la prima
verso il suo fine, che è il sabato di Dio. volta nel 1300 da Bonifacio VIII: a chi avesse compiuto un
Proclamerete la liberazione per tutti: pellegrinaggio alla tomba di San Pietro veniva concesso il
- dall’assillo del lavoro e del possesso. Lascio il lavoro, perdono dei peccati e l’indulgenza plenaria. Attraverso il
che è necessario alla vita, per celebrare il Signore e così sacramento della riconciliazione, il perdono di Dio ci immette
affermare che fonte della mia sussistenza è il Creatore del nella comunione con Lui e con la Chiesa, ma rimane il danno
cielo e della terra. che ogni peccato provoca in noi stessi e nella comunità.
- dai bisogni indotti dal consumismo. Per un anno l’Israelita L’indulgenza ci permette di attingere al tesoro di carità che
viveva dei prodotti spontanei del suolo. Gesù Cristo e i suoi santi accumulano nella Chiesa per
- dell’ansia dell’accumulo e del futuro. La sicurezza non riparare al male che abbiamo introdotto nella storia. La visita
viene dalla mia iniziativa, ma dal Signore: il domani è nelle e la preghiera sulla tomba degli apostoli è un atto di unicità
Sue mani. e di fede nella Comunione dei Santi che è in grado di supplire
- dall’oppressione del bisogno, che esige solidarietà e alla nostra povertà. Il pellegrinaggio medioevale era un
fraternità. Ognuno ritornava alla sua proprietà e famiglia. La lungo cammino di conversione individuale. Non a caso
dottrina sociale della Chiesa ha sempre insegnato che la Dante Alighieri immagina di compiere il suo viaggio spiri-
proprietà privata è garanzia per la libertà della persona, ma tuale dall'Inferno del peccato al paradiso dell’unione con
ha il suo limite nella funzione sociale. Dio, proprio nel 1300! Il giubileo sembra così perdere la sua
Il giubileo celebrava la sovranità di Dio sulla terra: "La forte connotazione economica e sociale per acquistare una
terra è mia e voi siete presso di me come stranieri ed inquilini più profonda dimensione interiore e personale. Ogni socie-
" (Lv 25, 23). La terra è un dono; come uomini, prima che tà ha il suo modo di vivere il giubileo.
come credenti, siamo su di essa ospiti e pellegrini di passag- Nel 1300 la civiltà agricola e feudale si trasforma nella
gio. E’ saggezza riflettere che non abbiamo quaggiù una società dei mercanti e dei liberi comuni.
dimora permanente. San Pietro nella Prima Lettera ai cristiani Il contadino è in contatto continuo con la natura ed il
scriveva: "Vi esorto come stranieri e pellegrini ad astenervi Creatore che in essa si rivela. I ritmi della vita sono circoscrit-
dai desideri della carne che fanno guerra all’anima" (2, 11). ti e lenti e il supporto comunitario è forte.
Équipes Notre Dame - MILANO Marzo 2000 - 9
Il mercante viaggia, diventa protagonista nel costruirsi il Una novità di questo Giubileo è il fatto che l’indulgenza
futuro, acquista consapevolezza del valore della soggetti- è legata pure a un gesto di carità verso il prossimo che
vità; ma sente anche più drammaticamente la morte come esprima gratuità, servizio ai poveri o agli ammalati, attività
fine di tutto ciò che ha costruito e rischio di eterno fallimen- in favore della vita comunitaria.
to: "Che giova all'uomo guadagnare tutto il mondo se poi L’anno giubilare è un forte invito a vivere la comunione
perde l'anima sua?". ecclesiale, a confessare la nostra fede nella Comunione dei
Il pellegrinaggio ai santuari della divinità era una pratica Santi. Cristo ha posto la sua tenda in mezzo a noi per
costante presso gli antichi popoli. Gli Ebrei salivano a accogliere in essa tutti gli uomini che lo accettano. Non si
Gerusalemme tre volte all'anno per celebrare le feste del comunica con Cristo se non entrando in relazione con la sua
Signore e il Salterio comprende 15 salmi, dal 120 al 134, che Chiesa. Attraverso di lei riceviamo il perdono, l'Eucarestia,
accompagnavano queste ascensioni. l'indulgenza. Tutti sono invitati al banchetto, anche i
Nel mondo cristiano il pellegrinaggio da atto celebrativo poveracci, ma devono vestire l’abito nuziale, che è l’abito
diventa atto di conversione. della sposa. L’Apocalisse (19, 8) descrive la Chiesa come
Nella Bibbia abbiamo pure grandi figure emblematiche del una sposa rivestita di una veste di lino puro, splendente,
pellegrino di tutti i tempi : Abramo, Mosè, Elia. Il primo passo che sono le opere dei santi. Se parteciperemo alla festa con
del pellegrino è la partenza, il distacco. il cuore della sposa, anche a noi verrà data la veste nuziale
Abramo incomincia il cammino della fede uscendo dal- per coprire la nostra nudità.
l’orizzonte delle proprie sicurezze terrene (interessi, parenti,
amici, ambiente) per seguire la Parola di Dio e le sue
promesse, di cui sulla terra non vede neppure grandi realiz-
zazioni: muore con un solo figlio e un pezzo di terra comperata
per sepolcro. Eppure la sua discendenza arriva fino a noi, Riportiamo la traccia che ci è stata proposta dopo
figli di Abramo, padre dei credenti, e nella sua discendenza l'intervento per il Dovere di Sedersi. Potrà forse
si è incarnato il Figlio di Dio. esserci utile durante questo Anno Santo per eventuali
Con Mosè tutto il popolo di Dio diventa il grande verifiche di coppia o di équipe riguardo al nostro
pellegrino dalla schiavitù dell’Egitto alla libertà dei figli di cammino di conversione.
Dio. Israele deve uscire dall’Egitto per "celebrare il Signo-
re". SPUNTI DI RIFLESSIONE
Certe situazioni, ambienti, legami, abitudini non permet-
tono di celebrare il Signore: bisogna uscirne. - Quali schiavitù mi impediscono di uscire da una
Al Sinai impara che non c’è libertà senza la legge. La situazione di lontananza da Dio?
Legge insegna all’uomo a liberarsi dai condizionamenti
- Quali schiavitù mi impediscono di celebrare il
delle passioni e a vivere nel reciproco rispetto una vita civile
Signore?
e fraterna; il deserto insegna a vivere nella sobrietà e nella
fiducia in Dio, guida provvidente e padre. La meta è la terra - Il senso del peccato: orgoglio ferito o consapevo-
"santa". Scriveva Rosmini : " I luoghi materiali sono troppo lezza di aver tradito il bene e la verità?
angusti per noi: il nostro luogo è Dio".
E un altro grande pellegrino dell’Antico Testamento, il - Ricerco la pace della coscienza (ricerca della
profeta Elia, ci dice che Dio non è nel frastuono di eventi verità) o la pace psicologica (ricerca dello star bene?)
spettacolari, ma in una "sottile voce di silenzio". - Credo che la Chiesa abbia il potere di rimettere i
peccati?
IL GIUBILEO DEL 2000
Giovanni Paolo II nella Bolla di Indizione del grande - Che difficoltà ho nei confronti del sacramento della
Giubileo del 2000 "Incarnationis Mysterium" indica come Riconciliazione?
primo compito al nostro mondo secolarizzato quello di - In che ambito devo impegnarmi maggiormente per
fissare lo sguardo sul mistero dell’Incarnazione: sguardo di riparare i miei peccati?
lode e di gratitudine, di contemplazione e di imitazione.
La nostra tradizione celebrava l’incarnazione tre volte al - Come aiutare i nostri figli a formarsi una coscien-
giorno con il suono delle campane e la recita dell’Angelus. za morale?
Recuperare questa preghiera in famiglia potrebbe essere un
modo di vivere l’Anno Santo.
Tra i segni giubilari resta il pellegrinaggio, ma ormai
facilitato nei mezzi e nelle mete così da essere soltanto Ricordiamo a tutti gli Équipiers che il nostro
l’ultimo atto di un cammino di conversione che dura tutto giornalino nasce da contributi spontanei, che gli
articoli vengono impaginati in modo artigianale e
l’anno e incomincia dall’ascolto della Parola di Dio. Dalla che l’ordine in cui essi compaiono è solo casuale.
Parola impariamo a ragionare secondo Dio e non secondo Solo gli articoli firmati “Équipe di Settore” espri-
gli uomini, a operare scelte secondo verità e non secondo mono la posizione del Settore: tutti gli altri sono
il permissivismo imperante, a evitare un certo "buonismo" proposte che possono essere oggetto di riflessione e
di maniera nei nostri discorsi, consapevoli della responsa- confronto, nel rispetto di un fraterno pluralismo
bilità di formare opinione pubblica non cristiana. Paolo e Lidia Avesani
10 - Marzo 2000 Équipes Notre Dame - MILANO
Ricevi, o Signore,
le nostre paure
E trasformale in fiducia.
Ricevi le nostre sofferenze
E trasformale in crescita.
Ricevi i nostri silenzi
E trasformali in pace interiore.
Ricevi la nostra colpa
E trasformala in perdono.
Ricevi la nostra rabbia
E trasformala in intimità.
Ricevi il nostro scoraggiamento
E trasformalo in fede.
Ricevi la nostra solitudine
E trasformala in accettazione.
Ricevi le nostre aspettative
E trasformale in speranza.
Ricevi la nostra morte
E trasformala in risurrezione.
12 - Marzo 2000 Équipes Notre Dame - MILANO
AIUTO RECIPROCO
E MESSA IN COMUNE
Relazione tenuta durante l'incontro delle coppie responsabili con l'équipe di Settore
Durante l’ultima riunione dell’équipe di settore le coppie Il risultato dei nostro lavoro non è una trattazione
più giovani, partendo tutto sommato da problemi piccoli e sistematica, ma piuttosto una serie di spunti per aiutarci a
quotidiani come l’affidare i bambini a qualcuno, hanno sviluppare insieme il tema dell’incontro. Ciascuno di voi è
rilevato l’esigenza di approfondire e sviluppare la pratica invitato a compartecipare le sue esperienze di aiuto recipro-
dell’aiuto reciproco, costatando che nelle loro équipe que- co sia nelle END che al di fuori con le positività e le difficoltà
st’aspetto non era vissuto con sufficiente profondità. Ab- che ha incontrato. E’ importante nei nostri incontri creare
biamo quindi pensato di portarlo all’attenzione di tutti voi,, un clima favorevole all’apertura reciproca nella quale ognu-
coppie responsabili (CRE), per rivitalizzare quest’importan- no di noi possa aprirsi sentendosi accolto, non giudicato.
te momento nella vita delle no- Confidare le nostre preoccu-
stre équipe. pazione personali, di lavoro,
La coppia responsabile è in- Quale è la vostra esperienza? per trarne sensazioni e sug-
nanzitutto responsabile del- Dal sorgere di certe esigenze, quali soluzioni gerimenti che ci aiutino. Su-
l'amore fraterno: tocca ad essa avete sperimentato? perare il rispetto umano che ci
far sì che ogni coppia vi trovi Quali sono le situazioni che favoriscono atteg- tiene chiusi dentro per affi-
l’aiuto di cui ha bisogno. giamenti di solidarietà? E quali di ostacolo? darsi all’ascolto della nostra
Per sviluppare il tema abbia- Se sono io che ho bisogno di solidarietà come la équipe è una prima forma di
mo collegato i due momenti del ricerco e a chi mi rivolgo? solidarietà che dobbiamo im-
metodo, aiuto reciproco e mes- Nella mia vita d equipe quali sono i momenti parare a praticare con mag-
sa in comune, come se il primo favorevoli per la solidarietà? gior predisposizione ed atten-
fosse l’obiettivo ed il secondo Sappiamo ascoltare? zione. Tornando a quanto si
la via per raggiungerlo. diceva all’inizio, lasciare i figli
Nella nostra analisi siamo par- per partecipare ad un ritiro
titi innanzi tutto da ciò che dice la Carta. può apparire un' esigenza egoistica ma nei fatti molti non
Aiuto Reciproco: Le coppie delle équipes si sforzano di vanno al ritiro annuale proprio perché non sanno come
approfondire le loro conoscenze religiose e di scandagliare fare; se c’è cooperazione nell’ambito dell’équipe si può
le esigenze di Cristo al fine di conformarvi tutta la propria vita. fare in modo che a turno si possa partecipare.
L’aiuto reciproco a condurre una vita spirituale, non è Lo stile e le modalità di conduzione della riunione devono
possibile se prima non ci si aiuta a sormontare le preoccupa- essere tali da favorire la messa in comune. Essa promuove
zioni e le difficoltà. Per questo le coppie delle Équipes Notre la libera maturazione personale nel rispetto delle debolezze
Dame praticano largamente l’aiuto reciproco, sia sul piano e nella valorizzazione dei talenti di ognuno in famiglia e nella
materiale che sul piano morale, in obbedienza alla grande comunità ecclesiale. Ci aiutiamo a non assolutizzare nulla
consegna di San Paolo: "Portate i pesi gli uni degli altri e così di ciò che è meno di Dio e a ritrovare il disegno di Dio nella
compirete la legge di Cristo" (Gal. VI, 2). Esse si sforzano di nostra vita. Nella nostra équipe abbiamo ad esempio la
soddisfare la quadruplice esigenza dell’amicizia fraterna: seguente scaletta che si è dimostrata molto appropriata per
dare, ricevere (è più difficile che dare), chiedere (è ancora più la messa in comune e la richiesta d’aiuto: accoglienza - cena
difficile), saper rifiutare (la semplicità del chiedere non può e messa in comune - preghiera, silenzio, intenzioni - tema
esistere dove non vi sia la semplicità del rifiutare il servizio di studio. Ci deve essere qualcosa che fa scattare la
richiesto, quando questo non possa essere reso senza solidarietà... abbassare le difese del nostro egoismo per
difficoltà troppo grandi). L’aiuto reciproco dovrebbe procu- aprirci nei due sensi del dare e del ricevere. Che cosa ci fa
rare quella legittima sicurezza che tanti altri si aspettano dal aprire alla solidarietà nelle END? L'équipe ci porta a cam-
denaro. Di fronte ai primi cristiani, di cui gli Atti degli biare atteggiamento: da coppia/famiglia chiusa a coppia/
Apostoli ci dicono: "erano un cuore ed un’anima sola", i famiglia aperta. Sperimentare la solidarietà ci fa crescere.
pagani si stupivano: "guardate come si amano". E l’ammira- Nella nostra équipe la messa in comune avviene nei mo-
zione generava l’adesione. Le END pensano che, oggi come menti dell’accoglienza e della cena quando, insieme alla
allora, i non credenti saranno conquistati a Cristo nel vedere gioia di partecipare cose belle, ci sono anche i momenti
delle coppie cristiane amarsi veramente ed aiutarsi recipro- delle situazioni particolarmente gravi. Mettiamo in comune
camente nella ricerca di Dio e nel servizio ai fratelli. Nella problemi di salute e di stile di vita per trovare conforto e
carità non c'è rapporto di dipendenza tra chi dà e chi riceve. consiglio. Siamo stati accanto a chi sperimentava la soffe-
Messa in comune: Nelle riunioni mensili una parte dovrà renza (non solo fisica). Nelle nostre riunioni la parte della
essere riservata (ad esempio durante, il pasto) alla "messa in preghiera/intenzione può essere un momento di invocazio-
comune" delle preoccupazioni familiari, professionali, so- ne e di richiesta di aiuto non solo al Padre ma anche ai
ciali, dei successi e degli insuccessi, delle scoperte, pene e fratelli. In casi eccezionali, quando si evidenzia una situa-
gioie. zione particolarmente dolorosa, possiamo anche lasciar
Équipes Notre Dame - MILANO Marzo 2000 - 13
Proposta I NOSTRI
GIOIA E SOFFERENZA
NELLA VITA DEGLI SPOSI
TEMI DI STUDIO
(don Silvano Caccia)
PER L'ANNO 1999-2000
6-7 maggio 2000 Carugate 1 Giubileo 2000 (E.R.I.)
Due giorni di spiritualità, dalle ore 9.30 del sabato Carugate 2 Venite in disparte... e riposatevi
alle ore 16.00 della domenica un po' (Caresto)
Luogo: Salesianum Don Bosco, Tavernola (CO)
Cormano 1 Il silenzio di Maria (I. Larranaga)
Iscrizioni: Centro Diocesano (tel. 02-5839.1313)
Cormano 2 Quando due saranno uno (Caresto)
Si possono portare i bambini.
Le iscrizioni devono pervenire entro il martedì Cormano 3 Una carne sola (M. F. Laroche)
precedente l’inizio dei corsi e si ricevono fino ad Milano 2 Gesù ci insegna a comunicare
esaurimento dei posti (telefonare in orario di uffi-
cio). Milano 8 Giubileo 2000 (E.R.I.)
Ricordarsi di portare la Bibbia ed un quaderno per Milano 9 Io non mi vergogno del Vangelo
gli appunti. (Accattoli)
Milano 10 Deciderà al termine del pilotaggio
alle nuove coppie entrate
Monza 1 Io non mi vergogno del Vangelo
Per i consiglieri spirituali (Accattoli)
Monza 2 Cantico dei Cantici (END)
Ricordiamo a tutti i nostri consiglieri, e raccomandia-
mo a tutti gli équipiers di "tirare loro le orecchie", ove Monza 3 Giubileo 2000 (E.R.I.)
necessario, che lunedì 19 giugno, alle ore 19,30, casa
Avesani - Largo Esterle 3 Monza, è organizzato il consue- Monza 4 Relazione dei Volpini a Gussago
to incontro annuale. Se partecipato, dovrebbe essere il Giugno 1999
momento progettuale circa il cammino di crescita spiri- Pavia 1 Vangelo secondo Marco
tuale degli équipiers. L'anno scorso sono venuti solo don (Maggioni)
Maurilio, don Sandro e don Silvano...
Le iscrizioni sono già aperte: telefonare a 039-389729 Pavia 2 Quando due saranno uno (Caresto)
Pavia 3 Vangelo secondo Marco
(Maggioni)
Senago 1 Giubileo 2000 (E.R.I.)
AIUTO Continua da pagina 12
perdere il programma della riunione per dedicarci interamen-
te a chi sta soffrendo... A chi è in difficoltà diciamo: non farti
prendere dalla tentazione di far tutto da solo ma chiedi.
Sessione regionale
Aprirsi con gli altri significa non lasciarsi prendere dalla "A ciascuno è data una manifestazione
tentazione di fare da soli, dalla presunzione di comprendere particolare dello Spirito per l'utilità
da soli, dall’ostinazione del decidere da soli ma, pur nella comune" (1Cor 12, 7)
chiarezza del senso della propria responsabilità, saper coin- San Felice del Benaco (BS) 29-30 aprile 2000
volgere e lasciarsi coinvolgere dalla presenza significativa La sessione è dedicata all'approfondimento di due
di altre coppie. A volte si è solidali con un profugo che è servizi: il collegamento ed il pilotaggio.
lontano e poi non sperimentiamo la solidarietà con chi ci è Siamo tutti chiamati nel movimento a svolgere, a
vicino. Dall’aiuto reciproco all’interno delle nostre END, turno, dei servizi, alcuni dei quali per la loro delicatezza
dobbiamo essere capaci di estendere oltre, al di fuori, richiedono una preparazione particolare.
questo atteggiamento: nel condominio, in parrocchia, sul Invitiamo quindi alla sessione quelle coppie che siano
lavoro, nel quartiere; guardiamo vicino e troveremo molto impegnate, o che intendano impegnarsi, nei due servizi
da fare. Dobbiamo crearci uno stile di vita che includa sovracitati.
sistematicamente l’aiuto personale al prossimo. Ci sono ancora pochi posti: affrettarsi.
Tullio e Maria Luce Galleno - Monza 2
14 - Marzo 2000 Équipes Notre Dame - MILANO
PRESENTAZIONE
DELL’ÉQUIPE MONZA 4
Eccoci arrivati al debutto "ufficiale"! Benché siano pas- tesse di vivere meglio la vita di coppia e di approfondirne
sati ben 4 anni dalla nostra partenza, il settore ancora non anche l'aspetto spirituale, così nel '96 abbiamo aderito al
ci conosce da queste pagine del giornalino. Abbiamo movimento End. Oggi siamo contenti di questa esperienza
pensato di raccontarci personalmente: ogni coppia ed il che ci ha permesso di conoscere ulteriori coppie e famiglie
consigliere spirituale hanno dato una piccola presentazio- con le quali condividere il nostro essere coppia cristiana. A
ne della loro esperienza. Purtroppo questa presentazione è poco a poco stiamo facendo nostro il messaggio del Meto-
orfana di una coppia che con noi cominciò quattro anni fa; do che è facile conoscere ma un po' più difficile vivere.
le esperienze della vita hanno per ora diviso i nostri cammini. Ringraziamo la coppia guida che ci ha accompagnato il
Diciamo per ora perché confidiamo che questo anno giubi- primo anno in Équipe e tutti coloro che lavorano nel Settore,
lare possa ricondurci reciprocamente sulla stessa strada per oltre alle coppie che sono in Équipe con noi e a don Franco
continuare a crescere insieme. Motta nostro consigliere spirituale.
Siamo Alexandra e Vittorio. Da quattro anni frequentia- Io sono don Franco, consigliere spirituale dell'Équipe e da
mo il gruppo delle END e nel frattempo la nostra coppia è poco parroco di una parrocchia di Sesto San Giovanni (Mi).
diventata famiglia visto che ora c'è Juan Esteban, così si Già dai tempi del Seminario avevo avuto occasione di
chiama nostro figlio, e fra qualche mese arriverà anche conoscere l'esistenza e la metodologia delle End, ma senza
Caterina. L'équipe è stato un fedele compagno di percorso averne mai avuto un contatto diretto. Tale contatto è
che ci ha aiutato a crescere, e tutt'ora ci aiuta, condividendo avvenuto ad opera di Cinzia e Luigi, che nel 1995 mi hanno
con i nostri compagni di viaggio le nostre esperienze di vita, avvicinato (li conoscevo di già per altre esperienze di
siano esse fonte di difficoltà e preoccupazioni oppure di volontariato) manifestando la loro intenzione di fondare
felicità e gioia. Fin dall'inizio eravamo alla ricerca di un un'Équipe con alcune coppie amiche e chiedendomi di farne
dialogo autentico e profondo nella nostra vita di coppia e parte come consigliere spirituale. Dopo essermi informato
probabilmente questa è stata la motivazione più forte che ci sul senso di questo ruolo all'interno dell'Équipe, ho accet-
ha spinto a partecipare alle riunioni di équipe. Non vi tato la loro richiesta ed ho iniziato quel cammino che da
nascondiamo che, durante i primi incontri, eravamo un po' ormai quattro anni raccoglie un piccolo gruppo di famiglie.
increduli e scettici a che questi servissero a tal fine. Ci Abbiamo faticato non poco per imparare a vivere il metodo
sbagliavamo! Il Signore non conosce ostacoli e ci ha End, e -a dire tutta la verità- ci sono ancora dei momenti che
permesso di rimanere il tempo sufficiente per renderci conto dobbiamo riscoprire e vivere con maggior pienezza: da parte
che faceva al caso nostro. Anche per questa ragione di tutti però ho visto una grande disponibilità a lasciarsi
vogliamo ringraziare di cuore tutti i nostri compagni e unirci coinvolgere, riscoprendo la totalità, la definitività e la fecon-
a loro per lodare Dio. dità del matrimonio cristiano anche grazie alla spiritualità del
nostro Movimento. La mia presenza all'interno dell'Équipe
Siamo Rossana e Pietro, genitori di Daniele 3 anni e Giulia è volutamente discreta, anche perché considero primario il
6 mesi, siamo sposati dal 1994 e la nostra avventura nelle ruolo delle coppie: porto la mia esperienza, rifletto con loro
End è iniziata nel 1996 dopo che avevamo accolto l'invito di sui temi di studio, rispondo alle domande che l'incontro con
una coppia di amici. Entrambi siamo educatori anche se in la Parola di Dio suscita e, soprattutto, mi lascio interrogare
ambiti differenti e prima di entrare in équipe abbiamo vissuto dalle gioie e dalle difficoltà che la vita coniugale quotidiana
un'esperienza nella Gioventù Francescana, ma dopo qual- suscita. Tutto questo mi aiuta anche nel mio ministero
che anno di matrimonio abbiamo sentito l'esigenza di impe- pastorale, per non incontrare le famiglie sapendo poco del
gnarci in qualcosa di più specifico per noi e quindi per la loro autentico "vissuto". Mi auguro che il cammino della
nostra famiglia. Le End hanno pienamente soddisfatto nostra Équipe abbia a proseguire e che porti molto frutto sia
questa nostra esigenza, ci hanno fatto incontrare altre nelle famiglie coinvolte, sia nella mia vita sacerdotale.
coppie con cui stiamo costruendo un bel rapporto basato
sul dialogo ed il confronto, ci dà la possibilità di prestare Infine manchiamo solo noi: siamo Cinzia e Luigi, anche
un'attenzione particolare al nostro cammino spirituale e ci noi facenti parte dell'Équipe Monza 4. La nostra è una
ricorda sempre l'importanza di essere coppia unita dal équipe "giovane"; siamo infatti partiti nel '96 dopo un anno
sacramento del matrimonio. di prepilotaggio, cioè un anno in cui ci siamo trovati fra noi
coppie che avevamo intenzione di lanciarci nell'avventura
Siamo Anna e Alberto sposati da 8 anni e con tre figli: END, per capire se effettivamente la proposta interessava
Francesco di 6 anni, Marta di 3 anni e mezzo, Michela di 17 a tutti quanti. Il nostro avvicinamento alle END è stato
mesi. Siamo in Équipe da quattro anni. Abbiamo conosciuto abbastanza atipico; infatti abbiamo avuto l'opportunità di
il movimento nel '92 a Taizè dove ci eravamo recati per una conoscere il movimento e frequentare una Équipe per circa
settimana di spiritualità. Dopo alcuni anni abbiamo ritenuto un anno quando ancora eravamo fidanzati. Entusiasti del-
opportuno aderire ad un movimento familiare che ci permet- l'esperienza la abbiamo proposta a dei nostri amici e da ciò
Équipes Notre Dame - MILANO Marzo 2000 - 15
LE NOSTRE RUBRICHE
Ciao, Lello
Per 27 anni abbiamo avuto modo di conoscere e "vivere"
anche con Raffaele Baldelli (Lello, per noi), apprezzando in
lui doti di lavoratore tenace ed instancabile, amico, padre,
marito, soprattutto: uomo di grande fede.
Era simpatico, estroverso, colto, semplice ed umile.
Non invidioso, non geloso; dotato di nobile cuore: ha
amato la propria e l’altrui libertà nel pensiero, nell’azione.
Ti ringraziamo, Padre, per averci fatto conoscere Lello, da
oggi non più visibile, ma sicuri che è già con Te. Per la tua NUOVI ARRIVI!
fede e la tua sofferenza fisica, caro Lello, ti crediamo vicino
a Dio, senza più "noie" e "pensieri".
Valeria Rivolta, nata il 20 Gennaio 2000, figlia
Questo privilegio acquisito, ci sprona a chiederti di di Paolo ed Enrica, viene a fare compagnia a
sorvegliarci e aiutarci per poterti raggiungere in maniera Daniele, Roberta e Nicolò.
santa quando il Signore lo vorrà.
Dio fa delle persone buone una meteora... e tu, Lello, lo
sei stata!
Pace e serenità, insite nel tuo cuore, ti hanno contraddi-
stinto, trasmettendole a noi, su questa terra, in équipe, tra
i tuoi cari. Il tuo ricordo ed i tuoi saggi esempi rimarranno
sempre presenti tra noi. Ciao, Lello!
Sommario
Argomento Pag.
Équipe Milano 2
Tutti a Santiago - P. e L. Avesani 1
Miserere mei... - Padre Henri Caffarel 2
21 marzo1999
Programma
8,45 Accoglienza
9,30 Preghiera
10,00 Prima meditazione
10,30 Pausa di meditazione individuale
11,00 Seconda meditazione
11,30 Dovere di sedersi
12,30 Pranzo al sacco
14,30 Comunicazione dal Settore
15,15 Santa Messa (don Maurilio Frigerio)
16,30 Magnificat e saluti