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Gestione dei Processi Parte II Capitolo 6

CAPITOLO 6
LINEE A TRASFERTA

Luigi Cuccia

#1

Gestione dei Processi Parte II Capitolo 6

Le linee a trasferta
I sistemi di produzione considerati in questo capitolo sono adatti per produzioni di massa di prodotti con bassa variet. Ogni operazione necessaria alla realizzazione del prodotto realizzata in una stazione di lavoro; le stazioni di lavoro sono sequenziate secondo il ciclo di lavorazione del pezzo ed integrate tra loro per mezzo di un sistema di trasporto. Si tratta di sistemi di produzione di tipo III A, cio a routing g fisso ed altamente automatizzato. Si tratta di sistemi di produzione di tipo capital intensive.

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#2

Gestione dei Processi Parte II Capitolo 6

Le Linee a trasferta
Le linee a trasferta sono utilizzate nel caso: di produzioni di volume elevato (produzioni di massa); di prodotti con design stabile, e quindi di prodotti che si trovano in fase matura del loro ciclo di vita; di prodotti con un ciclo di vita atteso sufficientemente lungo da consentire il recupero dei costi fissi; di prodotti con un ciclo di lavorazione caratterizzato da un elevato l t numero di operazioni i i.

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#3

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Le Linee a trasferta
Le linee a trasferta sono caratterizzate da: Un basso contenuto di lavoro diretto; Costi di produzione unitari bassi, in quanto il costo di investimento ripartito su elevati volumi di produzione; Tassi di produzione molto elevati; Tempi di ciclo minimi; Bassi livelli di WIP (Work In Process); Minima utilizzazione degli spazi.

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#4

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Linee a trasferta: linee di produzione automatiche Una linea di produzione automatica consiste di un set di stazioni di lavoro disposte in sequenza e connesse attraverso un sistema di trasporto dei pezzi. I grezzi entrano dalla stazione di ingresso ed escono come prodotti finiti dallultima stazione come mostrato nella seguente t figura: fi
Grezzi Prodotti finiti

WS1

WS2

WSi

WSj

WSn

La linea pu essere dotata di stazioni per la misura, lispezione ed il lavaggio dei pezzi. Ogni stazione compie una o pi operazioni tecnologiche; la somma delle operazioni tecnologiche consente la trasformazione del grezzo nel prodotto finito.
Luigi Cuccia

#5

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Linee a trasferta: linee di produzione automatiche


In una linea di produzione automatica: sono lavorati pi pezzi contemporaneamente; nel caso p pi semplice, p , ad ogni g istante, , un p pezzo occupa p una stazione, , quindi il numero di pezzi allinterno della linea coincide con il numero delle stazioni; il sistema di trasporto della linea, generalmente un convogliatore, caratterizzato da un tempo di ciclo, Tc, che la somma del tempo di lavorazione pi il tempo di movimentazione; ad ogni intervallo pari a Tc, il convogliatore effettua un movimento che porta il generico pezzo j dalla stazione i alla stazione i+1; la stazione con il tempo di lavorazione pi alto determina la cadenza della linea; I pezzi nella linea possono essere immessi previa pallettizzazione, linee automatiche pallettizzate, o no, linee automatiche libere.
Luigi Cuccia

#6

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Progettazione di linee di produzione automatiche La progettazione di una linea di produzione automatica prevede i seguenti steps: Scelta della configurazione della linea; Dimensionamento della linea: determinazione del numero di stazioni e bilanciamento della linea; Dimensionamento dei buffer; Scelta del sistema di trasporto; Analisi di performance della linea;

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#7

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Progettazione di linee di produzione automatiche: Configurazione

Una linea di produzione automatica pu essere: InIn -line; le macchine sono disposte in linea
Questa configurazione molto utilizzata per la produzione di pezzi di grandi dimensioni come blocchi di motore, testate, organi di trasmissione, etc; E la configurazione impiantistica pi semplice ed economica, ma quella che occupa pi spazio.

Segmentated inin-line; le macchine sono disposte sempre in linea, ma le linee sono segmentate in tronconi a realizzare delle forme ad L, ad U o a loop di tipo rettangolari.
Queste configurazioni consentono di ridurre lo spazio necessario per la disposizione della linea nello stabilimento; La interruzione del sistema di trasporto tra un troncone e laltro consente una eventuale ripallettizzazione del pezzo (nelle linee pallettizzate) o un eventuale riposizionamento per effettuare le lavorazioni su superfici non accessibili in precedenza; E una soluzione pi costosa dal punto di vista impiantistico.
Luigi Cuccia #8

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Progettazione di linee di produzione automatiche: Dimensionamento

Il dimensionamento di una linea di produzione automatica prevede le seguenti fasi: Determinazione della cadenza della linea; Determinazione del numero massimo e del numero minimo di stazioni. Assegnazione delle operazioni tecnologiche alle stazioni e bilanciamento della linea Come detto, una linea automatica per prodotto costituita da un certo numero di stazioni poste in sequenza, ognuna delle quali li esplica li una o pi i operazioni i id del l ciclo i l di l lavorazione. i Definizione: La cadenza della linea il ritmo con cui un pezzo viene prodotto dalla linea quando essa a regime.
Luigi Cuccia #9

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Progettazione di linee di produzione automatiche: Dimensionamento

I dati del problema di dimensionamento sono i seguenti: ai: le singole operazioni richieste dal ciclo di produzione del prodotto A (i=1,...,M); ti: i tempi previsti per ciascuna operazione ai;

Ik: il numero di operazioni assegnate alla stazione k; Tk = p: T=

t
i =1
M

Ik

il tempo di lavorazione nella stazione k (k=1,...,N);

il tasso di produzione richiesto alla linea (pezzi/unit di tempo);

t
i =1

il tempo t t tecnologico l i complessivo l i per l lavorare il pezzo;

V: il grafo di precedenze relativo alle operazioni ai, dove aj -> ai significa che l'operazione i non pu essere eseguita senza che sia completata l'operazione j;
Luigi Cuccia # 10

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Progettazione di linee di produzione automatiche: Dimensionamento

La cadenza C [unit di tempo/pz] della linea coincide con il tempo tecnologico della stazione collo di bottiglia:

Ik C = Max ti k i =1
Al fine di consentire la produzione richiesta p, la cadenza deve essere tale che: C 1/p La quantit:

Tm =

k =1

(C T )
k

si chiama tempo morto di lavorazione e misura il tempo che il pezzo deve sostare nelle stazioni della linea, esclusa quella che da la cadenza, senza subire alcuna lavorazione.

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# 11

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Progettazione di linee di produzione automatiche: Dimensionamento

Nella espressione precedente, N il numero di stazioni previste nella linea. Il numero di stazioni nella linea, non noto a priori in quanto dipende da come saranno assegnate le operazioni tecnologiche alle singole i l stazioni. t i i Esso comunque deve soddisfare la seguente relazione Nmin N Nmax dove:

T il numero minimo di stazioni che la linea pu Nmin = int + contenere nel caso che tutte le stazioni abbiano C un tempo pari alla cadenza della linea;
Nmax = M
il numero massimo di stazioni che la linea pu contenere nellipotesi che ciascuna operazione tecnologica sia svolta in una stazione indipendente

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# 12

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Progettazione di linee di produzione automatiche: Dimensionamento

Progettare un linea di produzione automatica significa dunque: determinare il numero di stazioni della linea assegnando ad ogni stazione un certo numero di operazioni elementari in modo che siano rispettati i vincoli di precedenza del ciclo di lavorazione ed in modo da minimizzare il tempo morto di lavorazione. Nel seguito verr presentato un algoritmo di programmazione dinamica dovuto a Jackson per la progettazione di una linea di produzione automatica.

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# 13

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Progettazione di linee di produzione automatiche: Dimensionamento

Lalgoritmo di Jackson si basa sui seguenti passi: Siano:


Xn un gruppo di operazioni elementari (a,b,c) da assegnare alla stazione n; (X1, ..., Xn-1) la sequenza dei raggruppamenti assegnati fino alla stazione n-1;

Il raggruppamento Xn a partire dalla sequenza (X1, ..., Xn-1) si ottiene nella seguente maniera: 1: si cancellino dal diagramma delle precedenze tutte le operazioni gi incluse nella sequenza di partenza, e tutte le linee di precedenza uscenti da questi elementi; dal grafico cos ottenuto elencare tutti i possibili raggruppamenti X tali che siano verificati entrambi i punti seguenti:

2:

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# 14

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Progettazione di linee di produzione automatiche: Dimensionamento

2.a. se una data operazione in X, allora deve esservi ogni altra operazione collegata con essa da una linea di precedenza; 2.b. la somma dei tempi ti delle operazioni incluse in X non deve superare il tempo di ciclo;

3.

l'elenco dei raggruppamenti X ottenuti al punto 2 pu essere ridotto cancellando ogni raggruppamento K per il quale esista un J tale che siano verificate entrambe le seguenti condizioni:
3.a. esiste soltanto una operazione k di K che non in J; 3.b. vi sono alcune operazioni j in J che non sono presenti in K e che hanno tempo p di esecuzione k, e tali che si possa p individuare un cammino di linee di precedenza che da almeno un j conduca ad un qualsiasi elemento z che raggiungibile con una linea di precedenza diretta da k.

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# 15

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Il dimensionamento di una linea di produzione: un esempio

Si supponga di dover progettare una linea a trasferta per una produzione richiesta di p=0,1 pz/unit di tempo, le cui operazioni tecnologiche tec o og c e so sono o que quelle e mostrate ost ate nel e segue seguente te d diagramma ag a a de delle e precedenze:

b,2

c,2

i,6

j,5

a,6

f,5

k,4

g,7

d,3

e,5

h,1
Luigi Cuccia # 16

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Il dimensionamento di una linea di produzione: un esempio

Per quanto stato detto abbiamo: C = 10 unit di tempo/pz (cadenza della linea); T = 41 unit di tempo, tempo tecnologico per fare un pezzo; Nmin = 5, numero minimo di stazioni; Nmax = 11, numero massimo di stazioni. Progettiamo la linea utilizzando lalgoritmo di Jackson appena descritto.

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# 17

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Il dimensionamento di una linea di produzione: un esempio

1.

applichiamo direttamente il punto due del metodo non essendoci all'inizio dei raggruppamenti, ed otteniamo i due possibili raggruppamenti per la stazione 1: {abc} {abh} nessuno dei due raggruppamenti pu essere eliminato mediante il punto 3 perch non sono soddisfatti i punti 3.a e 3.b;
b,2 c,2 i,6 j,5

a,6 6

f5 f,5

k4 k,4

g,7

d,3

e,5

h,1
Luigi Cuccia # 18

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Il dimensionamento di una linea di produzione: un esempio 2. eliminiamo dal grafico di precedenze le operazioni appartenenti al primo raggruppamento {abc} e applicando il punto 2 determiniamo i raggruppamenti della seconda stazione, essi sono: {abc} fh {abc} gh {abc} ih e lo stesso facciamo successivamente per il raggruppamento {abh}: {abh} ci {abh} cf {abh} cg
b,2 c,2 i,6 j,5
b,2 c,2 i,6 j,5

a,6

f,5

k,4

a,6

f,5

k,4

g,7

d,3

e,5

g,7

d,3

e,5

h,1
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h,1
# 19

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Il dimensionamento di una linea di produzione: un esempio applicando il punto 3 del metodo, possiamo eliminare i raggruppamenti {abc} fh e {abh} cf. Analizzando i raggruppamenti rimanenti, ci si accorge che - {abc} gh == {abh} cg - {abc} ih == {abh} ci ma lo sbilanciamento generato dalle soluzioni a sinistra delle eguaglianze maggiori. Pertanto al secondo passo l'elenco diventa: {abh, cg} {abh, ci}
b,2 c,2 i,6 j,5
b,2 c,2 i,6 j,5

a,6

f,5

k,4

a,6

f,5

k,4

g,7

d,3

e,5

g,7

d,3

e,5

h,1

h,1

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# 20

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Il dimensionamento di una linea di produzione: un esempio

3.

riapplicando il punto 1 e il punto 2 del metodo al nuovo grafo di precedenze ottenuto al passo 2 si ottengono i nuovi raggruppamenti per la terza stazione, e cio: {abh, ci} fj { bh ci} {abh, i} g {abh, cg} i {abh, cg} fd applicando il punto 3 del metodo soltanto il raggruppamento {abh, ci} g pu essere eliminato perch dominato da {abh, ci} fj. Quindi anche {abh, {abh cg} i, i contenendo le stesse operazioni di quello appena eliminato, va eliminato. Rimangono pertanto i seguenti raggruppamenti: {abh, ci, fj} {abh, cg, fd}
Luigi Cuccia # 21

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Il dimensionamento di una linea di produzione: un esempio

4.

riapplicando il punto 1 e il punto 2 del metodo al nuovo grafo di precedenze ottenuto al passo 3 si ottengono i nuovi raggruppamenti per la quarta stazione, e cio: {abh, ci, fj} gd {abh, cg, fd} i {abh, cg, fd} e Ma il raggruppamento {abh, cg, fd}i incluso in {abh, ci, fj} gd, quindi pu essere eliminato. Pertanto rimangono i raggruppamenti {abh, ci, fj, gd} {abh, cg, fd, e}

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# 22

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Il dimensionamento di una linea di produzione: un esempio 5. riapplicando il punto 1 e il punto 2 del metodo al nuovo grafo di precedenze ottenuto al passo 4 si ottengono i nuovi raggruppamenti per la quinta stazione, e cio: {abh, ci, fj, gd} ek {abh, cg, fd, e} i ed dato che il primo include tutte le 11 operazioni mentre il secondo soltanto 9, la soluzione ottima la seguente:

Stazione 1 2 3 4 5

Operazioni Tempo stazione a,b,h c,i f,j g,d e,k 9 8 10 10 9

NOTA: Come pu notarsi, il numero di stazioni determinato coincide con numero minimo di stazioni possibile, ma in genere questo non sempre attuabile.
Luigi Cuccia # 23

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Il dimensionamento di una linea a trasferta: analisi di affidabilit

Un secondo problema molto critico nella progettazione di una linea a trasferta relativo allanalisi di affidabilit della linea. Infatti, una linea a trasferta costituita essenzialmente da macchine automatiche, le quali possono essere soggette a guasti. Il guasto di una macchina pu provocare lo stop di tutta la linea, cosicch laffidabilit di una linea a trasferta dipende dallaffidabilit delle macchine poste in ciascuna stazione. Da ci deriva limportanza di una analisi di affidabilit della linea in funzione del numero e dellaffidabilit dell affidabilit delle stazioni che la compongono

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# 24

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Il dimensionamento di una linea a trasferta: analisi di affidabilit

Come noto il tempo di ciclo di una linea a trasferta dato da: TC = Maxk{Tk} + Tr = C + Tr essendo C, la cadenza della linea a Tr il tempo di trasferimento. Ora supponiamo che la linea possa essere soggetta a guasti; siano Td , il tempo di riparazione (downtime) cio il tempo necessario per riparare il guasto e riavviare la linea; F, la frequenza di guasto della linea in un ciclo (n. di guasti/Tc);

Una linea soggetta a guasti produce un pezzo ogni: Tp = Tc +F Td unit di tempo, anzich ogni ogni Tc unit di tempo, e pertanto, il suo tasso di produzione (pezzi/unit di tempo) : Rp = 1/Tp anzich Rc = 1/Tc, che il dato di produttivit fornito generalmente dal produttore della linea.
Luigi Cuccia

# 25

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Il dimensionamento di una linea a trasferta: analisi di affidabilit

Pertanto lefficienza della linea, con riferimento alla sua affidabilit, pu essere espressa come: E= TC / Tp Questo Q t aspetto tt ha h un rilevante il t impatto i tt economico i sullutilizzo ll tili della linea a trasferta. Infatti, un parametro fondamentale in una linea a trasferta il costo per unit di pezzo prodotto (Cp), che dato da: Cp = Cm + C0Tp+Ct essendo: Cm, il costo del grezzo; C0, il costo per p unit di tempo p della linea; ; Ct, il costo degli utensili e dei materiali di consumo per produrre un pezzo.

Luigi Cuccia

# 26

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Il dimensionamento di una linea a trasferta: analisi di affidabilit

Esercizio 1 Si consideri lacquisto di una linea a trasferta la cui efficienza dichiarata dal costruttore Rc = 50 pz/hr. I dati di costo per la produzione di un pezzo sono: Cm = 3 /pz, C0 = 75 /hr, Ct = 0 8/ 0,8/pz. D una analisi Da li i di linee li a trasferta t f t simili i ili si i ricava i che h la l frequenza di guasto dellordine di 0,1 guasto/ciclo e il tempo di riparazione dellordine di Td = 8 min. Si calcoli la differenza tra il costo per prodotto ideale e reale Soluzione Tc = 1/50 = 0,02 hr/pz = 1,2 min/pz Tp = 1,2 , + 0,18 , = 2 min/pz /p Rp = 0,5 pz/min = 30 pz/hr E = 1,2/2,0 = 60% Cp (i)= 3,0 + (75/60)1,2+0,8 = 5,3 /pz (costo ideale) Cp (r)= 3,0 + (75/60)2+0,8 = 6,3 /pz (costo reale)
Luigi Cuccia # 27

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Il dimensionamento di una linea a trasferta: analisi di affidabilit

Come anche evidenziato dal precedente esempio, la possibilit di guasto influenza notevolmente gli aspetti economici di una linea a trasferta. E per questa ragione, che in fase di progettazione occorre valutare in maniera accurata lincidenza dei guasti della linea. Come abbiamo visto, la valutazione di tale incidenza, dipende dalla determinazione della frequenza di guasto F. Generalmente, il guasto di una linea a trasferta dipende dal guasto delle stazioni che la compongono. Il valore del tasso di guasto per ciclo della linea di ciascuna delle stazioni che compongono la linea, pi, generalmente di pi facile determinazione di F, in quanto dipende specificatamente dal tipo di operazioni tecnologiche che si eseguono nella stazione. Allora, il problema la determinazione di F a partire dai pi.
Luigi Cuccia # 28

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Il dimensionamento di una linea a trasferta: analisi di affidabilit

A tal fine si possono seguire due approcci: il metodo dellupper bound, che parte dallipotesi che il guasto su ciascuna stazione della linea, sebbene provochi il blocco della stessa, non influenzi il pezzo in lavorazione sulla stazione, t i il quale l pu essere trasportato t t t sulle ll stazioni t i i seguenti ti per completare le lavorazioni; questo caso si applica a guasti di tipo elettrico (alimentazione), mancanza di utensili nel magazzino, mancanza di attrezzature, etc Il metodo del lower bound, che parte dallipotesi che il guasto ad una stazione provochi sia il blocco della linea che la perdita del pezzo che non pu proseguire le lavorazioni. Questo il tipico Q p caso della rottura di un utensile ( (es. rottura di una punta elicoidale o di una alesatore in foratura o alesatura).

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# 29

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Il dimensionamento di una linea a trasferta: analisi di affidabilit

Con il metodo dellupper bound, si calcola un valore della frequenza di guasto della linea che assimilabile al valore massimo. Infatti, poich il guasto di una risorsa non influisce sul pezzo, possibile che lo stesso pezzo subisca un altro stop i unaltra in lt stazione t i d ll linea. della li Si assuma che ogni stazione abbia un proprio tasso di guasto pi e che i guasti alle singole stazioni siano indipendenti gli uni dagli altri; poich ogni stazione della linea lavora un singolo pezzo per ciclo, la frequenza di guasto della linea per ciclo pu essere calcolata come:

F =

p
i =1

essendo n il numero di stazioni nella linea. Nel caso pi = p per ogni i, si ottiene: F = np.

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Il dimensionamento di una linea a trasferta: analisi di affidabilit

Le espressioni precedentemente calcolate, sono di notevole importanza progettuale, infatti: A parit di tasso di guasto di ogni singola stazione, una linea tanto pi efficiente quanto minore il numero di stazioni da cui i composta; t A parit di numero di stazioni, una linea tanto pi efficiente quanto minori sono i tassi di guasto di ciascuna stazione. Le considerazioni di cui sopra risultano immediatamente dalla definizione di tasso di produttivit della linea:

Rp =

1 1 1 = = Tp Tc + F Td Tc + n p Td

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Il dimensionamento di una linea a trasferta: analisi di affidabilit

Con il metodo del lower bound, si calcola un valore minimo della frequenza di guasto della linea. Infatti si consideri un pezzo che attraversa la linea; se indichiamo con p1 la probabilit di avere un guasto alla stazione 1, (1-p1) la l probabilit b bilit che h il pezzo passi i la l stazione t i 1 cosicch, 1; i h la l probabilit che il pezzo subisca un arresto alla stazione 2 p2 (1-p1). Generalizzando, la probabilit che un pezzo subisca un guasto alla generica stazione i :

pi (1 pi 1 ) (1 pi 2 ) ... (1 p2 ) (1 p1 )
Poich le p probabilit di g guasto alle singole g stazioni sono indipendenti, F sar data dalla somma di tutte le probabilit di guasto alle singole stazioni.

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Il dimensionamento di una linea a trasferta: analisi di affidabilit

In maniera pi semplice F pu essere calcolata considerando la probabilit che un pezzo passi attraverso tutte le stazioni senza subire un arresto per un guasto, cio: n

e pertanto F dato da:

F = 1 (1 pi )
i =1

(1 p )
i =1 i

e se pi = p per ogni i si ottiene:

F = 1 (1 p)n

E poich ad ogni guasto corrisponde un pezzo che non uscir dalla linea come p prodotto finito, , il tasso di p produzione della linea dato dalla porzione dei pezzi prodotti in un ciclo (1-F) diviso il tempo di ciclo, cio:

Rap =
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1 F Tp

# 33

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Il dimensionamento di una linea a trasferta: analisi di affidabilit

Anche in questo caso, al crescere di n e di p, F aumenta (si tenga conto che (1-p) < 1), ma essendo la produttivit della linea data da:

Rap =

1F (1 p)n = 1 (1 p)n Td Tp Tc +

la produttivit Rap decresce pi velocemente della Rp al crescere di n e p.

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Il dimensionamento di una linea a trasferta: analisi di affidabilit

Esercizio 2: Una linea a trasferta costituta da 20 stazioni ha un tempo di ciclo di Tc = 1.2 min e Td = 8 min; la probabilit di guasto per ciascuna stazione di p = 0,005 guasti/ciclo. Si calcolino il valore della produttivit d tti it della d ll linea li nel l caso che h il guasto t non abbia bbi effetto ff tt sui i pezzi (upper bound) e nel caso contrario (lower bound). Upper bound F = np = 20 0,005 = 0,1 stop/ciclo Tp = Tc + FTd = 1,2 + 0,1 8 = 2 min Rp = 1/Tp = 30 pz/hr Lower bound F = 1-(1-p)n = 1-0,99520 = 0,0954 stop/ciclo Tp = Tc + FTd = 1,2 + 0,0954 8 = 1,963 min Rp = (1-F)/Tp = 27,65 pz/hr

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Buffer e sistemi di trasporto

Come detto le linee a trasferta possono essere realizzate con linterposizione di buffer tra una stazione e laltra. La presenza di buffer risulta necessaria per le seguenti ragioni: Per ridurre g gli effetti di un eventuale malfunzionamento delle stazioni; Per disaccoppiare stazioni pi veloci da stazioni pi lente; Per costituire dei magazzini di alimentazione della linea; Per consentire la preparazione del pezzo per la successiva lavorazione (es. operazioni di verniciatura);

Il primo aspetto quello principale, infatti la presenza di un un buffer intermedio tra due stazioni consente, , nel caso di guasto g o blocco della stazione a monte, che la stazione a valle possa continuare a lavorare attingendo i pezzi dal buffer, nel caso di guasto o blocco della stazione a valle, che la stazione a monte possa continuare a lavorare ponendo i pezzi prodotti nel buffer.
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Buffer e sistemi di trasporto

Si possono considerare due casi estremi: Che la linea non sia dotata di alcuna posizione buffer; Che ci sia un sistema di buffer con capacit infinita.

Sia Tc il tempo di ciclo della linea. Linea senza buffer In questo caso, quando una stazione si guasta tutta la linea si ferma. Lefficienza di una linea senza buffer data dalla nota formula:

E0 =

Tc Tc = Tp Tc + F Td

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Buffer e sistemi di trasporto

Linea con buffer di capacit infinita In questo caso, quando una stazione si guasta, la linea pu continuare a produrre attingendo e/o ponendo nuovi pezzi nel buffer. In questo caso quindi, lefficienza della linea funzione della stazione collo di bottiglia, cio della stazione, che dal punto di vista dellaffidabilit risulta la meno efficiente. Allora, indicando con Ek lefficienza della generica stazione k della linea:

Ek =

Tc Tc = Tp,k Tc + Fk Td ,k

lefficienza l efficienza della linea data da:

E = Min {Ek }
k

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Buffer e sistemi di trasporto

Linea con buffer di capacit finita Nel caso reale, una linea pu avere dei buffer di capacit limitata e pari a b posti. In tal caso, indicando con Eb lefficienza della linea, possiamo affermare che:

Eo E b E
In generale particolarmente complesso calcolare il valore di Eb; per lequazione di sopra ci consente di affermare che: Se la differenza tra E ed E0 piccola, non conviene inserire buffer; Q Quanto t maggiore i la l differenza diff (E-E0), ) tanto t t pi i conveniente i t inserire un certo numero di buffer che deve essere tanto pi elevato quanto maggiore la differenza di cui sopra; In ogni caso non si pu ottenere una efficienza superiore a E .
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Buffer e sistemi di trasporto

Esercizio 3 Si consideri la linea a trasferta di cui allesercizio precedente. Nel caso in cui un guasto ad una macchina non abbia influenza sul pezzo, si valuti lopportunit di inserire una posizione buffer dividendo la linea in due stage di 10 stazioni ciascuno. Soluzione Si ricordi che F = np = 20 0,005 = 0,1; E0 = 1,2/(1,2+0,18) = 0,6 Nellipotesi di inserire un buffer tra i due stage F1 = F2 = n np p = 10 0,005 0,005 = 0,05; E1 = E2 = 1,2/(1,2+0,058) = 0,75 e poich la differenza (E-E0) di 0,15, ovvero il 25% di E0, si pu valutare positivamente lintroduzione di posizioni buffer.

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