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Memoria La tecnica dei loci

la tecnica pi antica, che Cicerone, nel De Oratore attribuisce al poeta greco Simonide di Ceo, vissuto nel VI secolo a.C. Consiste nel fissare chiaramente nella memoria la successione delle tappe di alcuni percorsi, quanto pi possibile familiari, che costituiranno altrettanti ganci ai quali collegare in successione le informazioni da ricordare. I percorsi possono risultare dalla successione degli edifici o dei negozi di una via, magari vicina alla propria abitazione, o che si percorre di frequente, o da alcuni punti scelti lungo un itinerario stabilito allinterno del proprio appartamento, oppure dai polpastrelli delle dita di una mano (o di entrambe), da parti, poste in successione, del proprio corpo, da un percorso ferroviario conosciuto o da quanto altro venga ritenuto utile allo scopo. Il primo passo per applicare questa tecnica costituito dal ripasso attento delle tappe di ogni percorso adottato, cos che esse risultino ben chiare in successione e richiamabili rapidamente alla memoria in modo automatico. Ottenuto ci, baster trasformare in immagini le informazioni da ricordare, legando ciascuna di esse a una delle tappe dellitinerario. La cosa importante in questo come in ogni altro sistema mnemonico di assicurarsi che la parola chiave e quella da ricordare siano associate in modo totale e certo. Per ottenere questo risultato, lassociazione deve avere una o pi delle seguenti connotazioni: Esagerata. Limmagine che risulta dallassociazione deve dare unidea di eccezionalit: Assurda. Lelemento comico e umoristico stimola la memoria; Sessuale. Se il sesso pu in qualche modo servire da spunto, mettetecelo; Volgare. Anche le cose oscene sono ricordate con eccezionale facilit;

Sensuale. Stesso caso del sesso. I sensi elementari del corpo contribuiranno a formare unimmagine indelebile; Mobile. Unimmagine che si muove rimane impressa pi a lungo di una statica; Colorata. Un colore brillante e bizzarro non si dimentica; Fantasiosa. La fantasia aiuta sempre;

Pura. I due elementi dovranno essere collegati con il minore utilizzo di parole possibili. I legami troppo elaborati, astratti o confusi sono un ostacolo. importante, nel corso del processo associativo, avere unimmagine mentale molto chiara davanti al nostro occhio interiore. Per ottenere questo risultato utile chiudere gli occhi e proiettare limmagine sulla parte interna della palpebra. La locuzione in primo luogo, in secondo luogo, ecc deriva proprio da questa tecnica.

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