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LA MEMORIA E LO STUDIO

La struttura della memoria La memoria a breve termine La memoria a lungo termine Modi di strutturare la memoria a lungo termine Memoria di cose arbitrarie Memoria di relazioni significative Memoria tramite spiegazione Memorizzazione per modelli Ausili mnemonici Ausili mnemonici esterni Ausili mnemonici interni Metodo dei loci Metodo numerico consonantico Memorizzazione dei vocaboli di una lingua straniera Memorizzazione di sequenze di figure Memorizzazione di cognomi

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METODO DI STUDIO BUZAN


La preparazione Lettura rapida 1 & 2. Tempo e quantit 3. Appunti sulle conoscenze preliminari in materia 4. Domande e obiettivi Applicazione 5. Rassegna di studio 6. Anteprima Selezione ed eliminazione 7. Approfondimento 8. Revisione Prendere appunti Ripasso di mantenimento

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La memoria e lo studio
La struttura della memoria
Convenzionalmente esistono due tipi di memoria: la memoria a breve termine e la memoria a lungo termine.

La memoria a breve termine


La memoria a breve termine la memoria del presente. Linformazione vi conservata automaticamente e ritrovarla non comporta nessuno sforzo, ma la quantit dinformazione che pu essere conservata in questo modo limitatissima. Qualcosa come cinque-sette elementi la capacit massima che pu aumentare fino a dieci-dodici ripetendo mentalmente il materiale. insostituibile nellesecuzione dei compiti quotidiani, ma molto fragile. Basta essere distratti da qualche altra attivit e il materiale contenuto nella memoria a breve termine scompare nel nulla.

La memoria a lungo termine


La memoria a lungo termine la memoria del passato. Ci vuole tempo per riporre il materiale nella memoria a lungo termine, tempo e sforzo per ritirarlo fuori. Non una registrazione esatta degli eventi, ma uninterpretazione soggetta a distorsioni, cancellazioni e cambiamenti. Generalizzazione: elementi o parti del modello vengono staccati dallesperienza originaria e giungono a rappresentare lintera categoria. Deformazione: operiamo cambiamenti nella nostra esperienza dei dati sensoriali. Cancellazione: prestiamo attenzione selettivamente a certe dimensioni dellesperienza e ne escludiamo altre. Qualunque sia la sua capacit, comunque tale da non porre alcun limite pratico. La difficolt con la memoria a lungo termine sta nella sua organizzazione - come introdurre il materiale e come recuperarlo non nella sua capacit. Immagazzinamento e recupero sono pi facili quando il materiale dotato di senso, di struttura, quando si inserisce bene in ci che sappiamo gi. Quando il materiale non ha senso compiuto, devessere elaborato, interpretato e strutturato fino a poterlo conservare.

Modi di strutturare la memoria a lungo termine


1. Memoria di cose arbitrarie: memoria meccanica. Gli elementi da ritenere sembrano arbitrari, senza alcun significato n particolari rapporti tra loro o con altre cose gi note. 2. Memoria di relazioni significative. Gli elementi da ritenere formano relazioni significative fra loro e con altre cose gi note. 3. Memoria tramite spiegazione. Il materiale non deve essere ricordato, ma pu invece essere dedotto da qualche meccanismo esplicativo.

Memoria di cose arbitrarie


lapprendimento meccanico di determinate cose. Es. Alfabeto, allacciarsi le scarpe, Ctrl+Alt+Canc. Lapprendimento meccanico crea problemi. 1. difficile, pu richiedere molto tempo e fatica essendo arbitrario il materiale da dover imparare. 2. Quando qualcosa non va, la sequenza di azioni memorizzate non offre nessun indizio su dove sia lerrore, nessun suggerimento sul da farsi per rimediare. Le persone che imparano meccanicamente a memoria in genere non sono molto brave. Non comprendendo le ragioni di quello che fanno, devono trovare le procedure strane ed arbitrarie. Quando qualcosa va storto, non sanno che fare, a meno che abbiano imparato a memoria anche le soluzioni. Pur essendo a volte necessario ed efficiente per eseguire in maniera automatica procedure demergenza lapprendimento meccanico nel complesso quanto mai inadeguato.

Memoria di relazioni significative


la memoria per analogie. Quando le cose hanno un senso compiuto corrispondono ad una conoscenza che possediamo gi, cosicch il materiale nuovo pu essere compreso, interpretato e integrato con il materiale acquisito in precedenza. A questo punto possiamo usare regole e vincoli che aiutino a capire quali cose vadano insieme e quali no. I vincoli servono a semplificare ci che devessere memorizzato, ne riducono la quantit e il numero apparentemente enorme di decisioni si riduce a poche scelte. Una struttura dotata di significato pu organizzare il caos e larbitrariet apparenti. Tutto dipende dalla capacit di crearsi un modello. Ma, attenzione: linterpretazione essenziale ma non deve essere confusa con la comprensione.

Memoria tramite spiegazione


la forma pi potente di memoria. Qui i modelli mentali hanno un ruolo di primo piano. I modelli mentali semplificano lapprendimento perch i dettagli del comportamento richiesto possono esserne derivati quando ce n bisogno. I modelli mentali permettono di derivare il comportamento appropriato per situazioni che non si ricordano o che non si sono mai incontrate prima. Attenzione: non sono lideale per le operazioni che devono essere eseguite rapidamente senza intoppi. La deduzione richiede tempo e risorse mentali, difficilmente presenti nei momenti critici. La potenza dei modelli mentali che ti permettono di indovinare cosa pu succedere in situazioni nuove o insolite. Oppure, se nasce un problema, ti permettono di immaginare che cos che non va.

Memorizzazione per modelli


Quando abbiamo esperienza di due eventi simili, nella nostra memoria questi si fondono insieme fondando una specie di media, un evento prototipico. Questo prototipo governa le interpretazioni ed azioni relative ad ogni altro evento che sembri simile. Quando succede qualcosa di veramente discrepante, se questo ben diverso dal prototipo, riesce a mantenere la sua identit, se ne resta per conto suo. Quindi, tendiamo a ricordare un migliaio di eventi simili come un solo prototipo composito. Mentre lunico evento discrepante lo ricordiamo a s perch, essendo discrepante, non potrebbe confondersi con il resto. Il ricordo risultante si riduce a due soli eventi: quello comune, che ha una probabilit mille volte maggiore di verificarsi, e quello discrepante, veramente raro. Nella memoria finiscono per avere lo stesso peso. Attenzione: impastiamo insieme i dettagli delle cose simili e finiamo per dare un eccessivo risalto alle discrepanze. Dato che il pensiero umano si basa sul ricordo, succede che un evento raro, discrepante (forse negativo), pu avere il sopravvento. Non sono i centinaia di casi in cui tutto andato liscio, ma lunica volta che siamo entrati in crisi a tornarci sempre in mente!

Ausili mnemonici
Ausili mnemonici esterni
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Elenchi per la spesa. Promemoria: Cose da fare oggi Post-it nei posti strategici (es. sul frigo) Agende Appunti scritti sulle mani, sul corpo, sugli abiti Sveglie, allarmi, contaminuti Calendari: calendari da parete, plannings, etc. Chiedere ad altre persone di ricordare per noi Lasciare oggetti in posti insoliti (es. libro da restituire vicino alle chiavi di casa)

Ausili mnemonici interni


1. Acronimi o lettere iniziali (es. MA CON GRAN PENA LE RECA GI. La catena delle Alpi: Marittime, Cozie, Graie, Pennine, Lepontine, Retiche, Carniche, Giulie. COME QUANDO FUORI PIOVE. Cuori, Quadri, Fiori, Picche). 2. Rime. Per esempio: Trenta d conta settembre, Con april, giugno e settembre, Di ventotto ce n uno, Tutti gli altri ne han trentuno. 3. Il metodo dei loci o dei posti. Le cose da ricordare vengono immaginate in una serie di posti familiari. Quando le si deve ricordare, si d unocchiata in tali posti. 4. Il metodo delle storie o dei racconti. Consiste nellinventare una storia che colleghi insieme cose che devono essere ricordate insieme.

5. Il metodo del collegamento in sequenza. Come sopra. Garantisce lordine ascendente e discendente nelle liste. 6. Il metodo delle parole-perno o dellassociazione con parole di riferimento. Uno un pruno, due un bue, tre un re, quattro un gatto, cinque lingue, si gli dei, sette tette o ghette, otto risotto, nove Giove, dieci ceci, etc. 7. Il metodo alfa-numerico o numerico-consonantico o trasformazione di numeri in lettere. Per ricordare codici, numeri di telefono, date, etc. 8. Associazione faccia-nome. Cambiamento dei nomi delle persone in qualcosa di significante e loro associazione con qualcosa di insolito nella loro faccia. 9. Ricerca alfabetica. Passaggio in rassegna dellalfabeto lettera per lettera per trovare la lettera iniziale di un nome.

Metodo dei loci


la tecnica pi antica, che Cicerone, nel De Oratore attribuisce al poeta greco Simonide di Ceo (Ka), vissuto nel VI secolo a.C. Consiste nel fissare chiaramente nella memoria la successione delle tappe di alcuni percorsi, quanto pi possibile familiari, che costituiranno altrettanti ganci ai quali collegare in successione le informazioni da ricordare. I percorsi possono risultare dalla successione degli edifici o dei negozi di una via, magari vicina alla propria abitazione, o che si percorre di frequente, o da alcuni punti scelti lungo un itinerario stabilito allinterno del proprio appartamento, oppure dai polpastrelli delle dita di una mano (o di entrambe), da parti, poste in successione, del proprio corpo, da un percorso ferroviario conosciuto o da quanto altro venga ritenuto utile allo scopo. Il primo passo per applicare questa tecnica costituito dal ripasso attento delle tappe di ogni percorso adottato, cos che esse risultino ben chiare in successione e richiamabili rapidamente alla memoria in modo automatico. Ottenuto ci, baster trasformare in immagini le informazioni da ricordare, legando ciascuna di esse a una delle tappe dellitinerario. La cosa importante in questo come in ogni altro sistema mnemonico di assicurarsi che la parola chiave e quella da ricordare siano associate in modo totale e certo. Per ottenere questo risultato, lassociazione deve avere una o pi delle seguenti connotazioni: Esagerata. Limmagine che risulta dallassociazione deve dare unidea di eccezionalit. Assurda. Lelemento comico e umoristico stimola la memoria; Sessuale. Se il sesso pu in qualche modo servire da spunto, mettetecelo; Volgare. Anche le cose oscene sono ricordate con eccezionale facilit; Sensuale. Stesso caso del sesso. I sensi elementari del corpo contribuiranno a formare unimmagine indelebile; Mobile. Unimmagine che si muove rimane impressa pi a lungo di una statica; Colorata. Un colore brillante e bizzarro non si dimentica; Fantasiosa. La fantasia aiuta sempre; Pura. I due elementi dovranno essere collegati con il minore utilizzo di parole possibili. I legami troppo elaborati, astratti o confusi sono un ostacolo. importante, nel corso del processo associativo, avere unimmagine mentale molto chiara davanti al nostro occhio interiore. Per ottenere questo risultato utile chiudere gli occhi e proiettare limmagine sulla parte interna della palpebra. Le locuzioni in primo luogo, in secondo luogo, ecc o fare mente locale derivano proprio da questa tecnica.

Metodo numerico consonantico


0 z s 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 1 t 2 n Associazione numeri-consonanti 3 4 5 6 m r l g d q 28 naif, Neffa 29 nave 30 mazza 31 moto, matto 32 mano 33 mummia 34 muro, mare, mora 35 molla, mela 36 mago 37 mucca 38 muffa 39 ameba 40 rosa, rasoio 41 ruota, rete 42 rana 43 ramo, remo 44 orario 45 rullo 46 radio, riga 47 riccio, arco 48 rapa, rafia 49 riva 50 lazo 51 letto 52 leone, lana 53 lima 54 lira, alloro 55 lill 56 lago 57 alce, lacca 58 Alpi, lupo 59 lava, alba 60 gazza, gas 61 gatto, dito 62 gonna, dono, duna 63 dama 64 diario 7 c 8 f p 9 v b

sasso seta seno, zanne seme serra sole, sale, sella sedia, sugo sacco zappa, zuppa sabbia osso, zio t Neo, No amo oro ali, olio ago, dio oca ufo, ape uva tazza, tass tuta, tetto tonno atomo toro, torre tela, atollo, Italia toga, togo tacco tappo, tufo tubo naso nota, notte nano anima, Nemo nero anello nido, nodo noce

65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99

gallo, giallo dado giacca gufo gabbia cazzo aceto, accetta cane cammeo carro, cero, coro colla acqua, coda cacca, cocco, ceci caff, cappio cava, covo, cvea, cibo pozzo, pizza piatto pane, fieno piuma, puma faro, pera palla, pelle, pollo piede fica, pacco pipa, puffo favo, fibbia vaso, viso botte, bitta vino bim bum bam bara, birra, burro, biro bolla, vela budda, biga bocca baffi bob

Memorizzazione dei vocaboli di una lingua straniera


Gli esercizi di associazione consentono di rinforzare lacquisizione attraverso la ricerca di analogie omofoniche od omografiche tra i vocaboli stessi (o parti di essi) e altri della lingua madre, che facciano da mediatore. Ancora pi facile il caso di parole che, nella lingua straniera presentino una grafia identica, o quasi, a quella di una parola di significato diverso della lingua madre. Altre volte pu essere utile cercare di ricavare un gruppo di lettere, provvisto di significato nella lingua madre, allinterno della parola straniera. Talvolta possibile procedere ad una divisione del vocabolo straniero in pi parti significanti nella lingua madre.

Memorizzazione di sequenze di figure


Utilizzare il sistema numerico-consonantico. Si tratta di associare ogni figura con limmagine relativa al numero dordine ricavata dal codice (cogliendo possibilmente nella figura un elemento che richiami limmagine stessa).

Memorizzazione di cognomi
Si cercher di cogliere nel viso, nellaspetto fisico, negli atteggiamenti, nella professione, nellabbigliamento, nel tipo di cultura, etc., un elemento che, magari accentuato, interagisca col cognome da ricordare. Altre volte pu essere utile cercare, allinterno del cognome, elementi che permettano di costruire unimmagine mediatrice, o modificare opportunamente il cognome stesso, ponendo ovviamente attenzione alla successiva ricostruzione.

Metodo di studio Buzan


Preparazione: 1. Tempo 2. Quantit 3. Conoscenze 4. Domande 8 Applicazione: 1. Rassegna di studio 2. Anteprima 3. Approfondimento 4. Revisione

La preparazione
La lettura rapida Uso migliore del tempo Delimitazione della quantit del materiale di studio Raccolta delle informazioni possedute sul materiale di studio Determinazione degli obiettivi e ragioni

Lettura rapida
Dare una scorsa generale a tutto il libro, con noncuranza e rapidamente. Attenzione allorganizzazione del materiale, alla sua struttura, grado di difficolt, grafici ed illustrazioni, indici, sezioni, quadri sinottici, etc.

Leggere velocemente le pagine alla velocit di 4 secondi ciascuna.

1 & 2. Tempo e quantit


Decidere il tempo da dedicare, poi la quantit di materiale da studiare nel tempo fissato. Il cervello umano possiede una fortissima tendenza a completare le cose. Tendiamo a comprendere il mondo formando dei modelli mentali finiti. Stabilire concretamente la quantit di materiale da leggere ponendo dei cartoncini allinizio e alla fine delle sezioni. Attenzione: la capacit di ricordare diminuisce se non si concede alla mente la possibilit di riposare. Capire non implica ricordare!
Curva delloblio (in rosso) senza riposo Curva della memoria (in verde) e area della ritenzione con il riposo di 5 minuti ogni 30 (in tratteggio) 87% 75%

25% 30 m 5 m 30 m 5 m 30 m 5 m 30 m 5 m

Dividere le sezioni di studio in periodi di 30 minuti inframmezzate da pause di 5 minuti. Al termine della pausa, fare un breve ripasso del materiale letto e un breve sommario del materiale da leggere nei successivi 30 minuti.

3. Appunti sulle conoscenze preliminari in materia


Dopo la suddivisione del materiale, buttare gi su carta, per un tempo che va dai 2 ai 5 minuti, tutte le informazioni che si hanno sullargomento da affrontare. Le informazioni vanno annotate sotto forma di parole chiave in schemi a forma di mappa mentale. Cos si crea uno scenario, pi facile concentrarsi, si orienta la mente nella direzione giusta. Lo schema a mappa mentale mette in evidenza lacune e sezioni nebulose.

4. Domande e obiettivi
Aggredire il materiale di studio. Per altri 5 minuti, formulare domande su ci che si intende imparare dal testo, e individuare gli obiettivi da raggiungere alla fine della fase di studio. Le domande, o temi principali, fungono da uncini, da centri associativi di collegamento, che agganciano le informazioni dandogli struttura. Attenzione: si ricorda solo ci che strutturato.

Applicazione
Rassegna di studio Anteprima Approfondimento Revisione Appunti Ripasso di mantenimento

5. Rassegna di studio
Non cominciare un testo da pagina 1. Parallelo con il puzzle. Farsi unidea generale del contenuto, isolare le parti difficili, le parti simili, etc. Risultati, sinossi, conclusioni, capoversi, glossari, retro di copertina, tavole, indice, note a margine, illustrazioni, parole maiuscole, fotografie, titoli in corpo minore, date, parole in corsivo, grafici, note a pi di pagina, statistiche. Si tratta di selezionare aree specifiche, cos da ottenere un panorama relativamente esaustivo. Utilizzare sempre una guida visiva (penna, matita, riga) anche per studiare grafici. Uniremo cos: - memoria visiva - memoria uditiva - memoria cinetica - memoria cenestesica

6. Anteprima
Comprende tutto il materiale non preso in considerazione durante la rassegna. - principio e fine dei paragrafi - principio e fine delle sezioni - principio e fine dei capitoli - principio e fine dellintero testo Linformazione tende a concentrarsi allinizio e in conclusione del materiale. Il capitolo finale o le sezioni finali spesso contengono i tratti essenziali dellinformazione cercata. Attenzione: lultimo capitolo andrebbe letto per primo perch spesso contiene un riassunto dellintero libro.

Selezione ed eliminazione
Non necessario leggere lintero libro da cima a fondo, spesso lo si fa per senso di colpa. Le parti noiose si saltano, si operano selezioni e critiche, si apportano correzioni, si ignorano le stupidaggini.

7. Approfondimento
Completamento delle parti mancanti oppure in un primo momento saltate perch difficili. Attenzione: conviene lasciare le parti difficili per ultime. Raramente le sezioni difficili sono essenziali. Saltarle allenta la tensione, si pu riesaminarle in un secondo momento quando si avr un contesto in cui collocarle e il subcosciente sar preparato a capirle senza sforzo. Attenzione: la conoscenza procede a balzi. Farsi guidare dallintuizione. Sui passaggi minimi si pu tornare in un secondo momento.

8. Revisione
Prevede lintegrazione di tutte le sezioni ancora incomplete e un RIESAME delle sezioni contrassegnate come importanti. Attenzione: alla fine si rivela utile non pi del 70% di quanto allinizio si riteneva importante.

Prendere appunti
1. Appunti presi direttamente sul testo 2. Appunti sotto forma di mappa mentale in espansione Appunti presi a margine del testo: - sottolineature - idee personali - commenti critici

- linee rette per il materiale importante - punti esclamativi per il materiale degno di nota - linee curve per quello nebuloso o discutibile - punti interrogativi per il materiale su cui formulare domande oppure discutibile - un codice di simboli personalizzato a piacere Si possono usare penne colorate, matite colorate, etc. Appunti sotto forma di mappa mentale
Argomento secondario Argomento primario Argomento secondario Argomento secondario Argomento primario

Argomento primario

Argomento primario Argomento secondario Argomento secondario Argomento secondario

Argomento principale
Argomento secondario

Argomento primario

Argomento primario

Argomento secondario

La mappa mentale dovrebbe prendere corpo durante la fase finale della lettura. Con questo sistema si eviter di prendere appunti inutili. Partire da unimmagine centrale che rappresenta lessenza dellargomento. Di qui partiranno le diramazioni i cui bracci principali saranno costituiti dai titoli in corpo minore o dai capitoli fondamentali. Da questi ultimi avranno poi origine le propaggini di secondo e terzo grado. Vantaggi: - durante la lettura si riesce a integrare e a dare forma ad una quantit di informazioni che andrebbero perse - si pu facilmente tornare su aree considerate in precedenza per integrarle - si evidenziano facilmente aree di confusione - si evidenziano facilmente le lacune - sempre possibile aggiungere collegamenti. Nella fase conclusiva bisogner completare e integrare a vicenda gli appunti presi a margine con la mappa mentale.

Ripasso di mantenimento
Attenzione: senza ripasso, lo studio INUTILE! Comprendere non implica ricordare! I ripasso: 10 minuti dopo una sezione di studio -> ripasso di 10 minuti (riscrittura degli appunti) II ripasso: 24 ore dopo -> ripasso di 5 minuti III ripasso: 1 settimana dopo -> ripasso di 5 minuti IV ripasso: 1 mese dopo -> ripasso di 5 minuti V ripasso: 6 mesi dopo -> ripasso di 5 minuti

Curva delloblio (in rosso) senza ripasso e area della ritenzione con il ripasso (in tratteggio)

87% 75%

25% 10 m 24 h 1w 1m 6m 1y

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