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Lez.

3 - I processi di elaborazione dellinformazione sociale


Lez. 3 - I processi di elaborazione dellinformazione
sociale
Argomenti:
- La nozione di schema
- Il ruolo degli schemi nellinterazione sociale
- Il ragionamento euristico
- Le euristiche nel giudizio sociale
Uno schema qualsiasi struttura di conoscenza che specifica le propriet
generali di un tipo di oggetto o e!ento tralasciando i dettagli irrile!anti"
qualcosa che rappresenta qualcosaltro e lo rappresenta e!idenziandone le
caratteristiche intrinseche pi# importanti$ i tratti costituenti e ignora i dettagli
specifici di ogni singolo oggetto.. Attra!erso il riferimento ad uno schema
possibile assegnare oggetti o e!enti specifici a categorie generali. %uando dico
che la &IA' (unto parlo di un attribuito$ un oggetto specifico ad una categoria
generale. Il riferimento implicito che ho fatto quello di automobile$ che nella
fattispecie uno schema generale di cui fanno parte la &IA' (unto $ lAlfa )*
ecc+ Uno schema una rappresentazione astratta di oggetti o e!enti specifici.
Abbiamo un esempio di schema di un circuito elettrico$ un transistor$
anchesso un sistema perch, con una rappresentazione astratta rappresenta un
oggetto specifico. (er ci- che riguarda la psicologia uno schema una struttura
di conoscenza$ ossia informazioni apprese$ depositate in forma interconnessa
nella nostra memoria a lungo termine$ le informazioni che fanno parte di uno
stesso schema si riferiscono tutte al medesimo oggetto che$ tipicamente$
identificato da unetichetta linguistica. Andiamo ora ad analizzare i specifici
termini che abbiamo utilizzato parlando di schema. Innanzi tutto abbiamo detto
che uno schema rappresenta le propriet generali di un oggetto: lo schema
permette di riconoscere in modo preciso gli elementi che rappresenta attra!erso
la codifica dei tratti essenziali che li contraddistinguono. Abbiamo parlato di
automobile$ una propriet essenziale che de!e a!ere quattro ruote$ poi di quale
misura$ modello$ colore sono dettagli irrile!anti$ la caratteristica fondamentale
il possedere * ruote. %uindi possedere * ruote un tratto dello schema$ a!erle
gialle$ !erdi o nere un tratto accessorio. Unautomobile senza ruote$ non
unautomobile ma una carcassa. Unautomobile con ruote gialle o !erdi !iene
comunque riconosciuta come automobile. %uesto perch, lo schema rappresenta
propriet generali. I contenuti specifici sono irrile!anti. Uno schema
rappresenta sia oggetti che eventi. .gni fenomeno$ oggetto del mondo fisico o
sociale in cui noi !i!iamo$ se si ripresenta ai nostri occhi con una certa
frequenza !iene codificato in termini astratti. /io estraiamo dalla di!erse
presentazioni che incontriamo i tratti essenziali e questi tratti essenziali
di!entano caratteristiche dello schema. Il bambino che sin da piccolo !ede
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automobili con * ruote$ con motore e due portiere immagazzina nella sua
memoria a lungo termine$ in modo astratto$ lautomobile. Anche !edendo un
nuo!o tipo di automobile mai !ista prima$ comunque in grado di riconoscere
che unautomobile perch, possiede le caratteristiche strutturali di quello
schema. Lo stesso esempio si pu- fare per i gruppi sociali. .gni !olta che
incontreremo un !igile urbano$ ci formeremo unimmagine astratta di !igile
urbano. Anche incontrando un nuo!o !igile urbano mai !isto prima possiamo
riconoscerlo in quanto !igile. Lo schema non !ale solo per oggetti ma anche per
persone$ qualsiasi e!ento del mondo sociale$ se si ripresenta con una certa
frequenza !iene schematizzato$ cio !iene rappresentato nella nostra mente in
termini astratti.
1sempio di schema
di una scatola: in forma !erbale ma abbiamo anche una sua icona$ esemplare
tipico di scatola. %ueste caratteristiche rispondono ad unetichetta linguistica
che si dice 2scatola3. Anche se parliamo di scatole ma non le abbiamo da!anti$
chiunque si immagina qualcosa del genere grazie allo schema scatola. Anche
categorie di persone possono a!ere una rappresentazione astratta. 1sempio del
terrorista: armato$ incontrollabile$ esaltato e pericoloso. 4li aggetti!i circa il
terrorista si riassumono in una sola parola$ lo stereotipo di categoria. 5odo di
economizzare nella descrizione rendendo comunque lidea$ do!e letichetta
linguistica 2terrorista3. (ossiamo rappresentare allo stesso modo gli e!enti$
secondo una struttura che si dice script: un tipo particolare di schema che
codifica e!enti ordinando singole azioni lungo una sequenza temporale. 'ipico
esempio di uno script la cena al ristorante con istanze che si ripetono con una
certa regolarit:
- 6edersi al ta!olo
- 7ichiamare lattenzione del cameriere
- .rdinare le portate
- (agare il conto
8uona parte delle nostre cene nei locali pubblici seguir questa sequenza$
questo script tralasciando le caratteristiche irrile!anti. Lo script ci d la
possibilit di capire gli altri quando ce ne parlano$ rie!ocare alla memoria delle
situazioni. %uale ruolo giocano gli schemi nellinterazione sociale9 :oi siamo
in grado di comprendere e ricordare ci- che accade nella misura in cui
;
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possediamo schemi che codificano linformazione che ci arri!a. 6e noi
assistiamo ad un e!ento$ non capiamo quello che ci sta succedendo$ cio se non
abbiamo uno schema adatto ad interpretare ci- che !ediamo$ con ogni
probabilit$ i ricordi di ci- che stiamo !i!endo decadranno con una certa
!elocit. La stessa cosa a!!iene nella comunicazione umana$ non sono in grado
di capire quello che unaltra persona ci dice$ se non abbiamo degli schemi che
ci permettono di interpretare quello che ci sta dicendo. /os< come capiamo
siamo in grado di farci capire$ di parlarne con altri e di farci intendere nella
misura in cui gli schemi sono strutture socialmente condi!ise$ siamo in grado di
condi!idere le nostre esperienze$ nella misura in cui noi e gli altri siamo in
grado di utilizzare gli stessi schemi. %uindi gli schemi sono strutture
socialmente condi!ise. /i- che significa che quando il bambino impara a
riconoscere lautomobile$ piuttosto che il !igile urbano questa una forma di
apprendimento sociale$ condi!isa. 1 questo che ci permette di capirci$ grazie
agli schemi. 1 una forma cogniti!a condi!isa a li!ello culturale. 4li schemi
semplificano il la!oro di analisi dei flussi di informazione$ ma in ogni
semplificazione nascosta una perdita. 6e !edo un oggetto$ !edo una persona o
un e!ento$ dopo poco tempo riconosco loggetto$ la persona o le!ento non ho
pi# bisogno di prestare tanta attenzione a quello che sto !edendo$ perch, a!endo
ormai organizzato$ la persona$ le!ento ho maturato un sistema di aspettati!e su
cosa succeder in seguito alle!ento e posso riser!are minore attenzione al
compito di analisi. (erch, gli schemi sono in grado di anticipare quello che
accadr. .!!iamente questo ha un 2costo3$ perch, non tutti gli esemplari
riferibili allo schema sono analoghi$ perdo possibili informazioni che sono
discordanti con quanto lo schema pre!ede =semplifica troppo>. Le informazioni
che si discostano dallo schema$ se non sono particolarmente e!identi$ !engono
perse. (er esempio se !edo il !igile urbano che prende il taccuino per fare una
multa a una macchina in di!ieto di sosta$ ma poi sconsolato ripone il taccuino
perch, capisce che non cera proprio posto do!e parcheggiare$ se non sono stata
particolarmente attenta a !edere questa azione possibile che ricorder- che
comunque il !igile ha comunque multato le macchine in di!ieto. 6e io perdo
queste informazioni gli schemi di!entano conser!atori$ che resistono al
cambiamento con tutte le loro forze$ e lo schema di!enta sempre pi# solido e
difficile da modificare. Linformazione non coerente con lo schema !iene
disattesa$ quella coerente con lo schema !iene ricordata e notata. .gni !olta che
utilizzo uno schema$ questo di!enta !ia !ia sempre pi# radicato nella mia
memoria a lungo termine e di!enta sempre pi# difficile modificarlo. In questo
caso lo schema si comportato in modo conser!atore. %ualsiasi
comportamento non stereotipo !iene notato poco$ tal!olta ignorato e a quel
punto impossibile modificare la concezione che ho dei !igili urbani. Il ruolo
dellatti!azione: per poter essere impiegato uno schema de!e essere 2atti!ato3.
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In ogni istante della nostra !ita ognuno degli schemi che possediamo in
memoria caratterizzato da uno 2stato di atti!azione3..gni oggetto$ ogni
e!ento che si !erifica ai nostri occhi$ non ha una sola possibilit di
interpretazione$ spesso esistono classificazioni di!erse per la stessa persona$ per
lo stesso e!ento. Un !igile urbano pu- anche essere !isto come$ romano$
europeo$ italiano. A seconda di come lo classifico utilizzer- uno schema
interpretati!o di!erso per il suo comportamento. (er capire come !iene
codificata una persona bisogna prestare attenzione al concetto di atti!azione.
%uesto possiamo immaginarlo come il li!ello di carica di una batteria..
/oncetto di attivazione: possiamo immaginarlo come una carica di una
batteria$ in ogni istante della nostra !ita$ ognuno degli schemi che possediamo
ha uno stato di atti!azione. :ella nostra memoria abbiamo tanti piccoli concetti$
ad ogni concetto associato una carica. 5igliore lo stato di atti!azione di una
struttura di conoscenza pi# ele!ata la probabilit che !enga impiegata per
elaborare le informazioni in ingresso %uindi ad un concetto$ ad un e!ento$ quale
schema !err utilizzato dipende dal li!ello di atti!azione. ?ata una di!ersa
possibilit di codifica dello stesso e!ento$ della stessa persona$ la struttura di
conoscenza che di fatto a!!iene per la codifica quella che in quel momento ha
una maggiore probabilit. %uesta probabilit data dal mondo in cui !i!iamo$
ognuno di noi in un certo istante ha certi concetti caricati pi# di altri. Una !olta
atti!ato il concetto rimane atti!ato per un certo tempo e poi il li!ello di
atti!azione decresce nel tempo e magari cresce un altro li!ello di atti!azione.
6upponiamo di tro!arci di fronte ad una persona come quella della foto$
possiamo immaginarci due scenari:
6ituazione 0: 6e siamo reduci di a!er !isto un telegiornale le notizie ci hanno
modificato il li!ello di atti!azione dei nostri schemi e in quel preciso istante il
concetto di terrorista pi# carico rispetto a quello di gio!ane e studente. 6e noi
lo incontriamo in questo preciso istante noi lo codifichiamo come terrorista$
ignorando che possa essere uno studente.
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6ituazione ;: se siamo appena stati alluni!ersit$ abbiamo lo schema uni!ersit
altamente saliente in memoria$ sar il concetto di studente ad essere pi# carico.
(er capire come le persone usano gli schemi si usa il ragionamento euristico.
Un agente intelligente de!e essere in grado di usare le conoscenze di cui
dotato$ 2Agente intelligente3 perch, il ragionamento euristico si applica a
psicologia animale$ intelligenza artificiale$ psicologia cogniti!a$ psicologia
sociale e cos< !ia. 1 un problema comune$ si tratta di utilizzare le conoscenze
di cui si dispone per risol!ere problemi. 1 questo lo fanno$ umani$ animali$
o!!iamente con esigenze e modalit di!erse ma il problema rimane
esattamente identico. 6e passiamo al lato sociale possiamo dire che: per
elaborare altre conoscenze$ per orientare il suo comportamento e per risol!ere
problemi di !aria natura$ in particolare de!e essere in grado di affrontare
rapidamente con successo i problemi che deri!ano dalla sua interazione
quotidiana col mondo sociale in cui !i!e. :elle strategie di soluzione del
problema sono possibili due strategie:
Analisi sistematica delle possibilit. (roblema banale: 6tiamo uscendo di casa
e non tro!iamo pi# le chia!i. ?i fronte al problema$ 2cerca le chia!i3$ possiamo
descri!ere lintero spazio del problema. Le chia!i possono essere in 3 stanze
di!erse per ciascuna su 3 superfici di!erse. Analisi di tutte le stanze$ la ricerca
si arresta solo quando di tro!eremo le chia!i. La ricerca sistematica pre!ede
lesplorazione di tutto lalbero di possibilit. (osso esplorare i rami in
profondit e in orizzontale. %uello che per- gli esseri intelligenti fanno a
differenza delle macchine quello di utilizzare delle scorciatoie. (er esempio
posso decidere a priori che le chia!i de!ono essere in cucina$ ci- mi comporta
una semplificazione dello spazio del problema$ permette al mio sistema
cogniti!o una semplificazione in termini di spazio.
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.ppure$ unaltra euristica che sono sicura che le chia!i sono in un cassetto$
esploro tutti i cassetti delle 3 stanze. %ueste euristiche rappresentano una
scommessa$ in base a qualche ricordo$ penso$ ipotizzo che le chia!i de!ono
essere dentro un cassetto. %ueste euristiche possono semplificare ma possono
anche renderlo insolubile. .ra !ediamo le euristiche nel contesto sociale. 8uona
parte dei comportamenti che attuo nel contesto sociale in cui !i!o$ in realt
sono risposte a situazioni problematiche. /ome mi de!o ri!olgere a una persona
appena conosciuta9 ?e!o darle un bacio oppure no$ o una stretta di mano$ de!o
darle del lei o del tu9 (roblemi che de!o risol!ere per regolare la propria
interazione con il contesto sociale. /i accorgiamo di a!er utilizzato delle
euristiche solo nel momento in cui queste euristiche falliscono. /i si accorge
dellinter!ento delle euristiche quando portano ad un risultato sbagliato$ cio
di!erso da quello cui si sarebbe giunti attra!erso un ragionamento sistematico.
'orniamo al problema delle chia!i e alla terza situazione in cui penso che siano
in un cassetto$ ma non le tro!o in nessun cassetto allora mi accorgo che la mia
euristica era sbagliata perch, ha portato ad un fallimento. 5i accorgo che il mio
sistema di semplificazione dei compiti ha sbagliato perch, ha portato a un
fallimento. %uindi in un ambiente sociale$ posso fare delle gaffe dando del tu al
presidente di facolt o al rettore delluni!ersit$ e quindi sbaglio. 1uristica:
gio!ane allora posso dargli del tu. Leuristica troppo semplificata e quindi
sbaglio. %uesto ragionamento !iene usato anche in psicologia sociale per
scoprire come le persone sono giunte a un risultato$ come hanno pianificato$
!engono sfruttati gli errori che le persone commettono$ dallerrore riusciamo a
risalire alle euristiche che ha usato per capire come hanno pianificato il proprio
comportamento. 5entre il comportamento corretto ci dice molto meno.
Lanalisi degli errori nella formulazione di giudizi sociali e nella presa di
decisioni ha portato alla descrizione di alcune forme molto diffuse di
ragionamento euristico. 1 proprio attra!erso lanalisi degli errori che le
persone compiono$ che ha portato ad e!idenziare le pi# diffuse euristiche di
giudizio. Aediamo insieme alcune:
Euristica della rappresentativit: le informazioni tipiche influenzano il
giudizio pi# di informazioni atipiche. ?o!endo decidere se una persona fa parte
di una categoria$ se 5ario un a!!ocato$ sapendo che 5ario loquace$ amante
dellarte e !iaggiatore$ il fatto che loquace sia una caratteristica rappresentati!a
di un a!!ocato$ mi fa propendere che 5ario sia effetti!amente un a!!ocato.
Euristica della disponibilit: la facilit con cui le informazioni !engono
recuperate dalla memoria !iene utilizzata come indice di frequenza. 6e un
tassista osser!a un turista$ guarda in giro con aria smarrita$ potrebbe essere un
possibile cliente$ dallabbigliamento do!r capire in che modo parlargli per
capire di che nazionalit . 5a se questo tassista ha appena trasportato un
B
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turista tedesco a!r atti!ato in memoria lo schema del tedesco. Le informazioni
dello schema tedesco sono particolarmente fresche e disponibili.
Riferimento al s: dato che le informazioni che riguardano noi stessi
tipicamente sono facilmente accessibili$ so!ente utilizziamo noi stessi come
standard di giudizio. C facile che ogni giudizio !enga emesso in riferimento al
s, pi# buono o pi# catti!o di noi$ pi# interessante o meno di noi.
)

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