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Gli alunni della scuola primaria di via Mazzini in visita presso la scuola dell’infanzia “Le
Storia a fumetti Margherite”
A SCUOLA DI GIORNALISMO
Gli alunni delle quinte in visita alla redazione de “Il Tirreno”
Il 23 novembre la mia classe insieme tanti. primo pomeriggio viene fatta un’ altra
alla 5°B accompagnati dalle maestre riunione per fare il punto della situazio-
Lucia e Fiorita , si è recata alla reda- Il quotidiano, differentemente da altri ne ed eventualmente aggiungere altre
tipi di pubblicazione, viene fatto con
zione del giornale “Il Tirreno” di notizie arrivate nel corso della giornata.
carta poco costosa in quanto ne ven-
Grosseto. gono prodotte ogni giorno tantissime Quindi viene fatto il così detto
La redazione e’ situata al piano supe- copie: più di 120.000 copie per esem- “timone”, ovvero la scelta di tutti gli
riore del palazzo pio nel caso del argomenti che vengono ritenuti interes-
Cosimini . “Tirreno”. santi, per poi scrivere gli articoli specifi-
ci. Per scrivere gli articoli i giornalisti
Appena entrati “I quotidiani vengono scritti con Le notizie arrivano non usano i programmi che usiamo noi
siamo stati accolti alla redazione in normalmente nei nostri personal com-
dal signor Claudio un linguaggio semplice e coinciso molti modi, tramite
puter, ma esistono dei programmi appo-
Bottinelli, il quale ci per essere letti da un vasto internet,fax,e– mail siti dedicati ai giornalisti, che facilitano i
ha anche seguito l. Una fonte di infor-
per tutta la visita .
pubblico” mazioni molto im-
loro compiti e agevolano lo stile di scrit-
tura. Il modulo (che corrisponde a quat-
Ci ha spiegato che portante è l’agenzia tro righe) è la struttura dell’articolo e
esistono due tipi di di stampa. La più varia: più importante è l’articolo e più
giornalisti,: i giornalisti pubblicisti, diffusa è l’agenzia Ansa, nata più di un
secolo fa che ha corrispondenti in righe esso dovrà contenere .
i quali pubblicano articoli di giornale a tutta Italia e anche all’ estero. Le noti- Man mano che il giornale prende forma
pagamento, ma possono esercitare zie vengono inviate dall’agenzia alla viene costituito il cosiddetto “menabò”,
altre professioni e non hanno un con- redazione, ne arrivano circa il quale è la impaginazione grafica di
tratto a tempo pieno e i giornalisti come verrà stampata ogni singola pagina
professionisti che operano a tempo 3.000/4.000 ogni giorno.
pieno nel giornale. Diventare giornali- I quotidiani, ha spiegato, vengono al suo interno.
sti professionisti è molto impegnativo scritti normalmente con un linguaggio Il giornale viene stampato ad un orario
e tra le tante cose occorre superare semplice e coinciso, in quanto devono preciso e la redazione deve trasmette-
un esame molto difficile. I giornalisti si risultare facilmente leggibili ad un am- re , entro mezzanotte e mezzo la copia
distinguono in: cronisti, che si occupa- pio numero di persone. definitiva del menabò, alla sede di Livor-
no della cronaca dei fatti; corrispon- no, dove verrà poi stampata.
denti, che abitano in altri luoghi, e Il giornale nasce con una prima riunio-
inviati speciali mandati dal giornale a ne dei giornalisti della redazione che Arianna Niccolai
seguire fatti particolarmente impor- decidono che cosa fare per quel gior-
no e come dividersi i compiti. Nel
APRILE 2010
IN DIRETTA DAL
GT RAGAZZI….
lavamo l’apertura e la chiusura di una sto caso inviato, esce con una troupe
Il giorno 17 dicembre noi delle quinte
cerniera. e si reca sul luogo del fatto accaduto.
della scuola primaria di via Mazzini ci
Si raccolgono interviste e testimonian-
siamo ritrovati al “cavallino” di via All’ingresso, la nostra guida ci ha spie-
ze dirette. Il secondo caso riguarda
Manetti. gato che questa sede è stata inaugura-
quando la lontananza dal luogo della
ta nel 1990, in occasione dei campio-
Incuranti del freddo e con notizia impedisce la presenza diretta di
nati mondiali di calcio
l’entusiasmo alle stelle, siamo saliti sul un inviato. Qui si
e questi studi erano
pullman. Meta del viaggio: Saxa Rubra, usano le “eveline”:
dedicati esclusivamen-
sede della Rai a Roma! notizie scritte con
te alle notizie sportive.
uso di immagini.
Il viaggio è durato circa due ore, com-
Il nome Saxa Rubra in Alla fine abbiamo
presa una sosta per rifocillarci e un
latino significano partecipato come
veloce e piovoso giro panoramico
“sassi rossi”. ospiti in studio, al
della nostra capitale.
Come si realizza una “GT Ragazzi”, un
Appena arrivati a Saxa Rubra, siamo programma adatto a
rubrica del tg? Dura
stati accolti da una guida, che per pri- noi bambini in diret-
circa dieci minuti e
ma cosa ci ha fatto alcune raccoman- ta ogni pomeriggio
tratta un singolo argo-
dazioni. Successivamente, da semplici
mento, come ad esem- su Rai 3.
alunni di V elementare, ci siamo tra-
pio la rubrica del me-
sformati, anche se per pochi minuti, in
teo. La musica che accompagna una
vere star della TV. Siamo stati ripresi Ottavia Patrocchi
notizia è molto importante. Per otte-
in un filmato molto divertente e scate-
nere le immagini ci sono due metodi. Il
nato. Era lo “ZIP ZAP” dove noi simu-
primo è quando il giornalista, in que-
Giacomo Delogu
FILASTROCCANDO con la FILOSOFIA
Cosa significa pensare?
A voce alta lo devi gridare Pensare vuol dire fantasticare
Perché col suo amico non sa parlare Pensare vuol dire volare, sognare
Pensare vuol dire in giardino andare
Pensare vuol dire immaginare
Pensare vuol dire colorare
Pensare vuol dire un amico aiutare
Però anche a scuola andare
Pensare vuol dire ragionare
Gli abbracci della mamma desiderare
Pensare vuol dire con la fantasia volare
Pensare vuol dire i libri sfogliare
Pensare vuol dire camminare
ma a volte mi posso rattristare
Pensare vuol dire annusare
però tante storie posso inventare
Pensare vuol dire al mare andare
Pensare vuol dire studiare Filastrocche inventate dai bambini della
scuola primaria e delle scuole dell’infanzia
Pensare vuol dire un amore trovare di via Mazzini e di via U.Giordano
nell’ambito del progetto
Pensare vuol dire invitare tanti amici a
giocare “Il seme della meraviglia”
Il libro “Filosofare?...Elementare!” racco- E. Orsenna, La grammatica è una A. Haley, Radici Ed. Rizzoli
glie i risultati del progetto di filosofia canzone dolce Ed. Salani
intrapreso durante l’anno scolastico
2008/2009, nato per soddisfare Radici è la storia della famiglia
Una bambina di nome Giovanna e dell’autore dalle origini fino a lui. Il
l’interesse e la curiosità degli alunni su suo fratello finiscono, dopo una tem- libro tratta il problema della schiavitù
vari argomenti . I bambini si sono posti pesta impetuosa, su un’isola deserta. dei neri durante il colonialismo. E’ una
domande come “chi siamo”, “ che senso Inconsapevoli dell’avventura in cui testimonianza contro il razzismo.
ha ciò che ci circonda”, ed attraverso finiscono, i nostri amici affronteranno
giochi, arte, creatività, riflessione,hanno con coraggio il terribile Necrode
cercato di dare risposte concrete. Il salvando la lingua italiana …!!! La
lettore, insieme ai piccoli “filosofi in sensibilità per la grammatica, che
erba” potrà conoscere il pensiero dei emerge da questo libro, spiega Leggere racconti significa
vari filosofi (Talete, Anassimandro, Anas- fare un gioco attraverso
perché il testo viene utilizzato
simene, Eraclito, Parmenide) attraverso anche come strumento di meto- ilall’immensità
quale si impara a dar senso
delle cose del
aneddoti e racconti delle loro vite. Il do di studio. mondo reale
libro avvicina anche l’adulto al mondo
U . Eco
della “meraviglia” tipico dell’età infantile. Giovanni Bernocco
Letizia Mongili
BUCHENWALD IL VALORE DELLA LIBERTA’ BAMBINI
C’era una macchinina verde a Buchenwald Nulla. Bambini bruciati nel fuoco.
C’era una macchinina verde a Buchenwald Pieno era il silenzio, forte crepitava il terrore: Bambini staccati dalle madri ,
Senza le ruote consumate: La bandiera rossa gialla e nera, Staccati dal cuore e dal mondo .
Probabilmente di un bambino….. I pigiami a righe. Occhi bui come una luce spenta
di un bambino che non la rivedrà mai più. A sera urlava il silenzio. Bambini morti per niente:
C’era una macchinina verde a Buchenwald. Umile e fresco solo il vento parlava. Solo per cattiveria.
Federico Biagiotti La speranza nel volo dell’aquila, Margherita Ferrari
La sofferenza nei loro cuori: L?ODORE DELLA MORTE
CONOSCEVO UN BIMBO Trent’anni testa ricciuta e nera da bambino. Visi di ghiaccio,
Conoscevo un bimbo Come nuvole di fumo nero Occhi terrorizzati
Un bimbo ebreo Erano macchie di dolore nella loro mente; Si accingono in fila indiana
Conoscevo un bimbo Nelle braccia la dura stanchezza. Ad entrare in un campo
Ora non più. Cupo era il paesaggio Arido e pieno di fango.
John Carlo Lacuesta Nulla. Poveri piccoli
Non conoscevano il valore della libertà. Vicini vicini si danno coraggio,
Tullia D’Ascoli ma l’odore della morte è vicino.
Giuliano De Blasi
NEL CAMPO
IL VUOTO
Se cercate di ricordare POETIZZANDO …. RICORDIAMO
Vuoto
Là in un buio spaventoso Mi ricordo quel tempo
Gli ebrei scomparsi nel nulla.
C’è una piccola lanterna brillante. In cui tutto cambiò.
Il dolore della gente
Ricorda i poveri ebrei bruciati nei forni Mi ricordo quel manto
è scomparso nel vuoto
Immaginavano di fare una fresca doccia, Sul volto delle mamme disperate, umiliate:
Nell’oscurità.
In realtà camminavano in marcia Ebree distaccate dai figli in grembo.
Bambini morti o separati dai genitori.
Verso la morte. mi ricordo quell’uomo col cuore freddo.
L’amicizia è scomparsa
Tommaso Menato Mi ricordo ciò che no vorrei ricordare:
E’ rimasta solo la cattiveria dei tedeschi,
Un bambino piccolino
BASTA … ADDIO Che hanno un cuore piccolo per l’amore
e l’amicizia ma grande per la cattiveria Che cerca un po’ d’affetto;
Basta, me ne voglio andare.
Tutto è scomparso nel vuoto. Lo cerca invano,
Basta, non voglio più aspettare!
Valentina Merella lo cerca con la speranza in una mano.
I miei diritti son stati violati.
Letizia Mongili
Sono spenta, me ne voglio andare.
Me ne andrò Non si sa che fine abbia fatto
I miei capelli erano neri,
Sai, non tornerò: La gente del villaggio.
La mia bellezza, la mia femminilità.
“Addio” 110699! Forse è laggiù
Stop.
Nefer Ferracuti Al campo di sterminio,
Mio forse è morto.
SEMBRAVA UN GIORNO NORMALE Da dove non la rivedremo più.
Anch’io voglio andare perché
Sembrava un giorno normale Dopo che il passato sarà passato
Ho paura di tornare.
Invece non lo era. Le anime strappate voleranno
Sto male, voglio immaginare
Non c’era più la città Come passeri spauriti.
Il sole che accarezza la mia pallida pelle
Non c’era più la gente. Giovanni Bernocco
Basta, addio!
Come un bicchiere che si svuota
IL GIARDINO FIORITO GIOIA DI VIVERE MORIRE PER UN SI’ E PER UN NO
Una vita finita Perché i tedeschi uccisero gli ebrei?
C’è un piccolo giardino fiorito A causa di cuori congelati, che Forse il perché non saprei,
Pieno di rose come tante vite. non possono essere cambiati. Perché c’erano tante ragioni,
Sono le vite dei bambini La diversità è bella: C’erano tante deportazioni.
che devono ancora sbocciare. fa capire i nostri e i nostri pregi.
Quando, i soldati passano Bambini belli e vivaci che non vivono più. Appena arrivarono
Per il sentiero del giardino, C’è un paio di scarpette rosse a Buchenwald ai campi di concentramento
Le rose si aprono,ma Perché i piedini dei bambini morti I tedeschi uccisero la gente
I bambini non ci sono più. non consumano le suole. senza usare la mente-
Ilaria Benato Paolo Piccolomo Li rasarono e li spogliarono.
DIREZIONE, REDAZIONE
D I SC IENZA “Alla natura si comanda
PI L LOLE solo Pagina
ubbidend7 ole”
F. Bacone
IL BULLISMO
I NOSTRI SLOGAN ……. PER SUPERARLO
ILARIA
Il grande e valoroso guerriero Giulio Cesare Allora Cesare “spenna” tutti i Galli e conqui- Cesare marcia su Roma contro il Senato e
diventa Console della Gallia ma gli abitanti sta il loro territorio ( non un pollaio, ma varca il Rubicone .. qualcuno, però, a Roma
non sono molto contenti…. l’attuale Francia! ) non è molto gioioso (l’ ex amico Pompeo).
Il Senato proclama Cesare Dittatore . Pompeo Cesare insegue Pompeo sia in Spagna che in Pompeo viene assassinato. Cesare conosce
e molti senatori sono costretti a fuggire da Africa e lo sconfigge. Cleopatra e si concede con lei una lunga
Roma... vacanza sul Nilo.
Realizzazione grafica: Tullia, Giovanni, Alberto, Ilaria, Nefer, Arianna. Testi: Giuseppe, Giovanni, Giulia e Letizia
PROVE D’AUTORE
MAICOL
SIMONA
MATTEO
AGIM VALENTINA
DAVID T.
TOMMASO VITTORIA
RASSEGNA CINAMATOGRAFICA “LANTERNE ROSSE”
RENZO
ALBERTO
ANDREA
PER RIDERE
UN PO’...
con TOMMASO M.