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Il Senso Religiosocanti
Il Senso Religiosocanti
QUESTIONI DI METODO
Napoletano, O surdatonnamurato
Mascagni, Non son sincera
Non partiamo dalle teorie o dalle ideologie che tanti propongono: partiamo invece da noi
stessi. Poi saremo in grado di valutare le teorie elaborate da altri. Partire da noi stessi
semplice: bisogna partire dallesperienza, cercando di non ridurla in partenza a quello che
pensiamo, ma di considerarla in tutta la sua evidenza.
Per fare questo bisogna considerare il nostro io in azione: cio in confronto con la realt,
con i bisogni che e essa pone, con le persone incontrate Un pigro non scopre nulla; un
uomo appassionato alla realt si mette allopera. E mettendosi in azione sente emergere
le esigenze fondamentali. E un impegno con la vita, in tutte le sue dimensioni e la sua
concretezza.
Spagnolo, Carbonero
Limpegno con la vita porta luomo anzitutto ad incontrare la storia da cui proviene e in cui
cammina: la tradizione, intesa non come folklore, ma come patrimonio di esperienze,
valori, ideali, in cui la realt umana circostante ha identificato una risposta alla ricerca
umana. Chi non si confronta lealmente con questo patrimonio si preclude con orgoglio
insensato la possibilit di paragonarsi con il cammino umano che lo ha preceduto e
generato.
Denver, Thank God, Im a country boy
Pink Floyd, The wall
Napoletano, La santa allegrezza
Altri canti popolari napoletani, trentini e irlandesi
Laltro fattore che, oltre alla tradizione, emerge nellesperienza dellio in azione il
presente. In ogni istante sempre dato a noi ci che siamo e quindi sempre coglibile in
noi il misterioso duplice livello del nostro io: il livello materiale (misurabile, divisibile,
corruttibile) e il livello non-materiale (non misurabile-divisibile-corruttibile). E la profondit
affascinante dellio.
Chopin. Concerto pianoforte orchestra n.1, 1 tempo
Idem, concerto n.2, 1 tempo
Schubert, La morte e la fanciulla, quarto tempo
IL SENSO RELIGIOSO: SUA NATURA
Anzitutto il senso religioso si definisce come la natura dellio in quanto si esprime in una
domanda radicale di significato.
Dylan, Blowing
Luomo pu prendere di fronte alla sua domanda ultima e decisiva alcuni atteggiamenti
irragionevoli che tendono o a negare la domanda stessa o a ridurla. Vediamone tre che
tentano di negare la domanda e tre che cercano di ridurla.
Negazione teoretica. Cerca di negare la realt stessa della domanda, affrermando che
non ha alcun significato.
Sostituzione volontaristica. Cerca di sostituire la domanda e loggetto che cerca con un
impegno o sforzo umano per raggiungere obiettivi pi o meno precisati.
Guccini, Dio morto
Negazione pratica. Si cerca di vivere in modo che la domanda non venga a galla,
cercando di costruirsi una indifferenza (atarassia) verso gli interrogativi della vita.
Chieffo, Sarajevo
883, Senza averti qui
Evasione estetica o sentimentale. La domanda considerata con intensit, ma ridotta
al suo aspetto emotivo, senza ricerca della effettiva risposta.
Negazione disperata. Si afferma la realt della domanda e la si considera intensamente,
ma si nega la possibilit di una risposta. E il nichilismo disperato che domina in tanta
musica giovanile contemporanea.
P.Tchaikovsky, Sinfonia n.6
De Andr, Cantico dei drogati
Guccini, Quello che non
Guccini, Canzone delle domande consuete
Raf, Siamo soli nellimmenso vuoto che c
Alienazione. Si afferma che la risposta sar conquistata in futuro dalle forze delluomo. Ma
per luomo concreto qui presente la risposta non c.
Nomadi, Noi non ci saremo
CONSEGUENZE
Rottura col passato. Luomo ridotto ad un fascio di reazioni: non c pi nesso con
lesperienza degli uomini che ci hanno preceduto, il passato non ha alcun rapporto con
noi.
Vasco Rossi, Siamo solo noi
Incomunicabilit e solitudine. La comunicazione resa possibile dallesperienza; ma
quando non c esperienza profonda dellio, bens solo reazioni, la comunicazione diventa
assolutamente superficiale o strumentale a propri interessi. E la solitudine diventa
consapevolezza lucida di non essere veramente caro a nessuno.
Queen, The show must go on
Deep Purple, Child in time
Ruggeri, Bianca balena
Ruggeri, Post scriptum
Perdita della libert. Se luomo ridotto alle sue componenti biologiche, totalemente
schiavo del meccanismo biochimico universale che lo ha generato e che lo riassorbir e
che si autoregola con i meccanismi del potere sociale. Solo se lio dipende da qualcosa di
pi grande di questo meccanismo libero: solo la dipendenza da Dio assicura la libert
delluomo.
Guccini, Farewell
Vasco Rossi, Liberi, liberi
Raf, Oggi un Dio non ho
PFM, Impressioni di settembre
Simon and Garfunkel, Sparrow
Irlandese, Only our rivers run free
Guantanamera
Beethoven, Sesta
Denver, Calypso
Denver, Dancing with the mountains
Trentino, A la matina
Realt provvidenziale. Il mondo ci appare come una realt che ci pu essere favorevole,
strutturata in modo da rendere possibile e affascinante la nostra esistenza.
Queen, Miracle
Lio dipendente. Levidenza pi grande e profonda che percepisco in questo momento che io
non mi faccio da me, non sto facendomi da me. Non mi do lessere, non mi do la realt che sono,
sono dato. Dipendo da altro da me, sono fatto da altro: io sono tu-che-mi-fai. E questo Tu-chemi-fai quello che la tradizione religiosa chiama Dio. Luomo cosciente di se fino in fondo si
imbatte in un Altro.
Chieffo, La guerra
Analogia. La formula dellitinerario al significato ultimo della realt quella di vivere sempre
intensamente il reale senza preclusioni, cio senza rinnegare o dimenticare nulla. Contro la
mentalit positivista che tenta di soffocare limpeto alla totalit del reale. Perch il reale come
una analogia: come una parola (logos) che rimanda pi in l (ana).
Schubert, Sinfonia incompiuta (n.8)
Pink Floyd, vari brani
ESPERIENZA DEL SEGNO
Il reale mi sollecita a cercare qualcosa daltro, oltre quello che immediatamente mi appare. Il reale
una provocazione.
Louis Armstrong, What a wonderful world
La realt funziona dunque come un segno: qualcosa di reale che rimanda ad un'altra realt. Esso
anche il metodo normale dei rapporti tra noi uomini.
Sognando California
Irlandese, I tell me Ma
Spagnolo, Cielito lindo
Friulano, Al cjante il gjal
The foggy dew
Il mondo, in quanto segno, dimostra qualcosa dAltro, dimostra Dio, come un segno dimostra ci
di cui segno. Luomo mai sperimenta unesperienza di pienezza come di fronte ad un tu. Per
questo la parola pi semplice e concreta per designare il mistero ultimo proprio Tu. Il tu il
segno supremo.
LAVVENTURA DELLINTERPRETAZIONE
Il raggiungimento del destino (cio del Mistero) deve essere libero. Altrimenti non sarebbe umano.
Quindi la libert deve giocare anche nella scoperta di esso. Allora vuol dire che riconoscere Dio
un problema anche di libert. E un problema di opzione: o vai di fronte alla realt spalancato, con
gli occhi sgranati di un bambino, lealmente e allora abbracci tutta la sua presenza ospitandone
anche il senso; oppure ti metti di fronte alla realt difendendoti, trincerandoti in misure preconcette.
Questa la scelta profonda che operiamo quotidianamente di fronte ad ogni circostanza.
Il mondo come una parabola: mentre svela, vela. La libert si gioca nellinterpretazione del
segno. Chi non vuole vedere, pu non vedere.
Lenergia della ragione tende a entrare nellIgnoto: tende a conoscere ci che ha intuito
come linarrivabile, il Mistero. Scoprire il Mistero, entrare in esso, il motivo della ragione,
la sua forza motrice. E il rapporto con quellal-di-l che rende possibile anche lavventura
dellal-di-qua.
LUlisse dantesco il simbolo di tutto ci. La mentalit positivista cerca di scoraggiare
questo ardimento dando per sicuro solo ci che si misura allinterno dei confini stabiliti. Ma
oltre le colonne dErcole sta loceano del significato: nel loro superamento che uno
comincia sentirsi uomo.
Nella Bibbia troviamo una pagina ancora pi grande: la lotta di Giacobbe con Dio. Il
patriarca rimane segnato da questa lotta, che mostra tutta la statura delluomo; una lotta
senza vedere il volto dellaltro.
Chieffo, Parsifal
Ma rimanere sospeso alla volont di questo ignoto signore, che giunge a me attraverso le
circostanze, una posizione vertiginosa per la ragione. Nasce come una impazienza nella
ragione stessa.
Ligabue, Hai un momento Dio?
Un eccessivo attaccamento a s (amor proprio) spinge la ragione a dire: ecco, ho capito,
il Mistero questo. Un particolare viene pompato a definire la totalit. Il senso religioso
viene corrotto, costretto a identificare il suo oggetto con qualcosa che luomo sceglie, con
qualcosa di comprensibile a s.
Il problema cosa sia la ragione: o lambito del reale o un varco sul reale, un varco
sullessere nel quale non si mai finito di entrare. Pretendere invece di essere la misura di
tutto significa pretendere di essere Dio.
Il particolare con cui la ragione identifica la spiegazione di tutto la Bibbia lo chiama idolo:
qualcosa che sembra Dio e non lo . Ne segue una corruzionedellumano descritta da
San Paolo (Romani 1,22-31). Nella misura in cui gli idoli sono esaltati lumano viene meno.
Per la Bibbia lorigine della violenza come sistema di rapporti, cio la guerra, lidolo.
U2, Sunday bloody sunday
Popolare, Monte Pasubio
Come idolo luomo sceglie qualcosa che capisce lui. La razza, il partito, il capo, in nome
del quale tutto lecito.
Ma lidolo non fa mai unit e totalit senza dimenticare o rinnegare qualcosa.
San Tommaso dAquino dice che necessaria per gli uomini una divina rivelazione. E
prima di lui Platone invocava laiuto della rivelata parola di un dio. Allestremo della
coscienza appassionata e sofferta dellesistenza si sprigiona questo grido dellumanit pi
vera, come una implorazione, una mendicanza. E lipotesi della rivelazione.
Gi il mondo in se stesso, in quanto segno, una rivelazione del Mistero. Ma in senso
proprio rivelazione non il termine di una interpretazione che luomo fa sulla realt: si
tratta di un possibile fatto reale, un eventuale avvenimento storico. Un fatto per cui Dio
entra nella storia delluomo come un fattore interno alla storia, come una presenza dentro
la storia, che parla come parla un amico: il punto dintersezione del senza tempo col
tempo (Eliot).
Fabio Concato, Il puntino
G.Harrison, My sweet Lord
F.Mercury, Guide me home - How can I go on
Chieffo, La ballata delluomo vecchio
E.King, Stand by me
Celentano, Pregher
Venditti, Quando verr Natale
Guccini, Canzone dei dodici mesi
Una simile ipotesi prima di tutto possibile. Negare la possibilit di questa ipotesi
lultima estrema forma di idolatria, lestremo tentativo che la ragione compie per imporre a
Dio una propria immagine di Lui. A Dio nulla impossibile (Luca 1).
In secondo luogo questa ipotesi estremamente conveniente. Perch si incontra con il
desiderio pi autentico delluomo. Horkheimer: Senza la rivelazione di un dio luomo non
riesce pi a raccapezzarsi su se stesso.
In terzo luogo ci sono due condizioni che questa ipotesi deve rispettare: deve essere una
parola comprensibilealluomo; il risultato della rivelazione deve essere lapprofondimento
del Mistero come mistero, non deve essere una riduzione del mistero (sapere che Dio
padre, come ha rivelato Cristo, illuminante, ma nello stesso tempo rimane il mistero,
rimane pi profondo: Dio padre, ma padre come nessun altro padre. Il termine
rivelato porta il mistero pi dentro di te).
Limpossibilit di una rivelazione il dogma fondamentale del pensiero illuministico, il tab
predicato da tutta la filosofia liberale e dai suoi eredi materialisti. Ma lipotesi della
rivelazione non pu essere distrutta da alcun preconcetto. Occorre che nelluomo rimanga
quellapertura originale del cuore verso questo fatto possibile.