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via Ghislanzoni 15, 24122 Bergamo - tel. 035/244273 fax 035/236862 e_mail segreteria@caibergamo.it - web www.caibergamo.it
Dislivello: 650 m.
Orario: 4 h.
Si parte dal passo San Marco scendendo per circa 150 m. lungo la strada carrozzabile che conduce a Morbegno: successivamente unindicazione porta verso destra a superare un pendio di pascoli e pietrame. Restando sul versante Valtellinese, si contorna il pizzo delle Segade e, con alcune svolte, si sale al passo delle Segade. Da qui si percorre un
tratto della cresta verso il monte Azzarini (o monte Fioraro) fino ad una stretta forcella: grazie ad un canalino ci si pu
calare verso destra e scendere al sottostante sentiero pianeggiante.
Con alcuni saliscendi, superando anche la baita Colomber, si perviene al curioso passo della Porta, valico interno sulla
cresta che si spegne presso la baita Arale, e si prosegue attraverso una vasta conca erbosa fino ad poco marcato intaglio sulla cresta del monte Azzaredo. Disceso il versante opposto della cresta, si raggiunge la suggestiva baita Pedevalle, in ambiente di rara bellezza.
Dalla baita si segue un pendio erboso sulla destra, poi, tramite un canale di pietrame, si sale ad una forcella e si raggiunge la conca ai piedi del pizzo Rotondo presso il cascinetto dei Siltri.
Unultima breve salita permette di guadagnare la Forcella Rossa e di accedere alla conca di San Simone. Con una breve
discesa lungo le piste da sci, si arriva infine al pianoro che ospita gli impianti da sci di San Simone, incrociando la bella
mulattiera che proviene dalla baita del Camoscio.
N.B. La baita del Camoscio solo un punto di ristoro e pertanto non possibile il pernottamento: quindi consigliabile
proseguire con la seconda parte del sesto itinerario fino ad arrivare a Foppolo.
CAI Bergamo
via Ghislanzoni 15, 24122 Bergamo - tel. 035/244273 fax 035/236862 e_mail segreteria@caibergamo.it - web www.caibergamo.it
Dislivello: 650 m.
Orario: 4 h.
Dalla Baita del Camoscio si prende la bella mulattiera che, con andamento pianeggiante, si porta verso la conca ai piedi
del passo della Forcella Rossa e del passo di Lemma. Qui si incrocia il sentiero 101: seguendo questo percorso che
resta alla base dei pendii che culminano al passo di Lemma, si supera baita Fontanini e si entra nel bosco. Procedendo
ancora in piano, in parte nel bosco e in parte su pascoli, si aggirano i pendii della cima di Lemma e si raggiunge il vallone
che adduce al passo di Tartano, importante valico con la Valtellina e dominato da una grossa croce in ferro. Con alcune
svolte si sale allampia depressione ove sono presenti in ottimo stato di conservazione alcune fortificazioni militari.
Piegando verso destra lungo la cresta spartiacque, si punta verso la cuspide del monte Valegino; non appena il crinale
accenna a salire, lo si abbandona e si scende, per un tratto friabile e che richiede attenzione, nella bellissima val Lunga.
La parte alta di questa valle ricoperta di ghiaioni composti da enormi blocchi rocciosi di verrucano: come per magia
risaltano ancor di pi i tre magnifici laghi del Porcile, posti come sono in un ambiente totalmente selvaggio proprio ai
piedi delle pareti del monte Cadelle. Il sentiero, piegando a sinistra, raggiunge il pi alto dei tre bacini, ne contorna la
sponda settentrionale e, curvando verso Sud, punta al non distante passo di Porcile, valico ben visibile che si apre
immediatamente ad Est del monte Valegino e che permette di accedere alla conca di Foppolo.
Dal passo si scende leggermente verso sinistra fino ad incontrare una baita: qui si stacca sulla sinistra la traccia di sentiero che sale allaerea vetta del monte Cadelle. Proseguendo sul tracciato principale si aggira un laghetto e si raggiunge
il pianoro che ospita baita Cadelle; poco oltre la valle si fa pi ripida e in breve si scende ad unalta casera. Trascurando
le diramazioni secondarie del sentiero, si traversa il torrente e si continua la discesa entrando nel fitto bosco di abeti e
larici che conduce in breve alle case della frazione Piano di Foppolo.