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a = b b n = a con n N, n > 1
n dispari
esempio:
b 3 = 8 quindi b = + 2
8 = b
esempio:
8 = b b 3 = 8 quindi b = 2
Dato un radicando ad esso corrisponde uno e un solo radicale e viceversa.
Sussiste una corrispondenza biunivoca fra radicando e radicale e si conserva il segno: infatti se
a > 0 anche b > 0 , se a < 0 anche b < 0 , a = 0 anche b = 0.
b) n pari
3
esempio : 4 16 = b b 4 = 16
d una potenza negativa.
4
due risultati.
N.B. Affinch il radicale di indice pari esista, il radicando deve essere NON NEGATIVO.
Non vero per che, dato un radicando non negativo, ad esso corrisponda uno e un solo radicale e viceversa,
viene quindi a mancare la corrispondenza biunivoca fra radicando e radicale.
Per ripristinare la corrispondenza biunivoca e avere unoperazione determinata, si conviene di considerare il
radicale di indice pari di un numero non negativo in senso aritmetico.
Quindi
16 = + 2 , 2 lopposto di
16 , perci 2 = 4 16 .
Osservazione : il segno meno pu essere trasportato fuori o dentro radice SOLO se lindice dispari.
ESEMPI
invece
4 64 = 8
8 =2=
mentre
,
4
64
non esiste in R
FUNZIONI IRRAZIONALI
Esaminiamo la funzione y = n x , con x R .
Occorre distinguere fra indice pari e indice dispari.
a) n pari : affinch la funzione esista il radicando deve essere non negativo, in tal caso la funzione
restituisce valori reali non negativi.
Dominio ( o C.E. ) : x 0 , codominio : y 0 .
b) n dispari : la funzione esiste comunque sia il radicando e restituisce valori concordi con il radicando.
Dominio ( o C.E. ) : y esiste purch esista x , codominio : y R .
Esaminiamo la funzione
y=
f (x ) , con x R .
x2 5x + 6
x +1
y=
ove f ( x ) =
x2 5x + 6
e
x +1
1) si eseguono, se possibile, i passaggi algebrici per arrivare alla scomposizione del radicando
y=
x2 5x + 6
=
x +1
( x 2)( x 3)
x +1
2) poich lindice pari il radicale esiste quando il radicando non negativo. Si risolve perci la
disequazione razionale fratta
( x 2)( x 3)
0
x +1
x20
x30
x+1>0
1
x
x2
x3
x > 1
imp
N.B.
x+1>0
e non
x+10
Grafico da interpretare con la regola dei segni
codominio
+
C.E. ( dominio) 1 < x 2 x 3
y 0.
ESEMPIO 2
Stabilire le condizioni di esistenza del radicale:
y=
x 1
x 5x 6
2
ove f ( x ) =
x 1
e
x 5x 6
2
y=3
x 1
( x + 1)( x 6)
2) poich lindice dispari il radicale esiste se esiste il radicando. Il radicando una funzione razionale fratta
che
esiste
quando
ogni
fattore
del
denominatore
diverso
da
zero.
C.E. ( dominio) x R / x 1 x 6
codominio y R .
y =5 x2
ESEMPIO 3
Lindice dispari , il radicando una funzione razionale intera che esiste per ogni x R .
C.E. x R .
x+3
=
x 2x + 1
y=
ESEMPIO 4
x+3
( x 1) 2
x+3
0
( x 1) 2
-3
x+30
( x 1) 2 > 0
x1
C.E.
x 3
0
x3 x1
y=
ESEMPIO 5
x2 + 2x 1
=
x2 + 2x + 1
( x 1)
(x + 1)2
( x 1)
0
(x + 1)2
2
( x 1)
0 x 1 il radicale esiste solo quando il radicando uguale a zero.
(x + 1)2
N.B. una frazione, ridotta ai minimi termini, si annulla solo quando si annulla il
x =1
2
Poich
C.E.
numeratore.
y = 4 x 4 10
ESEMPIO 6
x 4 10 0
x 2 5x + 6
x3 3 1
4
x +1
x4
( x 2) 2
ESEMPIO
( x 2) > 0
2
x3
0
( x 2) 2
x3
x2
x
C.E. 2 radicale
x3
C.E. 3 radicale : x 4 poich lindice dispari sufficiente che esista il radicando, quindi che il
denominatore sia diverso da zero.
1 < x 2 x 3
x 3
x 4
Si imposta il sistema :
1
x
verificata
x
Si determinano gli intervalli in cui tutte le condizioni sono verificate. La soluzione del sistema data
dallunione degli intervalli in cui sono evidenziate tante righe quante sono le disequazioni.
C.E. dellespressione : x 3 x 4 .
OSSERVAZIONE Il C.E. dei singoli radicali e quello dellintera espressione devono essere determinati
prima di effettuare qualunque trasformazione perch le trasformazioni potrebbero alterare il C.E.
dellespressione assegnata.
ESEMPIO
x 2 x +3
C.E. 1 radicale x 2
C.E. 1 radicale x 3
2
x 2
x 3
Si imposta il sistema :
x2.
( x 2)( x + 3)
Per determinare il C.E. di questa espressione formata da un solo radicale si deve risolvere la disequazione
razionale intera
(x2)(x+3)0
3
2
x20
x2
x+30
x3
+
0
0
+
Il grafico deve essere interpretato con la regola dei segni ( non si tratta di un sistema ) .
C.E. dellespressione : x 3 x 2.
Come si pu notare il C.E. dellespressione assegnata diverso da quello ottenuto eseguendo prima la
moltiplicazione.
Determinare il dominio
1) a)
10
2 x 2 18
7 2x
2) a)
x3 + x2
x 2 + 2x 3
3) a)
10
5(x 2 4)
7 3x
7
2
b)
x2 + 3
x2 x 6
[ 3 < x < 1 x 1 x = 0]
b)
10
5x 2 7
x 2 4x + 4
2 x 2 x > 3
b)
x 3 3 x <
x2 9
x 3 27
[x 3 x 2]
[imp.]
[x 3 x 3]
4
x 2 2x
2x + 6
4) a)
5) a) 12
(8x
[ 3 < x 0 x 2]
3x 2 x
3
) (x 4)
+1
1
1
x < 2 0 x 3 x > 4
x 3 3x 2 + 3x 1
6) a)
x 2 5x + 6
[1 x < 2 x > 3]
x2 + 4
+2
7) a)
x2
[ 2 x 0 x > 2]
8) a) 6 x + 3 4 2 3x
9) a) 12
4 x 2 + 12 x + 9
x2 +1
4
x 1
b)
b) 21
b)
6 x
25 x 10 x + 1
(8x
3x 2 x
3
) (x 4)
+1
x 2 x 4
x 3 3x 2 + 3x 1
x2 + 6
4 x 2 + 20 x + 25
b)
x6 4
12
3 x 3
b)
x = 2
b)
1
5
x + 3 4 2 3x
[x 1]
5
x = 2
2
x 3
1
x2 4 x+2
3
2
x
x2
4x
[imp.]
Per gestire il calcolo con i radicali si devono dimostrare alcune propriet che verranno di seguito introdotte
insieme alle loro applicazioni.
Teorema
uguali.
Se le potenze di ugual esponente di due numeri positivi sono uguali allora le basi sono
Th. a = b
n
n
Da a = b si ricava
poich per ipotesi a > 0 b > 0 , anche tutte le loro potenze sono positive, perci il secondo fattore
a b = 0 da ci si ricava a = b .
Se a = b = 0 evidente che a = b = 0
N.B. In maniera analoga si dimostra che il teorema sussiste anche nel caso in cui entrambe le basi siano
negative.
N.B. Se non si conosce nulla sul segno di a e b e lesponente comune pari, non si pu sapere se le basi
sono uguali od opposte
Esempio 1
4
4
Se a = b = 16
a = b = 2 a = b = 2
uguaglianza verificata
(a = 2 b = 2) (a = 2 b = 2 )
Se lesponente dispari dalluguaglianza delle potenze (di ugual esponente) si pu dedurre luguaglianza
delle basi poich in tal caso sussiste la concordanza dei segni tra basi e potenze.
Esempio 2
3
3
Se a = b = 8 a = b = 2 .
Teorema 1 Moltiplicando o dividendo per uno stesso numero naturale lindice di radice e lesponente
del radicando di un radicale aritmetico si ottiene un radicale equivalente al dato
Hp a 0 m N n N {0} p N {0}
am =
Th
np
a mp
Se a = 0 , entrambi i membri sono nulli. Se a > 0 eleviamo allo stesso esponente np entrambi i membri
1 membro
2 membro
np a mp
( )
n m n
am
=
=
a
propr . potenze
def . radicale
np
n a m
np
mp
=
propr . potenze a
=
a mp
def . radicale
Dalla positivit delle basi e dalluguaglianza delle potenze np-esime si deduce luguaglianza delle basi.
Applicando la propriet simmetrica si ottiene
np
a mp = n a m .
Se la base del radicando negativa la propriet non sussiste qualora si moltiplichino o dividano
N.B.
indice ed esponente del radicando per uno stesso numero pari.
4
Esempio
invece
( 2)3
( 2)6
( 2)6
un numero reale
( 2)3
8 ( 2)
= 4 2 = 4 23 .
3
Osservazione importante
Se per calcolare unespressione contenente radicali si sottopongono i radicali a trasformazioni, necessario
che tali trasformazioni lascino inalterato tanto il campo di esistenza quanto il codominio. I problemi
legati alle trasformazioni sono di due tipi:
a) problema di esistenza
( che riguarda il radicando )
b) problema di concordanza del segno ( che riguarda il radicale ).
SEMPLIFICAZIONE DI UN RADICALE
Caso 1
Se si dividono indice ed esponente del radicando per uno stesso fattore comune pari possono
sussistere sia problemi di esistenza che problemi di concordanza del segno.
a)
Luguaglianza
x0.
x esiste per x 0.
x2
x2 =
Per sciogliere il modulo si ricorre a un grafico ausiliario che riguarda largomento del modulo e si
sovrappone a questo grafico il C.E. dellintera espressione, cancellando gli intervalli in cui lespressione non
esiste.
x se x 0
4
x2 =
x =
x se x 0
b) Luguaglianza
x2 = 3 x
NON ESISTE ! ]
6
x 2 esiste per ogni x come pure
Non si tratta per di un problema di esistenza, infatti
In questo caso sussiste invece un problema di concordanza del segno.
x .
y=
x2
y=
x2 =
x se x 0
x = 3 x se x 0
x =
[N.B. Il segno pu essere portato fuori
di radice poich lindice dispari]
Caso 2
Se si dividono indice ed esponente del radicando per uno stesso fattore comune dispari non
sussiste alcun problema .
a)
Luguaglianza
x 3 = x identicamente vera
x0
x0.
y=
x 3 = 3 x identicamente vera
( x + 1) 2
( x 2) 2
( x + 1) 2
0
( x 2) 2
x concorde con x.
x x2
Si semplifica
( x + 1) 2
=
( x 2) 2
x +1
x2
x +1
0 [ N.B. non un campo di esistenza ]
x2
x1
x>2
-1
2
x
Si sovrappone a questo grafico il C.E. ( o addirittura il C.E. dellintera espressione se il radicale inserito in
unespressione ), cancellando gli intervalli in cui lespressione non esiste ( nellesempio lespressione
costituita da un solo radicale con C.E. x 2)
Si interpreta il grafico con la regola dei segni e si ottiene :
x + 1 se x 1 x > 2
x2
x + 1 se 1 x < 2
x2
( x + 1) 2
=
( x 2) 2
Riassumendo:
a) Se si semplificano indice ed esponente del radicando per un fattore comune PARI possono presentarsi
problemi di esistenza o di concordanza del segno.
b) Se si semplificano indice ed esponente del radicando per un fattore comune DISPARI non sussistono
problemi, qualunque sia lindice del radicale assegnato.
x5
1)
x 2 10 x + 25
2)
x6 4x5 + 4x 4
3)
x 4 6x3 + 9x2
4)
12
5)
12
6)
12
3 x 2 ( x 2 )
x ( x 3)
x3
6
2 x + 3
x 4 6x3 + 9x 2
(2 x
(3x
+ 3x
+2
se x 5;
se x 2 x = 0;
3 x
2x + 3
+ 2x
(3x + 2)2
3
x5
) (x
5
7)
60
8)
x 3 ( x + 5)
(x 5)6
9)
x 2 ( x + 5)
(x 5)4
3
< x 3 x 0
2
3x 2 + 2
3
2
( x 5)
(x 5)8
(x
x 2 (2 x ) se x 2
se
(3x + 2)8
(x 5)4
x x3 + 6x 2
2x + 1
x ( x + 5)
3
2
( x 5)
(3x + 2)2
5 x
se x < 5
x ( x + 5)
2
( x 5)
2
se x > 5 x = ;
3
con x 5
30 2
3
x ( x + 2 )( x 1) se x < 2 x 1 ;
30 3
3
2
x + 2 x (1 x ) se 2 < x 1 x 0
)
+ 12 x + 8)
2
se x 5
x (3 x ) se 0 x 3
se x 0 x 3;
3
se x < x 3;
2
5 x
se
x 5 x 0 x 5;
se
x 5 x 0 x 5
x ( x + 5)
( x 5 )2
se 5 x 0
1 2x
10)
1
6 12
2 + 8
3
x
x
x
11)
12
x 3 125
+ 3x
25 5 x
12)
48
13)
x 2 (x 2 4 )
14)
1
6 12
+ 2 + +8
3
x
x
x
15)
8(3 x 1)
27 x 3
16)
25x 6 50 x 5 + 25 x 4
17)
36
(x
[imp.]
( x 5)3
16
x2
7 x + 10 ( x 5)
(x
4x + 4
3 x 3 4 x
se 2 x 0 x 2; 3 x 3 4 x
[ 5x (x 1)
2
x 2 14 x 3 + 49 x 4
3
se
x < 2 x 5
x 2 0 x 2
se
1 + 2x
3
x
2(3 x 1)
3x
12
(27 x
1
se 0 < x
2
54 x 2 + 36 x 8
se
x 0
1
x < 0 x =
3
se x 1 x = 0 ; 3 5 x 2 (1 x ) se x 1
x2 7x
2
se x 0 < x 7;
18
3
3
(2 3 x )
18
x2 7x
(3x 2)3
se 0 x <
2
x 7
3
Luguaglianza
x =
x2
x2 .
x 2 invece non negativo perch il radicale di indice pari inteso in senso aritmetico .
x2
se x 0
6 x2
se x 0
6
3
x=
[ N.B. il segno meno fuori dal simbolo di radice,
infatti
Caso 2
Se il radicale da trasformare di indice dispari e si moltiplicano lindice e lesponente del
radicando per uno stesso numero dispari , non sussiste alcun problema.
3
Luguaglianza
x =
x3
identicamente vera .
x.
x.
3
3
y = x concorde con x che concorde con x che concorde con y =
Non sussiste alcun problema di concordanza del segno.
x3 .
Caso 3 Se il radicale da trasformare di indice pari e si moltiplicano lindice e lesponente del radicando
per uno stesso numero dispari non sussiste alcun problema.
x =
Luguaglianza
x3
identicamente verificata .
x0
x0
y = x non negativo come pure il radicale y = 6 x 3 perch i radicali di indice pari sono intesi in senso
aritmetico .
Non sussiste alcun problema di concordanza del segno.
Caso 4 Se il radicale da trasformare di indice pari e si moltiplicano lindice e lesponente del radicando
per uno stesso numero pari , occorre tenere presente che il C.E. quello del radicale di partenza.
Esaminiamo luguaglianza
x =
x2 .
x0
x .
Nonostante il C.E. si sia allargato eseguendo la trasformazione, non sussistono problemi: infatti nel calcolo
di unespressione il C.E. viene determinato una volta per tutte prima di qualunque trasformazione e viene
successivamente utilizzato solo il C.E. determinato inizialmente.
Esaminiamo i due radicali :
y = x non negativo come pure il radicale
senso aritmetico .
y=
x =
Quindi
x 2 vera purch x 0 .
Riassumendo:
a) Se un radicale di indice DISPARI viene trasformato in un radicale di indice PARI pu presentarsi un
problema di concordanza del segno.
b) In tutti gli altri casi non sussistono problemi.
Esempio
2 x
x+2
2x + x 2
x2
10
-2
2x>0
da cui
x2<0
x<2
x + 2 0 ; x 2
C.E. 1 radicale
2< x2
C.E. 2 radicale
x 2
2 < x 2
x 2
da cui
2< x<2
C.E. comune
3) Si esegue la trasformazione dei radicali allindice comune 6 ( m.c.m degli indici dei radicali dati)
(2 x )
2x
=6
x+2
(x + 2)3
3
se 2 < x < 2
Per il radicale di indice dispari che si trasforma in radicale di indice pari si ricorre a un grafico ausiliario
2x + x 2
0 da cui
che riguarda il radicando, prima che venga effettuata la trasformazione:
x2
x( x + 2 )
0
x2
x0
x + 2 0 ; x 2
-2
x2>0 ; x>2
4) Si sovrappone a questo grafico il C.E.comune, cancellando gli intervalli che non appartengono a tale C.E.
-2
2
x
x
non esiste
non esiste
x 2 (x + 2)
x(x + 2)
=
x2
+6
(x 2)2
se
0 x<2
se
2< x0
x 2 (x + 2)
(x 2)2
Trasformare i seguenti radicali allo stesso indice dopo aver determinato il C.E. comune
1)
x+2
(x 2)(x 2 4)
2)
2 x
x2
12 ( x + 2)3
12
(x 2)8 (x + 2)4
20 (x 2 )4
20
(x 2)5
se x 2
se x 2
11
x 1
3)
(x 1)
+ 12
+
4)
x 2 + 3x
x3
5)
9 x2
x2
6)
1 x
x +1
[
7)
8)
+
6
+
x 2 5x + 6
+ 12
(1 x )3
(x + 1)3
3x x
x 5 (x + 3)5
10
(x 3)5
6
+
(x + 3)7 (3 x )7
14
x14
x 2 (x + 1)
(1 x )
x 2 ( x 3)
se 3 x 0 x > 3
se 3 x 3 x 0
3x 4
(x 2) x 2 4
( x 4 ) ( x + 3)
3
se x < 3 x > 4
1
1 x
4 x 2 + 12 x + 9
2x 5
12
(3x 4)4
(x 2)8 (x + 2)4
12
(1 x )6
se 2 < x < 1
2x + 3
(2 x 5)
(2 x + 3)3
+ 12
+
10)
4 x 2 20 x + 25
2x + 3
10
; 14 ( x 4 ) (x + 3)
6
2
2
(x 2) (x + 2)
9)
2
x x 12
x2 + x
1 x
(x 1)(3x 4)
(x + 2)3
(x 2 ) (x 3)
4
x 2 x 12
x2 4
+ 12
+
12
+
(2 x + 3)
(2 x 5)4
+ 12
+
(2 x + 3)6
12
x 3 3x 2 + 3x 1
2 x 4 (x + 1)
x 3 3x 2 + 3x 1
2 x ( x + 1)
4
1 x
2x 2 + 2x
+ 12
(1 x )4
4
16 x 4 ( x + 1)
(x + 1)3
x 1
+ 12
+
(x + 1)6
(x 1)2
Teorema 2
Il prodotto di radicali aritmetici dello stesso indice un radicale avente lo stesso
indice e per radicando il prodotto dei radicandi.
Hp a 0 b 0 n N {0}
Th
b = n ab
12
1 membro
2 membro
ab
=
propr . potenze
( a) ( b)
n
=
ab
def . radicale
=
ab
def . radicale
Dalla positivit delle basi e dalluguaglianza delle potenze n-esime si deduce luguaglianza delle basi.
ab = n a n b
N.B. se a o b sono negativi luguaglianza non sussiste qualora lindice sia pari
( 2)( 8) = 4 16 = 2
4
4
reali 4 ( 2 )( 8) 2 8 .
Esempio
mentre
Teorema 3
Il quoziente di radicali aritmetici dello stesso indice un radicale avente lo stesso
indice e per radicando il quoziente dei radicandi.
Hp a 0 b > 0 n N {0}
a :n b = n a:b = n
Th
a
b
a :n b
2 membro
a :b
( a) :( b)
=
propr . potenze
=
a:b
def . radicale
=
a:b
def . radicale
Dalla positivit delle basi e dalluguaglianza delle potenze n-esime si deduce luguaglianza delle basi.
a:b = a : b
Applicando la propriet simmetrica si ottiene
N.B. Se a o b sono negativi luguaglianza non sussiste qualora lindice sia pari.
n
Esempio
Teorema 4
La potenza di un radicale aritmetico un radicale avente per indice lo stesso indice e
per radicando la data potenza del radicando.
( )
n
Hp a > 0 n N {0} m N
Th
a = n am
Eleviamo allo stesso esponente n entrambi i membri
m
( )
1 membro
n a
2 membro
n a m
m
=
def . radicale a
=
propr . potenze
( a)
=
propr . potenze
( a )
n
=
def . radicale
am ;
Dalla positivit delle basi e dalluguaglianza delle potenze n-esime si deduce luguaglianza delle basi.
Applicando la propriet simmetrica si ottiene
am =
( a)
n
N.B. Se la base del radicando negativa la propriet non sussiste qualora lindice sia pari
Esempio
12
( 2)12
= 4 212 = 2 3
12
4 ( 2) .
12
13
Dato il radicale
Teorema 5
aq
a 0 n N {0} q N q > n
q = mn + p
a q = n a nm + p
=
propr . potenze =
a nm a p
Th
aq = am n a p
risulta q = mn + p
n
aq = am n a p
=
propr . radicali
a nm n a p
=
m n
p
propr . radicali a a
N.B. Se la base del radicando negativa la propriet non sussiste qualora lindice sia pari
Esempio
invece
( 2)6
negativo 4 ( 2) 2 4 ( 2)
6
= 4 26 = 2 4 22 = 2 4 22 .
Se il radicando non un numero , ma una funzione si scompone in fattori il radicando e si vede se qualche
fattore ha esponente maggiore o uguale allindice di radice.
Caso 1
fuori dal segno di radice senza alcun problema ricordando che in questo caso
Esempio 1
Luguaglianza
3
x3z = x z
xn = x
identicamente verificata.
3
x 3 z quanto y = x z assumono valori positivi se x e z sono
Esempio 2
Luguaglianza
x2z = x
x z
se x 0
+ x z
se x 0
z =
14
( x + 1) 2 ( x 1)
( x 2) 3
Dato il radicale
Esempio 3
radice.
C.E.
x1 x>2
( x + 1) 2 ( x 1)
=
( x 2) 3
x +1
x2
x 1
x2
Per sciogliere il modulo si ricorre ad un grafico ausiliario che riguarda unicamente largomento del modulo .
Il grafico traduce la condizione
x +1
0
x2
x+10
x2>0
x1
x>2
.
+
Si sovrappone a questo grafico il C.E. ( o addirittura il C.E. dellintera espressione se il radicale inserito in
unespressione ) cancellando gli intervalli in cui il radicale ( o lintera espressione ) non esiste .
1
1
2
o
0 non esiste
( x + 1) 2 ( x 1)
=
( x 2) 3
x +1
x2
x 1
x2
x +1
x2
x 1
x2
se x 1 x > 2
se 1 x 1
x 4 ( x + 1)
Esempio 4
x +1 = x2
x +1
a) se si trasporta un fattore fuori da un radicale di indice DISPARI non sussiste alcun problema.
b) se si trasporta un fattore fuori da un radicale di indice PARI
concordanza del segno.
si pu presentare un problema di
Data lespressione , determinarne il C.E. e trasportare fuori dal simbolo di radice tutto ci che
possibile affrontando le problematiche connesse
1)
(a
2a )
a4
2
a 2a
1
con a > 4 a = 0 a = 2
a4
15
2)
1 x2
x2 6x + 9
3)
x 2 2x + 1
x 2 2x
1
se x < 0 x = 1;
(1 x ) 2
x
x
(x 1)(x 2 3x + 2)
4)
5)
2
3 x 1 x con 1 x 1
x 2 8 x + 16
3
3 x
a 2) (a + 1)
7)
(a 1)2
(81 18b + b )
1
se 0 < b 9;
(9 b ) 4
9b
8)
9b
4
(x
9)
1)
x
2 x
2
( x 5)
(x + 3)3
( x 5 )2
(x 2) (x + 1)
2
25
20
27 4a +
a
15)
16)
(a
4a + 4
(a
1 x
x 2
(1 x )
2 3
( x 2) x x 2
1
se b 9
9b
se x 2 x 5
1
se 0 < x 1 x = 1
x
a (a 2 )
1
se 1 < a 2 a = 0
1 a
a 1
x + 3 se 3 x 1 x 0;
(2a 5)
3
se a
a
x 1
x + 3 se x 1
2
x
x
2
2
(x 4)
con x 0
con 1 x 2
2a
a2
a 2 9 a 2 se a > 3 ; a 2 9 a 2 se 2 a < 3;
a 2 2 a se 3 < a 2; 2 a 2 a se a < 3
a 2 9
a2 9
( x 5 )2
(x + 3)3
( x 5 )2
2
x 2 3 x x + 3 x 2
2x3 + x 4
(x
(b 9) 4
3
5
se 0 < a ;
(5 2a )
a
2
x 2 + 3x 2
x 2 x 2 6x + 9
2
x 2 x 2 x x con 0 x 1
x4
14)
se 3 x 2;
a (a 2 )
1
se a 2 a = 0;
1
a
(x 1)2 (x + 3)
13)
x2
2
3
1
se x 1 x = 1;
x 1
x
x x2
11)
17)
a 4 4a 3 + 4a 2
a 3 3a 2 + 3a 1
10)
12)
( x 2) x 2 + x 6
( x 2 10 x + 25) 5
a +1
a 1 a 2 con a 2 a = 1
2 2
1 x
x 2 se 2 x < 4 x = 1
x4
27 27 x x 3 + 9 x 2
x5
(a
6)
x 1
x 4 x 2 se x > 4 x = 1;
1
se
x
x
>
2
=
1
x 2 2x
(x 1)
x + 3 con x 2
( x 2)3 ( x + 1)2 x + 1 se x 2 x = 1;
3
2
(2 x ) ( x + 1) x + 1 se 1 x 2
16
Hp a > 0
Teorema 5
Infatti
am
ap
Th
am
a p = n a nm + p
n
n
=
=
a nm n a p
=
a nm a p
propr . potenze
propr . radicali
propr . radicali
a nm + p
2 4 2 4 ( 2) 2
4
2 4 2 = 2 4 2 = 4 2 4 2 = 4 2 5
si avr x 3 z =
Ricordando che
x = n xn
Tale uguaglianza identicamente verificata .
x3z .
x3z
Luguaglianza x z =
x2z
se x 0
x2z
se x 0
x z =
Esempio
x + 2 1 x
x +1 x + 2
17
Per risolvere leventuale problema di concordanza del segno si ricorre ad un grafico ausiliario che
riguarda unicamente il fattore da trasportare sotto il segno di radice ( prima che tale fattore sia stato
trasportato ) .
Il grafico traduce la condizione
x+2
0
x +1
2
x+20
x+1>0
x 2
x > 1
x
+
0
+
Si sovrappone a questo grafico il C.E. ( o addirittura il C.E. dellintera espressione se il radicale inserito in
unespressione ) cancellando gli intervalli in cui il radicale ( o lintera espressione ) non esiste .
+
2
1
1
x
non esiste
non esiste
( x + 2) 2 (1 x )
=
( x + 1) 2 ( x + 2)
( x + 2)(1 x )
( x + 1) 2
se 2 < x < 1
( x + 2) 2 (1 x )
= +
( x + 1) 2 ( x + 2)
( x + 2)(1 x )
( x + 1) 2
se 1 < x 1
x + 2 1 x
=
x +1 x + 2
Riassumendo:
a) se si trasporta un fattore sotto una radice di indice DISPARI non sussistono problemi
se si trasporta un fattore sotto una radice di indice PARI si pu presentare un problema di concordanza del
segno.
Determinarne il C. E. e trasportare sotto il simbolo di radice affrontando le problematiche connesse
1) 2 x
3
4x
3)
13
x
x
5)
1 2
x
2
7) ( a 3)
1 3
8)
x
3x
con x > 0
3 2 con x 0
x
x2 +1
2 2 3
[ imp.]
2)
2
6x
3x
4)
3 4
6) (a + 2)
8
3x
42 3
x < 0
4 3x con x 0
x
27
a2
a + 4a + 4
2
a2
9 a 2
9 a2
a 4 + 6a 2 + 9
x2
con
con a 2
con 3 a 3
1 se x < 0; 1 se x > 0]
18
9)
x3
x +1
x 1
10)
x
x2
(x 3)2 (x + 1)
(x 1)2
se 1 x < 1 x 3;
x(x 2 )
x2
x3
(x + 2)(2 3x )
4 x 2 12 x + 9
11)
2
3
3x + 4 x 4 8 x 36 x 2 + 54 x 27
0 se x < 0; 2 2
2+x
13)
x 12 x 12
:
x 1 x 1
15) (a + 2)(a 2)
( x 5 )2
2
x 6 x + 8
a
a 4
1
a 4
2
x 1 x + 2
4
17)
x + 2 ( x 1)2
18)
19)
x3
2x 1
x3
20) a
x > 2
se x > 0
x 1
se x < 1 x > 12
x 12
x2
x4
(2 x 1)2
x<0
se
2x 3
2
con x < 2 < x <
(x + 2)(2 3x )
3
2
x2
12)
x5
14)
x2
se 1 < x 3
(x 3)2 (x + 1)
(x 1)2
x3
2x 1
( x 3)2
2x 1
1
a
a
se x < 2 x 5;
a 3 4a
( x 5)2
x 2 6x + 8
se 2 < a 0;
a 4 4a 2
se a < 2;
a 3 4a
a 4 4a 2
se 4 < x 5
se a > 2
se a > 2
2
( x 1)2
(
x 1)
4
4
>
1
;
2
<
<
1
se
x
se
x
3
(x + 2)3
( x + 2 )
(2 x 1)3
x3
2 x 1 se
a a3
se x <
1
;
2
1
< x < 3;
2
se a 1;
(2 x 1)3
x3
2 x 1 se
a a3
se x > 3
x>3
se 0 < a 1
19