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Giacomo BALLA, Le mani del violinista (1912)

Giac!m! Balla (1871-1958) "a$&eci"- a&&i(ame&e alla


%&e%'$a dei "$!g$ammi &e!$ici del F'&'$i%m!.
D!"! ' "e$i!d! $eali%&a, i&!$! al 1912, e die&$! %!l-
leci&a+i!e dei %'!i amici f'&'$i%&i, %!"$a&&'&&! il f!&!g$a-
f! B$agaglia, %&'di- la diamica del m!(ime&! e i %'!i
effe&&i (i%i(i.
Egli ha $a""$e%e&a&! il m!(ime&! a&&$a(e$%! la %c!m-
"!%i+i!e diamica: #'e%&a c!%i%&e ella $i"e&i+i!e
della fig'$a, ! di %'e "a$&i, "!%&e i %e#'e+a, cia%c'a
a $a""$e%e&a$e 'a fa%e dell/a+i!e. Ci- d, !$igie a
$i&mi di(e$%i, $ic!m"!%&i, "e$-, i '/'ica immagie.
Dalla c!m"ee&$a+i!e di f!$me all/a%&$a&&i%m! f'&'$i%&a
In intervalli di tempo successi-
vi, la mano occupa spazi diversi e
compie movimenti di diversa am-
piezza, da quello esteso del brac-
cio a quello rotatorio della mano.
Il soggetto diviene secondario; esso ormai definitiva-
mente privato di significati morali, allegorici o celebrativi.
Balla ha focalizzato la sua attenzione su un particolare,
la mano del violinista, in modo da farci comprendere il
vero oggetto del suo interesse.
Giac!m!Balla, Le mai del (i!lii%&a, 1912. Oli! %' &ela, 52)75cm.L!d$a, Ta&e Galle$*.
La tecnica applicata quella
divisionista, adatta a realiz-
zare la scomposizione di for-
me e colori e a rendere una
sensazione fuggevole.

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