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Come studiare il pianoforte con poco tempo a disposizione

Come studiare il pianoforte con poco tempo a disposizione Hai a casa un sacco di spartiti, li stampi da internet, li compri dai negozi di musicali perch ti piace sfogliarli, leggerli, vederli, ma non hai mai voglia e tempo per studiarli. A questo problema allora ci sono due principali soluzioni: o cerchi di trovare un p pi di tempo da dedicare al pianoforte, oppure devi cercare di velocizzare la tua seduta di studio. Studiare un pezzo di pianoforte vuol dire assorbire quel pezzo, in modo tale che diventi tuo, nient' altro che tuo. Ogni singola frase di quel pezzo ti dovr essere chiara, ogni " crescendo " e " diminuendo " dovr essere eseguita con la pi dettagliata precisione, ed ogni nota deve essere al proprio posto e, come ultimo passaggio, la memorizzazione del brano. " Un brano non finito finch non memorizzato ". Concordo in pieno con questa affermazione, poich se non ho imparato il brano a memoria, mi sento comunque che mi manca qualcosa di quel brano. E che l' ho studiato e poi non lo so so suonare senza spartito? che me ne faccio? Suonare senza spartito poi una sensazione bellissima. In primis, ci fa concentrare totalmente sullo sul pezzo, suoi tasti del pianoforte, e

sui nostri pensieri pi intimi, e in secondo, suonare a memoria d proprio l' impressione di essere un vero pianista :) Molti si lamentano del fatto che non riescono a studiare un pezzo. Non sanno come fare, oppure, sanno i giusti metodi ma non riescono comunque ad incorporarlo. Beh, a questo vi una sola spiegazione: Non c' amore e pazienza. Infatti sono proprio questi due elementi che fanno far s che lo studente inizi a studiare un pezzo, e che lo porti in fondo finch non lo ha memorizzato. Certo, le difficolt che si incontrano sono tante, ma non bisogna demordere, anzi...e poi.. un minimo di grinta e di orgoglio personale! Lo spartito non pu vincere su di noi, sono alla fin fine sempre delle note, per quanto terribili, sono alla fine pur sempre note, che noi possiamo studiare lentissimamente scomponendole per poi portarle alla giusta velocit ed eseguire poi il passaggio alla perfezione, nulla impossibile.

La preparazione allo studio

Prima di cominciare la tua seduta di studio, pianificati tramite la tua agenda, i momenti della giornata in cui ti puoi dedicare allo studio del pianoforte. Segnati quindi quelli spezzoni della giornata in cui tu e il tuo pianoforte passerete un' avventura insieme...ma solo voi due!

Stacca il telefono fisso, spegni il cellulare, esci da Facebook e da msn, anzi spegni il computer, chiuditi in camera e apri il tuo pianoforte. Per studiare infatti ci vuole concentrazione, qualsiasi cosa si voglia studiare. Ti voglio ricordare, anche se sicuramente lo saprai gi, che mezz' ora fatta bene, vale pi di un' ora fatta male. Perci se tu possiedi solo mezz' ora al giorno per studiare il pianoforte, meglio che niente, l' importante studiare bene, stando alla larga da ogni distrazione perch questa la tua mezz' oretta/oretta di pianoforte. Perci, d alla tua ragazza o a tua moglie che stai studiando, e che per un p di tempo non ci sarai per nessuno motivo (o quasi :) :) ). Ora, se studi di giorno, apri bene le finestre per far entrare pi luce possibile, vedere che fuori c' il sole e che i suoi raggi illuminano illuminano la tua cameretta una sensazione molto appagamente appagante che ti mette nelle condizioni adatte per studiare. Se invece studi di sera, accendi comunque molte luci per non affaticare la vista, necessario E necessario che le condizioni esterne siano il pi possibile vicine alla perfezione. Non studiare solo con la tua lucina alogena (infatti se questa troppo vicino al pianoforte, pu essere dannosa per lo strumento). Ora che l' ambiente adatto, dobbiamo essere noi adatti per lo studio. Se abbiamo avuto una brutta giornata, se ci siamo svegliati con la luna storta, o se tua moglie ha fatto troppo shopping , allora non suonare. Il pianoforte non deve essere aggredito, ma deve essere accarezzato, deve essere un amico sul quale trovare conforto, non deve essere una pungiball sulla quale sfogarsi. Perci se non te la senti, non suonare, non obbligatorio. Non

dimentichiamoci che noi suoniamo per star bene. Inoltre, devi sapere che noi abbiamo fondamentalmente 3 stati d'animo. Il primo, lo si ha quando si felicissimi, il secondo quando si tristi e malinconici, e il terzo quando si " normali ". A seconda di questi 3 casi bisogna bisogna (doppio)agire diversamente. Partir col dire che, lo stato migliore per poter studiare, il terzo, ovvero quando siamo " normali ". Infatti nel primo caso, essendo euforici, abbiamo troppa voglia di suonare per sfogare la nostra goia, (via la virgola) e cos manderemo all' aria la seduta di studio nel giro di qualche minuto, invece nel secondo caso, essendo tristi, non riusciamo a studiare perch sarebbe " una cosa inutile ", esiste di meglio piuttosto che stare a perdere tempo sui tasti per imparare due battute di una ballata di Chopin. Anche in questo caso, se iniziamo a studiare, smetteremo presto, poich ci accorgiamo che non il momento, e ci metteremo, nel giro di poco tempo, a torturarci suonando pezzi pi tristi e malinconici di noi. Se c' una cosa che ho imparato, e che quando sei triste o arrabbiato, devi suonare i pezzi allegri e viceversa. Questo non pi che altro per tirarci s di morale, piuttosto perch se siamo arrabbiati, e suoniamo i pezzi agitatti agitati (per esempio il terzo movimento di " Al chiaro

di Luna " di Beethoven), non facciamo altro che

alimentare la nostra rabbia; inoltre i pezzi non vengono neanche

un gran ch. granch Perci se sei gi di morale, suona dei pezzi allegri, o se proprio non te la senti, buttati sulle consolazioni di Listz, che sono dei veri capolavori, e funzionano sempre per me. Se invece il tuo umore buono, e non hai accumulato troppo stress lungo la giornata, allora direi che il momento proprizio propizio per cominciare!

Preparazione allo studio

Ora che tutte le condizioni sono ottimale ottimali per iniziare la seduta di studio, siamo pronti per iniziare! Ma prima bisogna avere tutto l' occorrente per cominciare. Cosa serve per studiare un pezzo di pianoforte? 1. matita = la matita ti servir per prendere appunti sullo spartito, per cerchiare le note o le diteggiature fondamentali,per segnare fin dove sei arrivato, per prendere appunti di ogni genere. 2. fotocopia spartito = se sei uno che " scarabocchia " troppo sugli spartiti, allora sarebbe una buona cosa, che tu ti facessi delle fotocopie delle spartito. In questo modo gli appunti li farai sulle fotocopie, e il tuo spartito originale rimarr integro. Attenzione per a non andare a farti fare le fotocopie in un negozio. Fotocopiare musica illegale, perci se non possiedi la stampante fotocopiatrice, chiedi a qualche tuo amico, oppure stampa tramite internet lo spartito (cercando di stampare quello pi simile al tuo). 3. gomma = a volte capita di dover corregge correggere la

diteggiatura che abbiamo cambiato, accorgendoci che quella segnata era la migliore. Mi raccomando, i residui di gomma cancellati tienili bene alla larga dai tasti del tuo pianoforte!! 4. molletta = soprattutto se un libro nuovo. Non essendo mai stato sfogliato, sar dura tenerlo aperto sullo spartito, senza che questo si richiuda da solo. Cos prendi una molletta, anche quelle che usi per stendere i panni, e raggruppa insieme le pagine. Essendo compatte, faranno fatica a richiudersi.

I primi minuti

I primi minuti di studio sono i minuti di rodaggio. Non preoccuparti se ti sembra che da un momento all' altro non sei pi capace di suonare, ma ci vuole qualche minuti minuto prima di entrare nel vivo del pezzo, siamo un Diesel vecchio medello modello. Perci gi i primi 5 minuti del nostro preziosissimo poco tempo sono andati, ora non bisogna perdere altro tempo, bisogna concretizzare al massimo la nostra seduta di studio. Ipotizzando che il pezzo che vogliamo suonare sia nuovo, bisogna agire secondo vari passaggi. 1. Capire il pezzo

Se il pezzo non lo si ha mai ascoltato, buona norma capire " come fa ". Perci, recati su Youtube e asolta il brano, oppure suonalo superficialmente, anche a mani unite, giusto appena per farsi un' idea. 2. Riconoscere i punti chiave

Ogni brano musicale ha le sue caratteristiche. Infatti bene coglierle dal primo momento, in modo tale da abituarci a valorizzarle sin da subito. Per esempio, in Chopin troviamo le cos dette " note Blu ", ovvero quelle note che sono la chiave dell' intero brano, sono il fulcro dell' intera struttura del pezzo, e se non si capiscano questi passaggi, impossibile rendere la giusta interpretazione al pezzo. Un altro esempio lo possiamo trovare nella sonata K 545 di Mozart, secondo movimento. Quel " Si " iniziale, non un Si qualunque, ma un Si che racchiude un insieme di aspetti fondamentali, che vanno sin da subito capiti, anche grazie l' ausilio dell' intuizione.

3. Seguire e modificare la diteggiatura

Seguire la diteggiatura molto importante, infatti, chi l' ha segnata (compositore o casa editrice) l' ha scelta con estrema cura dopo aver eseguito pi e pi volte, il passaggio in questione e quelli successivi. Perci, prima di decidere che la diteggitura impostata non fa da noi, proviamo a spingerci 2 o 3 battute dopo, per vedere se ci troviamo bene o no. Esegui pi volte il passaggio con la diteggiatura indicata. Se proprio non ti trovi, usane una tua, che per rispetti sempre la regola della ditaggitura (pollice e mignolo il meno possibile sui tasti neri ecc..). 4. Studia a mani separate Non unire mai le mani almeno prima del secondo giorno. Le informazioni da leggere su di uno spartito sono talmente tante che impossibile suonare correttamente a mani unite. Bisogna leggere le note nelle due diverse chiavi, bisogna prestare attenzione alle legature, ai punti (posti dopo o sopra la nota), bisogna stare attenzi ai segni di dinamica, alle forcelle, agli accenti, alle sincopi, ai gruppi irregolari. Insomma, suonare a mani unite impossibile. Se lo si fa, non si fa altro che abituare il cervello a delle informazioni sbagliate e cancellare informazioni molto pi complicato che acquisirle. Perci studia a mani separate, non avere fretta, ci sar tempo poi per unire le mani.

I giorni successivi

I passaggi che dovrai effettuare i giorni successivi sono molto pi pratici e monotoni rispetto alle operazioni da fare il primo giorno, infatti non dovrai far altro che ripetere e ripete le battute e i passaggi finch npn saranno ben assimilati. 5. Unisci le mani

Solo quando avrai acquisito un buon grado di sicurezza, allora potrai unire le mani. Unire le mani per non significa che fra poco, dopo averlo provato un altro po' di volte, abbiamo finito il brano; ma, abbiamo appena unito le mani ed appena cominciata ora la nostra vera avventura nello studio del pezzo. 6. Scomporre il brano

Ora arriva il bello. Il brano v scomposto. Cosa significa questo? Significa che il brano f v scissionato, v fatto a pezzi, v scomposto come i pezzi di un puzzle, e poi v ricomposto in modo sbagliato.

La battuta uno diventa la due, la tre scomparsa, la quattro andata alla prima, la prima met della decima battuta si invertita con la seconda met, il brano viene suonato al contrario, dalla fine all' inizio, dal centro all' inizio e poi alla fine. Insomma, prova e sperimenta pi che puoi, di soluzioni e combinazioni ce ne sono infinite. Quello che ti voglio far capire e che serve poco e a niente continuare a suonare il brano continuamente dall' inizio alla fine. Non tutte le battute hanno lo stesso grado di difficolt, allora perch non saltare il tempo usato per suonare le battute facili per studiare nel particolare le battute difficili e risolverle? Questo significa studiare intelligentemente. Non bisogna andare sempre come un mulo dall' inizio alla fine. 7. Memorizza

Questo la penultima parte e poi abbiamo finito. Cerca di memorizzare il brano aiutandoti con le nostre 3 memorie fondamentali: la memoria visiva (la principale e la pi affidabile), la memoria uditiva, e la memoria di mano. Quest' ultima si sviluppa particolarmente nei tempi allegri (veloci), ecco perch si consiglia di suonare il pezzo pi velocemente del dovuto. 8. Studia a mani separate Si tornati indietro? In un certo senso s. Non finire mai una

seduta di studio a mani unite. Finisci sempre con lo studio a mani separate. Questo poi sar ripagato attraverso il miglioramento post studio .

Spero che questa piccola guida ti sia stata d' aiuto, per aiutarti a capire con quale mentalit bisogna approcciarsi allo studio di questo magnifico strumento. Segui questi piccoli consigli e vedrai che andr tutto liscio come l' olio, grazie per aver scaricato questo documento. Se ti piaciuto, mi farebbe piacere che tu lasciassi qualche commento sul Post sul sito. Grazie, www.pianosolo.it Pianosolotutti i diritti riservati.

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