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La scala musicale è una successione di suoni procedenti per grado congiunto che vanno da una nota
specifica alla stessa nota presa un'ottava più in alto (es: la successione DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI-
DO è una scala e più precisamente la scala di DO MAGGIORE).
Quello che regola la successione è la distanza che c'è tra una nota e l'altra.
Le scale possono essere di tantissimi tipi e formate da un diverso numero di note ogni volta.
Noi ci occuperemo delle scale formate da sette suoni in cui la regola principale è che i suoni
procedono per toni e semitoni (e per questo chiamate diatoniche) con la regola di 5 toni e 2
semitoni.
P.S.
Ricordiamo a chi non se lo ricorda che:
l'intervallo è la distanza che c'è tra due suoni;
il semitono è l'intervallo più piccolo che ci può essere tra due suoni (es: DO-DO#);
il tono è la somma di due semitoni congiunti (DO-DO# + DO#-RE).
Detto questo consideriamo che il nostro sistema musicale attuale si basa su due modi di interpretare
sia la melodia che l'armonia di una composizione musicale, il modo maggiore ed il modo minore.
In realtà i "modi" di far procedere toni e semitoni erano all'inizio sette, le cosiddette scale modali.
Partendo da DO le sette scale modali si costruiscono partendo prima dal DO (per finire al DO più
alto), poi dal RE (per finire al RE più alto), poi dal MI, e così via...!
Modo Ionico DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI-DO
Modo Dorico RE-MI-FA-SOL-LA-SI-DO-RE
Modo Frigio MI-FA-SOL-LA-SI-DO-RE-MI
Modo Lidio FA-SOL-LA-SI-DO-RE-MI-FA
Modo Misolidio SOL-LA-SI-DO-RE-MI-FA-SOL
Modo Eolio LA-SI-DO-RE-MI-FA-SOL-LA
Modo Locrio SI-DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI
Le scale modali si usavano nei canti gregoriani (per esempio) e comunque sono usate alcune anche
nel jazz moderno (il cosiddetto jazz modale).
Quello che interessa delle scale modali è che, prendendo atto che ogni successione forma una
sequenza di toni e semitoni differenti, le scale derivanti dal modo ionico ed eolio (in verde) furono
prese come riferimento per tutti per indicare il modo maggiore (modo ionico, quindi nello
schema, DO MAGGIORE) e quello minore (modo eolio, quindi LA MINORE).
N.B.
Nei paesi anglosassoni non si usano per le note i nomi DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI ma le lettere A-
B-C-D-E-F-G; per noi il "DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI" indica la successione della scala maggiore
(di DO), per loro la successione "A-B-C-D-E-F-G" indica la scala minore (di LA), infatti:
A = LA
B = SI
C = DO
D = RE
E = MI
F = FA
G = SOL
Per ritornare al discorso inerente al modo ionico ed eolio si può notare come la successione per
trovare la scala minore è situata sul VI grado (suono) della scala maggiore... per questo si dice
che LA minore è la relativa di DO maggiore (e viceversa) appunto perché la sua successione si
costruisce usando le stesse note di quella maggiore... appartengono tutt'e due alla stessa famiglia,
come due fratelli appunto, uno maggiore e uno minore!
La loro famiglia si potrebbe chiamare: "quella che non ha neanche un'alterazione in chiave...",
infatti usiamo tutti tasti bianchi sia per la maggiore che per la minore (ma in un ordine diverso).
Ora andiamole ad analizzare tutti e due i tipi di scale e scopriamo le varie relazioni e differenze tra
di loro.
SCALA MAGGIORE DI DO
DO RE MI FA SOL LA SI DO
I II III IV V VI VII I (VIII)
ASCOLTA LA SCALA MAGGIORE DI DO
Andiamo ad analizzare i vari intervalli tra i gradi (i singoli suoni di una scala si chiamano gradi):
tra il DO (I grado) e il RE (II grado) c'è un tono (somma di due semitoni adiacenti:DO-DO# e DO#-
RE);
tra il RE (II grado) e il MI (III grado) c'è un tono (RE-RE# / RE#-MI);
tra il MI (III grado) e il FA (IV grado) c'è un semitono;
tra il FA (IV grado) e il SOL ((V grado) c'è un tono (FA-FA# / FA#-SOL);
tra il SOL (V grado) e il LA (VI grado) c'è un tono (SOL-SOL# / SOL#-LA);
tra il LA (VI grado) e il SI (VII grado) c'è un tono (LA-LA# / LA#-SI);
tra il SI (VII grado) e il DO (che è il I grado della nuova scala un'ottava più su ma che ci serve per
calcolare la distanza dall'ultimo, il VII) c'è un semitono;
Quindi la regoletta per costruire la scala maggiore di DO (e quindi tutte le altre) è seguire la
successione di toni e semitoni seguente:
TONO - TONO - SEMITONO - TONO - TONO - TONO - SEMITONO
Questo vuol dire che se io volessi costruire la scala maggiore di SOL, per esempio, partirò da SOL
applicando la regoletta dei toni e semitoni, l'importante è non dimenticarsi che i suoni devono
essere sempre chiamati con il nome delle note congiunte!
Costruiamola insieme:
SCALA MAGGIORE DI SOL
SOL LA SI DO RE MI FA SOL
I II III IV V VI VII I (VIII)
Prima collochiamo le sette note in successione partendo dal SOL (come se costruissimo la scala
nel modo misolidio) e poi andiamo a vedere se gli intervalli tra i gradi corrispondono alla regoletta
che era:
T - T - ST - T - T - T - ST:
SCALA MINORE DI LA
LA SI DO RE MI FA SOL LA
I II III IV V VI VII I (VIII)
ASCOLTA LA SCALA MINORE NATURALE DI LA
Analizziamo anche per la scala minore le distanze tra i gradi di questa successione:
tra il I e il II grado c'è un T;
tra il II e il III grado c'è un ST;
tra il III e il IV grado c'è un T;
tra il IV e il V grado c'è un T;
tra il V e il VI grado c'è un ST;
tra il VI e il VII grado c'è un T;
tra il VII e il I (VIII) grado c'è un T;
Quindi la regoletta per le scale minori è:
TONO - SEMITONO - TONO - TONO - SEMITONO - TONO - TONO
Notare come la regola dei 5 toni e 2 semitoni vale sia per la maggiore che per la minore... è solo che
sono disposti in maniera diversa.
Adesso facciamo un esempio come abbiamo fatto per le maggiori, cercando di costruire un'altra
scala minore, per esempio quella di MI MINORE:
SCALA MINORE DI MI
MI FA SOL LA SI DO RE MI
I II III IV V VI VII I (VIII)