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A causa della bassa permeabilit del terreno coesivo e con le abituali ipotesi di scheletro solido ed acqua incompressibili, allistante di applicazione del carico la deformazione avviene in condizioni non drenate, ovvero la deformazione volumetrica zero ed il cedi288
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Capitolo 16
mento consegue solo a deformazioni di taglio. Se larea di carico limitata il cedimento immediato della fondazione necessariamente accompagnato da un sollevamento del terreno circostante. Ne consegue che in condizioni edometriche il cedimento immediato zero, poich non sono possibili rigonfiamenti laterali. Le tensioni indotte dal carico applicato generano sovrapressioni interstiziali nel terreno di fondazione che innescano un processo di consolidazione. In condizioni edometriche la consolidazione monodimensionale, per carico distribuito su una striscia la consolidazione piana, per carico agente su unarea di ampiezza limitata la consolidazione tridimensionale. Durante il processo di consolidazione si riducono i vuoti nel terreno, si hanno quindi deformazioni volumetriche e cedimenti che si accrescono nel tempo fino alla completa dissipazione delle sovrapressioni interstiziali. A processo di consolidazione terminato e quindi a tensioni efficaci costanti, si possono avere ulteriori deformazioni e quindi cedimenti per viscosit dello scheletro solido (creep). Per i terreni a grana fine il cedimento di consolidazione rappresenta in genere laliquota dominante del cedimento totale. Il cedimento secondario o viscoso, salvo casi particolari (torbe o argille organiche) piccolo e viene trascurato. 16.2.1 Cedimento immediato, Si Il cedimento immediato si manifesta via via che viene applicato il carico durante la costruzione dellopera geotecnica, e pertanto spesso poco temibile, sia perch pu essere recuperato riportando in quota la struttura, sia perch normalmente precede la messa in opera delle parti pi vulnerabili (pavimentazioni, rivestimenti, finiture). Il cedimento immediato di fondazioni superficiali su terreni a grana fine saturi viene di norma calcolato in termini di tensioni totali e in condizioni non drenate con la teoria dellelasticit, la cui applicazione pu essere in parte giustificata dal basso valore delle tensioni (e quindi delle deformazioni) indotte dal carico di esercizio. La principale fonte di incertezza comunque derivante dalla scelta dei valori pi appropriati dei parametri elastici. Per quanto riguarda il coefficiente di Poisson, le condizioni non drenate per un terreno saturo implicano lassenza di deformazioni volumetriche e quindi = u = 0,51. Per quanto riguarda invece il modulo di deformazione in condizioni non drenate, Eu, spesso si fa riferimento al valore del modulo secante per deformazioni assiali pari a un mezzo o ad un terzo della deformazione assiale di rottura af, determinato con prove di compressione semplice e/o con prove triassiali non drenate (questa scelta deriva dal fatto che il fattore di sicurezza, FS, in condizioni di esercizio spesso compreso tra 2 e 3). Tuttavia i valori di Eu cos stimati sono in generale troppo cautelativi e costituiscono tuttalpi il limite inferiore dei valori reali, sia perch le curve di laboratorio si riferiscono a provi1
1 [1 ( 2 + 3 )] e analoghe. In condizioni non drenate per E (1 2 ) ( + + ) = 0 da cui: = 0,5 . un terreno saturo : v = 1 + 2 + 3 = 1 2 3 E 289
Infatti per la legge di Hooke : 1 = Dipartimento di Ingegneria Civile Sezione Geotecnica, Universit degli Studi di Firenze J. Facciorusso, C. Madiai, G. Vannucchi Dispense di Geotecnica (Rev. Febbraio 2007)
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ni di terreno almeno in parte disturbato e sono affette da errori di varia natura che comportano tutti una sottostima della rigidezza, sia perch nel volume significativo la deformazione media in condizioni di esercizio molto inferiore al valore af/FS. Pertanto, o si dispone di misure sperimentali di laboratorio eseguite con apparecchiature di grande precisione2 su campioni a minimo disturbo, oppure preferibile utilizzare valori di Eu ottenuti mediante correlazioni empiriche da prove in sito e/o da misure di cedimenti di opere in vera grandezza. Ad esempio in Tabella 16.1 sono presentati i valori orientativi del rapporto fra il modulo Eu, stimato mediante back analyses di strutture realizzate su terreni coesivi diversi, e la resistenza al taglio non drenata, cu, ottenuta con prove triassiali non drenata su campioni indisturbati di terreno.
Tabella 16.1: Stima del modulo di deformazione non drenato per terreni a grana fine
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Come abbiamo visto nel Capitolo 6 (Pressioni di contatto e diffusione delle pressioni in un semispazio elastico), una pressione verticale uniforme agente su una fondazione di dimensioni finite determina una pressione di contatto e un cedimento che dipendono dal terreno e dalla rigidezza della struttura di fondazione. In particolare su un terreno coesivo saturo in condizioni non drenate se la fondazione rigida il cedimento uniforme e la pressione di contatto massima al bordo e minima al centro dellarea fondazione B x L di carico, viceversa se la fondazione p p D flessibile la pressione di contatto uniforme e il cedimento massimo al centro e minimo al bordo. Per il calcolo del cedimento immediato di una fondazione rettangolare H di dimensioni BxL si pu fare riferimento allo schema di Figura 16.1, in cui p la pressione netta trasmesMezzo elastico (E, ) sa in fondazione, E e sono i parametri elastici del terreno, D la profondit del piano di posa e H lo Mezzo rigido spessore dello strato deformabile dal piano di fondazione. Nel caso particolare di fondazione Figura 16.1 - Schema per il calcolo dei cedimenti flessibile, D = 0 e H = , il cedimento s in corrispondenza di uno elastici di una fondazione superficiale
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Apparecchiature di laboratorio in grado di misurare con precisione la rigidezza dei terreni per bassi livelli di deformazione sono lapparecchio triassiale con misura delle deformazioni interne, lapparecchio di colonna risonante e lapparecchio di taglio torsionale ciclico.
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(Eq. 16.2)
Applicando il principio di sovrapposizione degli effetti, in modo analogo a quanto gi visto per il calcolo delle tensioni indotte da una superficie di carico rettangolare, lEq. 16.2 permette di determinare il cedimento di qualunque punto della superficie, sia interno che esterno allarea di carico. In particolare il cedimento massimo corrisponde al centro dellarea di carico. Se la fondazione rigida il cedimento pu essere assunto in prima approssimazione pari all80% del cedimento massimo della fondazione flessibile. Pi in generale il cedimento immediato medio3 di una fondazione rettangolare flessibile su argilla satura ( = 0,5) pu essere stimato con la seguente equazione (Jambu, 1956; Christian e Carrier, 1978): pB Si = 0 1 (Eq. 16.3) Eu In cui 0 e 1 sono fattori dipendenti rispettivamente dalla profondit del piano di fondazione e dallo spessore dello strato compressibile (Figura 16.2). Per il calcolo dei cedimenti immediati di fondazioni su terreno stratificato e dei cedimenti di strutture sotterranee come le tubazioni si pu ricorrere ancora allEq. 16.3 con un artificio. In particolare il cedimento immediato di una fondazione su un terreno costituito da due strati, A e B, caratterizzati da due differenti valori del modulo elastico non drenato, Eu,A e Eu,B, (Figura 16.3) pu essere ottenuto sommando i contributi al cedimento dovuti alla deformazione dello strato A e dello strato B:
Si = Si,A + Si,B (Eq. 16.4)
Il termine Si,A il cedimento calcolato assumendo H=HA e Eu=Eu,A. Il termine Si,B la differenza fra il cedimento calcolato assumendo H=HB e Eu=Eu,B e il cedimento calcolato assumendo H=HA e Eu=Eu,B. Analogamente e con riferimento allo schema di Figura 16.4, il cedimento della tubazione posta alla profondit H1, pu essere calcolato come differenza tra il cedimento calcolato assumendo H=H2 e il cedimento calcolato assumendo H=H1.
Spesso si assume che il cedimento medio di una fondazione flessibile sia eguale al cedimento della fondazione rigida
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Figura 16.2 - Fattori 0 e 1 per il calcolo del cedimento immediato di fondazioni su argilla satura
fondazione B x L p Eu
fondazione B x L p
HA
Eu,A
H1 H2
HB B Eu,B
Figura 16.3 - Schema per il calcolo dei cedimenti immediati di una fondazione superficiale su terre-292 no coesivo saturo stratificato
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Figura 16.4 - Schema per il calcolo dei cedimenti immediati di una tubazione dovuti ad una fondazione su terreno coesivo saturo
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Nel Capitolo 7 (Compressibilit e consolidazione edometrica), abbiamo visto come si possono calcolare i cedimenti di consolidazione in condizioni edometriche, ovvero in condizioni di espansione laterale impedita, con filtrazione e deformazioni solo in direzione verticale. Abbiamo anche visto che in tali condizioni, se il terreno saturo, il cedimento istantaneo zero e lincremento di pressione interstiziale u pari allincremento di tensione verticale totale applicato in superficie . Inoltre allistante iniziale, ovvero in condizioni non drenate, le tensioni efficaci non variano e quindi le tensioni principali totali hanno pari incremento: 1 = 3 = u = . Nel Capitolo 8 (Ancora sulla consolidazione), abbiamo visto che se la pressione non uniforme, o se gli strati non sono orizzontali, o se larea di carico non infinitamente estesa, la consolidazione non monodimensionale. Nel Capitolo 6 (Pressioni di contatto e diffusione delle tensioni in un semispazio elastico), abbiamo visto che carichi applicati in superficie producono in generale incrementi delle tensioni principali maggiore e minore differenti fra loro, 1 3. Infine nel Capitolo 9 (Resistenza al taglio), abbiamo visto che lincremento di pressione interstiziale u in condizioni non drenate prodotto da un incremento 1 della tensione della tensione principale minore : principale maggiore e 3 u = B [ 3 + A (1 3 )] , con A e B parametri di Skempton (se il terreno saturo B = 1). Tutto ci premesso e richiamato, evidente che il cedimento di consolidazione di una fondazione superficiale su argilla satura dovrebbe essere calcolato tenendo conto delle effettive condizioni al contorno, che in generale non corrispondono alle condizioni edometriche. Tuttavia per motivi di semplicit la stima del cedimento di consolidazione di fondazioni superficiali su terreni a grana fine abitualmente ottenuta con un metodo di calcolo semplificato (metodo di Terzaghi) che si basa sulle ipotesi di consolidazione edometrica, modificando eventualmente il risultato ottenuto con un fattore correttivo empirico per tenere conto delle approssimazioni introdotte. Metodo di Terzaghi Il metodo si basa sulle seguenti ipotesi semplificative, verificate con approssimazione tanto migliore quanto pi piccolo il rapporto H/B tra lo spessore H dello strato compressibile e la dimensione caratteristica B in pianta dellarea caricata: le deformazioni avvengono solo in direzione verticale, senza contrazioni o espansioni orizzontali; la sovra pressione dei pori iniziale u pari allincremento di tensione verticale totale v indotta dai carichi.
Con riferimento allo schema di Figura 16.5, i passi necessari per applicare il metodo sono i seguenti: 1. Si definisce il modello geotecnico, ovvero lo schema a strati orizzontali di riferimento, per ciascuno dei quali si stimano, in funzione della profondit o come valore medio, il 293
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peso di volume, , lindice dei vuoti, e0, gli indici di compressione, Cc, e di ricompressione-rigonfiamento, Cs, nonch la profondit della falda.
q B q D ZW H1 H2 H3 HA H4 H5 H H6 'v 0 + v H4 H5 H6 H1 H2 H3 D D p = q - D 'v
H7
H7
HB
H8
H8
H9 'v 0 'c
H9
Figura 16.5 - Metodo edometrico per la stima dei cedimenti di consolidazione di fondazioni superficiali
2. Si determina e si traccia il profilo della tensione verticale efficace geostatica, v0, in asse alla fondazione. 3. Si determina e si traccia il profilo della pressione di consolidazione, c. Per terreni NC i profili di v0 e di c coincidono. 4. Si determina la pressione verticale media netta trasmessa dalla fondazione, p = q - D, in cui q la pressione media totale trasmessa dalla fondazione e D la tensione verticale totale geostatica alla profondit del piano di fondazione. 5. Si determina e si traccia il profilo dellincremento di tensione verticale v prodotto dalla pressione p agente sullarea di carico, in asse alla fondazione, utilizzando la teoria dellelasticit, fino alla profondit Z oltre la quale non sono presenti strati compressibili o fino alla profondit Z alla quale si ha v = 0,1 v0. 6. Si assume che il cedimento di consolidazione sia dovuto alle deformazioni verticali del terreno fra le profondit D e Z, e quindi che lo spessore di terreno compressibile sia H = Z D. 7. Si suddivide lo spessore H in strati coincidenti con gli strati orizzontali del modello geotecnico oppure, qualora vi siano strati di grande spessore, suddividendoli ulte294
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riormente in sottostrati. Poich il metodo di calcolo del cedimento sostituisce allintegrale delle deformazioni verticali nello spessore H la sommatoria dei cedimenti dei singoli strati e sottostrati, lapprossimazione sar tanto migliore quanto minore sar il loro spessore. Spesso si considerano strati e sottostrati di eguale spessore, ma poich il cedimento di quelli pi superficiali, a parit di rigidezza, contribuisce maggiormente al cedimento totale sarebbe buona norma eseguire una suddivisione tale che gli strati o sottostrati pi superficiali siano di minore spessore. Indicando con Hi lo spessore dell i-esimo strato o sottostrato, sar H = Hi. 8. In corrispondenza del punto medio di ciascuno strato o sottostrato di spessore Hi si determinano i valori di: v0, c, v, e0, Cc, Cs. 9. Si stima il cedimento di ogni strato o sottostrato i-esimo nel modo seguente: a) se c = v0 (terreno N.C.): ' + v Hi H i = C c log v 0 ' (Eq. 16.5) (1 + e 0 ) v0 b) se c > (v0 + v):
H i = ' + v Hi C s log v 0 ' (1 + e 0 ) v0
(Eq. 16.6)
c) se (v0 + v) >c > v0: ' ' + Hi H i = C s log ' c + C c log v 0 ' v (1 + e 0 ) c v0
(Eq. 16.7)
10. Si stima il cedimento di consolidazione edometrico di tutto lo strato compressibile H: (Eq. 16.8) Sed = Hi Alternativamente il cedimento di consolidazione edometrico pu essere calcolato utilizzando i moduli edometrici, M, (o i coefficienti di compressibilit mv) invece degli indici di compressione, Cc, e di ricompressione-rigonfiamento, Cs. In tal caso il contributo al cedimento totale di ogni i-esimo strato sar calcolato con lequazione:
H i = H i v = H i m v v M
(Eq. 16.9)
in cui i valori di M (o di mv) devono riferirsi alla tensione verticale litostatica efficace, v0, nel punto medio dello strato i-esimo. Correzione di Skempton-Bjerrum Il metodo di Terzaghi si basa sulle ipotesi di consolidazione monodimensionale (r = 0, u = ). Poich il terreno sottostante la fondazione non confinato lateralmente, lincremento di pressione interstiziale allistante di applicazione del carico, in condizioni non drenate, diverso e in genere inferiore allincremento di tensione verticale totale (u < ). Poich le deformazioni per consolidazione sono dovute alla riduzione di volume derivante dal dissiparsi delle sovrapressioni interstiziali, ne consegue che le deformazioni reali di consolidazione sono inferiori a quelle calcolate con il metodo di Terzaghi. 295
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Skempton e Bjerrum (1957) suggerirono di stimare il cedimento di consolidazione con la seguente equazione semi-empirica: S c = S ed (Eq. 16.10)
in cui (Figura 16.6) un coefficiente semi-empirico, ottenuto da prove triassiali e quindi in condizioni di carico assialsimmetriche, funzione del coefficiente di pressione dei pori A, che a sua volta funzione del grado di sovraconsolidazione e del livello di mobilitazione della resistenza (vedi Capitolo 9 Resistenza al taglio), e della forma dellarea di carico. Per fondazioni quadrate o rettangolari non molto allungate di area A ci si pu riferite al caso della fondazione circolare con diametro
Figura 16.6 - Valori del coefficiente di correzione per la stima del cedimento di consolidazione di fondazioni superficiali
equivalente D =
A . Come si pu osservare dal grafico di Figura 16.6, i valori di sono inferiori ad 1, salvo che per argille sensibili, e sono generalmente compresi tra 0,7 e 1 per le argille normalmente consolidate, tra 0,5 e 0,7 per le argille mediamente sovraconsolidate, e tra 0,2 e 0,5 per le argille fortemente sovra-consolidate.
Da quanto finora detto risulta che il cedimento totale di una fondazione superficiale su terreno a grana fine pu essere stimato con la relazione: S = Si + S c = Si + S ed (Eq. 16.11) stato osservato (Burland et al., 1978) che per fondazioni superficiali su: - argille normalmente consolidate il cedimento immediato Si piccolo rispetto al cedimento totale S (Si/S 0,1) e che il cedimento per consolidazione Sc non molto inferiore al cedimento calcolato con il metodo edometrico (Sc/Sed = = 0,71). Pertanto per semplicit e tenuto conto delle numerose fonti di incertezza, ci si pu limitare al calcolo del cedimento edometrico e assumere: Si = 0,1 Sed Sc = Sed 296
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S = 1,1 Sed
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argille sovra consolidate il cedimento immediato Si costituisce unaliquota importante del cedimento totale S (Si/S 0,6) e che pertanto, limitandoci al calcolo del cedimento edometrico, si pu assumere: Si = 0,6 Sed Sc = 0,4 Sed S = Sed.
Il metodo di Schmertmann consente di stimare il cedimento di fondazioni superficiali su sabbia utilizzando il profilo di resistenza penetrometrica di punta, qc, di una prova CPT. Con riferimento allo schema di Figura 16.7, il cedimento della fondazione stimato con lequazione: S=
z2 C1 C 2 I z p z C3 qc 0
Eq. (16.12)
in cui: p = p p0 p p0 z2 z qc
la pressione media netta applicata dalla fondazione, la pressione trasmessa dalla fondazione, la pressione efficace alla profondit del piano di fondazione, la profondit significativa, ovvero la profondit massima dal piano di fondazione del terreno che contribuisce al cedimento, il generico strato in cui si suddiviso lo spessore z2 di terreno, che al limite pu coincidere con lintervallo di campionamento della prova, la resistenza di punta media dello strato z, 297
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Iz C1 C2 C3
un fattore di influenza della deformazione verticale media, la cui variazione con la profondit rappresentata in Figura 16.7, un fattore che dipende dalla profondit del piano di fondazione, un fattore di viscosit, un fattore che dipende dalla forma dellarea di carico.
B p p'0 D
z1/B Iz0 Izmax
Iz
z2/B
I z = I z 0 + (I z ,max I z 0 ) Iz = I z ,max z 2 z1 (z 2 z )
z z1
per per
z z1 B B z1 z z 2 B B B
z/B
Figura 16.7 - Metodo di Schmertmann per la stima del cedimento di fondazioni superficiali su sabbia
I fattori e le variabili che compaiono nellEq. 16.12 sono calcolati con riferimento alle seguenti formule e ai valori riportati in Tabella 16.2:
p '0 0,5 p C 2 = 1 + 0 ,2 log 10 10t essendo t il tempo dalla fine della costruzione espresso in anni; C1 = 1 0,5
p I z ,max = 0,5 + 0,1 ' v essendo v la tensione verticale efficace alla profondit z1.
0,5
Eq. (16.15)
Il metodo di Burland e Burbridge per la stima del cedimento di fondazioni su sabbie normalmente consolidate (NC) e sovra consolidate (OC) dai risultati di prove SPT si basa su unanalisi statistica di un grande numero casi osservati. 298
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Tabella 16.2 Valori dei parametri z1, z2 e C3 che compaiono nellequazione 16.12 al variare della forma della fondazione
Iz0
z1 B z2 B
0,2 1 4
0,1 0,5 2
C3
3,5
2,5
Il cedimento di fondazioni su sabbie NC, al termine della costruzione, stimato con la seguente equazione:
S i = f s f 1 q B 0 ,7 I c
Eq. (16.16)
in cui: Si B
1,25 L B fs = L B + 0 ,25
2
il cedimento medio immediato espresso in mm, la larghezza della fondazione, in metri, un fattore di forma che assume i valori: fs = 1 per fondazione quadrata o circolare (L/B = 1) fs = 1,25 per fondazione a nastro
f1 =
Hs ZI
H 2 s ZI
un fattore di spessore, in cui Z I = B 0, 763 la profondit di influenza, e Hs lo spessore dello strato di sabbia sotto la fondazione. ZI e Hs sono espressi in metri. Se Hs > ZI si assume f1 = 1. la pressione media trasmessa dalla fondazione, in kPa,
q Ic = 1,71 N
1, 4
I valori direttamente misurati dellindice NSPT = N2 + N3 sono corretti per tener conto della composizione granulometrica, nel modo seguente: per sabbie molto fini o limose sotto falda per ghiaie o sabbie ghiaiose N = 15+0,5 (NSPT 15), N = 1,25 NSPT
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Se i valori di NSPT (o del valore corretto N) crescono o sono pressoch costanti con la profondit, la media N calcolata entro la profondit di influenza ZI, altrimenti entro una profondit pari a 2B. Nel caso di fondazioni su sabbie OC o disposte alla base di uno scavo, indicando con v0 la pressione di consolidazione del terreno OC o la pressione verticale efficace litostatica alla profondit dello scavo, lequazione per il calcolo del cedimento medio immediato al termine della costruzione modificata nel modo seguente: I S i = f s f 1 q B 0 ,7 c Eq. (16.17) se q < v0 3 2 ' S i = f s f 1 q v0 B 0 ,7 I c = 3 Eq. (16.18) se q > v0 ' Ic 0 ,7 ' = f s f 1 v0 + (q v0 ) I c B 3 Tale modifica consegue dallassunzione che la compressibilit della sabbia sovraconsolidata, per cause geologiche, per erosione o anche per la decompressione conseguente allo scavo, sia circa pari a 1/3 della compressibilit di una sabbia NC. Poich tuttavia non facile stabilire se una sabbia sovra consolidata e tanto meno determinare il valore della pressione di consolidazione, prudente non tenere conto di uneventuale sovraconsolidazione e utilizzare le Equazioni 16.17 e 16.18 solo per fondazioni alla base di uno scavo. Per tenere conto degli effetti viscosi Burland e Burbridge propongono di moltiplicare il cedimento immediato per un fattore di correzione: S = Si f t Eq. (16.19) t f t = 1 + R 3 + R t log10 3 in cui t il tempo dalla fine della costruzione espresso in anni (t 3), ed R3 e Rt sono coefficienti che dipendono dalle condizioni di carico (Tabella 16.3).
Tabella 16.3 Valori dei coefficienti R3, e Rt che compaiono nellequazione 16.19 al variare delle condizioni di carico
Condizioni di carico
R3
Rt
0,3 0,7
0,2 0,8
Lapparente accuratezza dei metodi sopra esposti non deve farci dimenticare quanto detto allinizio del paragrafo: la stima del cedimento di fondazioni superficiali su sabbia sempre molto incerta, sia a causa della variabilit intrinseca dei depositi sabbiosi, sia per la natura empirica o semi empirica di metodi di calcolo, cosicch errori dellordine del 50% sono molto frequenti, ma raramente lentit dei cedimenti tale da creare un reale problema ingegneristico.
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In Figura 16.8 (Burland e Wroth, 1974) sono graficamente rappresentati i parametri che descrivono i cedimenti assoluti e differenziali: i punti A, B, C e D possono rappresentare plinti isolati di un sistema di fondazioni superficiali, ma anche punti appartenenti ad un muro, ad una trave o ad una platea di fondazione. Con riferimento alla Figura 16.8 i parametri, e i relativi simboli, sono i seguenti:
i, cedimento del punto i (i = A, B, C, D), max, cedimento massimo (max = B), , cedimento differenziale, ovvero differenza fra i cedimenti di due punti, max, cedimento differenziale massimo, (max = BD = B D)
, rotazione ovvero pendenza rispetto allorizzontale della retta congiungente due punti consecutivi, max, rotazione massima (max = AB = arctan(AB/LAB) rotazione rigida, ovvero pendenza rispetto allorizzontale della retta congiungente i due punti A e D di estremit ( = arctan(AD/LAD), inflessione relativa, ovvero distanza del punto i (i = B, C), rispetto alla retta congiungente i due punti di estremit, max inflessione relativa massima (max = B), /L rapporto dinflessione, rapporto fra linflessione relativa e la lunghezza totale L = LAD deformazione angolare, (positiva per concavit verso lalto sagging e negativa per concavit verso il basso hogging ), rappresenta la rotazione totale in un punto (B = AB + BC); rotazione relativa o distorsione angolare, rotazione della retta congiungente due punti rispetto alla retta congiungente i punti di estremit (AB = AB + , DC = DC - ).
Un cedimento uniforme non determina variazioni nello stato tensionale della struttura in elevazione, e pertanto potrebbero essere tollerati anche cedimenti elevati purch compatibili con la funzionalit dellopera. Al contrario movimenti di rotazione rigida e cedimenti differenziali alterano le sollecitazioni nella struttura e sono quindi pi pericolosi per lintegrit dellopera. 302
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Capitolo 16
Poich tuttavia il cedimento differenziale aumenta al crescere del cedimento assoluto, spesso si pongono limitazioni al cedimento assoluto, di meno incerta determinazione, ed in tal modo ci si garantisce anche rispetto al cedimento differenziale. Esistono molti grafici e tabelle, proposti da vari Autori, che su base statistica indicano i valori ammissibili dei diversi parametri che definiscono i cedimenti assoluti e differenziali. A titolo di esempio, in Tabella 16.4, sono riportati alcuni dei valori della distorsione angolare limite suggeriti da Bjerrum (1963), in Tabella 16.5 i valori ammissibili di alcuni parametri di deformazione secondo Sowers (1962). In generale si pu dire che: sono ammissibili cedimenti maggiori su argilla che su sabbia, poich avvengono pi gradualmente nel tempo e permettono alla struttura di adeguarsi; gli edifici intelaiati sopportano meglio i cedimenti differenziali degli edifici di muratura portante, pi rigidi e fragili; i muri portanti sopportano meglio deformazioni angolari con concavit verso lalto che verso il basso; le strutture lunghe sopportano meglio le inflessioni relative. Tabella 16.4 - Distorsioni angolari limite secondo Bjerrum (1963)
Categoria di danno potenziale tan
Limite oltre il quale possono sorgere problemi in macchinari sensibili ai cedimenti Limite di pericolo per strutture reticolari Limite di sicurezza per edifici in cui non si ammettono fessurazioni Limite oltre il quale possono apparire le prime fessure nei muri di tamponamento e difficolt nelluso dei carri ponte Limite oltre il quale possono essere visibili inclinazioni di edifici alti Notevoli fessure in muri di tamponamento e muri portanti in laterizio. Limite di sicurezza per muri portanti in laterizio con h/L<1/4. Limite oltre il quale si devono temere danni strutturali negli edifici.
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Tabella 16.5 - Valori ammissibili di alcuni parametri di deformazione delle strutture secondo Sowers (1962)
Tipo di movimento Fattore di limitazione Valore ammissibile
1530 3060
Probabilit di cedimenti differenziali in: a) murature portanti b) strutture intelaiate c) ciminiere, silos Stabilit al ribaltamento Operativit di macchine: 2,55 510 7,530 Dipende dalla posizione del baricentro 0,003 0,0002 0,003 0,010,02 0,00050,001 0,0010,02 0,001 0,00250,004 0,003 0,002 0,005
a) macchine tessili b) turbogeneratori c) binari di carro ponte Drenaggio di superfici pavimentate Murature portanti multipiano Murature portanti ad un piano
Lesioni di intonaci Telai in c.a. Pareti di strutture a telaio in c.a. Telai in acciaio Strutture semplici dacciaio
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Dipartimento di Ingegneria Civile Sezione Geotecnica, Universit degli Studi di Firenze J. Facciorusso, C. Madiai, G. Vannucchi Dispense di Geotecnica (Rev. Febbraio 2007)