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PARTE III

DEL

LE MANIFESTAZIONI BICENTENARIO DELLA PILA


PP.

DI

VOLTA

FABIO BEVILACQUA, RITORNO PROGRAMMI ELENCO


E
P.

158-170 158

VOLTA

COMITATI VOLTIANI (BOX)


PP.

TEMATICO E CRONOLOGICO DELLE INIZIATIVE

160-171
E

(BOX)

ANTONIO

FONTI STORICHE, PP. 172-190 APPROFONDIMENTI, PP. 191-203 SPALLINO, ALESSANDRO VOLTA SCIENZIATO E CITTADINO,

RICERCHE

STUDI

PP.

204-215

VOLTA E IL SUO TEMPO (CONVEGNI E PUBBLICAZIONI), PP. 216-225 SCIENZA, TECNICA, SOCIET (CONVEGNI E PUBBLICAZIONI), PP. 226-239 FILMATI, VIDEODIFFUSIONE, PP. 240-241 INTERNET, PP. 242-243 APPLICAZIONI MULTIMEDIALI, PP. 244-247 P GEORGE COYNE S.J., SCIENZA E FEDE, PP. 248-259 . NUOVE
STRUTTURE MUSEALI, PP.

DIVULGAZIONE

MUSEI

MOSTRE

MOSTRE

TEMPORANEE E ITINERANTI, PP.

TECNOLOGIA, PP. 281-282 RISTRUTTURAZIONI, RESTAURI, PP. 283-284 EVENTI, SPETTACOLI, CONFERENZE, PUBBLICAZIONI, PP. 285-288 INTITOLAZIONI, TARGHE, OGGETTISTICA, VARIE, PP. 289-292

ALTRE

260-264 265-280

INIZIATIVE

1 Testo della relazione tenuta a Pavia il 20 marzo 2000.

DIPARTIMENTO

DI

FISICA A. VOLTA, UNIVERSIT

FABIO BEVILACQUA
A

RITORNO

VOLTA

DEGLI

STUDI

DI

PAVIA

I
Fabio Bevilacqua. Sotto e nella pagina seguente: i loghi del Comitato Regione Lombardia, del Comitato Promotore Pavese e del Comitato Promotore Comasco.

20 marzo 1800: sono trascorsi duecento anni dalla pubblicazione della lettera di Alessandro Volta a Sir Joseph Banks. In questa lettera Volta descriveva uno strumento rivoluzionario: lorgano elettrico artificiale, oggi, pi semplicemente, la Pila. Il Volt da pi di un secolo ununit di misura universalmente utilizzata; la vita di Volta stata dettagliatamente raccontata; strade, piazze, scuole ci ricordano lillustre professore di Fisica Sperimentale dellUniversit di Pavia; esiste oramai anche una storia delle celebrazioni (basata sulla ricorrenza di quattro date: 45 la nascita, 78 la cattedra a Pavia, 99 leffettiva costruzione della Pila, 27 la morte) e, cosa pi importante di tutte, la Pila dopo duecento anni gode di ottima salute e si imposta nella scienza e nella tecnica in maniera sempre pi capillare. A noi, storici della scienza dellUniversit di Pavia, non resta dunque altro da fare che una celebrazione di maniera, ripetendo una liturgia tradizionale? PROGRAMMI E COMITATI VOLTIANI

NTRODUZIONE.

Approvata nel febbraio del 1997 dal Consiglio Regionale della Regione Lombardia la Legge n. 10/97, la Giunta Regionale ha istituito il Comitato Regionale, la cui attivit ha consentito di disporre dei primi finanziamenti (per complessivi 4 miliardi e 400 milioni di lire tra il 1997 e il 1998). Successivamente sono stati costituiti i Comitati Promotori di Como (10 luglio 1997) e di Pavia (1998), con il compito di coordinare gli interventi a livello locale, e infine il Comitato Nazionale, istituito nel dicembre 1997 con decreto del Ministro per i Beni e le Attivit Culturali e con una prima dotazione di un miliardo di lire da destinare a interventi di respiro nazionale e internazionale. Con successivi decreti il Comitato riceveva ulteriori dotazioni di 900 milioni (1999) e 400 milioni (2000) di lire. Allintervento della Regione Lombardia si sono affiancati quelli della Fondazione Cariplo (500 milioni di lire) e di Telecom Italia, che oltre a finanziare il sito web delle celebrazioni e a fornire il supporto organizza-

La prima proposta di programmi di iniziative per il Bicentenario dellinvenzione della Pila stata delineata sin dal 1995, anno del 250 anniversario della nascita di Alessandro Volta, per iniziativa di un Gruppo di Lavoro composto dagli Enti territoriali comaschi (Provincia, Comune e Camera di Commercio) e dal Centro di Cultura Scientifica A. Volta. Nel dicembre dello stesso anno il Gruppo, con la collaborazione dellUniversit di Pavia e la consulenza di alcuni esperti, tra i quali Riccardo Galli dellUniversit di Milano, dava alle stampe un Programma preliminare, nel quale venivano anticipate le linee guida del Programma del Bicentenario.

158

MANIFESTAZIONI

DEL

BICENTENARIO

DELLA

PILA

Metaforicamente partiamo dai numerosi ritratti, disegni e statue di Volta. Raffigurano un personaggio dalle fattezze pi disparate. Qual era il suo vero volto? Non lo sappiamo. Non abbiamo questa elementare informazione. PILA. Proviamo ad approfondire: se osserviamo un esemplare originale della Pila di Volta, scampato miracolosamente al disastroso incendio di Como del 1899 (una triste pagina nella storia delle celebrazioni), ci accorgiamo che ben diverso dal modello di pila che in seguito si affermato: la struttura della versione originaria, costituita da una successione di coppie bimetalliche separate da un conduttore umido (come descritto anche chiaramente nella lettera di Volta), nelle versioni posteriori viene modificata: si passa alla successione di terne metallo-conduttore umido-metallo.2 In pratica togliendo il primo e lultimo strato di metallo dalla versione originaria non si perturba il funzionamento della Pila. Possibile che Volta non se ne sia accorto?
A VERSIONE ORIGINALE DELLA

I L

Questa potrebbe essere una conclusione affrettata. Ogni epoca pone delle domande nuove e nuove saranno quindi anche le risposte. Non tutto stato detto o scritto su Volta, anzi spesso, paradossalmente, si ha limpressione di essere ancora agli inizi. Ma quali sono queste domande ancora senza risposta?
L VOLTO.

Alessandro Volta, On the electricity excited by the mere contact of conducting substances of different kinds : bicentenary edition in French, English, German and Italian of the letter to Sir Joseph Banks of the 20th of March 1800, Milano: Hoepli, 1999. Vedi anche: http://ppp.unipv.it/Volta/Pages/Page5 .html

tivo e strumentale per le cerimonie inaugurali e per un progetto dellarea telematica ha realizzato per la Regione Lombardia il Logo ufficiale delle celebrazioni. Gli stessi Comitati Comasco e Pavese, in primo luogo, e altri sponsor hanno messo a disposizione consistenti risorse e infrastrutture per la realizzazione delle attivit in programma. Ciascuna delle iniziative del Programma descritte alle pp. 172-292 reca il nominativo del soggetto attuatore e lindicazione delleventuale ente finanziatore (in corsivo). Per semplicit la citazione dei Comitati data in forma abbreviata: Comitato Nazionale, Comitato Regione Lombardia, Comitato Comasco, Comitato Pavese.

A margine della relazione fornito, alle pp. 160-171, lElenco completo delle iniziative realizzate, articolato in Sezioni e sottosezioni : RICERCHE E STUDI (Fonti storiche; Approfondimenti) DIVULGAZIONE (Volta e il suo tempo; Scienza, Tecnica, Societ; Filmati, Videodiffusione; Internet; Applicazioni multimediali); MUSEI E MOSTRE (Nuove strutture museali; Mostre temporanee e itineranti); ALTRE INIZIATIVE (Tecnologie; Ristrutturazioni, restauri; Eventi, spettacoli, conferenze, pubblicazioni; Intitolazioni, targhe, varie). Allinterno di ciascuna ripartizione lordine cronologico.
RITORNO VOLTA 159

La relazione di Fabio Bevilacqua, Universit di Pavia, che precede la descrizione delle iniziative, illustra le linee guida che hanno ispirato gli interventi di carattere storico, scientifico e divulgativo delle manifestazioni, con particolare riferimento allesperienza del proprio Ateneo.

ELENCO TEMATICO
______________________________

E CRONOLOGICO DELLE INIZIATIVE

CERIMONIE INAUGURALI: ROMA, PAVIA, COMO [pp. 13-72]

RICERCHE E STUDI
FONTI STORICHE

RISTAMPA ANASTATICA DELLE LETTERE DEL SIGNOR DON A. VOLTA SULLARIA INFIAMMABILE DELLE PALUDI. Liceo Volta, LETTERA DI A. VOLTA A SIR JOSEPH BANKS, 20 MARZO 1800. Camera di Commercio di Como. [p. 173]
CITY EXCITED BY THE MERE CONTACT OF CONDUCTING SUBSTANCES OF DIFFERENT KINDS. Universit di Pavia. [p. 175]

Eppure Volta era uno scienziato famoso gi prima della Pila: aveva stabilito una fondamentale relazione in elettrostatica tra carica, capacit e tensione gi nel 1784 e aveva ricevuto nel 1794 la medaglia Copley dalla Royal Society per la teoria del contatto bimetallico e per lintroduzione del concetto di forza elettromotrice (nel corso del dibattito con Galvani, Volta introduce lidea che i metalli sono motori e non solo conduttori di elettricit). Non era certo solo un fortunato costruttore di strumenti.
UN PROGRAMMA DI RICERCA DI VOLTA? Il mistero si infittisce: qual lorigine di queste idee straordinariamente innovative? Di nuovo bisogna dire che poco sappiamo. Maggiore attenzione stata fin qui dedicata alla glorificazione degli strumenti di Volta che non alla comprensione delle teorie che avevano portato alla loro progettazione. Solo oggi, nel contesto di un impetuoso sviluppo e di una professionalizzazione degli studi di Storia della Scienza, si cominciano ad analizzare in dettaglio le opere giovanili,3 teoriche, e ci si scontra con unimmediata difficolt: Volta, come ben noto, non segu degli studi universitari, non il frutto di una tradizione didattica e di ricerca ben definita. Giovanissimo autodidatta, conscio di avere il genio dellelettricit, a diciotto anni con proposte originali entr in corrispondenza con i maggiori scienziati attivi sulla scena internazionale. Quali sono le radici dunque delle innovative idee di Volta? C una tradizione cui Volta faceva riferimento? C una continuit tra il Volta dellelettrostatica e quello della Pila? C una continuit tra gli studi sullelettricit e quelli, notevolissimi, sui gas e sul calore? Come dobbiamo interpretare, pur in assenza di tecnicismi matematici, la sua straordinaria capacit di quantificare i fenomeni della natura? Difficile rispondere: nonostante la gran quantit di manoscritti voltiani, i documenti del periodo giovanile scarseggiano e la biblioteca personale andata dispersa.

OLO UN FORTUNATO COSTRUTTORE DI STRUMENTI?

Como. [p. 172]

ALESSANDRO VOLTA: ON THE ELECTRI-

T. BIANCHI, DELLA VITA DEL CONTE ALESSANDRO VOLTA (Ristampa anastatica). Comune di Torno. [p. 177 e p. 204]
NI.

GLI STRUMENTI DEL GABINETTO DI FISICA E LINVENTARIO DEL GABINETTO 1790-94 (Manoscritto inedito). Universit di Pavia, Istituto Lombardo. [p. 178]

IL REGESTO DEI MANOSCRITTI VOLTIAIstituto Lombardo. [p. 177]

S. STRATICO, DE FLUIDI ELASTICI PERMANENTI: STORIA DI UN MANOSCRITTO ATTRIBUITO A VOLTA. Universit di CATALOGO DELLA BIBLIOTECA VOLTIANA. Istituto Lombardo. [p. 180] Pavia. [p. 179]

LA STRUMENTAZIONE VOLTIANA. Universit di Pavia, Istituto Lombardo. [p. 179]

DIGITALIZZAZIONE DELLE OPERE DI VOLTA. Istituto Lombardo, Universit di Pavia. [p. 180]

TRADUZIONE IN LINGUA INGLESE DELLE LETTERE DI A. VOLTA RELATIVE ALLINVENZIONE DELLA PILA. Comitato Nazionale. [p. 181]

Lucio Fregonese, Gli influssi di Boscovich e della chimica delle affinit nelle prime fasi dellelettrologia di Volta, in Atti del XII Congresso Nazionale di Storia della Fisica (LAquila 1991), Milano, 1994, pp. 91-106, pp. 91-106. Lucio Fregonese, Volta: Teorie ed esperimenti di un filosofo naturale, in Le Scienze: I grandi della Scienza, 11 (1999). Lucio Fregonese, Voltas Electrical Programme, Tesi di Ph. D., Department of History and Philosophy of Science, Cambridge University, 1999. 4 Cfr. nota 1. 5 John L. Heilbron, Weighing imponderables and other quantitative sciences around 1800, Berkeley, University of California Press, 1993.
3

E ancora: come mai Volta decide di inviare una lettera in francese4 (il titolo, scritto da Banks parafrasando il primo paragrafo di Volta, lunica parte in inglese) a una Societ scientifica inglese? Il francese era la lingua scientifica internazionale, Parigi il centro delle ricerche pi avanzate, la scuola di Laplace stava infatti elaborando il modello standard dellepoca, eppure Volta, che conosceva molto bene Parigi e gli scienziati parigini, decide di inviare notizia del nuovo e rivoluzionario strumento non a Parigi ma a Londra, e scrive, dopo ben cinque anni di silenzio, a quello stesso Banks, presidente della Royal Society, da cui aveva ricevuto la medaglia Copley. Certamente una meditata scelta tattica, probabilmente legata a un programma di ricerca non in sintonia con lapproccio laplaciano, il modello standard dellepoca.5 Un indizio di questo contrasto era gi apparso nelle parole severe con cui Volta aveva commentato la pubblicazione della formula delle interazioni elettrostatiche da parte di un altro famo160 MANIFESTAZIONI
DEL

ERCH UNA LETTERA IN FRANCESE A UNA SOCIET SCIENTIFICA INGLESE?

BICENTENARIO

DELLA

PILA

so parigino, Coulomb, nel 1785.6 Ma qual era dunque il programma di ricerca di Volta?
E OPERE E LOPERATO DELLA COMMISSIONE NAZIONALE. Cercando delle risposte a questo quesito proviamo ad analizzare le Opere di Volta, quindici impegnativi volumi (tra cui due dettagliati indici ragionati) editi da una Commissione Nazionale tra il 1918 ed il 1976 utilizzando i preziosi manoscritti raccolti e conservati allIstituto Lombardo. A un attento esame per, come correttamente evidenziato dalla stessa Commissione, appare che un numero non piccolo (oltre 62 capitoli su 152) delle Opere di Volta sono, almeno in parte, anche opere della Commissione: sono state realizzate selezionando e unendo parti di manoscritti inediti datati dalla Commissione stessa. Anche gli indici sono, comunque, datati: i termini utilizzati sono prevalentemente ostensivi (nomi di persone, strumenti, luoghi, eventi) e i termini teorici sono sottorappresentati; una conseguenza, forse, di una impostazione culturale di tipo positivista.

DALLA FILOSOFIA NATURALE ALLA FISICA: DISCIPLINE E DIDATTICHE IN ITALIA ALLA FINE DEL 700 (Convegno e Atti). Universit di Pavia. [p. 191] UNA DIFFICILE MODERNIT: TRADIZIONI DI RICERCA E COMUNIT SCIENTIFICHE IN ITALIA 1890-1940 (Convegno e
RAL

APPROFONDIMENTI

Atti). Universit di Pavia. [p. 191] ALESSANDRO VOLTA:


PHILOSOPHY

ALESSANDRO SECOLI DOPO

ALESSANDRO VOLTA E LE UNIVERSIT EUROPEE (Convegno). Universit di Pavia. [p. 194] [p. 194] VOLTA AND THE HISTORY OF ELECTRICITY (Convegno). Universit di Pavia. SCIENCE AS CULTURE (Convegno). Universit di Pavia. [p. 194]

VOLTA 1792-1799, DUE (Convegno e Atti.). Istituto Lombardo. [p. 192]

(Workshop). Universit di Pavia. [p. 192]

BETWEEN NATUAND PHYSICS

INDICE REGESTO E GLI ARCHIVI DEI MANOSCRITTI. Un ritorno alle fonti, quindi, si impone ma la chiave daccesso ai manoscritti costituita da ununica preziosa copia, anchessa manoscritta, di un Indice Regesto redatto ai primi del Novecento allIstituto Lombardo, secondo criteri archivistici che rivelano, pur nella grande professionalit e ricchezza dei contributi, una certa et. I manoscritti sono catalogati non in ordine cronologico, ma seguendo una suddivisione in categorie, la stessa suddivisione poi utilizzata per la realizzazione delle Opere. Risulta quindi difficile, sia utilizzando il Regesto sia le Opere, pervenire a una visione unitaria dei lavori di Volta e analizzarne levoluzione del pensiero. GABINETTO DI FISICA DI VOLTA ALLUNIVERSIT DI PAVIA. Gli strumenti dunque, rivolgiamoci agli strumenti. Volta fu infatti, secondo la tradizione, un fortunato inventore di strumenti e anche un acquirente dei migliori apparati inglesi e francesi, che poteva ordinare per il Gabinetto di Fisica dellUniversit di Pavia per una somma indeterminata, a mia discrezione. Anche qui le metodologie storiografiche recenti impongono dei criteri interpretativi: una analisi attenta del funzionamento degli strumenti deve essere fatta in relazione al contesto della progettazione e della interpretazione dellautore. Lo strumento stesso, infatti, non un neutrale specchio della natura, ma ingloba principi e teorie. Sebbene le risposte che ci d siano precise e ripetibili, le domande non sono puramente oggettive. La quantificazione che ne risulta senzaltro orientata. Particolarmente interessante a questo proposito lanalisi degli elettroscopi e degli elettrometri. Volta ipotizza una relazione lineare tra carica, tensione e capacit, ma con lelettroscopio non pu misurare che una di queste grandezze. Deve definire le altre due in maniera indipendente. Assume dunque che la quantit di
LI STRUMENTI ORIGINALI DEL

L. FREGONESE, ALESSANDRO VOLTA: TEORIE ED ESPERIMENTI DI UN FILOSOFO NATURALE, (Le Scienze). Universit di Pavia. [p. 195]

VOLTA E I VIAGGIATORI INTORNO A VOLTA (Convegno). Universit di Pavia. [p. 197] G. POLVANI, ALESSANDRO VOLTA, RISTAMPA ANASTATICA. Accademia dei COLLEZIONI
SCIENTIFICHE A

XL, Accademia Nazionale dei Lincei, Domus Galilaeana. [p. 197] COMO:

ANALISI STORICO-CRITICA, PROGETTAZIONE DIDATTICA (Ricerca). Centro di Cultura

(Convegno). Universit di Pavia, Societ Pavese di Storia Patria. [p. 198]

POETI, SCIENZIATI, CITTADINI NELLATENEO PAVESE TRA RIFORME E RIVOLUZIONI

Scientifica A. Volta. [p. 198]

6 Alessandro Volta, Continuazione delle lettere [al Lichtenberg] del Sig. Don Alessandro Volta sulla meteorologia elettrica. Lettera seconda, in Edizione Nazionale delle Opere di A. Volta, V p. 78. , Lucio Fregonese, Two different scientific programmes: Voltas electrology and Coulombs electrostatics, in Restaging Coulomb, Usages, Controverses et Rplications autour de la Balance de Torsion, Firenze, Olschki, 1994, pp. 85-98.

RITORNO

VOLTA

161

B. ARCARI, A. COSTAMAGNA, ALESSANDRO VOLTA E LASTRONOMIA. Famiglia Comasca. [p. 199] LA NUOVA VOLTIANA, VOL. I, VOL. II, VOL. III, VOL. IV. Universit di Pavia. [p. 200]

PER UNA STORIA DELLA FISICA ITALIANA: 1945-1965 (Ricerca). Universit di Pavia (Dip. di Fisica). [p. 202]

E. PIGNI, A. BATTAGLIA, I VOLTA E CAMNAGO. STORIA DOCUMENTARIA DELLA VILLA DI CAMPORA. Comitato Comasco . [p. 203]

LA PILA DI VOLTA: UNA SCINTILLA LUNGA DUE SECOLI (Catalogo della G. BONERA, P. VANZAN, ALESSANDRO VOLTA: LUOMO, LO SCIENZIATO, IL CREDENTE. Universit di Pavia. [p. 219] Mostra omonima), Electa. Istituto Lombardo. [p. 265]

A.A.V.V., VOLTA FISICO E SCIENZIATO, La Nuova Secondaria, Universit di Pavia. [p. 218]

U. F. MOLTENI, ALESSANDRO VOLTA, COMO E IL LARIO. Universit Terza Et, Como. [p. 218]

ALESSANDRO VOLTA, Enzo Pifferi Editore. [p. 218]

ALESSANDRO VOLTA LA LUCE. Enzo Pifferi

M. AZZI GRIMALDI, LA VITA E I TEMPI ALESSANDRO VOLTA (ristampa). [p. 216]


DI

(CONVEGNI E PUBBLICAZIONI)

VOLTA E IL SUO TEMPO

DIVULGAZIONE

carica dipenda dal numero dei giri della macchina elettrostatica a strofinio utilizzata per caricare lelettroscopio e la capacit dalla configurazione del sistema (non semplicemente dalla massa o dal volume). Misura quindi con lelettroscopio la tensione, modifica lo strumento fino a ottenere lipotizzata risposta lineare e inventa cos lelettrometro. Un percorso non insolito: anche Coulomb formula la propria legge misurando con la bilancia di torsione solamente la distanza e assumendo la proporzionalit diretta delle forze con il prodotto delle cariche. Due strumenti (elettrometro e bilancia di torsione) quasi contemporanei (1784 e 1785) e non troppo dissimili (posizioni di equilibrio tra repulsione elettrica e forza peso in un caso e torsione elastica nellaltro) in realt rivelano due concezioni diverse dei fenomeni elettrici (quella di Volta basata sulla tensione e quella di Coulomb sulla forza), ma forniscono entrambi leggi scientifiche tuttora valide. Anche il mondo degli strumenti quindi si rivela complesso: gli strumenti stessi vanno interpretati. Dobbiamo rinunciare allidea di avere delle facili risposte al tentativo di interrogarsi sulla genesi e sul significato dei risultati di Volta. Ma le fonti secondarie ci verranno sicuramente in aiuto! Gli ultimi quaranta anni hanno visto uno sviluppo incredibile in tutto il mondo degli studi di storia della scienza. Abbiamo assistito a una straordinaria professionalizzazione di questa disciplina, che testimonia lesigenza di saldare la frattura tra le due culture, frattura che rappresenta una sicura minaccia allo sviluppo delle societ democratiche moderne e postmoderne, in cui lo sviluppo della scienza e della tecnica pervasivo, ma la diffusione della cultura scientifica e storico-scientifica molto scarsa.

ENTRA IN SCENA Editore. [p. 216]

E FONTI SECONDARIE.

DA VOLTA A INTERNET (Conferenza con A. De Maio, G. Pancaldi). Unione Collegi Periti Industriali. [p. 220] LABORATORIO GATTONI. UN GABINETTO DI SCIENZE DEL XVIII SECOLO

(Catalogo). Centro di Cultura Scientifica A. Volta. [p. 263]

PER

LA

DIDATTICA

DI

OGGI

Ma ancora una volta un paradosso salta agli occhi: anche le fonti secondarie pi prestigiose danno poche risposte alle nostre domande; lopera di Volta viene inserita nel contesto scientifico dellepoca alla luce dei successi della scuola francese e in particolare della quantificazione coulombiana e della successiva matematizzazione tramite la teoria del potenziale (ma Volta non era contrario alle idee di Coulomb?). Nessuna originalit viene attribuita al pensiero di Volta e la straordinaria serie di successi viene giustificata con il tradizionale ricorso al fiuto di un bravo sperimentatore.

Alessandro Volta 1792: incontro di studio n. 2, 22 gennaio 1993, Milano, Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, 1994. Pietro Pedeferri, Paralipomeni voltiani: la polemica sulla teoria della pila e altre cose, in Angelo Stella e Gianfranca Lavezzi (a cura di), Esortazioni alle storie, Milano, Cisalpino, 2001, pp. 673-701.
7

L PUNTO DI VISTA DELLA SCIENZA CONTEMPORANEA. Forse un aiuto a capire lopera di Volta, e in particolare la misteriosa successione delle coppie bimetalliche nella versione originale della Pila, ci potr infine venire dalla ricerca contemporanea: un chiarimento scientifico definitivo. Ma anche questa speranza deve rapidamente mostrarsi vana. I dibattiti scientifici non sono confinati al passato, sono una componente essenziale della ricerca scientifica di ogni tempo. E cos vediamo che a tuttoggi, a duecento anni dalla lettera di Volta, fisici, elettrochimici e fisiologi tra i pi bravi non concordano sullinterpretazione della Pila7 (quella

I
162

MANIFESTAZIONI

DEL

BICENTENARIO

DELLA

PILA

di oggi si badi bene, non quella di Volta!). Molti elettrochimici condividono linterpretazione, oggi maggioritaria, che vede nelle reazioni chimiche la causa (energetica) della produzione delle correnti elettriche (interpretazione negata da Volta), ma alcuni fisici sottolineano tenacemente il ruolo del potenziale di contatto bimetallico nellinnescare (anche se con piccolissime energie) le reazioni elettrochimiche. Alcuni fisiologi8 infine rifiutano il riduzionismo e sottolineano lemergenza nel dominio fisiologico delle reazioni ipotizzate per primo da Galvani (separazione di cariche elettriche di segno opposto nei corpi viventi), anche se, ovviamente, nel quadro di un metabolismo che si distacca da un certo vitalismo galvaniano ed in pieno accordo con il principio di conservazione dellenergia di met Ottocento (principio che emerse proprio da ricerche di fisiologi e che nei contributi originari di Mayer e Helmholtz ebbe tra i primi compiti quello di interpretare lelettroforo e la Pila).
UBBI EPISTEMOLOGICI. Labbandono della retorica celebrativa rituale, di maniera, ci sta portando a una conclusione paradossale: come definire il famoso evento del 20 marzo 1800 che stiamo celebrando? La Pila fu una scoperta, uninvenzione o, secondo le storiografie postmoderniste, una costruzione? Anche qui, come in tutti i dibattiti storico-epistemologici affiorano ipotesi interpretative alternative. La filosofia della scienza contemporanea ci ha abituato a dubitare del realismo e del positivismo ingenui degli scienziati, ma anche a dubitare delle stesse certezze epistemologiche.

Cultura Scientifica Alessandro Volta. [p. 220] LA SCOSSA ELETTRICA: MUSICA E SCIENZA NEGLI ANNI DI VOLTA. Incontro-conferenza con musica. Centro di Cultura Scientifica Alessandro Volta. [p. 221]

SCIENCE CENTRE, LABORATORIO DI DIDATTICA INTERATTIVA. Centro di

LE IDEE DI OTTONE: DALLA PILA DI VOLTA ALLENIGMA: STRUMENTI ED ESPERIMENTI E L ABORATORIO APERTO. Centro di Cultura Scientifica Alessandro Volta. [p. 222] STRUMENTI PER CAPIRE (Mostra Convegno). Science Centre, Centro di Cultura Scientifica A. Volta. [p. 223]

D U

C. LINATI, CUPIDO TRA GLI ALAMBICCHI (Riedizione). Universit di Pavia. [p.224] G. PANCALDI, ALESSANDRO VOLTA, FILOSOFO NATURALE E SCIENZIATO (Brochure tratta dalla relazione alla Cerimonia inaugurale di Como). Comune di Como. [p. 59] (Catalogo della Mostra omonima). Comitato Comasco. [p. 274]
SCIENZA, TECNICA, SOCIET

ALESSANDRO VOLTA: VIAGGIO IMMAGINARIO NELLA MENTE DEL GENIO

VOLTA. Anche da queste brevi note si possono intuire le ragioni della scelta culturale fatta dagli storici della scienza pavesi nei confronti di queste impegnative celebrazioni: della mitica data 2000 sottolineare pi che le prime tre cifre (i duecento anni che ci separano dalla lettera di Volta a Banks) le ultime tre: ripartire da zero nei confronti dellanalisi degli strumenti voltiani, delle opere, dei manoscritti. E quindi ripartire da zero anche nei confronti della storiografia della scienza pi accreditata. Un compito ambizioso, non facile e non breve, ma che, grazie a un appassionato impegno di un gruppo di lavoro, speriamo possa dare frutti non soltanto occasionali. GABINETTO. Un primo compito dunque quello di ricostruire il Gabinetto di Fisica di Volta. E qui per gli storici della scienza e per tutti gli appassionati abbiamo delle buone notizie: allUniversit di Pavia sono stati conservati e recentemente restaurati circa 750 strumenti della Sezione di Fisica del Museo per la Storia dellUniversit di Pavia. La collezione consiste di un prezioso nucleo settecentesco e di un pi numeroso insieme di strumenti dellOttocento. Gli inventari dellepoca, di recente riscoperti e analizzati, consentono una preciA RICOSTRUZIONE DEL
A

NA SCELTA PAVESE: UN RITORNO A

VOLTA MEMORIAL WORKSHOP ON LOWPOWER DESIGN (Convegno). Centro di Cultura Scientifica A. Volta. [p. 226]

LA SCINTILLA DELLE IDEE (Convegno). Centro di Cultura Scientifica A. Volta. [p. 226]

(CONVEGNI E PUBBLICAZIONI)

EUROPEAN LEV (LIGHT ELECTRIC VEHICLES) CONFERENCE (Ricerca e Convegno, Mendrisio / Como). Amministrazione Provinciale di Como, Comune di Mendrisio, Centro di Cultura Scientifica A. Volta. [p. 227] UNA VOLTA ERA DOMANI (Conferenza internazionale). Amministrazione Provinciale di Como. [p. 227]

INTERNATIONAL SYMPOSIUM ON NONLINEAR ELECTROMAGNETIC SYSTEMS (Convegno). Universit di Pavia. [p. 227]

Marco Piccolino, Animal electricity and the birth of electrophisiology : the legacy of Luigi Galvani, Brain research bulletin, 46: 5 (Jul.) (1998), pp. 381-407.

RITORNO

VOLTA

163

RIUNIONE GENERALE AEI (Convegno). Centro di Cultura Scientifica A. Volta. [p. 227]

G. COYNE, SCIENZA E FEDE (Conferenza, Duomo di Como). Comitato Comasco. Universit di Pavia. [p. 248]

SOCIETY AND TECHNOLOGY AT THE TURN OF THE CENTURY (Convegno). Centro di

DYNAMICS DAYS. THE PHYSICS OF COMPLEX SYSTEMS AND ITS IMPACT ON SCIENCE, Cultura Scientifica A. Volta. [p. 229]

ANNUAL CONFERENCE OF THE INTERNATIONAL SOCIETY OF ELECTROCHEMISTRY (Convegno). Universit di Pavia. [p. 229]
DELLA

INTERNATIONAL SYMPOSIUM ON ELECTROMAGNETIC FIELDS IN ELECTRICAL ENGINEERING (Convegno). Universit di Pavia. [p. 231] DA PLATONE A INTERNET. CORRENTI ELETTRICHE E ILLUMINISMO SCIENTIFICO(Convegno). Centro di Cultura IMLB-10: 10TH INTERNATIONAL MEETING ON LITHIUM BATTERIES (Convegno). The Electrochemical Society, Inc., Centro di Cultura Scientifica A. Volta. [p. 233]

LXXXV CONGRESSO NAZIONALE SOCIET ITALIANA DI FISICA (Convegno). Universit di Pavia. [p. 230]

Uno degli obiettivi di queste celebrazioni la ricostruzione del Gabinetto di Volta, il pi possibile vicina al contesto originario, con una chiara identificazione delle invenzioni, circa una ventina di oggetti tra elettrofori, elettroscopi, elettrometri, elettrometri condensatori, eudiometri, pistole elettriche, pile.9 Un volume conclusivo raccoglier la storia del Gabinetto, riproporr gli inventari dellepoca, analizzer gli strumenti inventati da Volta con unantologia dei brani a essi dedicati da Volta stesso, presenter un catalogo fotografico di tutti gli apparati del ricostruito Gabinetto.10

sa determinazione degli apparati effettivamente posseduti dal Volta, che risultano essere ben centoquaranta. Gli strumenti voltiani si dividono in due categorie: le invenzioni di Volta, cio gli strumenti da lui progettati e realizzati a Pavia, e gli strumenti acquistati, soprattutto allestero, per essere utilizzati nella ricerca e nella didattica.

La ricostruzione del Gabinetto affiancata dal restauro dellAula Volta, del cortile voltiano e della statua posta durante le celebrazioni del 1878.

Scientifica A. Volta. [p. 231]

Tematica). Centro di Cultura Scientifica A. Volta. [p. 233]

EVOLUZIONI E RIVOLUZIONI DELLA IMPRESA SCIENTIFICA: LA PILA DI VOLTA DUE SECOLI DOPO (Monografia

CORRENTI ELETTRICHE E ILLUMINISMO SCIENTIFICO (Monografia Tematica). Centro di Cultura Scientifica A. Volta, Franco Angeli Editore. [p. 236]

Non solo quindi dovr esserci la possibilit di copiare e incollare tutte le parti dei brani, ma anche e soprattutto una facilit di ricerca, data sia da migliaia di link ipertestuali tra le voci dei due volumi degli indici e i relativi brani negli altri tredici volumi, sia dalla possibilit di cercare e esplorare ogni termine, completando cos gli indici cartacei.11 Avere a disposizione su un Cd-Rom tutti i volumi con queste possibilit di interazione aumenter notevolmente linteresse degli storici per le tematiche voltiane.

OPERE. Un secondo compito riguarda le Opere: necessario che possano di nuovo essere a disposizione dei lettori (ledizione originale da lungo tempo introvabile, come pure un reprint americano, peraltro non autorizzato) e che possano essere analizzate in ogni dettaglio. Il progetto dunque quello di una digitalizzazione completa e accurata dei quindici volumi, che consenta sia la visione della composizione tipografica originale dei testi, sia una completa interazione con i testi stessi.
A DIGITALIZZAZIONE DELLE

L L
164

Inaugurazione effettuata il 20 marzo 1999. 10 Gli strumenti di Alessandro Volta: il Gabinetto di Fisica dellUniversit di Pavia, Milano, Hoepli, 2002 (in corso di pubblicazione). 11 Fabio Bevilacqua, Gianni Bonera, Lidia Falomo (a cura di), Alessandro Volta. Edizione Nazionele delle Opere e dellEpistolario (Cd-Rom), Milano, Hoepli, 2002 (in corso di pubblicazione). 12 Fabio Bevilacqua, Gianni Bonera, Alessandra Ferraresi (a cura di), Indice Regesto dei manoscritti scientifici di A. Volta, Milano, Hoepli, 2002.
9

A DIGITALIZZAZIONE E PUBBLICAZIONE DEL REGESTO. Uno dei vantaggi della digitalizzazione delle Opere quello di rendere pi agevole un confronto con i manoscritti, e ci consentir in particolare di approfondire le scelte della Commissione Nazionale. Un utile strumento per questo confronto il Regesto dellIstituto Lombardo, e quindi un ulteriore progetto quello della digitalizzazione e pubblicazione a stampa del Regesto stesso.12 Si tratta di un primo passo verso unauspicata futura digitalizzazione di tutti i manoscritti di Volta e verso una realizzazione di link ipertestuali tra le Opere, il Regesto, i singoli manoscritti e le immagini e analisi tramite animazioni tridimensionali del funzionamento degli strumenti del Gabinetto.

MANIFESTAZIONI

DEL

BICENTENARIO

DELLA

PILA

A NUOVA VOLTIANA. Infine queste celebrazioni dovranno stimolare una ripresa del dibattito storiografico tra i maggiori storici della scienza per un riesame dei contributi di Volta e della loro rilevanza nellevoluzione della scienza, non solo elettrica, di fine Settecento e di tutto lOttocento. A tal fine stato progettato un convegno tra gli specialisti del settore13 e la pubblicazione di una serie di volumi, chiamati Nuova Voltiana14 richiamandosi alla Voltiana apparsa durante le celebrazioni del 1927.

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STRUMENTI SCIENTIFICI: DAL MUSEO AL LABORATORIO INTERATTIVO (Monografia Tematica). Centro di Cultura Scientifica A. Volta. [p. 238] FISICA: FRONTIERE IN MOVIMENTO (Monografia Tematica, in preparazione). Centro di Cultura Scientifica A. Volta. [p. 239]
FILMATI VIDEODIFFUSIONE

Ma queste celebrazioni non dovranno contribuire solo agli approfondimenti specialistici: essenziale oggi una maggiore diffusione della cultura storico-scientifica e quindi la trasposizione delle ricerche storiche in un ambito didattico e in un ambito divulgativo. Ovviamente strumenti rilevanti sono quelli legati al World Wide Web e alla realizzazione di Cd-Rom multimediali che utilizzino tutte le recenti tecnologie, tra cui simulazioni quantitative e animazioni tridimensionali, per illustrare le idee di Volta e il funzionamento dei suoi strumenti. Un ulteriore progetto quindi prevede unapprofondita analisi dei principi di funzionamento di tutte le invenzioni di Volta e di quasi tutti gli strumenti del Gabinetto, e la realizzazione di parecchie decine di animazioni dettagliate.15 Un sito web dedicato a Volta16 presenter la vita, un numero non piccolo di opere digitalizzate, una estesa bibliografia di fonti secondarie, alcuni manoscritti, tutte le invenzioni e tutti gli strumenti del suo Gabinetto. Siti analoghi verranno dedicati anche a Coulomb e a Galvani, e in particolare alla contrapposizione tra Volta e Coulomb sullelettrostatica e al dibattito tra Volta e Galvani sullelettricit animale.17 Sono previste inoltre mostre interattive,18 con la riproposizione hands-on di esperimenti storici, i cui filmati poi potranno a loro volta essere inseriti in Cd-Rom e essere divulgati in rete.19 MUSEO PER LA STORIA DELLUNIVERSIT DI PAVIA. Come si pu facilmente capire, la storia della scienza non pu pi limitarsi a un approccio conservativo al patrimonio scientifico culturale e a celebrazioni di rito officiate da esperti in altri campi che si trasformano per loccasione in storici dilettanti. Il progetto di rinnovo del Museo per la Storia dellUniversit di Pavia prevede nuovi locali (laboratori di restauro, fotografici e multimediali) e lavvio di una trasformazione da istituto fondamentalmente conservativo a istituto attivo nella ricerca, nella progettazione e realizzazione di mostre e anche allavanguardia nello svolgere una moderna didattica multimediale sia dal vivo sia a distanza, in unaula a tal fine attrezzata.
AMPLIAMENTO DEL

A DIFFUSIONE DELLA CULTURA STORICO SCIENTIFICA CON LE TECNOLOGIE MULTIMEDIALI.

VIDEOCONFERENZE NELLE SCUOLE, PAVIA, MILANO, COMO. Universit di Pavia, Comune e Provincia di Pavia. [p. 240] SULLE TRACCE DI VOLTA (Filmato). Universit di Pavia. Comitato Nazionale. [p. 240]

DI RICORDO A. VOLTA (Documentario). Radio Televisione della Svizzera italiana. [p. 240]

VIAGGIO IMMAGINARIO NELLA MENTE DEL GENIO (Videocassetta della Mostra

LA SCINTILLA DI VOLTA (Ciclo di 10 trasmissioni televisive). Politecnico di Milano, Antennatre. [p. 241]

omonima). Comitato Comasco. [p. 241]

Celebrazioni non di maniera dunque e progetti ambiziosi di ricerca storica e di divulgazione. possibile ritornare a questo punto alle domande iniziali e ipotizzare una risposta, o almeno evidenziare un percorso di ricerRITORNO
A

NA PRIMA RISPOSTA.

Workshop Alessandro Volta: Between Natural Philosophy, Chemistry and Physics, Pavia 11-13 dicembre 1998. 14 Fabio Bevilacqua, Lucio Fregonese, (a cura di), Nuova voltiana: studies on Volta and his times, Milano, Hoepli, 2000-2002. 15 Fabio Bevilacqua, Lidia Falomo, (a cura di), Le invenzioni di Volta (CdRom), Pavia, Universit degli Studi, 1999; Fabio Bevilacqua, Lidia Falomo, Luisa Cassani (a cura di), Gabinetto di fisica di Alessandro Volta (CdRom), Milano: Hoepli, 2002, (in corso di pubblicazione); Fabio Bevilacqua, Lidia Falomo (a cura di), Alessandro Volta filosofo della natura (Cd-Rom), Milano, Hoepli, 2002, (in corso di pubblicazione). 16 ppp.unipv.it/Volta 17 ppp.unipv.it/Coulomb; ppp.unipv.it/Galvani 18 1799: e la corrente fu : duecento anni dalla pila di Volta, 1999; La strumentazione elettrica dellOttocento: mostra di strumenti e libri dalla pila di Volta allera dellelettricit, Biblioteca Universitaria, 6-25 settembre 1999, Pavia, Universit degli Studi, 1999. 19 http://ppp.unipv.it/Mostra/index.htm
13

VOLTA

165

SITO WEB VOLTA99. Universit di Pavia. [p. 242]

INTERNET

ca storiografico che possa iniziare a definire il programma di ricerca di Volta? Occorre dapprima rilevare qualche elemento del contesto scientifico ed epistemologico dellepoca. Lopera di Volta infatti strettamente legata alla complessa serie di eventi che va sotto il nome di rivoluzione scientifica. Questa presenta molteplici aspetti: da una parte era il risultato di una trasformazione concettuale che per ebbe luogo principalmente nelle scienze gi mature, classiche (astronomia, meccanica, ottica, acustica); dallaltra dette il via a unampia sperimentazione in campi decisamente nuovi, baconiani (elettricit, magnetismo, chimica, termologia). Tre concezioni filosofico-scientifiche erano in competizione alla fine del XVII secolo: quella di Cartesio, quella di Leibniz e quella di Newton. Bench fossero, in senso lato, tutte parte di un dibattito sulla visione meccanicista della natura, esse presentavano differenze sostanziali: sul ruolo attivo o passivo della materia, sul privilegio dato alla dinamica o alla statica, sullaccettazione di forze perenni o di principi di conservazione.
L CONTESTO.

SITO WEB PAVIA PROJECT PHYSICS. Universit di Pavia. [p. 242] Nazionale. [p. 243] SITO WEB MUSEO VIRTUALE DELLA TECNICA ELETTRICA, AEI. Comitato

SITO WEB ALESSANDRO VOLTA. Universit di Pavia. [p. 242]

SITO WEB ALESSANDROVOLTA.IT. Centro di Cultura Scientifica A. Volta. [p. 243]


APPLICAZIONI MULTIMEDIALI

Rom). Universit di Pavia. [p. 244]

LA SEZIONE DI FISICA DEL MUSEO PER LA STORIA DELLUNIVERSIT DI PAVIA (Cd-

LE INVENZIONI DI VOLTA (Cd-Rom). Universit di Pavia. [p. 244] [p. 244]

ALESSANDRO VOLTA, FILOSOFO DELLA NATURA (Cd-Rom). Universit di Pavia.

1799.... E LA CORRENTE FU (Cd-Rom della Mostra omonima). Universit di Pavia. [p. 245]

Volta: lelettricit e lavvento del mondo moderno). Centro di Cultura Scientifica A. Volta, con la collaborazione dellUniversit di Pavia. [p. 245] ALESSANDRO VOLTA: OPERA SCIENTIFI(Cd-Rom della Mostra A. Volta: lelettricit e lavvento del mondo moderno). Centro di Cultura Scientifica A. Volta, con la collaborazione dellUniversit di Pavia. [p. 245]
CA

ALESSANDRO VOLTA: LO SCIENZIATO E IL SUO TEMPO (Cd-Rom della Mostra A.

I lavori teorici di Volta sono profondamente influenzati da questi dibattiti. Ma qual era lapproccio dominante?

Nei campi baconiani la tendenza alla quantificazione, fortemente sostenuta dalla cultura scientifica dellilluminismo del tardo XVIII secolo, si poneva tra strade differenti e in competizione, ancora sulla base degli approcci di Cartesio, Leibniz e Newton. Rilevante qui il ruolo e il coinvolgimento dei Gesuiti che, sconfitti nel campo delle scienze classiche (astronomia, meccanica), cercavano una rivincita.

Newton influenz tanto la tradizione classica quanto quella baconiana, con due approcci molto differenti, esposti l'uno nei Principia (1687) e l'altro nellOpticks (1704). Il successo dei Principia fu tale che per due secoli lapproccio newtoniano domin le scienze classiche.

Centro di Cultura Scientifica A. Volta. [p. 247]

PROGETTO VOLTA: DALLA PILA ALLE CELLE A COMBUSTIBILE (Cd-Rom).

VERSIONE IN GIAPPONESE DEL CD-ROM VISITA VIRTUALE AL TEMPIO VOLTIANO. Centro di Cultura Scientifica A. Volta. [p. 246]

VISITA VIRTUALE AL TEMPIO VOLTIANO (Cd-Rom). Centro di Cultura Scientifica A. Volta. [p. 246]

MEDIATECA VOLTIANA, Dvd-Rom conclusivo a cura del Comitato Nazionale, contenente 4 Dvd: Universit di Pavia; Centro di Cultura Scientifica A. Volta; Politecnico di Milano e AEI; Istituto Lombardo. [p. 247]

Queste sostanze si dividevano in materie comuni o ponderabili e in fluidi senza peso, in grado di agire sulla materia ponderabile e, in certi casi, uno sullaltro. La materia ordinaria porta e esercita su se stessa le forze di gravit, di coesione, le forze derivanti da affinit chimiche e la capillarit. Tra le sostanze imponderabili, le particelle di luce interagiscono con la materia ordinaria; i fluidi (o il fluido) elettrici agiscono sulla materia ordinaria e uno sull'altro; i fluidi magnetici si comportano in maniera simile e il fluido autorepulsivo del calore (calorico) si contrappone alle varie forze coesive che, senza il suo intervento, coagulerebbero tutta la materia terrestre ponderabile in un grumo compresso. Prendendo in prestito un termine dalla fisica di oggi, questo
MANIFESTAZIONI
DEL

La fisica del tardo XVIII secolo faceva ricorso a un complesso di sostanze di tipo qualitativamente diverso che facevano da portatori di forze, introdotte ognuna per la spiegazione di uno specifico ambito di fenomeni.

166

BICENTENARIO

DELLA

PILA

L'esempio del modello standard era la teoria della gravitazione e le allusioni alle sue estensioni ad altri fenomeni suggerite da Newton nelle Queries alla fine dellOpticks. Per gran parte del XVIII secolo, tuttavia, l'accostamento tra calcolo e osservazione che fece la fama della teoria gravitazionale non pot essere replicato in ogni branca della fisica sperimentale. Cominciando intorno al 1770, la situazione cambi rapidamente ed elettricit, magnetismo e calore cominciarono a sottostare al tipo di analisi che aveva ordinato i movimenti dei pianeti. Nel 1785 Coulomb diede un importante contributo in questa direzione per i fenomeni elettrici. Al passaggio tra il XVIII e il XIX secolo, i fenomeni di capillarit e il comportamento della luce rientrarono nello schema. Questi risultati ispirarono ed esemplificarono il programma descritto da Laplace nel 1796 e portato quasi alla realizzazione (o cos egli pens) da Gay-Lussac nel 1809: perfezionare la fisica terrestre con le stesse tecniche che Newton e Laplace avevano usato per perfezionare lo studio della meccanica celeste. Ma Volta lavorava in una direzione differente e la sua polemica con Coulomb va interpretata alla luce dei differenti programmi di ricerca di riferimento. All'inizio del XVII secolo anche i criteri epistemologici erano in evoluzione: si passava dalla distinzione medievale tra qualit sensibili (valide) e qualit occulte (non valide), a quella galileiana tra qualit primarie quantificabili (valide) e qualit secondarie non quantificabili (non valide).

insieme di materie e di forze stato chiamato il modello standard del tempo.20 Esso rappresenta tutti i fenomeni fisici conosciuti alla fine del XVIII secolo; aveva l'unit data da una comune veste matematica, anche se non da una ontologia coerente.

MUSEI

LA NUOVA SALA DEL MUSEO PER LA STORIA DELLUNIVERSIT DI PAVIA DEDICATA ALLA STRUMENTAZIONE DELL800. Universit di Pavia. [p. 261] LABORATORIO GATTONI, RICOSTRUZIONE IDEALE DI UN GABINETTO DI SCIENZE DELLEPOCA DI VOLTA, Centro

IL GABINETTO FISICO DI VOLTA. Universit di Pavia. [p. 260]

NUOVE STRUTTURE MUSEALI

MOSTRE

di Cultura Scientifica A. Volta. [pp. 262-263]


MOSTRE TEMPORANEE E ITINERANTI

LA PILA DI VOLTA: UNA SCINTILLA LUNGA DUE SECOLI (Mostra di manoMOSTRA DI VEICOLI ELETTRICI (Piazza Cavour, Como). Amministrazione Provinciale di Como, Comune di Mendrisio, Consorzio Vel. [p. 267] rante in Italia). Universit di Pavia. [p. 267] [p. 269]
LI

scritti). Istituto Lombardo. [p. 265]

1799... E LA CORRENTE FU: DUECENTO ANNI DELLA PILA DI VOLTA (Mostra itine-

LA STRUMENTAZIONE ELETTRICA DELL800 (Mostra). Universit di Pavia.

Il problema era che le qualit primarie spesso non erano direttamente sensibili e anzi, nel caso della gravitazione newtoniana, sembravano decisamente occulte (anche se Newton nei Principia esprimeva una posizione empirista-strumentalista: le variazioni della quantit di moto (osservabili) permettono di formulare la legge dellinverso del quadrato della distanza; stabilita questa legge, si derivano gli altri fenomeni. Il conflitto tra le due epistemologie era netto. Il cosiddetto metodo sperimentale non si basava in realt sui puri dati osservativi: il Sole effettivamente sorge e tramonta, i corpi pi pesanti cadono pi velocemente, il pendolo non risale alla stessa altezza. Galileo al paradigma aristotelico, basato su tali dati, aveva sostituito un approccio fortemente platonico, basato sull'esistenza di leggi matematiche. Queste ultime non sono direttamente osservabili, ma ipotizzabili sulla base di complesse argomentazioni e corroborabili tramite articolate sperimentazioni basate su nuovi strumenti.

PARTECIPAZIONE A UNIVERSI PARALLE(Trasmissione in diretta Rai Milano presso lo SMAU). Centro di Cultura Scientifica A. Volta, Universit di Pavia. [p. 269] LA RIVOLUZIONE ELETTRICA: IL MITO; LA SCIENZA, LINDUSTRIA, LA SOCIET

(Palazzo della Triennale, Milano). Enel, in collaborazione con AEI. [p. 269]

ALESSANDRO VOLTA: LELETTRICIT E LAVVENTO DEL MONDO MODERNO

rante allestero). Comitato Nazionale Galvani e Comitato Nazionale Volta. [p. 270] (Mostra itinerante in Italia e allestero). Centro di Cultura Scientifica A. Volta, con la collaborazione dellUniversit di Pavia. [p. 270] ALESSANDRO VOLTA: VIAGGIO IMMAGINARIO NELLA MENTE DEL GENIO (Mostra-

LEREDIT DI GALVANI E VOLTA NELLA SCIENZA CONTEMPORANEA (Mostra itine-

Questa epistemologia e metodologia si era affermata nelle scienze classiche ma incontrava difficolt nel processo di misurazione e quantificazione dei nuovi domini osservativi delle scienze baconiane, come pure in fisiologia, ove sembrava prioritario eliminare le qualit occulte. In questi campi veniva utilizzato anche un altro criterio epistemologico basato sulla quantificazione delle
RITORNO
A

Spettacolo con tecnologie multimediali, a Villa Olmo e itinerante). A cura di Pier Paolo Venier. Comitato Comasco. [p. 274]
20

Cfr. nota 4.

VOLTA

167

PARTECIPAZIONE AL PADIGLIONE ITALIA, EXPO 2000, HANNOVER (giugno-ottobre 2000), Centro di Cultura Scientifica A. Volta. [p. 277] PARTECIPAZIONE ALLA MOSTRA INTERATTIVA LA FORZA DELLA NATURA DALLE ENERGIE SELVAGGE ALLE ENERGIE ADDOMESTICATE (Torino, luglio-ottobre

DA VOLTA AL DUEMILA: PER UN MUSEO DELLA TECNICA ELETTRICA (Mostra). Universit di Pavia. [p. 277]

qualit tramite la ricerca di fattori intensivi (non additivi) ed estensivi (additivi). Il prodotto di questi due fattori ha esso stesso un significato fisico, seguendo una vecchia tradizione che cominci con Oresme, fu migliorata da Leibniz , utilizzata da Boscovich, e avr un'influenza, nel XIX secolo, in particolare sull'evoluzione del concetto di energia. VOLTA. Ritornando ai nostri personaggi, possiamo dire che la quantificazione di Coulomb era legata allapproccio gravitazionale newtoniano e al modello standard; l'attivit di Galvani, innovativa per la fisiologia, che diventa campo di precise e accurate indagini sperimentali di tipo baconiano, era legata al tentativo di rendere sensibili" e quindi scientifiche, le qualit occulte. L'attivit di Volta era invece pi strettamente legata all'introduzione di termini teorici e ai processi di quantificazione di questi termini, processi per che non sono portati avanti lungo linee newtoniane-coulombiane ma piuttosto in relazione al prodotto dei fattori intensivi ed estensivi. Con lelaborazione di alcuni modelli teorici, sulla base di letture di autori quali Newton, Keill, Freind, Franklin, Boscovich e di chimici del 700, Volta riesce poi anche a gestire fenomeni complicati come lelettricit vindice (da cui ricava lelettroforo e il condensatore) e di giungere allipotesi dellelettromozione (forze basate su una sorta di affinit chimica).
L PROGRAMMA DI RICERCA DI

RITORNO A VOLTA: VIAGGIO TRA IDEE E STRUMENTI NEL MONDO DELLELETTRICIT (Mostra). Universit di Pavia. [p. 280]

SPAZIO ESPOSITIVO ALLA CENTRALE DI MONTALTO DI CASTRO, IN OCCASIONE DELLINTITOLAZIONE DELLA CENTRALE AD ALESSANDRO VOLTA. Centro di Cultura Scientifica A. Volta. ENEL. [p. 279]

2000). Centro di Cultura Scientifica A. Volta (Laboratorio Gattoni) e Comitato Comasco (Mostra Viaggio immaginario nella mente del genio). [p. 279]

VOLT(A) (Mostra). Conservatoire Nationale des Arts et Mtiers, Parigi. Collaborazione dellUniversit di Pavia, del Centro di Cultura Scientifica A. Volta e dei Musei Civici di Como. [p. 280]

ALTRE

INIZIATIVE

Centro di Cultura Scientifica A. Volta. [p. 281]

SERVIZI DI TELECOMUNICAZIONE INNOVATIVI PER IL TERRITORIO LARIANO. PROGETTO E SPERIMENTAZIONE DI TELECENTRO (Studio e Progetto). PROGETTO VEL, VEICOLI ELETTRICI LEGGERI (Ricerca). Centro di Cultura Scientifica A. Volta. [p. 282]

TECNOLOGIE

PROGETTO EURECO (Studio e ricerca sul risparmio energetico in Lombardia). Centro di Cultura Scientifica A. Volta-Landau Network., Servizi territorio Srl. [p. 282]
RISTRUTTURAZIONI RESTAURI

PIAZZA VOLTA A COMO: RISTRUTTURAZIONE DEGLI SPAZI, RIPRISTINO DELLA STATUA DI VOLTA, ILLUMINAZIONE. RIPRISTINO DELLA SALA RESTAURO DEGLI DELLISTITUTO CARDUCCI. Como. [p. 283] Comune di Como. [p. 283] CASARTELLI:

Comune di

AFFRESCHI

Secondo Volta il fluido elettrico uno e allinterno dei corpi normalmente in uno stato di equilibrio, cio neutro. Ci dipende dalle forze mutue tra particelle del corpo e fluido: forze attrattive (materia-fluido) e repulsive (fluido-fluido) sono bilanciate (qui possiamo vedere una componente newtoniana in Volta). Quando una causa esterna, ad esempio lo strofinio, viene a variare questo stato di equilibrio, per effetto dello sbilanciamento si manifesta una carica elettrica (accumulo o diminuzione di fluido) che tende a tornare nello stato di equilibrio. Questa tensione caratteristica del corpo e dipende dalla sua capacit a immagazzinare cariche secondo la relazione: Q=CT (carica elettrica uguale capacit per tensione). La tensione tende a spingere il fluido verso altri corpi che sono in uno stato diverso. Se vi sono corpi (conduttori) a contatto, la carica per effetto della tensione si ripartisce secondo la capacit dei due corpi. Se si produce una scarica, leffetto dipende sia dalla tensione sia dalla quantit di carica. Se non vi sono corpi a contatto la tensione produce comunque una atmosfera elettrica (una modifica delle condizioni dello spazio esterno, quello che poi Faraday definir uno stato elettrotonico) che agisce a distanza (che si propaga a grande distanza e quindi diminuisce con linverso della distanza e non con linverso del quadrato) e provoca uno sbilanciamento di fluido elettrico nei corpi immersi in questa atmosfera. Pertanto si ha una attuazione (induzione) in questi corpi che acquisiscono una elettricit potenziale e quindi una tensione. Si trovano di fronte cariche eteronime e quindi, come risultato della tensione del primo corpo, si manifesta una attrazio168 MANIFESTAZIONI
DEL

Vediamo la cosa con qualche maggiore dettaglio.

BICENTENARIO

DELLA

PILA

In definitiva Volta introduce due grandezze: non solo la quantit totale della qualit in oggetto, ma anche lo stato del corpo. Una estensiva e una intensiva, associate tramite la capacit specifica dei corpi a immagazzinare la grandezza estensiva stessa. Pertanto la grandezza intensiva data dal rapporto tra quella estensiva e la capacit. La stessa relazione che regola i rapporti tra carica, capacit e tensione si applica anche al calore (fluido calorico), allaria e alla quantit di moto. In altre parole, se abbiamo delle quantit definite di alcune qualit, che si conservano durante il processo, lo stato di queste quantit individuato da una tendenza allequilibrio che dipende dalla capacit del corpo che contiene la qualit data. Una piccola capacit (estensione) implica una grande in-tensione allequilibrio. Si realizza cos una quantificazione delle qualit in un senso analogo a quello definito secoli prima da Oresme nella considerazione del moto uniformemente accelerato (velocit per tempo uguale spazio). La capacit estensiva (additiva) come la qualit cui si riferisce, lin-tensione invece intensiva (non additiva). Il prodotto una costante per le varie situazioni.

ne. Sulla base del principio di attrazione si possono spiegare tutti i fenomeni, considerando la tensione (espandibilit del fluido) e lattuazione creata dalle atmosfere. Anche quando si trovano di fronte cariche omonime, la tensione (con conseguente attrazione) si manifesta infatti secondo Volta verso altri corpi (anche laria) e quindi leffetto apparente di repulsione dovuto a queste attrazioni verso altre direzioni.

RESTAURO DI AFFRESCO SULLA CASA DI VOLTA A LOVENO DI MENAGGIO. Comune di Menaggio. [p. 283]

RISTRUTTURAZIONE DELLA TOMBA DI VOLTA A CAMNAGO. Circoscrizione 4 Camnago Volta, Como. [p. 283]

ADEGUAMENTO FUNZIONALE DEL TEMPIO VOLTIANO. Comune di Como. [p. 283] RIORGANIZZAZIONE E VALORIZZAZIONE DEGLI SPAZI ATTIGUI AL TEMPIO VOLTIANO. Comune di Como. [p. 284]

UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA, 1998-1999. Comune di Como. [p. 284] RESTAURI DELLE SALE DELLISTITUTO LOMBARDO, MILANO. [p. 284]
EVENTI, SPETTACOLI, CONFERENZE, PUBBLICAZIONI

Amministrazione Provinciale di Como. [p. 284]

RIORDINO DELLE COLLEZIONI SCIENTIFICHE DEL LICEO VOLTA, COMO.

CALENDARIO DEL CENTRO DI CULTURA SCIENTIFICA A. VOLTA, 1997. [p. 285]

A mio avviso questo programma di ricerca, qui molto sommariamente ipotizzato e delineato, che consente a Volta in tempi straordinariamente rapidi di reinterpretare le contrazioni delle rane osservate da Galvani e da lui, dopo molti anni di lavoro, spiegate sulla base dellipotesi di una irriducibile elettricit animale prodotta nel cervello, distribuita tramite i nervi e immagazzinata nei muscoli e sulla base dellelettrostatica tradizionale (muscoli come condensatori, contrazione come scarica). Volta vede infatti la rana come un rivelatore di tensioni elettriche e stabilisce che la tensione si genera al contatto tra superfici di conduttori di genere diverso, metalli o conduttori umidi. I metalli sono anche motori di elettricit. Cos lo sforzo a spingersi fuori, la grandezza elettrica intensiva consente a Volta di generaVOLTA 169

Questa analisi viene esposta da Volta gi nelle opere giovanili (in particolare nel De vi) e viene poi applicata anche alle leggi dei gas e al calore, con un accenno alla quantit di moto.

Il tipo di ragionamento, pur se Volta non sottolinea gli effetti del riequilibrio dei fluidi e non sottolinea il concetto di lavoro, legato a dei principi di equilibrio, di causa-effetto e di conservazione, a delle tendenze a ristabilire lequilibrio perturbato, tramite lattuazione di grandezze potenziali (virtuali). Non ci sono riferimenti al meccanicismo cartesiano, n alle forze newtoniane. Piuttosto una terminologia scolastica probabilmente mediata da Leibniz e Boscovich, e anche, per il caso della tensione, da Beccaria.

COMO E LESPOSIZIONE VOLTIANA DEL 1899 (Ristampa anastatica). [p. 285]

L. MARAZZI, CAMNAGO E LA TOMBA DI VOLTA (volume). [p. 285] UL TACUIN DI CUMASCH PAR UL PAR UL 1999. [p. 285] VOLTA E LA SUA pittura). [p. 285]
CITT

ALESSANDRO VOLTA 1799-1999 (Opuscolo a fumetti). Azienda Promozione Turistica, Como. [p. 285]

1998 E

(Concorso di

ENZO PIFFERI, SERIE DI CARTOLINE COMMEMORATIVE . p. 285] RADIODIFFUSIONI DELLASSOCIAZIONE RADIOAMATORI ITALIANI (PRIMA: 6 LUGLIO 1998) [p. 285] CALENDARIO DEL COMUNE 1999. [p. 285]
DI

ENZO PIFFERI, CALENDARIO PER LANNO VOLTIANO 1999. [p. 285]

COMO

LIDEALISTA MAGICO, spettacolo elettrostatico del Teatro Clandestino di Bologna, Teatro Nuovo di Rebbio. [p. 286]

MOSTRA ENERGIA...CHE MAGIA. Scuole elementari, Como, 1999 [p. 286]

RITORNO

XI CONCERTO DI CAPODANNO DEDICATO AD ALESSANDRO VOLTA, Teatro Sociale, Como. [p. 286]

FOLDER COMO CITT DI VOLTA. Comune di Como. [p. 286] CONCERTO PER ALESSANDRO VOLTA, Palazzo Volta, Como. Associazione Italia Nostra. [p. 286]

ATTO DI NASCITA DI A. VOLTA (ristampa anastatica). Camera di Commercio di Como. [p. 286]

lizzare il concetto di tensione in quello di elettro-mozione. Nonostante nella terminologia corrente si parli ancora di forza elettromotrice, ovvio che siamo entrati con Volta in una quantizzazione dei fenomeni elettrici legata a grandezze di tipo protoenergetico, ben lontane dal concetto newtoniano-coulombiano di forza. La fertilit dellapproccio voltiano quasi condurr a un altro rilevante risultato: la relazione tra tensione, corrente e resistenza (V=IR, ancora il prodotto tra una grandezza intensiva e una estensiva) che sar poi effettivamente formulata da Ohm. VOLTA. La linea di pensiero di Volta non riuscir a imporsi sul modello standard e sulla quantificazione coulombiana, ma rappresenter per tutto lOttocento un importante filone alternativo, che dimostrer ancora una notevole fertilit.
EREDIT SCIENTIFICA DI

RAPIA LA LUCE UNA FAVILLA AL SOLE, spettacolo in Piazza Volta, Como. Enel. [p. 286] MOSTRA-CONCORSO PER UN FRANCOBOLLO SU VOLTA E LA PILA. Universit di Pavia e Poste Italiane. [p.286]

1799-1999 BICENTENARIO DELLA INVENZIONE DELLA PILA DI ALESSANDRO VOLTA (BROCHURE DEL PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI VOLTIANE). Comitati Voltiani e Centro di Cultura Scientifica A. Volta. [p. 286] HIPPOCAMPUS, SPECIALE VOLTIANE, La Gru. [p. 287]

MOSTRA FILATELICA CITT DI COMO E A. VOLTA, CON CATALOGO. Club Esperia. [p. 286]

A TAVOLA CON VOLTA (opuscolo). Azienda di Promozione Turistica, Como. [p. 287] CONCERTI DEDICATI AL BICENTENARIO, PUBBLICAZIONE BRUNATE E GLI ITINERARI VOLTIANI E CARTOLINE DEI LUOGHI VOLTIANI (DISEGNI: A. PEDRAGLIO), IL NATALE DEL REDENTORE (esecuzione dellOratorio di L. Perosi, eseguito per la prima volta nel 1 Centenario della Pila). Cattedrale di Como. [p. 287]

QUANDO COMO HA CELEBRATO IL SUO ALESSANDRO VOLTA, Conferenza. Famiglia Comasca. [p. 287]

Associazione Appuntamenti Musicali Brunate. [p. 287]

Molte analogie con Volta si ritrovano nella teoria dei cicli di Sadi Carnot, ove di nuovo si parla di ristabilimento dellequilibrio perturbato: se la condizione di equilibrio del fluido calorico a una certa temperatura viene perturbata, il calorico tende a ritornare nella condizione iniziale, con una tendenza data proprio dalla temperatura (che svolge qui la funzione della tensione di Volta). Carnot considera che il lavoro utilizzabile dipende proprio da questa differenza di temperatura moltiplicata per la quantit di calore. Siamo di nuovo di fronte al prodotto tra una grandezza intensiva e una estensiva (L=QxT). Carnot quindi, anche se allinterno di un ragionamento di tipo energetico, non usa lo stesso modello concettuale di energia che avr successo in seguito, e che sar invece legato al lavoro meccanico, proprio in quegli anni definito dagli ingegneri francesi impegnati a concettualizzare la meccanica applicata alle macchine nella tradizione di Lazare Carnot, il padre di Sadi, come il prodotto della forza per lo spostamento. Anche Faraday presenta delle analogie con Volta: come la vis attractiva complementare alle atmosfere elettriche, cos le linee di forza (tubi di flusso che attirano e tendono ad allargarsi) sono complementari allo stato elettrotonico. Helmholtz sintetizza a met Ottocento le tradizioni leibniziana e newtoniana e, nel tentativo di esprimere un concetto nuovo, lenergia potenziale, parla di somma delle forze di tensione (Spannkraft), che ancora sono uguali al prodotto della forza per lo spostamento.

QUEL CUZZIN DEL VOLTA, Concorsi a cura della Famiglia Comasca. [p. 287]

MOSTRA DI RICORDI VOLTIANI IN COMO, ADDIO NOVECENTO. Bottega della Cornice, Como. [p. 287]

LUOGHI VOLTIANI E FUMETTI SU LA PROVINCIA DI COMO. Famiglia Comasca. [p. 287]

LA PILA, CAMNAGO VOLTA. Compagnia Teatrale Citt di Como. [p. 287]

Nella tradizione della fattorizzazione dellenergia, inaugurata da Rankine e sviluppata poi tra gli altri da Ostwald e Helm fino ad arrivare a Sommerfeld, il prodotto intensione-estensione trova il suo pi grande sviluppo, anche se non pi con la fertilit di risultati che avevano caratterizzato lopera di Volta.

P
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ER NON CONCLUDERE. Laugurio che queste brevi note, che comunque delineano un Volta filosofo della natura pi che costruttore di strumenti, possano, sulla base del lavoro intrapreso durante queste celebrazioni sulle fonti primarie e secondarie, potersi sviluppare nel corso di ampi e articolati dibattiti.

MANIFESTAZIONI

DEL

BICENTENARIO

DELLA

PILA

LA LUCE DI VOLTA (SCULTURA LUMINOSA DI MARIO MERZ), Porta Torre, Como. Comitato Comasco Fondazione Ratti. [p. 287]

ACQUISTO DI UNA SCULTURA IN MARMO DI CARRARA DI G. GRANDI RAFFIGURANTE ALESSANDRO VOLTA. Comitato Comasco. GELSIDE GUATTERINI, REPLICHE DI STRUMENTI VOLTIANI, COMO. [p. 289] [p. 289]

LA CHIAVE DI VOLTA. MOSTRA DIDATTICA VOLTIANA, Liceo Maiorana, Roma. [p. 288]
PAVESI DI CHIUSURA DELLE CELEBRAZIONI, 20 MARZO 2000.

1799-1999 OMAGGIO AD ALESSANDRO VOLTA NEL SECONDO CENTENARIO DELLA SCOPERTA DELLA PILA (CERIMONIA, OPUSCOLO). Associazione ex-allievi di Setificio, Como. [p. 291] EMISSIONE DI FRANCOBOLLO, Tempio Voltiano. Club Esperia, Como. [p. 292]

MARZO 2000: INVIO IN INTERNET DEL TESTO DELLA LETTERA DI VOLTA ALLA ROYAL SOCIETY DAL MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA DI MILANO. Comitato Comasco. [p. 288]

Universit di Pavia. [p. 288] 20

GIORNATE

COLLOCAZIONE DI UNA TARGA A RICORDO DELLA PRESENZA DI ALESSANDRO VOLTA ALLA S. MESSA NELLA CATTEDRALE DI COMO. Comitato Comasco. [p. 290] DONAZIONE DELLA LASTRA 1899 AL TEMPIO VOLTIANO. Associazione Amici dei Musei, Como. [p. 290] MERLETTO RAFFIGURANTE A. VOLTA. Dono dellAccademia Merletti De Amicis ai Musei Civici di Como. [p. 290]

STAMPA PROMOZIONALE SU CONFEZIONI TETRAPAK DI LATTE. Carnini. [p. 290]

INTITOLAZIONE AD A. VOLTA DELLA SALA CONFERENZE DELLOSSERVATORIO ASTRONOMICO DI SORMANO. Famiglia INTITOLAZIONE DI UN RODODENDRO AD ALESSANDRO VOLTA E MESSA A DIMORA AL TEMPIO VOLTIANO. Societ Ortofloricola Comense. [p. 292] Comasca. [p. 292]

PREMIO MARZIO TREMAGLIA, Bergamo. Comitato Nazionale, Universit di Pavia. [p. 288]
INTITOLAZIONI, TARGHE, OGGETTISTICA, VARIE

LOGO UFFICIALE DEL COMITATO REGIONALE. Telecom Italia. [p. 289]

TELECOM PER VOLTA, COLLEZIONE DEL BICENTENARIO. (Schede telefoniche con soggetti voltiani). Telecom Italia. [p. 289]

COLLOCAZIONE DELLA TARGA DELLO INSTITUTE OF ELECTRIC AND ELECTRONIC ENGINEERS (IEEE) AL TEMPIO VOLTIANO. [p. 291] PROMOZIONE DI INIZIATIVE INTESE A INTITOLARE LAEROPORTO MALPENSA A VOLTA. [p. 291]

ZETA-CARD TRILINGUE (INGLESE, TEDESCO, ITALIANO) SU VOLTA E LA SCIENZA ITALIANA: 30.000 COPIE DISTRIBUITE A EXPO 2000, HANNOVER. Centro di Cultura Scientifica A. Volta. [p. 292] VISITE GUIDATE COMO. [p. 292] SEGNALETICA 292]
AI LUOGHI VOLTIANI DI

TURISTICA VOLTIANA.

[p.

OGGETTISTICA. [p. 292]

RITORNO

VOLTA

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RICERCHE

STUDI

In qualche caso si trattato della semplice rilettura e ristampa di opere di Volta o su Volta, in altri del recupero di manoscritti e documenti a lui vicini, in altri ancora di lavori sulla sua opera di costruttore di strumenti per le proprie ricerche. Un posto a parte occupa limportante intervento di digitalizzazione delle opere di Volta, ovvero della loro messa a disposizione in formato elettronico per gli studiosi. RISTAMPA LETTERE DEL SIGNOR DON A. VOLTA Menaggio (Como), 1998.

Sulle tracce di una tradizione che si confermata a ogni ricorrenza voltiana, anche le Celebrazioni del Bicentenario della Pila hanno dedicato considerevole spazio alla ripresa e allo studio delle fonti dirette relative alla vita e allopera di Alessandro Volta.

ONTI STORICHE.

LARIA INFIAMMABILE DELLE PALUDI.

ANASTATICA DELLE

SUL-

Liceo Volta, Como. Contributo di ACSM SpA, Como.

Le lettere, gi pubblicate nel Volume dellEpistolario di Alessandro Volta, sono dedicate alla scoperta e allo studio del metano. Pubblicate nel 1777, esse ebbero allepoca una notevole diffusione, testimoniata da unedizione coeva in lingua tedesca. La ristampa di una copia in possesso della biblioteca del Liceo Volta di Como, stata curata su proposta di Mario Longatti dallo stesso istituto, che ebbe il grande scienziato come direttore e professore di fisica sperimentale negli anni della sua giovanile ascesa scientifica. Il lavoro completato da un saggio di Bruno Magatti, gi docente di fisica e matematica del Liceo Volta, e da Giorgio Luraschi, ordinario di Istituzioni di Diritto Romano nellUniversit dellInsubria e nellUniversit Cattolica di Milano. Dalla Lettera prima al Padre Carlo Giuseppe Campi C.R.S.:
CARISSIMO AMICO.

Dedica delle Lettere di Volta sullaria infiammabile. Sotto: La localit di Velleia, dove Volta osserv il fenomeno.

del bel Colle, cui bacia il Lambro il piede, ed a cui Colombano il nome diede, ove le viti in lascivetti intrichi sposate sono in vece dOlmi e Fichi
Redi Ditir.

Quando mi scriveste primamente della sorgente daria infiammabile da voi ritrovata sul principio dellautunno, e quindi conversammo alcuni giorni insieme, vi ricorder quanti discorsi, e quante congetture si fecero tra noi sul soggetto sempre pi meraviglioso ed interessante delle diverse specie daria, e particolarmente su quella da voi scoperta vicino

Como, li 14 Novembre, 1776.

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MANIFESTAZIONI

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BICENTENARIO

DELLA

PILA

e come gi ci disponevamo a recarci col in compagnia di qualche altro amatore della Storia Naturale per esaminare con agio e attentamente il fondo da cui viene tramandata cotestaria, lacqua attraverso alla quale essa gorgoglia, il terreno circostante, e le falde di quegli ubertosi amenissimi Poggi. Forse ad oggetto di conferir meco, voi vi portaste a Como; io sicuramente per associarmi a cosiffatta spedizione e studiosa ricerca, venni con voi a Milano. Quanto me ne sapesse male tosto che intesi svanito il bel progetto, io non vel so esprimere: buon per, che le idee allora concepite delle ricerche da farsi ne dintorni di quel luogo, mi partorirono, con minor dispendio, e facilit poco aspettata, un non inferiore anzi assai miglior successo. Che direste, sio vannunzio a prima giunta, che ho ritrovato e raccolto Aria infiammabile in altre parti, ove ebbi a portarmi nel corrente autunno, e persino qui a Casa mia? Che, ovunque io mi trovi, mi volga a destra o a sinistra, ho ben pochi passi a fare, perch la terra e lacqua mi forniscano aria infiammabile bella e preparata, e in quanta copia mi piaccia di volerne? Cos , Amico, lo svolgersi e salir su dal fondo attraverso allacqua vivi gorgogli di aria infiammabile, avvegnach sia un fenomeno estremamente curioso, in quanto ci sembra o raro, o quasi nuovo, e ci apre la via ad altre importanti ricerche, non , n debbe pi riputarsi cosa propria della sorgente da voi osservata, da poi che io ho raccolto di talaria in diversissimi siti, da laghi, da stagni, da fonti; ove per non si voglia aver in conto di singolar prerogativa il gorgogliare spontaneamente, e in copia grande, e tratto tratto, come fa laria del vostro fonte, quando negli altri conviene per lo pi eccitare il gorgoglio, con smuovere e rimestare il fondo. Mi richiamo con compiacenza il Verbano, che mi offr prima dogni altro lo spettacolo ricercato s, ma non isperato: quindi il mio Lario non sment la concepita e fondata aspettazione; alcuni rigagnoli poi, e alcune pozze la superarono di gran lunga. LETTERA DI A. VOLTA A SIR JOSEPH BANKS, 20 Ed., 1999. A cura di Gianni Bonera. 1800, C. Nani

MARZO

Camera di Commercio di Como, Contributo proprio. La Camera di Commercio di Como ha ritenuto di grande importanza commemorare la figura di Volta illustre concittadino contribuendo alla diffusione del suo pensiero, non solo tra gli scienziati, ma anche tra un pubblico pi vasto e, soprattutto, tra gli studenti. Ha pertanto pubblicato un opuscolo contenete il testo integrale, tradotto in italiano, della famosa lettera con la quale Volta, da Como, comunicava la sua invenzione al Presidente della Royal Society. Per aiutare nella comprensione e nellinterpretazione dei contenuti dellimportante documento, il testo della lettera preceduto da un saggio di Gianni Bonera. Dopo un lungo silenzio, di cui non cercher di scusarmi, ho il piacere di comunicarvi, Signore, e, per vostro mezzo, di comunicare alla Societ Reale alcuni stupendi risultati ai quali sono arrivato, perseguendo le mie esperienze sullelettricit eccitata dal semplice mutuo contatto di metalli di differente specie, e dal contatto di altri conduttori, differenti anchessi tra loro, sia liquidi, sia contenenti qualche umore al quale essi propriamente devono il loro potere conduttivo. Il principale di questi risultati, e che comprende presso a poco tutti gli altri, la costruzione di un apparecchio che per gli effetti, cio per la commozione che capace di far risentire nelle braccia, ecc., rassomiglia alle bottiRICERCHE
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Copertina della Lettera di Volta a Joseph Banks, pubblicata dalla Camera di Commercio di Como. Sotto: unillustrazione del commento di G. Bonera alla stessa Lettera (Istituto Lombardo).

STUDI

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In alto: Esperienza delle contrazioni sul parapetto del terrazzo, prima versione del secondo esperimento di Galvani (da M. Sirol, Galvani et le galvanisme, 1939, nelledizione della Lettera di Volta a Joseph Banks, pubblicata dalla Camera di Commercio di Como). In basso: Volta presenta la Pila a Napoleone (incisione ottocentesca).

glie di Leida e meglio ancora alle batterie elettriche debolmente caricate, che agiscono per senza posa, ossia la cui carica, dopo ciascuna esplosione, si ristabilisce da s stessa, in una parola, che fruisce di una carica indefettibile, dunazione, o impulso perpetuo sul fluido elettrico; ma che daltra parte ne differisce essenzialmente, sia per questazione continua che gli propria, sia perch, invece di consistere, come le bottiglie e le batterie elettriche ordinarie, in una o pi lamine isolanti, in strati sottili di quei corpi reputati essere i soli elettrici, armate di conduttori o corpi cos detti non elettrici, questo nuovo apparecchio formato unicamente di parecchi di questultimi corpi, scelti anche tra i migliori conduttori, e perci i pi lontani, secondo quanto si sempre creduto, dalla natura elettrica. S, lapparecchio di cui vi parlo e che senza dubbio vi meraviglier, non che linsieme di un numero di buoni conduttori di differente specie, disposti in modo particolare, 30, 40, 60 pezzi, o pi, di rame, o meglio dargento, applicati ciascuno a un pezzo di stagno, o, ci che molto meglio, di zinco, e un numero uguale di strati dacqua, o di qualche altro umore che sia miglior conduttore dellacqua semplice, come lacqua salata, la lisciva, ecc., o dei pezzi di cartone, di pelle ecc., bene imbevuti di questi umori: di tali strati interposti a ogni coppia o combinazione di due metalli differenti, una tale serie alternata, e sempre nel medesimo ordine di questi tre pezzi conduttori, ecco tutto ci che costituisce il mio nuovo strumento; che imita, come ho detto, gli effetti delle bottiglie di Leida, o delle batterie elettriche, dando la medesima commozione di queste; che in verit, rimane molto al di sotto delle attivit delle dette batterie caricate ad un alto grado, in quanto alla forma e al rumore delle esplosioni, alla scintilla, alla distanza alla quale si pu ottenere la scarica, ecc., eguagliando solamente gli effetti di una batteria caricata a un grado debolissimo, duna batteria tuttavia che ha una capacit immensa; ma che, daltra parte, sorpassa infinitamente la virt e il potere di queste medesime batterie, nel fatto che non ha bisogno, come queste, di essere caricata prima per mezzo di una elettricit, e perch capace di dare la commozione tutte le volte che lo si tocchi convenientemente, comunque frequenti siano questi toccamenti.

Questapparecchio simile nella sostanza, come far vedere, e simile per il modo come io lo costruisco, anche nella forma, allorgano elettrico naturale della torpedine, dellanguilla tremante, ecc., assai pi che alla bottiglia di Leida e alle note batterie elettriche, questo apparecchio, dico, vorrei chiamarlo organo elettrico artificiale.

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MANIFESTAZIONI

DEL

BICENTENARIO

DELLA

PILA

Bicentenary Edition in French, English, German and Italian of the letter to Sir Joseph Banks, 20 Marzo 1800 / Letter by A. Volta to Sir Joseph Banks of 20th March 1800. A cura di / Edited by Fabio Bevilacqua e Gianni Bonera. Universit di Pavia. Contributo del Comitato Regione Lombardia. Il 20 marzo 1800, Volta scrisse da Como una famosa lettera a sir Joseph Banks, Presidente della Royal Society di Londra, per annunciare linvenzione della Pila elettrica.

TACT OF CONDUCTING SUBSTANCES OF DIFFERENT KINDS.

ALESSANDRO VOLTA: ON

THE ELECTRICITY EXCITED BY THE MERE CON-

La lettera, scritta in francese, venne letta il 26 giugno del 1800 e pubblicata nella versione originale in francese nelle Philosophical Transactions del 1800, part I, p. 403 con il solo titolo in inglese On the electricity excited by the mere contact of conducting substances of different kinds in a letter from mr. Alexander Volta f. r. s. professor of natural philosophy in the University of Pavia, to the rt. hon. sir Joseph Banks bart. k. b. p. r. s.

Una ristampa anastatica della versione originale e delle due traduzioni in inglese e in tedesco, insieme a una nuova traduzione italiana della lettera stata realizzata con i caratteri della Hoepli e distribuita a tutti i partecipanti ai congressi internazionali che si sono tenuti a Pavia e Como, in occasione delle celebrazioni. Una breve introduzione a cura di Gianni Bonera e Fabio Bevilacqua completa lopera.

Una traduzione inglese venne successivamente pubblicata nel Phylosophical Magazine Vol 7, 1880, p. 289. Un breve sommario comparve nel Journal of Natural Philosophy, Chemistry, and the Arts di Nicholson nel mese di luglio 1800, e successivamente un estratto nel Volume XV della Bibliothque Britannique, n. 113-114. Nel 1899, primo centenario dellinvenzione, venne pubblicata una versione in tedesco nel volume 118 della serie Ostwalds Klassiker der exakten Wissenschaften (Leipzig, 1900).
In alto: Copertina delledizione multilingue della Lettera di Volta a Joseph Banks a cura dellUniversit di Pavia. In basso: una delle illustrazioni del volume, tratta dalla prima edizione tedesca della Lettera.

RICERCHE

STUDI

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In alto, nelle due pagine: Minuta della Lettera a Joseph Banks 20 marzo 1800 (Cart. volt. H47) e Minuta della prima parte della Memoria letta allInstitut de France 1801 (Cart. volt. J60), due dei manoscritti inventariati nel Regesto pubblicato dallIstituto Lombardo.

The apparatus to which I allude, and which will, no doubt, astonish you, is only the assemblage of a number of good conductors of different kinds arranged in a certain manner. Thirty, forty, sixty, or more pieces of copper, or rather silver, applied each to a piece of tin, or zinc, which is much better, and as many strata of water, or any other liquid which may be a better conductor, such as salt water, ley &c. or pieces of pasteboard, skin, &c. well soaked in these liquids; such strata interposed between every pair of combination of two different metals in an alternate series, and always in the same order of these three kinds of conductors, are all that is necessary for constituting my new instrument, which, as I have said, imitates the effects of the Leyden flask, or of electric batteries, by communicating the same shock as these do; but which, indeed, is far inferior to the activity of these batteries when highly charged, either in regard to the force and noise of the explosions, the spark, the distance at which the discharge may be effected, &c. as it equals only the effects of a battery very weakly charged, though of immense capacity: in other respects, however, it far surpasses the virtue and power of these batteries, as it has no need, like these, of being previously charged by means of foreign electricity, and as it is capable of giving a shock every time it is properly touched, however often it may be.

The principal of these results, which comprehend nearly all the rest, is the construction of an apparatus having a resemblance in its effects (that is to say, in the shock it is capable of making the arms, &c. experience) to the Leyden flask, or, rather, to an electric battery weakly charged acting incessantly, which should charge itself after each explosion; and, in a word, which should have an inexhaustible charge, a perpetual action or impulse on the electric fluid; but which differs from it essentially both by this continual action, which is peculiar to it, and because, instead of conflicting, like the common electric jars and batteries, of one or more insulating plates or thin strata of those bodies which are alone thought to be electric, armed with conductors, or bodies called non-electric, this new apparatus is formed merely of several of the latter bodies, chosen from among those which are the best conductors, and therefore the most remote, as has hitherto been believed, from the electric nature.

After a long silence, for which I shall offer no apology, I have the pleasure of communicating to you, and through you to the Royal Society, some striking results I have obtained in pursuing my experiments on electricity excited by the mere mutual contact of different kinds of metal, and even by that of other conductors, also different of each other, either liquid or containing some liquid, to which they are properly indebted for their conducting power.

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MANIFESTAZIONI

DEL

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To this apparatus, much more similar at bottom, as I shall show, and even such as I have constructed it, in its form to the natural electric organ of the torpedo or electric eel, &c. than to the Leyden flask and electric batteries, I would wish to give the name of the artificial electric organ. TOMASO BIANCHI, DELLA VITA DEL CONTE ALESSANDRO VOLTA (Ristampa anastatica). Promossa dal Comune di Torno, che diede i natali allautore della prima biografia di Alessandro Volta, questopera stata pubblicata anonima per la prima volta in Como nel 1829 a soli due anni dalla morte dello scienziato. Lautore il sacerdote, poeta e patriota Tomaso Bianchi. Fu uomo di ampia cultura, come testimoniano le numerose citazioni filosofiche, storiche, letterarie e mitologiche, nonch le descrizioni e citazioni di carattere scientifico (sono citati ben 84 scienziati che precedettero il Volta nelle ricerche sullelettricit).

Comune di Torno. Contributo proprio e del Comitato Comasco.

Come scrisse di lui lautore di unaltra famosa biografia di Volta Callisto Grandi (1899), il Sacerdote Tomaso Bianchi di Torno, pel primo scrisse la vita completa del Volta, stampata da C. Pietro Ostinelli nel 1829, e seguita da un carme scritto in morte del Volta, e distribuito il 12 marzo 1827, in occasione delle onoranze funebri IN DIE SEPTIMA celebrate pel Volta dai patrizi comensi in San Fedele. Se il Bianchi nella vita del Volta fosse stato men plutarchesco e men filosofo, sarebbe di certo il suo lavoro piaciuto di pi: ha per il merito dessere il primo in materia, e la sua fatica serv di falsa riga a quanti scrissero del Volta di poi. IL REGESTO DEI MANOSCRITTI VOLTIANI. Hoepli, Milano, 2002. Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere. A cura di Fabio Bevilacqua, Gianni Bonera, Alessandra Ferraresi, Universit di Pavia.

In occasione della presentazione del volume il 28 maggio 1999 a Torno (Como), Antonio Spallino ha tenuto la relazione Alessandro Volta scienziato e cittadino, pubblicata alle pp. 204-215 del presente volume.

Contributo del Comitato Nazionale.

NellArchivio dellIstituto Lombardo conservato il manoscritto denominato Regesto del Cartellario Voltiano. Si tratta dellinventario dei manoscritti scientifici di Alessandro Volta acquistati nel 1861 dallIstituto Lombardo. Compilato fra il 1902 e il 1908 dal pronipote

In basso nelle due pagine, da sinistra, illustrazioni della ristampa anastatica della Vita di Volta di Tomaso Bianchi: Antiporta con ritratto di Volta, Copley Medal (recto e verso), Medaglia dellInstitut de France a Volta Membro associato straniero (recto e verso), Frontespizio dellopera.

RICERCHE

STUDI

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Ora trascritto secondo criteri strettamente conservativi, in modo che redazione e impaginazione fossero assolutamente fedeli alloriginale, viene pubblicato per la prima volta in collaborazione con lUniversit di Pavia. Ledizione a stampa stata arricchita da un essenziale apparato di note e da appendici bibliografiche ed esplicative che agevolano la consultazione.

omonimo di Alessandro Volta, fornisce per ogni manoscritto il contenuto, la consistenza e lo stato di conservazione, spesso dando anche informazioni storiche, archivistiche, bibliografiche.

Oltre a costituire uno strumento per orientarsi allinterno dellArchivio Volta dellIstituto, il Regesto fornisce interessanti informazioni sul patrimonio archivistico di interesse custodito presso lArchivio di Stato di Milano (oggetto di una ricognizione effettuata da Alessandro Volta jr.) e di avere notizia di documenti inutilizzati per la stesura dellEdizione Nazionale delle Opere di Volta. LETTERA firmata dal Ministro C.te Firmian Milano 22 Ott.bre 1774 OGGETTO: Nomina di provvisoria destinazione del Volta a Reggente le scuole di Como

APPUNTI: Agli Archivi di Stato di Milano (ASM) esiste listanza autografa del Volta senza data, ma che devessere dellestate 1774, in cui egli domanda al Governatore Ministro di essere considerato quale aspirante allinsegnamento nelle R. Scuole di Como. Ivi esiste pure il ringraziamento a S.E. in data Como 30 Ott. 1774 per la nomina a Reggente. Il successivo autunno domand il Volta anche la Cattedra dellinsegnamento della Fisica collesonero degli esami di concorso e subito lotteneva (Decreto 1 nov. 1775) mentre con altra nota il C.te di Firmian (23 Maggio 1775) imponevasi lobbligo di nuovo concorso per tutti gli insegnanti provvisori eccenzion fatta pel Volta.

Minuta della seconda parte della Memoria letta allInstitut de France 1801 (Cart. volt. J62) e Minuta del brano iniziale della lettera a Joseph Banks, versione in italiano, 20 marzo 1800 (Cart. volt. E44): due dei manoscritti inventariati nel Regesto pubblicato dallIstituto Lombardo.

GLI STRUMENTI DEL GABINETTO DI FISICA E LINVENTARIO DEL GABINETTO 1790-94 (Manoscritto inedito). Universit di Pavia, Istituto Lombardo. A cura di Fabio Bevilacqua e Giuliano Bellodi. Contributo del Comitato Nazionale. Il libro si propone innanzitutto come catalogo degli strumenti conservati presso il Gabinetto di Fisica di Alessandro Volta del Museo per la Storia dellUniversit di Pavia ricostruito in occasione delle celebrazioni per il bicentenario dellinvenzione della Pila. Ciascuna voce corredata di fotografie, disegni originali, schede e descrizione.

Infine viene pubblicato, in copia anastatica, linventario originale degli strumenti stessi, redatto nel 1790-94 e contenente note e appunti dello stesso Volta.
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DEL

presente inoltre un saggio di Giuliano Bellodi e di Paolo Brenni, che ricostruisce la storia del Gabinetto e dei suoi strumenti.

Precede il catalogo una ricca antologia tratta dagli scritti di Volta, attraverso la quale si possono ripercorrere le tappe che hanno portato lo scienziato allinvenzione dei suoi strumenti.

Tali strumenti, in parte ideati e fatti costruire dallo stesso Volta e in parte da lui raccolti nel corso della sua lunga permanenza presso lUniversit, sono presentati attraverso schede dettagliate che ne descrivono la struttura e il funzionamento e sono corredate da fotografie e da riproduzioni in 3D degli strumenti stessi.

BICENTENARIO

DELLA

PILA

LA STRUMENTAZIONE VOLTIANA. Universit di Pavia, Istituto Lombardo. A cura di Gianni Bonera. Contributo del Comitato Nazionale. In occasione delle celebrazioni del primo centenario dellinvenzione della Pila (Como 1899) il congresso internazionale degli elettricisti su proposta del dr. A.Volta jr., pronipote del grande fisico, approvava un ordine del giorno nel quale si facevano voti affinch il governo prendesse in benevole considerazioni lopportunit di riunire in ununica pubblicazione tutte le opere di Alessandro Volta, continuando cos liniziativa presa colla pubblicazione delle opere di Galileo.

Le Opere di Alessandro Volta (7 volumi) furono pubblicate a partire dal 1918. Alle Opere seguirono i 5 volumi dellEpistolario, le Aggiunte alle Opere e allEpistolario nel 1966 e finalmente nel 1974 gli Indici delle Opere e dellEpistolario.

Gli strumenti scientifici antichi infatti, a lungo tempo trascurati o spesso semplicemente considerati come sacre reliquie dei grandi da qualche anno suscitano un interesse sempre maggiore fra gli storici della scienza. Recenti approcci storiografici, attenti in modo particolare all'evoluzione delle pratiche di laboratorio, alla trasmissione delle conoscenze scientifiche, alle interazioni fra laboratori e officine, considerano oggi gli strumenti scientifici come testimonianze materiali indispensabili per il ricercatore. Questo crescente interesse si sviluppato anche in Italia dove negli ultimi anni numerosissime collezioni scientifiche sono state restaurate, catalogate e studiate. Purtroppo ancora poco o nulla si fatto relativamente agli strumenti di Alessandro Volta, sui quali non esistono praticamente pubblicazioni recenti, ma solo scritti risalenti alle precedenti celebrazioni.

In occasione del secondo centenario, a completamento dellauspicio del 1899, si realizzata la pubblicazione di un volume dedicato alla Strumentazione Voltiana, cio una raccolta antologica di tutti gli scritti voltiani relativi agli strumenti scientifici utilizzati e/o realizzati dal Volta durante la sua attivit di ricerca.

La pubblicazione rappresenta quindi uno strumento di ricerca essenziale per i ricercatori e gli storici che intenderanno approfondire lorigine della scienza elettrica e in particolare lopera e la personalit del grande scienziato italiano. S. STRATICO, DE FLUIDI ELASTICI PERMANENTI: STORIA DI UN MANOSCRITVOLTA. Hoepli, 2001. A cura di Franco Giudice e Marco Ciardi. Universit di Pavia. Contributo del Comitato Regione Lombardia e del Comitato Pavese.

TO ATTRIBUITO A

In alto: Scorcio del nuovo allestimento del Gabinetto di Volta allUniversit di Pavia, dove sono raccolti numerosi strumenti voltiani. In basso: Copertina del Volume sul manoscritto di Stratico.

Con il titolo De fluidi elastici permanenti conservato nelle Archives de lAcadmie des Sciences di Parigi un manoscritto, datato al 1777 e attribuito ad Alessandro Volta. In realt, sia la datazione sia la paternit del testo sono erronee. Un attento esame del manoscritto e una serie di verifiche documentarie, di cui i curatori danno ampiamente conto nellintroduzione del testo qui pubblicato, hanno consentito di appurare che lautore del testo, redatto fra il 1783 ed il 1784, non Volta, ma Simone Stratico (1733-1834). Stratico fu docente di Matematica, Teoria Nautica e Fisica sperimentale alluniversit di Padova e, per un breve periodo (1801-1803), sostitu Volta a Pavia.

La presente pubblicazione, in assoluto la prima edizione a stampa, si basa sul manoscritto della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, dove
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RICERCHE

STUDI

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conservata la maggior parte degli inediti di Stratico. Il manoscritto parigino, infatti, una copia delle varie redazioni della Marciana di Venezia. CATALOGO DELLA BIBLIOTECA VOLTIANA. Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere. Contributo del Comitato Nazionale. conservato presso lIstituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere un fondo librario comunemente conosciuto come Biblioteca Volta, contenente tutte le pubblicazioni finora stampate che parlano del Volta e delle sue scoperte (Commissione Reale per lEdizione Nazionale delle Opere di Volta, seduta 30 aprile 1921). Il fondo custodito nella sala dedicata ad Alessandro Volta, situata al 1 piano di Palazzo Landriani, restaurata nellambito delle attuali celebrazioni. LIstituto ha ritenuto opportuno far conoscere lesistenza di questo fondo rendendolo consultabile in Rete al proprio sito www.istitutolombardo.it. DIGITALIZZAZIONE DELLE OPERE DI VOLTA. Istituto Lombardo, Universit di Pavia. Comitato Scientifico: Alberto Gigli Berzolari, Ettore Cau (Istituto Lombardo), Fabio Bevilacqua, Gianni Bonera (Universit di Pavia). Contributo del Comitato Nazionale.
I due volumi degli Indici, che costituiscono oggi un utilissimo strumento di accesso al pensiero dello scienziato, hanno trovato nella forma ipertestuale una collocazione naturale e un notevole valore aggiunto. In particolare sono state realizzate nuove forme di indicizzazione: cronologica (timeline), geografica (atlas), ricerca per titoli e per parole chiave, selezione di elementi grafici e multimediali.

Frontespizio dellEdizione Nazionale delle Opere di Volta. In basso: Copertina del Regesto dei manoscritti del Cartellario Voltiano (Istituto Lombardo, Hoepli, 2002).

Il Cd-Rom realizzato stato messo a disposizione di biblioteche e studiosi e si sta provvedendo al suo eventuale inserimento in rete.

I problemi storiografici ed epistemologici relativi al rapporto tra scoperta e invenzione, teoria ed esperimento, sviluppo e soluzione dei dibattiti scientifici, interpretazioni alternative di dati sperimentali, passaggio dalla filosofia naturale a discipline scientifiche, sviluppo di paradigmi alternativi a quelli dominanti, ruolo della tecnologia dellepoca nella costruzione di strumenti, influenza di fattori istituzionali e socio-politici, trovano nel caso storico delle conquiste voltiane ampia materia per sviluppi e approfondimenti. In un periodo di rinnovato interesse per la cultura storico-scientifica e per le collaborazioni internazionali di gran rammarico non poter adeguatamente promuovere l'interesse per uno dei maggiori rappresentanti del pensiero scientifico italiano, soprattutto in considerazione dellenorme lavoro fatto a suo tempo dalla Commissione Nazionale e da tutti i collaboratori. Sarebbe stato eccessivamente oneroso e forse ormai anacronistico pensare a una ristampa delle opere; per i quattordici volumi in oggetto non solo la riproduzione, ma anche la spedizione e la conservazione costituiscono un gravoso impegno.

Questa limitazione si mostrata particolarmente grave proprio in occasione delle celebrazioni voltiane: risultati recenti nel campo della Storia della Scienza mostrano il rinnovato interesse per le teorie, gli strumenti, gli esperimenti e i risultati di Volta, che confermano tutta la loro attualit.

LEdizione Nazionale delle Opere di Alessandro Volta, che comprende i sette volumi di Memorie, i cinque volumi dellEpistolario, il volume di Aggiunte e i due volumi degli Indici, da tempo fuori commercio. Ci limita fortemente la possibilit di diffusione del pensiero dello scienziato in Italia e allestero non solo tra gli studiosi, ma anche tra gli studenti, tra gli utenti delle biblioteche e presso un pubblico pi vasto.

Nel caso delle Opere di Volta la digitalizzazione ha costituito quindi una via di grande interesse, perch opportuni sistemi di schedatura del materiale consentono lindicizzazione degli argomenti, dei luoghi, dei personaggi, che possono quindi essere facilmente reperiti e messi in relazione tra loro.
180 MANIFESTAZIONI
DEL

BICENTENARIO

DELLA

PILA

Iniziativa del Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenaro dellinvenzione della Pila elettrica ad opera di Alessandro Volta, a cura di Luigi Dadda. Le memorie scientifiche di Alessandro Volta sono numerosissime e sono in buona parte sotto forma di lettere a colleghi sia italiani sia stranieri (francesi, tedeschi, olandesi, inglesi). Le lingue usate da Volta sono state principalmente litaliano e il francese, con linglese, il tedesco e il latino. sorprendente, per il profano della storia della scienza, constatare l'intensit dei rapporti epistolari tra gli scienziati europei dellepoca.
Manoscritti inventariati nel Regesto pubblicato dallIstituto Lombardo: in alto, Sperienze con il mortaio elettrico (verso sotto il disegno riportato un anagramma; Cart. volt. I2); in basso, Sperienze con il mortaio elettrico (recto, prima pagina; Cart. volt. I2)

RELATIVE ALLINVENZIONE DELLA

TRADUZIONE

IN LINGUA INGLESE DELLE LETTERE DI

PILA

ALESSANDRO VOLTA

Per il ruolo di lingua franca scientifica oggi svolto dallinglese, parso utile al Comitato Nazionale per le celebrazioni del Bicentenario della Pila di promuovere la traduzione in inglese delle lettere e memorie che costituiscono il primo volume dellEdizione nazionale, comprendente gli scritti relativi alla Pila, cio (con le parole dei curatori del volume) lepopea della pila.

Nel 1902 si inizi una classificazione degli scritti con la compilazione di un Regesto del Cartellario Voltiano manoscritto (si veda sopra) e si diede poi seguito alla stampa di una parte rilevante di essi. Le Opere di Alessandro Volta, Edizione Nazionale comprendono 7 volumi, seguite da un Epistolario di Alessandro Volta in 5 volumi, da unAggiunta alle Opere ed all'Epistolario di Alessandro Volta in un volume e infine dagli Indici delle Opere e dell'Epistolario di Alessandro Volta, Edizione Nazionale in 2 volumi.

Gli scritti di Alessandro Volta sono raccolti presso lIstituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere, di cui Volta fu il primo Presidente.

Egli inizia nel 1792 ripetendo e perfezionando le esperienze di Galvani e presto si convince che le esperienze stesse di Galvani, insieme alle nuove di Sua concezione, ricevono spiegazione senza ricorrere al nuovo concetto di elettricit animale suggerito da Galvani. Si tratta infatti della normale e nota elettricit, non di origine animale, bens attribuibile al contatto di due sostanze opportunamente diverse. La rana non altro che un elettrometro di tipo nuovo, straordinariamente pi sensibile degli ordinari elettrometri allora usati. A conferma di ci Volta concepisce nuovi esperimenti e, in particolare, mostra che si possono utilizzare allo scopo altri modi di rilevazione sperimentale dei nuovi fenomeni, impercettibili con gli ordinari elettrometri e sempre, comunque di natura animale, come la lingua o gli occhi di Volta stesso, ampiamente usati in molti esperimenti.
RICERCHE
E

Le memorie o lettere dell'elenco che segue riprodotto con lievi modifiche dagli indici dei volumi sono indicate con titoli spesso generici. Si vuole qui tratteggiare a grandi linee l'evoluzione delle idee e dei risultati esposti da Volta.

Un gruppo di fisici e ingegneri, docenti e ricercatori di universit italiane e straniere si offerto per la traduzione. I loro nomi figurano al termine dei testi tradotti nonch nell'indice che segue. La traduzione non compito facile. Si tratta di comprendere innanzitutto bene i complessi concetti e le considerazioni scientifiche dell'epoca per poi tradurne il senso in modo scientificamente fedele. A tutti i colleghi che hanno voluto collaborare all'impresa esprimo anche a nome del Comitato Nazionale i pi vivi ringraziamenti.

STUDI

181

Egli si dedica poi a un lungo lavoro di classificazione delle sostanze, sia esistenti in natura sia artificiali come le leghe metalliche, pervenendo a determinare cos il criterio per la migliore scelta delle sostanze con cui ottenere la messa in modo continuo del fluido elettrico (che poi chiamer corrente elettrica). Tra le sostanze investigate vi sono i conduttori umidi. Si noti che Volta non dispone di nessun modello del funzionamento di tali conduttori umidi (che oggi noi chiamiamo elettroliti): si tenga presente che una teoria soddisfacente della Pila si ebbe oltre un secolo dopo la sua invenzione. Nel corso delle ricerche Volta studia tra l'altro i circuiti elettrici composti da una catena chiusa di conduttori di vario tipo (tra gli altri il carbone di legna) analizzandone accuratamente le propriet.

Sperienze con il mortaio elettrico (recto, seconda pagina; Cart. volt. I2).

La fase finale di questo periodo della ricerca voltiana si concentra sulla possibilit di sommare gli effetti (cio, le forze elettromotrici) di pi contatti e, in tale ricerca, Egli si rif alla torpedine, un pesce che riesce a generare tensioni elettriche ben maggiori di quelle offerte dai singoli contatti. Egli giunge infine alla soluzione, tanto straordinariamente geniale quanto semplice, che lo conduce finalmente a una pila, traballante ma funzionante, di dischi di rame, di zinco (o argento) e di feltro imbevuto di acqua salata: la Pila di Volta! Seguono due lettere di Volta non incluse nel Volume I, ma che si ritenuto opportuno associare qui alle altre per mostrare come, dopo linvenzione basilare della Pila, Volta si sia occupato di problemi emersi dal suo uso e dalle sperimentazioni indagando ulteriormente su vari aspetti anche teorici.

Tali indagini segnano linizio di un dibattito sulla teoria della Pila, che vede coinvolti i fisici e gli elettrochimici del secolo XIX (Davy, Faraday, Lord Kelvin, Helmholtz, Nernst, Ostwald, Gibb, e molti altri) schierati su due fronti: quello che si caratterizza per la teoria del contatto (effetto Volta) e quello che adotta una teoria chimica. La controversia ha termine intorno al 1930 senza vinti n vincitori: la complessit e la variet dei casi richiede i due punti di vista. Una Nota per i lettori italiani: queste traduzioni in lingua inglese sono state pensate soprattutto per i lettori stranieri. Tuttavia, a nostro avviso, un lettore italiano, che conosca linglese scritto, potrebbe trovare comodo leggere le traduzioni. Infatti, litaliano di Volta, e soprattutto il francese (oltre che il latino) non si prestano a una lettura scorrevole (sono le lingue di oltre due secoli fa).
182 MANIFESTAZIONI BICENTENARIO PILA

, Nella lettera a Martino van Marum, dal Volume IV Volta enuncia quella che sar chiamata poi legge di Ohm e, inoltre, ipotizza lidentit, per quanto riguarda gli effetti chimici prodotti, del fluido elettrico indipendentemente dal fatto che sia generato da una Pila, da una batteria di condensatori o da una macchina a strofinamento. Anticipa la prima legge di Faraday sulla stechiometria elettrochimica e propone di valutare la quantit di fluido elettrico prodotta da due diversi generatori sulla base degli effetti chimici conseguenti alla circolazione di corrente.

Nella lettera ai redattori della Biblioteca Britannica, dal Volume II, Volta respinge laccusa di aver preso in considerazione come sede della forza elettromotrice della Pila solo i contatti intermetallici, ritenendo importante anche il contatto metallo-elettrolita e quello interliquido. Illustra poi il principio alla base della tecnica che oggi chiamiamo della protezione catodica.

DEL

DELLA

www.istituto.lombardo.it Buona lettura!

Infine, ecco lindirizzo Web nel quale si potranno trovare le traduzioni. Luigi Dadda

Presidente del Comitato Nazionale per le celebrazioni del Bicentenario dellinvenzione della Pila ad opera di Alessandro Volta

1792, 8 Aprile I. Lettera sopra lelettricit animale al dott. Baronio Lettera a M.me de Nanteuil 1792, 5 Maggio II. Memoria prima sullelettricit animale. Discorso recitato nellaula dellUniversit di Pavia in occasione di una promozione 1792, 14 Maggio III. Memoria seconda sullelettricit animale 1792
[traduzione di Mauro Santomauro, Politecnico di Milano] [traduzione di Vito Svelto, Universit di Pavia]

LETTERE

TRADOTTE DAL VOLUME

Omaggio al Sig. de Saussure per la sua salita alla Cima del Monte Bianco e le esperienze ivi fatte nei primi di agosto del 1787 (Cart. volt. B9, Istituto Lombardo).

[traduzione di Franco Bassani, Universit degli Studi di Pavia, Presidente della Societ italiana di Fisica]

IV Addizione alla memoria seconda sullelettricit animale .

1792, 20 Aprile . 5 Maggio V Giornale delle sperienze sulla sensibilit elettroscopica . delle rane VI.Preparazione delle rane per le sperienze sullelettricit animale, ossia spontanea 1792, estate VII. Risposta alla domanda dellabate Tommaselli VIII. Due lettere a Martino van Marum: 1792, 30 Agosto (A) Lettera prima, da Como 1792, 11 Ottobre (B) Lettera seconda
[traduzione di Giuseppe Longo, Universit di Trieste] [traduzione di Vito Amoia, Politecnico di Milano]

[traduzione di Lucio Fregonese, Universit degli Studi di Pavia]

[traduzione di Sergio Carr, Politecnico di Milano]

1792, Novembre IX. Nuove osservazioni sullelettricit animale 1792, 24 Novembre


RICERCHE
E

[traduzione di Luigi Dadda, Politecnico di Milano]

[traduzione di Luigi Dadda, Politecnico di Milano]

STUDI

183

X. Memoria terza sullelettricit animale, compresa in alcune lettere: (Lettera 1 al sig. Aldini, Professore a Bologna) 1792, fine XI. Observationum circa electricitatem animalem specimen
[traduzione di Luigi Dadda, Politecnico di Milano]

Lettera di J. Sperges a Volta, in latino, Vindobona XVI, calendas Juni 1779 (Cart. volt. P5).

XII. Account on some discoveries made by Mr. Galvani of Bologna, with Experiments and Observations on them, in two letters to Mr. Tiberio Cavallo (e seguito): 1792, 13 Settembre (A) Lettera prima 1792, 25 Ottobre (B) Lettera seconda 1793, 20 Maggio (C) Seguito in forma di lettera particolare a Tiberio Cavallo, da Pavia (D) Seguito in forma di Memoria
[traduzione di Emilio e Laura Gatti, Politecnico di Milano] [traduzione di Luigi Dadda e Mariagiovanna Sami, Politecnico di Milano] [traduzione di Bruno Taccardi, Utah University, USA]

[traduzione di Giovanni Orlandi, Universit degli Studi di Milano]

1795, 30 Marzo XIII. Lettera al Cav. Banks, da Pavia XIV Nuova memoria sullelettricit animale, in alcune lettere al Sig. Ab. Anton MariaVassalli: 1794, 10 Febbraio (A) Lettera prima 1794,
[traduzione di Ivo De Lotto, Universit degli Studi di Pavia]

(B) Lettera seconda

1795, 27 Ottobre (C) Lettera terza, da Pavia 1795, 20 Dicembre (D) Lettera quarta, da Pavia

[traduzione di Ivo De Lotto, Universit degli Studi di Pavia]

1795, autunno (E) Lettera quinta, da Como

[traduzione di Ugo Facchini, Universit degli Studi di Milano]

1795, 13 Aprile XV Lettera ad Orazio Delfico, da Pavia .

[traduzione di Attilio Rigamonti, Universit degli Studi di Pavia]

[traduzione di Andrea Silvestri, Politecnico di Milano]

184

MANIFESTAZIONI

DEL

BICENTENARIO

DELLA

PILA

XVI. Lettere al prof. Francesco Mocchetti: 1795, 5 Giugno (A) Lettera prima 1795, Agosto (A) Lettera seconda

[traduzione di Luigi Dadda, Politecnico di Milano]

1796, 29 Gennaio XVII. Lettera ad Antonio Maria Vassalli, da Pavia

[traduzione di Luigi Dadda, Politecnico di Milano]

XVIII. Sul galvanismo, ossia sullelettricit eccitata dal contatto de conduttori dissimili. Tre lettere al prof. Gren di Halla, ed Appendice: 1796, 1 Agosto (A) Estratto di lettera 1796, Agosto (B) Lettera seconda 1797, Marzo (C) Lettera terza 1797-1799 (D) Frammenti di appunti e risultati di esperienze sulla forza elettromotrice di contatto fatta specialmente con piattelli 1796 (autunno) 1797 XIX. Mmoire sur llectricit excite par le contact mutuel des conducteurs mme les plus parfaits, en une suite de lettres au docteur Van Marum: (A)
[traduzione di Marco Somalvico, Politecnico di Milano]

[traduzione di Domenico e Giuliarachele Ferrari, Universit Cattolica a Piacenza e California University at Berkeley, USA]

Risposta di Volta alle osservazioni di Nicholson sulla teoria della Pila (Cart. volt. L25, p. 10, Istituto Lombardo).

(B) XX. Lettere al cittadino Aldini intorno alla pretesa elettricit animale nelle sperienze del galvanismo, con Appendice: 1798, Aprile (A) Lettera prima (B) Lettera seconda
[traduzione di Sigfrido Leschiutta, Istituto Galileo Ferraris, Torino]

1798, Ottobre XXI. Minuta di lettera al prof. Brugnatelli, da Como

[traduzione di Giorgio Goggi, Universit degli Studi di Pavia e CERN, Ginevra]

1800, 20 Marzo XXII. On the Electricity excited by the mere contact of conducting substances of different kinds. In a letter from Mr Alexander Volta, to the Rt. Hon. Sir Joseph Banks

[traduzione di Fabio Bevilacqua, Universit degli Studi di Pavia]

RICERCHE

STUDI

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LETTERA TRADOTTA DEL VOLUME II 1802, 18 Marzo XXX. Lettera ai Redattori della Biblioteca britannica

[traduzione di Bruno Mazza e Pietro Pedeferri, Politecnico di Milano]


TRADOTTA DEL VOLUME

1802, 22 Giugno LXXIII. Lettera a Martino van Marum, da Como. SAGGIO


DI TRADUZIONE

LETTERA

IV

[traduzione di Bruno Mazza e Pietro Pedeferri, Politecnico di Milano]

1792, fine

In the early spring of this year now approaching its end, I was recalled to electricity by the occasion of the really extraordinary phenomena which the famous Galvani, professor at Bologna, discovered in his tests and described, and by which he apparently proved the permanent effectiveness, in animals of any species, of some electricity produced by their organisms themselves through spontaneous, vital energy; which would mean that an electrical fluid, once its balance has been broken by nature, is no more at rest in the nerves, but permanently keeps in some sort of movement, that is, in the endeavour to expand from such
OBSERVATIONUM CIRCA ELECTRICITATEM ANIMALEM SPECIMEN
Ineunte vere hujus jam prope labentis anni revocabar ad electricitatem, occasione phaenomenorum oppido mirabilium, quae suis tentaminibus Cl. Galvanius, Bononiensis Professor, detexit descripsitque, quibusque evicisse videtur, vigere perpetuo in animalibus cujusque speciei aliquam electricitatem ab ipsis et in ipsis organis vi vitae sponte concitatam; scilicet fluidum electricum, rupto naturaliter aequilibrio, in nervis jam non quiescere, sed esse in continuo aliquo motu aut sese ex hac in aliam partem, quatenus redundant vel deficit, effundendi nisu. Quare experimenta illa omnia Galvanii primum iteravi, tum deduca ex iis consectaria ad examen revocavi, novis precipue institutis de industria tentaminibus, quibus multa detegere nobis datum est, quae ipsum GALVANIUM aliosque physicos, eandem post illum viam ingressos, fugerunt. Inter praecipuas quaestiones nondum constitutum est, num in experimentis Galvanii validissimae, qua excitantur, contractio-

XI. Observationum circa electricitatem animalem specimen

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MANIFESTAZIONI

DEL

BICENTENARIO

DELLA

PILA

part to such other until it overflows or reduces. I therefore, first, repeated all Galvani's experiments, and then submitted to a fresh examination the conclusions which had been drawn from them, having above all established new ad hoc tests, whereby it was possible for us to discover many things which Galvani himself and other physisists who after him had taken the same route, had overlooked.

Among the main questions, one has not yet been settled: whether , in Galvani's experiments, the violent muscular contractions and movements of limbs which are aroused by the double contact of some metal with muscles on the one side in nerves in the animal properly dissected and prepared movements undoubtedly due to an electric fluid rushing from one side to the other along a conductive arc , come to pass because such a fluid is conveyed towards this or that side by itself, that is by the very energy of animal organs, in which case, as the famous Galvani maintains, it would be worth speaking of electricity in animals, [...] or whether, as I already thoroughly proved, the [] metals used in the experiments, when they are approached and aptly brought into contact with parts of animals full of juice, by themselves and by their sheer power can stir, agitate, impel an electric fluid otherwise inert, so that animal organs play only a passive role. I for my part convincingly demonstrated, with recent, indubitable experiments, that metals, indeed also pieces of wooden charcoal, are not only very perfect conductors, but stimulants too of electricity by way of simple contact.[]
[traduzione dal latino di Giovanni Orlandi, Universit degli Studi di Milano]

Tavola dagli Atti della Fondazione scientifica Cagnola (Vol. II, 1860), che illustra lapplicazione di corrente elettrica a fini terapeutici.
nes musculorum, et artuum motus, ob duplicem metalli attactum hinc musculo, inde nervo animalis rite dissecti ac praeparati, qui motus electrico fluido, ab una ad aliam partem per arcum conductorem irrumpenti, deberi, vix est qui dubitet, ideo eveniant, quod hocce fluidum sponte, seu vi ipsa organorum animalium ad hanc vel illam partem tendat, quo in casu vera, ac propria animalis electricitas dici mereretur, quodque Cl. GALVANIUS tuetur; num, inquam, aliquando saltem hoc ita fiat, an, quod pluribus in casibus aliter evenire jam prorsus demonstravi, metalla in experimentis adhibita, cum partibus animalium succo plenis admoventur, atque apte applicantur, per se ac propria virtute fluidum electricum, alias quietum, turbare, concitare, pellere queant, adeo, ut organa animalia non nisi passive sese habeant. Equidem metalla, quin et carbones lignorum optimos non solum perfectissima esse electricitatis deferentia, verum et jam excitantia ope simplicis contactus, indubiis nuper experimentis evici.

RICERCHE

STUDI

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Attualmente lIstituto comprende ottantadue membri effettivi, ottantadue soci corrispondenti residenti, ottanta soci corrispondenti non residenti, sessanta membri stranieri e si compone di due classi: Classe di Scienze matematiche e naturali e Classe di Scienze morali, suddivise rispettivamente in Scienze Matematiche, Chimica e Fisica, Ingegneria e Architettura, Scienze Naturali, Medicina; Filologia e Linguistica, Scienze Storiche e Filosofiche, Scienze Giuridiche, Politiche ed Economiche. Lo Statuto del 1989 fra le modalit di cooptazione, in presenza di particolari requisiti, permette lelezione di membri in soprannumero.

LISTITUTO LOMBARDO

OGGI

LIstituto Lombardo creato nel 1797 da Napoleone su modello dellInstitut de France con il compito di raccogliere le scoperte, e perfezionare le arti e le scienze.

LISTITUTO LOMBARDO ACCADEMIA

DI

SCIENZE

LETTERE

La sede fissata a Bologna e il regolamento prevede trenta membri pensionati e trenta onorari, con membri associati italiani ed esteri, suddivisi in tre sezioni: scienze fisiche e matematiche, scienze morali e politiche, letteratura e belle arti.

Attuale presidente il professor Antonio Padoa Schioppa, Vicepresidente il professor Emilio Gatti. Cancelliere dellIstituto la dottoressa Adele Robbiati Bianchi. LIstituto funziona senza interruzione dalle origini e la sua attivit, come in passato, consiste in riunioni accademiche nelle quali vengono presentate, discusse e approvate per la stampa ricerche e lavori originali; in Convegni

Il 16 novembre 1802 Napoleone nomina i primi trenta membri, fra i quali figurano: Alessandro Volta, Antonio Scarpa, Barnaba Oriani, Andrea Appiani, Vincenzo Monti, Giovanni Paradisi, Padre Soave e altri; successivamente, il 18 aprile 1803, i primi designati dal Governo cooptano a loro volta altri trenta membri: fra questi lo stesso Napoleone, Francesco Melzi dEril, Carlo Amoretti, Luigi Bassi, Giovanni Battista Paletta, Michele Araldi, Giovanni Battista Venturi. Il 24 maggio 1803 lIstituto convocato la prima volta e il 15 gennaio 1804 si d il Regolamento organico. A presiedere la prima seduta nominato Alessandro Volta. Su richiesta della maggior parte dei componenti, Napoleone con decreto del 25 dicembre 1810 d allIstituto il nome di Istituto Reale di Scienze, Lettere ed Arti e fissa la sede a Milano nel Palazzo di Brera con quattro sezioni staccate: Venezia, Bologna, Padova e Verona.

Alla caduta di Napoleone, lIstituto passa dapprima al governo austriaco e poi (nel 1859) al governo italiano. Nel 1859 viene eletto presidente Alessandro Manzoni, poi nominato presidente onorario.

Sala adunanze dellIstituto Lombardo al tempo di Volta, Palazzo di Brera.

Nel 1935 lIstituto ottiene un nuovo statuto e unamministrazione autonoma con il controllo del Ministero della Pubblica Istruzione prima, poi del Ministero per i Beni Culturali, ora Ministero per i Beni e le Attivit Culturali.

188

MANIFESTAZIONI

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BICENTENARIO

DELLA

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Tra le centinaia di grandi personaggi chiamati a farne parte, alcuni dei pi famosi sono: Barnaba Oriani, Francesco Melzi dEril, Ippolito Pindemonte, Andrea Appiani, Vincenzo Monti, Antonio Canova, Carlo Cattaneo, Cesare Cant, Camillo Benso di Cavour, Cesare Correnti, Louis Pasteur, Francesco Brioschi, Felice Casorati, Giovanni Virgilio Schiaparelli, Giosu Carducci, Antonio Fogazzaro, Camillo Golgi, Ludwig Boltzmann, Luigi Mangiagalli, Luca Beltrami, Achille Ratti (Papa Pio XI), Riccardo Bacchelli, Eugenio Montale, Giulio Natta, Daniel Bovet. I MANOSCRITTI CARTELLARIO VOLTIANO LOMBARDO

Nel 1959 lIstituto trasferisce la presidenza, gli uffici e la biblioteca a Palazzo Landriani al numero 25 di via Borgonuovo, mantenendo a Palazzo Brera la sala delle adunanze e larchivio.

internazionali, Incontri di studio, Cicli di conferenze dedicati ad argomenti scientifici di attualit con lo scopo di mettere in contatto il pubblico con esperti altamente qualificati. LIstituto possiede unimportante Biblioteca, il cui patrimonio librario, di oltre quattrocentomila volumi (arricchitosi con gli anni), comprende incunaboli, opere edite nel Cinquecento di classici antichi e di autori volgari, opere pubblicate nel corso del Seicento e del Settecento, riviste e periodici di particolare importanza (oltre tremila testate, delle quali fanno parte oltre quattrocento scambi dei Rendiconti con analoghe pubblicazioni delle pi rilevanti Accademie, italiane e straniere, dallOttocento a oggi).

Peraltro lIstituto, nelladunanza del 29 settembre 1861, deliberava a voti unanimi di proporre a s ed al pubblico una sottoscrizione volontaria per comperare quanto rimane di manoscritti, strumenti e suppellettili scientifici.

LIstituto Lombardo ha sempre mostrato particolare attenzione per le cose voltiane, tanto che la notizia che fra il mobiliare dei figli di Alessandro Volta deve andare allasta giudiziale anche la prima pila di cui egli si valse... induceva il corpo accademico a decidere di mandare i membri De Cristoforis e Curioni a cercare il vero e alloccorrenza ad acquistare quei preziosi cimeli della scienza (adunanza 7 aprile 1859). Questo primo tentativo non consegue alcun risultato. [...]

CONSERVATI PRESSO LISTITUTO

DEL

Notevoli sono i lasciti di insigni studiosi in diversi campi scientifici. LIstituto possiede anche un ricco Archivio di carte manoscritte e documenti di alto rilievo, relativi a scienziati e letterati illustri, tra cui Carlo Cattaneo e Giovanni Schiaparelli.

Venne quindi pubblicato un programma con una breve descrizione degli strumenti e dei manoscritti, raggruppati nelle varie categorie:

La Sala Volta a Palazzo Landriani, nuova sede dellIstituto Lombardo, dopo i restauri. RICERCHE
E

STUDI

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Manoscritti inventariati nel Regesto pubblicato dallIstituto Lombardo: in alto, il Ministro del Culto trasmette a Volta il Decreto bdi assegnazione di una pensione sulla mensa di Adria (Cart. volt. R13-14); in basso, manoscritto delle Institutiones physice pro anno 1776 di Volta (Cart. volt. O3).

Fisica generale e meccanica; Calorico, dilatazione dellaria, forze elastiche dei vapori ecc.; Elettricit statica; Galvanismo ed elettricit voltiana; Meteorologia, specialmente elettrica; Viaggi e corrispondenze. Vi ricorreva anche questa importante annotazione: dallesame di questi manoscritti si rileva, che il Volta stese pi Memorie, fece pi discorsi sullo stesso tema, modificando ed ampliando ad ogni novella occasione sperienze e deduzioni; per lo che devono tenersi come preziosi anche quegli autografi che trattano o ritornano su lavori gi pubblicati, od illustrano i suoi strumenti, che debito alla nazione conservare. Era la prima sommaria classificazione del materiale voltiano che la signora Teresa Saint Clair vedova Gatti si apprestava a vendere allIstituto Lombardo, comprensivo anche dei manoscritti posseduti dal dottor Luigi Fontana e a lui pervenuti in forza delleredit del professor Pietro Configliacchi. La sottoscrizione ebbe successo; gli strumenti e i manoscritti vennero acquisiti dallIstituto e il professor Magrini nelladunanza solenne del 7 agosto 1864 svolgeva una densa nota Sulla importanza dei cimeli scientifici e dei manoscritti di Alessandro Volta.

Nella seduta del 25 agosto 1864 lIstituto Lombardo nominava una Commissione composta dai professori Brioschi, Magrini, Codazza, Cantoni e Hajech, per esaminare il progetto di ristampa dellopera di Volta, ormai rarissima con laggiunta di quanto non vide ancora la luce, che possa giovare alla gloria di Volta ed alla Scienza. La Commissione per vari motivi non pot concretare il progetto; i manoscritti vennero comunque studiati per singoli argomenti e costituirono loggetto di talune pubblicazioni. Solo dopo lincendio dellEsposizione nazionale di Como del 1899, in pi sedi competenti, si affermava lurgente necessit di por mano alledizione nazionale delle opere di Alessandro Volta, la quale implicava il riordino del prezioso materiale. Con lettera 2 maggio 1902 la Presidenza affidava ad Alessandro Volta jr., professore di fisica al Liceo A. Manzoni di Milano, di riordinare le collezioni dei manoscritti e del carteggio di Alessandro Volta, di propriet dellIstituto, e di comporne il catalogo, il quale, pur vedendone le difficolt, accettava lincarico.

Piccole aggiunte e annotazioni al catalogo sono state portate in seguito dai professori Aristide Fiorentino, Luigi Volta e Francesco Massardi. Cancelliere Istituto Lombardo-Accademia di Scienze e Lettere

Il Presidente dellIstituto nelladunanza del 21 febbraio 1907 poteva annunciare che il professor Volta aveva portato a termine il riordino del materiale voltiano (suddiviso in dieci categorie e in venti classi), che finiva per costituire cos la parte pi preziosa del patrimonio voltiano presente nellIstituto; e aggiungeva altres che i manoscritti erano riordinati in apposite cartelle e che gi pronto era anche il catalogo, prezioso sussidio a quanti vorranno in avvenire fare studi sul Volta e in generale sulla storia delle scienze nel tempo suo. Adele Robbiati Bianchi

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MANIFESTAZIONI

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BICENTENARIO

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PILA

Numerose attivit di ricerca, convegni e pubblicazioni hanno riguardato sia la figura di Volta, sia la scienza del tempo, sia levoluzione della fisica nel nostro Paese sia, ancora, il patrimonio strumentale di Volta e della tradizione accademica, didattica e divulgativa a lui legata. Accanto ai lavori originali, pubblicati in apposite collane o su riviste, merita segnalare in particolare la ristampa di un fondamentale studio sullopera scientifica di Volta, quello di Giovanni Polvani, pubblicato nel 1942 con i tipi della Domus Galilaeana di Pisa.

PPROFONDIMENTI.

DALLA FILOSOFIA NATURALE ALLA FISICA: DISCIPLINE E DIDATTICHE IN ITALIA ALLA FINE DEL 700, Convegno (Pavia, 13/14 maggio 1998) e Atti. Segreteria scientifica: Alessandra Ferraresi, Franco Giudice. Universit di Pavia. Contributo del Comitato Regione Lombardia. Il convegno ha introdotto le celebrazioni voltiane che lUniversit avrebbe poi attivato lanno successivo in occasione del bicentenario dellinvenzione della Pila elettrica. Lobiettivo, per, non ha riguardato tanto lo studio e l'interpretazione della complessa figura scientifica di Volta a questo ha provveduto limportante workshop internazionale che si tenuto sempre a Pavia dall11 al 13 dicembre 1998 quanto la ricostruzione del contesto culturale, sociale e istituzionale, entro cui lo scienziato comasco oper. Particolare attenzione stata infatti dedicata a quei processi che, fra la met del Settecento e il primo ventennio dellOttocento, portarono la filosofia naturale a incanalarsi in discipline autonome, dotate di oggetti e problematiche specifici, e suscettibili di insegnamento metodico.
Strumento scientifico settecentesco scelto a illustrare la locandina del Convegno Dalla filosofia naturale alla fisica (Pavia, 13-14 maggio 1998).

Gli atti sono stati pubblicati nella rivista Studi settecenteschi, vol. 18, 1998.

Nellambito di queste problematiche i vari contributi hanno cercato di delineare il modo in cui avvenuto il passaggio dalla filosofia naturale alla fisica nel particolare panorama storico italiano. In tal senso, si perseguito uno scopo ben preciso, ossia fornire una prima mappa, sebbene non esaustiva, delle istituzioni dove, nelle diverse situazioni geopolitiche, veniva insegnato quel complesso di argomenti e si dava quellimpostazione metodologica che vennero progressivamente a definirsi come fisica e ad articolarsi in Fisica generale e Fisica sperimentale. stato spesso sottolineato come nel passaggio dalla filosofia naturale alla fisica i processi di quantificazione e misurazione abbiano svolto un ruolo decisivo; ma si altres messo in evidenza che nel Settecento vi erano numerose tradizioni di ricerca e che i suddetti processi non possono essere ricondotti alla mera applicazione del paradigma gravitazionale di Newton. Lo stesso Volta, infatti, mostra come la sua ricerca scientifica fosse fortemente orientata da elementi concettuali provenienti da diverse tradizioni scientifiche. Si apre cos una prospettiva senzaltro pi ampia, con soluzioni non univoche n per la fisica generale n per la fisica sperimentale.

Copertina degli Atti del Convegno Una difficile modernit (Pavia, 9-11 settembre 1998).

UNA DIFFICILE MODERNIT: TRADIZIONI DI RICERCA E COMUNIT SCIENTIITALIA 1890-1940. Convegno (Pavia, 9/11 settembre 1998) e Atti. Segreteria scientifica: Antonio Casella, Alessandra Ferraresi, Giuseppe Giuliani, Elisa Signori.
FICHE IN

Universit di Pavia. Contributo del Comitato Regione Lombardia.

RICERCHE

STUDI

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Sezione di Fisica del Museo per la Storia dellUniversit, Universit di Pavia.

Lo studio delle comunit scientifiche italiane e delle loro tradizioni di ricerca, dei luoghi e delle strutture delloperare scientifico e tecnico, delle forme di circolazione e diffusione dei saperi disciplinari, ha costituito il terreno di lavoro del Convegno. Gli Atti del Convegno sono stati pubblicati in un volume di circa 500 pagine; il volume contiene anche una post-fazione redatta dai curatori.

Nel ricostruire e valutare lopera delle comunit scientifiche, non ci si pu limitare agli aspetti pi avanzati e dinamici del quadro internazionale, trascurando contesti, figure e valori medi che di una comunit definiscono una pi plausibile identit. Le comunit scientifiche italiane, alcune mai estranee anche nell'Italia preunitaria e risorgimentale ai legami internazionali, esprimono in diversi settori figure che stanno del tutto dignitosamente nella media europea del periodo.

La grande trasformazione della scienza all'inizio del '900, continua a proporre, in un paese di difficile e contraddittoria modernizzazione come lItalia, forti sollecitazioni storiografiche.

Il Convegno ha riguardato le comunit scientifiche italiane e le loro tradizioni di ricerca, i luoghi e le strutture delloperare tecnico e scientifico, le forme di circolazione e diffusione dei saperi disciplinari. Una attenzione particolare stata rivolta al caso della Fisica.

Universit di Pavia. Contributo del Comitato Regione Lombardia.

ALESSANDRO VOLTA: BETWEEN NATURAL PHILOSOPHY AND PHYSICS. Workshop, Pavia, 11-13 dicembre 1998. Segreteria scientifica: Fabio Bevilacqua, Lucio Fregonese. Gli studi di Storia della Scienza si sono fortemente sviluppati negli ultimi decenni e hanno dato vita a una comunit internazionale di esperti nel settore, organizzata in sezioni dellInternational Union of History and Philosophy of Science e della European Physical Society. Allo scopo di meglio comprendere l'opera e la figura di Volta nel suo contesto storico, alla luce di nuove e pi complesse strategie storiografiche, si realizzato un workshop cui hanno partecipato quaranta specialisti di questa comunit, provenienti da vari paesi di tutto il mondo. I risultati del workshop sono raccolti in vari volumi (cfr. Nuova Voltiana, pp. 200).

Sezione di Medicina del Museo per la Storia dellUniversit, Universit di Pavia.

Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere. Contributo del Comitato Regione Lombardia. Atti pubbblicati con il contributo del Comitato Nazionale.

ALESSANDRO VOLTA 1792-1799, DUE SECOLI DOPO, CONVEGNO (CON ATTI). Palazzo di Brera, Milano, 15-16 aprile 1999. Comitato Scientifico: L. Amerio, A. Bellini, F. Carassa, E. Gatti, A. Gigli Berzolari, A. Padoa Schioppa, E.I. Rambaldi, G. Tagliaferri, M. Vitale.
PUBBLICAZIONE DEGLI

Il Convegno si articolato in due giornate. Sono stati illustrati numerosi aspetti dellopera scientifica di Volta, sia quelli pi strettamente legati al suo contributo pi celebrato la Pila sia quelli della sua figura di filosofo naturale e di scienziato sperimentatore. Alcuni contributi hanno analizzato il contesto della cultura scientifica tardosettecentesca, sia sotto il profilo organizzativo sia sotto quello delle modalit e degli stili di comunicazione.
192 MANIFESTAZIONI BICENTENARIO PILA

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DELLA

Altri contributi, infine, hanno mostrato la fertilit della grande scoperta di Volta, sia sul fronte delle teorie della materia sia in direzione dei pi attuali sviluppi tecnologici della Pila, come ad esempio il caso delle batterie al litio, il cui uso si universalmente imposto per la telefonia cellulare. Carlo Capra, Universit degli Studi di Milano, Istituzioni e societ in Lombardia al tempo di Volta. Nella prima giornata del Convegno si sono succedute le seguenti relazioni:

Gli organizzatori hanno prestato grande attenzione affinch dai lavori del Convegno uscisse unimmagine equilibrata del principale contributo voltiano, linvenzione della Pila. cos, ad esempio, che gli interventi tesi a illustrarne gli aspetti fisici si sono alternati a quelli mirati a evidenziarne linterpretazione chimica ed elettrochimica.

Guido Tagliaferri, Universit degli Studi di Milano, Presentazione dei manoscritti. Edoardo Rovida, Politecnico di Milano, I disegni nelle opere di Volta.

Silvia Morgana, Universit degli Studi di Milano, Volta e la lingua della comunicazione scientifica.

Giuliano Bellodi, Universit degli Studi di Pavia, Le braccia dei Fisici: Volta e i suoi strumenti. Alberto Gigli Berzolari, Universit degli Studi di Pavia, Volta e la scienza elettrica nella seconda met del XVIII secolo. Il 16 aprile stata la volta delle seguenti relazioni:
In questa pagina: Illustrazioni della memoria di Daniel Bertrand al Convegno dellIstituto Lombardo Alessandro Volta 1792-1799, due secoli dopo, che descrivono gli sviluppi attuali della neurofisiologia. Alla loro base sono gli studi di Galvani sullelettricit animale e quelli di Volta sullorgano elettrico artificiale, la Pila.

Ferdinando Abbri, Universit degli Studi di Siena, Forme e e luoghi della cultura filosofica-scientifica nel secondo Settecento. Gianfranco Chiarotti, Universit degli Studi di Roma Tor Vergata, Sperimentazione e sviluppi concettuali nella scoperta della Pila. Sergio Trasatti, Universit degli Studi di Milano, 1799, la Pila di Volta: nasce lelettrochimica. Daniel Bertrand, Universit di Genova, Dalla Pila di Volta ai moderni mezzi di esplorazione funzionale del cervello umano.

Federico Capasso, Bell Laboratories Lucent Technologies New Jersey, Luso dei diagrammi energetici in Fisica: dalleffetto Volta alla struttura a bande.

Angiolino Stella, Universit degli Studi di Pavia, Dalle sperimentazioni voltiane alla struttura della materia oggi.

Bruno Scrosati, Universit degli Studi di Roma La Sapienza, Levoluzione dellenergia portatile: dalla Pila di Volta alle batterie al litio.

Gli Atti, pubblicati dallIstituto Lombardo, comprendono oltre alle relazioni del Convegno unappendice di particolare interesse storico, in quanto illustra alcuni aspetti meno conosciuti del Volta elettrochimico. Gli articoli che compongono questa sezione sono:

Roberto Piontelli (), Politecnico di Milano, Effetto Volta e teoria della Pila (Breve messa a punto e cenni storici), ristampa dellarticolo apparso in Giornale di Fisica, 1962, 3 (pp. 121-129). Bruno Mazza, Politecnico di Milano, Teoria della Pila voltaica.

Antonio Pedeferri, Politecnico di Milano, Priorit elettrochimiche di Alessandro Volta mai a lui attribuite e altre poco note.
RICERCHE
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STUDI

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ALESSANDRO VOLTA E LE UNIVERSIT EUROPEE, Convegno. Pavia, 3/5 giugno 1999. Segreteria scientifica: Antonio Savini. Universit di Pavia. Contributo del Comitato Regione Lombardia. Le universit storiche dEuropa, appartenenti allAssociazione denominata gruppo di Coimbra, dal 3 al 5 giugno 1999 si sono ritrovate a Pavia, dove nel 1987 fu firmata la carta costitutiva del Gruppo, per tenervi la tradizionale riunione annuale e anche per rivolgere un solenne omaggio ad Alessandro Volta, professore e rettore dellAteneo pavese, ben conosciuto in tutte le universit dEuropa, molte delle quali egli stesso visit, per la sua invenzione della Pila elettrica che diede il via allo sviluppo della scienza e della tecnologia elettrica. Il convegno, organizzato a da Antonio Savini dellUniversit di Pavia, ha registrato la partecipazione di rettori e rappresentanti delle 33 universit che aderiscono al Gruppo. Per lItalia, Bologna, Padova e Siena oltre a Pavia; per il resto dEuropa, tra le altre, Oxford, Cambridge, Heidelberg, Montpellier, Lovanio, Leyden, Salamanca, Uppsala, Cracovia, Praga e Coimbra.

In questa pagina e nella seguente, in alto, foto di gruppo dei Rettori delle Universit europee ai piedi della statua di Volta nel cortile omonimo dellUniversit di Pavia riuniti dal 3 al 5 giugno 1999.

Il 3 giugno, dopo lapertura del convegno con il passaggio delle consegne per la Presidenza del Gruppo dal Rettore di Salamanca a quello di Pavia, i rappresentanti delle universit sono stati impegnati nel fare il bilancio delle attivit svolte nellanno precedente e nel formulare il piano di azione per il futuro.

La sessione dei Rettori del 4 giugno si conclusa con una solenne cerimonia inserita nelle celebrazioni voltiane per il bicentenario dellinvenzione della pila. I Rettori, indossando i rispettivi abiti accademici, sono sfilati attraverso i cortili delluniversit e sono infine convenuti nellAula Volta dove Fabio Bevilacqua ha commemorato la figura dellillustre maestro pavese. Nei giorni del loro soggiorno a Pavia, scanditi da un programma ricco di eventi, rettori e rappresentanti delle diverse universit hanno avuto modo non solo di visitare luniversit e i colleghi, ma anche di incontrare la citt e le sue autorit e di partecipare a eventi culturali e sportivi. Levento, che ha registrato la partecipazione di oltre cento ospiti stranieri, stato riportato da stampa e televisione locale e nazionale.

Il giorno successivo Rettori e Prorettori hanno dato vita a un dibattito sul tema delle universit storiche di fronte alle sfide del nuovo millennio. Il dibattito stato introdotto da tre relazioni: una sui problemi della ricerca tenuta dal Prorettore dellUniversit di Cambridge, unaltra sulle forme di educazione permanente a cura dellUniversit di Lovanio e infine una relazione sulla formazione alla ricerca presentata dal Rettore dellUniversit di Bologna.

VOLTA AND THE HISTORY OF ELECTRICITY. Convegno, Como Pavia, 11/15 settembre 1999. Segreteria scientifica: Fabio Bevilacqua, Enrico Giannetto. Universit di Pavia. Contributo del Comitato Nazionale.

SCIENCE AS CULTURE. Convegno, Pavia Como 15-19 settembre 1999. Segreteria scientifica : Fabio Bevilacqua, Enrico Giannetto. Universit di Pavia. Contributo del Comitato Regione Lombardia.
MANIFESTAZIONI
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BICENTENARIO

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PILA

I due convegni si sono svolti tra Como e Pavia, dall11 al 19 settembre, sotto gli auspici del Gruppo Interdivisionale per la Storia della Fisica della Societ Europea di Fisica (EPS), della Commissione sulla Storia della Fisica Moderna della Divisione di Storia della Scienza dell IUHPS (International Union for History and Philosophy of Science), del Gruppo Internazionale che fa capo alla rivista Science & Education, della Societ Italiana per la Storia della Fisica e dellAstronomia (SISFA) e della Societ Italiana per la Storia della Scienza. Lorganizzazione stata curata dal Gruppo di Storia della Fisica del Dipartimento di Fisica A. Volta dellUniversit di Pavia, e in particolare da Fabio Bevilacqua e Enrico Antonio Giannetto, con la collaborazione di Giuliano Bellodi, Gianni Bonera, Ernesto Lunati, Federica Pozzi, Lucio Fregonese. I comitati scientifici dei due convegni erano composti dai maggiori esperti mondiali delle discipline coinvolte. Lorganizzazione di tali convegni allinterno delle Celebrazioni Voltiane si inserisce nel quadro delle attivit di ricerca che il gruppo di Storia della Fisica da anni effettua sulla storia della fisica moderna, in particolare sulla storia delettromagnetismo e sullopera di Alessandro Volta, come anche sulla storia e sulla filosofia della scienza in relazione alla didattica scientifica.

Le 187 relazioni presentate ai convegni, che hanno visto la partecipazione di circa 400 studiosi con una buona percentuale di insegnanti, di provenienza internazionale, hanno fornito contributi originali e di grande interesse scientifico e sono state tutte pubblicate allinterno del sito Volta99, dedicato alle celebrazioni voltiane, allindirizzo http://www.cilea.it/volta99 (alla voce Manifestazioni, Convegni Scientifici).

Per quanto riguarda il primo dei convegni, Volta and the History of Electricity, si discusso non solo sui contributi di Alessandro Volta e sulle ripercussioni della sua opera sugli sviluppi successivi, ma anche sulla storia dellelettricit e del magnetismo in generale, dalle origini ai nostri giorni. Per quanto riguarda il secondo, Science as Culture, si trattato della rilevanza della storia della scienza e della filosofia della scienza per la didattica della scienza, ovvero per una formazione scientifica che privilegi gli aspetti culturali e non solo tecnico-formali della scienza; come anche dei temi generali di filosofia e storia della scienza in relazione ai problemi delle nostre societ contemporanee post-moderne, multietniche e multiculturali.

Locandina dei Convegni Volta and the history of electricity e Science as Culture, che si sono tenuti a Pavia e a Como dall11 al 19 settembre 1999.

stato inoltre pubblicato un volume di abstracts ed stata avviata la pubblicazione, a cura di Fabio Bevilacqua e Enrico Antonio Giannetto, dedicati ai maggiori risultati scientifici ottenuti, quattro volumi della rivista internazionale Science & Education, un numero della rivista internazionale Nuova Voltiana e due volumi di contributi selezionati presso la Kluwer (Science as Culture) e la Hoepli (Volta and the History of Electricity).

LUCIO FREGONESE, ALESSANDRO VOLTA: TEORIE ED ESPERIMENTI DI UN Serie I grandi della scienza, Inserto di Le Scienze, edizione italiana di Scientific American, novembre 1999. Universit di Pavia.
FILOSOFO NATURALE.

Stando alle vedute correnti, nellelettricit voltiana esistono due fasi successive nettamente distinte dal punto di vista metodologico e concettuaRICERCHE
E

Questo lavoro propone una nuova lettura del programma elettrico di Volta che si discosta sostanzialmente da quella offerta dalla storiografia tradizionale.

STUDI

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le. In una prima fase giovanile, Volta avrebbe privilegiato le istanze teoriche e tentato conseguentemente di elaborare una propria rappresentazione generale delle azioni elettriche. Sfortunatamente, questa prima maniera sarebbe andata incontro a un fallimento senza speranze che lo avrebbe indotto ad adottare una seconda maniera, caratterizzata da uno spostamento verso il piano empirico e verso una concettualizzazione delle azioni elettriche mutuata da altri autori. In particolare, Volta si sarebbe ispirato alle elaborazioni di Aepinus e Cavendish, entrambe fondate sullutilizzo di forze elettrostatiche analoghe a quelle della gravitazione newtoniana.

Illustrazioni dellallegato Volta della collana I grandi della scienza della Rivista Le Scienze (novembre 1999), a cura di Lucio Fregonese: Copertina; i vari casi di elettromozione discussi da Volta nella prima lettera a Gren (agosto 1796; esperienza di scarica a distanza di una bottiglia di Leida; tubo di vetro elettrizzato che attira e respinge corpuscoli di prova; sistema di Nollet che spiega le attrazioni e repulsioni elettriche.

Nelle sezioni dedicate al dibattito sullelettricit animale e allinvenzione della Pila, viene sottolineato il fondamentale ruolo che le concezioni teoriche che Volta si era precedentemente formato sulla struttura e sulle azioni elettriche dei corpi ebbero nel condurlo a formulare la sua famosa ipotesi di unelettromozione intrinseca per semplice contatto tra conduttori eterogenei. Accanto a questi fattori di tipo fisico, sono infine considerati anche quelli di ordine fisiologico che indussero Volta a rifiutare lipotesi dellelettricit animale nella particolare versione adottata dai galvaniani.

Ispirandosi anche agli sviluppi che il modello pneumatico-attrattivo di Franklin aveva ricevuto a opera di Boscovich, Volta ottenne due risultati principali. Sviluppando in modo originale la componente attrattiva, egli giunse a unefficace concettualizzazione delleffetto oggi noto con il nome di induzione elettrostatica. Questo fondamentale effetto alla base di gran parte della fenomenologia elettrica allora studiata. Lelettroforo e il condensatore successivamente inventati da Volta vengono ricollegati a questa sua particolare rappresentazione teorica dellinduzione elettrostatica. Si fa poi vedere come il concetto voltiano di tensione elettrica e il suo famoso elettrometro a pagliette siano invece ricollegabili alla componente pneumatica che egli riprese dal modello frankliniano.

Con unanalisi dettagliata si fa vedere in primo luogo come questa interpretazione dicotomica del programma elettrico di Volta sia stabilita su una serie di lacune interpretative e di anacronismi storiografici. Approfondendo e inquadrando gli scritti di Volta nel contesto scientifico ed elettrico dellepoca, si fa poi vedere come sin dallinizio egli sia stato in grado di elaborare unefficace concettualizzazione dei fenomeni elettrici ispirata non alla rappresentazione gravitazionale di Aepinus e Cavendish, ma al modello pneumatico-attrattivo precedentemente elaborato da Franklin. Per analogia con la pneumatica, in questo modello la sostanza elettrica era concepita come un fluido dotato di una tendenza autoespansiva. Si ipotizzava inoltre che questo sforzo espansivo fosse bilanciato da una forza attrattiva antagonista esercitata sul fluido elettrico dalla parte materiale dei corpi.

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MANIFESTAZIONI

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BICENTENARIO

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PILA

VOLTA E I VIAGGIATORI INTORNO A VOLTA. Convegno, Pavia, 4/5 novembre 1999. Universit di Pavia. Allinterno del convegno dedicato dallUniversit di Pavia alla sua figura storica pi rappresentativa, quella di Alessandro Volta, assume particolare rilievo il programma rivolto alla definizione del ruolo rivestito dal personaggio e dallalone che lo circond nellimmaginario del tempo.

Un secondo aspetto della ricerca convogliata da queste manifestazioni voltiane rappresentato dalla circostanza che Volta stesso e tutto lambiente pavese allepoca furono teatro del fenomeno di progressiva convergenza, nellambito del patrimonio ideologico e sullo stesso terreno filologico e linguistico, delle due grandi linee di sviluppo, rispettivamente quella scientifica e quella umanistica. Il fine specifico di questo indirizzo di ricerca risulta lenucleazione di situazioni testuali determinanti atte a chiarire e storicizzare le modalit del fenomeno (in particolare, lindagine stilistico-linguistica si concentrata sulla graduale formulazione di un lessico scientifico risultante dalla mescolanza e ibridazione di forme indigene e di forme straniere, circostanza cui fornisce da sfondo lormai inevitabile abbandono del latino nella comunicazione accademica).

Un primo campo dindagine appare senzaltro quello rappresentato dalla letteratura di viaggio. Questo genere, coincidendo con la scoperta dellItalia da parte dei paesi nordeuropei pervenuti nel XVII secolo a un ruolo egemone nel quadro continentale (il fenomeno che si definisce Grand Tour), offre al proposito caratteristici temi dindagine: da un lato, sono da mettere meglio a fuoco i viaggi di Volta stesso e dei suoi collaboratori e discepoli, di modo che da essi risulti un quadro adeguato della presenza di Volta e dellintero Ateneo pavese nel processo di formazione di una cultura proiettata verso innovatori risultati scientifici e tecnologici e insieme ancora intimamente collegata ai valori umanistici della tradizione. Da un altro lato, lesplorazione dei viaggiatori che videro nello scienziato pavese la meta specifica del loro viaggio italiano garantisce la verifica delle iniziative di interscambio culturale coinvolgenti gradatamente allepoca lintera rete universitaria europea.

GIOVANNI POLVANI, ALESSANDRO VOLTA, RISTAMPA ANASTATICA DELLEDIZIONE DEL 1942. Accademia dei XL, Accademia Nazionale dei Lincei., Domus Galilaeana. Contributo del Comitato Nazionale.

Tre vedute alpine di Hans Conrad Escher von der Linth: Zermat 1806, Ghiacciaio di Grindelwald 1810 e Ghiacciaio in Val de Bagnes 1805. Sotto: il volume di Giovanni Polvani.

RICERCHE

STUDI

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Si tratta della ristampa del celebre studio che costitu la prima organica e approfondita analisi e interpretazione dellopera scientifica di Volta nel nostro Paese. A distanza di sessantanni, il lavoro suscita ancora ammirazione per lacutezza e la precisione della trattazione, il calore umano e la profondit culturale. Loccasione di queste Celebrazioni ne dimostra lattualit pur nel confronto con i pi recenti sviluppi dellindagine storica ed epistemologica sul grande scienziato.

ZIONE DIDATTICA.

Centro di Cultura Scientifica A. Volta. Contributo del Comitato Regione Lombardia e della Fondazione Cariplo.
Copertina dello studio del Centro di Cultura Scientifica A. Volta sulle collezioni scientifiche a Como.

COLLEZIONI SCIENTIFICHE A COMO: ANALISI STORICO-CRITICA, PROGETTARicerca. Gruppo di lavoro: Paolo Brenni, Valentina Galli, Bruno Magatti, Pietro Todeschini.

Al fine di valorizzare le collezioni di strumenti scientifici presenti a Como, distribuite lungo il percorso dal Tempio Voltiano al Liceo Volta, stato effettuato uno studio preparatorio per il restauro e il riordino delle apparecchiature esistenti.

Il lavoro stato presentato in un rapporto che illustra le caratteristiche principali delle collezioni e al tempo stesso fornisce alcuni suggerimenti per valorizzarle allinterno di un ideale percorso storico.

Punto focale di questo percorso rappresentato dal Tempio Voltiano, memoriale-museo che conserva i pi importanti cimeli scientifici dello scienziato comasco nonch numerosi documenti concernenti le pi significative celebrazioni voltiane indette nel XIX e nel XX secolo. Particolare attenzione stata perci data alla collezione di strumenti, alla sua ristrutturazione e ai mezzi per renderla pi consona alle moderne esigenze museologiche. Altri luoghi e istituti cittadini testimoniano lopera del Volta o illustrano la tradizione scientifica e didattica nel corso di due secoli: la Torre Gattoni, sede del gabinetto scientifico dellomonimo abate e scienziato, in compagnia del quale il Volta si impratich con la fisica sperimentale;

Modello di occhio conservato presso la Sala Casartelli (o dei Nobel) dellIstituto Carducci, a Como.

il Liceo Volta, nel quale lo scienziato insegn per alcuni anni prima di divenire professore presso lUniversit di Pavia, che conserva oggi una notevole collezione di strumenti di interesse storico, alcuni dei quali furono probabilmente acquistati e utilizzati dal Volta stesso; lIstituto Carducci, fondato come istituzione filantropica allinizio del Novecento, che possiede una serie di collezioni di vario tipo, fra cui una bella raccolta di strumenti scientifici e di kit didattici dellepoca, che testimoniano in maniera esemplare gli sforzi fatti per migliorare e diffondere la didattica scientifica anche presso le classi sociali meno favorite.

Il rapporto dedica pertanto spazio anche a queste ultime collezioni, che documenta con una prima accurata campagna fotografica.

ZIONI,

POETI, SCIENZIATI, CITTADINI NELLATENEO PAVESE TRA RIFORME E RIVOLUConvegno. Pavia, 15-18 dicembre 2000. Segreteria scientifica: Alessandra Ferraresi, Franco Giudice.
MANIFESTAZIONI
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BICENTENARIO

DELLA

PILA

Societ Pavese di Storia Patria, Universit di Pavia. Contributo del Comitato Pavese. Per meglio inquadrare lopera di Alessandro Volta nel contesto accademico, sociale e politico nel quale essa si andata sviluppando, lUniversit di Pavia ha organizzato un convegno interamente dedicato alla realt pavese nel periodo che va dalle riforme teresiane al consolidamento del potere napoleonico, un periodo storico di eccezionale rilevanza per le vicende politiche, culturali e sociali non solo di Pavia e del suo Ateneo ma di tutta la regione lombarda.

Il diretto coinvolgimento dellistituzione e dellambiente universitario in quel periodo di drammatici cambiamenti, che ebbero per la citt di Pavia conseguenze di valore permanente, indica come Universit e vita cittadina siano stati allora aspetti strettamente congiunti di ununica realt, che viveva appassionatamente e consapevolmente il tempo nuovo. Dalla relazione : La vita universitaria pavese alla fine del diciottesimo secolo nelle memorie di Mangili e Bozzi-Granville, di Gianni Bonera:
Locandina del Convegno sul contesto accademico, sociale e politico pavese allepoca di Volta (1-18 dicembre 2000).

[] Noi eravamo affascinati. Giacch, sebbene lapparizione luminosa della scintilla elettrica, come risultato dello sfregamento su vetro o resina, era familiare a tutti noi, come avevano ripetutamente dimostrato gli esperimenti di Nollet e di Cavallo, la produzione del medesimo fenomeno al contatto fra due metalli diversi (un fenomeno non evanescente, bens continuo fin tanto che la pila rimaneva intatta e la carta umida) era un fatto sensazionale che per lo meno produceva stupefazione. Pertanto fu nellaula di filosofia meccanica allUniversit di Pavia che, allinizio del 1800, lelettricit voltaica ebbe la sua nascita. (Agostino Bozzi Granville, Autobiografia).

Ma come descriver i sentimenti che io, insieme ai miei compagni del corso di filosofia sperimentale a Pavia, provammo il giorno in cui Volta, alla nostra presenza, chiam in vita questa energica potenza! Egli dapprima mise (spiegandone, mentre procedeva, lordine e la ragione) in contatto due pezzi metallici diversi, e su di essi una carta inumidita con acqua salata; poi, dopo aver ripetutamente collocato luno sullaltro questi accoppiamenti fra due metalli (fissati fra sottili sbarre di vetro) fino al numero di cento coppie, ci mostr istantaneamente, e ci fece provare, la scintilla elettrica!

Copertina del saggio edito dalla Famiglia Comasca (Como, 2000).

ALESSANDRO VOLTA E LASTRONOMIA, Como, Natale 2000. A cura di Barbara Arcari e Andrea Costamagna. Prefazione di Piera Volta Roseo. Edizioni della Famiglia Comasca. Contributo proprio. Dalla Prefazione: Alessandro Volta e lAstronomia: un titolo che indica due temi che mi sono particolarmente cari e che costituiscono due costanti della mia vita. Quanto ad Alessandro Volta, pu quasi sembrar ovvio: limpegno e quindi lonere di esserne degni e allaltezza ben prima dellonore di portarne lo stesso cognome e di esserne discendenti costituiscono per me un retaggio antico delleducazione che mio Padre mi ha inculcato
RICERCHE
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sin da piccola[] Quanto allastronomia, invece meno ovvio, ma non per questo per me meno importante. Astronomo era mio Padre, il Conte Prof. Luigi Volta, e lastronomia ha accompagnato la mia giovinezza sin dalla fanciullezza, al seguito di mio Padre nella sua carriera da un Osservatorio allaltro. [] quindi per me particolarmente caro poter trovare in questo libro uniti questi due temi. [] Molto bene hanno poi fatto i due Autori nella loro attenta ricerca ad evidenziare lo stato di conoscenze nel mondo scientifico europeo di allora: Alessandro Volta fu infatti uno scienziato attento e informato su quanto anche gli altri altri facevano e studiavano, ed era in particolare aperto al sapere internazionale, una lezione questa ancora oggi attuale e importantissima. LA NUOVA VOLTIANA, Collana di storia della scienza. Vol. I, Vol. II, Vol. III. A cura di Fabio Bevilacqua, Lucio Fregonese. Universit di Pavia. Contributo del Comitato Nazionale e della Fondazione Cariplo. LA VOLTIANA, COLLANA DI STORIA DELLA SCIENZA. VOL. IV , A cura di Fabio Bevilacqua, Lucio Fregonese.

Copertina del Primo volume della Nuova Voltiana (Universit di Pavia, Hoepli Editore, 2000). Sotto: Illustrazione dellarticolo di Marco Beretta sulla respirabilit dellaria alla fine del 18 secolo (eudiometro del Landriani, dalle Ricerche fisiche sulla salubrit dellaria, 1775), tratta dal Secondo volume (Hoepli, 2001).

Universit di Pavia. Contributo del Comitato Nazionale e della Fondazione Cariplo. In occasione del bicentenario dellinvenzione della Pila, il Museo per la Storia dellUniversit di Pavia e il Gruppo di Storia e Didattica della Fisica, operante nel Dipartimento di Fisica A. Volta dellUniversit di Pavia, hanno organizzato un workshop internazionale dedicato allapprofondimento della figura storico-scientifica di Alessandro Volta. A questo workshop hanno partecipato circa 30 storici della scienza italiani e stranieri, con contributi focalizzati su numerosi aspetti della vasta attivit del grande scienziato comasco. Come traccia per questi interventi i due curatori delliniziativa hanno proposto le categorie e le suddivisioni disciplinari adottate dalla storiografia voltiana tradizionale, richiedendo agli autori di presentare un contributo scritto in lingua inglese sui vari temi. Lintento era quello di stimolare la discussione sulladeguatezza delle vecchie vedute e sullopportunit di nuovi indirizzi storiografici. Nel corso del workshop gli articoli presentati sono stati sottoposti a discussione critica. Questo lavoro ha condotto a una seconda stesura degli articoli, in cui gli autori hanno tenuto conto di quanto emerso durante la discussione.

PREPARAZIONE.

NUOVA

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Con il materiale cos ottenuto si infine deciso di dare inizio alla serie di volumi intitolato Nuova Voltiana, dedicati allopera di Volta e a un suo inquadramento nel contesto culturale e scientifico dellepoca. Come
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Per valorizzare il lavoro compiuto, si deciso di non pubblicare gli articoli come semplici atti di convegno, ma di sottoporli a ulteriore vaglio critico per poterli offrire al pubblico internazionale in forma ancora pi autorevole. Linglese stato rivisto da un lettore madrelingua, mentre gli aspetti storico-scientifici sono stati attentamente considerati dai due curatori e discussi in molti punti con gli autori nel corso di un nutrito scambio epistolare. Questo lavoro ha condotto a una stesura definitiva degli articoli con notevoli miglioramenti rispetto alle versioni iniziali.

BICENTENARIO

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risulta dagli indici allegati, tre volumi sono gi stati pubblicati e un quarto in preparazione. Per il futuro i curatori si propongono di promuovere ulteriormente gli studi voltiani e di raccogliere i contributi rilevanti in successivi volumi della serie. Un comitato di redazione composto da studiosi di riconosciuto valore stato nominato per il vaglio dei lavori che verranno sottoposti. VOLUME I Preface by Fabio Bevilacqua and Lucio Fregonese Analogy in Voltas Exact Natural Philosophy by John L. Heilbron Forces and Facts: Yet Another Fragment of the Explanation for Late Eighteenth-Century Dynamism by Keith Hutchison Scientific and Professional Education in Lombardy, 1760-1803: Physics between Medicine and Engineering by Elena Brambilla The Controversy on Animal Electricity in Eighteenth-Century Italy: Galvani, Volta and Others by Walter Bernardi Voltas English Connections by Roderick W Home . Confusion and Controversy: Nineteenth-Century Theories of the Voltaic Pile by Helge Kragh

VOLUME II Preface by Fabio Bevilacqua and Lucio Fregonese Voltas Chemical Theories: The First Two Phases by Ferdinando Abbri Pneumatic Chemistry Viewed from Pavia by Bernadette BensaudeVincent Volta and the Synthesis of Water: Some Reasons for a Missed Discovery by Raffaella Seligardi Pneumatics vs. Aerial Medicine: Salubrity and Respirability of Air at the End of the Eighteenth Century by Marco Beretta Phlogiston in the Air by Frederic L. Holmes VOLUME III Preface by Fabio Bevilacqua and Lucio Fregonese The Arms of the Physicist: Volta and Scientific Instruments by Giuliano Bellodi and Paolo Brenni Falling Stars, Instruments and Myths: Volta and the Birth of Modern Meteorology by Marco Ciardi Volta and the Quantitative Conceptualisation of Electricity: From Electrical Capacity to the Preconception of Ohms Law by Jrgen Teichmann Romagnosi and Voltas Pile: Early Difficulties in the Interpretation of Voltaic Electricity by Roberto de Andrade Martins The Enigma of Voltas Contact Tension and the Development of the Dry Pile by Willem Hackmann Debating the Nature of Voltaic Electricity, 1800-1850 by Nahum Kipnis VOLUME IV (in preparazione) The Impact of Alessandro Volta on German Culture by Elena Agazzi Voltas Teaching in Como and Pavia: Moments of Academic Life under All Flags by Alberto Gigli Berzolari Volta, the German Controversy on Physics and Naturphilosophie, and his Relations with Johann Wilhelm Ritter by Andreas Kleinert The Map of Knowledge in the Age of Volta by Maurizio Mamiani Volta, the Istituto Nazionale, and Scientific Communication in Early Nineteenth-Century Italy by Luigi Pepe
STUDI 201

Gian Domenico Romagnosi, dallarticolo di Roberto de Andrade Martins (Terzo volume della Nuova Voltiana, Hoepli 2001). Sotto: Popolazione studentesca annua nelle facolt scientifiche dellUniversit di Pavia 1773-1814, dallarticolo di Elena Brambilla nel Primo Volume della Nuova Voltiana (Hoepli, 2000).

RICERCHE

European Travels of Lombard Scientists in the Second Half of the Eighteenth Century by Guido Tagliaferri and Pasquale Tucci Natural Philosophy and Natural Science Around 1800 by Dietrich von Engelhardt PER UNA STORIA DELLA FISICA ITALIANA: 1945-1965 (Ricerca). Dipartimento di Fisica dellUniversit di Pavia. Coordinatore Giuseppe Giuliani. Universit di Pavia. Contributo del Comitato Regione Lombardia e della Fondazione Cariplo.

Frederick Seitz al Convegno su The origins of solid state physics in Italy 1945-1960 (Pavia, 21-24 settembre 1987). Il Convegno stato oggetto di studio nellambito della Ricerca Per una storia della fisica italiana 1945-1965.

La ricerca ha riguardato non solo il periodo 1945-1965 ma anche alcune vicende del periodo antecedente la seconda guerra mondiale, la cui ricostruzione storica costituisce una premessa indispensabile per la comprensione degli sviluppi successivi. stata realizzata una serie di testi relativi alle riunioni della Societ Italiana per il Progresso delle Scienze (SIPS). Questi testi sono consultabili in rete nel sito: http://matsci.unipv.it/percorsi/ In particolare, per quanto riguarda le vicende anteriori alla seconda guerra mondiale:

Sono state realizzate le interviste di Giovanni Boato, Giorgio Careri, Gianfranco Chiarotti, Roberto Fieschi, Fausto Fumi, Gilda Giulotto Olivelli, Angelo Loinger, Ugo Palma, Beatrice Palma Vittorelli, Daniele Sette, Guido Tagliaferri. Di ogni intervista stato realizzato un dettagliato riassunto. Sono state digitalizzate su CD-audio e in formato MP3 le interviste fatte
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stato realizzato un database di 3344 record contenente la classificazione di tutti gli articoli pubblicati su Il Nuovo Cimento dal 1946 al 1960.

Per quanto concerne il periodo 1945-1965:

Alcuni aspetti dello sviluppo della Fisica in Italia sono stati studiati da: G. Giuliani e F. Passera La Fisica in Italia: 1890-1940 in: A. Casella, A. Ferraresi, G. Giuliani, E. Signori (a cura di), Una difficile ModernitTradizioni di ricerca e comunit scientifiche in Italia: 1890-1940 (Pavia, 2000), pp. 177-196. Il saggio anche consultabile in rete nel sito: http://matsci.unipv.it/percorsi/; e da: A. Russo, Bruno Rossi e la scuola di Firenze in: A. Casella, A. Ferraresi, G. Giuliani, E. Signori (a cura di), Una difficile Modernit-Tradizioni di ricerca e comunit scientifiche in Italia: 1890-1940 (Pavia, 2000), pp. 287-298. Il saggio anche consultabile in rete nel sito: http://matsci.unipv.it/percorsi/. I prodromi della Fisica dello Stato Solido in Italia sono stati studiati nella pubblicazione: I. Bonizzoni, G. Giuliani, La Fisica dello stato solido in Italia: prodromi (1890 - 1940) e primi sviluppi (1946 1960), Atti del IX Convegno Orlandini, La Fisica nella Scuola, XXXII, 3, (1999), pp. 160-168. Il lavoro consultabile in rete allindirizzo: http://matsci.unipv.it/percorsi/

stato completato uno studio del ruolo svolto dalla SIPS nel periodo 1907-1940 per lo sviluppo delle scienze e per la diffusione della cultura scientifica. Si veda: A. Casella, Di un acerbo progresso: la SIPS da Volterra a Bottai in: A. Casella, A. Ferraresi, G. Giuliani, E. Signori (a cura di), Una difficile Modernit-Tradizioni di ricerca e comunit scientifiche in Italia: 1890-1940 (Pavia, 2000), pp. 37-89. Il saggio anche consultabile in rete nel sito: http://matsci.unipv.it/percorsi/

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negli anni ottanta a Piergiorgio Bordoni, Piero Caldirola, Luigi Giulotto e Giorgio Montalenti.

stato completato lo studio dellimmagine della Fisica attraverso i piani di studio ed i manuali della Scuola Secondaria. in fase di sviluppo quello riguardante lUniversit.

in corso lo studio dello sviluppo della Fisica della Materia, della Fisica delle particelle elementari e della Fisica Teorica. ELIO PIGNI

ANTONIO BATTAGLIA, I VOLTA E CAMNAGO. STORIA DOCUVILLA DI CAMPORA, EDIZIONI NEW PRESS, COMO, 2002. Ricerca e pubblicazione.
MENTARIA DELLA E

Il libro presenta la ricostruzione della formazione del patrimonio immobiliare nel luogo di Camnago, notizie sulla famiglia Volta e numerosi documenti inediti, tra cui il testamento dello scienziato. Le testimonianze coprono larco di alcuni secoli e restituiscono nonostante le asperit del linguaggio burocratico dellepoca il sapore di unepoca passata fotografata al microscopio di una storia minore ricca di suggestione.

A conclusione della ricerca darchivio, il volume racconta le relazioni che Alessandro Volta ebbe con la localit di Campora, frazione di Camnago Volta presso Como, che accoglie la tomba dello scienziato, e le vicende della casa di villeggiatura della sua famiglia.

Comitato Comasco, contributo proprio.

La Villa Volta di Campora a Camnago (fotografia darchivio).

RICERCHE

STUDI

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Relazione tenuta il 28 maggio 1999 a Torno, Como, in occasione della presentazione del volume di Tomaso Bianchi su Volta (si veda a p. 177).

S
Antonio Spallino, Coordinatore del Comitato Promotore Comasco, Presidente del Centro di Cultura Scientifica A. Volta.

TORNO (COMO), 28

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ANTONIO SPALLINO

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Il filosofo pu esserlo o meno: il rapporto con la fede pu essere problematico. Lo ricordava pochi giorni fa Padre Coyne (cfr. p. 248) nella sua bella relazione in Cattedrale, quel Duomo in cui come ricordava il nipote Zanino aveva poi il Volta la consuetudine di recarsi tutti i giorni a udire la Messa, quando ormai si era ritirato a Como, e per lo pi la cantata in Duomo. Tu lo vedevi ritto, nel vano sotto lorgano e nellambiente della grandiosa arte dei Sommi Maestri Comacini la storica figura spiccava ancor pi severamente.

ono persuaso che nello scienziato vi sia sempre una componente filosofica, anche se non sempre lo si riconosce. Addirittura, a volte, si sostiene che lo scienziato sarebbe di per s agnostico.

Qui c un particolare curioso, che credo sia tipico del ricercatore e dello sperimentatore: appena cominciata la Messa, egli

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NellEpistolario di Volta sono registrate anche le questioni pi minute, come una serie di richieste di rimborso spese, tra cui quella allOspedale di Como per la costruzione di una certa macchinetta, a fronte della quale lOspedale gli manda il compenso richiesto. Ma ci avviene molto frequentemente: quando fa il revisore delle stampe (finch questo ufficio, pudicamente chiamato della libert di stampa ma in realt una censura, non verr soppresso e tutte le competenze passeranno alla Polizia), anche l manda il conto delle spese sostenute per sdoganare un libro, per recarsi nel tal posto, e cos via.

Un annotatore molto attento: si ha infatti unimpressione di smarrimento quando si leggono i cinque volumi dellEpistolario voltiano, e chi posa gli occhi su questi tomi difficilmente riesce a sfuggire alla domanda di come mai un uomo, che era impegnato in ricerche di frontiera e che passato dalla Cattedra di Como alla Cattedra e al Rettorato di Pavia, alle aule di Napoleone; come mai un uomo di questa statura, con questi interessi, e con questi impegni vedremo poi la somma degli impegni civili comaschi avesse il tempo e la volont di lasciare tutte queste tracce di un interminabile itinerario. Tracce che non sono nemmeno poi tante, visto che molto spesso il suo carteggio fa riferimento a una corrispondenza di cui non si trova pi traccia.

segnava lorologio, la qual cosa ripeteva allintonazione del Gloria, del Credo e del Prefazio; finiti quindi i Sacri Cantici con la Messa, riosservava lorologio per calcolare la durata sia degli uni sia degli altri.

Pagina a fronte: Veduta ottocentesca della citt di Como (cromolitografia da George Barnard). Sotto: Il Collegio dei Gesuiti, poi Liceo Volta, a Porta Torre, Como.

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Nelle due pagine: Stemmi della famiglia Volta.

Volta nasce e inizia la sua carriera quando c ancora lAustria. Complessivamente saranno per lui 51 anni di sudditanza austriaca (27 anni dallinizio della sua attivit scientifica), 19 anni di dominio napoleonico e, di nuovo, 12 anni di restaurazione austriaca. questo uno dei punti che alcuni suoi biografi considerano con attenzione, qualcuno con severit, perch il Volta che lavora con convinzione per lImpero Austriaco lo stesso che pre-

E questo tema della storia locale non da oggi per la verit diventato patrimonio dei nostri Comuni. Anni addietro si tenuto in poco o pressoch nessun conto lamore per la storia locale; erano tempi ancora in cui imperava la convinzione delle magnifiche sorti e progressive della tecnologia, dellavanzamento indiscriminato della civilt. Viceversa, soprattutto con le Annales vero momento di svolta della storiografia si capito che la storia locale importante non meno della storia generale o maggiore, a condizione che le si pongano le stesse domande che si pongano alla storia cosiddetta maggiore, cosiddetta grande. Se la si indaga con questa griglia, con questo crivello, la storia locale d delle risposte fondamentali, e soprattutto le d non soltanto allo storico della storia maggiore, ma anche a coloro che hanno bisogno di sentire e conoscere le radici della loro identit, in quanto di un problema di identit che si tratta.

Come mai? C chi, come ad esempio Julien Green, risponde che vero che noi sappiamo che il tempo invincibile ma forse anche vero che noi, annotando quella sensazione, quel colore, quel tramonto, quellincontro, quel colloquio, riteniamo di poter in qualche misura essere presenti in questo fiume che scorre e trattenere la memoria. E questo anche il discorso della storia locale. Non si pu non elogiare un Comune come il Comune di Torno che presta tanta attenzione alla storia locale, come avvenuto ora con la restituzione alla leggibilit di un volume che ormai di antiquariato: la prima edizione della biografia del Volta, pubblicata anonima da Tomaso Bianchi forse per un delicato riguardo al dott. Luigi Volta, figlio del Grande, a cui doveva in massima parte le informazioni che aveva utilizzato.

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Quando chiede di essere collocato a riposo allUniversit, scrive al Ministro degli Affari Interni in questi termini: Laltro motivo viene dalle circostanze mie domestiche, le quali non mi permettono di trasportare tutta la famiglia a Pavia, e per cui negli ultimi anni passati dovetti lasciar a Como, oltre ai due fratelli Canonici legati a residenza, anche la moglie mia, e i tre figliuolini, e staccarmi io, e vivere solo a Pavia, facendo sovente delle incomode corse a Como, segnatamente per le ferie di Natale, di Carnevale, e di Pasqua. C un passaggio in cui dice: Io a Pavia sono un forestiero, non ho alloggio, non ho albergo, vivo alla giornata.

Ci potrebbe indurre a ritenere che Volta fosse del tutto disinteressato ai problemi particolari locali, e invece no. Intanto, c in tutto lEpistolario uninsistenza non richiesta, anzi, una sottolineatura, nei confronti della sua Patria. Nelle pi diverse occasioni Volta richiama la mia cara Patria Como: come ad esempio quando il Prefetto del Dipartimento dellOlona gli chiede di dare lindicazione del suo indirizzo per poterlo iscrivere tra i suoi registri. Il Volta risponde che, assolutamente no, lui non fa parte del Dipartimento dellOlona, bens del Dipartimento del Lario. E sar anche Presidente del Dipartimento del Lario, sar Magistrato delle Acque, e come Magistrato delle Acque qui ritornano circostanze molto ricorrenti raccomanda a un certo numero di cittadini di ricorrere al Governo affinch faccia demolire una serie di strutture edilizie costruite sullAdda ai fini della pesca, poco dopo il ponte di Lecco, e si occupa anche delle esondazioni.

senta lomaggio di Como a Napoleone, lo stesso che viene premiato e riceve un appannaggio un vitalizio da Napoleone, e infine lo stesso che ritorna, scampando un tumulto milanese e un altro scontro allUniversit, in seno alla restaurazione austriaca. La risposta che generalmente si d che Volta badava solo ai suoi interessi scientifici, e che pertanto da buon comasco, da persona munita di senso pratico, non poteva non tener conto di queste meteore, di questi grandi signori del mondo, dai quali cercava di ricevere aiuto per le proprie ricerche.

Veduta della Casa Volta a Campora di Camnago e camera da letto di Volta nella stessa. ALESSANDRO VOLTA:
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Sopra: Laboratorio di filatura della seta (filanda) e Telaio meccanico (da Louis Figuier, Le savant du foyer, Parigi, 1862). Sotto: Tavola dellEncyclopdie di Diderot e DAlembert: la coltivazione del baco da seta.

A proposito della sua religiosit, il 20 marzo del 1807 risponde a un certo Bellani che laveva invitato a godere a Monza della funzione del venerd santo dicendo: Ma io conto di non perdere neppur questanno quella del Gioved in Como; prevalendo lamore della patria e la divozione delleffigie col tanto venerata del Santo Crocefisso. E non era soltanto un atteggiamento affettivo questo rapporto: questo legame forte con la citt il Volta lo dimostra nel concreto, e ci che stupisce constatare a quanti adempimenti il Volta desse corso lo stesso giorno, o nel giro di pochi giorni, nellesercizio delle funzioni che gli erano state affidate. Non mi riferisco soltanto alle sue relazioni al Piano proposto al Consiglio Generale per linnalzamento del Ginnasio di Como al grado di Liceo e cio a sostegno della struttura scolastica, della formazione scolastica. Quando pi tardi il Giovio scopre le lapidi romane nel sottosuolo di quellarea che adesso tra il Liceo Classico e un altro Istituto scolastico, da responsabile del Dipartimento del Lario gli manda una lettera di elogio. Ho gi ricordato che come revisore delle stampe deve prendere atto di tutte le segnalazioni dei ribelli che inneggiano gli uni alla renitenza alla leva, gli altri allavversione alla religione, in un arco di tempo abbastanza lungo che va dal 1803 al 1807-8.

Unidentica affermazione la fa quando scrive al Prefetto del Dipartimento dellOlona, che come ho ricordato lo invitava a dichiarare il suo domicilio: Solamente due giorni fa ho ricevuto il di Lei veneratissimo foglio, segnato 24 febbraio 1807, al quale rispondo che il mio domicilio fisso a Como mia Patria, ove ho la famiglia e i miei pochi beni. Passo fra lanno qualche mese a Pavia, e sieguo a dare alcune lezioni sperimentali nel teatro di fisica di questa Universit, una lettera del 1807 per compiacere al desiderio esternato dal Governo, abbench io abbia ottenuta la mia onorifica giubilazione, compiti gi i trentanni di servizio in qualit di Professore. Ma torno a dire il mio domicilio a Como, ove ho casa propria, ed ove vivo tre quarti almeno dellanno con due miei fratelli Canonici, la moglie e tre figli. A Pavia, il poco tempo che vi passo, lo fo da forestiero, non avendovi appartamento, ed alloggiando allalbergo. Appartengo dunque in tutto e per tutto al Dipartimento del Lario, essendo anzi membro e Presidente di quel Consiglio Dipartimentale.

Come Presidente del Consiglio Generale del Dipartimento del Lario, Volta si occupa dellistituzione del Tribunale a Sondrio per giudicare coloro che avevano realizzato la sommossa di Teglio. Come Magistrato delle Acque si occupa come gi accennato dello sgombero di quegli interventi edilizi che frenavano il corso dellAdda. Dalla Municipalit di Gravedona viene interessato affinch Gravedona non perda la Pretura (e qui c tutta una dimostrazione dei costi e dei benefici che conseguirebbero lo spostamento della Pretura in altre sedi).

Nel frattempo commercia bachi da seta: c una lettera di vendita di bozzoli dalla sua tenuta di Olgiate nel 1823, in cui fissa il prezzo, stabilisce il peso, stabilisce modalit della consegna.

Si occupa del diritto dei barcaioli a non vedersi requisire le barMANIFESTAZIONI


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Si interessa di seta. Devo dire che quando tratta questo tema ne esce il ritratto di un Volta che non ha nulla da dividere con il Volta lasciatemi dire pseudo-poeta, autore di un certo numero di composizioni poetiche, che il Carducci ebbe a liquidare (ritengo con tutte le ragioni) molto seccamente. La prosa del Volta, viceversa, un piccolo gioiello. Lo si apprezza quando descrive la scossa che si produce sulla lingua in alcuni suoi celebri esperimenti di elettrologia, ma lo si vede anche quando insorge contro una deliberazione del Consiglio Comunale di Como che per affrontare la crisi della tessitura del 1778 approva la stipula di un con-

che dalle Forze Armate che in quel momento occupano la Lombardia, con la motivazione che le barche sono lunico strumento di vita di queste persone e non si pu quindi sottoporle a tali imposizioni. membro del Collegio di Revisione dei Distretti Censuari; membro della Commissione per la Fiera. membro della Commissione per le Invenzioni e quando, nel 1805 viene diramato un Decreto che accorda premi a quanti si siano distinti come inventori, nellesercizio di questo compito sar lui a stendere una relazione sullinvenzione di Candida Lena Perpenti, che ha individuato una procedura per la tessitura dellamianto, cosa che fino a quel momento si aveva notizia avvenisse solo in Siberia e in qualche Paese orientale. Scrive una descrizione dettagliatissima di questo procedimento, ne vanta i benefici, saggia il tessuto sul fuoco per stabilire se perde consistenza o cangia colore.

Disegno acquarellato ottocentesco di uneccezionale esondazione del lago, che raggiunse il Broletto e la Cattedrale di Como (prima met del secolo).

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Carissimo Cognato, due righe di tutta fretta. Sarebbe stato bene, che voi aveste potuto intervenire al Consiglio generale tenuto in oggi, o che vi fosse intervenuto il carissimo Rovelli Rovelli il grande storico, fratello del Vescovo Rovelli LOratore ha fatto tanto che stato accettato il progetto di associazione coi Mercanti di seta fatto a suo modo, o anzi a modo dei mercanti medesimi. In prima dir chi sono questi mercanti, se non lindovinate: sono Primavesi e Casnati; questultimo gi sapete, che tutto cosa sua. Ma sentite gli articoli con cui si stipuler il contratto di associazione colla Citt. Essa somministrer ai due nominati centomila lire almeno, chessi impiegheranno con altre 100000 proprie in manifatture di seta: lassociazione durer per quattro anni; il primo non percepir alcun frutto la Citt, il secondo il due per cento; il terzo tre per cento; nel quartanno sar vera associazione cio toccher il profitto eguale alla Citt e ai Mercanti, dedotte, credo, tremila lire per questi a conto dellopera loro. Non provenendo frutti, anzi perdendosi in parte o in tutto i capitali, saran corrisposte ai Mercanti tremila lire allanno pel titolo medesimo della lor opera ed impiego. Finiti i quattro anni sar in libert dei Mercanti il ritenere ancora il capitale della Citt colleguale ripartizione de frutti o il restituirlo (questo il pi bello). Ho rilevato tali essere gli articoli domandandone alluno e allaltro in segreto quando venni in Citt, venuto essendovi tardi,

Le espressioni del Volta quando scrive al cognato Don Ludovico Reina per cercare di avviare una reazione a questa delibera che poi avr successo anche se poi i due, come si legge, cavallerescamente rinunziarono al contratto meritano di essere riportate per esteso:

tratto capestro, che prevede che il Comune di Como entri in societ con due setaioli comaschi, un negoziante e un imprenditore, e che attribuisce a costoro la massima parte dei profitti (se ve ne fossero stati) e al Comune di Como la minimissima parte. Non solo, ma in assenza di profitti, i due si sarebbero approvvigionati quali soci dopera di quanto di loro spettanza attingendolo al capitale versato dal Comune.

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Saltiamo dal 1803 al 1815, quando egli presenta una memoria sulla verifica della funzionalit o meno di una macchina da filar seta con vapore, stabilita nella filanda del Conte Luigi Porro Lambertenghi nella villa Cascina Lambertenghi.

Nel 1803 la Municipalit chiede al Volta di accertare se una certa terra, che esisterebbe presso il locale di Santa Teresa in Borgovico giovi o no a migliorare la fabbricazione dei vetri e i cristalli che si fanno in questo Comune: Per raccogliere in questa parte i lumi che possino appagare le Superiori intenzioni, abbiamo tosto rivolto le nostre mire a Voi Citt.o Professore Emerito, che preghiamo ad avere la compiacenza di impiegare le vostre indagini non solo sulla esistenza, ma anche sulla servibilit dellaccennata terra per il divisato oggetto, e di somministrarci in seguito le notizie che vi risulteranno. E il Volta cittadino si presta anche a questa operazione.

Come ho accennato, poi, i due cavallerescamente rinunceranno al contratto. Ci avviene nel 1778.

e non essendosi compiaciuti i Sig.ri Capi e Maneggiatori di questo affare dinformarmi; onde non so se siano precisamente tali, o se ve ne siano degli altri. Quello che son arrivato a tempo dintendere il desiderio de mercanti spiegato dal Sig. Oratore, che fossero Delegati della Citt, chi? facile indovinarlo, D. Fulvio Tridi e il M.ese Porro: tosto dunque fu consentito di delegare questi due unitamente allOratore medesimo. Indovinate ancora chi parlava in citt? Olginati e Natta (gi gli altri erano pochi). Dite, non erano questi gi imboccati, e tutto il pasticcio gi fatto? Maladetta Cameretta. cio il Consiglio Comunale Dite; si poteano mai fare articoli pi svantaggiosi alla Citt? possibile, che non se ne accettassero di pi convenienti e onesti da altri Mercanti? Perch legarsi a quei due? Quante cose ci si d luogo da pensare! Ors, dopo domani viene a Milano lOratore per ottenere dal Governo lapprovazione del progetto, e la dispensa di levare dal Monte di S. Teresa le lire centomila o pi; voi potete opportunamente parlare, perch la cosa sia ponderata naturalmente pria, che saccordi e si conchiuda.

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Battaglia di Lecco, data dalle Armate Russe ai Francesi il 26 aprile 1799.

Qui va, insieme ad altri due membri del Regio Istituto di Scienze, e verifica che effettivamente in questa filanda si applicato un progetto francese, che consente di riscaldare il vapore portandolo a una certa temperatura Egli descrive tutta loperazione, osserva quante calorie ha il vapore allinizio e (sembra di vederlo in Duomo mentre cronometra i tempi della Messa) poi ancora dopo due, quattro, sei, otto, dieci, dodici, quattordici minuti e trae infine il suo bilancio commentando: Si osserv che la seta riusciva pi bella, e pi fina; cosicch sebbene i bozzoli non fossero dei migliori, pur si trov essere la seta a 26., finezza considerevole si intendeva di bozzoli lui che li vendeva e di ci convennero i Sig.ri Besana, Milius e l mentovato Sig.r Robaglia colti e diligenti Negozianti di seta che ivi erano. I vantaggi principali per tanto sono: che la Filanda pi ariosa, pi pulita e pi sana; che la temperatura dellacqua meglio e facilmente si regola; che la seta, come si disse, riesce megliore; che se nha nel giornaliero lavoro una quantit alquanto maggiore; che le caldaje non sono consumate dal fuoco; che grandissimo il risparmio del combustibile; oltre a ci v il risparmio degli inservienti che spaccano la legna, e di quelli che attendono i fornelli; e il risparmio pure sulla qualit della legna, poich ogni legna, anzi ogni combustibile, serve del pari sotto la gran caldaja. LIstituto chieder ai Delegati, se credano che nuova sia lintroduzione di questo metodo nel Regno Lombardo Veneto. Poi precisa che Essi sanno ch stato introdotto in Piacenza ove si trova utilissimo, ma non ancora fra noi. Vero che il Sig. Ottavio Silva ha intrapreso dimitarlo in Vigevano; ma i Delegati osservano: che Vigevano ora appartiene al Piemonte; che non se nesegu col se non un picciol saggio, e malamente; che questo saggio medesimo, come appare dal Libricciolo dello stesso Sig. Silva, mostra che non solo non si tenuto il metodo di Gensoul, ma avendo egli mal compreso il di lui oggetto non ha applicato il calore immediatamente allacqua,

Arresto degli Ambasciatori francesi a Novate il 25 luglio 1793. 212 MANIFESTAZIONI


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Che cosa ne esce, a mio giudizio? Ne esce il ritratto di una persona che il tema ricorrente ha avvertito il dovere di restituire alla sua citt una parte dei talenti di cui stato donato e che ha coltivato; di restituirla senza avere mire di carattere politico o di prestigio personale. Che prestigio poteva ricavare il Volta giunto al sommo della fisica, riconosciuto da tutte le societ scientifiche del mondo come maestro nella sua competenza che prestigio poteva ricavarne a realizzare questo impegno, ad assumerlo su di s e adempierlo? Qui mi sembra di notare una testimonianza di autentico civismo, che dovrebbe insegnare a ciascuno di noi come ci si deve comportare nei confronti della propria terra, e in questo credo che il Volta sia stato veramente esemplare.

C ancora la chiamata del Volta a Membro della Commissione di Ornato, cio della Commissione Edilizia, che viene rivolta dal Presidente del Consiglio Comunale. La sua risposta di unumilt che non di rado i grandi scienziati hanno, perch solo chi convinto di non sapere ha il senso dellumilt, e nella risposta si legge che lui non si ritiene degno di questo incarico perch non ha le sufficienti competenze. Ci nonostante il Sindaco di allora e il Consiglio Comunale insisteranno in questa richiesta ed, essendo lui cittadino di Como, si adoperer con tutto limpegno nellapprendere anche queste competenze e porr questo suo impegno a disposizione della citt.

Questo il Volta che direi ogni anno quasi quotidianamente si occupava della sua citt.

ma bens al falso fondo della caldaja; onde ha reso la macchina di minore effetto e di maggior spesa.

Quando abbiamo aperto le Celebrazioni Voltiane a Como, io ho vissuto un attimo di tensione, ricordandomi di una serie di articoli di una certa congiuntura, letti alcuni mesi prima, dal

Spettacolo pirotecnico e illuminazione del Lago diComo davanti a Villa Raimondi (Villa Olmo) in onore dellImperatore e dellImperatrice dAustria il 28 agosto 1838. ALESSANDRO VOLTA:
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Possiamo dimenticarci noi di questi modelli? N mi disturba il rilievo che quando qualche tempo fa il Corriere della Sera lanci un sondaggio per sentire quale, a giudizio degli italiani, fosse il pi grande italiano degli ultimi due secoli il nome del Volta non sia stato mai fatto. Sono comparsi nomi di uomini straordinari, come Leonardo, Marconi, Fermi, Garibaldi. comparso anche Mussolini ma forse, in questo caso, chi lha ricordato aveva un preciso orientamento. Non mi ha stupito, perch purtroppo lattenzione alla memoria delle cose che hanno cambiato il mondo molto relativa. Leonardo non ha cambiato il mondo: ha arricchito in modo straordinario una serie di discipline, artistiche, architettoniche, ma non ha cambiato il mondo, ha avuto una serie di grandi intuizioni. Volta ha cambiato il modo di vivere; Fermi uno degli eredi di Volta. Del resto, quando Einstein visit il Tempio Voltiano a Como, davanti alle povere apparecchiature del Volta ha esclamato: La Pila la base fondamentale di tutte le

titolo Lorgoglio di essere comaschi. Mi dicevo: dove finito questo orgoglio? Amministrazione Provinciale, Comune di Como, Camera di Commercio sono alla ricerca quotidiana di sponsor per ricordare questuomo, e faticano a trovarli, al punto che tutte o quasi le nostre iniziative si possono dire iniziative a rischio. Lorgoglio di essere comaschi, dicevo: dovremmo coltivare questo orgoglio. Volta e, prima di lui, i Plinii: sulla facciata della Cattedrale vi sono le effigi monumentali di due pagani (uno dei quali scrisse una lettera allImperatore Traiano per sapere se doveva o no perseguitare i cristiani), segno di grandissima civilt e di rispetto verso la cultura che non conosce barriere temporali, barriere politiche. Quando nel Seicento venne dal Vaticano il Legato Pontificio per far rimuovere le statue dalla Cattedrale, fu rimosso lui dalla popolazione che lo allontan da Como.

Interno del Tempio Voltiano (cortesia Enzo Pifferi). 214 MANIFESTAZIONI


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Io credo e concludo che sia un privilegio vivere nelle nostre aree di provincia. Cesare Angelini, rettore di un grande Collegio pavese il Borromeo diceva di non vergognarsi affatto di essere figlio della bassa pavese, della provincia, perch appartenere alla provincia significa appartenere a unarea che ha ancora conservato la dimensione umana, unarea a misura duomo. E Volta il cittadino Volta di cui abbiamo parlato esprimeva perfettamente la misura duomo legata a questa piccola terra, nella quale egli stato eletto ho voluto verificare con 7 voti contro i 6 dei due suoi avversari, pi volte Presidente del Consiglio Comunale dellallora Comune di Camnago Volta.

Io ricordo che in un volume sui campi di concentramento nazisti veniva riferito che, in uno di questi campi, alcuni prigionieri italiani avevano potuto ricostruire una pila: tanto povera la sostanza di cui si era servito il Volta.

E proprio in quelloccasione io ricordavo che allAccademia dei Lincei, il giorno precedente, Volta stato ricordato da Alberto Gigli Berzolari (autore di almeno due volumi voltiani) e la sua conclusione stata questa, che mi piace ricordare qui integralmente: Eppure queste povere cose, messe in pila traballante e tenute assieme in qualche modo, hanno contribuito in misura determinante alla affermazione, diretta o indiretta, immediata o remota, di quelle scienze che toccano cos da vicino tutti noi, la durata della nostra vita cos come il nostro modo di vivere; quelle scienze che, nel male e nel bene, piaccia o non piaccia, hanno avuto cos larga parte nel sorgere e nel consolidarsi di quella che oggi chiamiamo civilt dei consumi.

invenzioni moderne. Il Premio Nobel Carlo Rubbia, lo stesso giorno dellapertura di queste Celebrazioni parlando da Pavia, dichiar testualmente che la Pila era il nostro futuro.

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DIVULGAZIONE

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Copertina del volume di Maria Azzi Grimaldi e copertina del volumetto su Volta edito da Enzo Pifferi, edizione tascabile dellaltro volume dello stesso autore, in folio, Alessandro Volta Entra in scena la luce.

(CONVEGNI E PUBBLICAZIONI). Da un prezioso documento letterario di Carlo Linati, ispirato alla nota vicenda sentimentale di Volta con la cantante Marianna Paris, alla magistrale relazione di Giuliano Pancaldi, questa sezione presenta una grande variet di nuovi contributi divulgativi.
OLTA E IL SUO TEMPO

MARIA AZZI GRIMALDI, LA VITA E I TEMPI DI ALESSANDRO VOLTA (ristampa), Ugo Mursia Editore SpA. Contributo proprio. Lincontro di Volta con Napoleone, Primo Console, nella sensibile lettura antieroica di Maria Azzi Grimaldi (pp. 169-70):

confortevole, a una mente affaticata da ambizioni gigantesche, la grandezza semplice del Fisico cisalpino: fra tanti che intorno a lui rincorrono il potere e glielo insidiano, Alessandro Volta non suscita pensieri di rivalit o di odio: una forza benefica, un vincitore senza stragi, a cui si pu voler bene. Giacch non solo lopportunismo politico che suggerir al Bonaparte una generosit regale verso lInventore, quasi a voler riflettere su di s la luce della sua gloria pacifica, ma un moto intenso di simpatia e di ammirazione, quali se ne trovano nei caratteri ardenti e impetuosi. Luomo che non accetter mai lezioni da nessuno, il 7 Novembre partecipa fra i Savants, come uno scolaro, alla seduta della Classe di Scienze dellIstituto di Francia, e non perde di vista Alessandro Volta che legge, nel suo francese cisalpino, la prima parte della Memoria sulla identit del fluido elettrico con quello galvanico. Leccezionale uditore sente che non solo il valore e la conquista fanno grandi gli uomini, e finita la lettura, propone alla Classe di onorare con una medaglia doro, nellInventore di Como, il primo scienziato straniero la cui gloria arricchisca la pace vittoriosa. ALESSANDRO VOLTA ENTRA IN SCENA LA LUCE. Enzo Pifferi Editore, Como, 1997. Volume illustrato con fotografie di Enzo Pifferi, Presentazione di Antonio Spallino. Introduzione di Renato Angelo Ricci. Ristampa de La vita e lopera del grande fisico di Maurizio Monti. Saggio di Donata Vittani su Como e le celebrazioni Voltiane e saggio di Alberto Longatti su Antonio SantElia e le prime centrali elettriche in Lombardia. Enzo Pifferi Editore, contributo proprio.
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stato un breve incontro, quello delle Tuileries, ma da allora il destino di Alessandro Volta entra nellorbita del sole napoleonico, e vi rimarr finch quellastro andr a spegnersi sotto le eterne piogge di SantElena. Lo stratega vittorioso, colui che far tremare lEuropa e ne muter le sorti, avverte in Volta il Genio, e una presenza umana eccezionale.

BICENTENARIO

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PILA

Il volume presenta in doppio registro come annota Antonio Spallino nella Presentazione la visitazione documentale dei luoghi, dei volti, degli strumenti di una vita intensissima [...] quale fu quella di Alessandro Volta e la narrazione che Maurizio Monti ne fece in una memoria destinata al volume miscellaneo progettato dalla Societ Agricola Lombarda, e con essa dal suo Consorzio di Como, per il Congresso degli Agronomi che avrebbe dovuto aver luogo in Como nel 1865. La guerra del 1866 e lepidemia di colera sopraggiunta nei primi mesi del 1867 impedirono il Congresso ma il Municipio di Como ordin la stampa del volume nello stesso anno. La lingua del Monti, conforme al tempo e al temperamento, in qualche passo risente di unenfasi cordiale; ma il ritratto parlante, e incornicia discorsivamente la ricchissima iconografia prodotta. Alto e dritto di persona, ben complessionato, grave di portamento, di belle e virili fattezze. Spaziosa fronte, occhio fermo, sagace e atto a conciliare riverenza. Negli ultimi anni alquanto curvo e col capo inclinato al petto. Tenace di memoria, facondo, aggraziato nelle conversazioni, lepido, valentissimo agli indovinelli, ai giuochi di parole. Da La vita e lopera del grande fisico di Maurizio Monti:

Us in pi scritti la lingua franzese. Il tedesco e linglese non gli erano ignoti. Si serv del latino con chiarezza e facilit. Le stesse doti riscontriamo nello stile italiano; e, se manca di castigatezza e di concisione (difetto questultimo che ebbe in comune con Galileo), ha per voci espressive e nuove, opportunissime per un dizionario di fisica. Gli scritti in italiano, innanzi di affidarli alle stampe, li leggeva a Teresa Ciceri, dei conti Castiglioni di Angera. Da Antonio SantElia e le prime centrali elettriche in Lombardia:

In giovent, la sua villa era Campora, e provetto gli piacque la meno solitaria dimora di Lazzate. A Campora volentierissimo si mescolava ai contadini sullaja, nelle tinaje e sulle panche della rustica cucina. Indefesso agli studj ci perseverava ore ed ore, dimentico di cibo, di riposo; n sentiva le impressioni di caldo e di freddo, quantunque in altri tempi ne fosse geloso. Logico nella ricerca dei fatti, esatto fino allo scrupolo nel valutarli e paragonarli nelle pi minute circostanze.

Ribaltato da carrozza, sbalz in piedi, e tranquillamente, come se il fatto non fosse suo, si pose a esaminare in qual maniera avesse potuto sul lato opposto a quello della caduta, impolverarsi.

Sorpreso in viaggio da pi masnadieri, niente si alter. Discusse con franchezza sui pericoli del loro mestiere, sulle paure dei viandanti, e fin colleccitarli a mutar vita.

Alla pagina a fronte ( in basso), in questa pagina e alla successiva (in alto), fotografie di Enzo Pifferi dal suo volume Alessandro Volta Entra in scena la luce: Atto di nascita di Volta, interno del Liceo Volta, Tomba di Volta a Camnago, Tempio Voltiano, disegno di SantElia.

Lo sviluppo della civilt industriale nel Nord Italia, nettamente in ritardo rispetto ai Paesi europei, condizionato fra Ottocento e primo Novecento dalla produzione dellenergia elettrica. [...] Gli impianti, di notevole mole, condizionano laspetto esterno delle centrali, lasciando al fabbricato dove hanno sede gli uffici e i quadri di comando un ruolo secondario dimmagine, con una tipologia da semplice edilizia civile. Ma il loro inserimento nellambiente provoca ben presto problemi di progettazione [...] La centrale di Trezzo dAdda, ideata da Gaetano Moretti, tanto importante da rappresentare, da allora in poi, un punto di riferimento. Infatti lopera realizzata dal Moretti perfettamente integrata in un paesaggio suggestivamente romantico, dominato su una collina dai resti di una castello medioevale [...].
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DIVULGAZIONE

Dietro le pareti del neomedioevalismo di Moretti la funzione primaria della centrale perde la sua connotazione, diventa un fatto sussidiario; conta di pi lelegante apparenza, linvolucro esterno, di ci che nasconde. Una nobile mascheratura che viene nettamente contestata da un giovanissimo architetto comasco, Antonio SantElia, nel tracciare le linee profetiche della sua Citt Nuova, presentata a Milano nel 1914 in una mostra del Gruppo Nuove Tendenze e teorizzata dal Manifesto dellArchitettura Futurista subito dopo. SantElia, allora appena ventiseienne, fa assumere alle centrali un posto di primo piano nella sua visione urbanistica basata soprattutto sulla spinta dellelettricit, con gli hangar per velivoli che sallineano accanto a strade multipiano, stazioni ferroviarie multipolari, ponti e passerelle, case a gradoni con ascensori esterni, che sarrampicano lungo i muri come serpenti di ferro e di vetro, secondo la pittoresca definizione data nel Manifesto, in un turbinoso scenario fantascientifico da megalopoli tumultuante che sispira ai grattacieli newyorchesi ma non dimentica le sagome monumentali della Vienna di Otto Wagner.
Sotto e a fronte: Copertina e illustrazione del volume di U. F. Molteni e copertine di Volta fisico e scienziato e di Alessandro Volta: luomo, lo scienziato, il credente.

ALESSANDRO VOLTA, Enzo Pifferi Editore. Como, 1997. Contributo proprio. Edizione ridotta e di piccolo formato del precedente volume, che raccoglie una selezione degli scatti Enzo Pifferi e delliconografia voltiana dallo stesso Pifferi selezionata e impaginata. UMBERTO FERDINANDO MOLTENI, ALESSANDRO VOLTA, COMO E IL LARIO PILA 1799-1999, Universit Terza Et, Como, febbraio 1999.

NEL BICENTENARIO DELLINVENZIONE DELLA

Contributo del Comitato Regione Lombardia.

Labbondanza dellapparato iconografico e la ricchezza della trattazione ne fanno un utile e completo strumento di divulgazione, nato dallentusiasmo e dallaccuratezza di uno studioso in proprio che ha saputo unire la freschezza di un approccio non accademico con il rigore della documentazione alle fonti. A.A.V ., VOLTA FISICO E SCIENZIATO, a cura di Gianni Bonera, La Nuova .V Secondaria (Inserto speciale), La Scuola, Brescia. Universit di Pavia, contributo proprio.
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La seconda parte un omaggio alla terra dorigine di Volta e si diffonde in una vera e propria guida alla Como monumentale e artistica e alle bellezze del Lago e delle sue rive, con una ricca documentazione fotografica originale.

Il volume si suddivide in due parti. La prima dedicata alla vita e allopera di Alessandro Volta, con una sintesi degli eventi storici compresi tra lanno della sua nascita (1745) e quello della sua morte (1827), una serie di tavole cronologiche sulla sua opera, un capitolo sui luoghi dove egli visse e oper e infine un capitolo sugli sviluppi dellelettricit, dagli esordi dellelettricismo settecentesco alle moderne derivazioni dellelettronica, dellinformatica e delle telecomunicazioni.

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Linserto costituito da cinque saggi: -

In occasione delle celebrazioni per il bicentenario dellinvenzione della Pila, la rivista Nuova secondaria, una tra le pi diffuse nel mondo della scuola secondaria superiore, ha dedicato il suo inserto speciale del mese di aprile per illustrare la figura e lopera dello scienziato con la piena consapevolezza che una tale iniziativa potesse costituire loccasione per nuovi percorsi didattici spendibili con i giovani. La vita e lopera di Alessandro Volta (Gianni Bonera) Volta e la chimica pneumatica del settecento (Franco Giudice) Volta fisico elettrizzante (Lucio Fregonese) La strumentazione elettrica di Volta (Luisa Cassani e Lidia Falomo) La controversia Volta-Galvani (Fabio Bevilacqua) G. BONERA, P. VANZAN, ALESSANDRO VOLTA: LUOMO, LO SCIENZIATO, Universit di Pavia. A cura di Ed. CDG, Pavia, 1999

Universit di Pavia. Contributo del Comitato Regione Lombardia e del Comitato Pavese. Del Volta come scienziato, fisico autodidatta, che tuttavia rivoluzion il mondo dellelettricit con le sue apparecchiature, teorie e invenzioni stato detto quasi tutto, anche se il bicentenario della pila (1799-1999) ha incentivato ulteriori ricerche.

CREDENTE.

IL

unassociazione senza scopo di lucro sorta nel 1982 a Como con la finalit di promuovere attivit culturali nei confronti delle persone anziane al fine di combatterne lemarginazione e sollecitarne limpegno civile e sociale. Organizza corsi di lezioni in diverse discipline (lingue straniere, storia, letteratura, scienze naturali, arte, e cos via). Dispone di una biblioteca aperta al pubblico di 13.000 volumi. Pubblica il bollettino mensile Como Terza Et. Si distinta per numerose iniziative di divulgazione sullopera e sulla figura di Alessandro Volta, come il volume di Molteni (a fianco) e la Mostra su Volta e Marconi del 1995 (si veda a p. 304). Presidente dellassociazione Carlo Montorfano.

LUNIVERSIT TERZA ET ALESSANDRO VOLTA

Un po meno, invece, s parlato del Volta come uomo: delle notevoli sue qualit morali, pur frammiste a umanissimi difetti sia nelle relazioni interpersonali (amici, colleghi, potenti del tempo), sia negli affetti familiari (con lintermezzo di un amore impossibile) , della sua condotta politica (tacciata dopportunismo) e del lungo suo magistero accademico (da Como allUniversit di Pavia). Su tutte tre questi aspetti il volume ha cercato di fare il punto: non rigorosamente specialistico bench fondato sulle pi attendibili ricerche contemporanee ma con taglio divulgativo, cos da far conoscere un po meglio questa emblematica figura di uomo, scienziato, credente. In particolare la parte seconda, dedicata allopera scientifica, stata arricchita con disegni tratti da manuali dellepoca, con fotografie di strumenti, appartenenti al Tempio Voltiano di Como e al Museo per la Storia dellUniversit di Pavia, e con copie di manoscritti originali di Volta, appartenenti allIstituto Lombardo. (Dal Cap. III, Il credente) Al termine di questa panoramica voltiana concludiamo con le parole di Giovanni Polvani, che nella sua monografia su Volta seppe penetrare profondamente nella mente e nellanimo non solo dello scienziato, ma anche delluomo e del credente: Egli volle e seppe meditare non solo sul gran libro [della natura], ma anche su quello della rivelazione cristiana; e studi teologia, e ne discusse con profonda competenza. La ricerca delle leggi naturali non leg la mente di lui alla materia; ma anzi gli rese pi facile il sentire la voce dellEsser primo, immutabile, necessario, che potentemente lo chiamava a s. E quella religiosit, che in Volta ragazzo non era riuscita a fiorire del tutto perch sopraffatta dal fascino del
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Pochissimo, infine, s analizzato il Volta credente (un po anche giansenista?). Pesanti furono infatti, nellOttocento, le ipoteche massoniche.

DIVULGAZIONE

mondo fisico, si svilupp poi completamente nelluomo, cui gi la scienza aveva procurato fama, onori, gloria, ma non gli aveva potuto dare la calma dello spirito. Adagio, adagio egli si ritrasse allora dalla scena del mondo, per dedicarsi alla preghiera e alla pratica religiosa. DA VOLTA A INTERNET. Conferenza con Adriano De Maio, Giuliano Pancaldi. Salone Scacchi della Camera di Commercio di Como, 12 febbraio 2000. Unione Collegi Periti Industriali di Como, contributo proprio. SCIENCE CENTRE, LABORATORIO DI DIDATTICA INTERATTIVA DELLE SCIENGruppo di lavoro: Emilio Borchi, Federico Canobbio-Codelli, Aurelia Fornaro, Valentina Galli, Renzo Macii, Bruno Magatti, Ferdinando Tealdi, Pietro Todeschini. Iniziativa del Centro di Cultura Scientifica A. Volta, con il contributo del Comitato Regione Lombardia.
ZE.

Liniziativa si sviluppata secondo una linea di continuit con il Laboratorio Gattoni (si veda oltre), facendo tesoro sia delle esperienze di didattica maturate con luso di repliche di strumenti depoca sia della filosofia ispiratrice dellExploratorium di San Francisco, a cui esso si in prima battuta ispirato. Accanto allattivit di sperimentazione pratica, effettuata allinterno del Laboratorio Gattoni, sono state realizzate con la collaborazione di Emilio Borchi e Renzo Macii dellUniversit e dellINFN di Firenze ulteriori repliche funzionanti di strumenti depoca, che sono andati ad arricchire quelle del Laboratorio stesso: un modello di occhio, un apparecchio dei tre prismi, un telescopio newtoniano, un microscopio semplice di Dollond, un elettroscopio di Bernet, uno scaricatore con manici isolanti, una batteria di bottiglie di Leyda e un apparecchio per la verifica delle leggi di Volta e Gay-Lussac.

Circa 600 studenti delle scuole hanno seguito nel corso del 2000 gli incontri organizzati dal Science Centre, nel corso dei quali sono stati presentati

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Un contributo specifico di carattere tecnico stato fornito dalla Sede comasca del Politecnico di Milano, che ha dato, sotto la guida di Marco Somalvico, consulenza tecnico-scientifica sul tema della presentazione virtuale della storia della scienza attraverso luso di basi di dati poliedriche in grado di fornire il materiale di origine per immaginarie interviste con gli scienziati del passato. Il Science Centre ha organizzato gli incontri che seguono.

multimediali e videocassette, effettuati esperimenti e tenute lezioni di storia dellelettricit a partire dalla documentazione raccolta nella Mostra itinerante Alessandro Volta: lelettricit e lavvento del mondo moderno.

LA SCOSSA ELETTRICA: MUSICA E SCIENZA NEGLI ANNI DI VOLTA, IncontroConferenza con musica. Aula Magna del Liceo Volta, Como, 22 febbraio 2000. Organizzazione: Centro di Cultura Scientifica A. Volta, nellambito delle attivit dello Science Centre. Contributo del Comitato Regione Lombardia Introdotto da Gisella Belgeri, Presidente Fondatore dellAutunno Musicale a Como, e da Federico Canobbio-Codelli, Direttore del Centro Volta, lincontro ha preso lo spunto dallomonima composizione di Giacomo Puccini, scritta per il centenario della Pila (1899) ed eseguita al pianoforte alla presenza della nipote del musicista, Simonetta Puccini. Le relazioni dello storico della fisica Pasquale Tucci (Universit di Milano) e di Ferdinando Tealdi, docente di fisica e costruttore di copie di antichi strumenti a tastiera, hanno illustrato il sottile ma profondo rapporto che unisce lo strumento musicale allo strumento scientifico.

Il filosofo della musica Quirino Principe e il critico musicale Alfredo Mandelli hanno trattato rispettivamente della civilt musicale negli anni di Volta e di Giacomo Puccini in quanto autore di una composizione doccasione, come quella dedicata allinventore della Pila. Per la circostanza stata allestita la Mostra itinerante Alessandro Volta: lelettricit e lavvento del mondo moderno (si veda pi avanti).

A fronte: Il Rettore del Politecnico di Milano, Adriano De Maio, e locandina del Convegno di cui stato relatore. In basso: Cinque immagini dalla manifestazione Le idee di ottone (Villa Olmo 17-19 maggio 2000), con Aurelio Fornaro, Bruno Magatti e la macchina Enigma. In alto a destra: Simonetta Puccini e locandina della Scossa elettrica (22 febbraio 2000).

DIVULGAZIONE

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Centro di Cultura Scientifica A. Volta, nellambito del Progetto Science Centre. Contributo del Comitato Regione Lombardia.

DALLA PILA DI VOLTA ALLENIGMA: STRUMENTI ED LABORATORIO APERTO, Villa Olmo, Como, 16 maggio e 17-19 maggio 2000.
ESPERIMENTI E

LE IDEE

DI OTTONE:

Nella suggestiva cornice della Sala Ovale di Villa Olmo per loccasione trasformata in un gabinetto scientifico di met Ottocento si svolta unarticolata sessione di divulgazione scientifica pratica, con relazioni e dimostrazioni sugli strumenti.

Renato Angelo Ricci, Presidente Onorario della Societ Italiana di Fisica, ha tenuto un lucido intervento sul concetto e sulla tipologia degli strumenti scientifici; Giacomo Carlo Lacaita, Ordinario di Storia contemporanea allUniversit degli Studi di Milano e Presidente dellAssociazione per la storia della scienza e della tecnica in Italia nellet dellindustrializzazione (ASSTI), ha illustrato il contributo della formazione tecnica secondaria alla modernizzazione del nostro Paese; Emilio Borchi, dellUniversit di Firenze, ha presentato la strumentazione in dotazione presso il Laboratorio Gattoni.

In alto: Locandine delle Idee di ottone e di Strumenti per capire. In basso: Ferdinando Tealdi e (a fronte) Emilio Borchi e altre immagini della manifestazione Le idee di ottone.
FERDINANDO TEALDI STUDIOSO, DIVULGATORE, ARTISTA

Oltre alla strumentazione del Laboratorio Gattoni e a quella realizzata dal Science Centre, sono stati esposti esemplari di macchine e di antichi strumenti della Collezione Gianni di Vimercate (Milano). Tra questi ha suscitato grande interesse e curiosit un rarissimo esemplare della Macchina Enigma, sofisticato codificatore in uso nel corso della Seconda Guerra mondiale, presentato da Franco Soresini. Le dimostrazioni sugli strumenti sono state effettuate da Aurelia Fornaro,

Il 6 settembre 2001 si spegneva improvvisamente a Monza Ferdinando Tealdi, docente di matematica e fisica e uno dei principali artefici delle iniziative di divulgazione realizzate a Como nellambito di queste Celebrazioni. Progetti come il Science Centre del Centro di Cultura Scientifica A. Volta e in particolare le iniziative Idee di ottone e Scossa elettrica o come la Mostra Itinerante Alessandro Volta: lelettricit e lavvento del mondo moderno, il Laboratorio Gattoni e la Mostra Alessandro Volta: viaggio immaginario nella mente del genio hanno ricevuto da lui fondamentali contributi e portano la firma del suo competente entusiasmo e del suo sereno equilibrio di studioso e di divulgatore. Quanti lo hanno conosciuto hanno avuto il privilegio di venire a contatto con altri suoi rari talenti, coltivati con passione, creativit e dedizione almeno pari a quelli che hanno accompagnato la sua attivit di insegnamento e di divulgazione: la pittura, la musica, la costruzione di strumenti musicali su modelli antichi, l'astronomia.

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MANIFESTAZIONI

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BICENTENARIO

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Romualdo Gianni, Bruno Magatti, Umberto Ferdinando Molteni, Ferdinando Tealdi, Pietro Todeschini. STRUMENTI
PER CAPIRE:

CONVEGNO. Sala delle Colonne, Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci (MST), Milano, 30 novembre 2000. Centro di Cultura Scientifica A. Volta, con MST e Associazione Amici MST (AMST). Contributo del Comitato Regione Lombardia.

TRA MUSEO, COLLEZIONE E LABORATORIO.

LA

VALORIZZAZIONE DEGLI STRUMENTI SCIENTIFICI

I sessione. Lo strumento scientifico e la sua valorizzazione: R. A. Ricci (Presidente Onorario SIF), P. Brenni (Fondazione Scienza e Tecnica, Firenze). II sessione. Tipologie: S. Sutera (MST), P. Tucci (Universit degli Studi di Milano), A. Silvestri (Politecnico di Milano), E. De Giosa (Amministrazione Militare), P. Todeschini (Conservatore Tempio Voltiano, Como), A. Savini (Universit di Pavia), M. del Vecchio (Luxottica). Tavola Rotonda. Testimonianze, problemi, prospettive: M. Galloni (Torino), G. Dragoni (Bologna), E. Schettino (Napoli), E. Miotto (MST), C. L. Toglia (Scienza viva. Ruote quadrate).

Introduzione: L. Manusardi Carlesi (Presidente AMST), E. Albertoni (Assessore alle Culture, identit e autonomie della Lombardia), L. Dadda (Presidente Comitato Nazionale Voltiano), D. Lini (Direttore MST), F. Canobbio-Codelli (Centro Volta).

Giornata di studio organizzata nellambito del Progetto Science Centre (si veda sopra).

DIVULGAZIONE

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CARLO LINATI, CUPIDO TRA GLI ALAMBICCHI, INTERLINEA ED., NOVARA 2000. Riedizione del romanzo e delle lettere di Volta relative a Marianna Paris, introduzione di Anna Modena, con un saggio di Gianni Bonera. Universit di Pavia. Contributo del Comitato Pavese. Con la riedizione dello scritto di Carlo Linati, si voluto ricordare la figura umana di Volta in uno dei momenti, senzaltro pi belli, della sua vita affettiva. Vi si racconta infatti il profondo e tribolato amore di Alessandro, ormai famoso scienziato, per una cantante di operetta. Una vicenda che, lungi dallo scandalizzare, rende lo scienziato pi umano o, quanto meno, non troppo disincarnato.

Or dunque questa sola, chei conobbe e tratt onestamente, pot fissarlo, sicch desider []di sposarla; e lavrebbe fatto, se molti inconvenienti e pregiudizj [] non lavessero ritenuto.

Giunto egli ad una et ben matura senza essersi mai potuto risolvere a collocarsi in Matrimonio, perch nessuna donna giunse a fissarlo; fu due anni sono preso e legato da una savia ed onesta fanciulla, ma per disgrazia di umile e vil condizione, non tanto per nascita, quanto per la professione poco onorata del teatro, che mal suo malgrado, e per fatali circostanze ed infortunj domestici, esercita quella povera giovane.

Con queste sincere e accorate parole Volta si rivolgeva allImperatore Leopoldo II dAustria, chiedendo il trasferimento presso il Ginnasio Brera di Milano, nellultimo, vano, tentativo di salvare il proprio amore, conscio del fatto che il pregiudizio verso la professione di cantante non era soltanto materia di pettegolezzo che si sprecava in cittadine di provincia, ma anche una minaccia per la permanenza allUniversit. Purtroppo la supplica non fu accolta e Volta dovette rinunciare per sempre a quella che il [suo] cuore [aveva] scelto per sposa. Finiva cos, mestamente, un sogno forse troppo bello, che rest sempre nel cuore dello scienziato.

Copertina della ristampa del volume di Carlo Linati.

Anche se il romanzo di Linati ricostruisce in maniera esemplare le varie fasi di questa piacevole, quanto drammatica, vicenda sentimentale, che si intreccia con uno dei momenti scientificamente pi produttivi dello scienziato, si ritenuto opportuno riportare alcune delle circa quaranta lettere scritte in questo periodo da Volta prevalentemente al fratello, larcidiacono Luigi. Da queste lettere, il travaglio sentimentale dello scienziato emerge con un vigore cos coinvolgente che il loro valore trascende la mera testimonianza storica. Qui bisognerebbe penetrare in quella che la psicologia delluomo di scienza e dellartista. Non da domandar a costoro, sempre, in fatto di sentimenti, la coerenza morale che noi richiederemmo a un commerciante o a un professionista. Il vero che il supremo amore per lartista e per lo scienziato la sua arte, la scienza; laltro, ancorch violento, in confronto, ha un po sempre laria di essere di passaggio nel paese del loro cuore...

Noi, in verit, poco sappiamo di questo lento e fatale calmarsi della passione voltiana. Ma, per un un certo gusto di contrasti, ci piace immaginare che, mentre essa si andava facendo sempre pi abitudinaria, la provincia, daltra parte, e la famiglia, per bocca del suo autorevole Arcidiacono ne approfittassero, con la ostinatezza propria dei piccoli centri, per tornare allarrembaggio con nuove armi e nuove insidie. Carlo Linati
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BICENTENARIO

PILA

VOLTA

AL FRATELLO ARCIDIACONO

LUIGI

Gi da molto tempo tengo sullanimo una cosa, che mi pesa, e cui la confidenza che ho in voi, e lamore che vi porto non mi permette pi di nascondervi. Pi duna volta sono stato l per comunicarvela; ma non ne ho avuto il coraggio, sapendo pur troppo esser cosa, che dee cagionare a voi un grave rammarico, e tirar addosso a me dei rimproveri tanto pi dolorosi al mio cuore, quantoch non posso io stesso non riconoscerli giusti. Dallaltra parte per vedrete, che son degno ancora di compatimento, e del vostro affetto, che mal mio grado offendo. Questaffetto, e quello con cui io vi corrispondo, e la pena di dovervi addolorare mhan fatto sospendere fin qui una risoluzione, che consultando me solo avrei gi presa ed eseguita, per quantaltri sacrificj mi costi dinteresse e di convenienza. Glaltri riguardi per il Mondo, e per glaltri Parenti non mi avrebber n distolto dal mio disegno, n indotto a sospenderlo tanto. E qual mai questa risoluzione? Voi gi forse lindovinate: un Matrimonio, che per pi titoli verr dal Mondo, dai Parenti, e, quel che pi mi spiace, da voi grandemente disapprovato. Sentite per le ragioni, che in vista di una passione, cui ho cercato di vincere, e non ho potuto, possono in qualche maniera giustificare la mia condotta; e prima di tutto lasciate chio vinformi di ci che riguarda la condizione e il carattere della persona a cui desidero di unirmi.

Car.mo Fratello.

Pavia li 21. 7.bre 1789.

[] Io vi stimo, amato mio fratello pi dogni altro saggio, prudente, e discreto; per a voi, piuttosto che a qualunque altro amico, faccio la confidenza di tutto lanimo mio, del mio pensare, e fino de miei difetti; sperando da voi, se mi amate, come non dubito, compatimento, consiglio, e ajuto in s grave occorrenza. Vabbraccio pi affettuosamente del solito; e sono Vostro Aff.mo Fratello Alessandro

Ho fatto prova fin qui se mi riusciva di superare tal passione; e ho differito per questo di farvi parola di un tal affare: prover ancora per qualche mese; ma poi se reggere non posso se la lontananza del caro oggetto, anzich risanarla, fa la piaga pi acerba, voi stesso, che mamate, consentirete, o almeno non vopporrete chio provveda alla mia pace temporale e spirituale. S: anche il bene dellanima, come ben comprendete, vi interessato; e lo comprenderete anche meglio quando vi dir facendovi una confessione, la qual mi costa non poco di rossore, che avendo commesso qualche sregolatezza, quando libero e sciolto corsi dietro a degli amoretti vaghi, fui pi saggio e castigato allorch mi diedi ad un amor fisso. Or sento, che sar regolatissimo e dabbene con un attaccamento non che fisso ma legittimo: altrimenti chi sa? Io temo molto di me medesimo.

Premo nel principiare a dirvi, che questa una Virtuosa di teatro. Non vi sgomentate per tanto ; e ascoltatemi. So, quanto voi, che una sfavorevole prevenzione attacca alle persone di questarte una specie dinfamia; ma so ancora, e anche voi dovete saperlo, che per alcune questa mala prevenzione ingiusta. []. Or tale appunto il caso della mia prediletta, la Sig.ra Marianna Paris.[].

Donna Teresa Peregrini, moglie di Alessandro Volta.

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(CONVEGNI E PUBBLICAZIONI). Uno dei principali motivi ispiratori delle Celebrazioni del Bicentenario stata lattenzione per le conseguenze delle scoperte di Alessandro Volta nei confronti del mondo moderno e, pi in generale, il ruolo che la scienza e la tecnologia cos come sono uscite dalla rivoluzione dellelettricit rivestono oggi nella nostra societ e a fronte dei grandi problemi dellumanit. In questo senso, accanto ai numerosi interventi sulle scienze fisiche e sulle tecnologie del dopo-Volta, un momento di profonda riflessione nel contesto di queste Celebrazioni rappresentato dalla prolusione che P. George Coyne, Direttore della Specola Vaticana, ha tenuto sul tema Scienza e Fede, tema che gli veniva ispirato dalla cerimonia di inaugurazione di una targa nel luogo preciso della Cattedrale di Como ove Volta era solito ascoltar messa negli ultimi anni della sua vita. Lintervento riportato per intero al termine della sezione dedicata alla Divulgazione (p. 248).

CIENZA, TECNICA, SOCIET

LA SCINTILLA DELLE IDEE. LA PILA DI VOLTA COMPIE DUECENTO ANNI. Convegno internazionale, Villa Olmo, Como, 5 dicembre 1998. Centro di Cultura Scientifica A. Volta, con la collaborazione di Hypothesis, 10 Nobel per il futuro. Con il contributo del Comitato Regione Lombardia e del Ministero dellUniversit e della Ricerca Scientifica e Tecnologica. Il Convegno ha voluto offrire un confronto ai massimi livelli sui traguardi raggiunti dalla comunit scientifica internazionale a duecento anni dallinvenzione della Pila, e sugli obiettivi con i quali si misureranno scienziati e tecnologi nel terzo millennio.

In alto, locandina del Convegno La scintilla delle idee. In basso, locandina del Convegno sui veicoli elettrici, Mendrisio.

Renato Ugo, Presidente dellAssociazione Italiana per la Ricerca Industriale, ha coordinato il panel sul tema Scienza e innovazione alla svolta del Millennio, al quale hanno partecipato Kary B. Mullis, Premio Nobel per la Chimica 1993, Robert C. Richardson, Premio Nobel per la Fisica 1996, e William F. Sharpe, Premio Nobel per lEconomia 1990. I loro interventi nei rispettivi settori hanno avuto la freschezza dellimprovvisazione e la profondit e il rigore del pi serio approccio scientifico. I lavori si sono conclusi con interventi di Marzio Tremaglia, Assessore alla Cultura della Regione Lombardia, e Antonino Cuffaro, Sottosegretario alla Ricerca Scientifica e Tecnologica. VOLTA MEMORIAL WORKSHOP ON LOW-POWER DESIGN, Convegno. Como, 4-5 marzo 1999. Segreteria scientifica: Mariagiovanna Sami (Politecnico di Milano). Centro di Cultura Scientifica A. Volta. Contributi dellIEEE, del Politecnico di Milano e del Comune di Como. La progettazione di circuiti elettronici a basso consumo di potenza uno degli argomenti di punta della ricerca mondiale del settore elettronico. Il workshop ha riunito i maggiori esperti del settore per discutere delle pi recenti scoperte nel campo del consumo di potenza, allinterno delle manifestazioni commemorative di Volta, che pu a buon ditritto essere considerato il padre di questo settore dellelettronica.
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Il Convegno si aperto con due interventi di Giulio Casati, Coordinatore scientifico del Centro di Cultura Scientifica A. Volta (Scienza e complessit), e di Giulio Giorello, Professore di Filosofia della Scienza allUniversit degli Studi di Milano (Alessandro Volta e lo sviluppo della scienza moderna).

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EUROPEAN LEV (LIGHT ELECTRIC VEHICLES) CONFERENCE: ELECTRIC VEHICLES TODAY, AND TOMORROW?, Convegno. Mendrisio (CH), 7-9 maggio 1999. Comune di Mendrisio, Comitato Comasco per le Celebrazioni Voltiane, Amministrazione Provinciale di Como, Comune di Como, Camera di Commercio di Como, Centro di Cultura Scientifica A. Volta. Liniziativa di questo primo Congresso Europeo sui veicoli elettrici si inserisce nelladesione del Comitato Comasco per le Celebrazioni Voltiane al Progetto VEL (Veicoli Elettrici Leggeri), promosso dal Comune di Mendrisio a favore dellintroduzione sul mercato e della diffusione della mobilit elettrica.

Al Convegno sono intervenuti: Marco Piffaretti, Direttore di InfoVEL Mendrisio; Peter Sonnabend, Coordinatore dei progetti UE nel settore dei trasporti urbani, dellenergia e dellambiente; Gaston Maggetto, Segretario Generale di CIT-ELEC e Presidente di AVERE (Associazione europea dei veicoli elettrici); Eduard Kiener, Direttore dellUfficio federale svizzero per lEnergia; John D. Dunlop,III, Membro del Consiglio dAmministrazione del California Air Resources Board; Sandro Furlan, Docente presso la Scuola Superiore Enrico Mattei di S. Donato Milanese (Mi). Questultimo intervento ha riportato i risultati di uno studio commissionato dal Centro di Cultura Scientifica A. Volta (si veda box a p. 282). UNA VOLTA ERA DOMANI. Conferenza internazionale. Villa Gallia, Como, 9 maggio 1999. Coordinatore: Piero Maranesi, Universit degli Studi di Milano, Assessore allUniversit, Turismo e Informatizzazione della Provincia di Como. Amministrazione Provinciale di Como, contributo proprio.

Vi hanno partecipato esperti mondiali in materia di elettricit a bordo dei veicoli: John G. Kassakian, Direttore del Laboratory for Electromagnetic and Electronic Systems (LEES) del MIT, Gaston Maggetto, Universit Libre de Bruxelles, e Paolo Ferraris, Politecnico di Torino. INTERNATIONAL SYMPOSIUM ON NON-LINEAR ELECTROMAGNETIC SYSTEMS, Convegno. Pavia, 10 12 maggio 1999. Segreteria scientifica: Antonio Savini. Universit di Pavia. Contributo del Comitato Regione Lombardia. Studiosi di vari continenti, che dal 1988 si ritrovano ogni due anni per discutere dellavanzamento delle conoscenze nel settore dei sistemi elettromagnetici non lineari, nel 1999 sono convenuti per tre giorni a Pavia. Oltre a rendere omaggio ad Alessandro Volta, fondatore della scienza elettrica sperimentale e precursore della tecnologia elettrica, essi hanno discusso quasi 200 memorie scientifiche che nel 2000 sono state pubblicate in un volume, edito da P Di Barba e A. Savini, nella serie Studies in . Applied Electromagnetics and Mechanics di IOS Press, Amsterdam. RIUNIONE GENERALE DELLASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA (AEI), Convegno. Como, 16 18 giugno 1999. Coordinatori: Guido Clerici, Carlo Masetti, Claudio Mirra, Carlo Masotto. AEI, Centro di Cultura Scientifica A. Volta. Contributo del Comitato Regione Lombardia.
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In alto: Locandina del concerto offerto in occasione del Convegno di Pavia sui sistemi elettromagnetici non lineari. In basso: Locandina della Mostra del veicolo elettrico che si tenuta a Como, a margine dei Convegni di Mendrisio e di Villa Gallia.

LASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA E LE CELEBRAZIONI VOLTIANE. Negli ultimi anni dellOttocento, lelettricit che aveva ormai compiuto le trasformazioni dellindustria e della vita quotidiana raggiungeva anche in Italia la fase dellorganizzazione delle strutture tecniche.

Nei paesi dove lo sviluppo era stato pi rapido, tecnici e docenti avevano costituito associazioni e si erano tenuti Congressi Internazionali. In Italia, nel 1896 una commissione presieduta da Galileo Ferraris poneva le basi per unassociazione, nel cui statuto si dichiarava: LAssociazione Elettrotecnica Italiana ha per scopo di divulgare lo studio dellelettrotecnica, di contribuire allo sviluppo delle applicazioni, di stabilire relazioni tra i tecnici e facilitare la conoscenza di invenzioni ed esperienze.

La fondazione avvenne il 1 gennaio 1897 e gi nel febbraio si spegneva Galileo Ferraris. La presidenza era quindi assunta da Giuseppe Colombo, che univa doti di scienziato e di organizzatore. La nuova associazione corrispondeva a unesigenza generale e fu subito accolta favorevolmente dagli elettrotecnici italiani. Le prime Sezioni furono stabilite a Milano, Genova, Napoli, Palermo, Roma e Torino nello stesso anno della fondazione. La prima riunione generale si tenne a Milano nel marzo 1897 e i partecipanti ebbero modo di constatare la validit dellAEI attraverso le discussioni dei problemi tecnici e legislativi che le nuove applicazioni presentavano.

Documentazione darchivio relativa allattivit dellAssociazione Elettrotecnica Italiana (da Galileo Ferraris e lAEI, a cura di Andrea Silvestri, pubblicato da Vanni Scheiwiller nel 1998): in basso, i delegati al Congresso di Chicago (agosto 1893).

Nel 1899, il primo centenario dellinvenzione della Pila, con le Celebrazioni Voltiane a Como, diede loccasione di organizzare il primo Congresso degli elettricisti. La commemorazione di Alessandro Volta fu tenuta da Augusto Righi e, nelle discussioni alle quali partecipavano anche i fisici italiani, pure riuniti a Como, fu stabilita la terminologia elettrotecnica italiana.

Anche le successive Riunioni Generali portavano notevoli contributi e tra questi citiamo la prima discussione e redazione di norme di sicurezza degli impianti elettrici nella Riunione del 1901 a Roma. Nel 1906 veniva fondata a Londra lInternational Electrotechnical Commission, sotto la presidenza di Lord Kelvin e lAEI vi aderiva nel 1907. Nel 1909 il Comitato Elettrotecnico Italiano veniva stabilito con compiti principalmente normativi e iniziava la partecipazione alle riunioni internazionali. La storia dellAEI negli anni immediatamente antecedenti e seguenti la prima Guerra mondiale ricca di eventi significativi per lo sviluppo dellelettrotecnica italiana.

Un cambiamento radicale dellelettrotecnica italiana accadde nel 1962 con il raggruppamento delle attivit elettriche nellENEL e delle atti228 MANIFESTAZIONI
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Il primo centenario della morte di Volta fu celebrato a Como e lAEI vi tenne la XXXII Riunione Generale. Levento viene ricordato per la parallela riunione internazionale della Societ Italiana di Fisica, che radunava i pi eminenti fisici del mondo.

Nel 1923 il presidente italiano Guido Semenza fu nominato presidente dellInternational Electrotechnical Commission, a indicare il ruolo ormai internazionale dellAssociazione.

Nel 1914 veniva pubblicata la rivista LElettrotecnica tuttora organo ufficiale, seguita nel 1932 dalla seconda rivista dellAEI, Alta Frequenza, alla quale collaboravano i nomi pi illustri della nascente industria radioelettrica, i cui sviluppi portavano dopo trentanni allattuale denominazione Associazione Elettrotecnica ed Elettronica.

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vit telefoniche nella SIP Cambiavano i riferimenti dellAEI verso i . suoi interlocutori e ci richiedeva un adeguamento alla situazione. Nel 1977 cadeva il 150 anniversario della morte di Volta e lAEI riuniva a Como i suoi membri, incaricando Emilio Gatti del discorso celebrativo. La rivista dellAssociazione veniva rinnovata nel 1993 con una nuova impostazione editoriale e con un titolo significativo e programmatico: AEI: automazione, energia, informazione.

Arriviamo al 1999, Bicentenario dellinvenzione voltiana, ricordata a Como, Pavia e Milano con impegnative manifestazioni. Nella Riunione Generale dellAssociazione, tenutasi a Como, furono trattati i temi dello sviluppo delle telecomunicazioni e dei generatori elettrochimici. Guido Clerici

Tra le relazioni si sono segnalate quelle di E. Aurell (Stoccolma) sullanalisi dei mercati finanziari in base al teorema di Nash, di G. Gallavotti (Roma) sullipotesi caotica delle fluttuazioni spaziotemporali localizzate, di L. Kaplan (Harvard) e R. Ketzmerick (Goettingen) sui sistemi caotici, di A. J. Lichtenberg (Berkeley) sulle catene non lineari, di Z. Kovacs (Budapest) sullo scattering caotico, di K. Pawelzik (Brema) e P So . (Fairfax) sulle reti neuronali, di J. Sherratt (Edimburgo) sui modelli discreti della rimarginazione di ferite, e di M. V Velarde (Madrid) sui . modelli della dinamica complessa del cervelletto. ANNUAL CONFERENCE OF THE INTERNATIONAL SOCIETY OF ELECTROCHEMISTRY. Convegno. Pavia-Como, 5 - 10 settembre 1999. Segreteria scientifica: S. Trasatti (Milano) chairman, R. Guidelli (Firenze), E. Kalman (Budapest) ISE, A. Magistris (Pavia), G. Silvestri (Palermo), E. Vianello (Padova). Universit di Pavia. Contributo del Comitato Regione Lombardia. Lelettrochimica, come disciplina autonoma, nasce con la Pila e pertanto la Societ Internazionale di Elettrochimica ha deciso di tenere il suo Congresso Annuale del 1999 a Pavia per celebrare solennemente la ricorrenza. Il Congresso stato organizzato da un Comitato costituito da docenti del Dipartimento di Chimica fisica dell' Universit degli Studi di Pavia in collaborazione con i colleghi della Divisione di Elettrochimica della Societ Chimica Italiana.

A 200 anni dallinvenzione della Pila, il Convegno ha offerto loccasione per svolgere una riflessione sui problemi posti dalle frontiere della ricerca fisica, biologica ed economica, caratterizzate da crescente complessit.

Convegno. Como, 20 23 giugno 1999. Segreteria scientifica: Laura Rebuzzini. Comitato scientifico: Roberto Artuso, Giulio Casati. Centro di Cultura Scientifica A. Volta. Contributo del Comitato Nazionale.

SCIENCE, SOCIETY AND TECHNOLOGY AT THE TURN OF THE CENTURY,

DYNAMICS

DAYS.

THE

PHYSICS OF COMPLEX SYSTEMS AND ITS IMPACT ON

In alto: Minuta di Galileo Ferraris per la memoria Sulla intensit delle correnti elettriche (da Galileo Ferraris e lAEI, a cura di Andrea Silvestri, pubblicato da Vanni Scheiwiller nel 1998). In basso: Giulio Casati, organizzatore del Convegno Dynamics Days (I giorni della dinamica), tenutosi al Centro di Cultura Scientifica A. Volta dal 20 al 23 giugno 1999.

La seduta inaugurale ha avuto luogo nella suggestiva cornice del Teatro Fraschini, in presenza delle Autorit accademiche e della citt, con interventi del Presidente dell'ISE e del prof. John O'M. Bockris, che fu tra i fondatori dell'ISE nel 1949. Quest'ultimo ha tracciato un sintetico profi229

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lo storico degli sviluppi dell' elettrochimica negli ultimi cinquantanni. Con l'occasione stata riproposta la composizione di G. Puccini La scossa elettrica, dedicata a Volta dal compositore nel 1899, in occasione del primo centenario della invenzione della Pila. I lavori del congresso, suddivisi in nove simposi paralleli, sono proseguiti nell'ampio e ben allestito complesso di San Tommaso, appena restaurato, in grado di ospitare gli oltre 1000 studiosi provenienti da pi di 30 paesi iscritti alla manifestazione. Sono pervenuti 1128 contributi di carattere elettrochimico, tutti di elevato livello scientifico, distribuiti in numerose aree disciplinari identificabili con le Scienze Chimiche, la Tecnologia Chimica, la Biologia, lIngegneria e la Fisica. Sono stati complessivamente presentati 6 contributi su invito da parte di scienziati di fama internazionale, oltre 450 comunicazioni orali, di cui circa il 20% su invito, e oltre 650 contributi di tipo poster.

Locandina del Congresso Nazionale della Societ Italiana di Fisica (SIF), tenutosi a Pavia in occasione del Bicentenario della Pila.

Lorganizzazione della manifestazione e i momenti di maggiore interesse scientifico e culturale sono stati ripresi da diversi contributi giornalistici apparsi sulla stampa locale e nazionale. La risposta della comunit scientifica internazionale e i giudizi sulla manifestazione, pervenuti anche in un secondo tempo da parte degli studiosi intervenuti, sono stati estremamente positivi e hanno gratificato uno sforzo organizzativo che non stato dei pi agevoli.

LXXXV CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIET ITALIANA DI FISICA, Convegno. Pavia, 20 24 settembre 1999. Segreteria scientifica: Sigfrido Boffi, Giorgio Samoggia. Universit di Pavia. Contributo del Comitato Regione Lombardia. Lannuale Congresso Nazionale della Societ Italiana di Fisica, occasione di incontro e confronto tra soci e non soci sulle tematiche recenti dellindagine fisica, si tenuto a Pavia con lo specifico proposito di svolgersi nellambito delle celebrazioni per il bicentenario dell'invenzione della Pila realizzata da Alessandro Volta durante i suoi studi condotti quando era professore presso lUniversit di Pavia.

Un'intera seduta pomeridiana stata dedicata al dibattito Galvani-Volta nei suoi risvolti storici e contemporanei nellambito della fisica, dellelettrochimica e dell'elettrofisiologia. Nei locali del Palazzo S. Tomaso che ospitava i lavori del Congresso, accanto agli stand di 25 espositori di prodotti di interesse per la ricerca in Fisica, stata anche predisposta una
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Il Congresso si articolato in sei Sezioni (Fisica nucleare e subnucleare, Fisica della materia, Astrofisica e fisica cosmica, Geofisica e Biofisica, Elettronica e fisica applicata, Fisica generale, Didattica e storia della fisica) e ha visto la partecipazione di circa 700 fisici sia provenienti da tutte le sedi universitarie italiane, sia appartenenti a vari enti pubblici e privati di ricerca. Oltre alle relazioni generali, una per ogni sezione, sono state presentate 148 relazioni su invito e 428 comunicazioni scientifiche. Le tre comunicazioni giudicate migliori da un apposito comitato sono state premiate con medaglia voltiana coniata per l'occasione.

Il Congresso stato organizzato dal Dipartimento di Fisica Nucleare e Teorica e dal Dipartimento di Fisica A. Volta tramite i rispettivi direttori, Sigfrido Boffi e Giorgio Samoggia, e si svolto nei locali del Palazzo S. Tomaso, un antico convento oggi recuperato dallUniversit di Pavia per le sue attivit.

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Sia i lavori che le mostre hanno trovato ampia eco sulla stampa locale e nazionale. INTERNATIONAL SYMPOSIUM ON ELECTROMAGNETIC FIELDS IN ELECTRICAL Convegno. Pavia, 23-25 settembre 1999. Segreteria scientifica: Antonio Savini. Universit di Pavia. Contributo della Regione Lombardia. Il convegno ha riunito a Pavia 128 studiosi ed stato presieduto dal prof. J. Turoski e dal prof. A. Savini. Si trattato per molti partecipanti di un ritorno a Pavia, dove un analogo convegno si era gi tenuto nel 1987. Questa volta lo scopo stato anche quello di celebrare Alessandro Volta, Professore e Rettore dellUniversit di Pavia, iniziatore dello sviluppo della tecnologia elettrica.
Memoria di Thomas Halfmann, Ralf Sommer e Tim Wichmann presentata al Convegno internazionale sui Campi elettromagnetici (Pavia, 23-25 settembre).

mostra didattica su Volta e la storia dellelettricit (1799... e la corrente fu). Durante i giorni del Congresso sono state altres organizzate visite guidate a due mostre appositamente allestite nell'ambito delle celebrazioni voltiane, una dedicata al Gabinetto Fisico di Volta presso il Museo per la storia dellUniversit di Pavia e laltra sulla Strumentazione Elettrica del 1800 nel salone Teresiano della Biblioteca Universitaria.

ENGINEERING,

Gli atti del convegno, a cura di P Di Barba, A. Savini e S. Wiak, nel 2000 . sono apparsi in un numero speciale della rivista COMPEL, pubblicata da MCB University Press, UK.

Nei tre giorni del convegno sono state discusse memorie scientifiche su temi di elettromagnetismo applicato che hanno riguardato, tra laltro, tecniche avanzate di analisi di campi elettrici e magnetici, propriet elettriche e magnetiche dei materiali, bioelettromagnetismo.

Giornali locali e stampa specializzata internazionale hanno riferito dei momenti principali del convegno. DA PLATONE A INTERNET. CORRENTI ELETTRCIHE E ILLUMINISMO SCIENTIFIConvegno. Villa Olmo, Como, 13-15 ottobre 1999. Comitato scientifico: Gianni Bonera, Giulio Casati, Giulio Giorello, Elio Sindoni. Segreteria scientifica: Corrado Sinigaglia, Universit degli Studi di Milano.
CO,

Centro di Cultura Scientifica A. Volta. Contributo del Comitato Regione Lombardia

Il bicentenario della Pila voltiana ha costituito unoccasione per ripensare la connessione tra scienza, tecnica e industria e mettere alla prova gli attuali modelli di comprensione di una realt sempre pi segnata dalla pregnanza dellimpresa tecnico-scientifica. Al Convegno, organizzato dal Centro di Cultura Scientifica A. Volta, hanno partecipato filosofi, storici, fisici, tecnologi, sociologi, artisti, psicologi. Come evidenziato dal Programma, grande stata la variet degli interventi che hanno spaziato dalla storia della scienza allurbanistica, dalla fisica aristotelica alla teoria della relativit. I SESSIONE: INTRODUZIONE: ILLUMINISMO E TECNOLOGIA Renato Angelo Ricci, Conoscenza scientifica e societ moderna Gianfranco Dioguardi, Alessandro Volta, dai Lumi alla sistematica
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dellOttocento: la scienza come invenzione Giuliano Pancaldi, Le conseguenze impreviste dellinvenzione: le macchine inutili di Volta Vittorino Andreoli, Il lato oscuro dellelettricit Emilio Tadini, Appunti sulla luce artificiale II SESSIONE: ALLE RADICI DEL PENSIERO SCIENTIFICO Ferruccio Franco Repellini, Aristotele introduce i moti secondo natura Massimo Parodi, Trinit, aritmetica e scienza nel pensiero medievale Luca Bianchi, Galileo e la scienza dei Gesuiti Niccol Guicciardini, Newton: dalle leggi di Keplero alla gravitazione universale Maurizio Mamiani, Newton, letere e lattrazione

Locandina del Convegno Da Platone a Internet e uno dei relatori, Renato Angelo Ricci, Presidente Onorario della Societ Italiana di Fisica.

III SESSIONE: LA PILA DI VOLTA E LO STUDIO DEI FENOMENI ELETTRICI Gianni Bonera, Lattivit scientifica di Volta prima dellinvenzione della Pila Fabio Bevilacqua, Lidia Falomo, Il dibattito tra Volta e Coulomb Paolo Brenni, Le braccia del fisico: Volta e il gabinetto scientifico settecentesco Lucio Fregonese, La fisica elettrica di Volta tra Descartes e Newton Pasquale Tucci, Strumenti e apparati sperimentali per la ricerca di elettricit da Coulomb a Faraday
TRA

IV SESSIONE: IL VOLTO NUOVO DELLA NATURA: ELETTRICIT E MAGNETISMO OTTOCENTO E NOVECENTO Evandro Agazzi, Statuto delloggetto fisico ed esperimento Francesco Moiso, Linflusso di Alessandro Volta sulla filosofia della natura del romanticismo tedesco Umberto Bottazzini, La funzione euristica della matematica Pietro Redondi, Applicazioni tecniche della Pila: il caso Cattaneo Enrico Bellone, Alcuni sviluppi della nozione di campo da Faraday a Einstein V SESSIONE: LINTELLIGENZA DELLA RETE Tomas Maldonado, Infoutopia e innovazione tecnico-scientifica Maurizio Decina, Internet o la rivoluzione dellubiquit Marco Romano, Sfera tecnica, sfera simbolica della citt Andrea Silvestri, Allorigine delle applicazioni industriali dellelettricit. Investigazione e sperimentazione, formalizzazione e realizzazione Marco Somalvico, Intelligenza artificiale e le macchine dellinformazione e della cooperazione

[...] mi sia consentita la citazione di un passo di Alessandro Volta che descrive come i conduttori possano essere collegati per generare tensione elettrica: Esse [le esperienze] mostrano soltanto che sono io andato troppo innanzi asserendo che non si potrebbe mai, allapplicazione di soli conduttori umidi, ossia di seconda classe, senza l'intervento cio di alcun metallo conduttore di prima classe, eccitare le convulsioni delle rane. la diversit dei conduttori che necessaria, indipendentemente se essi siano metalli o conduttori umidi. A questo vorrei far seguire un passo di un altro grande scienziato dellepoca, Luigi Galvani, il quale, riportando i suoi esperimenti, osserva: Gli scienziati e gli uomini eminenti potranno, leggendo le nostre cose, non solo accrescerle con le loro riflessioni e con i loro esperimenti, ma anche conseguire quei risultati che noi pure abbiamo tentato di raggiungere. ma che forse abbiamo realizzato
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solo in minima parte. E conclude: Aggiunger alcuni corollari e congetture e ipotesi, soprattutto nellintento di spianare una qualche via ad affrontare nuovi esperimenti di modo che, se non possono arrivare alla verit, ci venga aperto almeno uno spiraglio su di essa.

Il metodo sperimentale qui descritto risulta composto di osservazione, sperimentazione e interpretazione. Non solo: accanto alla consapevolezza dellimportanza dei propri risultati, Galvani, come peraltro Volta, dimostra una profonda umilt, quellumilt che fa s che ogni ricercatore scientifico accetti che la propria interpretazione non sia lunica possibile, e tanto meno lultima, quella cio definitiva. Siamo in perfetto spirito galileiano, ed a Galileo Galilei che dobbiamo guardare se vogliamo capire come la scienza debba porsi di fronte alla necessit di comunicare con un pubblico per lo pi orientato da ragioni ideologiche e sorretto da argomenti de fide. Cos si esprime, infatti, Galileo nella celebre Lettera a Madama Cristina di Lorena circa i motivi che avevano spinto gli autori della Scrittura ad attribuire al Sole un moto intorno alla Terra: Gli scrittori sacri nelle cose non necessarie alla beatitudine pi si accomodano alluso ricevuto che alla essenza di fatto. Ora, la scienza non pu, allora come oggi, accomodarsi alluso; e tuttavia, oggi pi di allora, il problema delluso della scienza, delle sue applicazioni, appare in tutta la sua drammaticit. Renato Angelo Ricci, Presidente Onorario Societ Italiana di Fisica

Locandina del Convegno sulle Batterie al litio e Copertina della Monografia tematica del Centro di Cultura Scientifica A. Volta, a cura di Riccardo Galli (con una tavola di Marialuisa De Romans).

Con il contributo del Comitato Nazionale, del Comitato Comasco, di Electrochemical Society, Inc. e di ELDOR Co.

IMLB-10: 10TH INTERNATIONAL MEETING ON LITHIUM BATTERIES, Convegno. Villa Erba (Cernobbio), 28 maggio 2 giugno 2000. Chairman: Bruno Scrosati, Universit La Sapienza, Roma. Organizzazione: Centro di Cultura Scientifica A. Volta.

Il Convegno ha fatto il punto sulla ricerca e sugli sviluppi tecnologici e industriali, nel mondo, delle batterie al litio, la cui applicazione nel mercato dei beni di consumo destinato a crescere esponenzialmente. Al Convegno era abbinata unedizione speciale della Mostra Itinerante Alessandro Volta: lelettricit e lavvento del mondo moderno (si veda pi avanti). PILA DI VOLTA Como, 2001. A cura di Riccardo Galli. Tavole di Marialuisa De Romans. EVOLUZIONI
E RIVOLUZIONI DELLIMPRESA SCIENTIFICA: LA

DUE SECOLI DOPO.

Centro di Cultura Scientifica A. Volta, monografia tematica pubblicata con il contributo del Comitato Nazionale.

Il volume, curato da Riccardo Galli gi autore nel 1994 di un primo Progetto di manifestazioni per il Bicentenario della Pila che ha fornito la
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Loccasione del Bicentenario ha offerto lo spunto per rintracciare nellimpresa voltiana elementi e dimensioni tuttora di attualit nella scienza del terzo millennio, per valutarne evoluzione e prospettive di lungo termine, e per individuare la natura delle relazioni e dei problemi nuovi che la scienza pone alla societ contemporanea.

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solida traccia per le successive realizzazioni delle presenti celebrazioni , presenta interventi di personalit di diversa formazione: epistemologi e storici della scienza come Giuliano Pancaldi e Giuseppe Lanzavecchia, ingegneri imprenditori come Gianfranco Dioguardi, tecnologi come G. B. Zorzoli e studiosi di politica scientifica come Umberto Colombo e lisraeliano Morris Teubal. (DallarticoloDimensione internazionale della Scienza, di Umberto Colombo, Presidente del Comitato di Politica Scientifica e Tecnologia dellOCSE, gi Ministro dellUniversit e della Ricerca Scientifica e Tecnologica)

Volta comprese, nel 1792, limportanza della scoperta di Galvani, ne rifece le esperienze accettando dapprima la teoria dellelettricit animale, per respingerla lanno successivo dopo una serie di indagini che avevano preso lo spunto dalle osservazioni (del 1574) dello svizzero Johann G. Sulzer [...] Nel 1796 Volta scrisse una lettera a un membro dellAccademia Reale inglese, ancor prima dellinvenzione della Pila, nella quale formul con grande chiarezza le sue idee sul contatto tra conduttori metallici e liquidi e il flusso di elettricit; nel 1799 invent la Pila e annunci la sua scoperta con una lettera a Sir Joseph Banks, presidente della Royal Society; il 7 e il 20 novembre 1801 Volta pre-

Due delle tavole di Marialuisa De Romans tratte dal Volume Evoluzioni e rivoluzioni dellimpresa scientifica: Energia verdeazzurra e Temporalesco. 234 MANIFESTAZIONI
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sent il suo apparecchio allInstitut de France [...] La scoperta di Volta avvenne dunque in un clima che coinvolgeva sin dallinizio lEuropa, che del resto Volta conosceva bene avendo, nel 1777 e poi nel 1782, viaggiato a lungo attraverso la Svizzera, la Francia, la Germania e lInghilterra. Questo clima internazionale della scienza era tale da superare le divisioni politiche e ideologiche, se si pensa che Volta annunci le sue scoperte a scienziati inglesi, le present in Francia al cospetto di Napoleone e, dopo la caduta di questultimo, fu nominato nel 1815 direttore della facolt filosofica di Padova dallimperatore dAustria.

merito di questo clima aperto della scienza se quella italiana, che a quellepoca non brillava certamente come in epoche precedenti, pot esprimere alcuni talenti come oltre a Volta il matematico Paolo Ruffini, il fisiologo Luigi Galvani, il naturalista Lazzaro Spallanzani: in un paese ormai economicamente e culturalmente sempre pi emarginato la scienza italiana pot dunque sopravvivere perch i pochi che vi si dedicarono poterono intrecciare proficui rapporti con quella internazionale. cos che la scuola italiana non rimase estranea allo straordinario sviluppo dellelettromagnetismo, al rinnovamento della fisiologia, allo sviluppo della chimica pneumatica e dellelettrochimica, alle quali lo stesso Volta dette un importante contributo.

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CORRENTI ELETTRICHE E ILLUMINISMO SCIENTIFICO, a cura di Corrado Sinigaglia, Franco Angeli Editore, Milano, 2002. Centro di Cultura Scientifica A. Volta, monografia tematica pubblicata con il contributo del Comitato Nazionale.

Il Volume unopera organica realizzata a partire dai contributi degli studiosi e degli esperti che hanno partecipato al Convegno DA PLATONE A INTERNET (cfr. pagine precedenti), raccolti da Corrado Sinigaglia dellUniversit degli Studi di Milano. Il libro, come il Convegno, si articola in quattro sezioni. La prima delinea la complessa e tortuosa evoluzione della filosofia naturale dalle grandiose intuizioni dei giganti dellAntichit, del Medioevo e del primo Rinascimento ai nani che seppero portare a termine la prima grande sintesi tra fisica terrestre e fisica celeste (metafora questa cara a Isaac Newton). La seconda parte si incentra sulla concezione voltiana di indagine teorica ed esperimento. La terza mostra come le grandi trasformazioni delle discipline fisiche (in senso lato) abbiano permeato anche la pi alta speculazione filosofica. La quarta infine esamina leredit di Volta cercando di riconfigurare lodierna contrapposizione tra naturale e artificiale e indagando la dialettica tra realizzazione tecnica e pratica scientifica tenendo conto della nuova rivoluzione informatica.

In alto: Copertina della Monografia tematica del Centro di Cultura Scientifica A. Volta, a cura di Corrado Sinigaglia, pubblicata da Franco Angeli. In basso: Grafici tratti dal contributo di Maurizio Decina su Internet o la rivoluzione dellubiquit.

A illustrazione dellapertura culturale e di stimoli a cui il Convegno e il libro si sono ispirati, si riportano qui di seguito le pagine di uno dei massimi esperti del disegno industriale, Toms Maldonado, del Politecnico di Milano, e di un artista e attento osservatore della nostra cultura, il pittore Emilio Tadini. Che cos una scoperta, uninvenzione, uninnovazione? Come intendere cio le tre grandi nozioni che hanno giocato un ruolo fondamentale nella storia della scienza e della tecnologia?

Lopera dedicata alla memoria di Francesco Moiso, il cui contributo ivi pubblicato Linflusso di Alessandro Volta sulla filosofia della natura del romanticismo tedesco vale come testamento spirituale del grande studioso e conoscitore del mondo tedesco, spentosi mentre il Volume era in bozze.

Ogni volta che si elabora una teoria per interpretare certi fatti della natura si apre la strada alla possibilit di usarla o di non usarla. Solo attraverso luso possibile imparare qualcosa su una teoria e sui problemi che essa pone. Il learning by using diventa un elemento fondamentale per capire la stessa questione Galvani-Volta. Perch il momento decisivo precisamente quando Volta, accettata in linea di principio la teoria di Galvani, comincia a usarla e a trarre, da que236 MANIFESTAZIONI
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Molte sono state le riflessioni tra i filosofi della scienza. Note sono quelle del grande pensatore americano Charles Sanders Peirce (18391914) sulla nozione di invenzione e di scoperta. A esse vanno aggiunti i contributi degli storici della tecnologia veri filosofi della tecnica in senso moderno , che al famoso learning by doing del pragmatismo americano, allimparare facendo, hanno ritenuto necessario affiancare il learning by using, limparare usando proposto da Nathan Rosenberg.

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stuso, nuova linfa per la sua ricerca. Ed questo laspetto chiave: riuscire a comprendere come luso di una teoria permetta di dinamizzare unintera area dindagine. Dalla controversia Galvani-Volta hanno preso avvio numerosi ambiti di ricerca sperimentale che conosceranno nel XIX secolo uno sviluppo straordinario. Penso a ai lavori di Johannes Mller, di Gustav Theodor Fechner (1801-1887), di Wilhelm Wundt (1832-1920), e a tutta la tradizione della psicologia sperimentale. Si tratta di un itinerario del learning by using che giunto fino ai giorni nostri e che continua a rappresentare il grande fattore dinamogeno nella storia dellidea scientifica e delle stesse proposte tecnologiche. Toms Maldonado, da Infoutopia e innovazione tecnico-scientifica

Lavventura della luce nella storia dellarte fin troppo importante per poterla riassumere in poche righe, ma pensiamo solo a Caravaggio. Lirruzione della luce nella forma di Caravaggio straordinaria e la si pu cogliere appieno se si pensa a La Tour.

Allorch abbiamo a che fare con la coscienza chiara di qualcosa, la luce diviene la grande metafora del sapere, del conoscere, dellavere con il mondo dei rapporti che ci tranquillizzino. [...]

A Roma in San Luigi dei Francesi, dove sono raccolti i grandi Caravaggio, esposta La vocazione di Matteo. In questa tela c qualcosa di straordinario che nessuno ha mai visto, e di cui nessuno parla. Il quadro rappresenta San Matteo che fa il gabelliere seduto a un tavolo; Cristo appare fuori campo sullo sfondo di un muro.

La Tour un grande pittore francese che vede la pittura di Caravaggio e la interpreta in modo personale. Ma nei quadri di La Tour la luce identificabile facilmente secondo quella che si potrebbe chiamare una meccanica di illuminazione: c sempre una candela, una lampada, un fuoco, qualcosa che giustifica il gioco della luce sui personaggi e sulle cose, le luci e le ombre sono tutte date da una fonte di illuminazione. Se guardiamo i quadri di Caravaggio questo non accade: non c una candela, una lampada; in Caravaggio la luce irrompe nel quadro come se fosse la manifestazione del valore, di ci che mantiene luomo in un rapporto alto con la vita, col mondo, con gli altri.
In alto: Georges de La Tour, Il sogno di San Giuseppe (part.), Nantes, Muse des Beaux Arts. In basso: Michelangelo Merisi da Caravaggio, La vocazione di Matteo (part.), Roma, San Luigi dei Francesi.

Dunque, Caravaggio sembra dirci che non vale lidolo che rappresenta la figura del valore, ma vale questa metafora eccelsa e materialissima della luce. Emilio Tadini, da Appunti sulla luce

Inoltre, dobbiamo pensare che Caravaggio viene da Milano dove Carlo Borromeo predica non dico la riforma, che rifiuta la raffigurazione di Dio e dei personaggi sacri, ma combatte leccesso di immagini della divinit.

Per anni ho letto questa scena oggettivamente, istintivamente: Cristo appare, Matteo lo guarda, si converte e diventa apostolo. Poi un giorno mi sono accorto di una cosa stupefacente, abbastanza enigmatica: Matteo non guarda affatto la figura di Cristo! Il santo guarda dalla parte dove la luce entra nel quadro, guarda il simbolo del valore, dello Spirito.

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STRUMENTI SCIENTIFICI: DAL MUSEO AL LABORATORIO INTERATTIVO. IL CASO COMO CITT DELLA SCIENZA, a cura di Paolo Brenni, Centro di Cultura Scientifica A. Volta, Como, 2002. Monografia tematica pubblicata con il contributo del Comitato Nazionale. In questi ultimi decenni si sono moltiplicati nel mondo nuovi approcci alla museografia scientifica e, in generale, alla presentazione di collezioni di strumenti scientifici e di esperienze e illustrazioni divulgative nellambito delle scienze e delle tecnologie: dallExploratorium di San Francisco al Muse de la Villette Cit des Sciences et de lIndustrie di Parigi, i Science Centre si sono affiancati ai pi tradizionali musei della scienza e della tecnica, come il Deutsches Museum di Monaco, lo stesso Conservatoire des Arts et Mtiers di Parigi o il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci di Milano. Non chiaro a tuttoggi quali siano i modelli vincenti di museografia scientifica.

In questo senso risulta di notevole interesse metodologico oltre che documentario lesempio offerto dalla citt di Como, dove, attorno alla figura di Alessandro Volta si richiamano, direttamente o indirettamente, alcuni significativi esempi di collezioni e science centre: il Tempio Voltiano, il Liceo Volta, il Laboratorio Gattoni, lIstituto Carducci. Ciascuna di queste esperienze illustra un differente approccio e offre differenti modalit di fruizione. Nellambito del Bicentenario dellinvenzione della Pila il Volume offre una riflessione sullevoluzione del museo scientifico alle soglie del nuovo secolo e di un pi maturo approccio alla cultura tecnico-scientifica. Esso offre nello stesso tempo uno spaccato particolareggiato e originale delle collezioni scientifiche e didattiche presenti in una Citt come Como che, grazie soprattutto a Volta e alla tradizione che si stabilita al suo seguito, si potuta caratterizzare come citt della scienza ancorch priva sino a qualche anno fa di istituzioni universitarie.

In questa pagina: La Sala Casartelli (o dei Nobel) allIstituto Carducci di Como, dopo i restauri e strumenti della collezione. A fronte: Il Moretto e altri strumenti conservati al Liceo Volta di Como.

Il volume curato da Paolo Brenni, ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche presso il Museo della Scienza di Firenze e uno dei maggiori esperti europei di strumentazione scientifica dei secoli 18-19.

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Un saggio di uno specialista inglese di storia degli strumenti scientifici, G.L.E. Turner, offre una stimolante apertura su tipologie di strumenti diverse da quelle illustrate dallesempio di Como. FISICA: FRONTIERE IN MOVIMENTO. RILEGGERE OGGI IL CONGRESSO INTERFISICA DEL 1927 A COMO, a cura di Franco Bassani e Renato Angelo Ricci (Imperial College, Londra).

Il volume si divide in cinque sezioni dedicate rispettivamente a: 1) la gestione di collezioni e musei scientifici nel mondo e in Italia; 2) le collezioni del Tempio Voltiano; 3) le collezioni di strumenti di fisica e di reperti naturalistici del Liceo Volta; 4) le collezioni didattiche dellIstituto Carducci, esposte nella Sala Casartelli, nota anche come Sala dei Nobel; 5) la ricostruzione ideale del Gabinetto di fisica del canonico Gattoni, realizzata dal Centro di Cultura Scientifica A. Volta, con il contributo del Comitato Regione Lombardia.

NAZIONALE DI

Societ Italiana di Fisica e Centro di Cultura Scientifica (in preparazione). Monografia tematica realizzata con il contributo del Comitato Nazionale. In occasione del primo centenario della morte di Alessandro Volta (1927), lallora Presidente del Comitato Nazionale per le Celebrazioni Voltiane Guglielmo Marconi organizz un Convegno internazionale dei Fisici nelle sedi di Como, Pavia e Roma. A Como si tennero le principali sessioni, a cui intervennero i padri della fisica moderna, tra cui dodici Premi Nobel di quella disciplina. Il Volume ripercorre sinteticamente le principali linee di pensiero che hanno ispirato le relazioni (pubblicate in un Volume di Atti dallEditore Zanichelli nel 1928) e ripropone con ampia documentazione iconografica il contesto culturale in cui la manifestazione si tenuta.

Il Volume curato dal Presidente della Societ Italiana di Fisica, Franco Bassani, e dal suo Presidente Onorario Renato Angelo Ricci.

DIVULGAZIONE

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VIDEOCONFERENZE. Le conferenze sono state trasmesse in contemporanea in sette scuole medie superiori della provincia di Pavia (Liceo Classico Foscolo, Liceo Scientifico Taramelli, Liceo Scientifico Copernico, I.T.G Volta e I.T.I. Cardano di Pavia, Liceo Cairoli di Vigevano, Liceo Galilei di Voghera), due della citt di Como (Liceo Scientifico Giovio e Liceo Classico A. Volta) e una di Milano (Liceo scientifico A. Volta). Le scuole erano state dotate con fondi regionali dei mezzi tecnici necessari per attivare un collegamento interattivo. Una stazione dascolto stata anche realizzata a Pavia presso la sala di S. Maria Gualtieri per tutta la cittadinanza. I parte: Allorigine della Scienza Moderna (novembre-dicembre 1998) PROGRAMMA

VIDEODIFFUSIONE. Anche se in numero minore rispetto alle pubblicazioni a stampa e ai multimediali, i filmati divulgativi su Volta e, soprattutto, sulle conseguenze della sua principale invenzione sul mondo moderno hanno accompagnato queste Celebrazioni. Tra tutti, in particolar modo, si segnala la serie di trasmissioni divulgative realizzate dal Politecnico di Milano con Antennatre.

ILMATI,

RICORDO DI ALESSANDRO VOLTA, Documentario realizzato dalla Radio Televisione della Svizzera Italiana, con riprese di Villa Olmo, del Laboratorio Gattoni, del Tempio Voltiano e dei cimeli conservati allUniversit di Pavia e allIstituto Lombardo (durata 14 minuti). Marzo 1997 VIDEOCONFERENZE NELLE SCUOLE (PAVIA, MILANO, COMO), Ottobre 1998 - Aprile 1999. Coordinatore: Gianni Bonera. Universit di Pavia. Contributo del Comitato Regione Lombardia Per sensibilizzare lopinione pubblica e in particolare gli studenti alle celebrazioni per il bicentenario dellinvenzione della Pila, la Provincia e il Comune di Pavia, in collaborazione con lUniversit, il Provveditorato agli Studi e il Consorzio di Bioingegneria e Informatica Medica di Pavia, con il contributo della Regione e di Telecom Italia, hanno realizzato una serie di videoconferenze, con il fine di illustrare la figura di Volta nel suo contesto scientifico, storico e sociale.

G. Bonera: Dal sistema tolemaico alla rivoluzione copernicana; E. Giannetto: La meccanica classica: da Galileo a Newton; F. Giudice: La concezione della materia durante la rivoluzione scientifica; G. Bonera: Il caso dellelettricit: dalle origini a Volta II parte: Alessandro Volta (Marzo Aprile 1999)

A. Ferraresi: La realt politica e sociale della Lombardia al tempo di Volta; G. Bonera: Volta: luomo e lo scienziato; G. Bonera: Volta, non solo la Pila; F. Bevilacqua: Il dibattito Volta Galvani e linvenzione della pila, Mosaico, SMAU 1999.

Le conferenze, previste in ordine diacronico, hanno affrontato non solo le problematiche scientifiche, ma anche sociali e culturali, sia del periodo che precede linvenzione della Pila elettrica sia di quello successivo fino ai nostri giorni. La scelta di un approccio storico ha voluto sottolineare come l'emergere delle teorie e delle scoperte scientifiche sia il frutto dintensi dibattiti, di controversie, di programmi di ricerca, nonch di rapporti con le istituzioni e lambiente sociale. Per la realizzazione delle conferenze sono state utilizzate tecnologie multimediali (animazioni, simulazioni) allo scopo di renderle pi fruibili e incentivare cos la diffusione della cultura scientifica; a questo fine stato anche distribuito materiale cartaceo. Luditorio privilegiato di queste conferenze sono stati gli studenti della Scuola Media Superiore.

SULLE TRACCE DI VOLTA una coincidenza storica abbastanza peculiare che Joseph Banks divenne presidente della Royal Society nel 1778, lo stesso anno in cui Volta cominci la sua carriera come professore allUniversit di Pavia. Volta fu ospite della Royal Society la prima volta nel 1782, fu eletto membro effettivo nel 1791, e vorrei dire che con un simpatico gesto di reciprocit, Joseph Banks fu eletto alla Societ Italiana delle Scienze allincirca negli stessi anni. Nel 1794 la Royal Society attribu a Volta la Copley Medal che era ed ancora la pi importante onorificenza di cui la Royal Society dispone per onorare uno scienziato. Ma fu nel 1799 che le ricerche di Volta sullelettricit arrivarono ai pi alti risultati da lui stesso esposti nella lettera che scrisse a Banks, e che fu letta il 26 giugno del 1800.

Lutilizzo delle teleconferenze, oltre che permettere la pi ampia diffusione in tempo reale su tutto il territorio lombardo, ha costituito una sperimentazione per un futuro utilizzo di questa nuova forma di didattica a distanza su tutto il territorio nazionale. Per la trasmissione stata utilizzata laula attrezzata del Consorzio di Bioingegneria e Informatica Medica. SULLE TRACCE Bevilacqua.
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FILMATO.

Responsabile scientifico: Fabio

Universit di Pavia. Contributo del Comitato Nazionale. In occasione della aperture delle celebrazioni voltiane a Pavia stato realizzato a cura di Fabio Bevilacqua un filmato nel quale vengono rivisitati i luoghi storici nei quali Volta ha presentato al mondo la sua invenzione: la Royal Society di Londra, dove stata letta la lettera del 20 Marzo 1800 e lInstitut de France dove lo stesso Volta ha illustrato alla presenza di
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In particolare alla Royal Society stato registrato un intervento di saluto da parte del Tesoriere e Vicepresidente, Sir Eric Ash, e allInstitut de France un analogo intervento da parte del presidente Prof. Guy Ourisson. LA SCINTILLA DI VOLTA, 10 trasmissioni televisive. Presentazione al Teatro Sociale di Como il 20 marzo 1999. Coordinamento scientifico: Andrea Silvestri, Politecnico di Milano. Realizzazione del Politecnico di Milano e Antennatre. Contributo del Comitato Regione Lombardia e della Fondazione Cariplo.

Napoleone la sua nuova strumentazione.

Il Politecnico di Milano, pur essendo la pi antica universit milanese, non pu naturalmente vantare ascendenze voltiane, se non nellessere stato voluto e creato da uomini (Francesco Brioschi e Giuseppe Colombo in primis) di quellUniversit di Pavia dove Volta oper per tanti anni. Ma leredit di Volta, nellItalia post-unitaria, fu egregiamente portata avanti proprio dal Politecnico, dove per fare solo due esempi furono avviate tra le prime in Italia lIstituzione Elettrotecnica Carlo Erba (1886-87) e la Scuola di Elettrochimica Principessa Jolanda (1901-2).

Nel ciclo di trasmissioni sono messi in luce aspetti della personalit di Volta nel contesto storico della sua epoca, con attenzione per i grandi dibattiti cui partecip e per la dimensione europea del suo lavoro, ma inquadrandone altres gli interessi non solo di studioso di elettricit (fino allinvenzione, appunto, della Pila) ma pi in generale di filosofo naturale ben presto assunto, soprattutto dopo lUnit, tra i miti dellidentit nazionale. La riflessione si allargata agli effetti delle successive scoperte elettriche (impensabili in assenza di Volta) sullintero processo di modernizzazione, dalla telegrafia allilluminazione elettrica, dal trasporto a distanza dellenergia alle utilizzazioni pi svariate (per esempio nelle tecniche galvaniche o in medicina). Per spaziare infine sullimpatto nellattualit, in settori quali lelettrochimica industriale, i trasporti, lelettronica e linformatica, le comunicazioni, ecc. Al progetto hanno partecipato una schiera di studiosi del Politecnico, attenti alle radici storiche del loro sapere e del sapere tout court; e poi lUniversit di Pavia; storici, storici della scienza e storici della medicina della Statale; il Centro di Cultura Scientifica A. Volta di Como; oltrech diversi esperti del mondo dellindustria, tanto debitrice (in senso stretto o lato) alle scoperte di Volta. Del ciclo di trasmissioni stata curata una sintesi in DVD nellambito della MEDIATECA VOLTIANA, a cura del Comitato Nazionale (si veda oltre).

Ci fu forse un periodo negli anni cinquanta o sessanta di questo secolo in cui sembrava che le pile non fossero pi importanti. Quel periodo come tutti sanno completamente passato; come risultato della rivoluzione dei semiconduttori le batterie sono ora una parte essenziale della vita moderna: oggi viviamo di batterie, i nostri computer vivono di batterie e cos le nostre radio e i nostri telefonini.. Ma io credo che limportanza del lavoro di Volta si estender anche nel nuovo secolo anche se forse in modi diversi. [] Ci sono invero possibilit nuove nellenergia nucleare che ad alcuni di noi sembrano interessanti, e alcune di queste sono state proposte dal prof. Carlo Rubbia, relatore in questa cerimonia. Ma abbiamo anche molto interesse nelle fonti rinnovabili, nella possibilit di produrre energia dal vento, o dalle maree. Ora il problema con il vento e le maree che non sono sempre presenti. Ovviamente una delle possibilit di immagazzinare lelettricit e, per fare questo, abbiamo bisogno di nuove batterie. C in questo momento un grande sviluppo e anche eccitazione nella produzione di nuovi tipi di batterie che siano capaci di immagazzinare efficientemente lenergia prodotta con questi metodi. troppo presto per dire se sar un successo o no, ma ci che a me sembra assolutamente certo che il lavoro pionieristico di Volta si dimostrer di enorme importanza nel nuovo secolo. Sir Eric Ash, Royal Society

Copertina della videocassetta delle trasmissioni televisive La scintilla di Volta.

Contributo del Comitato Comasco.

VIAGGIO IMMAGINARIO NELLA MENTE DEL GENIO, Videocassetta contenente una sintesi dellomonima Mostra realizzata dal Comitato Comasco e da PPV associati (si veda oltre). Riprese: PPV associati.

La sintesi filmata della Mostra ripercorre le sale di Villa Olmo, dove per la prima volta essa stata allestita, restituendo in particolare integralmente la Sala dei dialoghi e offrendo carrellate e riprese in movimento di ciascuna sala, capaci di restituire il fascino e la suggestione dellintero percorso.
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VOLTA99 Il sito, attivo dal 1998, ha presentato, via via nel tempo, l'insieme di tutte le iniziative organizzate per la celebrazione del secondo centenario della invenzione della Pila, sia con il finanziamento del Comitato Nazionale per le Celebrazioni Voltiane, della Regione Lombardia e della Fondazione Cariplo, sia promosse da altri enti locali. Esso contiene link alle varie istituzioni che hanno collaborato alle celebrazioni (l'Universit di Pavia , il Centro Volta di Como, lIstituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere di Milano) e link che permettono approfondimenti delle diverse manifestazioni. Vi si possono trovare indicazioni e brevi note descrittive sugli studi e ricerche dedicati alla figura di A. Volta, e un elenco dei convegni e mostre organizzati in occasione delle celebrazioni. SITO ALESSANDRO VOLTA. Allinterno del sito possibile trovare una biografia che mette in evidenza la personalit dello scienziato e le principali tappe della sua attivit scientifica, dando per esempio risalto alle famose controversie con Galvani e Coulomb. Accanto a un data base contenente una bibliografia di circa mille titoli, si possono consultare alcune opere scelte tratte dallEdizione Nazionale delle Opere di Volta. Gli strumenti ideati da Volta sono ricostruiti nel loro funzionamento con animazioni bi- e tridimensionali. PAVIA PROJECT PHYSICS Vengono presentati la sezione di Fisica del Museo per la Storia dellUniversit, le biblioteche, gli archivi e i monumenti di interesse storico-scientifico, con la possibilit di accedere ai cataloghi (delle biblioteche o del museo), o alle stesse fonti primarie, attraverso riproduzioni di manoscritti e di testi, ricostruzioni bi- e tridimensionali di strumenti e simulazioni quantitative del loro funzionamento, nellintento di conservare, in qualche modo, lo spirito vivo della ricerca scientifica. Come ulteriore strumento di analisi e di approfondimento vengono presentati nel Sito lavori degli storici e ricerche contemporanee. Sono resi disponibili on line i volumi pi importanti della Collana di Storia della Scienza dellUniversit di Pavia, e il materiale dei corsi di Storia della Fisica e Tecnologie Educative della

A partire dallautunno 1998 sono stati aperti sulla Rete siti dedicati ad Alessandro Volta e al tema delle celebrazioni voltiane. Ciascuno di essi presentava caratteristiche originali. Accanto a questi siti specializzati, le istituzioni di riferimento (Istituto Lombardo, Universit di Pavia e Centro Volta) hanno inserito sui propri siti notizie, aggiornamenti e materiali sul tema voltiano attivit destinata a durare nel tempo.

NTERNET.

SITO WEB VOLTA99. Responsabili scientifici: Lidia Falomo, Fabio Bevilacqua. Universit di Pavia. Contributo del Comitato Regione Lombardia Il sito (redatto in inglese e in italiano) si trova allindirizzo: www.cilea.it/volta99. Il sito presenta linsieme delle iniziative finanziate dalla Regione Lombardia, con i rispettivi link agli specifici approfondimenti. Il sito organizzato con frames che consentono di avere sempre sulla sinistra lindice e sulla destra le informazioni specifiche. arricchito da una bibliografia voltiana e da informazioni sul modo di iscriversi ai vari convegni. Per alcuni di essi, possibile iscriversi on line, compilando una scheda, che viene immagazzinata in un data base e automaticamente inviata via e-mail ai responsabili delle segreterie scientifica e organizzativa. SITO WEB ALESSANDRO VOLTA. Responsabili scientifici: Lidia Falomo, Fabio Bevilacqua. Universit di Pavia. Contributo del Comitato Regione Lombardia Il sito, consultabile allindirizzo http://ppp.unipv.it, dedicato alla figura di Alessandro Volta e ha lobiettivo di fornire un punto di accesso alla conoscenza e allo studio della sua vita e della sua opera. Le nuove tecnologie informatiche hanno permesso di digitalizzare, organizzare, collegare in mappe concettuali manoscritti e testi originali, mettendoli in relazione con gli studi e le ricerche che su di essi sono state compiuti e collegandoli ai risultati che da esse sono derivati. stato possibile inoltre illustrare gli strumenti scientifici voltiani, per mezzo di animazioni bidimensionali e tridimensionali, e permettere linterazione con essi, attraverso rappresentazioni virtuali manipolabili e simulazioni quantitative di esperimenti scientifici.

Linsieme di queste fonti primarie stato collegato in reti e mappe che rappresentano i dibattiti scientifici che hanno coinvolto Alessandro Volta, analizzano dal punto di vista storico-scientifico i contributi teorici dello scienziato comasco che ancora oggi trovano posto sui libri di testo di fisica, e collegano gli eventi scientifici a quelli culturali, istituzionali e pi direttamente storico-politici, inquadrando la sua vita e la sua opera nel contesto storico-culturale del tempo.

SITO WEB PAVIA PROJECT PHYSICS. Responsabili scientifici: Lidia Falomo, Fabio Bevilacqua. Universit di Pavia. Contributo del Comitato Regione Lombardia Il Pavia Project Physics un ampio progetto volto alla conservazione e valorizzazione del ricchissimo patrimonio di beni culturali di interesse scientifico conservato nellUniversit di Pavia e alla diffusione della cul242 MANIFESTAZIONI
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Allinizio del progetto lattenzione stata rivolta al restauro e alla catalogazione degli strumenti della Sezione di Fisica del Museo per la Storia dellUniversit, e alla catalogazione dei testi ottocenteschi di fisica della Biblioteca Universitaria e del fondo storico della Biblioteca A. Volta. Le diverse sezioni che lo compongono sono state concepite per permettere allutente di accedere al prezioso patrimonio culturale conservato nellUniversit di Pavia. SITO WEB MUSEO VIRTUALE DELLA TECNICA ELETTRICA, LA SALA ALESSANDRO VOLTA. Associazione Elettrotecnica ed Elettronica Italiana (AEI). Contributo del Comitato Nazionale Fin dal 1994 presente in rete un sito dedicato al progetto, che si gradualmente trasformato in un portale verticale (http://ppp.unipv.it).

tura storico-scientifica, in particolare attraverso un rinnovamento della science education tramite la storia e la filosofia della scienza.

Scuola interuniversitaria lombarda di specializzazione per linsegnamento secondario. Vengono poi presentate le attivit di divulgazione del Gruppo che, accanto alle vie tradizionali, come volumi cartacei, seminari, mostre tematiche, si avvalso delle nuove tecnologie informatiche per creare una serie di CD-Rom (qui soltanto presentati) siti web, videoconferenze. SALA VOLTA Dei cinque grandi temi in cui si articola la sala, i primi tre presentano lattuale stato dellarte delle pile e delle loro applicazioni sia dal punto di vista scientifico e tecnico sia da quello della compatibilit ambientale. Il quarto tema analizza gli sviluppi delle ricerche sulle pile e le loro applicazioni. Il quinto tende infine a mettere in evidenza quegli aspetti dellopera di Alessandro Volta che hanno agito come fattori di sviluppo della moderna societ dellinformazione e in particolare della bioingegneria, delle telecomunicazioni, dellinformatica e della robotica. La bioingegneria e le telecomunicazioni hanno fruito, fin dalle loro origini, delle intuizioni di Volta, mentre tutte devono il loro successo tecnico e commerciale (e quindi il loro potenziamento), alla disponibilit di pile e accumulatori, essenziali per la diffusione su larga scala degli apparecchi e dei dispositivi portatili. ALESSANDROVOLTA.IT Il Sito si articola in: una homepage con la mappa del sito e la time line, con accesso immediato allevento del mese; la sezione Celebrazioni Voltiane, in cui sono illustrate le Celebrazioni del Centenario della Pila e quelle successive ; la sezione degli eventi delle attuali Celebrazioni del bicentenario: questultima la sezione pi ampia e articolata, soggetta a continuo aggiornamento via via che le manifestazioni si sono realizzate; una sezione dedicata ad Alessandro Volta, al suo tempo e agli sviluppi e conseguenze delle scoperte voltiane. La colonna sonora della Scossa elettrica di Puccini, composta in occasione del centenario della Pila nel 1899 ed eseguita al pianoforte per il Centro di Cultura Scientifica A. Volta, accompagna la sigla dapertura del Sito e la sequenza animata di Luca Novelli, creata per loccasione.

La sala Alessandro Volta intende onorare il grande scienziato attraverso una rassegna storica sintetica, ma nello stesso tempo sufficientemente dettagliata, delle conoscenze fisiche sullelettricit, prima, durante e dopo lopera voltiana; lattenzione stata quindi concentrata soprattutto sullinflusso che le intuizioni, le ricerche e le invenzioni di Volta e anche le sue qualit personali di rigore scientifico e di motivata polemicit ebbero sullo sviluppo delle scienze elettriche e delle tecnologie dellinformazione.

Per contribuire alla diffusione della cultura scientifica a tutti i livelli di scolarizzazione, lAssociazione Elettrotecnica ed Elettronica Italiana (AEI) ha iniziato, alcuni anni fa, ad allestire nel proprio sito Web il Museo Storico Virtuale dellelettrotecnica e dellelettronica. Il museo, che comprende per ora le due sale Alessandro Volta e Antonio Meucci, ha lobiettivo specifico di recuperare la dimensione storica delle scienze elettriche, superando quelle impostazioni che, nel nostro Paese, assegnano ruoli culturali diversi a lettere, arti e scienze umane, da un lato, e a scienze naturali e tecnologie, dallaltro.

SITO WEB ALESSANDROVOLTA.IT. Comitato scientifico: Fabio Bevilacqua, Giulio Casati, Alberto Gigli Berzolari, Andrea Silvestri. Coordinamento: Floriana Beretta. Realizzazione: Centro di Cultura Scientifica A. Volta e Datanord Multimedia, Milano. Centro di Cultura Scientifica A. Volta. Contributo di Telecom Italia. Interamente finanziato da Telecom Italia, il Sito web ufficiale delle Celebrazioni Voltiane stato attivato da marzo 1999 agli indirizzi alessandro-volta.it e alessandrovolta.org. Esso contiene un ricco apparato informativo sulla vita e sullopera di Alessandro Volta e sulle manifestazioni del Bicentenario dellinvenzione della Pila, oltre a notizie di attualit e a una rassegna stampa relativa alle Celebrazioni Voltiane.

La grafica e il layout del sito sono stati accuratamente studiati in modo da unire lefficienza della consultazione alla chiarezza e alleleganza della presentazione.
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Il sito stato consultato nel periodo 1999-2001 da pi di 200.000 visitatori ed tuttora consultabile.

Pagine 244-246: Copertine e frames dei multimediali dellUniversit di Pavia e del Centro di Cultura Scientifica A. Volta.

PPLICAZIONI MULTIMEDIALI. Particolarnente intensa e diversificata stata, da parte di tutti i principali attori delle Celebrazioni del Bicentenario, la produzione di applicativi multimediali in formato CD-Rom e DVD-Rom. Tra questi si segnala in particolare il Comitato Nazionale, che ha inteso raccogliere in un solo cofanetto contenente quattro DVD-Rom alcuni dei pi significativi multimediali e audiovisivi realizzati.

IL MUSEO DELLUNIVERSIT DI PAVIA Per circa una cinquantina di strumenti presente anche una scheda descrittiva con indicazioni pi approfondite su costruzione e funzionamento. Per facilitare le ricerche, gli strumenti sono suddivisi per generi (Elettricit e magnetismo; Ottica; Meccanica dei solidi dei liquidi e dei gas; Rilevamento; Misure, disegno e calcolo; Termologia) e per cronologia (con intervalli di circa cinquantanni). Gli strumenti del Gabinetto di Fisica di A. Volta, oltre a essere inclusi nellindice generale, costituiscono anche, per la loro specificit, una sezione a parte. VOLTA FILOSOFO DELLA NATURA Anche per Galvani e Coulomb vengono presentate le biografie, opere scelte riguardanti le controversie, tradotte e in lingua ed edizione originale, la bibliografia, le animazioni tridimensionali e le simulazioni degli strumenti elettrici di Coulomb e le animazioni tridimensionali degli esperimenti di Galvani sullelettricit animale condotti sulle rane. Una versione Web dellopera stata messa in rete nel sito ppp.unipv.it.

LA SEZIONE DI FISICA DEL MUSEO PER LA STORIA DELLUNIVERSIT DI PAVIA, CD-ROM. Responsabili Scientifici: Giuliano Bellodi, Paolo Brenni, Lea Cardinali. Universit di Pavia. Contributo proprio. Il CD-Rom contiene il catalogo illustrato di circa 650 strumenti della Sezione di Fisica del Museo per la Storia dellUniversit. Essa consiste attualmente in due sale: il Gabinetto di Alessandro Volta, che contiene, nella ricostruzione con arredi originali, gli strumenti utilizzati o costruiti da Volta stesso, e la sala della strumentazione dellOttocento, che contiene gli strumenti costruiti o acquistati dai successori di Volta.

Di ogni strumento presentata unimmagine e sono indicati il periodo di costruzione, il nome del costruttore (se se ne ha unindicazione certa), le dimensioni e il numero di inventario. LE INVENZIONI DI VOLTA, CD-ROM. Responsabili scientifici: Fabio Bevilacqua, Lidia Falomo. Universit di Pavia. Contributo del Comitato Regione Lombardia. Dedicato alle invenzioni di Alessandro Volta, il CD-Rom presenta, per ognuno degli strumenti ideati o inventati da Volta, una scheda descrittiva, corredata da descrizioni approfondite e disegni.

Il catalogo consultabile, con ricerca semplice o incrociata, per indice alfabetico, genere, periodo.

la presentazione ipertestuale del funzionamento dello strumento con il relativo disegno; unanimazione (ancora in 3D) che lo descrive e una che ne spiega il funzionamento, questa volta in grafica bidimensionale, per sottolineare il passaggio a un livello di astrazione; unanimazione, in grafica tridimensionale, che mostra cosa accade mettendo in funzione lo strumento;

In particolare, dalla schermata relativa a ciascuno strumento possibile aprire numerose finestre che permettono di ottenere:

brevi note di Fisica da cui possibile anche accedere ad animazioni esplicative dei vari fenomeni fisici coinvolti, note di Storia, biografie e curiosit che mirano a collegare le invenzioni di Volta al contesto storico-culturale dellepoca e agli studi ed esperienze di altri scienziati coevi.

ALESSANDRO VOLTA, FILOSOFO DELLA NATURA, CD-ROM. Responsabili scientifici: Fabio Bevilacqua, Lidia Falomo. Universit di Pavia. Contributo del Comitato Regione Lombardia.
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In particolare sono stati approfonditi due momenti significativi dellattivit scientifica di Volta: la famosa controversia con Galvani, che port Volta allinvenzione della Pila, e quella con Coulomb. Tali momenti mettono in luce la profonda differenza esistente tra i programmi di ricerca dei tre scienziati, analizzati alla luce della filosofia naturale del tempo. 1799... E LA CORRENTE FU, CD-ROM. Responsabile scientifico: Gianni Bonera. Universit di Pavia. Contributo del Comitato Regione Lombardia. Si tratta di un CD-Rom nel quale stata riprodotta lomonima Mostra itinerante dallo stesso titolo realizzata in occasione delle celebrazioni (si veda pi avanti). Nel CD, oltre alla riproduzione dei pannelli della mostra, con possibilit di selezionare e ingrandire la parte grafica, riprodotto un filmato delle varie esperienze che venivano presentate durante la mostra.

Il CD-Rom dedicato alla vita e allopera dello scienziato. Esso articolato in diverse sezioni: biografia, opere scelte digitalizzate ed eventualmente tradotte; riproduzione di manoscritti particolarmente significativi; bibliografia; animazioni tridimensionali degli strumenti ideati da Volta, catalogo digitale degli strumenti utilizzati per la didattica e la ricerca facenti parte del Gabinetto di Fisica, recentemente ricostruito allinterno del Museo per la Storia dellUniversit di Pavia.

Scopo del CD di offrire agli insegnanti la possibilit di rivisitare in ogni momento con i propri studenti la mostra e utilizzarla allinterno del processo didattico. ALESSANDRO VOLTA: LO SCIENZIATO E IL SUO TEMPO, CD-ROM. Regia, sceneggiatura e testi: Federico Canobbio-Codelli, con la collaborazione di Ada Giannatelli. Realizzazione e grafica: Marco Salvatori per DNA, Milano. Redazione: Valentina Galli. Inserti filmati: Umberto Ferdinando Molteni. Centro di Cultura Scientifica A. Volta. Contributo del Comitato Nazionale e della Fondazione Banca del Monte di Lombardia.

Da ogni punto dellapplicazione sono inoltre richiamabili: una cronologia di Volta dettagliata e riccamente illustrata; una selezione di mappe che illustrano la situazione politica europea dellepoca di Volta e i principali luoghi della Lombardia in cui Volta ha operato (Como, Pavia, Milano) con immagini fisse e filmati.

Ciascuna sezione articolata in tre capitoli: Il Gabinetto di scienze, che comprende una breve sintesi dellopera scientifica di Volta e un paragrafo sul contesto scientifico contenente una rassegna cronologica delle invenzioni e scoperte e schede sui maggiori scienziati attivi nel periodo. Il giardino delle Muse, che presenta una selezione delle principali opere di arti visive, di musica e di poesia del periodo. La biblioteca, che illustra i principali momenti della vita culturale, filosofica e letteraria del periodo, con una selezione di opere fondamentali, ritratti di scrittori e intellettuali, immagini da volumi stampati.

LO SCIENZIATO E IL SUO TEMPO

Lapplicazione presenta la figura umana e scientifica di Volta nel contesto culturale e politico in cui egli visse utilizzando ipertesti, letture, immagini, musiche e filmati. Il materiale organizzato, in base a una periodizzazione storica, in tre principali sezioni: Dal Dispotismo illuminato alla Rivoluzione francese (1750-1794); Et napoleonica (1795-1814); Restaurazione (1815-1827, anno della morte di Volta).

Questa applicazione fa parte di una confezione di due CD-Rom, che comprende quello descritto qui di seguito. Di entrambi il Centro Volta ha realizzato anche le versioni in inglese, tedesco, francese e spagnolo. ALESSANDRO VOLTA: LOPERA SCIENTIFICA, CD-ROM. Regia, sceneggiatura e testi: Bruno Magatti, con la collaborazione di Federico Canobbio-Codelli, Valentina Galli, Sara Peloso, Pietro Todeschini. Realizzazione e grafica:
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Il multimediale si divide nelle seguenti sezioni: La vita di Volta: unesposizione sintetica dei principali eventi biografici di Volta, accompagnata da una biografia in chiave umoristica, raccontata con disegni animati dal cartoonist e scrittore Luca Novelli. I volti di Volta: sezione dedicata alla variegata ritrattistica di Volta, che tuttora oggetto di ricerche. Lopera di Volta: una sintesi delle tappe fondamentali del cammino scientifico del fisico comasco, arricchita da note sugli scienziati citati, da un glossario e dalle animazioni che illustrano il funzionamento degli strumenti I luoghi voltiani a Como, a partire da una mappa della citt. Al Tempio Voltiano, simbolo per eccellenza delle memorie dello scienziato, dedicata una visita virtuale. Muovendosi tra le vetrine che racchiudono gli strumenti, il visitatore pu puntare sui diversi strumenti e, per ciascuno di essi, richiamare una chiara descrizione animata del suo funzionamento. Infine, una sezione dedicata alle Celebrazioni Voltiane che si sono succedute in occasione delle principali ricorrenze della nascita.

VISITA VIRTUALE AL TEMPIO VOLTIANO

Di questo, come del precedente CD-Rom, sono state realizzate le versioni in lingua inglese, tedesca, francese e spagnola.

lo studio sul comportamento dei gas in funzione della pressione e del calore (Volta e le propriet dei gas).

la scoperta del metano e gli studi e le applicazioni sui gas (Volta e le arie infiammabili);

la controversia con Luigi Galvani in merito allelettricit animale, controversia che port Volta alla creazione della pi celebre delle sue invenzioni: la Pila (La controversia con Galvani e la Pila);

i primi contributi di Volta nel campo dellelettrologia e i suoi rapporti con gli altri scienziati che se ne sono occupati (Volta fisico elettrizzante);

Lapplicazione multimediale si divide in quattro sezioni consacrate rispettivamente a:

Marco Salvatori per DNA, Milano. Redazione: Valentina Galli. Centro di Cultura Scientifica A. Volta. Contributo del Comitato Nazionale e della Fondazione Banca del Monte di Lombardia.

VISITA VIRTUALE AL TEMPIO VOLTIANO, CD-ROM. Regia e sceneggiatura: Federico Canobbio-Codelli. Testi: Valentina Galli, Bruno Magatti, Luca Novelli, Pietro Todeschini. Realizzazione: Sara Peloso. Grafica: Diana Rovere. Coordinamento: Valentina Galli. Centro di Cultura Scientifica A. Volta. Contributo della Regione Lombardia e della Fondazione Cariplo. Edificato nel centenario della morte (1927), il Tempio Voltiano fu inaugurato nel 1928 e donato dallindustriale comasco Francesco Somaini alla citt di Como. una costruzione in stile neoclassico, opera dellarchitetto Federico Frigerio. In questo museo le scoperte e le invenzioni di Volta trovano la loro storia, rappresentata per mezzo degli apparecchi da lui inventati o congegnati, e degli strumenti da lui usati.

Di questo CD-Rom sono state prodotte anche una versione in lingua inglese (nellambito di questo stesso contributo) e la versione in lingua giapponese, riportata qui di seguito.

Lapplicazione permette a un visitatore virtuale di muoversi lungo percorsi differenti per ottenere informazioni sulla vita e sulla figura di Alessandro Volta, sulla sua opera scientifica, sui luoghi della sua citt Como che recano testimonianza della sua attivit e in particolare sullo stesso Tempio Voltiano.

VISITA VIRTUALE AL TEMPIO VOLTIANO, EDIZIONE GIAPPONESE. CD-ROM. Regia e sceneggiatura: Federico Canobbio-Codelli. Testi: Valentina Galli, Bruno Magatti, Luca Novelli, Pietro Todeschini. Realizzazione: Sara Peloso. Coordinamento delledizione giapponese: Valentina Galli. Centro di Cultura Scientifica A. Volta. Contributo del Comitato Nazionale. Del precedente CD-Rom stata prodotta, per iniziativa del Comitato Nazionale, una traduzione integrale in lingua giapponese, considerato lalto numero di visitatori di quella nazionalit registrati ogni anno al Tempio Voltiano.
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BICENTENARIO

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PROGETTO VOLTA: DALLA PILA ALLE CELLE A COMBUSTIBILE, CD-ROM. Regia, sceneggiatura e testi: AEM SpA Milano, Comunicazioni Esterne e Ingegneria. Realizzazione, grafica e coordinamento: Fabula, Milano. Centro di Cultura Scientifica A. Volta, con il contributo di AEM SpA, Milano. Il multimediale realizzato in collaborazione con AEM S.p.A. presenta uno degli sviluppi pi interessanti e attuali della tecnologia alla base della Pila di Volta: la cosiddetta cella a combustibile, il cui progetto dimostrativo stato realizzato da AEM nellarea di Milano Bicocca. La tecnologia della Pila a combustibile infatti unimportante evoluzione della Pila di Alessandro Volta. Dalla minima potenza delle pile voltiane del 1799 al megawatt di questo impianto, grande il percorso compiuto negli ultimi due secoli a partire dalla pila a gas (idrogeno e ossigeno) ideata nel 1839 da William Grove.

La pila a combustibile consente la produzione di energia elettrica mediante processi a elevata compatibilit ambientale. Infatti la combustione fredda cio per via elettrochimica dei gas non produce residui inquinanti e ha rendimenti elevati anche in impianti di piccole dimensioni.

Il programma presenta: limpianto AEM di Tecnocity a Milano Bicocca, terzo nel mondo e primo in Europa. In particolare viene offerta una visita virtuale allimpianto con la tecnica del Quick Time VR; una simulazione 3D del funzionamento della cella, che evidenzia i flussi energetici; una descrizione ragionata dei processi alla base del funzionamento della Pila a combustibile; una carrellata delle principali realizzazioni e degli impianti (idroelettrici e di altra natura) che fanno capo ad AEM S.p.A.

PROGETTO VOLTA

Realizzazione del Comitato Nazionale con finanziamento proprio.

MEDIATECA VOLTIANA, Cofanetto di 4 DVD-Rom contenenti una selezione di applicazioni multimediali e audiovisivi realizzati nellambito delle Celebrazioni per il Bicentenario della Pila.

Istituto Lombardo: Alessandro Volta: Edizione Nazionale delle Opere ed Epistolario; La Pila di Volta: una scintilla lunga due secoli. Le due applicazioni sono descritte rispettivamente in RICERCHE E STUDI e in MUSEI E MOSTRE. Universit di Pavia: Alessandro Volta filosofo della natura; Il Gabinetto di Fisica di Alessandro Volta e le sue invenzioni; 1799... e la corrente fu; Nuova Voltiana. Si vedano i CD-Rom sopra citati.

Centro di Cultura Scientifica A. Volta: Alessando Volta: lo scienziato e il suo tempo; Visita virtuale al Tempio Voltiano; Progetto Volta: dalla Pila alle Celle a combustibile; Alessandro Volta: lelettricit e lavvento del mondo moderno Pannelli sinottici. Per le prime tre applicazioni si rimanda agli omonimi CD-Rom descritti sopra. Lultima applicazione stata prodotta invece esclusivamente in questo formato e presenta i quattro grandi pannelli sinottici della Mostra itinerante omonima (si veda pi avanti).

Ciascun DVD-Rom corredato di un opuscolo illustrativo con la guida ai programmi. Qui di seguito sono indicati i contenuti di ciascuno di essi:

Sopra: Videata e copertina del multimediale Progetto Volta e copertina di Mediateca Voltiana.

Politecnico di Milano e Associazione Elettrotecnica ed Elettronica Italiana (AEI): La scintilla di Volta; La sala Volta Museo storico virtuale dellAEI. Si vedano, pi sopra, le sezioni FILMATI, VIDEODIFFUSIONE, INTERNET.

DIVULGAZIONE

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Relazione tenuta nella Cattedrale di Como il 26 maggio 1999 in occasione della collocazione di una targa a ricordo della presenza di Alessandro Volta alla S. Messa (cfr. p. 290).

. P GEORGE COYNE S.J.

SCIENZA

FEDE

Alessandro Volta: La science ne moffrit pas que Dieu prsent partout (Litografia di Magaud e Sirouy, Marsiglia).

Prendendo spunto da queste parole di Sua Eccellenza, vorrei fare qualche commento sul rapporto scienza e fede, ricorrendo alla storia sino ai nostri giorni. Sin dalla nascita della scienza, con i filosofi greci del V sec. a.C., e della teologia cristiana, con gli evangelisti e i padri apostolici, la scienza e la fede si sono sempre incontrate, per il bene o per il male, nella formazione della cultura umana. Sicuramente nella storia della Chiesa, questultima non ha sempre avuto ragione. E il caso Galileo non il solo dove la Chiesa avrebbe potuto agire con pi saggezza.

el marzo di questanno, nella celebrazione di una messa in memoria di Alessandro Volta, nella Chiesa Parrocchiale di Camnago Volta, Sua Eccellenza Mons. Maggiolini, nella sua omelia, fra laltro, disse: Volta non visse le dissociazioni drammatiche che talvolta si verificarono e si descrissero nel rapporto tra ragione e fede. Nel grande ricercatore, la convinzione cristiana rimane, si approfondisce e si consolida nel periodo forse pi rumoroso [si riferisce allIlluminismo] dellesaltazione della ragione e della scienza a scapito della fede, ma Volta non si sente turbato come credente.

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Forse il pi importante fra tutti gli aspetti che caratterizzarono i primi incontri fra la scienza greca e la giovane Chiesa fu la comune credenza che il mondo avesse una certa razionalit. Per i greci ci significava che il mondo poteva essere esplorato, studiato; per i cristiani significava che il mondo contiene la razionalit impressa da Dio, le orme del Dio creatore. Inoltre i primi padri apostolici svilupparono la teologia di una razionalit innata nella persona umana, ponendola quale condizione per poter trovare Dio nelle orme divine e incarnate nella natura fisica. Tale teologia era ovviamente in perfetta armonia con le basi epistemologiche delle scienze naturali. Per tale armonia venne minacciata quando la Chiesa riconobbe unaltra sorgente epistemologica, quella della Sacra Scrittura. Che cosa succederebbe se le verit espresse dalla

Daltra parte, se ricordiamo solo i momenti storici di conflitto tra la scienza e la Chiesa, corriamo il rischio di falsificare il quadro pi completo degli scambi molto diversi e a volte fruttuosi. Nel Nuovo Testamento sono pochissimi i riferimenti alla natura fisica del mondo. E un motivo di tale silenzio si trova nel fatto che i primi cristiani, bench fossero stati assolutamente contrari alla moralit del mondo pagano del loro tempo, si trovarono molto daccordo con la presentazione greca del mondo fisico. Per esempio, furono i filosofi greci per primi a opporsi a un mondo mitologico come quello dei loro antenati, con tantissimi dei che dominavano e spiegavano i fenomeni naturali, proponendo invece di fatto un monoteismo, anche se si trattava di un monoteismo naturale, per cos dire, e non religioso, come quello della tradizione giudaico-cristiana. Quando San Paolo predic ad Atene che Dio era il creatore delluniverso, non fu una vera novit per il suo uditorio greco. Solo quando parl della resurrezione dei morti, li scandalizz.

In alto: Frontespizio del Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo di Galileo Galilei. In basso nelle due pagine : tienne-Louis Boulle, Progetto di Cenotafio a Newton, spaccato, di notte, con effetto giorno allinterno e spaccato, di giorno, con effetto notte allinterno (1783-85).

SCIENZA

FEDE

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Sacra Scrittura e quelle ricavate dalle indagini scientifiche dovessero entrare in conflitto?

Vorrei proporre una domanda: il caso Galileo fu un vero scontro, nel senso pi stretto della parola, fra scienza e fede, oppure no? Bisogna prima ricordare che il suo contesto storico fu la Riforma e la reazione della Chiesa romana alla nascita del Protestantesimo. Nel tentativo di correggere gli abusi giustamente criticati dai riformatori, la Chiesa romana cerc di applicare nel modo pi assoluto i decreti del Concilio di Trento, che termin i suoi lavori solo un anno prima della nascita di Galileo. La Chiesa, insomma, si trov in un atteggiamento difensivo. Proprio in quellepoca il mondo scientifico e anche la Chiesa stessa furono profondamente turbati dalle scoperte compiute da Galileo con il suo nuovo telescopio e annunciate nel suo Sidereus Nuncius. Ma come possibile? Montagne sulla luna, stelle innumerevoli nella Via Lattea, satelliti intorno a Giove? La cosmologia tradizionale, compresa quella ricavata dalla Sacra Scrittura, stava per crollare. Inoltre, un altro gruppo che contestava le scoperte galileiane, i Gesuiti, difensori giurati della Santa Romana Chiesa, confermarono le osservazioni di Galileo e aggiunsero unaltra scoperta sconvolgente, quella delle macchie solari. Bisognava proprio correre alla breccia e salvare quanto possibile, almeno la Sacra Scrittura,
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Le origini della scienza moderna risalgono in realt allo sviluppo del metodo sperimentale nei secoli precedenti; ma si sviluppato grazie soprattutto a Galileo e si poi perfezionato, giungendo con Newton al vero inizio della scienza moderna. Bench il caso Galileo fornisca lesempio classico del confronto/scontro tra scienza e fede, in realt radici pi profonde di questo scontro sono presenti nel tentativo compiuto da uomini come Newton di fare erroneamente leva sulla scienza moderna per stabilire le basi uniche della fede religiosa. Da tali radici, infatti, nato il divario fra fede e scienza nella forma dellateismo moderno. Cos, la scienza ha sedotto la religione. Vedremo che la tentazione di un eccessivo razionalismo scientifico torner a turbare la Chiesa. Ora per torniamo a fare qualche commento sul caso Galileo.

Facciamo un salto in avanti, al momento della nascita della scienza moderna, nei secoli XVII e XVIII. Furono proprio le grandi figure della scienza, come Newton, Galileo, Descartes, che sebbene inconsapevolmente hanno contribuito a una certa corruzione della fede religiosa, attribuendo alle indagini scientifiche le uniche basi razionali della fede stessa. Volevano affermare, per esempio, che lesistenza di Dio pu essere dimostrata cos chiaramente, con argomenti filosofici e scientifici, da poter considerare affatto secondaria e perfino superflua la prova derivata dallesperienza della fede. Newton, per esempio, prov lesistenza di Dio a partire dalla legge della gravit, che egli stesso aveva scoperto. Per lui il mondo finito e statico e, di per s, dovrebbe necessariamente condensarsi in forza delle leggi della gravit. Se non si condensa diceva perch Dio sostiene il mondo. Ecco quindi per lui una prova dellesistenza di Dio. Ovviamente, quando la prova non vale pi, si butta via anche ci che si provato, lesistenza di Dio.

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Ci spostiamo ora ai tempi pi moderni e troviamo una Chiesa erede degli errori commessi nel passato. Come rispondere?

A mio parere, il conflitto fu pi un problema interno della Chiesa che un problema fra scienza e fede. Infatti, di fronte a Galileo la Chiesa non ha mai voluto ascoltare le evidenze scientifiche a favore della teoria copernicana e in nessuna delle loro sedute le Commissioni Cardinalizie chiamate per giudicare Galileo valutarono le evidenze scientifiche a favore della teoria copernicana. In un certo senso, ed anche molto vero, non si pu parlare di un conflitto fra scienza e fede, perch la scienza non fu mai presente al tavolo. La Chiesa fu troppo preoccupata dei propri problemi interni per poter effettivamente avviare un confronto con la scienza.

Tale fu latteggiamento della Chiesa di fronte alle scoperte di Galileo e al suo copernicanesimo. a partire da questo sottofondo che possiamo avvicinarci alla domanda come mai fu possibile una tale decisione di condanna delle teorie di Galileo e Copernico da parte dei pi alti ranghi della gerarchia ecclesiastica?. Una decisione fatale per i futuri rapporti della Chiesa di fronte al mondo della scienza. Com possibile? Bench una risposta chiara e inequivocabile non sia sinora possibile, bisogna tener conto dellatteggiamento ricordato, tenuto dalla Chiesa in quegli anni.

contro qualsiasi interpretazione privata.

Nella doppia pagina: sequenza della creazione del mondo secondo la cosmologia e la teologia medioevali (dalla Schedelsche Weltkronik, o Chronicon di Norimberga, incunabolo del 1493). SCIENZA
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FEDE

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Particolare di disegno di Galileo (parte della costellazione di Orione) per il Sidereus Nuncius, p. IV T. VI, c. 18 verso, da Le Opere di Galileo Galilei, Edizione Nazionale, Vol. III, Firenze 1892.

E veniamo ai nostri tempi. Da diversi discorsi dellattuale Pontefice, si pu ricavare un nuovo atteggiamento della Chiesa di fronte alla scienza, un atteggiamento di dialogo aperto. Il Santo Padre afferma chiaramente, per esempio, che la scienza non pu essere usata in modo semplicistico come base razionale per la fede religiosa, n pu essere, per sua natura, atea o in contrasto con la fede in Dio. In un suo messaggio, per commemorare il terzo centenario dei Principia di Newton, il Papa ha dichiarato: Il Cristianesimo ha in se stesso la sorgente della propria giustificazione e non pretende di fare la propria apologia appoggiandosi primariamente sulla scienza. La scienza deve dare testimonianza a

Durante i primi sessantanni del XX secolo vediamo con Papa Pio XII un risvegliarsi dellattenzione della Chiesa verso la scienza dopo un lungo periodo di antagonismo. Dotato di unottima conoscenza delle basi dellastronomia, il Papa ebbe occasione di trattare spesso di ricerche astronomiche con i Padri Gesuiti della Specola Vaticana. Per, il suo modo di intendere i risultati delle ricerche scientifiche riguardanti le origini delluniverso, lo portarono a indulgere a un certo concordismo, in quanto nei risultati della scienza egli vedeva una conferma razionale della dottrina della Creazione ricavata dalla Sacra Scrittura. Gi a quellepoca questo suo modo di ragionare diede luogo a dei commenti negativi anche da parte di scienziati molto religiosi. Fu questo un periodo di grande difficolt, che faceva ricordare, ad esempio, il razionalismo di Newton. Solo tramite lintervento di grandi scienziati come lAbb Lematre, padre della teoria dellatomo primitivo, predecessore del modello del big bang, il Papa fu dissuaso dal seguire questa tendenza, che sarebbe stata di grave pregiudizio per i rapporti fra la Chiesa e gli scienziati. Cos termin il periodo in cui la Chiesa tent ingiustamente di utilizzare risultati scientifici per motivi apologetici.

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Vorrei alla fine, un po spontaneamente, aggiungere qualche parola sulla chiusura della Commissione Galileiana. Forse saprete che nel 1981 fu stabilita una Commissione per indagare sul caso Galileo e, stando alle parole del Santo Padre, per stabilire con una profonda riflessione storica sui torti e sulle ragioni da qualsiasi parte provengano. Nel 1992 il lavoro della Commissione si chiuse e nei discorsi sia del Santo Padre sia del Cardinale Poupard, che fu il responsabile della chiusura del lavoro della Commissione, si riassume il caso Galileo con le seguenti parole: fu una tragica, mutua incomprensione. A me e agli studiosi ai quali ho chiesto un parere questa conclusione non convince. Consiste in due asserzioni. Primo, fu una

Oggi abbiamo unopportunit senza precedenti di stabilire un rapporto interattivo comune, in cui ogni disciplina conserva la propria integrit pur rimanendo radicalmente aperta alle scoperte e alle intuizioni dellaltra. Nellatteggiamento dellattuale Papa, lelemento pi nuovo lincertezza riguardo a dove condurr il dialogo fra scienza e fede. A differenza delle tendenze manifestatesi durante il pontificato di Pio XII, Giovanni Paolo II esprime oggi lestrema cautela della Chiesa nel definire la sua partecipazione al dialogo, quando afferma (e cito): Sta al futuro stabilire in quale forma questo dialogo avverr. unattesa che segue una presa di coscienza della Chiesa riguardo alla scienza dopo lunghissimi anni di incontri, a volte sconvolgenti. Latteggiamento moderno della Santa Sede un chiaro invito a una ricerca in comune.

se stessa, mentre religione e scienza possono e devono ciascuna appoggiare laltra, come dimensioni distinte della comune cultura umana. Nessuna delle due dovrebbe pretendere di essere il necessario presupposto per laltra.

Gruppo di protuberanze solari massime (cromolitografia da:Giovanni Celoria, Atlante astronomico, Hoepli,1890).

SCIENZA

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Secondo, fu una mutua incomprensione, cio da entrambe le parti. Dalla parte di Galileo l'incomprensione consistette nel fatto che non voleva ammettere che il copernicanesimo fosse unipotesi per la quale non c'erano dimostrazioni sicure. Cera innanzitutto grandissima ambiguit nelluso della parola ipotesi, perch sin dal tempo dei greci, hypothesis significa due diverse cose. Un primo significato di ipotesi quello di un espediente matematico, che non si propone neppure di indagare la vera natura della natura, ma solo un modo di poter precisare, ad esempio, le posizioni delle stelle, le eclissi, ecc. Non una ricerca della vera natura delle cose.

tragica incomprensione nel senso greco della parola tragica, cio, che cerano mancanze da entrambe le parti ma che furono mancanze senza colpa. In realt, non fu tragica in quel senso, perch cerano dei responsabili.

Laltro significato di ipotesi quello che tutti noi scienziati oggi accettiamo; noi elaboriamo in continuazione ipotesi e modelli. Domani potrebbe essere riformulata lipotesi del big bang, ad esempio. Non abbiamo la verit acquisita e non ci vantiamo di averla; stiamo sempre ricercando la verit, la vera natura delle cose. Sono, perci, due diversi significati di ipotesi. Galileo insisteva nel

Disegni acquarellati di Galileo che illustrano (dal vero) fasi della Luna per il Sidereus Nuncius, p. IV T. VI, c. 18 verso, da Le Opere di Galileo Galilei, Edizione Nazionale, Vol. III, Firenze 1892. 254 MANIFESTAZIONI
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fatto di essere alla ricerca della verit della natura; secondo lui il copernicanesimo non era unipotesi nel primo significato della parola, un puro espediente, come del resto non credeva nemmeno Copernico. Copernico fu tradito, come noto, nel Praefatio al suo De Revolutionibus, da un autore, Osiander, che ha affermato che questo lavoro di Copernico era una mera ipotesi nel primo senso della parola, cio un espediente.

Allora, essendo uno scienziato rinomato nel mondo per la pubblicazione del Sidereus Nuncius e allo stesso tempo disponendo di indicazioni a favore del copernicanesimo, perch fu condannato? Ovvero, volgiamo la domanda in un altro senso: se la Chiesa non avesse condannato il copernicanesimo, che cosa ci sarebbe

Seconda cosa, Galileo non diceva mai di avere delle prove. Egli aveva delle indicazioni molto persuasive a favore del sistema copernicano. Senzaltro egli ha osservato satelliti che giravano attorno a Giove: se un altro pianeta nelluniverso, oltre alla Terra, aveva oggetti ruotanti attorno a esso, perch gli oggetti non potevano girare anche attorno al Sole? Osservava altres le fasi di Venere, che si spiegavano, se non in modo assoluto almeno nel modo pi semplice, nel sistema copernicano. Osserv montagne sulla Luna, macchie solari, ecc. Non aveva prove, ma indicazioni.

Corno boreale della Luna e Mare delle Crisi (cromolitografia da: Giovanni Celoria, Atlante astronomico, Hoepli,1890). SCIENZA
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Tragica, mutua incomprensione: e da parte della Chiesa il torto qual era? Il torto, secondo i discorsi menzionati, era che alcuni teologi non sapevano interpretare la Sacra Scrittura, alcuni teologi non identificati e non identificabili. Nessuna menzione della Congregazione dellInquisizione, della Congregazione dellIndice, di Papa Pio V di Papa Urbano VIII e degli Ordini responsabili della , condanna. Onestamente dico questo perch, nel riportare ai nostri giorni la storia dellincontro, dei rapporti fra scienza e fede, biso-

stato di male, sia per la Chiesa, sia per Galileo, sia per la scienza? Insomma, Galileo cercava proprio questo, che la Chiesa non facesse niente, che la Chiesa a quei tempi stesse zitta sulla teoria copernicana, perch i tempi non erano maturi n per quanto riguardava la scienza n per quanto atteneva alla teologia. Cio, in una situazione in cui le conclusioni non sono mature, n da parte della teologia n da parte della scienza, perch insistere a parlare, perch non stare zitti e lasciare maturare la situazione? questa la domanda che faccio.

Luce zodiacale vista dalle savane del Messico (cromolitografia da: Giovanni Celoria, Atlante astronomico, Hoepli,1890). 256 MANIFESTAZIONI
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gna essere onesti. E io vedo ancora aperto il caso Galileo. Il Santo Padre voleva tanto risolvere il cosiddetto mito di Galileo. Secondo me e secondo la maggior parte dei miei colleghi, studiosi storici della scienza, il caso non fu risolto dalla Commissione Galileiana. Possiamo augurarci nel prossimo futuro ancora dei dialoghi fra scienza e fede, anche sul caso Galileo. Volevo chiedere una cosa, riguardo alla Commissione istituita per la revisione del caso Galileo. accaduto per questa Commissione qualcosa di simile a quello che Lei dice essere accaduto per il caso Galileo (pure se pi in piccolo, immagino) e cio che la Commissione sia stata allora costretta a concludere in un certo modo, mentre ancora non era sufficientemente maturata la conclusione? in questo senso che lei si pronunciava per lidea che il caso Galileo non sia veramente chiuso?
NTERLOCUTORE DEL PUBBLICO:

Pioggia di stelle cadenti vista nellAmerica settentrionale nella notte dal 12 al 13 Novembre, 1833 (cromolitografia da: Giovanni Celoria, Atlante astronomico, Hoepli,1890). SCIENZA
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La scienza va sempre avanti cos; gli scienziati non sono modesti ma la scienza stessa modesta di natura, siamo ignoranti pi che sapienti. Per esempio, la cosmologia moderna si dichiara su tante cose, ma il 90% della massa delluniverso non sappiamo che cosa sia. Allora, pi ignoranti di cos difficile immaginare. Dico questo solo per dire che di fronte alla scienza bisogna interpretare bene la scienza e gli scienziati in tutte le epoche. Anche Galileo, ovviamente, era una persona difficile in molte cose; ma daltra parte non si dichiarava mai onnisciente, non diceva mai che il copernicanesimo era la verit assoluta. E si accusato di quellatteggiamento (almeno, stando alla chiusura dei lavori della Commissione) e cio che il copernicanesimo era unipotesi e lui non aveva le prove. Accusarlo di essere un traditore della stessa scienza moderna proprio ingiusto, non risponde alla verit storica. per quei motivi che il caso ancora aperto.
Sopra: La stella della costellazione della Colomba, a cui stato attribuito in occasione delle Celebrazioni per il 250 anniversario della nascita (cfr. p. 304) il nome di Alessandro Volta. Sotto: Lastronomo Padre George Coyne S.J., Direttore della Specola Vaticana, autore di questa relazione. Accanto: Pagina autografa di Galileo, frammento attinente il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo (da Le Opere di Galileo Galilei, Edizione Nazionale, Vol. VII, Firenze 1897).

ADRE COYNE: S, ci che dice vero. Cio, il caso non chiuso, perch per me la Chiesa sinora non ha indagato sino in fondo n i motivi teologici n quelli scientifici, per il contrasto di quellepoca. Non andata sino in fondo ai motivi per nessuna delle parti. Ha male interpretato Galileo, che stato accusato di aver tradito il proprio metodo della moderna scienza, di cui egli era uno dei fondatori, mentre non vero. Galileo non diceva di avere la verit, non diceva che il copernicanesimo era lunico modello per tutto il futuro; diceva che era lipotesi migliore per spiegare le sue osservazioni.

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Nebulosa di Andromeda, vista attraverso un cannocchiale potente (cromolitografia da: Giovanni Celoria, Atlante astronomico, Hoepli,1890). SCIENZA
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UOVE STRUTTURE MUSEALI. Limpostazione distribuita e diffusa del Programma delle Celebrazioni per il Bicentenario dellinvenzione della Pila ha fatto s che gli interventi relativi a infrastrutture ed edifici si siano limitati alle opere di restauro e ristrutturazione (per i quali si rimanda alle pp. 283-284) ovvero di risistemazione di collezioni e laboratori, come documentato sia dalla presente sezione sia dagli studi preparatori e dalle pubblicazioni relative sopra riportati. Un discorso a parte merita il progetto di Museo della Scienza Elettrica, per il quale si sono mobilitati tra gli altri lUniversit di Pavia, la Regione Lombardia e lENEL e al quale stata dedicata la Mostra di cui a pag. 277.

Contributo del Comitato Regione Lombardia.


In questa pagina e a fronte: Strumenti voltiani sulla scrivania di Volta. In basso: Nuovo allestimento del Gabinetto di Fisica di Volta allUniversit di Pavia.

IL GABINETTO FISICO DI VOLTA. Universit di Pavia. Progetto Scientifico: Gianni Bonera, Giuliano Bellodi, Universit di Pavia; Paolo Brenni, CNR Firenze. Progetto dellimmagine: Renato Sorrentini, Enrico Valeriani.

Alessandro Volta ha condotto la maggior parte della sua attivit didattica e di ricerca presso lUniversit di Pavia. Nel Museo per la Storia dellUniversit si trovano ancora moltissimi esemplari degli strumenti realizzati ovvero utilizzati dallo scienziato. In occasione delle Celebrazioni stata allestita una nuova sala del Museo a lui intitolata, nella quale tali strumenti sono ora raccolti insieme ad altri cimeli voltiani.

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Di ogni strumento indicato, oltre alla provenienza e alle caratteristiche tecniche, il funzionamento e lutilizzo, in alcuni casi mediante unanimazione virtuale.

La maggior parte della strumentazione disponibile riguarda materiale di tipo didattico, mentre gli strumenti che Volta utilizzava specificamente per le ricerche scientifiche sono in numero minore; infatti, la maggior parte di quelli conservati dallUniversit andarono distrutti nell'incendio che funest la mostra di Como del 1899.

Nella sala, in un contesto espositivo originale, realizzato con suppellettili appartenenti allo scienziato (sedia, scrivania, tavolo di lavoro, alcuni armadi), sono stati sistemati gli strumenti del Gabinetto Fisico allestito a partire dal 1780, come risulta dagli inventari recentemente reperiti. Dei pi di 700 strumenti, che Volta acquist durante i sui viaggi in Europa o fece costruire su sua indicazione dal fedele tecnico, labate Re, ne sono rimasti, presso il Museo per la Storia dellUniversit e il Liceo Classico U. Foscolo di Pavia, poco pi di 150.

La strumentazione informatica a disposizione presso lannessa Sala multimediale (si veda la successiva presentazione) consente inoltre al visitatore, esperto o semplice curioso, di collegarsi via Internet a Musei, Biblioteche (ad es., al MIT di Boston conservata la biblioteca di Volta) e banche dati in grado di soddisfare interessi culturali specifici e curiosit . LA NUOVA SALA DEL MUSEO PER LA STORIA DELLUNIVERSIT DI PAVIA DEDICASTRUMENTAZIONE DELLOTTOCENTO. Universit di Pavia. Progetto Scientifico: Gianni Bonera, Giuliano Bellodi, Universit di Pavia; Paolo Brenni, CNR Firenze. Progetto dellimmagine: Renato Sorrentini, Enrico Valeriani.
TA ALLA

Contributo del Comitato Regione Lombardia.

I successori di Volta alla Direzione del Gabinetto fisico dell'Universit di Pavia che operarono nel XIX secolo (Configliachi fino al 1842, Belli
LAula Volta allUniversit di Pavia.

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DEL LABORATORIO GATTONI Poich nulla rimasto delloriginario gabinetto Gattoni, nella ricostruzione degli strumenti stato seguito fedelmente il modello di un gabinetto scientifico come ci viene descritto nei classici testi di fisica sperimentale del Settecento. sicuramente verso la seconda met del Seicento che nascono con laffermazione delle nuove dottrine della scienza i primi gabinetti scientifici, ma comunque nel diciottesimo secolo che si ha la loro diffusione capillare. La filosofia naturale spiegata attraverso gli strumenti diviene nelle classi nobili un costoso passatempo alla moda, nelle accademie scientifiche, nelle universit e nei collegi dei Gesuiti un importante veicolo di ricerca, nei gabinetti privati di dilettanti facoltosi a volte un modello di emulazione sociale, altre volte, come nel caso del canonico Gattoni, un sincero campo di interesse e di progresso intellettuale. Il giovane ecclesiastico (ha 25 anni nel 1765) sente istintivamente che lesercizio della ragione trova il suo cammino pi fertile lungo la via della scienza.

LIDEA

fino al 1860, Cantoni fino al 1893 e Bartoli fin quasi alla fine del secolo) arricchirono la collezione di strumenti scientifici del Gabinetto acquistando prodotti dei pi noti costruttori italiani e stranieri (da Dell'Acqua a Tecnomasio, da Porro a Salmoiraghi a Duboscq a Siemens a Ruhmkorff ad Alvergniat a Hartmann) o facendo costruire apparecchi da artigiani locali su loro progetto. Si arriv cos nei primi anni del secolo successivo a una raccolta di oltre duemila strumenti rappresentativi di tutte le branche della fisica, alcuni utilizzati per la ricerca, altri per la didattica, la met dei quali arrivata fino ai giorni nostri. Alcuni di questi sono pezzi unici (come il motore magneto-elettrico di Belli, l'interruttore di Bartoli-Felici) o preziose rarit (come il grande generatore elettrostatico di Winter o la macchina doppia magneto- e dinamoelettrica).

La sala stata inaugurata il 20 marzo 2000 in occasione della cerimonia pavese di chiusura dell'anno voltiano. La sala, come tutto il Museo per la Storia dell'Universit di Pavia, ora aperta al pubblico (tel. 0382 29724).

Gli strumenti, in gran parte alloggiati negli armadi originali del Gabinetto, sono stati sistemati in una grande sala adiacente al Gabinetto di Volta, sono stati illustrati e descritti in un inventario disponibile in CD-ROM e in Internet, e di alcuni stata preparata una accattivante animazione virtuale in grado di spiegarne il funzionamento anche a non esperti.

Il canonico Giulio Cesare Gattoni e copertina del Catalogo del nuovo Laboratorio Gattoni, realizzato a Como dal Centro di Cultura Scientifica A. Volta. A fronte: Tre vedute del Laboratorio Gattoni.

DIDATTICA DI OGGI.

Contributo del Comitato Regione Lombardia e della Fondazione Cariplo.

LABORATORIO GATTONI, UN GABINETTO DI SCIENZE DEL XVIII SECOLO PER LA Ricostruzione ideale di un Gabinetto di scienze dellepoca di Volta, Centro di Cultura Scientifica A. Volta. Gruppo di lavoro: Emilio Borchi, Federico Canobbio-Codelli, Aurelia Fornaro, Valentina Galli, Renzo Macii, Bruno Magatti, Ferdinando Tealdi, Pietro Todeschini. Progetto architettonico: Rosalba Giani. Coordinamento della produzione artigianale degli strumenti: Emilio Borchi (Universit di Firenze), Renzo Macii (INFN, Firenze)

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2000. Testi a cura di Aurelia Fornaro, Bruno Magatti, Ferdinando Tealdi, Pietro Todeschini. Progetto grafico di Antonio Ingrassia con Valentina Galli. Fotografie di Daniela Ray. Redazione a cura di Valentina Galli. Volume realizzato nellambito del Progetto Science Centre, con il contributo del Comitato Regione Lombardia. Il 2 giugno 1999 in Villa Erba a Cernobbio (Como), nellambito della cerimonia del LIII anniversario della fondazione della Repubblica, stata presentata in anteprima la ricostruzione ideale del gabinetto scientifico di Giulio Cesare Gattoni, dove Alessandro Volta pot effettuare le prime sperimentazioni.

DIDATTICA DI OGGI. CATALOGO. Centro di Cultura Scientifica A. Volta, Como,

LABORATORIO GATTONI, UN

GABINETTO DI SCIENZE DEL XVIII SECOLO PER LA

Il Laboratorio stato esposto a Milano, al centro dellOttagono della Galleria Vittorio Emanuele dal 20 al 22 marzo 2000 in occasione del Bicentenario della comunicazione di Volta al Presidente della Royal Society di Londra circa linvenzione della Pila e a Torino, alla Mostra Experimenta, nel periodo luglio-ottobre 2000. GLI STRUMENTI

La struttura, concepita in forma di allestimento facilmente trasportabile, a disposizione delle scuole, che vi possono esercitare attivit di didattica integrativa mediante luso interattivo degli strumenti esposti.

La struttura richiama quella dellomonima torre pentagonale della cinta muraria di Como, dove il canonico Gattoni allest un laboratorio di fisica ben attrezzato e un osservatorio meteorologico. Essa ospita una trentina di strumenti di fisica, ricostruiti con materiali originali sui modelli settecenteschi e perfettamente funzionanti.

Forse non comprende del tutto i risvolti tecnici delle nuove teorie, ma si rende conto che per quella via si pu afferrare il linguaggio della natura. Perci utilizza i suoi averi per costruire un gabinetto di strumenti scientifici e non esita a offrirne luso allamico fraterno. Del giovane Alessandro intuisce la passione interiore, lo sforzo continuo e fermamente voluto, lansia di creare nuove idee da quegli oggetti di legno, di vetro, di ottone e avorio, attraverso i quali la realt fisica diventa conoscenza simbolica, regolata da un ordine immutabile, la legge naturale. Emilio Borchi Universit degli Studi di Firenze

Il Gabinetto della Torre Gattoni un tipico laboratorio di fisica della seconda met del Settecento, modellato in parte sulla figura di Alessandro Volta e sulla sua attivit di ricerca. In esso quindi si trovano gli strumenti pi diffusi dellepoca, suddivisi nelle sezioni di meccanica, pneumatica, acustica, meteo-

MUSEI

MOSTRE

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Ciascun apparecchio stato ricostruito adoperando per lo pi (a eccezione dellavorio) materiali con i quali venivano eseguiti gli strumenti verso la fine del Settecento (legno, ottone, ferro, vetro, rame). Il modello a cui il gruppo di artigiani guidato da Emilio Borchi e Renzo Macii si ispirato quello dello Art des expriences... di Jean-Antoine Nollet e la Description et usage dun cabinet... di Sigaud de la Fond.

rologia, ottica ed elettrostatica e magnetoscopica. Si ritrovano inoltre alcuni tra i pi significativi strumenti realizzati dal Volta e da lui sicuramente adoperati nel laboratorio del canonico Gattoni.

Accanto a essi i non pochi strumenti voltiani mostrano il percorso dello scienziato comasco verso la rappresentazione e la misura delle grandezze elettriche (elettroforo, elettrometro a condensatore, elettrometro assoluto), nello sviluppo della teoria del contatto dei conduttori di prima e di seconda specie (pila a colonna, pila a corona di tazze), e la determinazione delle propriet dei gas in funzione della temperatura (apparecchio per la dilatazione dei vapori). IL CANONICO GIULIO CESARE GATTONI

Oltre agli apparecchi pi tradizionali della meccanica dei solidi e dei fluidi e dellottica geometrica (ad esempio il banco ottico), che in parte provengono dalla scienza antica e medioevale, nel Gabinetto sono presenti gli strumenti pi recenti: i termometri meteorologici e ligrometro di Saussure, a segno dellattualit degli studi di meteorologia, la macchina elettrostatica, gli elettroscopi e la bottiglia di Leida, che illustrano il nascente settore dellelettricit.

Nato a Como il 12 marzo 1741, di poco pi anziano di Volta, intesse con lui unintensa amicizia. Gli apre la propria casa e il laboratorio che nel 1764 instaura nella torre confinante con la propria abitazione. Nel 1768 vi innalza un parafulmine: probabilmente il primo in Italia. Grazie allamicizia con Volta, fu lo stesso Gattoni a comunicare a padre Gerolamo Bonesi la mancata vocazione del fisico comasco al sacerdozio.

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MANIFESTAZIONI

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OSTRE TEMPORANEE E ITINERANTI. Limpegno dei Comitati Voltiani sia quello Nazionale sia quello della Regione Lombardia e i Comitati promotori di Como e di Pavia si manifestato con particolare evidenza e rilievo nellorganizzazione di Mostre temporanee e itineranti, che hanno attirato centinaia di migliaia di visitatori in tutto il mondo per un periodo che va dai primi mesi del 1999 a tutto il 2000 e oltre. Le pagine che seguono possono dare solo unimmagine limitata della variet e della qualit delle manifestazioni. Un momento significativo stata la partecipazione a EXPO 2000 a Hannover allinterno del Padiglione Italia, che nellarco di un quadrimestre ha visto circa 8 milioni di visitatori. Inoltre merita sottolineare la partecipazione del Comitato Nazionale alla Mostra itinerante su Volta e Galvani, promossa dal Comitato Nazionale per il Bicentenario della morte di Luigi Galvani.

LA PILA DI VOLTA: UNA SCINTILLA LUNGA DUE SECOLI. Mostra di cimeli per il bicentenario dellinvenzione. Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere, Palazzo Landriani, Milano, 15 aprile 15 maggio 1999. Mostra a cura di Alberto Gigli Berzolari, Giulio Tagliaferri, Amedeo Bellini, Giuliano Bellodi, Adele Bianchi Robbiati, Rita Brunetti, Edoardo Rovida. Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere. Contributo del Comitato Regione Lombardia, della Fondazione Cariplo e di AEM SpA. La Mostra ha voluto proporre allattenzione del pubblico un percorso nelle vicende attraverso cui Volta giunto alla realizzazione del suo strabiliante apparecchio. LIstituto ha almeno due titoli specifici per dare il suo contributo alle attuali celebrazioni. Uno che Volta fu membro dellIstituto dalla fondazione, laltro che lIstituto custodisce in una apposita sala una importante raccolta di manoscritti voltiani. Proprio far conoscere lesistenza di questo prezioso materiale uno degli scopi che la mostra si proposta: poich, se vero che le opere di Volta, le sue lettere e altre carte autografe sono state trascritte nelle rispettive edizioni nazionali, indubbio che i manoscritti, mettendo il loro autore in diret(dalla Presentazione di Giulio Tagliaferri, Universit degli Studi di Milano)

Pagina a fronte: Lesposizione del Laboratorio Gattoni in Galleria Vittorio Emanuele a Milano; in questa pagina: in alto, il Premio Nobel Ben Mottelson (al centro) in visita al Laboratorio e alcuni strumenti del Laboratorio.

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to rapporto con lo studioso, forniscono a questultimo informazioni e segnali che vengono perduti nelle trascrizioni, per accurate che siano.

Con il proposito di aiutare il visitatore a collocare mentalmente linvenzione della Pila nel quadro pi ampio del processo innovativo intrapreso dal Volta, delle circostanze storiche e culturali che incontr, e delle enormi prospettive che si presentarono al termine di quel cammino, la mostra dellIstituto Lombardo stata ordinata seguendo leffettiva progressione della vita e delle opere di Volta.

Copertina del Catalogo Electa della Mostra La Pila di Volta. Una scintilla lunga due secoli.

Percorrendo le sale dellesposizione si trovano le informazioni sulla biografia di Volta; e poi quelle sui suoi primi anni di Fisica e sui primi successi scientifici, sullattivit di insegnante e sui viaggi in Europa. Seguono le notizie sulla vita dellUniversit di Pavia e sugli onori tributati al Volta in Italia e allestero. Le sale successive sono dedicate a illustrare le scoperte di Volta sia nel campo dellelettricismo sia in altri campi. La rassegna dellattivit voltiana prosegue con lillustrazione della massima conquista scientifica del Volta la Pila elettrica e si conclude con la notizia dellimmediata accettazione del suo geniale strumento da parte della comunit scientifica internazionale.
PRESSO LISTITUTO

LE

COLLEZIONI DEI MANOSCRITTI VOLTIANI

Mentre per il periodo precedente il 1899 si rimanda allintervento di Adele Bianchi Robbiati I MANOSCRITTI DEL CARTELLARIO VOLTIANO CONSERVATI PRESSO LISTITUTO LOMBARDO (si veda pp. 189-90), si illustrano qui le vicende successive, che interessano parte dei materiali documentali esposti. Nel 1899 per le solenni celebrazioni del primo centenario dellinvenzione della Pila lIstituto invia allesposizione di Como alcuni strumenti del gabinetto privato di Volta, ma nessun manoscritto per lopposizione ferma soprattutto del segretario della classe di Scienze Matematiche e Naturali, Rinaldo Ferrini. L8 luglio un furioso incendio distrugge la maggior parte degli strumenti. Il 15 febbraio 1900 lIstituto non si oppone allistanza che il Municipio di Como intende presentare al Ministero

LOMBARDO

DAL

1899

A OGGI

Due immagini del pubblico dei visitatori alla Mostra dellIstituto Lombardo.

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LIstituto interviene ancora per la salvaguardia delle lettere di propriet della discendente Maria Volta e per il generoso interessamento delle famiglie Volta e Somigliana, con atto steso dallavvocato Giunio Martino, le carte della Raccolta Maria Volta vengono donate allIstituto Lombardo. LIstituto conserva anche il materiale della Raccolta Fratelli Volta lasciato in deposito da Luigi Volta, deposito poi rinnovato dagli eredi. Recentemente lIstituto, su segnalazione della Soprintendenza archivistica, ha acquistato, per sottrarle alla speculazione del mercato antiquario, due patenti di nobilt della famiglia Volta risalenti al 1698. Le carte manoscritte, conservate allIstituto Lombardo e che costituiscono la maggior parte dellarchivio personale di Volta, sono circa seimila. MOSTRA DI VEICOLI ELETTRICI. Como, Piazza Cavour, 5 11 maggio 1999. Amministrazione Provinciale di Como, Comune di Mendrisio, Consorzio Vel (Veicoli Elettrici Leggeri).

della Pubblica Istruzione perch siano conservati nel Museo civico di quella citt sia gli avanzi dei cimeli sia gli apparecchi rimasti presso lIstituto. Lonorevole Paolo Carcano, ministro del Tesoro, nel 1909, incarica lAccademia dei Lincei e lIstituto Lombardo di curare e dirigere ledizione nazionale delle opere di Volta, che giunger a completamento tra il 1918 e il 1976.

Esposizione di vetture elettriche organizzata a margine del Convegno Una Volta era domani (cfr. 227). Vi hanno partecipato una quarantina di vetture adibite al trasporto pubblico, privato e commerciale, a due, tre e quattro ruote. 1799... E LA CORRENTE FU: DUECENTO ANNI DELLA PILA DI VOLTA, Mostra itinerante in Italia. Responsabile Scientifico: Gianni Bonera. CATALOGO a cura dellUniversit di Pavia e di Euresis (Associazione per la promozio-

Sopra: Locandina della Mostra 1799 ... e la corrente fu. Sotto: Inaugurazione della Mostra a Pavia, alla presenza della contessa Piera Volta e due vedute dinsieme dei pannelli e degli strumenti.

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[] Da domani i visitatori della mostra dedicata al bicentenario della Pila (Milano, Palazzo delle Stelline) potranno concedersi le stesse emozioni dei primi sperimentatori del teatro delle meraviglie messo in scena da Volta e dagli altri fisici elettrizzanti. La novit della Mostra lenfasi posta su quella che sul finire del Settecento si chiamava appunto filosofia sperimentale. La scelta di mettere a disposizione veri e propri banchi per esperimenti, in modo che il visitatore possa non solo vedere, ma anche toccare con mano il lavoro dello scienziato, risponde proprio a quellidea di sapere pubblico e controllabile, in cui lintuizione teorica e la pratica tecnica si sostengono a vicenda, che sin dalla nascita contraddistingue la scienza moderna. Con modestia Volta dichiarava di non aver trovato una forza del tutto sconosciuta. Il secolo dei Lumi, infatti, aveva civettato con lelettricit: approntando i primi condensatori ci si era anche dilettati a elettrizzare persino gli esseri umani, discettando se elettrizzassero meglio i gentiluomini o le signore o magari pi le bionde delle brune. Giulio Giorello, Corriere della Sera, 3 ottobre 1999

1799...E LA CORRENTE FU

ne e lo sviluppo della cultura e del lavoro scientifico). Grafica di Multimedia-Mission. Stampa a cura della Scuola grafica salesiana, Milano. La Mostra stata presentata alla XX edizione del Meeting per lamicizia fra i popoli, Rimini, Agosto 1999. Universit di Pavia. Contributo del Comitato Regione Lombardia e del Comitato Pavese. La mostra, a carattere divulgativo ha cercato di far conoscere soprattutto agli studenti delle scuole medie la figura e lopera di Volta. Nellillustrare la vita e le opere del grande scienziato comasco, la mostra fa rivivere al visitatore le varie tappe che hanno condotto Volta, dalle prime osservazioni e riflessioni sulla natura dellelettricit, alla realizzazione della Pila, mettendo quindi in luce le enormi conseguenze da essa avute sul progresso tecnologico e, in sostanza, sulla nostra vita di tutti i giorni.

Il percorso della mostra articolato in cinque sezioni per un totale di 41 poster a colori di 1 m per 1 m: 1) La vita di Volta; 2) Le esperienze e le ipotesi sullelettricit precedenti Volta; 3) Gli studi che hanno condotto lo scienziato comasco dalle prime esperienze alla realizzazione della Pila e alle sue altre numerose, anche se meno note, invenzioni; 4) La controversia con Galvani; 5) Leredit di Volta, cio le grandi realizzazioni della scienza e della tecnologia che hanno via via elettrizzato il mondo. Arricchiscono la mostra quattro stazioni interattive nelle quali vengono riprodotte, con materiale appositamente realizzato, su modello delle apparecchiature originali dellepoca, esperienze relative alle sezioni 2-5, e nelle quali il visitatore pu cimentarsi con le prime macchine elettrostatiche, con lelettroforo di Volta, con la Pila e infine con i diversi effetti della corrente.

Un aspetto che si voluto particolarmente enfatizzare la curiosit, la passione e lo stupore che non hanno mai abbandonato Volta nella sua lunga e feconda attivit di ricerca. Ma, come scrisse Giovanni Polvani al termine della sua monografia dedicata allo scienziato comasco .la ricerca delle leggi naturali non leg la mente di lui alla materia, ma anzi gli rese pi facile sentire la voce dellEssere primo, immutabile, necessario, che potentemente lo chiamava a s. Ai visitatori stato distribuito un catalogo a colori riproducente i poster della mostra. Inoltre a completamento della mostra stato realizzato il volume divulgativo (G. Bonera, P Vanzan, Alessandro Volta: luomo, lo . scienziato, il credente, cfr. p. 219) per meglio illustrare luomo, lo scienziato e il suo ruolo nello sviluppo della scienza dellOttocento.

Edizione di Rimini della Mostra 1799... e la corrente fu.

La mostra stata presentata in anteprima al Meeting per lAmicizia tra i popoli (Rimini, agosto 1999) dove ha riscosso un pi che lusinghiero successo di pubblico (pi di 200 visite guidate a gruppi di 20-25 visitatori) e di stampa. La mostra stata quindi presentata ufficialmente a Milano presso la Fondazione Stelline (5-26 ottobre 1999). Anche in questo caso la partecipazione stata molto numerosa (76 classi di Milano e dintorni) e la critica molto favorevole e lusinghiera. La mostra stata successivamente richiesta da varie scuole e/o associazioni in molte citt dItalia e ha continuato il suo giro per tutto il 2001.

Si provveduto a realizzare un filmato in cui vengono presentate le varie esperienze. Inoltre stato realizzato un CD-Rom dellintera mostra, comprensivo del filmato, distribuito nelle scuole.
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Nelle varie sedi si sempre cercato di dare assistenza tecnica e si sono tenuti seminari introduttivi. In molti casi stato possibile realizzare anche le stazioni sperimentali, con visite guidate da parte di personale (studenti universitari) qualificato.

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LA STRUMENTAZIONE ELETTRICA DELL800, MOSTRA. Salone Teresiano, Pavia, 6 settembre 3 ottobre 1999. Responsabili Scientifici: Giuliano Bellodi (Universit di Pavia), Paolo Brenni (Museo per la storia della Scienza, Firenze). Universit di Pavia. Contributo del Comitato Regione Lombardia La mostra, realizzata a cura del Museo per la Storia dellUniversit di Pavia e della Biblioteca Universitaria, ha illustrato gli sviluppi che nel campo dellelettricit sono stati resi possibili dallinvenzione della Pila, sia sul piano tecnico sia su quello teorico. Sono stati esposti circa sessanta strumenti appartenenti al Museo per la Storia dellUniversit di Pavia e molte pubblicazioni a stampa della Biblioteca Universitaria, relativi a diversi settori scientifici: dalla misura della corrente elettrica alle sue applicazioni (telegrafo, telefono, ecc.); dai motori elettrici allinduzione elettromagnetica; dalla storia dellelettricit ai manuali pratici di elettrotecnica. Ha arricchito e completato la mostra la possibilit offerta al visitatore di utilizzare diverse postazioni multimediali. PARTECIPAZIONE A UNIVERSI PARALLELI, Trasmissione in diretta Rai Milano presso lo SMAU, Fiera, 30 settembre 1999. Telecom Italia, con la partecipazione del Centro di Cultura Scientifica A. Volta e dellUniversit di Pavia. La pi importante manifestazione fieristica italiana nel campo delle tecnologie dellinformazione e delle telecomunicazioni, lo SMAU, ha dedicato ampio spazio al Bicentenario della Pila, ospitando presso la Fiera di Milano un percorso espositivo sulle tecnologie che hanno preso lavvio dalla Pila di Volta e dando vita a una serie di videoconferenze con le sedi dellUniversit di Pavia e del Centro di Cultura Scientifica A. Volta. Vi hanno partecipato, tra gli altri, i professori Fabio Bevilacqua, Gianni Bonera, Giulio Casati e Luigi Dadda. LA RIVOLUZIONE ELETTRICA: IL MITO, LA SCIENZA, LINDUSTRIA, LA SOCIET. MOSTRA. Palazzo della Triennale, Milano, 10 novembre 1999 9 gennaio 2000. ENEL, in collaborazione con Associazione Elettrotecnica ed Elettronica Italiana (AEI), Centro sulla storia dellimpresa e dellinnovazione Milano, Centro studi per la documentazione storica ed economica dellimpresa Roma. ENEL SpA, contributo proprio. La Mostra ha presentato un percorso espositivo e didattico articolato in quattro sezioni: - Il mito elettrico: dallantichit al XVIII secolo, le prime osservazioni dei fenomeni elettrici.

Locandine e pannello delle Mostre descritte a lato.

- La scienza: linvenzione della Pila e il successivo straordinario sviluppo dellelettrologia, dallelettromagnetismo allelettromeccanica, al telefono.

- Lindustria elettrica: dalla corrente alternata agli impianti idroelettrici, termonucleari e di sfruttamento delle energie alternative. Il sistema della distribuzione. - La societ elettrica: la luce elettrica, gli elettrodomestici, i trasporti, lelettronica, linformatica, le telecomunicazioni.
E

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Europa e Stati Uniti - Los Angeles, 721/05/1999 (R. Piovano, C. Pellegrini) - Bucharest, 25/05/1999 (V. Grasso, Suciu) - New York, 9-23/09/1999 (S. Alberini, A. Contestabile, G. Lanza-Tomasi) - Stoccolma, 9-11/09/1999 (W. Tega, R. Simili) - Madrid, 28/11 8/12/2001 (A. Guerrini, J. Aguilar Peris, E. Berra, G. Giacomelli, G. Bonera, A. Casoni) America Latina (G. Bonera, G. Giacomelli, H. Bilokon, L. De Angelis, P. A. Petracco, A. Pieri, E. Porsia, G. Bartolucci, C. De Pauli, G. Alaimo, G. Garcia-Canal, C. von Reichenbuch, S. Bercia, F. Baratti, L. Fregonese, S. Cecchini, O. Saavedra, M. Palestini, E. Hamburger) - Rio de Janeiro, 6 27/04/2000 - Belo Horizonte, 14 28/04/2000 - Buenos Aires, 4 14/05/2000 - Cordoba, 22 31/05/2000 - La Plata, 5 15/06/2000 - La Paz, 24/07 8/08/2000 - Sao Paulo, 8/08- 3/11/2000

LE TAPPE DELLA MOSTRA GALVANI-VOLTA

Iniziativa e contributi del Comitato Nazionale Galvani e del Comitato Nazionale Voltiano.

ITINERANTE.

LEREDIT

DI GALVANI E VOLTA NELLA SCIENZA CONTEMPORANEA, MOSTRA Istituti italiani di cultura allestero, 1999-2001.

Nelloccasione dei bicentenari della morte di Luigi Galvani e dellinvenzione della Pila da parte di Alessandro Volta, i Comitati Nazionali per le Celebrazioni Galvaniane e Voltiane in accordo con il Ministero degli Affari Esteri, gli Istituti Italiani di Cultura allestero, alcune Universit e Accademie di diversi Paesi, hanno concordato un programma di iniziative per illustrare le origini dell'elettricit, limportanza dei due scienziati italiani e linfluenza da essi esercitata sulla ricerca fisica, biologica e medica. Queste iniziative prevedevano una Mostra viaggiante, seminari e attivit di divulgazione scientifica. La Mostra stata concepita come un breve percorso storico-scientifico: dalle prime esperienze e scoperte dei due scienziati, attraverso la disputa teoretica che gli stessi provocarono in seno al mondo scientifico del tempo, fino alle pi recenti ricerche e applicazioni nella fisica e nella biomedicina. Nelle sedi dell'America del Nord, pur dando spazio agli argomenti storici, sono state privilegiate le attivit di ricerca avanzata, mentre nelle sedi europee si dato maggior risalto alla storia e alla filosofia della scienza. In alcuni Istituti Italiani di Cultura si sono tenute solo iniziative a carattere seminariale e divulgativo, con particolare attenzione alle comunit italiane locali.

Ulteriori tappe - Oujda, Morocco, 20/03 6/04/ 2001 (H. Dekhissi, J. Derkaoui, G. Giacomelli, A. Casoni) - Melbourne (Australia), Estate 2001 (L. Fregonese)

ALESSANDRO VOLTA: LELETTRICIT E LAVVENTO DEL MONDO MODERNO, MOSTRA ITINERANTE IN ITALIA E ALLESTERO. Comitato scientifico: Gianni Bonera (Universit di Pavia), Giulio Casati (Centro di Cultura Scientifica A. Volta), Alberto Gigli Berzolari (Universit di Pavia), Marco Somalvico (Politecnico di Milano). Curatore della Mostra: Federico Canobbio-Codelli (Centro di Cultura Scientifica A. Volta). Gruppo di Progetto: Federico Canobbio-Codelli, Valentina Galli, Bruno Ma gatti, Sara Peloso, Pietro Todeschini. Progetto grafico e advertising: Antonio Ingrassia per Grafica Nike, Bollate (Milano). Redazione: Valentina Galli. Coordinamento operativo: Elena Martinelli. Della Mostra sono state curate, accanto alledizione in lingua italiana, quelle in inglese, francese, tedesco e spagnolo. Lanteprima della Mostra stata presentata, in edizione tedesca, al Politecnico Federale di Zurigo (ETH) il 29 settembre 1999. Traduzioni: Traduzioni Tramos Snc, Milano.

Realizzazione del Centro di Cultura Scientifica A. Volta, con la collaborazione scientifica dellUniversit di Pavia. Contributo del Comitato Nazionale, Fondazione Banca del Monte di Lombardia.

Il titolo della Mostra realizzata dal Centro di Cultura Scientifica A. Volta rimanda alla portata rivoluzionaria dellinvenzione della Pila nei confronti dellavvento del mondo moderno, concetto che nel 1899, in occasione del primo Centenario di questa invenzione, cos sintetizzava il grande fisico bolognese Augusto Righi: Merc la Pila la scienza pot svelare e offrire alluomo unenergia multiforme, destinata a produrre nellumana civilt mutazioni cos profonde, da potersi forse paragonare soltanto a quelle che in et remota rec luso del fuoco.
270 MANIFESTAZIONI
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PILA

La Mostra stata concepita come un ambiente avvolgente e percepibile con un unico colpo docchio, essendo costituita da un numero limitato di grandi pannelli sinottici e da due postazioni multimediali con monitor ad alta risoluzione. Questa impostazione ha consentito una fruizione della Mostra a diversi livelli di approfondimento e di impegno da parte del visitatore, che vanno dal semplice ma suggestivo sguardo dinsieme alla consultazione attenta e minuziosa. La mostra composta di un Pannello introduttivo, di due Totem multimediali e di quattro grandi Pannelli sinottici. Per le differenti tappe sono stati realizzati pi esemplari, allo scopo di consentire la circolazione di pi copie della Mostra contemporaneamente. Inoltre, per le tappe via mare e per quelle che hanno previsto il trasporto per via aerea, stata realizzata unapposita versione leggera, con materiali in lega e speciali totem multimediali maneggevoli e robusti. Dei pannelli sono stati pubblicati poster di grande formato, distribuiti ai visitatori (edizione italiana, tedesca e francese) IL
PERCORSO ESPOSITIVO

Per la descrizione dei due TOTEM MULTIMEDIALI, contenenti rispettivamente le applicazioni Alessandro Volta e il suo tempo e Lopera scientifica di Volta, si rimanda alla descrizione dei due CD-Rom che ne sono stati ricavati e di cui si parlato nella Sezione APPLICAZIONI MULTIMEDIALI. Qui merita ricordare che, nel corso delle tappe internazionali della Mostra, particolare interesse ha suscitato il multimediale che inquadrava la figura di Volta nel suo tempo, offrendo un affascinante spaccato di alto contenuto informativo dellEuropa. E questo grazie alla ricca antologia di brani musicali del tempo (da Gluck e Mozart a Rossini e Schubert) che vi era possibile ascoltare e allampiezza dellorizzonte culturale considerato: dalle liriche di Goethe e Hlderlin, dalle sculture del Canova ai dipinti di Constable e Goya, alle architetture utopistiche dellIlluminismo (progetto del Cenotafio di Newton), ai contributi dei grandi scienziati europei del periodo (da Linneo e Buffon a Lavoisier, Carnot e Coulomb), alle cartine politiche. Il primo Pannello sinottico (3 x 2 metri) dedicato a LELETTRICIT IN NATURA: IL LUNGO CAMMINO DELLA SCIENZA. Vi sono presentati i progressi delle conoscenze relative ai fenomeni elettrici dalla remota antichit ai nostri giorni. Si parte dalle prime sporadiche osservazioni e teorie per arrivare allaffermarsi di uno specifico interesse scientfico per lelettricit. Tra Settecento e prima met dellOttocento si assiste allavvio e allapogeo degli studi sullelettricit e sul magnetismo, accompagnati sin dallinizio da vistose manifestazioni di curiosit per gli esperimenti di elettrizzazione su cose e persone. In questo periodo il contributo di Volta occupa una posizione centrale e determinante. Il Pannello prosegue con levoluzione dellelettrodinamica e dellelettromagnetismo, fino alleMUSEI MOSTRE 271

Il PANNELLO INTRODUTTIVO presenta una sintetica biografia di Alessandro Volta con levidenziazione dei suoi contributi scientifici pi importanti, dallelettroforo alla Pila, dalla scoperta del metano alla legge dei gas. Per questultimo contributo il Pannello ricorda che Volta, con la determinazione del coefficiente di dilatazione (a pressione costante) dellaria (1791-92), anticip di nove anni Gay-Lussac, al cui nome la relativa legge rimasta legata. Nel 1927 il Congresso Internazionale dei Fisici di Como riconobbe la priorit di Volta e propose la denominazione di Legge di Volta-Gay Lussac.

- 29/0913/10/1999 (inaugurazione): Politecnico di Zurigo (ETH), (tedesco); - 19/1015/11/1999: Vienna, Istituto italiano di cultura (ted.); - 20/1115/12/1999: Berlino, Technische Universitt (ted.); - Como, Tempio Voltiano: 9/12 199920/02/2000 (italiano); - Ginevra, Muse dHistoire des Sciences, 20/0119/03/2000 (francese); - Como, Liceo Classico Volta, 23/0215/03/2000 (it.); - Monaco di Baviera, Technische Universitt, 20/037/04/2000 (ted.); - Ginevra, CERN, 28/0315/04 /2000 (inglese); - Parigi, Liceo L. da Vinci, 4/052/06/2000 (fr.); - Dresda, Technische Sammlungen, 8/0530/07/2000 (ted.); - Roma, Istituto Manin, 15/0515/06 2000 (it.); - Como, Villa Erba, 28/052/06 /2000 (ingl.); - Torino, Parco Michelotti, 15/07 24/10/2000 (it.); - Castellanza, Universit Carlo Cattaneo LIUC, 26/1018/11 /2000 (it.); - Stoccolma, Museo della Tecnica, 3/09/200010/01/2001 (ingl.); - Montalto di Castro, Centrale Termoelettrica A. Volta, dal 5/12/2000 (it.); - Cant, Collegio De Amicis, 10/0110/02/2001 (it.); - Helsingr, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, 3/0213/05/2001 (ingl.).

LE TAPPE DELLA MOSTRA ITINERANTE DI VOLTA

A fronte: Gianni Bonera con i rappresentanti del Comitato Nazionale Galvani e manifesto della Mostra itinerante su Galvani e Volta. Sotto: Locandina della Mostra itinerante su Volta.

SUL CACCIATORPEDINIERE LUIGI DURAND DE LA PENNE Dal 10 aprile al 22 luglio 2000 (edizione inglese): Taranto (inaugurazione), Funchal, Norfolk, Boston, Montreal, Detroit, Chicago, Toronto, New York (ricevimento allAmbasciata dItalia in onore della Mostra) Ponta Delgada.

CROCIERA

splosione della microfisica e delle teorie sulla struttura della materia e della luce. Lo studio dei fenomeni elettrici appare pertanto come una tappa lungo un cammino, non ancora concluso, alla scoperta dei segreti della natura. VOLTA-GALVANI illustra la celebre controversia sui fenomeni di elettricit animale riscontrati negli esperimenti sulle rane dal fisiologo bolognese e mostra come due percorsi di ricerca distinti convergano nellattuale programma di ricerca sui processi neuronali e sullintelligenza artificiale. Dagli studi di Galvani, e poi di Nobili e Matteucci, nasce lelettrofisiologia e si sviluppano teorie e applicazioni tecnologiche sempre pi avanzate relative alla trasmissione dellimpulso nervoso nellencefalo e nel sistema neuro-muscolare. A partire dalla scoperta di Volta delle correnti elettriche continue e dai successivi sviluppi dellelettrodinamica e dellelettromagnetsimo nascono filoni tecnologici di grande impatto sul mondo moderno: elettronica e microelettronica, informatica, telematica, robotica. A distanza di due secoli oggi si intravede una possibile convergenza: con il progetto dellIntelligenza Artificiale di riprodurre artificialmente i processi neurofisiologici e mentali delluomo, entrano in sinergia modelli e tecniche provenienti sia dallelettrofisiologia sia dagli sviluppi dellelettrologia classica e delle sue pi recenti diramazioni: micro e nanoelettronica, informatica, e cos via. Il terzo Pannello DALLA PILA DI VOLTA AL MONDO MODERNO mostra come dallinvenzione di quel semplice rivoluzionario dispositivo si siano sviluppate gran parte delle tecnologie che caratterizzano il mondo moderno e che sono basaste sul passaggio di corrente elettrica, sia che si tratti
ARTIFICIALE: LEREDIT DEL DIBATTITO

Il secondo Pannello DAGLI

ESPERIMENTI SULLE RANE ALLINTELLIGENZA

I pannelli delledizione italiana della Mostra itinerante su Volta, realizzata dal Centro di Cultura Scientifica A. Volta, esposti al Tempio Voltiano.

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di generatori di energia sia che si tratti di mezzi di trasporto, di beni di consumo, di elettrodomestici, di apparecchiature informatiche o di comunicazione. Il pannello propone uno spaccato di grande sintesi dei percorsi scientifici e tecnici essenziali che dalla Pila conducono allorizzonte del mondo moderno alle soglie del nuovo Millennio. Lultimo Pannello LELETTROCHIMICA E LO SVILUPPO DELLE PILE mostra come la Pila di Volta abbia subito, nel corso di due secoli, importanti evoluzioni tecnologiche che hanno accompagnato i progressi dellelettrochimica. A questultima importante disciplina e a una sintesi delle principali tipologie di generatori di corrente continua realizzati da allora ai nostri giorni infatti dedicato il Pannello in forma di diagramma ad albero, in cui si succedono i modelli pi familiari e diffusi di batterie per autoveicoli, le celle a combustibile, le batterie al litio, che negli ultimi anni hanno conosciuto una crescente diffusione grazie al loro impiego nella telefonia cellulare. La Mostra ha seguito un percorso internazionale (si veda a fianco), durante il quale stata frequentata da pi di 100.000 visitatori sia in Italia e in Europa sia in diversi Paesi extraeuropei, suscitando grande e partecipato interesse.

- Argentina, 20 ottobre 9 dicembre 2000 (spagnolo): Chajari, Concordia, Gualeguach, Paran, Santa Fe, Esperanza, Rafaela, El Trebol, Las Parejas, Rosario. - Australia, 20 ottobre 9 dicembre 2000 (inglese): Brisbane, Wollongong, Sydney. - Giappone, 8 maggio 13 giugno 2001 (inglese): Tokamachi (inglese).

TAPPE DELLA MOSTRA IN PAESI EXTRAEUROPEI

Tappa della Mostra alla Technische Universitt di Monaco di Baviera.

Si segnala in particolare la crociera sul Cacciatorpediniere Luigi Durand de la Penne, che ha toccato a partire dallArsenale di Taranto porti delle isole atlantiche e delle principali citt del Nordamerica. Allinaugurazione, avvenuta il 10 aprile nel Porto di Taranto, ha preso parte accanto al Vicesindaco di Como Paolo Mascetti la Contessa Piera Volta, ultima discendente di Alessandro Volta, accompagnata dal consorte.

La Mostra al Tekniska Museet di Stoccolma e visitatori alledizione del Tempio Voltiano.

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ALESSANDRO VOLTA: VIAGGIO IMMAGINARIO NELLA MENTE DEL GENIO, MOSTRA-SPETTACOLO CON TECNOLOGIE MULTIMEDIALI. Villa Olmo, Como, 21 novembre 1999 - 20 febbraio 2000 (prorogata al 15 marzo 2000). Successive edizioni (solo Sala dei Dialoghi): Milano (Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, marzo 2000), Roma (Istituto Manin, 15 maggio 15 giugno 2000), Torino (Experimenta, Parco Michelotti, 15 luglio 24 ottobre 2000). Comitato Promotore: Alberto Botta (Presidente, Sindaco di Como) Armando Selva (Presidente Amministrazione Provinciale di Como), Antonio Spallino (Presidente Centro di Cultura Scientifica A. Volta), Antonio Tagliaferri (Segretario). Comitato Organizzatore: Mario Carnini (Coordinatore, Camera di Commercio di Como), Raffaella Botta (Amministrazione Provinciale di Como), Federico Canobbio-Codelli (Centro Volta), Lanfredo Castelletti (Musei Civici di Como), Luigi Frigerio (Camera di Commercio di Como), Emilia Mancinelli (Camera di Commercio di Como), Pierluigi Tagliabue (API Como), Veronica Vittani (Segreteria). Comitato Scientifico: Giulio Casati, Ferdinando Tealdi. Produzione e consulenza generale: PPV Sistemi dimmagine, , Milano. Ideazione espositiva e testi: Pier Paolo Venier. Organizzazione generale: Jayme Fadda. Coordinamento sponsoring: Fiora Steinbach Palazzini, Edoardo Colombo eur&ca.

Dallalto: LAmbasciatore Alessandro Quaroni e Rosino Risi, Direttore dellIstituto Italiano di Cultura, a Stoccolma; lAddetto scientifico a Stoccolma Roberto Galloni a sinistra con la delegazione italiana. Sotto: La Mostra itinerante a Dresda e a Vienna. A destra: La contessa Piera Volta, con il consorte, e il vicesindaco di Como Paolo Mascetti davanti al Durand de la Penne a Taranto.

ALESSANDRO VOLTA: VIAGGIO IMMAGINARIO NELLA MENTE DEL GENIO, CATALOGO (Como, 1999), a cura di Alberto Longatti. Progetto grafico: Antonio Ingrassia, Michele Mosca. Stampa: Casa Editrice Stefanoni, Lecco. Iniziative del Comitato Comasco, con contributo proprio, del Comitato Regione Lombardia e della Fondazione Cariplo. La Mostra stata inoltre realizzata grazie al contributo di privati: La Prima - bicicletta elettrica; COBAT, Consorzio obbligatorio batterie al piombo esauste e rifiuti piombosi; AEM SpA; La Provincia di Como; Focus; Ericsson; Latte Carnini; Assitalia, Agenzia Generale di Como; JVC Professional; ST; BCS, Soluzioni per linformatica, Erba.

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La Mostra-spettacolo, allestita nelle sale di Villa Olmo a Como, per le quali stata originariamente concepita, illustra attraverso una serie di fantasiose metafore la personalit e lopera del profetico scienziato comasco. Servendosi di sofisticate tecniche multimediali, il percorso espositivo ideato dal curatore Pier Paolo Venier ricostruisce la complessa figura del genio settecentesco, uno sperimentatore dai molteplici interessi spinto da unincessante ansia di conoscenza, che cerca di penetrare nei segreti della natura per impadronirsene allo scopo di favorire il progresso dellumanit. Suggestive immagini animate descrivono le principali fasi delle scoperte voltiane fino alla fondamentale invenzione della Pila, soffermandosi sul contrastato rapporto con Galvani e tracciando un sorprendente confronto dal vivo tra Volta e i principali scienziati del suo tempo, sullo sfondo dellEuropa e della Francia napoleonica e scossa dalle rivoluzionarie tesi dellIlluminismo. Alla fine del viaggio ideale nel tempo, il visitatore indotto a considerare in tutta la sua portata la lungimiranza di Volta in un momento cruciale della storia del mondo, quando stava per iniziare lera della modernit e si aprivano le frontiere della nuova conoscenza scientifica.

Il momento culminante del percorso rappresentato dalla SALA DEI DIALOGHI, uninstallazione multimediale che sfrutta gli spazi monumentali e armoniosi del Salone dOnore della Villa. Da sola, questa sezione pu tenere occupato il visitatore per pi di unora: tale infatti la durata del dialogo che si rimbalza da una parete allaltra del grande spazio immerso in una tenue penombra. Un conduttore lo stesso Pier Paolo Venier curatore della Mostra appare in un grande monitor posto nel fondo della sala. Da lui evocata, limmagine di Volta, scolpita nel busto, collocato sul suo piedistallo al centro della parete di fronte, si illumina e prende vita. Volta, monumento vivente (impersonato dallattore Gabriele Villa), parla e invita accanto a s altri personaggi, vissuti prima o dopo di lui, o suoi contemporanei, che hanno contribuito tutti allo sviluppo della scienza elettrica: Newton, Kant, Einstein, Diderot, Joule, Ohm,

Il percorso della Mostra ha inizio nel monumentale ATRIO della Villa, dove campeggiano sospesi nel vuoto un grande e luminoso pezzo di ambra e uno scuro blocco di magnetite: lelettricit e il magnetismo.

Copertina del catalogo della Mostra Viaggio immaginario; lautore Pier Paolo Venier; lattore Gabriele Villa nei panni di Volta e la Sala delle Rane.

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Le altre stazioni della Mostra si susseguono con ritmo rapido e incalzante, riservando momenti di trasognata contemplazione (come la SALA DEL CONTATTO, che per richiamare la teoria del contatto bimetallico di Volta mette in scena niente meno che un rotante e sensuale Amore e Psiche del Canova) e di potente suggestione (come la SALA DEL POTERE, che rievoca in un turbinoso gioco di immagini che si inseguono sulle pareti lincontro di Volta e Napoleone, la bomba atomica e le dichiarazioni di Truman, Fermi, Oppenheimer, Einstein). Nella SALA DELLE RANE, in una grande sfera di cristallo, gracidano nel loro ambiente naturale delle rane. Le immagini contrapposte di Volta e Galvani, proiettate su due calotte che abbracciano il terracquario, danno vita a un incalzante e serrato contraddittorio sulla natura dellelettricit animale.

Faraday, Talete, Franklin, Padre Beccaria, lAvvocato di Leyda, Ampre, Fermi. Essi appaiono, a dimensione reale, dentro i monitor posti tutto attorno alla sala, affacciati quasi a finestre per le quali attraversano la dimensione del tempo e dello spazio. Tra di loro si sviluppa un sorprendente dialogo.

La successiva SALA DELLA TORPEDINE, in un ambiente quasi subacqueo, d evidenza spettacolare alla grande metafora scientifica, che vede nellorgano elettrico di un pesce, la torpedine, il corrispondente naturale della Pila di Volta: una metafora che lo stesso Volta a riprendere nella celebre lettera a Sir Joseph Banks del 20 marzo 1800.

Mostra Viaggio immaginario: Busto in alabastro di Napoleone (da Villa Carlotta, Tremezzo), Pila di Volta e blocco di ambra.

Un angusto passaggio d spazio alla messa in scena dellesperimento ideato da Volta per attivare a distanza la sua pistola ad aria infiammabile mediante un circuito elettrico. Nelle due lunette che sormontano la finestra e la porta che limitano il locale, due schermi circolari. Sul primo si vedono due mani che, tra bottiglie di Leida ed elettrofori, si preparano a scaricare una scintilla su dei conduttori di rame. Sul secondo, altre mani stanno caricando una miscela esplosiva di aria e metano in una pistola di vetro, allinterno della quale ci sono due elettrodi. Nella canna della pistola viene caricato il proiettile. I due elettrodi vengono collegati ai due conduttori di rame. Sulla base del celebre Minuetto di Boccherini, la sequenza richiama da vicino nei ritmi la scena del duello in Barry Lindon di Stanley Kubrick. Il percorso si conclude nel TEATRINO di Villa Olmo, dove limmagine del monumento a Volta nellomonima piazza comasca si colora e si anima in una suggestiva tridimensionalit, per poi scolorirsi di nuovo e tornare monumento. Una scritta appare nellaria: Tutto cominciato con Volta (Albert Einstein).

La Mostra ha ottenuto un vivissimo successo, non solo a Como, ma anche nelle successive tappe a Milano, Roma e Torino, dove peraltro stata portata una sintesi comprendente la sola Sala dei Dialoghi. Si calcola un numero di visitatori superiore ai 15.000.
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stato altres pubblicato un CATALOGO, contenente tutti i testi della Mostra, con particolare riguardo al complesso intreccio di idee, suggestioni, audaci interpretazioni e serrati contraddittori che animano i 60 minuti della Sala dei dialoghi. Nel Catalogo trovano posto anche i testi divulgativi appositamente scritti per la Mostra da Ferdinando Tealdi, docente di fisica che ha dato un contributo di equilibrata e serena compostezza scientifica al percorso didattico e la cui prematura scomparsa nellagosto del 2000 ha lasciato un profondo rimpianto in chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e lavorare con lui (cfr. p. 222).

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DA VOLTA AL DUEMILA: PER UN MUSEO DELLA TECNICA ELETTRICA. MOSTRA. Pavia, Castello Visconteo, 2 26 marzo 2000. Responsabili Scientifici: Antonio Savini e Franco Tommazzolli. Universit di Pavia. Contributo del Comitato Regione Lombardia. La Mostra ha voluto essere loccasione per annunciare lavvio della realizzazione in Pavia del nuovo Museo della Tecnica Elettrica. Di questultimo la Mostra non solo ha illustrato il progetto architettonico con i suoi principi ispiratori ma anche rappresentato una specie di anteprima o prova dorchestra, dandone un saggio dei percorsi interni previsti e del cospicuo materiale documentario che sar esposto.

Grazie alla cortesia dellIstituto Lombardo di Milano, nella sala iniziale stato possibile anche esporre i preziosi originali di alcuni dei pi importanti manoscritti voltiani.

Sotto: Inaugurazione del Padiglione Italia a Expo 2000; il Ministro Lamberto Dini e lAmbasciatore Arduino Fornara con Luigi Dadda.

Per la realizzazione della Mostra, curata da Antonio Savini, ha lavorato un Comitato Scientifico Internazionale composto da: G. Bellodi (Pavia), B. Bowers (Londra), P Brenni (Firenze), E. Drye (Parigi), A. Ferraresi . (Pavia), L. Fregonese (Pavia), P. Gasperini (Milano), A. Guagnini (Bologna), S. Jeszenszky (Budapest), F. Heilbronner (Monaco), A. Silvestri (Milano). Il progetto di realizzazione della Mostra, ospitata nella sala del Rivellino del Castello Visconteo, stato di Enrico Valeriani e Renato Sorrentini con la collaborazione di Francesco Ardizzone; la realizzazione stata affidata a Nolostand (Milano).

stato predisposto un catalogo della Mostra con le riproduzioni dei pannelli esposti.

Ai visitatori, rappresentati prevalentemente da numerose scolaresche nei giorni feriali e da un folto pubblico nei giorni festivi e prefestivi, stato offerto il Giornale della Mostra, a cura di A. Savini, una pubblicazione semplice e agile, che contiene la storia raccontata dallesposizione.

Nel libro dei visitatori della Mostra si trovano firme illustri, tra le quali quelle degli scienziati a cui il 20 marzo 2000 lUniversit di Pavia ha conferito lauree honoris causa. La stampa quotidiana locale e nazionale e quella specializzata hanno riferito dellinaugurazione della Mostra e dei suoi contenuti.

Contributo del Comitato Nazionale e del Ministero degli Affari Esteri.

PARTECIPAZIONE AL PADIGLIONE ITALIA, EXPO 2000, HANNOVER. Giugno-ottobre 2000. Centro di Cultura Scientifica A. Volta e Comitato Comasco.

Il grande prefabbricato a pianta circolare che ricorda nelle forme limmagine di unastronave ha pertanto ospitato sotto una calotta semisferica di pi di 30 metri di diametro un percorso espositivo che, partendo dalle testimonianze dei grandi scienziati italiani (da Leonardo da Vinci a Galileo, Volta, Marconi, Fermi), arriva ai prodotti attuali delle tecnologie avanzate in Italia: biotecnologie, industria automobilistica e aerospaziale.
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Per iniziativa di un gruppo di Parlamentari comaschi, il Governo italiano ha stabilito di dedicare ad Alessandro Volta il padiglione italiano allEXPO 2000 di Hannover.

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La regia dellallestimento, coordinata dal progettista del Padiglione architetto Luigi Sturchio, stata affidata a Pier Paolo Venier per il Comitato Comasco. Al centro dello spazioso ambiente una costruzione circolare recava sulla sommit una riproduzione della Pila di Volta (eseguita dallartigiano comasco Gelside Guatterini). Scritte rotanti alla sua base rievocavano il contributo fondamentale di Volta alla scienza e alla tecnologia moderna, mentre sul soffitto concavo della calotta una spettacolare proiezione in multivisione presentava torno a torno i volti dei maggiori scienziati italiani, i cui tratti impercettibilmente si confondevano luno in quelli dellaltro, suggerendo una magica continuit del genio. Allingresso della grande sala due grandi pannelli lenticolari a quattro facce riproponevano una versione trilingue (italiano, inglese e tedesco) delle principali tavole sinottiche della Mostra itinerante Alessandro Volta: lelettricit e lavvento del mondo moderno, oltre a una presentazione di Como e dei suoi distretti industriali. I due pannelli sono stati progettati e realizzati dal Centro di Cultura Scientifica A. Volta.

Nella giornata inaugurale del Padiglione, il Presidente del Comitato Nazionale Luigi Dadda e, per il Comitato Comasco, il Presidente della Camera di Commercio di Como Marco Citterio hanno incontrato il Ministro degli Esteri Lamberto Dini. In occasione della Giornata Italia di EXPO 2000, il 13 ottobbre 2000, il Padiglione stato al centro di visite ufficiali. Il Presidente del Comitato Comasco, il Sindaco di Como Alberto Botta, vi ha preso parte.

Pi di 30.000 pieghevoli in formato Z-card (quando chiusi, della dimensione di una carta di credito) sono stati realizzati dal Centro Volta con il supporto della Camera di Commercio di Como, dellAssociazione Albergatori di Como e di ACSM SpA. e distribuiti nel corso della Giornata e in quelle immediatamente successive (si veda p. 292). Il flusso dei visitatori al Padiglione Italia e alle installazioni voltiane che vi trovavano posta stato molto alto: si calcola infatti in pi di 8 milioni. Il Padiglione Italia stato, nel complesso, dopo quelli di Germania e Olanda, il terzo per frequenza di visitatori, con punte di 15.000 visitatori al giorno.

Interni del Padiglione Italia, con la Pila di Volta (replica di Gelside Guatterini) e, sotto, i pannelli sinottici voltiani.

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Centro di Cultura Scientifica A. Volta (Laboratorio Gattoni) e Comitato Comasco (Viaggio immaginario nella mente del genio). Contributo della Fondazione I.Ri.Di.S., Torino

PARTECIPAZIONE A EXPERIMENTA 2000: SEZIONI VOLTIANE DELLA MOSTRA LA FORZA DELLA NATURA DALLE ENERGIE SELVAGGE ALLE ENERGIE ADDOMESTICATE. Torino, Parco Michelotti, 15 luglio 24 ottobre 2000.
INTERATTIVA

La rassegna torinese Experimenta attiva dal 1985 a Villa Gualino e dal 1999 al Parco Michelotti (ex-zoo) ha inteso rendere omaggio allAnno voltiano ospitando due exhibit su Volta: la versione ridotta (Sala dei dialoghi) della Mostra Viaggio immaginario nella mente del genio (cfr. pp. 274-76), realizzata dal Comitato Comasco, e il Laboratorio Gattoni (cfr. pp. 262-64), realizzato dal Centro Volta e presentato con un nuovo allestimento originale. Allinaugurazione era presente la discendente dello scienziato Contessa Piera Volta Roseo, con il consorte. SPAZIO ESPOSITIVO ALESSANDRO VOLTA, CENTRALE DI MONTALTO DI CASTRO, CENTRO INFORMAZIONE. 5 dicembre 2000, Intitolazione della Centrale ad Alessandro Volta. ENEL, con la consulenza tecnica del Centro di Cultura Scientifica A. Volta. In occasione dellintitolazione ad Alessandro Volta della Centrale termoelettrica di Montalto di Castro, lENEL ha creato un Centro Informazione, al cui interno ha allestito uno spazio espositivo dedicato allo scienziato. Il Centro di Cultura Scientifica A. Volta ha elaborato, su incarico dellENEL, una versione personalizzata della Mostra itinerante Alessandro Volta: lelettricit e lavvento del mondo moderno, che ora costituisce il fulcro dello spazio espositivo, insieme alla riproduzione di alcuni strumenti voltiani. Allinaugurazione erano presenti il Presidente del Comitato Nazionale Luigi Dadda e la Contessa Piera Volta Roseo, discendente dello scienziato.

Locandina della manifestazione torinese che ha ospitato il Laboratorio Gattoni.

Locandina e vedute dinsieme dello spazio espositivo voltiano presso la Centrale di Montalto di Castro.

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TRICIT.

RITORNO A VOLTA: VIAGGIO TRA IDEE E STRUMENTI NEL MONDO DELLELETMuseo per la Storia dellUniversit di Pavia, Pavia, 21 marzo- 27 aprile 2001. Responsabili Scientifici: Fabio Bevilacqua, Gianni Bonera. Universit di Pavia. Contributo MURST e Provincia di Pavia.

La mostra realizzata nellambito delle manifestazioni Mille anni di scienza in Italia indette dal Ministero dellUniversit e della Ricerca Scientifica in occasione dellXI Settimana della Cultura Scientifica ha costituito uno dei tredici segmenti espositivi allestiti in diverse citt italiane per rievocare il cammino della scienza nel secondo millennio. In un viaggio a ritroso nel tempo, la mostra pavese ha guidato il visitatore attraverso le conoscenze elettriche degli ultimi tre secoli. A chiusura della mostra si sono tenute il 20 e il 21 aprile nellAula del Quattrocento due rappresentazioni de Lidealista magico, uno spettacolo volto a ricostruire, in una cornice depoca, una serata elettrostatica con esperienze dal vivo. VOLT(A). DE LTINCELLE LA PILE. MOSTRA. Parigi, Muse des Arts et Mtiers, 22 gennaio 13 maggio 2001. Conservatoire Nationale des Arts et Mtiers, con il contributo della Fondation lectricit de France e di Philips.

LUniversit di Pavia, il Tempio Voltiano, il Liceo Volta e il Centro di Cultura Scientifica A. Volta hanno partecipato alla realizzazione di una mostra sugli sviluppi dellelettricit, a partire dalle sue origini settecentesche e dai suoi primi protagonisti Galvani, Volta e Coulomb. La mostra, progettata da Roberto Ostinelli, si sviluppava in ampi ambienti immersi nella penombra, dove gli antichi strumenti di elettrologia delle collezioni del Museo sembravano librarsi nellaria in un gioco di cristalli e vetri opalescenti.
Da: Pietro Corsi, Direttore dellIstituto italiano di cultura a Parigi, Sole 24 Ore, 31 dicembre 2000

Locandine delle Mostre illustrate a fianco, con scena di elettricismo tratta dalla Mostra volt(a).

La prima grande mostra storica del restaurato Conservatoire dedicata al tema dellelettricit, e ha per protagonista Alessandro Volta e i dibattiti di fine Settecento volti a determinare la natura e le propriet di un fluido cos appassionante. [] Negli ultimi decenni del Settecento lelettricit era una disciplina a mezzo tra il salone delle feste e il laboratorio del dilettante. La corte si divertiva a veder fibrillare e spesso ruzzolare, per maggior gaudio degli astanti, file di dragoni a contatto di punta di spada, sulle quali veniva scaricata tutta la potenza di una grande bottiglia di Leida. Mesmer impazzava tra regine e nobildonne, [...] E poi la grande questione dell'elettricit animale, degli esperimenti di Galvani e delle propriet della torpedine [...] Vennero infine le ricerche rigorose di Alessandro Volta, del suo collega francese Coulomb, e di Lord Cavendish, ricchissimo quanto scorbutico grande fisico d'oltre Manica. La stella di Mesmer tramont, [...]lelettricit animale sembr per alcuni anni smentita clamorosamente dalla Pila di Volta, che dimostrava come il fenomeno fosse puramente chimico-fisico, e nulla avesse a che fare con fluidi vitali o poteri elettrici del vivente.

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ECNOLOGIE. Nel Programma delle Celebrazioni per il Bicentenario dellinvenzione della Pila hanno trovato posto alcune iniziative che, prendendo lo spunto dalla rivoluzione tecnologica indotta da questultima, si sono proposte di contribuire con progetti innovativi in grado di interessare il mondo economico-produttivo e il territorio.

SERVIZI DI TELECOMUNICAZIONE INNOVATIVI PER IL TERRITORIO LARIANO. PROGETTO E SPERIMENTAZIONE DI TELECENTRO. Coordinamento tecnico: Floriana Beretta, Centro di Cultura Scientifica A. Volta Centro di Cultura Scientifica A. Volta. Contributo del Comitato Regione Lombardia e della Fondazione Cariplo, con la collaborazione di Telecom Italia e del Politecnico di Milano, Sede di Como

Dopo una prima fase di messa a punto delle linee guida, che sono state presentate alla Rassegna Altecnologie di Erba (Como) nel novembre 1998, il Progetto si concentrato sulla realizzazione di una struttura per il telelavoro e i teleservizi dotata delle attrezzature e del supporto tecnico necessari. Presso la sede comasca del Politecnico di Milano in Piazza Gerbetto sono state messe a disposizione attrezzature informatiche, mentre Telecom Italia ha offerto la consulenza tecnica per la definizione del modello organizzativo e delle infrastrutture di rete. Si sono sviluppate due principali linee di intervento. La prima ha riguardato la sperimentazione dei servizi di telelavoro, con sessioni sperimentali di teleconferenza e telelavoro tra gli spazi di Piazza Gerbetto, la sede del Centro Volta a Villa Olmo e utenze esterne, come la sede di Telecom Italia a Roma e, in occasione delledizione 1999 dello SMAU, con la Fiera di Milano.

stata avviata una sperimentazione con alcune Comunit Montane del territorio lariano, le quali hanno messo a disposizione il personale addetto al rilevamento. Il Progetto ha suscitato il fattivo interesse della Regione Lombardia e dellAmministrazione Provinciale di Como, che hanno adottato nelle rispettive misure di monitoraggio il modello leggero e portatile sviluppato nellambito di questo Progetto.
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INIZIATIVE

La seconda linea si invece concentrata sullo sviluppo di un sistema sperimentale di telecontrollo ambientale, relativo al monitoraggio e alla prevenzione degli incendi boschivi nelle aree montane del territorio lombardo. Il progetto stato messo a punto dallquipe di Giorgio Guariso del Politecnico di Milano: stato messo a punto un software di gestione e riconoscimento delle immagini video da telecamera relative alle prime avvisaglie (volute di fumo, colorazione della vegetazione ecc.) di incendi ed stato sviluppato un modello organizzativo di monitoraggio mobile distribuito, capace di integrarsi con il sistema fisso regionale di monitoraggio situato presso il grattacielo Pirelli di Milano.

A partire dal sistema di telecontrollo ambientale sviluppato nellambito dello studio per il Comitato Nazionale, la ricerca proseguita ad opera del Centro Volta e del Politecnico di Milano grazie al supporto dellIstituto Nazionale per la Ricerca Scientifica e Tecnologica sulla Montagna e dellAmmini-strazione Provinciale di Como. Questa ricerca ha portato alla realizzazione di un prototipo di sistema automatico denominato BIP (Bosco in pericolo) di monitoraggio distribuito secondo unarchitettura client-server realizzata mediante lintegrazione delle tecnologie Internet e GSM. Il sistema prevede uno o pi server, costituiti da normali personal computer, a ciascuno dei quali sono collegati una videocamera con brandeggio che opera nella banda del visibile e un telefono cellulare. Essi sono posizionati in zone con un ampio campo visuale in modo da poter tenere sotto osservazione le aree pi critiche. Generalmente quindi non sulla cima di montagne o in altre aree di difficile accesso, ma al contrario in edifici del fondovalle, nei quali si possono avere facilmente i collegamenti necessari. I client sono invece costituiti da un qualunque calcolatore collegato alla rete Internet e dotato di un Web browser. Essi possono essere localizzati negli uffici e nelle abitazioni degli addetti alla sorveglianza, in modo da non richiedere a questi ultimi di operare presso un centro di controllo e da consentire un efficace impiego dei volontari, che possono svolgere la loro opera anche organizzandosi in turni relativamente brevi.

SISTEMA AUTOMATICO DI RILEVAMENTO E CONTROLLO DEGLI INCENDI BOSCHIVI BASATO SU INTERNET

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VEICOLI ELETTRICI E TRADIZIONALI: Nellambito della ricerca presentata al Convegno sui Veicoli Elettrici Leggeri stata illustrata una simulazione che ha messo in evidenza pur con le necessarie cautele dovute al gran numero di elementi in gioco e al loro amplissimo raggio di variabilit i minori costi esterni imposti alla societ dallintroduzione dei veicoli elettrici rispetto a quelli imposti dalluso dei veicoli tradizionali. In particolare, si considerata lintroduzione di una flotta di 200.000 veicoli elettrici, il cui consumo energetico medio di 20-25 kWh ogni 100 km su un percorso annuo di 5000 km e per la cui ricarica si debbono utilizzare impianti energetici a gas ovvero a petrolio. Nel caso di una flotta di 200.000 veicoli elettrici, i costi esterni sono compresi tra 500.000 (centrale energetica a gas) e 3.600.000 (centrale a petrolio) Euro/anno, mentre per una corrispondente flotta di veicoli tradizionali si va da un minimo di 10 milioni di Euro/anno nel caso di auto a benzina (standard EURO 3) in condizioni di traffico urbano scorrevole a un massimo di 530 milioni di Euro/anno nel caso di auto a motore diesel (standard EURO 0) nel traffico congestionato di una grande citt.. Per auto a benzina (standard EURO 0) in analoghe condizioni di traffico urbano congestionato il costo corrispondente di 190 milioni di Euro/anno. Per una valutazione pi generale, nel caso dellintroduzione di veicoli elettrici, occorre comunque considerare i costi finanziari per incoraggiarne lacquisto, il costo dello smaltimento delle batterie esauste, il vantaggio della riduzione dellimportazione di grezzo, il vantaggio delleliminazione del rumore e dei suoi costi esterni.
COSTI ESTERNI

PROGETTO VEL, VEICOLI ELETTRICI LEGGERI. RICERCA. Responsabili scientifici: Sandro Furlan (Scuola Superiore Enrico Mattei ENI, S. Donato Milanese), Michele Giugliano (Politecnico di Milano, Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Ambientale e del Rilevamento, Sezione Ambientale) Centro di Cultura Scientifica A. Volta. Contributo del Comitato Regione Lombardia.

Quale specifico contributo scientifico ai lavori della European LEV (Light Electric Vehicles) Conference, Mendrisio, 7-9 maggio 1999 (cfr. p. 227), il Centro Volta ha commissionato a unquipe di studiosi una ricerca sui costi esterni generati dai veicoli tradizionali rispetto a quelli elettrici, i cui risultati sono stati esposti al Convegno. Lo studio si in particolare concentrato sullanalisi dellimpatto dellinquinamento atmosferico relativamente alla salute, effettuata con la metodologia dose-exposure che consente la stima dei costi esterni imposti alla societ dalle immissioni inquinanti. Uno studio del 1996, condotto dal Consorzio MIP-Politecnico di Milano per il Ministero dellAmbiente individua per i primi anni del 2000 un mercato potenziale complessivo di veicoli elettrici attorno al 17% del parco circolante per piccole, medie e grandi citt italiane (Bartezzaghi et al., 1996). Lapplicazione dellanalisi costi-benefici relativamente allo sviluppo del veicolo elettrico trova la sua validit nel confronto di tale tecnologia con quella dei veicoli tradizionali. Su questa base lo studio ha indicato le conseguenze dellintroduzione di una quota di auto elettriche in termini di costi esterni evitati a seconda del tipo di veicolo, delle condizioni del traffico e della fonte primaria impiegata nella produzione di energia elettrica.

Contributo del Comitato Nazionale.

PROGETTO EURECO. STUDIO E RICERCA SUL RISPARMIO ENERGETICO IN LOMBARDIA. Centro Volta-Landau Network, Politecnico di Milano, Servizi Territorio S.c.r.l., Milano. Il tema dellenergia elettrica nellambito delle manifestazioni per il bicentenario della Pila stato affrontato in merito alle politiche di incentivazione alluso razionale dellenergia. Questo Progetto che affianca lomonimo Progetto europeo a cui partecipano Francia, Grecia, Portogallo, Danimarca e Italia si proposto di effettuare una campagna di misure sui consumi di energia elettrica nel settore domestico in Regione Lombardia e di condurre una sperimentazione per leffettuazione di misure e controlli a regime su edifici. Il Comitato Nazionale ha finanziato la raccolta e la costituzione del campione di misure.

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RESTAURI. Alcuni degli interventi, iniziati gi nel 1998, si sono protratti sino al 2002 e sono, al momento di andare in stampa con questo volume, ancora in corso. Questo il caso, ad esempio, del Tempio Voltiano, i cui lavori di ristrutturazione e adeguamento agli standard di sicurezza hanno richiesto tempi supplementari. PIAZZA, NUOVO VOLTA. 1998. Comune di Como. Progetto: architetto Mario Di Salvo. Contributi dei club di servizio Rotary Club Como, Rotary Club Como Baradello, Inner Wheel Como.
IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE, RIPRISTINO DELLA STATUA DI A RISTRUTTURAZIONE DELLA

ISTRUTTURAZIONI,

PIAZZA VOLTA

COMO:

RIPRISTINO DELLA SALA CASARTELLI (O SALA DEI NOBEL), ISTITUTO CARDUCCI, COMO, 1998. Copertura (tetto): Comune di Como. Restauro degli affreschi di Achille Zambelli (1876-1963): Accademia Aldo Galli, Como, con il contributo dellAssociazione La Stecca, Como, del Comune di Como, della stessa Accademia e con la collaborazione dellimpresa Nessi & Majocchi, Como. Restauro del pavimento offerto da Bernasconi & Figli, pavimenti e rivestimenti, Como. Riordino, pulitura e catalogazione dei reperti: Musei Civici, con i contributi dellAssociazione La Stecca, Como. Assistenza tecnico-scientifica: architetto Alberto Artioli, Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici della Lombardia. RISTRUTTURAZIONE DELLA TOMBA DI VOLTA, CAMNAGO VOLTA, COMO. Circoscrizione 4 Camnago Volta, Como, marzo 1999. Realizzazione dei fanali a gas: ACSM SpA, Como. Pavimentazione della cappella: Lions Club Monticello. Impianto irrigazione del giardino e tripode con lampada: Lions Club Host Como. RESTAURO DI AFFRESCO SULLA CASA DI VOLTA A LOVENO DI MENAGGIO. Comune di Menaggio, 1999. Il restauro, condotto da Paola Villa per iniziativa dellAssessorato alla Cultura di Menaggio, ha interessato un affresco di Madonna con Bambino del XV secolo, posto sulla facciata di una casa avita della famiglia Volta (un certo Zaninus De Voltis, nativo di Loveno).
DINO DELLE COLLEZIONI DEL

LAssociazione La Stecca fu fondata nel 1959 per iniziativa dellimprenditore tessile comasco Felice Baratelli al fine di creare una catena di solidariet nei confronti di chi fosse in una situazione economica difficile. Con lamico E. Monti organizz i festeggiamenti dei neo cinquantenni, et che divenne quella di accesso alla associazione. Il nome stecca quello dato a un piccolo legno, strumento dordine e pulizia dei granatieri (corpo in cui aveva militato il fondatore), senza il quale non si potevano avere i bottoni lucidi e quindi la libera uscita. I cinquantenni di Como e comuni limitrofi si sono riconosciuti in quella associazione di uomini e donne (ammesse a partire dal 1974) sempre presente l dove si rendeva necessario concretizzare solidariet. Oggi presidente Antonio Spallino. Per le celebrazioni del Bicentenario della Pila La Stecca si adoperata per il ripristino della Sala Casartelli e delle sue collezioni scientifiche.

LA STECCA

Lintervento, assai articolato, comprende ladeguamento complessivo della struttura sia dal punto di vista funzionale con interventi infrastrutturali, tra cui linserimento di un ascensore per raggiungere i due piani delledificio aperti al pubblico e la creazione di accessi facilitati per i disabili sia per quanto riguarda lesposizione e il restauro delle collezioni scientifiche e dei reperti, nonch la nuova illuminazione delle vetrine.

ADEGUAMENTO FUNZIONALE DEL TEMPIO VOLTIANO E RIPRISTINO E RIORTEMPIO VOLTIANO, DAL 1999. Comune di Como, con il contributo del Comitato Regione Lombardia e della Fondazione Cariplo.

A fronte: Nuova illuminazione del Monumento a Volta, Como. In questa pagina: Tomba di Volta a Camnago, con i nuovi fanali a gas.

Gli interventi strutturali, sotto la guida e la consulenza dellarchitetto Darko Pandakovic, sono condotti dallUfficio Tecnico del Comune. I restauri e il riordino delle collezioni stato effettuato sotto la guida di Paolo Brenni, Fondazione Museo di Storia della Scienza di Firenze. Tale intervento stato preceduto da uno studio condotto dal Centro di Cultura Scientifica A. Volta con il contributo del Comitato Regione
ALTRE
INIZIATIVE

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I restauri della facciata sono stati condotti dal Comune di Como con il contributo dei Lions Club Como Host, Como Lariano e Plinio il Giovane.

Lombardia e della Fondazione Cariplo e con la consulenza scientifica dello stesso Paolo Brenni (si veda sopra).

RIORGANIZZAZIONE E VALORIZZAZIONE DEGLI SPAZI ATTIGUI AL TEMPIO VOLTIANO. Il Comune di Como ha condotto un intervento di ristrutturazione del viale prospettico di accesso al Tempio Voltiano, con linserimento di un nuovo impianto di illuminazione. RIORDINO DELLE COLLEZIONI SCIENTIFICHE DEL LICEO VOLTA, COMO. Il Liceo dove Volta a lungo insegn ha partecipato attivamente alle iniziative di valorizzazione delle memorie del grande fisico. In possesso di una collezione di strumenti di fisica sicuramente appartenuti a Volta, nonch di un raro esemplare di Moretto settecentesco che cela al proprio interno un meccanismo di pistola ad aria infiammabile (che gli fa spiccare la testa dal corpo), ha intrapreso un attento lavoro di restauro e pulitura, con la consulenza dellesperto Paolo Brenni (Fondazione Museo di Storia della Scienza di Firenze). Inoltre ha presentato un progetto di Museo Scientifico, da collocare nelle proprie sale, comprendente la ricchissima collezione naturalistica, annoverata tra le pi interessanti della Regione Lombardia. Il Progetto stato sostenuto dallAmministrazione Provinciale di Como. UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA, 1998-1999. In occasione delle celebrazioni per il Bicentenario dellinvenzione della Pila, lUniversit di Pavia con il contributo del Comitato Regione Lombardia ha provveduto a ristrutturare alcuni dei luoghi legati alla vita scientifica e accademica dellillustre scienziato, in particolare il Teatro Fisico, il Cortile di Volta e la statua dello scienziato nel cortile omonimo (cfr. p. 82 e p. 295). Inoltre in unaula del Museo per la storia dellUniversit stato ricostruito il Gabinetto fisico dove si sono ricollocati tutti i cimeli voltiani presenti nel Museo (si veda sopra, pp. 260-262).

RESTAURI DEL COMPLESSO DELLE SALE DELLISTITUTO LOMBARDO ACCADEMIA DI SCIENZE E LETTERE, PALAZZO LANDRIANI, VIA BORGONUOVO, MILANO. 1998-1999. Contributo del Comitato Regione Lombardia e della Fondazione Cariplo. Responsabile: architetto Amedeo Bellini, Politecnico di Milano. Lintervento ha, in particolare, interessato la Sala Volta, il cui fregio pittorico era stato danneggiato da uninfiltrazione. Dopo i primi saggi di pulitura sono riemerse parti di una decorazione settecentesca. Si reso pertanto necessario un restauro completo, che ha portato alla luce 54 mq di fregio degli inizi del Settecento di notevole interesse: giardini allitaliana, palazzi, stemmi della famiglia Landriani, proprietaria del palazzo fino ai primi del Settecento. Si provveduto inoltre al restauro del soffitto ligneo, dipinto a tempera e abbastanza ben conservato (cfr. p. 189). I restauri hanno inoltre riguardato latrio del Palazzo (risalente al XV secolo) e dello scalone che porta alle sale del primo piano.

284

MANIFESTAZIONI

DEL

BICENTENARIO

DELLA

PILA

SPETTACOLI, CONFERENZE, PUBBLICAZIONI. La variet e la ricchezza delle iniziative che i privati hanno autonomamente e con proprie risorse attivato in occasione delle Celebrazioni per il Bicentenario della Pila testimonia di un coinvolgimento generale che supera il contesto accademico e ufficiale e che fa parte di una tradizione che una pur rapida scorsa alla rassegna delle precedenti manifestazioni (si veda la sezione successiva) non pu che confermare. CALENDARIO DEL CENTRO DI CULTURA SCIENTIFICA A. VOLTA, 1997. Dedicato al Convegno dei Fisici del 1927, riproduce alcuni dei medaglioni dipinti (1926-1928) da Achille Zambelli sulle pareti della Sala Casartelli (o Sala dei Nobel) dellIstituto Carducci di Como. COMO E LESPOSIZIONE VOLTIANA DEL 1899, RISTAMPA ANASTATICA, COMO, 1997. Pubblicazione in folio della Famiglia Comasca, che riproduce fedelmente il Giornale dellEsposizione Voltiana del 1899 (si veda p. 297). Unintroduzione fuori testo di Alberto Longatti illustra il contesto storico, sociale e culturale di questo ricchissimo documento di storia locale, oltrech di una delle pi importanti Esposizioni che si siano tenute in Italia tra la fine dellOttocento e i primi del Novecento. ALESSANDRO VOLTA 1799-1999, BICENTENARIO DELLINVENZIONE DELLA PILA, 1998. Opuscolo a fumetti (testi e disegni di Paolo Ostinelli), pubblicato dallAzienda di Promozione Turistica di Como. LORENZO MARAZZI, CAMNAGO E LA TOMBA DI VOLTA, Lions Club Monticello, Cassina Rizzardi (CO), 1998. Un breve saggio ricco di informazioni di prima mano, a cui ci si rifatti in questo volume per le note relative al Tempietto di Camnago (cfr. p. 284). UL TACUIN DI CUMASCH PAR UL 1998 E PAR UL 1999, Famiglia Comasca. Il tradizionale almanacco in dialetto comasco si arricchito, per gli anni voltiani, di notizie sul grande scienziato. VOLTA E LA SUA CITT, CONCORSO Associazione La Curtesela, Como.
CARTOLINE COMMEMORATIVE, DI PITTURA, NOVEMBRE

VENTI,

Anche solo da una rapida scorsa allelenco delle iniziative che sono state realizzate a Como nel corso non solo di queste Celebrazioni, ma gi delle precedenti per il 250 anniversario della nascita di Alssandro Volta (cfr. p. 303) balza agli occhi la presenza costante, ricchissima e diversificata di proposte della Famiglia Comasca. La Famiglia Comasca unassociazione culturale nata il 29 marzo 1969 ad opera di alcuni amici, coinvolti nellavventrura da Pietro Collina, poeta dialettale e autore della versione in vernacolo comasco dei Promessi Sposi. Linizio stato caratterizzato prevalentemente dalla salvaguardia del dialetto, che continua tuttora con una sua sezione dedicata. Successivamente ha ampliato la sua sfera dazione, aprendo alla collaborazione con altre associazioni e con alcuni paesi stranieri. Ha unimportante attivit editoriale; molti dei suoi volumi racchiudono la storia minore del territorio. Tra i molteplici interventi realizzati per questo Bicentenario spicca per impegno e qualit la ristampa anastatica di Como e lEsposizione Voltiana del 1899, con introduzione di Alberto Longatti.

LA FAMIGLIA COMASCA

1998,

A fronte: Calendari voltiani del Centro Volta, della Famiglia Comasca e del Comune di Como, Cartoline di Enzo Pifferi. Sotto: Como e lEsposizione Voltiana del 1899 (particolare).

ENZO PIFFERI, CALENDARIO PER LANNO VOLTIANO 1999 E SERIE DI 1998. Due strenne del noto fotografo editore . RADIODIFFUSIONI DELLASSOCIAZIONE RADIOAMATORI ITALIANI (prima: 6 luglio 1998). Un intenso programma di radiodiffusioni ha accompagnato il ciclo delle Celebrazioni (Como, Pavia, Milano). Coordinatore: Giuseppe Martinelli. CALENDARIO DEL COMUNE DI COMO 1999. Pubblicato con il patrocinio del Comitato Comasco, presenta una ricca selezione di immagini delle Celebrazioni del 1899 e del 1927 e del repertorio voltiano, tratte dallArchivio fotografico del Comune di Como.

ALTRE

INIZIATIVE

285

MOSTRA ENERGIA....CHE MAGIA. Scuole elementari, Como, 1999. Disegni degli alunni delle scuole elementari comasche ispirati a Volta, alla Pila e allelettricit. LIDEALISTA MAGICO, spettacolo elettrostatico del Teatro Clandestino di Bologna, Teatro Nuovo di Rebbio, Como, dicembre 1998. Tappa comasca del fortunato spettacolo che si esibito anche a Milano e a Pavia nel corso dellAnno voltiano. XI CONCERTO DI CAPODANNO DEDICATO AD ALESSANDRO VOLTA, Teatro Sociale, Como, 1 gennaio 1999. Iniziativa della Famiglia Comasca. ATTO DI NASCITA DI ALESSANDRO VOLTA (ristampa anastatica, Como, marzo 1999). La Camera di Commercio di Como ha pubblicato, in proprio, lestratto del Registro Battesimi anni 1726/1779, conservato presso la Prepositurale di S. Donnino in Como, contenente lAtto di nascita dello scienziato. FOLDER COMO CITT DI VOLTA/COMO VOLTAS HOMETOWN. Pieghevole turistico dedicato a Volta in italiano e in inglese, pubblicato in diverse decine di migliaia di copie dal Comune di Como.
Dallalto: Atto di nascita di Volta; disegno alla Mostra Energia ...che magia; logo delle iniziative voltiane dellAssociazione Radioamatori Italiani; copertina del Programma del Bicentenario della Pila.

CONCERTO PER ALESSANDRO VOLTA, Palazzo Volta, Como, 16 gennaio 1999. Duo per violino e clavicembalo (Stefania e Angela Ignacchiti). Organizzazione: Associazione Italia Nostra. RAPIA LA LUCE UNA FAVILLA AL SOLE, Piazza Volta, Como, 23 gennaio 1999. Spettacolo di acrobati, luci e proiezioni, offerto dallENEL per linaugurazione del nuovo impianto di illuminazione di Piazza Volta. Ideazione: Valerio Festi e Monica Maimone, Gruppo Ipazia. MOSTRA-CONCORSO PER UN FRANCOBOLLO SU VOLTA E LA PILA. Pavia, 30 Aprile - 2 Maggio 1999. Responsabili: Gianni Bonera, Elena Ricciardi. Universit di Pavia e Poste Italiane. Contributo proprio. Nellambito della terza Rassegna Filatelica Provinciale di Pavia, in collaborazione con le Poste Italiane, stato organizzato un concorso per un bozzetto di francobollo sul tema Alessandro Volta, linvenzione della Pila e gli sviluppi dellelettricit. Al concorso, riservato agli studenti della V classe elementare e della III classe media, hanno partecipato la maggior parte delle scuole della provincia di Pavia con molti disegni. XXII MOSTRA FILATELICA CITT DI COMO, CELEBRAZIONI VOLTIANE, San Pietro in Atrio, Como, 23-30 aprile 1999. Organizzata dal Club Esperia, Sezione Filatelica e Numismatica, Como. Catalogo. COMITATO NAZIONALE, COMITATO REGIONE LOMBARDIA, COMITATO PAVIA, COMITATO PROMOTORE DI COMO, 1799-1999 BICENTENARIO DELLA INVENZIONE DELLA PILA DI ALESSANDRO VOLTA. A cura di Federico Canobbio-Codelli, Centro di Cultura Scientifica A. Volta. Brochure (italiano/inglese) contenente il Programma ufficiale delle Celebrazioni, presentata alla Giornata inaugurale del 19 marzo 1999
PROMOTORE DI

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MANIFESTAZIONI

DEL

BICENTENARIO

DELLA

PILA

allAccademia Nazionale dei Lincei, Roma. Pubblicata con il contributo dei Comitati voltiani. HIPPOCAMPUS, SPECIALE VOLTIANE, La Gru, marzo 1999. Numero speciale del periodico dellAssociazione studentesca La Gru di Como, contenente una sintesi del Programma delle celebrazioni e alcune interviste. QUANDO COMO HA CELEBRATO IL SUO ALESSANDRO VOLTA, CONFERENZA, Biblioteca Comunale, Como, 11 marzo 1999. Iniziativa della Famiglia Comasca. A TAVOLA CON VOLTA (opuscolo). Azienda Promozione Turistica, Como, maggio 1999. BICENTENARIO, PUBBLICAZIONE BRUNATE E GLI CARTOLINE DEI LUOGHI VOLTIANI (DISEGNI: A. PEDRAGLIO), Brunate, giugno 1999. Associazione Appuntamenti Musicali Brunate.
ITINERARI VOLTIANI E DEDICATI AL

CONCERTI

LORENZO PEROSI, IL NATALE DEL REDENTORE, ORATORIO, M. MINO BORDIGNON, ORCHESTRA STABILE DI BERGAMO, CATTEDRALE DI COMO, 12 NOVEMBRE 1999. Ripresa dellOratorio eseguito a Como in Duomo in occasione delle Celebrazioni Voltiane del 1899 (cfr. p. 296). LA PILA, Camnago Volta, 1999. Spettacolo della Compagnia teatrale Citt di Como. LUOGHI VOLTIANI E FUMETTI SU LA PROVINCIA DI COMO, novembre 1999. Disegni di Renato Frascoli, testi di Mario Mascetti. Famiglia Comasca. MOSTRA DI RICORDI VOLTIANI IN COMO, ADDIO NOVECENTO, dicembre 1999. Bottega della Cornice, Como, Famiglia Comasca. QUEL CUZZIN DEL VOLTA, Concorsi per le scuole a cura della Famiglia Comasca. Premiazione: 16 marzo 2000. MARIO MERZ, LA LUCE DI VOLTA, SCULTURA LUMINOSA SU PORTA TORRE, COMO, 24 gennaio 30 maggio 2000. Comitato Comasco e Fondazione Ratti. Un segno del XXI secolo si sovrappone a unarchitettura dellXI, come a testimoniare la continuit della storia umana (Angela Vettese). Cinque parole (citt irreale, torre, oriente, rebus, radice, elemento) sono state scritte in grandi caratteri con tubi al neon colorati e installate sulla Torre di Porta Vittoria. Lo scultore Mario Merz uno dei massimi esponenti internazionali dellarte concettuale. Dagli anni Sessanta utilizza la luce elettrica per i suoi lavori. Allinaugurazione lOrchestra a plettro Flora ha eseguito un concerto.

Dallalto: Rapa la luce... (Enel); Locandina del Concerto nella Cattedrale di Como; Installazione di Mario Merz a Porta Torre, Como.

ALTRE

INIZIATIVE

287

Quella che viene definita come la scoperta, o linvenzione o la costruzione della pila la molteplicit dei termini riflette la molteplicit delle storiografie non fu solamente linizio di una nuova era nel campo della scienza e della tecnologia, ma fu anche il risultato di un impegnativo programma di ricerca che aveva le sue radici in unoriginale filosofia della natura. Le idee scientifiche di Volta si dimostrarono fertili al di l dei confini disciplinari di allora e di oggi, i suoi contributi alla concettualizzazione e quantificazione di grandezze fondamentali sono oramai patrimonio scientifico dellumanit. Eppure a lungo la figura di Volta stata vista come quella di un fortunato sperimentatore, a lungo stata operata unerronea separazione tra un Volta teorico, poco apprezzato, e un Volta sperimentale, principe nelle scienze. LUniversit di Pavia in questa solenne ricorrenza vuole rivendicare il merito di avere dato, nel corso di un intenso anno voltiano, un contributo non effimero a una piena comprensione del pensiero e dellopera di Volta. Abbiamo oggi di nuovo a disposizione degli storici e del pubblico il suo Gabinetto Fisico, riportato la sua aula agli splendori originari, abbiamo utilizzato le moderne tecnologie digitali per analizzare e

IL 20 MARZO 2000 A PAVIA

LA CHIAVE DI VOLTA, MOSTRA DIDATTICA VOLTIANA, Liceo Scientifico Statale E. Maiorana, Roma, 22-27 maggio 2000. Con il supporto dellAmministrazione Provinciale di Como. GIORNATE PAVESI DI CHIUSURA DELLE CELEBRAZIONI. Aula magna dellUniversit di Pavia, 20 marzo 2000. Universit di Pavia, sotto gli auspici del Comitato Nazionale e del Comitato Promotore Locale di Pavia. La cerimonia ufficiale delle Celebrazioni Voltiane a Pavia ha avuto luogo il 20 Marzo 2000, a ricordo della lettera con la quale Alessandro Volta comunic la sua invenzione alla Royal Society (20 marzo 1800).

Per loccasione sono state assegnate quattro lauree honoris causa ad altrettanti scienziati che si sono particolarmente distinti nei diversi campi della scienza che pi direttamente hanno avuto origine dalla invenzione della Pila elettrica (cfr. p. 290) : in ingegneria a Tomaso A. Poggio, Cattedra Whitaker M.I.T ; in filosofia a John L. Heilbron, Professor of History of Science, Worcester College, Oxford; in fisica a John O'Mara Bockris, Professor of Chemistry, Texas University, e a Erwin Neher, premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina 1991.

Sono state effettuate visite alle Mostre Da Volta al 2000: ipotesi per un museo della tecnica elettrica e 1799 e la corrente fu. stata presentata inoltre la ristampa di Carlo Linati, Cupido tra gli alambicchi (cfr. p. 224). Il Rettore Roberto Schmid ha infine chiuso ufficialmente lAnno Voltiano. 20 MARZO 2000: INVIO IN INTERNET DEL TESTO DELLA LETTERA DI VOLTA (IN INGLESE) ALLA ROYAL SOCIETY. Iniziativa del Centro di Cultura Scientifica A. Volta, in collaborazione con Tin.it, Telecom Italia, Universit degli Studi dellInsubria e Camera di Commercio di Como. Linvio di pi di 2000 e-mail alle principali Universit e Centri di Ricerca in tutto il mondo stato effettuato dalla saletta multimediale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, in occasione della presentazione a Milano della Sala dei Dialoghi e del Laboratorio Gattoni (cfr. pp. 263-4 e p. 276). PREMIO MARZIO TREMAGLIA, CONCORSO A PREMI RISERVATO ALLE SCUOBERGAMO. Aula Magna dellUniversit di Bergamo, 23 marzo 2002, alla presenza del Ministro Mirko Tremaglia e della famiglia del compianto Marzio Tremaglia. Comitato Pavese. Patrocinio: Comitato Nazionale, Regione Lombardia, Universit di Pavia, Universit di Bergamo.
LE DELLA PROVINCIA DI

La partecipazione risultata di elevata qualit e la commissione (nominata dagli enti patrocinatori) ha ritenuto opportuno assegnare oltre ai due premi per le due classi di concorso relative rispettivamente al triennio (Liceo Scientifico F. Lussana) e biennio della scuola media superiore (Istituto Tecnico Commerciale Vittorio Emanuele II) anche un terzo premio di merito (Istituto Tecnico Commerciale B. Belotti).
288 MANIFESTAZIONI
DEL

Il concorso, bandito in occasione della presentazione a Bergamo (25 novembre - 9 dicembre 2000) della mostra itinerante 1779 e la corrente fu, riguardava una composizione a carattere artistico o storico, o un esperimento, sul tema La Pila elettrica e le sue applicazioni.

BICENTENARIO

DELLA

PILA

TARGHE, OGGETTISTICA, VARIE. Uno degli sponsor privati che, insieme con la Fondazione Cariplo, maggiormente hanno lasciato il segno sulle Celebrazioni per il Bicentenario dellinvenzione della Pila stato Telecom Italia. Soprattutto grazie allentusiasmo e alla fattivit di uno dei responsabili della Comunicazione Fiorenzo Benzoni Telecom Italia ha contribuito a realizzare alcuni interventi di livello nazionale che molto hanno contribuito alla diffusione e alla conoscenza di queste manifestazioni (si veda, ad esempio, il sito web alessandrovolta.it, p. 243). Accanto a Telecom Italia numerosi sono stati peraltro i privati che hanno contribuito, con idee e interventi in proprio, alla ricchezza e alla variet delle iniziative, dalloggettistica allorganizzazione di visite guidate ai luoghi voltiani. LOGO
UFFICIALE

NTITOLAZIONI,

DELLE CELEBRAZIONI DEL BICENTENARIO PILA, OTTOBRE 1998. Telecom Italia ha sviluppato, in collaborazione con la Regione Lombardia, il Logo ufficiale delle Celebrazioni (messo a punto dallesperto di comunicazione e produzione di immagini Franco Scepi) con lintento di trasmettere con la massima immediatezza visiva limportanza del Bicentenario. Il simbolo artistico, costituito dai cerchi concentrici che alludono alla Pila dallalto, richiama lassolutezza e luniversalit della scoperta, mentre la firma autografa di Volta riconduce allaspetto pi strettamente umano e storico dellinvenzione (si veda a p. 8). DELLINVENZIONE DELLA

BICENTENARIO, SCHEDE TELEFO1998. Al Tempio Voltiano stata presentata la prima scheda telefonica sul Bicentenario della Pila, realizzata da Telecom Italia. Successivamente ne sono uscite altre quattro, lultima delle quali si richiama alla Mostra Universi Paralleli (si veda a p. 269) di SMAU 99, nella quale Telecom Italia ha colto loccasione per presentare a un vasto pubblico il padre della Pila elettrica.
NICHE CON SOGGETTI VOLTIANI, DICEMBRE PER DEL

TELECOM

VOLTA, COLLEZIONE

divulgare lintera sua opera, testi e strumenti, abbiamo iniziato, con il contributo dei pi esperti e pi aggiornati studiosi di vari paesi, un profondo rinnovamento degli studi voltiani. Ora vorrei solo puntualizzare che non si trattato di celebrazioni di maniera ma di effettivi approfondimenti: andando alle radici delle nostre tradizioni storiche, scientifiche e culturali abbiamo contribuito alla diffusione e alla divulgazione scientifica su tematiche che si riallacciano al presente, quel presente che in cos grande misura caratterizzato, su tutto il pianeta, dai risultati del lavoro di Volta. In particolare il Museo per la Storia della tecnica elettrica che sta nascendo costituisce un grande contributo alla realizzazione del sistema di musei scientifici dAteneo. Ma ritornando alla manifestazione di questa mattina, mi piace ricordare che Volta non solo fu professore di Fisica Sperimentale, ma anche docente e direttore della Facolt filosofica e inoltre, fatto non molto noto, che espose la sua Memoria prima sullelettricit animale nellaula magna dellUniversit in occasione di una Promozione al grado di ingegnere. Roberto Schmid, Rettore Universit di Pavia.

ACQUISTO DI UNA SCULTURA DI GIUSEPPE GRANDI RAFFIGURANTE ALESSANDRO VOLTA, 1998. Il Comitato Comasco acquistava sul mercato privato una scultura a figura intera in marmo bianco di Carrara di Giuseppe Grandi (1843-1894) gi conosciuta attraverso alcuni multipli fusi in bronzo raffigurante lo scienziato in atteggiamento di pensatore. La scultura stata collocata nel Tempio Voltiano.
E OLTRE.

A fronte: Marco Citterio, Presidente della Camera di Commercio di Como; Una delegazione comasca presenta la Pila (replica di Gelside Guatterini) a Sua Santit Paolo Giovanni II. Sotto: una delle Schede telefoniche di soggetto voltiano di Telecom Italia.

GELSIDE GUATTERINI, REPLICHE DI STRUMENTI VOLTIANI, COMO, 1998 grazie alla perizia tecnica, allentusiasmo e allintraprendenza di un abile artigiano di Como Gelside Guatterini se la Pila di Volta, nelle sue diverse versioni, e altri strumenti creati da Alessandro Volta hanno potuto fare (letteralmente) il giro del mondo. Repliche accuratissime e (come egli assicura) funzionanti sono infatti uscite dalle sue mani, che con il tempo hanno faticato a tenere il passo delle ordinazioni:. Una copia stata consegnata al Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro nella cerimonia inaugurale di Roma, allAccademia dei Lincei; unaltra (cfr. p. 278) troneggiava al centro del Padiglione Italia a Expo 2000 di Hannover (circa otto milioni di visitatori); e molte altre sono state viste e ammirate in Argentina, in Giappone, in Australia, a Stoccolma. Una infine stata donata a Sua Santit Papa Giovanni Paolo II.

ALTRE

INIZIATIVE

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STAMPA PROMOZIONALE SU CONFEZIONI DI LATTE, OTTOBRE-NOVEMBRE 1999. Per iniziativa e con il diretto contributo di Mario Carnini componente del Comitato organizzatore della Mostra Viaggio immaginario nella mente del genio (si veda sopra) limmagine di Alessandro Volta stata riprodotta, insieme con la pubblicit della Mostra, su centinaia di migliaia di esemplari di confezioni di latte fresco della Carnini Spa. COLLOCAZIONE DI UNA TARGA A RICORDO DELLA PRESENZA DI ALESSANDRO VOLTA ALLA S. MESSA NELLA CATTEDRALE DI COMO. Realizzata per iniziativa del Comitato Comasco, il 26 maggio 1999 viene scoperta, incisa sul marmo, una memoria della presenza di Alessandro Volta nel Duomo. La cerimonia preceduta da una Conferenza del Direttore della Specola Vaticana P George Coyne su Scienza e Fede (si . veda alle pp. 248-259 il testo integrale della relazione). Cos recita il testo della lastra, dettata dal latinista comasco Paolo Maggi: QUI/ PILA SAPIENTER COMPOSITA/ PRIMUS/ ELECTRICAM EXCIVIT SCINTILLAM/ ALEXANDER VOLTA/ CANUTO IAM CAPITE/ HIC REVERENTER COTIDIE/ EUCHARISTICO SACRIFICIO/ INTERESSE CONSUERAT (Volta, che per primo, creata la pila sapientemente, suscit la scintilla elettrica, qui, anziano, ogni giorno soleva partecipare al sacrificio eucaristico. DONAZIONE AL TEMPIO VOLTIANO DI UNA LASTRA DEDICATA A VOLTA NEL 1899, 20 GIUGNO 1999. LAssociazione Amici dei Musei, con il patrocinio del Comune e dei Musei Civici di Como, ha fatto dono al Tempio Voltiano di un cimelio dellEsposizione Voltiana del 1899, consistente in un ritratto a bassorilievo di Volta circondato da una complessa cornice in rame riccamente decorata. La cornice sbalzata e cesellata in una sola lastra di rame disegno e opera del comasco professore Aurelio Colmegni. Rammenta nello stile lo sviluppo massimo dellarte decorativa del XVI secolo, e la maniera de sommi maestri che tanto largamente la illustrarono in quel periodo di tempo (da Como e lEsposizione Voltiana, 12 novembre 1899). MERLETTO RAFFIGURANTE ALESSANDRO VOLTA, luglio 1999. Dono dellAccademia Merletti De Amicis ai Musei Civici di Como.
Il Rettore Roberto Schmid, Gianni Bonera e la contessa Piera Volta alla consegna delle Lauree honoris causa allUniversit di Pavia (cfr. p. 288). Qui sopra: Targa voltiana nel Duomo di Como.

Sopra e a fronte (in alto): acqueforti su rame di Giuliano Collina (Monumento a Volta, Tempio e Faro Voltiano), stampate da Paolo Aquilini per le Seterie Argenti, 1997. A fronte (in basso): targa dellIEEE Milestone al Tempio Voltiano.

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MANIFESTAZIONI

DEL

BICENTENARIO

DELLA

PILA

COLLOCAZIONE DELLA TARGA DELLO INSTITUTE OF ELECTRIC AND ELECTRONIC ENGINEERS (IEEE ELECTRICAL ENGINEERING MILESTONE) al Tempio Voltiano, settembre 1999. La cerimonia, a cui sono intervenuti, tra gli altri, il Presidente del Comitato Nazionale Luigi Dadda e le discendenti di Volta, Contesse Ippolita e Piera Volta, ha rappresentato un importante riconoscimento dellinvenzione della Pila per lo sviluppo dellelettromagnetismo e delle sue applicazioni in quanto prima fonte continua e riproducibile di corrente elettrica. PROMOZIONE DI INIZIATIVE INTESE A INTITOLARE LAEROPORTO MALPENSA VOLTA. I Comitati per le Celebrazioni Voltiane (Nazionale, Comasco e Pavese) si sono tempestivamente attivati ai livelli istituzionali, interessando sia la societ di gestione delle strutture aeroportuali sia le amministrazioni territoriali, i parlamentari e i responsabili ministeriali, affinch laeroporto della Malpensa venisse intitolato ad Alessandro Volta. Le motivazioni erano numerose e solide: in particolare, limmagine internazionale del nostro Paese sarebbe stata associata a quello di uno dei massimi artefici del progresso scientifico e tecnologico attuale; inoltre, in quanto cittadino lombardo noto in tutto il mondo (il nome volt per lunit di misura della tensione elettrica diffuso a dimensione planetaria) bene avrebbe rappresentato leccellenza della Regione a cui appartengono le sue origini. Nulla peraltro si ottenne e tuttora a fronte di altre candidature di pi modesta caratura e significato internazionale emerse e parimenti accantonate ancora laeroporto di Malpensa non ha nome. Una grande V (ma intesa come iniziale di volare) stata nel frattempo collocata in prossimit degli accessi. Pu essere ci forse considerato un timido inizio?
A RIO DELLA SCOPERTA DELLA

Nelloccasione sono stati presentati e distribuiti un opuscolo commemorativo pubblicato in collaborazione con lAssociazione Nobilitazione Tessile e alcuni manufatti serici dedicati a Volta: una cravatta in due dif-

ALESSANDRO VOLTA NEL SECONDO CENTENAPILA, COMO, SETTEMBRE 1999. Iniziativa della Associazione Ex-allievi di Setificio, Como. Presentazione di Pietro Orefice e di Antonio Spallino.
AD

1799-1999 OMAGGIO

Sotto: Kurt Richter (Universit di Graz, delegato IEEE) con Luigi Dadda e Hugo F. Wyss (Technopark Zrich) e (pi sotto) il Presidente Alberto Botta (a destra) con Pietro Boyl, Roberto Negrini, Piero Maranesi, Pierluigi Della Vigna alla posa dellIEEE Milestone.

ALTRE

INIZIATIVE

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ferenti cromatismi con motivi ispirati ai lampioni a gas, due grandi scialli con lo stemma del Comitato Comasco per le Celebrazioni Voltiane e un pannello di arte serica jacquard raffigurante Volta che illustra la Pila a Napoleone, motivo tratto dallaffresco del Bertini a Villa Ponti di Varese. EMISSIONE DI FRANCOBOLLO, Tempio Voltiano. Iniziativa del Club Esperia. Como, con la collaborazione di Poste Italiane.
DELLOSSERVATORIO AD ALESSANDRO VOLTA DELLA SALA CONFERENZE ASTRONOMICO DI SORMANO, maggio 2000. Iniziativa della Famiglia Comasca

INTITOLAZIONE

Confezione di latte con promozione di una Mostra di Volta (cfr. p. 290), Cravatta con motivi voltiani (Associazione Ex-allievi di Setificio, cfr. p. 291-2); Zeta-card per Expo 2000, Hannover.

RODODENDRO ALESSANDRO VOLTA, MESSA A DIMORA AL TEMPIO VOLTIANO, COMO, MAGGIO 2000. Pianta ottenuta per ibridazione da Cattaneo vivai, con forma della foglia molto simile a Catawbiense, lucida, brillante, verde chiaro. Iniziativa della Societ Ortofloricola Comense. (INGLESE, TEDESCO, ITALIANO) SU VOLTA E LA 30.000 COPIE DISTRIBUITE A EXPO 2000, HANNOVER, 13 ottobre 2000. Centro di Cultura Scientifica A. Volta. Con il contributo di ACSM Spa, Camera di Commercio di Como, Unione Albergatori di Como. Per una descrizione delliniziativa si vedano le pp.277-278 di questo volume.
SCIENZA ITALIANA: TRILINGUE

ZETA-CARD

VISITE AI LUOGHI VOLTIANI. Si segnalano in particolare quelle organizzate sulla funicolare Como-Brunate da GST SpA, quelle dellAzienda Promozione Turistica di Como e quelle, per non vedenti, della Famiglia Comasca e del Panathlon Club, Como, in collaborazione con lUnione Italiana Ciechi. SEGNALETICA TURISTICA VOLTIANA. Oltre ad appositi cartelli esposti a Brunate (a cura dellAssociazione Appuntamenti Musicali di Brunate) e al pannello esposto al valico di Ponte Chiasso con la Svizzera (a cura del Comitato Comasco), merita ricordare lo stendardo COMO CITT DI VOLTA issato su Porta Torre dal CAO, con la collaborazione del Comune di Como . OGGETTISTICA. L Associazione La Gru ha realizzato, con il contributo del Comitato Comasco, portachiavi con il Logo delle Celebrazioni Voltiane. Calchi in gesso di argomento voltiano sono stati realizzati dalla Galleria del Francobollo, Como. La Pasticceria Belli di Como ha prodotto (e donato in occasione di numerose cerimonie ufficiali in Italia e allestero) confezioni di cioccolateria ispirata alliconografia voltiana: busti dello scienziato, pile, riproduzioni del Tempio Voltiano, monete con leffigie di Volta.

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