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EFFETTI DELLA PANDEMIA DA COVID-19 SUL

SONNO
• Secondo l’articolo "Has the COVID-19 Pandemic Traumatized Us collectively? The Impact of the COVID-19
Pandemic on Mental Health and Sleep Factors via Traumatization: A Multinational Survey»: "La pandemia
COVID-19 ha colpito non solo la salute fisica, ma anche quella mentale, causando traumi e incidendo sui
fattori del sonno a livello globale".
• Secondo questi studi la pandemia di COVID-19 ha avuto un profondo impatto sulla salute mentale e sui
modelli di sonno degli individui a livello globale. È stata condotta un'indagine multinazionale per
comprendere la portata di questo impatto e i fattori che vi contribuiscono. L'indagine ha coinvolto
partecipanti di vari Paesi, tra cui Stati Uniti, Australia, India e Regno Unito.
• I risultati dell'indagine indicano che la pandemia ha avuto un impatto significativo sulla salute mentale, con il
70% dei partecipanti che ha riferito un aumento dei livelli di stress e ansia. La paura di contrarre il virus,
insieme al timore di difficoltà economiche e di perdita del lavoro, ha aumentato lo stress. I partecipanti
hanno anche riferito di aver avuto disturbi del sonno, con il 60% degli individui che ha dichiarato che la
pandemia ha avuto un impatto sui loro modelli di sonno.
• L'impatto della pandemia sulla salute mentale non si limita allo stress e all'ansia. I partecipanti hanno anche
riferito di aver sperimentato depressione, noia e perdita di motivazione. Questi sentimenti sono stati
ulteriormente esacerbati dalla perdita di interazione fisica con amici e familiari, che ha portato a sentimenti
di solitudine e isolamento.
• La pandemia ha anche comportato cambiamenti nelle routine e nelle
abitudini quotidiane: molti individui lavorano da casa e passano più
tempo in casa. Questo ha portato a una mancanza di attività fisica, che a
sua volta ha contribuito a una scarsa qualità del sonno e a un aumento
dei livelli di stress e ansia.
• La paura di contrarre il virus, insieme al timore di difficoltà economiche e
di perdita del lavoro, ha aumentato lo stress e l'ansia. Anche i
cambiamenti nelle routine e nelle abitudini quotidiane, così come la
perdita dell'interazione fisica con amici e familiari, hanno contribuito alla
scarsa qualità del sonno e all'aumento dei livelli di stress e ansia. I
risultati di questa indagine evidenziano la necessità per le persone di
dare priorità alla propria salute mentale e al proprio benessere in questo
periodo difficile. È fondamentale impegnarsi in attività che promuovano
il benessere psicofisico, come l'esercizio fisico regolare, un'alimentazione
sana e il mantenimento dei contatti con i propri cari.
L'articolo "Incubi pandemici: Effects on dream activity of the COVID-19
lockdown in Italy" esplora più nello specifico l'impatto del blocco del
COVID-19 sull'attività onirica degli individui in Italia. Lo studio è stato
condotto intervistando un campione di 646 persone, alle quali è stato
chiesto di raccontare le loro esperienze oniriche durante la serrata. I
risultati hanno mostrato che la serrata ha avuto un effetto significativo
sul contenuto e sulla frequenza dei sogni delle persone intervistate.
Secondo gi autori infatti "Il blocco del COVID-19 ha avuto un impatto
significativo sul benessere psicologico dei cittadini italiani, riflesso nella
loro attività onirica". Lo studio ha rilevato che la maggior parte degli
individui ha riferito di aver fatto sogni più intensi e vividi durante la
serrata. I sogni erano spesso inquietanti e pieni di temi di morte,
malattia e paura. Molti individui hanno riferito di avere incubi, e alcuni
li hanno sperimentati più volte alla settimana. I sogni riflettevano
spesso le ansie e le paure associate alla pandemia, come la paura di
ammalarsi o di perdere i propri cari.
• Lo studio ha anche rilevato che l'isolamento ha avuto un impatto
significativo sulla frequenza dei sogni. Molti individui hanno riferito di aver
fatto sogni più frequenti e più lunghi durante l'isolamento, rispetto ai loro
schemi di sogno abituali. L'aumento della frequenza dei sogni potrebbe
essere legato all'aumento dei livelli di stress e di ansia che gli individui
hanno sperimentato durante la serrata.
• Lo studio sottolinea il ruolo importante che lo stress e l'ansia giocano nel
plasmare le nostre esperienze oniriche. I risultati suggeriscono che
l'isolamento ha avuto un impatto significativo sulla vita onirica degli
individui in Italia e che questo impatto è stato probabilmente determinato
dai livelli più elevati di stress e ansia associati alla pandemia.
• Pertanto lo studio dimostra che il blocco della COVID-19 ha avuto un
effetto significativo sull'attività onirica degli individui in Italia.
• Il blocco ha portato a un aumento della frequenza e dell'intensità dei sogni,
con molti individui che hanno sperimentato sogni inquietanti e spaventosi
che riflettevano le ansie e le paure associate alla pandemia.
• I risultati evidenziano il ruolo importante che lo stress e l'ansia svolgono
nel plasmare le nostre esperienze oniriche e sottolineano l'importanza di
affrontare le conseguenze psicologiche delle pandemie.
• L’articolo «Dream-enactment behaviours during the COVID-19 pandemic: an
international COVID-19 sleep study» presenta i risultati di uno studio internazionale
sul sonno COVID-19, che aveva l'obiettivo di indagare la prevalenza dei
comportamenti di attivazione dei sogni (DEB) durante la pandemia. I DEB si riferiscono
a movimenti fisici o vocalizzazioni durante il sonno che sono correlati al contenuto del
sogno. Lo studio ha preso in esame partecipanti di tre continenti e ha rilevato che i
DEB erano più diffusi tra gli individui che riferivano alti livelli di stress, ansia e insonnia
durante la pandemia. Lo studio ha anche rilevato che i partecipanti con una storia di
DEB prima della pandemia avevano maggiori probabilità di riportare DEB durante la
pandemia. I risultati suggeriscono che l'aumento dello stress e dell'ansia legati alla
pandemia possono contribuire all'aumento della prevalenza dei DEB. Gli autori
concludono che sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere l'impatto della
pandemia sul sonno e sui comportamenti correlati al sonno.
• L'articolo "Nightmare Rescripting: Using Imagery Techniques to Treat Sleep
Disturbances in Post-traumatic Stress Disorder" esplora l'uso di tecniche di
immaginazione per trattare i disturbi del sonno nei soggetti con disturbo da stress post-
traumatico (PTSD). Gli autori notano che le persone affette da PTSD spesso soffrono di
disturbi del sonno, in particolare di incubi, che possono avere un impatto significativo
sulla loro qualità di vita. Gli autori sostengono che i trattamenti convenzionali, come la
terapia di esposizione o i farmaci, potrebbero non essere efficaci per tutti gli individui e
che approcci alternativi, come le tecniche di immaginazione, potrebbero essere più
vantaggiosi.
• Gli autori descrivono il processo di riscrittura degli incubi, che consiste nell'aiutare le
persone a modificare gli elementi traumatici dei loro incubi attraverso la visualizzazione
e la narrazione. Gli autori notano che questa tecnica si è dimostrata efficace nel ridurre
la frequenza e l'intensità degli incubi, oltre a ridurre i sintomi del PTSD. Gli autori
suggeriscono che la tecnica può funzionare riducendo l'angoscia associata al ricordo
traumatico e promuovendo lo sviluppo di un nuovo ricordo più adattivo. Secondo gli
autori: "Riformulando gli eventi traumatici e cambiando il modo in cui vengono vissuti
dalla mente, la riscrittura delle immagini può aiutare i pazienti ad acquisire un senso di
controllo e a ridurre gli effetti negativi del PTSD" e ancora "Oltre a essere un modo
efficace per gestire i disturbi del sonno, è stato dimostrato che il rescripting delle
immagini migliora i sintomi di depressione, ansia e insonnia nei pazienti con PTSD".
• Gli autori forniscono una guida passo passo per condurre la terapia di
riscrittura degli incubi, comprese le istruzioni per creare un ambiente
sicuro e rilassato, guidare l'individuo attraverso la visualizzazione e la
narrazione e facilitare l'integrazione di nuovi elementi nel ricordo
traumatico. Gli autori forniscono anche suggerimenti per superare le
barriere più comuni alla terapia, come la resistenza o la difficoltà di
accesso al ricordo traumatico. Gli autori concludono sottolineando
l'importanza di utilizzare approcci basati sull'evidenza nel trattamento
del PTSD e dei disturbi del sonno. Sottolineano che, sebbene la
tecnica della riscrittura degli incubi non sia una cura, può essere uno
strumento utile per le persone che lottano contro i disturbi del sonno
e il PTSD. Gli autori suggeriscono che sono necessarie ulteriori
ricerche per determinare l'efficacia a lungo termine della tecnica e per
capire meglio come funziona.
• Nel complesso, l'articolo fornisce una panoramica dettagliata sull'uso delle
tecniche di immaginazione per trattare i disturbi del sonno nei soggetti con
PTSD. Gli autori sostengono che questo approccio ha il potenziale per
essere un'alternativa efficace ai trattamenti convenzionali e che può essere
particolarmente utile per le persone che faticano a rispondere ad altre
forme di terapia. Secondo gli autori: "Il rescripting delle immagini è una
tecnica semplice e non invasiva che può essere utilizzata come trattamento
efficace per i disturbi del sonno nel PTSD». Gli autori sottolineano
l'importanza di utilizzare approcci basati sull'evidenza nel trattamento del
PTSD e suggeriscono che sono necessarie ulteriori ricerche per
comprendere meglio gli effetti a lungo termine della terapia di riscrittura
degli incubi.

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