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LAVORAZIONE PER ASPORTAZIONE DI

TRUCIOLO

Prof. Francesco Lo Muzzo


Lavorazione per asportazione di truciolo

E’ una lavorazione di pezzi metallici e non, che consiste nel


modificare la forma e le dimensioni mediante l’asportazione
successiva di sovrametallo in forma di truciolo, con
appositi utensili da taglio.
Lavorazione per asportazione di truciolo

La lavorazione avviene tramite la macchina utensile che


mette il pezzo e l’utensile in moto relativo tra loro
consentendo l’asportazione di truciolo
Lavorazione per asportazione di truciolo

La lavorazione avviene tramite la macchina utensile che mette il pezzo


e l’utensile in moto relativo tra loro consentendo l’asportazione
di truciolo
I moti principali
consente l’asportazione del materiale ed è caratterizzato da
moto di taglio Direzione di taglio e Velocità di taglio.

 m/min 
πDn
Vt 

1000
principali
consente di portare nuovo materiale all’utensile ed

è caratterizzato da Direzione d’avanzamento e


moto di avanzamento
Velocità di avanzamento. mm/min o mm/giro
(o alimentazione) (moti rotatori) mm/dente (ut. politaglienti) mm/corsa
(spostamento per corsa)

I moti si distinguono:

la risultante tra moto di taglio e moto d’avanzamento ed è


moto di lavoro caratterizzato da

Direzione di lavoro e Velocità di lavoro.


secondari
permette di disporre il pezzo e l’utensile in posizione relativa moto di fra loro da consentire l’inizio
della lavorazione e la ripresa al registrazione termine di una passata.  p, q
I moti principali

TORNIO

•Moto di taglio di natura circolare


Vt =[m/min]
posseduto dal pezzo.

•Moto di alimentazione di natura


rettilinea posseduto dall’utensile. Va =[mm/giro] o [mm/min]
I moti principali

TRAPANO

• Moto di taglio di natura circolare posseduto dal


utensile.
Vt =[m/min]

• Moto di alimentazione di natura rettilinea


posseduto dall’utensile.
Va =[mm/giro] o [mm/min]
I moti principali

FRESA

• Moto di taglio di natura circolare posseduto dal


utensile.
Vt =[m/min]

• Moto di alimentazione di natura rettilinea


posseduto dal pezzo.
Va =[mm/dente] o [mm/min]
I moti principali

LIMATRICE

• Moto di taglio rettilineo alternativo posseduto dal utensile.


Vt =[m/min]

• Moto di alimentazione rettilineo intermittente posseduto dal pezzo.


Va =[mm/corsa]
I moti principali

PIALLATRICE

• Moto di taglio rettilineo alternativo posseduto dal pezzo.


Vt =[m/min]

• Moto di alimentazione rettilineo intermittente posseduto dall’utensile. Va =[mm/corsa]


I moti principali
RETTIFICATRICE

• Moto di taglio di natura circolare posseduto dall’utensile.


Vt =[m/s]

• Moto di alimentazione posseduto dal pezzo ed è la composizione di più


moti.
Va =[mm/giro]
L’Utensile

L’utensile è lo strumento che insieme alla


macchina utensile asporta il sovrametallo.
L’Utensile
Definiamo la sua forma e le parti che lo
compongono.

• Codolo (o stelo): parte dell’utensile


mediante la quale è fissato esternamente.
• Testa: parte attiva dell’utensile che
interviene direttamente nell’operazione di
taglio.
L’Utensile

L’utensile con una sola parte attiva viene


denominato a testa singola (o
monotagliente), altrimenti viene detto
multiplo (o politagliene) e le teste vengono
dette denti.
L’Utensile

Fianco principale: prospiciente la


Fianchi: Sono le superficie in lavoro
superfici attive della
testa adiacenti alla Fianco secondario: adiacente al
faccia. fianco principale
TESTA

Tagliente principale: (destinato ad


asportare il materiale) intersezione fra
faccia di taglio e fianco principale
Taglienti: Sono
Tagliente secondario: adiacente al
costituiti
fianco principale ed è l’intersezione fra
dall’intersezione tra
faccia di taglio e fianco secondario
la faccia e i fianchi
L’Utensile
L’Utensile
Angolo di taglio : Dal valore di quest’angolo
dipende la robustezza dell’utensile e il suo capacità di
penetrazione.

Angolo di spoglia superiore : Ha lo scopo di


produrre un invito allo scorrimento del truciolo.

Angolo di spoglia inferiore : Ha lo scopo di evitare


lo strisciamento tra fianco principale e superficie
lavorata.

 +  +  = 90°
L’Utensile
L’Utensile

Angolo di punta dell’utensile :


E’ importante per quel che riguarda la resistenza della testa e la dispersione del
calore.

Angolo di direzione del tagliente principale : Influisce sulla durata dell’utensile e sulla potenza assorbita. Al variare di , varia
la lunghezza di tagliente impiegato nel taglio. Non varia invece la sezione del truciolo sempre pa. Quindi a parità di sez. del truciolo al
diminuire di  aumenta la lunghezza della parte attiva del tagliente principale che comporta una più uniforme distribuzione dell’usura
del tagliente e quindi una diminuzione della pressione specifica sul tagliente stesso.
Utensili con angolo di spoglia negativo

 +  +  = 90°

Sono quegli utensili che hanno l’angolo  negativo

La scelta di questi angoli è nata dalla necessità di rinforzare gli


utensili da taglio che mal sopportano le forti pressioni conseguenti
alle elevate velocità.
Utensili con angolo di spoglia negativo
Diminuendo , tende ad aumentare .

L'utensile presenterà una sezione resistente


maggiore, quindi con una capacità di
sopportare meglio sforzi di taglio.
Utensili con angolo di spoglia negativo

È possibile notare come, al diminuire di , la risultante dello sforzo di taglio ruota verso l'interno
dell'utensile. Quest'ultimo sarà soggetto ad un momento flettente decrescente al diminuire della
componente verticale, e sarà più efficientemente trattenuto dal sistema di fissaggio all'aumentare
della componente orizzontale.
Utensili con angolo di spoglia negativo

L’utensile a spoglia negativa quindi si comporta come una


cesoia, penetra schiacciando.

Lavorando in queste condizioni, durante il distacco, il truciolo


si riscalda notevolmente fino a raggiungere temperature
molto elevate (800°C), diventando così più plastico e meno
resistente.

Naturalmente non si utilizza il refrigerante.


Utensili con angolo di spoglia negativo

L’inconveniente di questo tipo di utensili è


che:

•richiedono elevate Vt
•sviluppando notevoli sforzi
•macchine con una potenza elevata
•macchine molto rigide.
Formazione del truciolo

Il truciolo è la porzione di sovrametallo


asportata dal pezzo in lavorazione dalla
penetrazione dell’utensile

Formazione del truciolo


Questo fenomeno di deformazione plastica può
essere composto dalle seguenti fasi:

1) Compressione del sovrametallo


In questa fase l’utensile ricalca il materiale che verrà asportato
agendo con la faccia principale

2) Deformazione plastica del materiale


Durante questa fase si ha uno scorrimento del truciolo in
formazione che provoca la rottura della coesione a livello della celle
elementari e quindi il distacco del materiale.
Discontinuo: Quando si
ottiene un distacco del
truciolo sotto forma di corti
frammenti ad elementi
staccati.
Tipico di materiali duri e fragili
(es. ottone, ghisa).

Formazione del truciolo


Il truciolo può assumere varie forme:
Segmentato: formato da una
successione di trucioli
discontinui rimasti collegati per il
fatto che l’elemento successivo si
è formato prima della
separazione del precedente.
Tipico di materiali duri ma
tenaci (es. acciai alto
carbonio).
Formazione del truciolo
Il truciolo può assumere varie forme:
Fluente: E’ costituito da un
nastro formatosi per
compressione e scorrimento
plastico e progressivo senza
interruzioni o discontinuità
caratterizzato da una notevole
produzione di calore.
Tipico di materiali duttili (es.
acciai basso carbonio, alluminio,
alcune leghe leggere).

Formazione del truciolo


Dal punto di vista della finitura superficiale il
risultato migliore lo si ottiene con un truciolo
fluente.

Ha degli inconvenienti:
•aggrovigliamento attorno all’utensile
•più pericoloso in quanto tagliente.
Formazione del truciolo

Per questo si ricorre al rompitriciolo


che aumenta la curvatura del truciolo.

Tagliente di riporto
Durante la formazione del truciolo, residui materiale sotto
l'azione delle elevate forze in gioco e delle elevate temperature,
possono saldarsi alla faccia di taglio dell’utensile (subendo un
processo molto simile ad una saldatura per compressione)
formando così un “cappuccio” più duro del pezzo in
Lavorazione detto tagliente di riporto.
Tagliente di
riporto
La presenza del Tagliente di riporto
tagliente di riporto
determina sull’utensile
una variazione degli
angoli caratteristici
cosicché le condizioni
di taglio risultano
diverse con
conseguenze negative
sulla sforzi di taglio e
sulla finitura Svantaggi: Vantaggi:
superficiale. • Sforzi elevati •Protegge il tagliente
• Finitura superficiale
scadente
• Vibrazioni
Tagliente di riporto

La formazione del tagliente di riporto si evita

• con l’impiego di oli appropriati


• con l’adozione di una Vt superiore ad un
valore limite piuttosto elevato
• aumentando il valore dell’angolo di
spoglia superiore.

Forze esercitate dagli utensili

Nelle lavorazioni per asportazione di truciolo,


nel contatto tra utensile e pezzo si sviluppano
delle forze che è importante conoscere.
Forze esercitate dagli utensili

Perché calcolare le forze scambiate durante la


lavorazione?
• per prevedere la potenza richiesta dalla
lavorazione (P= F  v)
• Verificare il serraggio del mandrino per il
trascinamento del pezzo in lavorazione
• Per valutare le deformazioni del pezzo e
dell’utensile.
R

Nel caso di una tornitura cilindrica esterna la forza risultante R


che il pezzo esercita su l’utensile (e viceversa) è orientata nello
spazio e può essere scomposta in tre direzioni.
Forze esercitate dagli utensili

Ft

La forza di taglio Ft
Normalmente si suppone che sia questa componente la
responsabile del distacco del truciolo.
Essa assorbe la maggior parte della potenza. (FtR)
Pt= Ft  Vt
Introduciamo lo sforzo di taglio specifico Ks che è Il
rapporto tra la forza di taglio e la sezione del truciolo.

Ks 
Ft
q

 N 2
mm

Il suo valore dipende da:
•le caratteristiche meccaniche e tecnologiche del
materiale
•dall’utensile
•dai parametri di taglio (Vt, Va, q)
•dalle condizioni di lubrorefrigerazione
Forze esercitate dagli utensili

Fa

La forza assiale Fa (o d’avanzamento) è la componente che si


oppone all’avanzamento dell’utensile.
Causa un assorbimento di potenza molto limitato.
Pa= Fa  Va
Forze esercitate dagli utensili

La relazione che lega R alle sue componenti è

R Ft 2  Fa 2  Fr 2  N 

VELOCITÀ DI TAGLIO
La velocità di taglio è la velocità relativa tra utensile
e pezzo nel punto di contatto in cui avviene
l’asportazione del truciolo, ossia la velocità con cui
l’utensile Incontra il pezzo oppure con cui il pezzo
incontra l’utensile, a seconda che il moto di taglio
appartenga all’utensile o al pezzo.
[m/min] o [m/s.]

Per la tornitura equivale alla velocità periferica del pezzo in


lavorazione.
VELOCITÀ DI TAGLIO

La velocità di taglio è il fondamentale parametro di


taglio che regola le lavorazioni per asportazione di
truciolo, la sua scelta ha la massima importanza perché
da essa consegue:

•lo sfruttamento ottimale della macchina


•lo sfruttamento ottimale dell’utensile
•rendimento della lavorazione
•l’esecuzione del pezzo in un tempo minimo.

I parametri che influenzano la scelta della velocità di


taglio sono diversi e non sempre facilmente valutabili.

• La qualità del materiale in lavorazione: (lavorabilità e


truciolabilità).
•Qualità del materiale dell’utensile: durezza, resistenza
meccanica, resistenza all’usura, stabilità alle alte temperature e inerzia
chimica (caratteristiche fisico-chimiche).
•Sezione del truciolo q : (per il tornio q = a  p).
•Genere di lavorazione: (sgrossatura o una finitura).
•Raffreddamento dell’utensile.
•Forma dell’utensile.
VELOCITÀ DI TAGLIO
Una volta scelta la velocità di taglio, che può avvenire con
metodi diversi (tabelle, grafici o formule), alcuni parametri
sono influenzati da quest’ultima.

PARAMETRI INFLUENZATI DALLA VELOCITÀ DI


TAGLIO

Questi parametri sono :


• potenza di taglio
• produttività
• durata dell’utensile

POTENZA DI TAGLIO: La potenza richiesta dalla


macchina per l’asportazione del truciolo dipende dalla
forza di taglio Ft e dalla velocità di taglio.

Ft  Vt
Pt  
60
W 
VELOCITÀ DI TAGLIO
PARAMETRI INFLUENZATI DALLA VELOCITÀ DI TAGLIO
massa volumica del
PRODUTTIVITA’: La produttività è intesa come il materiale lavorato in
volume di truciolo asportato nell’unità di tempo. Kg/cm3.

Pv = Vt  q = Vt  a  p = [cm3/min]

La produttività può essere rappresentata dalla massa di


truciolo in kilogrammi prodotti in un’ora.

M = 60  Pv  

VELOCITÀ DI TAGLIO
PARAMETRI INFLUENZATI DALLA VELOCITÀ DI TAGLIO

La durata di un utensile è il tempo che questo può


lavorare ad una determinata velocità di taglio prima di
dover essere riaffilato o sostituito. La durata è solitamente
espressa in minuti.
VELOCITÀ DI TAGLIO
PARAMETRI INFLUENZATI DALLA VELOCITÀ DI TAGLIO

DURATA DELL’UTENSILE: il criterio di durata di un utensile varia a


seconda delle differenti operazioni che e’ chiamato ad eseguire e l’arresto
avviene quando il lavoro effettuato dall’utensile diventa insoddisfacente.

Questa valutazione può essere fatta in riferimento:


• alla misura dell’usura, che può essere eseguita con metodi ottici
• alla forza di taglio può essere fatta direttamente con dinamometri
• Ella misurazione della rugosità superficiale
• Alla quantità di truciolo asportata
• indirettamente (temperatura del truciolo, potenza assorbita o vibrazioni).

TEMPO MACCHINA
È il tempo necessario per eseguire la lavorazione

Il tempo necessario alla lavorazione si calcola con la


relazione:

Traslando questo concetto nel caso delle lavorazioni alle


macchine utensili è possibile calcolare il tempo necessario.
TEMPO MACCHINA
Tornitura cilindrica

La lunghezza percorsa dall’utensile è pari alla


lunghezza da tornire L più l'extracorsa e (e=12 mm),
cioè il tratto per l’avvicinamento dell'utensile al pezzo.

TEMPO MACCHINA
Tornitura di sfacciatura

La lunghezza percorsa dall’utensile è pari al raggio del


pezzo in lavorazione D/2 più l'extracorsa e

(e=12 mm).

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