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UTENSILI
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UTENSILI
con pi taglienti (ad esempio una fresa) ha, ovviamente, tanti cunei quanti sono i taglienti principali.
Il foro la parte degli utensili dotati di moto rotatorio per mezzo della quale essi sono fissati su un
mandrino.
L'asse di rotazione, coassiale con il foro e con il codolo, per lo pi perpendicolare alla superficie di
appoggio.
Nella parte attiva dell'utensile si distinguono la faccia di taglio, i fianchi, i taglienti, il profilo e la punta
(Fig 2 e 3).
La faccia di taglio la superficie del cuneo su cui scorre e si forma il truciolo. I fianchi sono la superfici
attive adiacenti alla faccia; di essi quello rivolto alla superficie di lavoro detto fianco principale e laltro
fianco secondario.
Qualche utensile non ha il fianco secondario e allora il fianco principale viene detto semplicemente
fianco. I fianchi (principali o secondari etc.) possono essere pi di uno e si parler di primo fianco
principale, secondo fianco principale etc.
Il tagliente lo spigolo tra la faccia di taglio e i fianchi; si pu avere un tagliente unico, designato con
(S), oppure un tagliente principale formato dalla faccia col fianco principale e designato ancora con (S)
ed un tagliente secondario formato dalla faccia col fianco secondario e designato con (S).
Il punto di intersezione fra i due taglienti, quando non vi sia raccordo, si dice punta dell'utensile.
Il profilo del tagliente la curva formata dalla proiezione ortogonale dei tagliente su un piano di
rappresentazione.
FIG 2
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FIG 3 - Nomenclatura di un utensile a punta singola con due fianchi principali e due fianchi secondari
(UM 8475). 1: punta; 2: tagliente principale (S); 3: tagliente secondario (S'); 4: prima faccia di taglio,; 5:
seconda faccia di taglio; 6: primo fianco principale A,,; 7: secondo fianco principale; 8: primo fianco
secondario 9: secondo fianco secondario '; l0 testa (parte attiva); 11: codolo; 12: superficie di appoggio.
La faccia di taglio dell'utensile presenta delle modificazioni costituite da una scanalatura o da un rialzo,
con lo scopo di modificare o rompere il decorso del truciolo; tali modificazioni prendono il nome di
rompitruciolo. La funzione del rompitruciolo quella di spezzettare i trucioli che altrimenti si
aggroviglierebbero attorno all'utensile obbligando l'operatore ad interrompere il lavoro per asportarli.
Quando la scanalatura serve a favorire la formazione dei truciolo anche detta formatruciolo.
Il filo tagliente pu essere smussato o arrotondato e presentare quindi una onatura . L'onatura, detta
anche "addolcimento dei taglienti", ha lo scopo di irrobustire i taglienti limitando i danni prodotti dagli urti
(soprattutto nel caso di taglio intermittente quale si pu avere nella tornitura di una superficie grezza e
irregolare o nella fresatura). L'addolcimento non pregiudica taglio, perch, come si vede nella Figura 1 il
truciolo preme contro il petto dell'utensile a una certa distanza dallo spigolo di taglio. L'onatura o
addolcimento deve essere eseguita soprattutto sugli inserti in carburo duro, che sono fragili; lo spigolo
tagliente deve essere tanto pi addolcito quanto maggiore l'avanzamento per giro o corsa dell'utensile
e quanto pi frequenti sono le intermittenze dei taglio. L'onatura non si esegue quando si devono
lavorare materiali a truciolo corto (ghisa, rame) o molto duri (acciaio temprato).
Utensile diritto, destro, sinistro. Negli utensili a punta singola la testa pu essere per diritto rispetto
alla rimanente parte dei corpo o deviata: nel primo caso si parla di utensile diritto; se la testa piegata,
si parla di utensile piegato a destra o a sinistra guardando dalla punta verso il codolo (fig. 4 ).
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Fig.4 a: utensile piegato a destra; b: utensile piegato a sinistra; c: utensile frontale; d: utensile
simmetrico.
Placchette e inserti. Quando il codolo, la testa e i cunei sono ricavati da un unico massello, si dice che
l'utensile costruito di pezzo. Tale il caso di una punta elicoidale o di un utensile da tornio ricavato da
una barretta fucinata. La maggior parte degli utensili moderni sono per provvisti di taglienti
intercambiabili. Questi possono esser saldati mediante brasatura al corpo dell'utensile (utensili a
Placchetta riportata) oppure, pi frequentemente, sono costituiti da "piastrine a gettare" o inserti di
metallo duro, fissati meccanicamente (utensili a inserti o utensile con placchetta fissata
meccanicamente) - Fig 10 .
Gli inserti possono essere di forma triangolare, quadrangolare, circolare. Quando un tagliente
consumato, si toglie l'inserto dalla sua sede e lo si fa ruotare in modo da presentare al pezzo in lavoro un
nuovo lato; esauriti tutti i lati di una faccia, si ribalta l'inserto e si usano quelli della faccia opposta. Un
inserto triangolare ha quindi 3 + 3 = 6 taglienti utili; uno quadrangolare, 4 + 4 = 8 taglienti utili.
Lavorazione al tornio con portautensile munito di inserto triangolare intercambiabile (torna allindice)
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e)Stelliti.
Questi materiali consentono elevatissime velocit di taglio perch possono essere tollerare temperature
maggiori di 600C senza che diminuisca al durezza. Sono costosi e fragili.
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Il pretruciolo non si forma a bassa velocit perch l'attrito scarso e l'incrudimento dei materiale
trascurabile. Daltra parte una bassa vel di taglio sconsigliabile perch da trucioli di tipo spaccato.
Aumentando la vel di taglio cresce la resistenza al taglio e allattrito e c formazione di materiale
aderente. Aumentando ancora la velocit di taglio il calore sviluppato riscalda il pezzo fino alla
temperatura di ricristallizazione. In pratica si evita la formazione di pretruciolo con vel di taglio superiori a
70 m/min.
Fig 5
a. truciolo discontinuo spaccato
b. truciolo discontinuo reciso
c. truciolo continuo
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