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Pensiero multidimensionale
Ambiguità
Necessità
Necessità di impostare un metodo che associ:
1. la descrizione dell’
dell’oggetto osservato
DEUTERO- 2. la descrizione della descrizione (la scelta
APPRENDIMENTO effettuata dall’
dall’osservatore)
Necessità
Necessità di riorganizzare le modalità
modalità di
osservazione e dunque di apprendimento
© Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” - LaRiCA 2004 Teoria dell’informazione 1 – Complessità come metodo
Complessità come metodo 2/2
Olismo:
Olismo: osservare il “tutto”
tutto” tralasciando i singoli
elementi
NÉ OLISMO NÉ
RIDUZIONISMO Riduzionismo: osservare gli elementi costitutivi di
un sistema senza consideralo nella sua “totalità”
totalità”
La semplicità
semplicità impone di scegliere se privilegiare la
CO-PRESENZA DI ricerca delle cause dell’
dell’ordine e dell’
dell’organizzazione
ORDINE, o la ricerca delle cause del disordine
DISORDINE E
ORGANIZZAZIONE “La complessità
complessità ci dimostra, soprattutto, che non
dobbiamo scegliere”
scegliere” (Edgar
(Edgar Morin)
Morin)
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Ordine, disordine, organizzazione
“Come accade che nel cosmo si sia avuto uno sviluppo
dell’organizzazione, dagli atomi alle molecole, alle
cellule, agli organismi pluricellulari, alle società, fino
alla mente umana che affronta questi problemi?
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Dall’ordine al disordine 1/3
Secondo principio della termodinamica
(Sadi Carnot, 1824 e Rudolf Calusius, 1850)
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Dall’ordine al disordine 3/3
Ipotizziamo di estendere i confini di un sistema
chiuso ai confini dell’Universo:
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Dal disordine all’ordine 1/3
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Dal disordine all’ordine 2/3
L’idea di catastrofe è insita nel nostro Universo
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Dal disordine all’ordine 3/3
Disintegrandosi, il cosmo e la società si
organizzano
scienza contemporanea
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1/3
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2/3
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3/3
disordine
interazioni
incontri
organizzazione ordine
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Order from complexity 1/2
… riassumendo:
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Order from complexity 2/2
La relazione fra ordine e disordine è:
UNA: unica nel rapporto fra genesi e distruzione
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Relativizzazione dei concetti
La relazione fra ordine e disordine implica
la necessità di relativizzare i concetti
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La svolta observer dependent 1/2
Lo scienziato, o Interconnessione
osservatore, fra atto di osservare
specifica le modalità e fenomeno
di conoscenza osservato
osservatore astratto,
scienza classica certezze
oggettività
osservatore concreto:
scienza disordine e
colui che applica
contemporanea incertezza
l’incertezza su di sé
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La svolta observer dependent 2/2
Chi decide che cosa sono
l’ordine e il disordine?
conoscere
=
osservare
=
decidere
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Le 8 vie della complessità
1. Irriducibilità del caso e del disordine
2. Superamento dell’astrazione universalistica
3. Complicazione e rifiuto di visioni semplificatrici
4. Compresenza di complementarietà e antagonismo logico fra
ordine, disordine e organizzazione
5. Né olismo né riduzionismo: perseguire una visione sistemica
e trattare la realtà come Unitas Multiplex
6. Principio ologrammatico: ogni elemento di un sistema
contiene in sé la quasi totalità delle informazioni dell’insieme
(es. DNA, persone nel sociale)
7. Crisi dei concetti chiusi e “chiari”: chiaro ≠ vero, dimensione
possibilista e non univoca
8. Ritorno dell’osservatore: lo scienziato è nella realtà e la
realtà è in lui, “il sociologo è nella società e la società è in
lui” (E. Morin)
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