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VI.
ARTURO MASSOLO
FICHTE
E LA
FILOSOFI A
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-· . ,-
G. C. SANSONI - EDITORE
FIRENZE
STUDI FILOSOFICI
gli diretti da GIOVANNI GENTILE
SERIE PRIMA
1. G. GENTILE - La ri/cwma dalla dialaUica Hegeliana (esaurito).
2. A. OMODEO - Stcwta dalle origini mstiane - Voi. I: Gesù e le origini
del cristianesimo (esaurito).
3. G. GENTILE - Studi vichiani (esaurito).
4. V. FAZIO ALLMAYER - La teoria della libertà nella filosofia di Hegel
(esaurito).
5. A. OMODEO - Storia dellll ori1ini cristiane - Voi. Il: Prolego1111Jni alla
lloria deU'elà apostolica (esaurito).
6. G. GENTILE - Le origini dalla filosofia contemporanea in Italia - I:
I Platonici (esaurito).
7. G. GENTILE - Le origini della filosofia contemporaMa in Italia - Il:
I Positivisti (esaurito).
8. G. GENTILE - Le origini della filosofia contempcwanea in Italia - III:
parte I: I Neokantiani e gli He1eliani (esaurito).
9. G. GENTILE - Le origini della filosofia con16mporanea in Italia - III,
parte II (esaurito).
10. V. SPAMPANATO - Vita di Giorda110 Bruno con documenti 1ditt 1d
inediti (esaurito).
II. C. MARCHESI - Se111ca (esaurito).
12. A. OMODEO - Storia delle orig111i cristiane - Voi. III: Paolo di Tarso,
apostolo delle gemi (esaurito).
13. G. CARLOTTI - La filosofia di uibai• (-urito).
14. G. SAITTA - Marsilio Fici.o (esauritoJ.
SERIE SECONDA
1. G. GENTILE - Studi vichiani. Seconda edizione.
2. F. ALBEGGIANI - ll sistema filosofico dJ Cosmo Guast8"a.
3. G. CALOGERO - I fondamenti della logica aristot1lica.
4. F. BATTAGLIA - Marsilio da Padova 1 la Filosofia politica 1111 Medioevo.
5. G. DELLA VOLPE - Hegel romantico e mistico.
6. U. SPIRITO - L'Idealismo illlliano e s suot critici (esaurito).
7. E. BIGNAMI - La Poetica di Aristotele e il concetto diii' arte presso
gli antichi.
8. G. DE GIULI - Cartesio.
9. G. M. BERTINI -Idea di una filosofia della vita.
10. R. MONDOLFO - L'infinito nel pensiero dei greci.
11. E. R. BALDANZI - Il pensiero "ligioso di Gian Giacoma Rousseau
12. F. LOMBARDI - L'esperienta e l'uomo (esaurito). (esaurito).
13. F. LOMBARDI - ll mondo degli uomini (esaurito).
14. B. DONATI - Nuovi studi s1dla filosofia civile di G. B. Vico. Con do
cumenti•.
15. G. PASQUALI - Le lettere di Platone.
I•1. G. CALOGERO - La conclusione della filosofia del conosc,ere (esaurito).
17. A. GUZZO - Concetto e saggi di stori" della filosofia.
I8. C. LUPORINI - Situalione e libertà neU'1sisllnza umana (esaurito).
19. V. FAZIO ALLMAYER - Il problema morali conte probl1ma della co-
slitulione del sogg11tto, 1 altti saggi. - ,...-
20. G. SAITTA - MMsilio Ficino e la filosvfia dell'umanesimo (esaurito).
21. P. C. DRAGO - La filosofia di Bernardino Vari~C"<
-
2:i. A. MASSOLO - Sto,icità della Metafima.
SERIE TERZA
1. C. LUPORINI - Situazione e libertà ne0'1sist1n1'a umana. Seconda edi-
zione accresciuta.
11. A. MASSOLO - Introduzione alla a11alitica Kantiflna.
III. G. CHIAVACCI - La ragione poetica.
C. LUPORINI - Filosofi vecchi e nuovi. Voi. I.
F. PFISTER - Il metodo della Scienza.
MASSOLO - Fichte e la filosofia. R.C.S.Sansoni Editore S.p.A.
PRE
1 ~.000
STUDI FILOSOFICI
già diretti da GIOVANNI GENTILE
TERZA SERIE
N. 6
ARTURO MASSOLO
FICHTE
E LA
FILOSOFIA
G. C. SANSONI - EDITORE
FIRENZE
Mauritius_in_libris
PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA
Printed in Italy
§ 2.
ricerca, una volta che vorrà mantenersi sul piano della dedu-
zione kantiana.
Essa dovrà chiarirci in che senso deve essere assunta la
dichiarazione di Kant. Quello che noi poniamo a tema è una
risposta alla domanda: come è possibile la sostituzione della
ontologia con una analitica dell'intelletto umano? Dacché
questo è un fatto da riportare continuamente in ogni mo-
mento della ricerca: il discorso kantiano non è mai di un
intelletto in generale, ma dell' intelletto umano. Ed è da
questo fatto che l'analitica non soltanto riceve il suo senso
ma la sua stessa possibilità.
Il problema dell' analitica è il problema: come sono pos-
sibili giudizi sintetici a priori ? Ora, se ci facchmo consa-
pevoli di ciò che il problema esige per la sua soluzione, questo
già risulta: il fatto, del quale qui si fa questione, è il fatto
stesso della trascendenza. Questionare sulla possibilità dei
giudizii sintetici a priori è porre la domanda: come è possi-
bile la trascendenza della rappresentazione nell'oggetto?
Prima di procedere alla ricerca di tale possibilità, è neces-
sario che il perché della istituzione kantiana si presenti. Sia
questa motivazione non risultante dalla situazione umana,
alla ricerca non soltanto verrebbe a mancare una natura
filosofica, ma anche la sua stessa intelligibilità. Anche qui
abbiamo a che fare con un fatto, il fatto della illusione tra-
scendentale, il fatto, diciamo noi, della estraneazione logica.
Sorge cosi inevitabile la domanda in che rapporto stiano
le due trascendenze e se non vi sia tra esse due un rap-
porto alcuno. Questa domanda ci obbliga a una configura-
zione adeguata delle due trascendenze.
Perché sia possibile una conoscenza, noi dobbiamo rife-
rire, e quindi dobbiamo poter riferire le nostre rappresenta-
zioni a un oggetto, che non sia esso pure una rappresentazione.
Ma che cosa può intendersi con questo termine: oggetto
delle rappresentazioni? Kant risponde: <l è facile vedere che
questo oggetto deve essere pensato soltanto come qualcosa
in generale = x, poiché fuori della nostra conoscenza noi
non abbiamo nulla da poter opporre (genubersetzen) a questa
INTRODUZIONE 7
LA W. L. DEL 1794
CRITICA E FILOSOFIA
CAPITOLO I
2
18 LA W. L. DEL 1794. CRITICA E FILOSOFIA
§ 2.
1 KANT, ed. Ak., bd. XII, pp. 396-397; ScHBLl.IKG, bd. IV, p. 15.
Uber den Begrifj der W. L., p. 38.
i
3 Uber den Begrifj ... , p. 43.
4 Uber den Begriff ... , p. 43.
5 Uber den Begrifj ... , p. 44.
6 • Gibt es eine solche WissenschaftslBhre, so hai Utts,, Wissen 1ite1H
Grund » - Uber den Begrifj ... , p. H·
7 Uber den Begriff .. ., p. 47·
LA ESPOSIZIONE DEI PRINCIPII
1 Uber tlen Begrig ... , Vorrede zur zweiten Ausgabe, pp. 33-34.
LA ESPOSIZIONE DEI PRINCIPII 33
§ 3.
i Grundlage, p. 252.
: Grundlage, pp. 103-105.
40 LA W. L. DEL 1794. CRITICA E FILOSOFIA
1 Grvndlage, p. 277.
i Grundlage, p. 107.
44 LA W. L. DEL 1794· CRITICA E FILOSOFIA
1 G""ndlage, p. 219.
i G""111dlage, pp. 221-222.
46 LA W. L. DEL 1794. CRITICA E FILOSOFIA
• Grundlage, p. II4.
i KANT, Kritik der reinen Vernunft, 1781, p. 78.
48 LA W. L. DEL r794. CRITICA E FILOSOFIA
1 Grundlage, p. 219.
50 LA W. L. DEL 1794. CRITICA E FILOSOFIA
1 Grundlage, p. 135·
3 Grundlag11, p. 137·
3 Grundlage, p. 138.
4 Grundlag11, p. 142.
5 Grundlage, p. 142.
52 LA W. L. DEL 1794. CRITICA E FILOSOFIA
1 Grundlage, p. 15 4 .
2 Gvundlage, p. l 54.
54 LA W. L. DEL 1794. CRITICA E FILOSOFIA
1 Grundlage, p. 159.
2 Grundlage, p. 162.
3 Grundlage, p. 162.
4 Grundlage, p. 164.
5 Grundlage, pp. 164-165.
6 Grundlage, p. 166.
LA DEDUZIONE DELLA RAPPRESÈNTAZIONE 55
1 Grundlage, p. 167.
i Grundlage, p. 167.
3 Gl'undlage, pp. 168-69.
4 Grundlage, p. 170.
56 LA W. L. DEL 1794. CRITICA E FILOSOFIA
1 Grundlage, p. 187.
z Grundlage, p. 188.
3 Grundlage, p. 189.
LA DEDUZIONE DELLA RAPPRESENTAZIONE 59
1 Grundlage, p. 194.
3 Grundlage, p. 19•·
3 Grunrllage, p. 195.
60 LA W. L. DEL 1794. CRITICA E FILOSOFIA
1 Gl'undlage. p. 199.
z Grundlage, p. 202.
LA DEDUZIONE DELLA RAPPRESENTAZIONE 61
1 Grundlage, p. 204.
62 LA W. L. DEL 1794. CRITICA E FILOSOFIA
1 Grundlage, p. 213.
2 Grundlage, p. 215.
3 Grundriss des Eigentiimlichen der IV. L., S. W. bd. I, -p. 343.
LA DEDUZIONE DELLA RAPPRESENTAZIONE 63
§ 2.
I Grundlage, p. 222.
i Grundlage, p. 222.
LA DEDUZIONE DELLA RAPPRESENTAZIONE 65
1 Grundlage, p. 222.
li
66 LA W. L. DEL 1794. CRITICA E FILOSOFIA
1 Grundlage, p. 227.
i Grundlage, p. 228.
3 Grundlage, p. 229.
LA DEDUZIONE DELLA RAPPRESENTAZIONE 67
1 Grundlage, p. 232.
2 Com' è noto, il termine sensazione non si trova nella Grundlag1
ma nel Grundriss, dove Fichte ripete, ma non più in funzione del còm-
pito primo della Grundlage, le prime tre sintesi. La deduzione della
sensazione è nella opera in esame svolta come deduzione della intuizione.
3 Il problema è già in Reinhold, Versuch einer· neuen Theori1 .. .,
op. cit., p. 544 e seg.
68 LA W. L. DEL 1794. CRITICA E FILOSOFIA
1 GYundlage, p. 232.
i Grnndlage, p. 233.
LA DEDUZIONE DELLA RAPPRESENTAZIONE 69
1 Grundlage, p. 235 . .
70 LA W. L. DEL 1794. CRITICA E FILOSOFIA
r Grundlage, p. 235.
2 Grundlage, p. 240.
3 Grundriss des Eigentumlichen der W. L., S. W., bd. I, p. 387:
Kant, der die Kategorien urspriinglich als Denk/ormen erzeugt werden
lasst, und der von s~inem Gesichtspunkte aus daran vollig recht hat,
bedarf der durch die Einbildungskraft entworfnen Schemate, um ihre
Anwendung auf Objekte moglich zu haben.
LA DEDUZIONE DELLA RAPPRESENTAZIONE 71
1 Grundriss, p. 388.
2 Grundlage, pp. 238-239.
3 Grundlage, p. 239.
72 LA W. L. DEL 1794. CRITICA E FILOSOFIA
1 Grundlage, p. 333.
2 Grundlage, p. 242.
3 Grundlage, p. 243.
4 Grundlage, p. 244.
74 LA W. L. DEL 1794. CRITICA E FILOSOFIA
Gf'undl•ge, p. 244.
r
Ubef' den BegriO der W. L., p. So: Die Reflexion, welche in d.er
:i
ganzen Wissenschaftslehre, insofef'n sie Wissenschaft ist, hsrrscht, ist
ein Vorstellen.
CAPiTOLO III
§ I.
1 Grundlage, p. 281.
2 Grundlage, p. 266.
IL FONDAMENTO DELLA DOTTRINA DELLA SCIENZA 77
t Grundlage, p. 247.
:z GJ"Undlage, p. II5.
3 Grundlage, p. 248.
IL FONDAMENTO DELLA DOTTRINA DELLA SCIENZA 79
1 Gmndlage, p. 251.
i Grundlage, p. 264.
3 Grundlage, p. 260.
80 LA W. L. DEL 1794. CRITICA E FILOSOFIA
1 Grundlage, p. 263.
• Grundlage, p. 260.
3 Grundlage, p. 263.
6
82 LA W. L. DEL 1794. CRITICA E FILOSOFIA
I Grundlage, p. 271.
:iGrundlage, p. 271.
3 Grundlage, pp. 271-278.
IL FONDAMENTO DELLA DOTTRINA DELLA SCIENZA 83
vità sono ambedue infinite, e non hanno per l'Io nessuna di-
stinzione in sé. Per una intelligenza esterna esse però, sono
già distinte. L'attività riflessa (riflessa soltanto per noi) va
all' infinito perché l' Io riflettente esige che essa «debba riem.
pire l' infinito » 1 • Ma perché la distinzione diventi reale per
l• Io, è necessario che accada un urto che rifletta l'attività
centrifuga nell'attività centripeta. «Che questo accada, come
fatto, non si può assolutamente dedurre dall'Io .... ma si può
assolutamente dimostrare che questo fatto deve accadere,
se una coscienza reale deve essere possibile» 2.
Ma condizione fondante la coscienza di una attività con-
trastante, è la esigenza dell'Io di riflettersi come l'intera
realtà. Si ha, dunque, che «la necessaria riflessione dell'Io
su sé stesso, è il presupposto di ogni uscir fuori da se stesso
(Herausgehen aus sich selbst), e l'esigenza che esso riempia
I' infinito, è il fondamento dello sforzo verso la causalità in
generale » 3.
Ma su che si fonda, in che ha origine per l' Io questa esi-
genza? Il volerla dedurre dal suo concetto, è un ripetere la
esteriorità del procedimento apagogico procedente nur durch
Berufung auf hOhere Prinzipien 4.
La deduzione genetica risponde: nell'autocoscienza.
§ 2.
1Grundlage, p. 275.
2Grundlage, p. 275.
3 Grundlage, p. 276.
4 Grundlage, p. 271.
84 LA W. L. DEL 1794. CRITICA E FILOSOFIA
1 Grundlage, p. 290.
IL FONDAMENTO DELLA DOTTRINA DELLA SCIENZA 87
1 Grundlage, p. 303.
88 LA W. L. DEL 1794. CRITICA E FILOSOFIA
• Gt'undlage, p. 327.
2 Gt'undlage, p. 327.
PARTE SECONDA
LA W. L. DEL 1778
FILOSOFIA E GENESI
CAPITOLO I
§ I.
I Ideen zu einer Philosophie der natur, S. W., Abth., I, bd. Il, p. 12.
i Differenz des Fichte'schen und Schelling'schen System der Phi-
.osophie, ed. Lasson, p. 14.
94 LA W. L. DEL 1798. FILOSOFIA E GENESI
7
98 LA W. L. DEL 1798. FILOSOFIA E GENESI
§ 2.
dal quale tutto deve essere dedotto "· Il criterio è: << oggetti-
vamente necessarie sono quelle rappresentazioni, senza le
quali nessuna autocoscienza può aver luogo D 1 •
L'autocoscienza, l'Io puro, è, quindi, il principio della
deduzione. Deduzione qui vuol dire analitica. Questo è il
còmpito della Dottrina della Scienza. La deduzione è una
ripetizione del prodursi della autocoscienza, ed essa deve in
questa costruzione procedere sino all'ultimo condizionante,
che non si lascia condizionare. Ci troviamo di fronte a un
semplice rovesciamento di metodo ? La lettera sembra non
autorizzare una ricerca ulteriore. Se non vogliamo peccare
di violenza e di arbitrio, dobbiamo operare su questo rove-
sciamento. Il risultato dovrà necessariamente risultare da ciò
che è necessariamente dato e presupposto da tale rovescia-
mento. Il rove~ciamento implica che la Dottrina della Scienza
non parte dall'Assoluto ma dalla autocoscienza umana per
sollevarsi alla Tathandlung. Si ha, quindi, una radicale di-
stinzione tra la intuizione faktisch presente ndla umana espe-
rienza e la intuizione intellettuale come Tathandlung. La in-
tuizione intellettuale è in generale un porsi per sé, una coinci-
denza assoluta di soggetto e di oggetto, di ideale e reale, di
forma e materia, di essere, dunque, e di riflessione, un com-
prendersi assoluto. La intuizione intellettuale del filosofo per
essere veramente tale, deve assolutamente coincidere con il
suo oggetto (la intuizione intellettuale come factum della
coscienza). Questa identità non può realizzarsi se non con il
sollevarsi della intuizione oggettiva a Tathandlung. Questa
totale risoluzione non si ha che come idea. La Tathandlung
genuina ed assoluta non si ha nell'umano sapere che come
idea. Nell'Io come idea «il mondo rimane dato», cioè ma-
teria 2.
La posizione della inattualità dell'Assoluto è quella della
Grundlage. Nuovo è, invece, il problema del come la intuizione
' \
§ 3.
La conciliazione tra il punto di vista pratico e quello teore-
tico si deve, dunque, attuare come conciliazione tra lidea-
lismo e il realismo ma sempre, s'intende, sul piano filosofico.
Il realismo è qui posizione e riconoscimento dell'attualità
dell'Io assoluto o dell'Assoluto e di realtà autonome (gli
8
114 LA W. L. DEL 1798. FILOSOFIA E GENESI
§ I.
1 G'l'undlage, p. II4.
2 G'l'undlage, p. n4.
3 K'l'itik de'I' 'l'einen Vernunft, x787, Einleitung, p. 19.
4 W. L. x798, p. 353·
5 W. L., p. 355.
IL SISTEMA DELLA DOTTRINA DELLA SCIENZA 125
§ 2.
I w. L., p. 358.
126 LA W. L. DEL 1798. FILOSOFIA E GENESI
I w. L., p. 368.
2 W. L., p. 369.
IL SISTEMA DELLA DOTTRINA DELLA SCIENZA I2J
I w. L .. p. 374·
2 W. L., p. 378.
I 28 LA W. L. DEL I798. FILOSOFIA E GENESI
I W. L., p. 386.
i W. L., p. 385.
IL SISTEMA DELLA DOTTRINA DELLA SCIENZA 129
I W. L., p. 389.
9
130 LA W. L. DEL 1798. FILOSOFIA E GENESI
J w. I.., p. 391.
i Zweite Einleitung, S. W., bd. I, p. 490.
3 W. L., p. 394·
IL SISTEMA DELLA DOTTRINA DELLA SCIENZA 131
I w. L., P· 424.
IL SISTEMA DELLA DOTTRINA DELLA SCIENZA 135
i W. L., p. 437.
z w. L .• p. 4.oJI.
3 W. L., p. 445.
IL SISTEMA DELLA DOTTRINA DELLA SCIENZA 137
I w. L., p. 451.
138 LA W. L. DEL 1798. FILOSOFIA E GENESI
i W. L., p. 453.
2 S. W., bd. I, p. 391 e seg.
IL SISTEMA DELLA DOTTRINA DELLA SCIENZA 139
1 W. L., P· 457·
~ W. L., p. 457.
140 LA W. L. DEL 1798. FILOSOFIA E GENESI
§ 3.
1 W. L., p. 459.
i W. L., p. 459.
3 W. L., p. 461.
IL SISTEMA DELLA DOTTRINA DELLA SCIENZA 141
I w. L., p. 474·
z W. L., p. 470.
142 LA W. L. DEL 1798. FILOSOFIA E GENESI
I w. L., p. 491.
i W. L., p. 491.
IL SISTEMA DELLA DOTTRINA DELLA SCIENZA 145
I w.L., p. 514.
2 W. L., p. 514.
3 Antwortsschreiben an Herrn Professor Reinhold, 1801, S. W., bd. 2,
p. 5o7.
4 W. L., p. 516.
10
146 LA W. L. DEL lJ98. FILOSOFIA E GENESI
I w. L., p. 520.
2 W. L., p. 523.
IL SISTEMA DELLA DOTTRINA DELLA SCIENZA I47
I w. L., p. 529.
2 Grundlage, p. 106.
io•
148 LA W. L. DEL Ì798. FILOSOFIA E GENESI
I w. L., p. 524.
a W. L., pp. 524-25.
3 W. L., p. 527.
IL SISTEMA DELLA DOTTRINA DELLA SCIENZA 149
I w. L., p. 532.
l w. L., p. 534·
3 w. L., p. 535.
150 LA W. L. DEL 1798. FILOSOFIA E GENESI
I w. L., p. 551.
2 w.
L., p. 555.
3 W. L., p. 556.
4 w. L., p. 557.
IL SISTEMA DELLA DOTTRINA DELLA SCIENZA 151
I w. L., p. 604.
CONCLUSIONE
1 Jdeen zu ciner Philosophie der Natur, S. W., Abth. I, bd. Il, p. 56.
I54 CONCLUSIONE
Introduzione . . . . . , . . . . . . . . . . . . . Pag. 1
PARTE PRIMA
LA W. L. DEL 1794. CRITICA E FILOSOFIA
PARTE. SECONDA
LA W. L. DEL 1798. FILOSOFIA E GENESI
Conclusione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153