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Anno scolastico 2019-2020

Elaborato finale

“LA GUERRA NEL MONDO CONTEMPORANEO”

Candidata: Carnicelli Vittoria

Classe: III Sezione:B

Plesso: Sanfront
INDICE:

Presentazione Pagina 1

Capitolo 1- Guerre e terrorismo Pagina 2

Capitolo 2- Contro la guerra Pagina 3

Capitolo 3- Le conseguenze della guerra Pagina 7

Bibliografia-Sitografia Pagina 9
PRESENTAZIONE

Le guerre sono sempre stati presenti nel corso della storia e purtroppo sono
ancora in corso alcune di esse. Una delle guerre in corso è quella in
Afghanistan, forse anche una delle più famose. Dal 2001 fino ad oggi questo
Paese è stato luogo di numerosi conflitti tra talebani e USA. Le conseguenze di
ciò sono gravissime e per alcune forse non c'è rimedio. In generale, per alcuni
danni provocati dalla guerra, non esiste soluzione.
La guerra non fa solo male fisicamente ma anche moralmente e
psicologicamente. Può danneggiare il sistema nervoso dei soldati, dei generali,
di chiunque ne prende parte. Ogni guerra lascia qualcosa dentro ogni persona
che l'ha vissuta. Alcune in modo più permanente, altre meno, ma qualcosa
lasciano sempre.

Una guerra colpisce migliaia, a volte milioni di persone. Soldati, ma anche


civili. Dalla seconda guerra mondiale, la guerra divenne totale. Non si mira più
solo ai soldati, anche ai civili innocenti. Simile a questo c'è il terrorismo. Si
tratta di gruppi di persone o a volte anche singolarmente, che attaccano
spesso con delle bombe i civili. Di solito hanno mire precise, come uno spazio
colmo di persone o un edificio in particolare. Queste persone quasi sempre si
fanno esplodere letteralmente. Lo fanno per vendetta, per dimostrare la
potenza, per imporre qualcosa. Anche se in modo diverso, credo che il
terrorismo rimanga sempre una forma di guerra.

E' importante sottolineare che non tutte le persone sono favorevoli alla guerra,
anzi. Molta gente ha lanciato dei messaggi per fa si che non ci sia più bisogno
di combattere, che nessuno pensi alla guerra come un'opzione. Ognuno l'ha
detto a modo suo. Chi attraverso la musica, chi ha scelto di intervenire
fisicamente sul luogo, dando il proprio contributo. Altri, invece di scrivere
canzoni, hanno scritto poesie, libri, testi. C'è anche chi ha espresso ciò
attraverso l'arte, lanciando messaggi di pace. Forse se si desse un po' più
ascolto anche a questo ci si renderebbe davvero conto di quanto sia sciocca
una guerra.
CAPITOLO 1 - GUERRE E TERRORISMO

-Educazione fisica

Il 13 novembre 2015 hanno avuto luogo una serie di attentati a Parigi. Durante
questa notte uno dei bersagli è stato lo Stade de France.

Allo stadio era in programma la partita tra Francia e Germania. Durante la


partita si sentirono tre esplosioni, che il pubblico scambiò per dei petardi molto
forti. Tra l'altro, i due allenatori erano stati avvertiti riguardo ad un possibile
rischio di attentati, ma preferirono tacere dato che la partita non sarebbe
comunque stata annullata. Sarebbe stato inutile allarmare i giocatori.

Alla fine della partita i giocatori e il pubblico vennero informati riguardo


l'accaduto. Gli spettatori vennero fatti evacuare da due sole uscite, mentre i
giocatori rimasero nei propri spogliatoi. I giocatori francesi alle tre del mattino
vennero riportati nel loro centro sportivo mentre i tedeschi, per ragioni di
sicurezza, arrivarono a Francoforte solo la mattina dopo.

Credo che l'attacco terroristico sia stato mal organizzato dagli attentatori, dato
che ha causato solo una vittima in un intero stadio. Allo stesso tempo è stato
gestito bene dalla polizia: non è facile mettere al sicuro un pubblico di circa
80.000 persone evitando il panico. Penso sia molto complicato gestire certe
situazioni e gli allenatori hanno fatto la scelta migliore a parer mio.

-Storia

Dopo l'attacco dell'11 settembre 2001 alle Torri Gemelle, gli USA pretesero la
consegna di Bin Laden, il capo dei terroristi di Al-Quaeda. Quando i terroristi
rifiutarono, gli USA si precipitarono in Afghanistan per ordine di Bush il
Giovane. Iniziò la missione Enduring Freedom. Gli americani riuscirono a
conquistare Kabul, la capitale. I talebani si rifugiarono in Pakistan. In soccorso
del USA, furono inviate le truppe della NATO. Nel 2004, dopo varie vittorie,
venne instaurato un governo autonomo sotto la tutela degli USA e della NATO.
Nel 2009, Barack Obama, Presidente degli Stati Uniti, ha annunciato che da
luglio 2011 le truppe americane avrebbero iniziato a ritirarsi. Nel frattempo,
nei diciotto mesi restanti, la guerra sarebbe continuata. Stavolta però, con tre
obbiettivi precisi da raggiungere entro luglio: fermare l'avanzata talebana,
proteggere le popolazioni soprattutto al sud e intensificare l'addestramento
dell'esercito afghano.

Nel 2015 Obama, per lasciare la responsabilità della chiusura del conflitto al
prossimo Presidente, annunciò che non avrebbe ritirato tutte le truppe: 5.500
uomini sarebbero rimasti là fino al 2017. Donald Trump, il Presidente
successivo, ha iniziato le trattative con i talebani nel 2018 per poi giungere alla
fine della guerra il 29 febbraio 2020. A Doha, in Quatar, dopo 19 anni di
guerra, è stato firmato l'accordo del ritiro delle truppe americane. L'accordo
prevede che una parte dell'esercito USA rimarrà lì per continuare la lotta
contro Al-Quaeda e ISIS.

CAPITOLO 2 - CONTRO LA GUERRA

-Francese

En 1971 un groupe de médecins francais se rend au Biafraavec la Croix Rouge.


En trente mois, ils voient mourir 30 milions de Biafrais victimes des combats
mais aussi de la famine. A leur retour ils créent Médecins Sans Frontières
(MSF), la première "association sans frontières" qui a pour but de solageur
toutes les souffrances, en les considérant comme égales, qu'elles proviennent
de la guerre, de la famine ou des catastrophes.

Actuellement, MSF est présent dans soixante-dix pays. Elle a ouvert des
centres d'accueil, les SDF (Sans Domicile Fixe); elle a formé des équipes
mobiles qui soignent les toxicomanes et les informent des risques du sida
(Syndrome Immonudéficitaire Acquis).

-Italiano

"Ci sarà un fucile arrugginito sul muro, cara,


le rigature interne si arricceranno
in piccole squame di ruggine,
un ragno farà un nido di fili d'argento
nell'angolo più scuro e più caldo.
Il grilletto e l'alzo anch'essi arrugginiranno
e nessuna mano pulirà il fucile, e rimarrà appeso al muro.
Indici e pollici lo additeranno distratti, come a caso;
se ne parlerà tra le cose mezzo dimenticate,
che si desidera siano dimenticate.
Diranno al ragno,- Continua, stai facendo un buon lavoro."

C. Sandburg

Carl Sandburg (1878-1967) era un poeta americano che vinse due premi
Pulitzer: per la poesia e per la storia. Fu giornalista e poeta trattando sempre
di temi politici e sociali: era contro la guerra, il capitalismo e voleva esaltare la
classe lavoratrice.

Questa poesia è un appello di pace. Sandburg sogna la fine della guerra,


quando le armi verranno dimenticate e appese ai muri perché non servono più.
O almeno, si desidererà, che siano dimenticate. Perciò incita il ragno a creare
delle ragnatele in modo da farle diventare oggetti vecchi che non si useranno
più. Bisognerebbe capire da questa poesia, come da molte altre, che la guerra
non è la soluzione migliore per risolvere i conflitti. Anzi, non è proprio una
soluzione, piuttosto una conclusione affrettata di chi non si impegna a
dialogare. Quando capiranno che il dialogo risolve le cose meglio della guerra,
allora il sogno di Sandburg sarà realizzato.
-Musica

"Blowin' in the wind" - Bob Dylan

https://youtu.be/MMFj8uDubsE

Bob Dylan, nato come Robert Zimmermann a Duluth nel 1941, è uno dei più
famosi cantautori statunitensi. Da piccolo, appassionato di musica, impara a
suonare il pianoforte e la chitarra. Dopo alcuni anni dove suona girando
l'America senza meta, incontra Woody Guthrie. Grazie a lui nel 1962 fa uscire il
suo primo album "Bob Dylan". Da lì inizia a scrivere canzoni di protesta e nel
2008 riceve due premi Pulitzer. Nel 2016 vinse anche il Premio Nobel per la
letteratura che però non ritirò a causa di precedenti impegni.

In questo brano, che è forse il suo più famoso, parla degli orrori della guerra
tramite delle metafore. Nei vari versi pone delle domande e nel ritornello dice
che la risposta soffia nel vento. Quando dice amico significa l'intera umanità,
ogni singolo uomo. Il testo del ritornello vuol dire che la risposta c'è, solo che
noi non la ascoltiamo. Dobbiamo però imparare a farlo prima che si perda e
voli via. Ciò significa che un'alternativa alla guerra esiste, ma gli uomini non
sono disposti a sentirla.

-Inglese

VE Day

On May 8th in Great Britain and United States it's celebrated the VE Day.
That's a day in honor of Allias' victory over Germany in 1945. Or better, the
end of the Second World War in Europe. On April 25th, Allied and Soviet forces
met at the Elbe River and the Germany Army was all but destroyed. Hitler
committed suicide five days later. On 7th May his successor sent the German
general to decide the terms for the war's end. On 7th May Germany declared
surrender unconditionally, wich was to take effect from 8th May.

Originally, agreed by Allies, the VE Day had to be on 9th May, but some
journalists broke earlier the news. Soviets kept the date, but Allies changed it.
During this day in London over one million people celebrated this date. The
crowds came to Buckingam Palace, where king and queen apparead to them
on the balcony. The two princess Margaret and Elisabeth blended anonymously
in the crowds.

This year it was the 75° from the Second War's end. The end of a war is
celebrated, when there are still tens. One wonders: why are you enjoying the
end of something that's still going on? Not even after seventy-five years has it
been possible to understand its horror and stop.

-Arte

Banksy è il nickname di un artista della street art del quale nessuno conosce
l'identità. Dipinge le proprie opere con degli stencil, in modo da avere sempre
un modello per fare veloce e non essere visto. Iniziò a dipingere a Bristol, ma
molto presto le sue opere si diffusero dappertutto. I suoi soggetti preferiti sono
le scimmie, i poliziotti, i soldati, i vecchi, i bambini e i ratti. Per questi ultimi
Banksy ha un'ossessione particolare, infatti ha dedicato loro la serie "Rats". Le
sue opere sono caratterizzate da una costante ironia, mostrando il suo punto di
vista riguardo alla politica, all'etica e alla cultura.

Tra le sue opere più famose ci sono quelle sul muro in Cisgiordania, realizzate
con la tecnica "Trompe l'oiel" e la rappresentazione di Steve Jobs in un campo
di profughi per ricordarci che era figlio di un immigrato siriano. Celebre anche
“Dismaland", un parco della Disney in rovina per rappresentare l'ipocrisia della
società che con i parchi divertimento cerca di nascondere i problemi e le
ingiustizie sociali.

Un'opera legata alla guerra è "Il lanciatore di fiori". Dipinta a Gerusalemme nel
2003, rappresenta un ragazzo con il volto semicoperto che sta per lanciare un
mazzo di fiori. Quel mazzo di fiori sostituisce una molotov ed è l'unica parte
colorata del dipinto come simbolo di speranza contro la distruzione. Questo
fatto è realmente accaduto due anni dopo, quando davanti alla polizia un
signore sfrattato di casa ha tirato dei fiori ai poliziotti.
CAPITOLO 3 - LE CONSEGUENZE DELLA GUERRA

-Scienze
Le psicopatologie di guerra sono gli effetti della guerra sul sistema nervoso.
Esistono di due tipi: le manifestazioni individuali e quelle collettive.

Le prime si dividono a loro volta in quattro categorie:


-Forme ansiose. L'ansia è più intensa quando non si conosce il pericolo e se
non diminuisce nel corso del conflitto, può provocare dei disturbi nel
comportamento. Può provocare immobilità, tremori, mutismo e rigidità
muscolare oppure la persona urla, fugge e cerca un riparo trascurando le
precauzioni di sicurezza. In casi estremi può portare anche alla violenza verso i
compagni e se stessi, quindi può indurre al suicidio.

-Forme confusionali e deliranti. Questa sindrome porta le persone a perdere


dei ricordi o a non sapere più dove si trovano, o al disorientamento temporale.
Ultimamente ha lasciato un po' il posto alla schizzofrenia.

-Forme isteriche. Si tratta della condizione nella quale le normali funzioni


motorie e la sensibilità dei nervi dell'apparato digerente sono alterate. Nei
conflitti più attuali sono sostituite da disturbi psichici o mentali.

-Forme depressive. Si manifestano di solito alla fine di un combattimento. Si


tratta di insonnia, stanchezza e spesso dolore per la perdita di un compagno.
Frequenti sono gli stati di malinconia con rischio di suicidio.

I reduci dalla guerra del Vietnam presentavano problemi di memoria,


depressione, insonnia che erano considerati traumi psicologici. In realtà, dopo
alcuni studi, si ipotizza che gli effetti siano provocati dall'onda d'urto delle
esplosioni, chiamato vento degli obici.

-Geografia

L'Afghanistan, un Paese che dal 1979 è stato colpito dalle guerre, ha subito e
sta subendo ancora ora pesanti conseguenze. Ha infatti un bassissimo Indice di
Sviluppo Umano e alti tassi di mortalità infantile. Solo metà della popolazione
ha accesso all'acqua potabile e solo un terzo dispone di corrente elettrica.

Alcuni dei maggiori problemi sono lo sfruttamento minorile e il diritto


all'istruzione che viene negato. Moltissimi bambini non sono mai andati a
scuola e altrettanti l'hanno abbandonata a causa dei continui spostamenti delle
famiglie in fuga dalla guerra. L'obbiettivo delle associazioni umanitarie per il
2020 è contribuire a istruirne il più possibile fornendo anche dei kit di
educazione evitando cosi il rischio di essere arruolati.

Altri problemi importanti sono la fame e la malnutrizione. I medici e le


infermiere cercano di raggiungere ogni angolo per dare sostegno a più persone
possibili. Anche se a volte le popolazioni diffidano di loro, riescono a
conquistare la loro fiducia tramite la salute e la nutrizione.

Sul campo è presente anche INTERSOS, un'altra organizzazione umanitaria,


che dal 2017 si occupa delle "zone bianche", aree contese tra il governo
afghano e i gruppi armati di opposizione. Queste persone vengono spesso
chiamate "dottori della parola", per la loro capacità nel dare anche un supporto
psicologico. Infatti durante le guerre si è costantemente sottoposti a stress:
per la perdita di amici e famigliari, l'assenza di servizi o l'impossibilità di
accedervi. Rimangono ancora 9,4 milioni di persone, su una popolazione di 38
milioni, che hanno e avranno ancora bisogno di soccorso. Un Paese con ancora
milioni di vite in pericolo: uomini, donne e bambini che non sanno cosa sia
vivere senza la guerra.
BIBLIOGRAFIA

Educazione fisica

https://www.ilpost.it/2015/11/15/attentati-parigi-isis-stadio-francia-germania/

Storia:

“I segni della storia 3”, libro di storia. Pagina 338-339.

“Prospettive, popoli&scenari”, libro di geografia. Pagina 145.

https://www.ilblogdellestelle.it/2020/02/afghanistan-cosa-e-successo-e-cosa-
sta-succedendo.html
https://www.repubblica.it/esteri/2009/12/02/news/obama_rinforzi_in_afghanis
tan_ma_dal_2011_inizieremo_il_ritiro-1821655/?refresh_ce

https://www.lastampa.it/esteri/2020/02/29/news/afghanistan-oggi-la-firma-
del-trattato-di-pace-fra-usa-e-taliban-1.38532366

Francese

“Salut, les copains!”, libro di francese di Manuela Vico.

Italiano

“Leggimmagina 3”, libro di antologia. Pagina 246

Musica

https://biografieonline.it/biografia-bob-dylan

https://wisesociety.it/biografie/bob-dylan/

https://www.storiedicanzoni.it/2018/03/31/bob-dylan-blowin-in-the-wind/

Inglese

https://www.historic-uk.com/HistoryUK/HistoryofBritain/VE-Day/

https://www.documentazione.info/conflitti-attualmente-in-corso-nel-mondo
Arte

https://dueminutidiarte.com/2016/03/14/banksy-vita-opere-riassunto/
https://www.italiamobilesrl.it/blog/chi-e-banksy-analisi-curiosita-e-
spiegazione-delle-opere-piu-famose/

Geografia

"Prospettive, popoli&scenari", libro di geografia. Pagina 145.

https://www.intersos.org/afghanistan-la-guerra-cronica-che-il-mondo-
dimentica/

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