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15/12/2021

SICUREZZA NEI CANTIERI


Le normative in materia di sicurezza nei cantieri sono confluite nel Decreto Legislativo n. 81 del 2008 sulla
sicurezza sul lavoro.
Ai nostri fini rilevano soprattutto due figure:

1. COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE


2. COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE
Può fare ordini di sospensione del cantiere.
Il suo referente è l’azienda USL che ha anche competenze in materie di sicurezza compreso
l’ambito dei lavori edilizi.

Il coordinatore della sicurezza è una figura obbligatoria se c’è il rischio di interferenza, ovvero in ogni caso
in cui ci sono più di due soggetti che eseguono i lavori anche non contemporaneamente.
Se il committente non dà un incarico ad hoc sulla sicurezza è lui di default il responsabile della sicurezza.

PROFILI DI DISCIPLINA DELLA PROFESSIONE IN AMBITO EDILIZIO


C’è una grande distinzione tra imprenditore e professionista ma entrambi svolgono attività economiche in
maniera organizzata.
L’IMPRENDITORE organizza la sua azienda con il fine di produrre servizi, il PROFESSIONISTA invece può
svolgere delle attività delle professioni non protette e liberali.
Le professioni liberali necessitano di un determinato titolo di studio, spesso di tipo universitario, è
necessario un esame di stato che confermi il possesso di requisiti e competenze per poter svolgere una
determinata attività, ed è necessaria l’iscrizione e la permanenza in un ALBO PROFESSIONALE DI
RIFERIMENTO.
L’albo è tenuto da un ordine professionale che esercita alcuni poteri sugli iscritti a quell’albo.
La maggior parte di questi poteri sono legati alla provincia, quindi gli iscritti a due albi di diverse provincie
sono enti pubblici differenti.
I professionisti sono enti pubblici a base associativa con obbligo di pagamento per diritto annuale di
iscrizione e quindi essendo pubbliche amministrazioni sono sottoposti a tutte le leggi che le riguardano.
Fa riferimento a un consiglio nazionale che è incardinato presso il ministero della giustizia che ha
competenza sugli ordini professionali in ogni materia.
Gli ordini come competenza hanno la tenuta degli albi, la rappresentanza della categoria anche dal punto di
vista giuridico, il POTERE DI VIGILANZA SUGLI ISCRITTI.
Quest’ultimo prevede:

 La vigilanza per quanto riguarda il sistema della formazione professionale continua attraverso
l’acquisizione di crediti formativi professionali.
 La podestà disciplinare che riguarda la vigilanza sull’etica dell’iscritto per controllare che non si
comporti in maniera scorretta.
Questa è la principale differenza tra professionista e imprenditore, infatti il professionista che non
si comporta in maniera corretta può essere sottoposto a sanzioni disciplinare da parte dell’ordine
di riferimento.
Gli illeciti disciplinari vengono accertati dall’ordine d’ufficio sulla base di esposti disciplinari e a
seconda della gravità le sanzioni possono essere di tre tipi:
1. Sanzioni tipo ammonimenti e censure
2. Sospensione dall’albo e conseguentemente sospensione dall’attività professionale
3. Radiazione dall’albo, procedimenti svolti dall’organismo di disciplina .
Inoltre, a differenza dell’imprenditore il libero professionista non può fallire, può solo diventare
povero.

Negli ultimi anni a partire dal 2006 con il Decreto Legge n. 223 del 2006 detto anche Decreto Bersani si
prevede la non vincolabilità dei minimi.
Nel 2012 sono stati soppressi i tariffari con il governo Monti, ma sono state previste nuove fonti più
semplici e meno onerose che sono i parametri che valgono solamente in mancanza di accordo ad hoc tra
professionista e cliente che è sempre meglio fare in forma scritta anche se questa non è obbligatoria.
I parametri sono 2:

 Per i privati: D.M. n. 140 del 2012.


 Per gli appalti pubblici: D.M. del 17 giugno 2016.
Quest’ultimo vale anche per le opere in super bonus.
Ma attualmente c’è un procedimento disciplinare nel caso di un sottoprezzo esagerato a causa di
un mancato decoro e una mancata dignità.

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