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Titolo e autore:

Il deserto dei Tartari - Dino Buzzati

Casa editrice:
Mondadori - Oscar moderni

Contesto storico:
L’ambientazione spazio temporale del romanzo è indefinita. I nomi dei luoghi
sono fittizi, non vi è dunque una corrispondenza reale della Fortezza Bastiani né
viene fornito il nome di luoghi entro i quali si svolgono le vicende.
La collocazione temporale della storia è vagamente deducibile (non con
precisione): l’utilizzo dei cavalli sia come mezzo di trasporto che come mezzo in
contesto militare, la presenza di armi da fuoco e strumenti sofisticati ci
riconduce agli anni che intercorrono tra il 1800 e l’inizio 1900.

Temi trattati:
1. Solitudine e isolamento: dal punto di vista spaziale i personaggi si trovano
ad essere estraniati dalla realtà, imprigionati in questa fortezza fredda,
impersonale, quasi disumana. Dal canto suo, anche il lettore percepisce
questo senso di straniamento, anche dal punto di vista temporale.
2. Attesa: l’attesa svolge un ruolo cruciale all’interno di tutto il romanzo;
l’obiettivo principale della fortezza è quello di controllare il deserto per
contrastare l’arrivo dei Tartari, i quali non arrivano mai.
3. Attrazione magnetica della monotonia: come viene più volte sottolineato
nel romanzo, tutti coloro che sono all’interno della fortezza, avrebbero
potuto uscirne dopo 4 anni di servizio; il protagonista stesso avrebbe
potuto farlo, ma ciò non è mai accaduto. La monotonia della fortezza che
riempiva le loro vite è diventata la loro vita stessa, ha un fascino
magnetico che ti attrae e che ti impedisce di liberarti.

Collegamenti letterari:
1. Erzählungen - Franz Kafka (Beim Bau der Chinesische Mauer, Der
Prozess)
Collegamenti cinematografici:
1. Modern Times - Charlie Chaplin
Commento personale:
Il romanzo di Buzzati rispecchia alla perfezione la vita nel secolo delle novità, il
passaggio tra il 1800 e il 1900, visto dai grandi letterati, e non solo, come un
grande passo verso la modernità, i Modern Times di Charlie Chaplin, e anche il
sentimento e il lato psicologico dell’uomo che si evolve insieme al tempo.
Esattamente come in Kafka o anche in Modern Times citato qui sopra, emerge
la frenesia della modernità, la monotonia, che è la protagonista delle vite degli
uomini: ognuno svolge delle mansioni in modo automatico, frenetico, quasi
come una macchina, e non sempre è chiaro cosa si stia facendo e per cosa si stia
facendo. Ma emerge anche il desiderio di sapere ciò che sta per succedere, di
avere dei chiarimenti sul proprio futuro, sul proprio destino.
Esiste una stretta correlazione tra questo romanzo e i due romanzi di Kafka
citati sopra: i protagonisti delle vicende aspettano qualcosa che non arriva mai: i
Tartari, i Mongoli, una risposta del perché è stato condannato a morte;
interrogativi che non fanno altro che consumare l’uomo alla ricerca di un fine,
una conclusione, un chiarimento, che equivale alla felicità. Una felicità utopica,
distante, che più l'aspetti e più tarda ad arrivare.

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