LA VITA È SOGNO 1635, DE LA BARCA

È L’AUTORE IL VERTICE PIÙ ALTO DEL SECOLO D’ORO DEL TEATRO SPAGNOLO , OSSIA DEL 600.
È UNA COMMEDIA DI CAPA Y ESPADA IN 3 ATTI, DUNQUE EMERGE L’OSSESSIONE PER L’ONORE , MA SOLITAMENTE IN QUESTO TIPO DI OPERE
TROVIAMO ANCHE I TEMI DELLA VENDETTA,REALI..

AL CENTRO DELLA VICENDA VI È SIGISMONDO , CHE IMPERSONA IL FATTO CHE LA VITA È UNA TOTALE FINZIONE .
L’INTRECCIO DEL DRAMMA È UNA SORTA DI METAFORA DELL’ESISTENZA , INFATTI NEI DISCORSI DI SIGISMONDO VI È UNA MEDITAZIONE SULLA
VITA DELL’UOMO CHE È DATA PER ESSERE TOLTA, OSSIA NASCIAMO SAPENDO DI DOVER MORIRE, LA NASCITA È UN DELITTO E L’ESISTENZA UN
CASTIGO.
SIGISMONDO PERÒ SARÀ SOGGETTO AD UN ULTERIORE CASTIGO, OSSIA DI NON ESSERE LIBERO DI VIVERE LA VITA CHE VUOLE , DUNQUE EMERGE
ANCHE IL TEMA DEL LIBERO ARBITRIO CHE TRIONFA SULLA PREDESTINAZIONE DEL FATO .

IL PRIMO ATTO SI APRE DA ROSAURA, DONNA VESTITA DA UOMO , NATA DA UN AMORE CLANDESTINO , CON CLOTARDO CHE POI HA
DISONORATO LA DONNA .
ROSAURA VESTITA DA UOMO CON IN MANO LA SPADA DEL PADRE MAI CONOSCIUTO , VA IN GIRO PER VENDICARE IL SUO ONORE, IN QUANTO
ANCHE LEI COME LA MADRE È STATA SEDOTTA E ABBANDONATA DA ASTOLFO RE DI RUSSIA .
ASTOLFO RE DI RUSSIA, DIVERRÀ POI ANCHE RE DI POLONIA PERCHÉ SIGISMONDO PRINCIPE DI POLONIA, È STATO IMPRIGIONATO IN UNA TORRE
DAL PADRE E RE BASILIO, PERCHÉ NELLE STELLE FU LETTO CHE UNA VOLTA DIVENTATO RE SUO FIGLIO SAREBBE STATO UN CRUDELE TIRANNO ..

SU QUESTA TORRE UN GIORNO GIUNGE ROSAURA ACCOMPAGNATA DAL SERVO CLARINO ,ATTIRATI DAL RUMORE DELLE CATENE DI SIGISMONDO,
COPERTO DI PELLI ANIMALI, CHE SI SFOGA PER LA RABBIA E IL DOLORE CHE PROVA, E SI DOMANDA IL MOTIVO PER LA QUALE È INCATENATO E
PROPRIO IN QUESTO PASSO DICE : ‘ PERCHÈ DIO CREA L’UOMO SE POI QUESTO È CONDANNATO A VIVERE NEL DOLORE E NON HA LA LIBERTÀ?’.
DOPO TALE MONOLOGO SI ACCORGE DELLA PRESENZA DI ROSAURA E LA AGGREDISCE MA ROSAURA AFFERMA DI AVER CREDUTO FINO AD ALLORA
DI ESSERE SFORTUNATA, MA ALLA VISTA DI SIGISMONDO CAPISCE CHE AL MONDO C’È CHI STA PEGGIO E QUINDI SIGISMONDO PROVA UN
NUOVO SENTIMENTO DI PIETÀ, SENZA SAPERE QUALE È IL SENTIMENTO CHE PROVA.

ARRIVATO CLOTAEDO, GUARDIANO DI SIGISMONDO E SERVO DEL RE, ORDINA A ROSAURA E CLARINO DI GETTARE LE ARMI, E ROSAURA CHE È
SCAMBIATA PER UOMO, CONSEGNA LA SPADA, CHE CLOTARDO RICONOSCE COME SUA ( SPADA CHE AVEVA LASCIATO LUI ALLA MADRE) E
DUNQUE NON SA SE DEBBA CONSEGNARE O MENO I 2 AL RE O SALVARE ROSAURA CHE RICONOSCE COME FIGLIO .
INTANTO RE BASILIO DECIDE DI DIRE AD ASTOLFO CHE STA SPOSARE ESTREGLIA E PER PRENDERE IL POSTO DI BASILIO MOLTO VECCHIO , LA
VERITÀ. CONFESSA DI AVER AVUTO UN FIGLIO DALLA MOGLIE CHE È MORTA DI PARTO E CHE POI HA RINCHIUSO IN UNA TORRE PER LA PROFEZIA
E DICE AD ASTOLFO DI VOLER TENTARE ,PER CAPIRE SE LA PROFEZIA SIA VERA O MENO :
SI APRE IL 2 ATTO E VIENE PORTATO SOTTO NARCOTICO A CORTE SIGISMONDO , SIGISMONDO CHE SI SVEGLIA CIRCONDATO DA SERVI , NON
CAPISCE BENE COSA SUCCEDE. CLOTARDO GLI RACCONTA LA VERITÀ E SIGISMONDO REAGISCE VIOLENTEMENTE, CERCANDO DI SEDURRE LA
CUGINA ESTRELLIA PER NON FAR SPOSAR ASTOLFO, BUTTANDO GIÙ UN SERVO DALLA FINESTRA… BASILIO ALLORA LO RINARCOTIZZA E LO
RIPORTA NELLA TORRE CAPENDO LA VERITÀ DELLA PROFEZIA.
NEL FRATTEMPO ASTOLFO RICONOSCE ROSAURA ,DONNA CHE AVEVA DISONORATO.
PROSEGUENDO SI SVEGLIA SIGISMONDO, CHE VIENE CONVINTO DA CLOTARDO DI AVER VISSUTO SOLO UN SOGNO ( FU RE PER UN GIORNO).
SIGISMONDO CAPISCE CHE VIVERE È SOGNARE, LA VITA È UN INGANNO E ILLUSIONE E LA VITA STESSA È UN SOGNO , SOLO LA MORTE NE SARÀ
UN RISVEGLIO .

IL 3 ATTO PORTERÀ SIGISMONDO A INSEDIARSI A CORTE ,MA ORMAI L’ESPERIENZA CHE LUI HA VISSUTO LO HA RESO SAGGIO E RIFLESSIVO ,E DICE
CHE VUOLE ESSERE ARTEFICE DEL PROPRIO DESTINO : PERDONA IL PADRE, RESTAURA LA PACE E GIUSTIZIA NEL PAESE E DECIDE DI FAR SPOSARE
ROSAURA AD ASTOLFO, L’UOMO CHE L’HA DISONORATA, ANCHE PERCHÉ ORA QUESTA È DIVENTATA NOBILE POICHÉ FIGLIA DI CLOTARDO ,
MENTRE SIGISMONDO SPOSA LA CUGINA ESTRELLIA .

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TARTUFO , MOLIERE ,1664
È UN’OPERA DI MOLIERE, UNO DEI MAGGIORI AUTORI DEL SECOLO D’ORO FRANCESE DEL TEATRO.
FU PRESENTATA AL RE SOLE, MA POI INTERROTTA IN QUANTO TRATTAVA TEMI SCOTTANTI, COME L’IDEA DI TARTUFFO COME UN IRRIVERENTE
RELIGIOSO, CHE NEL 1669 VENNE SOSTITUITO DA UN UOMO DI CHIESA , MA DA UN IMPOSTORE .
È UN ‘OPERA CHE PUÒ ESSERE DEFINITA PIÙ DI UNA COMMEDIA, IN QUANTO VI È UN GRANDE SCAVO PSICOLOGICO DIETRO GLI STESSI
PERSONAGGI, MA SOPRATTUTTO TROVIAMO PERSONAGGI DEL RANGO BORGHESE , OSSIA PROTAGONISTI CHE SI AFFERMERANNO APPUNTO NEL
DRAMMA BORGHESE .
È UN’OPERA CHE RISALTA L’IPOCRISIA BORGHESE , IN QUANTO LA SOCIETÀ BORGHESE È ATTRATTA DALLE APPARENZE , TARTUFFO SEMBRA UN
UOMO PERBENE, ED È PROPRIO CIÒ CHE ATTRAE ORGONE.

È DIVISA IN 5 ATTI, E PARLA DI TARTUFFO, ACCOLTO NELLA CASA DI ORGONE, MA NON È VOLUTO DA NESSUNO ,SOLO DA ORGONE, CHE ALLA
FINE DEL PRIMO ATTO CI RACCONTA PARLANDO COL FIGLIO DI COME HA CONOSCIUTO TARTUFFO , E DICE DI AVERLO CONOSCIUTO IN CHIESA, E
FU RIMASTO COLPITO DALLA DEVOZIONE DELL’UOMO E NONOSTANTE LA POVERTÀ, E TUTTI I REGALI CHE ORGONE FACEVA A TARTUFFO, QUESTO
LI CONDIVIDEVA CON GLI ALTRI POVERI .
DUNQUE ORGONE RIMANE IMPRESSIONATO CHE LO ACCOGLIE IN CASA.
SEMPRE NEL PRIMO ATTO CI VIENE MOSTRATO QUANTO TARTUFFO SIA AMATO DA ORGONE MOLTO DI PIÙ DI QUANTO AMI I SUOI STESSI
FAMILIARI, INVESTE UN RUOLO TALMENTE IMPORTANTE CHE DECIDE DI FARGLI SPOSARE LA FIGLIA MARIANNA , CHE AMA VALERIO.
IL 2 ATTO SI APRE CON L’ANNUNCIO DELL’IMMINENTE MATRIMONIO A MARIANNA , CHE NON PUÒ RIBELLARSI PIÙ DI TANTO CONTRO IL PADRE
MA È MOLTO TRISTE, E LA SUA CAMERIERA DORINA CERCA DI AIUTARLA, PER TROVARE UNA VIA ALTERNATIVA E NON FARLA FINIRE CON
TARTUFFO , CHE È ANCHE FISICAMENTE BRUTTO SECONDO LEI .
TUTTI IN FAMIGLIA SI ERANO ACCORTI DELLA CATTIVA PERSONA E INGANNATRICE CHE ERA TARTUFO ,TRANNE ORGONE , CHE NEL 3 ATTO
ANTICIPA IL MATRIMONIO ALLA SERA STESSA.
IL 2 ATTO FINISCE CON VALERIO CHE SCOPRE DELLA DECISIONE DI ORGONE , VALERIO E MARIANNA DISCUTONO MA SI METTE IN MEZZO DORINA E
DIRÀ CHE SI RIUSCIRÀ A SMASCHERAR TARTUFO.
NEL 3 ATTO DORINA METTE A CONOSCENZA DAVIDE, FIGLIO DI ORGONE ,DEI PROGETTI DELLA FAMIGLIA.
E NEL FRATTEMPO TARTUFO VA DA ELMIRA , MOGLIE DI ORGONE, CHE LO HA CONVOCATO PER PARLARE DEL MATRIMONIO , MA LE FA DELLE
AVANCES, CHE LA ODNNA RIFIUTA E DICE CHE NON AVREBBE DETTO DI CIÒ A ORGONE, SE TARTUFO AVESSE RIFIUTATO IL MATRIMONIO.
QUESTO SCAMBIO DIBATTUTE È ORIGLIATO DAL FIGLIO DAVIDE CHE MINACCIA DI DIRE TUTTO AL PADRE , CHE LO FA, MA IL PADRE NON CREDE IL
FIGLIO, ANZI CREDE TARTUFO, PRENDENDO IL FIGLIO A PAROLE BRUTTE E CALCI , DI CASA.
È UNA SCENA IMPORTANTE PERCHÉ QUANDO LUI CACCERÀ DI CASA TARTUFO SMASCHERATO , NON ADOTTA LO STESSO MODO .
IL MATRIMONIO VIENE ORGANIZZATO E ANTICIPATO ALLA SERA ,NEL 3 ATTO, NEL FRATTEMPO TUTTI INVECE VOGLIONO SVENTARE IL
MATRIMONIO E ELMIRA PROVA A ORGANIZZARE UNO SMASCHERAMENTO CHE SI AFFERMA NEL 4 ATTO.
FA NASCONDERE IL MARITO SOTTO AL TAVOLO , IN MODO CHE AVREBBE VISTO E UDITO LA SCENA PER POI INTERVENIRE .
CHIAMA POI TARTUFO E LO PROVOCA.
ALLA FINE SI APRE UN EPISODIO DI AVANCE DA PARTE DI TARTUFO, CHE LO SMASCHERA .
IN REALTÀ COME MOLTI STUDIOSI FANNO NOTARE, ORGONE FA FATICA A INTERVENIRE, QUASI COME SE FOSSE ATTRATTO DAL TRIANGOLO
AMOROSO CHE SI PRESENTA, MA ALLA FINE LO CACCIA .
IN REALTÀ IL DRAMMA SI ERA GIÀ CONSUMATO , IN QUANTO AVEVA LASCIATO IN EREDITÀ LA CASA E DUNQUE TARTUFFO RICORDA CHE ORMAI
LEGALMENTE QUELLA CASA GLI APPARTIENE.
NELL’ULTIMO E 5 ATTO, ORGONE SI PENTE DI TUTTO CIÒ CHE HA FATTO, LO MALEDICE .
ARRIVA A CASA UNA LETTERA CHE LI INVITA A LASCIAR LA CASA CHE ORMAI È DI TARTUFO. MA NEL MOMENTO IN CUI ORGONE STA PER
SCAPPARE DOPO CHE TARTUFO LO HA DENUNCIATO PER UNA FRODE FISCALE PASSATA , ARRIVA IL GENDARME CUI TARTUFO INVITA AD
ARRESTARE ORGONE ,MA CHE VIENE ARRESTATO INVECE TARTUFO.
TARTUFO È UN INGENUO , PERCHÉ PENSAVA DI POTER INGANNARE IL RE DI FRANCIA CHE PROTEGGE SOLO LE PERSONE ONESTE E DUNQUE VI È
UNO SCOPO ENCOMIASTICO PER LUIGI 14.
INOLTRE IL GENDARME AFFERMA CHE LA CASA È DI NUOVO DI ORGONE , CHE VIENE ANCHE PERDONATO PER LA FRODE PASSATA IN QUANTO
SVOLTA PER UNA BUONA CAUSA, OSSIA PER AIUTARE L’AMICO .
LA FAMIGLIA RINGRAZIA IL RE E MARIANNA SPOSA VALERIO .

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CASA DI BAMBOLA 1879, IBSEN
È UN ‘OPERA SCRITTA DA IBSEN NEL 2’ 800 CHE RIENTRA NEL DRAMMA BORGHESE, INFATTI QUESTO GENERE VEDRÀ COME APICE PROPRIO
IBSEN.
LE DIDASCALIE CON IBSEN LE DIDASCALIE SI INFITTISCONO E DESCRIVONO IN MANIERA MINUZIOSA OGNI PARTICOLARE DEGLI INTERNI .
TRAL’ALTRO IBSEN È COLUI CHE È PORTA IN SCENA DEI PERSONAGGI CHE POSSONO ESSERE INSERITI SOLO NEL CONTESTO IN CUI LUI STESSO LI
INSERISCE, NEL LORO SALOTTO, DOVE SONO PROPENSI AD APRIRSI ,A MOSTRARE I LORO SCHELETRI NELL’ARMADIO . IBSEN INDAGA A FONDO
NELLA PSICOLOGIA DEI SUOI PERSONAGGI, INFATTI VIENE TALVOLTA DEFINITO IL GEMELLO DI FREUD.
QUEST’OPERA, DIVISA IN 3 ATTI SI APRE DESCRIVENDO NON SOLO NORA, MA LA CASA STESSA, ARREDATA CON MOLTO GUSTO MA SENZA LUSSO,
IN QUANTO ACCOGLIE TUTTO CIÒ CHE IN QUEL DETERMINATO MOMENTO , LA FAMIGLIA HELMER PUÒ PERMETTERSI , MA È UNA FAMIGLIA CHE
STA ACCRESCENDO IL SUO PRESTIGIO , IN QUANTO TORVALD STA DIVENENDO DIRETTORE DI BANCA.
IL PRIMO ATTO CHE SI APRE CON LO SPACCATO DELLA CASA, E POI UNO SCAMBIO DI BATTUTE TRA NORA E TORVALD , NORA INCONTRA UNA
VECCHIA AMICA, KRISTINE LINDE, CUI NORA CONFESSA LA SUA VITA FELICE E PROSPETTATA VERSO UN BENESSERE CHE CRESCE, LA CONTRARIO
DELL’AMICA , INFELICE E SENZA LAVORO ,MARITO E FIGLI , IN QUANTO VEDOVA.
NORA CHIEDE AL MARITO DI ASSUMERLA , E PER INSERIRLA NEL CONTESTO DELLA BANCA LICENZIA L’AVVOCATO KRONSTAD.
IL PROBLEMA STA NEL FATTO CHE KRONSTAD FECE UN PRESTITO A NORA SENZA IL CONSENSO DEL MARITO , IN QUANTO QUESTI SOLDI
SERVIVANO PER CURARE TORVALD AMMALATO . DUNQUE KRONSTAD , AVVOCATO MA ANCHE USURAIO FALSIFICA LA FIRMA CON QUELLA DEL
PADRE , SENZA CHE IL MARITO AVESSE SAPUTO NULLA.
NEL MOMENTO IN CUI KONSTRAD VIENE A CONOSCENZA DEL LICENZIAMENTO , LUI RICATTA NORA E CHIEDE DI CONVINCERE IL MARITO A NON
LICENZIARLA ,SENNÒ AVREBBE RACCONTATO TUTTO .
NORA CHE NON VUOLE SI VENGA A SCOPRIRE LA VERITÀ , CERCA DI CONVINCERE IL MARITO CHE RIMANE INFLESSIBILE E DECIDE DI INVIARE LA
LETTERA MEDIANTE UNA CAMERIERA A KRONSTAD CHE VERRÀ LICENZIATO .
NORA PER TEMPOREGGIARE ORGANIZZA LA SERA STESSA UN BANCHETTO , UN BALLO, CHE APRONO IL 2 ATTO.
IN QUESTI PREPARATIVI KRONSTAD SI RECA DA NORA E VUOLE NON SOLO CHE NORA CONVINCA IL MARITO A NON LICENZIARLO, MA ANCHE DI
OTTENERE UN RUOLO PIÙ ALTO IN BANCA .
NORA RIFERISCE ALL’UOMO DELL’IMPOSSIBILITÀ DI CIÒ E DUNQUE KRONSTAD PRIMA DI ANDARE VIA, LASCIA NELLA CASSETTA UNA LETTERA
DOVE SVELA TUTTO A TORVALD .
NORA FA DI TUTTO PER DISTRARRE IL MARITO DALLA LETTURA DELLA LETTERA , CHE IN UN PRIMO MOMENTO NON VIENE LETTA.
IL 3 ATTO SI APRE CON LA FIGURA DI KRISTINE , CHE HA SAPUTO TUTTE LE VICENDE DA PARTE DI NORA( NORA CHE LE AVREBBE VOLUTE
RACCONTARE ANCHE AL DOTTOR RANK, MALATO TERMINALE CHE PERÒ CONFESSA IL SUO AMORE A NORA CHE QUINDI NON SI SENTE PIÙ DI
CONFIDARSI . RANK È UNA FIGURA CHE SI METTE IN MEZZO AL MATRIMONIO ,MA SENZA INTRALCIARE, IN QUANTO COME KRISTINE SI FA CAPACE
DI ASCOLTARE NORA , LÀ DOVE INVECE, TORVALD, TROPPO IMPEGNATO E DEDITO AL LAVORO, NON RIESCE).
KRISTINE E KRONSTAD IN PASSATO EBBERO UNA RELAZIONE , E DUNQUE KRISTINE INVIA UNA LETTERA ALL’EX AMATO, FACENDOGLI PRESENTE
CHE ENTRAMBI SONO SOLI E CHE POTREBBERO DUNQUE RICONGIUNGERSI.
LUI ACCETTA, TUTTAVIA QUESTO NON RISOLVE MOLTO , IN QUANTO TORNATO DAL BALLO , TORVALD LEGGE LA LETTERA E SI ARRABBIA CON
NORA, DEFINENDOLA BUGIARDA,CRIMINALE, IPOCRITA E INCAPACE DI EDUCARE I FIGLI STESSI.
IN QUESTO MOMENTO ARRIVA ANCHE LA CAMERIERA CHE PORTA UNA LETTERA DI KONSTRAD CHE RINUNCIA E RIMANGIA TUTTO CIÒ CHE HA
DETTO.
NORA PERÒ DECIDE DI RIBELLARSI, CAPISCE DI ESSERE DONNA E QUINDI INFERIORE NEL CONTESTO FAMILIARE E VUOLE RISCATTARSI .
NORA COME LO ERA STATA PER IL PADRE STESSO IN QUANTO NON POTEVA RIBELLARSI, SI RENDE CONTO DI ESSERE UNA BAMBOLA NELLE MANI
DEL MARITO . PRENDE COSCIENZA DELLA SUA CONDIZIONE E DUNQUE ABBANDONA MOGLIE E MARITO , E VA ALLA RICERCA DELLA SUA
IDENTITÀ, DELLA STRADA TRAMITE CUI POSSA AMARE E RISPETTARE ANCHE SÉ STESSA.
EMERGE DUNQUE QUELLO CHE È UN ANTICIPATO TEMA DI EMANCIPAZIONE DELLA DONNA .
L’OPERA SI CHIUDE CON UN TONFO DI PORTA CHE SI CHIUDE, CHE RICHIAMA PROPRIO LA VOLONTÀ DI RISCATTO DELLA DONNA .
IL RACCONTO DUNQUE EVIDENZIA LA CONDIZIONE DELLA DONNA NELL’800, DONNA CHE SI SENTE UN PIACEVOLE DIVERTIMENTO E DUNQUE
SCAPPA. DUNQUE LA DONNA OLTRE CHE ESSERE UNA BAMBOLA , RIVELA ANCHE DETERMINAZIONE .
CI SONO DIVERSE IPOTESI DA PARTE DEGLI STUDIOSI RIGUARDO L ’ATTEGGIAMENTO DI IBSEN DI FRONTE QUESTO TESTO :
- CHI SOSTIENE CHE L’AUTORE APPOGGIA LA SCELTA QUASI EMANCIPATA DELLA DONNA
- -CHI VEDE UN IBSEN PIÙ CONSERVATORE E DUNQUE CHE RIMPROVERA TORVALD DI NON ESSERE STATO ABBASTANZA DETERMINATO DA
IMPERDIRNE LA FUGA.

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LA LOCANDIERA 1751, GOLDONI
È UNA DELLE COMMEDIE DI CARATTERE PIÙ RIUSCITE DI GOLDONI, DOVE I PERSONAGGI NON SONO PIÙ STERIOTIPI, MA PROTAGONISTI CON LE
LORO CARATTERISTICHE, I LORO CARATTERI.
VIENE MESSO AL CENTRO NELL’OPERA UNA CONDIZIONE TIPICA DEL 700, OSSIA LA CRISI DELLA VECCHIA NOBILTÀ CHE ORMAI SI È IMPOVERITA
ED È SOPPIANTATA DAI NOBILI DI TOGA, CHE HANNO LA POSSIBILITÀ DI ACQUISIRE UN TITOLO NON DI SANGUE .
QUESTA BORGHESIA IN ASCESA È IMPORTANTE PER GOLDONI CHE SI IDENTIFICA .
LA LOCANDIERA ESEMPLIFICA ANCHE I RAPPORTI TRA LA BORGHESIA E LA NOBILTÀ CHE IN QUESTO MOMENTO IN CUI LA BORGHESIA SI AFFACCIA ,
PRENDE SEMPRE PIÙ PIEDE.
OLTRE ALLA CONTRAPPOSIZIONE NOBILTÀ -BORGHESIA, EMERGE ANCHE IL TEMA DELL’AMORE E MATRIMONIO , IN QUANTO PER LA BORGHESIA
L’AMORE NON È SODDISFAZIONE , ATTRAZIONE, MA LA VIA CHE CONDUCE AL MATRIMONIO E DUNQUE ALLA FAMIGLIA ,MA NON È UN AMORE
VISSUTO, VERO, MA FONDAMENTALE DAL PUNTO DI VISTA SOCIALE.
MIRANDOLINA SCEGLIE DI SPOSARE FABRIZIO FORSE NON PER VERO AMORE, MA PERCHÉ È FABRIZIO FUNZIONALE ALLA LOCANDA, TRA L’ALTRO
IL PADRE DI MIRANDOLINA AFFIDA QUESTA A FABRIZIO, IN PUNTO DI MORTE .
UN ALTRO TEMA È LA DONNA, CHE NEL 700 COMINCIA A LOTTARE PER EMERGERE , PER OTTENERE L’UGUAGLIANZA , DONNA D’AFFARI CHE
NON HA GRILLI PER LA TESTA. NON VUOLE DIVENTARE NOBILE , MA PREFERISCE UN MATRIMONIO SICURO CON UN UOMO DEL SUO CETO ,
LABORIOSO ,CHE PUÒ AIUTARLA NEL CONDURRE LA LOCANDA . MIRANDOLINA È ANCHE L’INCARNAZIONE DELLA MALIZIA E LA PROVOCAZIONE
INTRINSECA ALLA DONNA , DUNQUE COSTRUITO DA GOLDONI IN MANIERA COMPLESSA.
È UNA COMMEDIA IN 3 ATTI AMBIENTATA NELLA LOCANDA DI MIRANDOLINA , DONNA CHE CON IL SUO FASCINO, SEPPUR DI ORIGINE UMILE,
RIESCE A CONQUISTARE TUTTI GLI UOMINI CHE ENTRANO NELLA SUA LOCANDA , E TRA QUESTI UOMINI CHE ENTRANO IN SCENA TROVIAMO :
-IL MARCHESE DI FORLIMPOPOLI DI NOBILI ORIGINI MA IMPOVERITO
-IL CONTE DI ALBAFIORITA, DI ORIGINI BORGHESI CHE HA ACQUISITO LA SUA CARICA NOBILIARE
-IL CAVALIERE DI RIPAFRATTA INIZIALMENTE OSTILE NEI CONFRONTI DELLE DONNE IN GENERALE
-EMERGE ANCHE QUELLA CHE È LA FIGURA DEL SERVO FIDO, FABRIZIO , UN CAMERIERE UMILE DELLA LOCANDA CHE SPOSERÀ MIRANDOLINA ALLA
FINE DELLA COMMMEDIA.
IL PRIMO ATTO INIZIA CON IL MARCHESE E IL CONTE CHE CERCANO DI CONQUISTARE MIRANDOLINA , IL PRIMO FACENDO LEVA SULLE SUE
ORIGINI, IL SECONDO RIEMPENDOLA DI REGALI , MA MIRANDOLINA NON CEDE ALLE LORO LUSINGHE.
AD UN CERTO PUNTO ENTRA IL CAVALIERE MISOGINE, CHE SNOBBA E DISPREZZA IL COMPORTAMENTO DEI 2 UOMINI , ESCE DALLA CAMERA
ORDINANDO A MIRANDOLINA UNA BIANCHERIA PIÙ FINE, CHE VIENE PORTATA DIRETTAMENTE DA MIRANDOLINA IN CAMERA SUA.
IL CAVALIERE È CONTRARIATO DAL FATTO CHE LEI STESSA LE ABBIA PORTATO LA BIANCHERIA E CREDE LO ABBIA FATTO PER ATTIRARE LA SUA
ATTENZIONE , MA LEI SI DIFENDE DICENDO CHE FA IL SUO LAVORO .
E POI ELOGIA IL CAVALIERE ,DICENDO CHE È IL PRIMO UOMO CHE NON FA AVANCE APPENA LEI ENTRA IN CAMERA ,E DUNQUE DOPO QUESTA LUSINGA POSTA DA
MIRANDOLINA ,ANCHE IL CAVALIERE INIZIA A GUARDARE CON ALTRI OCCHI LA DONNA E LEI RIESCE ADDIRITTURA A FARSI INVITARE A TROVARLO
.SUCCESSIVAMENTE ENTRANO IN SCENA 2 PERSONAGGI SECONDARI ,2 ATTRICI CHE SI FINGONO DAME .
POI ENTRANO IL CONTE CON UN DONO PER MIRANDOLINA E IL MARCHESE CON UN ALTRO REGALO,MA ALLA FINE I 2 VANNO A CENA CON LE 2 ATTRICI .IL PRIMO
ATTO SI CHIUDE CON UN MONOLOGO DELLA LOCANDIERA CHE DICE DI NON AVER NESSUN INTERESSE PER GLI UOMINI, MA CHE SI CONCENTRA PER CONQUISTARE IL
CAVALIERE, NON PERCHÉ SIA INNAMORATA MA PROPRIO PER GLORIA PERSONALE.
IL SECONDO ATTO SI APRE CON FABRIZIO CHE PORTA IL CIBO AL CAVALIERE, CHE CRITICA PARLANDO CON FABRIZIO , IL FATTO CHE I 2 PERSONAGGI MASCHILI
SIANO ANDATI A CENA CON LE DAME , IN QUANTO SONO DEBOLI ALLA PRESENZA DELLE DONNE.
SUCCESSIVAMENTE ARRIVA MIRANDOLINA , FA UN BRINDISI COL CAVALIERE , SI UNISCE POI IL MARCHESE CHE SI COMPLIMENTA COL CIBO PREPARATO DA
MIRANDOLINA E RINNOVA IL SUO AMORE , E POI SI VANTA DEL REGALO CHE PRIMA GLI AVEVA FATTO.
NEL FRATTEMPO IL CONTE RIMASTO CON LE 2 DAME , FINO A CHE QUESTE NON VENGONO A SAPERE DEL DISPREZZO DEL CAVALIERE PER LE DONNE E DUNQUE
MIRANO ANCHE LORO A SEDURLO .
IL CAVALIERE SI TROVA MOLTO IN IMBARAZZO CON LE 2 DONNE CHE RIVELANO POI LA LORO VERA IDENTITÀ, ED INDIGNATO PREPARA I BAGAGLI PER ANDARSENE.
MIRANDOLINA PREPARA IL CONTO, GLIELO PORTA E FA FINTA DI PIANGERE PER LA SUA PARTENZA.
ALLORA IL CAVALIERE DECIDE DI NON PARTIRE.
IL 3 ATTO SI APRE CON MIRANDOLINA CHE ACCUSA IL CAVALIERE DI ESSERE STATO LA CAUSA DEL SUO MALESSERE , DI UNO SVENIMENTO, E RIFIUTA I REGALI CHE IL
CAVALIERE INIZIA A PORLE. ALLA FINE DOPO I VARI RIFIUTI DI MIRANDOLINA, TRA CUI ANCHE QUELLO DEL PERDONO PER AVERLA FATTA STAR MALE ,GLI CONFESSA
IL SUO AMORE.MIRANDOLINA SE NE VA. ALLA FINE TUTTI PER FARE UN TORNO A MIRANDOLINA DECIDONO DI ANDARSENE DALLA LOCANDA , SIA DONNE CHE IL
CONTE. IL MARCHESE SCOPRE LA VERA IDENTITÀ DELLE DAME , DUNQUE LASCIA ANCHE LUI LA LOCANDA.
L’ULTIMA SCENA DELL’ULTIMO ATTO, VEDE IL CAVALIERE BUSSARE ALLA PORTA DI MIRANDOLINA, VUOLE FORSE ABUSARE DI LEI, ALLORA INTERVENGONO SIA IL
MARCHESE , CHE IL CONTE CHE STAVANO PER ANDAR VIA. TUTTI LITIGANO TRA LORO, MIRANDOLINA SI SPAVENTA ,ALLA FINE DICHIARA IN TUTTO CIÒ DI VOLER
SPOSAR FABRIZIO.
GELOSO IL CAVALIERE SE NE VA,GLI ALTRI DUE FANNO DONI PER IL MATRIMONIO E SE NE VANNO, E INFINE MIRANDOLINA SI SPOSA CON FABRIZIO.

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SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE, 1921-25, PIRANDELLO
È L’OPERA DI PIRANDELLO CHE FA PARTE DELLA TRILOGIA DEL TEATRO NEL TEATRO ( CIASCUNO A SUO MODO E STASERA SI RECITA A SOGGETTO),
OSSIA DOVE FINZIONE E REALTÀ SI MESCOLANO .
NELLA PREFAZIONE ALL’OPERA DEL 25, PIRANDELLO DICE CHE SI STA ASSISTENDO CON QUESTA OPERA AL PASSAGGIO DA TRAGEDIA A
COMMEDIA NEL MOMENTO IN CUI I PERSONAGGI ENTRANO IN CONFLITTO CON LE LORO VERITÀ DEI FATTI , CHE VARIANO A SECONDA DEI LORO
SENTIMENTI, DELLE LORO RAGIONI E VALORI.
PIRANDELLO È L’ARTISTA DEL DOPPIO, OSSIA COLUI CHE ANCHE COME LETTERATO CREDE, CHE NON VI È MAI UNA SOLA VERITÀ, MA VI SONO
TANTE VERITÀ QUANTI SONO I PUNTI DI VISTA. DUNQUE ANCHE IN QUESTA OPERA OGNUNO HA LA SUA VERITÀ E LA SUA VISIONE .

L’ANTEFATTO DESCRIVE L’ARRIVO DI QUESTI PERSONAGGI , IL PADRE, LA MADRE, IL FIGLIO, LA FIGLIASTRA, IL GIOVINETTO E LA BAMBINA, CHE
ARRIVANO IN UN PALCOSCENICO APPARENTEMENTE IN CORSO DI ALLESTIMENTO E GLI ATTORI ,AL DI SOPRA DI QUESTO PALCO STANNO , CHE
INCARNANO I RUOLI FISSI DELLE COMPAGNIE DELL’800, PROVANO L’OPERA PIRANDELLIANA IL GIUOCO DELLE PARTI .
I SEI PERSONAGGI CHE ARRIVANO SI SOSTITUISCONO AGLI ATTORI E ALL ’INIZIO IL DIRETTORE CAPOCOMICO È INDISPETTITO IN QUANTO SI
INTERROMPONO LE PROVE MA POI SI LASCIA CONVINCERE DAI 6 PERSONAGGI A FARSI RACCONTARE IL LORO VISSUTO.
È UN VISSUTO RACCONTATO IN MANIERA CAOTICA IN QUANTO OGNUNO HA LA PROPRIA VERITÀ, RACCONTATA A SUO MODO, MA TUTTI
CERCANO DI RACCONTARLA AL MEGLIO PER FARLA INSCENARE .
LA PRIMA A PARLARE È LA MADRE, CHE DICE CHE DOPO ALCUNI ANNI PASSATI COL MARITO (OSSIA IL PADRE), E DOPO LA NASCITA DEL FIGLIO , SI
SEPARANO E LEI INIZIA UNA NUOVA STORIA CON IL SEGRETARIO DEL MARITO , DAL QUALE HA 3 FIGLI, OSSIA LA FIGLIASTRA , IL GIOVINETTO E LA
BAMBINA.
RACCONTA POI PERÒ CHE DOPO QUESTO NUOVO COMPAGNO MUORE, INIZIA A VIVERE DI STENTI E PER SOPRAVVIVERE LAVORA PRESSO LA
BOTTEGA DI MADAMA PACE, CHE NEL RETROBOTTEGA HA ALLESTITO UNA CASA DI APPUNTAMENTI , OVE INVECE SI PROSTITUISCE LA FIGLIASTRA,
ANCHE PER NON FAR LICENZIARE LA MADRE.
MADAMA PACE NON COMPARE MAI SUL PALCO MA È DESCRITTA COME APPARISCENTE , GRASSA , CON CAPELLI COLOR CAROTA.
POI INTERVIENE IL PADRE, CHE RACCONTA DELLA DELUSIONE DOPO LA PERDITA DELLA MOGLIE , MA È UN PERSONAGGIO CHE NON PERDE
ENTUSIASMO , POSITIVO , CHE HA UN OCCHIO DI RIGUARDO ANCHE NEI CONFRONTI DEI NUOVI FIGLI DELLA MOGLIE .
IL MOMENTO IN CUI PARLA LA FIGLIASTRA SEGNA UN COLPO DI SCENA, IN QUANTO UN GIORNO IL PADRE ENTRA DA MADAMA PACE COME
CLIENTE E RISCHIA UN RAPPORTO SEMI INCESTUOSO , MA È UN EVENTO SCONGIURATO DALL’ARRIVO DELLA MADRE CHE URLA E APRE LA PORTA .
IL PADRE CAPISCE IL TUTTO E ACCOGLIE LA FAMIGLIA NELLA SUA DIMORA, È UNA CONVIVENZA MOLTO COMPLESSA, DOVE LA MADRE CERCA DI
RECUPERARE ANCHE I RAPPORTI COL FIGLIO.
SUCCESSIVAMENTE TROVIAMO IL FIGLIO CHE AFFERMA DI NON ESSERE D’ACCORDO, DI ODIARE LA MADRE PER L’ABBANDONO .
ANCHE LA BAMBINA E IL GIOVINETTO, PICCOLI, RISENTONO DELLA SITUAZIONE CHE SI È VENUTA A CREARE.
SUBITO DOPO IL RACCONTO I PERSONAGGI ABBANDONANO IL PALCO PER COLLABORARE ALL’ABBOZZO DI UN CANOVACCIO E INSCENARE LA
COMMEDIA .
A QUESTA INTERRUZIONE SEGUE LA PRIMA PARTE DELLA COMMEDIA, CHE INIZIA COL GRIDO DI SGOMENTO DELLA MADRE CHE EVITA L’INCESTO
TRA PADRE E FIGLIASTRA, CHE VIENE ERRONEAMENTE INTERROTTO DAL MACCHINISTA CHE CHIUDE IL SIPARIO .
IL SIPARIO DUNQUE SI APRE DIRETTAMENTE CON LA 2 PARTE DELLA COMMEDIA CHE RIGUARDA LA CONVIVENZA DELLA FAMIGLIA NELLA
DIMORA DEL MARITO .
QUESTE FIGURE CHE ABITANO TUTTE INSIEME SONO DELLE MASCHERE , PER ES IL PADRE È LA MASCHERA DEL RIMORSO, LA MADRE DEL DOLORE,
LA FIGLIASTRA DELLA VENDETTA, IL FIGLIO DELLO SDEGNO.. DIETRO OGNI PERSONAGGIO VI È UN SIGNIFICATO COME È TIPICO DI PIRANDELLO .
QUESTA SITUAZIONE DIFFICILE SI RIPERCUOTE NELLE FIGURE PIÙ PICCOLE , DELLA BAMBINA E DEL GIOVINETTO , IN PARTICOLARE LA BAMBINA
AFFOGA NELLA VASCA DEL GIARDINO SOTTO GLI OCCHI DEL GIOVINETTO , IMPOTENTE CHE DECIDE DI UCCIDERSI CON UNA RIVOLTELLA.
IL FINALE È MACABRO, CON UN GRIDO DI DISPERAZIONE DELLA MADRE , GLI ATTORI STUPITI DA UN FINALE COSÌ TRAGICO CHE NON CAPISCONO
SE SIA FINZIONE O REALTÀ.
IL CAPOCOMICO DECIDE DI MANDARE TUTTI VIA, IN QUANTO NON VUOLE INSCENARE LA COMMEDIA E INVITA TUTTI AD ANDAR VIA .
ANCORA PERÒ NELLA PARTE CONCLUSIVA RITORNANO LE 4 FIGURE RIMASTE, E LA FIGLIASTRA INTRODUCE UNA RISATA STRIDULA, CHE FORSE
SECONDO IL VELO UMORISTICO RICALCA LA DERISIONE NELL ’ESIGERE UN SENSO UNITARIO CHE IL MONDO NON HA . IL MONDO NON È SOLO
UNO, MA VI SONO PIÙ VISIONI IN BASE A CHI LI GUARDA.
LA MORALE STA NEL FATTO CHE L’AUTORE DELLA COMMEDIA , VUOLE ARRIVARE A UN SIGNIFICATO UNIVERSALE CHE CONCORDI TUTTE LE VERITÀ
DEI PERSONAGGI , M SI ACCORGE DELL’IMPOSSIBILITÀ DI CIÒ.
NELLA VERSIONE DEL 21 , VI È MENO ROTTURA TRA LA BARRIERA PALCO E PLATEA, IN QUANTO I 6 PERSONAGGI ENTRANO DAL DIETRO LE
QUINTE, MENTRE NEL 25 QUESTI ENTRANO DALLA PORTA DALLA QUALE ENTRA IL PUBBLICO STESSO E IL CAPOCOMICO SI MUOVE TRA PALCO E
PLATEA.

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