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1.1 Introduzione
La potenza del motore dipende certamente dalla resistenza incontrata dalla nave nel
suo avanzare. Detta resistenza resta il fattore più importante, insieme alle prestazioni
del propulsore e alle sue interazioni con lo scafo. In generale, come è noto, le
combinazioni delle velocità richieste e delle potenze all’asse sono funzioni di un
corretto abbinamento tra lo scafo, il motore e il propulsore.
Il progetto idrodinamico di una nave deve garantire non solo una buona prestazione
contrattuale in acqua calma, ma anche che, in condizioni di mare mosso, la nave non
debba avere sensibili perdite di velocità, possa mantenere un buona tenuta nei
riguardi dei moti e adeguatamente resistere alle sollecitazioni strutturali e ad altre
ingiurie del mare. Si tenga presente che non sempre una forma dello scafo
idrodinamicamente ottimale in acque calme, lo sia anche in mare mosso.
Alla nave, inoltre, si richiede di assicurare la stabilità della rotta, la manovrabilità e le
abilità evolutive.
La resistenza al moto è il risultato di sforzi viscosi tangenziali e normali (o di
pressione) esercitati dall’acqua sulla superficie bagnata della carena; ne segue che la
conoscenza del flusso intorno al corpo è essenziale per la comprensione e previsione
delle diverse componenti della resistenza e per la corretta progettazione
architettonica della nave. A poppa, in particolare, la questione è fondamentale in
quanto il moto dell’acqua determina le condizioni operative del propulsore.
4
PS
G
PB
Potenza consegnata al propulsore o potenza al mozzo (PD, kW)
La potenza consegnata all'elica sarà inferiore alla potenza all’asse a causa
delle perdite di trasmissione. Queste perdite, in genere nell’ordine del 2‐3%, si
verificano nei cuscinetti, nell’astuccio dell’asse di poppa e nella sua
guarnizione, nei cuscinetti dei braccetti. Il cuscinetto reggispinta assorbe la
spinta assiale dell'elica e trasmette la forza alla nave che, a sua volta, si mette
in movimento. I cuscinetti di trasmissione sono utilizzati per sostenere il peso
dell'albero tra il riduttore e l’astuccio dell’asse di poppa. Il tubo e la
guarnizione sono necessari per mantenere la tenuta stagna all’acqua.
Le perdite di trasmissione sono dovute principalmente all'attrito e generano
calore nei cuscinetti. La differenza tra potenza consegnata e potenza
dell'albero è definita efficienza di trasmissione dell'asse, secondo la relazione:
S P
PS
PD
M
=
PB
6
TOV A
0 = 2πnOQO
Dietro carena, per sviluppare la stessa spinta a pari numero di giri e vincere la
resistenza al moto dello scafo, il propulsore dovrà avanzare ad una velocità
assoluta V maggiore di quella in condizioni isolate, realizzando con il flusso
viscoso a poppa una opportuna velocità (relativa) di avanzo VA.
Il rapporto:
=
P T VA TVA
T = 2 = 2nQO
0
= O R
B n
PD
PE=
H RTV
PT = T
VA
Efficienze propulsive
Il confronto tra la potenza effettiva e quella al freno definisce l’efficienza o
rendimento totale di propulsione:
P
E
=
P PB
Il rapporto tra la potenza effettiva e la potenza consegnata all’elica è l’efficienza o
rendimento di propulsione:
P=
E
D
PD