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22 febbraio ore 9.20: dollaro a 1.90?

Secondo previsioni l'andamento del franco svizzero.....

..... che, alla fine dell'estate, dovrebbe concludere (con una lingua di Bayer) l'attuale
rafforzamento rispetto all'euro.

Vedete che (figura sotto) se le cose andassero effettivamente come ipotizzato, si


formerebbe un Testa e spalla .......
....... con obiettivo minimo a 1.92.

Anche lo yen si sta muovendo secondo le previsioni......


...... e, qui, il rafforzamento della valuta nipponica, dovrebbe durare fino alla fine del
2010.

La spiegazione sottostante a questo "previsto" rafforzamento", è contenuta nel


"previsto" miglioramento dell'economia nipponica, che si confronterebbe con la
"prevista" fiacchezza di quella europea.

Un'economia più vigorosa di un'altra "comanda" (in genere) il rafforzamento della


relativa valuta. Aumentando, rispetto a prima, le esportazioni di quel paese, ne
consegue che la sua valuta è più "richiesta" (dai paesi importatori che devono
pagare le su merci) e, quindi, aumentandone la domanda, deve conseguentemente
anche aumentarne il "prezzo".

Il mercato valutario, quindi, fa continuamente "previsioni" sulle economie dei singoli


paesi e "decide" quali saranno i più "forti" nei prossimi mesi.

Previsioni di lungo termine confermate anche per il dollaro.....


..... per il quale si "ipotizza" una fase di reazione che dovrebbe fungere da pull-back
verso la neck-line dell' Head&shoulders indicato in figura sotto, e che dovrebbe
avere, come obiettivo minimo .........
......... qualcosa di "simile" a 1.90.

Nel breve termine il greenback dovrebbe "muoversi" come sotto.......


....... e sembra proprio che, fino alla fine della fase di reazione (primavera dell'anno
prossimo), non essendoci una tendenza ben definita, il trading sulla valuta
americana sarà "fatto" soprattutto di cicli di Taylor: roba intraday o qualche giorno di
posizionamento.

Al momento, comunque, spostiamo a 1.4853 il livello di short (se il massimo in


formazione si situasse ad un livello inferiore).....
.....diversamente, abbandoneremmo questo trade che, probabilmente, ci
"ficcherebbe" in una figura di consolidamento (tipo triangolo).

Sembra proprio Lingua sul Bund (vedere reports precedenti)......


..... e, quindi, si tratta di aspettare il prossimo massimo per verificare la possibilità di
short.

E' sempre la solita Lingua sul Taylor dell'azionario......

...... dove l'unica cosa che cambia (ovviamente) è il livello del prossimo massimo:
l'algoritmo cerca di prevedere la "forza" della tendenza ad ogni immissione di nuovi
dati e, quindi, fintantoché non si "stabilizzerà", il livello di quel massimo "oscillerà"
intorno ad un valore che, in teoria del caos, si chiama "attrattore".

Stesso discorso, ovviamente, per il Dax.....


..... che da qualche tempo ha ripreso ad essere correlato con l'indice italiano (figura
sotto).
Notizie flash:
In Europa iniziano a farsi sentire con decisione gli effetti del rallentamento economico degli Stat
finanziari e delle difficoltà nel settore del credito. Sono queste le motivazioni che il commissario
europea, Joaquin Almunia, ha addotto come causa della revisione al ribasso delle stime di cresci

Le nuove stime della Commissione vedono la crescita dei Paesi dell’eurozona attestarsi all’1,8%
precedente previsione risalente al mese di novembre, al 2,2%, e una crescita 2007 al 2,7%. Tut
tranne l’Olanda, hanno visto le previsioni per la loro crescita riviste al ribasso. Secondo Bruxelle
nel 2008 a un ritmo dell’1,6% contro il 2,1% della previsione di novembre, la Francia all’1,7% c
contro l’1,4% delle precedenti stime. In frenata anche la crescita della Gran Bretagna, all’1,7%

Di tenore opposto le previsioni sul’andamento dell’inflazione che dovrebbe invece rimanere amp
fissata dalla Banca centrale europea nei pressi del 2%. Secondo le nuove stime rilasciate in mat
consumo 2008 dovrebbero far segnare una crescita del 2,6% su base annua contro il 2,1% delle
più per la Banca centrale europea, chiamata dal mercato a ridurre i tassi di interesse europei, m
monetaria proprio per i timori sul fronte prezzi. Le previsioni degli economisti indicano tassi di i
3,5% contro il 4% attuale.

Le dichiarazioni rese dal commissario per gli Affari monetari sembrano lasciare spazio a una tale
pressione sui prezzi di alimentari ed energia diminuiranno, la crescita dell’inflazione dovrebbe t
anno. I rischi rimangono comunque verso l’alto, ha precisato Almunia che si è detto preoccupato
ogni caso l’Europa non è attualmente in una situazione di stagflazione essendo il pil tuttora in cr
incrementi di produttività ed efficienza introdotti negli anni passati.

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