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ESPOSIZIONE: GLI INTARSI MARMOREI DELLA BASILICA DI

GIUNIO BASSO
1. DESCRIZIONE DEI QUATTRO PANNELLI DECORATIVI E MOTIVAZIONI DELLA SCELTA:

L’oggetto della nostra ricerca sono le incrostazioni marmoree provenienti dalla basilica di Giunio Basso
sull’Esquilino datate attorno al IV-V sec. d.C. . L’edificio era ricco di preziosissime decorazioni pavimentali e
parietali delle quali intarsi composti da tessere irregolari di marmi policromi (porfido di due tipi, madreperla
e pasta vitrea); si trattava di ornati profani con scene di mitologia greca, simboli e riti di culto egizio,
iconografie e rappresentazioni di soggetti storici romani di età imperiale. Ciò che rimane di tale ricchezza
sono quattro pannelli: uno raffigura il mito d'Ila rapito dalle Ninfe mentre attinge acqua alla fonte
rinfrescare gli Argonauti (Apollonia Rodio, Argonautica, I, 1207-1270); e un altro lo stesso Giunio Basso in
biga tra le fazioni del circo. I due pannelli Nella basilica di Giunio Basso furono trovati altri due pannelli che
sin dal 1903 decorano l'antisala della Pinacoteca Capitolina nel Palazzo dei Conservatori: essi rappresentano
lotte tra tigri e vitelli.

. La tarsìa d'Ila ha la sagoma di una mezzaluna, con sottostante decorazione di gusto egizio, mentre quella
del console in biga risulta di forma rettangolare (vedi' le figure tratte da S. Reinach, Rép. de Peintures
Grecques et Romaines, 1922, 193, 290). L'arte dell'opus sectile è nata in Oriente.

2. STORIA DELLA BASILICA DI GIUNIO BASSO (VALERIO).

3. STATO DI CONSERVAZIONE, RESTAURI E SPOSTAMENTI DEGLI OPUS SECTILE IN SEGUITO ALLA


DISTRUZIONE DEL SITO ORIGINALE:

4. PROPOSTA DI RICOLLOCAZIONE E DESCRIZIONE DEGLI ELEMENTI DECORATIVI DELLA BASILICA (VALERIO).

5.PROPOSTA DI VALORIZZAZIONE:

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